Antonio Gramsci
QUADERNI DEL CARCERE
Volume quarto Apparato critico
Edizione critica dell'Istituto Gramsci
A cura di Valentino Gerratana
Copyright © 1975 Giulio Einaudi editore s.p. a., Torino
Seconda edizione
Giulio Einaudi editore
1977

INDICE
Volume quarto
p. 2363 Sigle delle abbreviazioni
2367 Descrizione dei Quaderni
2443 Note al testo
3035 Indice delle opere citate nei Quaderni
3123 Libri e opuscoli del Fondo Gramsci non citati nei Quaderni
3141 Indice dei periodici citati nei Quaderni
3161 Indice per argomenti
3271 Tavola delle concordanze
3321 Indice dei nomi

QUADERNI DEL CARCERE
Volume quarto

Sigle delle abbreviazioni


LC Lettere dal carcere, Einaudi, Torino 1965
MS Il materialismo storico e la filosofia di benedetto Croce, ivi 1948.
INT Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura, ivi 1949
R Il Risorgimento, ivi 1949.
MACH Note sul Machiavelli, sulla politica e sullo Stato moderno, ivi 1949.
LVN Letteratura e vita nazionale, ivi 1950.
PP Passato e presente, ivi 1951.
SG Scritti giovanili (1914-1918), ivi 1958.
SM Sotto la Mole (1916-1920), ivi i960.
ON L'Ordine Nuovo (1919-1920), ivi 1954
SF Socialismo e fascismo. L'Ordine Nuovo (1921-1922), ivi 1966.
CPC La costruzione del partito comunista (1923-1926), ivi 1971.
Q Presente edizione dei Quaderni del carcere.
DQ Descrizione dei Quaderni.
FG Libri di Gramsci depositati nel «Fondo Gramsci», senza contrassegni carcerari.
FG, C. carc...*
Libri del «Fondo Gramsci», con contrassegni carcerari.
G. Ghilarza
Libri di Gramsci depositati a Ghilarza, senza contrassegni carcerari.
G. Ghilarza, C. carc.
Libri di Gramsci depositati a Ghilarza, con contrassegni carcerari.

* La maggior parte di questi libri reca il timbro del carcere di Turi, il numero di matricola di Gramsci (7047) e la firma del direttore. Poiché du­rante la detenzione di Gramsci a Turi si sono avvicendati nel carcere quattro direttori, la firma del direttore permette di stabilire il periodo in cui il libro è stato ricevuto da Gramsci. La sigla FG, C. carc. è quindi completata con le seguenti indicazioni:
Turi I: firma del direttore G. Parmegiani, deceduto il 16 marzo 1929: corrisponde al periodo compreso tra il 19 luglio 1928, data dell'ar­rivo di Gramsci a Turi, e la fine del febbraio 1929.
Turi II: firma del sostituto di Parmegiani o del nuovo direttore G. Gual­tieri, in servizio a Turi dal 31 maggio 1929 al 24 novembre 1930: corrisponde al periodo compreso tra il marzo 1929 e il novembre 1930.
Turi III: firma del direttore V. Azzariti, in servizio a Turi dal novem­bre 1930 al 18 marzo 1933: corrisponde a tale periodo.
Turi IV: firma del direttore P. Sorrentino, in servizio a Turi dal 18 mar­zo 1933: corrisponde al periodo compreso tra tale data e il 19 no­vembre 1933, data della partenza di Gramsci da Turi.
Turi, manca la firma del direttore: riguarda quei libri, con il timbro del carcere di Turi e il numero di matricola di Gramsci, ma non conse­gnati a Gramsci per l'opposizione del direttore. È probabile che que­sti libri siano stati consegnati a Gramsci al momento della sua par­tenza da Turi.
Milano: libri consegnati a Gramsci durante il periodo della sua deten­zione nel carcere di Milano. Alcuni di questi libri recano anche i contrassegni del carcere di Turi, e in questo caso la circostanza è segnalata. Ma in altri casi tali libri risultano consegnati a Gramsci, anche a Turi, senza ulteriori indicazioni.
Molto rari i libri con il contrassegno di carceri di transito (Palermo, Napoli).


Note al testo


QUADERNO I (XVI)

Note e appunti.
Testo B (utilizzato nella prefazione a MS, XIV).

§ 1. Sulla povertà, il cattolicismo e il papato.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 20 (XXV), § 3: Sulla po­vertà, il cattolicismo e la gerarchia ecclesiastica (Q, 2087-88; già in MACH, 230-31).

1 Gramsci si riferisce al libro di Arthur Roguenant, Patrons et ouvriers (Ouvrage couronné par l'Académie des sciences morales et politiques), J. Gabalde, Paris 1907, XXI-181 pp. (Bibliothèque d'economie sociale, publiée sous la direction de M. Henry Joly). A p. 15 di questo libro si legge il passo relativo all'episodio ricor­dato da Gramsci: «Il nous est arrivé d'interroger sur ce sujet ("Pour ètre parfaite la justice doit se confondre avec 1'égalité") un ouvrier, catholique ardent, pratiquant, absolument sincère. Il ne nous cacha pas qu'il considérait l'égalité comme le but et la fin de tout effort conscient de la justice. - Mais, objections-nous, comment concilier cette déclaration de principe avec la parole del’Évangile: il y aura toujours des pauvres parmi vous. - Il sourit et, fort à l'aise, repliqua: "C'est entendu, et pour ne pas faire mentir le Christ, qui n'a pu mentir, nous garderons deux pauvres (deux pour le pluriel) et leur attribuerons les revenus de l'assistence publique". - La boutade était plaisante, mais l'idée n'en est pas moins fausse». Non risulta, ed è improbabile, che Gramsci abbia avuto in carcere questo libro: può trattarsi del ricordo di una antica lettura, o anche di una citazione ricavata da una fonte indiretta, non identificata. Il lavoro di Roguenant aveva in effetti riportato il premio Bordin messo a concorso per il 1906 dalla Académie des sciences morales et politiques (sezione dell'Institut de France).

2 Gramsci aveva in carcere i seguenti testi: Pio IX, II Sillabo, Enci­cliche ed altri documenti del suo pontificato, nelle versioni italiane raccolte a cura di M. Petroncelli, Libreria Editrice Fiorentina, Fi­renze 1927 [FG, C. carc. Turi I]; Codice sociale (schema di una
sintesi sociale cattolica), a cura della Unione Internazionale di Studi Sociali, fondata a Malines nel 1920 sotto la presidenza del cardinale Mercier, Istituto Veneto di Arti Grafiche, Rovigo 1927 [FG, C carc., Turi I] (si tratta di un documento ideologico elabo­rato nel 1926 dalla cosiddetta Unione di Malines).

§ 2. Faccia a faccia col nemico.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 16 XXII), § 23: Cava­lieri azzurri (o principi azzurri), calabroni e scarafaggi stercorari (Q, 1896-97; già in PP, 63-64).

1 Cfr Mentana, Faccia a faccia col nemico, Cronache giudiziarie dell'anarchismo militante, vol. I [ma unico], Edizione del Gruppo Autonomo (Tipografia della Cronaca Sovversiva), East Boston (Mass.) 1914 [FG], 506 pp. Mentana è pseudonimo dell'anarchico Luigi Galleani (1861-1931); sul settimanale «Cronaca Sovversi­va» (da lui diretto in America dal 1903 al 1919), Faccia a faccia col nemico era originariamente il titolo di una rubrica in cui Gal­leani rievocava, in gran parte sulla scia di resoconti giornalistici dell'epoca, i più noti processi contro gli anarchici del secolo scor­so, soprattutto in Francia. Nel 1914 il materiale di tale rubrica fu raccolto nel volume citato. Si tratta complessivamente di quindici processi, tra cui quelli contro Ravachol e Henry, ricordati da Gramsci - Francois-August Koenigstein, detto Ravachol, un ex tintore di trentadue anni, subì nel 1892 due processi: il primo, al­
la Corte di Assise della Senna, per attentati dinamitardi, concluso­si con una condanna ai lavori forzati a vita, e il secondo, alla Corte di Assise della Loira, per il precedente assassinio di un vecchio eremita a scopo di rapina; in quest'ultimo processo Ravachol fu condannato a morte e poco dopo ghigliottinato. Emile Henry, un anarchico di vent'anni, fu processato nel 1894 alla Corte di Assise della Senna e condannato alla ghigliottina, per due attentati terroristici, contro gli uffici di una società mineraria e contro il caffè dell'Hotel Terminus. Gramsci scriveva sulla base di lontani ri­cordi di lettura e non aveva sottomano il libro di Mentana (che è conservato tra i suoi libri, ma non tra quelli del carcere).

2 Pietro Abbo, nato nel 1894 a Lucinasco (Imperia), contadino au­todidatta, propagandista e organizzatore del PSI nella zona di Oneglia, fu deputato socialista per due legislature, dal 1919 al 1924. A Livorno, al XVII congresso del PSI, pur dichiarandosi al di fuori delle frazioni, prese una posizione polemica verso i co­munisti, schierandosi con Serrati. Il suo discorso al Congresso fu commentato severamente da «L'Ordine Nuovo» del 19 gen­naio 1921. Più tardi Abbo si avvicinò ai comunisti: fu combat­tente nella guerra di Liberazione, dopo la quale aderì al PC.
È morto nel 1974.

2 La dichiarazione di Etievant, riprodotta in appendice al vo­lume citato di Mentana (L. Galleani), era un documento teorico che si proponeva di dare una giustificazione filosofica ai principì politici dell'anarchismo. Scritta dal tipografo Claude-Fran­cois Etievant per darne lettura nel corso del processo in cui fu implicato nel luglio 1892 alla Corte di Assise di Versailles, con l'imputazione di complicità con Ravachol, la dichiarazione fu poi ampiamente diffusa nella stampa anarchica. All'inizio della di­chiarazione di Etievant, a proposito delle diversità di attitudini («attitudini che portiamo nascendo»), si legge: «Così per esem­pio, gli uni imparano facilmente le matematiche, e gli altri hanno un'attitudine maggiore per la linguistica» (Cfr Mentana, Faccia a faccia col nemico cit., p. 491). A sua volta nel discorso pronun­ciato al Congresso di Livorno, Abbo dichiarava: «E io penso, compagni, che non tutti possiamo essere oratori o scrittori, che nell'umano genere c'è colui che ha attitudine per le matematiche, colui che ha attitudine per la geografia, colui che ha attitudine per la lingua...» (Cfr Direzione del Partito Socialista Italiano, Re­soconto stenografico del XVII Congresso Nazionale del PSI, Ro­ma 1921, p. 187). Un accenno polemico ad Abbo è anche in un articolo di Gramsci pubblicato su «L'Ordine Nuovo» del 14 apri­le 1921 (Cfr 5F, 140). Sulla responsabilità del partito socialista per il primitivismo politico e culturale di uomini come Abbo, cfr più avanti, un'altra nota nel Quaderno 3 (XX), § 45.

3 In realtà Jules Gauthey. Si tratta di una lettera indirizzata al gior­nale «Echo de Paris», e riprodotta in traduzione italiana nel vo­lume Faccia a faccia col nemico cit., pp. 441-42.

4 Nel gennaio 1893 (e non 1894, come scrive Gramsci), al tribunale di Lione fu imbastito un processo contro Kropotkin ed altri cin­quantadue anarchici imputati di affiliazione all'Internazionale. Nel corso del processo Kropotkin ebbe a dichiarare (secondo il testo
riprodotto nel libro di Mentana Faccia a faccia col nemico cit., p. 172): «Non ho mai fatto atto di affiliazione all'Internazionale, questo è apparso anche al processo luminosamente, facendo obbli­go al tribunale di assolvermi senz'altro assieme ai miei compagni, se a noi il tribunale riconosce il diritto alla giustizia che accorda ai suoi ospiti anche più sciagurati. Quanto al resto ho trovato così comodo dire forte quello cui pensavo che non ho mai avuto bi­sogno di cospirare. Così non ho mai nascosto, così non taccio ora quello che è intorno alla rivoluzione sociale il mio pensiero: Essa è imminente, prima di dieci anni essa divamperà per tutto il mon­do, fiumana di sangue e di fiamme, livida, spietata livellatrice. La
storia non avrà registrato mai episodio più tragico e più terribile… ad attenuarne le conseguenze la borghesia che ne espierà partico­larmente le colpe dovrebbe affrettarsi con sollecito, sagace, amo­roso ravvedimento». A conclusione del processo, Kropotkin ed
altri quindici imputati furono condannati a cinque anni di car­cere, pene minori furono inflitte agli altri, e solo cinque venneroassolti. Tuttavia, a seguito di una vasta campagna di opinione pubblica, tutti i condannati furono poco dopo amnistiati.

§ 3. Rapporti tra Stato e Chiesa.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 16 (XXII), § 11, cfr in particolare p. 15bis (Q, 1865; già in MACH, 249).
1 II brano citato del «Vorwärts» è ricavato dalla «Rassegna setti­manale della stampa estera» del 25 giugno 1929 (anno IV, fase. 26), p. 1429, Le parole tra parentesi sono aggiunte da Gramsci.

§ 4. Diritto naturale e catolicismo.
Testo A: ripreso, insieme a una parte del successivo § 28, in un testo C del Quaderno 27 (XI, § 2: «Diritto naturale» e folclore (Q, 2314-2315; già in LVN, 218).

§ 5. Rapporti tra Stato e Chiesa.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 16 (xxu), Su, cfr in particolare p. 15 bis (Q, 1865; già in MACH, 249-50).
1 Anche questo brano della «Vossische Zeitung» è ricavato ' dallo stesso numero, citato alla nota 1 del § 3, della «Rassegna settima­nale della stampa estera» del 25 giugno 1929, p. 1430.

§ 6. «Per lodare un libro...»
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 4: Una mas­sima di Rivarol (Q, 2190-91; già in PP, 135).
1 Non è stata ritrovata la fonte da cui è stata tratta questa massima di Rivarol.

§ 7. Margherita Sarfatti e le «giostre».
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 9: I nipotini di padre Bresciani, cfr in particolare PP.-19-20 (O, 2200; già in LVN, 146-47).
1 Cfr Goffredo Bellonci, Il Palazzone, in «L'Italia letteraria», 23 giugno 1929 (anno 1, n. 12) (il numero del settimanale porta an­cora come sottotitolo il vecchio titolo di «La Fiera letteraria», con l'indicazione anno v, n. 25).

§ 8. Generazione vecchia e nuova.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 10: Due ge­nerazioni (Q, 2202; già in LVN, 150).

§ 9. Soffici.
Testo A: non risulta però ripreso in modo letterale fra i testi C; il giudizio d'altra parte ritorna in termini simili in un testo B del Qua­derno 7 (VII), § 105 (Q, 931; già in LVN, 178).

§ 10. Su Machiavelli.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 13 (XXX), § 13, cfr in particolare pp. 5a-6 (Q, 1572-73; già in MACH, 13-15).
1 Cfr la lettera a Tania del 14 novembre 1927: «Quando cadde il centenario del Machiavelli lessi tutti gli articoli pubblicati dai 5 quotidiani che allora leggevo; ricevetti più tardi il numero unico del "Marzocco" sul Machiavelli. Mi ha colpito il fatto come nes­suno degli scrittori sul centenario abbia messo in relazione i libri del Machiavelli con lo sviluppo degli Stati in tutta Europa nello stesso periodo storico. Deviati dal problema puramente morali­stico del cosidetto "machiavellismo" non hanno visto che il Ma­chiavelli è stato il teorico degli Stati nazionali retti a monarchia assoluta, cioè che egli, in Italia, teorizzava ciò che in Inghilterra era energicamente compiuto da Elisabetta, in Ispagna da Ferdinan­do il Cattolico, in Francia da Luigi XI e in Russia da Ivan il Ter­ribile, anche se egli non conobbe e non potè conoscere alcune di queste esperienze nazionali, che in realtà rappresentavano il pro­blema storico dell'epoca che il Machiavelli ebbe la genialità di in­tuire e di esporre sistematicamente» (LC, 145-46)..
2 II termine «paragone ellittico» era stato usato dal Croce per de­finire il significato della teoria del valore in Marx. Cfr Benedetto Croce, Materialismo storico ed economia marxista, 4a ed. riveduta, Laterza, Bari 1921 [FG, C. carc., Turi I], p. 32: «Che cosa è, dun­que, la concezione del valore nel Capitale del Marx? È la deter­minazione di quella particolare formazione di valore, che ha luogo in una data società (capitalistica) in quanto diverge da quella che avrebbe luogo in una società ipotetica e tipica. È insomma, il pa­ragone tra due valori particolari. Questo paragone ellittico forma una delle principali difficoltà per la comprensione dell'opera del Marx». Questa interpretazione di Croce della teoria marxiana del valore è criticata da Gramsci nel Quaderno 7 (VII), § 42.
3 Lo stesso spunto è ripreso più avanti, nel successivo § 44, p. 32 bis.

§11. Dell'originalità nella scienza.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno io (XXX), parte II, § 18: Punti di riferimento per un saggio su B. Croce (Q, 1256; già in MS, 107 nota).

1 La frase citata di Luigi Einaudi è nella recensione al libro di Pa­squale Jannaccone, La bilancia del dare e dell'avere internazionale con particolare riguardo all'Italia, Treves, Milano 1927, apparsa in «La Riforma sociale» (anno XXXVI, fase. 5-6), maggio-giugno 1929, pp. 276-77. Il corsivo e lo spaziato sono di Gramsci. Il tito­lo completo dell'opera di Croce è Materialismo storico ed econo­mia marxista, già cit.; si tratta, come è noto, di una raccolta di saggi, scritti e pubblicati per la maggior parte negli ultimi anni dell’Ottocento: la citazione è tratta dal saggio, apparso per la prima volta nel novembre 1896, Le teorie storiche del prof. Loria.

§ 12. Giovanni Papini.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quaderno 23 (VI, §12 (Q, 2203; già in LVN, 161).

1 La definizione di Papini come «pio autore» della «Civiltà Catto­lica» è probabilmente ispirata ad una recensione apparsa su «La Civiltà Cattolica» del 20 luglio 1929 (anno LXXX, vol. III, quad. 1898), pp. 143-50, dove a proposito del libro di Giovanni Papini, Gli operai della vigna, Vallecchi, Firenze 1928), raccolta di saggi su figure di santi e di artisti, il recensore gesuita (padre Rosa) scri­ve che tale opera «indurrà i lettori pii a conoscere cose profane, e i profani a conoscere i profili dei santi». Il libro Gli operai della vigna è ricordato in un'altra nota di questo stesso Quaderno, § 60.

§ 13. Alfredo Panzini.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 12 (Q, 2203; parzialmente già in LVN, 153 nota).
1 Si tratta di una recensione del libro di Alfredo Panzini, I giorni del sole e del grano (Mondadori, Milano 1929), in «L'Italia che scrive» del giugno 1929 (anno XII, n. 6), pp. 180-81. Su questo libro di Panzini e sul giudizio di Fernando Palazzi Gramsci ritor­na più avanti in questo stesso Quaderno, § 24, p. 11 bis, e nel Quaderno 3 (XX), § 138.

§ 14. Fortunato Rizzi ossia dell'italiano meschino.
Testo B (già in INT, 53-54).
1 L'indicazione bibliografica del libro di Louis Reynaud è ricavata
dall'articolo di Fortunato Rizzi di cui Gramsci si occupa in questo
stesso paragrafo. Non sembra che Gramsci abbia visto direttamen­te questo libro (Louis Reynaud, Le romantisme: ses origines anglo-germaniques, influences étrangères et traditions nationales. Le réveil du genie français, Colin, Paris 1926, VIII-288 pp.), ma cer­tamente ne aveva letto anche altre recensioni e segnalazioni, tra cui una di Paolo Nalli in «Rivista d'Italia» del 15 giugno 1927 (anno XXX, vol. VI), p. 385.
2 Autore dell'articolo II Romanticismo francese e l’Italia, in «I li­bri del giorno», giugno 1929 (anno XII, n. 6), pp. 346-49, è For­tunato Rizzi (e non Giovanni come scrive Gramsci). I corsivi nelle citazioni di questa articolo sono di Gramsci. Sempre di Fortunato Rizzi è il libro a cui si accenna nel testo: L'anima del Cinque­ cento e la lirica volgare, Treves, Milano 1928. Su quest'opera, che, come appare dal testo, non aveva letto, Gramsci aveva trovato giudizi severi nelle riviste che seguiva in carcere: ad esempio, in una recensione su «L’Italia che scrive», agosto 1928 (anno XI, n. 8), pp. 207-8, e ancora in una recensione su «La Critica», 20 marzo 1929 (anno XXVII, fase. II), pp. 141-44. Di un'altra recensione a questo stesso libro, apparsa nella «Nuova Antolo­gia» del 1° agosto 1929, Gramsci si occupa nel Quaderno 5 (IX), § 91.

§ 15. Delle Università italiane. Testo B (già in INT, 119-20).

§ 16. Ignobile pigiama. Testo B (già in LVN, 181).
1 Bruno Barilli, Sulla soglia d'un ergastolo, in «Nuova Antologia», 16 giugno 1929 (anno LXIV fase. 1374), pp. 436-41,

§ 17. Riccardo Balsamo-Crivelli. Testo B (già in LVN, 181).
1 Domenico Claps, Gustavo Balsamo-Crivelli, in «L’Italia che scri­ve», giugno 1929 cit., pp. 173-74, nella rubrica 'Profili'. Si tratta in realtà, come osserva Gramsci, non di Gustavo ma di Riccardo Balsamo-Crivelli il cui volume Cammina... cammina, adottato co­me testo di lingua italiana all'Università di Francoforte, fu pub­blicato nel 1926 dall'editore Ceschina di Milano.

§18. L'errore di Maurras. Note sul partito monarchico francese.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 13 (XXX), § 37: Note sulla vita nazionale fran­cese, cfr in particolare p. 25 (Q, 1635-36; già in MACH, 101-2).
1 Cfr più avanti il successivo § 48: Il giacobinismo a rovescio di Carlo Maurras. Sullo stesso argomento cfr anche la lettera a Berti del 30 gennaio 1928 (LC, 168-69) e la lettera a Tania del 7 apri­le 1930 (LC, 336-37), a proposito del libro «L'Action Franqaise» et le Vatican, préface de Charles Maurras et Leon Daudet, Flammarion, Paris 1927 [FG, C. carc., Milano]. Tra i libri ricevuti in carcere da Gramsci sono anche: Almanach de l'Action franqaise, XXIème année, 1929, Librairie de l'A. C, Paris [FG, C. carc. Tu­ri II], e Nicolas Fontaine, Saint-Siège, «Action franqaise» et «Catholiques intégraux», Librairie Universitaire J. Gamber, Pa­ris 1928 [FG, C. carc, Turi II]. Del movimento dell'Action Fran­qaise Gramsci si era già occupato diverse volte nella sua attività giornalistica: cfr in particolare, oltre a sparsi accenni incidentali, due articoli del 1918 sul «Grido del popolo», Repubblica e proletariato in Francia e Misteri della cultura e della poesia (SG, 20,5-11,325-29).

§ 19. Notizie sui rapporti tra ebrei e cristiani nel Risorgimento.
Testo A: ripreso, per la prima parte, in un testo C del Quaderno 16 (XXII), § 22: Sentimento religioso e intellettuali del secolo XIX (fino alla guerra mondiale), cfr in particolare p. 32 (Q, 1894; già in LVN, 192), e, per la seconda parte, in un testo C del Quaderno 19 (X), § 25: Antisemitismo nel Risorgimento (Q, 2034-35; già in R, 168).

1 L'inchiesta di «Coenobium» sul sentimento religioso aveva avuto un carattere internazionale. Il questionario (dieci domande, in francese) era stato pubblicato nel numero del luglio del 1911 (an­no V, fasc. VII). Le risposte erano state poi raccolte nei tre Alma­nacchi del «Coenobium» per il 1912, 1913 e 1914, con il titolo Confessioni e professioni di Fede. L'Almanacco del 1914 recava una prefazione (in francese) di Dominique Parodi, successivamente ripresa nella nuova edizione ricordata da Gramsci: Confes­sioni e professioni di fede di letterati, filosofi, uomini politici ecc., 3 voll., Bocca, Torino 1921. L'intervento di Raffaele Ottolenghi è alle pp. 48-61 del primo volume di quest'ultima edizione.

2 Angelo Brofferio, Storia del Piemonte dal 1814 ai giorni nostri,
parte III, vol. I: Regno di Carlo Alberto, Torino 1850, p. 76: «Il vescovo d'Acqui, nel 1847, faceva rapire nel seno di una famiglia israelitica certa Giuditta Moval disgraziata fanciulla colpita da demenza col pretesto che avesse manifestato qualche inclinazione
al Cristianesimo. E nessuna potestà giudiziale o amministrativa seppe mai chiamare all'ordine monsignore il quale riuscì a far met­tere le mani addosso alla madre e a due fratelli della rapita perché si lagnavano del barbaro atto. Un'altra giovane di anni 13 per no­me Colomba Levi strappavasi con crudeli artifizi alla casa paterna e dallo stesso vescovo di Acqui si occultava presso una santa don­na che, separata dal marito, viveva in evangelica intimità con un
canonico. Né le lacrime della fanciulla, né il disperato dolore del padre e della madre, né le istanze della Congregazione Israelitica presso tutti i Magistrati della capitale valsero ad ottenere mez­z'ora di colloquio colla prigioniera. Monsignore non rispondeva che questo: "Maria Vergine vuol chiamare a sé quella povera creatura: nessuno ardisca opporsi a Maria Vergine"».

3 La famiglia di Raffaele Ottolenghi era effettivamente originaria di Acqui: il fatto che Gramsci abbia rettificato esattamente il no­me della località indicato in un primo momento (Alba), fa pensare che abbia avuto modo di controllare il testo, che deve aver avu­to per le mani comunque, come risulta dagli appunti successivi dei §§ 21, 22, 23. Non sembra però che questi volumi siano appar­tenuti a Gramsci, né sono comunque conservati tra i libri del car­cere.

4 Si tratta di un caso di «oblazione», che ebbe larga eco nella se­conda metà dell'Ottocento («oblati» venivano chiamati i fan­ciulli di famiglie «infedeli», «offerti» alla Chiesa in stato di incoscienza contro la volontà dei genitori): il 24 giugno 1858, a Bologna, Edgardo Mortara, un fanciullo ebreo di sette anni, bat­tezzato di nascosto da una domestica, fu sottratto a forza alla fa­miglia dai gendarmi pontifici per ordinanza dell'Inquisitore del Santo Uffizio, e vani risultarono tutti gli sforzi dei genitori per ottenerne la restituzione e anche solo per rivedere il bambino. Nel 1860, dopo la liberazione di Bologna dal dominio pontificio, l'ex inquisitore, padre Pier Gaetano Feletti, fu arrestato e proces­sato per il «caso Mortara», ma venne assolto per aver agito per un ordine superiore. Il fanciullo Mortara, che era stato intanto portato a Roma e ribattezzato con il nome di Pio, fu poi avviato al sacerdozio; dopo il 1870, diventato canonico lateranense e pre­dicatore, venne trasferito all'estero. Quando Gramsci scriveva i suoi Quaderni in carcere, il canonico Mortara era ancora in vita. Mori in Belgio nel 1940.

§ 20. Salvator Gotta.
Testo A : ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 9: I nipotini di padre Bresciani, cfr in particolare p. 19 (Q, 2200; già in LVN, 146).

1 Nel testo C si precisa che la battuta sarcastica su Salvator Gotta è ricavata da un'analoga battuta di Carducci sul Rapisardi; cfr nota 12 al § 9 del Quaderno 23 (VI). Nella primavera del 1927 Gramsci aveva letto, tra i libri della biblioteca di Milano, un ro­manzo di Salvator Gotta e due volumi delle opere complete di Carducci (cfr LC, 68).

§ 21. Nel 1° volume delle Confessioni e professioni di fede...
Testo A: ripreso, insieme ai due paragrafi successivi e alla prima parte del precedente § 19, nel citato testo C del Quaderno 16 (XXII), § 22, cfr in particolare p. 32 (Q, 1894; inedito).

1 Cfr il precedente §19.

§ 22. Nel 20 volume delle Confessioni e professioni di fede...
Testo A: ripreso, come il paragrafo precedente, nel citato testo C del Quaderno 16 (XXII), § 22, cfr in particolare pp. 32-32bis (Q, 1894-95; inedito).

§ 23. Nel volume 30 delle Confessioni e professioni di fede...
Testo A: ripreso, come i due paragrafi precedenti, nel citato testo C del Quaderno 16 (XXII), § 22, cfr in particolare pp. 32bis-33 (Q, 1895-96; inedito).

§ 24.1 nipotini del padre Bresciani.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 9 (Q, 2198-2202; parzialmente già in LVN, 145-48).

1 Antonio Beltramelli, Gli uomini rossi (Il carnevale delle demo­crazie), romanzo, Treves, Milano 1910; Il cavalier Mostardo, Mondadori, Milano 1921.

2 Su Luca Beltrami cfr Quaderno 3 (XX), § 94.

3 Giuseppe Molteni, Gli Atei, romanzo, L. Marinoni, Milano 1910.

4 Nell'aprile del 1908 la Corte di Assise di Milano processò e con­dannò a sedici anni di reclusione il prete don Giovanni Riva per gravi reati sessuali di cui erano rimaste vittime numerose bam­bine di un collegio di suore. Per favoreggiamento fu anche con­dannata a dieci mesi di carcere suor Maria Giuseppina Fumagalli, direttrice dell'istituto religioso nel quale don Riva era confessore.
Nel romanzo di Molteni l'episodio dello scandalo don Riva è ge­nericamente adombrato nella vicenda del personaggio di don Gi­no Amati.

5 Ugo Ojetti, Mio figlio ferroviere, romanzo, Treves, Milano 1922.

6 Cfr, ad esempio, Giovanni Ansaldo, Cose mai viste. Ojetti im­bronciato, in «Rivoluzione liberale», 16 dicembre 1924 (anno III, n. 47); e Spiegazioni al lettore troppo candido, ivi, 11 gennaio 1925 (anno IV, n. 2); i due articoli sono ristampati nel volume di Nino Valeri, Antologia della «Rivoluzione liberale», De Silva, Torino 1948, pp. 326-37 e 338-40; il primo anche in Le riviste di Piero Gobetti, a cura di Lelio Basso e Luigi Anderlini, Feltrinelli, Milano 1961, pp. 601-7.

7 Cfr Ugo Ojetti, Lettera al Reverendo Padre Enrico Rosa S. J., in
«Pègaso», marzo 1929 (anno 1, n. 3), pp. 344-47; l'articolo è ri­prodotto sotto il titolo Intorno alla Conciliazione, insieme alla risposta di padre Rosa, in «La Civiltà Cattolica», 6 aprile 1929 (anno LXXX, vol. II), pp. 3-19. Su questo episodio Gramsci ritor­na in un altro quaderno, citando ampi stralci della «lettera» di Ojetti: cfr Quaderno 5 (IX), § 66.

8 Cfr Alfredo Panzini, La lanterna di Diogene, Treves, Milano 1918; l'episodio del «livido acciaro» (una tragicomica variazione a proposito di un coltello usato per tagliare un sigaro) è alle pp. 112-13; Il padrone sono me!, romanzo, Mondadori, Roma-Mila­no 1922; Il mondo è rotondo, romanzo, Treves, Milano 1021 [FG].

9 Cfr il precedente § 13. Sulle osservazioni di Palazzi a I giorni del sole e del grano di Panzini, Gramsci torna anche nel Quaderno 3 (XX), § 138.

10 Cfr Alfredo Panzini, Vita di Cavour, in «L'Italia letteraria», 23 giugno 1929 (anno I, n. 12): «E chi volesse vedere come la set­ta carbonara assumesse l'aspetto di Belzebù, legga il romanzo L'Ebreo di Verona, di Antonio Bresciani, e si divertirà un mondo anche perché, a dispetto di quel che ne dicono i moderni, quel padre gesuita fu un potente narratore»; questo passo è citato da Gramsci alle pp. 20 - 20bis del Quaderno 3 (XX), § 38.

11 Cfr la recensione di Benedetto Croce al Dizionario Moderno di Alfredo Panzini, in «La Critica», 20 novembre 1925 (anno XXIII, fase. 6), p. 375.

12 Dei romanzi del ciclo «I Vela» di Salvator Gotta, Gramsci aveva letto in carcere a Milano, La donna mia (Baldini e Castoldi, Mila­no 1924): cfr LC, 68.

13 Cfr il precedente § 7. Per l'episodio su Dante e la prostituta (di Ravenna e non Rimini) cfr La leggenda di Dante. Motti, Facezie e Tradizioni dei secoli XIV-XIX, con introduzioni di Giovanni Papini, Carabba, Lanciano 1911, pp. 89-91. Della Nuova Gerusa­
lemme di Gilbert Keith Chesterton (relazione di un viaggio in Palestina, nel 1920), risulta che Gramsci aveva letto una tradu­zione francese; in un elenco di «libri da consegnarsi a Tatiana: 13 marzo 1930», a p. 95 di questo stesso Quaderno, è compreso al n. 13, Chesterton, La Nouvelle Jérusalem (manca l'indicazione dell'editore e dell'anno di pubblicazione; ma Perrin, Paris 1926).

14 Il romanzo di Mario Sobrero Pietro e Paolo (Treves, Milano 1924), era stato letto da Gramsci nel carcere di Milano; cfr. LC, 145, 157. In un personaggio di questo romanzo, Raimondo Roc­chi, direttore de «L'Età nuova», traspare una superficiale carica­tura di Gramsci nel periodo dell'«Ordine Nuovo».

15 Il romanzo di Francesco Perri, Emigranti, Mondadori, Milano 1928 [G. Ghilarza, C. carc.] è nell'elenco dei libri consegnati a Carlo l’11 novembre 1929, a p. 93 bis di questo stesso Quaderno. Era noto che Paolo Albatrelli era lo pseudonimo di Francesco Perri; cfr Paolo Albatrelli, I conquistatori, Libreria politica mo­derna, Roma 1925; una ristampa di questo libro è stata pubbli­cata nel dopoguerra col vero nome dell'autore: cfr Francesco Perri, I conquistatori, Garzanti, Milano 1945 (nella prefazione l'au­tore narra le vicende subite da questo romanzo, una cui prima stesura era apparsa nella «Voce Repubblicana» nell'estate del 1924).

16 Cfr l'articolo di Francesco Perri, Problemi nuovi e forme vecchie, in «La Fiera letteraria», 22 luglio 1928 (anno IV, n. 30). Su que­sto articolo di Perri, nei numeri successivi della «Fiera lettera­ria», si sviluppò un dibattito, con interventi di Bonaventura Tecchi, Arrigo Cajumi, Francesco Flora, Giovanni Battista Angiolet­ti, Umberto Fracchia, Francesco Bruno, Giuseppe Sciortino, Gio­vanni Titta Rosa, e altri.

17 Leonida Répaci, L'ultimo cireneo, Soc. Ed. «Avanti!», Milano 1923 [FG].

18 Il titolo di questo romanzo non è ricordato esattamente; cfr Um­berto Fracchia, Angela, Mondadori, Milano 1923.

19 Antonio Beltramelli e Alfredo Panzini erano stati chiamati al­l'Accademia d'Italia, nella classe di Lettere, con le prime nomine del 1929.

20 Gramsci si riferisce qui al volume di Camillo Pellizzi, Le lettere italiane del nostro secolo, Libreria d'Italia, Milano 1929 [FG, C. carc., Turi II],
21 Cfr il successivo § 42.

§ 25. Achille Loria.
Testo A: ripreso in due testi C del Quaderno 28 (m), interamente dedicato al tema del «lorianismo», §§ 1 e 2 (Q, 2321-26; già in INT, 169-73 e 175).

1 Gli scritti di Achille Loria sono qui citati a memoria; i titoli e le date di pubblicazione contengono spesso delle imprecisioni, che però nel testo C sono rettificate in base alla bibliografia del Lo­ria, curata da Luigi Einaudi nel 1932. Cfr Luigi Einaudi, Biblio­grafia di Achille Loria, supplemento a «La Riforma Sociale», set­tembre-ottobre 1932 (anno XXIX, n. 5), pp. 1-55.
La fonte di questi ricordi è chiaramente riconoscibile nell'attivi­tà pubblicistica di Gramsci: dal 1915 al 1926. Cfr in particolare i seguenti articoli : 1 ) Pietà per la scienza del prof. Loria, nell'edi­zione piemontese dell'«Avanti!» del 16 dicembre 1915 (ora in Gramsci, Per la verità. Scritti 1913-1926, a cura di Renzo Marti­nelli, Editori Riuniti, Roma 1974, pp. 11-12); 2) E lasciateli di­vertire, nella rubrica 'Sotto la Mole', ed. piemontese dell'«Avan­ti!» del 9 gennaio 1916 (ora in SM, 7-8); 3) La scala dforo di Achille Loria, nell'edizione piemontese dell'«Avanti!» del 17 maggio 1917 (ora in SG, 112-14); 4) L'ultimo tradimento, nel­la rubrica fSotto la Mole', ed. piemontese dell'«Avanti!» del 3 gennaio 1918 (ora in SM, 351-53); 5) Achille Loria, in «Il Grido del Popolo», 19 gennaio 1918 (ora in Gramsci, Scritti 1915-19 21, Nuovi contributi a cura di Sergio Caprioglio, «I quaderni del "Corpo"», Milano 1968, pp. 48-50); 6) Achille Loria e il socialismo, nell'edizione piemontese dell'«Avanti!», 29 gennaio 1918 (ora in SG, 162-63); 7) I criteri della volgarità, in «Il Grido del Popolo», 23 marzo 1918 (ora in SG, 197-98); 8) La retta ed i minareti, nella rubrica 'Sotto la Mole', ed. piemontese dell'«Avan­ti!» dell'8 aprile 1918 (ora in SM, 386-87); 9) Bolscevismo intel­lettuale, nell'edizione piemontese dell'«Avanti !» del 16 maggio 1918 (ora in SG, 224-28); 10) La norma dell'azione, nella rubrica 'Sotto la Mole', ed. piemontese dell'«Avanti!» del 25 giugno 1918 (ora in SM, 413-14); 11) Le cause della guerra, nella rubrica 'Sotto la Mole', ed. piemontese dell'«Avanti!» del 17 settem­bre 1918 (ora in SM, 437-38); 12) Cipolla e i bolscevichi, nell'ed. piemontese dell'«Avanti !» del 13 marzo 1919 (ora in SG, 356-360); 13) Classicismo, Romanticismo, Baratono..., in «L'Ordine Nuovo»del 17 gennaio 1922 (ora in SF, 445-47); 14) Un avventuriero della scienza, in «l'Unità» del 16 marzo 1926 (ora in CFC, 422-23).

2 Cfr Achille Loria, Le influenze sociali dell'aviazione, in «Rassegna contemporanea», gennaio 1910 (anno III, fase. I), pp. 20-28; ri­stampato in Verso la giustizia sociale (Idee, battaglie ed apostoli), vol. II: Nell'alba di un secolo (1904-1915), Società editrice Li­braria, Milano 1915, pp. 379-86 (in questa ristampa lo scritto por­ta il sottotitolo Verità e fantasia). Questo articolo di Loria è più volte ricordato nelle vecchie polemiche di Gramsci citate nella no­ta precedente al n. 3 (cfr SG, 114), al n. 5 (cfr Scritti 1915-21 cit., pp. 49-50), al n. 14 (cfr CFC, 422-23); in quest'ultimo testo si cita anche il seguente passo dello scritto loriano: «Al pari dei vin­coli protettori (protezionismo) la nuova invenzione (l'aviazione) abbatterà tutti i vincoli che fin qui asserragliavano l'uomo, e gli consentirà così, per la prima volta, una intera ed attuosa libertà!
Ne verrà anzitutto spezzato quel vincolo invisibile e tuttavia on­nipossente che incatena l'operaio al capitale. Oggi infatti il lavo­ratore, il quale si ricusi a servire in qualità di salariato, a profitto di un capitalista, non ha altra prospettiva all'infuori della morte per inanizione, o la reclusione nell'ospizio o nel carcere. Ma tutto ciò muterà d'improvviso, quando l'operaio, riluttante ad entrare nella fabbrica, o bandito da questa, troverà un aeroplano o un di­rigibile che lo innalzi fra gli spazi. Voi direte per certo, con quel sorriso ironico che tutto agghiaccia ed uccide, che i liberi spazi non danno da mangiare. E perché no? Ma perché sui venturi aero­plani non potranno disporsi delle fronde e del vischio, così da creare delle formidabili uccellande, le quali assicurino agli aerei viaggiatori un alimento copioso e gratuito? Ed ecco allora che l'operaio, refrattario alla fabbrica, potrà lautamente satollarsi e sfuggirà vittoriosamente agli imperi dell'imprenditore capitalista.
Che diverrà allora il dogma economico, che il capitalista è neces­sario all'operaio, che questi non può vivere senza di quello? An­che questa costruzione teorica crollerà al par di legno infradicito e dovrà dar luogo alla nuova e affatto diversa teorica dei rap­porti fra capitale e lavoro...» (cfr «Rassegna contemporanea» cit., p. 22; il corsivo è di Gramsci). Questo articolo di Loria è ricorda­to anche in una lettera a Giulia del 2 maggio 1927 (cfr LC, 88).

3 Cfr Achille Loria, La scienza della pietà, Conferenza tenuta il 13 dicembre 1915 a beneficio degli Ospedali territoriali di Torino della Croce Rossa, in «Conferenze e prolusioni», 1° gennaio 1916 (anno IX, n. 1), pp. 6-9. Non risulta che la stessa conferenza sia stata pubblicata sulla «Nuova Antologia». La citazione tra virgo­lette, ricostruita a memoria, non è testuale. Accenni a questo testo di Loria sono già in alcuni articoli citati (cfr Per la verità cit., p. 12, SM, 8, e Scritti 1915-21 cit., p. 50).

4 II titolo esatto dell'articolo, secondo l'estratto citato nella biblio­grafia di Einaudi (di cui Gramsci tiene conto nel testo C) è: Per­ché i veneti non addoppiano e i valtellinesi triplano. Di questo scritto del Loria Gramsci si era già occupato nell'articolo citato del «Grido del Popolo» del 19 gennaio 1918 (ora in Scritti 1915- 1921 cit., pp. 48-50).

5 Riferimenti a questa «teoria» del Loria sono già nell'articolo cita­to da Gramsci nel «Grido del Popolo» del 19 gennaio 1918 e nel trafiletto di 'Sotto la Mole' del 6 settembre 1918 (cfr l'elenco della precedente nota 1). Non risulta tuttavia che di questo argomento Loria si sia occupato nella prefazione alla prima edizione del Corso di economia politica o in altra occasione simile. Un esatto ri­scontro dei riferimenti di Gramsci (anche di quelli più estesi con­tenuti nel corrispondente testo C) si può trovare invece in un ar­ticolo di Loria, Sensualità e misticismo, in «Rivista Popolare di Politica, Lettere e Scienze sociali», 15 novembre 1919 (anno XV, n. 21), pp. 577-78; cfr ad esempio: «L'illustre direttore di questa rivista, che è medico, avrà potuto constatare molte volte per espe­rienza la verità di quanto io sto per affermare: che gli abusi della sessualità, o le malattie che da questa provengono, esercitano una influenza debilitante sulla psiche e la predispongono alle idealità ascetiche e superstiziose; donde questo sibilante paradosso, che i più fervidi sostenitori delle idealità morali si trovano per l'ap­punto fra gli individui più deteriorati dalla dissolutezza e dal contagio sessuale. Gli è perciò che il materialismo, in tutte le sue ma­nifestazioni, incontra i più roventi avversari fra i sifilitici, gli spinitici, fra i perseguitati e i martoriati di Venere»; «Quando nel 1885, io mi permisi di esporre, in un discorso inaugurale all'Uni­versità di Siena, la teoria economica della costituzione politica, una sola tra le autorità presenti alla cerimonia non venne, come di prammatica, a stringermi la mano, ma all'opposto, usci ostentatamente dall'aula, appena finito il discorso, manifestando la sua irritazione scandalizzata, contro la imprudenza di chi osava enun­ciare teorie così immorali da una cattedra universitaria. Pochi me­si più tardi quel fiero moralista, moriva d'un accidenti che lo aveva colpito mentre trovavasi (come dire?) nella posizione del re di Bitinia con Atlante»; «Si, è la sifilide che recluta la grande armata della reazione, è dessa la Giovanna D'Arco dell'oscuran­tismo. Si, hanno pur ragione i medici, quando ci parlano di sifi­lide costituzionale, poiché è questa davvero la più grande e pre­ziosa alleata dei partiti costituzionali, la grande tutrice dell'or­dine pubblico e la previdenziale difesa contro le tendenze sov­versive e rivoluzionarie. Una notte di Parigi vai contro queste dottrine più che non possano tutte le somme di S. Tommaso, e la legge Crispi ha fatto più per la causa dell'ordine che un reggimen­to intero di poliziotti». Quasi certamente Gramsci aveva a suo tempo preso conoscenza di questo scritto del Loria attraverso un articolo di Umberto Ricci, Rapporti fra idealismo, misticismo e malattie veneree scoperti dal prof. Achille Loria, pubblicato su «La Voce», 17 febbraio 1910 (anno 11, n.10), pp 269-70 (in que­sto articolo sono riprodotti ampi stralci dello scritto citato di Loria). In un numero successivo della «Voce» (anno 11, n. 12, 3 mar­zo 1910) è segnalato anche un altro articolo di Umberto Ricci, Achille Loria uccellatore, pubblicato dal «Giornale degli econo­misti» (gennaio 1910), «dove assai lepidamente si commenta la soluzione della questione sociale per mezzo dell'aviazione, ultima idea geniale del piacevole scienziato di Padova» (cfr su questo ar­gomento la precedente nota 2). Un'allusione a questa «teoria» di Loria è anche in uno scritto di Croce del 1911: cfr Benedetto Croce, Cultura e vita morale cit., p. 154.

6 Achille Loria, Documenti ulteriori a suffragio dell'economismo storico in «La Riforma Sociale», settembre-ottobre 1929 (anno XXXVI, fase. 9-10), pp. 409-48.

7 Cfr, nell'articolo citato del «Grido del Popolo» del 19 gennaio 1918: «Leggendo gli scritti di Achille Loria chi ha vivo il senso della critica si domanda se ha da fare con un pazzo melanconico o con un uomo d'ingegno. Perché in Loria c'è l'uno e l'altro.
Sprazzi di luce e tenebrore idiota, lavoro coscienzioso e melen­saggine incredibilmente profonda. Nel suo pensiero manca ogni congruenza: l'autocritica è negata al suo raziocinio sgangherato» (Scritti 1915-21 cit., p. 49).

8 Il titolo del settimanale in cui appare l'articolo di Loria qui citato non è «Proda» o «Prova», ma «La Difesa», come risulta anche da un corsivo di Gramsci pubblicato nell'edizione piemontese del­l'«Avanti!» del 17 settembre 1918 (nella rubrica 'Sotto la Mole'; cfr SMy 437-38): «Nel suo ultimo studio (trentadue linee di stam­pa nel periodico settimanale "La Difesa", che si stampa a Torino ogni venerdì e pubblica i versi del cav. Esuperanzo Ballerini, eco­nomo generale del regio economato generale dei benefizi vacanti) il cav. uff. prof. dott. Achille Loria segna una nuova conquista della verità sull'errore, della luce sulle tenebre, della sapienza sul­la inerte e cieca ignoranza: egli acquisisce alla storia le cause della conflagrazione mondiale. La guerra è una conseguenza della sifili­de. Infatti: noi troviamo che "i tre grandi assertori della libertà e del positivismo, Lloyd George, Clemenceau e Wilson, emersi pri­ma della procella, ascendono ora verso il periodo - mentre i tre incarnatori del misticismo e della tirannide, lo czar, il kaiser e l'im­peratore austriaco scendono al lugubre occaso". Lo czar solo per uno scherzo della natura fu per tanti anni alleato della Repubblica francese; la natura si stancò di scherzare (ogni bel gioco dura poco) e "il triste messere fu inabissato per sempre". L'an­titesi si delineò con precisa evidenza: da una parte lo spiritua­lismo, ossia il misticismo, ossiano il kaiser e l'austriaco impera­tore; dall'altra il positivismo, ossia il materialismo della storia, ossia la libertà, ossiano Lloyd George, Clemenceau, Wilson. Ora che cosa sono lo spiritualismo e il misticismo, e quindi cosa è la ti­rannide? Portati dalla sifilide, come il dott. prof. uff. comm. Achille Loria ebbe il giubilo di scoprire a Siena, quando, ancora fresco delle sue pubblicazioni sul materialismo storico e prima che Federico Engels dimostrasse che egli aveva saccheggiato Car­lo Marx, vi tenne la prolusione a un corso universitario e tutti lo acclamarono, eccettuato un mistico morto dopo qualche mese di sifilide». Cfr Achille Loria, I nostri voti, in «La Difesa», Torino, 6 settembre 1918 (anno 1, n. 2). Sul rapporto tra misticismo e sifilide cfr qui la precedente nota 5.

9 Cfr Achille Loria, Al mio bastone (nel XXXV anno di possesso), in «Nuova Antologia», 16 novembre 1909 (anno XLIV, fase. 910), pp. 272-76. Si vedano ad esempio i seguenti versi: «A te, te solo ed unico | nel genuino emisfero | non chiude impenetrabili | abissi il mio pensiero, | e il più segreto anelito | vibrante nel mio seno | in rapido baleno | noti ed intendi tu».

10 Cfr Achille Loria, Nel retroscena della gloria. L’epistolario di Car­lo Marx, in «Nuova Antologia», 16 marzo 1914 (anno xlix, fase. 1014), pp. 193-206.

11 Cfr Benedetto Croce, Le teorie storiche del prof, Loria, in Mate­rialismo storico ed economia marxistica cit., p. 24.

12 Nel corrispondente testo C, evidentemente sulla base della biblio­grafia di Luigi Einaudi, Gramsci crede di individuare questi due articoli del Loria con l'indicazione del «Tempo» del 10 marzo 1918 e della «Gazzetta del Popolo» del 1° giugno successivo. In realtà il numero 352 della bibliografia einaudiana che segnala l'ar­ticolo di Loria, A proposito di Lenin, in «Gazzetta del Popolo», Torino, lxxi, 1° giugno 1918, n. 1, contiene una inesattezza; l'articolo è sullo stesso giornale del 1° gennaio del medesimo anno, e su di esso Gramsci ebbe occasione di polemizzare in un corsivo di 'Sotto la Mole', nell'edizione piemontese dell'«Avanti!» del 3 gennaio 1918 (cfr SM, 351-53). L'altro articolo di Loria (La cata­strofe russa, in «Il Tempo» di Roma del io marzo 1918) è segna­lato nella bibliografia einaudiana al n. 354.

13 Cfr Croce, Le teorie storiche del prof. Loria, in Materialismo sto­rico ed economia marxistica cit., p. 28: «...il crescere della po­polazione, e il congiunto decrescere della produttività della terra, mettono, un brutto giorno, gli sfruttatori nella necessità di re­stringere o ritirare affatto i pagamenti ai loro mandatari, ai loro preti, ai loro scienziati, ai loro avvocati, ai loro poeti, e via enu­merando. Che cosa fare in questo caso? Cercare un altro padrone. E i lavoratori improduttivi passano a servigio degli sfruttati; don­de le successive crisi storiche. Le quali insomma, per il Loria, si riducono a una ribellione di servitori a spasso!»

14 Contro questo articolo di Loria (Il nostro dovere, in «Gazzetta del Popolo» del 16 maggio 1917: nel testo del Quaderno è ine­satta la datazione del '19 o '20 ripresa nel testo C con l'indicazio­ne «18 o anni successivi» ) Gramsci aveva già polemizzato in un articolo apparso nell'edizione piemontese dell'«Avanti !» del 17 maggio 1917, La scala d'oro di Achille Loria (ora in SG, 112-14). In questo articolo è citato il seguente passo dell'articolo di Loria:
«Assisteteci, dunque, ve ne scongiuro, o fratelli carissimi di la­voro, di aspirazioni e di fedi, ad erigere la bella città politica delle nazioni libere e rigenerate, ed avrete con ciò stesso spianato il cammino agli artefici della città sociale da noi tutti ardentemente sognata, e troverete nei compagni ieri faticanti a voi dappresso al fuoco delle trincee altrettanti devoti e riconoscenti collaboratori. Aiutateci a collocare i primi gradini della scala d'oro, sui quali si assida la fraternità delle Nazioni, e noi vi soccorreremo a collo­care i gradini superiori della scala, a raggiungere il vertice lumi­noso di equità universale, ad erigere in fine, sui ruderi delle ini­micizie secolari, una umanità benedetta dal triplice nume della pace, della giustizia e dell'amore».

15 Qualche spunto su questi autori in relazione al tema del lorianismo, si trova nei successivi § 31 (su Arturo Labriola) e § 37 (su Filippo Turati).

16 Cfr, in questo stesso Quaderno, il § 64: Lorianesimo e G. Ferrero.

17 Cfr Corrado Barbagallo, Economia antica e moderna, in «Nuova Rivista Storica», settembre-dicembre 1928 (anno xII, fase. V), pp. 465-85, e gennaio-febbraio 1929 (anno XIII, fase. I), pp. 27-44.
La tesi di Barbagallo, che tendeva ad annullare ogni differenza sostanziale tra sistemi economici delle varie epoche storiche, fu contestata nella stessa rivista da Giovanni Sanna: cfr Giovanni Sanna, Intorno alla economia antica, e moderna e alla razionalità della storia, in «Nuova Rivista Storica», maggio-agosto 1929 (an­no XIII, fase. III-IV), pp. 245-54. La risposta di Barbagallo a cui allude Gramsci è nel successivo numero della stessa rivista: cfr
Corrado Barbagallo, Dalla economia antica alla irrazionalità della storia, ivi, settembre-ottobre 1929 (anno XIII, fase. V), pp. 385-97.
Nell'esemplare di questo numero della rivista letto da Gramsci in carcere l'articolo di Barbagallo reca numerose sottolineature e se­gni a margine chiaramente per mano di Gramsci.
Successivamente la polemica prosegui con i seguenti articoli: Giovanni Sanna, Ancora sulla economia antica e moderna e sulla razionalità della storia, ivi, novembre-dicembre 1929 (anno XIII, fase. VI), pp. 513-49, e Rodolfo Mondolfo, Razionalità e irrazio­nalità della storia (seguito da una postilla del Barbagallo e da un intervento di Giuseppe Rensi), ivi, gennaio-aprile 1930 (anno xiv, fase. I-II), pp. 1-21. Di questa polemica Gramsci si è poi occupato anche in una nota del Quaderno 4 (XIII), § 60.

§ 26. L’ossicino di Cuvier.
Testo A: ripreso con lo stesso titolo, in un testo C del Quaderno 28 (III), § 3 (Q, 2327; già in INT, 193).

1 Cfr il successivo § 32.

2 Cfr la lettera a Giulia del 30 dicembre 1929: «Può darsi, anzi è molto probabile, che qualche mio apprezzamento sia esagerato e addirittura ingiusto. Ricostituire da un ossicino un megaterio o un mastodonte era proprio di Cuvier, ma può avvenire che con un pezzo di coda di topo si ricostruisce invece un serpente di mare» (LC, 314). Sullo stesso argomento cfr anche un testo B del Qua­derno 14 (1), § 29.

§27. Postumi del basso romanticismo?
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 25 (XXIII), § 8: Scien­tismo o postumi del basso romanticismo (Q, 2293-94; già in LVN, 129).

§ 28. Diritto naturale.
Testo A: ripreso (salvo il primo capoverso), insieme al successi­vo § 29, in un testo C del Quaderno 26 (XII), § 5: Contraddizioni dello storicismo ed impressioni letterarie di esso (ironia, sarcasmo) y cfr in particolare p. 4 (Q, 2298-99; già in MACH, 154). Il primo ca­poverso, invece, è utilizzato all'inizio del citato testo C del Quader­no 27 (XI), § 2 (Q, 2314-15; già in LVN, 218).

1 La seconda delle «noticine» qui richiamate corrisponde al prece­dente § 4; la prima precedeva invece il § 1 del Quaderno ed è stata resa illeggibile, come già si è avvertito, dallo stesso Gramsci.
È probabile che anche questo breve testo (omesso nella presente edizione per la sua indecifrabilità) sia stato ripreso, insieme al § 4 e al primo capoverso del § 28, nel testo C del Quaderno 27 (XI), § 2, che è molto più esteso dei corrispondenti testi A che ci
sono noti.

2 Cfr Adriano Tilgher, Storia e Antistoria («Quaderni critici» rac­colti da D. Petrini, VI), Rieti 1928, pp. 56 [FG, C. carc. Turi II]; cfr anche LC, 248. L'opuscolo comprende quattro articoli già ap­parsi su «La Stampa» di Torino tra il 1920 e il 1928.

3 La citazione di Burzio (dal volume Discorso sul demiurgo, Ribet, Torino 1929) è ricavata da un articolo di Bonaventura Tecchi, Il Demiurgo di Burzio, in «L'Italia letteraria», 20 ottobre 1929 (an­no 1, n. 29). -Allo stesso articolo Gramsci fa esplicito riferimento
nel paragrafo successivo.

4 La frase tra virgolette è probabilmente dello stesso Gramsci, ed è da confrontare con l'affermazione di Goethe citata nel Quaderno 4 (XIII), § 64.

§ 29. Il sarcasmo come espressione di transizione negli storicisti.
Testo A: ripreso, insieme al paragrafo precedente, nel citato testo C del Quaderno 26 (XII), § 5, cfr in particolare pp. 5-7 (Q, 2298-2302; già in MACH, 155-56).

1 Cfr la nota 3 al precedente § 28.

2 Della Sacra famiglia di Marx ed Engels, Gramsci aveva presente in carcere la traduzione francese, in due volumi, dell'edizione Costes: cfr (Œuvres complètes de Karl Marx: Œuvres philosopiques, traduit par J. Molitor, t. II: La Sainte Famille, Costes, Pa­ris 1927; t. III: La Sainte Famille, Costes Paris 1928 [FG, C. carc. Turi II]. Tra i libri di Gramsci, ma non tra quelli del car­cere, è conservata anche una vecchia traduzione italiana di que­st'opera: Karl Marx - Friedrich Engels, La sacra famiglia; ossia critica della critica critica, Mongini, Roma 1909 [FG],

3 Cfr Croce, Materialismo storico ed economia marxistica cit., p. XVI : «La qual cosa non deve impedire di ammirare pur sempre il vecchio pensatore rivoluzionario [Marx] (per molti aspetti assai più moderno del Mazzini, che gli si suole presso di noi contrap­porre): il socialista, che intese come anche ciò che si chiama rivo­luzione, per diventare cosa politica ed effettuale, debba fondarsi sulla storia, armandosi di forza o potenza (mentale, culturale, eti­
ca, economica) e non già confidare nei sermoni moralistici e nelle ideologie e ciarle illuministiche. E, oltre l'ammirazione, gli serbe­remo, - noi che allora eravamo giovani, noi da lui ammaestrati, - altresì la nostra gratitudine, per aver conferito a renderci insensi­bili alle alcinesche seduzioni (Alcina, la decrepita maga sdentata, che mentiva le sembianze di florida giovane) della Dea Giustizia e della Dea Umanità». La parte finale di questo passo è ricordata da Gramsci nel Quaderno 4 (XIII), § 15.

4 Cfr «La Riforma Sociale», luglio-agosto 1918 (anno XXV, fase. 7-8), p. 415. Si tratta di una breve recensione alla terza edizione del volume di Croce, Materialismo storico ed economia marxistica cit.; a questo scritto di Einaudi Gramsci aveva già alluso in un articolo dell'edizione piemontese dell'«Avanti!», del 25 mag­gio 1919, Einaudi o dell}utopia liberale (ora in ON, 232-35).

§ 30. Orano e Loria.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 28 (III), § 4: Paolo Ora­no (Q, 2327; già in INT, 190-91)*.

1 Cfr Paolo Orano, Altorilievi, Puccini, Milano 1912.

2 Cfr Paolo Orano, Psicologia della Sardegna, Tip. della Casa Edi­trice Italiana, Roma 1896 [FG], p. 9: «Che ci sia un liquido d'am­biente isolano sardo, conviene persuadersene assolutamente. Da mille segni, per cento diverse osservazioni si rivela allo scrutatore demopsicologo la diversità enorme di funzionalità biologiche alte e basse in Sardegna da quelle d'ogni altro paese. Ciò storicamente si spiega benissimo dopoché si è spiegato fisicamente».

3 Cfr Paolo Orano, I moderni. Medaglioni, 6 voll., Treves, Mila­no 1908-26.

4 Su Paolo Orano, in relazione alla rubrica del lorianismo, cfr anche Quaderno 3 (XX), §§ 66 e 132.

§31. Lettere del Sorel al Croce.
Testo A: ripreso, senza titolo, in un testo C del Quaderno 28; già in INT, 191; ma anche in MS, 293-94, secondo

1 Cf r Lettere di Georges Sorel a B. Croce, in «La Critica», 20 gen­naio 1927 (anno XXV, fase. I), pp. 49-50 (lettera del 30 novem­bre 1897); «J'ai lu la thèse de doctorat d'Arturo Labriola sur Quesnay [...]. Le rapport de M. Pantaleoni, qu'on a imprimé com-me préface à la thèse, me semble loin d'ètre favorable aux idées de l'auteur. Je ne comprends guère que M. Pantaleoni n'ait pas relevé l'enorme erreur historique commise par Arturo, qui trans­porte nai'vement en France les descriptions données par Marx pour l'Angle terre».

§ 32. Loria e Lumbroso.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 28 (III), § 6: Alberto Lumbroso (Q, 2327-29; già in INT, 166-167).

1 Degli scritti di Tomaso Sillani e di Filippo Carli, a cui qui si fa ri­ferimento, Gramsci si era ampiamente occupato in un articolo del «Grido del Popolo», 8 giugno 1918, Le nuove energie intellet­tuali (ora in SG, 250-54). La lettura di tale articolo chiarisce le allusioni del testo : «Un giovane che si sta avviando alla celebrità è indubbiamente il dott. Filippo Carli, segretario della Camera di commercio di Brescia. Egli ha adattato all'Italia le concezioni economiche del nazionalista francese Carlo Maurras, ha pontificato per molto tempo nelle colonne dell'"Idea Nazionale", contenden­do al prof. Alfredo Rocco il primato nella instaurazione di una nuova scienza economica nazionalista italiana: da qualche tempo preferisce scrivere libri e lanciare idee audaci, come quella della partecipazione agli utili e dell'azionariato delle maestranze. Le idee sono audaci nel Carli, certamente: ma le informazioni e la cultura sono più audaci ancora. Nella "Perseveranza" del 16 mar­zo 1916 egli infatti scriveva un articolo per lamentarsi dolorosa­mente che gli italiani si siano lasciati strappar di mano dagli in­glesi lo sfruttamento della gomma prodotta nelle foreste di Vallombrosa. L'audacia ideale del dott. Carli era fondata sul fatto che esiste una "Valombrosa Rubber Company" la quale sfrutta il caucciù della penisola di Malacca; il Carli ha creduto che la gomma nascesse nelle foreste di Vallombrosa, poiché la conoscen­za della geografia economica non è d'obbligo in un nazionalista dell'economia, che ha il solo compito di lanciare idee audacemente geniali. [...], Al dott. Filippo Carli in nazionalismo economico, fa degnamente paio il dott. Tomaso Sillani in nazionalismo politico. Tomaso Sillani era un giovanotto abruzzese, poeta georgico, in­nocuo scribacchino di cose artistiche in riviste come l'"Emporium", le "Cronache letterarie" e simili "letture". Nessuno si ac­corgeva della sua persona, il suo estetismo retorico e gonfio faceva ridere piacevolmente come la lettura di un settimanale umoristico. Per la solita emersione dei valori geniali della stirpe, dovuta alla benefica sparizione del dumping e della noiosa cultura germaniz­zante, Tomaso Sillani passò in prima linea. Divenne segretario del duca di Cesarò (o duca di Verderame) nella associazione prò Dal­mazia, collocò presso l'editore Treves volumi di politica e di esal­tazione patriottica; ultimamente ha trovato chi gli procurò i quat­trini per lanciare una grande rivista mensile ("La Rassegna ita­liana") in cui collaborano il senatore Francesco Ruffini e altre illu­strazioni della scienza e della letteratura. "La Rassegna italiana" si propone, naturalmente, di rinnovare la tradizione italiana, di far conoscere le vere energie intellettuali della nazione risorta. Una di queste energie è lo stesso Tomaso Sillani, come si può ben comprendere. Il quale, nell' "Emporium" dell'ottobre 1913, ha pubblicato un articolo: La passeggiata archeologica di Roma: sul­la via delle vestigia inghirlandate, molto poetico, come appare fin dal titolo. - Parla della "Casa dei Parti", edifizio romano che ave­va preso il nome dal popolo asiatico dei Parti, e ne descrive le ro­vine. Ma la cultura del dott. Tomaso Sillani è cosi eccelsa e auda­ce, che sentite cosa gli diventano i poveri Parti: "E v'è qui tutto quel che resta della (Casa dei Parti': la clinica ginecologica del­l'Impero romano. Anche conoscendo la perizia chirurgica dei Ro­mani, v'è alcuno che avrebbe sospettato l'esistenza di una sala ope­ratoria, costruita con gli stessi criteri e con le medesime finalità dei modernissimi anfiteatri? Ed in qual sogno sarebbe apparso in­torno allo scienziato intento alla sanguinosa cura, il cerchio degli scolari vigili sopra i suoi atti?" Oh! grandezza dei Romani anti­chi! Ed è certo che in quel tempo i Germani non avevano cliniche ginecologiche, come è più che certo che i tedeschi hanno rubato dalla "Casa dei Parti" i disegni per le loro costruzioni moderne sperimentali! Proprio così, il dott. Tomaso Sillani aveva confuso i Parti, popolo dell'Asia, coi "parti" delle donne incinte. E tutta­via è diventato una celebrità, si è assunto il delicato incarico di erudire gli italiani in politica, storia e geografia, e trova il sena­tore Ruffini che lo aiuta nella bisogna. Queste sono le energie nuove intellettuali d'Italia, sbocciate in contrapposizione alla pe­danteria e al metodo germanico, per rinnovare la cultura naziona­le. Esse hanno riempito i mercati delle loro strida, esse hanno ri­gettato nell'oscuro caos le conquiste che pur si era riusciti a realiz­zare in cinquantanni. La disciplina scientifica, la serietà e l'esat­tezza nella ricerca, lo spirito critico sono dileggiati e scherniti. Il disinteresse negli studi viene vituperato. E tutto in odio alla Ger­mania, senza pensare che queste qualità sono conquiste dello spi­rito umano, superiore ad ogni frontiera e ad ogni razza» (SG, 252-54)'
2 Giuseppe Belluzzo (1867-1952), insegnante al Politecnico di Mi­lano, fu eletto deputato nel «listone» fascista del 1924. Dal lu­glio 1925 al luglio 1928 fu ministro dell'economia nazionale, e successivamente, fino al settembre 1929, ministro della pubblica istruzione. Fra gli scritti di Belluzzo a cui si riferisce Gramsci è probabilmente l'articolo L'Italia è povera di materie prime? pub­blicato sulla rivista «Gerarchia», gennaio 1927 (anno VII, n. 1), pp. 4-11 (ristampato in Giuseppe Belluzzo, Economia Fascista, Li­breria del Littorio, Roma 1928, pp. 143-56), dove si insiste con to­ni iperbolici sul motivo accennato nel testo («noi ignoriamo quasi completamente quel che nel loro seno nascondono le Alpi e gli Appennini»). Forse però Gramsci aveva presente nel ricordo an­che una serie di articoli pubblicati dal Belluzzo nel 1920 e utiliz­zati da Mussolini nel «Popolo d'Italia» durante le lotte per l'oc­cupazione delle fabbriche (cfr Benito Mussolini, Opera Omnia, a cura di Edoardo e Duilio Susmel, vol. XV, La Fenice, Firenze 1954, pp. 133-37).
3 Riaffiora qui un ricordo della campagna elettorale del maggio-giu­gno 1914 per il IV Collegio di Torino, rimasto vacante in seguito alla morte del deputato socialista Pilade Gay. Nel saggio del 1926 sulla questione meridionale Gramsci ricorda l'iniziativa del gruppo dei socialisti torinesi a cui egli era legato, per offrire in questa occasione la candidatura a Gaetano Salvemini, che però non accet­tò (cfr CPC, 141-42). Contro il nazionalista Giuseppe Bevione e il liberale Felice Paniè, i socialisti presentarono la candidatura di Mario Bonetto. Una quarta candidatura del tutto marginale si eb­be per iniziativa dell'indipendente Arturo Lenzi, che fu l'elemen­to pittoresco di questa campagna elettorale. Nelle votazioni del 21 giugno 1914 i voti furono così ripartiti: Bonetto 9444, Be­vione 6589, Panie 3064, Lenzi 86. Nel successivo ballottaggio fra il socialista Bonetto e il nazionalista Bevione prevalse per pochi voti quest'ultimo.
4 Su Giacomo Lumbroso cfr Quaderno 3 (XX), § 22.
5 La citazione del titolo non è del tutto esatta; cfr Alberto Lumbro­so, Le origini economiche e diplomatiche della guerra mondiale, vol. I: La vittoria dell'imperialismo anglosassone \ vol. II: L’im­perialismo britannico dagli albori dell'Ottocento allo scoppio del­la guerra, Mondadori, Milano 1926 e 1928, pp. 544, 611 («Col­lezione italiana di diari, memorie, studi e documenti per servire alla storia della guerra del mondo, diretta da Angelo Gatti»). Il vol. II è in FG, C. carc., Turi I.
6 Su Luzzatti cfr anche il § 41 di questo stesso Quaderno.
7 In realtà del 1915: cfr Luigi Luzzatti, La scoperta di un nuovo Fioretto di S. Francesco, in «Corriere della Sera», 6 aprile 1915. L'episodio era già stato ricordato da Gramsci in un trafiletto di 'Sotto la Mole', nell'edizione piemontese dell'«Avanti!», 21 set­tembre 1916, Inviti al risparmio (ora in SM, 244-45). Il ricordo di questa polemica ritorna anche in una lettera a Tania del io mar­zo 1930 (cfr LC, 331).
8 Cfr Riccardo Bacchelli, Lo sa il tonno, ossia gli esemplari marini (favola mondana e filosofica), Bottega di poesia, Milano 1923.

§ 33. Freud.
Testo B (già in PP, 217).
1 Alcune delle considerazioni accennate in questo paragrafo sono riprese in una lettera a Giulia del 30 dicembre 1929: «È strano ed interessante che la psico-analisi di Freud stia creando, special­mente in Germania (a quanto mi appare dalle riviste che leggo) tendenze simili a quelle esistenti in Francia nel Settecento; e vada formando un nuovo tipo di "buon selvaggio" corrotto dalla so­cietà, cioè dalla storia. Ne nasce una nuova forma di disordine in­tellettuale molto interessante» (LC, 314). Cfr anche la successiva lettera a Tania del 20 aprile 1931: «Ho letto qualche cosa sulla psicanalisi, articoli di rivista specialmente; a Roma mi aveva im­prestato da leggere qualcosa Rambelinsky sull'argomento. Leg­gerò volentieri il libro del Freud che Piero ti ha indicato : puoi ri­chiederlo» (LC, 428). Da una precedente lettera di Tania a Gram­sci, del 15 aprile, risulta che il libro consigliato da Piero Sraffa era Sigmund Freud, Introduction à la Psychanalyse, Payot, Paris; ma poiché tale libro non è stato ritrovato fra i libri del carcere, né il titolo compare altrove, nelle lettere e nei Quaderni, non è si­curo che Gramsci lo abbia ricevuto e letto. Accenni incidentali a Freud e alla psicanalisi si trovano in diverse note dei Quaderni; cfr però soprattutto Quaderno 15 (11), § 74: Freud e l'uomo col­lettivo, intorno al «nucleo più sano ,e immediatamente accettabile del freudismo». Su Svevo e Joyce cfr Quaderno 3 (XX), § 109: I nipotini di padre Bresciani. Italo Svevo e i letterati italiani', nello stesso Quaderno cfr anche il § 3 : Intellettuali tedeschi, sul­l'influenza avuta da Freud sulla letteratura tedesca.

§ 34. Il pragmatismo americano.
Testo B (già in MACH, 162).

1 Di William James Gramsci aveva certamente letto, prima della guerra, I principi di psicologia, trad. di G. C. Ferrari, Società Ed. Libraria, Milano 190J, giacché in una lettera del 25 marzo 1929 lo consigliava come «il miglior manuale di Psicologia» (cfr LC, 265).
È probabile la lettura anche di altre traduzioni di James. Della let­ teratura intorno al movimento pragmatista Gramsci aveva tra l'al­tro presente Mario Calderoni - Giovanni Vailati, Il pragmatismo, a cura di Giovanni Papini, Carrabba, Lanciano s.d. (ma 1915)
[FG]. Un giudizio più generale sul pragmatismo è nel Quader­no 17 (iv), § 22.

2 Si tratta della prefazione di Engels alla prima edizione inglese (1892) del suo opuscolo Die Entwicklung des Sozialismus von der Utopie zur Wissenschaft: cfr Friedrich Engels, L'evoluzione del socialismo dall'utopia alla scienza, SEUM, Milano s. d. (ma 1925)
[FG]. Gramsci si riferisce con ogni probabilità alla nota definizio­ne engelsiana dell'agnosticismo come di «un materialismo che si vergogna» (cfr Friedrich Engels, L'evoluzione del socialismo dal­l'utopia alla scienza. Edizioni Rinascita, Roma 1951, p. 24; nelll’edizione del FG citata manca la prefazione all'edizione inglese del 1892).

§ 35. Riviste-tipo.
Testo A : ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 24 (XXVII), § 3: Riviste tipiche, cfr in partico­lare pp. 9-10 (Q, 2263; già in INT, 137-38).

§ 36. Lorianismo.
Testo A: ripreso, per la prima parte, in un testo C del Quaderno 28 (III), § 7: Lorianismo nella scienza geografica (Q, 2329; già in INT, 193), e per la seconda parte in un testo C del Quaderno 28 (in), § 8, senza titolo (Q, 2329; inedito).

1 Si tratta con ogni probabilità del seguente volume: Alberto Magnaghi, D'Anania e Botero. A proposito di una «Fantasia» sto­rico-geografica sul Cinquecento, Tip. Giovanni Capella, Ciriè
1914.
2 Cfr Giovanni Papini - Giuseppe Prezzoline La Coltura Italiana, F. Lumachi ed., Firenze 1906. Cfr in particolare il capitolo XIV: Gli scienziati celebri (pp. 151-59), dove si polemizza contro la fa­ma usurpata di alcuni luminari della cultura positivistica dell'epo­ca (Achille Loria, Cesare Lombroso, Giuseppe Sergi, Enrico Fer­ri, ecc.). Il volume, che raccoglie in gran parte una serie di articoli già apparsi nel corso del 1905 in alcune riviste («Leonardo»,
«L'Idea liberale», «Campo», «Il Regno», «Revue du Nord»), non va confuso con l'opera dallo stesso titolo, citata più avanti, pubblicata da Prezzolini nel 1923.

§ 37. Turati e il lorianismo.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 28 (III), $ 9: Turati (Q, 2329; già in INT, 176).

1 Cfr Filippo Turati, Discorsi parlamentari, vol. III, Tipografia del­la Camera dei Deputati, Roma 1950, pp. 1676-92 (Il voto alle donne e le salariate dell'amore, tornata del 4 settembre 1919). A questo discorso di Turati, Gramsci aveva già accennato polemica­mente in un articolo dell'«Ordine Nuovo» del 7 febbraio 1920 (cfr ON, 72). Allusioni e riferimenti polemici sono anche in arti­coli successivi: cfr ON, 80-81, Per la verità cit, p. 198, e SF, 447.
1 Si tratta di un verso della poesia giovanile di Turati Fiori d'Apri­le, pubblicata per la prima volta in «La Farfalla», Milano, 24 apri­le 1881, poi edita in Filippo Turati, Strofe, Quadrio, Milano 1883, pp. 91-96 (ristampata ora anche in Turati giovane, scapi­gliatura, positivismo, marxismo, & cura di Luigi Cortesi, Edizioni Avanti!, Milano 1962, pp. 111-15). Questo verso è ricordato anche in un articolo di Gramsci sull'«Ordine Nuovo» del 17 gen­naio 1922 (ora in SF, 447).

§38. Riviste-tipo.
Testo A: ripreso, per la prima parte (pp. 18 - 18bis), con altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 24 (XXVII), § 3: Riviste tipiche, cfr in particolare p. 10 (Q, 2264; già in INT, 138); e per la seconda parte (pp. 18bis - 20), in un testo C del Quader­no 20 (XXV), § 1: L'Azione Cattolica, cfr in particolare pp. 11-14 (Q, 2081-84; già in MACH, 225-28).

1 Termina qui la prima parte del paragrafo in cui Gramsci continua a sviluppare il tema già iniziato nel precedente § 35 e che ripren­derà ancora nel successivo § 43; il resto del paragrafo contiene invece una digressione sull'Azione Cattolica, sviluppata poi, in­sieme ad altra nota sullo stesso argomento (cfr § 43, prima parte) nel testo C sopra citato del Quaderno 20 (XXV).
2 Un'osservazione simile, riferita però non a Luigi XVIII ma ai
monarchici francesi dopo la restaurazione del 1815, è in Jacques
Bainville, Heur et Malheur des Français, Nouvelle Librairie Nationale, Paris 1924 [FG, C. carc., Turi I], pp. 623-24.
3 Cfr a questo proposito le lettere a Tania del 28 settembre e del 12 ottobre 1931: «molti cosacchi credevano come articolo di fe­de che gli ebrei avessero la coda» (LC, 496); «È strano che tu non ti serva dello storicismo per la quistione generale e poi vor­resti da me una spiegazione storicistica del fatto che alcuni gruppi cosacchi credevano che gli ebrei avessero la coda. Si trattava di una barzelletta, raccontatami da un ebreo, commissario politico di una divisione d'assalto dei cosacchi di Oremburg durante la guerra russo-polacca del 1920. Questi cosacchi non avevano ebrei nel loro territorio e li concepivano secondo la propaganda ufficiale e clericale come esseri mostruosi che avevano ammazzato dio. Essi
non volevano credere che il commissario politico fosse ebreo : "Tu sei dei nostri, - gli dicevano, - non sei un ebreo, sei pieno di ci­catrici delle ferite toccate dalle lance polacche, combatti insieme a noi; gli ebrei è un'altra cosa"» (LC, 505-6).
4 Cfr la nota 2 al § 1 di questo stesso Quaderno. Nella prefazione alla pubblicazione citata del Codice Sociale, si parla dell'Unione di Friburgo - diretta dal 1884 al 1891 dal Card. Marmillord - come di un precedente storico dell'Unione di Malines. «L'Unione di Friburgo - si afferma nella stessa prefazione (p. 8) - ebbe il merito di stabilire e promulgare principi di azione sociale, che fu­rono ben presto ratificati dall'Enciclica Rerum novarum».

§39. Répaci.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 13 (Q, 2203; inedito)1 Cfr Leonida Répaci, Crepuscolo, in «La Fiera letteraria» del 3 marzo 1929 (anno V, n. 9); il corsivo è di Gramsci.

§ 40. La «formula» di Leon Blum.
Testo A: non risulta tuttavia ripreso nei testi C (già in MACH, 162).
1 Non è stata ritrovata la fonte da cui Gramsci ha ricavato questa citazione di Leon Blum.

§41. Lorianismo. - Luzzatti.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 28 (III), § 10: Credaro-Luzzatti (Q, 2329; già in INT, 176).
1 La presentazione, nel maggio del 1910, di un disegno di legge per l'istituzione di una cattedra di filosofia della storia nell'Università di Roma (a tale cattedra doveva essere chiamato Guglielmo Fer­rerò) sollevò una lunga e animata polemica sia negli ambienti parlamentari che nella stampa quotidiana e nelle riviste. Largo spazio alla questione fu dedicato anche da «La Voce», che Gramsci, co­m'è noto, seguiva attentamente: qui il dibattito fu iniziato da Giu­seppe Antonio Borgese, Per la cattedra a Guglielmo Ferrero, in «La Voce», 26 maggio 1910 (anno 11, n. 24). Il successivo n. 25, del 2 giugno 1910, fu dedicato interamente a questa polemica, con interventi - pro o contro Ferrero - di Luigi Ambrosini, Fran­cesco Coppola, Giovanni Papini, Giovanni Amendola, Giuseppe Prezzolini e Giuseppe Antonio Borgese. Seguirono ancora altri in­terventi degli stessi autori, sempre nel corso del 1910, sul n. 26, dell'8 giugno, sul n. 48, del 10 novembre, e sul n. 49, del 17 no­vembre. Nel 1913, quando la questione fu discussa in Senato (qui il disegno di legge fu infine approvato, ma decadde per il succes­sivo scioglimento della Camera dei Deputati dove il provvedi­mento doveva essere nuovamente discusso), la rivista fiorentina pubblicò il discorso di Benedetto Croce, Contro una cattedra di filosofia della storia, in «La Voce», 12 giugno 1913 (anno v, n. 24), articolo ripubblicato sul successivo n. 25, del 19 giugno, perché la prima volta, per un errore tipografico, era stata saltata una intera colonna. Croce era già intervenuto precedentemente contro il disegno di legge e contro Guglielmo Ferrero con una re­censione pubblicata da «La Critica» nel 1911, poi raccolta in Conversazioni critiche, Serie prima, Laterza, Bari 1918 [FG, C. carc., Turi I], pp. 180-89. Il richiamo a Cicerone per giustificare l'istituzione della cattedra di filosofia della storia era stato fatto dal ministro Luigi Credaro nella sua replica al dibattito avvenuto in Senato tra il maggio e il giugno 1913. Il commento di Luzzatti menzionato da Gramsci non risulta però dagli atti parlamentari: tutto il paragrafo del resto è scritto sulla base di lontani ricordi. Su Luzzatti cfr anche il precedente § 32

§ 42. I nipotini di padre Bresciani. - Curzio Malaparte - Kurt Erich Suckert.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 14: Curzio Malaparte (Q, 2203-205; già in LVN, 169-70).
1 L'organizzazione di Guglielmo Lucidi a cui Gramsci si riferisce è l'«Associazione del Controllo Popolare», costituita a Milano nel marzo 1916. Successivamente fu creata anche una sezione a Ro­ma. Nel settembre 1919 Lucidi, del Consiglio direttivo della «Associazione del Controllo Popolare» di Roma e suo delegato al­l'estero, venne nominato membro corrispondente della «Union of Democratic Control» di Londra. Nel maggio 1920 l'Associazione del Controllo Popolare si costituiva in «Unione Italiana del Con­trollo Popolare», aggregata alla «Union of Democratic Control»di Londra, al gruppo francese di «Clarté» e al Comitato Cen­trale di Ginevra «per la ripresa delle relazioni internazionali».
Guglielmo Lucidi venne nominato segretario del Comitato Ese­cutivo. Organo del movimento fu la «Rassegna Internazionale», che iniziò le pubblicazioni nell'aprile 1919 come supplemento mensile della «Rassegna Nazionale»; dal 1920 in poi fu edita
dalla Casa editrice Rassegna Internazionale.
2 Cfr Curzio Suckert, La rivolta dei santi maledetti, 2a ed. con l'ag­giunta di un Ritratto delle cose d'Italia, degli eroi, del popolo, degli avvenimenti, delle esperienze e inquietudini della nostra gene­razione, Casa editrice Rassegna Internazionale, Roma 1924; la prima edizione era stata pubblicata dalla stessa casa editrice nel 1920. Alcune correzioni apportate dall'autore nella seconda edi­zione erano state segnalate da Piero Gobetti in un articolo pub­blicato da «Il lavoro» di Genova del 17 gennaio 1924, Profili di contemporanei: Veroe di corte (ora in Gobetti, Scritti politici cit., pp. 564-69): «"L'idea nazionale non ha avuto ancora, per fortu­na, il tempo di fermarsi" scriveva C. Erich Suckert nel 1920; e Curzio ha corretto oggi maliziosamente per sfortuna. L'idea cen­
trale del libro tre anni fa era esposta cosi: "Questa mancanza di patriottismo pone l'Italia alla testa della nuova civiltà che sta ger­minando nel mondo; la quale è internazionalista e sorpassa la con­cezione della patria. L'Italia e la Russia sono all'avanguardia della
civiltà di domani: l'aver saltato uno stadio dell'evoluzione dei popoli, quello patriottico, le rende più elastiche e permeabili allamentalità dell’internazionale". Nella ristampa questo pensiero è stato messo da Curzio tra virgolette con uno spudorato commen­to: "Era questo il giudizio che davan di noi molti stranieri, e non tutti socialisti, nel 1919"» (ibid., p. 568). Queste stesse correzio­ni, e altre simili, erano successivamente segnalate in un corsivo
polemico de «l'Unità» del 13 marzo 1924 (Caratteri Italiani: Cur­zio Erich Suckert) a firma «da Luni», pseudonimo di Ottavio Pa­store; la polemica aveva poi avuto uno strascico in una vertenza «cavalleresca» e in un duello tra Pastore e Malaparte.3 Sulla «esteromania» di Graziadei Gramsci ritorna nell'ultima parte del § 30 del Quaderno 7 (VII), pp. 66bis - 67.
4 Non esistono altre testimonianze di questo colloquio con Prezzolini nel 1924; vi è tuttavia una corrispondenza tra questo ricordo di Gramsci e ciò che si legge in una lettera scritta da Prezzolini a
Gobetti il 26 dicembre 1923, dopo l'aggressione fascista subita da Amendola («l'incidente è cosa che fa desiderare che i nostri figlioli nascano inglesi»: cfr Gobetti e «La Voce», a cura di Giu­seppe Prezzolini, Sansoni, Firenze 1971, p. 117).

§ 43. Riviste tipo.
Testo A: ripreso, per la prima parte (pp. 20bis - 21 bis), insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 20 (xxv), § 1: L'Azione Cattolica, cfr in particolare pp. 14-16 (Q, 2084-2086; già in MACH, 228-29); per la seconda parte (pp. 21 bis - 24bis), insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 24 (xxvn), § 3: Riviste tipiche, cfr in particolare pp. 10-16 (Q, 2264-69; già in INT, 137-43): per la terza parte (pp. 24bis-29bis), in un testo C del Quaderno 19 (x), § 26: // rapporto città-campagna nel Risorgimento e nella struttura nazionale italiana (Q, 2035-46; già in R, 95-104).

1 Termina qui la prima parte del § 43 che continua il tema già trat­tato nella seconda parte del § 38; questi due testi sono ripresi in­sieme nel testo C sopra citato del Quaderno 20 (xxv).
2 Cfr il precedente § 35.
3 Termina qui la seconda parte del § 43, che continua il tema già trattato nel § 35 e nella prima parte del § 38; questi tre testi sono ripresi insieme nel testo C sopra citato del Quaderno 24 (XXVII).
Il resto del § 43, ripreso nel testo C sopra citato del Quaderno 19 (X), inizia la serie di appunti sistematici stesi da Gramsci sul tema del Risorgimento.
4 Cfr la relazione di Gramsci sul III Congresso del pci pubblicata su «l'Unità» del 24 febbraio 1926: «I rapporti che intercorrono tra il capitalismo italiano e i contadini meridionali non consistono
solamente nei normali rapporti storici tra città e campagna, quali sono stati creati dallo sviluppo del capitalismo in tutti i paesi del mondo; nel quadro della società nazionale questi rapporti sono
aggravati e radicalizzati dal fatto che economicamente e politica­mente tutta la zona meridionale e delle isole funziona come una immensa campagna di fronte all'Italia del nord, che funziona co­me un'immensa città. Una tale situazione determina nell'Italia meridionale il formarsi e lo svilupparsi di determinati aspetti di una quistione nazionale, se pure immediatamente essi non assu­mano una forma esplicita di tale quistione nel suo complesso, ma solo di una vivacissima lotta a carattere regionalistico e di profon­de correnti verso il decentramento e le autonomie locali» (CPC,
107).
5 Cfr Alcuni temi della quistione meridionale (in CPC, 151): «In ogni paese lo strato degli intellettuali è stato radicalmente modifi­cato dallo sviluppo del capitalismo. Il vecchio tipo dell'intellet­tuale era l'elemento organizzativo di una società a base contadina e artigiana prevalentemente; per organizzare lo Stato, per orga­nizzare il commercio la classe dominante allevava un particolare tipo di intellettuali. L'industria ha introdotto un nuovo tipo di intellettuale: l'organizzatore tecnico, lo specialista della scienza applicata. Nelle società, dove le forze economiche si sono svilup­pate in senso capitalistico, fino ad assorbire la maggior parte del­l'attività nazionale, è questo secondo tipo di intellettuale che ha prevalso, con tutte le sue caratteristiche di ordine e disciplina in­tellettuale. Nei paesi invece dove l'agricoltura esercita un ruolo ancora notevole o addirittura preponderante, è rimasto in preva­lenza il vecchio tipo, che dà la massima parte del personale statale e che anche localmente, nel villaggio e nel borgo rurale, esercita la funzione di intermediario tra il contadino e l'amministrazione in generale».
6 Sul piano politico giolittiano cfr Alcuni temi della quistione me­ridionale cit. (in CPC, particolarmente pp. 145 sgg.).
7 Spectator [Mario Missiroli], Giovanni Giolitti, in «Nuova Anto­logia», 1° agosto 1928 (annoLVIII, fase. 1353), pp. 365-795 cfr in particolare p. 371: «In questa politica [di Giolitti] i presuppo­sti dottrinali erano nulla, il metodo tutto. Si disse che nella preoc­cupazione di essere e di parere liberale, di lasciar operare la natu­ra, si lasciò spesso prendere la mano dagli avvenimenti e scatenòdelle forze che fu, poi, incapace di dominare. Si replicò in sua di­fesa che le stesse contraddizioni, che furono notate nel suo go­verno e gli furono rimproverate, facevano parte di un disegno della sua mente e si componevano nella dialettica di un metodo personale. Favori, ad esempio, il socialismo nella valle padana e non intervenne nelle competizioni fra capitale e lavoro, ma vigilò sempre con somma cura affinché il socialismo non dilagasse nel Mezzogiorno, dove i carabinieri sparavano sugli scioperanti rivol­tosi e il brigadiere Centanni veniva fregiato con la medaglia d'ar­gento».
8 Cfr Giuseppe Prezzolini, La coltura italiana, Soc. An. Editrice «La Voce», Firenze 1923, p. 162, dove si sottolinea che il titolo della rivista «l'Unità» fu suggerito a Salvemini da Giustino For­tunato, «preoccupato di quella "unità d'Italia" che alla sua men­te di storico è sempre parsa non interamente e saldamente rag­giunta». Quest'opera di Prezzolini è tra i libri che Gramsci aveva a Roma prima dell'arresto (cfr LC, 265), ma non risulta che gli sia stata rispedita in carcere. Tra i libri del carcere è conservata invece la seconda edizione di questo volume, uscita nel 1930, erichiesta a suo tempo da Gramsci (cfr LC, 320): cfr GiuseppePrezzolini, La cultura italiana, Corbaccio, Milano 1930 [FG,
C. carc., Turi II].
9 L'importanza dell'inchiesta Pais-Serra sulla Sardegna era già stata segnalata da Gramsci in un articolo del 23 ottobre 1918 (cfr SG, 331). La relazione di questa inchiesta, decisa nel dicembre 1894 dal governo Crispi, fu consegnata e pubblicata nel 1896, dopo le dimissioni di Francesco Crispi, sotto il ministero di Antonio di Rudini; cfr Relazione dell*inchiesta sulle condizioni economiche e della sicurezza pubblica in Sardegna promossa con decreto mini­steriale del 12 dicembre 1894, Tipografia della Camera dei depu­tati, Roma 1896, 501 pp. Alcuni stralci di tale relazione sono pub­blicati in Antologia storica della questione sarda, a cura di Loren­zo Del Piano, Cedam, Padova 1959, pp. 213-55*
10 Si tratta del fantomatico trattato con il quale i dirigenti dei fasci siciliani - secondo un rapporto trasmesso dal delegato di PS di
Bisacquino, dell'ottobre 1893 - si sarebbero accordati con la Fran­cia e con la Russia (secondo altre versioni, con l'Inghilterra) per
averne aiuti in cambio di compensi a danno dell'Italia. Sebbene il prefetto di Palermo avesse giudicate infondate le informazioni del
delegato di Bisacquino, Crispi, in un dibattito alla Camera nel febbraio 1894, mostrò di prendere sul serio l'esistenza di questo
falso trattato. Successivamente, nel processo di Palermo contro i dirigenti dei fasci, un tentativo di riesumare, come documento di
accusa, il rapporto del delegato di Bisacquino cadde nel ridicolo.
Ampie notizie su questo episodio sono nel noto volume di Napo­leone Colajanni {Gli avvenimenti di Sicilia e le loro cause, San-
dron, Palermo 1895), che è stato per molto tempo una delle prin­cipali fonti d'informazione sul movimento dei fasci e alla quale
anche Gramsci aveva attinto a suo tempo.
11 Si tratta della recensione di Benedetto Croce al libro di Luigi Na­toli, Rivendicazioni attraverso le rivoluzioni sociali del 1848-60,
Treviso 1927, in «La Critica», 20 luglio 1928 (anno xxvi, fase. IV), pp. 287-88. In questo libro però Natoli polemizza contro al­
cune affermazioni dì Croce contenute nella sua Storia del regno di Napoli, e non nella Storia d'Italia (che nel 1927 non era stata an­
cora pubblicata). Sullo stesso libro del Natoli cfr anche Quader­no 3 (XX), § 24.
12 Cfr Alcuni temi della quistione meridionale-. «Poiché il Partito socialista, per effetto dei movimenti agrari della Valle Padana, era
ritornato dopo il 19io alla tattica intransigente, il blocco indu­striale, sostenuto e rappresentato da Gioiitti, perde la sua effi­cienza; Gioiitti muta spalla al suo fucile; all'alleanza tra borghesi e operai sostituisce l'alleanza tra borghesi e cattolici, che rappre­sentano le masse contadine dell'Italia settentrionale e centrale»
(CPC147).
13 L'episodio di Molfetta nel corso delle elezioni generali del 1913 acquistò un rilievo nazionale per iniziativa di Gaetano Salvemini,
che, candidato in quel collegio, promòsse una vivace campagna di opinione pubblica per mettere in luce il clima di intimidazione
e di violenze in cui si svolgevano le elezioni nel Mezzogiorno. Il «Corriere della Sera» partecipò a questa campagna, oltre che con notizie di cronaca, soprattutto con una testimonianza di Ugo Ojet-ti (cfr Ricordi di una domenica di passione. I!elezione del 26 ot­tobre a Molfetta, in «Corriere della Sera», 6 novembre 1913). L'articolo di Ugo Ojetti fu riprodotto integralmente da Gaetano Salvemini nella seconda edizione del suo libro II ministro della mala vita, La Voce, Roma 1919 [FG], pp. 63-80.
14 Cfr già nell'articolo del 1924 II Mezzogiorno e il fascismo: «Il "Corriere" ha appoggiato Salandra e Nitti, i due primi presidenti meridionali (i presidenti siciliani rappresentavano la Sicilia, non il Mezzogiorno, perché la quistione siciliana è notoriamente di­stinta dalla quistione del Mezzogiorno)» {CFC, 173); cfr anche
Alcuni temi della quistione meridionale cit., in CPC, 147-48.
15 Cfr la relazione citata sul terzo congresso del PCI : «In conse­guenza della guerra e delle agitazioni operaie del dopoguerra che
avevano profondamente indebolito l'apparato statale e quasi di­strutto il prestigio sociale delle classi superiori nominate, le masse
contadine del Mezzogiorno si sono risvegliate alla vita propria e faticosamente hanno cercato un proprio inquadramento. Cosi si
sono avuti movimenti degli ex combattenti e i vari partiti cosid­detti di "rinnovamento" che cercavano di sfruttare questo risve­
glio della massa contadina, qualche volta secondandolo come nel periodo dell'occupazione delle terre, pili spesso cercando di de­viarlo e quindi di consolidarlo in una posizione di lotta per la co­siddetta democrazia, come è ultimamente avvenuto con la costi­tuzione della "Unione nazionale"» (CPC, 107).
Cfr anche Alcuni temi della quistione meridionale cit., in CPC, 152-53. La rivista «Volontà» usci dal 1918 al 1922 sotto la dire­zione di Vincenzo Torraca; un tentativo di riprendere le pubbli­cazioni nel 1924 durò solo pochi mesi (alcune notizie su questa rivista si possono leggere in Leo Valiani, DaW antifascismo alla Resistenza, Feltrinelli, Milano 1959, pp. 24-38).
16 Cfr Alcuni temi della quistione meridionale cit., in CPC, 153.
17 All'omaggio dei nobili milanesi a Francesco Giuseppe nel 1853 Gramsci accenna già in una lettera dell'8 agosto 1927 (cfr LC, 112). Sull'episodio, che è ricordato anche in altre note dei Qua­derni - cfr Quaderno 3 (XX), § 125, Quaderno 6 (VIII), § 1, Qua­derno 19 (x), § 5 - si veda lo scritto di Salvemini, Moderati e de­
mocratici milanesi dal 1848 al 1859, pubblicato per la prima volta nel 1899 sulla «Critica sociale» con la firma «Rerum Scriptor» (a questo scritto Gramsci accenna più avanti, cfr nota 33 al § 44):
«... i nobili milanesi il 2 marzo 1853 - cioè due giorni dopo pub­blicata la sentenza che condannava a morte 23 italiani per i fatti del 6 febbraio, e un giorno prima che Tito Speri, Carlo Monta­nari e Bartolomeo Grazioli fossero giustiziati a Mantova, e fosse pubblicata un'altra sentenza di condanna da 8 a 16 anni di ferri
contro parecchi altri liberali - il 2 marzo 1853, i nobili moderati di Milano, approfittando di un attentato andato a male contro l'imperatore Francesco Giuseppe, firmavano un indirizzo di osse­quio all'imperatore. Lo spazio non ci consente di riportarlo inte­ro; basterà ricordare che essi non solo ringraziano la Provvi­denza "che veglia sui monarchi e sui popoli" perché "ha stornato il compimento dell'orrendo misfatto", ma anche protestano con­tro "le esecrande scelleraggini commesse anche nella nostra atter­rita Milano dai perpetui nemici dell'ordine", e offrono all'Impe­ratore, "serbato alle speranze, all'amore, ai voti dei suoi sudditi, le proteste di fedele sudditanza e di un franco e leale concorso di queste popolazioni nel corrispondere con la propria cooperazione alle provvide misure di chi regge questo paese, tanto bramoso di quell'ordine e di quella tranquillità, che solo possono ritornarlo a prosperità e floridezza". I firmatari sono circa duecento, quasi tutti nobili, conti, marchesi e altra simile genia» («Critica socia­le», i° dicembre 1899, anno VIII, n. 20, pp. 318-19; ora in Gae­tano Salvemini, Scritti sul Risorgimento, a cura di Piero Pieri e Carlo Pischedda, Feltrinelli, Milano 1961, p. 104).
18 Vi è qui probabilmente una reminiscenza delle Lettere di G. Maz­zini alle Società Operaie Italiane (Roma 1873), citate in un arti­colo non firmato, apparso su «l'Unità» del 26 febbraio 1926, Due lettere di Marx su Mazzini e i contadini in Italia. In quest'arti­colo si rileva che dalle lettere di Mazzini alle Società operaie ita­liane traspare tra l'altro «la quasi assoluta dimenticanza da parte di Mazzini delle masse contadine, la nessuna trattazione dei pro­blemi immensi che tali masse avevano da risolvere per garantire un libero sviluppo della nascente società capitalistica e - per con­seguenza - la nessuna considerazione da parte sua della funzione essenziale che il movimento contadino aveva nella stessa lotta per l'indipendenza italiana». «Questo rimprovero capitale - continua l'articolo dell'"Unità" - che viene fatto a Mazzini da Carlo Marx nelle lettere che in appresso riportiamo, appare pienamente giu-•stificato allorché si leggono le lettere scritte da Mazzini alle so­cietà operaie italiane. In due sole di queste lettere, si accenna al­l'affratellamento cogli agricoltori e alla unione in associazioni dei "lavoratori del contado". E si tratta di frasi dette di sfuggita. Nel­la sua lettera Mazzini non accenna mai all'espropriazione dei fon­diari e alla lotta contro i residui feudali nella economia agricola». Nello stesso articolo sono riprodotte una lettera di Marx a Engels del 13 settembre 1851 (non è esatta la data del 3 settembre indi­cata nell'articolo) e un'altra lettera di Marx a Weydemeyer del­l'i 1 settembre dello stesso anno; la minaccia del governo austria­co di ricorrere al «rimedio galiziano» - a cui Gramsci allude nel testo - è segnalata in queste due lettere. Nella prima Marx scrive tra l'altro (secondo la traduzione dell'articolo citato dell'«Uni­tà»): «La situazione dei contadini italiani è orribile. Ho studiato profondamente questa infame questione: se Mazzini o qualche altro che è alla testa dell'agitazione italiana non trasformerà vo­lontariamente e immediatamente i contadini da mezzadri in liberi
agricoltori, il Governo austriaco, in caso di rivoluzione, correrà al rimedio galiziano. Esso ha già minacciato nel Lloyd di fare un "rivolgimento completo della proprietà" e di "annientare la pro­prietà inquieta". Se Mazzini non ha aperto gli occhi è un soma­ro». Nella lettera a Weydemeyer (diventato, per errore di tra­scrizione o di stampa, Beidemaier nell'articolo dell'«Unità») si legge: «Io considero la politica di Mazzini falsa alle radici. Il mo­do com'egli cerca di fare avvenire uno sconvolgimento in Italia, non si traduce che nell'interesse dell'Austria. Egli dimentica che gli è necessario indirizzarsi ai contadini che costituiscono la seco­lare parte oppressa d'Italia. E dimenticando ciò egli prepara un nuovo sostegno per la controrivoluzione. Il signor Mazzini non conosce che le città con i loro gentiluomini liberali e leurs ci-toyens éclairés. I bisogni materiali della popolazione rurale ita­liana da cui si è spremuto tutto il succo e che è sistematicamente tormentata e vessata fino alla stupidità, cosi come la popolazione irlandese, tutto ciò resta certamente al di fuori del suo manifesto verboso-cosmopolita-neo-cattolico-spiritualista. Senza dubbio bi­sogna avere molto coraggio per dichiarare alla borghesia e alla no­biltà che il primo passo verso la indipendenza d'Italia consiste nella liberazione completa dei contadini e nella trasformazione del loro sistema semi-affittuario di uso della terra in libera pro­prietà borghese». Per la lettera di Marx ad Engels cfr Carteggio Marx-Engelsy vol. I, Edizioni Rinascita, Roma 1950, pp. 304-5; per la lettera di Marx a Weydemeyer cfr Karl Marx - Friedrich Engels, Werke, vol. XXVII, Dietz, Berlin 1963, pp. 578-79.
19 Cfr Giuseppe Cesare Abba, Da Quarto al Volturno. Noterelle di uno dei Mille, Universale economica, Milano 1949, pp. 6y66: «Mi son fatto un amico. Ha ventisette anni, ne mostra quaranta: è monaco e si chiama padre Carmelo. Sedevamo a mezza costa del colle, che figura il calvario con le tre croci, sopra questo borgo, presso il cimitero. Avevamo in faccia Monreale, sdraiata in quella sua lussuria di giardini; l'ora era morta, e parlavamo della rivolu­zione. L'anima di padre Carmelo strideva. Vorrebbe essere uno di noi, per lanciarsi nell'avventura col suo gran cuore, ma qual­cosa lo trattiene dal farlo.
-Venite con noi, vi vorranno tutti bene.
-Non posso.
-Forse perché siete frate? Ce ne abbiamo già uno. Eppoi altri monaci hanno combattuto in nostra compagnia, senza paura del sangue.
-Verrei, se sapessi che farete qualche cosa di grande davvero: ma ho parlato con molti dei vostri, e non mi hanno saputo dir al­tro che volete unire l'Italia.
-Certo; per farne un grande e solo popolo.
-Un solo territorio...! In quanto al popolo, solo o diviso, se soffre, soffre; ed io non so che vogliate farlo felice.
-Felice! Il popolo avrà libertà e scuole.
-E nient'altro! - interruppe il frate: - perché la libertà non è pane, e la scuola nemmeno. Queste cose bastano forse per voi Piemontesi: per noi qui no.
-Dunque che ci vorrebbe per voi?
-Una guerra non contro i Borboni, ma degli oppressi contro gli oppressori, grandi e piccoli, che non sono soltanto a Corte, ma in ogni città, in ogni villa.
-Allora anche contro di voi frati, che avete conventi e terre ovunque sono case e campagne!
-Anche contro di noi; anzi prima che contro d'ogni altro! Ma col vangelo in mano e con la croce. Allora verrei. Cosi è troppo poco. Se io fossi Garibaldi, non mi troverei a quest'ora, quasi an­cora con voi soli.
-Ma le squadre?
-E chi vi dice che non aspettino qualche cosa di più?
Non seppi più che cosa rispondere e mi alzai. Egli mi abbrac­ciò, mi volle baciare, e tenendomi strette le mani, mi disse che non ridessi, che mi raccomandava a Dio, e che domani mattina dirà la messa per me. Mi sentivo una gran passione nel cuore, e avrei voluto restare ancora con lui. Ma egli si mosse, sali il colle, si volse ancora a guardarmi di lassù, poi disparve».
Cfr la novella Libertà, nella raccolta Novelle rusticane (Giovanni Verga, Tutte le novelle, vol. I, Mondadori, Milano 1942, pp. 367-373)-
21Cfr ora Karl Marx - Friedrich Engels, Sul Risorgimento italiano, a cura di Ernesto Ragionieri, Editori Riuniti, Roma 1959. Con ogni probabilità Gramsci aveva presente a questo proposito l'ar­ticolo già citato, Due lettere di Marx su Mazzini e i contadini in Italia, in «l'Unità» del 26 febbraio 1926.

§ 44. Direzione politica di classe prima e dopo Vandata al governo.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 24: Il proble­ma della direzione politica nella formazione e nello sviluppo della nazione e dello Stato moderno in Italia (Q, 2010-34; %& in R> 69-89).
1 Non si è ritrovata la fonte di questa affermazione attribuita da Gramsci a Vittorio Emanuele sulla base di un ricordo del resto piuttosto vago («o qualcosa di simile») derivante probabilmente da antiche letture. Si può avanzare l'ipotesi che si tratti di una reminiscenza, magari indiretta, di una lettera del 1861, nella qua­le Vittorio Emanuele II sottolineava la sua noncuranza per le procedure parlamentari scrivendo: «io ho tutti i partiti nelle ma­ni, e me ne batto le cuggia». L'affermazione, riferendosi a tutti i partiti, riguardava evidentemente anche il Partito d'Azione, che tuttavia non era esplicitamente menzionato. L'episodio poteva es­sere noto a Gramsci attraverso le memorie del generale E. Della Rocca, Autobiografia di un veterano, Bologna 1897, vol. II, p. 117, o attraverso una citazione indiretta (cfr ora anche il libro di Denis Mack Smith, Vittorio Emanuele II, Laterza, Bari 1972, p. 153).
2 Di Vincenzo Cuoco e del suo concetto di «rivoluzione passiva» Gramsci si occupa per la prima volta nel Quaderno 4 (XIII), § 57.
3 Sui romanzi di Eugène Sue Gramsci ritorna più volte negli altri Quaderni. Anche in un articolo di 'Sotto la Mole' del 1916 (cfr SM, 213) il nome del personaggio di Piccolo mondo antico, Fran­
co Maironi, è citato inesattamente come Piero, che è invece il pro­tagonista dei due successivi romanzi della tetralogia fogazzariana, Piccolo mondo moderno e II santo.
Anche l'episodio menzionato in questo testo dei Quaderni non è ricordato in modo del tutto esatto: nel romanzo di Fogazzaro (parte II, cap. v), Franco Maironi riceve i Misteri del popolo non clandestinamente dalla Svizzera, ma dall'amico professor Gilar-doni. Per l'atteggiamento di Gramsci nei confronti di Fogazzaro cfr, oltre l'articolo già citato, anche un altro articolo di 'Sotto la Mole' del 29 gennaio 1917 (SM, 289).
4 Adolfo Omodeo, Primato francese e iniziativa italiana, in «La Critica», 20 luglio 1929 (anno xxvn, fase. IV), pp. 223-40, ora in Id., Difesa del Risorgimento, Einaudi, Torino 1951, pp. 17-38.
5 Cfr, nello stesso senso, un accenno nel precedente § 10, p. 4bis.
* Cfr Spectator [M. Missiroli], Luigi Cadorna, in «Nuova Antolo­gia», i° marzo 1929 (anno lxiv, fase. 1367), pp. 43-65.
7 Cfr Giuseppe Ferrari, Opuscoli politici e letterari, Tipografia El­vetica, Capolago 1852. Gramsci aveva ricevuto in carcere: Giu­seppe Ferrari, Le più belle pagine, scelte da Pio Schinetti, Treves,
Milano 1927, con un'appendice contenente notizie biografiche e bibliografiche [FG, C. carc., Milano]. Non è dubbia tuttavia in Gramsci una conoscenza più vasta delle opere del Ferrari: cfr ad
esempio, più avanti, nota 26.
8 Vi è qui una probabile reminiscenza di una famosa immagine usa­ta da Lenin per definire l'essenza del metodo politico-rivoluziona­rio: «Non basta essere rivoluzionario e fautore del socialismo o comunista in generale. Bisogna saper trovare in ogni particolare momento il particolare anello della catena a cui bisogna aggrap­parsi con tutte le forze, per reggere tutta la catena e preparare un sicuro passaggio all'anello successivo; e l'ordine degli anelli, la
loro forma, il loro concatenarsi, i tratti che li distinguono l'uno dall'altro nella catena storica degli avvenimenti, non sono cosi semplici, né cosi grossolani come in una comune catena forgiata da
un fabbro». Questa definizione di Lenin è nell'opuscolo I compiti immediati del potere sovietico [Opere complete, Editori Riuniti,  Roma 1967, vol. XXVII, p. 245) che Gramsci conobbe per la prima volta attraverso il riassunto fattone da Max Eastman nell'ar­ticolo Uno Statista dell'Ordine Nuovo, pubblicato a puntate da «L'Ordine Nuovo», ia serie. Cfr in particolare l'ultima puntata
in «L'Ordine Nuovo», 7 giugno 1919 (anno 1, n. 5).
9 Cfr nota 10 al precedente § 43.
10 Sull'«Avanti!» del 10 ottobre 1920 (4a pagina, ed. piemontese), in una corrispondenza da Palermo sul movimento dei contadini siciliani, si dava notizia di un congresso di «agricoltori siciliani» tenuto in quei giorni. Nella mozione approvata si diceva tra l'al­tro che il congresso «delibera di rendere noto che, ove le autorità non provvedano in tempo, i proprietari e gli agricoltori si terran­no legittimamente investiti del potere e del diritto di provvedere i mezzi onde integrare il rispetto della legge e dell'ordine costi­tuito». Un accenno più esplicito al rapporto tra reazione agraria e separatismo siciliano è nelle Tesi del Partito Comunista d'Italia per il lavoro contadino nel Mezzogiorno, scritte da Ruggiero Grie-co e pubblicate prima parzialmente sull'«Unità» del 21 otto­bre 1926, poi integralmente in «Lo Stato operaio», 1927 (anno 1, n. 2) (ora in Ruggiero Grieco, Scritti scelti, vol. I, Editori Riuniti, Roma 1966, pp. 186-213): «Nel 1920, e particolarmente in oc­casione della occupazione delle terre, i sicilianisti hanno chiara­mente fatto intendere che ove lo Stato italiano non avesse adotta­to tutti i mezzi per reprimere le agitazioni delle masse rurali, la Sicilia avrebbe pensato da sé alla bisogna, dandosi un proprio reggimento. E allorquando nel continente la minaccia della rivo­luzione degli operai e dei contadini parve sopraffare lo Stato bor­ghese italiano, i siciliani avvertivano che nel caso la rivoluzione proletaria fosse stata vittoriosa essi avrebbero dichiarata la Sici­lia indipendente» {ibid., pp. 194-95).
11 Il caso, qui ricordato, del duca di Bivona, Grande di Spagna e proprietario di feudi in Sicilia, è da collegare al movimento con­tadino siciliano di occupazione delle terre del 1920. Un accenno a un intervento diplomatico provocato dal duca per sollecitare la repressione del movimento contadino a Ribera, in provincia di Agrigento (allora Girgenti), è in una corrispondenza delT«Avan­ti!» dell'i 1 febbraio 1920, La verità sui fatti di Ribera.
12 Nel quadro delle iniziative e dei provvedimenti adottati dal re­gime fascista per «fascistizzare» tutta la stampa italiana, i fratelli Scarfoglio (Paolo, Carlo, Michele e Salvatore) furono praticamen­te estromessi dalla redazione del quotidiano di Napoli «Il Matti­no» fin dal gennaio 1926. La famiglia Scarfoglio tuttavia continuò ad essere proprietaria dell'azienda editoriale del «Mattino» fino al 1928, quando fu costretta, per le pressioni del regime, a ven­dere le azioni rimanendo cosi definitivamente estromessa dal­l'azienda. Alcuni documenti sulla estromissione degli Scarfoglio dal «Mattino» sono pubblicati in appendice al volume di Valerio Castronovo, La stampa italiana dall'Unità al fascismo, Laterza, Bari 1970, pp. 372-95.
13 Gramsci si riferisce qui alla campagna giornalistica svolta dal «Mattino» contro il concordato stipulato dalle Cotoncrie Meri­dionali con i sindacati fascisti grazie all'intervento di Giovanni Preziosi in qualità di fiduciario della Direzione del Partito fascista. Poco dopo la stipulazione di questo concordato, che compor­tava gravi sacrifici per gli operai delle Cotonerie Meridionali e per gli interessi del Mezzogiorno, il Preziosi fu nominato diretto­re del «Mezzogiorno», di proprietà delle stesse Cotonerie Meri­dionali. La campagna del «Mattino» aveva avuto inizio nel nu­mero del 6-7 settembre 1923 con un articolo intitolato Come si va smembrando una industria meridionale. Il Concordato Preziosi. Sono in quest'articolo, dove si ricorda tra l'altro una precedente campagna in difesa dell'industria meridionale, i riferimenti ai Borboni menzionati da Gramsci: «I lettori del "Mattino* ricor­deranno la vivace campagna da noi intrapresa nel maggio 1922 per impedire che la più antica industria tessile d'Italia, industria della filatura e della tessitura del cotone, che conta centotrent'an­ni di vita: che i Borboni protessero e incoraggiarono con quello intelligente spirito di modernità che ormai nessuno nega loro: venisse distrutta e annichilita per compiacere gli interessi del nord». Altro accenno ai Borboni è nel corso dello stesso articolo, a proposito del trasporto del macchinario al Nord: «Non rico­minceranno più tardi a lavorare in un cotonificio lombardo, men­tre l'industria fondata dalla saviezza borbonica sarà stata distrut­ta?» Il giornale si vantava al tempo stesso di appoggiare gli ope­rai traditi dai sindacati fascisti: «Perché un giornale conservatore come il nostro appoggi una rivendicazione operaia conviene che gli operai abbiano pienamente ragione». Questa campagna del «Mattino», continuata giornalmente per una settimana, era stata poi interrotta improvvisamente nel numero del 14-15 settembre con l'annuncio che il governo aveva avocato a sé la questione. Tuttavia l'episodio del Concordato delle Cotonerie Meridionali, insieme ad altri scandali in cui era stato implicato il Preziosi, tor­nò alla ribalta nel 1925 in occasione di una polemica giornalistica iniziata dal giornale «Il Mondo» e seguita poi da un processo per diffamazione e ingiurie tenutosi a Napoli tra i primi di giugno e i primi di agosto del 1925: cfr Gli scandali dell'affarismo borghese: Appunti sul processo «Mondo»-«Mezzogiorno», in «l'Unità» del 6 agosto 1925.
14 Cfr «Il Mattino» di Napoli, 21-22 gennaio 1925. Con un grosso titolo su tutta la pagina Maria Sofia, l'ex regina di Napoli, è mor­ta, il giornale pubblicava, insieme ad una fotografia di Maria Sofia, due articoli commemorativi di tono agiografico, di cui uno redazionale e l'altro firmato da Giovanni Anguissola.
I5 Si tratta di un brevissimo pezzo polemico apparso su «l'Unità» di Salvemini, non nel 1914-15, ma nel numero del 29 novembre 1917 (anno vi, n. 48). Dopo un trafiletto {Una genealogia carat­teristica) in cui si allude a possibili rapporti di «intelligenza col nemico» dello Stato Maggiore italiano per via di un intreccio di parentele (ma le allusioni risultano scarsamente intellegibili a causa dell'intervento della censura), si insinua in un successivo trafiletto {Un altro filo conduttore) che anche Malatesta, per i suoi rapporti con Maria Sofia, possa essere stato manovrato nel giugno 1914 dallo Stato Maggiore austriaco: «Errico Malatesta, il condottiero della settimana rossa, era amico anche lui di Maria Sofia di Baviera, ex regina di Napoli. Cominciamo, dunque, a ca­pire le origini della settimana rossa».
16 Cfr Benedetto Croce, Uomini e cose della vecchia Italia, serie II, Laterza, Bari 1927, pp. 406-7: «Poco si sa [...] dei pensieri e sen­timenti e propositi che nutrivano i sovrani spodestati nei loro ri­tiri di Francia e di Baviera, perché quelli che stavano loro accanto hanno serbato il silenzio attorno a questo punto; e, forse, non avevano nulla da raccontare non potendosi dare informazione del nulla. La regina Maria Sofia sembra che fosse, conforme alla sua indole, di volta in volta disposta a folli speranze e non aliena da intrighi; e, certo, quel tale Insogna, biografo di Francesco II, era un suo agente, e venne in Italia nel 1904 con lettere dell'anarchi­co Malatesta a prendere accordi con anarchici italiani per liberare il Bresci, regicida di Umberto di Savoia, e fu fatto arrestare da Giolitti, e dipoi espulso, ottenendosi al tempo stesso, per vie di­plomatiche, che tanto l'imperatore d'Austria, quanto il governo della Repubblica francese ammonissero Maria Sofia di starsene tranquilla». Lo scritto di Croce {Gli ultimi borbonici) in cui è compreso questo passo era già stato pubblicato in una serie di ar­ticoli apparsi su «La Stampa» di Torino (cfr in particolare il nu­mero del 3 giugno 1926); e già allora con ogni probabilità aveva attirato l'attenzione di Gramsci giacché se ne trova una eco in un commento pubblicato da «l'Unità» dell'i 1 giugno 1926, Chi spinse Bresci al regicidio?, a firma di Ettore Ferrari (ma forse per ispirazione dello stesso Gramsci). Il commento dell'«Unità», in cui è riprodotto il passo citato di Croce, sollecitava ulteriori chia­rimenti sull'episodio e concludeva affermando che «se non vi sa­ranno chiare spiegazioni e del Croce e del Malatesta molta luce fosca piomberebbe sul gesto AàM anarchico Gaetano Bresci». Cro­ce tuttavia non ha mai fornito nessuna spiegazione sui lati oscuri di questa vicenda, né ha indicato la fonte della sua informazione; ristampando il saggio su Gli ultimi borbonici nel secondo volume di Uomini e cose della vecchia Italia non si è nemmeno curato di rettificare l'evidente svista di collocare nel 1904 il presunto ten­tativo di liberare il Bresci, morto, suicida in carcere, già nel 1901. All'articolo dell'«Unità» rispose invece Errico Malatesta, Ver fatto personale: manovre borboniche e malignità comuniste, nel quindicinale anarchico di Ginevra, «Il Risveglio», ed. italiana, 30 luglio 1926 (anno XXVI, n. 698): «Io, naturalmente, non so nulla di nulla; e se sapessi qualche cosa non vorrei raccontarla alla polizia, nemmeno tramite l'On. Enrico Ferrari. E intanto faccio notare la singolare psicologia di certi comunisti : sempre pronti a raccogliere qualunque storiella di lavandaia (si può far da lavan­daia anche chiamandosi Benedetto Croce) se sembri loro che pos­sa servire per dir male degli anarchici». Di questo articolo di Malatesta Gramsci non ebbe notizia, come risulta da un accenno ag­giunto nel testo C del quarto paragrafo, dove si afferma che Ma­latesta non avrebbe mai risposto a queste accuse. Dopo la pubbli­cazione della prima edizione dei Quaderni la polemica su questo episodio è stata ripresa dal periodico anarchico di Roma «Uma­nità Nova», 20 marzo 1949 (anno xxix, n. 12); Una vecchia sto­riella contro Bresci e Malatesta nuovamente riferita in una opera di A. Gramsci. Sullo stesso argomento cfr anche Quaderno 7 (VII), § 100.
17 Cfr. Alcuni temi della quistione meridionale cit. (in CPC, 140): «È noto quale ideologia sia stata diffusa in forma capillare dai propagandisti della borghesia nelle masse del Settentrione: il Mezzogiorno è la palla di piombo che impedisce più rapidi pro­gressi allo sviluppo civile dell'Italia; i meridionali sono biologi­camente degli esseri inferiori, dei semibarbari o dei barbari com­pleti, per destino naturale; se il Mezzogiorno è arretrato, la colpa non è del sistema capitalistico o di qualsivoglia altra causa stori­ca, ma della natura che ha fatto i meridionali poltroni, incapaci, criminali, barbari, temperando questa sorte matrigna con l'esplo­sione puramente individuale di grandi geni, che sono come le so­litarie palme in un arido e sterile deserto. Il Partito socialista fu in gran parte il veicolo di questa ideologia borghese nel proleta­riato settentrionale; il Partito socialista diede il suo crisma a tutta la letteratura "meridionalista" della,cricca di scrittori della cosid­detta scuola positiva, come i Ferri, i Sergi, i Niceforo, gli Orano e i minori seguaci, che in articoli, in bozzetti, in novelle, in romanzi, in libri di impressioni e di ricordi ripetevano in diverse forme lo stesso ritornello; ancora una volta la "scienza" era rivolta a schiac­ciare i miseri e gli sfruttati, ma questa volta essa si ammantava dei colori socialisti, pretendeva essere la scienza del proletariato».
18 La «Rivista popolare di Politica, Lettere e Scienze sociali» fu di­retta da Napoleone Colajanni dal 1895 al 1921. Attraverso questa rivista, e nello stesso tempo dalla tribuna parlamentare e in libri e opuscoli, Colajanni condusse per molti anni una vivace cam­pagna contro l'interpretazione razzistica dell'inferiorità del Mez­zogiorno e contro la teoria delle «razze inferiori», in polemica con Cesare Lombroso, Enrico Ferri, Raffaele Garofalo, Alfredo Nice­foro e Paolo Orano. Tra i documenti più significativi di tale po­lemica, cfr Per la razza maledetta, Roma 1898 (alcuni stralci in 17 Sud nella storia d'Italia, antologia della questione meridionale a cura di Rosario Villari, Laterza, Bari 1966, vol. II, pp. 431-44); Settentrionali e meridionali, Roma 1898; J7 dissidio tra Nord e Sud - Esortazioni di un parricida, Palermo 1899; In difesa del Mezzogiorno (discorso alla Camera dei Deputati dell'i 1 dicem­bre 1901), Roma 1902; Latini e Anglosassoni - Razze superiori e razze inferiori, Roma 1903.
19 Anche questo episodio è qui annotato sulla base di un vecchio ri­cordo, già utilizzato in diverse occasioni in articoli di Gramsci o in documenti da lui ispirati. La prima menzione è in un articolo pubblicato nell'edizione piemontese deir«Avanti!» del 16 apri­le 1919 (ora in Scritti 1915-21 cit., pp. 103-4): «Perché è proi­bito ricordare ciò che ha detto, nell'ultimo congresso sardo tenuto a Roma un generale sardo: che cioè nel cinquantennio 1860-1910, lo Stato italiano, nel quale hanno sempre predominato la borghe­sia e la nobiltà piemontese, ha prelevato dai contadini e pastori sardi 500 milioni di lire che ha regalato alla classe dirigente ita­liana non sarda?» Il nome del «generale sardo» (Rughi), omesso in questo testo, è menzionato invece esplicitamente, in relazione alla stessa denuncia, in un discorso parlamentare del deputato co­munista Ferrari, ispirato certamente da Gramsci (cfr il resoconto su «l'Unità» del 19 giugno 1925), e nel saluto della Krestintern al V Congresso del Partito sardo d'azione (cfr «l'Unità» del 29 settembre 1925). Non è stato tuttavia possibile rintracciare docu­menti dell'epoca che confermino l'esattezza di questo ricorrente riferimento di Gramsci. Nell'articolo del 1919 si parla dell'«ulti­mo Congresso sardo tenuto a Roma», ma la data del 1911 ag­giunta nei Quaderni è probabilmente inesatta. Un I Congresso regionale sardo si tenne a Roma nel 1914, ma dagli Atti pubbli­cati non risulta che vi abbia preso la parola, o che sia stato anche solo presente il generale Rugiu. È possibile che l'episodio, magari alterato nei particolari, sia rimasto impresso nella memoria di Gramsci attraverso conversazioni o discorsi ascoltati negli am­bienti sardisti frequentati a Torino nel 1919 (si veda la rievoca­zione fattane dallo stesso Gramsci nel saggio sulla questione me­ridionale: cfr CPCy 142-43). Il generale Vittorio Rugiu (1836-1926), nato a Sassari, aveva partecipato alle campagne militari del 1859 e del 1866, combattendo a Magenta e a San Martino, e, come capitano di stato maggiore, a Custoza; come comandante di corpo d'armata, aveva risieduto a Bari dal 1896 al 1898, e ad Ales­sandria dal 1898 al 1902. Lasciato il servizio attivo nel 1902, soggiornò per undici anni a Torino, fino al 1913, quando si tra­sferì in Sardegna. Non risulta che si sia mai occupato attivamente di politicale appare poco probabile che Gramsci lo abbia cono­sciuto personalmente.
20 II numero speciale della rivista «La Voce» dedicato alla questio­ne meridionale è del 16 marzo 1911 (anno in, n. n); vi collabo­rarono Giustino Fortunato, Giuseppe Carboni, Guglielmo Zagari, Agostino Lanzillo, Roberto Palmarocchi, Francesco Nitti, Al­berto Caroncini, Giuseppe Donati, Gaetano Salvemini, Gennaro Avolio, Ettore Ciccotti, Luigi Einaudi, Giuseppe Prezzolini. Il primo numero della rivista «l'Unità», diretta da Salvemini, usci il 16 dicembre 1911; nei mesi precedenti, soprattutto in agosto e in settembre, la collaborazione di Salvemini a «La Voce» risulta
intensificata.
21 Cfr Alcuni temi della quistione meridionale cit., in CFC, 155, do­ve già si sottolinea l'influenza degli intellettuali meridionali sulle pubblicazioni qui ricordate. I «borelliani»* sono i gruppi dei «Giovani Liberali» organizzati da Giovanni Borelli. Il titolo esat­to della rivista milanese, qui ricordata come «Azione liberale», è «L'Azione» («Rassegna liberale e nazionale»): fondata nel mag­gio 1914, ne erano direttori Paolo Arcari e Alberto Caroncini (nel passo citato del saggio sulla questione meridionale il titolo di questa rivista è citato esattamente).
22 Cfr Prezzolini, La cultura italiana cit.: cfr nota 8 al preceden­te § 43. L'accenno del testo può collegarsi alle osservazioni di Gramsci nel § 90 di questo stesso Quaderno.
23 Si allude all'articolo pubblicato da Giovanni Ansaldo su «Il la­ voro» di Genova del 1° ottobre 1925, in occasione della prima edizione del libro di Guido Dorso, La rivoluzione meridionale,
P. Gobetti editore, Torino 1925 (una seconda edizione di questo libro, curata dall'autore, è del 1950, Einaudi, Torino). In que­st'articolo - che è ricordato da Gramsci anche nel Quaderno 3
(XX), § 40 - Ansaldo polemizza non solo contro Dorso, ma anchecontro Gramsci, di cui il libro di Dorso si era occupato ampia­mente in termini positivi. A proposito di ciò che scrive Gramsci
sull'«unitarismo ossessionato» nella polemica di Ansaldo e su una «certa comicità» nei suoi atteggiamenti, si possono confron­tare alcuni passi dell'articolo citato: «Per un gioco - ah, lasciatemelo dire! - di schemi ideali, per cercare una soluzione ad unadialettica contrapposizione di termini, voi perdete cosi di vista la realtà del Regno d'Italia, la realtà del Reame di Napoli sempre viva, la realtà delle bande e dei mazzoni borbonici sempre immi­
nente! [...]. Gramsci! Gramsci che scopre il nocciolo del proble­ ma italiano! Ma che nocciolo volete che scopra, quell'uomo che se li trangugia tutti i noccioli, quelli delle frutta quando mangia
e quelli dei sistemi filosofici quando ragiona! O che credete, che sia il demiurgo della storia italiana, e non, press'a poco, un intel­lettuale come noi e come voi, che domani a situazione mutata, sarebbe travolto dalle forze di sovvertimento secolare agenti nel nostro paese, che si evocano si, ma non si contengono? [...]. E chi vi assicura che d'un tratto, lasciata via libera ai poveri "cafoni" di fare quello che voi, con lusso di parole vaghe, chiamate rivo­luzione meridionale, non rispunterebbero, dietro le richieste ma­teriali del 1860, anche i postulati più strettamente politici? Cre­dete voi che il Gramsci sia davvero più forte di Fra Diavo­lo? Forse che nessun pericolo minaccia più l'unità italiana?» Sul seguito di questa polemica cfr nota 24 al Quaderno 19
(X), § 24.
24 Cfr Alcuni temi della quistione meridionale cit., in CPC, 158: «Il proletariato distruggerà il blocco agrario meridionale nella misura in cui riuscirà, attraverso il suo partito, ad organizzare in formazioni autonome e indipendenti, sempre più notevoli masse di contadini poveri; ma riuscirà in misura più o meno larga in tale suo compito obbligatorio anche subordinatamente alla sua
capacità di disgregare il blocco intellettuale che è l'armatura fles­sibile ma resistentissima del blocco agrario».
25 Tra i libri posseduti da Gramsci prima dell'arresto, ma non invia­tigli in carcere, è l'opera di Giuseppe Ferrari, Filosofia della rivo­luzione, 2a ed., prefazione di Luigi Fabbri, Casa Editrice Sociale, Milano 1923 [FG]. La prima edizione, con la stessa prefazione di Luigi Fabbri, era stata pubblicata nel 1921 dall'editore F. Manini (non Monanni) di Milano. Presso l'editore Monanni era uscita in­vece, nel 1929, una nuova edizione del Corso sugli scrittori poli-ti ci italiani del Ferrari, segnalata da Gramsci nel Quaderno 2 (XXIV), § 102. Su Ferrari e la questione agraria cfr il Quaderno 8 (XXVIII), § 35.
26 Su questa polemica Bassini-Tanari Gramsci ritorna più ampia­mente nel Quaderno 2 (XXIV), § 66; cfr in particolare nota 3.
27 Cfr il libro di Tullio Martello, Storia della Internazionale dalle sue origini al Congresso dell1'Aja, Fili Salmin - G. Marghieri, Pa­dova-Napoli 1873. Un accenno a quest'opera (ristampata nel 1921 dall'editore Perrella di Firenze) è anche nella citata lettera a Giu­seppe Berti dell'8 agosto 1927 (cfr LC, 112).
28 Si tratta di una serie di articoli, scritti da Proudhon nel 1862 e pubblicati in parte su un giornale belga, poi raccolti nello stesso anno in volume, con integrazioni e nuove appendici polemiche: cfr Pierre-Joseph Proudhon, La Fédération et l'unite en Italie, E. Dentu, Paris 1862, Sulla tendenza «democratico-gallicista» e sul «gallicismo» operaio di Proudhon cfr un altro accenno nel Quaderno 7 (VII), § 51.
29 Cfr Bainville, Heur et malheur des Frangais cit.; comprende i se­guenti scritti del Bainville, già apparsi in volumi separati o in ri­viste: UAvenir de la Civilisation (1922), Histoire de deux peu-ples (1915), Histoire de trois générations (1918), Histoire de France (1924). In particolare, la critica alla politica dei due Na­poleoni è nello scritto Histoire de trois générations, pp. 160-61, 172,221.
30 Cfr Lettere inedite di F. D. Guerrazzi (nella rubrica 'Marginalia'), in «Il Marzocco», 24 novembre 1929 (anno xxxiv, n. 47); nella citazione il corsivo è di Gramsci.
31 Questo riferimento alla Sacra famiglia, nel senso indicato nel te­sto, ricorre frequentemente nei Quaderni e si trova anche in una lettera di Gramsci del 30 maggio 1932 (cfr LC, 629). Nella traduzione francese citata della Sacra famiglia, che Gramsci aveva presente, il passo corrispondente è a p. 67 del tomo II delle OEuvres philosophiques. Per la traduzione italiana cfr Friedrich Engels - Karl Marx, La sacra famiglia, a cura di A. Zanardo, Edi­ tori Riuniti, Roma 1967, p. 47: «Se il signor Edgar paragona per un momento la eguaglianza francese con la autocoscienza tedesca, troverà che il secondo principio esprime in tedesco, cioè nel pensiero astratto, ciò che il primo dice in francese, cioè nella lingua della politica e del pensiero intuitivo».
32 Della letteratura storiografica intorno alla Rivoluzione francese Gramsci ha utilizzato in particolare il manuale del Mathiez, di cui però, quando scriveva questo paragrafo, aveva presente solo i pri­mi due volumi: Albert Mathiez, La Revolution francaise, tomo I: La Chute de la Royauté, Colin, Paris 1922 [FG, C. carc., Turi II]; tomo II: La Gironde et la Montagne, Colin, Paris 1924 [FG, C. carc., Turi II] (cfr LC, 264). Della legge Chapelier, votata dalla Costituente il 14 giugno 1791, contro le coalizioni operaie, si
parla nel capitolo x del primo volume. Della legge del maximum
(29 settembre 1793), a cui Gramsci accenna in un'aggiunta poste­
riore, si parla invece nel capitolo vi del terzo volume, ordinato da
Gramsci nel giugno 1930 (cfr LC, 351): Albert Mathiez, La Revo­
lution franqaise, tomo III: La Terreur, 2* ed. Colin, Paris 1928
[FG, C. carc., Turi II].
33 Cfr Rerum Scriptor [Gaetano Salvemini], Moderati e democratici
milanesi dal 1848 al 1859, in «Critica Sociale», 16 novembre 1899
(anno VIII, n. 19), pp. 297-99; x° dicembre 1899 (anno VIII, n. 20),
pp, 317-19 (è un capitolo del libro pubblicato poco dopo, sem­
pre sotto lo pseudonimo di Rerum Scriptor, con il titolo I partiti
politici milanesi nel secolo xix, Biblioteca dell'«Educazione poli­
tica», Milano 1899; ora in Salvemin;, Scritti sul Risorgimento
cit., a cura di Piero Pieri e Carlo Pischedda, pp. 27-123). Salvemi­
ni polemizza qui con Bonfadini, che aveva difeso anche le debolez­
ze dei moderati: cfr Romualdo Bonfadini, Mezzo secolo di pa­
triottismo, 2a ed. Treves, Milano 1866.
34 Cfr Bonfadini, Mezzo secolo di patriottismo cit., pp. 173-74, nota.

I costituti Confalonieri conservati negli archivi di Vienna furono ritrovati da Francesco Salata nel 1924, ma l'articolo a cui Gramsci si riferisce è del 1926: cfr Francesco Salata, I «Costituti» di Fe­derico Confalonieri rivendicati all'Italia, in «Corriere della Se­ra», 15 aprile 1926. Successivamente questi documenti, conse­gnati al governo italiano e affidati all'Archivio di Stato di Milano, furono pubblicati a cura dell'Istituto Storico Italiano per l'età moderna e contemporanea: cfr I Costituti di Federico Confalo­nieri, voli. I-II-III, a cura di Francesco Salata, Zanichelli, Bolo­gna 1940-41; vol. IV, a cura di A. Giussani, ivi 1956.

Cfr I Costituti del Conte Confalonieri, in «Civiltà Cattolica», 18 ottobre 1902 (anno lui, serie XVIII, vol. Vili), pp. 144-57. In polemica con Alessandro D'Ancona, il quale aveva sostenuto che i Costituti Confalonieri mancavano negli archivi italiani, l'ar­ticolo della «Civiltà Cattolica» affermava: «I Costituti del Con­falonieri non furono distrutti, come si volle dare ad intendere; furono lasciati nell'archivio del Tribunale di Milano [...]. Perché dunque nasconderli? perché non dare alla pubblica opinione il pa­scolo della verità e impor fine una volta alle leggende? Forse che
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NOTE
QUADERNO I (XVI) § 44
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]si ha paura che col far conoscere i Costituti di Federico Confalo-nieri, di Silvio Pellico, di Pietro Maroncelli... ne debba crollare l'edifizio dell'Italia una?»
37 Cfr Alexandre Philippe Andryane, Memorie di un prigioniero di Stato allo Spielberg, Capitoli scelti e annotati con prefazione di Rosolino Guastalla, Barbera, Firenze 1916. Questo libretto di An­dryane, che qui è citato a memoria, doveva essere tra i libri la­sciati da Gramsci a Roma; da successive citazioni risulta che Gramsci ha poi rivisto il volume, sebbene esso non sia conservato tra i libri del carcere: cfr Quaderno 8 (xxviii), §§ 6 e 23.

38
[38
]Una puntigliosa difesa dell'operato del Salvotti, giudice inquisi­tore nel processo Pellico-M a roncelli e nel processo Confalonieri, con toni di aperta apologia di questa figura di magistrato zelante al servizio delle autorità austriache, è nell'ampio saggio di Ales­sandro Luzio, Antonio Salvotti e i processi del '21 (compreso in Alessandro Luzio, Studi critici, Cogliati, Milano 1927, pp. 291-491). Sullo stesso argomento Gramsci ritorna nel già citato § ^3 del Quaderno 19 (x). Un altro accenno al carattere tenden­zioso e acrimonioso della storiografia del Luzio è nel Quader­no 8 (xxviii), § 23.
Cfr Alfredo Panzini, Vita di Cavour, cap. vi, in «L'Italia lettera­ria», 30 giugno 1929 (anno 1, n. 13): «Nello stesso 1857 l'Impe­ratore d'Austria, Francesco Giuseppe, viene a visitare il suo bel Regno d'Italia: è a Milano, a due passi da Torino; ma Cavour non gli manda nemmeno la gualdrappa di un ciambellano a fargli i complimenti d'uso. Ma la stampa di Torino è piena di scherno contro certi impenitenti signori lombardi che credono ancora di vivere ai tempi del Sacro Romano Impero, e sono andati ad inchi­nare Francesco Giuseppe. (Veramente ci fu una dama che onorò l'Imperatore in modo atroce: si dovevano ornare i balconi al pas­saggio dell'Imperatore. Quella dama ornò il suo balcone con una pelle di tigre)».
Sulle interpretazioni del Risorgimento come «conquista regia» Gramsci ritorna più volte in altre note dei Quaderni; cfr, più estesamente, nel Quaderno 9 (xiv), § 89 (in particolare pp. 69-71), e § in.
Allusione alla nota espressione dell'inizio del Manifesto del Par­tito comunista («Uno spettro si aggira per l'Europa»).
Cfr Karl Marx - Friedrich Engels, Indirizzo del Comitato Centrale della Lega dei Comunisti, in // Partito e l'Internazionale, Edizio­ni Rinascita, Roma 1948, pp. 87-98. NeilIndirizzo (che è datato da Londra, marzo 1850) è detto tra l'altro: «Mentre i piccoli bor­ghesi democratici vogliono portare al più presto possibile la rivo­luzione alla conclusione, e realizzando tutt'al più le rivendica­zioni di cui sopra, è nostro interesse e nostro compito rendere per­manente la rivoluzione sino a che tutte le classi più o meno pos­sidenti non siano scacciate dal potere, sino a che il proletariato

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non abbia conquistato il potere dello Stato, sino a che l'associa­zione dei proletari, non solo in un paese, ma in tutti i paesi do­minanti del mondo, si sia sviluppata al punto che venga meno la concorrenza tra i proletari di questi paesi, e sino a che almeno le forze produttive decisive non siano concentrate nelle mani dei proletari» (ibid., pp. 91-92); e nelle conclusioni: «Sebbene gli operai tedeschi non possano giungere al potere e soddisfare Ì loro interessi di classe senza attraversare un lungo sviluppo rivoluzio­nario, essi hanno però questa volta per lo meno la coscienza che il primo atto dell'incombente dramma rivoluzionario coinciderà con la vittoria della loro classe in Francia e perciò il processo sarà affrettato. Ma essi stessi debbono fare l'essenziale per la loro vit­toria finale chiarendo a se stessi i loro propri interessi di classe, assumendo il più presto possibile una posizione indipendente di partito, e non lasciando che le frasi ipocrite dei piccoli borghesi democratici li sviino nemmeno per un istante dalla organizzazione indipendente del partito del proletariato. Il loro grido di batta­glia deve essere: La rivoluzione in permanenza!» [ibid., p. 98).
Cfr Engels, L'evoluzione del socialismo dall'utopia alla scienza, Ed. Rinascita cit., pp. 31-33 (dalla prefazione all'edizione inglese del 1892): «La borghesia delle città si lanciò per la prima nel mo­vimento; i contadini medi (yeomanry) dei distretti rurali lo fecero trionfare. È abbastanza curioso il fatto che in tutte le tre grandi ri­voluzioni della borghesia i contadini forniscono l'esercito per la lotta, mentre sono la classe che dopo la vittoria viene immancabil­mente rovinata dalle conseguenze economiche della vittoria stessa. Un secolo dopo Cromwell, la yeomanry inglese era quasi scompar­sa. Eppure fu solo per la partecipazione di questa yeomanry e del­l'elemento plebeo delle città che la lotta venne combattuta fino alla vittoria e Carlo I fatto salire sul patibolo. Affinché potessero venire assicurate almeno quelle conquiste della borghesia che era­no mature e pronte, ad essere mietute, era necessario che la rivo­luzione oltrepassasse di molto il suo scopo, esattamente come in Francia nel 1793 e in Germania nel 1848. Sembra che questa sia una delle leggi della evoluzione della società borghese. A que­sto eccesso di attività rivoluzionaria succedette in Inghilterra la inevitabile reazione, là quale a sua volta oltrepassò di molto lo scopo. Dopò una serie di oscillazioni il nuovo centro di gravità fini di essere raggiunto e diventò il punto di partenza della evo­luzione ulteriore. Il grande.periodo della storia inglese, che i fili­stèi chiamano la "grande ribellione", e le lotte che la seguirono, ebbero la loro conclusione in un avvenimento relativamente me-schino del 1689, che gli storici liberali decorano col titolo di "glo­riosa rivoluzione". Il nuovo punto di partenza fu il compromes­so tra la borghesia ascendente e gli antichi grandi proprietari feu­dali. Questi ultimi, quantunque si chiamassero come oggi aristo­crazia, erano già da tempo sulla via di diventare ciò che diventò Luigi Filippo in Francia solo molto tempo dopo: i primi borghesi

NOTE
[NOTE
]249°
della nazione. Fortunatamente per l'Inghilterra i vecchi signori feudali si erano massacrati reciprocamente durante le guerre del­le due rose. I loro successori, quantunque generalmente rampolli delle stesse vecchie famiglie, discendevano da linee collaterali cosi lontane, che costituivano un corpo completamente nuovo, con abitudini e tendenze ben più borghesi che feudali. Essi conosce­vano perfettamente il valore del denaro e incominciarono imme­diatamente ad aumentare le loro rendite fondiarie, espellendo centinaia di piccoli fittavoli e sostituendoli con delle pecore. En­rico Vili, dissipando in donazioni e prodigalità le terre della chiesa, creò una legione di nuovi grandi proprietari fondiari bor­ghesi. Allo stesso risultato portarono le ininterrotte confische di grandi domini, che si cedevano poi a piccoli o grandi nuovi ve­nuti, continuate dopo di lui sino alla fine del secolo xvn. Per con­seguenza, a partire da Enrico VII 1'"aristocrazia" inglese non pensò affatto a ostacolare lo sviluppo della produzione industria­le, ma cercò anzi di trarne un beneficio. Allo stesso modo non è mai mancata una parte dei proprietari fondiari disposta, per ra­gioni economiche e politiche, a collaborare coi capi della borghe­sia industriale e finanziaria. Il compromesso del 1689 si realizzò dunque facilmente. Le spolia opima politiche - gli uffici, le sine­cure, i grossi stipendi - furono lasciate alle grandi famiglie nobi­liari, a condizione che esse prestassero sufficiente attenzione agli interessi economici della borghesia finanziaria, industriale e mer­cantile. E questi interessi economici erano già allora sufficiente­mente potenti per determinare la politica generale della nazione. Vi potevano essere disaccordi su questioni singole, ma l'oligar­chia aristocratica comprendeva troppo bene come la sua propria prosperità economica fosse irrevocabilmente legata a quella della borghesia industriale e commerciale».
44 Gramsci ricordava qui probabilmente un accenno di Labriola con­
tenuto nel terzo dei suoi saggi sulla concezione materialistica del­
la storia: «In Germania, ove per condizioni storiche speciali, e
soprattutto, perché la borghesia non v'è mai riuscita a spezzare
per intero la compagine dell*Ancien Regime (vedete che quel­
l'imperatore può tenervi impunemente il linguaggio d'un vice­
nume, e non è poi in verità che un Federico Barbarossa fattosi
commesso viaggiatore dell'in German made)...» (cfr Antonio La­
briola, Saggi sul materialismo storico, Editori Riuniti, Roma 1964,
p. 200). Il passo è a p. 44 dell'edizione del 1902 conosciuta da
Gramsci (non l'aveva però in carcere): cfr Antonio Labriola,
Discorrendo di socialismo e di filosofia, 2a ed. Loescher, Roma
1902 [FG].
45 Allusione alla vecchia formula di Trockij della «rivoluzione per­
manente», rimessa in discussione nelle polemiche sovietiche del
1924-26. Per la documentazione di queste polemiche cfr La «ri­
voluzione permanente» e il socialismo in un paese soloy scritti di
Nikolaj Bucharin, Josip Stalin, Lev Trockij, Grigorij Zinov'ev, a
quaderno 1 (XVI) §§ 45-46 249*
cura di Giuliano Procacci, Editori Riuniti, Roma 1963; e Lev Trockij, La rivoluzione permanente, Einaudi, Torino 1963.
§ 45. Intellettuali siciliani. Testo B (già in INT, 51).
1 Tutte le notizie di questo paragrafo sono ricavate da un articolo di Antonio Prestinenza, La sicula Atene, in «La Fiera letteraria», 3 marzo 1929 (anno v, n. 9). I giudizi di Garibaldi e di Victor Hugo su Rapisardi, con le espressioni riferite nell'articolo di Pre­stinenza e qui riprese da Gramsci, erano stati segnalati dallo stes­so Rapisardi in una lettera del 24 maggio 1893 a Giovanni An­drea Scartazzini: cfr Mario Rapisardi, Epistolario, a cura di Alfio Tomaselli, F. Battiato, Catania 1922, pp. 309-10. Nell'introdu­zione a questo Epistolario (p. xxxvi) è ricordata anche la battuta attribuita a Rapisardi in punto di morte, con la citazione esatta del verso del Tasso (Gerusalemme liberata, canto XIX, v. 20^: «Moriva Argante, e tal moria qual visse»), ripreso da Gramsci, sulla scorta dell'articolo di Prestinenza, in modo approssimativo. Assai nota in quel periodo la polemica tra Carducci e Rapisardi, raccolta in un volume pubblicato in parecchie edizioni : cfr Gio­suè Carducci - Mario Rapisardi, Polemica, f ed. Giannotta, Ca­tania 1926 (ia ed. 1881).
§ 46. Moderati e intellettuali.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 27: I mode­rati e gli intellettuali ( Q, 2046-48; già in R, 104-^).
1 Cfr il passo di Ferdinando Galiani citato più avanti, nello stesso quaderno, § 120. È probabile che qui Gramsci avesse anche pre­sente il seguente giudizio del Croce sull'abate Galiani : «Napole­tano, aveva in larga misura quella spregiudicatezza, che si con­giunge all'esuberanza fantastica e passionale presso le popolazioni del Mezzogiorno (donde il realismo spesso notato come caratte­ristica del pensiero non meno che dell'arte e della letteratura me­ridionali). Era spregiudicato, e gli piaceva guardare stracciando tutti i veli; perfino, forse, quelli che non sono veli, ma parte del­la cosa stessa [...]. Era il tempo delle teorie generali e semplici­stiche; e il Galiani aborriva generalità e semplicismo [...] Era il tempo delle grandi parole, e il Galiani vi batteva sopra con le dita e ne faceva risuonare il vuoto» (Benedetto Croce, Saggio sullo Hegel, seguito da altri scritti di storia della filosofia, 3* ed. Laterza, Bari 1927, pp. 321-22) [FG, C. carc., Turi II]. Gramsci aveva questo volume di Croce in doppio esemplare; a quanto ri­sulta da una annotazione a p. 94 bis di questo stesso quaderno una copia fu fatta consegnare a Tania il 20 febbraio 1930, con l'incarico di spedirla alla moglie Giulia (cfr LC, 772). Nell'esem­plare conservato nel Fondo Gramsci un'annotazione, a mano di Gramsci, nella pagina bianca che precede il frontespizio: «Anto­nio Gramsci - Ustica - dicembre 1926».
2492
NOTE
QUADERNO I (xVl) §§ 47-jJO
2493

2 Sul movimento di Ferrante Aporti cfr anche il Quaderno 5 (IX), § 3-
§ 47. Hegel e l'associazionismo.
Testo B (già in MACH, 128-29, non integralmente).
1 Qualche spunto per questa interpretazione della concezione hege­
liana dello Stato è forse venuto a Gramsci, tra l'altro, dalla lettura
di un libro che aveva in carcere: Victor Basch, Les doctrines po-
litiques des philosophes classiques de VMlemagne (Leibnitz-Kant-
Fichte-Hegel), Alcan, Paris 1927 [FG, C. carc., Turi I], cfr in par­
ticolare pp. 305-11. I riferimenti alle teorie di Hegel prese in esa­
me da Gramsci sono nei Lineamenti di filosofia del diritto, se­
zione II, §§250-56, e sezione III, §§ 301-5; non risulta tuttavia
che Gramsci abbia avuto a disposizione in carcere quest'opera di
Hegel.
2 Cfr Paul Louis, Histoire du socialiste en France depuis la revo­
lution jusqu'à nos jours, Rivière, Paris 1925.
3 Cfr Maurice Block, Dictionnaire general de la Politique, nouvelie
édition, 2 voli., Lorenz, Paris 1873-74.
4 Cfr Francois Alphonse Aulard, Histoire politique de la Revolu­
tion frangaise, 6a ed. Colin, Paris 1926.
5 Cfr Charles Andler, Le Manifeste Communiste de Karl Marx et
F. Engels, Introduction historique et commentaire, Rieder, Pa­
ris s, d. [FG].
6 Cfr Alessandro Luzio, La Massonerìa e il Risorgimento italiano,
2 voli., Zanichelli, Bologna 1925.
§ 48. Il giacobinismo a rovescio di Carlo Maurras.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 37: Note sulla vita nazionale fran­cese, cfr in particolare pp. 253-29 (Q, 1636-47; già in MACH, 102-11).
1 Cfr il precedente § 18 (e nota 1 a questo paragrafo, per i riferi­
menti bibliografici).
2 Cfr il precedente § 47.
3 Reminiscenza di una quartina di Giusti, già citata da Gramsci in
un articolo dell'«Avanti!» del io marzo 1917 {SG, 95): «Dietro
l'avello - di Machiavello - giace lo scheletro - di Stenterello». Il
richiamo alla maschera di Stenterello ricorre frequentemente
nelle polemiche pubblicistiche di Gramsci, e anche in altre note
dei Quaderni: cfr in particolare Quaderno 9 (xiv), §§ 25 e 27.
4 Allusione al titolo di un noto libro di Leon Daudet, Le stupide
xixe siede (1922), del quale Gramsci si occupa esplicitamente nel
Quaderno 3 (XX), § 62.
5 Cfr Leon Daudet, UAction frangaise quotidienne a vingt ans, in
Almanach de VAction Frangaise, 1929 cit., p. 52: «Ce qui est précisément remarquable, c'est que les comités directeurs de Ì'A.F. aient vécu pendant vingt ans dans un contact journalier, au milieu de vicissitudes de toutes sortes, sans le moindre dissenti-ment sérieux. Cette union, que l'ori peut dire ìndissoluble, est à l'origine de nos succès et est le signe de no tre victoire certaine. Car, en véri té, ce qui nous reste à réaliser, par tous les moyens légaux et illégaux, est peu de choses vis-à-vis des tours de force que l'A.F. a déjà réussis et dont le plus rare est cette unanimité dans la détermination et dans l'action».
§ 49. Il «centralismo organico» e le dottrine di Maurras.
Testo A: ripreso insieme al successivo § 54, in un testo C del Qua­derno 13 (xxx), § 38: Maurras e il «centralismo organico» (Q, 1650; giàinAL4CH, 113).
1 Sul dibattito intorno al concetto di «centralismo organico» cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 68.
§ 50. Un documento delVAmma per la quistione Nord-Sud. Testo B (già in R, 208-9).
1 L'episodio è ricordato anche nella lettera a Tania del 21 mar­
zo 1932: «nel settembre 1920 è s,tata pubblicata una circolare
segreta dell'Associazione degli industriali metallurgici piemon­
tesi con cui, durante la guerra, si disponeva che nelle fabbriche
non fossero assunti operai nati "sotto Firenze", cioè dell'Italia
meridionale e centrale» (LC, 591). Alcuni dei documenti riser­
vati dell'Anima (Associazione Metallurgici, Meccanici e Affini),
rinvenuti negli uffici della Fiat e di altre aziende torinesi durante
l'occupazione delle fabbriche, furono pubblicati nell'edizione pie­
montese dell'«Avanti!» a partire dal 6 settembre 1920; la pub­
blicazione di questi documenti continuò per tutto il mese di set­
tembre, ma non risulta che sia stata pubblicata in questa occa­
sione la circolare qui ricordata da Gramsci.
?
2 Accenni in questo senso si trovano anche nella stampa comunista
dell'epoca. Cfr, ad esempio, «l'Unità» del io dicembre 1925, dal
discorso di Repossi alla Camera dei deputati nella seduta del 9 di­
cembre: «Nel 1925 assistiamo a questo singolarissimo fatto:
mentre nel settentrione si licenziano gli operai, il padronato del
Nord ricorre alla incetta della mano d'opera meridionale».
3 Si tratta forse della novella Fortezza, in cui si descrivono le tor­
ture inflitte ad un carabiniere catturato da un gruppo di briganti
(manca però il particolare della lingua mozzata): cfr Edmondo
De Amicis, Novelle, Treves, Milano 1909, pp. 327-65.
4 L'episodio ricordato è nella novella di Pirandello L'altro figlio,
scritta e pubblicata per la prima volta nel 1905 (ora in Novelle
per un anno, vol. II, Mondadori, Milano 1937, pp. 226-45). Da
2494
NOTE
QUADERNO I (XVI) §51
2495

questa novella Pirandello ricavò anche un atto unico rappresen­tato per la prima volta nel 1923.
5 Cfr Giovanni D'Adamo, // gran mascherone della civiltà, Mora­
no, Napoli 1897; un brano di questo libro, in cui si descrivono
gli orrori della repressione contro il brigantaggio, era stato ripor­
tato nella rubrica 'Frammenti della vita italiana', in «l'Unità»,
30 dicembre 1911 (anno 1, n. 3), nel contesto di un commento di
Gaetano Salvemini {Berberi d'Italia, a firma g. s.) a proposito de­
gli atteggiamenti razzisti di certa stampa italiana di fronte ai mas­
sacri di prigionieri italiani in Libia; citando tra l'altro il libro di
D'Adamo, Salvemini ricordava la ferocia di cui avevano dato pro­
va i «galantuomini» italiani cinquanta anni prima (insurrezione
di Palermo, brigantaggio).
6 Cfr Giulio Bechi, Caccia grossa. Scene e figure del banditismo
sardo, Milano 1919. Un accenno a questo libro del Bechi è nell'ar­
ticolo di Gramsci 11 lanzo ubriaco, pubblicato sull'«Avanti!» del
18 febbraio 1920 (ora in ON, 86-87).
7 In un articolo di 'Sotto la Mole' pubblicato sull'«Avanti !» del
24 maggio 1916 (ora in SM, 148-^0), lo stesso libriccino - di cui
non è stato possibile accertare i dati esatti - era già stato ricor­
dato con qualche variante: «Ecco: i sardi passano per lo più per
incivili, barbari, sanguinari, ecc., ma non lo sono evidentemente
quanto è necessario per mandare a quel paese gli scopritori di
buona volontà. Un ufficiale, andato a Cagliari nel 19io per repri­
mere uno sciopero, compiange le donne sarde destinate a dive­
nire legittime metà degli scimmioni vestiti di pelli non conciate,
e sente in sé (testuale) ridestarsi il genio della specie (quella non
vestita di pelli), che vuole porsi all'opera per migliorare la razza»
(ibid., p. 149). Un altro accenno a questo libro è in un articolo del-
l'«Avanti!» del 13 luglio 1919 (cfr Per la verità cit., p. 81).
§51. Clero come intellettuali. Testo B (già in MACH, 294-95).
1 Cfr Arturo Carlo Jemolo, // giansenismo in Italia prima della ri­
voluzione, Laterza, Bari 1928, pp. xxii-xxxi [FG, C. carc., Tu­
ri I]: «L'Anzilotti notava anzitutto che la questione secolare tra
grazia e libero arbitrio ha valore pratico, giacché sopravalutare la
forza della grazia nella salvazione dell'uomo, come fanno i gian­
senisti, significa ridurre l'importanza del compito della Chiesa ed
è buon argomento per combattere la mondanità di lei, la sua
potenza politica, le ingerenze degli ecclesiastici nella vita civile
[...] soprattutto devesi notare come non trovino alcuna rispon­
denza nella realtà dei fatti le osservazioni dell'Anzilotti, indub­
biamente acute, sul valore pratico delle dottrine intorno alla gra­
zia»,
2 Cfr Kurt Kaser, Riforma e controriforma, Vallecchi, Firenze 1927,
pp. 83-92 (parte II, cap. 1: J7 Calvinismo) [FG, C. carc., Turi I],
Si veda in particolare a p. 86: «La dottrina della giustificazione di Lutero è sviluppata da Calvino fino alle sue estreme conse­guenze: l'uomo non è capace di agire per la sua salvezza; solo la grazia divina lo può aiutare. Ma solo da Dio dipende il conce­dere all'uno la grazia, il non concederla all'altro [...]. Non dovreb­be una tale dottrina portare al quietismo etico? Eppure a ragione si è osservato che appunto sulla predestinazione fu edificata la più robusta moralmente, la più disposta alla lotta e al martirio, di tut­te le chiese evangeliche. Solo durante il corso della sua vita si riconosce l'eletto, ed è la possibilità di agire moralmente che di­stingue chi è in possesso della grazia divina. Per questo ognuno compie il maggior sforzo, pur di poter acquistare coscienza di non essere fra i reietti».
Cfr André Philip, Le problème ouvrier aux États-Unis, Alcan. Paris 1927 [FG, C. carc., Turi II]. Si veda in particolare alle pp. 226-27: «Dans l'opinion américaine, toute imbue de pragma-tisme et incapable de dissocier les deux concepts de vérité et d'utilité, morale et religion sont en effet considérées comme de puissants stimulants à la production, donc à l'enrichissement. Les grands patrons du Sud et de l'Ouest font une propagande reli-gieuse intense auprès de leurs ouvriers et organisent des réunions de réveil, car, m'a-t-il été déclaré à plusieurs reprises, "après le passage de Tévangéliste, la productivité des ouvriers augmente de io à 15 pour 100". Le journal d'une grande entreprise textile de la Caroline donne aux ouvriers ces conseils édifiants: "Le grand statisticien Babson a démontré scientifiquement ( ! ) que les fils de pasteur ont 77,22 fois plus de chance de devenir million-naires que les fils des autres familles; c'est que l'éducation reli-gieuse forme le caractère, et le caractère est la cause essentielle du succès". "Parents, donnez donc une education religieuse à vos enfants, sinon vous leur enlevez une chance de réussir dans la vie". Dans une réunion du Rotary Club, à Denver, j'entendis moi-mème le président de l'Association pour le développement des écoles du dimanche faire un discours que Fon peut résumer en ces quatre points :
i° Les États-Unis, grands pays industriels, ont besoin de capi-taines d'industrie;
20 Pour ètre capitaine d'industrie, il faut étre énergique, absti-
nent, courageux et chaste; 3° Le christianisme crée ces vertus ; 4° Donc il faut donner une éducation chrétienne à ses enfants.
Dieu n'est donc plus qu'un ouvrier fordisé, qui produit en sèrie les vertus nécessaires au regime capitaliste.
Le moralisme utilitaire a tellement pénétré la masse des in­dustriels américains qu'ils sont pour la plupart incapables de pen-ser séparément les concepts de vérité et d'utilité; dans une réu­nion des directeurs des services de DersonneL comme i'avais.
2496
NOTE
QUADERNO I (xVl) §§ 52-54
2497

dans une courte allocution indiqué que le christianisme pouvait ne pas conduire nécessairement au succès dans les affaires, le pré-sident me répondit en affirmant la vérité de la doctrine chrétien-ne; pour lui, puisque je ne croyais pas le christianisme utile, j etais évidemment un incredule; l'idée qu'une doctrine vraie puisse ne pas servir est inconcevable pour ces cerveaux pragma-tiques.
La religion n'est pas considérée seulement comme un moyen d'enrichissement, elle est aussi utilisée pour justifier les profits énormes de certaines entreprises; proclamant avec l'Évangile que "si l'on cherche d'abord le Royaume de Dieu et sa Justice, tout le reste vous sera donne par surcroit", les industriels américains en concluent que s'ils recoivent tout le reste (les gros dividen-des), c'est qu'ils ont cherché premièrement le Royaume de Dieu et sa Justice. Dans cette conception, qui s'exprime dans tous les discours prononcés dans les Rotary Clubs et autres assodations patronales, le profit est considéré comme le signe du service rendu par l'entrepreneur à la société, comme la mesure de son degré de moralité».
4 Cfr Philip, Le problème ouvrier aux États-Unis cit., pp. 26-28 (rapporto dello Interchurch World Movement sullo sciopero del­le acciaierie del 1919); p. 29 (un prete cattolico e un pastore pro­testante mettono a disposizione degli scioperanti le loro chiese); pp. 270-71 (campagna dello Interchurch World Movement per la riduzione dell'orario di lavoro da dodici a otto ore nelle acciaie­rie); p. 370 (opuscolo del Federai Council of Churches sullo scio­pero dei ferrovieri nel 1921); p. 487 (intervento del Comitato in­dustriale delle chiese protestanti a favore dello sciopero dei lavo­ratori dell'abbigliamento); ecc.
§52. Origine sociale del clero. Testo B (già in MACHy 29.5).
1 Con alcune aggiunte e varianti, il contenuto di questo paragrafo corrisponde al* seguente passo del saggio del 1926 sulla questione meridionale: «Poiché al gruppo sociale degli intellettuali appar­tiene il clero, occorre notare le diversità di caratteristiche tra il clero meridionale nel suo complesso e il clero settentrionale. Il prete settentrionale comunemente è il figlio di un artigiano o di un contadino, ha sentimenti democratici, è più legato alla massa dei contadini; moralmente è più corretto del prete meridionale, il quale spesso convive quasi apertamente con una donna, e per­ciò esercita un ufficio spirituale più completo socialmente, cioè è un dirigente di tutta l'attività di una famiglia. Nel Settentrione la separazione della Chiesa dallo Stato e l'espropriazione dei beni ecclesiastici è stata più radicale che nel Mezzogiorno, dove le par­rocchie e i conventi o hanno conservato o hanno ricostituito note­voli proprietà immobiliari e mobiliari. Nel Mezzogiorno il prete si presenta al contadino: 1) come un amministratore di terre col
quale il contadino entra in conflitto per la quistione degli affitti; 2) come un usuraio che domanda elevatissimi tassi di interesse e fa giocare l'elemento religioso per riscuotere sicuramente o l'af­fitto o l'usura; 3) come un uomo sottoposto alle passioni comuni (donne e danaro) e che pertanto spiritualmente non dà affidamen­to di discrezione e di imparzialità. La confessione esercita perciò uno scarsissimo ufficio dirigente e il contadino meridionale, se spesso è superstizioso in senso pagano, non è clericale. Tutto questo complesso spiega il perché nel Mezzogiorno il Partito po­polare (eccettuata qualche zona della Sicilia) non abbia una posi­zione notevole, non possieda nessuna rete di istituzioni e di orga­nizzazioni di massa. L'atteggiamento del contadino verso il clero è riassunto nel detto popolare: "Il prete è prete sull'altare; fuori è un uomo come tutti gli altri"» (CPC, 151-52).
2 Cfr Gennaro Avolio, Le condizioni del Clero, in «La Voce»,
16 marzo 1911 (anno in, n. 11, dedicato alla questione meridio­
nale), p. 534. Notizie sulla rivendicazione dell'abolizione del ce­
libato ecclesiastico non si trovano però in questo articolo, ma in
una relazione dello stesso Avolio a un Convegno per la questione
sessuale, pubblicata in «La Voce», 17 novembre 1910 (anno n,
n. 49), pp. 336-39; sulla stessa questione cfr Romolo Murri, Il
celibato ecclesiastico, in «La Voce», 7 dicembre 1911 (anno in,
n. 49), PP- 704-5-
3 Gramsci aveva seguito con molta attenzione lo svolgimento della
campagna elettorale in Sardegna nell'autunno del 1913; secondo
numerose testimonianze l'esperienza politica di queste elezioni
aveva rappresentato un momento importante della sua formazio­
ne socialista. Cfr, ad esempio, Angelo Tasca, I primi dieci anni
del PCI, Laterza, Bari 1971, p. 88: «Antonio Gramsci si trovava
in vacanza nella sua Sardegna durante il periodo elettorale ed era
stato molto colpito dalla trasformazione prodotta in quell'am­
biente dalla partecipazione delle masse contadine alle elezioni,
benché non sapessero e non potessero ancora servirsi per conto
loro della nuova arma. Fu questo spettacolo e la meditazione su
di esso che fece definitivamente di Gramsci un socialista. Quando
tornò a Torino all'inizio del nuovo anno scolastico, ebbi confer­
ma del valore decisivo che aveva avuto per lui questa esperienza,
descrittami in una lunga lettera, e ch'egli aveva elaborato per
conto suo, in modo autonomo ed originale».
§53. Maurrasianismo e sindacalismo.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 37: Note sulla vita nazionale fran­cese, cfr in particolare p. 29 (Q, 1647; già in MACH, ni).
§ 54. La battaglia dello Jutland.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 49, in un testo C del Qua-
1
2498
NOTE
QUADERNO I (XYl) §§ 55~57
2499

derno 13 (xxx), § 38: Maurras e il «centralismo organico» (Q, 1650-1651; già in MACH, 220).
ri
1 Cfr Winston Churchill, Memorie di guerra, trad. di I. Palcinelli, ed. Alpes, Milano 1929, pp. 23-62 (capp. ni, iv, v).
§55. Riviste tipo.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 24 (xxvn), § 4, cfr in particolare p. 16 (Q, 2270; già in INT, 143).
1 L'«Osservatore» di Gasparo Gozzi usci a Venezia dal 4 feb­
braio 1761 al 18 agosto 1762; lo stesso Gozzi aveva dichiarato di
essersi ispirato al precedente della rivista londinese «Spectator»
pubblicata da Joseph Addison (in collaborazione con Richard
Steele) dal 1711 al 1714.
2 «L'Asino», settimanale illustrato, fu fondato a Roma nel 1891
da Guido Podrecca; salvo un breve periodo, dal gennaio al lu­
glio 1895, in cui usci come quotidiano, continuò le pubblicazioni
come settimanale fino al 1925. Il «Seme» fu fondato nel 1901
con il sottotitolo «Propaganda socialista quindicinale per i conta­
dini»; continuò le pubblicazioni fino al 1914 cambiando diverse
volte il sottotitolo, prima in «Giornaletto educativo illustrato per
la povera gente» poi in «Quindicinale per i lavoratori», e infine
in «Quindicinale illustrato di propaganda per la lotta contro gli
sfruttatori».
§ 56. Apologo del ceppo e delle frasche secche. Testo B (già in PP, 221).
§57. Reazioni del Nord alle pregiudiziali antimeridionali. Testo B (già in R, 209-10).
1 In forma di appunti schematici sono qui riassunti gli argomenti
più significativi già sviluppati nel saggio del 1926, Alcuni temi
della quistione meridionale cit. Per rendere intelligibili gli accen­
ni del testo si riportano, nelle note che seguono, i passi corrispon­
denti del saggio del 1926.
2 «... già prima della guerra, si era verificato a Torino un episodio
che conteneva in potenza tutta Fazione e la propaganda svolta
nel dopoguerra dai comunisti. Quando, nel 1914, per la morte di
Pilade Gay, rimase vacante il IV Collegio della città e fu posta
la quistione del nuovo candidato, un gruppo della sezione socia­
lista, del quale facevano parte i futuri redattori dell'"Ordine
Nuovo", ventilò il progetto di presentare come candidato Gaeta­
no Salvemini. Il Salvemini era allora l'esponente più avanzato in
senso radicale della massa contadina del Mezzogiorno. Egli era
fuori del Partito socialista, anzi conduceva contro il Partito socia­
lista una campagna vivacissima e pericolosissima, perché le sue
affermazioni e le sue accuse, nella massa lavoratrice meridionale, diventavano causa di odio non solo contro i Turati, i Treves, i D'Aragona ma contro il proletariato industriale nel suo comples­so. (Molte delle pallottole che le guardie regie scaricarono nel '19, '20, '21, '22 contro gli operai erano fuse dello stesso piombo che servi a stampare gli articoli del Salvemini). Tuttavia questo grup­po torinese voleva fare un'affermazione sul nome del Salvemini, nel senso che al Salvemini stesso fu esposto dal compagno Otta­vio Pastore recatosi a Firenze per avere il consenso alla candi­datura: "Gli operai di Torino vogliono eleggere un deputato per i contadini pugliesi. Gli operai di Torino sanno che nelle elezioni generali del 1913, i contadini di Molfetta e di Bitonto erano, nella loro stragrande maggioranza, favorevoli al Salvemini; la pressio­ne amministrativa del governo Giolitti e la violenza dei mazzieri e della polizia ha impedito ai contadini pugliesi di esprimersi. Gli operai di Torino non domandano impegni di sorta al Salvemini, né di partito, né di programma, né di disciplina al gruppo parla­mentare; una volta eletto il Salvemini si richiamerà ai contadini pugliesi, non agli operai di Torino, Ì quali faranno la propaganda elettorale secondo i loro principi e non saranno per nulla impe­gnati dall'attività politica del Salvemini". Il Salvemini non volle accettare la candidatura, quantunque fosse rimasto scosso e per­sino commosso dalla proposta (in quel tempo non si parlava an­cora di "perfidia" comunista, e i costunii erano onesti e lieti); egli propose Mussolini come candidato e si impegnò di venire a To­rino a sostenere il Partito socialista nella lotta elettorale. Tenne infatti due comizi grandiosi alla Camera del Lavoro e in piazza Statuto, tra la massa che vedeva ed applaudiva in lui il rappre­sentante dei contadini meridionali oppressi e sfruttati in forme ancora più odiose e bestiali che il proletariato settentrionale» {CPC, 141-42).
«Nel 1919 si formò l'associazione della "Giovane Sardegna", esordio e premessa di quel che sarà pili tardi il Partito sardo d'azione. La "Giovane Sardegna" si proponeva di unire tutti i sardi dell'isola e del continente in un blocco regionale capace di esercitare una utile pressione sul governo per ottenere che fos­sero mantenute le promesse fatte durante la guerra ai soldati; l'organizzatore della "Giovane Sardegna" nel continente era un tale professore Pietro Nurra, socialista, che molto probabilmente oggi fa parte del gruppo di "giovani" che nel "Quarto stato" sco­pre ogni settimana qualche nuovo orizzonte da esplorare. Vi ade­rivano con l'entusiasmo che crea ogni nuova probabilità di pescar croci, commende e medaglini, avvocati, professori, funzionari. L'assemblea costituente, convocata a Torino per i sardi abitanti nel Piemonte, riusci imponente per il numero degli intervenuti. Era in maggioranza povera gente, popolani senza qualifica distin­guibile, manovali d'officina, piccoli pensionati, ex carabinieri, ex guardie carcerarie, ex soldati di finanza che esercitavano piccoli
2JOO
NOTE
QUADERNO I (XVI) § 57
25OI

negozi svariatissimi; tutti erano entusiasmati dall'idea di ritro­varsi tra compaesani, di sentire discorsi sulla loro terra alla quale continuavano ad essere legati da innumerevoli fili di parentele, di amicizie, di ricordi, di sofferenze, di speranze: la speranza di ritornare al loro paese, ma ad un paese più prospero e ricco, che offrisse le condizioni di vivere, sia pure modestamente. I comu­nisti sardi, in numero preciso di otto, si recarono alla riunio­ne, presentarono alla presidenza una loro mozione, domanda­rono di fare una controrelazione. Dopo il discorso infiammato e retorico del relatore ufficiale, adorno di tutte le veneri e gli amorini dell'oratoria regionalistica, dopo che gli intervenuti ave­vano pianto ai ricordi dei dolori passati e del sangue versato in guerra dai reggimenti sardi, e si erano entusiasmati fino al de­lirio all'idea del blocco compatto di tutti i figli generosi della Sardegna, era molto difficile "piazzare" la controrelazione; le previsioni più ottimistiche erano se non il linciaggio, per lo meno una passeggiata fino in questura dopo essere stati salvati dalle conseguenze del "nobile sdegno della folla". La controrelazione, se suscitò una enorme stupefazione, fu però ascoltata con atten­zione, e una volta rotto l'incanto, rapidamente, se pur metodi­camente, si giunse alla conclusione rivoluzionaria. Il dilemma: siete voi, poveri diavoli di sardi, per un blocco coi signori di Sar­degna che vi hanno rovinato e sono i sorveglianti locali dello sfruttamento capitalistico, o siete per un blocco con gli operai rivoluzionari del continente, che vogliono abbattere tutti gli sfrut­tamenti ed emancipare tutti gli oppressi? - questo dilemma fu fatto penetrare nei cervelli dei presenti. Il voto per divisione fu un formidabile successo: da una parte un gruppetto di signore sgargianti, di funzionari in tuba, di professionisti lividi dalla rab­bia e dalla paura con una quarantina di poliziotti per contorno di consenso, e dall'altra tutta la moltitudine dei poveri diavoli e delle donnette vestite da festa intorno alla piccolissima cellula co­munista. Un'ora dopo, alla Camera del lavoro era costituito il Cir­colo educativo socialista sardo con 256 inscritti; la costituzione della "Giovane Sardegna" fu rinviata sine die e non ebbe mai luogo» {CPC, 142-43).
4 «Fu questa la base politica dell'azione condotta fra i soldati della brigata Sassari, brigata a composizione quasi totalmente regio­nale. La brigata Sassari aveva partecipato alla repressione del mo­to insurrezionale di Torino dell'agosto 1917; si era sicuri che essa non avrebbe mai fraternizzato con gli operai per i ricordi di odio che ogni repressione lascia nella folla anche contro gli strumenti materiali della repressione e nei reggimenti per il ricordo dei sol­dati caduti sotto i colpi degli insorti. La brigata fu accolta da una folla di signori e signore che offrivano ai soldati fiori, sigari, frut­ta. Lo stato d'animo dei soldati è caratterizzato da questo rac­conto di un operaio conciapelli di Sassari, addetto ai primi son­daggi di propaganda: "Mi sono avvicinato a un bivacco di piaz-
!
za X (i soldati sardi nei primi giorni bivaccarono nelle piazze come in una città conquistata) e ho parlato con un giovane contadino che mi aveva accolto cordialmente perché di Sassari come lui. 'Cosa siete venuti a fare a Torino?'cSiamo venuti a sparare contro i signori che fanno sciopero'. 'Ma non sono i signori quelli che fanno sciopero, sono gli operai e sono poveri'. 'Qui sono tutti si­gnori: hanno il colletto e la cravatta: guadagnano 30 lire al gior­no. I poveri io li conosco e so come sono vestiti, a Sassari, si, ci sono molti poveri; tutti gli zappatori siamo poveri e guadagnamo 1,50 al giorno'. 'Ma anche io sono operaio e sono povero*. 'Tu sei povero perché sei sardo'. 'Ma se io faccio sciopero con gli altri sparerai contro di me?' Il soldato rifletté un poco, poi metten­domi una mano sulla spalla: 'Senti, quando fai sciopero con gli altri, resta a casa!'"
Era questo lo spirito della stragrande maggioranza della bri­gata che contava solo un piccolo numero di operai minatori del bacino di Iglesias. Eppure, dopo pochi mesi, alla vigilia dello scio­pero generale del 20-21 luglio, la brigata fu allontanata da Tori­no, i soldati anziani furono congedati e la formazione divisa in tre: un terzo fu mandato ad Aosta, un terzo a Trieste, un terzo a Roma. La brigata fu fatta partire di notte, all'improvviso; nes­suna folla elegante li applaudiva alla stazione; i loro canti se era­no anch'essi guerrieri, non avevano più lo stesso contenuto di quelli cantati all'arrivo.
Questi avvenimenti sono rimasti senza conseguenze? No, essi hanno avuto risultati che ancora oggi sussistono e continuano ad operare nella profondità della massa popolare. Essi hanno illumi­nato per un momento cervelli che non avevano mai pensato in quella direzione e che sono rimasti impressionati, modificati radi­calmente. I nostri archivi sono andati dispersi; molte carte sono state da noi stessi distrutte per non provocare arresti e persecu­zioni. Ma noi ricordiamo decine e centinaia di lettere giunte dalla Sardegna alla redazione torinese dell'"Avanti!"; lettere spesso collettive, spesso firmate da tutti gli ex combattenti della Sassari di un determinato paese. Per vie incontrollate e incontrollabili, l'atteggiamento politico da noi sostenuto si diffondeva; la forma­zione del Partito sardo d'azione ne fu fortemente influenzata alla base, e sarebbe possibile ricordare a questo proposito episodi ric­chi di contenuto e di significato.
L'ultima ripercussione controllata di questa azione la si ebbe nel 1922, quando, con gli stessi propositi che per la brigata Sas­sari, furono inviati a Torino 300 carabinieri della legione di Ca­gliari. Ricevemmo, alla redazione dell'"Ordine Nuovo", una di­chiarazione di principio, firmata da una grandissima parte di que­sti carabinieri; essa echeggiava di tutta la nostra impostazione del problema meridionale, essa era la prova decisiva della giustezza del nostro indirizzo» {CPC, 143-44).
«Dopo l'occupazione delle fabbriche, la direzione della Fiat fece
2502
NOTE
QUADERNO I (XVl) § 58
2503

la proposta agli operai di assumere la gestione dell'azienda in for­ma di cooperativa. Come è naturale, i riformisti erano favorevoli. Si profilava una crisi industriale, lo spettro della disoccupazione angosciava le famiglie operaie. Se la Fiat diventava cooperativa, una certa sicurezza dell'impiego avrebbe potuto essere acquistata dalla maestranza e specialmente dagli operai politicamente più at­tivi, che erano persuasi di essere destinati al licenziamento.
La sezione socialista guidata dai comunisti intervenne energi­camente nella quistione. Fu detto agli operai: una grande azienda cooperativa come la Fiat può essere assunta dagli operai, solo se gli operai sono decisi a entrare nel sistema di forze politiche bor­ghesi che oggi governa l'Italia. La proposta della direzione della Fiat rientra nel piano politico giolittiano. [...]. Giolitti vuole ad­domesticare gli operai di Torino. LÌ ha battuti due volte: nello sciopero dell'aprile scorso e nell'occupazione delle fabbriche con l'aiuto della Confederazione generale del lavoro, cioè del riformi­smo corporativo. Ritiene ora di poterli inquadrare nel sistema borghese statale. Infatti, che avverrà se le maestranze Fiat accet­tano le proposte della direzione? Le attuali azioni industriali di­venteranno obbligazioni, cioè la cooperativa dovrà pagare ai por­tatori di obbligazioni un dividendo fisso, qualunque sia il giro degli affari. L'azienda Fiat sarà taglieggiata in tutti i modi dagli istituti di credito, che rimangono in mano ai borghesi, i quali hanno l'interesse a ridurre gli operai alla loro discrezione. Le mae­stranze necessariamente dovranno legarsi allo Stato, il quale "ver­rà in aiuto agli operai" attraverso l'opera dei deputati operai, at­traverso la subordinazione del partito politico operaio alla politica governativa. Ecco il piano di Giolitti nella sua piena applicazione. Il proletariato torinese non esisterà più come classe indipenden­te, ma solo come una appendice dello Stato borghese. Il corpo­rativismo di classe avrà trionfato, ma il proletariato avrà perduto la sua posizione e il suo ufficio di dirigente e di guida; esso appa­rirà alle masse degli operai più poveri come un privilegiato, ap­parirà ai contadini come uno sfruttatore alla stessa stregua dei borghesi, perché la borghesia, come ha sempre fatto, presenterà alle masse contadine i nuclei operai privilegiati come l'unica causa dei loro mali e della loro miseria.
Le maestranze della Fiat accettarono quasi all'unanimità il no­stro punto di vista e le proposte della direzione furono respinte»
(CPC, 145-49)-
6 «Reggio Emilia era sempre stato il bersaglio dei "meridionalisti". Una frase di Camillo Prampolini: "L'Italia si divide in nordici e sudici", era come l'espressione più caratteristica dell'odio violen­to che tra i meridionali si spargeva contro gli operai del Nord. A Reggio Emilia si presentò una quistione simile a quella della Fiat: una grande officina doveva passare nelle mani degli operai come azienda cooperativa. I riformisti reggiani erano entusiasti dell'avvenimento e lo strombazzavano nei loro giornali e nelle
riunioni. Un comunista torinese si recò a Reggio, prese la parola nel comizio di fabbrica, espose tutto il complesso della quistione tra Nord e Sud, e si ottenne il "miracolo": gli operai, a grandis­sima maggioranza, respinsero la tesi riformista e corporativa. Fu dimostrato che i riformisti non rappresentavano lo spirito degli operai reggiani; ne rappresentavano solo la passività e altri lati negativi. Erano riusciti a instaurare un monopolio politico, data la notevole concentrazione nelle loro file di organizzatori e pro­pagandisti d'un certo valore professionale, e quindi a impedire lo sviluppo e l'organizzazione di una corrente rivoluzionaria; ma era bastata la presenza di un rivoluzionario capace, per metterli in iscacco e rivelare che gli operai reggiani sono dei valorosi com­battenti e non dei porci allevati con la biada governativa» {CPC, 149-50).
7 Cfr Giovanni Zibordi, Saggio sulla storia del movimento operaio
in Italia. Camillo Prampolini e i lavoratori reggiani, 2a ed., Later­
za, Bari 1930 [FG, C. carc., Turi II].
8 II riferimento riguarda il libro di Guido Dorso, La rivoluzione
meridionale cit.; per il giudizio sui comunisti si veda il capito­
lo xii della parte IL Anche questo accenno a Gobetti e a Dorso
rinvia al saggio del 1926 sulla questione meridionale (cfr in par­
ticolare CPC, 156-57).
9 Vi è qui un'allusione a un articolo di Gramsci del 1919, Agnelli
e conigli (ora in SG, 350-52), in polémica con la politica protezio­
nistica del municipio di Torino ai danni della Sardegna. Sembra
che di questo episodio Gramsci si sia anche servito nella sua pro­
paganda tra i soldati della Brigata Sassari; cfr in questo senso un
accenno della lettera a Tania del 30 aprile 1928: «A Torino ho
fatto, nel 1919, una larga inchiesta, perché il Municipio boicot­
tava gli agnelli e i capretti sardi a profitto dei conigli piemontesi:
c'erano a Torino circa 4000 pastori e contadini sardi in missione
speciale e io volevo illuminarli su questo argomento» (LC, 205).
La sigla B. S. nel testo allude quindi alla Brigata Sassari. Meno
chiaro appare invece il riferimento a «miniere-ferrovie».
?
§58. Emigrazione e movimenti intellettuali. Testo B (già in R, 214-15).
1 Anche il contenuto di questo paragrafo trova in gran parte ri­
scontro in alcune pagine del saggio del 1926 sulla questione me­
ridionale (cfr CPC, 146-47).
2 Cfr «Atti parlamentari», Camera dei Deputati, Legislatura XXIII,
ia sessione, Discussioni, tornata dell'i 1 marzo 1911, pp. 13202-11
(intervento dell'onorevole Enrico Ferri nella discussione del bi­
lancio del Fondo per l'emigrazione). Un resoconto di questo stes­
so discorso di Ferri è in «Avanti!», 12 marzo 1911. Su Ferri e il
problema dell'emigrazione cfr anche Quaderno 3 (XX), § 124.
3 Sul discorso di Pascoli La grande proletaria si è mossa, in rela-


NOTE
[NOTE
]2504
zione al concetto di «nazione proletaria» di Corradini, cfr Qua­derno 2 (XXIV), § 51.
4 Non è stato rintracciato il prospetto della «Riforma sociale» a cui Gramsci qui si riferisce; l'aumento del 50 per cento del nu­mero dei braccianti, secondo i dati del censimento del 1911, è ri­cordato anche nel saggio sulla questione meridionale {CPC} 147); ma già nelle Tesi di Lione (al n. 13) si ritrova un accenno sulla stessa questione: «Si ha però, tra il 1900 e il 1910, una fase di concentrazione industriale ed agraria. Il proletariato agricolo cre­sce del 50 per cento a danno delle categorie degli obbligati, mez­zadri e fittavoli» (cfr CPC, 494).
«L'Azione» di Cesena fu organo della Lega democratica cristiana, fondata nel 1911 da Eligio Cacciaguerra (1878-1918), dopo lo scioglimento della Lega democratica nazionale di Romolo Murri.
6 Cfr il giudizio di Gramsci sul «Resto del Carlino» in un articolo
del «Grido del Popolo» del 19 ottobre 1918 (ora in Scritti 1915-
1921 cit, p. 86).
7 II capitano Giuseppe Giulietti, fondatore della Federazione ita­
liana lavoratori del mare, medaglia d'oro nella prima guerra mon­
diale, sostenitore di D'Annunzio a Fiume, confinato durante il fa­
scismo, era nato a Rimini nel 1879.
§ 59. Ugo Ojetti.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 15: Ugo Ojetti (Q, 2205; già in LVN, 150 nota).
1 Probabilmente Gramsci aveva presente una battuta attribuita al­lo stesso Ojetti da «La Fiera letteraria» del 19 febbraio 1928 (anno iv, n.-8), nella rubrica 'Ottovolante': «Dice Ugo Ojetti: "Se non passerò alla storia letteraria per quel che ho scritto io, ci passerò certamente per quel che ha scritto di me Giosuè Car­ducci"».
§ 60. Papini, Cristo, Giulio Cesare.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 16: G. Papini
(Qy 22oyt già in LVN, 163). •
? ?
?
1 Cfr Giovanni Papini, Gesù peccatore, in «Lacerba», i° giugno
1913 (anno 1, n. 11), pp. 110-12. Nel manoscritto dei Quaderni,
qui e altrove, ma non sempre, il titolo della rivista è scritto da
Gramsci erroneamente «L'Acerba».
2 Giovanni Papini,. Gli operai della vigna, Vallecchi, Firenze 1929,
pp. 13-58; si tratta di un discorso tenuto a Firenze il 9 dicem­
bre 1923, per l'inaugurazione dello Studio Cattolico, e ripetuto a
Milano, all'Opera Cardinal Ferrari, il 16 dicembre dello stesso
anno.
QUADERNO I (XVl) §§ 59"6l 2505
§61. Americanismo.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 22 (v), § 2: Raziona-lizzazione della composizione demografica europea (Q, 2140-47; già in MACH, 312-18).
1 Cfr Giustino Fortunato, Le lettere da Napoli di V. Goethe, Bi­
blioteca editrice (Quaderni critici raccolti da D. Petrini), Rieti
1928.
2 La data è inesatta; lo scritto di Giustino Fortunato fu pubblicato
per la prima volta nel 1917: cfr Volfango Goethe, Lettere da Na­
poli, tradotte da Giustino Fortunato, Ricciardi, Napoli 1917 (edi­
zione fuori commercio; insieme alla traduzione delle lettere di
Goethe, comprende una prefazione dello stesso Fortunato). La
recensione di Luigi Einaudi (Goethe, la leggenda del lazzarone
napoletano ed il valore del lavoro) è in «La Ri forma sociale»,
marzo-aprile 1918 (anno xxv, fase. 3-4), pp. 192-202, ristampata
in L. Einaudi, Le lotte del lavoro, P. Gobetti editore, Torino
1924, pp. 26j-y6.
3 Giorgio Mortara, Prospettive economiche 1922, opera edita sot­
to gli auspici dell'Università Bocconi di Milano, Soc. tip. «Leo­
nardo da Vinci», Città di Castello 1922. Per l'attenzione con cui
Gramsci seguiva le diverse annate di quest'opera cfr LC, 23, 94,
175,198, 200, 283, 410,421,459, 812.
4 Cfr Mario Camis, Intorno alle condizioni alimentari del popolo
italiano. Considerazioni statistico-fisiologiche, in «La Riforma so­
ciale», gennaio-febbraio 1926 (anno xxxm, fase. 1-2), pp. 52-81.
5 Cfr «Atti parlamentari», Senato, Legislatura XXVIII, i* sessio­
ne 1929, Discussioni, tornata del 22 giugno 1929 (discussione del
disegno di legge: «stato di previsione della spesa del ministero
delle finanze per l'esercizio finanziario dal i° luglio 1929 al 30
giugno 1930»), p. 1158. Interrompendo un discorso del senatore
Teodoro Mayer, che sottolineava l'esigenza di non abbassare il te­
nore di vita del popolo italiano, Mussolini dichiarava: «Bisogna
riconoscere che questo tenore di vita non è eccessivamente alto.
Vi sono comuni in Sardegna e nell'Italia meridionale dove la gen­
te per dei mesi si nutre di erbe!» Nel novembre del 1929 Gram­
sci aveva ricevuto alcuni fascicoli di Atti parlamentari (cfr LC,
290 e 304).
6 Cfr Henry Ford (avec la collaboration de Samuel Crowther), Ma
vie et mon oeuvre, préface de Victor Cambon, Payot, Paris 1926
[FG, C. carc., Turi I]; in particolare il cap. xi: La politique com­
merciale, pp. 161-78. Di Henry Ford Gramsci aveva anche letto
un altro volume tradotto in francese: Henry Ford (avec la colla­
boration de Samuel Crowther), Aujourd'hui et demain, traduit de
l'anglais par L. P. Alaux et P. Hollard, Payot, Paris 1926 [FG,
C. carc., Milano]; su questi volumi cfr LC, 95 e 264.
7 Cfr Lucien Romier, Qui sera le Maitre, Europe ou Amérique?,
2506
NOTE
QUADERNO I (XVl) §§ 62-63
2507

Hachette, Paris 1927 [FG, C carc., Turi I]; citato anche in LC, 264.
8 Gramsci si riferisce qui - come è chiarito del resto nel corrispon­
dente testo C - a notizie di finanziamenti della famiglia Agnelli
alle organizzazioni ymca in Italia. Un accenno a questo episodio
anche nel Quaderno 7 (VII), § 74.
9 Si allude con ogni probabilità alla proposta, respinta dal gruppo
delT«Ordine Nuovo», di trasformare la Fiat in cooperativa. Al­
l'episodio - del quale Gramsci si occupa ampiamente nel saggio
del 1926 sulla questione meridionale - si accenna anche nel pre­
cedente § ^7 (cfr nota 5). Per quanto riguarda l'«americanismo»
sostenuto dalì'«Ordine Nuovo» efr la serie di articoli di Carlo
Petri, Il sistema Taylor e i Consigli dei produttori, in «L'Ordine
Nuovo», 25 ottobre, i° novembre, 8 novembre, 1^ novembre,
22 novembre 1919 (anno 1, nn. 23, 24, 25, 26, 27), pp. 178, 188,
197-98, 20J-6, 209-10.
10 Cfr la seconda parte del volume citato di André Philip, Le prò-
blème ouvrier aux États-Unis (cfr nota 3 del § 51).
11 Cfr in particolare Alessandro Schiavi, Impulsi, remore e soste
nelVattività dei comuni italiani', in «La Riforma sociale», luglio-
agosto 1929 (anno xxxvi, fase. 7-8), pp. 355-88; di Schiavi cfr an­
che La municipalizzazione dei servizi pubblici delVultimo decen­
nio in Italia, in «La Riforma sociale», maggio-giugno 1929 cit.,
PP- 239-55.
12 Cfr Umberto Ricci, La scienza e la vita, in «Nuovi Studi di dirit­
to, economia e politica», marzo 1928 (vol. I, fase. Ili), pp. 220-
225; si tratta di una lettera scritta a commento di uno studio di
Ugo Spirito su Pareto e pubblicata con una risposta dello stesso
Spirito (pp. 226-28).
13 Cfr Henri De Man, Il superamento del marxismo, a cura di Ales­
sandro Schiavi, 2 voli., Laterza, Bari 1929 [FG, C. carc., Turi II].
Questo volume era stato richiesto da Gramsci nel giugno 1929
(cfr LC, 279).
§ 62. Quistione sessuale.

Alcuni 323-26).
[Alcuni 323-26).
]Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 22 (v), § 3: aspetti della quistione sessuale (Q, 2147-50; già in MACH,
1 Cfr Benedetto Croce, Sulla storiografia socialistica. Il comunismo
di Tommaso Campanella, in Materialismo storico ed economia
marxistica cit., p. 189, nota 2.
2 Gramsci si riferisce evidentemente alla Inchiesta parlamentare
sulle condizioni dei contadini nelle province meridionali e nella
Sicilia, portata a termine fra il 1907 e il 1911 da una Commissio­
ne costituita da diciotto parlamentari presieduta dal senatore Eu­
genio Faina. I lavori della Commissione diedero materia a sei re­
lazioni tecniche, a cinque relazioni parlamentari, a due mono-
grafie e ad una relazione finale. Nel materiale preso in esame non è stato possibile trovare riscontro ai dati sull'incesto in Abruzzo e Basilicata qui ricordati da Gramsci.
§ 63. Lorianismo e Graziadei.
Testo A: ripreso in un Testo C del Quaderno 28 (ni), § 11: Grazia-dei e il paese di Cuccagna (Q, 2330-31; già in INT, 180-82).
1 Cfr Benedetto Croce, Recenti interpretazioni della teoria marxisti­
ca del valore e polemiche intorno ad essa, in Materialismo storico
ed economia marxistica cit., p. 147, nota: «Permetta il Graziadei
ch'io noti che non è la prima volta ch'egli fa scoperte, che sono
poi equivoci. Alcuni anni fa, dibattendosi nella rivista "La Cri­
tica Sociale" una polemica sulla teoria della formazione del pro­
fitto nella dottrina del Marx, il Graziadei (vol. IV, n. 22, 16 no­
vembre 1894, p. 348) scriveva: "Noi possiamo benissimo idea­
re una società, in cui, non già col sopralavoro, ma col non la­
voro esista il profitto. Se, infatti, tutto il lavoro compiuto ora
dall'uomo fosse surrogato dall'opera delle macchine, queste, con
una quantità di merci relativamente piccola, ne produrrebbe­
ro una quantità enormemente maggiore. Ora, dato un assetto ca­
pitalistico della società, questo fatto tecnico offrirebbe la base al
fatto sociale, che la classe dominante, potendo godere per sé sola
la differenza tra il prodotto ed il consumo della macchina, ver­
rebbe a disporre di una eccedenza'di prodotti sul consumo dei
lavoratori, cioè di una sovraproduzione, cioè di un profitto, molto
più considerevole di quando alla produzione concorreva ancora
la debole forza muscolare dell'uomo". Ma qui il Graziadei di­
menticava di spiegare come mai potrebbero esistere lavoratori,
ed ottenersi profitto dal lavoro in una società ipotetica, fondata
sul non lavoro e in cui tutto il lavoro, già compiuto dall'uomo,
verrebbe compiuto dalle macchine. Che cosa farebbero ivi i lavo­
ratori? L'opera di Sisifo o delle Danaidi? Nella sua ipotesi, i pro­
letari o sarebbero mantenuti per carità della classe dominante o
finirebbero per isparire rapidamente, distrutti dalla fame. Che se
poi egli intendeva che le macchine producessero automaticamente
beni esuberanti per gli uomini tutti di quella società, in tal caso
faceva la semplice ipotesi del Paese di Cuccagna».
2 Antonio Graziadei, Sindacati e salari, L. Trevisini, Milano 1929,
p. io [FG, C. carc., Turi III]. Citando in nota il libro di Croce,
Materialismo storico ed economia marxistica, Graziadei scriveva:
«L'occasione in cui ci troviamo di discutere talune idee del Croce,
ci offre lo spunto per un cenno anche alle critiche che egli mosse
ai nostri scritti giovanili. Abbiamo sempre pensato che le polemi­
che intorno ai propri libri - specialmente quando questi siano
soltanto parte di un tutto - hanno un carattere incidentale e ne­
gativo, che le rende generalmente sterili. Se un autore crede, mal­
grado le obiezioni degli avversari, di avere esposto qualche con­
cetto vero ed utile, è meglio che impieghi il suo tempo non già a
2^o8
NOTE
QUADERNO I (XYl) § 63
2^09

difenderlo in astratto, ma a svilupparlo concretamente in tutte le sue conseguenze. Poiché le opinioni di un uomo come il Croce sono sempre degne della più profonda attenzione, riteniamo che la migliore risposta alla maggior parte delle sue osservazioni di al­lora sia costituita dai nostri ultimi studi. In essi, se ci siamo occu­pati a lungo dei valori di scambio o prezzi, abbiamo ancora una volta insistito sui problemi, in vista dei quali è necessario asso­ciare alla visione per singole imprese - nei cui rapporti è inevita­bile il ricorso al valore di scambio - la visione per totalità di im­prese, ed abbiamo dimostrato come la seconda visione implichi quella considerazione dei prodotti sotto la sola specie di valori d'uso, che il Croce - dimenticando che il concetto di valori d'uso è proprio esso pure dell'Economia Politica - pretende stia addi­rittura al di fuori del campo di quest'ultima. (Loc. cit., pag. 145-148). Quanto poi ai rapporti tra il capitale cosiddetto "costante" ed il reddito capitalistico, il nostro articolo giovanile da lui cri­ticato si è anch'esso allargato e trasfuso in varii volumetti e fra gli altri in La teoria del valore ed il problema del capitale costante (tecnico). Gli sviluppi in essi ottenuti stanno a confutare in una maniera positiva quello che ci sembra un errore evidente del Cro­ce (Loc. cit., nota a pag. 147): l'opposizione aprioristica ad una nostra ipotesi limite, per tentare di chiudere la porta ai fatti che tale ipotesi - sia pure un po' grossolana - concorreva e concorre a rendere più evidenti». Nel ms il titolo di questo volume di Gra­zi adei è indicato erroneamente come Capitale e salari. Si tratta chiaramente di un lapsus, che qui si è corretto nel testo. Nel libro di Graziadei Capitale e salari, che è del 1928, e non del 1929, e che Gramsci aveva pure avuto in carcere [FG, C. carc., Mila­no], non vi è nessuna polemica con Croce. Questi stessi spunti polemici su Graziadei sono poi ripresi anche nel Quaderno 7
(vii), § 23.
Cfr L. Rudas, Graziadei - ein Òkonom und Kommunist von Gottes Gnaden, in «Unter dem Banner des Marxismus», gen­naio 1926 (anno 1, n. 3), pp. 600-31. La nota citata di Croce su Graziadei (cfr sopra, nota 1) è riprodotta in questo articolo alle pp. 601-2. La seconda parte dell'articolo di Rudas fu pubblicata nel fascicolo successivo di «Unter dem Banner des Marxismus», che usci però solo nel marzo 1928 (anno 11, n. 1-2). Prezzo e so­vrapprezzo è il titolo abbreviato di un altro volume di Graziadei: cfr Antonio Graziadei, Prezzo e sovrapprezzo nelVeconomia capi­talistica. Critica alla teoria del valore di Carlo Marx, Società edi­trice Avanti!, Milano 1923 [FG]; 2a ed. italiana, riveduta e am­pliata sulla ia ed. tedesca, Bocca, Torino 1924 [FG]; traduzione francese: Le prix et le sur-prix dans Veconomie capitaliste, F. Rie-der, Paris 1925 [FG].
4 Rab. = Rabezzana. Pietro Rabezzana, dirigente della Sezione so­cialista di Torino (uno dei più «rigidi» degli intransigenti), aveva tenuto nell'estate del 1916 una serie di conferenze in cui propo-
neva di sostituire il principio dell'Internazionale - giudicato an­gusto perché presuppone l'esistenza delle nazioni - con l'idea di una «Unione proletaria del mondo», ribattezzata poi da alcuni «Interplanetaria». Cfr il resoconto di una di queste conferenze in «Il Grido del Popolo» del ^ agosto 1916.
5 Non sono stati individuati i termini esatti dell'episodio a cui
Gramsci qui si riferisce; ma il significato di esso risulta chiaro dal
contesto.
6 Carlo Pozzoni, segretario della Camera del Lavoro di Como, è au­
tore di un opuscolo in cui si propone che il rifiuto degli inquilini
di pagare l'affitto e una politica di socializzazione della casa di­
ventino l'asse principale della strategia della rivoluzione sociali­
sta. Cfr l'opuscolo dello stesso Carlo Pozzoni, Tattica e strategia
socialistico-comunista, Tesi presentata al Congresso Nazionale del
Partito Socialista Italiano 1921, ed. L. Pozzoni, Milano s. d. (nel­
la prefazione però si avverte che non si era fatto in tempo a ulti­
mare la preparazione dell'opuscolo per il Congresso di Livorno):
«Il proletariato, se saprà abilmente trasferire subito, senza titu­
banze, l'intero peso di tutte le sue organizzazioni, dal punto della
massima resistenza, la fabbrica, su quello della minima resistenza
del capitalismo, la casa, in brevissimo corso di tempo avrà con­
quistato e socializzate le case; di conseguenza di tanto moltipli­
cate le proprie forze e debellate le avversarie, da potere in breve
corso di tempo contemplare la sua totale liberazione» (p. 12).
7 La scrittrice ungherese Cecilia de Tormay (1876-1937) - non
Tourmay, come scrive Gramsci — acquistò una certa notorietà nel
dopoguerra in seguito alla pubblicazione di un diario, assai ten­
denzioso, sugli avvenimenti della rivoluzione ungherese del 1918-
1919. Il titolo del diario (Libro proscritto, Bujdosò Kònyo) allu­
deva, con una sottolineatura un po' melodrammatica, alla posi­
zione della Tormay nell'Ungheria di quegli anni. Sembra infatti
che la scrittrice fosse ricercata dal governo rivoluzionario di Béla
Kun per l'attività da essa svolta in appoggio alla reazione e a fa­
vore dell'intervento in Ungheria degli eserciti dell'Intesa. La Tor­
may aveva fondato tra l'altro, nel novembre 1918, «l'alleanza na­
zionale delle donne ungheresi», associazione controrivoluzionaria
che organizzava soprattutto esponenti dell'aristocrazia. Il diario
della Tormay, pubblicato dopo la sconfitta del movimento rivolu­
zionario, divenne assai popolare anche all'estero e fu ampiamente
utilizzato in funzione anticomunista. Di esso non sembra che vi
sia stata una traduzione italiana; ma è probabile che Gramsci
avesse letto qualche episodio del libro, pubblicato dalla stampa
del tempo. Per quanto riguarda l'episodio a cui in particolare si
allude nel testo, si tratta probabilmente di un fatto di cronaca
avvenuto a Budapest nei giorni della rivoluzione e che, nel diario
della Tormay, è narrato all'autrice dall'uomo che l'accompagna
nella sua fuga dalla capitale ungherese. Un giovane comunista si
sarebbe introdotto in un pensionato per giovanette di buona fa-


NOTE
[NOTE
]2^10
miglia per farvi propaganda in favore del libero amore (cfr Cécile de Tormay, Scènes de la Revolution communiste en Hongrie. Le livre proscrity Plon, Paris 1933, pp. 173-74).

La formula «pessimismo dell'intelligenza, ottimismo della volon­tà», ricorrente in tutti gli scritti di Gramsci, è attribuita a Ro-main Rolland in un articolo delP«Ordine Nuovo» del 3-10 apri­le 1920 (cfr ON, 400). In un successivo articolo del io luglio 1920 Gramsci scriveva: «La parola d'ordine: "pessimismo dell'intelli­genza, ottimismo della volontà" deve essere la parola d'ordine di ogni comunista consapevole degli sforzi e dei sacrifizi che sono domandati a chi volontariamente si è assunto un posto di mili­tante nelle file della classe operaia» (ON, 404). Si veda anche SF, 91. Sull'origine di questa formula cfr Alfonso Leonetti, Pagi­ne inedite di Romain Rolland sul martirio di Gramsci, in «Rina­scita», 20 giugno 1969 (anno xxvi, n. 25). Anche se non è stato finora ritrovato il luogo esatto in cui Romain Rolland avrebbe usata questa formula, appare fondata l'opinione di Leonetti se­condo cui «è possibile che l'espressione impiegata da Gramsci a partire dall'aprile 1920 si trovi realmente nelle opere di Rolland». Vi è anche un precedente a cui forse si può risalire come proba­bile fonte di ispirazione della definizione di Romain Rolland. In un libro di memorie di Malwida von Meysenbug, con la quale Rolland era stato in rapporto di amicizia e di collaborazione, si ri­corda una definizione, data da Burckhardt, della natura del po­polo greco: «Pessimismus der Weltanschauung und Ottimismus des Temperaments»; cfr Malwida von Meysenbug, Der Lebensa-bend einer Idealistin, Schutter u. Loeffler, Berlin-Leipzig 1898, p, 50. I riferimenti della Meysenbug, che si basava su appunti di lezioni inedite del Burckhardt, trovano riscontro, anche se con al­cune varianti di forma, nell'edizione postuma di queste lezioni: cfr Jakob Burckhardt, Griechische Kulturgeschichtey II, Rutten u. Loening, Berlin s. d. (ma 1955), p. 363. Formule simili a quella gramsciana si trovano anche in scritti di Francesco Saverio Nitti e di Benoit Malon: per il primo cfr la segnalazione di Sergio Ca-prioglio, Gramsci, Rolland e F. S. Nitti, in «Rinascita», 22 no­vembre 1974 (anno xxxi, n. 46), p. 31, e per il secondo le precisa­zioni di Maurizio Torrini, Gramsci, Rolland e Benoit Malon, ivi, 17 gennaio 1075 (anno xxxn. n. lì. d. *i.
§ 64. Lorianismo e G. Ferrerò.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 28 (in), § 12: Gugliel­mo Ferrerò (Q, 2332; già in INT, 176).
1 Su Guglielmo Ferrerò e la sua «fortuna» cfr l'articolo di Gramsci Storia antica e democrazia, in «Avanti!», ed. torinese, 24 mar­zo 1916 (ora in SM, 88-90); ivi è anche menzionato l'episodio ri­cordato vagamente in questo testo: «L'aneddoto del tiranno che Ferrerò diceva un Menelik della antichità e che era soltanto... una
QUADERNO I (XVl) §§ 64-67 2^11
misura di lunghezza, non ebbe quella fortuna che si sarebbe me­ritato. Eppure poteva servire da indice. Immaginate un francese che scriva la storia d'Italia e in un testo trovi citata la Regia Ga­bella, e confondendo regia con regina, imbastisca tutto un ro­manzo sulla ipotetica signora Gabella, ricordando per metterla in rilievo Messalina o la Pompadour, o Giovanna di Napoli!»
§ 65. Riviste tipo.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 55, nel citato testo C del Quaderno 24 (xxvn), § 4 (Q, 2270-71; già in INT, 143-44).

Degli articoli di Papini su «Lacerba» (nel ms il titolo della rivista è qui scritto esattamente) Gestì peccatore è già stato ricordato da Gramsci nel § 60 (cfr nota 1). L'articolo Viva il maiale era stato pubblicato nel n. io del 1914 (15 maggio). Non risulta invece un articolo di Giovanni Papini Contro la famiglia, confuso proba­bilmente con l'articolo di Ardengo Soffici Appunti sulla famiglia, pubblicato nel n. 14 del 1914 (15 luglio). Il Giornale di Bordo di Soffici era apparso a puntate, dal n. 2 al n. 24 del 1913. Sul n. 9 dello stesso anno ( i° maggio) l'articolo Elogio della prostituzione di Italo Tavolato.
Non sono chiari il significato né l'origine dell'espressione Com­pagnia della Pietra; essa contiene forse un'allusione che tuttavia non è stato possibile decifrare. Quanto al riferimento alle Rime pietrose di Dante, esse sono ricordate in questo contesto proba­bilmente come esempio di linguaggio volutamente oscuro e arti­ficioso.
§ 66. Colonie italiane. Testo B (già in MACH, 307).
1 Cfr Arnaldo Cicchitti, La S. Sede nelle Colonie italiane dopo il
Concordato con il Regno, in «Il diritto ecclesiastico e Rassegna
di diritto matrimoniale», marzo-aprile 1929 (anno xl, n. 3-4),
pp. 133-41.
2 Cfr Arnaldo Cicchitti, Le Isole italiane deWEgeo costituiscono
una colonia di dominio diretto, in «Rivista di diritto pubblico e
della Pubblica Amministrazione in Italia», febbraio 1928 (se­
rie II, anno XX, fase. II), parte I, pp. 126-31; Id., Se la conces­
sione italiana di Tien Tsin sia un possedimento coloniale, ivi,
1929 (serie II, anno xxi), parte I, pp. 141-57; Id., Prolegomeni
di diritto coloniale italiano, in «Rivista delle Colonie Italiane»,
maggio 1929 (anno ni, n. 5), pp. 452-59. In questi articoli l'Al­
bania non è nominata.
§ 6y. A proposito del matrimonio religioso... Testo B (già in MACH, 298).
1 Cfr «Il diritto ecclesiastico e Rassegna di diritto matrimoniale»,
2^12
NOTE
QUADERNO I (XYl) §§ 68-73
2513

marzo-aprile 1929 cit., pp. 176-85 ('Giurisprudenza dei tribunali ecclesiastica).
§ 68. La questione sessuale e la Chiesa cattolica. Testo B (già in MACH, 298-99).
1 Le ultime due citazioni (dal canone 1013 e dal Genesi) sono ri­prese dall'articolo di Cesare Badii, I veri caratteri essenziali del rapporto giuridico di matrimonio secondo il diritto italiano e ca­nonico, in «Il diritto ecclesiastico e Rassegna di diritto matrimo­niale», marzo-aprile 1929 cit., pp. 150-59; le citazioni precedenti sono invece riprese dall'articolo di C. Viglino, Oggetto e fine pri­mario del matrimonio, ivi, pp. 142-49.
§ 69. Il premio Nobel,
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 17: Filippo Crispolti (Q, 2206; già in LVN, 189).
1 Gramsci non aveva preso visione diretta di questo articolo di Cri­spolti: in base a una indicazione contenuta nel corrispondente testo C risulta che l'episodio è ricavato dalla rubrica 'Rassegna della stampa', in «La Fiera letteraria», 17 giugno T928 (anno iv, n. 25).
§ 70. «Impressioni di prigionia». Testo B (già in PPy 219).
1 Estratti di questo articolo di Jacques Rivière sono riprodotti nel­la rubrica 'La stampa estera' (a cura di Giacomo Prampolini), in «La Fiera letteraria», i° aprile 1928 (anno iv, n. 14).
§ 71. Il padre Gioacchino Ventura. Testo B (già in JR, 184).
1 Questi dati sono ricavati dalla rubrica 'I libri della settimana' (Letteratura religiosa), in «La Fiera letteraria», 15 gennaio 1928 (anno iv, n. 3).
§72.7 nipotini di padre Bresciani. Arte cattolica.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), $ 18: «Arte Cattolica» (Q, 2206-208; già in LVN, 183-85).
1 L'articolo di Edoardo Fenu è riassunto nella rubrica 'Rassegna della stampa' (Arte Cattolica), in «La Fiera letteraria», 15 gen­naio 1928 cit. Nella citazione i punti esclamativi tra parentesi so­no di Gramsci.
§ 73. La letteratura italiana moderna del Crémieux.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 40: Bellona e Crémieux (Q, 2236-37; già in LVN, 167-68).
1 Cfr la rubrica 'Rassegna della stampa' (Crémieux e Bellona), in
«La Fiera letteraria», 15 gennaio 1928 cit. Le osservazioni di
Gramsci sono basate però anche sulla lettura del libro di Benja­
min Crémieux, Panorama de la letterature italienne contempo-
vaine, Kra, Paris 1928 [FG, C. care. Turi I], utilizzato anche in
altre note dei quaderni.
2 È da ricordare ciò che Gramsci aveva scritto a questo proposito in
un articolo pubblicato su «Il Grido del Popolo» del 16 feb­
braio 1918: «Il Manzoni si pose il quesito: come si può creare
la lingua italiana, ora che è fatta l'Italia? E rispose: è necessario
che tutti gli italiani parlino il toscano, è necessario che lo Stato
italiano arruoli i maestri elementari in Toscana: si sostituirà il
toscano ai numerosi dialetti che le varie regioni parlano, e fatta
l'Italia, sarà fatta anche la lingua italiana. Il Manzoni riusci a tro­
vare appoggio nel governo, riusci a fare intraprendere la pubbli­
cazione dì un Novo dizionario che avrebbe dovuto contenere la
vera lingua italiana. Ma il Novo dizionario rimase a metà, e i
maestri furono arruolati tra le persone colte di tutte le regioni
d'Italia. Era avvenuto che uno studioso della storia del linguag­
gio, Graziadio Isaia Ascoli, alle centinaia di pagine del Manzoni
aveva contrapposto una trentina di pagine per dimostrare: che
neppure una lingua nazionale può essere suscitata artificialmente,
per imposizione di Stato; che la lingua italiana si sta formando
da sé, e si formerà solo in quanto la convivenza nazionale abbia
suscitato contatti numerosi e stabili tra le varie parti della nazio­
ne; che il diffondersi di una particolare lingua è dovuto all'atti­
vità produttrice di scritti, di traffici, di commercio degli uomini
che quella particolare lingua parlano. La Toscana nel 300 e nel
500 ha avuto scrittori come Dante, Boccaccio, Petrarca, Machia­
velli, Guicciardini, che hanno diffuso la lingua toscana; ha avuto
banchieri, artigiani, manifatturieri che portavano in tutta Italia
i prodotti toscani e i nomi di questi prodotti; dopo ha ristretto
la produttività di merci e di libri e quindi ha ristretto anche la
produttività di lingua. Il prof. Alfredo Panzini ha pubblicato po­
chi anni fa un dizionario della lingua parlata moderna, e da esso
appare quanti milanesismi siano arrivati persino in Sicilia e in Pu­
glia. Milano manda giornali, riviste, libri, merce, commessi viag­
giatori in tutta Italia, e manda quindi anche alcune peculiari
espressioni della lingua italiana che i suoi abitanti parlano» (SG,
176). Le obiezioni di Graziadio Isaia Ascoli all'impostazione data da
Manzoni ai problemi della lingua italiana sono contenute nel Proemio all'«Archivio glottologico italiano» (1872), più volte ri­stampato in seguito (per la più recente edizione cfr Graziadio Isaia Ascoli, Scritti sulla questione della lingua, a cura di Corrado Grassi, Einaudi, Torino 1975). Come risulta dallo schema del programma di lavoro tracciato all'inizio di questo Quaderno (cfr p. 1, n. 12: «La quistione della lingua in Italia: Manzoni e
6***


NOTE
[NOTE
]2514
G. L Ascoli»), Gramsci si era proposto di ritornare più estesa­mente su questo argomento, del quale si era già occupato durante gli studi universitari. In una lettera del 17 novembre 1930 Gram­sci ricordava di aver scritto dieci anni prima «un saggio sulla qui­stione della lingua secondo il Manzoni» (LC, 378); tale afferma­zione è probabilmente da mettere in rapporto con una testimo­nianza dello stesso Gramsci in un articolo sull'«Avanti !» del 29 gennaio 1918, dove affermava di preparare la sua tesi di laurea sulla storia del linguaggio (cfr L. Ambrosoli, Nuovi contributi agli «Scritti giovanili» di Gramsci, in «Rivista storica del socia­lismo», anno in, n. io, maggio-agosto i960, pp. 545-50; cfr in particolare p. 549). Altri accenni a questo tema, che però non sarà sviluppato direttamente, sono nel Quaderno 3 (XX), § 63, e nel Quaderno 14 (1), § 14.
§ 74, Stracittà e strapaese.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 91, in un testo C del Qua­derno 22 (v), § 4: Alcune affermazioni sulla quistione di «Stracittà e Strapaese» (Q, 2150-51; già in MACH, 318-19).
1 La citazione è ricavata dalla rubrica 'Rassegna della stampa' (Pa-
pini e la città), in «La Fiera letteraria», 15 gennaio 1928 cit.
2 Dalla stessa rubrica del numero cit. della «Fiera letteraria» (Fuo­
co sotto la cenere). Il brano citato è attribuito a un intervento
pronunciato «all'assemblea di Strapaese».
3 Dalla stessa rubrica del numero cit. della «Fiera letteraria» (Fuo­
co sotto la cenere).
§75. Intellettuali siciliani. Testo B (già in LVN, 183).
1 È probabile che questo ricordo sia stato sollecitato dalla segnala­zione di un libro di Giuseppe Sciortino, Esperienze antidannun­ziane (ed. del «Ciclope», Palermo) apparsa nella rubrica 'Bollet­tino dei nuovi libri' nel numero, già citato nei paragrafi prece­denti, della «Fiera letteraria» (15 gennaio 1928).
§ j6. La crisi dell'«Occidente». Testo B (già in PP, 204-5).
1 Dalla rubrica 'Rassegna della stampa* (L'Occidente e il demiur­go), in «La Fiera letteraria», 29 luglio 1928 {anno iv, n. 31). Salvo le frasi in parentesi, che sono commento di Gramsci, tutto il paragrafo è ripreso dal testo della «Fiera».
§ 77. Clero e intellettuali. Testo B (già in MACH, 283-84).
1 La citazione dell'articolo di padre Gemelli, commemorativo di
QUADERNO I (XVI) §§ 74"8l 2515
r
Leone XIII, è ripresa dalla rubrica 'Rassegna della stampa' (Il venticinquesimo della morte di un Papa), in «La Fiera lettera­ria», 29 luglio 1928 cit.
§ 78. Bergson, il materialismo positivistico, il pragmatismo. Testo B (già in PP, 184).
1 Dalla rubrica 'Rassegna della stampa' (Bergson, premio Nobel), in «La Fiera letteraria», 25 novembre 1928 (anno iv, n. 48). L'articolo di Balbino Giuliano era stato pubblicato su «Il Resto del Carlino».
§ 79. Italo Chittaro, La capacità di comando.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 39 (Q, 1651; già in MACH, 217-18).
1 Le indicazioni su questo libro di Chittaro sono ricavate dalla re­censione apparsa nella rubrica 'I libri della settimana' (Lettera­tura militare), in «La Fiera letteraria», 4 novembre 1928 (an­no iv, n. 45).
§ 80. Il pubblico e la letteratura italiana.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quaderno 21 (xvn), § 4 (Q, 2113; già in LVN, 81).
1 La citazione dell'articolo di Leo Ferrerò è ricavata dalla rubrica 'Rassegna della stampa' (Gli scrittori e il pubblico), in «La Fie­ra letteraria», 28 ottobre 1928 (anno iv, n. 44).
§ 81. Nino Daniele, D'Annunzio politico.
Testo A: non ripreso integralmente come indicazione bibliografica, ma utilizzato in un testo C del Quaderno 15 (11), § ^7: Passato e pre­sente (Q, 1819-20; già in PP, 54-55).
1 Con ogni probabilità l'indicazione è tratta dalla rubrica 'Libri ri­cevuti' della «Fiera letteraria», 26 agosto 1928 (anno iv, n. 35). Il volume, più tardi richiesto da Gramsci (nell'aprile del 1932, cfr LC, 603-4), è conservato tra i libri del carcere: cfr Nino Da­niele, D'Annunzio politico (Rievocazioni e rivelazioni, con un supplemento), Sào Paulo 1928 [FG, C. carc., Turi III]. Su Da­niele, fiduciario dell'organizzazione dei legionari fiumani per il Piemonte, cfr un articolo di 'Sotto la Mole' dell'agosto 1920 (ora in SM, 495-96). Intorno ai rapporti di Gramsci con Daniele, sulla base di una testimonianza di quest'ultimo e di un ricordo di To­gliatti, cfr Sergio Caprioglio, Un mancato incontro Gramsci-D'An­nunzio a Gardone nell'aprile 1921 (Con una testimonianza di Pal­miro Togliatti), in «Rivista storica del socialismo», gennaio-ago­sto 1962 (anno v, fase. 15-16), pp. 263-73.

NOTE
[NOTE
]2516
§ 82, J nipotini di padre Bresciani.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 21: Madda­lena Santoro, L'amore ai forti (Q, 2209; già in LVN, 194).
1 L'indicazione è ricavata con ogni probabilità dalla rubrica 'Libri ricevuti* della «Fiera letteraria», 5 agosto 1928 (anno IV, n. 32), Un commento aggiunto nel testo C fa pensare che Gramsci abbia successivamente avuto questo libro fra le mani.
§ 83. Piero Pieri, II regno di Napoli dal luglio 1799 al marzo 1806.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 19 (x), § 32 (Q, 2058; inedito).
1 L'indicazione e il giudizio sono con ogni probabilità ricavati da una recensione di Carlo Morandi in «La Fiera letteraria», 16 di­cembre 1928 (anno iv, n. 51). Sullo stesso libro cfr un'altra nota, nel Quaderno 3 (XX), § 134.
§ 84. Giovanni Maioli, Il fondatore della Società Nazionale.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 19 (x), § 33 (Q, 2058-59; già in R, 186).
1 La citazione di Giorgio Pallavicino e le notizie sul libro di Gio­vanni Maioli sono ricavate da una recensione di Rodolfo Mosca apparsa nella rubrica 'I libri della settimana* (Storia) della «Fie­ra letteraria», 16 dicembre 1928 cit.
§ 85. Giuseppe Solitro, Due famigerati gazzettieri dell'Austria.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 19 (x), § 34 (Q, 2059; già in R, 182-83).
1 Dàlia rubrica 'I libri della settimana* (Varie), in «La Fiera lette­raria», 16 dicembre 1928 cit.
§ 86. Giovanni Crocioni, Problemi fondamentali del Folklore.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 89, in un testo C del Qua­derno 27 (xi), § 1: Giovanni Crocioni, cfr in particolare p. 1 (Q, 2311; già in LVN, 215).
1 L'indicazione è tratta con ogni probabilità dalla recensione di Raffaele Ciampini apparsa nella rubrica *I libri della settimana' (Folklore) della «Fiera letteraria», 30 dicembre 1928 (anno IV, n- .53)> citata da Gramsci nel successivo § 89.
§87. Gentile e la filosofia della politica italiana.
?
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 40: G. Gen-. tile e la filosofia della politica (Q, 1651-52; già in MACH, 216).
1 La citazione è ricavata dalla rubrica 'Rassegna della stampa' (La filosofia del fascismo), in «La Fiera letteraria», 30 dicembre 1928 cit.
?
QUADERNO I (XVI) §§ 82-91 2517
§ 88. Gioberti.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 35: Gioberti e il cattolicismo liberale (Q, 2059-60; già in R, 147).
1 Le citazioni di Carducci sono tratte da uno scritto di Ugo De Ma­ria, Carducci e Gioberti, in «La Fiera letteraria», 13 gennaio 1929 (anno v, n. 2).
§ 89. Folklore.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 86, nel citato testo C deJ Quaderno 27 (xi), § 1 (Q, 2311-14; già in LVN, 215-18).
1 Le tesi del Crocioni sono ricavate dalla recensione di Raffaele
Ciampini citata più avanti nello stesso paragrafo; cfr anche la no­
ta 1 al precedente § 86. La Bibliografia delle tradizioni popolari
d'Italia, compilata da Giuseppe Pitré, fu pubblicata per la prima
volta nel 1894 (C, Clausen, Torino-Palermo).
2 Gramsci ha avuto in carcere i Sonetti di Cesare Pascarella, Soc.
Tip. Editrice Nazionale, nuova ed. Torino 1926 [G. Ghilarza, C.
care], dove è compresa la Scoperta dell'America. I Sonetti figura­
no tra i volumi consegnati a Carlo l'u novembre 1929; cfr DQ,
Quaderno 1 (XVI), p. 94.
§ 90. La Voce e Prezzolini. Testo B (già in LVN, 165-66).

1
[1
]Si tratta di un articolo di Prezzolini pubblicato sul «Lavoro fa­scista» del 19 febbraio 1929 e riassunto nella rubrica 'Rassegna della stampa' (Processo alla Voce), in «La Fiera letteraria», 24 febbraio 1929 (anno v, n. 8). Per un refuso tipografico nelle pa­gine interne di questo numero del settimanale è indicata erro­neamente la data del 24 febbraio 1928; la stessa indicazione er­rata è nel ms di Gramsci.
2 L'indicazione è ricavata da un articolo di Silvio D'Amico in pole­
mica con «La Tribuna», ripreso nella 'Rassegna della stampa'
(Papini tedesco?) della «Fiera letteraria», 27 gennaio 1929 (an­
no v, n. 4).
3 In realtà «Il Davide», periodico cattolico di Torino, iniziò le pub­
blicazioni (con il sottotitolo «Rassegna d'Arte e di Filosofia») il
15 gennaio 1926. La lettera di Prezzolini fu pubblicata nel nu­
mero di aprile, e venne poi riprodotta parzialmente in «L'Italia
che scrive», maggio 1926 (anno IX, n. 5), p. no.
4 Per La coltura italiana di Prezzolini cfr la nota 8 del § 43 ; per il
secondo volume cfr Giuseppe Prezzolini, Le fascismey traduit de
l'italien par Georges Bourgin, Bossard, Paris 1925 [FG].
§91. Strapaese.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 74, nel citato testo C del
2518
NOTE
QUADERNO I (XVI) §§ 92-95
2519

Quaderno 22 (v), § 4; cfr in particolare p. 22 (Q, 2151-52; già in MACH, 319).
1 La citazione è ripresa dalla rubrica 'Rassegna della stampa* {Svol­ta pericolosa), a cura di Enrico Falqui, in «LTtalia letteraria», 19 maggio 1929 (anno 1, n. 7).
§92. SulVamericanismo...
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 22 (v), § 5: Eugenio Giovannetti (Q, 2152-53; già in MACH, 334-35).
1 Citazione ripresa dalla rubrica 'Rassegna della stampa' [Verità
suWamericanismo), in «L'Italia letteraria», 19 maggio 1929 cit.
2 Cfr il precedente § 87: Gentile e la filosofia della politica italiana,
§ 93.1 nipotini di padre Bresciani.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 19: Tomma­so Gallarati Scotti (Q, 2208-209; già in LVN, 181-82).
1 Tommaso Gallarati Scotti, Storie dell'Amor Sacro e dell'Amor
Profano, Treves, Milano 1911 (una nuova edizione è del 1924,
presso lo stesso editore). La novella ricordata da Gramsci è alle
pò. 148-88 della prima edizione (Il crociato e Santa Ruth). Il vo­
lume di Gallarati Scotti non è tra i libri del carcere. È probabile
che a stimolare in Gramsci il ricordo di questa lontana lettura sia
stato un articolo di Carlo Calcaterra, Due «vite» di Dante, in
«LTtalia letteraria», 7 luglio 1929 (anno 1, n. 14), dove insieme
ad altri libri di Gallarati Scotti è menzionato anche Storie del­
l'Amor Sacro e dell'Amor Profano.
2 Anche questo libro è citato a memoria. Cfr J. M. Eca De Queiroz,
La reliquia, prima traduzione italiana di Paolo Silenziario, con
una notizia di L. Siciliani, Carabba, Lanciano 1913. La novella di
Boccaccio a cui Gramsci qui allude è la X della sesta Giornata del
Decameron. .
3 Dal nome del loro caposcuola Jean Bolland (1596-1665) sono
chiamati bollandisti i gesuiti belgi impegnati nella edizione degli
Acta Sanctorum e di altre pubblicazioni analoghe.
4 Cfr Henry Wickam Steed, Mes souvenirs, vol. I (1892-1914),
Plon, Paris 1926 [FG, C. carc., Milano], pp. 159-60. L'episodio,
che è ricordato con maggiori particolari in un'altra pagina dei
Quaderni - cfr Quaderno 8 (xxvm), § 220 - è menzionato a me­
moria con qualche imprecisione (Gramsci aveva letto il primo
volume delle memorie di Steed nel carcere di Milano, e non lo
aveva più a Turi). Il dialogo è infatti tra un nobile italiano e un
prelato di curia, e non tra un protestante e un cardinale, e riguar­
da solo indirettamente il miracolo di san Gennaro. Il testo di
Steed, nella traduzione francese citata, è il seguente: «J'écoutais
un jour à Rome la conversation entre un prélat imbu de l'esprit
de la Curie et un noble italien, fervent catholique du type intel-lectuel. Ce dernier se plaignait du manque de délicatesse d'une allocution nuptiale que nous venions d'entendre.
-Pourquoi, Monseigneur, demandait-il, l'Église nous deman-de-t-elle de croire des pareilles choses?
-L'Église, répondit le prélat, ne demande ni à vous ni à moi de les croire, elles sont bonnes pour les Napolitains.
-Il y a cependant, repartit le gentilhomme, des choses difficiles à croire, mème dans les Évangiles.
-Il y a beaucoup d'exagération dans les Évangiles, dit le
prélat.
-Mais, s'exclama son interlocuteur, sincèrement scandalisé, la Bible, l'Évangile, ne sont-ils pas la base mème de tout, la source du christianisme, et ne sommes-nous pas des chrétiens, Monsei­gneur?
-Nous sommes des prélats, répondit le Monseigneur».
5 Cfr Lettere di Georges Sorel a B. Croce, in «La Critica», 20 mar­zo 1928 (anno xxvi, fase. II), p. 97. In una lettera del 31 dicem­bre 1906 Sorel scriveva: «Je vois dans plusieurs journaux que le miracle de Saint Janvier donne lieu encore à des nouvelles dispu-tes et qu'un habile chimiste l'aurait reproduit. Il me semble avoir lu quelque part que ce miracle n'était pas autrefois isole comme aujourd'hui et qu'il y avait en Italie d'autres sangs qui bouillaient dans les circostances solemnelles. Est-ce que ce fait se rattaché à quelque croyance d'ordre general?» Croce aggiunge in nota: «Gli altri sangui miracolosi, che erano nei monasteri di Napoli, si trovano ora in quello superstite di S. Gregorio Ameno, come mi confermò il sacerdote Sperindeo; al quale ricordo che avendo io domandato, in una visita che mi fece, perché non ne avesse trattato nella sua dissertazione, egli mi rispose: "Lasciamo stare: altrimenti le cose si imbrogliano"». La dissertazione del sacerdote Sperindeo {Il miracolo di S. Gennaro, Tip. D'Auria, Napoli 1901) è citata dallo stesso Croce in un'altra nota dello stesso numero della «Critica» (p. 94).
§ 94. Proudhon, Jabier e Raimondi.
Testo A: ripreso, insieme al § io del Quaderno 3 (XX), in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 34: Jabier, Raimondi e Proudhon (Q, 2229; già in LVN, 176).
1 Cfr Giuseppe Raimondi, Corriere di Bologna, in «LTtalia lette­
raria», 21 luglio 1929 (anno r, n. 16).
2 Cfr Quaderno 3 (XX), § 10.
§ 95. Adriano Tilgher, Homo faber.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 25 (xxm), § 3 (Q, 2284; già in R, 225).


NOTE
[NOTE
]2^20
1 L'indicazione bibliografica è probabilmente ricavata da una re­censione di Corrado Alvaro apparsa su «L'Italia letteraria», n agosto 1929 (anno 1, n. 19).
§ 96. Adelchi Bar atono...
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 20 (Q, 2209; già in LVN, 172-73).
1 La citazione è tratta dalla rubrica ^Rassegna della stampa' (Glossa perenne), in «L'Italia letteraria», 11 agosto 1929 cit.
§ 97. Salvadori, Valli e il lorianismo.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 28 (in), § 13: Luigi Valli (Q, 2332; già in INT, 193).
1 La segnalazione è probabilmente ricavata da un articolo di Bene­
detto Migliore, Una nuova interpretazione delle rime di Dante e
del «dolce stil nuovo», pubblicato in «Nuova Antologia» del
16 febbraio 1928 (anno lxiii, fase. 1342), pp. 446-61; efr an­
che § ni del Quaderno 3 (XX).
2 Queste notizie su Giulio Salvadori sono ricavate da un articolo
di Filippo Crispolti riassunto nella rubrica * Rassegna della stam­
pa* (Salvadori e la conversione manzoniana), in «L'Italia lettera­
ria», 11 agosto 1929 cit.
§ 98. Lello Gangemi, Il problema della durata del lavoro. Testo B (già in MACH, 361).
1 Cfr «L'Italia letteraria», 18 agosto 1929 (anno 1, n. 20). Sul vo­lume di Gangemi cfr anche il § 136 del Quaderno 2 (XXIV).
§ 99. Un famoso parabolano arruffone... Testo B (già in LVN, 190).
* Le citazioni dall'articolo di Antonio Bruers sono tratte dalla ru­brica 'Rassegna della stampa' (Spiritualismo, sperimentalismo), in «L'Italia letteraria», i° settembre 1929 (anno 1, n. 22).
§ 100. Goffredo Bellona, Pagine e idee. Testo B (già in LVN, 168).
1 II volume citato di Goffredo Bellonci era stato pubblicato nel 1929. È probabile che Gramsci abbia preso lo spunto per le sue osservazioni da un articolo-recensione di Giovanni Titta Rosa, Critica militante, in «L'Italia letteraria», i° settembre 1929 cit. Quasi certamente Gramsci aveva però visto anche altre recensioni dello stesso volume; ad esempio, quella di Ugo D'Andrea in «Cri­tica fascista», 15 luglio 1929 (anno vii, n. 14), p. 288.
QUADERNO I (XVI) §§ 96-106 2^21
§101. Piedi grotta.
Testo B (già in LVN, 97-98).
1 La citazione dall'articolo di Adriano Tilgher è ricavata dalla *Ras-
segna della stampa' (Addio a Pie di grotta), in «L'Italia letteraria»,
15 settembre 1929 (anno 1, n. 24).
§ 102. «La Fiera letteraria» divenuta poi «Ultalia letteraria». Testo B (parzialmente già in LVN, 171-72).

1
[1
]La testata del settimanale «La Fiera letteraria» fu modificata in «L'Italia letteraria» nell'aprile del 1929.
2 II romanzo di Nino Savarese, Malagigi, era stato pubblicato per
la prima volta a puntate nella «Nuova Antologia», dal i° agosto
al 16 settembre 1928 (anno lxiii, fase. 1353-56). Il romanzo, con
qualche modifica, fu poi pubblicato in volume nel 1929 e con*
corse al premio letterario «dei Trenta»; in questa occasione fu
segnalato dall'«Italia letteraria», che lo recensi poi il i° dicem­
bre 1929 (anno 1, n. 35) con un articolo di Aurelio Navarria.
3 L'episodio dei Bandar Log, nel Libro della Giungla di Kipling,
era già stato utilizzato da Gramsci nei suoi scritti giornalistici
(cfr SM, 417-18, e Per la verità cit., p. 188). Sulle diverse tradu­
zioni del Libro della Giungla cfr LC, 771 e 782-83.
t
§103. Confederazione Generale Fascista dell'Industria italiana. Testo B (inedito).
1 L'indicazione è ricavata da una recensione dì Guido Figgini in «L'Italia letteraria», 29 settembre 1929 (anno 1, n. 26).
§104. Jean Barois.
Testo B (già in MACH, 301).
1 L'episodio è ripreso da un articolo di Bruno Revel, Cronaca di filosofia, in «La Fiera letteraria», 24 febbraio 1929 cit. Jean Ba­rois è il personaggio principale dell'omonimo romanzo di Roger Martin du Gard (Paris 1913).
§ 105. La filosofia americana. Testo B (già in MACH, 360).
1 Una parte dell'articolo citato di Bruno Revel (cfr nota al para­grafo precedente) è dedicata al libro di Josiah Royce, Lineamenti di psicologia, a cura di Umberto Forti, Laterza, Bari 1928. Da questo articolo prendono spunto le osservazioni di Gramsci,
§ 106. La concezione religiosa di Maurras.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel

NOTE
[NOTE
]2j>22
citato testo C del Quaderno 13 (xxx), § 37, cfr in particolare pp. 29 a -30 (Q, 1649-50; già in MACH, 112-13).
1 II riassunto dell'articolo di Vialatoux è ricavato dalla rubrica 'La
pagina delle riviste' {La scuola di Maurras), in «Rivista d'Italia»,
15 gennaio 1927 (anno xxx, fase. I), pp. 139-40.
2 Risulta che Gramsci aveva letto questo libro di Maritain (cfr LC,
264 e 169),
§ 107. Filippo Meda, Statisti cattolici. Testo B (già in MACH, 296).
1 L'indicazione è ricavata da una breve segnalazione apparsa nella
rubrica 'Rassegna bibliografica' del numero citato della «Rivista
d'Italia», p. 132. Le considerazioni che seguono non apparten­
gono però a questa fonte.
2 Gabriel Garda Moreno (1821-75) è stato un importante uomo
politico dell'Ecuador (non del Venezuela).
§108. Sul Risorgimento.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § in, in un testo C del Qua­derno 19 (x), § 36: Augusto Sandonà (Q, 2060; già in R, 182).
1 La fonte di questo paragrafo, e dei successivi §§ 109, no, in, è il saggio di Augusto Sandonà, Il preludio delle Cinque giornate di Milano - Nuovi documenti, in «Rivista d'Italia», 15 gennaio 1927 cit., pp. 74-99. Questa fonte è citata da Gramsci nel § 109.
§ 109. Confidenti e agenti provocatori dell Austria.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 19 (x), § 37 (Q, 2060-61; già in R, 141-42).
1 Cfr nota 1 al precedente § 108. L'osservazione che segue è di Gramsci.
§ no. Contraddizioni dei moderati prima del 48.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 38: Il nes­so 1848-49 (Q, 2061-62; già in R, 108-9).
1 Cfr nota 1 al precedente § 108. Il commento che segue è di Gramsci.
§ in. Di Augusto Sandonà.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 108, nel citato testo C del Quaderno 19 (x), § 36, cfr in particolare p. 122 (Q, 2060; già in R, 182).
1 Cfr nota 1 al precedente § 108.

QUADERNO I (XVl) §§ IO7-I5 2523
§112. Padre Faccbinei. Testo B (già in MACH, 298).
1 Cfr Adolfo Zerboglio, Il ritorno di padre Facchinei, in «Rivista
d'Italia», 15 gennaio 1927 cit., pp. 22-30.
2 Nel secondo volume del citato Dictionnaire general de la Politi-
que di Block (voce «Socialisme, socialistes», pp, 945-50) si legge
effettivamente che i due termini sono stati introdotti nella lingua
francese da Louis Reynaud, in un articolo apparso nella «Revue
des Deux Mondes» nel 1836.
§113. Rivoluzione nel diritto penale e nella procedura penale e ma­terialismo storico.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 16 (xxn), § 20: Le in­novazioni nel diritto processuale e la filosofia della prassi (Q, 1888-1889; già in PP, 184-85).
1 Nella traduzione di Emma Cantimori Mezzomonti: «Come non
si può giudicare un uomo dall'idea che egli ha di se stesso» ( Karl
Marx, Per la critica dell'economia politica, Editori Riuniti, Roma
1957, p. 11). Scrivendo questo paragrafo Gramsci aveva un ricor­
do approssimativo del passo citato di Marx (anche la data del­
la prefazione, che è del 1859, era indicata con imprecisione nel
1856). Infatti nel ms, originariamente, la citazione era cosi ripor­
tata: «Sarebbe come se un giudice giudicasse un imputato da ciò
che questo dice di sé» (o qualcosa di simile). Successivamente,
dopo aver tradotto nel Quaderno 7 (VII) una antologia dì testi di
Marx (Lohnarbeit und Kapital. Zur Judenfrage und andere Schrif-
ten des Fruhzeit, Reclam, Leipzig s. d.), che comprendeva anche
uno stralcio della prefazione a Per la critica dell'economia poli­
tica, Gramsci correggeva questo punto del § 113 del Quaderno 1
(XVI), sulla base della traduzione che egli stesso aveva curata nel
Quaderno 7 (VII), p. 3bis (cfr Appendice: Q, 2359). Una tradu­
zione di questo passo di Marx si trova anche nella prima dispensa
della «Scuola interna di partito» redatta da Gramsci nel 1925.
2 Cfr, sullo stesso argomento, Quaderno 8 (xxvin), § 207, Quader­
no io (xxxui), parte II, § 41 (xn), e Quaderno n (xvin), § 50.
§114. Risorgimento. Direzione politica e militare.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 19 (x), § 28: Direzione politico-militare del moto nazionale italiano, cfr in particolare pp. 109-12 (Q, 2048-50; già in R, 90-92).
§ 115. A proposito della...
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 30: A propo­sito della minaccia continua che il governo austriaco faceva ai nobili del Lombardo-Veneto (Q, 2055-56; già in R, 137-38).


NOTE
[NOTE
]2524

1
[1
]Cfr il precedente § 43, p. 29.
?
Cfr Lo spirito militare polacco, nella rubrica ^Marginalia' del «Marzocco», i° dicembre 1929 (anno xxxiv, n. 48). '
Cfr Charles Darwin, Viaggio di un naturalista intorno al mondo, trad. di Michele Lessona, Utet, Torino 1872, cap. vii, p. 124: «... Era un vecchio spagnuolo che da molti anni risiedeva in quel paese. Professava una grande stima per gli Inglesi, ma affermava con piena convinzione che la battaglia di Trafalgar era stata vinta solo perché tutti i capitani spagnuoli erano stati comprati, e che runica azione veramente valorosa dai due lati venne compiuta dall'ammiraglio spagnuolo. Mi sembrava assai caratteristico che quell'uomo amasse meglio che i suoi compatrioti fossero creduti traditori della peggiore specie, anziché inetti e codardi».
§ 116. Intellettuali italiani. Testo B (già in PP, 47-52).

1
[1
]Cfr il precedente § 43, in particolare pp. 26bis - 27 e note 13 e 14. Sul «Corriere della Sera» e sul confronto con la stampa francese, cfr anche il Quaderno 8 (xxviii), § 7.
Il primo articolo di Andrea Torre, con cui il «Corriere della Se­ra» prese posizione in favore della guerra libica, è del io settem­bre 1911; seguirono, fino allo scoppio della guerra, altri articoli di fondo, sempre a firma di A. Torre, in data 12,18, 28, 29, 30 set­tembre. Gli «strafalcioni» a cui accenna Gramsci sono probabil­mente quelli segnalati a suo tempo, a più riprese, da Gaetano Sal­vemini: ad esempio, nell'articolo Erodoto e Plinio, nazionalisti, in «l'Unità», 6 gennaio 1912 (anno 1, n. 4), ristampato poi, con una ulteriore integrazione polemica nei confronti degli articoli di Torre, nel volume Come siamo andati in Libia, Libreria della Voce, Firenze 1914, pp. 107-15 (ora anche in Gaetano Salvemini, Come siamo andati in Libia e altri scritti dal 1900 al 1915, Fel­trinelli, Milano 1963, pp. 130-43).
ih
Sull'episodio cfr l'articolo di Gramsci sull'«Ordine Nuovo» del 14 marzo 1922, Il sasso nello stagno, ora in SF, 470.
Cfr Francesco Ciccotti, Ultalia in rissa, prefazione di Filippo Tu­rati, Casa ed. Rassegna Internazionale, [1921], pp. 57-58: «L'on. Nitti è un costruttore sottile e infaticabile di schemi economici, ai quali si affeziona con viscere profondamente paterne, e le sue creature predilette sono gli schemi della industrializzazione del­l'Italia, che gli rappresentano piacevolmente il nostro paese irto di ciminiere, risonante di fucine e fuligginoso di fumo siderur­gico». Il volume di Ciccotti non va al di là di questi accenni ge­nerici, ed è quindi probabile che i riferimenti di Gramsci aves­sero anche altre fonti.
Un altro accenno al discorso di Francesco Saverio Nitti sulla «im­possibilità tecnica» della rivoluzione italiana è in un testo C del



[
]QUADERNO I (XVl) § Il6
Quaderno 13 (xxx), § 2. Lo stesso giudizio sull'atteggiamento di Serrati a proposito di tale questione è già in un articolo dell'«Or­dine Nuovo» del 19 marzo 1922; qui Gramsci scriveva che nel 1920 «Serrati preferi staccarsi da Lenin piuttosto che staccarsi da Turati, perché le sue idee erano d'accordo con quelle di Turati e non con quelle di Lenin, perché anche Serrati si era lasciato per­suadere dalla propaganda di Nitti sull'impossibilità tecnica di una rivoluzione in Italia...» (cfr SF, 482). Per la posizione di Nitti cfr il discorso pronunciato alla Camera il 9 luglio 1919 per la pre­sentazione del programma del nuovo governo (dal resoconto del «Corriere della Sera» del io luglio 1919: «Chiunque in Italia parli di rivoluzione o cerchi a qualunque titolo di sovvertire le masse nelle condizioni attuali della produzione e degli scambi è da considerare come un nemico del popolo. Un paese che non ha materie prime sufficienti e che non ha prodotti alimentari se non per una parte della popolazione, un paese che deve comperare per alcuni anni a credito ciò che serve alla vita e ciò che serve alla ricostituzione non può abbandonarsi al disordine senza correre verso la rovina. La rivoluzione nei paesi produttori di materie prime o che bastano in molta parte a se stessi, può essere ed è un male : nei paesi che non hanno materie prime sufficienti e che non possono vivere, rassomiglierebbe a un enorme tentativo di suici­dio...») Per la lettera aperta di Giacinto Menotti Serrati cfr Ri­sposta di un comunista unitario al compagno Lenin, in «Avanti!» (ed. piemontese), 16 dicembre 1920 (ristampata in Lenin, Sul mo­vimento operaio italiano, Editori Riuniti, Roma 1962, pp. 290-301).
6 II generale Giovanni Ameglio mori a Roma il 29 dicembre 1921.
Nei giorni precedenti i giornali avevano pubblicato alcune notizie
su un pubblico alterco avuto da Ameglio con il generale Adolfo
Tettoni, per le risultanze dell'inchiesta amministrativa condotta
da quest'ultimo in Libia, e sulla vertenza cavalleresca che ne era
seguita. Non risulta però che la morte del comandante della Guar­
dia Regia sia avvenuta per suicidio, anche se voci in questo senso
si erano diffuse in alcuni ambienti politici.
?
7 Cfr l'articolo di Gramsci, Giolitti, la guerra e la pace, in «Il Gri­
do del Popolo», 14 agosto 1918 (ora in SG, 293-97); dove è ri­
prodotto quasi integralmente uno scritto di Gaetano Salvemini
(Rerum Scriptor) apparso su «l'Unità» del 27 dicembre 1917
(ora in Gaetano Salvemini, Dalla guerra mondiale alla dittatura,
i<)i6'i<)25, a cura di Carlo Pischedda, Feltrinelli, Milano 1964,
pp. 133-37). Ricordando a memoria tali articoli in questo passo
dei quaderni Gramsci incorre in qualche imprecisione : la conven­
zione navale con la Germania fu firmata, non nel 1912, al mo­
mento del rinnovo della Triplice, ma successivamente, il 23 giu­
gno 1913; inoltre, secondo l'articolo di Salvemini, il nome delle
unità navali tedesche che si fermarono nel porto di Messina nel­
l'agosto 1914 non è Emden e Goschen, ma Goeben e Bresslau.
2^20
NOTE
QUADERNO I (xVl) §§ II7-18
2^27

Alcuni argomenti del citato articolo di Salvemini contro la poli­tica estera di Giolitti erano stati utilizzati da Gramsci anche in un altro articolo, del 13 ottobre 1919 (cfr ON, 278-81).
8 Cfr Antonio Salandra, La neutralità italiana (1914). Ricordi e
pensieri, Mondadori, Milano 1928, p. 260 [FG, C. carc., Milano-
Turi II; cfr anche LC, 243 e 257]. Il capo di stato maggiore, ge­
nerale Alberto Pollio, mori a Torino il i° luglio 1914: le voci che
attribuivano la causa della sua morte a suicidio non furono mai
confermate ufficialmente. Il significato politico di questo episodio
è sottolineato da Gramsci anche in altra occasione: cfr SF, 465-66
e 529.
9 Cfr Salandra, La neutralità italiana cit., p. 264.
10 Cfr Edoardo Verdinois, La sommossa di Torino del 191 j e Vap­
provvigionamento del grano. L'occupazione dei telefoni di Vero­
na, dicembre 1922. Per legittima difesa, Stab. tip. Site, Ro­
ma 1925.
11 Sull'atteggiamento della «Gazzetta del Popolo» durante i fatti di
Torino dell'agosto 1917 cfr l'articolo di Gramsci sull'«Avanti!»
(ed. piemontese) del 7 agosto 1918, L'irresponsabilità sociale, ora
in SG, 289-92. Una rievocazione dei fatti di Torino è anche nel­
l'articolo di Gramsci pubblicato sull'«Avanti!» (ed. piemontese)
del 6 novembre 1920 (Scritti 1915-21 cit., pp. 148-49).
12 Nel periodo al quale Gramsci si riferisce, l'onorevole Giuseppe
Canepa era commissario generale per gli approvvigionamenti e i
consumi alimentari.
?
13 Alcune circostanze risultano qui confuse nella memoria di Gram­
sci. Nell'agosto 1917, durante i fatti di Torino, Vittorio Emanuele
Orlando era ministro degli interni ma non aveva ancora sostituito
Paolo Boselli alla presidenza del Consiglio. Il gabinetto Boselli fu
rovesciato alla Camera solo il 25 ottobre 1917, a conclusione della
discussione sulla proroga dell'esercizio finanziario. In quella oc­
casione la Camera discusse anche degli avvenimenti torinesi del­
l'agosto e di essi si occupò Orlando come ministro degli interni.
Pochi giorni dopo il gabinetto Boselli era costretto a dimettersi
per il voto di sfiducia della Camera, e Orlando formava il nuovo
governo. Sui fatti di Torino del 1917 cfr anche il Quaderno 8
(xxvin), § 83.
14 Si tratta di un collaboratore della «Stampa», il maggiore Quirino
Gamba, che aveva sostituito come critico militare del quotidiano
torinese il maggiore della riserva Carlo Zunini, richiamato in ser­
vizio nel settembre 1915. Nel novembre dello stesso anno, in se­
guito all'intercettazione di una lettera inviata dal maggiore Zunini
al collega Gamba, il primo veniva arrestato e deferito al tribu­
nale militare di Portogruaro. Si addebitò al maggiore Zunini di
avere inviato al direttore della «Stampa», senatore Alfredo Fras-
sati, degli articoli, per altro non pubblicati, giudicati diffamatori
per l'esercito. Il processo, nel quale Frassati fu chiamato a depor-
re come testimone, ebbe luogo il 16 dicembre e si concluse con la condanna dello Zunini a due anni e mezzo di reclusione. Il pro­cesso fu utilizzato politicamente nella propaganda antigiolittiana, anche perché risultò che il maggiore Gamba aveva rapporti con un certo Klieven, proprietario di una azienda industriale a Torino e ufficiale addetto allo stato maggiore tedesco. (Per gli strascichi politici di questo processo, cfr, ad esempio, Ferdinando Martini, Diario, 1914-1918, a cura di Gabriele De Rosa, Mondadori, Mi­lano 1966, pp. 599-600).
15 Sull'episodio della polemica con i gesuiti per la questione della chiesa dei Santi Martiri a Torino, cfr i due articoli di Gramsci nella rubrica 'Sotto la Mole', del 27 e 28 giugno 1916 (ora in SM, 183-86).
§ 117. Direzione politica e militare nel Risorgimento,
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 19 (x), § 28: Direzione politico-militare del moto nazionale italiano, cfr in particolare pp. 112-14 (Q> 2050-52; già in R, 92-93).
1 Cfr Emil Ludwig, Guillaume li, traduit de l'allemand par J. P. Samson, Simon Kra, Paris 1927 [FG, C. carc., Milano]. Sebbene il volume non rechi il timbro del carcere di Turi, risulta che Gramsci lo ha avuto per qualche tempo anche a Turi (è infatti nell'elenco dei libri consegnati a Carlo l'u novembre 1929, alle pp. 93 sgg. di questo stesso Quaderno: cfr DQ). Il passo di Lud­wig a cui Gramsci si riferisce è il seguente: «La suprématie du soldat en temps de guerre constituait un credo pour Tempereur. Bismarck (vol. II, chap. 23) avait écrit: "La détermination et la délimitation des buts qui doivent étre atteints par la guerre, l'exa-men auquel procède le monarque à leurs égards, est et demeure, pendant comme avant la lutte, un problème d'ordre politique, et le caractère des solutions qu'on lui donne ne saurait rester sans influence sur celui de la conduite des hostilitèV'. L'empereur, en marge d'un exposé analogue publié par la Frankfurter Zeitung, écrivit rageusement: "Cetre grossière erreur doit étre immédia-tement anéantie par la Wilhelmstrasse, coram publico... La po­litique, pendant la guerre, garde le silence, jusqu'au jour où la strategie lui permet à nouveau de parler! "» (pp. 268-69).
§ 118. Il problema dei volontari nel Risorgimento.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel ci­tato testo C del Quaderno 19 (x), § 28, cfr in particolare pp. 114-15 (Q, 2052-53; già in R, 93-94).
1 Cfr Ettore Rota, Del contributo dei lombardi alla guerra del 1848: il problema del volontarismo, in «Nuova Rivista Storica», gennaio-febbraio 1928 (anno xn, fase. I), pp. 1-52.


NOTE
[NOTE
]2528
2 Segue un paragrafo cancellato e reso illeggibile dallo stesso Gram­sci con segni sovrapposti di inchiostro; occupa nel quaderno le ul­time quattro righe di p. 79 e le prime cinque righe di p. 79 bis.
§ 119. La demagogia.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel ci­tato testo C del Quaderno 19 (x), § 28, cfr in particolare pp. 115-16 (Q, 2053-54; già in R, 94-95).
?
1 Cfr i precedenti §§ 114, 117 e 118.
§ 120. «Credetemi, non abbiate paura...» Testo B (già in PP, 221).
1 La citazione di Ferdinando Galiani è ricavata con ogni probabi­lità da uno scritto di Benedetto Croce (Il pensiero dell'abate Ga­liani) compreso nel volume Saggio sullo Hegel seguito da altri scritti di storia della filosofia cit., p. 322.
§121. Novara 1849.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 29: Il nesso 1848-49. Novara (Q, 2054-55; già in R, 109-10).
1 L'edizione citata del volume postumo di Silvio Spaventa, curata da Benedetto Croce, è del 1923; sebbene non sia conservato tra i libri del carcere, risulta che Gramsci lo aveva letto a Turi ai primi di gennaio del 1930: cfr la lettera a Tania del 13 gennaio 1930 (LC, 315-16).
§122. Spunti e stimoli.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 16 (xxn), § 21: Oratoria, conversazione, cul­tura, cfr in particolare pp. 29bis - 30 (Q, 1889-90; già in PP, 179-80).
1 L'osservazione del Macaulay è ripresa da uno scritto autobiogra­fico di Ruggero Bonghi, utilizzato da Gramsci anche in altri qua­derni, in particolare nel Quaderno 2 (XXIV), §§ 8, 9, io, 11. Cfr «I fatti miei e i miei pensieri», II: Dal diario inedito di Ruggero Bonghi, in «Nuova Antologia», 16 aprile 1927 (anno lxii, fase. 1322), pp. 413-26. «Ho letto anche - scrive Bonghi - uno scritto dello stesso autore [Macaulay] sugli Oratori Attici. Ci ha la stessa verità pacata di erudizione, e nettezza di concetti, e splendida modestia di stile, e moltitudine di osservazioni nuove e sagaci. Queste due, tra l'altre. Attribuisce quella facilità di farsi abba-
. gliare da sofismi insin puerili, che avevano i greci ed insino i più colti, come si può vedere in certi dialoghi di Platone, l'attribuisce, vo' dire, alla gran predominanza del discorso vivo e parlato nel­l'educazione e vita greca. Infatti vuole l'abitudine della conver­sazione generare una certa facilità di trovare con gran prontezza
QUADERNO I (XVI) §§ II9-26 2529
argomenti di qualche apparenza, e che si accettano come plichi perché bastano a chiudere momentaneamente la bocca all'avver­sario» (p. 417). 2 Ibid., p. 417: Macaulay «riferisce una sentenza di Eugenio di Sa­voia, il quale diceva, che più grandi generali erano riusciti quegli che erano stati messi d'un tratto alla testa dell'esercito e nella ne­cessità del pensare alle manovre grandi e complessive».
§123. Cercare Vorigine storica esatta... Testo B (già in INT, 115-16).
1 Cfr nella citata lettera a Giulia del 30 dicembre 1929: «Questo modo di concepire l'educazione come sgomitolamento di un filo preesistente ha avuto la sua importanza quando si contrapponeva alla scuola gesuitica, cioè quando negava una filosofia ancora peg­giore, ma oggi è altrettanto superato» (LC, 314).
§ 124.1 futuristi.
Testo B (già in LVN, 173).

Tra i diversi giudizi dati da Gramsci sul futurismo cfr la lettera a Trockij sul movimento futurista italiano, dell'8 settembre 1922 (ora in SF, 527-28).
§ 125.1919.
Testo B (già in MACH, 208).
1 Cfr Alcuni temi della quistione meridionale cit. (in CPC, 149): «Il proletariato torinese, con tutta una serie di azioni, aveva di­mostrato di avere raggiunto un altissimo grado di maturità e ca­pacità politica. I tecnici e gli impiegati di officina, nel 1919, po­terono migliorare le condizioni solo perché appoggiati dagli ope­rai. Per stroncare l'agitazione dei tecnici, gli industriali proposero agli operai di nominare essi stessi, elettivamente, nuovi capisqua-dra e capireparto; gli operai respinsero la proposta, quantunque avessero parecchie ragioni di conflitto coi tecnici che erano sem­pre stati uno strumento padronale di repressione e di persecuzio­ne. Allora i giornali fecero una furiosa campagna per isolare i tecnici, mettendo in vista i loro altissimi salari, che raggiungevano fino le 7000 lire al mese. Gli operai qualificati aiutarono l'agita­zione dei manovali, che solo così riuscirono a imporsi: nell'inter­no delle fabbriche furono spazzati via tutti i privilegi e gli sfrut­tamenti delle categorie più qualificate ai danni delle meno qua­lificate. Attraverso queste azioni l'avanguardia proletaria si gua­dagnò la sua posizione sociale di avanguardia; è stata questa la base di sviluppo del Partito comunista a Torino».
?
§ 126.1922.
Testo B (già in PP, 87).


NOTE
[NOTE
]2530
1 Un accenno a questo episodio è anche contenuto in un corsivo non firmato (ma probabilmente dello stesso Gramsci) pubblicato su «l'Unità» del 13 luglio 1926, con il titolo Un gruppetto di mi-serabili politicanti; vi si legge tra l'altro: «Nel Ministero Bo-nomi (1921-22) i popolari avevano il dicastero di grazia e giusti­zia; il regime di amministrare la giustizia colle circolari raggiunse tali forme scandalose da impressionare un vecchio reazionario quale il sen. Garofalo». Su «L'Epoca» di Roma del 1922 non ap­paiono però articoli firmati da Raffaele Garofalo. È possibile tut­tavia che Gramsci avesse in mente una collaborazione anonima al giornale romano, che poteva essere stata attribuita negli ambienti giornalistici al senatore Garofalo, in quel periodo magistrato di cassazione a Napoli. Sotto il titolo II nuovo ordinamento giudizia­rio. Gravi critiche di un alto magistrato, «L'Epoca» del 26 gen­naio 1922 pubblicava una conversazione con «un alto magistrato di passaggio a Roma» (di cui si taceva il nome); a proposito del nuovo ordinamento giudiziario approvato con R.D. 14 dicem­bre 1921 (e fatto registrare con riserva), l'intervistato parlava di un eccesso di potere «tanto più doloroso, quanto più frequenti nella vita italiana divengono queste manifestazioni del Governo che legifera di fatto fuori e al di sopra del Parlamento». Qualche giorno dopo lo stesso giornale ritornava sull'argomento con un articolo, La riforma giudiziaria, attribuito a «un alto magistrato che vuol serbare l'incognito», dove tra l'altro si motivava in tal modo l'esigenza di una maggiore indipendenza della magistratu­ra : «Per un concorso eccezionale di contingenze il Consiglio Su­periore non più sembrava libero nelle sue determinazioni; né Ì suoi responsi trovavano eco concorde e favorevole nella realtà e nel sentimento di giustizia dei magistrati. Pareva che i singoli componenti giudicassero troppo con timore riverenziale, e nei gradi inferiori le personalità dei singoli membri determinavano ed ingeneravano una affannosa ricerca ed un paziente studio per propiziarsene a tempo le benevolenze e il favore. Una riforma perciò si imponeva ed era indilazionabile, innanzi tutto e soprat­tutto per mantenere salda la tempra del carattere, sicura e tran­quilla l'indipendenza dei singoli magistrati, scevri ed immuni dal servo encomio e dal codardo oltraggio» (cfr «L'Epoca» del i° feb­braio 1922). Gramsci si era già interessato a suo tempo, a propo­sito del problema dell'indipendenza della magistratura, dei di­scorsi tenuti dal senatore Garofalo per l'inaugurazione dell'anno giudiziario della corte di cassazione di Torino nel 1916 e nel 1918: cfr Le opinioni del senatore Garofalo (ora in SG, 47-48) e La borghesia italiana. Raffaele Garofalo (ora in Scrìtti 1915-21 cit., pp. 46-48). Cfr anche, su Raffaele Garofalo, un precedente articolo di Gramsci in 'Sotto la Mole' del 20 luglio 1916, Il buon diritto, ora in SM, 202-3. Di Garofalo Gramsci si occupa anche in altre note dei Quaderni.
QUADERNO I (XVI) §§ 127-32 2^31
§ 127. La quistione dei giovani. Testo B (già in INT, 43).
1 Sullo stesso argomento, con un riferimento diretto a questo para­grafo, Gramsci ritorna nel Quaderno 3 (XX), § 34.
r
§ 128. Religione come principio e clero come classe - ordine feudale. Testo B (già in MACH, 294).
-
§ 129. Il più diffuso luogo comune...
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 19 (x), § 28, cfr in particolare p. 115 (Q, 2053; già in R, 94).
§ 130. Italia reale e Italia legale.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 19 (x), § 31 (Q, 2057-58; già in R, 176-77).
1 II giornale clericale «Italia reale» si pubblicò a Torino dal 1872
al 1914. Gramsci ricorda che negli ultimi tempi era diventato «un
insulso libello di sagrestia» (cfr il corrispondente testo C). Da
non confondere con «L'Italia reale», giornale clericale borboniz-
zante pubblicato a Napoli dal 1880 al 1883 sotto la direzione di
Francesco de Mary Ligny duca di Castellaneta.
2 Cfr Bainville, Histoire de France, in Heur et Malheur des Fran-
qais cit., cap. xxi: La Troisième République, pp. 683-713 (cfr in
particolare pp. 686-87).
§ 131. Bainville e il suffragio universale in Francia.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 13 (xxx), § 37, cfr in particolare pp. 29 -29a (Q, 1647-49; già m MACH, 111-12).
1 Cfr nota 2 al precedente § 130.
§ 132. L'idealismo attuale e il nesso ideologia-filosofia.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno io (xxxiii), parte II, § 59 (iv), cfr in parti­colare p. 38a (Q, 1355-56; già in MS, 218).
1 La rivista bimestrale «Nuovi studi di diritto, economia e politi­
ca» iniziò le pubblicazioni nel novembre 1927; tra i libri del car­
cere di Gramsci è conservata la collezione di tutti i fascicoli usciti
fino al 1933 e tre fascicoli del 1935.
2 Cfr Benedetto Croce, Storia d'Italia dal 1871 al 191% 3a ed. La­
terza, Bari 1928 [FG, C. carc., Milano - Turi I; cfr anche LC, 198],
pp, 294-95: i neutralisti «non si davano a intendere che la guer-


NOTE
[NOTE
]2532
ra che si combatteva fosse una chiara guerra d'idee, tra regimi li­berali e regimi illiberali, perché la vedevano, invece, priva o scarsa di motivi ideali e ricca di quelli industriali e commerciali, tutta nutrita d'incomposte brame e di morbosa fantasia: una sorta di guerra del "materialismo storico" o dell'"irrazionalismo filosofi­co"». Inoltre in una annotazione a p. 347 Croce aggiungeva a que­sto proposito una citazione da un articolo di Guido De Ruggiero, La pensée italienne et la guerre (in «Revue de métaphysique et de morale», tomo XXIII, 1916, n. 5): «Un penseur de chez nous - (ero io che avevo ciò detto in conversazione) - résumait scien-tifiquement cette conception en disant que cette guerre lui ap-parait comme "la guerre du matérialisme historique". L'observa-tion est heureuse et elle donne à penser».
3 In una breve recensione al libro di Henri de Man, Au delà du marxisme, in «La Critica», 20 novembre 1928 (anno xxvi, fase. VI), pp. 459-60, Croce non solo elogiava il libro, ma ne racco­mandava anche la traduzione e la diffusione in Italia; la tradu­zione italiana usciva poi Tanno successivo presso Laterza, e ve­niva recensita sulla «Critica» da De Ruggiero. Inoltre il libro di Zibordi su Prampolini, già citato (efr nota 6 al § 57) si collegava esplicitamente sìa al De Man che a Croce. Riferimenti pili espli­citi di Gramsci alle recensioni del libro del De Man sono nel Quaderno 4 (xin), § 2.
?
§ 133. Arte militare e arte politica. Testo B (già in MACH, 63-65).
1 Cfr il precedente § 48, in particolare a p. 46bis, e il prece­dente § ^6.
§ 134. Lotta politica e guerra militare. Testo B (già in MACH, 62-63).
§135. Americanismo.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 22 (v), § 6: Autarchia finanziaria dell'industria {Q, 2153-58; già in MACH, 319-23).
1 Cfr Carlo Pagni, A proposito di un tentativo di teoria pura del
corporativismo, in «La Riforma sociale», settembre-ottobre 1929
(anno xxxvi, fase. 9-10), pp. 449-73.
2 In realtà fu Tomaso Borelli, nell'ottobre 1918, a sostituire Italo
Minunni nella direzione della «Gazzetta di Torino» ; cfr l'articolo
di Gramsci Uomini, idee, giornali e quattrini, nell'edizione pie­
montese dell'«Avanti!», 23 ottobre 1918 (ora in SG, 329-33).
3 In una nota della raccolta degli scritti di Gramsci dell'«Ordine
Nuovo», un articolo firmato «For Ever» è attribuito a Massimo
Fovel (cfr ON, 377); ma l'attribuzione è inesatta. È stato poi
chiarito che allo pseudonimo di «For Ever» corrispondeva l'anar-
QUADERNO I (XVI) §§ 133-39 2^33
chico Corrado Quaglino (cfr La cultura italiana del '900 attraver­so le riviste, vol. VI: «L'Ordine Nuovo», a cura di Paolo Spria-no, Einaudi, Torino 1963, p. 48, nota 3).
4 La sottoscrizione di Passigli per «L'Ordine Nuovo» fu registrata
a suo tempo nell'apposita rubrica del settimanale torinese; cfr
«L'Ordine Nuovo» 27 marzo 1920 (anno 1, n. 42), p. 338.
5 Dopo la scissione di Livorno (gennaio 1921) la direzione del «La­
voratore», già organo del movimento socialista triestino, era pas­
sata ai comunisti, che avevano conquistato la maggioranza a
Trieste.
6 Questo episodio aveva dato luogo a suo tempo a una lunga pole­
mica tra l'«Avanti!» e «l'Unità». In un articolo di fondo, // ca­
pitale americano in Italia, firmato «Free Trader» (pseudonimo di
Massimo Fovel), l'«Avanti!» del 5 agosto 1925 aveva preso po­
sizione in favore degli investimenti di capitali americani in Italia.
Nel corso della polemica - che fu iniziata dall'«Unità» con una
lettera aperta di Angelo Tasca, dell'8 agosto, pubblicata però con
ritardo, nel numero del 19 agosto - intervenne anche Gramsci,
con una serie di articoli del settembre 1925, Un giornale in liqui­
dazione, un partito alla deriva (ora in CFC, 280-91). Già prece­
dentemente Gramsci aveva avuto occasione di polemizzare con
Fovel, con un corsivo pubblicato sull'«Unità» del 17 giugno
1925, Massimalismo piccolo-borghese (ora in CFC, 373-74)- Cfr
anche Per la verità cit., pp. 324-25, 395-96.
7 Cfr nota 9 al precedente § 61,
§ 136. Novecentismo di Bontempelli.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 23 (VI), § 29 (Q, 2216; inedito).
r
1 L'articolo di Prezzolini Viva l'artificio! era stato pubblicato per
la prima volta su «La Voce», 15 febbraio 1915 (anno vii, n. 5),
pp. 288-96; fu poi ristampato in Giuseppe Prezzolini, Mi pare...,
edizione Delta, Firenze 1925 [FG, C. carc., Turi III], pp. 51-61.
2 Cfr Massimo BontemrjellL Nostra dea. Mondadori. Milano 1025.
§ 137. Novecentisti e strapaesani.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 23 (VI), § 30 (Q, 2216; già in LVN, 173).
§138. Risorgimento.
Testo A: non risulta però ripreso nei testi C (inedito).
§ 139. Azione Cattolica.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 20 (xxv), § 2: L'Azione Cattolica e i terziari francescani (Q, 2086-87; già in MACH, 229-30).
2534 NOTE
§ 140. La costituzione spagnola del 1812 nel Risorgimento.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 39: La costi­tuzione spagnola del 1812 (Q, 2062; già in R, 131).
§ 141. Americanismo.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 22 (v), § 7: Mino Mac­cari e Vamericanismo (Q, 2158; già in MACH, 359).
1 Cfr Mino Maccari, Il trastullo di strapaese (Canzoncine e legni incisi), Vallecchi, Firenze 1928 [G. Ghilarza, C. care], pp. 10-11. Questo libretto del Maccari era stato più volte sequestrato a Gramsci, sia nel carcere di Roma che a Turi: cfr la minuta di istanza al capo del governo, del settembre 1930, in Quaderno 2 (XXIV), pp. 159-60 (DQ).
§ 142. Giuseppe Prezzolini e gli intellettuali.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 31: Prezzo-lini (Q, 2216-18; già in LVN, 164-65).
1 Cfr Giuseppe Prezzolini, Codice della vita italiana. Quaderni del­
la Voce, serie III, n. 45, «La Voce» Società Anonima Editrice,
Firenze 1921 [FG, C. carc., Turi II].
2 La lettera di Prezzolini a Gobetti, Per una società degli Apoti, fu
pubblicata per la prima volta in «La Rivoluzione Liberale», 28
settembre 1922 (anno 1, n. 28), p. 104, e ristampata poi in Prez­
zolini, Mi pare... cit., pp. 101-9 (con l'inesatta indicazione del
1923, ripresa da Gramsci nel testo). È stata inoltre ripubblicata
anche in Antologia della «Rivoluzione Liberale», a cura di Nino
Valeri, De Silva, Torino 1948, pp. 74-82.
3 Un primo commento di Gobetti, di carattere interlocutorio, era
apparso in calce alla stessa lettera di Prezzolini, nel numero citato
di «Rivoluzione Liberale» (si può leggere ora nell'antologia cit.,
pp. 82-83, e in Gobetti, Scritti politici cit., pp. 409-10). In se­
guito, anche in rapporto a un intervento di Augusto Monti, Go­
betti ritornava sull'argomento, polemizzando in termini molto più
recisi con la posizione di Prezzolini, in un altro articolo di «Rivo­
luzione Liberale», 25 ottobre 1922 (anno 1, n. 31), p. 114 (ora
in Antologia cit., pp. 91-97, e in Scritti politici cit., pp. 411-15).
Gramsci, che in quel periodo viveva a Mosca, non ebbe modo di
seguire direttamente questa polemica, e prese probabilmente vi­
sione dello scritto di Prezzolini solo dalla raccolta citata Mi pare...
§ 143. Qualità e quantità.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 22 (v), § 8 (Q, 2158-59; già in MACH, 335).
1
QUADERNO I (xVl) §§ 140-47 2535
§ 144. Auguste Boullier, Vile de Sardaigne. Testo B (già in PP, 222-23).
1 Cfr Auguste Boullier, L'ile de Sardaigne. Description, Histoire,
Statistique, Moeurs, État social, E. Dentu, Paris 1865 [FG, C.
carc., Milano], Sebbene il volume non rechi le registrazioni del
carcere di Turi, risulta che Gramsci lo ha avuto a disposizione per
qualche tempo anche a Turi: a p. 95 di questo stesso quaderno
questo titolo è compreso in un elenco di sedici volumi «da con­
segnarsi a Tatiana» con l'annotazione 13 marzo 1930 (cfr DQ).
2 Cfr Boullier, Vile de Sardaigne cit., Préface, p. 1 nota: «Au mo­
ment où je visitais la Sardaigne le bruit d'une cession de cette ile
à la France, sans avoir aucun fondement, avait pris quelque con-
sistance. On s'en était entretenu au parlement italien et au par-
lement britannique et l'on avait fonde à Cagliari un journal desti­
ne à combattre ce prétendu projet».
3 Menzionato in nota a p. 3 dell'opera citata. Si tratta di un volume
pubblicato nel 1864; una nuova edizione apparve poi nel ^^5>
con il titolo leggermente modificato: Auguste Boullier, Vile de
Sardaigne. Dialecte et chants populaires, 2a ed. refondue et cor-
rigée, E. Dentu, Paris 1865.
4 Cfr Boullier, Vile de Sardaigne. Description, Histoire, ecc. cit.,
pp. 121 sgg.
5 Cfr ibid., libro IV, cap. vi, pp. 257-70. La cifra di 500 000 sterline
non era però proposta come canone annuo; in una lettera del
io febbraio 1804 Nelson scriveva: «On me dit que le revenu de
l'ile, les dépenses payées, ne donne pas au roi 5000 livres sterling
Dar an; s'il en est ainsi, je lui donnerais pour la céder 500000
! ivres sterling qui lui produiraient pour toujours 25 000 livres
sterling par an...» (p. 263).
§ 145. Il talento.
Testo B (già in PP, 134).
1 Cfr Luca Beltrami, Rievocazioni artistiche e letterarie dell'Otto­cento: lo scultore Emilio Quadrelli, in «Il Marzocco», 2 mar­zo 1930 (anno xxxv, n. 9).
S 146. Nella recensione...
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 22 (v), § 9 (Q, 2160; già in MACH, 326).
1 Cfr la rubrica 'Rassegna delle pubblicazioni economiche', in «Ri­vista di politica economica», 28 febbraio 1930 (anno XX, fase. II), pp. 226-27.
§ 147. «In mille circostanze della mia vita...» Testo B (già in PP, 135).


NOTE
[NOTE
]2536
1 La citazione è ricavata da un articolo, firmato «Bdm», Un profilo di Vincenzo Monti, pubblicato in «Il Marzocco», 2 marzo 1930
cit.
§ 148, Lorianismo.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 28 (in), § 14: Loria e l'alt ime tria (Q, 2332; già in INT, 174).
1 Questa citazione di Aristotele (dalla Politica, VII n) è ripre­sa con ogni probabilità dall'opera di Enrico Ruta, Politica e ideo­logia, 2 voli., Corbaccio, Milano 1929 [FG, C. carc., Turi II], efr in particolare vol. II, p. 9,
§ 149. Nord e Sud. Testo B (già in R, 2io-n).
1 La stesura di questa nota, iniziata a p. 92, continua a p. 92bis, e riprende infine a p. 95bis. Le pagine intermedie (da p. 93 a p. 95) erano state precedentemente utilizzate da Gramsci come prome­moria per elenchi di libri consegnati al fratello Carlo e alla cogna­ta Tatiana a più riprese, dall'i 1 novembre 1929 al 20 maggio 1930 (efr DQ).
§ 150. La concezione dello Stato secondo la produttività delle classi sociali.
Testo A: ripreso, insieme al § 151, in un testo C del Quaderno io (xxxin), parte II, § 61: Punti per un saggio critico sulle due storie del Croce: d'Italia e d'Europa (Q, 1359-62; inedito).
1 Cfr Raffaele Ciasca, L'origine del «Programma per l'opinione na­
zionale italiana» del 184J-48, Albrighi, Segati e C, Milano-Roma-
Napoli 1916 [FG, C. carc., Turi II]. È tra i libri che Gramsci ave­
va a Roma prima dell'arresto; Gramsci lo aveva richiesto già du­
rante il periodo di permanenza al confino di Ustica (efr LC, 12),
ma lo ricevette solo a Turi, dopo aver rinnovato la richiesta il
27 marzo 1929 (efr LC, 263).
2 Cfr nota 2 al precedente § 44.
3 Cfr nota 1 al precedente § 10.
§151. Rapporto storico tra lo Stato moderno francese nato dalla Ri­voluzione e gli altri Stati moderni europei.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 150, nel citato testo C del Quaderno io (xxxni), parte II, § 61 (Q, 1358-59; inedito).
1 Cfr nota 32 al precedente § 44.
2 Cfr il precedente § 150.
QUADERNO I (XVl) §§ 148-32 2537
§152. Marx ed Hegel.
Testo A: ripreso, insieme al § 155, in un testo C del Quaderno io (xxxiii), parte II, § 60: La proposizione che occorre rimettere «l'uo­mo sui suoi piedi» (Q, 1356-57; in MS, 70-71, è stato utilizzato, con qualche aggiustamento stilistico, il testo A).
1 Per il riscontro dei riferimenti a Marx e a Hegel, qui, come al­trove, citati a memoria, occorre tener presente le traduzioni del­l'epoca, utilizzate nella letteratura critica sul marxismo e delle quali anche Gramsci si era servito. Lo stesso Gramsci del resto sottolinea più volte in questo testo il carattere approssimativo dei suoi riferimenti (da ciò anche qualche incertezza stilistica, soprat­tutto alla fine del paragrafo). La fonte del primo riferimento - al­l'affermazione di Marx secondo cui Hegel «fa camminare gli uo­mini con la testa in giù» — è il Poscritto alla seconda edizione del Capitale, secondo la traduzione italiana della «Biblioteca dell'eco­nomista» dell'Utet, pubblicata per la prima volta nel 1886 (3* ri­stampa 1924, p. 681): «...Hegel quantunque grazie al suo qui prò quo, sfiguri la dialettica col misticismo, non cessa dall'essere stato il primo ad esporne il movimento complessivo. In Hegel essa cammina sulla testa; basta rimetterla sui piedi per trovarle una fisionomia completamente ragionevole» (la traduzione è piut­tosto libera; nell'originale tedesco: «Die Mystifikation, welche die Dialektik in Hegels Handen erleidet, verhindert in keiner Weise, dass er ihre aUgemeinen Bewegungsformen zuerst in um-fassander und bewusster Weise dargestellt hat. Sie steht bei ihm auf dem Kopf. Man muss sie umstiilpen, um den rationellen Kern in der mystischen Hiille zu entdecken»). Sulla traduzione del­l'Utet sono basati probabilmente alcuni riferimenti di Croce; cfr Materialismo storico ed economia marxistica cit., pp. 4-5: «Come si sa, il Marx, discorrendo delle relazioni del suo pensiero con lo hegelismo usò una volta una frase a punta che è stata presa troppo per la punta. Egli disse che lo Hegel pone la storia sulla testa, e che bisogna capovolgerla per rimetterla sui piedi»; cfr anche Conversazioni critiche, serie I, Laterza, Bari 1918 [FG, C. carc., Turi I], p. 297: «Quanto si è stentato e sottilizzato per intendere, ad esempio, in che senso il Marx avrebbe capovolta la dialettica hegeliana e rimessa la verità, che era collocata con la testa in giù, sui piedi». Non risulta però che Croce, come Gramsci credeva di ricordare, si sia posta la questione dell'origine dell'immagine di Marx. Tale questione era stata invece toccata da Antonio Labrio­la, il quale in una nota del terzo saggio (alla fine del capitolo iv) aveva osservato che «il verbo usato da Marx, umstiilpen, si dice comunemente del rimboccare i calzoni, o del ripiegar le maniche»: cfr Antonio Labriola, Discorrendo di socialismo e di filosofia, 2a ed. Loescher, Roma 1902 [FG], p. 54. La stessa immagine del rad­drizzamento della dialettica hegeliana è ripresa da Engels, in par­ticolare in Ludovico Feuerbach e il punto d'approdo della filo-
2538
NOTE
QUADERNO I (XVl) §§ 153-55
2539

sofia classica tedesca-, cfr trad. it. Mongini, Roma 1902, p. 28: «Ma con ciò la stessa dialettica del concetto diveniva solo il ri­flesso cosciente del moto dialettico del mondo reale, e con ciò'la dialettica hegeliana era raddrizzata, o piuttosto mentre stava sulla testa, era rimessa sui piedi». Anche il riferimento a Hegel di Gramsci è dovuto alla reminiscenza di una citazione di Engels, nell'opuscolo L'evoluzione del socialismo dall'utopia alla scienza (cfr trad. it. Mongini, Roma 1902, p. 8); dopo aver affermato nel testo — ricavato, come è noto, da tre capitoli dell'' Antiduhring -che «fu quello il tempo, in cui secondo Hegel, il mondo fini per rizzarsi sulla testa», Engels aggiunge in nota: «Il passo dello Hegel sulla Rivoluzione francese è il seguente: "Il pensiero, la nozione del diritto, si fece di punto in bianco valere, né l'antico edificio del torto potè opporre resistenza alcuna. In nome del di­ritto è adesso proclamata una nuova concezione, sulla quale tutto deve poggiare. Da che il sole sta sul firmamento e i pianeti gli gi­rano intorno, non fu mai visto che l'uomo si rizzasse sulla testa, cioè sul pensiero, e che su questo costruisse la realtà..." ("Solange die Sonne am Firmament steht und die Planeten um sie kreisen, war das noch nicht gesehen worden, dass der Mensch sich auf den Kopf, dass ist auf den Gedanken stellt und die Wirklichkeit nach diesem erbaut")». Questa citazione di Hegel è tratta però non dalla Filosofia del diritto, ma dalla Filosofia della storia (Vor-lesungen uber die Pbilosophie der Geschichte, p. 535 dell'ed. cit. da Engels, in Werke, vol. IX, 2a ed. Berlin 1840).
§153. Conversazione e cultura.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 16 (xxn), § 21: Oratoria, conversazione, cul­tura, cfr in particolare pp. 30 - 31 bis (Q, 1891-93; già in PP, 180-82).

1
[1
]Cfr il precedente § 122.
Cfr nota 1 al citato § 122.
Nel saggio 'L'ultimo dei puristi; cfr Francesco De Sanctis, Saggi critici, ia ed. milanese a cura e con note di Paolo Arcari, vol. II, Treves, Milano 1924, p. 152: «Il marchese era a tutti caro e ri­spettato, perché amava i suoi giovani, cosi li chiamava, non stu­denti, né discepoli, ed era il loro protettore, il loro padre. Ci erano attorno a lui un gruppo di veterani, giovani stati li da cinque o sei anni, e che il marchese scherzando chiamava gli "Anziani di Santa Zita" (/«/., XXI, 38). Il loro giudizio era molto autorevole, e quando parlava l'un di essi si faceva silenzio, l'irrequieto mar­chese per il primo, e si stava a bocca aperta». Questo volume, in­sieme al vol. I e al vol. Ili della stessa opera, è in FG, C. carc., Milano (cfr anche LC, 94); risulta però che Gramsci li ha avuti anche a Turi (cfr, ad esempio, la lettera del 20 settembre 1931, in LC, 489-93), sebbene manchi nei volumi il contrassegno di questo carcere.
4 Si accenna qui per la prima volta nei Quaderni al manuale di
Bucharin sul materialismo storico sottoposto poi in seguito da
Gramsci a una critica dettagliata. Il libro di Bucharin, Teorija
istoriceskogo materializma. Populjarnyj ucebnik marksistkoj so­
ciologa (La teoria del materialismo storico. Manuale popolare di
sociologia) fu pubblicato per la prima volta a Mosca nel 1921. At­
traverso traduzioni nelle principali lingue europee, in particolare
in tedesco, in inglese e in francese, quest'opera ebbe un'ampia
diffusione internazionale. Con ogni probabilità Gramsci aveva già
letto questo manuale, nell'originale o in una traduzione, nel 1922-
1923, durante il suo soggiorno nell'Unione Sovietica; ne aveva
anche utilizzato alcuni stralci nelle due dispense scritte per la
«scuola interna di partito» nel 1925 (la prima parte del corso, av­
vertiva Gramsci nell'introduzione, «ricalcherà o addirittura darà
la traduzione del libro del compagno Bukharin sulla teoria del
materialismo storico»: cfr CPC, 56). È da ricordare inoltre un al­
tro precedente: l'utilizzazione del libro di Bucharin fatta da Ugo
Girone negli ultimi due numeri della rivista «Prometeo»: cfr
Ugo Girone, Teoria del materialismo storico, in «Prometeo», 15
maggio 1924 (anno 1, n. 5), pp. 105-6; giugno-luglio 1924 (anno 1,
n«6-7), pp. 122-24 (si tratta di una libera traduzione del testo
buchariniano, come riconosce, sia pure un po' confusamente, lo
stesso autore nell'avvertenza alla prima puntata).
In una lettera del 25 marzo 1929 Gramsci chiedeva di avere la traduzione francese del libro di Bucharin pubblicata a Parigi nel 1927 (cfr LC, 264-65): Nicolai Ivanovich Boukharine, La théorie du matérialisme historique, Manuel populaire de sociologie mar­xiste, Traduction de la 4ème édition suivie d'une note sur La po­sition du problème du matérialisme historique, Éditions Sociales Internationales, Paris 1927. Sebbene il volume non sia conser­vato tra i libri del carcere, non vi è dubbio che questo testo sia pervenuto a Gramsci a Turi: già questo primo giudizio presup­pone una rilettura recente. Lo stesso accenno alle «deficienze del­ia conversazione» nel libro di Bucharin ritorna in un'altra nota: cfr il Quaderno 8 (xxvm), § 229.
5 Cfr Friedrich Engels, Antiduhring, trad. di G. De Caria, Editori
Riuniti, Roma 1968, pp. 13-14. Su questo argomento cfr anche
il Quaderno 4 (XIII), § 18.
6 Si tratta con ogni probabilità di un ricordo della vita universitaria
di Gramsci. Giuseppe Peano era insegnante all'università di To­
rino quando essa era frequentata da Gramsci.
§ 154. Clero e intellettuali. Testo B (già in INT, 39).
§155. Marx ed Hegel.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 152, nel citato testo C del
254°
NOTE
QUADERNO I (XVI) §§ 156-58
2541

Quaderno io (xxxm), parte II, § 60 (Q, 1357; anche questo para­grafo, come il 152, è stato utilizzato secondo il testo A in MS, 71).

1
[1
]Cfr il precedente § 152.
2 Cfr Antonio Labriola, Saggi intorno alla concezione materialistica della storia, IV: Da un secolo all'altro. Considerazioni retrospet­tive e presagi, ricostruzione di Luigi Dal Pane, Cappelli, Bolo­gna 1925 [FG, C. carc., Turi II]. Gramsci aveva questo libro già a Roma, prima dell'arresto (cfr LC, 263-64). Anche l'affermazione di Labriola, compreso il riferimento ad Anassagora, ha la sua fon­te nel passo della Filosofia della storia di Hegel citata nella nota di Engels a L'evoluzione del socialismo dall'utopia alla scienza (cfr nota 1 al precedente § 1^2).
§ 156. Passato e presente. Testo B (già in PP, 4),
§ 157. Croce e gli intellettuali.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno io (xxxm), parte II, § 59: Note per un saggio su B. Croce, cfr in particolare pp. 383-39 (Q, 1336; già in MS, 218-19).
1 Cfr Ivanoe Bonomi, Leonida Bis sola ti e il movimento socialista in
Italia, Cogliati, Milano 1928 [FG, C. carc., Turi II]; Zibordi,
Saggio sulla storia del movimento operaio in Italia. Camillo Pram-
polini e i lavoratori reggiani cit.; per il libro del De Man tradotto
da Schiavi cfr nota 13 al precedente § 61 e nota 3 al prece­
dente § 132. Sia il libro di Bonomi che quello di Zibordi si ri­
chiamano esplicitamente alla Storia d'Italia del Croce; nella sua
Avvertenza alla traduzione del De Man, Alessandro Schiavi ri­
corda a sua volta una postilla di Croce per giustificare il titolo
scelto per la sua traduzione (cfr De Man, Il superamento del
marxismo cit., vol. I, pp. vii-vin).
2 Cfr Giovanni Castellano, Introduzione allo studio delle opere di
Benedetto Croce. Note bibliografiche e critiche, Laterza, Bari
1920, pp. 249-^1 [FG, C. carc., Turi II], Si tratta di una lettera
indirizzata a un amico nel 1909, e pubblicata nel 1914 dalla «Ri­
vista di Roma»; il Castellano ne riporta ampi stralci come «docu­
mento personale e sociale degli effetti prodotti dall'opera del C.
nei primi anni della sua operosità filosofica e della intrapresa pub­
blicazione della Critica». In questa lettera Ignazio Raimondo
scriveva, tra l'altro: «Ho letto tempo fa, in un giornale, che come
gli uomini dai quarantanni in su, in Italia, hanno imparato a scri­
vere dal Carducci, cosi i giovani della nostra generazione hanno
imparato a pensare dal C.»; «il C. è soprattutto un critico che noi
giovani amiamo per le molte cose buone che da lui abbiamo im­
parato, e anche per quelle altre che ci ha insegnato ad appren­
dere, fornendoci di un indirizzo e di un metodo che non abbiamo
mai trovato nelle scuole (ripiene del tanfo delle cattedre). Da lui abbiamo saputo che studiare non è ammassare nozioni e fatti co­me bottiglie in una cantina, che il cervello non è un recipiente do­ve si travasino le idee altrui, che l'istruzione non è una pedan­tesca imbottitura»; «Non ci è argomento su cui il C. non abbia portato la sua attenzione, il contributo di sue particolari vedute: dal Carducci alla harnackiana "essenza del cristianesimo", dalla concezione realistica della storia (quali definitive osservazioni sul pregiudizio corrente dell'obiettività della storia, e sull'impossibi­li tà di sopprimere P"uomow, che sembrava cosi facile impresa al­l'ottimo Taine!) alla questione dell'esistenza di una letteratura dialettale, dalla psicologia dello James al positivismo dell'Ardigò, dal romanzo al marxismo, dalle questioni religiose al Museo di Napoli»; «E la conclusione di questa incredibile attività si rias­sume in un risultato pratico: restituire a noi giovani la baldanza del nostro pensiero, la fiducia nell'umana ragione. Il C. è vera­mente uno dei più grandi benefattori d'Italia. Per questo lo ve­neriamo e lo amiamo quanti, a lui sconosciuti, ci siamo abbeve­rati alle limpide fonti del suo insegnamento». Nel periodo in cui scriveva questa lettera il Raimondo militava nel Partito socialista (nel 1913 fu eletto deputato nelle liste socialiste); usci dal partito nel 1914, dopo il Congresso di Ancona, quando fu sancita l'in­compatibilità tra l'iscrizione al Partito socialista e l'appartenenza alla Massoneria.
t
L'arringa del Raimondo in questo processo a suo tempo celebre era stata pubblicata in opuscolo: cfr Avv. Orazio Raimondo, In difesa di Maria Tiepolo, Bartelli e Verando, Perugia s. d. (ma 1914). Tuttavia l'accenno di Gramsci è frutto evidentemente di lontani ricordi.
§158. «Animalità» e industrialismo.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 22 (v), § io (Q, 2160-64; già in MACH, 326-29).
j
QUADERNO 2 (XXIV) §§ I-II
2543

QUADERNO 2 (XXIV)
§ 1. Vittorio Giglio, Milizie ed eserciti d'Italia. Testo B (già in MACH, 218).
1 L'indicazione bibliografica è ricavata da un annuncio pubblicita­rio pubblicato su «Il Marzocco», 20 marzo 1927 (anno xxxii, n. 12).
§ 2. Italo Raulich, Storia del Risorgimento politico d'Italia. Testo B (già in R, 185).
1 L'indicazione è ricavata da una segnalazione contenuta nella ru­brica 'Recentissime pubblicazioni italiane', in «L'Italia che scri­ve», aprile 1927 (anno x, n. 4), p. 91.
§ 3. Giorgio Macaulay Trevelyan, Daniele Manin e la rivoluzione ve­neziana del 48.
Testo B (già in R, 185). 1 Segnalato in «L'Italia che scrive», aprile 1927 cit., p. 91.
§ 4. Dal rapporto letto... Testo B (già in PP, 224).
1 È probabile che Gramsci avesse conservato alcuni ritagli del gior­nale «Il Sole» che seguiva regolarmente nel carcere di Milano, con particolare attenzione per i bilanci delle società per azioni. Cfr la lettera del 4 aprile 1927: «Compro "Il Sole", giornale in­dustriale-commerciale, e leggo qualche notizia economica (mi so­no letto tutte le relazioni annuali delle Società per azioni)» (LC, 68).
§ 5. Angiolo Gambaro, Riforma religiosa nel Carteggio inedito di Raffaello Lambruscbini.
Testo B (già in R, 183-84).
1 Notizie e spunti per questo paragrafo sono ricavati dalla recen­sione, firmata M. G. R., al volume cit. di Gambaro, in «Nuova Antologia», 16 aprile 1927 (anno lxii, fase. 1322), pp. 507-8.
§ 6. Articolo «Problemi finanziari»... Testo B (inedito).
1 Questo scritto di Tittoni è citato all'inizio dell'articolo menzio­
nato nel titolo: Verax, Problemi finanziari, in «Nuova Antolo­
gia», i° giugno 1927 (anno lxii, fase. 1325), pp. 294-315. Da
questo stesso articolo sono ricavati, spesso alla lettera, quasi tutti
gli appunti di questo paragrafo. Gli interventi di Gramsci sono
sempre tra parentesi, e spesso anche tra virgolette; solo in pochi
casi sono contrassegnati dalla sigla A. G.
2 Verax, Problemi finanziari cit., p. 296. Il corsivo è di Gramsci.
3 Ibid., p. 300. Il corsivo è di Gramsci.
4 Ibid., p. 303. Il corsivo è dell'autore.
5 Ibid., p. 306.
6 La lettera di Alberto De Stefani è nella «Nuova Antologia»,
16 giugno 1927 (anno lxii, fase. 1326), pp. 507-8, sotto il titolo
Problemi finanziari, nella rubrica 'Notizie e commenti'.
§ 7. Articoli di Luzzatti... Testo B (inedito).
1 L'elenco completo di questi articoli di Luigi Luzzatti, dal quale sono ricavati i titoli citati sopra da Gramsci, è in calce a un breve articolo commemorativo di Tommaso Tittoni, Luigi Luzzatti, in «Nuova Antologia», 16 aprile 1927 cit., pp. 385-91.
§ 8. Un giudizio di Manzoni su Victor Hugo. Testo B (già in PP, 221).
1 Cfr Ruggero Bonghi, «I fatti miei e i miei pensieri», II: Dal dia­rio inedito, in «Nuova Antologia», 16 aprile 1927 cit., p. 413.
§ 9. 7 filosofi e la Rivoluzione francese. Testo B (già in MACH, 217).
1 Cfr Bonghi, «I fatti miei e i miei pensieri», Il cit., pp. 418-19.
§10. Un gondoliere veneziano... Testo B (inedito).

Cfr Bonghi, «I fatti miei e i miei pensieri», II cit., p. 420. L'epi­sodio è ripreso nel Quaderno 4 (XIII), § 65.
Su. Manzoni e Rosmini su Napoleone III. Testo B (già in PP, 223).
1 Cfr Bonghi, «I fatti miei e i miei pensieri», II cit., p. 426.
[floating image: 'image']2^44 N0TE
§ 12. La marina mercantile italiana. Testo B (già in MACH, 190-92).
1 Cfr L. Fontana Russo, La nostra marina transatlantica, in «Nuo­va Antologia», 16 aprile 1927 cit., pp. 489-99. Come si avverte nel testo, tutto il paragrafo è costruito con estratti dall'articolo citato; gli interventi di Gramsci, contrassegnati qualche volta, ma non sempre, con la sigla A. G., sono sempre tra parentesi, e spes­so anche tra virgolette. I sottotitoli sono di Gramsci.
§ 13. Eugenio Di Carlo, Un carteggio inedito... Testo B (già in MACH, 301).
1 I dati e gli elementi di informazione sul volume di Eugenio Di Carlo sono ricavati da una recensione, a firma B. Mig., in «Nuova Antologia», i° maggio 1927 (anno lxii, fase. 1323), pp. 124-25. È di Gramsci l'osservazione finale, tra parentesi.
§ 14. Amy A. Bernardy, Forme e colori di vita regionale italiana. Testo B (già in LVN, 194).
1 L'indicazione bibliografica è ricavata dall'elenco dei * Libri e re­centi pubblicazioni' in «Nuova Antologia», i° maggio 1927 cit., p. 128.
§ 15. Gli Albanesi d'Italia. Testo B (già in PP, 223).
1 Cfr Vico Mantegazza, Sulle vie dell'Oriente, in «Nuova Antolo­gia», i° maggio 1927 cit., pp. 98-106.
§ 16. Francesco Tommasini, Politica mondiale e politica europea. Testo B (già in MACH, 175, 177-78, 176-77, 174, 178-79, 180-81).
1 Cfr Francesco Tommasini, Politica mondiale e politica europea, in «Nuova Antologia», i° maggio 1927 cit., pp. 35-52; 16 mag­gio 1927 (anno lxii, fase. 1324), pp, 204-17. Tutto il paragrafo è un riassunto di questo articolo; osservazioni e commenti di Gramsci sono tra parentesi.
§ 17. Guido Bustico, Gioacchino Murai... Testo B (già in R, 179).
1 Cfr Guido Bustico, Gioacchino Murai nelle memorie inedite del generale Rossetti, I: La «politica nuova» del 1814, in «Nuova Antologia», 16 maggio 1927 cit., pp. 129-37; II: Una missione segreta e G. Grassi, in «Nuova Antologia», i° giugno 1927 cit., pp. 320-31; III: La fuga del Murai da Napoli, in «Nuova Anto­logia», 16 giugno 1927 cit,, pp. 433-52,
QUADERNO 2 (XXIV) §§ 12-23 2545
§ 18. Una politica di pace europea. Testo B (già in MACH, 171).
1 L'articolo Una politica di pace europea, firmato «Argus», è nel
numero già citato della «Nuova Antologia» (i° giugno 1927),
alle pp. 332-38.
2 Si tratta probabilmente dell'articolo di Manfredi Gravina, Le
grandi navi, pubblicato come articolo di fondo sul «Corriere della
Sera» del 24 luglio 1927.
§ 19. Articolo di Roger Labonne. Testo B (già in MACH, 198).
1 II riassunto dell'articolo di Roger Labonne, citato nel testo, è ri­preso dalla rubrica *La pagina delle riviste', in «Rivista d'Italia», 15 marzo 1927 (anno xxx, fase. III), pp. 487-88.
§ 20. Per i rapporti tra il Centro tedesco e il Vaticano. Testo B (già in MACH, 171-72).
1 Nella rubrica 'La pagina delle riviste', in «Rivista d'Italia», 15 marzo 1927 cit., pp. 489-90.
§21. L'Etiopia d'oggi.
Testo B (già in MACH, 199-202).
1 Tutti i dati di questo paragrafo sono ripresi dall'articolo L'Etio­pia d'oggi, in «Rivista d'Italia», 15 marzo 1927 cit., pp, 343-52.
§ 22. Stefano Jacini, Un conservatore rurale della nuova Italia. Testo B (già in R, 174-75).
1 Sia l'indicazione bibliografica che le notizie contenute nel para­
grafo sono ricavate da un articolo di Filippo Meda, Stefano Ja­
cini, in «Rivista d'Italia», 15 marzo 1927 cit., pp. 325-36. L'opera
di Stefano Jacini, citata nel testo, era stata pubblicata dall'edi­
tore Laterza nel 1926.
2 Cfr Meda, Stefano Jacini cit., p. 328.
§23. Eurasiatismo. Testo B (già in PP, 206).
Tutto il paragrafo è ricavato da un'informazione contenuta nella rubrica Ta pagina delle riviste', sotto il titolo Politica europea e politica mondiale, in «Rivista d'Italia», 15 maggio 1927 (anno xxx, fase. V), pp. 213-14; tale informazione riassume un articolo di Bernhard Histermann pubblicato dalla rivista «Abendland», aprile 1927.

i
***


2547
[2547
]2.54^ NOTE
§ 24. Politica mondiale e politica europea. Testo B (già in MACH, 175).
1 II paragrafo è ripreso alla lettera dalla stessa rubrica della «Rivi­sta d'Italia» citata alla nota 1 del precedente § 23. La fonte ori­ginaria è un articolo di Enrico Mataia pubblicato dalla rivista «Abendland», aprile 1927.
§ 25. Il nazionalismo italiano. Testo B (già in MACH, 202-3).
1 Qualche spunto per questo paragrafo deriva con ogni probabi­lità dalla lettura di un articolo di Arturo Beccari, Nazionalismo e irredentismo. Scipio Sighele, in «Rivista d'Italia», 15 maggio 1927 cit., pp. 5-16; ma, a parte alcuni nomi e date ricavati dal­l'articolo, quasi tutte le osservazioni e i giudizi sono di Gramsci.
§ 26.1 giornali tedeschi. Testo B (già in INT, 164-66).
1 Hugenberg era un deputato tedesco di destra. Tutte le notizie di
questo paragrafo sono tratte da un articolo di Paolo Vita-Finzi,
Lettere dalla Germania: Venciclopedia a quattro soldi (La stam­
pa politica tedesca), in «Rivista d'Italia», 15 maggio 1927 cit.,
pp. 130-44.
2 Nell'articolo citato di Vita-Finzi il giornale «Az Est» è indicato
come giornale di Praga; la «Neue Freie Presse» è di Vienna.
§ 27. Il «Correspondant» del 25 luglio 1927... Testo B (già in MACH, 198 nota 1).
1 Dalla rubrica 'La pagina delle riviste', sotto il titolo La pressione italiana, in «Rivista d'Italia», 15 luglio 1927 (anno xxx, fase. VII), pp. 582-83.
§ 28. Articolo di Frank Simonds... Testo B (già in MACH, 172).
1 Dalla rubrica 'La pagina delle riviste' {Vecchi torbidi nei nuovi Balcani), in «Rivista d'Italia», 15 luglio 1927 cit., p. 583.
§29. Quintino Sella. Testo B (già in R, 159-60).
1 Cfr Cesare Spellanzon, Quintino Sella, in «Rivista d'Italia», 15 luglio 1927 cit., pp. 541-48. Tutti i dati contenuti in questo para­grafo sono ricavati da tale articolo: gli interventi di Gramsci so­no in genere tra parentesi.
QUADERNO 2 (XXIV) §§ 24-35
2 La citazione è ripresa dall'articolo cit. di Spellanzon, p. 544.
3 lbid., p. 546.
r
§ 30. Italia e Yemen nella nuova politica arabica. Testo B (già in MACH, 196-98).
1 Cfr «Rivista d'Italia», 15 luglio 1927 cit., pp. 530-40.
§ 31. Niccolò Machiavelli.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 18 (xxxn - IVbis), § 1 (Q> 1953-54; già in MACH, 211-12).
1 Cfr «Rivista d'Italia», 15 giugno 1927 (anno xxx, fase. VI), pp. 2 x 7-375-
§ 32. Augur.
Testo B (già in PP, 210).
1 Gramsci aveva qui presenti i seguenti articoli firmati «Augur», apparsi sulla «Nuova Antologia» dal 1927 al 1929: Mosca e Lon­dra (i° luglio 1927, anno lxii, fase. 1327, pp. 124-26); L'Europa centrale e gli interessi italiani dal punto di vista inglese (16 ot­tobre 1927, anno lxii, fase. 1334, pp. 502-11); Futuri orienta-menti internazionali (i° febbraio 1928, anno lxiii, fase. 1341, pp. 369-74); Il nuovo aspetto dei rapporti tra la Gran Bretagna e gli Stati Uniti d'America (16 dicembre 1928, anno lxiii, fase. 1362, pp. 488-94): questo articolo è citato da Gramsci anche più avanti, in questo stesso quaderno (§ 97); La politica della Gran Bretagna (16 luglio 1929, anno lxiv, fase. 1376, pp. 211-16).
§33. Documenti diplomatici. Testo B (già in MACH, 170-71).
1 Cfr Alessandro De Bosdari, J documenti ufficiali britannici sul­l'origine della guerra (1898-1914), in «Nuova Antologia», i° lu­glio 1927 cit., pp. 115-24. Le osservazioni di Gramsci sono anche qui tra parentesi.
§ 34. Per una politica annonaria razionale e nazionale. Testo B (già in MACH, 208).
1 Cfr Guido Borghesani, Per una politica annonaria razionale e na­zionale, in «Nuova Antologia», i° luglio 1927 cit., pp. 68-80.
§ 35, Francesco Orestano, La Chiesa Cattolica nello Stato Italiano e nel mondo.
Testo B (già in MACH, 301).


NOTE
[NOTE
]2548
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 luglio 1927 (anno lxii, fase. 1328),
pp. 137-49-
2 Cfr Intorno alla questione romana, estratto da «La Civiltà Catto­
lica», quad. 1857 del 5 novembre 1927, La Civiltà Cattolica, Ro­
ma 1927 [FG, C. carc., Turi I]. In questo opuscolo sono riportati
e discussi i documenti di una polemica svoltasi nel settembre-ot­
tobre 1927 tra T«Osservatore Romano» da una parte e Arnaldo
Mussolini e Giovanni Gentile dall'altra (con articoli pubblicati
rispettivamente sul «Popolo d'Italia» e sul «Corriere della Se­
ra»; l'articolo di Gentile è anche in Fascismo e cultura cit., pp.
182-88). In questo periodo le trattative del governo fascista con
il Vaticano sembravano stagnanti e pareva anzi che si dovesse re­
gistrare un certo irrigidimento delle due parti.
3 Questa tesi era sostenuta, con qualche cautela, nell'articolo cit.
dell'Orestano (cfr «Nuova Antologia», 16 luglio 1927 cit,, p.
138).
4 Citati in nota a p. 137, nello stesso articolo di Orestano.
§ 36. Machiavelli.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 18 (xxxn - IVbis), § 2 (Q, 1954; già in MACH, 212).
1 I dati sono ricavati da una segnalazione pubblicata nella *Rasse-gna bibliografica' della «Nuova Antologia», i° agosto 1927 (an­no lxii, fase. 1329), p. 401.
§ 37. L'Unione internazionale dei Soccorsi. Testo B (inedito).
1 I dati sono ricavati dall'articolo La conferenza internazionale per l'Unione internazionale dei soccorsi a Ginevra, pubblicato nella rubrica 'Notizie e commenti' della «Nuova Antologia», i° ago­sto 1927 cit., pp. 396-99.
§ 38. Gioviano Pontano. Testo B (già in MACH, 213).
1 I dati sono ricavati dall'articolo di Tommaso Tittoni, Coltura e politica a Perugia nel Rinascimento, in «Nuova Antologia», i° agosto 1927 cit., pp. 273-95 (cfr in particolare pp. 288-90).
§ 39. La Geopolìtica.
Testo B (già in MACH, 221).
1 Notizie ricavate dall'articolo di Roberto Almagià, Gli indirizzi attuali della geografia e il decimo Congresso geografico nazionale, in «Nuova Antologia», 16 luglio 1927 cit., pp. 246-54 (cfr in par­ticolare pp. 249-50).
QUADERNO 2 (XXIV) §§ 36-44 2^49
§ 40.1/ problema scandinavo e baltico. Testo B (inedito).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° agosto 1927 cit., pp. 380-92.
2 La citazione tra virgolette riproduce il testo dell'articolo della
«Nuova Antologia» (i° agosto 1927 cit., p. 391) in una forma un
po' abbreviata.
§41. Niccolò Machiavelli.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 18 (xxxii - IVbis), § 3 (Q, 1954-56; già in MACH, 120-21).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 agosto 1927 (anno lxii, fase. 1330), pp. 472-94-
§42. Quintino Sella. Testo B (già in R, 160-61).
1 Ripreso da un articolo di Paolo Boselli, Roma e Quintino Sella,
in «Nuova Antologia», 16 settembre 1927 (anno lxii, fase. 1332),
p. 147. L'aneddoto della risposta di Quintino Sella al Mommsen
è ricordato anche nella Storia d'Italia di Croce : Gramsci vi accen­
na nel Quaderno 8 (xxvin), § 49.
2 Cfr Benito Mussolini, Discorsi del 1929, Alpes, Milano 1930 [FG,
C. carc., Turi II], pp. 71-184.
3 Alcuni testi, a documentazione dell'atteggiamento di Quintino
Sella di fronte al problema religioso, sono citati in nota nell'arti­
colo menzionato di Boselli (cfr «Nuova Antologia», 16 settem­
bre 1927 cit., p. 148): tra l'altro, un discorso di Sella alla Came­
ra dei deputati, del 14 marzo 1882, e discorsi a Cossato, dell'ot­
tobre 1865, e a Bioglio, del 1874.
§ 43. J7 macinato. Testo B (già in R, 161).
1 Cfr Alberto De Stefani, Quintino Sella (182J-1884), in «Nuova
Antologia», 16 settembre 1927 cit., pp. 156-61.
2 Ibid., p. 158: «Il balzello fu tolto. Il popolo non si sfamò più di
prima, e, dopo qualche anno, il doganiere che aveva lasciato il mo­
lino andò a riscuotere, nei posti di confino, la gabella sul grano».
§ 44. Su Quintino Sella... Testo B (già in MACH, 218).
1 Con questi tre articoli la «Nuova Antologia» commemorava il centenario della nascita di Quintino Sella; i primi due sono uti­lizzati da Gramsci nei precedenti §§ 42 e 43; il terzo articolo, di Bruno Minoletti, è alle pp. 162-66 del fascicolo cit. della rivista.
2550 NOTE
§ 45. America e Europa. Testo B (già in MACH, 176).
1 L'informazione sul libro di Madison Grant e il relativo commen­
to sono ricavati fin qui da una nota pubblicata nella rubrica No­
tizie e commenti, della «Nuova Antologia», 16 settembre 1927
cit., pp. 257-58, sotto il titolo Questioni americane,.., con occhi
americani. La rubrica era firmata Diogene Laerzio, pseudonimo
di Arturo Calza: cfr Quaderno 6 (VIII), § 55.
2 Cfr Lettere di Georges Sorel a Roberto Michels, in «Nuovi Studi
di diritto, economia e politica», settembre-ottobre 1929 (vol. II,
fase. V), pp. 288-93, cfr in particolare pp. 292-93 (il testo citato
da Gramsci è tradotto da una lettera di Sorel del 28 agosto 1917).
§ 46. Istituzioni internazionali. Testo B (già in MACH, 221).
1 Cfr G. DalTOglio, II Congresso di Stoccolma della Camera di Commercio internazionale, in «Nuova Antologia», 16 settembre 1927 cit., pp. 244-56.
§ 47. Ada Negri.
Testo B (già in LVN, 138-39).
1 Cfr Michele Scherillo, Ada Negri, in «Nuova Antologia», 16 set­
tembre 1927 cit., pp. 167-82.
2 L'indicazione è ripresa dall'articolo citato di Scherillo.
?
§ 48. Costituzione deWImpero Inglese. Testo B (già in MACH, 172-74).
1 Cfr Junius, Le prospettive dell'Impero Britannico dopo l'ultima
conferenza imperiale, in «Nuova Antologia», 16 settembre 1927
cit., pp. 223-34. Tranne il passo tra parentesi all'inizio del para­
grafo, tutto il resto è un riassunto di questo articolo della «Nuo­
va Antologia».
2 Cfr Lenin, Sul diritto di autodecisione delle nazioni (1914), in
particolare §6: La separazione della Norvegia dalla Svezia (in Le­
nin, Opere complete, vol. XX, trad. it. Editori Riuniti, Roma
1966, pp. 405-10).
§ 49. Alessandro Mariani, Testo B (inedito).
1 Cfr Alessandro Mariani, Interpretazioni, in «Nuova Antologia»,
i° ottobre 1927 (anno lxii, fase. 1333), pp. 320-30.
2 Cfr ibid., pp. 325-26.
QUADERNO 2 (XXIV) §§ 45-52 2551
§ 50. Roberto Cantalupo, La Nuova Eritrea. Testo B (già in MACH, 202).
1 Sono collocati tra parentesi gli elementi ricavati dall'articolo di
Cantalupo citato nel testo, in «Nuova Antologia», i° ottobre
1927 cit., pp. 331-45.
2 L'indicazione è ricavata dall'articolo cit. della «Nuova Antolo­
gia», p. 339.
§51. Giovanni Pascoli. Testo B (già in R, 204-6).
1 II discorso di Pascoli La grande proletaria si è mossa, fu pubbli­
cato per la prima volta su «La Tribuna» del 27 novembre 1911.
Un accenno a questo discorso, in relazione alle teorie di, Corradi-
ni, è anche nel Quaderno 1 (XVI), § 58, p. 52 bis.
2 Cfr «Nuova Antologia», 16 ottobre 1927 (anno lxii, fase. 1334),
pp. 427-41.
3 Anche queste indicazioni sono ricavate dall'articolo cit. della
«Nuova Antologia», p. 427.
4 Ibid., pp. 428-29.
5 Ibid., pp. 429-30.
6 Ibid., p. 432.
7 Ibid., p. 433.
8 Ibid., p. 436.
9 Ibid., pp. 438-39.
§52. Giovanni Pascoli. Testo B (già in R, 206-8).
1 Cfr Giovanni Pascoli, Allecto (Una pagina inedita del 1897), in
«Nuova Antologia», i° dicembre 1927 (anno lxii, fase. 1337),
pp. 273-76. «L'articolo - è detto in una breve nota redazionale -
è dedotto dall'archivio di Donna Rosa Mercatelli. L'originale è
passato adesso nelle mani di Maria Pascoli. La quale, nel consen­
tirci la pubblicazione, ci scrive: "Allecto al Mercatelli sembrò
troppo ardito per l'indole del giornale [La Tribuna), troppo com­
promettente per l'autore, e, perciò, non pubblicabile. Come si do­
leva Giovannino (già si vede anche dalle lettere all'amico) di non
aver libertà di esprimere il suo pensiero! Allecto è del 1897"».
2 Cfr il precedente § 51, a p. 72.
3 Cfr Lettere inedite di Giovanni Pascoli a Luigi Mercatelli, in
«Nuova Antologia», 16 ottobre 1927 cit., p. 438: «Mi commuo­
ve profondamente sapere ora il tentativo fatto da te e da quel­
l'amatissimo Fratello nell'ideale..., da te e dall'on. Galimberti per
farmi destinare alla scuola coloniale... Appena lette quelle righe,
25^2
NOTE
QUADERNO 2 (XXIV) §§ 5 3 "5 7
2553

ho riconosciuto me stesso. Si: quello sarebbe stato il mio posto! Io non ho entusiasmo per la cattedra. Perché? Perché (a dirtela all'orecchio ) preparare dei maestri alle scuole ginnasiali e liceali mi pare troppo poco. Mi pare destinare la vaporiera a trainare il solo tender. Invece essere l'ispiratore d'italianità nel cuore dei no­stri pionieri, dei custodi delle nostre pietre miliari! Che gran co­sa sarebbe stata! Certo il più gran peccato d'Italia è il non voler dare ai suoi uomini il loro posto adatto, il far re chi è da sermone e viceversa».
4 Cfr Gabriele D'Annunzio, Per l'Italia degli italiani, «Bottega di poesia», Milano 1923 [FG]. Sebbene la copia di questo volume conservata nel Fondo Gramsci sia priva del contrassegno carcera­rio, da un appunto di questo stesso Quaderno 2 (XXIV), a p. 165 (cfr DQ), risulta che Gramsci ha avuto questo libro anche in carcere.
§53. Giovanni Cena. Testo B (già in LVN, 92).
1 Cfr il precedente § 47, anche per l'accezione del termine «popo­
lare».
2 I dati ricordati nel testo sono ricavati dalla «Nuova Antologia»,
16 dicembre 1927 (anno lxii, fase. 1338), pp. 438-56, Nel X an­
niversario della morte di Giovanni Cena: articoli di Maggiorino
Ferraris (I: Ricordi, pp. 438-42) e Felicina Sacchetti-Parvis (II:
La vita e l'opera, pp. 443-56). Giulio de Frenzi era pseudonimo
di Luigi Federzoni.
3 In realtà nel 1910: cfr Giovanni Cena, Che fare?, in «La Voce»,
7 luglio 19io (anno n, n. 30). Su Giovanni Cena cfr anche Qua­
derno 3 (XX), § 53, e Quaderno 6 (VIII), § 42.
§ 54. Olii, petrolii e benzine. Testo B (già in MACH, 221-22).
ih
1 Cfr Manfredi Gravina, Olii, petrolii e benzine, in «Nuova Anto­logia», 16 dicembre 1927 cit,, pp. 500-12; ivi, i° gennaio 1928 (anno lxiii, fase. 1339), pp. 59-71. Le informazioni e le notizie bibliografiche riportate nel testo sono riprese dalla prima parte dell'articolo, cfr in particolare pp. 502-7.
§ ^. L'enfiteusi.
r
Testo B (già in PP, 193-94).
1 Tutte le notizie di questo paragrafo sono ricavate da un fascicolo degli Atti Parlamentari. Senato, Legislatura XXVIII, ia sessione 1929, Discussioni, Tornata del 12 giugno 1929; dove alle pp. 605-607 si trova lo svolgimento di una proposta di legge d'iniziativa dei senatori Marcello Amero d'Aste, Raffaele Garofalo, Gesualdo
Libertini e Gerolamo Marcello: «Modificazione dell'articolo io della legge n giugno 1925, n. 998, sulla riforma delle disposizio­ni sull'affrancazione dei canoni, censi e altre prestazioni perpe­tue». In particolare il primo capoverso del paragrafo è desunto dalle informazioni contenute nell'intervento del senatore Garo­falo che illustrava la proposta. Nel secondo capoverso sono uti­lizzati spunti desunti dall'intervento del senatore Valenzani, con­trario alla proposta di legge. Il fascicolo doveva far parte di un fascio di Atti parlamentari ricevuti da Gramsci nel novembre 1929 (cfr LC, 304).
§56. Massimo d'Azeglio. Testo B (già in R, 153).
1 Cfr Marcus De Rubris, Genesi e vicende del primo scritto politi­
co di Massimo d'Azeglio, in «Nuova Antologia», 16 gennaio
1927 (anno lxii, fase. 1316), pp. 187-204 (I); i° febbraio 1927
(anno lxii, fase. 1317), pp. 293-313 (II); Id., L'amicizia tra d'A­
zeglio e Vieusseux, ivi, 16 maggio 1928 (anno lxiii, fase. 1348),
pp. 202-16; Id., Un nostro ex-primo ministro pittore a Londra,
ivi, i° agosto 1929 (anno lxiv, fase. 1377), pp. 293-310 (I); 16
agosto 1929 (anno lxiv, fase. 1368), pp. 424-38 (II). L'Araldo
della vigilia. Dai casi della Romagna ai lutti della Lombardia è
un volume del De Rubris (Sten, Torino 1929), dal medesimo ci­
tato in La data di una storica udienza, in «Nuova Antologia», 16
novembre 1929 (anno lxiv, fase. 1384), pp. 268-69. Cfr anche
Marcus De Rubris, i7 Cavaliere della passione nazionale, Cappel­
li, Bologna 1930, recensito da Ersilio Michel in «L'Italia che scri­
ve», dicembre 1930 (anno xni, n. 12), p. 382.
2 Cfr Matteo Mazziotti, La spedizione garibaldina del «Utile» (Un
duello famoso - Un funzionario originale), in «Nuova Antolo­
gia», i° marzo 1928 (anno lxiii, fase. 1343), p. 32.
§ .^j. Tendenze contro le città. Testo B (già in MACH, 359).
1 Cfr Antonello Gerbi, La politica del Settecento. Storia di un'idea, Laterza, Bari 1928 [FG, C. carc., Turi I; cfr anche LC, 244 e 248]. Un accenno generico a Ford (come esempio di «ideologia umani­taria, democratica e razionalistica che pare sia la sola accessibile alle menti poco speculative degli uomini di governo e d'azione») è a p. 182 del libro di Gerbi. L'accenno a Engels è nella nota 3 di p. 289: qui Gerbi rinvia a un'osservazione incidentale di Croce (in La Rivoluzione napoletana del '99, Laterza, Bari 19264, p. 100 nota 1), che in modo discutibile assimila ciò che Engels scrive nélYAntidubring sul contrasto città-campagna alle posizioni di Vincenzo Russo, il quale polemizza contro le grandi città facendo l'elogio della vita campestre.


2554
[2554
]NOTE
2 La definizione dei grandi centri cittadini data dallo Spengler, sta in un articolo di Manfredi Gravina, Pro e contro lo Stato unita­rio in Germania, in «Nuova Antologia», i° marzo 1928 cit., pp. 73-79, cfr in particolare p. 75.
§58. Sulla moda.
Testo B (già in PP, 226).
1 Cfr Bruno De Poi, Formazione e organizzazione della moda, in «Nuova Antologia», 16 marzo 1928 (anno lxiii, fase. 1344), pp. 238-56.
§ 59. Tittoni.
Testo B (già in MACH, 194).

1
[1
]Al volume di Tommaso Tittoni, Quistioni del giorno, pubblicato nel 1928 dalla casa editrice Treves è dedicata una nota di Bene­detto Migliore nella rubrica 'Notizie e commenti' della «Nuova Antologia», 16 marzo 1928 cit., pp. 261-63. Qui e anche ripro­dotta integralmente la prefazione di Mussolini.
Cfr Georges Louis, Les carnets, tomo I: 1908-1912; tomo II: 1912-1917, Rieder, Paris 1926 [FG, C. carc., Turi II]; è tra i libri che Gramsci aveva a Roma prima dell'arresto e che ebbe poi in carcere (cfr LC, 264); compreso in un elenco di libri «da conse­gnarsi a Tatiana il 13 marzo 1930»: cfr Quaderno 1 (XVI), p. 95 (DQ). I giudizi su Tittoni dei diplomatici stranieri, riferiti nei Carnets di Georges Louis, non sono in genere favorevoli.
Sui rapporti tra Tommaso Tittoni, ambasciatore italiano a Parigi, e Aleksandr Isvol'skij ambasciatore russo nella stessa sede, nu­merosi riferimenti nei citati Carnets di Georges Louis.
Si tratta della pubblicazione, curata da René Marchand, Un livre noir. Diplomazie d'avant-guerre et de guerre d'après les docu-ments des archives russes, Paris 1927.
Veracissimus [Tommaso Tittoni], Per la verità storica, in «Nuova Antologia», 16 marzo 1928 cit., pp. 187-98; i° aprile 1928 (anno lxiii, fase. 1345), pp. 355-69.
Cfr Lumbroso, Le origini economiche e diplomatiche della guer­ra mondiale, vol. II cit.: frequenti gli accenni a Tittoni; l'episo­dio del Carthage e Manoube è ricordato alle pp. 370-71.
Gramsci allude a un giudizio del diplomatico russo Sazonov su Tittoni, riferito da Georges Louis: «Il est intelligent, mais il n'a aucun doigté. J'attribue cela à un manque de culture première. Il est le fils d'un ce qu'on appelle en Italie un "mercante di campa­gna"» (Louis, Les Carnets, vol. I cit., p, 245).

s
[s
]Nel 1928 il conte Gaetano Manzoni era ambasciatore italiano a Parigi. Tittoni, ricordando che quando egli stesso era ambascia­tore a Parigi i suoi rapporti personali con l'ambasciatore russo



[
]QUADERNO 2 (XXIV) §§ 58-62
Isvol'skij erano stati favoriti dalla contiguità delle rispettive am­basciate, aggiungeva: «Per quanto il soggiorno di Mosca abbia, volente o nolente, abituato o reso meno sensibile l'attuale amba­sciatore italiano a Parigi conte Manzoni a certi contatti, non cre­diamo che egli apprezzi molto la contiguità con l'ambasciata dei Soviet, o pensi di profittarne» (Veracissimus, Per la verità stori­ca, in «Nuova Antologia», i° aprile 1928 cit., p. 357).
9 L'episodio in realtà risale al novembre 1923. Durante la discus­sione sulla riforma elettorale, nella seduta del Senato del 13 no­vembre, il senatore Gatti aveva avuto occasione in un suo inter­vento di ricordare incidentalmente il nome di Lenin; essendo se­guiti alcuni mormorii nell'aula il presidente Tittoni aveva inter­rotto l'oratore commentando: «Il Senato manifesta il suo disprez­zo per il nome che ella ha pronunciato». Nel resoconto ufficiale della seduta queste parole furono però omesse, e tale circostanza fu fatta presente dal governo italiano in risposta alla protesta pre­sentata a questo proposito dalla Delegazione russa in Italia. L'e­pisodio è ricordato in «Lo Stato operaio» del 22 e 29 novembre 1923 (anno 1, nn. 13 e 14). Si vedano anche le notizie riprodotte dall'«Avanti!» tra il 14 e il 23 novembre 1923.
10 Tommaso Tittoni, già prefetto a Perugia nel 1898, fu trasferito nel 1900 alla prefettura di Napoli, dove rimase fino al 1907, quan­do fu nominato ministro degli esteri nel ministero Giolitti.
t
§ 60. Su Emanuele Filiberto.., Testo B (già in MACH, 124-25).
1 Cfr Pietro Egidi, Emanuele Filiberto di Savoia (Nel IV Centena­rio della nascita di Emanuele Filiberto), in «Nuova Antologia», 16 aprile 1928 (anno lxiii, fase. 1346), pp. 409-31.
§61. Controriforma. Testo B (già in R, 35-36).
1 Cfr Guido Chialvo, Il consiglio di Stato nelle istruzioni inedite di Emanuele Filiberto (Nel IV Centenario della nascita di Emanuele Filiberto), in «Nuova Antologia», 16 aprile 1928 cit., p. 451.
§ 62. Giuseppe De Mais tre. Testo B (già in MACH, 297).
1 Cfr Giuseppe De Maistre, Il Papa, trad. di T. Casini, Libreria
editrice fiorentina, Firenze 1927 (citato nell'articolo di Niccolò
Rodolico segnalato nel testo: cfr la nota seguente).
2 Cfr Niccolò Rodolico, Guelfismo e nazionalismo di Giuseppe de
Maistre, in «Nuova Antologia», 16 aprile 1928 cit., pp. 506-15.
3 Ibid., p. 506.
2^6 NOTE
4 Cfr nota 2 al § i del Quaderno 1 {XVI).
5 La ristampa del Memorandum storico-politico di Clemente Sola-
ro della Margarita è del 1930; cfr Quaderno 6 (VIII), § 176.
6 Si tratta della discussione svoltasi in Senato il 12 maggio 1928
sul progetto di legge per la riforma elettorale. Il senatore Fran­
cesco Ruffini aveva parlato contro la legge invocando lo Statuto;
intervenendo nel dibattito Mussolini aveva risposto tra l'altro che
la lettura dei verbali delle riunioni dei consiglieri di Carlo Al­
berto per la preparazione dello Statuto dimostrava «che la posi­
zione, per esempio, del sen. Ruffini oggi è identica a quella che
aveva allora l'on. marchese Solaro della Margarita, cioè una posi­
zione squisitamente reazionaria». Uno stralcio di questo discorso
di Mussolini, con il riferimento citato al senatore Ruffini e a So­
laro della Margarita, era stato pubblicato in «Critica fascista»,
15 maggio 1928 (anno vi, n. io), p. 194, ed è probabile che Gram­
sci si sia servito proprio di questa fonte.
7 Menzionato nell'articolo citato di Rodolico, p. 508, nota 4.
§ 63. Italia ed Egitto.
Testo B (già in MACH, 198-99).
1 Cfr Romolo Tritonj, Le Capitolazioni e l'Egitto, in «Nuova An­tologia», 16 aprile 1928 cit., pp. 489-505.
§ 64. R. Garofalo, Criminalità e amnistia in Italia.
?
Testo B (già in MACH, 219).
1 Cfr Raffaele Garofalo, Criminalità e amnistia in Italia, in «Nuova Antologia», 1° maggio 1928 (anno lxiii, fase. 1347), pp. 49-61. Su questo articolo del senatore Garofalo, Gramsci ritorna nel Quaderno 5 (IX), § 124; l'articolo si pronuncia contro la conces­sione di amnistie, in particolare per i reati di propaganda politi­ca : «esiste, nel mondo presente, una nuova specie di delitto po­litico, diretto a sconvolgere la società dalle sue basi, mediante le espropriazioni e lo sterminio delle classi dette borghesi e intellet­tuali, allò scopo di una artificiale e radicale trasformazione eco­nomica della società. È la propaganda del comunismo integrale, a cui i devoti della teoria liberale fecero l'onore di considerarlo co­me un partito politico, aprendogli le porte delle camere legisla­tive. Fu questo un grande errore delle democrazie nelle nazioni neo-latine, un errore che potrà essere funesto alla civiltà europea... Cotesta propaganda è il vero e proprio delitto politico dell'epoca nostra. Il non tollerarla è una condizione di vita della società. E questo effetto non si tiene con l'impunità. Il primo mezzo per di­sarmare i propagandisti è il persuaderli della certezza, della ine­vitabilità della pena e della inutile speranza del perdono. Se, in­vece, le pene non rappresentano che brevi ostacoli, facilmente su­perabili, esse non saranno più temute da alcuno. E ciò accade
QUADERNO 2 (XXIV) §§ 63-68 2557
quando sia sempre presente, e da tutti scorto, il cartello con la parola "Amnistia"!» (Criminalità e amnistia in Italia cit., pp. 60-61).
§ 65. Claudio Faina, Foreste, combustibili e carburante nazionale. Testo B (inedito).
1 Cfr Claudio Faina, Foreste, combustibili e carburante nazionale, in «Nuova Antologia», i° maggio 1928 cit., pp. 82-106.
§ 66. La questione agraria.
?
Testo B (già in R, 211-14).
1 Cfr Nello Toscanelli, Il latifondo, in «Nuova Antologia», 16
maggio 1928 cit., pp. 247-61 (il passo citato da Gramsci è a p.
247).
2 Cfr Giuseppe Tanari, Lettera al Direttore, in «Nuova Antolo­
gia», i° giugno 1928 (anno lxiii, fase. 1349), pp. 402-3.
3 Per la polemica Tanari-Bassini del 1917, cfr Giuseppe Tanari, La
terra ai contadini?, in «Il Resto del Carlino» del 22 aprile 1917;
Edoardo Bassini, La terra ai contadini? Lettera aperta al senatore
Tanari, in «Il Resto del Carlino» del 4 maggio 1917; Giuseppe
Tanari, La terra ai contadini? Replica del sen. Tanari al sen. Bas­
sini, in «Il Resto del Carlino» del 7 maggio 1917. Tutta la pole­
mica fu anche ripresa, quasi integralmente, dal giornale milanese
«La Perseveranza», nei numeri del 23 aprile, 6 maggio, 8 mag­
gio 1917. Direttore della «Perseveranza» era in quel periodo
Giangaleazzo Arrivabene. Nel ricordo di Gramsci gli articoli del­
la polemica Tanari-Bassini sono spostati di alcuni mesi, alla fine
del 1917 o all'inizio del 1918, ma rimane valida l'argomentazione
di Gramsci contro il tentativo di giustificarne l'ispirazione con
l'atmosfera del dopoguerra.
4 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 44, p. 37bis.
§ 6y. Nicola Zingarelli, Le idee politiche del Petrarca. Testo B (già in LVN, 194).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 giugno 1928 (anno lxiii, fase. 1350), pp. 409-24.
§ 68, E. De Cillis, Gli aspetti e le soluzioni del problema della colo­nizzazione agraria in Tripolitania.
Testo B (già in MACH, 219).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° luglio 1928 (anno lxiii, fase. 1351), pp. 105-15.
2558 NOTE
§ 69. H. Nelson Gay, Mazzini e Antonio Gallenga... Testo B (già in R> 158-59).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 luglio 1928 (anno lxiii, fase. 1352),
pp. 206-22.
2 Ibid», p. 216.
§ 70. La Rivoluzione francese e il Risorgimento. Testo B (già in R, 128-29).
1 Cfr Decio Cortesi, Roma centotrent'anni fa, in «Nuova Antolo­gia», 16 luglio 1928 cit., pp. 223-37 (il passo citato è a p. 236).
§ 71. Sui bilanci dello Stato. Testo B (già in MACH, 189-90).
1 II discorso del senatore Federico Ricci, riassunto in questo para­grafo, era stato letto con ogni probabilità da Gramsci direttamen­te negli Atti Parlamentari. Senato, Legislatura XXVIII, ia sessio­ne 1929, Discussioni, Tornata del 16 dicembre 1929, pp. 1694-98. Cfr la lettera del 18 novembre 1929 (LC, 304), dove Gramsci av­verte di avere ricevuto «due fasci di atti parlamentari delle di­scussioni al Senato» e chiede che sia sospeso l'invio di questa pub­blicazione; è probabile però che qualche altro fascicolo gli sia pervenuto successivamente.
§ 72. A proposito dei bilanci. Testo B (già in MACH, 190).
§ 73 \ L'Action Vranqaise e il Vaticano. Testo B (già in MACH, 305-6).
1 Tutti i dati bibliografici di questo paragrafo sono ripresi dalla rassegna Bibliographìe politique, a cura di Emile Laloy, in «Mer-cure de France», i° maggio 1928 (anno xxxxx, n. 717), tomo CCIII, pp. 744-52 (cfr in particolare pp. 750-51). Anche le no­tizie, i brani e i commenti riportati tra parentesi sono tradotti quasi letteralmente dal testo di Laloy.
§ 74. Bibliografia varia. Testo B (inedito).
1 Cfr Pierre Lasserre, Georges Sorel théoricien de Vimpérialisme. Ses idées. Son action^ L'artisan du livre, Paris 1928 [FG, C. carc., Turi I]. Dei rapporti di Sorel col «cercle Proudhon» Lasserre si occupa nel VII paragrafo del cap. 1; cfr in particolare p. 50: «Un antidémocrate de gauche, quelle fortune et quel argument pour les anti-démocrates d'extrème droite! Des jeunes gens de la nou-


25^9
[25^9
]QUADERNO 2 (XXIV) SS 69-75
velie école royaliste, qui voulait qu'on fut royaliste, non plus par mysticisme et par tradition, mais par positivisme et par raison, tendirent les mains à Sorel. La conjonction ne se fit pas, ainsi qu'il arri ve si souvent en politique, au seul nom d'une passion, d'une inimitié commune, et sans souci des principes. Elle chercha sa base dans une commune doctrine et prit pour patron Prou­dhon, maitre venere de Sorel, à coté de Marx et de Nietzsche, et dont les idées parurent à des jeunes gens pleines d'optimisme et d'audace, se préter à quelque arrangement avec les leurs. Les vents qui dispersèrent promptement le Cercle Proudhon, fonde sous la présidence morale de Georges Sorel, et qui précédèrent de peu la tempète de la guerre, empèchèrent ce groupe d'élaborer la doctrine désirée. Cependant Thistorien qui racontera les vicissi-tudes de l'esprit public en France à la veille de la guerre n'en de-vra pas negliger l'étude».
2 Nelle Lettere di Georges Sorel a B. Croce, pubblicate in «La Cri­
tica» cit., non si parla in modo specifico del «Cercle Proudhon»
(fondato nel dicembre 1911) e dei «Cahiers du Cercle Prou­
dhon»; tuttavia in alcune lettere, tra il 1909 e il 1912, Sorel ac­
cenna ai suoi rapporti di collaborazione con elementi dell'Action
Francaise.
3 I primi quattro titoli di questo elenco bibliografico sono ricavati
dall'articolo di Emile Laloy sul «Mercure de France» citato nella
nota 1 al § 73.
4 L'indicazione di questo articolo di Edouard Champion su la «Re-
vue des Deux Mondes» è ricavata da una rassegna di Jean Catel
(Lettres Anglo-Américaines) nel fascicolo citato del «Mercure de
France» del i° maggio 1928 (cfr in particolare pp. 741-42).
5 Cfr Croce, Storia d'Italia dal i8ji al 1915 cit., p. 344.
6 Ottavio Cina è pseudonimo di Tito Canovai. Il suo libro La Com­
media socialista, che Gramsci deve aver avuto per le mani, appar­
teneva forse alla biblioteca del carcere o a qualche altro detenuto.
Il libro di Yves Guyot, La Comédie Socialiste, è citato nell'arti­
colo di Michels sul «Mercure de France» di cui Gramsci si occu­
pa nel successivo § j^.
§ 75. R. Michels, Les Partis politiques et la contrainte sociale. Testo B (già in MACH, 95-100).

1
[1
]Sia quest'opera di Max Weber che le altre citate tra parentesi so­no riprese dalle note a pie di pagina dell'articolo di Michels sul «Mercure de France», qui riassunto e commentato.
Cfr Roberto Michels, Corso di sociologia politica, Istituto Edito­riale scientifico, Milano 1927 (cfr. LC, 166).
Cfr Roberto Michels, Il partito politico. Le tendenze oligarchiche della democrazia moderna, Utet, Torino 1924. È tra i libri che Gramsci aveva a Roma, prima dell'arresto; da Turi ne aveva fatto
2j>6o
NOTE
QUADERNO 2 (XXIV) §§ 76-84
2^6l

richiesta, ma pare che sia andato smarrito (cfr LC, 263, 298, 303). Gramsci aveva posseduto anche una precedente edizione francese, che è stata poi ritrovata: cfr Roberto Michels, Les Partis politi-ques. Essai sur les tendances oligarchiques des démocraties, Flam-marion, Paris 1919 [FGJ.
Riprendendo in un secondo tempo il riassunto deirarticolo di Mi­chels (dalla diversa inchiostrazione e dalla variazione della calli­grafia risulta che tale riassunto era stato sospeso alla fine del capo­verso precedente), Gramsci scrive «carismatico» invece di «dia­ri sm a tico».
Cfr Roberto Michels, Storia critica del movimento socialista ita­liano dagli inizi fino al i$ii, La Voce, Firenze 1926.
Cfr Lettere di Georges Sorel a Roberto Michels, in «Nuovi Studi di diritto, economia e politica», settembre-ottobre 1929 cit., pp. 288-94.
Probabile, ma non sicura, allusione al § 16 del Quaderno 7 (VII).

8
[8
]Cfr. Lettere di Georges Sorel a Roberto Michels cit., p. 290.
Ibid.f p. 290 nota 1.
§ 76. Gli ufficiali in congedo. Testo B (già in MACH, 207-8).
1 Questo discorso del senatore Gesualdo Libertini era stato letto
da Gramsci direttamente nel fascio già citato di Atti parlamentari
ricevuto nel novembre 1929 (cfr nota 1 al precedente § 55): cfr
in particolare Atti Parlamentari. Senato, Legislatura XXVIII, ia
sessione 1929, Discussioni, Tornata del io giugno 1929, pp. 530-
534-
2 II discorso alla Camera del generale Pietro Gazzera, con i dati ri­
presi da Gramsci, è ricordato nell'intervento citato del senatore
Libertini: cfr Atti Parlamentari cit., p. 532,
3 II ricordo di Gramsci è su questo punto impreciso; si tratta di un
articolo di Carlo Giglio (non Carlo Curcio), Coscienza e cultura
coloniale, in «Critica fascista», i° agosto 1930 (anno VIII, n. 15),
pp. 294-95, dove sono riferiti, tra l'altro, i dati sull'attività dell'I­
stituto Coloniale Fascista.
§ jj. La politica militare. Testo B (già in MACH, 208).
S 78. Atl antico-Paci fico.
Testo B (già in MACH, 181-82).
§ 79. J contadini italiani. Testo B (già in PP, 194).
1 I dati di questo paragrafo, con l'indicazione del libro di Luigi Messedaglia, sono ricavati dall'articolo di G. Quintarelli, Le clas­si rurali italiane, in «Nuova Antologia», i° febbraio 1928 (anno lxiii, fase. 1341), pp. 402-3. Il libro di Jacini era però conosciuto direttamente da Gramsci: cfr Stefano Jacini, V'inchiesta agraria (Proemio. Relazione finale. Conclusioni dell*inchiesta sulla Lom­bardia. Interpellanza al Senato), introduzione di Francesco Co­letti, Federazione italiana dei Consorzi agrari, Piacenza 1926 [FG, C. carc., Milano]; cfr anche LC, 94.
§80. Sull'emigrazione italiana. Testo B (inedito).

1
[1
]Cfr «Nuova Antologia», 16 febbraio 1928 cit., pp. 475-84.
§ 81.1 volontari nel Risorgimento. Testo B (già in R, 164).
1 Cfr Angelo Flavio Guidi, L'archivio inedito di Paolo Fambri, III,
in «Nuova Antologia», i° agosto 1928 cit., pp. 330-51 (la lettera
del generale Carlo di Robilant ricordata da Gramsci è alle pp.
339-40).
2 Alcuni giudizi sprezzanti di Gerolamo Bonaparte (Plon-plon) sui
volontari italiani sono riferiti nella- Vita di Cavour di Alfredo
Panzini, che Gramsci aveva seguito nella pubblicazione a puntate
fattane da «L'Italia letteraria»: cfr Alfredo Panzini, Vita di Ca­
vour, cap. xxxii, in «L'Italia letteraria», 8 settembre 1929 (anno
i,n. 23).
§82. Giolitti.
Testo B (già in R, 188).
1 Spectator [Mario Missiroli], Giovanni Giolitti, in «Nuova Anto­logia», i° agosto 1928 cit., pp. 365-79. L'articolo è ricordato an­che nel Quaderno 1 (XVI), § 43, p. 26.
§ 83. Francesco Tommasini, La Conferenza panamericana dell'Avana. Testo B (inedito).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 agosto 1928 (anno lxiii, fase. 1354), pp. 474-84; i° settembre 1928 (anno lxiii, fase. 1355), pp. 91-105.
§ 84. G. E. di PalmajCastiglione, L'organizzazione internazionale del lavoro...
Testo B (inedito). 1 Cfr «Nuova Antologia», 16 agosto 1928 cit., pp. 504-7.
2562 NOTE
§ 85. Daniele Vare, Pagine di un diario in Estremo Oriente. Testo B (già in LVN, 98).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 settembre 1928 (anno lxiii, fase. J35^)> PP- 211-29; i° ottobre 1928 (anno lxiii, fase 1357), pp. 347-64; 16 ottobre 1928 (anno lxiii, fase, 13,58), pp. 483-504.
§ 86. Giuseppe Tucci, La religiosità dell'India. Testo B (già in MACH, 302).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 settembre 1928 cit., pp, 204-10.
§ 87. Oscar Di Giamberardino, Linee generali della politica marit­tima dell'Impero britannico.
Testo B (già in MACH, 221). 1 Cfr «Nuova Antologia», 16 settembre 1928 cit., pp. 230-37.
§ 88. Ettore Fabietti, Il primo venticinquennio delle Biblioteche po­polari milanesi.
Testo B (già in INT, 124-25). 1 Cfr «Nuova Antologia», i° ottobre 1928 cit., pp. 380-94.
§ 89.1 primordi del movimento unitario a Trieste. Testo B (già in PP, 135-36).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° ottobre 1928 cit., pp. 365-79.
2 Cfr ivi, p. 366: «L'irredentismo, checché possano avere asserito
in contrario i banditori del materialismo storico e della lotta di
classe, che non si peritarono di definirlo, in malafede, un equivo­
co intenzionale diretto ad assopire nel popolo il sentimento di fra­
tellanza universale, è stato la vittoria dell'ideologia politica sen­
timentale sull'ideologia utilitaria».
3 Le due pubblicazioni di Angelo Vivante menzionate nel testo so­
no comprese nella nota bibliografica aggiunta in calce all'articolo
sopra citato della «Nuova Antologia». Solo il secondo scritto, Ir­
redentismo adriatico, era stato pubblicato nel 1912 dalla Libreria
della «Voce».
4 Cfr Angelo Vivante, Dal covo dei «traditori». Note triestine,
Soc. ed. «Avanti!», Milano 1914.
5 Cfr Benito Mussolini, Il Trentino veduto da un socialista. Note
e notizie, Quaderni della «Voce», Firenze 1911.
6 II settimanale «Il Viandante», diretto da Tomaso Monicelli, fu
pubblicato a Milano dal 6 giugno 1909 al 29 maggio 19io. Il gio­
vane Gramsci era stato a suo tempo attento lettore di questo set­
timanale, come appare da uno scritto pubblicato sul «Grido del
Popolo» del 4 marzo 1916 (cfr SG, 28); un giudizio severo su


2563
[2563
]QUADERNO 2 (XXIV) §§ 85-91
Monicelli è invece in un articolo di Gramsci del 1918 (cfr SG, 190).
Gramsci probabilmente aveva presente lo scritto di Stalin, Il marxismo e la questione nazionale, dove si polemizza in partico­lare con Otto Bauer e Rudolf Stringer (pseudonimo di Karl Ren-ner). Questo scritto, pubblicato per la prima volta nel 1913, era stato ristampato in Urss nel 1920 in una raccolta di articoli di Stalin sulla questione nazionale (cfr Stalin, Opere complete, vol. II, trad. it. Edizioni Rinascita, Roma 1950, pp. 329-410).

Alla vigilia dell'intervento dell'Italia in guerra, Ludo M. Hart­mann, professore all'Università di Vienna e studioso di storia ita­liana, aveva inviato un articolo a Eugenio Rignano per auspicare un accordo tra Italia e Austria. L'articolo fu pubblicato su «l'Uni­tà» del 23 aprile 1915 (anno iv, n. 17) con una lettera di Rignano e un commento di Salvemini. Una replica di Hartmann, con una postilla di Salvemini, fu pubblicata su «l'Unità» del 14 mag­gio 1915 (anno iv, n. 20). Sia il primo che il secondo articolo di Hartmann sono riprodotti nella Introduzione del volume ricor­dato da Gramsci: Ludo M. Hartmann, Il Risorgimento. Le basi dell'Italia moderna (1815-1915), Vallecchi, Firenze 19242, PP; "-22. Tutta la polemica è ora in Gaetano Salvemini, Come siamo andati in Libia e altri scritti dal 1900 al 1915, a cura di A. Torre, Feltrinelli, Milano 1963, pp. 499-506 e 513-20.
Al problema dell'irredentismo «La Voce» aveva dedicato due nu­meri speciali consecutivi: il numero dell'8 dicembre 19io (an­no 11, n. 52), con articoli di Scipio Slataper, Angelo Vivante, Rug­gero Timeus, Giuseppe Prezzolini, ecc., e quello successivo del 15 dicembre 1910 (anno 11, n. 53), con articoli di Scipio Slataper, Giuseppe Antonio Borgese, Alberto Spaini, Benito Mussolini, Giovanni Papini, ed estratti di Giuseppe Mazzini, Graziadio Isaia Ascoli e Gaetano Salvemini. L'orientamento prevalente in questi articoli era ostile all'irredentismo nazionalistico, per la di­fesa degli interessi delle minoranze italiane all'interno dell'Impe­ro austro-ungarico.
§ 90. La nuova evoluzione dell'Islam. Testo B (già in INT, 80-82).
1 Cfr La nuova evoluzione dell'Islam (I: Michelangelo Guidi; II: Sirdar Ikbal Ali Shah), in «Nuova Antologia», i° ottobre 1928 cit., pp. 324-37.
§91. Giuseppe Gallavresi, Ippolito Taine storico della Rivoluzione francese.
Testo B (già in MACH, 215).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° novembre 1928 (anno lxiii, fase. *159)> PP- 21-25.
2564
NOTE
QUADERNO 2 (XXIV) §§ 92-IOO
2565

2 ìbid., p. 22.
3 Alle pubblicazioni di Alphonse Aulard e di Augustin Cochin ac­
cenna lo stesso articolo citato della «Nuova Antologia», pp. 22-
23.
?
§ 92.1 problemi delVautomobilismo al Congresso mondiale di Roma. Testo B (inedito).
1 Cfr Ugo Ancona, I problemi dell'automobilismo al Congresso
mondiale di Roma, in «Nuova Antologia», i° novembre 1928 cit.,
pp. 107-9.
2 «Puricellismo» : dal nome dell'ingegnere Piero Puricelli, ideatore
e organizzatore dello sviluppo delle moderne autostrade.
?
§ 93. Sull'americanismo. Testo B (già in MACH, 360).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° novembre 1928 cit., pp. 87-95.
§ 94. Sulla finanza dello Stato. Testo B (inedito).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 novembre 1928 (anno lxiii, fase.
1360), pp. 242-50.
2 Segnalato e riassunto da Gramsci nel precedente § 6.
§ 95. Quistioni interessanti della storia e della politica italiana. Testo B (già in R, 215).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 novembre 1928 cit., pp. 137-54.
2 Cfr Quaderno 3 (XX), § 38 e nota 3, e Quaderno 6 (VIII), § 46
e nota 2.
3 Cfr nota 35 al Quaderno 1 (XVI), § 44.
§ 96. Alfredo Oriani.
Testo B (già in MACH, 219).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 novembre 1928 cit., pp. 266-70 (nel­la rubrica 'Notizie e commenti').
§ 97. Augur, Il nuovo aspetto dei rapporti tra la Gran Bretagna e gli Stati Uniti d'America.
Testo B (inedito).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 dicembre 1928 cit., pp. 488-94. Sul­
l'autore di questo articolo cfr ;1 precedente § 32.
2 Cfr «Nuova Antologia», 16 dicembre 1928 cit., pp. 495-505.
§ 98. Nino Cortese, L'esercito napoletano e le guerre napoleoniche. Testo B (inedito).
?
1 L'indicazione è ricavata dalla recensione di Pietro Silva in «L'Ita­lia che scrive», maggio 1928 (anno xi, n. 5), p. 125.
i
§ 99. Giuseppe Brindisi, Giuseppe Salvioli. Testo B (inedito).
1 L'indicazione bibliografica è ricavata dalla breve recensione di
Adriano Tilgher, citata più avanti (cfr nota 3).
2 Cfr Giuseppe Salvioli, Il capitalismo antico (Storia dell'economia
romana), a cura e con prefazione di Giuseppe Brindisi, Laterza,
Bari 1929 [FG, C. carc., Turi II]. Un accenno a questo libro è an­
che nel Quaderno 4 (XIII), § 60. In una lettera alla moglie del
io febbraio 1930 Gramsci le aveva suggerito di proporre una tra­
duzione russa di quest'opera: «È uscita l'anno scorso una nuova
edizione di un libro che apparteneva ormai alla cultura euro­
pea: Il capitalismo antico. Storia dell'economia romana, pp. 204
in XVI°, Editore Laterza, Bari. La prima edizione usef nel 1906, in
francese, tradotta dal manoscritto italiano, ed ebbe un grande suc­
cesso; fu tradotta subito in tedesco da Carlo Kautsky e credo an­
che in russo e in altre lingue. Il libro era rivolto contro la ten­
denza creata da Mommsen, di trovare "capitalistica" ogni econo­
mia "monetaria" (rimprovero rivolto da Marx al Mommsen e che
il Salvioli svolge e dimostra criticamente), tendenza che oggi ha
assunto proporzioni morbose per opera del professor Rostovtzev,
uno storico russo che insegna in Inghilterra, e in Italia per opera
del professor Barbagallo, un discepolo di Guglielmo Ferrerò. Il
Salvioli era uno studioso molto serio (è morto l'anno scorso, du­
rante una lezione all'Università di Napoli), che accettava le teorie
del materialismo storico, nella forma che esse hanno assunto in
Italia attraverso la revisione di Benedetto Croce, cioè come ca­
none pratico di ricerca storica e non come concezione del mondo
totalitaria. L'attuale edizione italiana rinnova completamente la
precedente, aggiornandola dal punto di vista erudito, e sfron­
dandola di quegli elementi polemici che le erano propri nel 1906:
è un libro nuovo, insomma, perché l'autore mori prima di perfe­
zionarla. Domanda un traduttore che conosca molto bene l'italia­
no e che perciò sia in grado di comprendere anche le storture sin­
tattiche e i periodi un po' raffazzonati» (cfr LC, 322-23).
3 Cfr «L'Italia che scrive», settembre 1928 (anno xi, n. 9), p. 239.
§ 100. Pietro Silva, Bilanci consuntivi: La Storiografia. Testo B (inedito).
1 Cfr «L'Italia che scrive», settembre 1928 cit., pp. 226-28.
2 Gramsci riprende in particolare il seguente passo dell'articolo
j
[floating image: 'image']2^66
NOTE
QUADERNO 2 (XXIV) §§ IOI-IO
2567

citato del Silva: «Altro dibattito di grande interesse e d'impor­tanza fondamentale per la impostazione della storia d'Italia è quello aperto da Arrigo Solmi con uno scritto breve di pagine ma denso di idee: Uunità fondamentale della storia italiana (ed. Za­nichelli), diretto a rintracciare e ad additare nella storia della pe­nisola una continuità nazionale mai spezzata dai tempi di Roma in poi. La concezione del Solmi ha di fronte a sé oppugnatori del­la forza del Croce e del Volpe» (ibid., p. 227). Lo scritto men­zionato del Solmi, pubblicato per la prima volta nel 1927, fu poi ristampato in Arrigo Solmi, Discorsi sulla storia d'Italia, La Nuo­va Italia, Firenze 1935 [FG], pp. 1-46, ed è probabilmente solo in tale occasione che Gramsci potè prenderne visione.
§ior. Albano Sorbelli, Opuscoli, stampe alla macchia e fogli volanti riflettenti il pensiero politico italiano (1830-35).
Testo B (inedito).
1 Tutti i dati sul volume citato del Sorbelli sono ripresi dalla re­censione di Ersilio Michel in «L'Italia che scrive», ottobre 1928 (anno xi, n. io), p. 263.
§ 102. Giuseppe Ferrari, Corso su gli scrittori politici italiani. Testo B (già in MACH, 217).
1 Probabilmente l'indicazione bibliografica è ricavata da un an­nuncio pubblicitario della casa editrice Monanni inserito in «L'I­talia che scrive», settembre 1928 cit., p. 227. In tale annuncio la pubblicazione del volume di Giuseppe Ferrari era prevista per il 1928; ma in realtà l'edizione usci poi con la data del 1929.
§ 103. Adriano Tilgher, Perché Vartista scrive 0 dipinge, 0 scolpisce, ecc. ?
Testo B (già in LVN, 30-31 nota 1).
1 Cfr «L'Italia che scrive», febbraio 1929 (anno xn, n. 2), pp. 31-32. In questo scritto il Tilgher, oltre alle principali opere cro­ciane, fa riferimento a una recensione di Croce al libro di A. E. Powell, The Romantic Theory of Poetry (An examination in the light of Croce's Aesthetics), Arnold, London 1926 (in «La Criti­ca», 20 marzo 1928, anno xxvi, fase. 2, pp. 119-22). Su questo articolo di Tilgher Gramsci torna in altre occasioni; cfr in parti­colare Quaderno 3 (XX), § 155.
§ 104. Recensione del libro del Bonomi... Testo B (inedito).
1 Cfr «L'Italia che scrive», maggio 1929 (anno xn, n. 5), p. 158. Si tratta di una recensione al libro di Ivanoe Bonomi, Leonida
Bis solati e il movimento socialista in Italia, che Gramsci aveva letto in carcere: cfr nota 1 al § 157 del Quaderno 1 (XVI).
§ 10^. «Mente et Malleo». Testo B (inedito).

Tutti i dati sono ripresi quasi letteralmente dalla rubrica 'Nuovi Periodici', in «L'Italia che scrive», maggio 1929 (anno xn, n. j), p. 168.
§ 106. Risorgimento italiano. I giacobini italiani. Testo B (già in R, 180).
1 Le notizie di questo studio di Renato Sòriga, compreso negli Atti del XIV Congresso nazionale per la storia del Risorgimento ita­liano, sono ricavate da una nota della rubrica 'Marginalia' (Videa nazionale e il ceto dei «patrioti» avanti il maggio 1796), in «Il Marzocco», 9 ottobre 1927 (anno xxxii, n. 41).
§ 107. Lo «stellone d'Italia». Testo B (già in PP, 196-97).
1 I dati, le notizie e la citazione sono ripresi da una nota, Il pianeta Venere «stellone» d'Italia, della rubrica 'Marginalia', in «Il Mar­zocco», 5 febbraio 1928 (anno xxxiii, n. 6).
§ 108. Letteratura popolare. Edoardo Per ino. Testo B (già in LVN, 141).
1 Tutti i dati e le notizie sono ripresi dalla nota La fortuna edito­riale di Edoardo Perino, nella rubrica 'Marginalia' del «Marzoc­co», 5 febbraio 1928 cit. La congettura sulla data di pubblica­zione del Memoriale di Giuseppe De Rossi è di Gramsci.
§ 109. Gli intellettuali francesi e la loro attuale funzione cosmopolita. Testo B (già in PP, 215).
1 Informazione e dati bibliografici sul libro del Grasset sono rica­vati da un articolo-recensione di Aldo Sorani, I «segreti» di un editore, in «Il Marzocco», 28 aprile 1929 (anno xxxiv, n. 17).
§110. Cultura popolare. Testo B (già in LVN, 141).
1 Cfr Giuseppe S. Gargano, Poeti popolari siciliani, in «Il Marzoc­co», 21 luglio 1929 (anno xxxiv, n. 29).
2$68 NOTE
§ ni. Risorgimento. Il popolo e il risorgimento. Testo B (già in R, 163).
1 Notizie e citazioni di questo paragrafo sono ricavate da una nota della rubrica 'Marginalia', in «Il Marzocco», 30 settembre 1928 (anno xxxm, n. 40).
§112. Letteratura popolare. Victor Hugo. Testo B (già in LVN, 121 nota 1).
1 Cfr André Le Breton, Victor Hugo chez Louis-Philippe, in «Re-vue des deux mondes», i° dicembre 1929 (anno xcix), pp. 66j-680. Gramsci aveva avuto notizia di questo articolo da una nota della rubrica ^Marginalia' (L'intimità confidenziale di un poeta e di un sovrano), in «Il Marzocco», 15 dicembre 1929 (anno xxxiv, n. ^o).
§ 113. Risorgimento. Il popolo e il risorgimento. Testo B (già in R, 163).
1 Le indicazioni intorno a questa pubblicazione di Pietro Nurra so­no ricavate dalla rubrica 'Marginalia* (17 diario inedito di un com­battente delle «Cinque giornate»), in «Il Marzocco», n mar­zo 1928 (anno xxxm, n. 11).* L'articolo di Nurra era stato pub­blicato in «La Lettura», i° marzo 1928 (anno xxxm, n. 3), pp. 161-82.
§ 114. Storia politica e storia militare. Testo B (già in MACH, 152).
1 Le notizie e le osservazioni che precedono (tranne il paragone con gli arditi, che è di Gramsci) sono riprese da una nota della ru­brica 'Marginalia' (Gli almògavari d'Italia), in «Il Marzocco», 10 marzo 1929 (anno xxxiv, n. io).
?
§115. Sul Risorgimento e il Mezzogiorno. Testo B (già in R, 187).
1 Notizie bibliografiche ricavate dall'articolo di Guido Mazzoni, Onoranze ginevrine a Marco Monnier fiorentino, in «Il Marzoc­co», 24 novembre 1929 (anno xxxiv, n. 47).
?
§ 116. La funzione cosmopolita degli intellettuali italiani. Testo B (già in INT, 35 nota 1).
1 Cfr «Il Marzocco», 3 aprile 1927 (anno xxxn, n. 14). Il corsivo e di Gramsci.
QUADERNO 2 (XXIV) §§ III-2I 2569
§ 117. Funzione cosmopolita degli intellettuali italiani. Testo B (già in INT, 59 nota 1).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° gennaio 1929 (anno lxiv, fase. 1363), pp, 93-110. La citazione è tratta dall'inizio dell'articolo.
§ 118. SulVAnschluss. Testo B (già in MACH, 172).
1 Gli elementi di informazione contenuti in questo paragrafo sono ricavati da un articolo di Roberto Cantalupo, VAnschluss, in «Nuova Antologia», i° gennaio 1929 cit., pp. 7%-92-
§ 119. Il tentativo di riforma religiosa francescana. Testo B (già in MACH, 303-4).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 febbraio 1929 (anno lxiv, fase. 1366), pp. 468-78.
§120. SulV America. Testo B (inedito).
1 II gruppo di questi tre articoli, di Ulisse Guadagnini, Carlo Schanzer e Antonio Borgoni, con i rispettivi titoli citati nel testo, è in «Nuova Antologia», 16 febbraio 1929 cit., pp. 479"98> 498* 512, 513-24, sotto il titolo generale Gli Stati Uniti nella politica mondiale.
§121. Cadorna.
Testo B (già in PP, 42-44).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° marzo 1929 cit., pp. 43-65. Quest'ar­
ticolo era già stato citato da Gramsci nel Quaderno 1 (XVI), § 44,
P-33-
2 Articolo cit., p. 50.
3 Ibid., p. 51.
4 Ibid., pp. 51-52: «Da ultimo, bisognava spostare tutte le conce­
zioni strategiche: da Occidente ad Oriente. Il nostro Stato Mag­
giore era cosi alieno da una tale conversione di fronti, che non esi­
stevano studi preparatori in questo senso. Lo stesso Cadorna, allo
scoppio della guerra europea, dettava una Memoria, pubblicata
nelle sue Altre pagine su la grande guerra, nell'ipotesi dell'invio
di una armata italiana in Alsazia». Cfr Luigi Cadorna, Altre pa­
gine sulla grande guerra, Mondadori, Milano 1925 [FG, C. carc.,
Turi I]; la Memoria menzionata (il titolo completo è Memoria
sintetica sulla nostra radunata Nord-Ovest e sul trasporto in Ger­
mania della maggior forza possibile) è pubblicata alle pp. 15-23.
2^70
NOTE
QUADERNO 2 (XXIV) §§ 12 2-3 3
2571

5 «Nuova Antologia» cit, p. 52.
6 Si tratta del volume di Aldo. Valori, La guerra italo-austriaca,
menzionato a p. 54 dell'articolo citato della «Nuova Antologia».
§ 122. Giuseppe Paratore, L'economia, la finanza, il denaro d'Italia alla fine del 1928.
Testo B (già in MACH, 188-89). 1 Cfr «Nuova Antologia», i° marzo 1929 cit., pp. 74-87.
§ 123. La riforma fondiaria cecoslovacca. Testo B (già in MACH, 306-7).
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», 16 febbraio 1929 (anno lxxx, vol. I), PP«3°5-2o; 16 marzo 1929 (anno lxxx, vol. I), pp. 489-503.
§ 124. Giorgio Mortara, Natalità e urbanesimo in Italia. Testo B (inedito).
1 Cfr Giorgio Mortara, Natalità e urbanesimo in Italia, I, in «Nuo­va Antologia», 16 giugno 1929 cit., pp. 485-96; II, ivi, i° lu­glio 1929 (anno lxiv, fase. 1375), pp. 102-15. Il paragrafo rias­sume l'intero articolo, più ampiamente la prima parte (alcuni pun­ti sono ripresi letteralmente), più sommariamente la seconda.
§ 125. Lodovico LucioUi, La politica doganale degli Stati Uniti d'America.
Testo B (già in MACH, 179-80). 1 Cfr «Nuova Antologia», 16 agosto 1929 cit., pp. 507-25.
§ 126. Andrea Torre, II principe di Biilow e la politica mondiale germanica.
Testo B (già in MACH, 220).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° dicembre 1929 (anno lxiv, fase. i385)> PP- 3X7"29-
§ 127. Alfonso De Pietri - Tonelli, Wall Street. Testo B (già in MACH, 221).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° dicembre 1929 cit., pp. 352-64.
§128. Azione Cattolica. Sindacalismo cattolico. Testo B (già in MACH, 304).
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», 6 luglio 1929 (anno lxxx, vol. Ili), pp. 38-43.
2 Cfr Albert Thomas, Conférence Internationale du Travail, Deu-xième Session, Rapport du Directeur, Première Partie, Bureau International du Travail, Genève 1929.
§129. Industrie italiane. Testo B (inedito).
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», 20 luglio 1929 (anno lxxx, vol. Ili), pp. 116-25 (articolo non firmato).
§ 130. Storie regionali. La Liguria e Genova. Testo B (inedito).
1 Cfr La consulta dei Mercanti genovesi (articolo non firmato), in «La Civiltà Cattolica», 17 agosto 1929 (anno lxxx, vol. Ili), pp. 320-27.
§131. Azione Cattolica. Il conflitto di Lilla. Testo B (già in MACH, 239-40).
1 Cfr Per la pace sociale (articolo non firmato), in «La Civiltà Cat­
tolica», 7 settembre 1929 (anno lxxx, vol. Ili), pp. 389-97.
2 Cfr nota 2 al § 1 del Quaderno 1 (XVI).
3 Cfr La S. Congregazione del Concilio al vescovo di Lilla per un
conflitto tra industriali e operai (articolo non firmato), in «La Ci­
viltà Cattolica» cit., pp. 445-54.
§ 132. L'Action Francaise e il Vaticano. Testo B (già in MACH, 306).
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», 21 settembre 1929 (anno lxxx, vol. Ili), pp, 481-94 (articolo non firmato). È probabile che l'identi­ficazione degli autori degli articoli non firmati, in questo come in altri casi, sia fatta da Gramsci in base al volume della «Civiltà Cattolica»: Indice analitico delle annate 1926-1930, compilato da Giuseppe Del Chiaro, Roma 1931.
§133. Leggenda albanese delle «Zane» e le «Zane» sarde. Testo B (già in PP, 223).
1 L'articolo (anche questo non firmato) era stato pubblicato in due
puntate: cfr «La Civiltà Cattolica», 7 dicembre 1929 (anno lxxx,
vol. IV), pp, 401-12; 21 dicembre 1929 (anno lxxx, vol. IV),
pp. 504-15.
2 Ibid., p. 401.
?\
2572 NOTE
§ 134, Cattolici, neomaltusianismo, eugenetica. Testo B (già in MACH, 299).
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», 21 dicembre 1929 cit., pp. 495-503.
§135. Pancristianesimo e propaganda del protestantesimo neWAme­rica Meridionale.
Testo B (già in MACH, 286-87).
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», i° marzo 1930 (anno lxxxi, vol. I), pp. 401-14; 15 marzo 1930 (anno lxxxi, vol. I), pp. 493-501; 5 aprile 1930 (anno lxxxi, vol. II), pp. 32-42.
§ 136. Azione Cattolica. Testo B (già in MACH, 360).
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», 15 marzo 1930 cit., pp. 502-8 (l'arti­
colo non è firmato ; anche in questo caso l'identificazione dell'au­
tore può essere stata ricavata dal volume di indici della rivista,
pubblicato nel 1931).
2 Cfr su questo volume, anche il § 98 del Quaderno 1 (XVI).
§ 137. Città e campagna.
Testo B (già in MACH, 144-45).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 gennaio 1930 (anno lxv, fase. 1388),
pp. 226-33.
2 Ivi, p. 233.
§ 138. America.
Testo B (già in MACH, 358-59).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 febbraio 1930 (anno lxv, fase. 1390),
pp. 468-80.. Sotto il titolo generale Punti di vista sulVAmerica so­
no riuniti i due articoli citati nel testo: I: J. P. Rice, Spirito e
tradizione americana (pp. 468-76); II: Pietro Lanino, La rivolu­
zione industriale negli Stati Uniti (pp. 477-80). Le informazioni
sul Rice sono ricavate da una nota redazionale in calce al primo
articolo.
2 Cfr Pietro Lanino, Il regime industriale degli Stati Uniti, in «Ri­
vista di politica economica», 28 febbraio 1930 cit., pp. 171-78;
31 marzo 1930 (anno XX, fase. Ili), pp. 255-58; 31 maggio 1930
(anno XX, fase. V), pp. 503-7; 31 luglio - 31 agosto 1930 (anno XX,
fase. VII-VIII), pp. 653-58.
3 Cfr «Nuova Antologia», 16 febbraio 1930 cit., p. 477. Le osser­
vazioni di Gramsci si riferiscono anche al seguito di questa cita­
zione : «Al criterio della domanda e dell'offerta che abbassa il la­ voro umano ad una merce che si commercia, viene sostituito, nel- r t quaderno 2 (XXIV) §§ 134-44 2^73 lo stabilirne la misura di compenso, un criterio umano, quello del bisogno dell'operaio per la vita sua e della famiglia. L'operaio di­viene un Uomo, non è più un semplice strumento di lavoro. Il concetto assume un valore anche etico». §139. Marco Gian turco, La terza sessione marittima della Conferen­za Internazionale del Lavoro. Testo B (già in R, 225). 1 Cfr «Nuova Antologia», 16 marzo 1930 (anno lxv, fase. 1392), pp. 241-58. § 140. Giuseppe Frisella Velia, Temi e problemi sulla cosi detta que­stione meridionale. Testo B (già in R, 224). 1 L'anno di edizione di questo libro del Frisella Velia è il 1928. L'indicazione di Gramsci sembra ricavata dal KBollettino Biblio­grafico' della rivista «I libri del giorno», gennaio 1929 (anno xii, n. i),p. 59. § 141. Passato e presente. Testo B (già in PP, 138-39). 1 Queste notizie sul consumo del sale sono ricavate dall'articolo, ci­tato nel testo, di Salvatore Majorana, Il monopolio del sale> in «Rivista di politica economica», gennaio 1931 (anno xxi, fase. 1), pp. 26-39; cfr m particolare p. 38. r § 142. Gaspare Ambrosini, La situazione della Palestina e gli interessi dell'Italia. Testo B (già in MACH, 219). 1 Cfr «Nuova Antologia», 16 giugno 1930 (anno lxv, fase. 1398), pp. 497-513. § 143. Maria Pasolini Ponti, Intorno all'arte industriale. Testo B (inedito). 1 Cfr «Nuova Antologia», i° luglio 1930 (anno lxv, fase. 1399), pp, 109-20. § 144. Passato e presente. Testo B (già in PPf 135). 1 Cfr «Nuova Antologia», 16 luglio 1930 (anno lxv, fase. 1400), pp. 194-208. 2:574 NOTE § 145. Luigi Villari, L'agricoltura in Inghilterra. Testo B (già in MACH, 221). 1 Cfr «Nuova Antologia», i° settembre 1930 (anno lxv, fase. I4°3)> PP- 104-17. § 146. Passato e presente. Emigrazione. Testo B (già in PP, 138), 1 Le notizie sono ricavate da un servizio non firmato, pubblicato sul «Corriere della Sera» del 15 ottobre 1931, con il titolo Una ri­volta di negri nel Congo belga provocata dalla crisi economica. § 147, Risorgimento italiano. Testo B (già in R, 187). 1 Cfr «Nuova Antologia», i° ottobre 1930 (anno lxv, fase. 1405), PP- 273-97- § 148. Risorgimento italiano. Testo B (già in R, 143). 1 II titolo dell'articolo di Gioacchino Volpe, Quattro anni di gover­no nel Diario autografo del Re («Corriere della Sera» del 16 ot­tobre 1931) è preceduto da un «occhiello»: Carlo Alberto si con-fessa. §149. Politica e comando militare. Testo B (già in MACH, 170). 1 Cfr «Nuova Antologia», 16 ottobre 1930 (anno lxv, fase. 1406), pp. 481-97; i° novembre 1930 (anno lxv, fase. 1407), pp. 101-18. 2 «Nuova Antologia», 16 ottobre 1930 cit., p. 491. §150. Argomenti di cultura. Testo B (già in PP, 187). 1 Cfr Quaderno 14 (1), §§ 9 e 13. 2 Cfr Quaderno 14 (1), § 34: Machiavelli. Partiti politici e funzioni di polizia. QUADERNO 3 (XX) § 1. Gli intellettuali francesi. Testo B (già in INT, 69-70). 1 Pierre Mille, Deux époques littéraires et d'angoisse: 1815-1830 et 1918-1930, in «Les Nouvelles Littéraires», 12 ottobre 1929 (anno VIII, n. 365). § 2. Julien Benda. Testo B (già in INT, 67-69). 1 Cfr Julien Benda, Libres opinions: Comment un écrivain sert-il Vuniversel?, in «Les Nouvelles Littéraires», 2 novembre 1929 (anno VIII, n. 368). Tutto il paragrafo riassume, e in alcuni punti riprende alla lettera, questo articolo di Benda; i commenti di Gramsci sono tra parentesi. 2 Cfr Julien Benda, La trahison des clercs, Grasset, Paris 1927 [FG, C. carc., Turi II]. 3 II confronto tra Croce e Benda è ripreso nel Quaderno io (xxxiii), parte II, § 41.iv, e § 47 (in quest'ultimo testo si mette l'accento sulle differenziazioni). - § 3. Intellettuali tedeschi. Testo B (già in INT, 72-J3). 1 Tutto il paragrafo è in parte riassunto e in parte traduzione let­terale di un articolo di André Levinson, Jacob Wassermann et le procès de la Justice, in «Les Nouvelles Littéraires», 19 otto­bre 1929 (anno VIII, n. 366). § 4. Emmanuel Beri. Testo B (già in INT, 70-71). 1 Citazioni e riassunto del discorso di Emmanuel Beri sono rica­vati dal testo pubblicato, insieme a un resoconto della comme­morazione di Emile Zola a Médan, da «Les Nouvelles Littérai­res», 12 ottobre 1929 cit. Anche qui sono tra parentesi i com­menti di Gramsci.
2^76 NOTE
§ 5. America.
Testo B (già in MACH, 355-^7).
1 Cfr Lamberti Sorrentino, Latinità dell'America, in «L'Italia let­teraria», 22 dicembre 1929 (anno 1, n. 38), Tutto il seguito del paragrafo è un riassunto, con citazioni, di questo articolo; gli in­terventi di Gramsci sono tra parentesi. È anche di Gramsci il cor­sivo di una delle citazioni.
§ 6. Cosa pensano i giovani? Testo B (già in R, 220).
! Cfr Mario Missiroli, Filosofia della rivoluzione, in «L'Italia let­teraria», 22 dicembre 1929 cit., nella rubrica 'Calendario'. Nella stessa rubrica, sotto il titolo Opinioni di giovani, Missiroli ha continuato ad occuparsi della stessa pubblicazione, nel numero successivo del settimanale, 29 dicembre 1929 (anno 1, n. 39).
§ 7. Il popolo (ohibò! )... Testo B (già in LVN, 96-97).
1 La citazione dell'articolo di Ungaretti è ripresa da «L'Italia let­teraria», 3 novembre 1929 (anno 1, n. 31), ^Rassegna della stam­pa' {Molti critici),
§ 8.1 nipotini di padre Bresciani.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 33 {Q, 2226-2228; già in LVN, 173-75).
1 Cfr Riccardo Bacchelli, Il diavolo al Pontelungo, 2 voli., Ceschi-
na, Milano 1927 [G. Ghilarza, C. care.]. Figura nell'elenco dei li­
bri da consegnarsi a Tatiana il 13 marzo 1930, in Quaderno 1
(XVI), p. 95 (cfr DQ). Un giudizio favorevole su questo libro è nel­
la lettera di Gramsci a Tania del 7 aprile 1930 (cfr LC, 335-36).
2 L'introduzione di Orlo Williams al romanzo di Bacchelli era stata
riprodotta con il titolo II Bacchelli sul Tamigi nella «Fiera lette­
raria» del 27 gennaio 1929 cit.
3 Cfr nota 8 al § 32 del Quaderno 1 (XVI).
4 Riccardo Bacchelli ha in realtà collaborato a «La Voce», ma non
è esatto che abbia mai sostituito Prezzolini nella direzione del set­
timanale. Per un certo periodo (dall'aprile all'ottobre 1912) al po­
sto di Prezzolini diresse «La Voce» Giovanni Papini.
5 Questa lettera di Bacchelli è riprodotta nello scritto di Williams
citato sopra alla nota 2.
6 II saggio di Francesco De Sanctis L'uomo del Guicciardini è com­
preso nel III volume (pp. 28-49) della citata edizione dei Saggi
critici che Gramsci aveva in carcere.
QUADERNO 3 (XX) §§ 5-13 2-577
7 I commenti fra parentesi di Gramsci sono qui dati in corsivo per distinguerli dagli incisi dello stesso Bacchelli.
§ 9. VAccademia dei Dieci. Testo B (già in LVN, 171).
1 Cfr Curzio Malaparte, Una specie d'Accademia, in «La Fiera let­
teraria», 3 giugno 1928 (anno iv, n. 23).
2 Cfr Curzio Malaparte, Coda di un'Accademia, in «La Fiera lette­
raria», 17 giugno 1928 (anno iv, n. 25).
§ 10. Proudbon e i letterati italiani (Raimondi, Jahier).
Testo A: ripreso, con un'altra nota sullo stesso argomento, in un te­sto C del Quaderno 23 (VI), § 34: Jahier, Raimondi e Proudhon, cfr in particolare p. 48 (Q, 2228-29; già in LVN, 175).
1 Cfr Giuseppe Raimondi, Rione Bolognina, in «La Fiera lettera­
ria», 17 giugno 1928 cit.
2 Sullo stesso argomento di questo paragrafo cfr Quaderno 1
(XVI), § 94.
§11. Americanismo.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 22 (v), § 15: Civiltà americana ed europea (Q, 2178-80; già in MACH, 342-44).
i
1 Cfr «L'Italia letteraria», 14 aprile 1929 (anno 1, n. 5): Piran­dello parla della Germania, del cinema sonoro e di altre cose (cor­rispondenza da Berlino di Corrado Alvaro).
§ 12. David Lazzaretti.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quaderno 25 (xxm), § 1 {Q, 2279-82; già in R, 199-202).
1 I dati delle opere citate nel testo sono ricavati dall'articolo di Domenico Bulferetti, David Lazzaretti e due milanesi, in «La Fiera letteraria», 26 agosto 1928 cit.
§ 13. J nipotini di padre Bresciani. Alfredo Panzini: La vita di Ca­vour.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 38, in un testo C del Qua­derno 23 (VI), § 32: Alfredo Panzini, cfr in particolare pp. 37-38 (Q, 2218-19; 8^ in LVN, 154-^5).
1 II volume fu pubblicato nel 1931: cfr Alfredo Panzini, Il conte
di Cavour, Mondadori, Milano 1931 («Le scie. Collana di epi­
stolari, memorie, biografie e curiosità»).
2 Su questa polemica del Panzini con «Il Resto del Carlino»,
Gramsci ritorna nel § 38. La lettera del Panzini, pubblicata su
8***
257&
NOTE
QUADERNO 3 (XX) §§ 14-21
2579

«L'Italia letteraria» del 30 giugno 1929 (anno 1, n. 13) rispon­deva a un corsivo apparso su «Il Resto del Carlino» del 23 giu­gno, nella rubrica Traversate', a firma «Lom,». - In certe espres­sioni usate da Panzini a proposito della «dittatura» di Cavour il corsivista del giornale bolognese aveva scorto la probabile inten­zione di un allusivo confronto polemico con Mussolini: «È an­cora da notare, passando, che certe puntate contro la dittatura, certe frasi a doppio senso sul modo di governare gli uomini e i popoli, certe punzecchiature sui giovani d'oggi - i quali giovani, egregio Panzini, studiano molto e certo più di quanto voi mostra­te di credere - nuocciono alla serietà e alla serenità dell'opera, giacché sfuggono ad una precisa determinazione prestandosi in­vece alle più svariate interpretazioni, e in ogni modo stan meglio nella bocca di Benedetto Croce che su quella di Alfredo Panzini». La risposta di Panzini su questo punto è ricordata da Gramsci nel § 38.
3 L'allusione, che Gramsci ricorda a memoria in modo approssi­mativo, è contenuta in un articolo di Luigi Russo, Io dico segui­tando..., in «La Nuova Italia», 20 gennaio 1930 (anno 1, n. 1), pp. i-i2. Criticando «l'andazzo di tutte quelle storie bassamente "romanzate" che sono venute di moda anche in Italia», Russo allude in particolare a «vite di Machiavelli raccontate come fos­sero la storia di Pinocchio o di qualche altro eroe del genere... E ancora, vite di Cavour descritte con le stesse graziette di stile con cui si possono raccontare le avventure di Gelsomino, buffone del Re, e con qualche furtarello inavvertito da quei Treitschke e da quei Paléologue ai lavori dei quali si vorrebbe pur contrappor­re il monumento storico di getto nazionale».
§14. Storia della classe dominante e storia delle classi subalterne.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 25 (xxni), § 2: Criteri metodologici (Q, 2283-84; già in R, 193).
§15. Ettore decotti.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo del Quaderno 11 (xvm), § 9 (Q, 1371-73; già in MACH, 213-14).
1 La recensione di Guido De Ruggiero è in «La Critica», 20 gen­
naio 1930 (anno xxviii, fase. I), pp. 57-59. Quella di Mario De
Bernardi in «La Riforma sociale», novembre-dicembre 1929 (an­
no xxxvi, fase. 11-12), pp. 589-92.
2 L'indicazione di Gramsci è da rettificare. Il saggio di Ettore Cic-
cotti, Elementi di «verità» e di «certezza» nella tradizione sto-
rica romana, era apparso in due puntate in «Rivista d'Italia»,
15 luglio 1927 (anno xxx, fase. VII), pp. 414-51, e 15 agosto 1927
(anno xxx, fase. Vili), pp. 585-616.
§16. Sviluppo politico della classe popolare nel Comune medioevale.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 18, in un testo C del Qua­derno 25 (xxin), § 4: Alcune note generali sullo sviluppo storico dei gruppi sociali subalterni nel Medio Evo e a Roma, cfr in particolare pp. 16-19 (Q, 2284-86; già in R, 193-95).
1 Cfr nota 2 al paragrafo precedente.
§ 17. 1917.
Testo B (già in R, 224-25).
1 Queste due indicazioni bibliografiche sono ricavate da una nota a p. 70 del volume di Arrigo Serpieri, La guerra e le classi rura­li italiane («Pubblicazioni della Fondazione Carnegie per la pa­ce internazionale»), Laterza, Bari-Yale University Press, New Haven 1930 [FG, C. carc., Turi II].
§18. Storia delle classi subalterne.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 16, nel citato testo C del Quaderno 25 (xxiii), § 4, cfr in particolare pp. 19-20 (Q, 2286-87; già in R, i^^-<)6).
?
1 Cfr nota 2 al precedente § 15.
§ 19. Il problema dei giovani. Testo B (inedito).
1 Questo volume, sebbene non conservato tra i libri del carcere, è stato visto da Gramsci a Turi : risulta in un elenco di libri conse­gnati a Tatiana il 15 giugno 1930, secondo un appunto del Qua­derno 2 (XXIV), p. 163 (cfr DQ).
§ 20. Documenti del tempo. Testo B (già in PP, 226).
1 Si tratta di una pubblicazione che Gramsci aveva avuto a Turi: è nell'elenco, citato nella nota 1 al paragrafo precedente, dei libri consegnati a Tatiana il 15 giugno 1930. La pubblicazione non è però conservata fra i libri del carcere.
§ 21. La diplomazia italiana prima del 1914. Testo B (già in MACH, 193).
1 Cfr Alessandro De Bosdari, Lo scoppio della guerra balcanica vi­
sto da Sofia, in «Nuova Antologia», i° settembre 1927 (anno
lxii, fase. 1331), pp. 90-98. Gramsci cita l'inizio dell'articolo.
2 Cfr Francesco Guicciardini, Ricordi, I : «Quello che dicono le
persone spirituali che chi ha fede conduce cose grandi e, come di­
ce lo Evangelio, chi ha fede può comandare a' monti ecc., prò-
2j8o
NOTE
QUADERNO 3 (XX) SS 22-28
2581

cede perché la fede fa ostinazione. Fede non è altro che credere con openione ferma e quasi certezza le cose che non sono ragio­nevole, o se sono ragionevole, crederle con più risoluzione che non persuadono le ragione. Chi adunche ha fede diventa ostinato in quello che crede, e procede al cammino suo intrepido e resolu­to, sprezzando le difficultà e pericoli, e mettendosi a soportare ogni estremità: donde nasce che, essendo le cose del mondo sotto­poste a mille casi e accidenti, può nascere per molti versi nel­la lunghezza del tempo aiuto insperato a chi ha perseverato nella ostinazione, la quale essendo causata dalla fede, si dice merita­mente: chi ha fede ecc..» Gramsci probabilmente aveva presente il riferimento a questo passo contenuto nel saggio del De Sanctis Uuomo del Guicciardini, nel III volume della citata edizione dei Saggi critici, p. 40.
§ 22. Lorianismo. Testo B (inedito).
1 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 32.
2 In realtà nel 1925.
3 Cfr Vittorio Scialoja, Giacomo Lumbroso, in «Nuova Antolo­
gia», 16 settembre 1927 cit., pp. 218-22. Nello stesso articolo si
ricorda che il Lumbroso fu «anche studioso di storia e letteratura
moderna, specialmente versato nella storia napoleonica».
?
§ 23. Loria. Testo B (inedito).
1 Questa indicazione bibliografica dei ricordi del Loria è ricavata con ogni probabilità dagli annunci pubblicitari pubblicati (fuori testo) dalla «Nuova Antologia» nei numeri di agosto-settembre-ottobre 1927 (oppure, nello stesso periodo, da «L'Italia che scrive»).
§ 24. Motivi del Risorgimento. Il separatismo siciliano.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 40: La Sicilia
(Q, 2062-63; già in K I35"36)-
1 Da una recensione, non firmata, pubblicata in «Nuova Antolo­gia», 16 ottobre 1927 cit., pp. 539-40. Un accenno di Gramsci alla polemica tra Luigi Natoli e Benedetto Croce, richiamata nel testo della citazione, è nel § 43 del Quaderno 1 (XVI), p. 26bis (cfr anche nota n).
§ 25. La funzione dei cattolici in Italia (Azione Cattolica). Testo B (già in MACH, 235-36).
1 Tutte le notizie di questo paragrafo sono ricavate dall'articolo di Gianforte Suardi, Quando e come i cattolici poterono partecipare
alle elezioni politiche, in «Nuova Antologia», i° novembre 1927 (anno lxii, fase. 1335), pp. 118-23,
§ 26. America ed Europa. Testo B (già in MACH, 360).
v
1 Queste tesi di Samuel Gompers e gli altri dati di questo para­grafo sono ricavati dall'articolo, firmato Munitor, Gli albori di un nuovo spirito sociale in America, in «Nuova Antologia», 16 no­vembre 1927 (anno lxii, fase. 1336), pp. 239-44.
-
$ 2j.Il Principe Carlo di Rohan. Testo B (già in INT, 126).
1 Le notizie di questa prima parte del paragrafo sono ricavate da
un articolo di A. Rovini, Il 40 Congresso internazionale delle
Unioni Intellettuali, in «Nuova Antologia», i° novembre 1927
cit., pp. 129-30.
2 I dati e la citazione del libro di Karl Rohan {Moskau. Ein Skiz-
zenbuch aus Sowietrussland, Braun, Karlsruhe 1927) sono rica­
vati da un altro articolo di A. Rovini, Un principe nella Russia
bolscevica, in «Nuova Antologia», 16 dicembre 1927 (anno lxii,
fase. 1338), pp. 538-39.
r
§ 28. Riviste tipo.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 24 (xxvn), § 5: An-nuari e almanacchi (Q, 2271-72; già in INT, 143).

Sul significato di questa proposta Gramsci ritorna in un testo A del Quaderno 4 (xin), § 49, pp. 18-19, e nel corrispondente te­sto C del Quaderno 12 (xxix), § 1, p. 7. Un «annuario della clas­se operaia» era già stato progettato da Gramsci per il i924> ma con caratteristiche diverse da quelle qui indicate e più vicine al tipo delT«Almanacco popolare», di cui Gramsci si occupa nel Quaderno 14 (1), § 60; si veda il piano di lavoro abbozzato a que­sto proposito nella lettera da Vienna al Comitato esecutivo del PCI, del 24 dicembre 1923. Cfr «Rinascita», 22 gennaio 1966 (anno xxm, n. 4), p. 23: «Voglio proporvi la compilazione di una specie di annuario della classe operaia che contenga, in succinto, tutto ciò che può interessare un membro del partito o un simpa­tizzante; ho già fatto il piano per il contenuto e ho anche pensa­to alla distribuzione del lavoro per i vari capitoli. Esso potrebbe uscire nel secondo semestre del 1924 in un volume di 600 oppure 700 pagine. In una trentina di capitoli si potrebbe dare: una ras­segna del movimento politico e sindacale internazionale; un esa­me della situazione italiana sotto tutti i punti divista (economico, politico, militare, del lavoro, finanziario, ecc..) Una parte dovreb­be essere dedicata al marxismo e alla sua storia specialmente in Italia. Una parte alla Russia, alla sua organizzazione politica, alla
2J>82
NOTE
QUADERNO 3 (XX) §§ 29-31
2583

sua situazione economica, alla storia del partito bolscevico, ecc.. Un capitolo dovrebbe riassumere la dottrina e la tattica del Co-mintern, quali si sono venute sviluppando nei congressi, negli Esecutivi allargati e nelle più importanti manifestazioni del Co­mitato E(secutivo). Penso che dopo tre anni di guerra civile e di grande difficoltà quindi per seguire sistematicamente i giornali e le pubblicazioni del partito, un gran numero di operai, special­mente tra gli emigrati, sarebbe lieto di avere a propria disposizio­ne un volume come questo di cui vi ho schizzato il contenuto».
§ 29. Il Catalogo dei cataloghi del libro italiano... '
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 30, in un testo C del Qua­derno 26 (xn), § 1: Indicazioni bibliografiche (Q, 2297; già in PP, 22^).
1 Queste indicazioni sul Catalogo dei cataloghi del libro italiano so­no ricavate da una nota di Aldo Sorani nella rubrica 'Bibliografie' {Un repertorio della bibliografia italiana), in «Il Marzocco», 17 giugno 1927 (anno xxxiii, n. 25). Notizie sulla pubblicazione suc­cessiva dei supplementi di questo Catalogo possono essere state attinte ad annunci pubblicitari delP«Italia che scrive».
§ 30. Altra pubblicazione bibliografica...
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 29, nel citato testo C del Quaderno 26 (xn), § 1 (Q, 2297; già in PP, 225).
1 L'indicazione è ricavata da una breve nota, Un repertorio di pub­blicazioni periodiche, pubblicata da «Il Marzocco», 22 luglio 1928 (anno xxxiii, n. 30).
§31. Riviste tipo.
Testo A: il primo capoverso è ripreso, senza titolo, in un testo C del Quaderno 24 (xxvn), § 6 (Q, 2272; già in INT, 137 nota); l'ultimo capoverso (su Andrea Costa) non è ripreso tra i testi C (già edito tut­tavia in PP, 223);"la parte centrale del paragrafo (su Antonio Labrio­la) è ripresa in un testo C del Quaderno n (xviii), § 70: Antonio Labriola (Q, 1507-^09; già in MS, 79-81).
1 Cfr Lev Davidovic Trockij, La mia vita. Tentativo di autobiogra­fia, trad. di E. Pocar, Mondadori, Milano 1930, pp. 104-5: «Nel­la mia cella lessi con entusiasmo due opere celebri del vecchio he­geliano-marxista italiano Antonio Labriola, contrabbandate in carcere in francese. Come pochi scrittori latini, Labriola possede­va la dialettica materialistica, se non nella politica, dov'era im­pacciato, certo nel campo della filosofia della storia. Sotto quel di­lettantismo brillante c'era della vera profondità. Labriola liquida egregiamente la teoria dei fattori molteplici che popolano l'olim­po della storia guidando di lassù i nostri destini. Benché da quan­do lessi i due trattati siano passati 30 anni, il filo dei pensieri mi
è rimasto nella mente e cosi anche il ritornello: "Le idee non ca­scano dal cielo". Miseri mi sembravano di fronte a lui i teorici rus­si della molteplicità dei fattori, come Lavrov, Michajlovski, Kare-jev ed altri». Per avere in carcere questo libro di Trockij, Gram­sci, dovette seguire una lunga procedura. In un primo momento, con una lettera in data 25 agosto 1930, aveva incaricato il fratello Carlo di avviare la pratica necessaria per essere autorizzato alla lettura di questo e di altri libri «proibiti». Ma la lettera non fu inoltrata; chiese allora che fosse trasmessa al ministero della giu­stizia, che però confermò il divieto (cfr LC, 363-66). Successiva­mente, richiamandosi al regolamento, Gramsci insisteva nella sua richiesta, con una istanza al capo del governo inviata nel settem­bre 1930: la bozza di tale istanza è nel Quaderno 2 (XXIV), pp. 159-60 (cfr DQ). Il i° dicembre 1930 Gramsci avvertiva Tatiana che l'istanza era stata infine accolta e incaricava la cognata di far­gli spedire dalla libreria il libro di Trockij (cfr LC, 385). Non è chiaro tuttavia se questo paragrafo è stato, scritto dopo la data del i° dicembre 1930: giacché il precedente § 13 è datato dallo stesso Gramsci al 30 maggio 1930 e il successivo § 32 risulta scrit­to prima del 2 ottobre 1930.
2 Cfr Georgi] Valentinovic Plekhanov, Les questions fondamenta­
le s du marxisme, Editions Sociales Internationales, Paris 1927
[FG, C. carc., Turi I].
3 Cfr Otto Bauer, Le socialisme, la religion et VÉglise, l'Églantine,
Bruxelles 1928 [FG, C. carc., Turi I],
4 Allusione allo scritto di Rosa Luxemburg, Stillstand und Fort-
schritt im Marxismus (Ristagno e progresso nel marxismo), pub­
blicato per la prima volta sul «Vorwarts» di Berlino il 14 marzo
1903, per il ventesimo anniversario della morte di Marx. La Lu­
xemburg scrive in questo articolo: «Il terzo volume del Capitale
è senza dubbio da considerare come il completamento della criti­
ca marxiana del capitalismo. Senza il terzo volume non si posso­
no comprendere la particolare legge dominante del tasso di pro­
fitto, la divisione del plusvalore in profitto, interesse e rendita,
l'effetto della legge del valore all'interno della concorrenza. Ma
- ed è la cosa capitale - tutti questi problemi per importanti che
siano dal punto di vista teorico sono però sufficientemente indif­
ferenti dal punto di vista della lotta di classe pratica. Per questa
il grande problema teorico era il sorgere del plusvalore, cioè la
spiegazione scientifica dello sfruttamento come pure la tendenza
alla socializzazione del processo di produzione, cioè la spiegazione
scientifica dei fondamenti obiettivi della trasformazione sociali­
sta. A entrambi i problemi risponde di già il primo volume, che
deduce 1'w espropriazione degli espropria tori" come immancabile
risultato finale della produzione del plusvalore e della progressiva
concentrazione di capitali. Con ciò le necessità teoriche vere e
proprie del movimento operaio erano nelle loro grandi linee sod­
disfatte. Come il plusvalore si divida tra i singoli gruppi di sfrut-
2^84
NOTE
QUADERNO 3 (XX) §§ 32-34
2585

tatori e quali modifiche la concorrenza nella produzione susciti nei riguardi di questa spartizione, ciò non presentava nessun im­mediato interesse per la lotta di classe del proletariato. E perciò il terzo volume del Capitale è sinora rimasto in complesso per il socialismo un capitolo non letto. [...]. Solo nella misura in cui il nostro movimento entra in stadi più avanzati e affronta nuove questioni pratiche, noi attingiamo di nuovo nella riserva concet­tuale marxiana, per elaborare e valorizzare nuovi singoli fragmen-ti della sua dottrina» (Rosa Luxemburg, Scritti scelti, a cura di Luciano Amodio, Einaudi,Torino 1973, pp. 227-29). Certamente Gramsci aveva letto questo articolo di Rosa Luxemburg, al quale si riferisce anche in altre note, in una raccolta di scritti su Marx, a cura di D. Rjazanov: Karl Marx homme, penseur et revolution-naire, Edkions Sociales Internationales, Paris 1928 (esiste di que­sto libro anche una traduzione italiana: D. Rjazanov, Carlo Marx, uomo, pensatore, rivoluzionario, Fasani, Milano 194Ó; l'articolo della Luxemburg è alle pp. 69-76).
§ 32. «Renare la vie impossible». Testo B (già in PP, 139).
1 Eugène D'Ors, La vie de Goya, nrf, Gallimard, Paris 1928 [FG,
C. carc., Turi II]. Questo titolo è compreso in un elenco di libri
consegnati a Carlo il 2 ottobre 1930, secondo una minuta del
Quaderno 2 (XXIV), p. 163 (efr DQ).
2 Cfr D'Ors, La vie de Goya cit., p. 54: «Fuyant l'Inquisition - au
moins Tlnquisition diffuse, qui tue elle aussi en "rendant la vie
impossible", - Goya a laissé Saragosse pour Madrid».
§ 33. Alcune cause d'errore. Testo B (già in MACH, 161).
§ 34. Passato e presente. Testo B (già hvPP, 37-38).
1 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 127.
2 Allusione all'articolo di Benito Mussolini, Preludio al Machia­
velli, pubblicato in «Gerarchia», aprile 1924 (anno in, n. 4), ora
in Opera omnia, a cura di E. e D. Susmel, cit., vol. XX, pp. 251-
254. In questo articolo, tra l'altro, Mussolini scriveva, esaltando
«l'acuto pessimismo del Machiavelli nei confronti della natura
umana»: «È anche evidente che il Machiavelli, giudicando come
giudicava gli uomini, non si riferiva soltanto a quelli del suo tem­
po, ai fiorentini, toscani, italiani che vissero a cavallo fra il xv e
il XVI secolo, ma agli uomini senza limitazione di spazio e di tem­
po. Di tempo ne è passato, ma se mi fosse lecito giudicare i miei
simili e contemporanei, io non potrei in alcun modo attenuare i
giudizi di Machiavelli. Dovrei, forse, aggravarlo. Machiavelli non
si illude e non illude il Principe. L'antitesi fra Principe e popolo, fra Stato e individuo è nel concetto di Machiavelli fatale. Quello che fu chiamato utilitarismo, pragmatismo, cinismo machiavellico scaturisce logicamente da questa posizione iniziale. La parola Principe deve intendersi come Stato. Nel concetto di Machiavelli il Principe è lo Stato. Mentre gli individui tendono, sospinti dai loro egoismi, all'atomismo sociale, lo Stato rappresenta una orga­nizzazione e una limitazione. L'individuo tende a evadere conti­nuamente. Tende a disubbidire alle leggi, a non pagare i tributi, a non fare la guerra. Pochi sono coloro - eroi o santi - che sacri­ficano il proprio io sull'altare dello Stato [...]. Vi è dunque imma­nente, anche nei regimi quali ci sono stati confezionati dall'Enci­clopedia - che peccava, attraverso Rousseau, di un eccesso incom­mensurabile di ottimismo - il dissidio fra forza organizzata dello Stato e il frammentarismo dei singoli e dei gruppi. Regimi esclu­sivamente consensuali non sono mai esistiti, non esistono, non esisteranno probabilmente mai».
3 Cfr Giuseppe Rensi, La «belva bionda», in «Rivista di Milano», 5 marzo 1920, ristampato in Principi di politica impopolare, Za­nichelli, Bologna 1920, pp. 162-74: «Il disordine e la profonda separazione degli spiriti, dominante nel campo morale, si rispec­chia nel campo economico. È ormai palese a tutti che la scoordi­nazione nel campo del lavoro è completa. Agitazioni, scioperi continui, pretese sempre maggiori e incessanti di cui una nuova regolarmente s'affaccia non appena una precedente è stata soddi­sfatta - questo tumulto convulsivo, con cui è manifesto che la classe operaia esprime, non più la sua volontà di miglioramenti economici, ma ormai decisamente la sua volontà di potenza - pa­ralizzano profondamente l'industria e la produzione. E quindi si fa anche più palese a tutti che, o scioperi, agitazioni, pretese, di­struggeranno l'impalcatura sociale, infrangeranno la delicata tra­ma di interdipendenza tra lavori, bisogni, popolazione, distribu­zione di questa, facendo ritornare l'umanità a una economia pri­mitiva; ovvero occorre anche qui una autorità che si imponga, che introduca, al bisogno con la forza, l'ordine, la regolarità, la necessaria disciplina e subordinazione dell'individuo alla società e ai bisogni di questo; occorre una forma di coartazione degli im­pulsi, dei capricci, dell'esplosione degli interessi individuali; os­sia (se si volesse caricare l'espressione) una forma di schiavitù, in quanto questa consiste in una pressione che obbliga l'individuo a disporre del suo tempo e della sua attività non interamente a suo beneplacito. E si avverta: dopo la cessazione della antica schia­vitù e servitù questa pressione fu quella insita automaticamente nel sistema del salariato, nel fatto cioè che, essendo gli operai privi di ogni altro mezzo di sussistenza, dovevano per vivere for­nire un certo lavoro rigorosamente determinato. Supposto sparito il salariato, gli operai padroni dei mezzi di produzione e dell'indu­stria, e nel medesimo tempo detentori d'ogni forma di potere, non
2586
NOTE
QUADERNO 3 (XX) § 35
2587

si potrà a meno di provvedere a sostituire la pressione automa­tica costringente al lavoro regolare che il sistema del salariato for­niva, con qualche altra specie di pressione che dia il medesimo ri­sultato, di costringere cioè a quel lavoro regolare, contro cui l'in­dole di tutti noi uomini, se non vi è coatta, ineluttabilmente si ri­bella» (pp. 164-65). Già in un precedente articolo, Rivoluzioni di schiaveria (compreso nello stesso volume), Rensi aveva scritto: «Io pongo la questione generale cosi: l'operaio - l'uomo in quan­to lavora - può essere il padrone? E la risposta negativa non mi par dubbia. Il lavoratore - e ciò si dice non solo del lavoratore manuale, quello che si vuole sia l'autentico "proletario", ma dei lavoratori appartenenti alle professioni liberali e borghesi, medi­ci, ingegneri, avvocati - il lavoratore, dico, in quanto lavora, è e non può non essere dipendente, sottoposto, servo in qualche mi­sura e maniera di colui che gli richiede le sue funzioni. A costui egli, in quanto lavora, aliena la sua attività e il suo tempo, cioè la sua vita. Costui gli può e deve comandare: deve potere, nei limiti del lavoro, fargli fare ciò che egli vuole, e avere, almeno col licenziamento, il mezzo per costringerlo sempre nei limiti del la­voro ad obbedirgli. Aveva perfettamente ragione Aristotele quan­do sosteneva la necessità e l'eternità della schiavitù» (pp. 3-4). Il volume Principi di politica impopolare era dedicato a Filippo Tu­rati e recava nel frontespizio la seguente citazione di Machiavelli: «Per lo essempio dei Consoli romani che riconciliarono insieme gli Ardeati, si nota il modo come si debbe comporre una città di­visa: il quale non è altro né altrimenti si debbe medicare, che ammazzare i capi de' tumulti» (Discorsi, libro III, cap. xxvn).
§35. Giuseppe Rensi.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 11 (xviii), § io (Q, 1373; inedito).
1 Giuseppe Rensi (1871-1941) iniziò la sua collaborazione alla «Cri­
tica sociale» nel 1895; emigrato in Svizzera nel 1898, rientrò in
Italia nel 1.908.
2 L'allusione è da riferire a due articoli di Giuseppe Rensi: La ra­
gione del male nella storia secondo Seneca e Renouvier, in «Nuo­
va Rivista Storica», maggio-agosto 1929 (anno xni, fase. III-IV),
pp. 255-70; Necessità e razionalità, ivi, gennaio-aprile 1930 (an­
no xiv, fase. I-II), pp. 21-28. In quest'ultimo articolo, polemiz­
zando con la tesi della razionalità della storia, Rensi scriveva:
«Afferma un principio etico solo chi nega la razionalità della sto­
ria. Poiché, mentre chi ammette quest'ultima, è obbligato ad am­
mettere che la razionalità s'incarni nei fatti ingiusti, mostruosi,
atroci, di cui la storia passata e presente è tessuta, e a riconosce­
re tali fatti come razionali, chi la nega la nega appunto perché da­
vanti al suo vivo e vigile senso etico tali fatti non consentono giu­
stificazioni (nemmeno quella d'un preteso bene che si raggiunge­
rebbe mediante essi, bene il quale sempre, invece, poteva perfet-
tamente effettuarsi senza quei fatti che con esso si pretende scu­sare). Lo nega, insomma, perché il senso etico è in lui insoppri­mibile, ed egli intende sottoporre senza transazioni al giudizio di esso i fatti, non farlo curvare davanti ai fatti e smussare dai fatti. Solo a un tale vigile senso etico risalta l'antitesi irriducibile tra realtà storica ed eticità, ossia tra storia e razionalità. Solo esso av­verte che la storia non corrisponde alla morale, non è quale do­vrebbe essere, cioè non è razionale. Il grado di eticità d'un indi­viduo si misura dunque precisamente dal grado in cui gli risulta moralmente intollerabile la storia, dalla quantità di capi d'accusa e di condanna che egli sente di dover sollevare contro di essa: cioè dal quanto la sente irrazionale. La vivezza del senso dell'ir­razionalità della storia è la pietra di paragone dell'eticità perso­nale» (p. 28).
3 Giuseppe Rensi collaborò al «Popolo d'Italia» fin dal 1915; in­
tensificò la sua collaborazione, con articoli di ispirazione naziona­
listica, antisocialista e conservatrice, nel 1919-20-21-22 (non però
nel 1923, essendosi staccato dal fascismo dopo la marcia su Ro­
ma). Questi articoli sono raccolti, insieme a scritti apparsi su altri
giornali e riviste, nei volumi L'orma di Protagora, Treves, Mila­
no 1920, e Teoria e pratica della reazione politica, Soc. Ed. La
stampa commerciale, Milano 1922.
4 II VI Congresso nazionale di filosofia, tenuto a Milano dal 28 al
30 marzo 1926, aveva dato luogo a una pubblica manifestazione
di antifascismo a seguito di un coraggioso discorso del professor
Francesco De Sarlo su Valta cultura e la libertà. Commentando
questo Congresso, che era stato poi sospeso dalle autorità fasciste,
Giovanni Gentile, in un articolo pubblicato dal «Popolo d'Ita­
lia» del 14 aprile 1926, attaccava tra l'altro anche il Rensi, «quel
filosofo allegro che insegna a Genova, e salta e balla e fa sberleffi
innanzi al pubblico, dimostrando oggi la verità, domani la falsità
di ogni filosofia che gli capiti alle mani, prima idealista, poi scet­
tico, più tardi dogmatico, ieri filosofo dell'autorità oggi della li­
bertà, sofista sempre e cervello vano, applaudito questa volta an­
che lui a Milano per l'ultima sua farsa, del "Materialismo critico":
come dire del circolo quadrato». L'articolo è ristampato in Gio­
vanni Gentile, Fascismo e cultura, Treves, Milano 1928 [FG, C.
carc., Turi I], pp. 103-9. All'attacco di Gentile Rensi rispose con
una lettera al «Popolo d'Italia» (pubblicata dallo stesso giornale
il 16 aprile 1926), dove rivendicava i suoi antichi meriti: «Quali
si siano le opinioni del sen. Gentile a mio riguardo, mi consola
il pensiero che quella da lui ieri espressa non può essere condi­
visa dal "Popolo d'Italia". Altrimenti, come sarebbe avvenuto
che in data 2 novembre 1922 il direttore di questo giornale mi
scrivesse che avendo w oggi più che mai bisogno di buona collabo­
razione" desiderava "poter contare su di me" per la continuazio­
ne di quella che io avevo dato a questo giornale durante il periodo
bolscevico, quando i tre quarti almeno di coloro che adesso vi col-
2588
NOTE
QUADERNO 3 (XX) §§36-39
2589

laborano non si degnavano o non si mischiavano di scrivervi?» Rensi ricordava anche che lo stesso Gentile, nell'anno precedente, lo aveva invitato a collaborare alla Enciclopedia Treccani.
§ 36. Fatti di cultura.
Testo B (già in LVN, p. 139).
1 Cfr su questo episodio il precedente § 9.
2 Le notizie sulla rappresentazione della farsa Un'avventura galan­
te ai bagni di Cernobbio sono ricavate da una lettera di Carlo
Volpati pubblicata da «Il Marzocco», 4 novembre 1928 (anno
xxxiii, n, 45), nella rubrica 'Commenti e frammenti* (Fu Vincen­
zo Monti l'autore delV«Avventura galante»?).
§ 37.1 nipotini di padre Bresciani.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 35: Scrittori «tecnicamente» cattolici (Q, 2229-30; già in LVN, 185).
1 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 93.
2 Cfr nota 1 al citato § 93 del Quaderno 1 (XVI).
3 Su Paolo Arcari qualche altro elemento di informazione è anno­
tato nel testo C. Cfr nota 2 al § 35 del Quaderno 23 (VI).
4 Un romanzo di Luciano Gennari, UItalie qui vienty pubblicato a
Parigi nel 1929, fu premiato dalla Académie Francaise.
5 Cfr Filippo Crispolti, Un duello, romanzo, Treves, Milano 1900.
6 L'allusione riguardali libro di Mario Missiroli, Date a Cesare (La
politica religiosa di Mussolini con documenti inediti). Tipografia
del Littorio, Roma s. d. (ma 1929) [FG, C. carc., Turi II], citato
esplicitamente nel corrispondente testo C. Il giudizio di Missiroli
riguarda in modo specifico la povertà degli studi religiosi in Ita­
lia, ma investe anche gli altri campi della cultura cattolica italiana
(cfr ibid., pp, 391-99).
7 Un severo giudizio di Gramsci sulla scrittrice cattolica Maria Di
Borio è già in un corsivo del 1916, nella rubrica 'Sotto la Mole'
delT«Avanti!». Qui si sottolinea la francofilia della Di Borio,
«stucchevole romanziera quanto bigotta predicatrice di virtuosi­
smo» (SM, 184).
§ 38.1 nipotini dì padre Bresciani. A. Fanzini: La vita di Cavour.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 13, nel citato testo C del Quaderno 23 (VI), § 32, cfr in particolare pp. 38-46 (Q, 2219-26; già in LVN, 133-61).
1 Cosi inizia la prima puntata della Vita di Cavour di Alfredo Pan-zini, apparsa nelT«Italia letteraria» del 9 giugno 1929 (anno 1,
. n. io). Le altre citazioni di questo scritto di Panzini sono tratte non solo dalla prima ma anche dalle puntate successive, che Gram­sci, scrivendo questo paragrafo, aveva evidentemente sotto mano.
2 Cfr Ferdinando Martini, Confessioni e Ricordi, 1859-1892, Tre­
ves, Milano 1928, pp. 152-53. Su tale episodio cfr anche il Qua­
derno 6 (VIII), § 114. Sebbene non conservato tra i libri del car­
cere questo volume di Ferdinando Martini è tra quelli che Gram­
sci ha avuto per qualche tempo a Turi; il titolo figura in un elen­
co di libri inviati in deposito ai familiari nel 1932, nel Quader­
no 2 (XXIV), p. 164 (cfr DQ). Cfr anche LC, 637.
3 Quello che Gramsci ricorda come epistolario del D'Azeglio pub­
blicato dal Bollea (e che altrove, nei Quaderni, è collegato ad un
«affare Bollea») è in realtà un gruppo di 36 lettere di Massimo
D'Azeglio compreso in una più ampia raccolta di documenti epi­
stolari del Risorgimento, pubblicata per la prima volta da Ferdi­
nando Gabotto nella rivista «Il Risorgimento Italiano» del 1916
e uscita poi in volume col nome del Bollea. Cfr Luigi Cesare Bol­
lea, Una «silloge» di lettere del Risorgimento (di particolare atti­
nenza all'alleanza franco-italiana, alla guerra del 1839 e alla spe­
dizione dei Mille. 1839-1873), Bocca, Torino 1919. In un articolo
pubblicato nel «Bollettino storico-bibliografico subalpino» nel
1912 (ed è forse questa una fonte dei ricordi di Gramsci) il Bol­
lea prendeva posizione in merito alle vicende giudiziarie provo­
cate dalla «silloge». Cfr, per questo, la nota 2 al Quaderno 6
(VIII), § 46.
4 Cfr Quaderno 2 (XXIV), § 29.
5 Cfr il precedente § 13, nota 2.
6 Dalla lettera di Alfredo Panzini al direttore del «Resto del Car­
lino», pubblicata, con il titolo Chiarimento, in «L'Italia lettera­
ria» del 30 giugno 1929 cit., già ricordata da Gramsci nel prece­
dente § 13.
7 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 24, nota 8.
8 Un'allusione a questo giudizio di Panzini su padre Bresciani è già
nel Quaderno 1 (XVI), § 24, p. 11 bis (cfr la corrispondente no­
ta io).
9 Nell'intervista di Bruers con Panzini, citata nel testo, su «L'Ita­
lia letteraria» del 2 giugno 1929 (anno 1, n. 9), vi è un accenno
alla traduzione italiana del Cavour di Paléologue, che Gramsci
conosceva nell'originale francese - cfr nota 8 al Quaderno 23
(vi), § 32 -, da cui si poteva ricavare l'impressione che fosse stato
lo stesso Bruers a tradurre questo libro. In effetti però non era
stato il Bruers a tradurre in italiano l'opera dello scrittore fran­
cese: cfr Maurice Paléologue, Cavour, unica traduzione italiana
autorizzata di Lyna Fioresi Dondini, Cappelli, Bologna 1929.
§39. Passato e presente. Testo B (già in PP, 97-98).
1 Gramsci aveva in carcere il volume dell'Istituto Centrale di Sta­tistica, Annuario statistico italiano, anno 1929, serie III, vol.


NOTE
[NOTE
]2590
III, Istituto Poligrafico dello Stato, Roma 1929 [FG, C. carc., Tu­ri II]. In questo volume che era stato richiesto da Gramsci nella lettera a Tania del 25 marzo 1929 (efr LC, 266), sono riprodotti, tra l'altro, i risultati del censimento degli esercizi industriali, ese­guito in Italia il 15 ottobre 1927 (pp. 163-81). Manca però in que­sta pubblicazione una ripartizione dei dati per città e per centri industriali.
§ 40. Riforma e Rinascimento. Testo B (parzialmente già in R, xni).
1 II tema della critica al Risorgimento come «conquista regia», già
accennato nel Quaderno 1 (XVI), § 44, p. 4obis, sarà ancora ripre­
so da Gramsci nel Quaderno 9 (xiv), § 89, in particolare pp. 69-
71, e § no, pp. 85 bis - 86bis.
2 Cfr nota 23 al Quaderno 1 (XVI), § 44.
3 Della rivista «Conscientia» di Giuseppe Gangale, Guido Mazzali
era stato assiduo collaboratore, soprattutto nel 1925 e 1926.
Gramsci si riferisce probabilmente all'articolo Engels e l'anabat­
tismo («Conscientia», 31 ottobre 1925, anno iv, n. 44) in cui
Mazzali rimproverava ad Engels di aver sottovalutato l'impor­
tanza della riforma («Se gli avversari di Miinzer avevano ridotto
scelleratamente Iddio a un omino dipinto, Engels lo svesti stolta­
mente di ogni attributo... Tutto preso dalla tesi che alla base di
ogni moto storico è sempre un fatto economico non ebbe forse
tempo e modo di intendere nel suo giusto valore la Riforma che
si poneva e si attuava siccome causa ed effetto, ad un tempo, del­
la civiltà capitalistica che premeva»). Con Mazzali Gramsci aveva
polemizzato in un articolo dell'«Unità» del 29 settembre 1926
(cfr CPC, 442-44), prendendo lo spunto da una dichiarazione del­
lo stesso Mazzali, pubblicata in Tesi ed amici del nuovo prote­
stantesimo (pubblicazione di «Conscientia» a cura della Casa Edi­
trice «Bilychnis», Roma 1926) [FG], p. 38: «Conto di riuscire
ad inquadrare la prassi marxista in una austera concezione di vita
che da Dio discenda e a Dio salga». Per il seguito avuto da questa
polemica di Gramsci cfr CPC, 444-45.
4 Cfr Thomas G. Masaryk, La Russia e l'Europa. Studi sulle cor­
renti spirituali in Russia, trad. di Ettore Lo Gatto, 2 voli., Istituto
Romano Editoriale, Roma 1925 (una precedente edizione della
stessa traduzione era però già apparsa a Napoli, presso l'editore
Ricciardi, nel 1922).
§ 41.1 nipotini di padre Bresciani.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 36: Criteri metodici (Q, 2230-32; già in LVN, pp. 19-21).
1 Cfr Ford, Ma vie et mon oeuvre cit., pp. vn-XVI (prefazione di Victor Cambon). Cfr anche Quaderno 15 (xi), $ 53 e nota 1.
QUADERNO 3 (XX) §§ 40-42 259I
§ 42. Passato e presente. Testo B (già in PP, pp. 59-61).
1 Allusione al convegno organizzato clandestinamente a Firenze nel
novembre 1917, in casa dell'avvocato Mario Trozzi, dalla frazione
massimalista del psi, e al quale Gramsci partecipò in rappresen­
tanza dei socialisti torinesi (cfr Paolo Spriano, Torino operaia nel­
la grande guerra, Einaudi, Torino i960, pp. 285-88). A que­
sto convegno, e all'accusa di bergsonismo che gli venne rivol­
ta in quella occasione, Gramsci accenna anche nel Quaderno ir
(xviii), § 12, p. 21 bis. Un riferimento alla partecipazione di
Gramsci al convegno di Firenze è già in un articolo dell'«Ordine
Nuovo» del i° marzo 1921, A Bruno Buozzi (ora in SF, 84). Un'al­
tra allusione al convegno di Firenze è nell'intervento di Gramsci
in una riunione a un esecutivo allargato (giugno 1923) dell'Inter­
nazionale comunista (cfr CPC, 449). L'accusa di bergsonismo con­
tro il gruppo dell'«Ordine Nuovo» era stata ripresa anche da
Claudio Treves: cfr ON, 489-91.
2 Gramsci qui allude alle discussioni intorno alla costituzione dei
Soviet (Consigli) svoltesi nel 1920 all'interno del psi e alla posi­
zione assunta in tali discussioni dai socialisti bolognesi, e in par­
ticolare da Ercole Bucco (responsabile della Camera Confederale
del Lavoro). La discussione era iniziata sulla base di un progetto
Bombacci per la costituzione dei Soviet in Italia, pubblicato sul-
l'«Avanti!» del 23 gennaio 1920. «L'Ordine Nuovo» prese po­
sizione contro il progetto Bombacci con un articolo di Palmiro
Togliatti (La formazione dei Soviet in Italia) pubblicato in due
puntate, nel n. 37 (14 febbraio) e nel n. 40 (13 marzo); nel n. 38
(21 febbraio), «L'Ordine Nuovo» aveva anche pubblicato un ar­
ticolo di Ercole Bucco, J Consigli a Bologna, dove tuttavia le po­
sizioni dell'autore apparivano piuttosto sfumate. Sul problema
della creazione dei Soviet Bucco presentò poi una relazione al­
l'Assemblea dell'Unione Socialista Bolognese, che discusse sull'ar­
gomento nelle giornate del 3 e del io aprile 1920 (una sintesi del
dibattito e i testi delle deliberazioni furono pubblicati sull'orga­
no della Federazione provinciale socialista, «La Squilla», nel nu­
mero del 14 aprile 1920). Al termine dell'Assemblea fu approvato
un ordine del giorno Bucco, che coincide nella sostanza, salvo va­
riazioni formali, con la mozione che sarà approvata da li a poco,
a maggioranza, dal Consiglio nazionale del psi, tenuto a Milano
dal 18 al 22 aprile: il testo di questa mozione, dove si parla espli­
citamente di un «soviet urbano», è pubblicato nella rivista «Co­
munismo», 1-15 maggio 1920 (anno 1, n. 15), pp. 1029-30. Della
costituzione del Soviet a Bologna si discusse anche, nei giorni 14
e 15 aprile 1920, al Congresso provinciale socialista di Bologna,
dove fu votato un ordine del giorno firmato da Alvisi e Bucco
(cfr «La Squilla», 17 aprile 1920; un resoconto anche nel «Resto
del Carlino» del 16 aprile 1920).
2592
NOTE
QUADERNO 3 (XX) § 43
2593

3 «Discorso dell'espiazione» fu definito il discorso tenuto da Clau­
dio Treves alla Camera dei deputati il 30 marzo 1920. Dopo aver
affermato, all'inizio del discorso, rivolgendosi ai deputati liberali:
«La crisi è proprio in ciò, il suo tragico è precisamente in questo,
che voi non potete più imporci il vostro ordine e noi non possia­
mo ancora imporvi il nostro», Treves concludeva: «La crisi del
regime. Ecco: il discorso si chiude evidentemente come un ciclo
al punto in cui è cominciato. La crisi, la febbre, la irrequietudine,
le masse agitate, l'impotenza degli ordinamenti economici a nu­
trire gli uomini, e dei governi a fare la pace: lo sfacelo! Voi vor­
reste che ciò fosse presto: "fate la Rivoluzione - ci si dice - o la­
sciateci tranquilli". Né una cosa né l'altra! La rivoluzione è un
evo, non un giorno, ha gli aspetti di un fenomeno di natura: ero­
sioni lente, dirupamenti rapidi. Ci siamo in pieno e ci resteremo
per un bel numero di anni. Giorno per giorno, episodio per epi­
sodio, epico o maccheronico, sguaiato o sublime, con molte cose
che non comprendiamo e che voi non comprendete. Ma si, vi
piacerebbe di finirla una volta! Non è il morire che vi spaventa,
è questo non vivere che vi esaspera. Ma non è in nostro potere di
abbreviare le spinte del Parto divino. Ciò è terribilmente lungo
e penoso. Ma se ciò è terribilmente lungo e penoso ciò è neces­
sario, perché è la conseguenza ineluttabile di ciò che è stato fatto,
e nessuno può far si che ciò che è stato fatto, fatto non sia. Ecco
l'inesorabile corollario del crimine! Si, o signori, ecco l'espia­
zione» (cfr Claudio Treves, Come ho veduto la guerra, 2* ed.
Edizioni della Rassegna Internazionale, Milano 1925, pp. 233-56),
Già nella relazione di Gramsci al Consiglio nazionale del psi del
maggio 1920 questo discorso di Treves veniva giudicato una «ma­
nifestazione del pensiero opportunista» (cfr ON, 120-21). Su que­
sto tema Gramsci ritorna più avanti, in questo stesso Quaderno,
nel § 44, p. 24bis, e nel Quaderno 11 (xviii), § 12, pp. 2ibis - 22;
in quest'ultimo passo in particolare è chiarito il senso della critica
di Gramsci : «C'era una certa grandezza sacerdotale in questo di­
scorso, uno stridore di maledizioni che dovevano impietrire di
spavento e invece furono una grande consolazione, perché indi­
cavano che il becchino non era ancora pronto e Lazzaro poteva
risorgere».
4 «Patto di alleanza» era stato definito l'accordo stipulato il 29 set­
tembre 1918 in una riunione comune della direzione del psi e del
comitato direttivo della cgl; si era convenuto in questa occasio­
ne che gli scioperi e le agitazioni nazionali di carattere politico do­
vevano essere proclamati e diretti dalla direzione del partito, men­
tre scioperi e agitazioni di carattere economico dovevano essere
proclamati e diretti dalla Confederazione, «l'uno e l'altra impe­
gnandosi a collaborare e comunque a non ostacolarsi» (cfr La
Confederazione Generale del Lavoro negli atti, nei documenti,
nei congressi, 1906-1926, a cura di Luciana Marchetti, Milano
1962, pp. 248-49). Un commento di Gramsci al «natio di allean-
\
za» fu pubblicato nel «Grido del Popolo» del 12 ottobre 1918 (cfr SG, 321-22). Inoltre per i rapporti tra partito socialista e sin­dacato cfr in particolare le critiche di Gramsci in un articolo del-l'«Ordine Nuovo» del 21 agosto 1920 (ora in ON, 404-8). Cfr an­che, su questo tema, il paragrafo 37 delle Tesi di Lione (ora in CFC, 508).
Allusione alle divergenze tra psi e Confederazione Generale del Lavoro nella direzione dello sciopero generale, proclamato 1*8 giu­gno 1914 in seguito all'eccidio di Ancona; l'ordine di cessazione dello sciopero fu emesso dalla cgl I'ii giugno, all'insaputa del partito socialista.
§ 43. Passato e presente. Testo B (già in PP, 129).
1 Con il titolo Rifare l'Italia fu pubblicato in opuscolo il discorso pronunciato da Filippo Turati alla Camera dei deputati il 26 giu­gno 1920, in occasione della presentazione dell'ultimo ministero Gioiitti. Un ampio resoconto fu pubblicato dalla «Critica socia­le», 1-15 luglio 1920 (anno xxx, n. 13), pp. 195-206, con il titolo Un programma di azione socialista. Per il testo integrale cfr Fi­lippo Turati, Discorsi parlamentari, vol. Ili, Tipografia della Ca­mera dei deputati, Roma 1950, pp. 1737-76. Lo stesso Turati di­chiarava di aver ricavato i dati economici del suo discorso da un opuscolo (J nuovi orizzonti dell'idraulica italiana) dell'ingegner Angelo Omodeo di Milano, definito «un tecnico di fama e di va­lore mondiale... e insieme un cuore vibrante di idealità, di vero socialista, sebbene non tesserato»; nelle pagine dell'opuscolo del­l'ingegner Omodeo, aggiungeva Turati, «c'è infinitamente più so­cialismo che in tutta la serie dei nostri Congressi di partito» (cfr Discorsi parlamentari cit., p. 1768). Sulla parte avuta da Omodeo nella preparazione di questo discorso si veda la testimonianza di Anna Kuliscioff in una lettera a Turati del 18 maggio 1920: «Sai che cosa potrebbe essere un vero reagente in tutta la Camera e in seno del Partito? Un tuo discorso all'apertura della Camera sulle dichiarazioni del governo in cui tu esponessi nelle linee generali la messa in valore delle ricchezze italiane, di cui ti parlò Omodeo e che ti piacque moltissimo. Sarebbe un discorso eminentemente socialista e, nello stesso tempo un programma di ricostruzione e dì rinnovamento di tutto il paese. Al ritorno di Omodeo da Roma tra pochi giorni, egli verrebbe qui da me per mettermi nella pos­sibilità di essere intermediaria e collaboratrice di questo piano della tua reprise parlamentare. Non importa che il Gruppo ti dia o non ti dia la facoltà di parlare a nome suo. Parlerai per conto tuo, e dovrà essere il programma fondamento di un governo de­mocratico-socialista, che non mi pare tanto lontano quanto pare a te. Ad ogni modo, potrebbe anche determinare correnti più pre­cise sia nel Partito, sia nel paese, tanto da diventare piattaforma


NOTE
[NOTE
]2594
alle prossime e certo non lontane elezioni politiche. E su tal ter­reno vorrei si determinasse una scissione nel Partito e la polariz­zazione dei migliori elementi della borghesia verso un partito de­mocratico-socialista di governo» (Filippo Turati - Anna Kuliscioff, Carteggio, vol. V: Dopoguerra e fascismo (1919-22), Einaudi, To­rino 1953, p. 345). In tutto l'epistolario di questo periodo sono numerosi i riferimenti ai rapporti personali di amicizia e di colla­borazione tra Turati e l'ingegner Omodeo.
§ 44. Passato e preser*' Testo B (già in PP, 53-54).
1 Su Francesco Ciccotti-Scozzese cfr Quaderno 1 (XVI), § 116, pp.
76-78. Leonardo Gatto-Roissard, già maggiore degli alpini, era
stato collaboratore deir«Avanti !» per i problemi militari dal
1919 al 1922 con lo pseudonimo di Anando. Nello stesso periodo
collaborò anche ad altre pubblicazioni socialiste, tra cui «L'Ordi­
ne Nuovo». Nel 1922 passò poi ai riformisti e divenne collabo­
ratore, sempre per i problemi militari, della «Giustizia». Un suo
volume, Disarmo e difesa, Corbaccio, Milano 1925 [FG] è conser­
vato tra i libri di Gramsci, ma non fra quelli del carcere. A propo­
sito della pubblicazione di questo libro «l'Unità» del 25 luglio
1925 si occupò di Gatto-Roissard con un profilo critico scritto
con ogni probabilità dallo stesso Gramsci (cfr Per la verità cit.,
pp. 321-23).
2 Cfr nota 3 al precedente § 42.
3 Su Italo Toscani cfr, in questo stesso Quaderno, il § 165.
§ 45. Passato e presente. Testo B (già in PP, 65).
1 II discorso di Abbo al Congresso di Livorno è già stato ricordato da Gramsci nel Quaderno 1 (XVI), § 2 (cfr nota 2).
§ 46. Passato e presente.
Testo B (parzialmente già in PP, 14-16).

Cfr Quaderno 2 (XXIV), § 25, p. 42.
Si tratta con ogni probabilità di una reminiscenza degli studi uni­versitari. Dell'argomento indicato da Gramsci Carlo Cipolla, pro­fessore all'Università di Torino dal 1882 al 1906, si era occupato in un discorso del 1900, non pubblicato però negli Atti dell'Ac­cademia delle Scienze di Torino (dove sono compresi numerosi altri contributi dello stesso Cipolla). Cfr Carlo Cipolla, Intorno al­la costituzione etnografica della nazione italiana, discorso letto il 19 novembre 1900 in occasione della solenne apertura degli studi nella R. Università di Torino, Paravia, Torino 1900.
QUADERNO 3 (XX) §§ 44-51 ^595
§ 47. La scienza della politica e i positivisti. Testo B (già in MACH, 215-16).
1 Sebbene questo libro di Scipio Sighele non sia conservato tra i libri del carcere, non vi è dubbio che Gramsci lo abbia avuto in qualche modo per le mani.
§ 48. Passato e presente. Spontaneità e direzione consapevole. Testo B (già in PP, 55-59).
1 Questi riferimenti a Henri De Man riguardano l'opera, già citata
nella traduzione italiana, Il superamento del marxismo.
2 Cfr nota 31 al Quaderno 1 (XVI), § 44.
§ 49. Argomenti di cultura. Materiale ideologico. Testo B (già in PP, 172-73).
§ 50. Concordato.
Testo B (già in MACH, 261).
1 Questa citazione di Luigi Taparelli d'Azeglio è certamente indi­retta, ma non è stata ritrovata la fonte da cui è stata ricavata.
§51. Passato e presente. Testo B (già in PP, 130-31).
1 Cfr Karl Marx, Il 18 Brumaio di Luigi Bonaparte, in Karl Marx -
Friedrich Engels, Opere scelte, Editori Riuniti, Roma 1966, p.
487: «Hegel nota in un passo delle sue opere che tutti i gran­
di fatti e i grandi personaggi della storia universale si presen­
tano, per cosi dire, due volte. Ha dimenticato di aggiungere: la
prima volta come tragedia, la seconda come farsa». Per il testo
originale cfr Karl Marx, Der achtzehnte Brumaire des Louis Bo­
naparte, in Marx-Engels, Werke, Bd. 8, Dietz, Berlin i960, p. 115.
Gramsci aveva presente la traduzione francese, in CEuvres com­
piè tes de Karl Marx, Herr Vogt, tomo III: Le 18 Brumaire de
Louis Bonaparte, Costes, Paris 1928 [FG, C. carc., Turi I], p. 147,
2 II passo è tradotto dalla citata edizione francese delle opere di
Marx: CEuvres philosophiques, tomo I, Costes, Paris 1927 [FG,
C. carc., Turi II], pp. 90-91: «Les dieux grecs, une première fois
tragiquement blessés à mort dans le P rome thè e enchaìné d'Eschy-
le, eurent à subir une seconde mort; la mort comique, dans les
dialogues de Lucien. Pourquoi cette marche de l'histoire? Pour
que l'humanité se séparé avec joie de son passe. Et cette joyeuse
destinée historique, nous la revendiquons pour les puissances po-
litiques de l'Allemagne». Per il testo originale cfr Karl Marx,
Zur Kritik der Hegelschen Rechtsphilosophie. Einleitung, in
Marx-Engels, Werke, Bd. 1, Dietz, Berlin 1957, p. 382 (cfr anche,

2596
NOTE
QUADERNO 3 (XX) §§ 52-55
2597

per la più recente traduzione italiana, Marx-Engels, Opere scelte, Editori Riuniti, Roma 1966, p. 61).
§ 52. Le pilori de la ver tu. Testo B (già in PP, 221).
1 Questa citazione della Sacra famiglia di Marx è tratta dalla tradu­zione francese della citata edizione Costes: cfr CEuvres complè-tes de Karl Marx, CEuvres philosophiques, tomo III: La Sainte F amili e ecc., Costes, Paris 1928 [FG, C. carc., Turi II], p. 88. Per il testo originale cfr Friedrich Engels - Karl Marx, Die heilige Familie oder Kritik der kritischen Kritik. Gegen Bruno Bauer und Konsorten, in Marx-Engels, Werke, Bd. 2, Dietz, Berlin 1958, p. 201. Cfr anche la traduzione italiana, Engels-Marx, La Sacra famiglia, a cura di A. Zanardo, Editori Riuniti, Roma 1967, p. 245: «Proprio di fronte al patibolo del delinquente si eleva un piédestal su cui sale il grand homme de bien - una berlina della virtù».
m
§ 53. Passato e presente. Influsso del romanticismo francese d'ap­pendice.
Testo B (già in PP, 32-33).
1 «L'uomo dei cessi inglesi e carielli meccanici» : allusione a Mario Gioda, già anarchico prima della guerra e poi interventista e fa­scista. La polemica di Gramsci con Mario Gioda ha inizio con due articoli della rubrica 'Sotto la mole', pubblicati nell'edizione to­rinese deir«Avanti!» del i° febbraio (Il porcellino di terra) e dell'8 febbraio 1916 (Il porcellino grugnisce): solo il primo di questi due articoli è ora in SM, 24-26. Altri riferimenti polemici a Mario Gioda (ribattezzato anche Marco Sbroda) sono frequenti in successivi articoli di Gramsci nella stessa rubrica. In questo passo dei quaderni però Gramsci si richiama più direttamente a un corsivo polemico pubblicato, con lo pseudonimo «Manalive», su «l'Unità» del 28 febbraio 1924, Caratteri italiani. Gioda o del Romanticismo (ora in Scritti 1915-21 cit., pp. 163-64 e in CFC, 367-69), dove si sottolinea l'influenza della letteratura d'appendi­ce su certi aspetti della mentalità fascista: «È questo il lato roman­tico del movimento fascista, dei fascisti come Mario Gioda, Mas­simo Rocca, Curzio Suckert, Roberto Farinacci, ecc., ecc.; una fantasia squilibrata, un brivido di eroici furori, un'irrequietezza psicologica che non hanno altro contenuto ideale che i sentimen­ti diffusi nei romanzi d'appendice del romanticismo francese del '48: anarchici pensavano alla rivoluzione come un capitolo dei Miserabili, coi suoi Grantaire, l'Aigle de Meaux e C, con con­torno di Gavroche e di Jean Valjean, fascisti vogliono fare i "prin­cipi Rodolfo" del buon popolo italiano. La congiuntura storica ha permesso che questo romanticismo diventasse "classe dirigente",

che tutta l'Italia diventasse un romanzo d'appendice...» Su Ma­rio Gioda cfr anche la nota informativa di Sergio Caprioglio in Scritti 1915-21 cit., p. 191.
2 Cfr la traduzione francese (ed. Costes), citata nella nota 1 al paragrafo precedente, pp. 100-7; per il testo originale cfr Marx-Engels, Werke, Bd. 2 cit., pp. 208-12; per la traduzione italiana, cfr Engels-Marx, La Sacra famiglia cit., pp. 253-^8.
§ 54. Emilio Bodrero.
?
Testo B (inedito).
1 Cfr Ignotus, Stato fascista, Chiesa e Scuola, Libreria del Littorio,
Roma 1929. Cfr Quaderno 5 (IX), § 70.
2 Cfr Emilio Bodrero, Itaca Italia, in «Gerarchia», giugno 1930
(anno x, n. 6), pp. 452-65.
3 Alcune di queste osservazioni sono riprese da Gramsci in una let­
tera a Tatiana del 7 aprile 1931: «Non mi fa maraviglia che le
conferenze del professor Bodrero sulla filosofia greca ti abbiano
interessato poco. Egli è professore di storia della filosofia in non
so ora quale università (un tempo era a Padova), ma non è né un
filosofo né uno storico: è un erudito filologo capace di far discor­
si di tipo umanistico-retorico. Recentemente ho letto un suo ar­
ticolo sull'Odissea di Omero che ha fatto vacillare anche questa
persuasione dell'essere il Bodrero un' buon filologo, poiché egli
scopriva che l'aver fatto la guerra è un tratto che abilita a com­
prendere YOdissea; io dubito che un Senegalese, per aver fatto
la guerra, possa comprendere meglio Omero. D'altronde, il Bo­
drero dimentica che Ulisse, secondo la leggenda, fu un renitente
alla leva e una specie di autolesionista, poiché, dinanzi alla com­
missione militare andata ad Itaca per prelevarlo, si finse pazzo
(non autolesionista, correggo, ma simulatore per essere riforma­
to)» (LC, 423-24).
§ 55. Passato e presente. Otto Kahn. Testo B (già in PP, 87).
1 Le fonti di questo paragrafo sono composite. Gli accenni sul viag­gio di Otto Kahn in Europa e sulle dichiarazioni dello stesso Kahn e di altri finanzieri americani sono ricavati dal libretto di Samuel Gompers, Ligue de Nations ou Ligue de Financiers, Pa-yot, Paris 1924 [FG, C. carc., Turi II]; cfr in particolare pp. 86 sgg.: «A vrai dire, c'est toute la psychologie et toute la politìque de la finance internationale qui se révèlent à plein dans les di-scours de ce chef américain d'une des plus grandes entreprises internationales; tout comme Paul Warburg, de la mème firme et également d'origine allemande, Kahn a rapporté de son voyage en Europe la plus haute admiration pour les chefs du parti travail-liste anglais, affilié à l'Internationale Socialiste. Warburg prò-


NOTE
[NOTE
]2598
clamait que le salut de l'Europe était entre les mains de ce parti révolutionnaire et international. Mais des sympathies tout aussi vives n'empèchent pas M. Kahn de chérir également M. Mussoli­ni. Tout comme Judge Gary, d'autres gros financiers et les délé-gués de la Chambre de Commerce américaine après leur voyage d'études en Italie, Kahn ne tarit pas d'éloges sur le compie du fa-scisme. D'après lui, aux "vices d'un regime uniquement parle-mentaire", Mussolini aurait substitué "des méthodes de gouver-nement effectives, énergiques, progressives"». Gli altri accenni, al trattato sui debiti e all'atteggiamento di Caillaux, derivano in­vece probabilmente dai ricordi degli anni precedenti l'arresto; con ogni probabilità è anche ricordato a memoria il libro di Jo­seph Caillaux, Où va la France? Où va l'Europe? (Aux Editions de la Sirène, Paris 1922), che Gramsci deve aver letto a suo tempo.
§ 56. La concezione del centralismo organico e la casta sacerdotale. Testo B (già in MACH, 294).
1 Cfr nota 2 al Quaderno 9 (xiv), § 68.
§ 57.1 nipotini di padre Bresciani. Papini.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 37: Papini (Q, 2233; già in LVN, 163).
1 Nella «Civiltà Cattolica» del 19 luglio 1930 (anno lxxxi, vol.
Ili), alle pp. 152-58, era stata pubblicata una rassegna critica
di pubblicazioni recenti su sant'Agostino {Intorno alla vita e agli
scritti di S. Agostino); il libro di Giovanni Papini, Sant'Agostino
(2a ed. riveduta e corretta Vallecchi, Firenze 1930) era giudicata
in termini molto elogiativi. Di questo scritto della «Civiltà Cat­
tolica» Gramsci ritorna a occuparsi nel Quaderno 6 (VIII), § 182.
2 Ibid., p. 158.
§58. Riviste-tipo. Tipo «Voce» - «Leonardo».
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 24 (xxvn), § 7: Saggi originali e traduzioni (Q, 2272-73; già in /NT, 146-47).
1 II titolo esatto è «Rassegna settimanale della stampa estera». Di questa pubblicazione, ricevuta in carcere, Gramsci si è servito nella stesura di numerose note dei Quaderni.
r
$ 59. Passato e presente. L'influsso intellettuale della Francia. Testo B (già in PP, 35).
1 L'osservazione di Sorel è in una lettera a Michels del 28 agosto 1917, pubblicata in «Nuovi studi di diritto, economia e politica», settembre-ottobre 1929 cit., pp. 292-93, e già citata estesamente
da Gramsci nel § 45 del Quaderno 2 (XXIV).
QUADERNO 3 (XX) §§ 56-63 2599
§ 60. Passato e presente. Testo B (già in PP, 17-18).
1 Queste notizie sono ricavate da una recensione di Francesco Caz-
zamini Mussi al libro di Pietro Madini, La Scapigliatura milanese
(«Famiglia Meneghina», Milano 1930), in «L'Italia che scrive»,
luglio 1930 (anno xni, n. 7) p. 247.
2 Una descrizione dei divertimenti teppistici in uso nei clubs ari­
stocratici inglesi del Settecento è nel cap. iv del libro I, parte II,
del romanzo di Hugo citato nel testo (cfr Victor Hugo, L'uomo
che ride, Sansoni, Firenze 1965, pp. 168-74).
3 Cfr Gaetano Salvemini, Per gli incidenti di Terlizzi, in «l'Uni­
tà», 26 settembre 1913 (anno il, n. 39). Di questo episodio e dei
suoi sviluppi, che si inquadrano nella politica governativa di uti­
lizzazione della malavita nelle lotte elettorali Salvemini si occupò
anche in altri articoli pubblicati su «l'Unità» e sull'«Avanti!»
in quel periodo. Cfr in particolare Un poliziotto assassino, ora in
Gaetano Salvemini, Il ministro della malavita e altri scritti sul­
l'I tolta giolittiana, a cura di Elio Apih, Feltrinelli, Milano 1962,
pp. 346-51.
§ 61. Lotta di generazioni. Testo B (già in MACH, 161).
t
§ 62. Passato e presente. Testo B (già in PP, 33-34).
1 Cfr nota 4 al Quaderno 1 (XVI), § 48.
2 Reminiscenza un po' imprecisa, o forse intenzionale parafrasi, di
un noto verso di Carducci: «sol nel passato è il bello, sol ne la
morte è il vero» (Presso l'urna di Percy Byssbe Shelley, dalle
Odi barbare).
m
§ 63.1 nipotini di padre Bresciani.

Conce t-
[Conce t-
]Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 21 (xvn), § 5: to di nazionale-popolare (Q, 2113-20; già in LVN, 103-8).
1 Cfr la rubrica 'Dogana' {Fallimento del romanzo), in «Critica fa­
scista», i° agosto 1930 (anno VIII, n. 15), p. 291. Il passo citato
da Gramsci si ritrova anche, parzialmente, nella rubrica 'Rassegna
della stampa' (Romanzi d'appendice), in «L'Italia letteraria», io
agosto 1930 (anno 11, n. 32).
2 Allusione alla polemica sorta da un articolo di Umberto Fracchia
pubblicato in forma di lettera aperta a Gioacchino Volpe, in oc­
casione di un discorso pronunciato da quest'ultimo, come segre­
tario dell'Accademia d'Italia; cfr Umberto Fracchia, A S. E.
Volpe, in «L'Italia letteraria», 22 giugno 1930 (anno 11, n. 25).
Di quest'articolo Gramsci torna ad occuparsi nel Quaderno 6


NOTE
[NOTE
]2600
(VIII), § 38. Nella lunga polemica seguita a tale articolo sulla stes­sa «Italia letteraria» e in altri giornali e riviste, intervenne an­che Ugo Ojetti con la Lettera a Umberto Fracchia sulla critica, ri­cordata nel testo, in «Pègaso», agosto 1930 (anno il, n. 8), pp. 207-11; per la risposta di Fracchia si veda Ojetti e la critica, in «LTtalia letteraria», io agosto 1930 cit. Sull'articolo di Ojetti Gramsci ritorna nel Quaderno 6 (VIII), § 16.
3 Si tratta del noto saggio di Ruggero Bonghi, Perché la letteratura
italiana non sia popolare (Milano 1859), ricordato da Gramsci an­
che in altre occasioni.
4 Cfr nota 2 al § 73 del Quaderno 1 (XVI).
5 In una delle cronache teatrali pubblicate sull'«Avanti!» del 1916
Gramsci aveva scritto: «Se Ferdinando Martini si occupasse an­
cora di queste bazzecole e si ponesse di nuovo la questione del
perché non esiste un teatro nazionale italiano, gli si potrebbe ri­
spondere, prendendo le mosse dall'ultima produzione, che il di­
fetto d'origine è l'insincerità degli autori, specialmente giovani.
La mancanza di un genio può spiegare il non sorgere di capola­
vori. Ma il teatro non si nutre solo di capolavori; e questi d'al­
tronde non paiono sfungare con molta frequenza neanche fuori
d'Italia» (LVN, 230). Anche nel Quaderno 14 (1), § 14, Gramsci
accenna alla polemica impostata da Ferdinando Martini «sulla
non esistenza di un teatro italiano»; e cosi anche nel Quader­
no 21 (xvn), § 1. Il più noto saggio di Ferdinando Martini sul­
l'argomento è La fisima del teatro nazionale (1888), ristampato
nel volume Al teatro, Bemporad, Firenze 1895, pp. 113-72.
6 L'articolo di Papini su Carolina Invernizio, pubblicato sul «Resto
del Carlino» del 4 dicembre 1916, è stato poi incluso nel volume
Testimonianze. Saggi non critici (serie III dei 24 Cervelli), Studio
editoriale Lombardo, Milano 1918, pp. 41-53. La bibliografia ri­
cordata da Gramsci è quella compresa in Enzo Palmieri, Inter-
prefazioni del mio tempo, I: Giovanni Papini, Bibliografia (1902-
192-j), a cura del dottor Tito Casini, Vallecchi, Firenze s. d. (ma
1927).
7 Nel Fondo Gramsci è conservato un volumetto divulgativo di
Giorgio Abetti, Padre Angelo Secchi. Il pioniere dell'astro fisica,
Casa editrice Giacomo Agnelli, Milano 1928 [FG]. Poiché manca
il contrassegno carcerario è da presumere che questo libro sia sta­
to ricevuto da Gramsci nel periodo di Formia.

Cfr in particolare, il Quaderno 1 (XVI), § 89.
§ 64.1 nipotini di padre Bresciani.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 38: Mario Puccini (Q, 2233; già in LVN, 177).
1 La recensione, non firmata, è nella rubrica 'Rassegna bibliografi­ca' della «Nuova Antologia», 16 marzo 1928 cit., p. 270.
QUADERNO 3 (XX) §§ 64-68 2601
§ 65. Massimo Lelj, Il Risorgimento dello spirito italiano. Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 41: Interpre­tazioni del Risorgimento (Q, 2063; inedito).
1 L'indicazione bibliografica è ricavata probabilmente da un elenco di 'Libri ricevuti' della «Nuova Antologia», 16 marzo 1928 (an­no lxiii, fase. 1344).
$ 66. Lorianesimo e secentismo. Paolo Orano. Testo B (già in INT, 190).
1 Pàolo Orano, Ibsen, in «Nuova Antologia», i° aprile 1928 (an­
no lxiii, fase. 1345), pp. 289-97. Su Paolo Orano cfr anche Qua­
derno 1 (XVI), § 30, p. i6bis.
2 Ibid.y p. 289.
3 Ibid.,p. 290.
§ 6y. Gerrymandering. Testo B (già in PP, 220).
1 A questa forma di manipolazione elettorale attraverso l'arbitraria modificazione delle circoscrizioni, nota con il termine di Gerry­mandering (o Gerrymander), si accenna nell'articolo di Veracissi-mus [Tommaso Tittoni], Per la verità storica, in «Nuova Antolo­gia», i° aprile 1928 cit., p. 360, a proposito di una manovra di Tardieu nel 1919 per assegnare una parte del territorio austriaco alla Jugoslavia. Di questo articolo di Tittoni Gramsci si occupa nel Quaderno 2 (XXIV), § 59. L'uso di questa pratica elettorale ri­sale al 1812, negli Stati Uniti d'America, per iniziativa del gover­natore del Massachusetts Elbridge Gerry: poiché i confini di uno dei distretti elettorali, appositamente modificati da questo gover­natore per assicurarsi un risultato favorevole, ricordavano - nella carta topografica — una salamandra (salamander) fu coniato pole­micamente il termine Gerrymander.
§ 68. Americanismo.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 22 (v), § 16: Varie (Q, 2180-81; già in MACH, 3^7-^8).
1 II libro di Guglielmo Ferrerò, Fra i due mondi (Treves, Milano 1913) è citato alle pp. 371-72 dell'articolo di Etienne Fournol, di cui si parla subito dopo (cfr nota seguente); ma è probabile che questo libro fosse noto a Gramsci direttamente, insieme ad altre pubblicazioni dello stesso Ferrerò, contro cui aveva avuto occa­sione spesso di polemizzare nella sua attività giornalistica. In par­ticolare, in due articoli di 'Sotto la Mole', pubblicati sull'«Avan­ti!» del 19 luglio e del 9 agosto 1918, Gramsci aveva polemizzato con la contrapposizione del Ferrerò, a cui si accenna nel testo, tra
-
2Ó02
NOTE
QUADERNO 3 (XX) §§ 69-73
2603

quantità e qualità: «Guglielmo Ferrerò può essere contento: il governo si è messo sulla buona strada: incomincia il regno della qualità che deve sostituire il regno dell'aborrita quantità [...]. Le banche faranno credito solo agli aristocratici della produzione na­zionale. Vedrete che qualità, che begli oggetti, che belle macchi­ne, che belle rotaie, che bel commercio; i consumatori poveri for­se preferirebbero avere merci a buon mercato e in abbondanza...» (SM, 420); «La democrazia italiana è fatta cosi. Guglielmo Fer­rerò scrive un libro per sostenere la qualità contro la quantità, cioè per sostenere il ritorno all'artigianato contro la produzione capitalistica, alla aristocrazia chiusa della produzione contro il re­gime della libera concorrenza che rovescia sui mercati i cumuli di merce a basso prezzo per i poveri» (SM, 431). Su questa contrap­posizione «quantità-qualità» Gramsci ritorna più volte nei Qua-derni.
Etienne Fournol, L'America nella letteratura francese del 1927, in «Nuova Antologia», i° aprile 1928 cit., pp. 370-81.
I due libri di Siegfried e di Romier sono menzionati in nota a p. 370 dell'articolo citato di Fournol, ma Gramsci li conosceva di­rettamente; cfr André Siegfried, Les États-Unis d'aujourd bui, Co­lin, Paris 1928 [FG, C. carc., Turi II] e Lucien Romier, Qui sera le Maitre, Europe ou Amérique?, cit. alla nota 7 del Quader­no 1 (XVI), § 61. Un riferimento a questi due volumi è anche in LCy 264.
Di quest'altro gruppo di libri, ricordati nell'articolo cit. di Four­nol, non sembra che Gramsci abbia avuto conoscenza diretta.
Cfr Siegfried, Les États-Unis d'aujourd'kui cit., pp. 349-50: «Par là, en l'absence de ces institutions intermédiaires, dont la collabo-ration sociale se tempere d'autonomie, le milieu américain tend à prendre l'aspect d'un collectivisme de fait, voulu des élites et allègrement accepté de la masse, qui subrepticement mine la li-berte de l'homme et canalise si étroitement son action que, sans en souffrir et sans mème le savoir, il conferme lui-mème son abdi-cation».
Cfr la prefazione di André Siegfried (pp. vii-xix) al volume di Philip, Le problème ouvrier aux États-Unis, già citato alla nota 3 del § 51 del Quaderno 1 (XVI).
§ 69. Utopie e romanzi filosofici.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 25 (xxm), § 7: Fonti indirette. Le «Utopie» e i cosi detti «romanzi filosofici», cfr in particolare pp. 23-24 (Q, 2290-2291; già in R, 217-18).
§70. Frate Vedremo. Testo B (già in PP, 221).
1 La citazione è ricavata da un articolo di Niccolò Rodolico, Guel-fismo e Nazionalismo di Giuseppe de Maistre, in «Nuova Anto­logia», 16 aprile 1928 (anno lxiii, fase. 1346), pp. 506-15 (cfr in particolare p. 511).
§71. Utopie e romanzi filosofici.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel ci­tato testo C del Quaderno 25 (xxm), § 7, cfr in particolare pp. 24-25 (Q, 2291-92; già in R, 218-19).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° agosto 1930 (anno lxv, fase. 1401), pp. 352-69.
§ j2. Rubriche scientifiche.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 24 (xxvn), § 8 (Q, 2273-74; già in INT, 163-64).
1 Una prima serie della rivista «L'Arduo» fu pubblicata a Bologna dal gennaio al dicembre 1914; più importante però la seconda se­rie che fu preceduta, nel 1920, da un numero unico in memoria di Augusto Righi, e usci poi regolarmente, sempre a Bologna, dal­l'inizio del 1921 alla fine del 1923. Insieme al fisico Sebastiano Timpanaro, allievo di Augusto Righi, fecero parte della direzione dell'«Arduo» Bruno Biancoli e Orazio Specchia, anch'essi fisici, e per qualche tempo Giuseppe Saìtta. Collaborarono alla rivista, tra gli altri, Piero Gobetti, Guido De Ruggiero, Vito Fazio-All-mayer, Santino Caramella, Adriano Tilgher, Rodolfo Mondolfo, Raffaele Pettazzoni, Luigi Russo, Federico Enriquez, Luigi Dona­ti, Orso Mario Corbino, ecc. Con lo pseudonimo anagrammatico di Mario Pant, Timpanaro aveva firmato, tra l'altro, una rubrica di brevi scritti intitolata Pretesti sulla «Fiera letteraria» (altri articoli più ampi sullo stesso settimanale erano invece firmati per esteso). È probabile che Gramsci conoscesse l'attività di Sebastia­no Timpanaro soprattutto attraverso la collaborazione di questi alla «Fiera letteraria». Un accenno all'«Arduo» è anche nel vo­lume, ben noto a Gramsci, di Giuseppe Prezzolini, La coltura ita­liana cit., p. 339. Notizie più ampie su questa rivista si possono leggere in un saggio di Sebastiano Timpanaro jr, In margine alle «Cronache di filosofia italiana», in «Società», dicembre 1955 (an­no xi, n. 6), pp. 1067-75.
§ 73.1 nipotini di padre Bresciani. Luigi Capuana.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 39: Luigi Ca­puana (Q, 2233-36; già in LVN, 136-38).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° maggio 1928 cit., pp. 5-18.
2 Ibìd.y pp. 16-17.
3 Nelle cronache teatrali pubblicate sull'«Avanti!» (1916-20)
; 1
2604
NOTE
QUADERNO 3 (XX) §§ 74-76
2605

Gramsci si era occupato del teatro di Capuana solo in occasione della rappresentazione di una commedia minore inedita (Quac-quarà); cfr LVN, 238.
4 Già in una critica del 1917 a Liolà di Pirandello Gramsci aveva insistito nel sottolineare il rapporto tra Liolà e II fu Mattia Pascal (cfr LVN, 283-84).
§ 74. Giulio Bertoni e la linguistica. Testo B (già in LVN, 206-7).
1 La prima opera qui citata da Gramsci (come «Manualetto di lin­
guistica») è il Breviario di neolinguistica (Modena 1925), scritto
in collaborazione da Giulio Bertoni (parte I: Principi generali) e
da Matteo G. Bartoli (parte II: Criteri tecnici): è tra i libri che
Gramsci aveva a Roma prima dell'arresto, ma non sembra che sia
riuscito a riceverlo in carcere, nonostante le sue ripetute richieste
(cfr LC, 3, 134, 157). L'altro scritto di Giulio Bertoni, ricordato
qui da Gramsci come volumetto pubblicato dal Petrini (cioè tra
i «Quaderni critici raccolti da Domenico Petrini»), è l'opuscolo
Linguaggio e poesia, Bibliotheca editrice, Rieti 1930. Il fascicolo
della «Nuova Italia» citato da Gramsci, 20 agosto 1930 (anno 1,
n. 8), contiene solo, a p. 348, una segnalazione bibliografica di
questo opuscolo di Bertoni, ma non brani del testo. Una recen­
sione dello stesso opuscolo, a firma Ferruccio Blasi, è in un nu­
mero successivo della «Nuova Italia», 20 ottobre 1930 (anno 1,
n. io), pp. 428-29,
2 Cfr Giulio Bertoni, Nuovi orientamenti linguistici, in «Leonar­
do», 20 febbraio 1926 (anno il, n. 2), pp. 31-34.
3 Cfr Mario Casella, L'eredità dell'Ascoli e l'odierna glottologia ita­
liana, in «Il Marzocco», 6 luglio 1930 (anno xxxv, n. 27).
4 Gramsci allude con ogni probabilità a una recensione apparsa su
«La Critica», 20 maggio 1926 (anno XXIV, fase. 3), pp. 181-82
(poi ristampata in Benedetto Croce, Conversazioni critiche, se­
rie III, Laterza, Bari 1932, pp. 99-101), in cui Croce difende il
Breviario di neo-linguistica dalle critiche di K. Jaberg. È da ri­
cordare tuttavia che riserve e critiche alle posizioni del Bertoni
furono sollevate successivamente da Croce, in una polemica del
1941-4.2 (cfr La filosofia del linguaggio e le sue condizioni pre­
senti in Italia, in Benedetto Croce, Discorsi di varia filosofia,
vol. I, Laterza, Bari 1959, pp. 235-50).
5 Cfr Benedetto Croce, Problemi di Estetica e contributi alla storia
della Estetica italiana, Laterza, Bari 1923 [FG], pp. 169-73. Da
una lettera di Bordiga a Gramsci risulta che questo volume è tra
quelli che Gramsci aveva ad Ustica e che gli era stato poi spedito
- nel 1927 - nel carcere di Milano. La copia conservata nel FG
è forse un doppione.
§ 75. Utopie e romanzi filosofici.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 25 (xxm), § 7, cfr in particolare p. 26 (Q, 2292-93; già in R, 219-20).
1 Cfr Ezio Chiòrboli, Anton Francesco Doni, in «Nuova Antolo­gia», i° maggio 1928 cit., pp. 43-48. Le citazioni di Gramsci sono alle pp. 46 e 47. L'edizione dei Marmi del Doni curata dal Chiòr­boli (Laterza, Bari 1928) è citata a p. 43, nota 1.
§ 76. La quistione della lingua e le classi intellettuali italiane. Testo B (già in INT, 21-25).
1 II riferimento alla leggenda di Lao-tse, ricordata già in un arti­
colo del 1916 (cfr SM, 198), è legato a un ricordo della vita uni­
versitaria di Gramsci; cfr l'articolo Cultura e lotta di classe, in «Il
Grido del Popolo», 25 maggio 1918: «Ricordiamo appunto un
vecchio professore di università, che da quarantanni avrebbe do­
vuto svolgere un corso di filosofia teorica sulP "Essere evolutivo
finale". Ogni anno incominciava una "scorsa" sui precursori del
sistema, e parlava di Lao-tsè, il vecchio-fanciullo, l'uomo nato a
ottant'anni, della filosofia cinese. E ogni anno ricominciava a par­
lare di Lao-tsè, perché nuovi studenti erano sopraggiunti, ed an­
che essi dovevano erudirsi su Lao-tsè per bocca del professore. E
cosi 1'"Essere evolutivo finale" divenne una leggenda, una eva­
nescente chimera, e l'unica realtà vivente, per gli studenti di tan­
te generazioni, fu Lao-tsè, il vecchio-fanciullo, il fantolino nato ad
ottant'anni» (SG, 240). Cfr anche LC, 287 e 437. Lo spunto del­
l'articolo del 1918, Cultura e lotta di classe, è ripreso anche nel
Quaderno 6 (VIII), § 120.
2 Cfr Filippo Ermini, Il Mediolatino, in «Nuova Antologia», 16
maggio 1928 cit., pp. 228-36.
3 Del mediolatino Gramsci si era occupato nel corso dei suoi studi
di linguistica del periodo torinese; cfr la lettera del 17 novem­
bre 1930: «dieci anni fa scrissi un saggio sulla quistione della
lingua secondo il Manzoni e ciò domandò una certa ricerca sulla
organizzazione della cultura italiana, fin da quando la lingua scrit­
ta (il cosi detto medio latino, cioè il latino scritto dal 400 dopo C.
al 1300) si staccò completamente dalla lingua parlata dal popolo,
che, cessata la centralizzazione romana, si franse in infiniti dia­
letti» (LC, 378). Per la polemica di Gramsci sull'esperanto cfr
l'articolo La lingua unica e l'esperanto, pubblicato sul «Grido del
Popolo» del 16 febbraio 1918 (ora in SG, 174-78), e i due prece­
denti articoli sull'«Avanti!» (cfr L. Ambrosoli, Nuovi contributi
agli «Scritti giovanili» di Gramsci, in «Rivista storica del sociali­
smo», maggio-agosto i960, pp. 545-50); cfr anche Una lettera
inedita a Leo Gaietto, in «l'Unità» (ed. romana) del 25 giu­
gno 1967.
à


2606
[2606
]NOTE
4 Cfr Concetto Marchesi, Storia della letteratura latina, 2 voli., Principato, Messina 1925-27. Sembra che quest'opera fosse nota a Gramsci.
?
§ 77. Il clero, la proprietà ecclesiastica e le forme affini di proprietà terriera o mobiliare.
Testo B (già in MACH, 295-96),
§ 78. I nipotini di padre Bresciani. I romanzi popolari d'appendice.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 21 (xvn), § 6: Diversi tipi di romanzo popolare (Q, 2120-23; già in LVN, 110-13).

Del problema del romanzo popolare d'appendice Gramsci si era già occupato in altre occasioni, prima della stesura dei Quaderni: cfr SG, 243-45, Scritti 1915-21 cit., pp, 163-64 (gli spunti di que­st'ultimo articolo sono ripresi in particolare nel precedente §53). Uno spunto significativo su questo tema è anche in una lettera del 22 aprile 1929 (cfr LC, 270). Cfr anche un giudizio su Victor Hugo in SM, 214-15.
2 II tema del romanzo poliziesco è poi sviluppato nel successivo
§ 153 di questo stesso Quaderno.
3 Del romanzo d'avventura Gramsci si occupa in particolare nel
successivo § 149.
4 È possibile che Gramsci avesse presente a questo proposito un ar­
ticolo di Nello Tarchiani, Il romanzo di Bianca Cappello, in «Il
Marzocco», 28 luglio 1929 (anno xxxiv, n. 30), che si occupa del
libro di Pierre Gauthier, Vie de Bianca Cappello, Bibliothèque
Historia, Tallaudier, Paris 1928.
5 Sul rapporto del teatro di Dario Niccodemi con la letteratura po­
polare d'appendice cfr Scritti 1915-21 cit., p. 164 (CPC, 368), e
LC 270. Cfr anche le cronache teatrali di Gramsci sull'«Avanti!»,
ora in LVN, 229-30, 240-41, 255-56, 315-16, 353-54, 355-56 (svi
Niccodemi); 344-45 (su Forzano); 278-81, 285-86 (su Ibsen).
§ 79. La quistione della lingua. Testo B (già in INT, 23-24 nota).
1 Cfr Ettore Veo, Roma nei suoi fogli dialettali, in «Nuova Anto­logia», 16 giugno 1928 cit., pp. 515-25. La frase citata da Gram­sci è all'inizio dell'articolo.
§ 80. Il particolare chauvinisme italiano... Testo B (già in INT, 57-58).
1 Cfr Quaderno 17 (iv), § 19.
QUADERNO 3 (XX) §§ 77-85 2607
§81. Federico Confalonieri.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 19 (x), § 42 (Q, 2064-65; già in R, 138-39).
1 Ugo Da Como, Lettera inedita di Giuseppe Mazzini, in «Nuova
Antologia», 16 giugno 1928 cit., pp. 425'33-
2 Ibid., p. 433.
3 Ibid., p. 429.
§ 82. Cultura storica italiana e francese. Testo B (già in PP, 35-37)-
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 18.
2 II riferimento riguarda un libro di Jacques Bainville, Histoire de
Trance, già citato da Gramsci in altre occasioni: cfr in particolare
nota 29 al Quaderno 1 (XVI), § 44, e nota 2 al Quaderno 1
(XVI), § 130.
3 Cfr Gioacchino Volpe, L'Italia in cammino. Uultimo cinquan­
tennio, Treves, Milano 1927 [FG, C. carc., Turi II]: è tra i libri
che Gramsci aveva già nel carcere di Milano (cfr LC, 94).
4 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 132.
5 Cfr nota 8 al Quaderno 1 (XVI), § 43.
t
§ 83. Passato e presente.
Testo A: ripreso, insieme ad un'altra nota sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 24 (xxvii), § 9: Scuole di giornalismo (Q, 2274-75; già in INT, 156-57)-
1 Cfr Ermanno Amicucci, Scuola di giornalismo, in «Nuova Anto­logia», i° luglio 1928 cit., pp. 71-90.
§ 84. La morte di Vittorio Emanuele IL
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 19 (x), § 43 (Q, 2065; già in R, 187).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 giugno 1928 cit., pp. 454-71-
2 Ibid., p. 457.
§ 85. Arturo Graf. Testo B (già in R, 225).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 luglio 1928 cit., pp. 151-60. Il volu­metto di Arturo Graf, Per una fede (Treves, Milano 1906), era una ristampa, ampliata con «Giustificazioni» e «Commenti», di un articolo pubblicato nella «Nuova Antologia» del i° giugno 1905. Al rapporto di Giovanni Cena con Arturo Graf Gramsci aveva già accennato nel Quaderno 2 (XXIV), § 53.
2608 NOTE
?
§ 86. Lorianismo. Alfredo Trombetti. Testo B (già in INT, 182-84).
1 Cfr Pericle Ducati, II primo Congresso Intemazionale Etrusco, in «Nuova Antologia», 16 luglio 1928 cit., pp. 196-205. Più avanti, nel successivo § 156, Gramsci si occupa di un altro articolo su Trombetti, apparso successivamente nella stessa «Nuova Anto­logia».
§ 87. Per la formazione delle classi intellettuali italiane nell'alto Me­dioevo...
Testo B (già in INT, 25-28).
1 Cfr il precedente § 76.
2 Cfr «Nuova Antologia», 16 luglio 1928 cit., pp. 238-55.
§ 88. La ricerca della formazione storica degli intellettuali italiani... Testo B (già in INT, 29).
§ 89. Lorianismo.
Testo B (già in INT, 191-92).
1 La falsa notizia del ritrovamento dei libri perduti di Tito Livio fu oggetto di una campagna giornalistica, tra i primi di agosto e i primi di ottobre del 1924. Il dottor Mario Di Martino - Fusco (il professore di cui Gramsci non ricordava il nome), direttore della rivista «Mouseion», aveva lasciato credere di aver ritrovato tra i manoscritti di conventi napoletani le deche perdute di Livio. La voce fu raccolta e resa pubblica, ai primi di agosto, «sulla fede del dr. Di Martino», dalla «Rivista indo-greco-italica», diretta da Francesco Ribezzo. La storia passò poi sui giornali, e poiché altri studiosi, anche autorevoli, sembravano disposti ad accreditare la notizia della sensazionale «scoperta», il ministero della pubblica istruzione ordinò una inchiesta, che fu affidata a Fausto Niccolini. Il De Martino, che aveva lasciato correre la notizia senza smen­tirla, fu costretto a dichiarare che si era trattato di un equivoco. Al giornale americano «Chicago Daily News», che aveva chiesto chiarimenti, Benedetto Croce rispose con un telegramma, pubbli­cato su «La Stampa» di Torino, dell'i 1 ottobre 1926 (ora in Pa­gine sparse, Laterza, Bari i9602, vol. II, pp. 269-70). Una rievo­cazione minuziosa di tutto l'episodio è stata poi fatta da Fausto Niccolini in un opuscolo (fuori commercio) del 1954, La farsa li-viana, compreso ora in Fausto Niccolini, II Croce minore, Ric­ciardi, Milano-Napoli 1963, pp. 193-248.
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2609
[2609
]QUADERNO 3 (XX) §§ 86-95
§ 90. Storia delle classi subalterne.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 25 (xxin), § 5: Criteri
metodici (Q, 2287-89; già in R, 191-93)-

1
[1
]Cfr, in questo stesso Quaderno, §§ 14 e 18.
§ 91.1 nipotini di padre Bresciani. La fiera del libro.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 41: La Fiera del Libro (Q, 2238; già in LVN, 99).
§ 92. Federico Confalonieri.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 19 (x), S 44 (Q, 2065-66; già in R, 141).
§ 93. Giovanni Cena.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 23 (VI), § 43 (Q, 2239; già in LVN, 94 nota 2).
1 Cfr Alessandro Marcucci, G. Cena e le scuole per i contadini (Di­scorso ai contadini del Lazio tenuto il 24 maggio 1918 nella scuola di Concordia), Off. Poligr. Ital., Roma 1919, 15 pp.; Alessandro Marcucci, La scuola in gloria di Giovanni Cena, in «I diritti del­la scuola», 4 dicembre 1921.
§ 94.1 nipotini di padre Bresciani. Poli filo.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 42: Luca Bel-trami (Polifilo) {Q, 2238-39; già in LVN, 166-67).
1 Cfr «Il Marzocco», 11 maggio 1930 (anno xxxv, n. 19), nella
rubrica ^Bibliografie'.
2 Francisco Ferrer, condannato a morte da una corte marziale come
responsabile della «settimana tragica» di Barcellona, fu fucilato
il 13 ottobre 1909. Alle imponenti proteste popolari che si ebbero
in Italia, si era associato anche «Il Marzocco»; cfr in particolare
il numero del 17 ottobre 1909 (anno xiv, n. 42), che dedicava
all'avvenimento tre articoli di prima pagina (La protesta civile per
Ferrer, editoriale; Pro Ferrer et jure, di Giovanni Rosati; Ciò che
si è colpito, di Giuseppe S. Gargano).
§ 95.1 nipotini di padre Bresciani.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 21 (xvn), § 7: Roman­zo e teatro popolare (Q, 2123-24; già in LVN, 113).
1 In realtà nel 1909-10: cfr nota 6 al § 89 del Quaderno 2 (XXIV). Per i ricordi teatrali del Boutet citati a memoria da Gramsci cfr Edoardo Boutet, Gli aneddoti dell'Argentina, II: Eschilo tra le lavandaie, in «Il Viandante», 7 novembre 1909 (anno 1, n. 23).

1
,***
2ÓIO
NOTE
QUADERNO 3 (XX) §§ 96-IO5
26ll

2 Cfr «Il Marzocco», 17 novembre 1929 (anno xxxiv, n. 46), nella rubrica 'Marginalia*.
§ 96. J nipotini di padre Bresciani. Romanzi popolari.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 21 (xvn), § 8: Rilievi statistici {Q, 2124-25; già in LVN, 126-28).
1 Henri Richebourg e le pubblicazioni della casa editrice Sonzogno erano stati ricordati da Gramsci nell'articolo del 1924 Gioda 0 del romanticismo (cfr CPC, 367-69).
§ 97. Il Concordato.
Testo B (già in MACH, 260).
§ 98. Spartaco.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 99, in un testo C del Qua­derno 25 (xxm), § 6: Gli schiavi a Roma {Q, 2290; già in R, 196).
1 Cfr Tenney Frank, Storia economica di Roma. Dalle origini alla fine della Repubblica, tradotta da Bruno Lavagnini, Vallecchi, Fi­renze 1924 [FG, C. care. Turi II].
§ 99. La legge del numero...
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 98, nel citato testo C del Quaderno 25 (xxm), § 6 (Q, 2290; già in R, 196).
1 II testo del paragrafo, escluse le parole tra parentesi che seguono il titolo, è ripreso letteralmente da una nota del volume citato del Frank, Storia economica di Roma, p. 147.
§ 100.1 nipotini di padre Bresciani. Letteratura popolare.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 21 (xvn), § 9: Ugo Mio-ni (Q, 2126; già in LVN, p. 140).
1 Per altri giudizi e notizie su Ugo Mioni cfr Quaderno 4 (xin), § 90, e Quaderno 7 (VII), § 52.
§ 101.1 nipotini di padre Bresciani. Carattere antipopolare o apopo-lare-nazionale della letteratura italiana.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 44: Gino Sa-viotti (Q, 2239-40; già in LVN, 94-95).
1 Dalla rubrica * Rassegna della stampa', sotto il titoletto Ferrago­sto, in «L'Italia letteraria», 24 agosto 1930 (anno 11, n. 34).
§102. Passato e presente. Scuola di giornalismo.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 83, nel citato testo C del Quaderno 24 (xxvn), § 9, cfr in particolare p. 22 (Q, 2275; già in INT, ignota 1).
1 Cfr il precedente § 83.
2 Dalla rubrica 'Notizie Sindacali', in «L'Italia letteraria», 24 ago­
sto 1930 cit.
§ 103. Il Risorgimento e le classi rivoluzionarie.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 45: La Re-pubblica Partenopea e le classi rivoluzionarie nel Risorgimento (Q, 2066-67; già in R, 129).
1 Queste notizie sulle Memorie di Francesco Pignatelli e sull'intro­duzione di Nino Cortese sono ricavabili, in molti punti letteral­mente, da un articolo di Piero Pieri, Memorie dell'Ottocento, in «Leonardo», 20 dicembre 1927 (anno ni, n. 12), pp. 313-15. Ma nel 1930, quando Gramsci scriveva questo Quaderno, non aveva in carcere tale numero della rivista «Leonardo», che era andato smarrito ad Ustica insieme ad altri fascicoli dello stesso anno: questa circostanza risulta da una lettera alla cognata del 23 mar­zo 1931 (cfr LC, 420), in cui Gramsci chiedeva di poter comple­tare la collezione della rivista; il cheavvenne ai primi di maggio (cfr LC, 429). Con ogni probabilità il paragrafo è stato scritto sulla base di un riassunto dell'articolo citato del Pieri apparso nella rubrica 'Marginalia' {Le «Memorie» del generale Pignatelli) del «Marzocco», 29 gennaio 1928 (anno xxxin, n. 5). Le indica­zioni bibliografiche delle Memorie del Pignatelli sono però ripre­se da un'altra fonte, probabilmente gli annunci pubblicitari della casa editrice Laterza.
§ 104. Letteratura popolare.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 53: Direttive e deviazioni (Q, 2248; già in LVN, 142).
1 Come è detto esplicitamente da Gramsci, i titoli e le informazioni relative ai libri elencati in questo paragrafo sono ricavati, quasi esclusivamente, da pubblicità editoriali. Cfr, ad esempio, per il libro di Henry Poulaille la pubblicità in «Les Nouvelles Litté-raires» del 19 luglio 1930 (anno IX, n. 405). Le notizie sulla An-thologie des écrivains ouvriers sono ricavate invece dalla rubrica 'Correspondance', ivi, 23 agosto 1930 (anno IX, n. 410).
§105. Lorianesimo. Le noccioline americane e il petrolio.
w
Testo B (già in INT, 192). 1 Non vi è riscontro, nelle precedenti note sul lorianesimo, a que-


NOTE
[NOTE
]26l2
sta proposta di coltivare ad arachidi 50 000 Km2 per ricavarne il fabbisogno italiano in olii combustibili.
2 Cfr «Nuova Antologia», i° gennaio 1928 cit., pp. 59-71. La pri-ma parte di quest'articolo di Manfredi Gravina («Nuova Anto­logia», 16 dicembre 1927 cit.) è riassunta da Gramsci nel Qua­derno 2 (XXIV), § 54.
M
r
§ 106. Il prof. H. de Vrìes de Heekelingen... Testo B (già in PP, 226).
1 Tutte le notizie di questo paragrafo sono ricavate da una nota di L. Amaro, Indagini internazionali sul fascismo, nella rubrica *No-tizie e commenti' della «Nuova Antologia», 16 gennaio 1928 (an­no lxiii, fase. 1340), pp. 259-61.
§ ioj. Le classi sociali nel Risorgimento,
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 46: Il popolo nel Risorgimento (Q, 2067; già in R, 162-63).
1 La citazione e i dati del volume di Rodolico sono ricavati dalla
'Rassegna bibliografica' della «Nuova Antologia», 16 gennaio
1928 cit., p. 269.
2 Cfr la lettera di Mazzini a Crispi del 16 novembre 1858, in Fran­
cesco Crispi, I Mille, da documenti dell'Archivio Crispi ordinati
da T. Palamenghi-Crispi, 2a ed. Treves, Milano 1927, pp. 88-89
[FG, C. carc., Milano; cfr anche LC, 149, 169-70].
§ 108. L'equazione personale.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 26 (xn), § 2 (Q, 2297; già in PP, 220-21).
§ 109.1 nipotini di padre Bresciani. Italo Svevo e i letterati italiani.
Testo A: ripreso in due testi C del Quaderno 23 (VI), § 45: La «sco­perta» di Italo Svevo, e § 46 (Q, 2240-41; il primo già in LVN, 95-96).
1 Cfr «La Fiera letteraria», 23 settembre 1928 (anno iv, n. 39).
Nel testo Gramsci scrive «Italia letteraria», sebbene il cambia­
mento della testata sia avvenuto solo nell'aprile del 1929.
2 Cfr «Nuova Antologia», i° febbraio 1928 (anno lxiii, fase.
1341), pp. 328-36.
3 Ivi, p. 328.
4 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 102.
5 Cfr «Nuova Antologia», i° febbraio 1928 cit., pp. 352-64. 'Pi­
stole' è il titolo di una rubrica scritta da Ermenegildo Pistelli per
il «Giornalino della domenica», e firmata con lo pseudonimo di
Omero Redi.


2613
[2613
]QUADERNO 3 (XX) §§ 106-14
§ 110. L'attrezzamento nazionale. Testo B (inedito).
S ni. Lorianismo.
Testo B (già in INT, 192-93).
1 Cfr Luigi Valli, II linguaggio segreto di Dante'e dei «fedeli d'a­
more», Casa ed. Optima, Roma 1928 (menzionato nell'articolo di
Migliore citato di seguito). Sull'argomento cfr anche Quader­
no 1 (XVI), § 97.
2 Benedetto Migliore, Una nuova interpretazione delle rime di
Dante e del «dolce stil nuovo», in «Nuova Antologia», 16 feb­
braio 1928 cit., pp. 446-61.
§112. Corrado Barbagallo.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 11 (xvin), § 11 (Q, 1373-74; già in MACH, 214).

Cfr Corrado Barbagallo, L'oro e il fuoco (Capitale e lavoro attra­verso i secoli), Corbaccio, Milano 1927 [FG, C. carc., Milano].
Le notizie sulla polemica di Joachim Marquardt con Theodor Mommsen a proposito dei collegia opificum et artificum sono ri­cavate da una nota di M. Pierro nella rubrica 'Notizie e commen­ti' (I problemi del lavoro) della «Nuova Antologia», 16 febbraio 1928 cit., pp. 537-39; questa nota di Pierro è sostanzialmente una recensione al libro di G. Balella, Lezioni di legislazione del la­voro (Facoltà di scienze politiche della R. Università di Roma), parte I: Le Associazioni professionali, Il Contratto di lavoro, Le giurisdizioni del lavoro, Roma 1927.
§113. Utopie.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 25 (xxm), § 7, cfr in particolare pp. 26-27 (Q, 2293; già in R, 220).
1 Cfr Achille Loria, Pensieri e soggetti economici in Shakespeare, in «Nuova Antologia», i° agosto 1928 cit., pp. 315-29. Anche il riferimento ai drammi di Renan, Caliban e Eau de jouvence è in quest'articolo di Loria (pp. 317-18).
§ 114. Passato e presente. Testo B (già in PP, 133).
1 La citazione è ricavata dall'articolo di Loria, Pensieri e soggetti economici in Shakespeare cit. (p. 323), segnalato nel paragrafo precedente. Non essendo chiara nell'articolo di Loria la fonte del­la citazione Gramsci ha aggiunto un punto interrogativo.


2615
[2615
]2614 NOTE
§115. Ufficio internazionale delle classi colte italiane. Testo B (già in INT, 57).
§116. Ufficio internazionale delle classi colte italiane. Testo B (già in INT, 58-60).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 agosto 1928 cit., pp. 459-73- Da tale
articolo sono ricavati tutti i dati contenuti in questo paragrafo.
2 Ivi, p. 473.
§117. L'emigrazione italiana e la funzione cosmopolita delle classi colte italiane.
Testo B (già in INT, 56).
§ 118. Storia nazionale e storia della cultura (europea o mondiale). Testo B (già in INT, 55-56).
§ 119. Passato e presente. Agitazione e propaganda. Testo B (già in PP, 61-62).
1 La traduzione del libro citato di Max Weber (pubblicata dalla casa editrice Laterza nel 1919) non è conservata tra i libri del car­cere, ma è molto probabile che Gramsci conoscesse questo libro. È possibile che i dati dell'indicazione bibliografica siano ricavati da un catalogo Laterza.
§120. Antonio F rad eletto.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 23 (VI), § 48 (Q, 2242-43; già in LVN, 177).
1 Di Antonio Fradeletto e delle sue conferenze patriottiche Gram­sci si era più volte occupato agli inizi della sua attività giornali­stica: cfr Per la verità cit., pp. 18-23 e 2$, e SM, 6.
?
§ 121.1 nipotini di padre Bresciani.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 47: Criteri. Essere un'epoca (Q, 2241-42; già in LVN, 22).
1 Cfr Arturo Calza, Concorsi letterari, nella rubrica Tra i libri e la
vita', in «Nuova Antologia», 16 ottobre 1928 cit., pp. 532-34.
2 Ibid*, p. 533.
§ 122. La diplomazia italiana. Costantino Nigra e il trattato di Uc-dalli.
Testo B (già in MACH, 192-93).
QUADERNO 3 (XX) §§ II5-27
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 novembre 1928 cit., pp. 155-61.
2 Ivi, pp. 156-57-
§ 123. Vitaliano meschino. Testo B (già in INT, 52).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° dicembre 1928 (anno lxiii, fase. 1361), pp. 339-49.1 corsivi sono di Gramsci.
§124. Emigrazione.
Testo B (già in MACH, 359).
1 A questo discorso di Ferri in Parlamento Gramsci aveva già ac­
cennato nel Quaderno 1 (XVI), § 58.
2 Cfr Filippo Virgilii, Uespansione della cultura italiana, in «Nuo­
va Antologia», i° dicembre 1928 cit., pp. 342-43.
3 Ibid., p. 342.
§125. Luigi Castellazzo, il processo di Mantova e gli altri processi sotto VAustria.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 19 (x), § 53: Luzio e la storiografia tendenziosa e faziosa dei moderati, cfr in particolare pp. 135-39 (Q, 2073-76; già in R, 120-23).
1 Cfr Romualdo Bonfadini, Mezzo secolo di patriottismo, 2a ed.
Treves, Milano 1886; già citato da Gramsci nel Quaderno 1
(XVI), § 44, p. 40.
2 Si tratta in realtà di altri documenti; i Costituti Confalonieri era­
no stati scoperti dal Salata negli Archivi di Vienna solo nel 1924:
cfr nota 35 al Quaderno 1 (XVI), § 44.
3 Le indicazioni sui volumi del Luzio e sul saggio del Rambaldi
sono ricavate dall'articolo di Giuseppe Fatini, Le elezioni di
Grosseto e la Massoneria, in «Nuova Antologia», 16 dicembre
1928 (anno lxiii, fase. 1362), pp. 506-24.
4 Questo giudizio del Carducci è in una lettera del 13 ottobre 1886,
riprodotta nell'articolo citato di Fatini, a p. 522.
§ 126. La formazione delle classi colte italiane e la loro funzione cosmopolita.
Testo A: non risulta però ripreso tra i testi C (inedito).
§ 127. Il Risorgimento.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 47: Ultalia e il carciofo (Q, 2068; già in jR, 165).
2Ól6
NOTE
QUADERNO 3 (XX) §§ 128-38
2617

1 Cfr «L'Italia che scrive», febbraio 1928 (anno xi, n. 2), p. 34
(nella rubrica 'Libri da fare').
2 Cfr, in questo stesso Quaderno, il precedente § 38, p. 19 e nota 2.
§128. Machiavelli ed Emanuele Filiberto. Testo B (inedito).
1 L'indicazione è ricavata da una scheda bibliografica di Pietro Sil­va in «L'Italia che scrive», aprile 1928 (anno xi, n. 4), p. 94.
§ 129. Diplomazia italiana. Testo B (già in MACH, 194-95).
1 Cfr «L'Italia che scrive», aprile 1928 cit., pp. 95-96.
2 Cfr in questo stesso quaderno il precedente §21.
§130. Cultura italiana. Testo B (già in MACH, 219).
1 Sebbene nel testo sia scritto «Dichiarazione Baldwin», è evi­dente che Gramsci pensava alla «Dichiarazione Balfour», con la quale nel 1917 il governo inglese si era impegnato alla costitu­zione in Palestina di una sede nazionale ebraica.
§131. Diplomazia italiana. Testo B (già in MACH, 194).
1 Cfr «L'Italia che scrive», maggio 1928 (anno xi, n. 5), p. 124. Gramsci cita spesso questa rivista con la sigla ics.
§ 132. Lorianismo. Paolo Orano. Testo B (già jn INT, 190-91).
1 Tutto il paragrafo è redatto sulla base di una scheda bibliogra­fica di Ernesto Buonaiuti sul volume di Paolo Orano, Cristo e Quirino (nuova ed. Foligno 1928), in «L'Italia che scrive», giu­gno 1928 (anno xi, n. 6), p. 157. Nella prefazione, rifacendo la storia del libro, Paolo Orano aveva ricordato che «nel Mouve-ment Socialiste dell'aprile 1908 Georges Sorel consacrava uno studio al Cristo e Quirino, premettendo che non è facile il render conto di un libro di tal genere e che ci si espone, riassumendolo, a deteriorarlo». Dopo aver citato questo passo della prefazione, Buonaiuti lo confronta con ciò che scriveva Sorel a Croce in una lettera del 29 dicembre 1907; «J'ai rec^i un volume de P. Orano: Cristo e Quirino, que vous avez sans doute lu et qui ne me sem-ble pas avoir beaucoup avance la question des origines chrétien-nes; je suis fort embarassé pour en faire le compte rendu que

l'auteur me demande de faire dans le Mouvement Socialiste»: cfr «La Critica», 20 marzo 1928 (vol. XXVI, fase. 2), p. 105.
§133. Carlo Flumiani, I gruppi sociali. Testo B (già in MACH, 218).
1 L'indicazione bibliografica è ripresa con ogni probabilità da una recensione dell'«Italia che scrive», agosto 1928 (anno xi, n. 8), p. 211.
§ 134. Piero Pieri, Il Regno di Napoli dal luglio iy^p al marzo 1806.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 19 (x), § 48 (Q, 2068; già in R, 180).
1 Le indicazioni sul volume di Piero Pieri sono ricavate da una scheda bibliografica di Pietro Silva in «L'Italia che scrive», ago­sto 1928 cit., p. 210; le notizie sul volume di Zazo sono tratte da un'altra scheda bibliografica dello stesso numero della rivista, p. 213.
§ 135. Storia e Antistoria. Testo B (già in MS, 42).
1 Su questo opuscolo di Adriano Tilgher cfr Quaderno 1 (XVI), § 28.
2 La citazione riproduce integralmente la scheda bibliografica di
Mario Missiroli, in «L'Italia che scrive», gennaio 1929 (anno xn,
nota 1), p. 16.
§ 136. I nipotini di padre Bresciani.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 49: Scrittori tecnicamente brescianeschi (Q, 2243; già in LVN, 185).
1 Da una scheda bibliografica dell'«Italia che scrive», gennaio 1929 cit., pp. 17-18. Sullo stesso libro cfr anche Quaderno 5 (IX), § 63.
§ xyj.La formazione della classe intellettuale italiana. Testo B (già in INT, 42).
§ 138.1 nipotini di padre Bresciani. Alfredo Fanzini.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 50: Fanzini (Q, 2243-44; già in LVN, 153).
1 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 13.
2 Cfr, in particolare, in questo stesso Quaderno, il precedente § 38,
a p. 20.
3 Cfr «L'Italia che scrive», giugno 1929 cit., pp. 180-81.
2618 NOTE
§ 139. Passato e presente. Testo B (già in PP, 3-4).
1 Sia l'indicazione bibliografica che la citazione di Guicciardini so­no riprese da una scheda bibliografica, in «L'Italia che scrive», giugno 1929 cit., pp. 183-84.
§ 140. Cattolicismo e laicismo. Religione e scienza. Testo B (già in MACH, 300-1).
1 Dati e citazione sono ricavati da una scheda bibliografica di Adria­no Tilgher, in «L'Italia che scrive», giugno 1929 cit., p. 190.
§ 141. La funzione internazionale degli intellettuali italiani. Testo B (già in INT, 63).
1 Cfr «L'Italia che scrive», ottobre 1929 (anno xn, n. io), p. 288.
§ 142.1 limiti dell'attività dello Stato. Testo B (già in MACH, 126-27).
1 Cfr «L'Italia che scrive», ottobre 1929 cit., p. 295.
2 II brano tra parentesi espone le idee di Carlo Alberto Biggini se­
condo il riassunto contenuto nella recensione citata di Alfredo
Poggi.
3 Oltre che quest'ultima annotazione, anche l'osservazione tra pa­
rentesi è di Gramsci.
4 Cfr «Leonardo» (Rassegna bibliografica), agosto 1930 (anno 1,
n. 8), pp. 504-5.
§ 143.1914.
Testo B (già in R, 224).
1 Cfr Giovanni Papini, I fatti di giugno, in «Lacerba», 15 giugno
1914 (anno il, n. 12), pp. 177-84; ristampato in «Lacerba», «La
Voce» (1914-1916), a cura di Gianni Scalia, in La cultura italiana
del J$oo attraverso le riviste, vol. IV, Einaudi, Torino 1961, pp.
301-14. Questo articolo di Papini sulla «settimana rossa» è ricor­
dato da Gramsci anche nel Quaderno 9 (xiv), § 42.
2 Si tratta dell'articolo di Salvemini, Una rivoluzione senza pro­
gramma, in «l'Unità», 19 giugno 1914 (anno 111, n. 25), p. 531;
ristampato in Gaetano Salvemini, II ministro della malavita e al­
tri scritti dell'Italia giolittiana, a cura di Elio Apih, Feltrinelli,
Milano 19662, pp. 382-84. Quest'articolo è ricordato più estesa­
mente da Gramsci nel Quaderno 8 (xxvm), § 119.
S 144. Rinascimento. Testo B (già in INT, 38).
QUADERNO 3 (XX) §§ 139*51 2^I9
§ 145. Cultura italiana e francese e Accademie. Testo B (già in JNT, 125-26).
§146. Kipling.
Testo B (già in PP, 209-10).
1 Parole di Kipling citate in un articolo di Aldo Sorani, La morale di Kipling, in «Il Marzocco», 3 novembre 1929 (anno xxxiv, n. 44). È questo articolo a dare lo spunto alle osservazioni di Gramsci.
§ 147. Intellettuali italiani. Carducci. Testo B (già in LVN, 194).
1 Le indicazioni sull'opera di bibliografia carducciana di Foscarina Trabaudi Foscarini De Ferrari sono ricavate dall'articolo, citato nel testo, di Guido Mazzoni, in «Il Marzocco», 3 novembre 1929 cit.
§ 148. Carattere popolare-nazionale negativo della letteratura italiana.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 151, in un testo C del Qua­derno 23 (VI), § 51: «Popolarità» del Tolstoi e del Manzoni, cfr in particolare pp. 6^-67 {Q, 2244-46; già in LVN, 76-77).
r
1 Cfr «Il Marzocco», 11 novembre 1928 (anno xxxiu, n. 46).
§ 149. Letteratura popolare. Verne e letteratura di avventure meravi­gliose.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 21 (xvn), § io: Verne e il romanzo geografico-scientifico (Q, 2126-27; già in LVN, 114-15).
1 Nel Quaderno 5 (IX), § 84, Gramsci ritorna su questo confronto
tra Jules Verne e Herbert George Wells.
2 Cfr «Il Marzocco», 19 febbraio 1928 (anno xxxiii, n. 8).
§ 150. Letteratura popolare. Emilio De Marchi.

Emilio
[Emilio
]
11:
[11:
]Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 21 (xvn), § De Marchi (Q, 2127-28; già in LVN, 139).
§151. Carattere popolar e-nazionale negativo della letteratura italiana.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 148, nel citato testo C del Quaderno 23 (VI), § 51, cfr in particolare pp, 67-69 (Q, 2246-47; già in LVN, 77).
1 Cfr il precedente § 148,
2 Fino a questo punto del paragrafo Gramsci riassume l'articolo ci­
tato di Adolfo Faggi, Tolstoi e Shakespeare, in «Il Marzocco»,
9 settembre 1928 (anno xxxiii, n. 37).
2620 NOTE
§ 152. «Spectator» = Mario Missiroli.
Testo A: non risulta però ripreso tra i testi C (inedito).
1 Un altro elemento di identificazione tra Spectator e Mario Missi­roli è segnalato da Gramsci nel Quaderno 4 (XIII), § 44.
*
§153. Letteratura popolare. Note sul romanzo poliziesco.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 21 (xvn), § 12: Sul ro­manzo poliziesco (Q, 2128-29; già in LVN, 115-16).
1 Gramsci sviluppa in questo paragrafo alcuni temi già accennati nel precedente § 78. Sul romanzo poliziesco cfr anche Quader­no 6 (VIII), §§ 5, 17, 28.
§154. Aspetto nazionale-popolare negativo della letteratura italiana.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 52: Bruno Cicognani e l'«autentica fondamentale umanità» (Q, 2247-48; già in LVN, 192).
1 Cfr «L'Italia letteraria», 24 agosto 1930 (anno il, n. 34). La serie
di questi articoli di Alfredo Gargiulo sulla letteratura italiana del
Novecento, sotto il titolo generale di jpoo-xpjo, aveva avuto ini­
zio nel numero del 19 gennaio 1930 dello stesso settimanale (an­
no 11, n. 3).
2 Cfr Quaderno 4 (XIII), § 5, p. 46bis.
§155. L'architettura nuova. Testo B (già in LVN, 30-31).
1 Nell'articolo Perché l'artista scrive, o dipinge, o scolpisce, ecc.?, in «LTtalia che scrive», febbraio 1929 cit., pp. 31-32; di questo articolo di Adriano Tilgher Gramsci si era già occupato nel Qua­derno 2 (XXIV), § 103.
§156. Lorianismo. Trombetti e la monogenesi del linguaggio. Testo B (già in INT, 184-86).
1 Cfr il precedente § 86.
2 Cfr «Nuova Antologia», i° marzo 1929 cit., pp. 123-27 (nella ru­
brica 'Notizie e commenti').
3 Questo primo esempio (mysterion) non è nella nota citata di
V. Pisani, da cui Gramsci ricava invece tutti gli altri esempi.
4 Lo stesso argomento era stato usato da Gramsci nelle sue osserva­
zioni critiche intorno alle teorie linguistiche di Manzoni; cfr la
lettera citata del 17 novembre 1930: «lo stesso Manzoni, nel ri­
fare i Promessi Sposi e nelle sue trattazioni sulla lingua italiana,
tenne, in realtà, conto di un solo aspetto della lingua, il lessico, e
non della sintassi che poi è l'essenziale parte di ogni lingua, tanto


2621
[2621
]QUADERNO 3 (XX) §§ 152-63
è vero che l'inglese sebbene abbia più del 60% di parole latine o neo-latine è lingua germanica, mentre il rumeno sebbene abbia più del 60% di parole slave è lingua neo-latina, ecc.» (LC, 379).
5 Non è stata ritrovata la fonte da cui è stata ricavata questa men­zione degli epigrammi di Voltaire su Ménage.
§157. Distacco tra dirigenti e diretti. Testo B (già in MACH, 143-44).
§ 158. Il nodo storico 1848-49.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 19 (x), § 49 (Q, 2069; già in R, 108).
?
§159. Risorgimento.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 50: Criteri introduttivi (Q, 2069-70; già in R, 67-68).
§ 160. Struttura economica italiana. Testo B (inedito).
1 Cfr Giuseppe Paratore, La economia, la finanza, il denaro d'Ita­lia alla fine del 1928, in «Nuova Antologia», i° marzo 1929 cit., pp. 74-87; questo articolo è segnalato da Gramsci anche nel Qua­derno 2 (XXIV), § 122.
§ 161. Leone XIII.
Testo B (già in MACH, 304).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° marzo 1929 cit., pp. 3-16.
§ 162. Il nodo storico 1848-49.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 19 (x), § 51 (Q, 2070-71; già in R, 184-85).
1 Cfr Carlo Pagani, Dopo Custoza e Volta nel 1848 (con documenti
inediti), in «Nuova Antologia», i° marzo 1929 cit., pp. 102-9.
2 Le indicazioni bibliografiche sono ricavate dall'articolo citato di
Carlo Pagani sulla «Nuova Antologia».
§ 163. La «storia» del Risorgimento di Alessandro Luzio.
Testo A : ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel ci­tato testo C del Quaderno 19 (x), § 53, cfr in particolare pp. 133-34 (Q, 2071-72; già in R, 119-20).
1 Cfr Processo politico e condanna dell'Abbate Gioberti nell'anno 1833, III, in «La Civiltà Cattolica», 4 agosto 1928 (anno lxxix,
2Ó22
NOTE
QUADERNO 3 (XX) §§ 164-66
2623

vol. Ili), pp. 206-19; il riferimento al Luzio, sottolineato da Gramsci, è alle pp. 216-18.
2 Le tesi del Luzio sono qui esposte secondo le citazioni contenute
nell'articolo della «Civiltà Cattolica» citato nella nota preceden­
te; ma il giudizio aspro del Luzio sul Gioberti si riferisce all'at­
teggiamento da lui tenuto nel processo a cui fu sottoposto nel
1833, e non, come scrive Gramsci, ai fatti del '31.
3 Cfr Processo politico e condanna dell'Abbate Gioberti nell'anno
1833, II, in «La Civiltà Cattolica», 7 luglio 1928 (anno lxxix,
vol. Ili), pp. 19-29, cfr in particolare pp. 22-25; il primo arti­
colo di questa serie è nel numero del 21 aprile 1928 (anno lxxix,
vol. II), pp. 111-21.
§ 164. Note sul movimento religioso. Testo B (già in MACH, 284-85, 305, 301-2).
1 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 1 e nota 2. Sull'organizzazione redazio­
nale della «Civiltà Cattolica» e sulla raccolta di articoli di padre
Angelo Brucculeri intorno alla questione operaia, cfr anche Qua­
derno 5 (IX), § 62.
2 È da presumere che Gramsci abbia avuto modo di vedere in car­
cere alcuni numeri di questo settimanale cattolico, diffuso anche
gratuitamente come strumento di propaganda religiosa.
3 Cfr La Civiltà Cattolica. Indice analitico delle annate 1911-1925,
compilato da Giuseppe Del Chiaro, cavaliere del Pontificio Ordi­
ne Piano, segretario della direzione, «La Civiltà Cattolica», Ro­
ma 1926. Nel momento in cui Gramsci scriveva questo paragrafo
non era ancora uscito il nuovo volume di indici, pubblicato nel
1931, per le annate 1926-30.
4 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 44, pp. 40 - 40bis e nota 36.
5 Cfr Quaderno 5 (IX), § 43: L'episodio dell'arresto dei fratelli La
Gala nel 1863.
6 Questi dati sui movimenti pancristiani sono ricavati dalla prima
parte dell'articolo II Sadhu Sundar Sing, in «La Civiltà Cattoli­
ca», 7 luglio 1928 (anno lxxix, vol. Ili), pp. 3-18.
7 Cfr l'articolo citato nella nota precedente, Il Sadhu Sundar Sing;
la seconda parte di questo articolo, da cui sono ricavate le notizie
su Upadhyàya Brahmabandhav, è in «La Civiltà Cattolica», 21
luglio 1928 (anno lxxix, vol. Ili), pp. 110-25.
§165. Italo Toscani. Testo B (inedito).
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», 21 luglio 1928 cit., pp. 152-53.
2 Tutto il paragrafo, a parte la segnalazione della «Civiltà Cattoli­
ca», è stato scritto evidentemente sulla base di ricordi e di im
pressioni personali. Italo Toscani, già noto negli ambienti socia­listi per essere stato direttore del settimanale «L'Avanguardia», organo della Federazione giovanile socialista italiana, nel 1916 era soldato al 920 Reggimento di Fanteria con sede a Torino, ed è in questa città con ogni probabilità che Gramsci aveva avuto occa­sione di conoscerlo. Nel settembre del 1916 il Toscani era stato arrestato e deferito al Tribunale militare di Roma, per aver par­tecipato a un tentativo di diffusione in Italia di un manifesto con­tro la guerra, del Comitato internazionale giovanile socialista di Berna. Insieme a Toscani furono arrestati e processati Federico Marinozzi, segretario della Federazione giovanile socialista italia­na, il tipografo Luigi Morara, e Giuseppe Sardelli, membro del Sindacato tranvieri e della Commissione esecutiva della Camera del Lavoro di Roma. Toscani fu condannato a sei anni di reclu­sione, gli altri tre a cinque anni. Dopo dieci mesi di reclusione, però, Sardelli e Toscani erano stati scarcerati e rinviati sotto le armi. Le vicende di questo processo sono state rievocate dallo stesso Toscani, in un opuscolo (Italo Toscani, A bocca chiusa. Storia di un processo, Tip. Morara, Roma 1920), e successivamen­te in un volume biografico su Luigi Morara (Italo Toscani, So­cialista! Luigi Morara nella storia del socialismo romano, 1892-1960, Roma 1961). In quest'ultimo volume risulta anche chiarito l'episodio del «falso Calabresi» a cui accenna Gramsci : si tratta di un informatore della polizia che si era presentato al Toscani, ed era riuscito ad acquistare la sua fiducia, qualificandosi come fratello del compagno Carlo Calabresi (dirigente della Federazio­ne giovanile socialista); «finché - si legge nel volume citato, p. 73 - il 9 settembre il nostro individuo scomparve, asportando nella sua fuga gli abiti borghesi e tutta la corrispondenza del To­scani che venne arrestato il giorno dopo teatralmente, in caser­ma». Tra i libri di Gramsci, ma non tra quelli avuti in carcere, sono conservati alcuni libri di racconti per ragazzi, pubblicati dal Toscani nel dopoguerra: Italo Toscani, La casa vuota e altre no­velle, Edizioni «Primavera», Roma 1923 [FG]; Id., Fra terra e cielo (Storia di una goccia d'acqua), ivi 1923 [FG]; Id., La palla di fucile e altri racconti, ivi 1924 [FG].
§166. Passato e presente. Testo B (già in PP, 4).
1 Questa affermazione è in un articolo, non firmato (ma del padre Brucculeri), La conferenza internazionale del lavoro, in «La Ci­viltà Cattolica», 4 agosto 1928 cit., pp. 233-43; c^r m particolare pp. 240-41: «I vescovi della Lombardia (1920) notano pure che in periodi di crisi non dev'essere prima l'operaio a sentirne gli ef­fetti, ma il capitalista».
QUADERNO 4 (Xill) §§ 1-2
2625

QUADERNO 4 (XIII)
Appunti di filosofia. Materialismo e idealismo. Prima serie.
§ 1. Se si vuole studiare...
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 16 (xxn), § 2: Quistioni di metodo (Q, 1840-44; già in MS, 7679).
1 Tra i libri posseduti da Gramsci prima dell'arresto sono conser­
vate due traduzioni della Critica del programma di Gotha (lettera
di Marx a Bracke e Glosse marginali al programma del Partito
operaio tedesco): Per la critica del programma della democrazia
socialista, scritto postumo di Carlo Marx, Mongini, Roma 1901,
poi compreso in : Karl Marx - Friedrich Engels - Ferdinand Las-
salle, Opere, a cura di Ettore Ciccotti, voi, II, Società Editrice
«Avanti!», Milano 1914 [FG]; Karl Marx, Critique du program-
me de Gotha, avec une préface et des notes d'Amédée Dunois, Li-
brairie de r«Humanité», Paris 1922 [FG]. Alcuni volumi del-
repistolario di Marx sono conservati invece tra i libri del carcere:
Karl Marx, Lettres à Kugelmann, Préface de Lénine, Introduction
de E. Czobel, Éditions Sociales In terna tionales, Paris 1930 [FG,
C. carc., Turi II o III]; Correspondance K. Marx-Fr. Engels,
traduit par J. Molitor, Tome II, A. Costes, Paris 1931; Tome III,
A. Costes, Paris 1931 [FG, C. carc., Turi III]; almeno questi due
volumi, però, sono stati ricevuti da Gramsci in carcere dopo la ste­
sura di questo Quaderno.
2 Cfr Rodolfo Mondolfo, Il materialismo storico in Federico En­
gels, Formiggini, Genova 1912 [FG]. Gramsci aveva chiesto che
questo libro gli fosse rinviato in carcere (cfr LC, 264 e 603); il
volume però non gli fu recapitato a Turi.
3 II giudizio di Sorel su Engels è ancora più sprezzante di quanto
non ricordi Gramsci. Cfr la lettera di Sorel a Croce del 16 mar­
zo 1912, in «La Critica», 20 novembre 1928 (anno xxvi, fase. 6),
p. 435: «Je viens de recevoir un enorme volume: Il materialismo
storico in federico Engels du professeur Rodolfo Mondolfo de
Turin. Je suis effrayé en songeant qu'il faille tant de pages pour
expliquer la pensée d'un homme qui pensait aussi peu qu'En-
gels».
4 Non risulta che Gramsci abbia avuto in carcere questa opera di
Engels, che aveva probabilmente letto a suo tempo in una delle
due traduzioni italiane dell'anteguerra (cfr Friedrich Engels, Il so­cialismo scientifico contro Eugenio Duhring, traduzione sulla 3* ed. tedesca di Sofia Puritz, Sandron, Milano-Palermo 1901; Id., La scienza sovvertita dal signor Eugenio Duhring, Mongini, Roma 1911) o in una traduzione francese.
$2.11 libro del De Man.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 11 (xviii), § 66: Sorel, Proudhon - De Man, cfr in particolare pp. 75bis - 76 (Q, 1502; già in MS, 112).
1 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 132; per il libro del De Man
cfr nota 13 al § 61 dello stesso Quaderno.
2 Cfr «La Critica», 20 novembre 1929 (anno xxvn, fase. 6), pp.
459-63.
3 Cfr l'articolo II tramonto del marxismo, pubblicato in due pun­
tate, in «La Civiltà Cattolica», 5 ottobre 1929 (anno lxxx, vol.
IV), pp. 36-45, e 16 novembre 1929 (vol. IV), pp. 320-29; l'altra
recensione è di Giuseppe Santonastaso, in «Leonardo», 20 no­
vembre-dicembre 1929 (anno v, n. 11-12), pp. 304-5.
4 Cfr Zibordi, Saggio sulla storia del movimento operaio in Italia.
Camillo Prampolini e i lavoratori reggiani cit., p. 5: «Questa cor­
rezione e questa integrazione della concezione meccanicistica del
determinismo storico trova una illustrazione sapiente e fervorosa
nell'opera di Henri De Man: Il superamento del marxismo, nei
riguardi del movimento socialista europeo».
5 Probabilmente Gramsci si riferiva a una presentazione editoriale
del libro del De Man apparsa nelle pagine pubblicitarie aggiunte
alla fine del fascicolo della «Critica» del 20 maggio 1929 (anno
xxvn, fase. III).
6 Cfr Socialismo etico e nuovo fabianesimo in Germania, in «I pro­
blemi del lavoro», i° giugno 1929 (anno ili, n. 6), pp. 5-7. Un'av­
vertenza a questo articolo afferma che «la tesi sul socialismo eti­
co ed il nuovo fabianesimo in Germania sono contenute in un li­
bro di Henri De Man tradotto a cura di Alessandro Schiavi, e
testé pubblicato in due volumi sotto il titolo II superamento del
marxismo nella Biblioteca di Cultura Moderna della Casa Editrice
Laterza di Bari». Nel numero successivo della rivista (i° luglio
1929, n. 7), in nota a una segnalazione bibliografica della tradu­
zione italiana del libro di De Man (p. 23), vi è la seguente retti­
fica: «Nel numero scorso abbiamo pubblicato le tesi di Op­
penheim dicendo che sono contenute nel libro del De Man; è
d'uopo precisare che esse si trovano soltanto nell'edizione fran­
cese e non in quella italiana, avendole il traduttore italiano omes­
se per mantenere al libro il suo schietto carattere scientifico».
7 Cfr De Man, Il superamento del marxismo cit., vol. I, pp. v-vni
[Avvertenza di Alessandro Schiavi).

NOTE
[NOTE
]2626
8
Cfr Umberto Barbaro, Il superamento del marxismo, in «L'Italia letteraria», 11 agosto 1929 (anno 1, n. 19): si tratta di una breve recensione al libro citato del De Man.
§ 3. Due aspetti del marxismo.
Testo A: ripreso, insieme a un'altra nota sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 16 (xxn), § 9: Alcuni problemi per lo stu­dio dello svolgimento della filosofia della praxis, cfr in particolare pp. io - 14HS (Q, 1854-63; già in MS, 81-89).
1 II passo dell'articolo di Missiroli è citato, naturalmente, a memo­
ria. Cfr Mario Missiroli, Opinioni, in «La Stampa», 10-n set­
tembre 1925: «Non riesco a condividere le idee, che, attualmen­
te, corrono su Marx. Mi pare che si abbassi un po' troppo il valo­
re dello scienziato per esaltare il tipo del rivoluzionario. Che i
professori di economia politica, eunuchi davanti a un Sultano,
scoprano errori scientifici in Marx e li confutino vittoriosamente
nelle dispense litografate ad uso degli studenti, non desta alcuna
meraviglia. Sarebbe interessante, invece, conoscere che cosa pen­
sino in segreto delle dottrine economiche di Marx, grandi indu­
striali e banchieri».
2 Cfr Quaderno 3 (XX), § 31, p. i6bis, dove è chiarito il significato
di questo riferimento a Rosa Luxemburg; anche altri temi svi­
luppati in questo § 3 degli Appunti di filosofia trovano riscontro
nello stesso § 31 del Quaderno 3 (XX).
3 Si tratta di una osservazione di Sorel su cui Gramsci ritorna espli­
citamente più avanti, nel § 44 di questo stesso Quaderno: Geor­
ges Clemenceau, aveva scritto Sorel, «giudica la filosofia di Marx,
che costituisce l'ossatura del socialismo contemporaneo, come
una dottrina oscura, buona per i barbari di Germania, come sem­
pre è apparsa alle intelligenze pronte e brillanti, abituate alle fa­
cili letture. Spiriti leggeri come il suo non riescono a capire ciò
che Renan capiva cosi bene, che, cioè, valori storici di grande im­
portanza possono apparire congiunti con una produzione lettera­
ria di evidente mediocrità, qual è appunto la letteratura sociali­
sta offerta al popolo».
4 Cfr Benedetto Croce, Storia delVetà barocca in Italia, Laterza, Ba­
ri 1929 [FG, C. carc., Turi II], pp. n-12; corsivo e spaziato sono
di Gramsci.
5 Cfr nota 31 al Quaderno 1 (XVI), § 44.
6 Alla posizione del Maeterlinck sulla stregoneria Gramsci aveva
già accennato nel Quaderno 3 (XX), § 48, p. 28.
7 Cfr Guido De Ruggiero, Erasmo e la Riforma, in «La Nuova Ita­
lia», 20 gennaio 1930 (anno 1, n. 1), pp. 12-17; l'articolo è una an­
ticipazione di alcuni stralci dell'opera di De Ruggiero, Rinasci­
mento, Riforma, Controriforma, 2 voli., Laterza, Bari 1930 (cfr in
particolare pp. 197-204 e 209-17 del vol. I).
*
QUADERNO 4 (XIIl) §§ 3-6 2627
§ 4. Machiavellismo e marxismo.
Testo A: non ripreso direttamente in un testo C, ma rifuso in un al­tro testo A; cfr, più avanti, § 8.
1 I versi citati del Foscolo sono nei Sepolcri (vv. 156-57); per l'os­servazione del Croce cfr Storia dell'età barocca d Italia cit., p. 82.
§ 5. Materialismo storico e criteri o canoni pratici di interpretazione della storia e della politica.
Testo A: ripreso, per la prima parte (pp. 45bis - 46), insieme ad al­tre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 16 (xxn), § 3: Un repertorio della filosofia della praxis (Q, 1845-46; già in MS, 102-3); Per la seconda parte, in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 3: Arte e lotta per una nuova civiltà (Q, 2187-90; già in LVN, 6-9).
1 Cfr il successivo § 9 : Un repertorio del marxismo.
2 Nel testo C Gramsci dà la seguente indicazione di questo volu­
me: «E. Bernheim, Lehrbuch der historischen Methode, ediz. 6a,
1908, Leipzig, Duncker u. Humblot, tradotto in italiano e pub­
blicato dall'editore Sandron di Palermo». Con ogni probabilità
è in questa traduzione italiana {La storiografia e la filosofia della
storia, Sandron, Milano-Palermo-Napoli 1907: la traduzione è
parziale, comprende il cap. 1 e il § 5 del cap, v della quarta edizio­
ne tedesca) che l'opera del Bernheim era stata utilizzata da Gram­
sci negli anni universitari come testo scolastico (cfr LC, 170). Una
precedente traduzione, anch'essa parziale (dei capitoli in e iv
dell'opera di Bernheim) era stata curata da A. Crivellucci in un
volume pubblicato nel 1897 dall'editore Spoerri di Pisa. L'indi­
cazione della sesta edizione tedesca è probabilmente ricavata da
Benedetto Croce, Conversazioni critiche. Serie prima, Laterza, Ba­
ri 1918 [FG, C. carc., Turi I], p. 223.
3 Con il titolo abbreviato di Saggio popolare (ricavato dal sottoti­
tolo dell'opera: cfr nota 2 al successivo § 13) Gramsci cita sem­
pre il volume di Bucharin La teoria del materialismo storico. Ma­
nuale popolare di sociologia marxista: cfr nota 4 al Quaderno 1
(XVI), § 153.
4 Cfr «L'Italia letteraria», 6 aprile 1930 (anno 11, n. 14). Un altro
capitolo di questo lavoro del Gargiulo è citato da Gramsci nel
Quaderno 3 (XX), § 154.
5 Questo passo di Giovan Battista Angioletti è ripreso dallo scrit­
to di Gargiulo citato precedentemente nel testo.
?
§ 6. Roberto Ardigò, Scritti vari.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 16 (xxn), § 8: Roberto Ardigò e la filosofia della praxis (Q, 1850-54; già in INT, 177-80).
1 Cfr Roberto Ardigò, Scritti vari, raccolti e ordinati da Giovanni
2628
NOTE
QUADERNO 4 (XIII) §§ 7-13
2629

Marchesini, Le Monnier, Firenze 1922 [G. Ghilarza, C. care.]; è in un elenco di libri «fatti consegnare a Tatiana il 20 maggio 1930», registrato a p. 95 del Quaderno 1 (XVI): in base a questa indicazione si deve ritenere che questo paragrafo sia stato scritto prima del 20 maggio 1930 (cfr DQ).
Cfr ibid., pp. 248-49.
Ibid., p. 248.
Ibid., p. 249.
Ibid.y p. 250.
Ibid., pp. 252-53.
Ibid.y pp. 253-54,

8
[8
]Cfr la terza parte (Il liberalismo di R. Ardigò) della prima se­zione [Polemiche), ibid.y pp. 136-63.
9 Dalla sesta sezione (Pensieri)} ibid., pp. 271-72. Le parole in ca­rattere maiuscolo sono nel testo di Ardigò.
§ 7. Le superstrutture e la scienza.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 11 (xviii), § 38 (Q, 1457-38; già in MS, p. 56).
1 II richiamo a Missiroli è da riferire al suo articolo, apparso su «L'Ordine Nuovo» del 19 luglio 1919 (anno I, n. io), J7 sociali­smo contro la scienza, ricordato da Gramsci altrove: cfr Quader­no 7 (VII), § 1, p. 52 e nota 9. In quest'articolo Missiroli affer­mava fra l'altro: «La scienza è una concezione essenzialmente borghese ed è un privilegio di classe [...], è la corazza e la scure con la quale la borghesia si difende e offende».
§ 8. Machiavelli e Marx.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 20 (Q, 1598-1601; già in MACH, 158 e 8-10).
1 La citazione è ripresa da un articolo di Filippo Meda, Il Machia-
vellismOy in «Rivista d'Italia», 15 giugno 1927 cit., p. 232; que­
sto articolo era già stato segnalato nel Quaderno 2 (XXIV), § 31.
2 Cfr il precedente § 4.
§ 9. Un repertorio del marxismo.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 16 (xxn), § 3: Un repertorio della filosofia del­la praxiSy cfr in particolare p. 5 bis (Q, 1844-45; E$ m M.S, 102).
1 Cfr il precedente § 5.
§10. Marx e Machiavelli.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 21 (Q, 1601-602; già in MACH, 20).
§11. Problemi fondamentali del marxismo.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 11 (xviii), § 27: Concetto di «ortodossia», cfr in particolare pp. 42-42bis, Nota 1 (Q, 1435-37; &* m MS, 158-59).
1 Gramsci si riferisce qui ad una osservazione di Bucharin: cfr, più avanti, il § 17: Uimmanenza e il «Saggio popolare».
§12. Struttura e superstruttura.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 19, in un testo C del Qua­derno 11 (xviii), § 29: Lo «strumento tecnico», cfr in particolare pp. 44WS-45 (Q, 1441-42; già in MS, 155-56).

1
[1
]Sono impliciti in questo paragrafo alcuni riferimenti polemici al­l'opera citata di Bucharin, in particolare al cap. vi (Véquilibre entre les éléments de la socie té, pp. 133-259) e al § 5 dell'Appen­dice {Superstructure et idéologie. Structure des superstructures, pp. 345-46).
§ 13. Note e osservazioni crìtiche sul «Saggio popolare».
Testo A: ripreso, insieme ad un'altra nota sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno n (xviii), § 26: Quistioni generali (Q, 1431-33; già in MS, 124-26).
1 Cfr nota 3 al precedente § 5, e nota 4 al Quaderno 1 (XVI), § 153.
2 Nella traduzione francese citata il sottotitolo (Populjarnyj uceb-
nik marksistskoj sociologa) del libro di Bucharin è Manuel popu-
laire de sociologie marxiste. Gramsci traduce un po' liberamente
il termine russo ucebnik (letteralmente: Manuale o Corso) con la
parola Saggio.
3 Cfr Boukharine, La théorie du matérialisme historique cit., p. 15:
«Certains camarades pensent que la théorie du matérialisme his­
torique ne peut aucunement étre considérée comme une sociolo­
gie marxiste et qu'elle ne peut étre exposée d'une facon systéma-
tique. Ces camarades estiment qu'elle n'est qu'une méthode vi-
vante de connaìssance historique, que ses vérités ne peuvent étre
prouvées qu'autant que nous parlons d'événements concrets et
historiques. On ajoute encore cet argument que la notion mé-
me de la sociologie est très mal définie, que l'on entend, sous le
nom de "sociologie", tantòt la science de la culture primitive et de
l'origine des formes essentielles de la communauté humaine (par
exemple la famille), tantòt des considérations extrèmement va-
gues sur différents phénomènes sorìaux "en general", tantòt l'as-
similation arbitraire de la société à un organisme (Fecole orga-
nique ou biologique en sociologie). Ces arguments sont faux.
D'abord, la confusion qui régne dans le camp bourgeois ne doit
nullement nous inciter à en créer une nouvelle chez nous. Quelle
i


NOTE
[NOTE
]2630
place doit donc occuper la théorie du matérialisme historique? Elle n'est pas dans l'economie politique, elle n'est pas dans Miis-toire; sa place est dans la science generale de la société et des lois de son évolution, c'est-à-dire dans la sociologie. D'autre part, le fait que la théorie du matérialisme historique constitue une mé-thode pour Thistoire ne diminue en rien son importance comme théorie sociologique. Il arrive souvent qu'une science plus abstrai-te fournisse un point de vue (c'est-à-dire une méthode) à une science moins abstraite. Tel est le cas actuel, ainsi qu'il résulte du texte ci-dessus».
Utilizzando questo passo nella prima dispensa del corso citato della «scuola interna di partito» (1925), Gramsci vi aveva appor­tato alcune varianti, non solo con riferimenti ad esempi italiani, ma spostando anche il centro di tutta l'argomentazione : «Esisto­no varie correnti borghesi, qualcuna delle quali è riuscita ad avere risonanza anche nel campo proletario, le quali pur affermando al­cuni pregi del materialismo storico, cercano di limitare la sua por­tata e di togliergli il suo significato essenziale, il suo significato rivoluzionario. Cosi, per esempio, il filosofo Benedetto Croce scri­ve che il materialismo storico deve essere ridotto a un puro ca­none di scienza storica, le cui verità non possono essere sviluppate sistematicamente in una concezione generale della vita, ma sono dimostrabili solo concretamente in quanto si... scrivono dei libri di storia. A questo si aggiunge la critica mossa al concetto ge­nerale di sociologia, che si afferma come assolutamente vago e in­determinato, in quanto sotto il nome di "sociologia" si considera ora la scienza della civiltà primitiva e dell'origine delle forme fon­damentali della vita umana come la "famiglia", ora le riflessioni assai vaghe sui fenomeni sociali "in generale", ora il semplicistico paragone della società umana a un organismo (scuola organica o biologica della sociologia). Queste ultime critiche non riguarda­no la teoria marxista. In quanto a quelle accennate precedente­mente, basta osservare che il materialismo storico, oltre ad essere stato un canone per la ricerca storica ed essersi completamente rivelato in una serie di capolavori letterari, si è rivelato concre­tamente anche... nella Rivoluzione russa, in un fenomeno storico vissuto e vivente e non solo in libri; si rivela in tutto il movi­mento operaio mondiale che si sviluppa continuamente e sistema­ticamente secondo le previsioni dei marxisti, nonostante che se­condo i filosofi borghesi tali previsioni siano da ritenersi delle fole perché il materialismo storico serve solo a scrivere libri di storia, non a vivere e ad operare attivamente nella storia».
4 Cfr, più avanti, il successivo § 23.
§ 14. Il concetto di «ortodossia».
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, insieme ad altre note sullo stes­so argomento nel citato testo C del Quaderno 11 (xvni), § 27, cfr in particolare pp. 41-42 (Q, 1434-35; già in MS, 157-58).
QUADERNO 4 (Xlll) §§14-15 2631
§15. Croce e Marx.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno io (xxxiii), § 41: Punti di riferimento per un saggio sul Croce, XLXII (Q, 1318-21; già in MS, 175 e 236-38).
1 Cfr Benedetto Croce, Cultura e vita morale. Intermezzi polemici,
2a ed. raddoppiata, Laterza, Bari 1926 [FG, C. carc.,, Turi I]. Que­
sto libro di Croce era tra quelli studiati nel «club di vita morale»
promosso da Gramsci nel 1918: cfr la lettera a Giuseppe Lom­
bardo-Radice pubblicata in «Rinascita», 7 marzo 1964 (anno xxr,
n. io).
2 Per il riferimento all'atteggiamento del Croce nella prefazione
del 1917 a Materialismo storico ed economia marxistica cfr la no­
ta 3 al Quaderno 1 (XVI), § 29; per il giudizio di Croce, riferito
da Guido De Ruggiero, sulla guerra mondiale come «guerra del
materialismo storico», cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 132.
3 Cfr Intorno alla storia etico-politica, in «Nuova Rivista Storica»,
settembre-dicembre 1928 (anno xn, fase. V-VI), pp. 626-29 (let­
tera di Benedetto Croce, con commento di Corrado Barbagallo);
Intorno alla storia etico-politica: discussione seconda, in «Nuova
Rivista Storica», gennaio-febbraio 1929 (anno XIII, fase. I), pp.
130-33 (nuova lettera del Croce, con commento del Barbagallo).
Nella seconda lettera Croce riconosce che la sua concezione della
storia come storia etico-politica era il suo «cavallo di battaglia
contro il materialismo storico». Questa polemica Croce-Barbagal-
lo è ricordata da Gramsci, oltre che in vari punti dei Quaderni,
anche in una lettera a Tania del 18 aprile 1932 (cfr LC, 609).
4 Cfr Benedetto Croce, Elementi di politica, Laterza, Bari 1925,
pp. 91-92, dove si legge che il materialismo storico «considerava
sostanziale la vita economica e apparenza, illusione o "soprastrut­
tura", come la chiamava, la vita morale». Il volumetto Elementi
di politica è tra i libri che Gramsci aveva a Roma prima dell'arre­
sto e che aveva chiesto gli fossero spediti a Turi (cfr LC, 263);
non è però tra i libri del carcere che sono stati conservati. Il con­
tenuto di questo libretto di Croce fu poi ristampato nel volume
Etica e politica, Laterza, Bari 1931 [FG, C. carc., Turi III], dove
il passo a cui Gramsci si riferisce è alle pp. 273-74. Nelle succes­
sive edizioni separate degli Elementi di politica è stato omesso lo
scritto che contiene questo passo.
5 Cfr «La Critica», 20 settembre 1928 (anno xxvi, fase. V), pp.
360-62 (recensione di Benedetto Croce a Giovanni F. Malagodi,
Le ideologie politiche, Laterza, Bari 1928). Gramsci conosceva il
libro del Malagodi che è anche conservato tra i libri del carcere
[FG, C. carc., Turi I].
6 Gramsci si riferisce qui a un noto passaggio della prefazione di
Marx a Per la critica dell'economia politica: «... Dal cambiamen­
to della base economica risulta, presto o tardi, uno sconvolgimen-
2632
NOTE
QUADERNO 4 (XIII) §§ 16-17
2633

to di tutta la enorme superstruttura. Quando si fa Tesarne di tali rivoluzioni, occorre sempre distinguere il rivolgimento materiale - che può essere accertato con la precisione propria delle scienze naturali - nelle condizioni economiche della produzione, - dallo sconvolgimento delle forme giuridiche, politiche, religiose, artisti­che o filosofiche, ideologiche insomma, nelle quali gli uomini prendono coscienza del conflitto e nel cui ambito lottano tra lo­ro» (dalla traduzione riprodotta nella prima dispensa della «scuo­la interna di partito» redatta da Gramsci nel 1925; cfr anche Marx, Per la critica dell'economia politica, trad. it. cit., p. n). In seguito, questo passo di Marx è stato tradotto da Gramsci a p. 3bis del Quaderno 7 (VII): cfr DQ, ma anche Q, 2358-59.
7 Cfr Croce, Materialismo stòrico ed economia marxistica cit., p.
XVI ; un accenno a questa affermazione del Croce è anche nel
Quaderno 1 (XVI), § 29, p. 16.
8 II concetto di «blocco storico» in Sorel (ma l'espressione non si
ritrova letteralmente nei suoi scritti) è legato al suo concetto di
«mito». È probabile che Gramsci avesse presente, sia pure indi­
rettamente, il seguente passo della Introduzione alle Riflessioni
sulla violenza: «Nel corso di questi studi avevo constatato qual­
cosa che mi era sembrato tanto semplice che non credetti di do­
vervi insistere molto: gli uomini che partecipano ai grandi movi­
menti sociali si figurano le loro future azioni sotto forma di imma­
gini di battaglia per assicurare il trionfo della loro causa. Propo­
nevo di chiamare miti queste costruzioni la cui conoscenza ha nel­
la storia una importanza tanto grande: lo sciopero generale dei
sindacalisti e la rivoluzione catastrofica di Marx sono dei miti.
Come esempi notevoli di miti ho dato quelli costruiti dal cristia­
nesimo primitivo, dalla Riforma, dalla Rivoluzione, dai mazzinia­
ni; ciò che volevo mostrare è che non bisogna cercare di analiz­
zare un tale sistema di immagini allo stesso modo che un oggetto
si scompone nei suoi elementi, ma che bisogna prenderli in blocco
come forze storiche...» (Georges Sorel, Scritti politici, a cura di
. R. Vivarelli, Utet, Torino 1963, pp. 96-97). Non sembra che Gramsci abbia avuto occasione di rileggere in carcere le Rifles­sioni sulla violenza di Sorel; un riassunto del passo citato è però nel capitolo su Sorel del libro di Malagodi a cui si fa riferimento in questo stesso paragrafo: «Non bisogna confondere questi stati relativamente fugaci della nostra coscienza volontaria con le affer­mazioni stabili della scienza. Non bisogna cercar di analizzare que­sti "sistemi di immagini" come si analizza una teoria scientifica, scomponendola nei suoi elementi. Bisogna "prenderli in blocco" come forze storiche» (Malagodi, Le ideologie politiche cit., p. 95).
§ 16. La teleologia nel «Saggio popolare».
Testo A: salvo lultima parte, ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno n (xvin), § 35: La teleologia (Q, 1450; già in MS, 164-65); l'ultima parte, tra parentesi,
?
è ripresa come avvertenza generale nello stesso Quaderno 11 (xvin), p. ibis (inedito).
1 Cfr Boukharine, La théorie du matérialisme historique cit., cap. 1:
La cause et le but dans les sciences sociales (Causalité et Finalité),
pp. 17-30. Buona parte di questo capitolo (da p. 17 a p. 25) era
stata utilizzata da Gramsci nella seconda ed ultima dispensa del
corso citato del 1925 della «scuola interna di partito», nella se­
zione «Teoria del materialismo storico». Il testo di Bucharin è
seguito a volte alla lettera, e altre volte con una certa libertà, con
qualche taglio o qualche aggiunta, quasi sempre però d'impor­
tanza secondaria. L'unica variante significativa è qui data dalla ri­
luttanza di Gramsci a impiegare il termine «legge», che ricorre
spesso in Bucharin, ed è sostituito quasi sempre con diverse
espressioni: «normalità», «regolarità», «relazione tra causa ed
effetto».
2 Cfr Boukharine, La théorie du matérialisme historique cit., cap.
v: L'équilibre entre la société et la nature, pp. 105-31.
3 La stessa avvertenza, oltre che nel testo C è ripetuta con più am­
pia motivazione all'inizio del Quaderno 8 (xxviii), p. 1.
§ 17. U immanenza e il «Saggio popolare».
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 11 (xvin), § 28: L'im­manenza e la filosofia della praxis (Q, 1438-39; già in MS, 146-47).
1 Cfr Boukharine, La théorie du matérialisme historique cit., pp.
24-25 : «Il est nécessaire d'observer que si l'on rencontre parfois
chez Marx et Engels, des définitions qui ressemblent extérieure-
ment aux conditions téléologiques, cela ne constitue qu'une me-
taphore et une facon imagée d'exprimer la pensée...»; l'osserva­
zione non riguarda quindi direttamente l'uso dei termini imma­
nenza e «immanente», ma essendo contenuta nel § 9 (cap. 1), in­
titolato Doctrine de la finalité (teleologie), en general, et critique
de la doctrine. Finalité immanente, può autorizzare indirettamen­
te l'interpretazione di Gramsci.
2 Su alcuni aspetti della filosofia di Giordano Bruno, che possono
considerarsi come germi della concezione marxista della storia,
aveva richiamato l'attenzione Rodolfo Mondolfo nell'articolo già
citato, in polemica con Corrado Barbagallo (Razionalità e irrazio­
nalità della Storia, in «Nuova Rivista Storica», gennaio-febbraio
1930 cit.). Peraltro di Bruno come anticipatore del pensiero di
Marx lo stesso Mondolfo si era già occupato in uno dei saggi rac­
colti in Sulle orme di Marx, conosciuto da Gramsci: cfr Rodolfo
Mondolfo, Sulle orme di Marx, 3" ed., vol. II, Cappelli, Bolo­
gna 1924, pp. 32-49 [FG].
j
2<$34 NOTE
§ 18. La tecnica del pensare.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, insieme al successivo § 21, in un testo C del Quaderno 11 (xviii), § 44 cfr in particolare pp. 25. 56 bis (Q, 1462-65; già in MS, 59-61).
1 La citazione di Engels tra virgolette, ripresa da un testo parafra­
sato nell'opera citata del Croce (p. 31) non è testuale. In partico­
lare l'espressione «lavoro tecnico del pensiero» non è traduzione
fedele del testo di Engels. Cfr la traduzione italiana del testo ori­
ginale in Friedrich Engels, Antidiihring, 2* ed. Editori Riuniti,
Roma 1968, pp. 13-14: «In ogni caso, la scienza della natura è
oggi cosi avanzata che non sfugge più alla sintesi dialettica. Ma
essa si renderà più agevole questo processo, se non dimenticherà
che i risultati, in cui sono sintetizzate le sue esperienze, sono con­
cetti; ma che l'arte di operare con dei concetti non è innata e nep­
pure è acquisita con la coscienza comune di tutti i giorni, ma ri­
chiede invece un pensiero reale [sondern wirkliches Denken er-
fordert] e questo pensiero ha una lunga storia sperimentale; né
più e né meno dell'indagine naturalistica sperimentale».
2 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 153, in particolare pp. 98 -98bis.
3 Cfr Croce, Saggio sullo Hegel cit., p. 136: «Passando dalla estre­
ma destra alla estrema sinistra, e indugiandoci per un istante a
uno scrittore che negli ultimi tempi è stato molto divulgato e di­
scusso anche in Italia, a Federico Engels (l'amico e collaboratore
di Carlo Marx), si può vedere com'egli liquidasse la filosofia, risol­
vendola nelle scienze positive, e salvandone solo "la dottrina del
pensiero e delle sue leggi: la logica formale (!) e la dialettica"».
Per il testo engelsiano ricordato dal Croce cfr Engels, Anti­
diihring, ed. cit., p. 28: «Dal momento in cui si esige da ciascuna
scienza particolare che essa si renda conto della sua posizione nel
nesso complessivo delle cose e della conoscenza delle cose, ogni
scienza particolare che abbia per oggetto il nesso complessivo di­
venta superflua. Ciò che quindi resta ancora in piedi, autonoma­
mente, di tutta quanta la filosofia che si è avuta sino ad ora è la
dottrina del pensiero e delle sue leggi, cioè la logica formale e
la dialettica. Tutto il resto si risolve nella scienza positiva della na­
tura e della storia».
4 Cfr il già citato § 153 del Quaderno 1 (XVI).
Cfr Quaderno 1 (XVI), § 122.
Cfr Giuseppe Prezzolini (Giuliano il Sofista), Il linguaggio come causa d'errore. H. Bergson, G. Spinelli, Firenze 1904 (Biblioteca del «Leonardo», n. 2); citato anche nel § 42 di questo stesso Quaderno. Di questo volumetto di Prezzolini si era occupato an­che Croce in una recensione pubblicata in «La Critica», marzo 1904 (anno 11, fase. 2), pp. 150-53, poi ristampata in Conversa­zioni critiche. Serie prima cit., pp. 105-7. Non sembra però che
11


2635
[2635
]QUADERNO 4 (Xlll) §§ 18-19
Gramsci - che pure conosceva questo volume di Croce - abbia tenuto conto di questa recensione.
7 Questo riferimento a Pareto, che ritorna anche nel succes­sivo § 42, è ripreso meno incidentalmente nel Quaderno 7 (VII), § 36. (Per le fonti cfr la nota 4 a quest'ultimo paragrafo).
§ 19. Lo «strumento tecnico» nel «Saggio popolare».
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 12, nel citato testo C del Quaderno 11 (xvm), § 29, cfr in particolare pp. 43bis-44bis (Q, 1439-41; già in MS, iJ4-«J-
1 Cfr in particolare il precedente § 12; ma accenni incidentali anche
in altre note.
2 Cfr Boukharine, La théorie du matérialisme historique cit., pp.
198-204.
3 Nel cap. vi del suo libro (cfr in particolare i §§ 36 e 37) Bucha-
rin si occupa del «sistema tecnico della società», che costituisce
«la parte materiale della società, il suo apparato materiale di la­
voro» (La théorie du matérialisme historique cit., p. 136).
4 Cfr Croce, Le teorie storiche del prof. Loria, in Materialismo sto­
rico ed economia marxistica cit., pp. 21-54.
5 Cfr ibid., pp. 39-40. I due passi di Marx e di Loria, messi qui a
confronto da Croce, sono riprodotti da Gramsci per esteso nel
corrispondente testo C.
6 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 25.
7 Cfr Croce, Materialismo storico ed economia marxistica cit., p.
41: «Ma, sebbene egli [Marx] abbia altrove messo in rilievo l'im­
portanza storica delle invenzioni tecniche, e invocato una storia
della tecnica [in nota: Das Kapital, I, 143 n, 335-36 n\ non si è
mai sognato di fare dello "stromento tecnico" la causa unica
e suprema dello svolgimento economico. "Grado di sviluppo
delle materiali forze di produzione", "maniera di produzione del­
la vita materiale", "condizioni economiche della produzione",
queste e simili espressioni, che s'incontrano nel passo soprarife­
rito, affermano bensì che lo svolgimento economico è determi­
nato da condizioni materiali, ma non punto riducono esse tutte
alla sola "metamorfosi dello stromento tecnico". Né il Marx si è
mai proposto questa indagine intorno alla causa ultima della vita
economica. La sua filosofia non era cosi a buon mercato. Non
aveva "civettato" invano con la dialettica dello Hegel, per andar
poi a cercare le "cause ultime"». Per il riferimento ai passi del
Capitale di Marx, citati da Croce in nota, secondo una edizione
non identificabile, cfr Karl Marx, Il Capitale, libro I, trad. di
D. Cantimori, Editori Riuniti, Roma 19645, pp. 414-15, nota 89.
2636 NOTE
§ 20. Croce e Marx,
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno io (xxxm), parte II, § 41, xn, cfr in partico­lare pp. 2ja - 28 (Q, 1322; già in MS, 239).
1 L'inciso esplicativo tra parentesi è di Gramsci, sulla base del con­testo del passo citato di Croce {Materialismo storico ed economia marxistica cit., p. 93).
§ 21 .La tecnica del pensare.
Testo A: ripreso con lo stesso titolo, insieme al precedente § 18, nel citato testo C del Quaderno 11 (xviii), $ 44, cfr in particolare pp. 56bis -57{Qy 1465-66; già in MS, 293).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 marzo 1928 (anno lxiii, fase. 1344),
pp. 229-37; il passo citato da Gramsci è a p. 229.
2 Si tratta di una traduzione francese che Gramsci ha avuto in car­
cere: Sinclair Lewis, Babbitt, Roman, traduit de l'anglais par
Maurice Rémon, Préface de Paul Morand, Librairie Stock, Pa­
ris 1930 [FG, C. Care, Turi II]. Lo stesso titolo è in un elenco
di libri consegnati a Carlo il 13 marzo 1931, secondo un appunto
del Quaderno 2 (xxiy), p. 163 (cfr DQ). Il «ragionamento» di
Babbitt sulle associazioni sindacali è a p. 50 della citata edizione
francese. Per un giudizio su questo libro di Lewis cfr Quader­
no 5 (IX), § 105, e Quaderno 6 (VIII), § 49.
3 Cfr l'inizio del cap. vi del racconto di Tolstoj Morte d'Ivan Il'ic:
«Vedeva chiaro, Ivan Il'ic, che stava morendo; ed era immerso
in una disperazione senza tregua. Nel fondo dell'anima, Ivan Il'ic
lo sapeva, che stava morendo; ma era una cosa questa, a cui non
solo non si abituava, ma che non comprendeva, che non poteva
a nessun patto comprendere. Quell'esempio di sillogismo, che
aveva studiato nella logica del Kieseweter: "Caio è un uomo;
gli uomini sono mortali; dunque Caio è mortale", gli era parso
per tutta la-vita, giustissimo quanto a Caio, ma non davvero quan­
to a se stesso. Quel Caio, si, era un uomo, un uomo e nulla più,
e quindi la cosa non faceva una grinza; ma lui era, non già Caio,
non già un uomo e nulla più, ma era ed era sempre stato un es­
sere completamente a parte, completamente diverso da tutti gli
altri» (Lev Tolstoj, Racconti, a cura di Agostino Villa, vol. Ili,
Einaudi, Torino 19^5, pp. 65-66). Il racconto Morte d'Ivan Il'ic
era compreso in uno dei libri di Tolstoj che Gramsci aveva in
carcere: Leone Tolstoj, La tempesta di neve ed altri racconti,
trad. di Ada Prospero, Casa ed. «Madia», Torino 1928 [G. Ghi-
larza, C. care.].
t
:|


2637
[2637
]QUADERNO 4 (Xlll) §§ 20-26
§ 22. Croce e Marx. Il valore delle ideologie.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel già citato testo C del Quaderno io (xxxm), parte II, § 41, cfr in par­ticolare p. 28 (Q, 1322-23; già in MS, 239).
1 Cfr in particolare Quaderno 1 (XVI), § 48, e gli altri paragrafi dello stesso Quaderno ripresi poi nel testo C del Quaderno 13 (xxx), § 37.
§ 23.1/ «Saggio popolare» e le leggi sociologiche.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 11 (xvm), § 26: Quistioni generali, cfr in par­ticolare p. 41 (Q, 1433-34; già in MS, 128).
1 Le osservazioni contenute in questo paragrafo sono state collegate dallo stesso Gramsci al precedente § 13: Note e osservazioni cri-tiebe sul «Saggio popolare».
§ 24. La restaurazione e lo storicismo.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 3, nel citato testo C del Quaderno 16 (xxn), § 9, cfr in particolare pp. 14HS-15 (Q, 1863-1864; già in MS, 89).
1 L'allusione al marxismo è chiarita in modo esplicito nel corri­spondente testo C, che è in generale notevolmente rielaborato ri­spetto al testo originario.
§ 25. Note sul «Saggio popolare».
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 11 (xviii), § 30: La «materia» (Q, 1442-45; già in MS, 160-62).
1 Cfr Boukharine, La théorie du matérialisme historique cit., p. 340: «La revolution dans la théorie sur la structure de la ma-tière a radicalement changé la conception de l'atome en tant qu'unité absolument isolée. Or, c'est précisément cette concep­tion de l'atome qu'on reportait sur l'individu (" atome " et "indi-vidu" se traduisent en russe par un seul et mème mot: "indivi-sible"). Les "Robinsonades" dans les sciences sociologiques cor-respondaient exactement aux atomes de l'ancienne mécanique. Cependant, dans le domaine des sciences sociologiques, il s'agis-sait précisément de venir à bout des wRobinsonades"».
§ 26. Il «Saggio popolare» e la «causa ultima».
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 11 (xviii), § 31: La causa ultima (Q, 1445; già in MS, 135).
1 Questa osservazione appare collegata al secondo capoverso del precedente § 19.
k.i
2638
NOTE
QUADERNO 4 (Xlll) §§ 27-31
2639

2 Si tratta di due lettere pubblicate nel 1895 dal «Sozialistische Akademiker», indirizzate rispettivamente a Joseph Bloch il 21 settembre 1890 e a Heinz Starkenburg il 25 gennaio 1894; tra­dotte in italiano neiropuscolo Due lettere di Federico Engels sulla interpretazione materialistica della storia, Mongini, Roma 1906, poi compreso nel IV volume delle Opere di Marx-Engels-Lassalle, 2a ed. Società Editrice Avanti!, Milano 1922 [FG]. Una nuova traduzione italiana, parziale, di queste due lettere è in Marx-Engels, Opere scelte cit., pp. 1242-44, 1251-54, Queste due lettere di Engels sono citate anche da Croce in Materialismo storico ed economia marxistica cit., pp. 11-12.
§27. Teleologia.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 11 (xvin), § 35, cfr in particolare p. 49 (Q, 1450; già in MS, 165 nota).
1 Cfr Benedetto Croce, Goethe, con una scelta delle liriche nuova­mente tradotte, 2a ed. riveduta Laterza, Bari 1921. Con ogni pro­babilità questo volume è tra quelli che Gramsci aveva avuto a Turi, ma non è stato conservato tra i libri del carcere.
§28. Antonino Lo vecchio, Filosofia della prassi e filosofia dello spi-rito.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 11 (xvni), § 8 (Q, 1371 ; già in MS, 288-89).
1 Cfr «L'Italia che scrive», giugno 1928 (anno xi, n. 6), p, 156.
§29. Machiavelli.

: Biblìo-
[: Biblìo-
]Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § grafia (Q, 1602; già in MACH, 213).
1 Cfr «L'Italia che scrive», agosto 1928 (anno xi, n. 8), p. 212.
Ma l'autore* della recensione è Alfredo Poggi. Per il libro citato
del Vorlànder, studioso neokantiano, noto anche per altri studi
sul marxismo, cfr Karl Vorlànder, Von Machiavelli bis Lenin.
Neuzeitliche Staats und Geselleschajtstheorìen, Meyer, Leipzig
1926,
2 In realtà nel fase. I del 1929 (vol. II) della rivista «Nuovi studi
di diritto, economia e politica», pp. 46-57, si trova solo la quarta
ed ultima puntata di una rassegna di Felice Battaglia, Studi sulla
politica di Machiavelli) le prime tre puntate sono nella stessa ri­
vista: vol. I, fase. I (novembre 1927), pp. 36-47; vol. I, fase. II
(gennaio 1928), pp. 122-31; vol. I, fase. VI (settembre 1928),
pp. 376-84.

i 1
§ 30.1/ libro del De Man.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 11 (xvin), § 66, cfr in particolare pp. j6 - 76bis (Q, 1502-504; già in MS, 112-13).
1 Cfr «L'Italia che scrive», settembre 1929 (anno xii, n. 9), pp.
269-70.
2 Si tratta naturalmente non dell'austromarxista Max Adler, ma
del medico viennese Alfred Adler, già seguace e poi avversario
di Freud.
§ 31. Di Giorgio Sorel.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 11 (xvin), § 66, cfr in particolare pp. 7obis - j^ (Q, 1494-1501; già in MS, 105-11).
1 Cfr il successivo § 44.
2 Cfr Georges Sorel, Ultime meditazioni (Scritto postumo inedito),
in «Nuova Antologia», i° dicembre 1928 (anno lxiii, fase. 1361),
pp. 289-307.
3 In realtà, questa raccolta di articoli di Sorel fu pubblicata due
anni dopo: cfr Georges Sorel, L'Europa sotto la tormenta, a cura
e con prefazione di Mario Missiroli, Corbaccio, Milano 1932 [FG,
C. carc., Turi III].
4 Citata più avanti in questo stesso paragrafo; cfr nota 12.
5 Un volume di lettere di Sorel a Missiroli è stato pubblicato più
tardi: cfr Georges Sorel, Lettere a un amico d'Italia, a cura di
Mario Missiroli, Cappelli, Bologna 1963.
6 Fin qui, i punti i° e 20, comprese le citazioni di Eduard Bernstein
e di Charles Andler, sono ripresi alla lettera, con qualche abbre­
viazione, dall'articolo di Sorel, in «Nuova Antologia», i° dicem­
bre 1928 cit., p. 299. Il libro citato di Bernstein è una traduzione
francese del noto testo, pubblicato per la prima volta nel 1899,
Die Voraussetzungen des Sozialismus und die Aufgaben der So-
zialdemocratie (cfr la recente traduzione italiana: Eduard Bern­
stein, I presupposti del socialismo e i compiti della socialdemo­
crazia, introduzione di Lucio Colletti, Laterza, Bari 1968). Può
darsi che Gramsci abbia conosciuto questa opera nella traduzione
francese, ma tale circostanza non risulta da fonti dirette. Aveva
invece letto certamente il commento dell'Andler al Manifesto del
Partito comunista: cfr nota 5 al Quaderno 1 (XVI), § 47.
7 Probabilmente Gramsci aveva qui in mente qualcuno dei docu­
menti politici relativi alla politica estera dannunziana a Fiume,
raccolti poi nel Libro violetto del Comando della Città di Fiume
(Atti e comunicati dell'Ufficio Relazioni Estere dal 28 novem­
bre 1919 al i° maggio 1920). A proposito delle velleità dannun­
ziane di stabilire rapporti amichevoli con l'Unione Sovietica in
1 -.
2640
NOTE
QUADERNO 4 (Xlll) §§ 32-38
2641

polemica con le potenze della Intesa sono da vedere in partico­lare i documenti relativi alla costituzione della Lega di Fiume, la lettera scritta da D'Annunzio ad Henri Barbusse, presidente del gruppo «Clarté», e la nota intitolata Lumen in Oriente timebat Herodes, del febbraio 1920» Sulla politica estera dannunziana e in particolare sulle «aperture» verso l'Urss, cfr Nino Valeri, D'Annunzio davanti al fascismo, Firenze 1963, pp. 7-8.

&
[&
]Questo passo citato tra virgolette è ripreso dall'articolo di Sorel (nota 15 alle pp. 299-300 del numero ricordato della «Nuova An­tologia»).
Il punto 3 è in parte ripreso alla lettera e in parte fedelmente riassunto dall'articolo cit, di Sorel, pp. 301-3. È di Gramsci il commento finale tra parentesi.

10
[10
]Cfr Georges Sorel, Ultime meditazioni, in «Nuova Antologia» cit., p. 304.

n
[n
]Ibid., p. 305.

12
[12
]Ibid., p, 307.
13 lbid.y p. 307, nota 28. Il rimando riguarda il volume di Georges Sorel, Matériaux d'une théorie du prolétariat, M. Rivière, Pa­ris 1921.

Questo giudizio di Croce su De Man non è stato ritrovato. Non è in ogni caso nella nota della «Critica» in cui Croce si occupa del libro del De Man: cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 132. For­se Gramsci lo aveva ricavato dalla presentazione editoriale citata nella nota 5 al precedente § 2. In questo testo - che Gramsci po­teva aver attribuito a Croce - si legge che Henri De Man «ri­prende l'ispirazione fortemente spiritualista dei socialisti della prima metà del secolo xix, quali Fourier, Owen, Proudhon, o della fine del secolo quale Jaurès».

È qui ripetuto lo stesso rinvio al successivo § 44, aggiunto all'ini­zio di questo paragrafo.
§ 32. Il «Saggio popolare».

Quan-
[Quan-
]Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 11 (xvni), § 32: tità e qualità (Q, 1446-47; già in MS, 163-64).
1 Cfr Boukharine, La théorie du matérialisme historique cit., p. 93:
«Il n'est pas douteux que la société est composée d'individus.
S'il n'y avait pas d'individus, il n'y aurait pas de société: le fait
se comprend de lui-mème. Cependant, il faut bien se rappeler
qu'une société n'est nullement un simple entassement d'hommes,
une somme d'individus: il ne suffit pas d'additioner tous les Pier­
re et toutes les Marie pour obtenir une société».
2 Si tratta della nota novella del Novellino, che ha per titolo: «Qui
si determina una quistione e sententia che fu data in Alessan­
dria».
i
?.


1
§33. Passaggio dal sapere al comprendere...
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quaderno 11 (xviii), § 6y (Q, 1505-6; già in MS, 114-15)-
1 Cfr Henri De Man, Il superamento del marxismo cit.
§ 34. A proposito del nome di «materialismo storico».
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel ci­tato testo C del Quaderno 11 (xviii), § 27, cfr in particolare p. 43 (Q> 1437-38; già in MS, 159),
1 Cfr Diego Angeli, I Bonaparte a Roma. XI. La principessa Car­lotta Napoleone, in «Il Marzocco», 2 ottobre 1927 (anno xxxir, n. 40).
§ 35. Sull'origine del concetto di «ideologia».

Con-
[Con-
]Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 11 (xviii), § 63: ce ito di «ideologia» (Q, 1490-91; già in MS, 47-48).
1 Tutti i dati e riferimenti bibliografici (salvo i riferimenti a Man­zoni, che sono di Gramsci) sono ricavati da un articolo di Adolfo Faggi, Stendhal e gli ideologi, in «Il Marzocco», i° maggio 1927 (annoxxxii, n. 18).
t
§36. Criteri di giudizio «letterario».
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 5: Alcuni cri­teri di giudizio «letterario» (Q, 2191-92; già in LVN, 31-33).
1 Cfr Croce, Materialismo storico ed economia marxistica cit., p. 26. Questo passo era già stato ricordato nel Quaderno 1 (XVI), § 11.
§ 37. Idealismo-positivismo [«Obbiettività» della conoscenza].
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno n (xviii), § 64: «Ob­biettività della conoscenza» (Q, 1491-92; già in MS, 44*45).
1 Cfr [Mario Barbera], Religione e filosofia nelle scuole medie, in
«La Civiltà Cattolica», i° giugno 1929 (anno lxxx, vol. II),
pp. 414-27. La citazione è a p. 419.
2 Cfr nota 6 al precedente § 15.
§ 38. Rapporti tra struttura e super strutture.
Testo A: ripreso*, per la prima parte (pp. 67-7obis), insieme ad un'altra nota sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 17: Analisi delle situazioni - rapporti di forza, cfr in parti­colare pp. 73 - io (Q, 1578-88; già in MACH, 41-50); per la seconda parte (pp. 70DÌS - 74), in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 18: Alcuni aspetti teorici e pratici dell'economismo (Q, 1589-97; già in MACH, 29-36); per la terza parte (pp. 74 - 74bis), in un testo C del

io
***
u
2642
NOTE
QUADERNO 4 (Xlll) § 38
2643

Quaderno 10 (xxxni), parte II, § 12: Introduzione allo studio della filosofia (Q, 1249-50; già in MS, 39).
1 Dalla prefazione di Marx a Per la critica delVeconomia politica:
«Una formazione sociale non perisce finché non si siano svilup­
pate tutte le forze produttive a cui può dar corso; nuovi e supe­
riori rapporti di produzione non subentrano mai, prima che sia­
no maturate in seno alla vecchia società le condizioni materiali
della loro esistenza. Ecco perché l'umanità non si propone se non
quei problemi che può risolvere perché, a considerare le cose dap­
presso, si trova sempre che il problema sorge solo quando le con­
dizioni materiali della sua soluzione esistono già o almeno sono
in formazione» (trad. cit. di E. Cantimori Mezzomonti, p. 11).
I passi che Gramsci ricava da questo brano sono qui citati a me­
moria; nel corrispondente testo C è aggiunta la citazione testuale
dell'intero brano, secondo una traduzione posteriore dello stesso
Gramsci. Nella citata prima dispensa della «scuola interna di Par­
tito» (1925), dove è riprodotto un ampio stralcio della prefazione
di Marx, questo brano è omesso.
2 II termine «economismo» è usato nel senso in cui era stato im­
piegato da Lenin nel Che fare? Tra i libri che Gramsci aveva pri­
ma dell'arresto vi è una traduzione francese di quest'opera di Le­
nin, che però non è tra i libri del carcere: cfr N. Lénine, Que
faire?, Librairie de l'«Humanité», Paris 1925 [FG],
3 II volume di Gaetano Salvemini, La Rivoluzione francese (1788-
1792), è tra i testi che erano oggetto di studio nel «Club di vita
morale», di cui Gramsci parla nella già citata lettera a Giuseppe
Lombardo Radice del 1918. Probabilmente Gramsci aveva cono­
sciuto la terza edizione di questa opera di Salvemini (Signorelli,
Milano 1913); la quarta edizione (La Voce, Firenze 1919) era
stata infatti pubblicata posteriormente alla citata lettera a Lom­
bardo Radice.
4 Cfr Mathiez, La Revolution frangaise, tomo I cit., p. 217: «... ce
n'était pas seulement le parti feuillant, c'est-à-dire la haute bour-
geoisie et la noblesse libérale, qui était écrasé avec la royauté sous
le canon du io aoùt, le parti Girondin lui-mème, qui avait tran­
sige avec la Cour in extremis et qui s'était efforcé d'empècher
l'insurrection, sortait amoindri d'une victoire qui n'était pas son
ceuvre et qui lui avait été imposée.
Les citoyens passifs, c'est-à-dire les prolétaires, enròlés par Ro­bespierre et les Montagnards, avaient pris largement leur revan-che du massacre du Champ-de-Mars de l'année précédente. La chute du tròne avait la valeur d'une Revolution nouvelle. La dé-mocratie pointait à l'horizon».
5 Cfr in particolare Quaderno 1 (XVI), §§ 44, no, 114, 115, 117,
118,119.
6 Cfr Mathiez, La Revolution frangaise, tomo I cit., p. 13: «Un
signe infaillible que le pays s'enrichit, c'est que la population
augmente rapidement et que le prix des denrées, des terres et des maisons subit une hausse constante. La France renferme déjà 25 millions d'habitants, deux fois autant que l'Angleterre ou que la Prusse. Le bien-èìre descend peu à peu de la haute bourgeoisie dans la moyenne et dans la petite. On s'habille mieux, on se nour-rit mieux qu'autrefois. Surtout on s'instruit. Les filles de la ro­tare, qu'on appelle maintenant demoiselles pourvu qu'elles por-tent des paniers, achètent des pianos. La plus-value des impòts de consommation atteste les progrès de l'aisance. - Ce n'est dans un pays épuisé, mais au contraire dans un pays florissant, en plein essor, qu'éclatera la Revolution. La misere, qui détermine par-fois des émeutes, ne peut pas provoquer les grands bouleverse-ments sociaux. Ceux-ci naissent toujours du déséquilibre des classes».
7 Termina qui la prima parte di questo testo A, ripresa nel ci­
tato § 17 del Quaderno 13 (xxx).
8 Cfr Karl Marx, Miseria della filosofia. Edizioni Rinascita, Roma
1949, pp. 138-39: «È ben sotto là forma delle coalizioni che han­
no sempre avuto luogo i primi tentativi degli operai per associar­
si tra loro. La grande industria raccoglie in un solo luogo una folla
di persone, sconosciute le une alle altre. La concorrenza le divide
quanto all'interesse. Ma il mantenimento del salario, questo inte­
resse comune che essi hanno contro il loro padrone, li unisce in
uno stesso proposito di resistenza! coalizione. Cosi la coalizione
ha sempre un duplice scopo, di far cessare la concorrenza degli
operai tra loro, per poter fare una concorrenza generale al capita­
lista. Se il primo scopo della resistenza non è stato che il mante­
nimento dei salari, a misura che i capitalisti si uniscono a loro
volta in un proposito di repressione, le coalizioni, dapprima iso­
late, si costituiscono in gruppi e, di fronte al capitale sempre
unito il mantenimento della associazione diviene per gli operai
più necessario ancora di quello del salario. Ciò è talmente vero,
che gli economisti inglesi rimangono stupiti a vedere come gli
operai sacrifichino una buona parte del salario in favore delle
associazioni che, agli occhi di questi economisti, non sono stabi­
lite che in favore del salario. In questa lotta - vera guerra civile -
si riuniscono e si sviluppano tutti gli elementi necessari a una
battaglia che si prospetta nell'immediato futuro. Una volta giunta
a questo punto, l'associazione acquista un carattere politico».
Gramsci conosceva la traduzione italiana di quest'opera di Marx,
pubblicata dalla Società Editrice Avanti! nel 1922, raccolta anche
in Marx-Engels-Lassalle, Opere, vol. I, 2a ristampa riveduta e
corretta, Soc. Ed. Avanti!, Milano 1922 [FG].
9 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 29. Di solito Gramsci cita que­
sta opera di Marx con il consueto titolo delle traduzioni italiane
Sacra famiglia. Qui, ma anche altrove, Santa Famiglia, per in­
fluenza della traduzione francese che Gramsci aveva presente in
carcere.
2644
NOTE
QUADERNO 4 (XIII) §§ 39-41
2645



10
[10
]Cfr nota 2 al precedente § 26.

11
[11
]Cfr nota 6 al precedente §15.

12
[12
]Cfr, ad esempio, il precedente § 3.

n
[n
]L'articolo citato di A. Loria è in realtà del 1910: cfr nota 2 al Quaderno 1 (ocvi), § 25.

Cfr Antonino Laviosa, L'estrazione del petrolio, in «Nuova An­tologia», 16 maggio 1929 (anno lxiv, fase. 1372), pp. 254-62.

15
[15
]Cfr «Rassegna settimanale della stampa estera», 21 ottobre 1930 (anno v, fase. 42), pp, 2303-304.

È probabile che Gramsci avesse qui presente il seguente passo (citato frequentemente nella letteratura marxista) di una lettera di Engels a C. Schmidt, del 5 agosto 1890: «In generale, la pa­rola "materialista" serve in Germania a molti giovani scrittori come una semplice frase, con la quale si mette una etichetta su ogni cosa e su tutto, senza studio ulteriore, cioè si appiccica que­sta etichetta e cosi si crede di aver regolato la cosa. La nostra con­cezione della storia è però prima di tutto una direttiva per lo studio, e non una leva per fare delle costruzioni alla maniera dello hegelianismo. Bisogna ristudiare tutta la storia, bisogna in­dagare nei particolari le condizioni di esistenza delle diverse for­mazioni sociali, prima di tentare di dedurre da esse le concezioni politiche, giuridiche, estetiche, filosofiche, religiose, ecc. che ne derivano. A questo proposito si è fatto poco sinora perché solo pochi si sono accinti a questo lavoro. Abbiamo bisogno in que­sto campo di un aiuto molto grande; il campo è sterminato e chi voglia lavorare seriamente può far molto e distinguersi. Invece la frase del materialismo storico (di tutto si può fare una frase) serve soltanto a molti giovani tedeschi a raffazzonare in tutta fretta un sistema delle loro proprie conoscenze storiche relativamente ma­gre - la storia economica è ancora in fasce! - e darsi quindi delle arie di spiriti forti» (Marx-Engels, Opere scelte cit., p. 1241).
§ 39. Sul «Saggio popolare».
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 11 (xvni), § 33: Qui-stioni generali (Q, 1447-48; già in MS, 128-29).
§ 40. Filosofia e ideologia.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 45, in un testo C del Qua­derno 11 (xvni), § 62: Storicità della filosofia della prassi, cfr in par­ticolare pp. 68-69 (Q> I489-9o; già in MS, 95-96).
1 L'espressione di Engels sul passaggio dal regno della necessità al regno della libertà è nel secondo capitolo della III parte dellVl#-tidiihring (cfr trad. it. cit., p. 302). Lo stesso passo è però anche nell'opuscolo di Engels, L'evoluzione del socialismo dall'utopia alla scienza, che è, come è noto, estratto daWAntiduhring (tra i libri di Gramsci, ma non in quelli del carcere, due edizioni di que-
sto opuscolo: Friedrich Engels, Socialismo utopistico e socialismo scientifico, trad. di P. Martignetti, Soc. Ed. Avanti!, Milano 1920; Id., L'evoluzione del socialismo dall'utopia alla scienza, Seum, Milano s.d. [1925]).
2 Cfr Giovanni Gentile, Il modernismo e i rapporti tra religione e filosofia, Laterza, Bari 1909, p. 54: «E come il cattolicismo è sem­pre la forma storica religiosa più notevole, se non la sola super­stite, della civiltà occidentale, la più notevole, se non la sola, che fronteggi da secoli lo sviluppo della forma assoluta dello spirito, cioè della filosofia, e le impedisca il passo o la contrasti nel ter­reno pratico-sociale, può dirsi che il modernismo sia uno dei gran­di scontri fatali, che, nella storia dell'umanità, devono necessa­riamente accadere tra la religione, che è la filosofia delle multitu-dini, e la filosofia, che è la religione dello spirito, o, se si vuole, dei suoi più alti rappresentanti».
§ 41. La scienza.
Testo A: ripreso, senza titolo, in un testo C del Quaderno 11
(xvia), § 37 (Q, 1455-57; già in MS, 54-56).
1 Su questa affermazione di Russell, qui citata a memoria, Gramsci ritorna anche nel Quaderno 7 (VII), § 25. Cfr Bertrand Russell, I problemi della filosofia, trad. e introd. di B. Ce va, Sonzogno («Sezione scientifica Sonzogno», n. 5), Milano 1922, pp. 113-14: «Consideriamo una proposizione come " Edimburgo è al nord di Londra". Qui noi abbiamo una relazione tra due luoghi, ed è chia­ro che la relazione sussiste indipendentemente dalla nostra cono­scenza di essa. Quando noi veniamo a conoscere che Edimburgo è al nord di Londra, noi veniamo a conoscere qualcosa che interessa solamente Edimburgo e Londra: noi non pensiamo che la verità della proposizione dipenda dal fatto che noi la veniamo a cono­scere, al contrario noi apprendiamo un fatto che era prima che noi lo conoscessimo. La parte della superficie terrestre ove sta Edimburgo sarebbe al nord della parte dove sta Londra, anche se non vi fossero esseri umani che conoscessero il nord ed il sud, ed anche se non vi fossero affatto menti nell'universo. Questo è, naturalmente, negato da molti filosofi o per le ragioni del Berkeley o per quelle di Kant. Ma noi abbiamo già considerato queste ra­gioni, ed abbiamo già concluso che sono insufficienti. Noi possia­mo, dunque, ammettere ora che è vero che nulla di mentale è presupposto nel fatto che Edimburgo è al nord di Londra. Ma questo fatto implica la relazione "nord di" che è un universale; e sarebbe impossibile per l'insieme del fatto non implicare qualche cosa di mentale se la relazione "nord di", che è una parte costi­tuente del fatto, non implicasse qualche cosa di mentale. Quindi noi dobbiamo ammettere che la relazione, come i suoi termini, non dipende dal pensiero ma appartiene al mondo indipendente che il pensiero apprende ma non crea. - Questa conclusione, tut­tavia, è ostacolata dal fatto che la relazione~ttnord di" non sembra

NOTE
[NOTE
]2646
esistere nello stesso modo nel quale esistono Edimburgo e Lon­dra. - Se noi chiediamo: Dove e quando questa relazione esiste? la risposta dovrà essere: In nessun posto e in nessun tempo. Non vi è luogo o tempo nel quale noi possiamo trovare la relazione "nord di". Essa non esiste in Edimburgo pivi di quanto esista a Londra, poiché essa mette in rapporto le due città ed è neutra tra di esse. E noi non possiamo dire che esiste in un tempo partico­lare. Ora ciascuna cosa possa essere appresa dai sensi o dall'in­trospezione esiste in un tempo particolare. La relazione "nord di'* è, dunque, interamente diversa da tali cose. Essa non è nello spa­zio né nel tempo, non è né materiale né mentale: eppure è qual­che cosa. È quello specialissimo genere di essere che appartiene agli universali, e che ha condotto molti a supporre che realmente sia mentale». È molto probabile che Gramsci avesse letto a suo tempo questo libretto di Russell nell'edizione Sonzogno citata.
§ 42. Giovanni Vailati e il linguaggio scientifico.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 11 (xvm), § 48: Gio­vanni Vailati e la traducibilità dei linguaggi scientifici (Q, 1468-70; già in MS, 63-65).
1 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 44 e nota 31; Quaderno 1 (XVI), § 151;
Quaderno 3 (XX), § 48; Quaderno 4 (XIII), § 3.
2 Cfr Luigi Einaudi, Se esista, storicamente, la pretesa ripugnanza
degli economisti verso il concetto dello Stato produttore (Lettera
aperta a R. Benini), in «Nuovi studi di diritto, economia e politi­
ca», settembre-ottobre 1930 (vol. Ili, fase. V), pp. 302-14; que­
sto articolo di Einaudi è seguito, nello stesso fascicolo della rivi­
sta, da una risposta di Rodolfo Benini, Coesione e solidarietà
(pp. 315-20), e da un articolo di Ugo Spirito, La storia della eco­
nomia e il concetto di Stato (pp. 321-24).
3 Un'allusione a questo libretto di Prezzolini era già nel preceden­
te § 18: cfr nota 6 a tale paragrafo.
4 Cfr Spirito, La storia della economia e il concetto di Stato cit.
5 Cfr, su Pareto, già menzionato a questo proposito nel preceden­
te § 18, il Quaderno 7 (VII), § 36 e nota 4. Della letteratura del
pragmatismo italiano Gramsci conosceva certamente Mario Cal­
deroni - Giovanni Vailati, Il pragmatismo, a cura di Giovanni Pa-
pini, Carabba, Lanciano s.d. [1915], [FG], che però non è ci­
tato nei quaderni; nel Quaderno io (xxxiii), parte II, § 44 è ri­
cordato, ma forse attraverso una fonte indiretta, il saggio di Vaila­
ti, // linguaggio come ostacolo alla eliminazione di contrasti illu­
sori.
§ 43. U«obbiettività del reale» e il prof. Lukacz.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 47, in un testo C del Qua­derno 11 (xvm), § 34: Voggettività del mondo esterno, cfr. in par­ticolare p. 48bis (Q, 1449; già in MS, 145).
QUADERNO 4 (XIII) §§ 42-44 2647
?
1 Cfr il precedente § 41.
2 Cfr Gyòrgy Lukàcs, Storia e coscienza di classe, trad. it. Sugar,
Milano 1967, p. 6: «Questa limitazione del metodo (dialettico)
alla realtà storico-sociale è molto importante. I fraintendimenti
che hanno origine dall'esposizione engelsiana della dialettica pog­
giano essenzialmente sul fatto che Engels - seguendo il falso
esempio di Hegel - estende il metodo dialettico anche alla cono­
scenza della natura. Mentre nella conoscenza della natura non so­
no presenti le determinazioni decisive della dialettica: l'intera­
zione tra soggetto ed oggetto, l'unità di teoria e praxis, la modifi­
cazione storica del sostrato delle categorie come base delle loro
modificazioni nel pensiero, ecc.». Di questa opera di Lukàcs
Gramsci aveva certamente una conoscenza solo indiretta e par­
ziale; ma qualcuno dei saggi poi raccolti nel volume citato era
stato a suo tempo, con ogni probabilità, letto anche da Gramsci:
ad esempio il saggio su Rosa Luxemburg marxista (cfr ibid., pp.
35-57), apparso in traduzione italiana in «Rassegna Comunista»,
30 novembre 1921 (anno 1, n. 14), pp. 681-86; 15 dicembre 1921
(anno 1, n. 15), pp. 727-34; 30 dicembre 1921 (anno I, n. 16), pp.
7^4-57- Dei saggi di Lukàcs pubblicati sulla rivista «Kommuni-
smus», ma non accolti in Storia e coscienza di classe, era noto in
Italia Sulla questione del parlamentarismo, ripreso da «Il So­
viet», nn. del 25 aprile, 2 maggio, 16 maggio 1920 (anno in, nn.
12,13,14). Citazioni di Lukàcs sono anche in «L'Ordine Nuovo»
(cfr, ad esempio, anno 11, n. 5,12 giugno 1920, p. 40).
3 Una recensione di Lukàcs al libro di Bucharin era stata pubbli­
cata nel 1923 nello «Archiv fur Geschichte des Sozialismus und
der Arbeiterbewegung» (una traduzione italiana è ora in: Gyòr­
gy Lukàcs, Scritti politici giovanili 1919-1928, Laterza, Bari 1968,
pp. 187-202). Non è escluso che Gramsci abbia conosciuto que­
sta recensione o ne abbia avuto notizia durante il suo soggiorno
in Urss o a Vienna; in ogni caso alcune critiche di Lukàcs a Bu­
charin coincidono con quelle di Gramsci: cfr Aldo Zanardo, Il
«Manuale» di Bucharin visto dai comunisti tedeschi e da Gram­
sci, in «Società», marzo-aprile 1958 (anno xiv, n. 2), pp. 230-62.
Quasi certamente però Gramsci conosceva il duro attacco al «re­
visionismo teorico» di Lukàcs contenuto nel rapporto di Zino-
v'ev al V Congresso dell'Internazionale comunista, nel giugno
1924: cfr «La Correspondance Internationale», io luglio 1924
(anno iv, n. 43), p. 440. È possibile inoltre che Gramsci avesse let­
to a suo tempo l'articolo di Deborin in polemica con le tesi di Lu­
kàcs, pubblicato sulla rivista «Arbeiterliteratur», 1924, n. 10.
§ 44. SoreL
Testo A: ripreso, per la prima parte (pp. 77DÌS - 78), in un testo C del Quaderno io (xxxm), parte II, § 41, XIII (Q, 1323-24, inedito); e per la seconda parte (pp. 78-78 bis), insieme ad altre note sullo
2648
NOTE
QUADERNO 4 (Xlll) SS 45-48
2649

stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 11 (xvm), § 66, cfr in particolare pp. 73bis - 74 (Q, 1499; già in MS, 109-10).
1 Cfr Spectator [Mario Missiroli], Clemenceau, in «Nuova Antolo­
gia», 16 dicembre 1929 (anno lxiv, fase. 1386), pp. 478-99; Ma­
rio Missiroli, Sorel e Clemenceau, in «L'Italia letteraria», 15 di­
cembre 1929 (anno 1, n. 37). Un giudizio su questi due articoli
di Missiroli è nel Quaderno 5 (IX), § 126.
2 I due brani citati di Sorel sono tratti non da lettere inviate a Mis­
siroli ma da uno stesso articolo pubblicato nel «Resto del Carli­
no» il i° giugno 1919, e poi ristampato in Sorel, L'Europa sotto
la tormenta cit., pp. 123-32 (cfr in particolare pp. 127-30).
3 Cfr nota 2 al Quaderno 2 (XXIV), § 74. Cfr, ad esempio, la lettera
di Sorel a Croce del 22 agosto 1909: «Vous allez recevoir un vo­
lume curieux écrit par un jeune royaliste sur la monarchie et la
classe ouvrière; G. Valois est un employé de commerce, dont
la valeur littéraire est sérieuse; il s'illusionne certainement sur les
conséquences que peuvent avoir les relations de quelques syn-
dicalistes révolutionnaires avec les royalistes de VAction francai-
se; mais son livre renferme pas mal d'observations qui montrent
que l'auteur a une intelligence élevée et perspicace. Il m'a deman-
dé de le recommander à quelques critiques italiens ; je vous serais
obligé si vous pouviez lire son ouvrage et en parler» («La Criti­
ca», 20 settembre 1928, pp. 334-35; cfr anche, nello stesso fasci­
colo, pp. 344-45, le lettere del 5 settembre 19io e del 25 gen­
naio 1911 sui progetti per la preparazione di una nuova rivista in
collaborazione tra Sorel ed elementi dell'Action frangaise).
4 Si tratta dell'opuscolo di Edouard Berth, Les méfaits des intel-
lectuels, Rivière, Paris 1914. Berth era stato collaboratore di «Ri­
voluzione liberale»; un suo libro, La France au milieu du monde,
era stato pubblicato nel 1924 dalla Casa editrice Gobetti, e lo
stesso Gobetti se ne era occupato ampiamente in un articolo di
«Rivoluzione liberale», 15 febbraio 1925 (anno iv, n. 7), ora an­
che in Gobetti, Scritti politici cit., pp. 813-16.
V
§ 45. Struttura e super strutture.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 40, nel citato testo C del Quaderno 11 (xvm), § 62, cfr in particolare pp. 67-68 (Q, 1487-89; già in MS, 93-95)-
1 Cfr nota 1 al precedente § 40.
2 Per le allusioni implicite in queste espressioni cfr note 1 e 2 al
Quaderno 7 (VII), § 21.
3 Lo scritto di Lenin (Ilici) a cui qui Gramsci si riferisce è l'opu­
scolo Documenti per la revisione del programma del partito, pub­
blicato per la prima volta nel giugno 1917 (ora in Lenin, Opere,
vol. XXIV, Editori Riuniti, Roma 1966, pp. 467-91). Il riferi­
mento a Lavoisier è contenuto nelle note esplicative al progetto
di riforma dei paragrafi del programma concernente l'istruzione pubblica; ma queste note, come precisa lo stesso Lenin nella pre­fazione all'opuscolo, erano state redatte dalla Krupskaja (cfr ibid., p. 469). Esse quindi non sono comprese nel testo dell'opuscolo pubblicato nell'edizione citata delle opere di Lenin e sono invece raccolte in Nadejda Konstantinovna Krupskaja, Pedagogiceskje socinenja, I, Moskva 1957, pp. 424-26. Non è stato possibile rin­tracciare l'edizione di Ginevra del 1918 dell'opuscolo di Lenin, menzionata da Gramsci.
4 Cfr Croce, Cultura e vita morale cit., p. 45: «L'orrore contro il positivismo (poiché mi sono lasciato andare alle confessioni e ai ricordi, continuo ancora per un tratto: forse esprime insieme i sentimenti di parecchi altri, che hanno provato le medesime vi­cende spirituali), quel mio orrore divenne cosi violento da soffo­care per parecchi anni persino le tendenze democratiche che sono state sempre naturali al mio animo. "Omnis enim Philosopbia (ho letto una volta in una vecchia dissertazione tedesca di laurea) cum ad communem hominum cogitandi facultatem revocet, per se de­mocratica est; ideo que ab optimatibus non iniuria sibi e xi stima-tur perniciosa9*». La stessa citazione è ripresa da Gramsci nel Quaderno 6 (VIII), § 82, e nel Quaderno 7 (VII), § 38.
§ 46. Filosofia - politica - economia.

11
[11
]Testo A: ripreso con lo stesso titolo irf un testo C del Quaderno (xvm), § 6^ (Q, 1492-93; già in MS, 92-93)-
1 Cfr il precedente § 42.
2 II riferimento riguarda l'articolo già citato di Rosa Luxemburg,
Stillstand und Fortschritt im Marxismus; cfr nota 4 al Quaderno
3 (XX)> § 31-
§ 47. La oggettività del reale e Engels.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 43, nel citato testo C del Quaderno 11 (xvm), § 34 (Q, 1448-49; già in MS, 143).
1 Cfr il testo di Engels citato nel testo C del Quaderno 11 (xvm), § 34-
$ 48. Il libro di Henri De Man.
Testo A : ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel ci­tato testo C del Quaderno 11 (xvm), § 66, cfr in particolare pp. 76bis -77 (Q, 1504-505; già in MS, 113).
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», 7 settembre 1929 cit., p. 395.
Su questo articolo della «Civiltà Cattolica», cfr Quaderno 2
(XXIV), § 131.
2 Prezzolini si riferisce al Philip, qualificandolo «democristiano»,
nella sua recensione al libro di Georges Duhamel, Scènes de la
2650
NOTE
QUADERNO 4 (Xlll) §§ 49-52
2651

vie future, Mercure de France, Paris 1930, nella rubrica 'Libri* in «Pegaso», settembre 1930 (anno n, n. 9), p. 383. Per il libro del Philip citato più volte da Gramsci, cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 31.
3 I dati di questo saggio della «Civiltà Cattolica» sono già nella no­
ta 3 del § 2 di questo stesso quaderno,
4 Cfr «La Civiltà Cattolica», 3 ottobre 1929 cit., p. 36.
5 Cfr ivi, 16 novembre 1929 cit., p. 329.
§ 50. La scuola unitaria.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 49, nel citato testo C del Quaderno 12 (xxix), § 1, cfr in particolare pp. 7a-9 (Q, 1534-40; già in JNT, 101-5).
§51. Braccio e cervello.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 72, in un testo C del Qua­derno 12 (xxix), § 3 (Q, 1550.51; già in INT, 6-7).

Fine degli «Appunti di filosofia. Materialismo e idealismo. Prima serie».
§49. Gli intellettuali.
Testo A: ripreso, senza titolo, insieme al successivo § 50, in un testo C del Quaderno 12 (xxix), § 1, cfr in particolare pp. 1-7 (Q, 1513-34; già in 1NT, 3-19 e 97-100).
1 Questa espressione di Taylor è ricavata dal volume di Philip,
Le Problème ouvrier aux États-Unis cit., p. 224: «L'ouvrier se
trouve ainsi absorbé dans un engrenage mécanique qu'il doit subir
sans essayer de le comprendre ; ceci conduit à une dégradation de
la fonction ouvrière dans la vie industrielle du pays, à une dimi-
nution de la personnalité qui pourrait devenir d'une extréme gra­
vite. Taylor n'est-il-pas alle jusqu'à dire que bientòt un gorille
entraìné pourrait faire le travail actuellement effectué par un
ouvrier». Il «gorilla ammaestrato» di Taylor è citato anche in
una recensione a questo libro del Philip, pubblicata in «Nuova
Rivista Storica», gennaio-febbraio 1929 (anno xni, fase. I), p.
124.
2 Su questo argomento cfr ciò che Gramsci aveva già scritto nel
saggio del 1926 Alcuni temi della quìstìone meridionale {CPC,
150 sgg:).
t
3 Cfr il precedente § 38.
4 Cfr in particolare, per quanto riguarda le note scritte precedente­
mente, Quaderno 2 (XXIV), §§ 116-17; Quaderno 3 (XX), §§ 117,
126, 141; Quaderno 5 (IX), §§ 30, 37, 74, 82, 83, 100.
5 La maggior parte di queste note sono state poi riprese nel Qua­
derno 22 (v): Americanismo e fordismo.
6 Cfr in particolare Quaderno 3 (XX), § y, da questo paragrafo so­
no ripresi anche alcuni elementi di informazione sulla situazione
dell'America Latina.
7 Sono assai numerose le note dei vari quaderni a cui qui si rinvia:
cfr le voci Intellettuali e Riviste tipo ntWUndice per argomenti.
8 Cfr Quaderno 3 (XX), § 28.
§52. Americanismo e fordismo.
Testo A: ripreso, per la prima parte (pp. 22-24), in un testo C del Quaderno 22 (v), §11: Razionalizzazione della produzione e del la­voro (Q, 2164-69; già in MACH, 329-34); per la seconda parte (pp. 24-25), in un testo C dello stesso Quaderno 22 (v), § 12: Taylorismo e meccanizzazione del lavoratore (Q, 2169-71 ; già in MACH, 336-37); per la terza parte, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C dello stesso Quaderno 22 (v), § 13: Gli alti salari, cfr in particolare pp. 43-44 (Q, 2171-72; già in MACH, 337-38).
1 Cfr Leone Trozki, Terrorismo e comunismo (Anti-Kautsky),
trad. di «Quidam», Soc. Ed. Avanti!, Milano 1921; cfr in par­
ticolare il cap. VIII, dove è riprodotto il discorso di Trockij al
III Congresso dei Sindacati della' Russia (pp. 127-66); Fautore
però qui polemizza, in difesa del principio della militarizzazione
del lavoro, non contro Martov, ma contro il menscevico Abra-
movic.
2 L'interesse di Trockij per l'americanismo, qui segnalato, può es­
sere rintracciato, sia pure attraverso accenni incidentali, in diversi
suoi scritti ed opere (tra cui Terrorismo e comunismo, citato nel­
la nota precedente). È possibile che Gramsci si riferisca anche a
colloqui personali avuti con Trockij durante la sua permanenza
in Russia; in quel periodo infatti Gramsci ebbe occasione di col­
laborare con Trockij non solo per le questioni politiche dell'In­
ternazionale comunista ma anche sul piano della ricerca culturale:
in particolare una nota di Gramsci dell'8 settembre 1922, sul mo­
vimento futurista italiano, redatta su richiesta di Trockij, fu pub­
blicata in appendice al libro dello stesso Trockij, Letteratura e ri­
voluzione, apparso in lingua russa alla fine del 1923 (cfr la tradu­
zione italiana, a cura di Vittorio Strada, Einaudi, Torino 1973;
la nota di Gramsci è alle pp. 141-43; ristampata anche in SF,
527-28). Per quanto riguarda le inchieste e gli articoli di Trockij
sul «byt» (in lingua russa «vita», «modo di vivere») Gramsci si
riferisce certamente a una serie di articoli pubblicati nell'estate
del 1923 e raccolti poi in volume con il titolo Problemi della vita
quotidiana (una traduzione italiana è ora in Lev D. Trotskij, Ri­
voluzione e vita quotidiana, Samonà e Savelli, Roma 1971).
3 Cfr nota 1 al precedente § 49.
2652
NOTE
QUADERNO 4 (Xlll) §§ 53-55
2653

4 Su questo argomento cfr anche la lettera a Tatiana del 20 otto­
bre 1930 {LC, 374).
5 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 61.
6 II termine Turnover (o Labor Turnover) è impiegato nel volume
del Philip (Le Problème ouvrier aux États-Unis cit., pp. 88 sgg.)
come sinonimo di mobilità operaia.
§ 53. Concordati e trattati intemazionali.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel ci­tato testo C del Quaderno 16 (xxn), § 11, cfr in particolare pp. 16 -20bis (Q, 1866-73; già in MACH, 250-57).
1 Gramsci allude al Concordato tra il Vaticano e la Prussia, firmato
il 14 giugno 1929 (ratificato il 13 agosto). Cfr su questo argo­
mento il Quaderno 1 (XVI), §§ 3 e 5.
2 Cfr Ugo Spirito, Il Concordato, in «Nuovi studi di diritto, eco­
nomia e politica», marzo-giugno 1929 (vol. II, fase. II-III), pp.
81-87; Arnaldo Volpicelli, La Conciliazione, ivi, pp. 88-97; Id.,
Stato e Chiesa di fronte alla Conciliazione, ivi, luglio-agosto
1929 (vol. II, fase. IV), pp. 161-70; Id., Le nuove relazioni po­
litiche tra lo Stato e la Chiesa, ivi, novembre-dicembre 1929
(vol. II, fase. VI), pp. 305-10; Id., Le nuove relazioni giuri­
diche tra lo Stato e la Chiesa, ivi, pp. 311-15; Arturo Carlo Je-
molo, Religione dello Stato e confessioni ammesse, ivi, gennaio-
febbraio 1930 (vol. Ili, fase. I), pp. 21-44; Arnaldo Volpicelli,
La natura super-confessionale dello Stato italiano, ivi, marzo-apri­
le 1930 (vol. Ili, fase. II), pp. 89-102 (nello stesso numero, pp.
126-36, cfr anche la polemica tra Francesco Ercole e Arnaldo Vol­
picelli).
3 Gramsci si riferisce all'accordo concluso il 7 maggio 1920 tra la
Russia sovietica e il governo menscevico di Georgia. Una clausola
di questo accordo impegnava le autorità georgiane a riconoscere
come legale l'attività del partito comunista di Georgia. A questo
trattato Gramsci aveva fatto riferimento nel corso della polemica
del 1925 con Claudio Treves a proposito della questione geor­
giana: cfr La coda di paglia dell'onorevole Treves, in «l'Unità»,
2 agosto 1925 (ora in CFC, 389-91), e II fronte antisoviettista del­
l'onorevole Treves, ivi, 18-19 agosto 1925 (ora ibid., 394-98).
4 La fonte di questa annotazione è con ogni probabilità in un passo
del libro di Missiroli, Date a Cesare (La politica religiosa di Mus­
solini, con documenti inediti) cit., pp. 389-90, dove è citato un di­
scorso del pontefice Pio XI ai vescovi italiani in base al seguente
resoconto pubblicato sull'«Osservatore Romano» del 29 luglio
1929: «Il Papa confessava di essere seriamente preoccupato per
la ressa alle porte dei Seminari, come pure a quelle delle Scuole
Apostoliche, che si potrebbero chiamare i Seminari dei Religiosi.
Dopo un periodo di crisi e di scarse vocazioni allo stato ecclesia­
stico, ci si trova in alcuni luoghi di fronte ad un numero grande
di giovinetti che si avviano allo stato sacerdotale. Non sarebbe certamente piacevole se si dovesse ripetere: Multiplicasti gen-tem, sed non magnificasti laetitiam. È d'uopo perciò avere presen­ti tre riflessi, che possono influire su questa abbondanza di al­lievi del Santuario. I genitori sono facilmente indotti ad incam­minare i loro figli per il sacerdozio dall'esenzione del servizio mi­litare concessa ai chierici in sacris. Un secondo riflesso è dato dal­le migliorate condizioni economiche e sociali del clero. Terzo ri­flesso è la facilità di compiere gli studi [...]».
5 Del VII Congresso nazionale di filosofia, tenuto a Roma alla fine
di maggio del 1929, Gramsci aveva letto probabilmente diversi
resoconti. Padre Agostino Gemelli, attaccando aspramente la filo­
sofia di Gentile, aveva affermato fra l'altro: «nulla vi è di meno
religioso, di meno cristiano del pensiero di Gentile e degli ideali­
sti...; nulla vi è di più anticristiano; ed è bene dirlo perché nulla
vi è di più dissolvitore dell'anima cristiana dell'idealismo, perché
nessun sistema è tanto negatore del fondamento cristiano della
vita quanto l'idealismo, anche se esso usa le nostre parole... in un
paese cattolico, a giovani figli di genitori cattolici, [il] maestro
non ha il diritto di propinare il veleno filosofico, il veleno del­
l'idealismo» (cfr Eugenio Garin, Cronache di filosofia italiana,
1900-1943, Laterza, Bari 1955, pp. 490-91).
6 Con ogni probabilità questa opinione di Disraeli è ricavata libe­
ramente da una biografia dello statista inglese che Gramsci aveva
in carcere: cfr André Maurois, La vie de Disraeli, Gallimard, Pa­
ris 1927 [FG. C. carc.,, Turi II]. Qui si legge, a p. 56, che Disraeli
«ne comprenait pas comment un juif puvait ne pas étre chrétien;
c'était pour lui rester à mi-chemin et renoncer à la gioire de la
race qui était d'avoir donne un Dieu au monde».
§ 54.1918.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 16 (xxn), § n, cfr in particolare pp. 15015 -16 (Q, 1865-66; già in MACH, 250).
1 Cfr Arturo Carlo Jemolo, Religione dello Stato e confessioni am­messe, in «Nuovi studi di diritto, economia e politica», gennaio-febbraio 1930 cit., pp. 21-44.
§ 55.ll principio educativo nella scuola elementare e media.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 12 (xxix), § 2: Osserva­zioni sulla scuola: per la ricerca del principio educativo (Q, 1540-50; già in INT, 106-14).
1 Cfr Giosuè Carducci, Opere, vol. Ili: Bozzetti e Scherme, Zani­chelli, Bologna 1914, pp. 268-69: «... quando mai l'Italia, da che Dante le tagliò lo scilinguagnolo col Vulgari Eloquio ha smesso di guardarsi la lingua?» Questo passo del Carducci è citato anche
26^4
NOTE
QUADERNO 4 (Xlll) §§ 56-60
2655

in un libro di Croce che Gramsci aveva letto in questo periodo: cfr Benedetto Croce, Alessandro Manzoni. Saggi e discussioni, La­terza, Bari 1930 [FG, C. carc., Turi II], p. 69.
2 Questo motivo riaffiora, in forma di consiglio, in una lettera al
figlio Delio del 16 giugno 1936: «Io credo che una delle cose più
difficili alla tua età è quella di star seduto dinanzi a un tavolino
per mettere in ordine i propri pensieri (o per pensare addirittura)
e per scriverli con un certo garbo; questo è un apprentissaggio
talvolta più difficile dì quello di un operaio che vuole acquistare
una qualifica professionale, e deve incominciare proprio alla tua
età» (LC, 855).
3 Un accenno alla utilità, per lo studio della logica, del metodo tra­
dizionale basato sull'uso di certe formule (barbara, bàràlipton,
ecc.), è anche nella lettera a Berti del 4 luglio 1927 (LC, 102).
§ 56. Machiavelli e V«autonomia» del fatto politico.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno io (xxxiii), par­te II, § 41.X (Q, 1315-17; già in MS, 240-42).
1 Cfr Croce, Materialismo storico ed economia marxistica cit., p,
112: «Il Marx, come sociologo, non ci ha dato, certo, definizioni
sottilmente elaborate della "socialità", come se ne possono tro­
vare nei libri di qualche sociologo contemporaneo, dei tedeschi
Simmel e Stammler o del francese Durkheim; ma egli insegna,
pur con le sue proposizioni approssimative nel contenuto e para­
dossali nella forma, a penetrare in ciò ch'è la società nella sua
realtà effettuale. Anzi, per questo rispetto, mi meraviglio come
nessuno finora abbia pensato a chiamarlo, a titolo d'onore, il "Ma­
chiavelli" del proletariato».
2 È qui citata a memoria la nota definizione engelsiana del movi­
mento operaio tedesco come «erede della filosofia classica tede­
sca»: cfr Friedrich Engels, Ludovico Feuerbach e il punto d'ap­
prodo della filosofia classica tedesca, in Marx-Engels, Òpere scelte
cit., p. 1147.
§57. Vincenzo Cuoco e la rivoluzione passiva.
Testo A: non risulta però ripreso nei testi C (inedito).
1 È qui annotato per la prima volta il riferimento alla nozione di «rivoluzione passiva» in Cuoco : è infatti una aggiunta posteriore il riferimento contenuto nel Quaderno 1 (XVI), § 44, p. 3obis. Non sembra, a giudicare dal tenore dell'annotazione (soprattutto nell'appunto finale: «vedere nel Cuoco come egli svolge il con­cetto per l'Italia») che lo spunto per questo paragrafo sia rica­vato da una lettura o rilettura diretta del Saggio storico sulla ri­voluzione di Napoli. Si tratta con ogni probabilità, anche in que­sto caso, di una fonte indiretta: che potrebbe essere la prefazione di Croce al volume, La rivoluzione napoletana del 1799 (4* ed.

riveduta Laterza, Bari 1926), dove è contenuto un richiamo al­l'espressione «rivoluzione passiva» nell'accezione di Cuoco (cfr pp. ìx-x). A p. 77 del successivo Quaderno 8 (xxvin), in un elen­co di libri ricavati da fonti varie, è segnata l'indicazione del vo­lumetto antologico di Vincenzo Cuoco [Storia, Politica e Peda­gogia), nella collana «Scrittori italiani», «con notizie storiche e analisi estetiche di Domenico Bulferetti», Paravia, Torino s. d. (cfr DQ); ma non risulta che questo libro sia stato poi richiesto e ricevuto da Gramsci.
§ 58. [Letteratura popolare\
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 21 (xvn), § 15: Biblio­grafia (Q, 2135; inedito).
1 L'indicazione bibliografica è ricavata probabilmente da una se­
gnalazione della 'Semaine bibliographique' in «Nouvelles litté-
raires», 25 gennaio 1930 (anno IX, n. 380), p. ir.
* m
§ 59. [Storia delle classi subalterne'].
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno n (xvm), § 7 (Q, 1371; già in R, 224).

L'indicazione bibliografica di questa edizione del saggio di Ro­smini è ricavata probabilmente da una recensione di Giuseppe Tarozzi in «L'Italia che scrive», agosto 1930 (anno XIII, n. 8), p. 278.
2 Gramsci si riferisce qui probabilmente al preambolo del Manife­
sto del Partito comunista: «Uno spettro si aggira per l'Europa:
lo spettro del comunismo. Tutte le potenze della vecchia Europa,
il Papa e lo Zar, Metternich e Guizot, i radicali francesi e i poli­
ziotti tedeschi, si sono alleati in una santa caccia spietata contro
questo spettro» (Marx-Engels, Opere scelte cit., p. 291).
3 Cfr Gaetano Salvemini, Mazzini, ed. «La Voce», Roma 1920
[FG]; cfr anche LC, 263. Il «capitolo bibliografico» ricordato da
Gramsci appare in questo volume di Salvemini, pp. 171-74, come
Appendice B: La paura del socialismo fra il 1847 e il 1860. Que­
sto capitolo - dove è menzionato anche il volume citato di Rosmi­
ni - era stato riprodotto da Gramsci nella seconda dispensa del
corso della «scuola interna di partito» del 1925.
?
§ 60. Argomenti di cultura.
Testo A: ripreso in due testi C del Quaderno 16 (xxn), § 6: Il capi­talismo antico e una disputa tra moderni, e § 7: La funzione mon­diale di Londra (Q, 1848-50; già in INT, 187-88, e in PP, 208-9).
1 Cfr nota 2 al Quaderno 2 (XXIV), § 99.
2 Per la polemica di Barbagallo con Sanna cfr nota 17 al Quader­
no 1 (XVI), § 25; del libro Voro e il fuoco Gramsci si è occupato
più estesamente nel Quaderno 3 (XX), § 112.

NOTE
[NOTE
]2656
3 Cfr Labriola, Saggi intomo alla concezione materialistica della
storia, IV: Dà un secolo all'altro cit., pp. 45-46 («i motivi del de­
creto sono una singolare testimonianza della piena consapevo­
lezza con la quale gli autori del gran moto distaccavano sé da
tutto il passato, e ponevano una prima data a tutta la grande ri­
voluzione che tuttora esagita il mondo occidentale»).
4 Si allude a un altro passo del saggio già citato (cfr ibid., pp.
40-42).
5 La polemica ebbe inizio con una nota di Corrado Barbagallo alla
rassegna di Domenico Petrini, Vultimo cinquantennio di storia
italiana, in «Nuova Rivista Storica», luglio-settembre 1928 (an­
no xii, fase. IV), pp. 420-26 (la nota di Barbagallo su Croce è
alle pp. 422-23). Una lettera di risposta di Croce, con una replica
di Barbagallo, fu pubblicata, con il titolo Intorno alla storia etico-
politica, nella stessa rivista, settembre-dicembre 1928 (anno xn,
fase. V-VI), pp, 626-29. La polemica fu poi continuata nel nu­
mero successivo, gennaio-febbraio 1929 (anno xni, fase. I), pp.
130-33 {Intorno alla storia etico-politica: discussione seconda), e
fu poi conclusa con una breve lettera di Croce nella stessa rivista,
marzo-aprile 1929 (anno XIII, fase. II), p. 221.
6 Cfr Mario Borsa, Londra, G. Agnelli, Milano 1929; Angelo Cre­
spi, La funzione storica dell'Impero britannico (con prefazione
di Thomas Okey), Treves, Milano 1918. Quest'ultimo volume è
con ogni probabilità menzionato a memoria, mentre del libro di
Mario Borsa Gramsci deve aver letto in carcere qualche recen­
sione: ad esempio quella di Carlo Linati in «L'Italia letteraria»,
30 giugno 1929 (anno 1, n. 13). Contributi di Mario Borsa e An­
gelo Crespi alla discussione dello stesso tema erano contenuti an­
che in un volume di autori vari che Gramsci conosceva, ma non
aveva in carcere: Giovanni Ansaldo, C. Ariaghi, Mario Borsa, An­
gelo Crespi, Guido De Ruggiero, F. P. Giordani, C. R.f Che cos'è
l'Inghilterra, Piero Gobetti editore, Torino 1924 [FG].
7 Queste informazioni sul discorso del presidente della Westmin-
ster Bank sono riprese da una nota a firma R. A. (I discorsi an­
nuali dei banchieri inglesi) nella rubrica * Informazioni economi­
che e finanziarie' della «Rivista di politica economica», 31 mar­
zo 1930 cit., pp. 293-96, cfr in particolare p. 294; nel testo di
Gramsci, che riproduce quasi alla lettera una parte di questa no­
ta, vi è solo una inesattezza: il discorso si riferisce ai dati del
1929, ma era statò tenuto all'assemblea annuale del 1930 (e non
del 1929).
§61. Filosofia-ideologia, scienza-dottrina. Testo B (inedito).
1 Cfr la rubrica 'Rassegna delle pubblicazioni economiche', in «Ri * vista di politica economica», 31 marzo 1930 cit., p. 328.

• : I,
. 1
l-'
. 1
*
QUADERNO 4 (XII'l) §§ 61-63 2^57
§ 62. Arte militare e politica. Testo B (già in MACH, 153-54)-
1 Le tre citazioni sono riprese da un articolo di Giovanni Carano-Donvito, La scienza della militare economia del marchese Palmie­ri, in «Rivista di politica economica», 31 marzo 1930 cit., pp. 233-40; cfr in particolare (nelTordine), pp. 237, 238, 239 nota. L'articolo in questione riporta e in parte riassume le idee econo­miche, d'ordine militare, contenute nel libro V del II volume delle Riflessioni critiche sull'arte della guerra di Giuseppe Pal­mieri, ufficiale ed economista divenuto direttore generale delle finanze di Ferdinando IV di Borbone.
§ 63. Epistolario Sorel-Croce.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 11 (xviii), § 66, cfr in particolare p. 74 (Q, 1499-1^00; già in MS, no).
1 Si tratta della lettera del 25 dicembre 1914, apparsa su «La Cri­
tica» del 20 marzo 1929 (anno xxvn, fase. II), pp. 115-16. Sorel
non faceva il nome di Oberdan, ma vi alludeva chiaramente: «Les
démonstrations que l'on fait en Italie en l'honneur d'un regicide,
qui parait avoir été assez simple d'esprit, me plongent dans l'éton-
nement; est-ce que l'Italie va revenir aux légendes des bons bri-
gands, des héroìques assassins et des personnages de romans? Un
pareil dénouement à une longue période de relèvement intellec-
tuel porte à désespérer de l'esprit humain...» Croce commentava
in nota: «Il Sorel non si rendeva pieno conto di quello spirito di
sacrificio che aveva indotto l'Oberdan al suo atto, non dettato da
odio e ferocia ma dal bisogno di dare nella propria persona un
martire alla causa irredentistica. La nuova Italia era stata assai
severa coi regicidi; e a Napoli si resistette sempre alle proposte di
porre un ricordo o di dare il nome di una strada ad Agesilao Mi­
lano, che pure era stato il più drammatico e, si potrebbe dire, il
più cavalleresco dei regicidi, perché, in piena rivista militare, tra
le migliaia di soldati schierati, usci dai ranghi e assali con la baio­
netta Ferdinando II circondato dai suoi ufficiali, votandosi a mor­
te certa».
2 La polemica di Arturo Stanghellini contro la pubblicazione delle
lettere di Sorel a Croce è ricordata nella rubrica * Rassegna del­
la stampa' (Pensieri male indorati), in «L'Italia letteraria», 23
giugno 1929 cit. In particolare è citato il seguente passo dello
Stanghellini: «Che un francese parli con degnazione e ironia de­
gli italiani e dell'Italia non è certo cosa nuova né rara ma che un
italiano della statura del Croce si faccia scrivere delle lettere, e in
quei momenti, e oggi le pubblichi senza un commento, una nota
che dimostri la sua divergenza dalle opinioni del sociologo fran­
cese, dimostra una compiacenza servile e induce a credere che egli
non solo si associ a quei giudizi, ma che li abbia perfino provo-


NOTE
[NOTE
]2658
cati. Male dunque aver ricevuto quelle lettere: peggio averle pub­blicate».
§ 64. «Storia e Antistoria». Testo B (già in PP, 135).
1 II Meister non risulta tra i testi di Goethe che Gramsci aveva in carcere: la citazione è quindi, con ogni probabilità, ricavata da una fonte indiretta, che però non è stata rintracciata. I testi goe-thiani tradotti da Gramsci sono nel Quaderno C (xxvi): cfr DQ.
§ 65. Passato e presente. Testo B (già in PP, 130).
1 Non è stato reperito l'articolo di Salvatore Di Giacomo qui ri*
cordato.
2 L'episodio, qui citato a memoria, era già stato menzionato nel
Quaderno 2 (XXIV), § io, in un appunto ricavato da uno scritto
autobiografico di Ruggero Bonghi.
§ 66. Velemento militare in politica.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 23: Osservazioni su alcuni aspetti della struttura dei partiti politici nei periodi di crisi organica, cfr in particolare pp. 15-17 (Q, 1605-10; già in MACH, 52-56).
1 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 43, in particolare pp. 24DÌS - 29bis.
§ 67. Grandezza relativa delle potenze.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 19 (Q, 1597-98; già in MACH, 167).
§ 68. Il libro di don Chisciotte. Testo B (già in LVN, 18).
1 Cfr Edoardo Scarfoglio, Il libro di don Chisciotte, nuova ed. ri­
veduta dall'autore con prefazione e documenti inediti, Monda­
dori, Milano 1925 [FG, C. carc., Turi II], pp. 227-31. Per le pa­
gine dedicate all'Orfani cfr il § IV del cap. V (pp. 227-31).
2 Ibid., p. 231.
3 Ibid.y p. 228.
§ 69. Sui partiti.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel ci­tato testo C del Quaderno 13 (xxx), § 23, cfr in particolare pp. 14a -15 (Q, 1602-604; già in MACH, 50-51).
QUADERNO 4 (XIIl) §§ 64-73 2^59
§ 70. Sorel, i giacobini, la violenza.
Testo A : ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel ci­tato testo C del Quaderno 11 (xvin), § 66, cfr in particolare p. 73 bis (Q, 1498; già in MS, 109).
1 Si tratta della lettera pubblicata poi come introduzione alla pri­ma edizione in volume delle Réflexions sur la violence di Sorel (1908).
§ 71. La scienza.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 11 (xvin), § 39 (Q, 1458-59; già in MS, 56-57).
§ 72. Il nuovo intellettuale.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 51, nel citato testo C del Quaderno 12 (xxix), § 3, cfr in particolare p. 12 a (Q, 1551; già in INT, 6-y).
§ 73, Lorianismo.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 28 (in), § 15: Corso Bovio (Q, 2333; già in I1SIT, 194).
1 Corso Bovio era stato deputato del psi e redattore dell'* Avan­ti!». Fu espulso dal partito socialista il 12 settembre del 1925 per aver pubblicato nel luglio dello stesso anno un articolo sulla rivi­sta fascista «Roma» (cfr, su questo episodio, il corsivo non fir­mato Corso Bovio filofascista, in «l'Unità», 29 luglio 1925). La sua espulsione fu commentata dall'«Unità» del 13 settembre con il seguente corsivo non firmato, forse di Gramsci stesso: «L* Avan­ti! e la direzione massimalista hanno buttato a mare il deputato Corso Bovio. Veramente la resipiscenza dell1Avanti! nei riguardi di questo curioso tipo di anfibio invertebrato giunge con parec­chio ritardo, ragione per cui si può affermare che effettivamente è stato "Corsoio" che ha buttato a mare VAvanti! e il massima­lismo. La storia di questo onorevole massimalista è quanto mai in­teressante per la massa operaia. In breve. All'inizio della guerra egli fu neutralista assoluto. Poi ebbe degli scrupoli e passò con i turatiani; Poi se ne andò dal Partito e divenne interventista. A guerra finita fu candidato con i democratici - lista orologio. Poi divenne comunista elettoralista e come tale fu eletto fra i candi­dati del Partitone e per qualche tempo militò nella estrema sini­stra del psi dopo Livorno. Quando si trattò di cacciare i terzin-ternazionalisti, Corso Bovio fu della partita ed il suo discorso al Congresso di Milano (1923) fu tra quelli che difesero l'espulsio­ne dei terzinternazionalisti con le migliori ragioni del marxismo controrivoluzionario. Per premiarlo di tanta sua fatica, Nenni e complici lo elessero collaboratore fisso del giornale massimalista, incaricandolo degli articoli di sesta colonna, con i quali imper-
2660
NOTE
QUADERNO 4 (XIIl) §§ 74-78
2661

versò per parecchio tempo, scrivendo rebus mitologici e fesserie politiche da prendersi con le molle. Ogni suo articolo era una pe­data assestata alla politica classista; era una offesa alla classe la­voratrice. Ma all'Avanti! se lo tenevano caro perché era della pic­cola cricca che aveva cacciato i compagni terzinternazionalisti, rei di aver tenuta la schiena diritta e di essere stati conseguenti. Ora questo piccolo clown pianta la baracca dell'Avanti! e se ne va coi fascisti. I massimalisti fingono di cacciarlo. La verità si è che sono essi che lo hanno cresciuto e che la sua piccola viltà è la conse­guenza della loro viltà maggiore».
Un altro accenno di Gramsci al «caso Bovio» è nel corsivo non firmato Nenni e l'indulgenza della direzione massimalista, in «TUnità», 30 giugno 1926 (ora in CPC, 426-27).
Nel Fondo Gramsci è conservato un libro di Corso Bovio: Gio­vanni Bovio nella vita intima. Con lettere e documenti inediti, Soc. Ed. Avanti!, Milano s. d. [FG].
?
§ 74. G. B. Angioletti. Testo B (già in PP, 53).
1 Cfr «L'Italia letteraria», 18 maggio 1930 (anno li, n. 20). I do­cumenti, ricordati da Gramsci, sono pubblicati in seconda pagina, senza titolo. Nella nota di Angioletti consegnata ai padrini si leg­ge tra l'altro: «Partecipazione nel 1919, con gli studenti del Po­litecnico di Milano, alla prima azione contro i comunisti (15 aprile)».
§ j$. Passato e presente. Testo B (già in PP, 120).
1 Di questo argomento Gramsci si occupa più ampiamente nel Qua­derno 14 (1), § 26.
§ 76. Vittorio Maccbioro e VAmerica. Testo B (già in MACH, 354-55).
?
1 Le indicazioni sul libro di Macchioro, Roma capta, sono ricavate
con ogni probabilità da una fonte indiretta, che però non è stata
ritrovata.
2 La citazione è ripresa dalla rubrica 'Rassegna della stampa' (Ame­
rica), in «L'Italia letteraria», 16 marzo 1930 (anno 11, n. 11).
§ jj. Riviste tipo.
Testo B (già in INT, 149).
1 (
t
I.
Il canto decimo dell'Inferno.
§ 78. Quistione su «struttura e poesia» nella Divina Commedia.., Testo B (già in LVN, 34-36).
1 Per questi riferimenti di Gramsci è da tener presente la lettera a
Tania del 20 settembre 1931, in cui è riassunto lo schema di que­
sto lavoro sul canto X dell'Inferno: «Posseggo i saggi del De
Sanctis e il Dante del Croce, Ho letto nel "Leonardo" del '28 una
parte dello studio di Luigi Russo pubblicato nella rivista del Bar­
bi e che accenna (nella parte letta) alla tesi di Croce. Possiedo il
numero della "Critica" con la risposta del Croce. Ma questo mate­
riale non lo vedo da molto tempo, cioè da prima che concepissi il
nucleo principale di questo schema, perché in fondo a una cassa
tenuta nel magazzino» {LC, 489-93). Per la tesi crociana cfr Be­
nedetto Croce, La poesia di Dante, 3* ed. riveduta Laterza, Bari
1922 [FG, C. carc., Turi I], in particolare il secondo capitolo: La
struttura della «Commedia» e la poesia (pp. 53-71). Per lo stu­
dio di Russo ricordato da Gramsci cfr Luigi Russo, Critica dan­
tesca, in «Leonardo», 20 dicembre 1927 (anno ili, n. 12), pp.
305-11, Il numero della «Critica» con la risposta di Croce a Rus­
so è quello del 20 marzo 1928 (anno xxvi, fase. 2), pp. 122-25.
Altri riferimenti di Gramsci a questi suoi studi danteschi sono
nelle lettere a Tania del 26 agosto 1929, del 7 settembre 1931,
del 22 febbraio 1932 e del 21 marzo 1932 (cfr LC, 298-99, 482,
575> 590).
2 Cfr il successivo § 83.
3 Cfr Fedele Romani, Il canto X dell'Inferno, estratto dal «Gior­
nale dantesco», 1906 (annoxm, quad. I), Prato-Firenze 1906.
4 Allusione al saggio II Farinata di Dante, in De Sanctis, Saggi cri­
tici cit., vol. II, pp. 202-26.
5 Questi appunti sul valore delle didascalie nelle opere teatrali so­
no maggiormente sviluppati nella lettera citata a Tania del 20 set­
tembre 1931: «che importanza hanno le didascalie nelle opere
per il teatro? Le ultime innovazioni portate allerte dello spetta­
colo con processo di dare sempre maggiore importanza al diret­
tore dello spettacolo, pongono la quistione in modo sempre più
aspro. L'autore del dramma lotta con gli attori e col direttore del­
lo spettacolo attraverso le didascalie, che gli permettono di carat­
terizzare meglio i personaggi: Fautore vuole che la sua divisione
sia rispettata e che l'interpretazione del dramma da parte degli
attori e del direttore (che sono traduttori da un'arte in un'altra
e insieme critici) sia aderente alla sua visione. Nel Don Giovanni
di G. B. Shaw, l'autore dà in appendice anche un manualetto
scritto da John Tanner, il protagonista, per precisare meglio la
figura del protagonista e ottenere dall'attore più fedeltà alla sua
immagine. Opera di teatro senza didascalie è più lirica che rap-


[
]
NOTE
[NOTE
]2662
presentazione di persone vive in un urto drammatico; la dida­scalia ha in parte incorporato i vecchi monologhi ecc. Se nel tea­tro l'opera d'arte risulta dalla collaborazione dello scrittore e degli attori unificati esteticamente dal direttore dello spettacolo, la di­dascalia ha nel processo creativo un'importanza essenziale, in quanto limita l'arbitrio dell'attore e del direttore» (LC, 492).
6 La fonte di questa osservazione è ricordata da Gramsci nella let­
tera già citata del 20 settembre 1931: «Ricordo che nel 1912 se­
guendo il corso del professor Toesca di Storia dell'Arte conobbi
la riproduzione del quadro pompeiano in cui Medea assiste all'uc­
cisione dei figli avuti da Giasone; assiste con gli occhi bendati e
mi pare di ricordare che il Toesca dicesse che questo era un modo
di esprimersi degli antichi e che il Lessing nel haocoonte (cito a
memoria da quelle lezioni) non riteneva ciò un artifizio da impo­
tenti ma anzi il modo migliore di dare l'impressione dell'infinito
dolore di un genitore, che rappresentato materialmente si sarebbe
cristallizzato in una smorfia» (LC, 491). Lo stesso esempio era
già stato ricordato nella lettera del 26 agosto 1929 (cfr LC, 298-
299). Sullo stesso argomento cfr anche il successivo § 80.
7 Cfr la lettera a Tania del 22 febbraio 1932: «Ciò che mi scrivi
sul mio schema per il canto di Farinata, mi ha fatto ricordare che
infatti posso averne parlato con qualcuno negli anni passati. Ri­
cordo ora che la prima volta pensai a quella interpretazione leg­
gendo il ponderoso lavoro di Isidoro Del Lungo sulla Cronaca fio­
rentina di Dino Compagni, dove il Del Lungo per la prima volta
fissò la data della morte di Guido Cavalcanti» (LC, ,575). Cfr
Isidoro Del Lungo, Dino Compagni e la sua Cronica, voli. I-III,
LeMonnier, Firenze 1879-87 (vol. I, pp. 187-88, 1111-15; vol. II,
p. 98).
§ 79. Critica dell'«inespresso»? Testo B (già in LVN, 36-37).
! Le stesse osservazioni nella lettera a Tania del 20 settembre 1931 (cfr LC, 491)."
2 Cfr Croce, A. Manzoni. Saggi e discussioni cit., pp. 24-2^.
3 Cfr Giuseppe Ci tanna, I Promessi Sposi sono un'opera di poesia?,
in «La Nuova Italia», 20 giugno 1930 (anno 1, n. 6), pp. 22^-31;
cfr in particolare p. 230.
§ 80. Plinio ricorda... Testo B (già in LVN, 36).
1 II riassunto dell'articolo di Paolo Enrico Arias, da cui Gramsci
attinge le notizie sopra ricordate, è nella rubrica 'Marginalia*
(I monumenti d'Ifigenia in Aulide), in «Il Marzocco», 13 lu­
glio 1930 (anno xxxv, n. 28).
2 Cfr la nota 6 al precedente § 78.
:. i".
?i
QUADERNO 4 (XIIl) §§ 79-85 2663
§ 81. La data della morte-Testo B (già in LVN, 38).
1 Cfr nota 7 al precedente § 78. I dati, qui riferiti, sulle opere di Isidoro Del Lungo sono tratti dall'articolo di Pio Rajna, Del Lun­go e la Cronica di D. Compagni, in «Il Marzocco», 15 mag­gio 1927 (anno xxxn, n. 20).
§ 82. Il disdegno di Guido. Testo B (già in LVN, 37-38).
1 Giuseppe S. Gargano, Là lingua nei tempi di Dante e l'interpre­
tazione della poesia, in «Il Marzocco», 14 aprile 1929 (anno
xxxiv, n. 1*5).
2 II corsivo è di Gramsci. I corsivi precedenti sono invece del Gar­
gano.
3 Cfr LC, 490-91.
§ 83. Vincenzo Morello, Dante, farinata, Cavalcante. Testo B (già in LVN, 38-42).
1 Cfr Vincenzo Morello, Dante, Farinata, Cavalcante, Mondadori,
Milano 1927 [G. Ghilarza, C. care.]. Questo libretto era stato ri­
chiesto da Gramsci il 17 dicembre 1928 e il 26 agosto 1929 (cfr
LC, 244 e 298). È in un elenco di'libri consegnato da Gramsci al
fratello Carlo il 13 marzo 1931 (cfr DQ). Essendo qui riportate
ampie citazioni del libretto (i corsivi sono di Gramsci), il paragra­
fo è stato evidentemente scritto prima di quella data.
2 II romanzo storico di Giovanni Rosini, La Monaca di Monza.
Storia del secolo xvn, pubblicato per la prima volta, in tre volu­
mi, nel 1829 (Capurro, Pisa), era stato più volte ristampato nel
corso dell'Ottocento, e nei primi decenni del Novecento.
§ 84. Le «rinunzie descrittive»... Testo B (già in LVN, 42-43).
1 Luigi Russo, Per la poesia del «Paradiso» dantesco, in «Leonar­
do», 20 agosto 1927 (anno in, n. 8), pp. 200-2.
2 Questo articolo di Augusto Guzzo non era conosciuto da Gramsci
direttamente, ma solo attraverso le citazioni contenute nell'arti­
colo di Russo citato alla nota precedente.
3 Cfr Russo, Per la poesia del «Paradiso» dantesco cit., p. 202.
§ 85.Neli9i8...
Testo B (già in LVN, 43).
1 Cfr II cieco Tiresia, in «Avanti!», 18 aprile 1918 (ora in SM, 392_93)- «Narra la "Stampa", come ad Ostria, nelle Marche, viva
2664
NOTE
QUADERNO 4 (Xlll) §§ 86-90
2665


un povero fanciullo cieco, il quale ha profetizzato che la guerra finirà entro Tanno 1918. Il piccolo profeta non era cieco prima della profezia: la cecità era indissolubile però con la sua nuova qualità; egli è diventato cieco subito dopo aver allietato gli uomi­ni con la fausta notizia della prossima loro liberazione dall'incubo del sangue. Ostria è nelle Marche (presso Senigallia, precisa "La Stampa"), l'istituto del Cottolengo è a Torino. Due settimane fa si affermava che nella pia Casa del Cottolengo una bambina, di spirito profetico dotata, incominciò a prevedere tutta una serie di piccoli avvenimenti. D'un tratto affermò di sapere quando la guerra sarebbe finita, ma rifiutò di dirlo perché sicura di diventar cieca. Come il fanciullo d'Ostria (si narra) ella venne visitata da specialisti, i suoi occhi furono riconosciuti immuni da ogni predi­sposizione alla cecità. Fu indotta a parlare, recitò la profezia, e immediatamente divenne cieca. Torino-Ostria, come nel 1916 To­rino-Padova, S. Antonio e il frate del convento dei Cappuccini. Una profezia alTanno, una pace all'anno. Ma nel 1918 lo spirito popolare ha fatta propria la tradizione, l'ha abbellita della inge­nua poesia che vivifica le sue creazioni spontanee. La qualità di profeta fu ricongiunta con la sventura della cecità. Il greco Ti-resia era cieco: la limpida chiarità del suo pensiero era chiusa in un corpo opaco, chiuso ad ogni impressione della attualità. È la compensazione ineluttabile che la natura domanda alle sue ecce­zioni: c'è un principio di pensiero di giustizia. È un destino atro­ce, come quello di Cassandra, che non viene creduta, che conosce gli eventi futuri, li vede avvicinarsi, sa chi sarà travolto e piange e parla, ma trova solo scettici, indifferenti gli uomini che non provvedono, che non si oppongono al destino. Cassandra vive un dramma più individuale, è creazione di poesia colta, già raffinata letterariamente. Tiresia è popolare, è plastico: la sventura ha un aspetto esteriore nella sua persona, il dramma è fisico prima e più che interiore, la pietà è immediata, non ha bisogno di riflessioni e di ragionamenti per sorgere. Sembra una cosa da nulla: è invece una enorme esperienza, che solo la tradizione popolare poteva riuscire a provare e concretare. Il decimo canto dell'inferno dan­tesco, la fortuna che esso ha avuto nella critica e nella diffusione, è dipendente da questa esperienza. Farinata e Cavalcante sono puniti dell'aver voluto troppo vedere nell'ai di là, uscendo fuori dalla disciplina cattolica: sono puniti con la non conoscenza del presente. Ma il dramma di questa punizione è sfuggito alla cri­tica. Farinata è ammirato per il plastico atteggiarsi della sua fie­rezza, per il suo giganteggiare nell'orrore infernale. Cavalcante è trascurato; eppure egli è colpito a morte da una parola: egli ebbe, che gli fa credere suo figlio essere morto. Egli non conosce il pre­sente: vede il futuro e nel futuro il figlio è morto; nel presente? Dubbio torturante, punizione tremenda in questo dubbio, dram­ma altissimo che si consuma in poche parole. Ma dramma diffi­cile, complicato, che per essere compreso ha bisogno di riflessione e ragionamento; che agghiaccia d'orrore per la sua rapidità e in-
? 1.
t
•ì
tensità, ma dopo esame critico. Cavalcante non vede, ma non è cieco, non ha una plastica evidenza corporale della sua sventura. Dante è un poeta colto in questo caso. La tradizione popolare vuo­le la plasticità, ha una poesia più ingenua e immediata. Il bam­bino di Ostria, la fanciulla della pia Casa del Cottolengo, sono appunto due canti della poesia popolare: poesia, niente altro che poesia...»
§ 86. Da una lettera del prof. U. Cosmo... Testo B (già in LVN, 43-44).
1 La lettera di Umberto Cosmo, indirizzata a Piero Sraffa, è del
29 dicembre 1931; Sraffa l'aveva trasmessa a Tania, che a sua
volta l'aveva fatta pervenire a Gramsci nei primi mesi del 1932.
Precedentemente, sempre con il tramite di Tania e di Sraffa,
Gramsci aveva fatto inviare a Cosmo lo schema delle sue osser­
vazioni sul canto X dell'Inferno: cfr la citata lettera del 20 set­
tembre 1931 in LCy 489-93.
2 Cfr, nella lettera a Tania del 21 marzo 1932 (LC, 590), il com­
mento di Gramsci alla lettera del Cosmo, che è riprodotta inte­
gralmente in una nota dell'edizione citata (cfr LC, 593-94). Sui
precedenti rapporti tra Gramsci e Cosmo cfr LC, 411-14, 465-68,
480, 482*
t
§ 87. Poiché occorre infischiarsi...
Testo B (già in LVN, 45). 1 Pseudonimo di Vincenzo Morello. Cfr il precedente § 83.
§ 88. Sbaw e Gordon Craig. Testo B (già in LVN, 45).

in «Il Marzocco»,
[in «Il Marzocco»,
]1 Cfr Aldo Sorani, Gordon Craig e il teatro, i° novembre 1931 (anno xxxvi, n. 44).
Fine delle note sul «Canto X dell'Inferno».
$ 89. Argomenti di cultura.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 16 (xxu), § 4:
noli delle grandi capitali (Q, 1846-47; già in INT, 157-58).
§ 90. Cattolici integrali, gesuiti, modernisti. Testo B (già in MACH, 279-80).
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», 20 agosto 1932 (anno lxxxiii, voi III), pp. 391-92.
2666 NOTE
§91. Carattere cosmopolita degli intellettuali italiani. Testo B (già in INT, 63-64).
1 Cf r Arturo Pompeati, Tre secoli di italianismo in Europa, in «Il
Marzocco», 6 marzo 1932 (anno xxxvn, n. io).
2 I dati bibliografici sul volume di Antero Meozzi (Azione e dif­
fusione della letteratura italiana in Europa) sono ricavati non
dalla recensione sopra citata del «Marzocco», ma da quella di
Croce sulla «Critica» citata più avanti.
3 Cfr «La Critica», 20 maggio 1932 (anno xxx, fase. 3), pp. 217-18.
§ 92. Argomenti di Cultura.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 16 (xxii), § 5: L'in­flusso della cultura araba nella civiltà occidentale (Q, 1847; già in INT, 82).
1 Cfr Ezio Levi, Castelli di Spagna, Treves, Milano 1931.
2 Cfr Id., La luce della Mezzaluna, in «Il Marzocco», 29 maggio
1932 (anno xxxvn, n. 22).
§ 93. Intellettuali. Noterelle sulla cultura inglese. Testo B (già in/NT, 73-76).
1 Cfr Guido Ferrando, Libri nuovi e nuove tendenze nella cultura inglese, in «Il Marzocco», 17 aprile 1932 (anno xxxvn, n. 16).
§ 94. Concordato.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 16 (xxn), § 14: Rapporti tra Stato e Chie­sa, cfr in particolare pp. 25bis - 26 (Q, 1882-83; già in MACH, 257).
1 II brano citato del volume dello Jacuzio e la precedente indica­zione bibliografica sono ricavati da una recensione della «Civiltà Cattolica», 3 settembre 1932 (anno lxxxiii, vol. Ili), pp. 492-93.
S 95. Storia delle classi subalterne. Testo B (già in R, 224).
1 L'indicazione bibliografica, insieme al collegamento di questo li­bro di Pietro Ellero con la questione della «storia delle classi su­balterne», è ricavata da un articolo, Il pensiero sociale di S. Ago­stino. La funzione disciplinatrice del Cristianesimo, in «La Ci­viltà Cattolica», 3 settembre 1932 cit., pp. 434-47. A p. 435 del­l'articolo si legge : «Pietro Ellero nel suo libro - del tutto dimen­ticato - su La questione sociale [in nota l'indicazione: Bologna 1877, ripresa da Gramsci], affermava che l'Evangelo era animato dal principio antipolitico con cui formava cotali cittadini che "non avrebbero potuto divenir mai né magistrati, né soldati, né corti­giani, né sudditi, né ribelli"».
1

: *
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1 4
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| : : i
I I
QUADERNO 5 (IX)
§ 1. Cattolici integrali, gesuiti, modernisti.
Testo A: ripreso con lo stesso titolo, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 20 (xxv), § 4, cfr in parti­colare pp. 18-22 (Q, 2088-91; già in MACH, 263-66).
1 Nel testo C Gramsci precisa che si tratta di Pio V: l'indicazione
è contenuta a p. 140 del volume di Nicolas Fontaine, Saint-Siège,
«Action francaise» et «Catholiques intégraux», Libraire Univer-
sitaire J. Gamber, Paris 1928 [FG, C. carc., Turi II], citato più
avanti da Gramsci.
2 Cfr Umberto Benigni, Storia sociale della Chiesa, 4 voli., Vallardi,
Milano 1906-30. Un quinto volume usci successivamente presso
lo stesso editore, nel 1933.

Cfr «La Civiltà Cattolica», 21 luglio 1928 cit., pp. 158-67. Le al­tre informazioni che seguono nel testo sono ricavate da questo articolo di padre Rosa.
4 L'indicazione della collana manca nell'articolo di padre Rosa, ed è quindi ricavata da un'altra fonte. Gramsci pili tardi, come risul­ta dal testo C, ha potuto prendere visione di questo libro, rice­vuto con ogni probabilità nel periodo di Formia: cfr Ernesto Buo-naiuti, Le modernisme catholique, traduit de l'italien par René Monnot, Rieder, Paris 1927 [FG]. Un altro volume - conosciuto da Gramsci - di questa stessa collana «Christianisme» diretta da P.-L. Couchoud, è quello di Louis Coulange, La Messe, Rieder, Paris 1927 [FG, C. carc., Turi I].
§ 2. Rotary Club.
Testo B (già in MACH, 345-47).
1 II termine Open shop è stato usato soprattutto negli Stati Uniti per indicare la rivendicazione degli industriali di riservarsi for­malmente il diritto di assumere i dipendenti senza tener conto della loro iscrizione o non iscrizione ai sindacati; ma in pratica questo tipo di rivendicazione si è risolto il più delle volte in for­me di agitazione antisindacale. Sul significato della campagna per YOpen shop Gramsci aveva presente con ogni probabilità una corrispondenza da Londra scritta da Piero Sraffa e pubblicata sul
2668
NOTE
QUADERNO 5 (IX) §§3-9
2669

quotidiano «L'Ordine Nuovo» del 5 luglio 1921 (Lettere dal­l'estero: «Open Shop drive», a firma P. S.): «UOpen Shop - si legge in questa corrispondenza - vuole bensì dire secondo la mag­gioranza che gli operai debbono essere assunti senza riguardo al fatto che essi siano organizzati o disorganizzati, ma in realtà quasi tutti gli industriali di regola non assumono operai se li sanno iscritti ad un Sindacato».
Salvo il brano finale tra parentesi, il resto del paragrafo è ricavato dall'articolo citato nel testo Rotary Club e massoneria, in «La Ci­viltà Cattolica», 21 luglio 1928 cit., pp. 97-109.
Il riferimento alla rivista «Realtà» diretta da Giuseppe Bevione manca nell'articolo citato della «Civiltà Cattolica».
§ 3. Owen, Saint-Simon e le scuole infantili di Ferrante Aporti. Testo B (già in MACH, 350).
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», 4 agosto 1928 cit., pp. 219-32. Tutti i dati e le notizie contenute nel paragrafo sono ricavati da questo articolo.
§ 4. Sansimonismo, Massonerìa, Rotary Club. Testo B (già in MACH, 350-51).
§ 5. Azione sociale cattolica. Testo B (già in MACH, 304).
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», 4 agosto 1928 cit., pp. 233-43. H re" soconto della Relazione annuale del Thomas è alle pp. 239-43.
§ 6. Passato e presente. Testo B (già in PP, 119).
1 In due articoli, apparsi sul giornale cattolico torinese «Il Corrie­
re», del 6 luglio e dell'8 luglio 1926, Carlo Lovera di Castiglione
aveva preso posizione in favore della iniziativa, patrocinata dalla
rivista cattolica «Il lavoratore», per un viaggio di studio in Urss
di una delegazione di operai cattolici. Gli articoli del Lovera ave­
vano dato luogo a violente reazioni polemiche, oltre che da parte
della stampa fascista, anche da parte di altri giornali cattolici, tra
cui «Il Corriere d'Italia» di Roma. A un articolo di quest'ultimo
giornale dell'n luglio, il Lovera rispondeva su «Il Corriere» del
luglio (Antifascisti ostinati o popolari in ritardo?)', il «Cor­riere d'Italia», replicava con un nuovo più violento attacco il
luglio (Gli sviluppi dell involuzione antifascista). Degli articoli di Carlo Lovera di Castiglione e delle polemiche che ne erano se­guite si era occupata ampiamente «l'Unità» del 9 luglio 1926 sgg.
2 II titolo è citato inesattamente. Gramsci allude certamente al li-

r-.ì
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I 1
I :
il
bro di Guido Miglioli, Una storia e una idea, Tip. C. Accame, To­rino 1926 [FG], ricordato anche nel Quaderno io (xxxiii), par­te II, § 22; il libro era stato scritto sulla base della documenta­zione raccolta dall'autore, noto dirigente di organizzazioni conta­dine cattoliche, durante un viaggio di studio nell'Unione So­vietica.
3 In risposta a un articolo (Neocattolici estetizzanti) di «Rivoluzio­
ne liberale» del 16 aprile 1922 (anno I, n. 9), che aveva polemiz­
zato con la rivista cattolica torinese «Arte e Vita», del quale
Carlo Lovera di Castiglione era uno dei redattori, il Lovera aveva
inviato alla rivista di Gobetti un articolo, poi pubblicato in «Ri­
voluzione Liberale» del 4 maggio 1922 (anno 1, n. 11-12), nella
rubrica «Esperienza liberale», con una postilla di Gobetti.
4 L'informazione è ricavata dall'articolo Visita del Solaro della Mar-
garita a Pio IX nel 1846 (Documenti inediti), in «La Civiltà Cat­
tolica», 15 settembre 1928 (anno lxxix, vol. Ili), p. 498, dove si
precisa che i documenti utilizzati appartenevano all'Archivio So­
laro «a noi aperto dalla cortesia del proprietario, il eh. sig. Conte
Lovera di Castiglione». Di quest'articolo della «Civiltà Cattoli­
ca» Gramsci si occupa nel successivo § 12.
§ 7. Sul «pensiero sociale» dei cattolici... Testo B (già in MACH, 237-38).
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», i° settembre 1928 (anno lxxix, quad. 1877), pp. 414-24. Quest'articolo si occupa di diverse pubblica­zioni: per il libro del Muller, ricordato nel testo, cfr pp. 414-16. Altre informazioni contenute nello stesso articolo sono utilizzate nei successivi §§ 8, 9, 10.
r
t
§ 8. VAmerica e il Mediterraneo. Testo B (già in MACH, 360).
1 Dati e notizie su questa pubblicazione sono ricavati dall'articolo della «Civiltà Cattolica» (Pensiero e attività sociali) citato nel paragrafo precedente; cfr in particolare pp. 416-19.
? ?
?
§ 9. Lucien Romier e VAzióne Cattolica francese.
Testo B (già in MACH, 244). \
1 Salvo l'indicazione bibliografica aggiunta in un secondo tempo (nel testo tra parentesi quadre), tutte le altre notizie di questo paragrafo sono ricavate dall'articolo della «Civiltà Cattolica» ci­tato nel § 7: Pensiero e attività sociali*, cfr in particolare pp. 419-421.
Iti
2670 N0TE
§ 10. L'Azione Cattolica nel Belgio. Testo B (già in MACH, 304-5).
1 Anche questi dati sono ricavati dall'articolo citato della «Civiltà Cattolica», Pensiero e attività sociali*, cfr in particolare pp. 422-423.
Sii. Cattolici integrali', gesuiti, modernisti.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, insieme ad altre note sullo stes­so argomento, nel citato testo C del Quaderno 20 (xxv), § 4, cfr in particolare p. 22 (Q, 2092; già in MACH, 266).
1 Probabilmente lo spunto per la questione posta in questo para­grafo è stato suggerito a Gramsci dall'articolo La recente calunnia di «Fede e Ragione» contro «La Civiltà Cattolica», in «La Ci­viltà Cattolica», 15 settembre 1928 (anno lxxix, vol. Ili), pp. 527-31.
§12.7/ Risorgimento. Solar0 della Margarita. Testo B (già in R, 144).
1 Del Memorandum del Solaro della Margarita, già ricordato nel
Quaderno 2 (XXIV), § 62, p. 84, Gramsci si occupa più diffusa­
mente nel Quaderno 6 (VIII), § 176.
2 Cfr «La Civiltà Cattolica», 15 settembre 1928 cit., pp. 497-515.
§ 13. Azione Cattolica. Testo B (già in MACH, 304).
1 L'indicazione bibliografica è ricavata da una scheda della rubrica 'Bibliografia', in «La Civiltà Cattolica», 3 novembre 1928 (an­no lxxix, vol. IV), p, 265.
§ 14. Cattolici integrali, gesuiti, modernisti.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 20 (xxv), § 4, cfr in particolare pp. 22-29 (Q> 2092-98; già in MACH, 266-72).
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», 3 novembre 1928 cit., p. 193 nota 1.
2 Ivi, p. 194. I corsivi, in questa come nelle altre citazioni che se­
guono, sono di Gramsci.
3 Ivi, p. 196.
4 Sulle dimissioni del cardinale Billot cfr Fontaine, Saint-Siège,
«Action francaise» et «Catholiques tntégraux» cit., pp. 100-5.
5 Le notizie sull'abate Boulin sono ricavate dall'articolo citato del­
la «Civiltà Cattolica», p. 197 nota 1.
6 Cfr ibid., pp. 197-98.
i
li


2671
[2671
]QUADERNO 5 (IX) §§IO-I9
Ibid., p. 200.
8 L'enciclica di Benedetto XV Ad beatissimi, richiamata a p. 200
dell'articolo citato, era stata pubblicata in «La Civiltà Cattolica»,
5 dicembre 1914 (anno lxv, vol. IV), pp. 513-43-
9 «La Civiltà Cattolica», 3 novembre 1928 cit., p. 201.
10 Ivi, p. 202.
11 Ivi, p. 203 nota 1.
12 Ivi, p. 203.
§15. Lucien Romier e VAzione Cattolica francese. Testo B (già in MACH, 244).
1 Su Lucien Romier cfr. il precedente § 9 e la nota 7 al Quaderno 1 (XVI), § 61; è probabile però che le notizie contenute in questo nuovo paragrafo siano ricordate a memoria da Gramsci.
§16. Cattolici integrali, gesuiti, modernisti.
• 1
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, insieme ad altre note sullo stes­so argomento, nel citato testo C del Quaderno 20 (xxv), § 4, cfr in particolare p. 29 (Q, 2098-99; già in MACH, 276).
1 Accenni ad Havard de la Montagne e al giornale «Rome» sono in Fontaine, Saint Siè gè, «Action franqaise» et «Catholiques in-tegraux» cit., pp. 58-61.
§ 17. Movimento pancristiano. Testo B (già in MACH, 241).
1 L'indicazione bibliografica e le altre notizie contenute in questo paragrafo sono ricavate dall'articolo Gli Atti della XV Settimana Sociale di Milano, in «La Civiltà Cattolica», 17 novembre 1928 (anno lxxix, vol. IV), pp. 338-44.
§ 18. Il pensiero sociale dei cattolici. Testo B (già in MACH, 238-39).
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», i° dicembre 1928 (anno lxxix, vol.
IV), pp. 385-96.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 1.
§ 19. Azione cattolica italiana. Testo B (già in MACH, 303).
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», i° dicembre 1928 cit., pp. 468-70 (nella rubrica 'Cose Italiane').
2672 NOTE
§ 20. Machiavelli ed Emanuele Filiberto. Testo B (già in MACH, 123-24).
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», 15 dicembre 1928 (anno lxxix, vol. IV), p. 485.
§21. Per la storia del movimento operaio italiano. Testo B (già in R, 225).
1 I dati contenuti in questo paragrafo sono ricavati da una scheda della rubrica 'Bibliografia', in «La Civiltà Cattolica», 15 dicem­bre 1928 cit., p. 2:53.
§22, Azione Cattolica in Germania, Testo B (già in MACH, 245-46).
1 Le informazioni e i dati bibliografici relativi ai volumi di Erhard Schlund e di Maximilian Kaller sono ricavati da una nota «VA-zione cattolica» in Germania, della rubrica 'Rivista della stampa', in «La Civiltà Cattolica», 15 dicembre 1928 cit., pp. 536-39.
§ 23. Noterelle sulla cultura cinese. Testo B (già in JNT, 84-85).
1 Cfr Franz Nikolaus Finck, Die Sprachstàmme des Erdkreises,
3a ed. Taubner, Leipzig-Berlin 1923 [FG, C. carc., Milano]. Si
tratta dell'opera chiesta da Gramsci durante la detenzione a Mi­
lano (cfr LC, 134 e 145), e tradotta poi a Turi nel Quaderno B
(xv) e nel Quaderno C (xxvi): cfr DQ.
2 Cfr Alberto Castellani, Prima sinologia, in «Il Marzocco», 24
febbraio 1929 (anno xxxiv, n. 8).
3 Cfr Id., Una valutazione sintetica della letteratura cinese, ivi, 24
luglio 1927 (anno xxxii, n. 30).
4 Cfr Id., Filosofia cinese in veste europea e... giapponese, ivi, 23
ottobre 1927 (anno xxxn, n. 43).
5 L'indicazione bibliografica dei due libri del Castellani è ricavata
dall'articolo di Adolfo Faggi, citato più avanti nel testo, Sapere
cinese, ivi, 12 giugno 1927 (anno xxxn, n. 24).
?
§ 24. Passato e presente. Il rispetto del patrimonio artistico nazio­nale.
Testo B (già in PP, 137-38).
1 Cfr «Il Marzocco», 15 maggio 1927 (anno xxxn, n. 20). Gli epi­sodi di «volgare trimalcionismo» a cui allude Gramsci si riferi­scono in particolare a un banchetto con festa da ballo allestito nei Musei del Castello Sforzesco di Milano.
QUADERNO 5 (IX) §§ 20-31 2673
§ 25. Machiavelli e Manzoni. Testo B (già in MACH, 162).
1 Cfr «Il Marzocco», 3 febbraio 1929 (anno xxxiv, n. 5).
§ 26.1 nipotini di padre Bresciani. Alfredo Fanzini. Testo B (già in LVN, 154).
1 Cfr «Il Marzocco», 3 febbraio 1929 cit.
§ 27.1 nipotini di padre Bresciani. Testo B (già in LVN, 176).
1 I dati sulla ristampa di questo dramma di E. Corradini sono rica­vati da un articolo, Carlotta Cor day di Enrico Corradini (firmato Gaio), in «Il Marzocco», 3 febbraio 1929 cit.
§28. Ideologia, psicologismo, positivismo. Testo B (già in MS, 289).
1 Gli appunti di questo paragrafo sono forse suggeriti da un artico­lo di Adolfo Faggi, Vultimo degli psicologisti: G. Brandes, in «Il Marzocco», 5 giugno 1927 (anno xxxn, n. 23). «Lo psicolo­gismo - scrive tra l'altro il Faggi in quest'articolo - che fu già connesso con l'Ideologia francese del sec. xvin, trovò, ampliata e integrata con la dottrina àtW ambiente, un appoggio e un so­stegno nel positivismo del secolo xix; la sua decadenza ai nostri giorni spiega il relativo oblio in cui è caduta l'opera del Brandes».
§ 29. Oriente-Occidente. Testo B (già in PP, 205).
1 Le indicazioni su questa conferenza di Bergson sono ricavate da un articolo di Antonino Pagliaro, Sapienza indiana, in «Il Mar­zocco», 5 giugno 1927 (anno xxxn, n. 23).
§ 30. Funzione internazionale degli intellettuali italiani. Testo B (già in INT, 64).
1 Le informazioni contenute in questo paragrafo sono ricavate da una segnalazione della rubrica 'Marginalia' in «Il Marzocco», 26 gennaio 1930 (anno xxxv, n. 4).
§31. Sulla tradizione nazionale italiana. Testo B (già in JNT, 32-33).
1 Cfr la rubrica 'Marginalia' {Nel settimo anniversario della secon­da lega lombarda), in «Il Marzocco», 26 settembre 1926 (anno xxxi, n. 39). L'articolo non è firmato; la citazione di Gramsci è tratta dall'articolo del Barbadoro citato nella nota seguente.

11
***
1 ;

NOTE
[NOTE
]2674
2 Cfr la rubrica 'Marginalia' {Sicilia e Italia sotto Federico II), in «Il Marzocco», 16 dicembre 1929 (anno xxxiii, n. 51).
§32. Ugo Foscolo e la retorica letteraria italiana. Testo B (già in LVN, 71-72).
1 Lo spunto per questo paragrafo è ricavato da un articolo di Giu­seppe Gargano, Le tombe ispiratrici e i «Sepolcri» del Foscolo, in «Il Marzocco», n dicembre 1927 (anno xxxn, n. 30).
1
§ 33. M. Iskowicz, La Littérature à la lumière du matérialìsme hìsto-rique.
Testo B (inedito).
1 Questo bollettino delle novità librarie della Maison du Livre Francaise (mlf), ricevuto in carcere da Gramsci, non è stato con­servato tra i libri del carcere.
§ 34. Passato e presente. Testo B (già in PP, 136).
1 Non risulta che Gramsci abbia avuto in carcere il libro di Giani Stuparich su Slataper; è probabile però che lo avesse letto a suo tempo,
§ 35. Risorgimento. Testo B (già in R, 187).
1 L'indicazione bibliografica e le notizie su questo volume sono ri­cavate dall'articolo di Giuseppe Gargano, D'Azeglio politico nel­l'intimità, in «Il Marzocco», 29 giugno 1930 (anno xxxv, n. 26).
§ 36. Passato e presente. Testo B (già ih PP, 114).
1 Cfr «L'Italia letteraria», 15 giugno 1930 (anno 11, n. 24).
§ yj.La funzione cosmopolita degli intellettuali italiani. Testo B (già in JNT, 57 nota).
1 Cfr «Les Nouvelles Littéraires», 19 luglio 1930 (anno IX, n. 405); l'articolo reca in calce : «Traduction inedite d'Alzir Hella et Oli­vier Bournac».
§38. Carattere della letteratura italiana non nazionale-popolare Testo B (già in LVN, 98).
?
1 Cfr «L'Italia letteraria», 4 agosto 1929 (anno 1, n. 18).
1
QUADERNO 5 (IX) §§ 32-42 2675
§ 39. Scetticismo.
Testo B (già in MS, 46-47).
1 Cfr Ardigò, Scritti vari cit., p. 270: «La brillante ed evanescente
filosofia bergsoniana - in cui sono reminiscenze dei gnostici e del­
l'antico Plotino - considerata specialmente dal solo aspetto dello
"slancio vitale", è più che altro una specie di irrazionalismo, che
può dar causa a nuove forme di nietzschianesimo ed imperialismo
sociale, antitetici all'etica ed alla idealità del socialismo. Piuttosto
noi dobbiamo essere d'accordo col Bergson e con tutti gli idealisti
là dove essi esaltano il volontarismo di fronte al determinismo e
al meccanicismo». È da ritenere che il riferimento a questo giudi­
zio di Ardigò sia fatto a memoria, sia pure sulla base di una let­
tura recente, perché il libro citato dell'Ardigò era stato consegna­
to a Tatiana nel maggio 1930 - cfr nota 1 al § 6 del Quader­
no 4 (xui) -, mentre il Quaderno 5 (IX) risulta iniziato nel set­
tembre-ottobre dello stesso anno.
2 Questo riferimento concerne in particolare la prima delle Tesi su
Feuerbach, dove Marx parla dei rapporti tra il materialismo tra­
dizionale e l'idealismo: cfr (in Q, 2355) la traduzione di Gramsci
nella prima parte del Quaderno 7 (VII).
§ 40. Pirandello.
Testo B (già in LVN, 51 nota).
1 Cfr Benjamin Crémieux, Henry IV et la dramaturgie de Luigi Pi­randello, suivi de la traduction francaise de Henry IV, tragedie en trois actes, Gallimard, Paris 1928. Non risulta che Gramsci abbia avuto l'occasione di vedere questo scritto di Crémieux.
§41. L'orientazione professionale. Testo B (già in INT, 123-24),
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», 6 ottobre 1928 (anno lxxix, vol. IV), pp. 40-53; 3 novembre 1928 (anno lxxix, vol. IV), pp. 204-15; 17 novembre 1928 (anno lxxix, vol. IV), pp. 304-13.
§ 42. La tradizione di Roma. Testo B (già in INT, 49-50).
1 I versi del Carducci sono in Nell'annuale della fondazione di Ro­
ma; i versi citati da La terra dei morti del Giusti suonano esatta­
mente: «Gino, eravamo grandi - e là non eran nati».
2 Tra le possibili fonti di questa citazione di Lessing si può pensare
a una reminiscenza di un passo di Croce nella Storia della storio­
grafia italiana nel secolo xix (Laterza, Bari 1921, vol. I, p. 113):
«contro la rettorica di quella invenzione [il vanto -della origine
romana] si appuntava il villano epigramma del Lessing sulle ve­
spe (gli italiani), nate dalla carogna di un nobile destriero da bat-


NOTE
[NOTE
]2676
taglia e che si tenevano figlie di esso». Sulla Storia della storio­grafia italiana di Croce cfr nota 14 al Quaderno 7 (VII), § 1.
3 Cfr Herbert George Wells, Breve storia del mondo, trad. di F. E.
Lorizio, Laterza, Bari 1930; questo volume non è conservato tra
i libri del carcere, ma è certo che Gramsci lo abbia letto a Turi,
come risulta anche da una lettera al fratello Carlo del 28 settem­
bre 1931 (cfr LC, 498-99). Un altro giudizio su quest'opera di
Wells è in una lettera al figlio Delio del 1935 (cfr LC, 885). Un
altro accenno a Wells è anche nel Quaderno 14 (1), § 63.
4 La citazione di questo passo della Histoire de la Gaule di Camille
Jullian è tratta dall'articolo di Piero Baroncelli, poco oltre citato
da Gramsci, La figura di Roma in uno storico celtista, in «Nuova
Antologia», 16 marzo 1929 (anno lxiv, fase. 1368), p. 207.
5 lbid., pp. 208 e 225, I corsivi sono di Gramsci.
6 Gramsci si riferisce a una osservazione di Sorel («Il n'y a pas
de pays moins romain que l'Italie») contenuta nella lettera a Ro­
bert Michels del 28 agosto 1917 già citata nel Quaderno 2
(XXIV), § 45. L'osservazione di Sorel è in polemica con una con­
ferenza del Michels in cui si sosteneva che l'Italia era «la figlia
piò autentica di Roma».
7 Cfr nota 3 al successivo § 123, e nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 92.
§ 43, Vepisodio dell'arresto dei fratelli La Gala nel 1863. Testo B (già in R, 142).
1 Cfr Tommaso Tittoni, Ricordi personali di politica interna, in «Nuova Antologia», i° aprile 1929 (anno lxiv, fase. 1369), pp. 304-27. L'episodio dell'arresto dei fratelli La Gala e i riferimenti bibliografici citati da Gramsci sono ripresi dalle pp. 305-6 di que­sto articolo del Tittoni.
§ 44. T. Tittoni, Ricordi personali di politica interna. Testo B (già in R, 172-74).
1 La prima parte di questo articolo di Tommaso Tittoni è già stata
citata da Gramsci nel paragrafo precedente. La seconda puntata
è in «Nuova Antologia», 16 aprile 1929 (anno lxiv, fase. 1370),
pp. 441-67. Gramsci utilizza per questo paragrafo sia la prima che
la seconda puntata.
2 Cfr Quaderno 3 (XX), § 25.
3 Si tratta dello scandalo già ricordato nel Quaderno 1 (XVI), § 24
(cfr nota 4).
?
§ 45. Enrico Catellani, La libertà del mare. Testo B (inedito).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° aprile 1929 cit., pp. 372-84.
QUADERNO 5 (IX) §§ 43-52 2677
§ 46. Claudio Faina, Il carburante nazionale. Testo B (già in MACH, 222).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 aprile 1929 cit., pp. 514-28. Il primo articolo di Faina sullo stesso argomento era stato pubblicato sulla «Nuova Antologia» del i° maggio 1928; Gramsci se ne era occu­pato nel Quaderno 2 (XXIV), § 65.
§ 47. Azione Cattolica.
Testo B (già in MACH, 235-36).
1 Cfr Gianforte Suardi, Quando e come i cattolici poterono parte-
cipare alle elezioni politiche, in «Nuova Antologia», i° novem­
bre 1927 cit.; quest'articolo è ricordato da Gramsci nel Quader­
no 3 (XX), § 25.
2 Cfr Gianforte Suardi, Costantino Nigra e il XX settembre 1870,
in «Nuova Antologia», i° maggio 1929 (anno lxiv, fase. 1371),
p. 132.
§ 48. Domenico Spadoni, Le Società segrete nella Rivoluzione mila­nese dell'aprile 1814.
Testo B (già in R, 181). 1 Cfr «Nuova Antologia», 16 maggio 1929 cit., pp. 197-211.
§ 49. Bernardo Sanvisenti, La questione delle Antille. Testo B (inedito).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° giugno 1929 (anno lxiv, fase. 1373), pp. 353-68.
§ 50. Noterelle sulla cultura giapponese. Testo B (già in JNT, 91-94).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° giugno 1929 cit., pp. 314-30. Sullo stesso argomento Gramsci ritorna nel Quaderno 8 (xxviii), § 87.
§51. Noterelle di cultura cinese. Testo B (già in INT, 90-91).
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», 4 maggio 1929 (anno lxxx, vol. II), pp. 205-20 {Il riformatore cinese Suen Uen e le sue teorie poli-tiche e sociali)-, 18 maggio 1929 (anno lxxx, vol. II), pp. 300-14 {Le teorie politiche e sociali di Suen Uen).
§ 52. Domenico Meneghini, Industrie chimiche italiane. Testo B (già in MACH, 222).
Cfr «Nuova Antologia», 16 giugno 1929 cit., pp. 507-22.
2678 NOTE
§ 53. Riforma e Rinascimento. Nicola Cusano. Testo B (già in R, 34-35).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 giugno 1929 cit., pp. 536-39.
2 In realtà si tratta non del Concilio di Costanza, ma del Concilio
di Basilea (1431-49), a cui si accenna poco dopo.
3 L'indicazione bibliografica (incompleta) è ricavata dalla nota re­
dazionale della «Nuova Antologia», pubblicata in calce all'arti­
colo citato del Bertalanffy. Si tratta in effetti di una comunicazio­
ne presentata, come supponeva Gramsci, all'Accademia dei Lin­
cei; pubblicata in «Rendiconti della R, Accademia Nazionale dei
Lincei. Classe di Scienze morali, storiche e filologiche», serie VI,
vol. IV, 1928, pp. 309-44.
$ 54.1 nipotini di padre Bresciani. Testo B (già in LVN, 85-87).
1 Lo stesso spunto, sul carattere «oppiaceo» di certa letteratura po­polare, è ripreso da Gramsci nel Quaderno 6 (VIII), §§ 28 e 134.
§ 55. La Romagna e la sua funzione nella storia italiana. Testo B (già in R, 125-27).

1
[1
]Cfr «Nuova Antologia», 16 giugno 1929 cit., pp. 442-56.
2 Ivi, pp. 448-49.
3 Cfr, in particolare, Quaderno 1 (XVI), § 150, p. 96, e Quader­
no 3 (XX), § 118; oltre alle numerose note e agli accenni sparsi sul
carattere cosmopolita degli intellettuali italiani,
4 La citazione di questo passo del Principe è ripresa dall'articolo ci­
tato di Luigi Cavina (p. 448 del fascicolo cit. della «Nuova An­
tologia»).
5 Cfr Bernard Groethuysen, Origines de l'esprit bourgeois en Tran­
ce, I: L'Eglise et la Bourgeoisie, Gallimard, Paris 1927 [FG, C.
carc., Milano]. Cfr su questo libro la lettera a Berti dell'8 ago­
sto 1927 (LC, 111-12). In che senso Gramsci consideri esemplare
il tipo di ricerca di questo libro del Groethuysen risulta anche
dalla lettera a Tania del 22 aprile 1929 (LC, 270-71).
§56. Azione Cattolica. Testo B (già in MACH, 304).
1 Cfr Verso la pace industriale, in «La Civiltà Cattolica», 5 gen­
naio 1929 (anno lxxx, vol. I), pp. 29-40.
2 Cfr il successivo § 62.
3 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 1.
QUADERNO 5 (IX) §§ 53-61 2679
§57. L'Azione Cattolica negli Stati Uniti. Testo B (già in MACH, 246-47).
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», 5 gennaio 1929 cit., pp. 86-93.
2 Cfr Fontaine, Saint-Siège, «Action franqaise» et «Catholtques
integraux» cit., pp. 170-88 (si tratta di una lettera, pubblicata da
molti giornali in America e in Europa, indirizzata da Alfred
E. Smith, governatore dello Stato di New York, a Charles C.
Marshall).
§58. L'Azione Cattolica.
Testo B (già in MACH, 241-42).
1 Cfr sullo stesso argomento, la lettera alla moglie del 27 luglio
1931 (LC, 456).
2 L'episodio era stato ricordato da Gramsci in un articolo già citato
della rubrica 'Sotto la Mole' del 1916 (cfr SM, 213). Cfr nota 3 al
Quaderno 1 (XVI), § 44.
3 L'informazione è ricavata dalla rubrica 'Rivista della stampa' (Il
decreto sull'età per la Prima Comunione commentato da Mons.
Segr. della S. C. dei Sacramenti), in «La Civiltà Cattolica», 19
gennaio 1929 (anno lxxx, vol. I), pp. 150-54.
§ 59. L'Azione Cattolica in Germania. Testo B (già in MACH, 246).
1 Cfr La Lega di pace dei cattolici tedeschi, in «La Civiltà Catto­
lica», 19 gennaio 1929 cit., pp. 165-70.
2 Cfr Lettera del S. Padre all'Eminentissimo Cardinale Ber tram, in
«La Civiltà Cattolica», 19 gennaio 1929 cit., pp. 102-4.
§ do. La schiavitù del lavoro indigeno. Testo B (già in PP, 222).
?
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», 2 febbraio 1929 (anno lxxx, vol. I), pp. 202-16.
§61. Rotary Club.
Testo B (già in MACH, 347-49).
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», 16 febbraio 1929 (anno lxxx, vol. I),
pp. 337-46.
2 Secondo l'articolo citato della «Civiltà Cattolica», il vescovo spa­
gnolo (a cui Gramsci si riferisce) è l'arcivescovo di Toledo cardi­
nale Pietro Segura y Saenz, che condannò il Rotary in una pasto­
rale del 23 gennaio 1929.
2680 NOTE
§62. Redazione della «Civiltà Cattolica». Testo B (già in MACH, 305).
1 Con ogni probabilità i nomi degli autori degli articoli della «Ci­
viltà Cattolica» - omessi di regola nei fascicoli - sono stati rica­
vati da Gramsci dall'Indice analitico delle annate 1926-1930,
compilato da Giuseppe Del Chiaro («La Civiltà Cattolica», Ro­
ma 1931).
2 Queste indicazioni bibliografiche sono ricavate da annunci pub­
blicitari della «Civiltà Cattolica» (copertina): cfr, ad esempio,
16 febbraio 1929 (anno lxxx, voi, I); 2 novembre 1929 (anno
lxxx, voi, IV).
§ 63.1 nipotini di padre Bresciani. Testo B (già in LVN, iSyS6).
1 L'indicazione e le notizie che seguono sono ricavate dalla rubrica ^Rivista della stampa', in «La Civiltà Cattolica», 2 marzo 1929 (anno lxxx, vol. I), pp. 437-42. Sullo stesso libro cfr anche Qua­derno 3 (XX), § 136.


QUADERNO 5 (IX) §§ 62-69
ma qualche Ministro popolare andò a firmarsi più o meno in inco­gnito al portone di bronzo» (ivi, p. 453 nota 2).
§ 65. Risorgimento. Il nodo storico 1848-49. Testo B (già in R, 146-47).
1 Cfr II P. Saverio Bettinelli e Vabbate Vincenzo Gioberti (I e II),
in «La Civiltà Cattolica», 2 marzo 1929 cit., pp. 408-21; 16 mar­
zo 1929 (anno lxxx, vol. I), pp. J04-12.
2 Cfr ibid. (II), p. 511.
3 Ibid., p. 512.
$66.1 nipotini di padre Bresciani. Ugo O jet ti e i gesuiti. Testo B (già in LVN, ijo-52).
1 Cfr nota 7 al Quaderno 1 (XVI), § 24.
§ 6j. Azione Cattolica. Testo B (già in MACH, 303).

S 64. Chiesa e Stato in Italia prima della Conciliazione. Testo B (già in MACH, 261-62).
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», 2 marzo 1929 cit., pp. 4^1-67.
2 Nell'articolo citato della «Civiltà Cattolica», questo ricordo del
senatore Alfredo Petrillo è cosi riprodotto: «Era morto Bene­
detto XV, narra il sen. Petrillo nel "Popolo d'Italia" (17 feb­
braio), e agonizzava il Ministero Bonomi malgrado l'assistenza
spirituale di don Sturzo e forse a cagione di quella. Alla Camera
era grande l'agitazione non per il prossimo Conclave, ma per la
crisi ministeriale imminente. I gruppi sedevano in permanenza.
Il gruppo di destra, presieduto dall'on. Salandra, aveva tenuto la
sua riunione; nella sala era rimasto l'on. Salandra con l'on. Ricci,
con me e con qualche altro. Il gruppo fascista era nella sala atti­
gua. Si apri la porta di comunicazione, entrò l'on. Mussolini se­
guito dall'on. Acerbo, e, se non ricordo male, dall'on. Federzoni;
andò diritto a Salandra e gli disse, secco e risoluto: "Credo di
grande importanza politica che la Camera italiana commemori il
Pontefice. Ella, on. Salandra, sarebbe il più indicato a parlare".
L'on. Salandra restò perplesso, sorpreso dalla inaspettata propo­
sta. "Si - rispose, forse più per deferenza che per convinzione - si,
la commemorazione avrebbe la sua importanza, ma - aggiunse
dopo una pausa - io non potrei essere l'oratore, perché ciò che
dovrei dire non è opportuno si dica in una commemorazione".
L'on. Salandra, evidentemente; guardava al passato, anche prossi­
mo, Mussolini lavorava già per un avvenire. Non importa se an­
cora lontano. Benedetto XV non fu commemorato alla Camera,


Gramsci probabilmente aveva presente la recensione dell'«An­nuario Pontificio» per l'anno 1929 pubblicata nella rubrica *Bi-bliografia' della «Civiltà Cattolica», 4 maggio 1929 (anno lxxx, vol. II), p. 252.
§ 68. Mons. Francesco Lanzoni, Le Diocesi d'Italia... Testo B (già in INT, 31-32).
1 L'indicazione bibliografica e le notizie su questo volume del Lan­
zoni sono ricavate dall'articolo-rassegna Uorigine delle antiche
Diocesi d'Italia secondo la leggenda e secondo la critica storica,
in «La Civiltà Cattolica», 18 maggio 1929 (anno lxxx, vol. II),
pp. 327-42.
2 Cfr Henri Pirenne, Les villes du Moyen Age. Essai d'histoire èco-
nomique et sociale, M. Lamertin ed., Bruxelles 1927 [FG, C.
carc., Turi I].
3 Anche le indicazioni sugli studi del Duchesne e dello Harnack
sono ricavate dall'articolo della «Civiltà Cattolica», citato nella
precedente nota 1.
§ 69. Nozioni enciclopediche.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 26 (xn), § 6: Lo Stato «veilleur de nuit» (Q, 2302-303; già in MACH, 130-31).
1 Cfr ciò che Gramsci scrive sullo stesso argomento nel Quader­no 6 (VIII), § 88.
2682 NOTE
§70. Stato è Chiesa.
Testo B (già in MACH, 259-60).
1 Cfr Ignotus, Stato fascista, Chiesa e scuola cit., pp. 67-68.
2 Cfr «La Civiltà Cattolica», 18 maggio 1929 (anno lxxx, vol. II),
PP- 373-74 (nella rubrica 'Cose italiane*).
3 Cfr Ignotus, Stato fascista, Chiesa e scuola cit., p. 66.
4 Cfr «La Civiltà Cattolica», i° giugno 1929 cit., pp. 414-27. In
questo articolo sono citati sia il R. Decreto i° ottobre 1923 che
l'articolo della «Tribuna» del 21 marzo 1929, ricordati da
Gramsci.
§71. Natura dei Concordati. Testo B (già in MACH, 26061).
1 Cfr Lettera di S.S. Pio XI alVE.mo Card. Segretario di Stato, in «La Civiltà Cattolica», 15 giugno 1929 (anno lxxx, vol. II), pp. 481-89). Il passo citato nel testo è a p. 483 (il corsivo è di Gramsci).


QUADERNO 5 (IX) §§70-81
cit., pp. 7-10 (si tratta di una nota bibliografica pubblicata insie­me ad articoli commemorativi per la morte del Ferraris).
§76. Sulla crisi del 98. Testo B (già in R, 224).
1 I titoli di questi articoli, pubblicati sulla «Nuova Antologia», so­no tratti dalla nota bibliografica citata nel paragrafo precedente.
§ 77.Il passaggio di Garibaldi in Calabria nel 1860. Testo B (già in R, 186-87).
1 Anche l'indicazione di questo articolo è tratta dalla nota biblio­grafica citata nel precedente § 7^.
§ 78. Monachesimo e regime feudale. Testo B (già in INT, 32).
1 Tutto il contenuto del paragrafo è ricavato dall'articolo di C. Ca-lisse, San Benedetto, in «Nuova Antologia», i° luglio 1929 cit., pp. 11-29.

§ 72. Passato e presente. Testo B (già in PP, 129-30).
1 Cfr La Conciliazione fra lo Stato italiano e la Chiesa. Cenni cro­nistoria, in «La Civiltà Cattolica», 6 aprile 1929 (anno lxxx, vol. II), pp. 57-70. Il brano dell'«Osservatore Romano», ripro­dotto da Gramsci, è citato alle pp. 68-69 (nota 1), di questo ar­ticolo.
§ 73. Direzione politico-militare della guerra. Testo B (già in MACH, 204).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 giugno 1929 cit., pp. 526-27.
§ 74. Funzione cosmopolitica degli intellettuali italiani. Testo B (già in INT, 29-31).
1 Tutti i dati bibliografici e le citazioni riprodotte in questo para­grafo sono ricavati dalla rubrica 'Notizie e commenti' (San Be­nedetto e Cassiodoro), in «La Nuova Antologia», i° luglio 1929 (anno lxiv, fase. 1375), pp. 126-29.
§ 7^. Maggiorino Ferraris e la vita italiana dal 1882 al 1926. Testo B (inedito).
1 Cfr Scritti di M. Ferraris, in «Nuova Antologia», i° luglio 1929
§ 79. A. G. Bianchi, I clubs rossi durante l'assedio di Parigi. Testo B (già in R, 196-97).

1 Cfr «Nuova Antologia», i° luglio 1929 (anno lxiv, fase. pp, 46-55.
§ 80. Sorel e i giacobini. Testo B (già in MACH, 161).
1 A. G. Bianchi, I clubs rossi durante Vassedio di Parigi, in «Nuo­
va Antologia», i° luglio 1929 cit., p. 47.
2 II titolo cosi abbreviato della nota opera di Proudhon è ripreso
dall'articolo citato di A. G. Bianchi; il titolo completo è De la
justice dans la Revolution et dans VEglise (1858).
§ 8r. Passato e presente. Distribuzione territoriale della popolazione italiana.
Testo B (già in PP, 101).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° luglio 1929 cit., pp. 102-15 (tutti i dati citati da Gramsci sono tratti dalle pp. 111-12); la prima par­te di questo articolo di Giorgio Mortara era apparsa nel prece­dente fascicolo della «Nuova Antologia», 16 giugno 1929 cit., pp. 485-96. Questo saggio del Mortara era già stato utilizzato da Gramsci nel Quaderno 2 (XXIV), § 124.
2684 NOTE
§ 82. Funzione cosmopolita degli intellettuali italiani. Testo B (già in INT, 60-61).
1 Cfr Carlo Segré, Il Petrarca a Montpellier; in «Nuova Antolo­
gia», 16 luglio 1929 (anno lxiv, fase. 1376), pp. 137-53.
2 Ibid.y p. 140.
§ 83. Funzione cosmopolita degli intellettuali italiani. Testo B (già in INI, 65).
1 Cfr Ferdinando Nunziante, Gli italiani in Russia durante il se­
colo xviii, in «Nuova Antologia», 16 luglio 1929 cit., pp. 187-
210.
2 Ibid., p. 196.
§ 84. Letteratura popolare. Testo B (già in LVN, 142).
1 Cfr Laura Torretta, L'ultima fase di Wells, in «Nuova Antolo­
gia», 16 luglio 1929 cit., pp. 217-28.
2 Sul confronto tra Wells e Verne cfr anche Quaderno 3 (XX), § 149.
§ 85. Sviluppo dello spirito borghese in Italia. Testo B (già in INT, 33-35).
1 Cfr Manlio Torquato Dazzi, Nel VI centenario della morte di Al­
bertino Mussato, in «Nuova Antologia», 16 luglio 1929 cit., pp,
154-75*
2 Cfr Alfredo Lensi, Palazzo Vecchio, Treves-Bestetti-Tuminelli,
Milano-Roma 1930; di questo libro Gramsci aveva avuto notizia
attraverso diverse recensioni: ad esempio, di Corrado Pavolini,
in «LTtalia letteraria» del 9 febbraio 1930 (anno 11, n. 6), e di
Nello Tarchiani, Vita vissuta in Palazzo Vecchio, in «Il Marzoc­
co», 9 febbraio 1930 (anno xxxv, n. 6).
§ 86. Inghilterra.
Testo B (già in MACH, 174-75).
1 In questo paragrafo Gramsci tiene presente e discute l'articolo di Augur, La politica della Gran Bretagna, in «Nuova Antolo­gia», 16 luglio 1929 cit., pp. 211-16. Su Augur cfr Quaderno 2 (XXIV), § 32.
§ 87. Direzione politico-militare della guerra 1914-1918. Testo B (già in MACH, 203-4).
1 Cfr Mario Caracciolo, Il comando unico e il comando italiano nel 1918, in «Nuova Antologia», 16 luglio 1929 cit., pp. 229-40.


QUADERNO 5 (IX) §§ 82-90
2 Ibid., p. 232.
3 Né sulT«Avanti!», infatti, né su altri giornali si trova menzione
di questo episodio di Palazzo Siccardi (sede della Camera del La­
voro di Torino) durante la notte di capodanno del 1919.
§ 88. Sul Risorgimento italiano. Michele Amari e il sicilianismo. Testo B (già in R, 133-35)-

Cfr Francesco Brandileone, Michele Amari, in «Nuova Antolo­gia», i° agosto 1929 (anno lxiv, fase. 1377), pp. 352-59.
2 Gramsci allude al discorso pronunciato a Palermo da Vittorio
Emanuele Orlando, il 28 luglio 1925. In polemica con i fascisti,
che lo accusavano di appoggiare per interessi mafiosi la lista di
opposizione nelle elezioni amministrative, Orlando aveva detto:
«Se per mafia si intende l'aiuto di amico ad amico, se per mafia
si intende l'amor proprio di popolo, se per mafia si intende l'af­
fetto portato fino al parossismo, la fedeltà fino all'esasperazione,
allora, da palermitano a palermitano vi dico: io sono il primo
mafioso» (dal resoconto delT«Avanti !», 29 luglio 1925).
3 Cfr Brandileone, Michele Amari cit., p. 353.
4 L'indicazione bibliografica è tratta dall'articolo citato di Brandi-
leone (p. 358 nota 1).
5 Ibid., p. 355.
6 Ibid.,p. 358.
§ 89. Gabriele Gabbrielli, India ribelle. Testo B (già in PP, 212).
1 Cfr Gabriele Gabbrielli, India ribelle, in «Nuova Antologia»,
i° agosto 1929 cit., pp. 375-84.
2 Ispolcom è la sigla con cui veniva indicato, anche nell'articolo ci­
tato del Gabbrielli, il Comitato esecutivo della Internazionale co­
munista.
3 Nel testo del Gabbrielli: Entente con tre la Troisième Interna­
tionale.
4 Cfr Henri Massis, Défense de l'Occident, Plon, Paris 1927 [FG,
C. carc., Milano]; un giudizio su questo libro è nella lettera a
Berti dell'8 agosto 1927 (cfr LC, 112).
5 Cfr nota 7 al Quaderno 1 (XVI), § 24.
6 Anche l'indicazione di questo articolo di Romain Rolland è rica­
vata dall'articolo citato del Gabbrielli (p. 377 nota 2).
§ 90. Noterelle di cultura islamitica, Testo B (già in INT, 79-80).

NOTE
[NOTE
]2686
* Cfr Bruno Ducati, I santi nell'Islam, in «Nuova Antologia», i° agosto 1929 cit., pp. 360-74.
§91. Rinascimento e Riforma. Testo B (già in R, 30-32).
1 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 14.
2 Alfredo Galletti, La lirica volgare del Cinquecento e Vanima del
Rinascimento, in «Nuova Antologia», i° agosto 1929 cit., pp.
273-92.
3 Ibid., p. 277.
§92. Diplomazia italiana. Testo B (già in MACH, 193).
1
Veracissimus [Tommaso Tittoni], I documenti diplomatici fran­cesi (1^11-1^12), in «Nuova Antologia», 16 agosto 1929 (anno lxiv, fase. 1378), ,pp. 456-68. Sullo stesso argomento cfr Qua­derno 2 (XXIV), § 59, dove Gramsci si occupa di un altro artico­lo del Tittoni sulla «Nuova Antologia», a proposito dell'inci­dente del Carthage e del Manouba, in rapporto anche alla versio­ne data dal Lumbroso nel secondo volume dell'opera Le origini economiche e diplomatiche della guerra mondiale cit.
Gramsci si riferiva probabilmente a un volume di cui doveva aver visto qualche segnalazione: Tommaso Tittoni, Nuovi scritti di politica interna ed estera, Treves, Milano 1930; il volume rac­coglie in effetti, insieme ad alcuni discorsi al Senato, articoli già apparsi sulla «Nuova Antologia», ma non l'articolo sui docu­menti diplomatici francesi citato da Gramsci.
§ 93. Costumi italiani nel settecento. Testo B (già in PP, 135).
1 Cfr Alessandro Giulìni, Una dama avventuriera del Settecento,
in «Nuova Antologia», 16 agosto 1929 cit., pp. 499-506.
§ 94. Carattere negativo popolare-nazionale della letteratura italiana. Testo B (già in LVN, 92).
J Cfr Enrico Thovez, Il pastore, il gregge, la zampogna. Dall'Inno a Satana alla «Laus vitae», Nuova edizione con l'aggiunta di un capitolo: Dai cani da guardia ai critici, Ricciardi, Napoli 1911.
2 Cfr Alfonso Ricolfi, Enrico Thovez poeta e il problema della for­
mazione artistica, in «Nuova Antologia», 16 agosto 1929 cit.,
pp. 469-83.
3 L'articolo di Prezzolini Thovez il precursore è segnalato in una
nota a p. 471 dell'articolo citato di Ricolfi sulla «Nuova An­
tologia».


QUADERNO 5 (IX) §§ 9I-IOO 2687
§ 95. L'uomo del Quattrocento e del Cinquecento. Testo B (già in R, 32-33).
1 Cfr Vittorio Cian, Il conte Baldassar Castiglione (1529-1929), in
«Nuova Antologia», 16 agosto 1929 cit., pp. 409-23 (I); i° set­
tembre 1929 (anno lxiv, fase. 1379), pp. 3-18 (II).
2 La citazione di Francesco Sansovino è tratta dalla prima parte
dell'articolo sopra segnalato di Cian, p. 410.
3 Cian, Il conte Baldassar Castiglione cit. (II), pp. 8-9.
4 Anche l'indicazione di questa edizione del Corte giano è ricavata
dallo stesso articolo di Cian, I, p. 418 nota 7. Cfr Vittorio Cian,
Il Cortegiano del Conte Baldesar Castiglione, 3* ed. riveduta e
corretta Sansoni, Firenze 1929.
§ 96. Carattere negativo nazionale-popolare della letteratura italiana. Testo B (già in LVN, 141).
1 L'indicazione è tratta dall'articolo di Cian citato nel paragrafo precedente (II, p. 4).
§ 97. Gli intellettuali. Testo B (già in INT, 126).
1 Cfr Quaderno 4 (XIII), § 50, p. 2ibis.
2 L'annuncio è ricavato da una nota dello stesso E. Salaris nella
rubrìca ^Notizie e commenti' (La Società letteraria di Verona), in
«Nuova Antologia», i° settembre 1929 cit., p. 128 nota 1.
?
§ 98. Storia del dopoguerra. Testo B (già in MACH, 219).
1 Cfr Giovanni Marietti, Il trattato di Versailles e la sua esecuzione, in «Nuova Antologia», 16 settembre 1929 (anno lxiv, fase. 1380), pp. 243-54 (I); *6 ottobre 1929 (anno lxiv, fase. 1382), pp. 500-12 (II).
§ 99. Armamento della Germania al momento dell'armistizio. Testo B (già in MACH, 182).
1 I dati contenuti in questo paragrafo sono tratti dall'articolo di Marietti citato nel precedente § 98 (cfr «Nuova Antologia», 16 ottobre 1929 cit., p. 506 e nota 4).
§ 100. Funzione cosmopolita degli intellettuali italiani» Testo B (parzialmente già in JNT, 56).
1 Ettore Lo Gatto, L'Italia nelle letterature slave, in «Nuova An­tologia», 16 settembre 1929 cit., pp. 232-42 (I); i° ottobre 1929

NOTE
[NOTE
]2688
(anno lxiv, fase. 1381), pp. 327-46 (II); 16 ottobre 1929 cit, pp. 427-39 (HI).
§ 101.1 nipotini di padre Bresciani. Filippo Crispolii. Testo B (già in LVN, 188).
1 Filippo Crispolti, La madre di Leopardi, in «Nuova Antologia»,
16 settembre 1929 cit., pp. 137-48.
2 Cfr Alessandro Varaldo, Pellegrinaggio a Recanati, in «Nuova
Antologia», 16 settembre 1929 cit., pp. 149-74. L'episodio citato
da Gramsci è a p. 159.
§102. Letteratura italiana. Contributo dei burocratici. Testo B (parzialmente già in LVN, 98 nota).
1 Cfr, in questo stesso quaderno, il precedente § 38.
2 Dalla rubrica 'Notizie e commenti' (Nazioni e minoranze et ni-
che), in «Nuova Antologia», 16 settembre 1929 cit., pp. 267-71.
§103. Letteratura popolare. Teatro. Testo B (già in LVN, 132-33).
1 Alberto Manzi, Il conte Giraud, il Governo italico e la censura
(con documenti inediti d'archivio e di cronaca), in «Nuova Anto­
logia», i° ottobre 1929 cit., pp. 359-80. Il brano citato è a p. 370.
2 Ibid., pp. 371 e 372.
§ 104. Il Cinquecento. Testo B (già in LVN, 70-71).
1 L'indicazione bibliografica è ricavata dall'articolo di Ireneo Sa-
nesi, citato più avanti, alla nota 4 (p. 277 nota 1).
2 Cfr Benedetto Croce, Intorno alla commedia italiana del Rinasci­
mento, in «La Critica», 20 marzo 1930 (anno xxvm, fase. 2),
pp. 97-99.
3 Cfr Ireneo Sanesi, La Commedia, vol. I, Vallardi, Milano 1911
(vol. II, 1935).
4 Id., La Venexiana, in «Nuova Antologia», i° ottobre 1929 cit.,
pp. 273-81.
5 Anche queste indicazioni sono ricavate dall'articolo citato di Sa­
nesi.
§105. Americanismo.
Testo B (già in MACH, 352-53).
1 Carlo Linati, Babbitt compra il mondo, in «Nuova Antologia», 16 ottobre 1929 cit., pp. 492-99.


1


2689
[2689
]QUADERNO 5 (IX) §§ IOI-IO
2 Ibtd.y p. 492.
3 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 21. Sullo stesso argomento al­
tre osservazioni di Gramsci nel Quaderno 6 (VIII), § 49.
4 Su questo volume di Siegfried cfr nota 3 al Quaderno 3 (XX), § 68.
Il riferimento di Gramsci trova però riscontro non nella prefa­
zione di questo libro, ma nella prefazione, già altre volte citata,
dello stesso Siegfried all'opera di Philip, Le Problème ouvrier aux
États-Unis cit. (cfr pp. xv-XVI).
§ 106. Luigi Villari, Il governo laburista britannico. Testo B (già in PP, 222).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 ottobre 1929 cit., pp. 467-78-
2 Direttore della «Nuova Antologia» era Tommaso Tittoni, presi­
dente del Senato dal 1919 al 1929, e successivamente presidente
dell'Accademia d'Italia.
§ 107. Italia e Palestina. Testo B (inedito).
1 Cfr Romolo Tritonj, La riforma del mandato sulla Palestina, in «Nuova Antologia», 16 ottobre 1929 cit., pp. 479-91-
t
§ 108. Sicilia. Il Pantheon siciliano di S. Domenico. Testo B (già in PP, 217).

1
[1
]Questa notizia sul Pantheon di Palermo è attinta dalla prima parte (p. 86) dell'articolo della «Nuova Antologia», citato nel paragrafo seguente.
§ 109. Sicilia.
Testo B (già in PP, 225).
1 Cfr Romeo Vuoli, // generale Giacinto Carini, in «Nuova Anto­
logia», i° novembre 1929 (anno lxiv, fase. 1383), pp. 86-98 (I);
16 novembre 1929 (anno lxiv, fase. 1384), pp. 214-26 (II).
2 Ibid., I, p. 88.
3 L'indicazione bibliografica è tratta dalla nota 2 di p. 88 della
prima parte dell'articolo citato del Vuoli.
§110. Francia e Italia, Testo B (già in PP, 37).
1 La citazione di Victor Hugo è ripresa dall'articolo citato di Ro­meo Vuoli, Il generale Giacinto Carini, in «Nuova Antologia», i° novembre 1929 cit,, p. 91.
2690 NOTE
Sin. L'Accademia d'Italia. Testo B (inedito).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° novembre 1929 cit., pp. y6 (discorso di Mussolini), pp. 7-14 (discorso di Tittoni).
§ 112. Carlo Schanzer, Sovranità e giustizia nei rapporti fra gli Stati. Testo B (inedito).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° novembre 1929 cit., pp. 17-32.
§ 113. Su Enrico ìbsen. Testo B (già in MACH, 307).
1 Guido Manacorda, Il pensiero religioso di Enrico Ibsen, in «Nuo­va Antologia», i° novembre 1929 cit., pp. 58-77.
§ 114. Enciclopedia di concetti politici, filosofici ecc. Postulato.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 26 (xn), § 7: Postulato (Q, 2303; già in PP, 160).
§ 115. Nicolò Machiavelli. Testo B (già in MACH, 212).
1 Cfr Giuseppe Lesca, Lettere di Niccolò Machiavelli, in «Nuova
Antologia», i° novembre 1929 cit., pp. 43-57.
2 Queste notizie bibliografiche sono ricavate dall'articolo citato di
Lesca, pp. 43 nota 1 e 56 nota 9.
§ 116. G. B., La Banca dei regolamenti internazionali. Testo B (già in MACH, 221).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 novembre 1929 cit., pp. 231-42.
§ 117. Argus, Il disarmo navale, i sottomarini e gli aeroplani. Testo B (già in MACH, 220).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 novembre 1929 cit., pp. 227-30.
§118. Stresemann.
Testo B (già in MACH, 220).
1 Cfr Francesco Tommasini, J7 pensiero e l'opera di Gustavo Stre-seman, in «Nuova Antologia», 16 novembre 1929 cit., pp. 182-196.
§119. Enciclopedia di concetti politici, filosofici, ecc. Classe media.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 26 (xxn), § 8: Classe media (Q, 2303-35; già in MACH, 148-49).
J
QUADERNO 5 (IX) §§ III-23 2691
§ 120. Nazionalismo culturale cattolico. Testo B (già in MACH, 285).
1 Cfr l'articolo già citato Religione e filosofia nelle scuole medie (vedi il precedente § 70), in «La Civiltà Cattolica», i° giu­gno 1929 cit., p. 424, dove è l'invito a «restaurare l'insegnamento della filosofia perenne detta tomista dal suo maggior astro, ed an­che italiana, per la medesima ragione e perché in Italia se ne pos­siede la più chiara tradizione...»
§121. Francia.
Testo B (già in MACH, 219).

quest'opera di André Siegfried è copertina del Quaderno 2 (XXIV).
[quest'opera di André Siegfried è copertina del Quaderno 2 (XXIV).
]
1
[1
]L'indicazione bibliografica di ripetuta nella terza pagina di
§122. Nazionale-popolare. Testo B (già in PP, 157).
1 Cfr Quaderno 3 (XX), § 63, in particolare a p. 36.
2 Questi due articoli della «Civiltà Cattolica», sono stati già citati
nel precedente § 51. I dati contenuti in questo paragrafo sono
ricavati dal primo di questi due articoli, pp. 206-7 nota.
t
§123. Rinascimento. Testo B (già in R, 17-28).
1 Vittorio Rossi, Il Rinascimento, in «Nuova Antologia», 16 no­
vembre 1929 cit., pp. 137-50.
2 Cfr Henri Pirenne, Les villes du Moyen Age cit.
3 Questi articoli di Ezio Levi sono stati poi raccolti nel volume Ca­
stelli di Spagna, ricordato anche da Gramsci: cfr Quaderno 4
(xni), § 92.
4 La stessa osservazione era già stata fatta da Gramsci nel Qua­
derno 4 (XIII), § 60. Per il richiamo a Labriola cfr la nota 2 al
citato paragrafo.
5 Cfr nota 7 al Quaderno 4 (XIII), § 3.
6 Cfr Vittorio Rossi, Il Quattrocento, Vallardi, Milano s. d. (2* ed.
1931).
7 Cfr Giuseppe Toffanin, Che cosa fu l'umanesimo. Il Risorgimento
della antichità classica nella coscienza degli italiani fra i tempi di
Dante e la Riforma, Sansoni, Firenze 1929 [FG, C. carc., Turi
III]. Gramsci chiese di ordinare in libreria questo volume di Tof­
fanin in una lettera a Tania del 23 novembre 1931 (cfr LC, 529).
Cfr anche, in questo stesso Quaderno, il successivo § 160, dove
Gramsci mostra di aver letto il libro.
2692 § 124. Passato e presente. Alcuni intellettuali. TestoB (giàin??, 134). [2692 § 124. Passato e presente. Alcuni intellettuali. TestoB (giàin??, 134). ]NOTE Cfr Quaderno 2 (XXIV), § 64 e nota 1. 2 Cfr Raffaele Garofalo, Le scienze giuridiche nel secolo xix, in Ultalia e gli italiani del secolo xix, a cura di Jolanda De Blasi (studi di Antonio Baldini, Emilio Bodrero, Filippo Bottazzi, Fi­ lippo Crispolti, Silvio D'Amico, Jolanda De Blasi, Giuseppe De Robertis, Alberto De Stefani, Giorgio Antonio Garbasso, Raf­ faele Garofalo, Domenico Guerri, Arturo Marpicati, Ugo Ojetti, Ildebrando Pizzetti, Michele Scherillo, Arrigo Solmi, Nicola Zin- garelli), Le Monnier, Firenze 1930 [FG, C. carc., Turi II]. Il vo­ lume raccoglie una serie di conferenze tenute al Lyceum di Fi­ renze tra il 1928 e il 1929. Nella conferenza di Garofalo (pp. 407- 430) si legge, tra l'altro: «La seconda metà del passato secolo ci aveva condotto al materialismo in filosofia, al dispregio della ge­ rarchia e di ogni autorità in politica, in onta al diritto costituzio­ nale... ed a ogni altro diritto! - L'epoca presente assiste alla ri­ surrezione degli ideali. AI risorgere del culto di essi è dovuto il meraviglioso risollevarsi della Patria nostra. Senza di essi non sa­ remmo sfuggiti allo avvilimento del turpe bolscevismo. - È me­ rito incontrastabile dell'uomo che ci governa, di aver fatto bale­ nare nel popolo quella luce misteriosa che viene dall'alto, e che sebbene lontana, è pure benefica come il chiarore sidereo su di una via oscura e sconosciuta» (p. 428). Nella conclusione della conferenza Garofalo ricordava infine d'aver auspicato fin dal 1902 l'avvento di una dittatura personale: «E la storia è là per mostrare i miracoli dell'opera individuale, per mostrare che tal­ volta un uomo solo può infondere nuova vita a una gente già mezzo disfatta, e spingerla su per i più ardui sentieri, perché, in fondo ad essi, faccia balenare la luce della gloria, la sola cosa che, in onta al materialismo storico, è stata, e sarà sempre, atta a ri­ scaldare e commuovere un popolo intero!» (p. 430). 3 Gramsci allude qui al discorso tenuto da Gentile a Palermo il 31 marzo 1924 (pubblicato poi in Che cosa è il fascismo. Discorsi e polemiche, Vallecchi, Firenze 1925, pp. 41-63). In questa occa­ sione Gentile aveva dichiarato: «Ogni forza è forza morale, per­ ché si rivolge sempre alla volontà; e qualunque sia l'argomento adoperato - dalla predica al manganello - la sua efficacia non può essere altra che quella che sollecita infine interiormente l'uomo e lo persuade a consentire» (pp. 50-51). Contro questa posizione, che fu definita allora «filosofia del manganello», Croce polemizzò in una postilla dell'anno successivo, Fissazione filosofica, in «La Critica», 20 luglio 1925 (anno xxni, fase. IV), pp. 252-56, com­ presa poi in Cultura e vita morale, 2* ed. cit., pp. 293-300, cfr in particolare pp. 295-96. Su questa polemica di Croce con Gentile Gramsci ritorna più ampiamente nel Quaderno 6 (VIII), § 112. 4 Cfr Baldini, Carducci, Pascoli, D'Annunzio, in Ultalia e gli ita- QUADERNO 5 (IX) §§124-25 liani del secolo xix cit., pp. 231-54. L'ultima parte della confe­renza è dedicata alle idee politiche di Carducci e di Pascoli, viste in confronto all'ideologia fascista. s Un altro accenno di Gramsci all'iniziativa del senatore Garofalo per fare aumentare i canoni enfiteutici è già nel Quaderno 2 (XXIV), § ^. Sulla questione della segregazione cellulare cfr la lettera a Carlo del 26 gennaio 1931: «Certe allusioni fatte in Se­nato, specialmente dal sen. Garofalo nel 1929, per cui non si dovrebbe cercare di attenuare il carattere "afflittivo" del carcere (anche se la tesi di Garofalo, che si riferiva specialmente alla se­gregazione cellulare, sia stata respinta dal governo) potrebbero indicare la possibilità di misure restrittive» (LC, 404). 6 Cfr Giovanni Gentile, Fascismo e cultura, Treves, Milano 1928 [FG, C. carc., Turi I], pp. 16-37 («Lavoro e cultura»: discorso inaugurale della Scuola di Cultura sociale del comune di Roma, tenuto nell'Aula Magna del Collegio Romano il 15 gennaio 1922).
§ 125. Riviste-tipo. Rassegne critiche bibliografiche. Testo B (già in INT, 149).
1 Dei libri di Omodeo di storia delle religioni Gramsci aveva in
carcere il noto manuale scolastico (richiesto a Tania nella lettera
del 3 giugno 1929, cfr LC, 279): Adolfo Omodeo, Religione e Ci­
viltà. Dalla Grecia antica al cristianesimo, Principato, Messina
s. d. (1924) [FG, C. carc., Turi II]. Solo nell'ultimo periodo di
Turi avrà anche un altro volumetto (richiesto a Tania nella let­
tera del 3 maggio 1933, cfr LC, 777): Adolfo Omodeo, Gesù il
Nazoreo, La Nuova Italia, Venezia 1927 [FG, C. carc., Turi IV].
Altre opere di Omodeo sulla storia del cristianesimo erano note
a Gramsci probabilmente prima dell'arresto, e, in ogni caso, attra­
verso recensioni e rassegne critiche: tra queste alcune pagine di
Croce nello scritto Intorno alle condizioni presenti della storio­
grafia in Italia, III: La storiografia della filosofia e della religione,
in «La Critica», 20 maggio 1929 (anno xxvn, fase. III), pp. 161-
176, ristampato poi in Appendice alla seconda edizione della Sto­
ria della storiografia italiana del secolo decimonono, Laterza, Ba­
ri 1930. Questo scritto di Croce è stato utilizzato da Gramsci
anche in un'altra nota: cfr nota 4 al Quaderno 14 (1), § 4.
2 Si tratta della collana «Christianisme», già ricordata da Gramsci
nel precedente § 1 (cfr nota 4), e dell'altra collana parallela «Ju-
dafsme», anch'essa diretta da P.-L. Couchoud per le edizioni Rie-
der di Parigi.
3 Alessandro Chiappelli, Il culto di Maria e gli errori della recente
critica storica, in «Nuova Antologia», i° dicembre 1929 cit., pp.
273-88.
4 Questo articolo di Salvatorelli è citato nella nota 2, p. 279, del­
l'articolo citato di Chiappelli.
2694
NOTE
QUADERNO 5 (IX) §§ 126-34
2695

§ 126. Passato e presente. Gli intellettuali: la decadenza di Mario Missiroli.
Testo B (già in PP, 110-12).
1 Questo articolo di Missiroli è già stato ricordato nel Quaderno 4
(XIII), § 44.
2 Anche questo articolo è ricordato nel già citato § 44 del Qua­
derno 4 (XIII).
§ 127. Machiavelli.
Testo B (già in MACH, 89-94).
1 M, Azzalini, La politica, scienza ed arte di Stato, in «Nuova An­
tologia», 16 dicembre 1929 cit, pp. 540-43 (nella rubrica 'Noti­
zie e Commenti').
2 Cfr, ad esempio, il precedente § 123.
3 Queste citazioni di Henri Bergson (tratte da Vévolution créatri­
ce) sono ricavate da una nota di L. Gessi, Uarte come conoscenza
degli individuali, nella rubrica 'Notizie e Commenti* dello stesso
fascicolo citato della «Nuova Antologia), 16 novembre 1929, pp.
536-40 (cfr in particolare p. 537).
§128. Lorianismo. Domenico Giuliotti.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 28 (in), § 16: Dome-nico Giuliotti (Q, 2333; già in INT, 193-94).
1 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 25, p. 13bis e nota 5.
2 La citazione è ripresa da «L'Italia letteraria», 15 dicembre 1929
cit.; la prefazione di Giuliotti vi è pubblicata con il titolo Santi
ed Eroi.
3 Una nota redazionale allo scritto citato delT«Italia letteraria»
avvertiva che il volume Profili di Santi (di cui si riportava la pre­
fazione di Giuliotti) era di prossima pubblicazione.
§129. Passato e presente. I cattolici e lo Stato. Testo B (già in PP, 122).
1 Cfr Tra «ratifiche e rettifiche». La parola del Papa, in «La Ci­viltà Cattolica», 20 luglio 1929 (anno lxxx, vol. Ili), pp. 97-105. L'articolo (che, come di consueto, non è firmato; l'identificazione dell'autore è basata sul volume citato di Indici) interviene nella polemica tra il Vaticano e il governo fascista accesasi poco dopo la firma del Concordato. A proposito del Plebiscito (24 marzo 1929), l'accenno di Gramsci riguarda il seguente passaggio del­l'articolo: «che un esito cosi insolito nella vita politica delle na­zioni sia stato in massima parte effetto della popolarità universale della cosiddetta Conciliazione, è cosa evidente. Ma è anche per­suasione tanto comune che destò stupore il silenzio serbatone dal
solenne discorso della Corona, tenuto il 20 aprile dal Re stesso alla inaugurazione della nuova legislatura, che doveva dare ap­provazione e vigore agli accordi Lateranensi».
2 Nel fascicolo del 3 agosto 1929 della «Civiltà Cattolica» è ripro­dotto il testo di un decreto del prefetto di Roma, del 23 luglio, che ordinava il sequestro del fascicolo precedente, già citato, del 20 luglio «per il contenuto generico e specifico antiitaliano e antifascista dell'articolo di fondo, intitolato: Tra ratifiche e ret­tifiche».
§130. Nozioni enciclopediche.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 26 (xn), § 9: Ufficiale
(Q, 2305; già in PP, 167).
§131. Riviste-tipo. Una rubrica grammaticale-linguistica. Testo B (già in INT, 148-49).
1 Alle opere di storia della lingua francese di Maximilien-Paul-Émi-
le Littré e del Brunot Gramsci accenna anche nel Quaderno 3
(XX), § 76, p. 44.
2 Cfr Edmondo De Amicis, Vidioma gentile, Treves, Milano 1905
[G. Ghilarza, C. care.]. Un giudizio di Gramsci sull'Idioma gen­
tile del De Amicis è anche nella lettera a Julca del 9 agosto 1932
(LC, 657-5%).
§ 132. Passato e presente. Testo B (già in PP, 121-22).
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», 20 luglio 1929 cit., pp. 170-72 (nella rubrica 'Cronaca contemporanea': Cose romane).
§ 133. Azione Cattolica. I «Ritiri operai». Testo B (già in MACH, 231).
1 Dalla rubrica 'Rivista della stampa' («Come il popolo torna a
Dio». L'opera dei «Ritiri operai»), in «La Civiltà Cattolica»,
20 luglio 1929 cit., pp. 150-58.
2 II volume (Sant'Ignazio di Lojola, Esercizi spirituali, preceduti
dalla sua Autobiografia. Prefazione di Giovanni Papini, Cronolo­
gia e bibliografia, Libr. Ed. Fiorentina, Firenze 1928) è segnalato
nella stessa rubrica nel fascicolo cit. della «Civiltà Cattolica»
(p. 149), a proposito del libro di Papini Gli operai della vigna.
§ 134. Movimenti religiosi. Testo B (già in MACH, 286).
1 Lo spunto per le considerazioni svolte in questo paragrafo è tratto probabilmente dall'articolo Pace per mezzo delle Chiese?, in «La
2696
NOTE
QUADERNO 5 (IX) §§ I35'42
2697

Civiltà Cattolica», 20 luglio 1929 cit., pp. 106-15. Sullo stesso ar­gomento cfr il precedente § 17.
§ 135. Risorgimento italiano. Lamennais. Testo B (già in R, 183).
1 Cfr II P. Roothaan e il La Mennais, in «La Civiltà Cattolica»,
3 agosto 1929 cit., pp. 221-28.
2 Un articolo sul Lamennais (La fortuna del La Mennais e le pri­
me manifestazioni di Azione Cattolica in Italia), apparso su «La
Civiltà Cattolica» del 4 ottobre 1930, è segnalato e commentato
da Gramsci nel Quaderno 6 (VIII), § 188 e nel Quaderno 7
(vii), § 98. Un altro articolo su padre Roothaan, che Gramsci
aveva certamente presente, era apparso su «La Civiltà Cattolica»
del 20 luglio 1929 cit., pp. 126-34 (Il P. Giovanni Roothaan e
gli studi sacri della prima metà del secolo xix),
§ 136. Nozioni enciclopediche.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 139, in un testo C del Qua­derno 26 (xn), § 11: Rinascimento, Risorgimento, Riscossa, ecc., cfr in particolare pp. n-12 (Q, 2306; già in R, 36-37).
r
§ 137. Cattolici integrali, gesuiti, modernisti. Il caso dell*abate Tur-mei di Rennes.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 20 (xxv), § 4: Cattolici integrali, gesuiti, mo­dernisti, cfr in particolare pp. 29-30 (Q, 2099; già in MACH, 276).
1 Cfr Enrico Rosa s. J., L'Enciclica «Vascendi» e il modernismo.
Studii e commenti, 2a ed. «La Civiltà Cattolica», Roma 1909
[FG, C. care. Turi I], pp. 300-21. Probabilmente però la fonte
di Gramsci non è qui il libro di padre Rosa, che aveva in carcere,
ma l'articolo della «Civiltà Cattolica» citato alla nota seguente.
2 L'indicazione è ricavata dall'articolo La catastrofe del caso Tur-
mei e i metodi del modernismo critico, in «La Civiltà Cattolica»,
6 dicembre 1930 (anno lxxxi, vol. IV), a p. 437; di questo arti­
colo Gramsci si occupa in modo specifico nel Quaderno 6
(VIII), § 195.
?
§ 138. Il culto degli Imperatori. Testo B (già in MACH, 293).
1 G. Messina, L'apoteosi dell'uomo vivente e il Cristianesimo, in
«La Civiltà Cattolica», 17 agosto 1929 (anno lxxx, vol. Ili),
pp. 295-310 (I); 21 settembre 1929 (anno lxxx, vol. Ili), pp.
509-22 (II).
2 Ibid. (I), p. 297.

!
§139. Nozioni enciclopediche.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 136, nel citato testo C del Quaderno 26 (xn), § 11, cfr in particolare pp. 12-13 (Q> 2306-307; già in R, 37).
§ 140. Americanismo.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 28 (ni), § 17: G. A. Fa­nelli (Q, 2333-36; già in INT, 188-90).
1 Cfr Problemi sociali (Rassegna), in «La Civiltà Cattolica», 17 ago­
sto 1929 cit., pp. 328-35.
2 Ibid., p. 329.
3 Ibid., p. 330.
§ 141. Cattolici integrali, gesuiti, modernisti.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 20 (xxv), § 4, cfr in particolare pp. 30-34 (Q, 2100-103; già in MACH, 273-75).
1 La lunga crisi dell'«Action Frangaise» e sue cause, in «La Ci­
viltà Cattolica», 7 settembre 1929 (anno lxxx, vol. Ili), pp. 423-
430.
2 Ibid., p. 426.
3 Ibid., p. 423.
4 Ibid., p. 427,
5 Cfr il precedente § 14.
6 Cfr Francesco Salata, Per la storia diplomatica della Questione
Romana, I : Da Cavour alla Triplice Alleanza, con documenti ine­
diti, Treves, Milano 1929 [FG, C. carc., -Turi II], pp. 176-89,
227-34, 251-52.
7 Cfr La lunga crisi dell'«Action Frangaise» e sue cause cit., pp.
427-28.
8 Ibid.y pp. 428-29. Per la rivista «Fede e ragione», a cui allude
Gramsci nell'inciso a questa citazione, cfr il precedente §11.
9 Sul movimento di Henri Massis cfr il Quaderno 6 (VIII), § 195.
10 Cfr il precedente $66 e nota 7 al Quaderno 1 (XVI), § 24.
§ 142. Romanzi filosofici, utopie, ecc. Testo B (inedito).
1 L'indicazione di questa opera del Muratori è ripresa con ogni pro­
babilità dalla rubrica 'Rivista della stampa* (I martiri dell'Ame­
rica meridionale), in «La Civiltà Cattolica», 7 settembre 1929 cit.,
p. 431.
2 Cfr Pietro Colletta, Storia del reame di Napoli dal 1734 fino al
V (

NOTE
[NOTE
]2698
1825, tomo I, Tipografia elvetica, Capolago 1834, pp. 224-28. Nel 1927 Gramsci aveva avuto in prestito quest'opera del Col­letta dalla biblioteca del carcere di Milano (cfr LC, 68).
§ 143. Funzione internazionale degli intellettuali italiani. Testo B (già in INT, 21 nota 1).
1 La politica religiosa di Costantino Magno, in «La Civiltà Catto­
lica», 7 settembre 1929 cit., pp. 412-22.
2 Cfr Luigi Salvatorelli, Costantino il Grande, Formiggini, Roma
1928 («Profili», n. 103): citato a p. 413, nota 2, dell'articolo
della «Civiltà Cattolica» utilizzato da Gramsci in questo para­
grafo.
§ 144. Nozioni enciclopediche. Testo B (già in PP, 167).
§ 145. Passato e presente. Cristianesimo primitivo e non primitivo. Testo B (già in PP, 123).
1 I novelli B.B. Martiri Inglesi difensori del primato romano, in
«La Civiltà Cattolica», 21 dicembre 1929 (anno lxxx, vol. IV),
pp. 483-94.
2 Ibid., pp. 485 e 486. I corsivi sono di Gramsci.
§ 146. Direzione politico-militare della guerra del 1914. Testo B (già in MACH, 204).
1 Cfr P. N. Krassnoff, Dall'aquila imperiale alla bandiera rossa, Sa­
lani, Firenze 1929. Questo volume, che non è stato conservato tra
i libri del carcere, è però tra quelli che Gramsci era riuscito ad
avere nel novembre 1930, in seguito alle sue proteste contro un
divieto della censura carceraria (cfr LC, 365 e 385).
2 L'opinione del generale tedesco von Seeckt (ex capo della Reichs-
wehr) qui ricordata da Gramsci, è riferita in un articolo, fir­
mato ***, Della guerra e della pace, in «Nuova Antologia»,
16 agosto 1931 (anno lxvi, fase. 1426), pp. 409-25, cfr in parti­
colare p. 420.
§ 147. Funzione cosmopolita degli intellettuali italiani. Testo B (già in R, io).
1 Cfr Gioacchino Volpe, Il Medio Evo, Vallecchi, Firenze 1926.
2 Cfr Riccardo Bacchelli, Le molte vite, in «La Fiera Letteraria»,
i° luglio 1928 (anno iv, n. 27).

QUADERNO 5 (IX) §§ 143-51 2699
§148. Passato e presente. Inchieste sui giovani. Testo B (già in PP, 104-5).
1 Cfr La nostra inchiesta sulla nuova generazione, in «La Fiera let­teraria», 2 dicembre 1928 (anno iv, n. 49): risposte di Alessandro Chiappelli, Ferdinando Pasini, Alfredo Panzini; 9 dicembre 1928 (anno iv, n. 50): risposte di Antonino Anile, Agostino Lanzillo, Giuseppe Lombardo Radice, Francesco Orestano, Luigi Tonelli;
dicembre 1928 (anno iv, n. 51): risposte di Corrado Barba-gallo, Emilio Bodrero, Giuseppe Maggiore, Giovanni Vidari; 23 dicembre 1928 (anno iv, n. 52): risposte di Balbino Giuliano, Nicola Zingarelli; 30 dicembre 1928 (anno iy, supplemento al n. 52): risposte di Vincenzo Arangio Ruiz, Bindo Chiurlo, Ber­nardino Varisco; 6 gennaio 1929 (anno v, n. 1): risposta di Fran­cesco Biondolillo; 13 gennaio 1929 (anno v, n. 2): risposte di Nicola Festa, Dino Provenzal; 27 gennaio 1929 (anno v, n. 4): risposte di Mario Attilio Levi, Ettore Allodoli, Cesare Cattaneo ;
febbraio 1929 (anno V, n. 7): conclusione redazionale, Ad in­chiesta finita. La Gioventù di oggi.
§ 149. Passato e presente. La scuola. Testo B (già in PP, 109).
1 Questi articoli di Mario Missiroli .fanno parte della rubrica 'Ca­
lendario': Gli studi classici, Lo studio del latino, Abbasso l'este­
tica, in «L'Italia letteraria», 3 e io novembre e 17 novembre
1929 (anno 1, nn. 31, 32, 33).
2 Cfr «L'Italia letteraria», 23 febbraio 1930 (anno II, n. 8): Studi
classici.
$ 150. Funzione cosmopolita degli intellettuali italiani. Risorgimento. Testo B (già in INT, 41-42).
S 151. Linguistica.
Testo B (già in LVN, 210-11).
1 Gargano, La lingua nei tempi di Dante e l'interpretazione della
poesia cit. Del libro di Enrico Sicardi e della recensione del Gar­
gano Gramsci si occupa già nel Quaderno 4 (XIII), § 82.
2 Cfr Karl Vossler, Positivismo e idealismo nella scienza del lin­
guaggio, trad. it. di V. Gnoli, Laterza, Bari 1908, pp. 224-37, do­
ve si trova l'analisi estetica della favola di La Fontaine Le cor-
beau et le renard. Scrive il Vossler (p. 228): «Tenait en son bec
un fromage - altri avrebbero detto: un morceau de fromage. Ma
qui importa solo la qualità. La volpe lo vuole appunto perché è
formaggio. Ancora: altri, invece di son bec avrebbe detto dans
le bec. Ma conferendo a bec il pronome possessivo (il che è tut-

NOTE
[NOTE
]2700
t'altro che frequente nel francese) si desta l'immagine del tran­quillo e pieno possesso, di modo che la perdita del formaggio ap­parirà poi tanto più dolorosa». Quest'accenno alla discussione sull'interpretazione del Vossler della favola di La Fontaine è le­gato probabilmente a un ricordo degli studi universitari di lin­guistica di Gramsci.
§ 152. Utopie, romanzi filosofici, ecc. Testo B (già in R, 225).
1 Adolfo Faggi, Erewbon, in «Il Marzocco», 3 marzo 1929 (an­no xxxiv, n. 9).
§ 153. Letteratura popolare. Testo B (già in LVN, 142).
1 L'annotazione è con ogni probabilità suggerita dall'articolo di Giuseppe S. Gargano, 17 vario atteggiarsi di un poeta dialettale: Ferdinando Russo, in «Il Marzocco», 3 marzo 1929 cit.
§ 154.1 nipotini di padre Bresciani. Cardarelli e la «Ronda». Testo B (già in LVN, 182).
1 Cfr Luigi Russo, Parere su De Sanctis, in «La Nuova Italia»,
20 ottobre 1930 (anno 1, n. io), pp. 432-33 (nella rubrica Com­
menti e schermaglie').
2 Non sembra che Gramsci abbia letto questo libretto del Monta­
no; aveva visto però certamente la prefazione del Montano, pub­
blicata, con il titolo Agli amici della Ronda, in «La Fiera lette­
raria», i° luglio 1928 (anno iv, n. 28), e un commento di G. Titta
Rosa, Giornate di letture, VII: Montano, in «La Fiera lettera­
ria», 28 ottobre 1928 (anno iv, n. 44).

§ 155.1 nipotini di padre Bresciani. Testo B (già in LVN, 172).
1 Cfr «La Fiera letteraria», 9 settembre 1928 (anno IV, n. 37).
§ 156. Folklore.
Testo B (già in LVN, zzo).
1 Questa classificazione dei canti popolari proposta da Ermolao Rubieri è ripresa da un articolo di Giuseppe S. Gargano, Defini­zioni e valutazioni di poesia popolare, in «Il Marzocco», 5 mag­gio 1929 (anno xxxiv, n. 18).
u
l
QUADERNO 5 (IX) §§ I52-61 27OI
§157. Sicilia.
Testo B (già in PP, 217-18).
1 Tutte le notizie contenute in questo paragrafo sono ricavate dallo stralcio dell'articolo di Bottai scritto per la rivista «Studi ver-ghiani» pubblicato in «L'Italia letteraria», 13 ottobre 1929 (an­no 1, n. 28), sotto il titolo Un saggio di Giuseppe Bottai su Verga politico.
§ 158. Lorianismo. L'altimetria, i buoni costumi e Vintelligenza. Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 28 (in), § 18: Ualtime-tria, i buoni costumi e l'intelligenza (Q, 2336-37; già in INT, 174).
1 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 25, pp. 13 -13 bis.
2 Cfr Giuseppe S. Gargano, Un utopista di senso pratico. Il «Bel-
luzzi» di Ludovico Zuccolo, in «Il Marzocco», 2 febbraio 1930
(anno xxxv, n. 5).
§159. Risorgimento. I primi giacobini italiani. Testo B (già in R, 179-80).
1 L'indicazione bibliografica è ricavata dall'articolo di Arturo Pom-peati, Cultura e poesia nell'Italia napoleonica, in.«Il Marzocco», 2 febbraio 1930 cit. Anche la notizia su Francesco Lomonaco, au­tore del Rapporto al cittadino Carnot, è ripresa da questo articolo.
§ 160. Rinascimento. Testo B (già in R, 17).
1 Scrivendo questo paragrafo Gramsci mostra di aver letto questa
opera del Toffanin, già segnalata nel precedente § 123 (cfr no­
ta 7) e richiesta a Tania nella lettera del 23 novembre 1931; il
paragrafo è stato quindi scritto probabilmente nei primi mesi
del 1932.
2 Cfr Toffanin, Che cosa fu Vumanesimo cit., pp. 134-35.
3 Cfr il precedente § 123.
4 Cfr Giuseppe Toffanin, Fine dell'Umanesimo, Bocca, Torino
1920; Id., Il Cinquecento, Vallardi, Milano 1928 («Storia Let­
teraria d'Italia scritta da una Società di Professori»),
§ 161. Nozioni enciclopediche. Ascaro.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 26 (xn), § io: Ascari, krumiri, moretti, ecc. (Q, 2305-6; già in PP, 145).
QUADERNO 6 (Vili) §§ 1-9 2703
§ 5. Letteratura popolare. Romanzi d'appendice.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 21 (xvn), § 13: Romanzi polizieschi, cfr in par­ticolare p. 32 (Q, 2129-30; già in LVN, 116).
1 Le notizie su Vidocq e sul libro di Henry Jagot sono ricavate da un articolo di Georges Mongredien, Vidocq, in «Les Nouvelles Littéraires», 15 novembre 1930 (anno IX, n. 422). Le Memorie di Vidocq sono ricordate anche da Marx nella Sacra famiglia.
QUADERNO 6 (Vili)
§ i. Risorgimento. Avvenimenti del febbraio 1853 e moderati mila­nesi.
?
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 55: Gli avve­nimenti del febbraio 1853 a Milano e i moderati (Q, 2076-77; già in R, 152-53).
1 Luca Beltrami, Rievocazioni dell'Ottocento. Francesco Brioschi, in «Il Marzocco», 6 aprile 1930 (anno xxxv, n. 14).
§2.7 nipotini di padre Bresciani. Giulio Bechi.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 54: Giulio Bechi (Q, 2248-49; già in LVN, 178-79).
1 Cfr Mario Puccioni, Militarismo ed italianità negli scritti di Giu­
lio Bechi, in «Il Marzocco», 13 luglio 1930 cit. In questo articolo
sono anche i rinvii all'articolo di Guido Biagi e ai Profili di Erme­
negildo Pistelli, citati da Gramsci.
2 Un giudizio di Gramsci sul libro del Bechi Caccia grossa è nel
Quaderno 1 (XVI), § 50; ma vedi anche in ON, 86-87.
§ 3. Nozioni enciclopediche. Il naso di Cleopatra.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 26 (xn), § 3: Il naso di Cleopatra (Q, 2298; già in PP, 157).
1 Cfr Blaise Pascal, Pensieri, & cura di Paolo Serini, Einaudi, To­rino 1962, p. 136.
§ 4. Letteratura popolare.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 55: Oscar Maria Graf (Q, 2249; già in LVN, 141).
1 La segnalazione della traduzione francese di questo libro di Oscar Maria Graf, Nous sommes prisonniers..., è fatta, con ogni proba­bilità, sulla base di una breve recensione (firmata Ph. Neel) ap­parsa in «Les Nouvelles Littéraires», 8 novembre 1930 (anno IX, n. 421).

1
$ 6. Risorgimento. Ultalia nel Settecento.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 56: Ultalia nel Settecento (Q, 2077; già in R, 127-28).
1 L'indicazione di queste pubblicazioni di Henri Bédarida e di Giuseppe Ortolani (per errore Gramsci ha scritto Tullio) è rica­vata dalla rubrica 'Biblioteca di cultura* (Studi su Italia e Fran­cia nel Settecento, a firma Z.), in «Il Marzocco», 18 maggio 1930 (anno xxxv, n. 20). Qui sono ricordate anche le due precedenti pubblicazioni del Bédarida, a cui accenna Gramsci, con un rinvio ad un articolo di Antonio Panella, Parma e la Francia nella se-conda metà del secolo xvm, in «Il Marzocco», 13 maggio 1928 (anno xxxin, n. 20).
§ 7. Funzione cosmopolita degli intellettuali italiani. La borghesia medioevale e il suo rimanere nella fase economico-corporativa.
Testo B (già in R, 4).
§ 8. Risorgimento italiano. La repubblica partenopea.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 57: La re­pubblica partenopea (Q, 2078; già in R, 130).
1 Le notizie intorno a questo libro di Antonio Manes sul cardinale
Ruffo sono ricavate dalla stessa rassegna del «Marzocco», citata
nella nota 1 al precedente § 6.
2 Cfr Quaderno 2 (XXIV), § 62; non vi si trova però l'accenno alle
polemiche contro il Settembrini.
?
3 Anche questi riferimenti a Rodolico sono ricavati dalla fonte ci­
tata nella nota 1 al precedente § 6. Il libro del Rodolico (Il po­
polo agli inizi del Risorgimento nell'Italia Meridionale) è ricor­
dato da Gramsci anche nel Quaderno 3 (XX), § 107.
§ 9. I nipotini di padre Bresciani. Lina Pie travalle.

Lina
[Lina
]Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 56: Pie travalle (Q, 2249-50; già in LVN, 179).
1 La recensione di Giulio Marzot al romanzo Le catene di Lina


NOTE
[NOTE
]2704
Pietravalle è in «La Nuova Italia», 20 novembre 1930 (anno 1, n. 11), pp. 464-65.
2 Cfr Giulio Marzot, L'arte del Verga. Note ed analisi, R. Istituto
Magistrale, Vicenza 1930 (Estratto dall'Annuario dell'Ist. Magi­
strale di Vicenza, 1928-30).
3 Cfr C. Hagenbeck, Le mie memorie di domatore e mercante,
R. Quintini, Milano 1910.
§ 10. Passato e presente. Testo B (già in PP, 29-32).
1 Cfr «La Critica», 20 novembre 1930 (anno xxviii, fase. VI),
pp. 453-54 (recensione di Benedetto Croce a Otto Westphal,
Feinde Bismarcks. Geistige Grundlagen der deutschen Opposi-
tion 1848-1918, Oldenbourg, Miinchen-Berlin 1930).
2 Questo testo di Croce era stato pubblicato, con il titolo Antisto­
ricismo, nello stesso numero della «Critica», citato alla nota pre­
cedente, pp. 401-9; poi ristampato nell'opuscolo: Benedetto Cro­
ce, Punti di orientamento della filosofia moderna. Antistoricismo.
Due lettere ai Congressi internazionali di filosofia di Cambridge
(Mass.) 1926 e di Oxford 1930, Laterza, Bari 1931 [FG, C. carc.,
Turi III].
3 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 42.
§11. Nozioni enciclopediche. Testo B (già in PP, 154).
§12. Stato e società regolata. Testo B (già in MACH, 127-28).
1 Cfr Ugo Spirito, La libertà economica, in «Nuovi studi di diritto,
economia e politica», settembre-ottobre 1930 cit., pp. 292-301.
2 Su 1/ Beltuzzi di Ludovico Zuccolo cfr Quaderno 5 (IX), § 158.
3 Cfr Quaderno 5 (IX), § 144.
§ 13. I comuni medioevali come fase economica-corporativa dello sviluppo moderno.
Testo B (già in R, 8-9).
1 Tutte le notizie sul libro di Barbadoro sono ricavate dalla recen­
sione, citata nel testo, di Antonio Panella in «Pègaso», luglio
1930 (anno 11, n. 7), pp. 110-12.
2 Della funzione e dell'importanza del debito pubblico Marx si oc­
cupa nel cap. 24 del I libro del Capitale, a proposito del processo
di «accumulazione originaria» (cfr Karl Marx, Il Capitale, li­
bro I, Editori Riuniti, Roma 1964, pp. 817-20). Non risulta che
QUADERNO 6 (VIII) §§ IO-17 2705
questo riferimento di Gramsci al Capitale derivi da una fonte in­diretta.
§14. Funzione internazionale degli intellettuali italiani. Monsignor
Della Casa.
Testo B (già in INT, 34).
1 Cfr Benedetto Croce, La lirica del Cinquecento [II], in «La Cri­
tica», 20 novembre 1930 cit., pp. 410-29.
2 Ibid.y p. 414.
§ 15. Nozioni enciclopediche. Testo B (già in PP, 154).
1 Cfr Ugo Bernasconi, Parole alla buona gente, in «Pègaso», ago­sto 1930 (anno 11, n. 8), pp. 186-94; i due aforismi citati da Gram­sci sono ripresi da p. 188 e da p. 190.
?
§ 16.1 nipotini del padre Bresciani. La cultura nazionale italiana.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 38, in un testo C del Qua­derno 23 (VI), § ^j: La cultura nazionale italiana, cfr in particolare pp. 72-73 (Q, 2250-51, già in LVN, 81-82).
1 Cfr «Pègaso», agosto 1930 cit., pp.'207-n; per tutta la polemica
cfr la nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 63.
2 La citazione del discorso di Gioacchino Volpe è qui ripresa dal­
l'articolo di Ojetti; l'indicazione precisa di tale discorso (che è
ancora ricordato nel § 38 di questo stesso Quaderno) è nel Qua­
derno 7 (VII), S 66.
§ 17. Letteratura popolare. Il romanzo poliziesco. Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 21 (xvn), § 13, cfr in particolare pp. 32-34 (Q> 2130-31; già in LVN, pp. 116-18).
1 Cfr Aldo Sorani, Conan Doyle e la fortuna del romanzo polizie­
sco, in «Pègaso», agosto 1930 cit., pp. 212-20.
2 Questo confronto tra Arthur Conan Doyle e Gilbert Keith Che-
sterton è sviluppato anche nella lettera a Tania del 6 ottobre 1930
(cfr LC, 370-71).
3 Queste osservazioni, sul significato dell'emozione estetica provo­
cata da grandi attori nella rappresentazione di scadenti lavori tea­
trali (come la Morte civile di Pietro Giacometti, e la Gerla di papà
Martin di E. Cormon ed E. Grange), riecheggiano un commento
di critica teatrale di Gramsci sulT«Avanti!» del 16 marzo 1916
(cfr LVN, 233: Ermete Novelli air Alfieri).

\}
J2***

NOTE
[NOTE
]2706
§ 18. I nipotini di padre Bresciani. Il sentimento nazionale degli scrittori.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 58: // senti­mento «attivo» nazionale degli scrittori (Q, 2253-54; già in LVN 91-92).
*
1 Cfr Ugo Ojetti, Lettera a Piero Parini sugli scrittori sedentari, in «Pègaso», settembre 1930 (anno ri, n. 9), pp. 340-42; la cita­zione è ap. 341.
§19. Nozioni enciclopediche. Sulla verità ossia sul dire la verità in politica.
Testo B (già in PP, 168).
1 L'aneddoto dei due ebrei è ripreso da un articolo di Francesco Flora (Freud e i motti di spirito, in «Pègaso», settembre 1930 cit., pp. 348-56, cfr in particolare p. 348), il quale lo riprende a sua volta da un saggio di Freud, citato nella traduzione francese, Le mot d'esprit et ses rapports avec Vincoscient.
§ 20. Quistioni di linguistica. Giulio Bertoni. Testo B (già in LVN, 207-9).
1 Del libretto di Giulio Bertoni Linguaggio e poesia Gramsci si era
già occupato nel Quaderno 3 (XX), § 74. La recensione di Natalino
Sapegno è in «Pègaso», settembre 1930 cit., pp. 368-69.
2 Cfr nota 4 al Quaderno 3 (XX), § 74.
§ 21. La funzione cosmopolita degli intellettuali italiani. Testo B (inedito).
1 Cfr Domenico Petrini, Politici e moralisti del Seicento, in «Pè­gaso», agosto 1930 cit., pp. 229-36.
§22. Gli inglesi e la religione. Testo B (già in INT, 76).
1 Cfr L'opera della grazia in una recente conversione dall'anglica­
nesimo, in «La Civiltà Cattolica», 4 gennaio 1930 (anno lxxxi,
vol. I), pp. 33-49.
2 Ibid., p. 38.
3 Ibid., p. 36.
§ 23. Passato e presente. I cattolici dopo il Concordato. Testo B (già in PPy 121).
1 Cfr L'augurio natalizio del S. Collegio dei Cardinali e la risposta
1
QUADERNO 6 (Vili) §§ 18-26 2707
di S. S. Pio XI, in «La Civiltà Cattolica», 4 gennaio 1930 cit., pp. 73-78.
2 Cfr Sanctissimi domini nostri Pii Divina Providentia Papae XI Litterae encyclicae. De anno sacerdotii sui quinquagesimo exacto feliciter, in «La Civiltà Cattolica», 18 gennaio 1930 (anno lxxxi, vol. I), pp. 97-125; le parole citate sono a p. 103.
§ 24. Nozioni enciclopediche. La società civile. Testo B (già in PP, 164-65).
1 Cfr Lettera enciclica del Santissimo Signor Nostro Pio per Divina Provvidenza Papa XI. Nella Cristiana educazione della gioventù, in «La Civiltà Cattolica», i° febbraio 1930 (anno lxxxi, vol. I), pp. 193-230; la citazione è a p. 196.
p
§ 25. Passato e presente. Testo B (già in PP, 134).
1 Cfr nota 1 al paragrafo precedente.
§ 26. J nipotini di padre Bresciani. Pirandello. Testo B (parzialmente già in LVN, 46-47).
1 Gramsci si riferisce qui evidentemente alle cronache teatrali da
lui scritte suir«Avanti!» tra il 1916 e il 1920 (quindi non solo
durante la guerra). Si tratta in particolare delle critiche alla rap­
presentazione dei seguenti lavori di Pirandello: Pensaci Giaco­
mino (24 marzo 1917), Liolà (4 aprile 1917), Cosi è (se vi pare)
(5 ottobre 1917), Il piacere dell'onestà (2 novembre 1917), A'
berritta ccu li ciancianeddi (27 febbraio 1918), Il gioco delle parti
(6 febbraio 1919), L'innesto (29 marzo 1919), La ragione degli al­
tri (13 gennaio 1920), Come prima, meglio di prima (8 aprile
1920), Cecé (16 dicembre 1920): cfr LVN, 281-83, 283"84> 299-
300, 307-8, 313-15, 345"46, 351-52, 374-75> 379"8o> 389-
2 Nelle citate cronache teatrali di Gramsci sono recensite, in genere
favorevolmente, le commedie di Nino Berrini (cfr LVN, 230-31,
^66-6j, 379); ma sull'episodio («profferta di colleganza») a cui si
allude nel testo non esistono altre fonti documentarie, al di fuori
di questo ricordo dei Quaderni. Un altro richiamo all'attività del
Berrini è nel Quaderno 14 (1), § 61. Per quanto riguarda la re­
censione de L'innesto di Pirandello, effettivamente in quelle ap­
parse su «La $tampa» e «La Gazzetta del Popolo» (29 marzo
1917) la stessa trama della commedia risulta scarsamente com­
prensibile.
J Dell'insuccesso della prima rappresentazione di Liolà Gramsci si era già occupato nella citata cronaca teatrale dell'«Avanti!» del 4 aprile 1917 (cfr LVN, 283-84). Un altro accenno è anche nella cronaca teatrale del 29 marzo 1918, dove Liolà di Pirandello è


NOTE
[NOTE
]2708
ricordata come «una delle piti belle commedie moderne che la sguaiata critica pseudomoraleggiante ha fatto quasi del tutto riti­rare dal repertorio» (LVN, 322). Sullo stesso argomento Gramsci ritorna anche nel Quaderno 14 (1), § 15, p. 8.
4 Cfr «La Civiltà Cattolica», 5 aprile 1930 (anno lxxxi, voL II), pp. 22-57: nella rubrica 'Rivista della stampa* (Lazzaro ossia un mito di Luigi Pirandello). Pirandello vi è definito «maestro di in­credulità e d'immoralità, esiziale alla gioventù già traviata dal­l'invadenza, materialistica o idealistica, dell'arte e della filosofia moderna».
§ 27.1 nipotini di padre Bresciani. Stracittà e strapaese. Testo B (parzialmente già in LVN, 173).
1 Cfr II Novecentismo è vivo o è morto?, in «L'Italia letteraria», 16 novembre 1930 (anno n, n. 46).
§ 28. Letteratura popolare.
Testo A: ripreso insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel ci­tato testo C del Quaderno 21 (xvn), § 13, cfr in particolare pp. 34-36 (Q, 2132-33; già in LVN, 118-19).
1 Cfr «L'Italia letteraria», 9 novembre 1930 (anno il, n. 45), nella
rubrica 'Rassegna della stampa' (I tre Moschettieri).
2 Cfr Quaderno 5 (IX), § 54; cfr anche, più avanti in questo stesso
Quaderno 6 (VIII), il § 134.
§ 29. J nipotini di padre Bresciani. Testo B (già in LVN, 6y66).
1 La pubblicazione della rubrica 'Cose viste' di Ugo Ojetti ebbe
inizio sulle colonne del «Corriere della Sera», nell'ottobre 1921
e continuò fino al 1943. Una prima raccolta in volume è del 1923
(Treves, Milano); negli anni seguenti apparvero altri volumi e
nuove edizioni, fino a una raccolta completa in unico volume del
i960 (Sansoni, Firenze).
2 Cfr Prezzolini, Mi pare... cit., p. 16.
§ 30. Nozioni enciclopediche. Testo B (già in PP, 157-58).
?
§31. Passato e presente.
?
Testo B (già in PP, 120). 1 Cfr Prezzolini, Mi pare... cit., p. 69.
QUADERNO 6 (Vili) §§27-36 2709
§ 32. Notcreile di cultura indiana. Testo B (già in INT, 82-83).
1 Cfr «Les Nouvelles Littéraires», i° novembre 1930 (anno IX,
n. 420): Une heure avec Aldous Huxley, par Frédéric Lefèvre.
2 Cfr nota 13 al Quaderno 1 (XVI), § 25.
§ 33. Gli intellettuali. Testo B (inedito).
1 Gramsci aveva seguito alcune di queste interviste su «Les Nou­velles Littéraires»; ne erano state pubblicate diverse serie, rac­colte in cinque volumi nella collana Les Documents blue della nrf, menzionati nella rubrica ^orrespondance' dello stesso nu­mero di «Les Nouvelles Littéraires» citato alla nota 1 del pre­cedente § 32.
§ 34. Georges Renard. Testo B (già in R, 223-24).
1 Queste notizie su Georges Renard sono ricavate dal necrologio apparso su «Les Nouvelles Littéraires», 25 ottobre 1930 (an­no IX, n. 419).
0
§35. Cultura italiana. Testo B (già in INT, 48).
1 Cfr Curzio Suckert, Italia Barbara, Piero Gobetti editore, Tori­
no 1925; Id., LArcitaliano. Cantate di Malaparte, La Voce, Ro­
ma 1928.
2 II poeta Arturo Foà era stato frequentemente preso a bersaglio
nella polemica giornalistica di Gramsci durante la guerra. Oltre a
vari accenni incidentali, cfr in particolare due articoli della ru­
brica ^Sotto la Mole', sull'«Avanti!» del 19 aprile 1917 e del
25 aprile 1918 (cfr SM, 306-8, 394-95). Un altro accenno signi­
ficativo è anche in un corsivo pubblicato sull'«Avanti!» del 29
aprile 1916, in cui, a proposito di una conferenza di Agostino
Gemelli, Gramsci parla della presentazione «di uno dei vati to­
rinesi, Arturo Foà, che in sette periodi trovò modo di fare en­
trare dodici stirpi latine, senza contare gli ammenicoli» {Scrit­
ti 1915-21 cit., p. io).
§ 36. Lorianesimo. Trombetti e Vetrusco. Testo B (già in INT, 186).
1 Luigi Pareti, Alla vigilia del i° Congresso Internazionale etrusco, in «Il Marzocco», 29 aprile 1928 (anno xxxiii, n. 18); Dopo il Congresso etrusco, ivi, 13 maggio 1928 (anno xxxiii, n. 20); Con-


[floating image: 'image']NOTE
[NOTE
]2710
sensi e dissensi storici archeologici al Congresso etrusco, ivi, 20 maggio 1928 (anno xxxiii, n. 21).
§ 37. Passato e presente. Testo B (già in PP, 134).
1 Un riferimento a questi articoli del Missiroli è già nel Quader­no 5 (IX), § 149 (cfr nota 1).
$ 38. i" nipotini di padre Bresciani.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 16, nel citato testo C del Quaderno 23 (VI), § ^y, cfr in particolare pp. 73-75 (Q, 2251-53; già in LVN, 83-84).
1 Cfr il precedente §16.
2 Cfr, sullo stesso argomento, Quaderno 3 (XX), § 63, pp. 36 - 36bis.
Di un temperamento dei provvedimenti restrittivi riguardanti la
pubblicazione e la diffusione di opere straniere tradotte, Gramsci
poteva aver avuto notizia attraverso una nota de «L'Italia lette­
raria» del 25 agosto 1929 (anno 1, n. 21), dove si parla di una
nuova circolare diramata nei giorni precedenti dal sottosegretario
all'interno on. Michele Bianchi «per rimuovere, fin dove lecito,
certi troppo eccessivi ostacoli frapposti presso qualche editore e
libraio dalle autorità di Pubblica Sicurezza alla vendita delle ope­
re di autori russi come Gor'kij, Gogol', Dostoewskij, Tolstoj, Tur-
genev ed anche di Jack London come Tallone di ferro» (Trop de
zèle, nella rubrica ^Rassegna della stampa'),
3 Del noto romanzo di Erich Maria Remarque Im W esten nichts
Neues (1928) Gramsci aveva letto in carcere una traduzione fran­
cese: À VOuest rien de nouveau, traduit de l'allemand par Alzir
Hella et Olivier Bournac, Stock, Paris 1929 [FG, C. carc., Tu­
ri II]; questo titolo è anche nel citato elenco di libri consegnati
a Carlo ì'n novembre 1929: cfr DQ, Quaderno 1 (XVI), p. 94.
4 Cfr il precedente § 16 e Quaderno 3 (XX), $ 63.
§ 39. Nozioni enciclopediche. Testo B (inedito).
1 II riferimento di Gramsci alla tesi di Paul Bourget sui «quattro pilastri» risale a una vecchia reminiscenza che si ritrova con qual­che modifica anche in un articolo deH'«Ordine Nuovo» del 4 mar­zo 1922: «Prima della guerra, secondo l'espressione di Paolo Bourget, tre baluardi esistevano in Europa della "civiltà classi­ca": il Vaticano, lo Stato Maggiore tedesco, la Camera dei Lords britannica» (cfr SF, 466).
§ 40. Passato e presente. Il governo inglese. Testo B (già in PP, 124-25).
QUADERNO 6 (Vili) §§ 37-43 2711
1 Cfr «Rassegna settimanale della stampa estera», 9 dicembre 1930 (anno v, fase. 49), pp. 2752-53.
§41. Religione.
Testo B (già in MACH, 292).
1 Questa citazione da Plutarco (ma è aggiunto da Gramsci tutto ciò
che è tra parentesi) è ricavata dal libro di Nicola Turchi, Manuale
di storia delle religioni, 2a ed. aumentata Bocca, Torino 1922, p. v
della Prefazione. Il volume non è rimasto conservato tra i libri
del carcere, ma è in un elenco di libri consegnati a Carlo il 13 mar­
zo 1921: cfr DQ, Quaderno 2 (XXIV), p. 164. Risulta anche che
questo libro era stato spedito a Gramsci alla fine del 1926: cfr la
fattura della Libreria Sperling & Kupfer, del io gennaio 1927, ri­
prodotta in Appendice alla edizione citata delle Lettere dal car­
cere (LC, 909).
2 Cfr Turchi, Manuale di storia delle religioni cit., p. 1 dell'Intro­
duzione.
3 Questa citazione di Salomone Reinach (da Orpheus, histoire ge­
nerale des religions, Paris 1909) è in francese a p. 2 (nota 1) del
volume citato del Turchi.
§ 42. Tendenze della cultura italiana. Giovanni Cena. Testo B (parzialmente già in LVN, 92-94).
1 Arrigo Cajumi, Lo strano caso di Giovanni Cena, in «L'Italia
letteraria», 24 novembre 1929 (anno 1, n. 34).
2 Con ogni probabilità Camillo Berrà, amico e collega di Università
di Gramsci. A Torino, in casa della vedova Berrà, madre di Ca­
millo, Gramsci abitò come pensionante dal 1913 al 1922 (cfr Giu­
seppe Fiori, Vita di Antonio Gramsci, Laterza, Bari 1966, p. 104,
e Alfonso Leonetti, Lettera di Palmiro Togliatti e note sul mo­
vimento operaio, in «Il Ponte», 30 settembre 1966, anno xxn,
n. 8-9, pp. 1078-79).
3 In realtà, nella rievocazione di questi episodi, Gramsci cadeva in
equivoco, ritenendo erroneamente che Enrico Cajumi e Arrigo
Cajumi fossero una stessa persona.
4 Questo inciso tra parentesi è nel testo dell'articolo citato del
Cajumi; tutti gli altri incisi tra parentesi, anche all'interno della
citazione, sono invece di Gramsci.
5 Tutte le notizie riguardanti le opere di Cena sono ricavate dal­
l'articolo citato di Arrigo Cajumi.
§ 43. Il Comune come fase economico-corporativa dello Stato. Testo B (già in R, 9).
2712 NOTE
§ 44. Sulla letteratura italiana. Testo B (già in LVN, 88-89).
1 Cfr Giuseppe Antonio Borgese, Il senso della letteratura italiana,
in «Nuova Antologia», i° gennaio 1930 (anno lxv, fase. 1387),
pp. 20-40. La citazione è alle pp. 22-23.
2 Cfr nota 3 al Quaderno 3 (XX), § 63.
3 Cfr Borgese, Il senso della letteratura italiana cit., p. 34.
4 Ibid.y p. 38. Tutto ciò che è tra parentesi è commento di Gramsci.
§ 45. Passato e presente. Testo B (già in PP, 4 e 20).
1 Questo pensiero del Guicciardini (che è effettivamente nei Ri­
cordi) è ripreso dall'articolo di Borgese, Il senso della letteratura
italiana cit., p. 29.
2 Anche questa affermazione di Franco Ciarlantini è ripresa dall'ar­
ticolo citato di Borgese, p. 36.
§ 46. La funzione dello zarismo in Europa. Testo B (già in MACH, 169-70).
1 Cfr Alessandro Luzio, I carteggi cavouriani (con lettere inedite),
in «Nuova Antologia», 16 gennaio 1930 (anno lxv, fase. 1388),
pp. 149-69; la citazione è a p. 166.
2 L'episodio a cui Gramsci accenna in questo passo, e che altrove
nei Quaderni è ricordato come «affare Bollea», è in realtà prece­
dente allo scoppio della prima guerra mondiale. Esso è collegato
al proposito del professor L. Cesare Bollea di pubblicare nel 1912
una raccolta di documenti degli anni 1854-86 contenenti le rela­
zioni epistolari tra il Cavour, il Nigra, Napoleone III, Girolamo
Napoleone, Vittorio Emanuele II, Massimo d'Azeglio e altri, a
proposito della spedizione di Crimea, del convegno di Plombières,
della cessione di Nizza e della Savoia e della spedizione dei Mille.
Il ministero degli interni tentò di impedire tale pubblicazione
con il pretesto che i documenti rivelavano segreti di Stato, ma in
realtà, probabilmente, perché essi gettavano una luce eccessiva­
mente realistica sulla tradizionale oleografia risorgimentale. L'abi­
tazione del Bollea venne perquisita e due mandati di compari­
zione furono spiccati contro di lui. La pubblicazione venne per
allora impedita nonostante un'ordinanza del Tribunale di Torino
del 20 marzo 1913 dichiarasse il non luogo a procedere contro il
professor Bollea, non costituendo reato i fatti a lui attribuiti. La
raccolta Bollea venne resa nota da Ferdinando Gabotto che la
pubblicò sotto il proprio nome (avvertendo in una nota di averla
ricevuta dalle mani di un amico) nella rivista «Il Risorgimento
Italiano», nuova serie, vol. IX, fase. 1-2, pp. 1-544, Bocca, To­
rino 1916. Solo dopo la guerra il Bollea ripubblicò in volume col


2713
[2713
]QUADERNO 6 (Vili) §§ 44-51
proprio nome l'estratto della rivista. Notizie su questa vicenda sono nella introduzione a questo volume, scritta dal Bollea. È an­che da vedere, oltre alle cronache dei giornali del tempo, lo scritto di L. Cesare Bollea, Come fu compilato l'epistolario di L. C. Fa-rini (da rivendicazione postuma dellonore di un onesto), in «Bollettino storico-bibliografico subalpino», Supplemento Risor­gimento, fase. 1, pp. 68-89, Torino 1912. Cfr anche nota 3 al Quaderno 3 (XX), § 38.
§ 47. Passato e presente. Testo B (già in PP, 136).
1 Cfr Raoul Ghezzi, Comunisti, Industriali e Fascisti a Torino. 1920-192}. Cronistoria degli avvenimenti principali e Commento di critica interpretativa e ricostruttiva, Eredi Botta, Torino 1923.
§ 48. Ritratto del contadino italiano. Testo B (già in LVN, 183).
1 Dalla rubrica 'Spilli di Dialettico Bibliografico' {La volontà di Dio), in «La Fiera letteraria», 29 gennaio 1928 (anno iv, n. 5).
§ 49. Americanismo. Ancora Babbitt. Testo B (già in MACH, 353-54).
1 Tra le fonti che Gramsci può aver tenuto presenti per queste sue osservazioni sull'americanismo e la letteratura, cfr A. Scalerò, Nuovi orientamenti della letteratura americana, e Arturo Calza, U «americanizzazione» dell'Europa?, in «Nuova Antologia», 16 gennaio 1930 cit., pp. 259-65, 266-69. Sul Babbitt di Lewis cfr anche nota 2 al Quaderno 4 (xni), § 21, e Quaderno 5 (IX), § 105.
§ 50. Machiavelli.
Testo B (già in MACH, 159).
1 Queste indicazioni sulla fortuna di Machiavelli sono ricavate dal­
l'articolo di Antonino D'Elia, Il cardinale di Richelieu e lo spirito
egemonico francese, in «Nuova Antologia», 16 gennaio 1930 cit.,
pp. 234-51, cfr in particolare pp. 235 e 247.
2 Per questo giudizio sul significato storico di Machiavelli, cfr Qua­
derno 1 (XVI), § 10.
S 51. L'assedio di Firenze del 1529-30. Testo B (già in R, 9-10).
1 La polemica aveva avuto inizio con un articolo di Antonio Panel-la, Le anticipazioni di un centenario, in «Il Marzocco», 22 set­tembre 1929 (anno xxxiv, n. 38). Seguiva nella stessa rivista, 13 ottobre 1929 (anno xxxrv, n. 41), una lettera di Aldo Valori pub-

NOTE
[NOTE
]2714
blicata sotto il titolo L'assedio di Firenze e la critica storica, con ? una replica di Panella. La polemica proseguiva nel numero succes­sivo del «Marzocco» (20 ottobre 1929, n. 42), Ancora Vassedio di Firenze e la critica storica (lettera di Valori e replica di Pa­nella). La discussione era poi ripresa nell'articolo di Aldo Valori, Un centenario. La difesa della Repubblica Fiorentina, in «Critica fascista», 15 gennaio 1930 (anno VIII, n. 2), pp. 33-35.
2 Non risulta che il proposito di Gramsci di tornare su questa po­lemica Valori-Panella abbia avuto seguito.
§ 52. Machiavelli.
Testo B (già in MACH, 160).
§ 53. Nozioni enciclopediche. Testo B (già in PP, 157).
1 Cfr Augur, Britannia, quo vadis?, in «Nuova Antologia», 16 gen­naio 1930 cit., pp. 252-58, cfr in particolare pp. 254-55. Su Augur cfr Quaderno 2 (XXIV), § 32.
S 54. Su l'impero inglese. Testo B (già in MACH, 174).
1 Cfr l'articolo di Augur citato nel paragrafo precedente, in partico­lare pp. 256-58.
§ ^. Passato e presente. Arturo Calza. Testo B (già in PP, 119).
1 Cfr Arturo Calza, La «questione dei giovani» e il manifesto del­
l'«Universalismo», in «Nuova Antologia», i° febbraio 1930 (an­
no Lxv, fase. 1389), pp. 299-301; in polemica con questo articolo
è il corsivo, non firmato, Giovani pazzi e vecchi imbecilli, in «Cri­
tica fascista», 15 febbraio 1930 (anno VIII, n. 4), p. 70.
2 Cfr Arturo Calza, Leone Tolstoi nelle confessioni delle donne che
lo hanno amato, in «Nuova Antologia», 16 febbraio 1930 (anno
lxv, fase. 1390) pp. 528-30.
3 Cfr la precedente nota 1,
§ 56.1 nipotini di padre Bresciani. Testo B (già in LVN, 189).
?
1 Cfr Quaderno 5 (IX), § 101.
2 Cfr Filippo Crispolti, Ombre di romanzi manzoniani, in «Nuova
Antologia», 16 febbraio 1930 cit., pp. 433-50. Sul romanzo di
Crispolti Un duello, già ricordato da Gramsci, cfr Quaderno 3
(XX), § 37 e nota 5.
>
QUADERNO 6 (Vili) §§ 52-63 2715
§ jj. Poesia cosi detta sociale italiana. Testo B (già in LVN, 97).
1 Cfr Nunzio Vaccalluzzo, La poesia di Mario Rapisardi, in «Nuo­
va Antologia», 16 febbraio 1930 (anno lxv, fase. 1390), pp. 481-
492.
2 Ibid., p. 487.
§ 58. Storia del giornalismo italiano. Testo B (già in INT, 154-55 ).
§ 59. Italia meridionale. Testo B (già in PP, 137).
1 L'aneddoto è ricavato da un articolo di Carlo Segré, Il viaggio delVAddison in Italia, II, in «Nuova Antologia», 16 marzo 1930 (anno lxv, fase. 1392), pp. 164-80, cfr in particolare p. 171 (l'aneddoto è qui ripreso dalle Osservazioni su alcune parti d'Ita-Ha dell'Addison).
§ 60. Le quistioni navali. Testo B (già in PP, 211-12).
1 Probabilmente le osservazioni di questo paragrafo traggono spun­to dalla lettura di un articolo a firma Beta, Disarmo ed equilibrio marittimo, in «Nuova Antologia», 16 marzo 1930 cit., pp. 232-40.
§ 61. Federico IL Testo B (già in R, 5-6).
1 Cfr Raffaello Morghen, Il tramonto della potenza sveva e la più
recente storiografia, in «Nuova Antologia», 16 marzo 1930 cit.,
pp. 219-31.
2 II volume di Michelangelo Schipa è ricordato nell'articolo citato
del Morghen, p. 223.
3 Ibid., p. 219. Il corsivo è di Gramsci.
$ 62.I nipotini di padre Bresciani. Testo B (già in LVN, 22-24).
1 Cfr Prezzolini, Mi pare... cit., pp. 73-79 (Perché il teatro italiano non si rinnova).
§ 63. Diritto romano 0 diritto bizantino? Testo B (già in INT, 29).
27^6 NOTE
§ 64.1 nipotini di padre Bresciani. Testo B (già in LVN, 10-11).
§ 63. Giornalismo.
Testo B (già in INT, 133-36).
1 L'indicazione bibliografica del libro di Paul Guériot e tutte le notizie concernenti Napoleone III sono ricavate da un articolo di Lorenzo Gigli, Napoleone III prigioniero, in «I libri del giorno», febbraio 1928 (anno xi, n. 2), pp. 70-72.
§ 66. Machiavelli.
Testo B (già in MACH, 213).
1 Cfr Gino Arias, Il pensiero economico di Niccolò Machiavelli, in «Annali di Economia», vol. IV, Università Bocconi, Milano 1928. L'annotazione bibliografica di questo paragrafo è ricavata con ogni probabilità da una recensione di C. E. Ferri in «I libri del giorno», settembre 1928 (anno xi, n. 9), p. 560. Successivamente Gramsci chiese di avere questo saggio, che gli fu poi inviato, pro­babilmente in estratto (cfr LC, 589 e 616-17 nota 2).
§ 67. Cultura italiana. Valentino Piccoli. Testo B (già in LVN, 182-83).
1 Cfr Valentino Piccoli, Un libro per gli immemori, in «I libri del giorno», ottobre 1928 (anno XI, n. io), pp. 600-1.
§ 68. Alfredo Oriani.
Testo B (già in LVN, 18-19).
1 Cfr Floriano Del Secolo, Contributo alla biografia di Oriani. Con lettere inedite, in «Pègaso», ottobre 1930 (anno 11, n. io), pp. 385-402.
§ 69. Caporetto.
Testo B (già in MACH, 204-5).
1 Cfr «Pègaso», ottobre 1930 cit., pp. 495-97.
2 Cfr Adolfo Omodeo, Problemi storici. Ottobre 1917, in «La
Nuova Italia», 20 luglio 1930 (anno 1, n. 7), pp. 274-77, 'm Pe­
rmea con il libro di Gioacchino Volpe, Ottobre 1917. Dall'Isonzo
al Piave, Libreria d'Italia, Roma 1930.
§ 70, Risorgimento. Testo B (già in R, 143).
1 Cfr Niccolò Rodolico, La prima giovinezza di Carlo Alberto, in «Pègaso», novembre 1930 (anno 11, n. 11), pp. 336-72.
QUADERNO 6 (Vili) §§ 64-74 2717
2 Cfr Id., Carlo Alberto principe di Carignano, Le Monnier, Firen­ze 1931. L'articolo citato del «Pègaso» è in effetti, come suppo­neva Gramsci, un estratto del volume, ma con alcuni rimaneggia­menti; nella sostanza anticipa, in forma provvisoria, i primi due capitoli del libro (cfr in particolare cap/H: Vecchio e nuovo Pie-monte nella rinnovata giovinezza del Principe, pp. 47-83)-
§71. Linguistica.
Testo B (già in LVN, 209-10).
1 Cfr «Pègaso», novembre 1930 cit., pp. 622-26.
2 Cfr Quaderno 3 (XX), § 74.
3 Con ogni probabilità il nome Perrotto è qui un lapsus per Cop­
pola, autore della recensione di cui Gramsci stava discutendo.
Scrive infatti Goffredo Coppola (recensione cit., p. 623): «L'af­
fermazione dell'identità fra arte e lingua conduce a risultati assai
notevoli. Anzitutto il problema dell'origine del linguaggio intor­
no al quale si sono tanto affaticati filosofi, psicologi e linguisti, si
rivela come insolubile, perché il suono è un elemento stesso del­
l'intuizione o meglio dell'uomo che intuisce. Domandarsi dun­
que qual'è l'origine del linguaggio come facoltà è porsi la que­
stione del perché l'uomo ha una fantasia, un pensiero, del perché
l'uomo è uomo».
4 Cfr ibid.
§ 72, Risorgimento. Testo B (già in R, 179).
1 Tutte le notizie sono ricavate dall'articolo di Angelo Ottolini, Il centenario di Melchiorre Gioia, in «I libri del giorno», gennaio 1929 (anno xn, n. 1), pp. 21-25.
§ 73.1 nipotini di padre Bresciani. Testo B (già in LVN, 87).
1 Cfr Carlo Linati, Dell'interesse, in «I libri del giorno», febbraio
1929 (anno xn, n. 2), pp. 65-68.
2 Cfr Quaderno 7 (VII), § 35 e nota 2.
§ 74. Ca por etto.
Testo B (già in MACH, 205-6).
1 Le indicazioni relative al libro di Alberto Baldini sul generale Diaz sono ricavate dall'articolo-recensione di Vittorio Giglio, Il volto del vincitore, in «I libri del giorno», luglio 1929 (anno xn,
n. 7), PP- 4I3"I5-
2718 NOTE
§ 75. Passato e presente. Testo B (già in PP, 22-23).
1 Si tratta dell'articolo di Mario Camis, Intorno alle condizioni ali­mentari del popolo italiano. Considerazioni statistico-fisiologiche, già ricordato da Gramsci nel Quaderno 1 (XVI), § 61 (cfr nota 4)!
§j6.La funzione europea dello zarismo nel secolo xix. Testo B (già in MACH, 169).
1 L'episodio è ripreso probabilmente da un articolo di Manfredi Gravina, // terzo volume delle memorie di Bulow, in «Nuova An­tologia», i° marzo 1931 (anno lxvi, fase. 1415), pp. 78-91. In quest'articolo la frase attribuita a Theobald von Bethmann-Hol-wegg è però leggermente diversa: «altrimenti non riesco ad avere con me i socialisti». Cfr Bernhard Furst von Biilow, Denkwìir-digkeiten, vol. HI, Ullstein, Berlin [1931].
§ yy. Individui e nazioni. Testo B (già in INT, 58).
§ 78. Il Risorgimento italiano. Testo B (già in R, 44-47).
1 Cfr Antonio Viscardi, Problemi di critica francescana, in «La Nuova Italia», 20 gennaio 1931 (anno 11, n. 1), pp. 9-13; la cita­zione è a p. 12 (il corsivo è nel testo). Il titolo indicato da Gram­sci, Francesco d'Assisi e la legge della povertà evangelica, è il sot­totitolo della seconda parte dell'articolo del Viscardi.
§ 79. Riviste tipo.
Testo B (già in INT, 135-37).
§ 80.1 nipotini di padre Bresciani. Testo B (inedito).
§ 81. Egemonia (società civile) e divisione dei poteri. Testo B (già in MACH, 87-88).
1 Cfr il IX capitolo degli Elementi di politica di Croce, nell'edizione compresa in Etica e politica cit., pp. 339-44: Stato e Chiesa in senso ideale e loro perpetua lotta nella storia.
§ 82. Passato e presente. Testo B (già in PP, 79-82).
1 In particolare Gramsci aveva presente, probabilmente, gli articoli
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2719
[2719
]QUADERNO 6 (Vili) §§ 7^-82
di Gentile pubblicati nel volume Fascismo e cultura cit., pp. 182-205. Cfr anche nota 2 al Quaderno 2 (XXIV), § 35.
1 Gramsci si riferisce qui al discorso pronunciato da Paolo Orano alla Camera, nel dibattito sul bilancio del ministero dell'educazio­ne nazionale, il 29 marzo 1930 (in questo discorso si sosteneva l'estraneità del fascismo alle correnti della filosofia idealistica ita­liana). Cfr Atti parlamentari. Camera dei Deputati, XXVIII legi­slatura, sessione 1929-30, vol. II, Discussioni, pp. 2045-58; è pro­babile però che Gramsci abbia letto il resoconto pubblicato sul «Corriere della Sera» del 30 marzo 1930 e altri commenti apparsi sulla stampa: ad esempio Cronache del pensiero filosofico. Reli­gione e filosofia nelle scuole, a cura di Antonio Bruers, in «Gerar­chia», aprile 1930 (anno x, n. 4).
3 La recensione di Alfonso De Pietri Tonelli al libro di Spirito, La
critica dell'economia liberale (cfr la successiva nota 8), è in «Ri­
vista di politica economica», 31 dicembre 1930 (anno XX, fase.
XII), pp. 1014-15.
4 Della «Rivista di politica economica» (che appariva come serie II
della «Rivista delle società commerciali») era condirettore Gino
Olivetti fondatore e segretario generale della Confindustria.
5 Cfr Pasquale Jannaccone, Scienza, critica e realtà economica, in
«La Riforma Sociale», dicembre 1930 (anno xxvn, n. 6), pp. 521-
528.
6 Cfr L'economia filosofata e attualizzata, in «La Critica», 20 gen­
naio 1931 (anno xxix, fase. I), pp. 76-80 (in questa Postilla Croce
polemizza evidentemente con Ugo Spirito, anche se non ne fa
espressamente il nome).
7 Cfr Ugo Spirito, Verso l'economia corporativa, in «Nuovi Studi
di diritto, economia e politica», settembre-ottobre 1929 (vol. II,
fase. V), pp. 233-52; in quest'articolo (cfr in particolare pp. 239-
246) Spirito dà ampio risalto al volume di Massimo Fovel, Eco-
nomia e corporativismo, già citato nel Quaderno 1 (XVI), § 135.
8 Cfr Ugo Spirito, La critica dell'economia liberale, Treves, Milano
1930 [FG, C. carc., Turi II], p. 180.
9 Cfr nota 3 al Quaderno 5 (IX), § 124.
10 II riferimento alla «sottoscrizione per le nozze di donna Franca»
riguarda un episodio della cronaca mondana milanese che non si è
ritenuto necessario disseppellire da un giusto oblio. Per l'omaggio
dei nobili milanesi a Francesco Giuseppe nel 1853 (l'episodio è
più volte ricordato da Gramsci) cfr nota 17 al Quaderno 1

. (XVI), § 43. Questa citazione di Croce, da Cultura e vita morale, era già stata ricordata da Gramsci a memoria nel Quaderno 4 (XIII), § 45, p. 79HS; cfr anche Quaderno 7 (VII), § 38.
2720 NOTE
§ 83. Intellettuali italiani. Testo B (inedito).
1 I dati di questa indicazione bibliografica sono qui incompleti; una indicazione completa su questo libro di Paul-Henry Michel è in­vece nel successivo § 149.
§ 84. Passato e presente. Continuità e tradizione. Testo B (già in PP, 66-67).
?
1 Cfr il precedente § 79.
§ 85. Il comune medioevale come fase economico-corporativa dello Stato moderno. Dante e Machiavelli.
Testo B (già in R, 6-7).
1 Cfr Francesco Coppola, La Croce e l'Aquila, in «Politica», feb­braio-aprile 1929 (anno xi, fase. LXXXIV-LXXXV), pp. 35-53.
§ 86. Fase economica-corporativa dello Stato. Testo B (già in MACH, 85-87).
1 Paolo Treves, II realismo politico di Francesco Guicciardini, in
«Nuova Rivista Storica», novembre-dicembre 1930 (anno xiv,
fase. VI), pp. 525-37.
2 II giudizio di De Sanctis sul Guicciardini è ricordato nell'articolo
citato di Treves, p. 525. Ma i testi del De Sanctis erano, come è
noto, familiari a Gramsci; sull'argomento cfr in particolare: Fran­
cesco De Sanctis, L'uomo del Guicciardini, in Saggi critici cit,
vol. Ili, pp. 28-49; e Id., Storia della letteratura italiana, vol. II,
Treves, Milano 1925 [FG, C. carc., Milano], pp. 88-95.
§ 87. Armi e religione.
Testo B (già in MACH, 121-22).
1 Questa aifermazione del Guicciardini è ricordata nell'articolo di Treves (p. 531), citato nel paragrafo precedente.
§ 88. Stato gendarme - guardiano notturno, ecc. Testo B (già in MACH, 131-32).
1 Cfr Ferdinando Lassalle, Programma operaio (1863), Mongini, Roma 1903, p. 30; poi in Marx-Engels-Lassalle, Opere, vol. V, Soc. Ed. Avanti!, Milano 1922 [FG]. Per Lassalle, che si ispirava alla concezione hegeliana dello Stato etico, la formula dello Stato -guardiano notturno aveva un significato dispregiativo.
ì

1
QUADERNO 6 (Vili) §§ 83-95 2721
§ 89. Politica e diplomazia. Testo B (già in R, 149-51).
1 Cfr il precedente § 86.
2 Su questo libro di Ferdinando Martini, cfr nota 2 al Quader­
no 3 (XX), § 38.
3 Nel 1931, quando Gramsci scriveva questo Quaderno, il volume
dei carteggi cavouriani sulla questione meridionale, già annuncia­
to, non era ancora uscito. Probabilmente Gramsci ne aveva avuto
indirettamente notizia attraverso un articolo di Alessandro Luzio,
Studi cavouriani, in «Rivista Storica Italiana», 1931 (anno xlviii,
fase. 1), pp. 1-18, e un precedente articolo dello stesso Luzio,
I carteggi cavouriani, in «Nuova Antologia», 16 gennaio 1930
(anno lxv, fase. 1388), pp. 149-70.
4 Dei discorsi parlamentari di Giuseppe Ferrari sui fatti del Mez­
zogiorno si occupa l'articolo di Alessandro Levi, Il pensiero poli­
tico di Giuseppe Ferrari, in «Nuova Rivista Storica», maggio-
agosto 1931 (anno xv, fase. III-IV), pp. 217-59, cfr in particolare
PP- 253-55.
§ 90. Psicologia e politica. Testo B (già in MACH, 151).
§ 91. Funzionari e funzioni. Testo B (già in PP, 151).
§ 92. Passato e presente. Testo B (già in PP, 118-19).
1 Non è stato possibile consultare una collezione completa della ri­
vista «19» diretta da Mario Giampaoli, e non è stato quindi ri­
trovato l'articolo di Antonio Aniante ricordato da Gramsci.
2 Em. Lu. - Emilio Lussu; C Bell, è con ogni probabilità Camillo
Bellieni.
§ 93. Nozioni enciclopediche. Testo B (già in PP, 166). .
§ 94. Cultura italiana. Testo B (già in INT, 47-48).
§ 95. Cultura italiana. Regionalismo. Testo B (già in INT, 54).
1 II giudizio sull'articolo di Leonardo Olschki e l'indicazione bi­bliografica sono tratti dal ^Notiziario' {Italia ali'estero) del «Leo­nardo», 20 febbraio 1927 (anno in, n. 2), p. 48.
t
2722
NOTE
QUADERNO 6 (Vili) §§ 96-IO7
2723


§ 96. Riviste-tipo. Economia, Rassegna di studi economici italiani. Testo B (già in INT, 149-50).
1 Per le Prospettive economiche del Mortara cfr nota 3 al Quader­no 1 (XVI), § 61; cfr anche Société des nations, Section économi-que et financière, Annuaire statistique international 1929, Genève 1930 [FG, C. carc., Turi II]. Non sono conservate invece tra i li­bri del carcere le pubblicazioni della Dresdner Bank a cui Gramsci si riferisce, né risulta da altre fonti che egli le abbia consultate direttamente; si tratta dell'annuario Les forces économiques du Monde, publié par la Dresdner Bank (pubblicato per la prima volta a Berlino nel 1927; nel 1930 la pubblicazione era alla terza edizione): se ne parla in «Annali di economia», ottobre 1928 (vol. IV, n. 2), p. 74 (per la prima edizione) e luglio 1930 (vol. VI, n. 2), p. 61 (per la terza edizione).
§ 97. Passato e presente. Grande ambizione e piccole ambizioni. Testo B (già in PP, 67-68).
1 Non è stato possibile stabilire in quale occasione Velia abbia pro­
nunciato la frase che Gramsci gli attribuisce. Potrebbe trattarsi
di una conversazione privata o di un discorso del quale non è ri­
masta traccia nella stampa del tempo.
2 Cfr Quaderno 2 (XXIV), § 75.
§ 98.1 costumi e le leggi. Testo B (già in MACH, 134-35).
§ 99. Concetto di grande potenza. Testo B (già in MACH, 168-69).
1 Cfr in particolare Quaderno 4 (xni), § 6y.
2 Cfr il discorso pronunciato da Mussolini a Roma il io marzo 1929
durante la prima assemblea quinquennale del regime fascista:
«Bisogna considerare che la Marina è, in tempo di pace, l'elemen­
to che stabilisce la gerarchia tra gli Stati» (Benito Mussolini, Di­
scorsi del 1929, «Alpes», Milano 1930 [FG, C. carc., Turi II],
p. 31). Gramsci ha evidentemente utilizzato una fonte diversa,
non identificata, dalla quale ha con ogni probabilità attinto anche
l'epigramma di Anatole France citato più avanti.
§ 100. Passato e presente. Testo B (già in PP, 98-99).
§101. Cultura italiana.
Testo B (già in INT, 33-34 nota 1).
i
u
1 Cfr Quaderno 5 (IX), § 55 e nota 5.
2 Cfr Benedetto Croce, Il Boccaccio e Franco Sacchetti, in «La Cri­
tica», 20 marzo 1931 (anno xxix, fase. II), pp. 81-99.
§102. Passato e presente. Testo B (già in PP, 100-1).
§103. Risorgimento. Testo B (già in R, 181).
1 Cfr Francesco Collotti, Pretesti oratori, in «Leonardo», 20 mag­
gio 1927 (anno ni, n. 5), pp. 115-17; Arrigo Solmi, Metodologia
storica, ivi, 20 agosto 1927 (anno ni, n. 8), pp. 204-6 (risposta al­
l'articolo citato di Collotti, con un Post-scriptum di Luigi Russo
in appoggio al Collotti).
2 L'edizione citata del libro di Cattaneo è del 1931; l'indicazione
bibliografica è ricavata probabilmente da un annuncio editoriale
della casa editrice Vallecchi. Sullo stesso libro cfr anche il suc­
cessivo § 113.
§ 104. Giornalismo.
Testo B (già in INT, 158-59).
§ 105. Riviste-tipo. Tradizioni e sue sedimentazioni psicologiche. Testo B (già in INT, 150-51).
1 Per una bibliografia delle poesie e dei discorsi dell'anarchico Pie­tro Gori cfr Bibliografia del socialismo e del movimento operaio italiano, vol. II, Edizioni esmoi, Roma-Torino 1964, pp. 222-27.
S 106. Giornalismo. Capo cronista. Testo B (già in INT, 159-60).
1 Non è chiaro a quali altre note sull'argomento Gramsci alluda qui
in modo particolare.
2 Cfr «Giornale degli economisti», gennaio 1931 (anno xlv, n. 1),
PP- 73_75 (nella rubrica ' Recenti pubblicazioni').
§ 107. Passato e presente. Testo B (già in PP, 25-26).
1 Croce collaborò alla rivista «Politica» con tre Postille politiche, pubblicate rispettivamente nei fascicoli del 19 gennaio 1919 (an­no 1, vol. I, fase. II), pp. 206-12, del 24 aprile 1919 (anno 1, vol. II, fase. I), pp. 48-59, del 24 novembre 1919 (anno 1, vol. III, fase. I), pp. 13-17. Le prime due di queste Postille politiche fu-
1
\
'i


NOTE
[NOTE
]2724
rono poi raccolte da Croce in Pagine sulla guerra, 2a ed. Laterza, Bari 1928, pp. 250-55, 218-29, 263-70, 287-90 (rispettivamente con i titoli: Sopravvivenze ideologiche; La guerra italiana, l'eser­cito e il socialismo; Disegni di riforma nazionale?; La vittoria)^ la terza in Etica e politica cit., pp. 165-69, 169-73 (con i titoli: L'onestà politica, La nausea per la politica).
2 Per la collaborazione di Guido De Ruggiero alla rivista «Poli­
tica» cfr Vico e Giannone, nel fascicolo del 30 settembre 1919
(anno 1, vol. II, fase. Ili), pp. 35^-76; Economia e legislazione,
nei fascicoli del 31 dicembre 1919 (anno 1, vol. Ili, fase. Il),
pp. 148-70, e del 30 giugno 1920 (anno ir, vol. V, fase. Il), pp.
142-59; L'idea italiana nella Repubblica partenopea, nei fascicoli
del 30 settembre 1920 (anno il, vol. VI, fase. I-II), pp. 38-56, e
del dicembre 1920 (anno ni, vol. VII, fase. I), pp. 15-36.
3 Questi articoli di Croce furono poi raccolti nel volume Pagine
sulla guerra cit., che però Gramsci non aveva in carcere (cfr LC,
607).
4 Cfr in particolare, in polemica diretta con Francesco Coppola,
l'articolo di Cesare De Lollis, Guerra per la guerra, in «Italia no­
stra», 31 gennaio 1915 (anno 11, n. 5) e l'articolo redazionale La
cena di Trimalcione, ivi, 9 maggio 1915 (anno 11, n. 19).
§108. Letteratura popolare.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § ni, in un testo C del Qua­derno 21 (xvn), § 14: Derivazioni culturali del romanzo d'appendice (Q, 2133-34; già in LVN, 119-20).
1 Cfr Vladimir Pozner, Dostojevskij e il romanzo di avventure, in
«La Cultura», febbraio 1931 (anno x, fase. II), pp. 128-50.
2 La recensione di Luigi Foscolo Benedetto al libro di Mario Praz,
La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica, è in
«Leonardo», marzo 1931 (anno n, n. 3), pp. 112-16.
§109. Passato e presente. L'individuo e lo Stato. Testo B (già in PP, 96-97).
§110. Machiavelli e Guicciardini. Testo B (già in MACH, 122).
1
Cfr il precedente § 86,
Non è stato conservato, tra i libri del carcere, il volume di Cle-menceau qui utilizzato da Gramsci, ma è anche possibile che egli abbia visto solo il cap. xiv (Les critiques de l'escalier) nella riproduzione parziale di una rivista francese. Per la citazione cfr Georges Clemenceau, Grandeur et misères d'une vìctoire, Plon, Paris 1930, p. 217 nota.



[
]QUADERNO 6 (Vili) §§ I08-I2
§111. Letteratura popolare. Romanzi d'appendice. Testo A: ripreso, insieme al precedente § 108, nel citato testo C del Quaderno 21 (xvii), § 14, cfr in particolare p. 37 (Q, 2134-35; già in LVN, 120).
1 Cfr il precedente § 108.
2 Salvo l'accenno a Pozner, tutte le altre indicazioni annotate fino a
questo punto del paragrafo sono riprese da una rassegna biblio­
grafica di Edmond Jaloux, nella rubrica 'L'Esprit des Livres', in
«Les Nouvelles Littéraires», 14 febbraio 1931 (anno x, n. 435).
Nel testo di Gramsci, Reginald W. Hartland è indicato come au­
tore sia del libro Walter Scott et le «Roman frénétique» che del
libro Le Roman terrifiant ecc.; ma quest'ultima indicazione è er­
ronea e deriva dal modo non chiaro con cui questi dati bibliogra­
fici sono segnalati nella citata rassegna di Jaloux. Le Roman ter­
rifiant è opera invece di Alice Killen, come annota altrove lo stes­
so Gramsci sulla base di un successivo numero di «Les Nouvelles
Littéraires»: cfr Quaderno 8 (xxvni), § 12.
3 L'indicazione di questo saggio di André Moufflet è ricavata da
un'altra rassegna dello stesso numero citato di «Les Nouvelles
Littéraires» del 14 febbraio 1931, nella rubrica 'Revue des Re-
vues' (Du roman-feuilleton au sinanthropus pekinensis). Un'altra
segnalazione di questo saggio del Moufflet - utilizzato da Gramsci
nel Quaderno 17 (iv), § 29 - è in una nota della rubrica 'Margi­
nalia' (Stile e fortuna del romanzo d'appendice), in «Il Marzoc­
co». 8 febbraio iq^i (anno xxxvi. n. 6).
§112. Passato e presente. L'utopia crociana.
?
Testo B (già in PP, 26-27).
1 Cfr il precedente § 107.
2 Cfr Croce, Cultura e vita morale cit., pp. 293-300, 265-71. Il ca­
pitolo Fissazione filosofica era stato pubblicato per la prima volta
come postilla in «La Critica», 20 luglio 1925 cit.; il capitolo E atti
politici e interpretazioni storiche, in «La Critica», 20 maggio
1924 (anno xxn, fase. III), pp. 189-92.
3 Per il discorso di Gentile a Palermo con cui Croce polemizza in
questa occasione cfr nota 3 al Quaderno 5 (IX), § 124.
4 II discorso di Gentile - stampato nel 1925 nel volume cit. Che
cosa è il fascismo - è però del 31 marzo 1924; la data del 1925, in­
dicata erroneamente da Gramsci, era ricavata probabilmente dal­
l'anno di pubblicazione della risposta polemica di Croce (1925),
indicata in calce nel capitolo citato di Cultura e vita morale.
5 Gramsci allude qui in particolare al capitolo La libertà di coscien­
za e di scienza (1909) del volume citato Cultura e vita morale>
pp. 95-102, in polemica con un libro di Luigi Luzzatti.
6 Cfr Croce, Cultura e vita morale cit., pp. 97-98.
2726 NOTE
§ 113. Risorgimento. Campagna e città. Testo B (già in R, 156).
1 A proposito di questo libro del Cattaneo, già segnalato nel prece­dente § 103 (cfr anche nota 2), Gramsci aveva visto le recensioni (da cui sono ricavate alcune indicazioni contenute nel presente paragrafo) apparse nella «Nuova Rivista Storica», settembre-di­cembre 1931 (anno xv, fase. V-VI), pp. 583-85, e in «L'Italia che scrive», agosto 1931 (anno xiv, n. 8), p. 227.
§ 114. Risorgimento. Testo B (già in R, 170-72).
?
1 Cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 38.
2 Cfr Antonio Panella, Le rivelazioni di un'appendice al carteggio
Ricasoli, in «Il Marzocco», 4 dicembre 1927 (anno xxxir, n. 49);
la polemica col Puccioni è nei numeri successivi del settimanale,
nella rubrica 'Commenti e frammenti': cfr Mario Puccioni, Per
una appendice al carteggio Ricasoli, con una risposta del Panella,
in «Il Marzocco», n dicembre 1927 (anno xxxn, n. 50); Id., An­
cora Ricasoli, Salvagnoli e il 27 aprile, in «Il Marzocco», 18 di­
cembre 1927 (anno xxxn, n. 51).
3 Cfr Martini, Confessioni e Ricordi, 1859-1892 cit., p. 13: «A
guerra finita, corse voce che quando giunsero gli stizziti incita­
menti del Cavour, uno dei ministri, stizzito anche lui, dicesse
apertamente: "Noi non possiamo metterci a fare i generali: alla
guerra ha da pensarci l'imperatore"».
4 Cfr ibid.y p. 117.
5 Non è stato possibile controllare questo articolo di Oreste Mosca
sulla «Vela latina», non essendo reperibile una collezione com­
pleta della rivista (che inizia le pubblicazioni, come quindicinale,
il 14 dicembre 1913, e, dopo una sospensione dal giugno 1917 al
maggio 1918, le riprende come settimanale il 30 maggio 1918).
È stata consultata, senza successo, la collezione incompleta della
«Vela latina» posseduta dalla Biblioteca Nazionale di Napoli:
qui manca però, tra l'altro, l'intera annata del 1915, ed è possibile
che l'articolo ricordato da Gramsci sia apparso proprio in quel­
l'anno.
6 L'episodio è ricordato anche nel Quaderno 3 (XX), § 38.
§ 115.1 nipotini di padre Bresciani. Angelo Gatti. Testo B (già in LVN, 190).
1 In realtà nel 1930: cfr Angelo Gatti, Ilia e Alberto, Mondadori,
Milano 1930.
2 Con ogni probabilità Gramsci aveva presente la recensione di Be­
nedetto Migliore nella rubrica 'Notizie e Commenti' della «Nuova
Antologia», 16 marzo 1931 (anno lxvi, fase. 1416), pp. 248-54.


2727
[2727
]QUADERNO 6 (Vili) §§ H3-I9
Altre recensioni di questo romanzo del Gatti - tra cui una parti­colarmente favorevole di Attilio Momigliano, in «Pègaso», del febbraio 1931 - erano apparse in questo periodo in numerosi gior­nali e riviste.
§ 116. Il Rinascimento (Fase economico-corporativa della storia ita­liana). Origini della letteratura e della poesia volgare.
Testo B (già in R, 28-29).
1 Cfr Salvatore Battaglia, Gli studi sul nostro duecento letterario,
in «Leonardo», 20 febbraio 1927 (anno ili, n. 2), pp. 30-33; è la
seconda puntata di una rassegna di studi sull'argomento, iniziata
nel numero precedente della rivista. Gli studi di Ezio Levi citati
da Gramsci sono ricordati in questa seconda puntata dell'articolo
di Battaglia.
2 Cfr Felice Tocco, L'eresia nel Medioevo, Sansoni, Firenze 1884;
Gioacchino Volpe, Movimenti religiosi e sette ereticali nella so­
cietà medievale italiana (secoli xi-xiv), Vallecchi, Firenze 1922.
3 Salvatore Battaglia, Gli studi sul nostro duecento letterario, in
«Leonardo», 20 gennaio 1927 (anno ili, n. 1), pp. 6-8; 20 feb­
braio 1927 cit.; 20 marzo 1927 (anno in, n. 3), pp. 58-61.
§117. Passato e presente.
t
Testo B (già in PP, 71-72).
1 II passo di Marx è tradotto da Gramsci dall'edizione francese Mo­litori cfr Karl Marx, (Euvres politiques, traduit par J. Molitor, tome Vili, Costes, Paris 1930 [FG, C. carc., Turi III], p. 22: «Une résistance qui se prolonge par trop longtemps dans une place assiégée est en soi démoralisante. Elle implique des souf-frances, des peines, des privations de repos, des maladies et la présence continuelle non pas du danger aigu qui trempe, mais du danger chronique qui abat». Per il testo originale cfr Karl Marx -Friedrich Engels, Werke, vol. XI, Dietz, Berlin 1961, p. 537.
§ 118. Il Rinascimento. Testo B (già in R, 29-30).
1 Cfr il precedente § 116. Alcuni spunti per questo § 118 sono tratti dallo stesso articolo di Salvatore Battaglia, già citato nel prece­dente § 116.
§ 119. Risorgimento. Testo B (già in R, 144).
1 Cfr Quaderno 5 (IX), § 12.
2 Cfr Camillo Benso di Cavour, Discorsi parlamentari, vol. IV
(1851), a cura di Luigi Russo, La Nuova Italia, Firenze 1934,
ì

NOTE
[NOTE
]2728
pp. 9-10. Non è stata tuttavia rintracciata la fonte di cui si è ser­vito Gramsci.
§ 120. Riviste-tipo. Vessere evolutivo finale. Testo B (già in INT, 134-35).
1 È qui ripreso lo spunto di un articolo di Gramsci del 1918: cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § y6.
§ 121. Giornalismo. Testo B (già in INT, 166).
1 Le indicazioni intorno a questo libro di Albert Rivai sono rica­vate da una reclame editoriale pubblicata, in quarta pagina, su «Les Nouvelles Littéraires», 7 marzo 1931 (anno x, n. 438).
S 122. Riviste-tipo. Rassegne. Testo B (già in INT, 151).
§ 123. Passato e presente. Testo B (già in PP, 93-94).
* ?n* Economia»> mar*o 1931 (anno IX, vol. VII, n. 3); l'articolo di Pasquale Jannaccone (pp. 297-306) è la risposta a un questio­nano pubblicato alle pp. 261-62; lo stesso fascicolo contiene an­che le risposte di Albert Aftalion, Mario Alberti, André Andréa-des, Maurice Ansiaux, Georges de Leener, Charles Gide, F. W. Taussig, C. A. Verrijn Stuart. L'articolo di Gino Arias, La crisi e t giudizi degli economisti (pp. 315-35), è invece un commento alle risposte del questionario.
§ 124. Croce e la critica letteraria. Testo B (già in LVN, 19).
1 La citazione e le notizie svJTAestbetica in nuce di Croce sono ri­cavate con ogni probabilità da una recensione di Natalino Sape-gno in «Pègaso», dicembre 1930 (anno 11, n. 12), pp. 758-59.
§ 125. Riviste-tipo. Storia e «progresso». Testo B (già in MACH, 162-6$).
§ 126. Riviste-tipo. Testo B (già in INT, i;i).
S 127. Quistioni industriali. Testo B (già in PP, 224).
1 Eugène Schneider, Les relations entre patrons et ouvrìers. Les
ì
?i
>
. j
QUADERNO 6 (Vili) SS 120-32 2729
délégués de corporation, in «Revue des Deux Mondes», 15 no­vembre 1930 (anno e, tomo LX della serie VII), pp. 372-88.
§ 128. Centralismo organico ecc. Testo B (già in MACH, 217).
1 Cfr «Revue des Deux Mondes», 15 novembre 1930 cit., p. 377.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 9 (xiv), § 68.
§ 129. Passato e presente. La politica di D'Annunzio. Testo B (già in PP, 13-14).
1 Cfr D'Annunzio, Per VItalia degli Italiani cit., pp. i53"54-
2 Cfr ibid., p. 286: «Molta gente benefica si scandalizzò quando
io mandai la mia offerta agli affamati russi pel tramite legittimo
di un Comitato comunista. So che la medesima gente s'è scanda­
lizzata perché uno dei miei amici indiscreti ha rivelato il mio "al­
to e fraterno compianto" verso il popolo infelicissimo. Doveva
dire "alta e fraterna gratitudine". Il popolo russo, con un suppli­
zio molto più atroce di quello che gli fu profetato da Alessio, ha
liberato per sempre il mondo da una illusione puerile e da un mito
sterile. È ormai dimostrato per sempre, dalla più vasta e terribile
esperienza che sia stata concessa a una dottrina umana, è dimo­
strato come un governo èscito da' una dittatura di classe sia im­
potente a creare condizioni di vita sopportabili. Il campo è sgom­
bro per i costruttori».
§ 130. Nozioni enciclopediche. Congiuntura. Testo B (già in PP, 149).

1
[1
]Sullo stesso argomento cfr anche Quaderno 15 (il), § 16.
§131. Passato e presente. Caratteri. Testo B (già in PP, 17).
§132. Storia delle classi subalterne. Testo B (già in R, 224).
1 Ferdinando Petruccelli della Gattina, La rivoluzione di Napoli nel 1848, nuova edizione a cura di Francesco Torraca, Bibliote­ca storica del Risorgimento italiano, serie VII, n. 1, Soc. Ed. Dan­te Alighieri, Milano-Roma-Napoli 1912; Gennaro Mondaini, I moti politici del '48 e la setta dellf«Unità italiana» in Basilicata (Biblioteca storica del Risorgimento italiano, serie III, nn. 9-10), Soc. Ed. Dante Alighieri, Roma 1902; Guido De Ruggiero, Il pensiero politico meridionale nei secoli xvm e xix, Laterza, Bari 1922. Il riferimento di Gramsci a questi libri deriva probabilmen­te da una fonte indiretta.
, 1
È

NOTE
[NOTE
]2730
§ 133. Per una nuova letteratura (arte) attraverso una nuova cultura. Testo B (già in LVN, io).
1 Cfr Benedetto Croce, Nuovi saggi sulla letteratura italiana del sei­
cento, Laterza, Bari 1931, p. 136 (cap. xu: Poesia latina nel
seicento). Sebbene questo volume non sia conservato tra i libri
del carcere è assai probabile che Gramsci lo abbia avuto a Turi.
2 Si allude al libro di René Fùlòp-Miller, i7 volto del bolscevismo,
prefazione di Curzio Malaparte, Bompiani, Milano 1930 (cfr in
particolare il capitolo La. meccanizzazione della poesia, pp. 100-
117). Gramsci aveva chiesto di vedere questo libro, incontrando
però difficoltà con la censura carceraria ; solo a seguito di una lun­
ga pratica il permesso fu infine rilasciato per questo e per un al­
tro gruppo di libri «sospetti»: cfr LC, 363-66, 385. Il volume
non è stato conservato tra i libri del carcere.
§ 134. Letteratura popolare. Romanzo d'appendice. Testo B (parzialmente già in LVN, 108).
1 Cfr Quaderno 5 (IX), § ^4.
2 Sulla concezione che Gramsci aveva di Freud e della letteratura
psicoanalitica cfr Quaderno 1 (XVI), § 33 e nota 1.
?
§ 135. Passato e presente. Il fordismo. Testo B (già in PP, 101-2).

1 Cfr Quaderno 4 (XIII), § 52, in particolare pp. 25 Vopen shop cfr nota 1 al Quaderno 5 (IX), § 2.
§ 136. Organizzazione delle società nazionali. Testo B (già in MACH, 133-34).
1 II riferimento, non del tutto chiaro, è probabilmente alle osser­
vazioni del § 47 del Quaderno 1 (XVI), sulle associazioni politiche
e sindacali come «organismi privati», «trama w privata " dello
Stato».
2 Cfr «La Riforma Sociale», maggio-giugno 1931 (anno xxxvni,
n. 3), pp. 318-20.
§137. Concetto di Stato. Testo B (già in MACH, 130).
1 Cfr «Les Nouvelles Littéraires», i° agosto 1931 (anno x, n. 459): recensione di Edmond Jaloux (nella rubrica 'L'Esprit des Livres') a Décadence de la liberti ài Daniel Halévy.
1 r
quaderno 6 (VIII) §§ 133-44 273x
§138. Passato e presente. Passaggio dalla guerra manovrata (e dal­l'attacco frontale) alla guerra di posizione anche nel campo politico.
Testo B (già in PP, 71). 1 Sulla stessa questione cfr in particolare il Quaderno 7 (VII), § 16.
§ 139. Conflitto tra Stato e Chiesa come categoria eterna storica. Testo B (già in MACH, 262).
1 Cfr nota 1 al precedente § 81.
§140. Passato e presente. Testo B (già in PP, 120).
1 L'enciclica di Pio XI sull'Azione Cattolica è del 29 giugno 1931:
cfr «Civiltà Cattolica», 18 luglio 1931 (anno lxxxii, vol. Ili),
pp. 97-122.
2 Cfr Dallo Stato alla Chiesa (editoriale), in «Critica fascista», 15
luglio 1931 (anno IX, n. 14), pp. 261-62.
S 141. Sul sentimento nazionale. Testo B (già in MACH, 217).

La citazione e le notizie sul Lyautéy sono ricavate da una recen­sione di Edmond Jaloux in «Les Nouvelles Littéraires», 8 agosto 1931 (anno x, n. 460), nella rubrica 'L'Esprit des Livres' {«Let-tres de jeunesse» par Lyautey).
§142. Passato e presente. La Corsica. Testo B (già in PP, 126).
1 Tutte le informazioni contenute fino a questo punto del paragrafo sono riprese dall'articolo di Augusto Garsia, Canti d'amore e di morte nella terra dei Corsi, in «L'Italia letteraria», 9 agosto 1931 (anno ni, n. 32).
§ 143. Guido Calogero, Il neohegelismo ecc. Testo B (inedito).
1 Cfr «Nuova Antologia», 16 agosto 1930 (anno lxv, fase. 1402), pp. 409-27. Un lungo brano di questo articolo è citato nel Quader­no io (xxxm), parte II, § 4.
§ 144. G. Pascoli e Davide Lazzaretti. Testo B (già in R, 203).
1 Questo passo del Pascoli, tratto dalla prefazione a una antologia scolastica, è ricavato dall'articolo di Giuseppe Papini, Un poeta

NOTE
[NOTE
]2732
e un filosofo (Lettere di G. Pascoli e di G. Barzellotti), in «Nuo­va Antologia», 16 settembre 1930 (anno lxv, fase. 1404), pp. 162-177), efr in particolare p. 167; solo il primo corsivo è di Gramsci.
§ 145. Storia degli intellettuali italiani. Giovanni B. Boterò. Testo B (già in INT, 54).
1 Cfr Emilio Zanette, Il numero come forza nel pensiero di Giovan­
ni Boterò, in «Nuova Antologia», i° settembre 1930 (anno lxv,
fase. 1403), pp. 89-103.
2 In una nota a p. 90 dell'articolo citato dello Zanette si ricorda so­
lo il terzo volume dell'opera di Carlo Gioda, La vita e le Opere di
Giovanni Boterò?, Hoepli, Milano 1895. Può darsi che Gramsci
avesse presente altri saggi più recenti dello stesso autore.
§ 146. Storia degli intellettuali italiani. Gli ebrei. Testo B (inedito).
1 Cfr Yoseph Colombo, Lettere inedite del p. Hyacinthe Loyson, in «Nuova Antologia», i° settembre 1930 cit., pp. 57-65.
S 147. Popolarità della letteratura italiana. Testo B (già in LVN, 67-68).
1 Ercole Reggio, Perché la letteratura italiana non è popolare in Europa, in «Nuova Antologia», i° ottobre 1930 cit., pp. 298-307; la citazione è a p. 298.
§ 148. // genio nella storia. Testo B (già in MACH, 216).
1 Cfr Niccolò Tommaseo, Pio IX e Pellegrino Rossi, a cura di Te­resa Lodi, in «Pègaso», ottobre 1931 (anno ni, n. io), pp. 402-425. La seconda citazione del Tommaseo è a p. 415.
§ 149. Storia degli intellettuali italiani. Testo B (già in INT, 34 nota).
1 L'indicazione bibliografica su questo libro del Michel e i giudizi
che seguono sono ricavati da una recensione di Mario Bonfantini
in «Leonardo», settembre 1931 (anno 11, n. 9), p. 395.
2 Le notizie su questa edizione del Novellino sono ricavate da un
articolo di Angiolo Orvieto, Un nuovo «Novellino», in «Il Mar­
zocco», 4 gennaio 1931 (anno xxxvi, n. 1).
3 Cfr in particolare Quaderno 3 (XX), § j6.
9
*
l :
? 1
quaderno 6 (VIII) §§145-55 2733
§ 150. Passato e presente. Testo B (già in PP, 84-85).
1 Cfr Emilio De Bono, Diario di campagna, e Italo Balbo, Da Peru­gia a Roma, in «Gioventù fascista», 25 ottobre 1931 (anno 1, n. 32).
§151. Azione cattolica.
Testo B (già in MACH, 281 nota).
1 La recensione di Guido De Ruggiero al libro di Antonio Banfi,
Vita di Galileo Galilei (Soc. Ed. La Cultura, Milano-Roma 1930)
è in «La Critica», 20 gennaio 1931 (anno xxix, fase. I), pp. 52-54.
2 Queste notizie sulla santificazione di Bellarmino sono ricavate da
•un articolo di Antonio Bruers, San Roberto Bellarmino, in «Ge­
rarchia», settembre 1931 (anno xi, n. 9), pp. 765-70. Anche l'in­
dicazione relativa alla istituzione della festa di Cristo Re è ricava­
ta da questo articolo (p. j6j: «Il pontefice che il 29 giugno 1930
consacra santo il Bellarmino, autore della famosa formola del po­
tere indiretto del pontefice su tutte le sovranità civili, è quello
stesso che, cinque anni prima, aveva istituito, per l'ultima dome­
nica di ottobre di ogni anno, la festa di Cristo re»).
§152, Storia degli intellettuali italianit Testo B (già in INT, 39).
§ 153. Carattere popolare nazionale della letteratura italiana. Gol­doni.
Testo B (già in LVN, 71).
1 Tra i libri di Gramsci (ma non tra quelli del carcere) è stato con­servato un volume di Goldoni, Commedie, a cura di Piero Nardi, con uno studio introduttivo e note, vol. II (La famiglia dell'anti­quario, Gli innamorati^ Le smanie per la villeggiatura), Soc. Ed. «Unitas», Milano 1926.
§ 154.1 sansimoniani. Testo B (già in MACH, 351).
1 Questa citazione di Goethe è ripresa da un passo dei Mes Cahiers di Maurice Barrès (IV serie), in «Les Nouvelles Littéraires», 3 ottobre 1931 (anno x, n. 468).
§155. Passato e presente. Politica e arte militare. Testo B (già in PP, 72).
I
P 1
1 .
1

2734 NOTE
§156. Sul capitalismo antico... Testo B (già in PP, 147).
1 Cfr G. C. Speziale, Delle navi di Nemi e dell'archeologia navale,
in «Nuova Antologia», i° novembre 1930 (anno lxv, fase. 1407),
pp. 87-100: in polemica con Giuseppe Lugli, A che serviva la na­
ve di Nemi?, in «Pègaso», ottobre 1930 (anno 11, n. io), pp. 419-
429; all'attacco di Speziale, Lugli replicò con un altro articolo,
Ancora sulla nave di Nemi, in «Pègaso», dicembre 1930 (anno ir,
n. 12), pp. 744-50; segui una replica di G. C. Speziale, Realtà e
fantasie nella questione delle navi di Nemi, in «Nuova Antolo­
gia», i° gennaio 1931 (anno lxvi, fase. 1411), pp. 117-31.
2 Cfr nota 17 al Quaderno 1 (xvr), § 25.
§ 157. Romanzi filosofici, utopie, ecc. Testo B (già in R} 217).
QUADERNO 6 (Vili) §§ 156-65 2735
15 febbraio 1931 (anno ci), pp. 851-87; la citazione di Gramsci è a p. 852.
§161* Risorgimento. Garibaldi. Testo B (già in R, 186).

Cfr Emanuele Librino, L'attività politica di Garibaldi nel 1861, in «Nuova Antologia», 16 febbraio 1931 (anno lxvi, fase. 1414),
pp. 473-8/'.
§162. Passato e presente. Caratteri italiani. Testo B (già in PP, 9-10).
§163. Passato e presente. Le encicliche papali. Testo B (già in PP, 123-24).

§158. Storia delle classi subalterne. Testo B (già in R, 198-99).
1 Armando Cavalli, Correnti messianiche dopo il 'yo, in «Nuova
Antologia», 16 novembre 1930 (anno lxv, fase. 1408), pp. 209-15.
2 Per la collaborazione di Armando Cavalli alle riviste di Gobetti
cfr «La Rivoluzione liberale», anno 11 (1923), nn. 18, 20, 25, 38;
anno m (1924), nn. n, 16, 30, 31, 39, 41, 42, 44, 45, 46; anno iv
(1925), nn. 7, 14, 18, 22, 23, 24, 26, 29, 30, 31, 36, 38; «Il Ba-
retti», anno 11 (1925), n. 1; anno in (1926), nn. 1, 2, 4, 8, n;
anno iv (1927), nn. 4, 8; anno v (1928), n. 3.
3 Su questa questione Gramsci integra gli accenni dell'articolo di
Cavalli, che si limita a ricordare alcune tendenze verso una rifor­
ma religiosa in Italia da parte di gruppi moderati solo per il pe­
riodo successivo al '70.
§159. Risorgimento. Testo B (già in R, 188).
1 Cfr Emanuele Librino, Agostino De Pretis prodittatore in Si­
cilia, in «Nuova Antologia», 16 dicembre 1930 (anno lxv, fase.
1410), pp. 462-509.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 107,
§160. Sulla morale. Testo B (già in PP, 226).
1 Cfr Denis Diderot, Lettres à Grimm et a Mme d'Épinay, pu-bliées par M. André Babelon, in «Revue des Deux Mondes»,
1!
§164. Cattolici integrali, gesuiti, modernisti. Testo B (già in MACH, 28^-86).
1 Cfr Enrico Carlo Lea, Storia della Inquisizione. Fondazione e pro­cedura, trad. it. di Pia Cremonini, Bocca, Torino 1910. Tra le fon­ti di informazione di cui Gramsci si è servito per questo paragra­fo, oltre a notizie giornalistiche di questo periodo (nell'ottobre 1931 Niceto Alcalà Zamora era stato costretto a dimettersi dalla Costituente per le sue trattative con il Vaticano), vi è probabil­mente un articolo {La bufera anticlericale spagnola) della «Civil­tà Cattolica», 7 novembre 1931 (anno lxxxii, vol. IV), pp. 213-228.
§165. Nozioni enciclopediche. Scienza e scientifico. Testo B (già in PP, 163).
1 Cfr Henri Dubreuil, Standards. Il lavoro americano visto da un operaio francese, a cura di Alessandro Schiavi, Laterza, Bari 1931 [FG, C. carc., Turi III], p. 83 nota: «Proprio per certi abusi e certe malaccortezze, l'espressione organizzazione scientifica del la­voro è diventata quasi sinonimo di barbaro sfruttamento. Notia­mo quindi subito che in America si fa un uso estremamente fre­quente della parola scientific in un senso che non è forse esatto tradurre scientifico, parola che in francese ha un senso certo più rigoroso e più astratto della parola inglese corrispondente in Ame­rica. Ivi le parole: scientific management, esprimono piuttosto un complesso di metodi nei quali si cerca semplicemente di introdur­re quanto più buon senso e più logica naturale si può, come con­trapposte al "lasciar andare" della routine tradizionale con la quale si seguono delle abitudini senza chiedersi se non si potrebbe far meglio».
2736 NOTE
S 166. Passato e presente. Apoliticità. Testo B (già in PP, 23-24).
1 II titolo esatto del libro di Emilio De Bono, recensito da Aldo
Valori nel «Corriere della Sera» del 17 novembre 1931, è Nel­
l'esercito nostro prima della guerra, Mondadori, Milano 1931.
2 Cfr Giuseppe Cesare Abba, Uomini e soldati. Letture per l'eser­
cito e pel popolo, Zanichelli, Bologna 1890.
3 Sulla collaborazione del generale fascista Emilio De Bono a «Il
Mondo» nel 1922 cfr Giorgio Rochat, L'esercito italiano da Vit­
torio Veneto a Mussolini (1919-1925), Laterza, Bari 1967, pp,
204, 280, 362.
§ 167. Nozioni enciclopediche. Bog e bogati. Testo B (già in PPy 146-47).
1 In russo la parola Bog (Dio) ha la stessa radice della parola bo­
gati (ricco). Su questo nesso linguistico aveva a suo tempo ri­
chiamato l'attenzione uno scritto di Bucharin, Chiesa e scuola
nella Repubblica dei Soviet, pubblicato da Gramsci in «L'Ordi­
ne Nuovo», 30 agosto 1919 (anno 1, n. 16): si tratta di un estratto
(precisamente, il cap, xvin) dell'opuscolo di Bucharin, Il pro­
gramma dei comunisti (bolscevichi) pubblicato a Mosca nel 1918;
nell'agosto 1919 ne erano uscite diverse traduzioni straniere, ma
non ancora quella italiana, pubblicata solo nel 1920 dalla Soc.
Editrice «Avanti!». Una traduzione italiana di questo opuscolo
era stata iniziata anche sull'«Ordine Nuovo», a partire dal nu­
mero del 29 novembre 1919 (anno 1, n. 28), fino al numero del
14 febbraio 1919 (anno 1, n. 37); in seguito però tale traduzione
fu sospesa, probabilmente in rapporto all'avvenuta pubblicazione
dell'opuscolo della Casa editrice «Avanti!».
2 Cfr Alessandro Chiappelli, Come si inquadra il pensiero filosofico
nell'economia del mondo, in «Nuova Antologia», i° aprile 1931
(anno lxvi, fase. 1417), pp. 307-18; la citazione è a p. 312.
§ 168. Letteratura popolare. Testo B (già in LVN, 131).
1 Alberto Consiglio, Populismo e nuove tendenze della letteratura francese, in «Nuova Antologia», i° aprile 1931 cit., pp. 380-89.
§ 169. Giornalismo. Testo B (già in INT, 166).
1 Luigi Villari, Giornalismo britannico di ieri e di oggi, in «Nuova Antologia», i° maggio 1931 (anno lxvi, fase. 1419), pp. 121-34.
i


2737
[2737
]QUADERNO 6 (Vili) §§ 166-73
§ 170. Passato e presente. Governi e livelli culturali nazionali. Testo B (già in PP, no).
§171. Risorgimento. Testo B (già in R, 155).
1 Le notizie sul movimento del Vieusseux e l'indicazione del libro del Baldasseroni sono ricavate da una recensione di Ersilio Michel in «L'Italia che scrive», novembre 1931 (anno xiv, n. n), p. 311.

§172, Letteratura popolare. Testo B (già in LVN, 135-36).
1 a • "nif r f* ^#
[§172, Letteratura popolare. Testo B (già in LVN, 135-36).
1 a • "nif r f* ^#
]Antonio Baldini, Stonature di cinquantanni fa: la Farfalla pe­troliera, in «Nuova Antologia», 16 giugno 1931 (anno lxvi, fase. 1422), pp. 503-8. La maggior parte delle notizie che seguono nel testo su «La Farfalla» e i suoi collaboratori sono ricavate da que­sto articolo di Baldini.
2 Cfr Lab or. Fiorita di canti sociali, a cura di Alessandro Schiavi,
ristampa accresciuta, Avanti!, Milano 1924; in questa antologia
sono comprese poesie di Turati a pp. 47, 129-31, 207-9, 262-64,
314-18.
3 Questi versi giovanili di Turati ('dalla poesia Fiori d'aprile), ci­
tati nell'articolo di Baldini, erano stati pubblicati per la prima
volta in «La Farfalla» del 24 aprik 1881. Recentemente questa
poesia è stata ristampata in Turati giovane. Scapigliatura, positi­
vismo, marxismo, a cura di Luigi Cortesi, Avanti!, Milano 1962,
pp. 111-15.
4 L'articolo di Raffa Garzia (che era stato insegnante di Gramsci al
liceo) è menzionato da Luigi Piccioni in una rassegna di «Storia
del giornalismo», nella rubrica 'Note e Rassegne' della «Nuova
Antologia», 16 luglio 1931 (anno lxvi, fase. 1424), pp. 262-67.
§173. Azione Cattolica. Testo B (già in MACH, 306).
1 Cfr Azione Cattolica e Associazioni religiose, in «La Civiltà Cat­tolica», 19 aprile 1930 (anno lxxxi, vol. II), pp. 167-72. L'arti­colo riproduce anche (a p. 172) la seguente nota apparsa sull'«Os­servatore Romano» del 30 marzo: «Sappiamo che il Segretario del Partito Nazionale Fascista ha diramato alle Autorità Provin­ciali disposizioni nel senso che nessuna incompatibilità può es­sere determinata per la contemporanea partecipazione all'Azione Cattolica ed al Partito Nazionale Fascista e per conseguenza, co­me è stato espressamente dichiarato, alle Opere del Regime. Pren­diamo atto con vivo piacere del lodevole provvedimento che ser­virà ad eliminare ogni contrasto e difficoltà locale».

13
***
2738 NOTE
§ 174. Chiesa Cattolica. Testo B (già in MACH, 303).
1 Cfr Qualche considerazione statistico-religiosa. La nuova edizione dell'«Mas hierarchicus» del R.P.C. Streit S.P.D., in «La Civiltà Cattolica», 7 giugno 1930 (anno lxxxi, vol. II), pp. 422-32.
§ 175. Azione Cattolica. Testo B (già in MACH, 306).
1 L'indicazione è ricavata dalla rubrica 'Bibliografia', in «La Civiltà Cattolica», 21 giugno 1930 (anno lxxxi, vol. II), p. 537.
§ 176. Passato e presente. Testo B (già in PP, 135).
1 L'indicazione di questa ristampa del Memorandum di Solaro della
Margarita è ricavato dalla rubrica 'Bibliografia' in «La Civiltà
Cattolica», 21 giugno 1930 cit., p. 542.
2 «Il Sabaudo», settimanale monarchico di Torino, aveva iniziato
le pubblicazioni nel 1924. All'inizio del 1925 la direzione del set­
timanale fu assunta da Giuseppe Brunati che, col suo gruppo
«Monarchia», era uscito dall'Aimi (Associazione imperialista
monarchica italiana). Le notizie appuntate qui da Gramsci a me­
moria sono esatte, salvo il titolo del settimanale precedentemente
diretto dal Brunati, che si chiamava «Monarchia» e non «Il So­
vrano». Il titolo però di questo settimanale è ricordato esatta­
mente da Gramsci nel Quaderno 17 (iv), § 4. Per gli atteggia­
menti propagandistici del «Sabaudo» ricordati da Gramsci, cfr,
ad esempio, il numero del 17 gennaio 1925 (anno li, n. 19), dove
compaiono, in riquadro, le seguenti parole d'ordine: «La distri­
buzione puramente comunistica è possibile soltanto con la Monar­
chia»; «Il Comunismo a oltranza risiede puramente nell'assolu­
tismo monarchico».
§ 177. Storia degli intellettuali italiani. Testo B (inedito).
1
1 Di quest'articolo di Angelo Scarpellini Gramsci aveva probabil­mente avuto notizia attraverso una segnalazione della «Civiltà Cattolica», 21 giugno 1930 cit., pp. 543-44 (nella rubrica 'Bi­bliografia').
§ 178. Nozioni enciclopediche. Teopanismo. Testo B (già in PP, 166-67).
1 Cfr L'Induismo, in «La Civiltà Cattolica», 5 luglio 1930 (anno lxxxi, vol. Ili), pp. 13-26; la citazione di Gramsci è alle pp. 17-18.
r
QUADERNO 6 (Vili) SS 174-82 2739
§ 179. Passato e presente. La scuola professionale. Testo B (già in PP, 109-10).
1 Gramsci aveva avuto notizia di questa discussione dai resoconti
del «Corriere della Sera» (26 novembre 1931), come risulta da
una lettera alla madre del i° febbraio 1932: «Non so come sia
organizzata la scuola di avviamento a Ghilarza e quali siano esat­
tamente le materie di studio per tutto il corso. Ho letto nel "Cor­
riere della Sera" la discussione svoltasi in parlamento a proposito
di questo tipo di scuola, ma gli argomenti trattati erano troppo
generici e vaghi per farsi delle idee precise. La sola cosa impor­
tante che se ne poteva ricavare era che la scuola d'avviamento
non è fine a se stessa, ma lascia la possibilità di una ulteriore car­
riera scolastica» (LC, 566). Nella stesura di questo paragrafo
Gramsci aveva però presente, probabilmente, anche un articolo
di Arrigo Solmi, Le scuole d'avviamento professionale, in «Ge­
rarchia», dicembre 1931 (anno xi, n. 12), pp. 965-69.
2 Sulle scuole rurali organizzate da Eugenio Faina a partire dal
1912 Gramsci aveva letto probabilmente un articolo del figlio
Claudio Faina, Il «rinascimento agrario» in Italia e le «scuole ru­
rali Faina», in «Nuova Antologia», i° giugno 1930 (anno lxv,
fase. 1397), pp. 392-400.
§ 180. Nozioni enciclopediche. «Scientifico». Che cosa è «scien­tifico»?
Testo B (già in PP, 162-63).
1 Allusione al noto opuscolo di Engels, già citato, L'evoluzione del
socialismo dall'utopia alla scienza.
2 «La Critica Sociale» di Turati ebbe diversi sottotitoli; dalla terza
all'ottava annata, dal numero del i° gennaio 1893 a quello del
i° maggio 1898, il sottotitolo fu «Rivista quindicinale del socia­
lismo scientifico». Dal numero del i° luglio 1889 (con la ripresa
delle pubblicazioni dopo la sospensione del 1898-99) il sottotitolo
fu cambiato e divenne «Rivista quindicinale del socialismo».
§181. Chiesa cattolica. Santi e beati. Testo B (già in MACH, 296).
1 Da una notizia pubblicata sotto il titolo Beati e Santi dell'avvenire nel «Corriere della Sera» del 2 dicembre 1931.
§182. Cattolici integrali, gesuiti e modernisti. Giovanni Papini. Testo B (già in MACH, 282).
1 Cfr Intorno alla vita e agli scritti di S. Agostino, in «La Civiltà Cattolica», 19 luglio 1930 (anno lxxxi, vol. Ili), pp. 152-58.
274° NOTE
§ 183. Azione Cattolica. Testo B (già in MACH, 232).
1 Tutte le notizie contenute in questo paragrafo sono riprese dal­l'articolo Cesare d'Azeglio e gli albori della stampa cattolica in Italia, in «La Civiltà Cattolica», 2 agosto 1930 (anno lxxxi, vol. Ili), pp. 193-212; l'ultima citazione è a p. 200, mentre la ci­tazione precedente, dove si riferisce l'osservazione del Crispolti, è all'inizio dell'articolo.
§ 184. Nozioni enciclopediche. Testo B (già in PP, 159-60).
1 Non è stata ritrovata la fonte da cui Gramsci ha attinto queste notizie sulle organizzazioni corporative medievali.
§ 185. Nozioni enciclopediche. Consiglio di Stato. Testo B (già in PP, 149).
?
§ 186. Azione Cattolica. In Ispagna. Testo B (già in MACH, 306).
1 L'indicazione bibliografica è ricavata dalla rubrica di 'Opere per­venute' in «La Civiltà Cattolica», 20 settembre 1930 (anno lxxxi, vol. Ili), p. 572.
§ 187. Azione Cattolica. Stati Uniti. Testo B (già in MACH, 247-48).
1 Notizie ricavate dalla rubrica 'Cronaca contemporanea' della «Ci­viltà Cattolica», 20 settembre 1930 cit., pp. 568-71.
S 188. Azione Cattolica.
Testo B (già in MACH, 232-34).
1 Cfr La fortuna del Lamennais e le prime manifestazioni d'Azione
Cattolica in Italia, in «La Civiltà Cattolica», 4 ottobre 1930 (an­
no lxxxi, vol. IV), pp. 3-19; della continuazione di questo arti­
colo, annunciata alla fine dello scritto, e apparsa solo nel numero
del 20 agosto 1932 (anno lxxxiii, vol. Ili), pp. 313-27, con il ti­
tolo Il movimento lamennesiano in Italia, Gramsci però trala­
scerà di occuparsi.
2 Cfr il precedente § 183.
§189. Lorian esim o.
Testo B (già in INT, 174-75).
1 Fonte dell'informazione di Gramsci è qui con ogni probabilità

?

2741
[2741
]QUADERNO 6 (Vili) §§ 183-95
«Il Corriere della Sera» del 13 dicembre 1931, dove si dà notizia dell'interrogazione del Loria e della risposta di Arpinati in una cronaca parlamentare dal titolo La riforma penitenziaria appro­vata dal Senato.
§190. Cultura sud-americana. Testo B (già in INT, 79).
1 II protestantesimo degli Stati Uniti e l'Evangelizzazione prote­stante nell'America Latina, in «La Civiltà Cattolica», 18 otto­bre io*o (anno lxxxi, vol. IV), pp. 1*6-43.
§ 191. America e massoneria. Testo B (già in MACH, 349).
1 La Massoneria americana e la riorganizzazione della massoneria
in Europa, in «La Civiltà Cattolica», i° novembre 1930 (anno
lxxxi, vol. IV), pp. 193-208; 3 gennaio 1931 (anno lxxxii,
vol. I), pp. 21-36.
2 Di questo opuscolo (Pietro Pirri s. J., L'internazionale massonica
di Ginevra nel suo primo quinquennio di vita, Roma 1930)
Gramsci aveva avuto probabilmente notizia attraverso un an­
nuncio pubblicitario della stessa «Civiltà Cattolica».
§ 192. Storia degli intellettuali italiani. Testo B (inedito).
1 Questa indicazione bibliografica e quella del successivo § 193 so­no probabilmente ricavate da «La Civiltà Cattolica», 20 dicem­bre 1930 (anno lxxxi, vol. IV), pp. 569-70 (nella rubrica 'Opere pervenute').
§ 193. Azione Cattolica. Spagna. Testo B (già in MACH, 306),
1 Cfr nota 1 al paragrafo precedente,
?
§ 194. Passato e presente. La riforma Gentile e la religione nelle scuole.
Testo B (già in PP, 134).
1 L'ignoto e la religione naturale secondo il senator Gentile, in «La Civiltà Cattolica», 6 dicembre 1930 (anno lxxxi, vol. IV), pp. 422-33.
§ 195. Cattolici integrali, gesuiti, modernisti. Il caso Tur mei. Testo B (già in MACH, 276-78).


NOTE
[NOTE
][floating image: 'image']2742
1 La catastrofe del caso Turmel e i metodi del modernismo critico,
in «La Civiltà Cattolica», 6 dicembre 1930 cit, pp. 434-45.
2 L'accenno a George Tyrrell e al cardinale Billot, di cui non si
parla nell'articolo citato della «Civiltà Cattolica», è, basato su
altre fonti : per il Tyrrell, qui citato per la prima volta, probabil­
mente su un articolo {Cronache del pensiero religioso) di «Gerar­
chia», dicembre 1931 cit., pp. 1027-32 (Fermi, La Spagna catto­
lica. Ieri e oggi); per il cardinale Billot cfr Quaderno 5 (IX), § 14.
3 Lo spirito dell'«Action Pranqaise» a proposito di «intelligenza e
di mistica», in «La Civiltà Cattolica», 20 dicembre 1930 cit.,
pp. 531-38.
4 Cfr nota 4 al Quaderno 5 (IX), § 89.
§ 196. Politica del Vaticano. Malta. Testo B (già in MACH, 286).
1 Nel decimo anno della diarchia maltese, in «La Civiltà Cattoli­ca», 20 dicembre 1930 cit., pp. 489-505.
?
§ 197. Gli intellettuali. Testo B (inedito).
1 Cfr «Les Nouvelles Littéraires», 31 ottobre 1931 (anno x, n. 472); nella rubrica 'L'actualité littéraire à l'étranger', di Marcel Brion, si parla dei corsi tenuti da Eugenio D'Ors all'Università di Madrid, e si accenna anche alla possibilità che le lezioni siano raccolte in volume.
§ 198. Passato e presente. «Sollecitare i testi». Testo B (già in PP, 131).
§ 199. Risorgimento. La Costituzione spagnola del 12. Testo B (già in R, 131).
1 Cfr Karl Marx, CEuvres politiques, traduit par J. Molitor, tomo Vili cit., pp. 103-204 (La revolution espagnole); in particolare, sulla Costituzione del 1812, cfr pp. 166-83. Questo volume di Marx è ricordato nella lettera a Tania del 29 giugno 1931 (LC, 448).
§ 200. Intellettuali italiani. Testo B (già in INT, 39-40 ).
?
§ 201.1 nipotini di padre Bresciani. Bruno Cicognani. Testo B (già in LVN, 190-92).
1 II romanzo di Bruno Cicognani Villa Beatrice era stato pubblicato
QUADERNO 6 (Vili) §§ 196-208 2743
per la prima volta a puntate in «Pègaso» dal giugno al dicem­bre 1931 (anno ili, nn. 6-12). 2 Questo giudizio apologetico di Ugo Ojetti sulla Villa Beatrice di Cicognani è in una nota polemica della rubrica 'Settimanali' (Con­tro il romanzo), in «Pègaso», luglio 1931 (anno in, n. 7), p. 90.
§ 202. Il Concordato.
Testo B (già in MACH, 249).
1 Si allude probabilmente al discorso tenuto da Mussolini in Cam­
pidoglio, per l'insediamento del primo Governatore di Roma, il
31 dicembre 1925, riportato dai giornali del i° gennaio del 1926
(cfr Mussolini, Opera omnia cit., a cura di E. e D. Susmel, vol.
XXII, pp. 47-49: La nuova Roma). Non vi sono in questo discor­
so riferimenti alle trattative per il Concordato.
2 Cfr «La Civiltà Cattolica», 19 dicembre 1931 (anno lxxxii, vol.
IV), pp. 547-48; si tratta di una nota della rubrica 'Bibliografia'.
§ 203. Passato e presente. Lo Stato e i funzionari. Testo B (già in PP, 86-87).
§ 204. Passato e presente. Testo B (già in PP, 133).
§ 205. Nozioni enciclopediche. Azione diretta. Testo B (già in PP, 145).
§ 206. Quistioni scolastiche. Testo B (già in INT, 120-21).
1 Metron, Argomenti di cultura. Il facile e il difficile, in «Il Cor­riere della Sera», 7 gennaio 1932.
§ 207. Letteratura popolare. Il Guerin Meschino. Testo B (già in LVN, 133-34).
1 Radius, I classici del popolo. Guerino detto il Meschino, in «Il Corriere della Sera», 7 gennaio 1932 cit.
§ 208. Letteratura popolare. Lo «Spartaco» di R. Giovagnoli. Testo B (già in LVN, 134-35).
1 La lettera di Garibaldi a Raffaele Giovagnoli era stata riprodotta in una notizia di cronaca pubblicata sotto il titolo La lettera di Garibaldi donata dal Duce al Museo del Risorgimento, in «Il Corriere della Sera», 8 gennaio 1932.
2744
NOTE

§ 209. Intellettuali Intellettuali tradizionali. Testo B (già in INT, 5 nota 1).
1 Cfr Arturo Castiglioni, Storia della medicina, Ed. «Unitas», Mi­lano 1927, Una breve recensione di questo libro è nella «Nuova Antologia», 16 febbraio 1928 (anno lxiii, fase, 1342), p. 541; è probabile però che lo spunto per questo paragrafo sia stato ri­cavato da una recensione di René A. Gutmann alla traduzione francese del libro di Castiglioni, in «Les Nouvelles Littéraires», 14 novembre 1931 (anno x, n. 474): cfr La médecine et les livres] «UHistoire de la Médecine» de A. Castiglioni.
§ 210. Intellettuali. Testo B (inedito).
1 L'indicazione è ripresa con ogni probabilità dalla rubrica di ras­segna bibliografica ('La Semaine bibliographique'), in «Les Nou­velles Littéraires», 7 novembre 1931 (anno x, n. 473).
§211. Intellettuali. Le Accademie. Testo B (già in INT, 1^2).
1 Questa indicazione sul numero delle Accademie italiane nel Set­tecento è ricavato da una nota a una corrispondenza dall'Italia di Leon Kochnitzky (Le laurier toujours veri. La semaine de Pe-trarque à Arezzo), in «Les Nouvelles Littéraires», 7 novembre 1931 cit.
1
QUADERNO 7 (Vii)
Appunti di filosofia. Materialismo e idealismo. Seconda Serie.
*
§ 1. Benedetto Croce e il materialismo storico.
Testo A : ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno io (xxxm), parte II, § 41.1: Punti di riferi­mento per un saggio sul Croce, cfr in particolare pp. 173-21 [Qt 1291-1301; già in MS, 222-31).
1 Cfr il successivo § 8.
2 Cfr «La Nuova Italia», 20 ottobre 1930 (anno 1, n. io), pp. 431-
432: Il Congresso di Oxford, nella rubrica * Commenti e scher­
maglie'. Si tratta di una nota, non'firmata, nella quale, insieme a
notizie sommarie sul Congresso internazionale di filosofia, tenuto
a Oxford dal i° al 5 settembre 1930, è trascritto un ampio brano
della lettera «di uno degli intervenuti» (probabilmente lo stesso
Croce) sull'intervento di Benedetto Croce in polemica con il so­
vietico Lunacarskij, nella sezione di estetica. Di questa nota della
«Nuova Italia», Gramsci si occupa anche in una lettera del i° di­
cembre 1930, dove si ritrovano molti degli argomenti sviluppati
in questo paragrafo : «Sarei contento se tu riuscissi a trovare in
qualche libreria di Roma il fascicolo di ottobre della rivista wLa
Nuova Italia" diretta dal professor Luigi Russo e potessi spedirla
a Giulia. Vi è pubblicata una lettera in cui si parla del cortese
contradditorio, avvenuto al Congresso internazionale dei filosofi
tenuto recentemente a Oxford, tra Benedetto Croce e Lunaciar-
ski a proposito della quistione se esista o possa esistere una dot­
trina estetica del materialismo storico. La lettera è forse dello
stesso Croce o per lo meno di un suo discepolo ed è curiosa.
Pare che il Croce abbia risposto a una dissertazione del Luna-
ciarski prendendo un certo tono paterno, un po' di protezione e
un po' di comicità scherzosa, con gran divertimento del Congres­
so. Dalla lettera appare anche che il Lunaciarski avrebbe igno­
rato che il Croce si è molto occupato del materialismo storico, ha
scritto molto in proposito e in ogni caso è eruditissimo di tutta
questa materia, ciò che mi pare strano, perché le opere di Croce
sono tradotte in russo e Lunaciarski conosce l'italiano molto cor­
rettamente. Da questa lettera appare anche che la posizione del
2746
NOTE
QUADERNO 7 (Vii) § I
2747

Croce verso il materialismo storico è completamente mutata, da quella che era fino a qualche anno fa. Adesso il Croce sostiene, niente di meno, che il materialismo storico segna un ritorno al vecchio teologismo... medioevale, alla filosofia prekantiana e pre­cartesiana. Cosa strabiliante e da far dubitare che anch'egli, nono­stante la sua olimpica serenità, cominci a sonnecchiare troppo spesso, più spesso di quanto succedeva ad Omero. Non so se scri­verà qualche memoria speciale su questo argomento: sarebbe molto interessante e credo che non sarebbe difficile rispondergli, attingendo nelle sue stesse opere gli argomenti necessari e suffi­cienti. Io credo che il Croce abbia ricorso a una gherminella pole­mica molto trasparente e che il suo giudizio, più che un giudizio storico-filosofico, sia niente altro che un atto di volontà, abbia cioè un fine pratico. Che molti cosi detti teorici del materialismo storico siano caduti in una posizione filosofica simile a quella del teologismo medioevale e abbiano fatto della "struttura economi­ca '' una specie di "dio ignoto" è forse dimostrabile; ma cosa si­gnificherebbe? Sarebbe come se si volesse giudicare la religione del papa e dei gesuiti e si parlasse delle superstizioni dei conta­dini^ bergamaschi. La posizione del Croce verso il materialismo storico mi pare simile a quella degli uomini del Rinascimento ver­so la Riforma luterana: "dove entra Lutero, sparisce la civiltà'* diceva Erasmo, eppure gli storici e lo stesso Croce riconoscono oggi che Lutero e la Riforma sono stati l'inizio di tutta la filosofia e la civiltà moderna, compresa la filosofia del Croce. L'uomo del Rinascimento non comprendeva che un grande movimento di rin­novazione morale e intellettuale, in quanto si incarnava nelle va­ste masse popolari, come avvenne per il Luteranismo, assumesse immediatamente forme rozze e anche superstiziose e che ciò era inevitabile per il fatto stesso che il popolo tedesco, e non una piccola aristocrazia di grandi intellettuali, era il protagonista e il portabandiera della Riforma» (LC, 383-85).
3 In «La Critica», 20 novembre 1928 cit., pp. 459-60: cfr nota 3
al Quaderno 1 (XVI), § 132.
4 Cfr Quaderno 4 (XIII), § 44.
5 «Ubicumque regnat lutheranismus, ibi literarum est interitus»:
cfr Quaderno 4 (XIII), § 3, p. 44.
6 II passo di Croce, che Gramsci ricorda qui in modo approssima­
tivo, è con ogni probabilità nel secondo capitolo della Storia d'Eu­
ropa, ed è da leggere nel contesto: «Per tutte queste ragioni, la
concezione cattolica, e la dottrina che la sistemava e ragionava e
propugnava, non era, nella sfera ideale, un'opposizione che desse
pensiero al liberalismo; e di ciò la più sicura riprova stava nella
rinunzia, e anzi nella ripugnanza, da parte di esso, a proseguire la
guerra che si era combattuta nei secoli precedenti con le armi e
con gli scritti, particolarmente dal Voltaire e dagli enciclopedisti,
e della quale si era raccolto il frutto, ma appunto perciò sarebbe
stato sconveniente quanto superfluo insistervi, bastando pel ri-
!
manente dar tempo al tempo. E sconveniente non soltanto, ma sarebbe stato poco fine e poco umano, perché, cosa a cui il Vol­taire e i suoi non avevano badato, la vecchia fede era pure un modo, mitologico quanto si voglia, di lenire e placare le soffe­renze e i dolori e di risolvere il problema angoscioso della vita e della morte; e non si doveva strapparla con la violenza né offen­derla con lo scherno. E poco politico altresì, perché su quelle cre­denze, e sul conforto che ne veniva e sugli insegnamenti che da­vano, si fondava, per molti uomini, la formola e l'autorità dei doveri sociali, e ne nascevano opere e istituti di provvidenza e di beneficenza, e motivi di ordine e di disciplina: tutte forze e capa­cità da assimilare e trasformare gradualmente, ma non da abbat­tere senza sapere in qual modo sostituirle o senza sostituirle di fatto» (Croce, Storia d'Europa nel secolo decimonono cit., pp. 31-32).
7 Cfr in questo senso il brano, probabilmente dello stesso Gramsci,
pubblicato sul «Grido del Popolo» del 5 gennaio 1918, e citato
nella nota 3 al Quaderno io (xxxm), parte I, § 11.
8 Cfr Religione e serenità («Frammenti di etica»), in Croce, Etica
e politica cit., pp. 23-25. Questo frammento era stato pubblicato
per la prima volta in «La Critica», 20 marzo 1915 (anno XIII,
fase. II), pp. 153-55, e riprodotto da Gramsci nel numero unico
«La città futura», 11 febbraio 1917, con una nota di presenta­
zione dello stesso Gramsci, ricordata più avanti nel Quaderno io
(xxxm), parte I, § 11. Lo stesso frammento era poi stato ristam­
pato da Gramsci in «L'Ordine Nuovo», 17 luglio 1920 (anno 11,
n. io), sotto il titolo La vanità della religione, con una nuova pre­
sentazione redazionale (ora anche in La cultura italiana del '900
attraverso le riviste, vol. VI: «L'Ordine Nuovo» (1919-1920),
a cura di Paolo Spriano, Einaudi, Torino 1963, pp. 546-48). Un
accenno a questo scritto del Croce è anche nella lettera del 17
agosto 1931 (cfr LC, 466).
9 Cfr Mario Missiroli, Il socialismo contro la scienza, con Postilla
di P. T. [Palmiro Togliatti], in «L'Ordine Nuovo», 19 luglio
1919 cit.: questi due testi sono ristampati in La cultura italiana
del '900 attraverso le riviste, vol. VI cit., pp. 193-99. La Postilla
è ristampata anche in Palmiro Togliatti, Opere, a. cura di Ernesto
Ragionieri, vol. I, Editori Riuniti, Roma 1967, pp. 46-48.
10 Cfr Mario Missiroli, Religione e filosofia («Calendario»), in
«L'Italia letteraria», 23 marzo 1930 (anno 11, n. 12). Nella cita­
zione i corsivi sono di Gramsci.
11 Cfr Missiroli, Date a Cesare (La politica religiosa di Mussolini con
documenti inediti) cit.
12 Croce, Materialismo storico ed economia marxistica cit.
13 Cfr Id., Elementi di politica cit., p. 92 (= Etica e politica cit.,
p. 274): «Poiché io fui tra i primi, or sono già trent'anni, a rac­
comandare lo studio dei concetti del materialismo storico, che
2748
NOTE
QUADERNO 7 (Vii) §§ 2-^
2749

mi parevano assai efficaci a scuotere la pigra storiografia filolo­gica degli eruditi di allora e a riportarla dalle parole alle res, vo­glio essere ora tra i primi a raccomandare di liberarsi dai resi­duali suoi preconcetti».
14 Benedetto Croce, Storia della storiografia italiana nel secolo de­
cimonono, 2 voli., Laterza, Bari 1921. Risulta dairepistolario che
quest'opera di Croce è tra i volumi che Gramsci aveva in carcere
già a Milano (cfr LC, 157); in una lettera dell'11 marzo 1929
(LC, 259) segnalava di non averla ricevuta a Turi, ma è sicuro
che più tardi ne è tornato in possesso, per i frequenti riferimenti,
anche testuali, in diversi Quaderni: cfr in particolare Quader­
no 9 (xiv), § 106, p. 80. L'esemplare di Gramsci non è tuttavia
conservato tra i libri del carcere ed è quindi da considerare smar­
rito.
15 Cfr Croce, Elementi di politica cit., pp. 91-92; cfr anche Qua­
derno 4 (xin), § 15, pp. 53 bis - 54 e nota 4.

Cfr «La Nuova Italia», 20 ottobre 1930 cit., p. 432: «Debbo poi osservare al Signor Lunatcharsky, che contrariamente alla sua credenza che il materialismo storico sia una concezione recisamen­te antimetafisica e sommamente realistica, quella dottrina è, peg­gio che metafisica, addirittura teologica, dividendo l'unico proces­so del reale in struttura e soprastruttura, noumeno e fenomeno, e ponendo sulla base come noumeno un Dio ascoso, l'Economia, che tira tutti i fili e che è la sola realtà nelle apparenze della mo­rale, della religione, della filosofia, dell'arte e via dicendo».
17 II riferimento concerne la terza delle Tesi su Feuerbach di Marx, tradotte da Gramsci nella prima parte di questo stesso Quader­no: «La dottrina materialistica che gli uomini sono il prodotto dell'ambiente e dell'educazione e che pertanto i cambiamenti de­gli uomini sono il prodotto di altro ambiente e di una mutata edu­cazione, dimentica che appunto l'ambiente è modificato dagli uo­mini e che l'educatore stesso deve essere educato» (Q, 2356). Una allusione a questo passo è anche nella lettera alla sorella Teresina del 4 maggio 1931 (cfr LC, 431).
§ 2. Traducibilità dei linguaggi scientifici e filosofici.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno n (xviii), § 46 (Q, 1468; già in MS, 63).
1 La data del 1921 si riferisce al III Congresso dell'Internazionale comunista, dove fu votata una risoluzione sulle questioni orga­nizzative dei partiti comunisti, che l'anno seguente - al IV Con­gresso dell'Internazionale - fu giudicata da Lenin «troppo rus­sa». Cfr Vladimir Il'ic Lenin, Opere complete, vol. XXXIII, trad. it. Editori Riuniti, Roma 1967, pp. 395-96: «Nel 1921, al III Congresso, abbiamo votato una risoluzione sulla struttura orga­nizzativa dei Partiti comunisti, e sui metodi e sul contenuto del loro lavoro. La risoluzione è eccellente, ma è quasi interamente
russa, cioè quasi interamente ispirata alle condizioni russe. Que­sto è il suo lato buono, ma anche il suo lato cattivo. Cattivo, per­ché sono convinto che quasi nessuno straniero potrà leggerla: ho riletto la risoluzione ancora una volta, prima di dire questo. In primo luogo è troppo lunga: contiene cinquanta o più paragrafi. Gli stranieri, di solito, non possono leggere cose simili. In secon­do luogo, anche se la leggeranno, nessuno degli stranieri la com­prenderà, appunto perché è troppo russa. Non perché sia scritta in russo, essa è tradotta ottimamente in tutte le lingue, ma perché è interamente permeata di spirito russo. In terzo luogo, se anche, in via di eccezione, qualche straniero la comprenderà, non potrà applicarla [...]. Ho l'impressione che abbiamo commesso un gran­de errore con quella risoluzione, e cioè che ci siamo noi stessi ta­gliata la strada verso ulteriori successi. Come ho già detto, la ri­soluzione è stesa molto bene e sono disposto a mettere la firma sotto i suoi cinquanta e pili paragrafi. Ma noi non abbiamo capito come si deve mettere la nostra esperienza russa alla portata degli stranieri. Tutto ciò che dice la risoluzione, è rimasta lettera mor­ta. Se non comprenderemo questo, non potremo avanzare oltre».
§ 3. «Esperanto» filosofico e scientifico.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 11 (xviii), § 45 (Q, 1466-67; già in MS, 61-62).
9
1 Non risulta che Gramsci abbia conosciuto direttamente que­sto libro di Mario Govi, ricordato anche più avanti nel succes­sivo § 86, ma di cui si occupa più ampiamente nel Quaderno 8 (xxviii), $ 19, sulla base di un articolo della «Civiltà Cattolica» del 15 novembre 1930. È certo però che Gramsci aveva anche ri­cavato altre notizie del libro di Govi (e la stessa indicazione bi­bliografica) da altre recensioni: ad esempio, da quella di Renato D'Ambrosio in «Nuova rivista storica», gennaio-aprile 1931 (an­no xv, fase. I-II), p. 206.
§ 4. Scienza morale e materialismo storico. Testo B (già in MS, 98).
1 È qui citato a memoria uno stralcio del noto passo della prefa­zione di Marx a Per la critica delVeconomia politica, ricordato più volte nei Quaderni; cfr in particolare Quaderno 4 (XIII), § 38 e nota 1.
§ j.Il «Saggio popolare», la scienza e gli strumenti della scienza.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 11 (xviii), § 21: La scienza e gli strumenti scientifici (Q, 1420-22; già in MS, 1^2-53).
1 Cfr il passo della prefazione di Engels alla terza edizione dell'An-tidiihring già citato da Gramsci all'inizio del § 18 del Quader­no 4 (XIII).
2750
NOTE
QUADERNO J (Vii) §§ 6-12
2751

2 È probabile che notizie su quest'opera siano state ricavate dal­l'articolo Gli strumenti della scienza e la scienza degli strumenti, in «La Civiltà Cattolica», 22 febbraio 1930 (anno lxxxi, vol. I), pp. 415-21.
% 6,11 «Saggio popolare» e la sociologia.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 11 (xvin), § 25: Ridu­zione della filosofia della praxis a una sociologia (Q, 1428-31; già in MS, 126-28).
1 Cfr Boukharine, La théorie du matérialisme historique cit., p. 15.
Della stessa questione Gramsci si era già occupato nel Quader­
no 4 (XIII), § 13, pp. 52bis - 53 (cfr anche nota 3).
2 II riferimento può valere sia per il libro già citato del De Man,
Il superamento del marxismo, che per un altro libro dello stesso
autore pubblicato in traduzione italiana alla fine del 1930: cfr
Henri De Man, La gioia del lavoro, & cura di Alessandro Schiavi,
Laterza, Bari 1931 [FG, C. carc., Turi III]. Questo volume era
stato richiesto da Gramsci il i° dicembre 1930 (cfr LC, 385).
§ 7. La metafora dell'ostetrica e quella di Michelangelo, Testo B (già in PP, 219-20).
1 La citazione di questi versi di Michelangelo è ripresa con ogni probabilità dal saggio di Croce, La lirica del Cinquecento: cfr «La Critica», 20 novembre 1930 (anno xxvin, fase. VI), p. 428.
§ 8. Benedetto Croce e il materialismo storico.
Testo A: ripreso insieme ad altre note sullo stesso argomento nel ci­tato testo C del Quaderno io (xxxiii), parte II, § 41,11, cfr in parti­colare p. 21 (Q, 1301-2; già in MS, 223 nota).
1 Cfr Croce, Storia delVetà barocca in Italia cit., p. 89.
2 Cfr Quaderno 4 (XIII), § 3 e nota 3, e § 44.
§ 9. B. Croce e la storia etico-politica.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno io (xxxiii), parte II, § 41.111, cfr in par­ticolare p. 21 (Q, 1302; già in MS, 188).
1 Gramsci aveva qui presente probabilmente un passo del volume Cultura e vita morale cit., pp. 24-25, citato dallo stesso Croce nel­la polemica col Barbagallo del 1928 (cfr Intorno alla storia etico-politica, in «Nuova Rivista Storica», settembre-dicembre 1928 cit., p. 626): «Il punto è di cercare nel mondo effettivo dove sia davvero, in un determinato momento storico, il vero Stato-, dove sia davvero la forza etica. Giacché se lo Stato è l'eticità concreta,

ì
)
non è detto che questa s'incarni sempre nel governo, nel sovra­no, nei ministri, nelle Camere o non piuttosto in coloro che non partecipano direttamente al governo, negli avversari e nemici di un particolare Stato, nei rivoluzionari. L'idea dello Stato, appun­to perché idea, è sommamente irrequieta; e nello sforzo di rin­chiuderla in questo o in quell'istituto o in un complesso di isti­tuti, si rischia di mettere le mani sulla sua vuota parvenza o sulla sua effettiva negazione. Nell'approssimarsi al problema pratico, l'astratta o generica ricerca speculativa deve mutarsi in ricerca specifica e storica, e penetrare nel contingente. Non è raro che un uomo di pensiero, innanzi agli Stati empirici, sia tratto ad esclamare: UÉtat e'est moi; e può avere in ciò pienamente ra­gione. Cosi esclamava (se anche, in quel caso, non aveva piena ragione) Tommaso Campanella, allorché definiva i sovrani del suo tempo, di fronte a se stesso e alla nuova qualità di sovrani che egli sognava: "Principi fìnti, contro i veri, armati"».
§10. Struttura e superstruttura.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 24 (Q, 1613-16; già in MACH, 65-67).

La «Prima Serie» degli Appunti di filosofia. Materialismo e idea­lismo, nel Quaderno 4 (XIII): cfr in particolare i §§ 12, 38, 45.
Si tratta del noto opuscolo di Rosa Luxemburg, pubblicato per la prima volta nel 1906, Massenstreik, Partei und Gewerkschaften, di cui qui Gramsci ricorda la prima traduzione italiana: Rosa Luxemburg, Lo sciopero generale. Il Partito e i sindacati, prefa­zione di Cesare Alessandri, Casa Ed. Avanti!, Milano 1919.
Cfr Krassnoff, Dall'aquila imperiale alla bandiera rossa cit., pp. 424-25.
§ 11. Un giudizio sull}«idealismo attuale» di Gentile. Testo B (già in MS, 289).
1 Cfr Bruno Revel, Il VII Congresso di filosofia, in «L'Italia let­teraria», 23 novembre 1930 (anno 11, n. 47). La citazione è rista­bilita secondo il testo del settimanale; le varianti di Gramsci sono segnalate nelle note a pie di pagina.
§12. Vuomo-individuo e Vuomo-massa. Testo B (già in MACH, 149-51).
' La citazione è ripresa da un articolo di Giovanni Faccioli, Il volto del bolscevismo, in «L'Italia letteraria», 31 agosto 1930 (an­no 11, n. 35); si tratta dì una recensione al libro di René Fiilop-Miller, Il volto del bolscevismo, che Gramsci aveva in carcere: cfr nota 2 al Quaderno 6 (VIII), § 133. Lo stesso articolo - che ri-

NOTE
passi del libro del alle considerazioni
[NOTE
passi del libro del alle considerazioni
]2752
calca in molti punti quasi alla lettera alcuni Fulop-Miller - ha offerto anche altri spunti svolte da Gramsci in questo paragrafo.
§ 13. Einaudi e il materialismo storico.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno io (xxxm), par-
re ..,^.39: F""*1 dt "ferimento per un saggio sul Croce. Nota su Luigi Einaudi (Q, 1289-90; già in MS, 255-56).
1
Cfr Quaderno 1 (XVI), § ri.
2 D titolo di questo articolo di Achille Loria, già ricordato da Gram­
sci nel Quaderno 1 (XVI), è qui citato a memoria in modo appros­
simativo; il titolo esatto è Documenti ulteriori a suffragio del-
l economismo storico. Cfr nota 6 al Quaderno 1 (XVI), § 25.
3 Cfr Luigi Einaudi, II mito dello strumento tecnico ed i fattori
umani del movimento operaio, in «La Riforma Sociale», novem­
bre-dicembre 1930 (anno xxxvn, vol. XLI), pp. 579-89. L'auto­
biografia di Kigola, di cui Einaudi si occupa in quest'articolo è
conservata anche tra i libri del carcere di Gramsci: cfr Rinaldo
Kigola e il movimento operaio nel biellese. Autobiografia, Later­
za, Bari 1930 [FG, C. carc., Turi II].
4 Cfr Croce, Materialismo storico ed economia marxistica cit., pp
39-40; la stessa osservazione di Croce era già stata ricordata da
Gramsci nel Quaderno 4 (xni), § 19.
5 5r^ms? P^babilmente pensava al volume di Luigi Einaudi Pre­
diche, Laterza, Bari 1921; o anche al libro pubblicato da Prezzo-
lini nei «Quaderni della Voce»: Luigi Einaudi, Gli ideali di un
economista, Edizioni «La Voce», Firenze 1921 [FG].
6 Cfr Piero Gobetti nelle memorie e nelle impressioni dei suoi
maestri, in «Il Baretti», 16 marzo 1926 (anno in, n. 3); sono com­
presi sotto questo titolo articoli di Luigi Einaudi, Francesco Ruf-
hni e Giustino Fortunato. Per il riferimento a Gobetti nel volume
di Prato cfr Giuseppe Prato, Il Piemonte e gli effetti della guerra
sulla sua- vita economica e sociale («Pubblicazioni della Fondazio­
ne Carnegie per la pace internazionale. Sezione di Storia ed Eco-
?£Fia»)> Late^a; Bari "Yale University Press, New Haven 1925 LKj, C. carc., Milano], p. 233. Menzione di questo volume è an­che in una lettera di Gramsci del 23 maggio 1927 (cfr LC, 94).
§14. Testimonianze. Testo B (già in PP, 197-98).
1 £.fr LYìgÌ VolPicelIi> Per la nuova storiografia italiana, in «La falera letteraria», 29 gennaio 1928 (anno iv, n. 5).
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QUADERNO 7 (Vii) §§ 13-16 2753
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§ 15. La quistione del capitalismo antico e Barbf agallo. Testo B (già in MACH, 214).
1 II giudizio è da riferire al volume di Barbagallo, L'oro e il fuoco (Capitale e lavoro attraverso i secoli) cit.: di questo libro del Barbagallo Gramsci si occupa anche nel Quaderno 3 (XX), § 112, e incidentalmente nel Quaderno 4 (XIII), § 60.
§ 16. Guerra di posizione e guerra manovrata 0 frontale. Testo B (già in MACH, 67-68).

Si allude alla teoria della «rivoluzione permanente» di Trockij. In questo paragrafo Gramsci riprende uno spunto già accennato alla fine del § 44 del Quaderno 1 (XVI), cfr in particolare pp. 41-42, e nel Quaderno 6 (VIII), § 138.
Cfr nota 3 al precedente § 10.
Cfr Trotzki, La mia vita cit., pp. 155-56: «Alla sua maniera im­precisa e trasandata, Lunaciarski definì in seguito la mia tenden­za rivoluzionaria cosi: "Il compagno Trotzki pensava (1905) che le due rivoluzioni, la borghese e la socialista, non fossero, è vero, una cosa sola, ma tanto strettamente connesse da formare una ri­voluzione permanente. Entrando col rivolgimento borghese in un periodo rivoluzionario, la parte dell'umanità costituita dai russi e tutto il resto del mondo non potranno uscir più da questo perio­do, fino al compimento della rivoluzione sociale. È innegabile che nel formulare quelle idee, Trotzki dimostrò molto acume, anche se sbagliò di 15 anni". - L'osservazione sull'errore di 15 anni non ha acquistato in profondità per essere stata ripetuta da Radek. Nel 1905 le nostre previsioni facevano assegnamento sulla vitto­ria della rivoluzione, non sulla disfatta. Allora non abbiamo rag­giunto né la repubblica, né la riforma agraria, né la giornata di otto ore. Forse che ci siamo ingannati ponendo queste richieste? La sconfitta della rivoluzione ha rovesciato tutte le nostre pro­spettive, non solo quelle che avevo elaborato 10. Non si trattava allora di fissare le epoche della rivoluzione, ma di analizzarne le forze intrinseche, di prevederne lo sviluppo nel suo insieme».
Cfr nota 3 al precedente § 10.
«Tattica del fronte unico» fu detta la linea politica di unità di azione della classe operaia ufficialmente adottata dall'Internazio­nale comunista nel periodo che va dal III (1921) al VI Congres­so (1926). Le tesi «sul fronte unico operaio», il cui contenuto era già implicito nelle conclusioni del III Congresso dell'Inter­nazionale comunista, furono approvate nell'Esecutivo allargato riunitosi a Mosca nei giorni 24 febbraio - 4 marzo 1922. Ulteriori precisazioni sulla «tattica del fronte unico» furono indicate nella risoluzione approvata al IV Congresso dell'Internazionale comu­nista, del novembre 1922. Vi si affermava: «Compito fondamen­tale della tattica del fronte unico è l'unificazione sul terreno del-
*

NOTE
[NOTE
]27H
1 agitazione e dell'organizzazione delle masse operaie. A una vera applicazione della tattica del fronte unico si può giungere solo dal basso». I comunisti non avrebbero rinunciato alle trattative con i dirigenti «dei partiti operai avversari», ma ritenevano necessario informare le masse sulle stesse trattative. Su questo argomento ctr Milos Hajek, Stona dell'internazionale comunista, 1921-10 2 5 hditori Riuniti, Roma 1969, cfr in particolare pp. 18 sgg. Sul mo­do in cui la tattica del «fronte unico» venne intesa da Gramsci nel periodo in cui fu alla guida del pci cfr Un esame della situa­zione italiana (relazione alla riunione del comitato direttivo del partito comunista, del 2-3 agosto 1926, ora in CPC, 113-24)- vi si legge tra l'altro: «Per tutti i paesi capitalistici si pone un prò-blema fondamentale, quello del passaggio dalla tattica del fronte unico inteso in senso generale, a una tattica determinata che si ponga 1 problemi concreti della vita nazionale e operi sulla base delle forze popolari cosi come sono storicamente determinate» (P- 123).
6 Cfr nota 2 al precedente § 10.
7 Gramsci aveva seguito attentamente a suo tempo la rivista dei
sindacalisti-rivoluzionari francesi «La Vie Ouvrière» come è te­
stimoniato anche da altre fonti (cfr ON, 383). L'accenno di que­
sto paragrafo e però un po' vago e impreciso. Non risulta infatti
che Rosmer abbia scritto su «La Vie Ouvrière», o altrove, arti­
coli sulla Germania o sulla socialdemocrazia tedesca: intorno a
questo argomento «La Vie Ouvrière» aveva pubblicato invece un
saggio assai pungente di Charles Andler (Le socialisme imperia­
liste dans rAlternagne contemporaine) che ebbe notevoli ripercus­
sioni anche per una polemica con Jean Jaurès. La prima serie di
«La Vie Ouvrière», rivista bimensile, era stata pubblicata dal
5 ottobre 1909 al 20 luglio 1914; Alfred Rosmer (che è pseudo­
nimo di André Alfred Griot: 1877-1964) aveva cominciato a col­
laborarvi nel febbraio del 19io, diventando ben presto, insieme a
I ìerre Monatte, uno dei maggiori dirigenti del gruppo. Un nuova
sene di «La Vie Ouvrière» fu pubblicata tra il 1919 e il 1921:
Rosmer si;batté per una adesione del gruppo alla Terza Interna­
zionale (cfr a questo proposito un articolo di Gramsci sulT«Avan­
ti!» del ij dicembre 1920, ora in ON, 431).
§ 17. Croce.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno io (xxxm), parte II, § 41.1v, cfr in par­ticolare pp. 21 a - 23 (Q, 1302-307; già in MS, 246-jo).
1 Cfr nota 6 al Quaderno 5 (IX), § 124.
§18. Unità negli elementi costitutivi del marxismo. Testo B (già in MS, 91-92).

I
QUADERNO 7 (VII) §§ 17-23 27^5
§ 19. Ideologie.
Testo B (già in MS, 48-49).
§ 20. Il «Saggio popolare».
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 11 (xvm), § 22: Quistioni generali, cfr in par­ticolare pp. 35 - 35DÌS (Q, 1422; già in MS, 129-30).
1 Cfr Quaderno 4 (XIII), § 38 e nota 1.
§ 21. Validità delle ideologie. Testo B (già in MS, 49).
1 Cfr Marx, Il Capitale, libro I cit., p. 92: «L'arcano della espres­
sione di valore, Veguaglianza e la validità eguale di tutti i valori,
perché e in quanto sono lavoro umano in genere, può essere deci­
frato soltanto quando il concetto della eguaglianza umana posseg­
ga già la solidità di un pregiudizio popolare». Forse in Gramsci
era rimasta la reminiscenza di un passo di Croce in cui è citato
questo luogo del Capitale: «Si mediti quel passo nel quale il
Marx dice che la natura e il valore non può apparire chiara se
non in una società in cui * il concetto della uguaglianza umana ha
raggiunto la saldezza di una persuasione popolare"» (Croce, Ma­
terialismo storico ed economia marxistica cit., p. 32 nota).
2 Cfr Marx, Ver la critica della filosofia del diritto di Hegel. Intro­
duzione : «Evidentemente Tarma della critica non può sostituire
la critica delle armi, la forza materiale non può essere abbattuta
che dalla forza materiale, ma anche la teoria si trasforma in forza
materiale non appena penetra fra le masse» (Marx-Engels, Opere
scelte cit., pp. 64-65).
?
§ 22. Teoria dei costi comparati [e decrescenti]. Testo B (già in PP, 224).
§ 23. Il paese di Cuccagna di Graziadei. Testo B (già in MS, 280-81).
1 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 63 e note 1 e 2.
2 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (xvr), § 63.
3 Cfr Antonio Graziadei, Le teorie del valore di Carlo Marx e di
Achille Loria, in «Critica sociale», 16 novembre 1894 (anno iv,
n. 22), pp. 347-49. Di quest'articolo di Graziadei Croce si occupa
nello stesso saggio già citato nel testo, all'inizio del paragrafo.
4 Cfr «La Riforma Sociale», gennaio-febbraio 1931 (anno xxxvni,
vol. XLII), pp. 78-106.
5 Un riscontro all'osservazione ricordata da Gramsci può essere tro­
vato nell'articolo di Luigi Negro, L'ultima replica al prof. Gra-
,1
i
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27^6
NOTE
QUADERNO 7 (Vii) §§ 24-30
*757

ziadei sull'aumento del salario nella teoria marxista (II), in «Cri­tica sociale», 16 agosto 1901 (anno xi, n. 16), pp. 253-55. Altri articoli o note polemiche di Luigi Negro contro Graziadei sono ivi, 16 settembre 1897 (anno vii, n. 18), p. 286; 16 novembre 1899 (anno VIII, n. 19), pp. 301-4; i° aprile 1901 (anno xi, n. 7), pp. 108-9; 16 aprile 1901 (anno xi, n. 8), pp. 124-27; 16 luglio 1901 (anno xi, n. 14), pp. 218-20.
§ 24. Struttura e superstruttura. Testo B (già in MS, 96-98).
1 Per i testi di Marx qui citati (salvo che per La questione orien­
tale) cfr Marx-Engels, Opere scelte cit., pp. 485-587, 589-709, 885-
932, Per La questione orientale Gramsci conosceva certamente la
traduzione italiana pubblicata dal Mongini nel 1903 e poi com­
presa in Marx-Engels-Lassalle, Opere cit., a cura di E. Ciccotti,
vol. II (sulla base della raccolta di corrispondenze giornalistiche,
The Eastern Question, pubblicata a Londra nel 1897 da Eleanor
Marx ed Eduard Aveling); con il titolo di Questione orientale
Gramsci cita però altrove anche la nuova raccolta di Riazanov
pubblicata nelle CEuvres politiques tradotte dal Molitor nella edi­
zione Costes: cfr Quaderno 6 (VIII), § 117 e nota 1. Gli altri scrit­
ti storici di Marx erano noti a Gramsci nei testi originali o nelle
diverse traduzioni diffuse a queirepoca (cosi per gli articoli at­
tribuiti in un primo tempo a Marx, ma successivamente ricono­
sciuti come opera di Engels, raccolti nel volume Rivoluzione e
controrivoluzione in Germania). Per il 18 Brumaio cfr nota 1
al Quaderno 3 (XX), § 51.
2 Sul manuale di Ernst Bernheim cfr Quaderno 4 (XIII), § 5 e
nota 2.
3 Si tratta di un lungo scritto in più puntate (interrotte dopo la se­
sta), di divagazioni storiche e di considerazioni sul materialismo
storico: cfr «I Problemi del Lavoro», i° novembre 1930 (an­
no iv, n. 11), pp. j-% i° dicembre 1930 (anno iv, n. 12), pp. 8-10;
i° gennaio 1931 (anno v, n. 1), pp. 8-11; i° febbraio 1931 (an­
no v, n. 2), pp. 7-10; i° marzo 1931 (anno v, n. 3), pp. 7-11;
i° aprile 1931 (anno v, n. 4), pp. 9-13.
4 Gramsci si riferisce probabilmente al seguente passo dell'articolo
citato 11 dumping russo e il suo significato storico (III), in «I Pro­
blemi del Lavoro», i° gennaio 1931 cit., p. 11: «In ogni tempo
fu, è, e sarà usanza della vita politica, vestire e travestire i posi­
tivi interessi in contrasto con delle formule trascendenti, il cui
reale significato è molto chiaro per i contemporanei, cioè i vivi
attori e spettatori del dramma politico in funzione, ma riesce na­
turalmente alquanto oscuro per i posteri non più a giorno dei
veri motivi in gioco. Ora nel tempo di cui parliamo l'abito men­
tale degli uomini "intellettuali" nel senso più spinto, cioè più
" acchiappandole " della parola, li portava a servirsi di formule

1


1

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cosi distaccate dal loro "terreno realen, che non soltanto oggi noi si dura una fatica enorme per discernere quanto c'è di positivo "sotto il velame de li versi strani", ma quasi quasi viene il dub­bio, che perfino agli autori di tali "formule", che tanto ci anneb­biano ora la vista, sfuggisse il nocciolo di interessi effettivi che quelle servivano a difendere e propugnare, e che essi credessero veramente che lo scopo di lotte cosi grandiose e di convegni cosi solenni fosse soltanto di stabilire "se Gesù Cristo avesse due na­ture o una sola"».
§ 25. Oggettività del reale.
Testo A: ripreso, insieme ad un'altra nota sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno n (xvin), § 20: Oggettività e realtà del mondo esterno (Q, 1419-20; già in MS, 143-45).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 41.
2 Per questo riferimento cfr il passo della polemica di Croce con
Lunacarskij, citato nella nota 16 al precedente § 1.
§26. Sul «Saggio popolare». Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 11 (xvin), § 22, cfr in particolare pp. 35bis - 36 (Q, 1422-24; già in MS, 130-31). § 27. Graziadei e il paese di Cuccagna. Testo B (già in MS, 281). 1 La citazione è ricavata da un articolo di Ettore Allodoli, «Gog» e la civiltà, in «Critica fascista», 15 febbraio 1931 (anno IX, n. 4), pp. 78-79. §28. Società civile e società politica. Testo B (già in MACH, 161). §29. Sul «Saggio popolare». Testo A: ripreso, insieme ai precedenti §§ 20 e 26, nel citato testo C del Quaderno 11 (xvni), § 22, cfr in particolare pp. 36-37bis (Q, 1424-26; già in MS, 131-33). 1 Cfr nota 17 al § 1 di questo stesso Quaderno. § 30. Su Graziadei. Testo B (già in MS, 278-80). 1 Cfr Antonio Graziadei, Saggio di una indagine sui prezzi in regi­me di concorrenza e di sindacato tra gli imprenditori (L'industria 275% NOTE del nitrato sodico dal i° gennaio 1880 al 31 dicembre 1903), Coop. Tip. edit. Paolo Galea ti, Imola 1909. 2 Tra il novembre 1909 e il febbraio 1910 «Il Viandante» pubblicò le risposte ad una inchiesta promossa dalla stessa rivista «sulla partecipazione dei socialisti al governo»; la risposta di Graziadei fu pubblicata nel numero del 12 dicembre 1909 (anno 11, n. 28). In essa tra l'altro si diceva: «Non credo affatto che la partecipa­zione dei rappresentanti dei socialisti al governo contrasti, in mas­sima, con lo spirito ed i metodi della lotta di classe. La lotta di classe e la cooperazione di classe non sono termini fra loro assolu­tamente incompatibili, termini di cui l'uno debba, sempre e in ogni campo, escludere l'altro. Sono piuttosto termini complemen­tari. Esistono questioni (quella ad esempio della difesa nazionale, dell'aumento della ricchezza sociale, ecc.) per le quali non si può concepire se non la cooperazione di classe. Esistono invece altre questioni (quella, per esempio, della distribuzione della • ricchez­za), per le quali non si concepisce che la lotta di classe». 3 Cfr Antonio Graziadei, Socialismo e Sindacalismo, Conferenza tenuta nel ridotto del teatro d'Imola il 15 settembre 1908, Mon- gini, Roma 1909. 4 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 58 e nota 4. 5 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 44, p. 36 e nota 17. §31. Sulla critica letteraria. Testo B (inedito). 1 Cfr De Sanctis, La scienza e la vita, in Saggi critici cit., vol. III, pp. 222-42. 2 Cfr Luigi Russo, La scienza e la vita, in «Leonardo», 20 gennaio 1928 (anno iv, n. 1), pp. 1-7. 3 Cfr Id., Francesco De Sanctis e la cultura napoletana (1860-1883), «La Nuova Italia» editrice, Venezia 1928 (il volume era stato originariamente annunciato con il titolo citato da Gramsci nel te­ sto Francesco De Sanctis e l'Università di Napoli), §32. Henri De Man. Testo B (già in MS, 113-14). 1 Cfr Arturo Masoero, Un americano non edonista, in «Econo­ mia» («Rivista di Economia corporativa e di scienze sociali»), febbraio 1931 (anno IX, nuova serie, vol. VII, n. 2), pp. 151-72. 2 Cfr, su questo libro del De Man - di cui si occupa anche l'articolo citato di Masoero -, la nota 2 al precedente § 6. 3 Cfr Marx, Il Capitale, libro I cit., p. 212: «Il ragno compie ope­ razioni che assomigliano a quelle del tessitore, l'ape fa vergogna­ re molti architetti con la costruzione delle sue cellette di cera. Ma ciò che fin da principio distingue il peggiore architetto dall'ape l i 2759 [2759 ]QUADERNO 7 (Vii) §§31-34 migliore è il fatto che egli ha costruito la celletta nella sua testa prima di costruirla in cera». Questo passo di Marx è segnalato an­che in Boukharine, La théorie du matérialisme historique cit., p. 25. 4 Cfr Masoero, Un americano non edonista cit., p. 163. 5 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 132. 6 L'informazione è probabilmente ricavata da un articolo di Massi­ mo N. Fovel, La nuova raccolta internazionale di economisti, in «Critica fascista», i° febbraio 1931 (anno IX, ri. 3), pp. 45-47. Nel preannuncio, dato in questo articolo, del piano editoriale di quella che fu poi la «Nuova Collana di economisti stranieri e ita­ liani», diretta da Giuseppe Bottai e Celestino Arena, si accennava anche alla pubblicazione di un volume di Thorstein Veblen, che
però successivamente non fu compreso nel piano definitivo della
collana.
§33. Posizione del problema. Testo B (già in MS, 75-76).
1 Cfr Karl Radek, L'evoluzione del socialismo dalla scienza all'azio­
ne (Gli ammaestramenti della Rivoluzione russa), Soc. Ed. Avan­
ti!, Milano 1920.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 56.
3 Cfr Quaderno 4 (XIII), § 38, in particolare pp. 74- 74HS.
4 Cfr Francesco Olgiati, Carlo Marx, 2a ed. Soc. Ed. «Vita e Pensie­
ro», Milano 1920; la prima edizione è del 1918, ma Gramsci ricor­
da in un'altra occasione - cfr Quaderno io (xxxiii), parte II,
§ 41.1 - la seconda edizione del 1920. Il paragone tra Marx e Gesù
Cristo - che è nell'ultimo paragrafo dell'ultimo capitolo di questo
libro di Olgiati - è ricordato polemicamente anche in una recen­
sione di Zino Zini pubblicata in «L'Ordine Nuovo» del 13 set­
tembre 1919 (anno I, n. 18) e ristampata nel libro di Zini, Poesia e
Verità, Corpaccio, Milano 1926 [FG, C. carc., Turi I], pp. 169-79.
Questa stessa recensione di Zino Zini, sotto il titolo Marx nel pen­
siero di un cattolico, era già stata pubblicata da Gramsci nel setti­
manale «Il Grido del popolo», 31 agosto 1918 (anno xxiii, n.
736).
5 Cfr Graziadei, Prezzo e sovraprezzo nella economia capitalistica,
2a ed. cit., pp. 8-9.
§ 34. Caduta tendenziale del saggio del profitto.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno io (xxxiii), parte II, § 41.vii: Sulla caduta tendenziale del saggio del profitto (Q, 1312-13; già in MS, 214-15).
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2760
§ 35- Materialismo e materialismo storico. Testo B (già in MS, 30-32).
[2760
§ 35- Materialismo e materialismo storico. Testo B (già in MS, 30-32).
]NOTE
1
Questo riferimento ad Amadeo Bordiga ha origine probabilmen­te dal ricordo di una affermazione orale dell'ex leader del pei. L'affermazione di Feuerbach qui ricordata da Gramsci - e spes­so citata nella letteratura divulgativa dell'epoca - deriva dal titolo di uno scritto di Feuerbach del 1862: i7 Mistero del sacrificio, o IVomo è ciò che mangia (Das Geheimniss des Opfers oder Der mensch ist, was er isst).
2 La polemica di Bontempelli con Marinetti, in difesa della pasta­
sciutta, era stata tra l'altro segnalata in un corsivo della rubrica
dogana' {La pastasciutta, Dante e la storia d'Italia), in «Critica
fascista», io dicembre 1930 (anno VIII, n. 23), p. 4^1. È probabile
che Gramsci avesse presente questo corsivo, che prendeva posi­
zione in favore di Bontempelli.
3 Cfr Georgij Plekhanov, Anarchia e Socialismo, Ed. Avanti!, Mi­
lano 1921.
4 Cfr in particolare i precedenti §§ 19, 21, 24; e Quaderno 4 (XIII),
§§ 15, 20, 22, 35, 40.
Per il riferimento, già contenuto nel precedente § 33, al proleta­riato tedesco come erede della filosofia classica tedesca, cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 56.
§36. «Saggio popolare». La metafora e il linguaggio.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 11 (xviii), § 24: Il lin­guaggio e la metafora (Q, 1426-28; parzialmente già in MS, 147-48).
1 Cfr Quaderno 4 (XIII) § 17.
2 Cfr Michel Bréal, Essai de sémantique (science des significations),
Hachette, Paris 1897.
3 Un accenno a questo libretto di Giulio Bertoni è già nel Quader­
no 3 (XX), § 74; Gramsci se ne occupa poi più ampiamente nel
Quaderno 6 (VIII), § 20.
4 Un accenno a queste questioni è già nel Quaderno 4 (XIII), §§ 18
e 42. Gramsci si riferisce probabilmente a ciò che scrive Vilfredo
Pareto nel Trattato di sociologia generale, a proposito delle diffe­
renze fra linguaggio scientifico e linguaggio volgare (linguaggio
delle scienze logico-sperimentali e linguaggio delle scienze non
logico-sperimentali); il primo per Pareto sarebbe oggettivo, uni­
versale, immutabile, il secondo soggettivo e mutevole: cfr Vilfre­
do Pareto, Trattato di sociologia generale, 2a ed. Roma 1923, «In­
dice degli argomenti, III (a-r). Linguaggio e Definizione». Per la
questione del «linguaggio come causa d'errore» si veda in parti­
colare «Indice degli argomenti, III (- /), linguaggio come manife­
stazione di azioni non logiche» e il cap. 11 del vol. I Le azioni non
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2761
[2761
]QUADERNO 7 (Vii) §§ 35'38
logiche, pp. 63-144 dell'ed. cit. Un accenno alla stessa questione in relazione alla dottrina dei pragmatisti è anche nell'opera di Pa­reto, I sistemi socialisti, dove a proposito di uno scritto di Gio­vanni Vailati, Sulla portata logica della classificazione dei fatti mentali proposta dal Prof. Franz Brentano, pubblicato in «Rivi­sta filosofica», 1901, fase. 1, poi raccolto in Scritti cit., pp. 336-4?, si afferma che Vailati «nota molto a ragione il gran numero di il­lusioni e di falsi ragionamenti, cui dà luogo l'ambiguità dei termi­ni del linguaggio volgare. L'economia politica ne ha troppo sof­ferto ed i suoi progressi futuri sono strettamente legati all'adozio­ne di un linguaggio scientifico» (cfr Vilfredo Pareto, I sistemi so­cialisti, ed. 1954, p. 73 nota). Su Vailati ed il pragmatismo cfr no­ta 5 al Quaderno 4 (XIII), § 42.
§ 37. Goethe.
Testo B (già in PP, 223).
1 Questa massima di Goethe è annotata da Gramsci sulla base di una traduzione francese contenuta, senza l'indicazione esatta del­la fonte, nel libro di André Maurois, La vie de Disraeli cit., p. 314: «Comment un homme peut-il atteindre la connaissance de soi? Par la contemplation? Certainement non, mais par l'action. Essayez de faire votre devoir et vous trouverez pourquoi vous étes fait. Mais quel est votre devoir? Ce que demande l'heure». Gramsci riprende solo la prima parte della citazione. Cfr an­che Max Weber, L'etica protestante e lo spirito del capitalismo, in «Nuovi studi di diritto, economia e politica», novembre-di­cembre 1931 (vol. IV, fase. VI), p. 382, nota 9, dove però il det­to di Goethe è riprodotto in una traduzione diversa da quella an­notata da Gramsci.
§38. Esame del concetto di natura umana. Testo B (già in MS, 36).
1 Cfr Quaderno 4 (xni), § 45, p. 79bis e nota 4.
2 Si tratta del racconto Uuomo invisibile (cfr Gilbert Keith Chester-
ton, Opere Scelte, Roma 1956, pp. 579-93), compreso nella pri­
ma serie dei «racconti di padre Brown» ricordati qui da Gram­
sci con il titolo L'ingenuità di padre Brown (in un'altra nota dei
Quaderni la stessa serie è citata con il titolo L'innocenza di padre
Brown). Probabilmente Gramsci aveva letto a suo tempo questo
libro nella prima traduzione italiana, che è del 1924. A Turi
Gramsci aveva poi ricevuto un altro volume contenente la tradu­
zione italiana della seconda serie di questi racconti di Chesterton:
La saggezza di padre Brown, Alpes, Milano 1930 [G. Ghilarza,
C. care.]. Vi si accenna nella lettera a Tania del 6 ottobre 1930
(LC, 370-71); questo volume è in un elenco di libri consegnati a
Carlo il 13 marzo 1931: cfr Quaderno 2 (XXIV), p. 164 (DQ).
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NOTE
[NOTE
]2762
§ 39. Croce.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno io (xxxiii), parte II, § 41.v (Q, 1307-309; già in MS, 242-44).
1 Questo passo del volume già più volte citato del Croce, Cultura e
vita morale, è tratto dall'intervista La morte del socialismo, pub­
blicata originariamente in «La Voce», 9 febbraio 1911 (anno in,
n. 6).
2 Cfr Croce, Cultura e vita morale cit., pp. 191-98; l'articolo era
stato originariamente pubblicato nella rivista di Salvemini, «l'U­
nità», 6 aprile 1912 (anno 1, n. 17).
3 Cfr il cap. in (I partiti politici) del volumetto cit. di Croce Ele­
menti di politica, poi anche in Croce, Etica e politica cit., pp. 233-
241; si veda in particolare a p. 237: «i partiti sono modi offerti
alle varie personalità per foggiarsi strumenti di azione e affermare
sé medesime, e con sé medesime i propri ideali etici, e compiere
sforzi per asseguirli; onde l'importanza che hanno nei partiti i ca~
pi e conduttori, e non solo essi ma anche gli altri che pare che ten­
gano i secondi posti e che modestamente si traggono nell'ombra, e
pur muovono i fili delle azioni. Quel che vale è, dunque, il vigore
della personalità in cui si raccoglie e si esprime l'ideale etico; i
partiti (si suol ammettere) sono quel che sono gli individui che li
compongono e li impersonano». Su «passione» e «politica» cfr
anche l'appendice agli Elementi di politica: Per una Società di
cultura politica, anche in Etica e politica cit., pp. 3^3-^9.
?
§ 40. Nazionalizzazioni e statizzazioni. Testo B (già in MACH, 220).
1 L'indicazione bibliografica e le notizie che seguono su questo vo­lume di M. Saitzew sono ricavate da una recensione non firmata in «Economia», luglio 1931 (anno IX, nuova serie, vol. Vili, n. 1), pp. 5)9-ioo-
§ 41. Economia.
Testo B (già in MS, 294).
1 Cfr «Economia», marzo 1931 (anno IX, nuova serie, vol. VII,
n. 3)> PP- 327-32.
2 Non sembra che Gramsci abbia avuto modo successivamente di
vedere questa opera di Henryk Grossmann; sul tema di questo
paragrafo tuttavia egli ritorna in altre note: cfr in particolare
Quaderno io (xxxiii), parte II, § 33, dove si ricorda nuovamente
la recensione citata di Stefano Samogyi.
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..

quaderno 7 (VII) §§ 39-44 2763
§ 42. Paragone ellittico?
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in due testi C del Quaderno 10 (xxxiii), parte II, § 38: Punti di riferimento per un saggio sul Croce, e § 41.vi: La teoria del valore come parago­ne ellittico (Q, 1287-88,1310-11; già in MS, 208-9 e 209-11).

Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 10.
2 Cfr Graziadei, Sindacati e salari cit., p. 16. Anche in questa occa­
sione, come nel precedente § 23 e nel § 63 del Quaderno 1 (XVI),
Gramsci cita erroneamente questo volume di Graziadei con il ti­
tolo di un altro libro dello stesso autore, Capitale e salari : cfr no­
ta 2 al Quaderno 1 (XVI), § 63.
3 Si tratta della Histoire des doctrines économiques di Charles Gide
e Charles Rist, che Gramsci cita più avanti in una ristampa del
1929: cfr Quaderno 8 (xxvm), § 166.
4 Questo riferimento alla concezione dell'amore come fatto econo­
mico è ricavato con ogni probabilità dal saggio di Benedetto Cro­
ce, Le due scienze mondane: l'Estetica e l'Economica, in «La Cri­
tica», 20 novembre 1931 (anno xxix, fase. VI), pp. 401-12; cfr
in particolare p. 404, dove si parla della «Economica nella sua più
larga comprensione: che era né più né meno che la teoretica e fi­
losofica "redenzione della carne", come si suol chiamarla, cioè
della vita in quanto vita, dell'amore terreno in tutte le sue guise»,
§
§ 43. Riforma e Rinascimento. Testo B (inedito).
1 Cfr Boi^is Souvarine, Perspectives de travail, in «La Critique So­
ciale», marzo 1931 (anno 1, n. 1), pp. 1-4. Liefscitz era il nome
originario di Boris Souvarine, nato in Ucraina ma naturalizzato
francese fin dal 1906. Probabilmente Gramsci lo aveva conosciuto
personalmente, nel 1922-23, durante la sua permanenza a Mosca,
quando Souvarine era rappresentante dal partito comunista fran­
cese nell'Esecutivo dell'Internazionale Comunista. Successiva­
mente, nel luglio 1924, Souvarine era stato espulso dal pcf. Do­
po aver ricevuto il primo fascicolo di «La Critique Sociale», di­
retta da Souvarine, Gramsci aveva chiesto di essere abbonato a
questa rivista della quale tuttavia dava un giudizio negativo (cfr
anche LC, 454 e 474).
2 Cfr nota 4 al Quaderno 3 (XX), § 31. A questo articolo di Rosa
Luxemburg si accenna anche nell'articolo citato di Boris Souva­
rine.
§ 44. Riforma e Rinascimento.
Testo B (inedito).
1 Si tratta di un supplemento delP«Economist», in data i° novem­bre 1930, dedicato al primo piano quinquennale sovietico. Gram­sci lo aveva avuto in carcere; cfr la lettera a Tatiana del 29 giù-
f
2764
NOTE
QUADERNO 7 (Vii) §§ 45'47
2765

gno 1931 (LC, 448-49). In una lettera del 26 luglio 1931 Tatiana informava Gramsci che autore del supplemento, pubblicato ano­nimo, era Michail S. Farbman (cfr LC, 449 nota 1); è da presu­mere quindi che questo paragrafo sia stato scritto successivamen­te. Farbman era stato nei primi anni del regime sovietico corri­spondente a Mosca di vari giornali occidentali tra cui «L'Obser-ver» e il «Manchester Guardian»; cfr l'intervista rilasciatagli da Lenin, ora in Lenin, Opere complete, vol. XXXIII, Editori Riu­niti, Roma 1967, pp. 350-56.
2 Gramsci allude al libro di Thomas G, Masaryk, già citato nella
traduzione italiana di Ettore Lo Gatto (La Russia e l'Europa, Stu­
di sulte correnti spirituali in Russia), dedicato principalmente al­
l'analisi di Dostoevskij. La prima edizione di questo libro è del
1913: Thomas G. Masaryk, Russland und Europa. Studien iiber
die geistegen Stromungen in Russland, Erste Volge. Zur russichen
Geschichts- und Religionsphilosophie. Soziologische Skizzen, 2
Bd., E. Diederichs Verlag, Jena 1913. Di quest'opera Gramsci
pubblicò nel 1918 sul «Grido del Popolo» una recensione di
Trockij del 1914 (cfr nota seguente).
3 Cfr N. Trotzky (nella firma di Lev Trockij in questo periodo appa­
re abitualmente la sigla N.), Professor Masaryk iiber Russland, in
«Der Kampf» di Vienna («Sozialdemokratische Monatsschrift»),
dicembre 1914 (nn. 11-12), pp. 519-27. Con il titolo La Russia
pre-rivoluzionaria, e una breve presentazione redazionale, Gram­
sci aveva pubblicato quest'articolo di Trockij nell'ultimo numero
del «Grido del Popolo» (con la data inesatta del 19 ottobre 1918,
anno xxiii, n. 743; con la stessa data era stato pubblicato il penul­
timo numero del settimanale socialista torinese, in cui era prean­
nunciato l'articolo di Trockij). Con il titolo Lo Spirito della Ci­
viltà russa, lo stesso articolo era stato poi ristampato in «L'Ordi­
ne Nuovo» del 19 giugno 1920 (anno 11, n. 6), pp. 43-45.
4 I dati bibliografici e le indicazioni sul contenuto del libro di me­
morie di Masaryk sono ricavati da una recensione (firmata F. R.)
apparsa in «-La Critique Sociale», marzo 1931 cit., p. 22; in que­
sta recensione si sottolinea come il Masaryk, nonostante le sue ri­
serve, riconosca il grande progresso civile ed intellettuale realiz­
zato in Russia dalla rivoluzione d'Ottobre.
?
§ 45. Quando si può dire che una filosofia ha un'importanza storica? Testo B (già in MS, 23-24),
§ 46. Sul «Saggio popolare».
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 11 (xvni), § 23: La te­leologia (Q, 1426; già in MS, 165 nota).
1 Gramsci si riferisce qui evidentemente alla concezione marxista della «missione storica» (o «compito storico») della classe ope­raia nella trasformazione rivoluzionaria della società.

;
2 Questo riferimento a Kant, come risulta esplicitamente dal cor­rispondente testo C, riguarda la concezione kantiana della teleolo­gia. Cfr, su questo argomento, il Quaderno 4 (xin), §§ 16 e 27.
§ 47. Sul «Saggio popolare».
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in due testi C del Quaderno n (xvm), § 17: La cosiddetta «realtà del mondo esterno», cfr in particolare pp. 30-30bis; e § 20: Oggetti­vità e realtà del mondo esterno, cfr in particolare p. 33bis (Q, 1411, 1418-19; già in MS, 138 e 143).
1 Gramsci aveva ricevuto in carcere, alla fine di agosto del 1931,
un volume contenente i contributi sovietici presentati al II Con­
gresso internazionale di storia della scienza e della tecnologia
(Londra, 29 giugno-3 luglio 1931); cfr la lettera del 31 agosto
1931: «Proprio oggi è arrivato il libro inglese sulla Scienza al
bivio» (LC, 474). Si tratta del volume Science at the Cross Roads
(Papers presented to the International Congress of the History
of science and technology held in London from june 2$th to july
$rd 1931 by the Delegates of the USSR), Kniga, London 1931.
La comunicazione di Bukharin, qui ricordata da Gramsci, è la
prima di questa raccolta (pp. 1-23): N. Bukharin, Theory and
practice from standpoint of dialectical Materialism. Seguono nel­
lo stesso volume: A. F. Joffe, Physics and technology; M. Ru-
bistein, Relations of Science, Technology and Economics under
capitalism and in the Soviet Union; B. Zavadovsky, The «Pfasi-
cai» and «Biological» in the process of organic evolution; E. Col-
man, Dynamic and Statistica] regularity in Physics and Bìology;
N. I. Vavilov, The Problem of the origin of the world's agricul-
ture in the tight of the latest investigations; W. Th. Mitkewich,
The work of Faraday and modem developments in the appli­
cation of Electrical Energy, M. Rubistein, Electrification as the
basis of technical reconstruction in the Soviet Union; B. Hessen,
The social and economie roots of Newton*s «Principia»; E. Col-
man, The Present crisis in the mathematica! sciences and general
outline of their reconstruction; E. Coiman, Short Communication
on the unpublished writings of Karl Marx dealing with Mathe-
matics, the Naturai Sciences, Technology and the history of these
subjects.
2 Questa citazione del libro di Mario Casotti (Maestro e Scolaro.
Saggio di filosofia dell'educazione, «Vita e Pensiero», Milano
1930), è ripresa da un articolo, Il «cogito ergo sum» di Cartesio
e la nostra conoscenza dell'anima, in «La Civiltà Cattolica», 3 ot­
tobre 1931 (anno lxxxii, vol. IV), p. 30.
3 Non è chiaro a quale passo dell5Antiduhring Gramsci qui si rife­
risca. Il riferimento può essere però messo in relazione con un
altro richiamo a Engels dello stesso tenore, contenuto nel Qua­
derno 4 (XIII), § 47 (cfr nota 1).

2766 NOTE
§ 48. Giorgio Sorel, Testo B (già in PP, 223).
1 Cfr Gaètan Pirou, Georges Sorel (1847-1922), Rivière, Paris 1927; la bibliografia su Sorel è alle pp. 62-67. Si tratta di un opu­scolo di cui Gramsci deve aver avuto notizia solo indirettamente.
Fine degli «Appunti di filosofia. Materialismo e idealismo. Se­conda serie».
§ 49. Letteratura popolare. Romanzi d'appendice. Testo B (già in LVN, 141).
1 Si tratta di una serie di dieci articoli apparsi su «Les Nouvelles Littéraires» tra il mese di giugno e il mese di agosto 1931 (dal n. 454 del 27 giugno al n. 463 del 29 agosto). Scrivendo questa annotazione Gramsci mostra di aver visto solo i primi sei o sette articoli della serie; in ogni caso questo paragrafo è databile nel­l'agosto del 1931 (cfr § 52).
§ 50. Letteratura popolare. Testo B (già in LVN, 73-74).
1 Cfr Quaderno 3 (XX), § 148.
2 Cfr Filippo Crispolti, Nuove indagini sul Manzoni (Lettera ad
Angelo A. Zottoli)} in «Pègaso», agosto 1931 (anno ni, n. 8),
pp. 129-44.
3 Ibid., p. 141.1 corsivi sono di Gramsci.
4 Cfr ibid., p. 139: «[Manzoni] accolse dunque con entusiasmo la
dottrina che Agostino Thierry stava ponendo a fondamento delle
proprie ricerche storiche, cioè la separazione del Medio Evo del­
le razze conquistatrici dalle razze conquistate e ciò fece perché in
tal modo ridiventavano oggetto di storia anche gli oppressi, i di­
menticati, gli umili». Sul rapporto tra le teorie del Thierry e le
idee di Manzoni Gramsci ritorna nel Quaderno 14 (1), § 39.
5 Cfr Croce, Storia della storiografia italiana nel secolo decimonono
cit., vol. I, pp. 122 sgg., dove l'autore confronta lo scritto del
Manzoni del 1822, Discorso sopra alcuni punti della storia longo­
bardica , con le teorie del Thierry e del Guìzot. Il riferimento di
Gramsci non è però del tutto esatto, ed è probabile quindi che
sia stato fatto a memoria. È anche probabile che Gramsci abbia
cancellato questo passo dopo aver controllato il testo del Croce.
6 Cfr Angelo A. Zottoli, Il Manzoni e gli «umili» (Lettera a Filip­
po Crispolti), in «Pègaso», settembre 1931 (anno ni, n. 9), pp.
356-61.
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QUADERNO 7 (Vii) §§ 48-56 2767
§51. Storia delle classi subalterne. Testo B (già in R, 215-16).
1 Cfr altri accenni allo stesso problema nel Quaderno 1 (XVI), § 44, p. 38 (vedi nota 28), e nel Quaderno 16 (xxn), § 13, p. 25bis.
§ 52. Letteratura popolare. Sezione cattolica. Il gesuita Ugo Mioni. Testo B (già in LVN, 139-40).

1
[1
]Questo romanzo di Ugo Mioni non è conservato tra i libri del carcere; è anche possibile che appartenesse alla biblioteca del car­cere di Turi.
§ 53. Passato e presente. Debiti della Germania e pagamenti all'Ame­rica.
Testo B (già in PP, 125).
1 Può darsi che per questa osservazione Gramsci abbia preso qual­che spunto da un articolo di Mariano D'Amelio, Il piano Hoover, in «Gerarchia», agosto 1931 (anno xi, n. 8), pp. 550-58, e da due precedenti articoli dello stesso D'Amelio qui richiamati: Dal pia­no Dawes al piano Young, ivi, giugno 1929 (anno xi, n. 6), pp. 423-35; e J7 piano Young approvato, ivi, settembre 1929 (anno IX, n. 9), pp. 688-95. Secondo D'Amelio tuttavia la nota Balfour sa­rebbe stata successiva al progetto' della delegazione italiana sulla interdipendenza delle riparazioni tedesche e dei debiti interalleati.
§ 54. Passato e presente. La quistione della terra. Testo B (già in PP, 99-100).
1 Per le considerazioni di questo paragrafo Gramsci prende spunto probabilmente da un articolo di Silvio Longhi, Il bene di fami­glia, in «Gerarchia», agosto 1931 cit., pp. 651-54.
§ ^. Passato e presente. Testo B (già in PP, 136).
§ ^6. Von. De Vecchi. Testo B (già in PP7 84).
1 Cfr «Gerarchia», ottobre 1928 (anno VIII, n. io), pp. 767-70.
2 Ibid., p. 767.
3 Cfr Michele Bianchi, Un documento, in «Gerarchia», ottobre
1927 (anno vii, n. io), pp. 953-^6. Il «quadrumviro» Michele
Bianchi afferma in questo articolo di non essere riuscito a met­
tersi in contatto a Roma con l'altro «quadrumviro» Cesare Maria
De Vecchi nella notte del 27 ottobre 1928 e di avergli inviato una
lettera - riprodotta nell'articolo - in cui lo invitava a «far di tut­
to per essere a Perugia» l'indomani.
2768 NOTE
§57. Passato e presente. Testo B (già in PP, 138).
1 Cfr Carlo Foà, La battaglia della soja, in «Gerarchia», febbraio
1929 (anno IX, n. 2), pp. 157-61. L'articolo riassume il contenuto
di un volume di V. Ducceschi, La soja e Valimentazione nazionale,
Vallardi, Milano 1928.
2 I dati riferiti fino a questo punto sono ricavati dall'articolo citato
di Carlo Foà. Le osservazioni che seguono sono di Gramsci.
§ 58. Romanzo popolare. Testo B (già in LVN, 128-29).
1 Cfr «Pègaso», marzo 1931 (anno in, n. 3), pp. 297-323.
2 Ivi, p. 299.
?
§ 59. Il Sansimonismo in Italia. Testo B (già in MACH, 351).
1 Le stesse indicazioni sono già nel Quaderno 3 (XX), § 53, pp. 31 -3ibis (cfr anche nota 1 a tale paragrafo).
S 60. Storia degli intellettuali italiani. Testo B (già in INT, 38-39).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° aprile 1930 (anno lxv, fase. 1393),
pp. 273-83.
2 Ivi, p. 282.
§ 61. Quistioni di cultura. Le biblioteche. Testo B (già in INT, 125).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° aprile 1930 cit., pp. 363-90.
§ 62. La quistione degli intellettuali. Testo B (già in INT, 67).
§ 63. Storia degli intellettuali italiani. Testo B (inedito).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° maggio 1930 (anno lxv, fase. 1395), pp. 77-90.
§ 64. Roberto Michels. Testo B (già in M4CH, 219).

I396);
[I396);
]1 Cfr «Nuova Antologia», 16 maggio 1930 (anno lxv, fase. PP- 233-47.

5


2769
[2769
]QUADERNO 7 (Vii) §§ 57-69
2 Cfr ivi, i° luglio 1930 (anno lxv, fase. 1399), p. 136 (lettera al direttore, sotto il titolo Una rettifica, nella rubrica 'Notizie e com­menti').
§ 65. Femminismo. Testo B (già in R, 169).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° giugno 1930 (anno lxv, fase. 1397),
pp. 287-316.
2 Ivi, p. 288, nota 2.
§ 66. Storia degli intellettuali italiani. Testo B (già in INT, 62).
1 Cfr Gioacchino Volpe, Il primo anno dell'Accademia d'Italia, in
«Nuova Antologia», 16 giugno 1930 (anno lxv, fase. 1398), pp.
490-96. Si tratta del testo del discorso di Volpe già citato nel
Quaderno 6 (VIII), §§ 16 e 38.
2 I corsivi sono di Gramsci.
§ 6j. Storia degli intellettuali italiani. Testo B (già in 7NT, 64-63).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° luglio 1930 cit., pp. 93-108.
2 Ivi, p. 93.1 corsivi sono di Gramsci.
3 Dall'inizio del penultimo capoverso è ripreso quasi alla lettera,
con qualche omissione, il testo dell'articolo citato di Przezdziecki,
pp. 93-94.
§ 68. Storia degli intellettuali italiani. Umanesimo e Rinascimento. Testo B (già in INT, 36-38).
1 Cfr «Nuova Antologia», i° luglio 1930 cit., pp. 15-37.
2 Cfr nota 7 al Quaderno 5 (IX), § 123.
3 II testo di Gramsci, fino a questo punto, riassume e il più delle
volte riprende alla lettera l'articolo citato di Luigi Arezio.
4 Cfr in particolare Quaderno 5 (IX), § 123.
§ 6^. Azione Cattolica. Testo B (già in MACH, 304).
1 Di questo discorso del cardinale Francis Bourne Gramsci aveva avuto notizia con ogni probabilità dal settimanale inglese «The Manchester Guardian Weekly», che in questo periodo leggeva ab­bastanza regolarmente in carcere: cfr LC, 400-1,421,455, e istanza al capo del governo in Quaderno 2 (XXIV), pp. 160-62 (DQ). Cfr il numero del 19 giugno 1931 di questo settimanale (vol. XXIV,

I
M
***
2770
NOTE
QUADERNO 7 (Vii) §§ 7O-78
2771

n. 25), dove nella rubrica *News of the week' (Catholics and Po-litics) è riassunto, e in parte riportato, il discorso del cardinale Bourne; vi si legge, tra l'altro: «La Chiesa cattolica come tale, egli ha detto, non ha niente a che fare con qualsiasi partito poli­tico. Essa non ha mai enunciato un modello di organizzazione po­litica. Nel Vangelo non vi è nulla che dica ai credenti a quale par­tito politico essi dovrebbero appartenere» (p. 484). In un'altra rubrica dello stesso numero, The Week' (Catholics and Socia-lism), si legge anche il seguente commento: «Il Cardinale Bourne in un discorso tenuto giovedì ad Edimburgo ha fornito una rassi­curante interpretazione della recente enciclica del Papa. A suo giudizio non vi sarebbe nulla in essa che impedisca ad un catto­lico di aderire ad un qualunque partito politico inglese. Per il Cardinale Bourne evidentemente il partito laburista non è un par­tito socialista, o quanto meno il suo socialismo non appartiene a quella specie pericolosa che ricade sotto la condanna papale. La cosa non è del tutto chiara in quanto i compendi dell'enciclica pubblicati nel nostro paese sembrerebbero chiarire al di là di ogni dubbio come anche la forma più moderata di socialismo sia incom­patibile con la fede di un sincero cattolico. L'evidente contraddi­zione si spiega forse distinguendo tra la teoria e la pratica del La-bour Party. Stando ai fatti non vi è certo nell'azione del Governo alcun segno di una volontà di trasformazione radicale del mondo, e ciò che il Cardinale Bourne intendeva probabilmente suggerire è che un cattolico, muovendosi in ogni caso con cautela, potrebbe in linea generale dare il proprio appoggio al Labour senza restare contaminato da quel socialismo che senza dubbio si annida alle ra­dici del movimento laburista» (p. 481).
§ 70. Storia delle classi subalterne. Intellettuali italiani. Testo B (già in R, 204).
1 Anche questi dati sono ricavati dall'articolo di Panzini citato nel testo.
§71. Intellettuali. Sulla cultura dell'India. Testo B (già in INT, 83).
1 Cfr i seguenti articoli: L'Induismo, in «La Civiltà Cattolica», 5 luglio 1930 (anno lxxxi, vol. IH), pp. 13-26; Sistemi filosofici e sette dell'Induismo, ivi, 19 luglio 1930 (anno lxxxi, vol. Ili), pp. 131-43; Induismo e Cristianesimo, ivi, 2 agosto 1930 (anno lxxxi, vol. Ili), pp. 213-22. Dal primo di tali articoli sono rica­vati dati e spunti per questo paragrafo.
§ 72. Passato e presente. La borghesia rurale. Testo B (già in PP, 99).
1 Cfr «Gerarchia», ottobre 1931 (anno xi, n. io), pp. 790-97.
.1
•1
t
2 Cfr nota 4 al Quaderno 1 (XVI), § 61, e nota 1 al Quaderno 6
(Vin),.§ 75-
3 Cfr Serpieri, La guerra e le classi rurali italiane cit.
§ 73. Azione Cattolica. Testo B (già in MACH, 303).
1 L'indicazione è ricavata da «La Civiltà Cattolica», 5 aprile 1930 (anno lxxxi, vol. II), pp. 68-69.
§ 74. Passato e presente. Gli industriali e le missioni cattoliche. Testo B (già in PP, 123).
1 L'indicazione è ricavata dalla rubrica 'Rivista della stampa* [Pro­
pagazione e preservazione della fede), in «La Civiltà Cattolica»,
7 giugno 1930 (anno lxxxi, vol. II), p. 438.
2 Cfr nota 8 al Quaderno 1 (XVI), § 61.
§ 75. Letteratura popolare. Testo B (già in LVN, 129).
1 Tutte le notizie sono ricavate dall'articolo di Antonio Baldini ci­tato nel testo.
§ y6. Nozioni enciclopediche. Bibliografia. Testo B (già in PP, 170).
1 Quest'opera di Maurice Block (Dictionnaire generale de la Poli-
tique)^ di cui Gramsci certamente aveva avuto diretta conoscenza,
è già ricordata nel Quaderno 1 (XVI), §§ 47 e 112.
2 Le indicazioni sul' Dictionnaire politique et critique di Charles
Maurras sono ricavate dalla rubrica bibliografica ('La Semaine bi-
bliographique') di «Les Nouvelles Littéraires», 14 novembre
1931 (annox, n. 474).
§ yj. Gli intellettuali. I partiti politici.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 23: Osservazioni su alcuni aspetti della struttura dei partiti politici nei periodi di crisi organica, cfr in particolare p. 15 (Q, 1604-605; già in MACH, 51-52).
§78. Azione Cattolica.
Testo B (già in MACH, 240-41).
Cfr «La Civiltà Cattolica», 20 settembre 1930 (anno lxxxi, vol. Ili), pp. 481-90.
Cfr Codice Sociale, Schema di una sintesi sociale cattolica cit.


NOTE
[NOTE
]2772
- cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 1 -, pp. 55-57 (§§ 39-40): «NelTordine speculativo hanno dunque i cattolici, come ogni altro cittadino, piena libertà di preferire una forma di governo al­l'altra, precisamente perché nessuna di queste forme speciali si oppone per se stessa ai dati della retta ragione e alle massime della dottrina cristiana. - Ma come in tale materia ci troviamo necessa­riamente di fronte a pratiche realtà, tutti gli individui debbono accettare i governi stabiliti e nulla tentare, fuori delle vie legali, per rovesciarli o cambiarne la forma. Riconoscere agli individui la libertà di fare una opposizione violenta sia alla forma del governo, sia alla persona dei suoi capi, equivarrebbe ad intromettere nella società politica il disordine e la rivolta in permanenza. Solo una tirannia insopportabile o la violazione flagrante dei diritti essen­ziali più evidenti dei cittadini, riuscito vano ogni altro mezzo, danno adito al diritto di rivolta». «L'autorità dello Stato è lungi dall'essere illimitata. Essa può ordinare quanto è conforme al be­ne comune dei membri della società, e questo soltanto. La forza è, senza dubbio, per l'autorità un mezzo talmente indispensabile, che, perdendone l'uso, l'autorità diviene inetta allo stesso eser­cizio della sua funzione. - Ma l'impiego della forza è subordinato al fine sociale, che sgorga esso pure dalla ragione. - La legge è dunque un precetto della ragione promulgato per il bene comune da colui che ha legittima autorità. Quando cessasse di essere un precetto della ragione, perderebbe la sua natura e non obblighe­rebbe più. La legge promulgata dalla autorità legittima si presu­me conforme alla ragione. - La prudenza e il timore di maggior male per la società possono consigliare agli individui di ubbidire ad una legge che non obbliga. Ma se tale legge ordinasse formal­mente atti od omissioni contrarie o alla legge naturale o alla legge positiva divina, allora ognuno dovrebbe obbedire piuttosto a Dio che agli uomini».
§ 79. Passato e presente. Testo B (già in PP, 112-13).
1 Le notizie su questi due studi intorno a Gioberti sono ricavate dall'articolo Revisione del pensiero giobertiano (F. Palboriès e R. Rinaldi), in «La Civiltà Cattolica», 20 settembre 1930 (anno lxxxi, vol. Ili), pp. 525-32.
§ 80. Passato e presente. Testo B (già in PP, 83).
§81. Riviste-tipo. Collaborazione straniera. Testo B (già in INT, 147-48).
1
Sul movimento del Vieusseux cfr Quaderno 6 (VIII), § 171.
QUADERNO 7 (Vii) §§ 79-88 2773
§ 82.1 nipotini di padre Bresciani. Enrico Corradini. Testo B (già in LVN, 176-77).
1 Sul rapporto della teoria di Corradini intorno alla «nazione
proletaria» con il problema dell'emigrazione cfr Quaderno 3
(XX), § 124. Altri accenni alla concezione della «nazione proleta­
ria» in Quaderno 1 (XVI), § 58, e Quaderno 2 (XXIV), § 51.
2 Cfr Quaderno 5 (IX), § 27 a proposito di una ristampa del dram­
ma di Corradini, Carlotta Cor day.
§83. Nozioni enciclopediche. L'opinione pubblica.. Testo B (già in PP, 158).
§ 84. Nozioni enciclopediche. Mistica. Testo B (già in PP, 156-57).
1 Cfr Arnaldo Mussolini, Coscienza e dovere, in «Gente nostra»,
13 dicembre 1931 (anno ili, n. 50). Si tratta di un settimanale
illustrato, di intonazione fascista, diffuso con ogni probabilità an­
che nel carcere di Turi.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvm), § 236.
§85. Nozioni enciclopediche. Dottrinarismo e dottrinario. Testo B (già in PP, 150).
1
xxvm
§ 86. Nozioni enciclopediche. Bibliografie. Testo B (già in PP, 145-46).
1 Cfr A. Amati e P. E. Guarnerio, Dizionario etimologico di 12 mi­
la vocaboli italiani derivati dal greco, Vallardi, Milano s. d. (1901).
2 Questo libro di Mario Govi era già stato ricordato da Gramsci
nel precedente § 3 di questo stesso Quaderno (cfr nota 1).
§ 87. Nozioni enciclopediche. Agnosticismo. Testo B (già in PP, 143).
§88. Cattolici integrali, gesuiti, modernisti. Roberto Bellarmino. Testo B (già in MACH, 280-82).
1 Queste notizie sono ricavate dalla Lettera apostolica con la quale
S. Roberto Bellarmino è dichiarato Dottore della Chiesa Univer­
sale, in «La Civiltà Cattolica», 7 novembre 1931 (anno lxxxii,
vol. IV), pp. 193-99.
2 Ibid., p. 194.


QUADERNO 7 (Vii) §§ 89-IOO
§ 95. Nomenclatura politica. Reich, ecc. Testo B (già in PP, 161).
[QUADERNO 7 (Vii) §§ 89-IOO
§ 95. Nomenclatura politica. Reich, ecc. Testo B (già in PP, 161).
]
[floating image: 'image']NOTE
[NOTE
]2774
3 Cfr L'ultima glorificazione di San Roberto Bellarmino Dottore
della Chiesa, in «La Civiltà Cattolica» cit., pp. 200-12.
4 Ibid.y p. 201.
5 Ibidt} p. 202,
§ 89. Passato e presente. La religione nella scuola. Testo B (già in PP, 122-23).
1 Cfr «La Civiltà Cattolica», 7 novembre 1931 cit., pp. 239-50 (la citazione di Gramsci è ripresa dalle pp. 240-41; i corsivi sono di Gramsci).
§ 90. Passato e presente. Stato e partiti. Testo B (già in PPy 68-69).
?
§ 91. Passato e presente. Tendenze nell'organizzazione esterna dei fattori umani produttivi nel dopoguerra.
Testo B (già in PP, 88).
1 Cfr Croce, Materialismo storico ed economia marxistica cit., p. 211: «I Gesuiti istruivano i selvaggi nel lavoro dei campi; e il loro preteso comunismo campanelliano si riduceva a un savio sfruttamento capitalistico, che era per l'Ordine fonte di ricchi proventi».
§ 92. Risorgimento. L'Italia meridionale. Testo B (già in Ry 161-62).
1 Questo giudizio di Mazzini su Pisacane è in una lettera a G. Fa­nelli riportata nell'articolo di Aldo Romano, Un anno critico pel mazzinianesimo: il 1857, in «La Nuova Italia», 20 novembre 1931 (anno 11, n. 11), pp. 457-58 (a proposito della pubblicazione, a cura della Commissione governativa, del LVIII volume degli Scritti editi ed inediti di Mazzini). Da questo articolo di Romano sono ricavati, insieme alle indicazioni bibliografiche, alcuni degli spunti di questo paragrafo.
§ 93. Nomenclatura politica. Privilegi e prerogative. Testo B (già in PP, 161).
§ 94. Laburismo inglese. L'arcivescovo di Canterbury, primate della Chiesa anglicana e il laburismo.
Testo B (già in jR, 216-17).
1 La citazione è tradotta da una breve notizia apparsa, sotto il ti­tolo Primate and Labour Party, in «The Manchester Guardian Weekly», 30 ottobre 1931 (vol. xxv, n. 18), p. 357.
*775

1
[1
]Cfr sullo stesso argomento Quaderno 8 (xxvm), § 107.
§ 96. Nomenclatura politica. Artigianato, piccola, media, grande in­dustria.
Testo B (già in PP, 143-44).

1
[1
]Le osservazioni di questo paragrafo possono essere state stimolate dai dati e dalle considerazioni contenuti nel libro di Barbagallo L'oro e il fuoco cit., pp. 221-28. Un altro accenno alla nozione di «fabbrica disseminata» è a p. 150 dello stesso volume.
§ 97. Nomenclatura politica. Ierocrazia-teocrazia. Testo B (già in PP, 153).
1 Non si è ritrovata la fonte da cui è stata tratta questa citazione. Sulla distinzione tra ierocrazia e teocrazia cfr anche Quaderno 6 (VIII), § 93.
§98. Azione cattolica.
Testo B (già in MACH, 234-35).
1 Cfr Quaderno 6 (VIII), §§ 183 e 188.
2 II primo articolo è in «La Civiltà Cattolica», 2 agosto 1930 cit.,
pp. 193-212; il secondo invece è ivi, 4 ottobre 1930 cit., pp. 3-19.
3 Si tratta della rivista «Memorie di religione», pubblicata a Mode­
na dal 1822 al 1832; per questa rivista e per il Principe di Ca­
nossa cfr l'articolo su La Mennais nel numero citato della «Civiltà
Cattolica» del 4 ottobre 1930.
§ 99. Nomenclatura politica. P azione. Testo B (già in PP, 150-51).
§ 100. Passato e presente. Testo B (già in PP, 17).
1 Cfr le note 15 e 16 del Quaderno 1 (XVI), § 44.
2 Cfr Eugenio Guarino, I partiti a Napoli. I Clericali, in «Il Vian­
dante», 2 gennaio 1910 (anno 11, n. 1). Il ricordo di Gramsci è
tuttavia impreciso, dal momento che nell'articolo del Guarino,
che pure si occupa dei gruppi filoborbonici napoletani, non vi
è alcun riferimento al giornaletto borbonizzante ricordato da
Gramsci.
277& NOTE
§101. Giornalismo, Corrispondenti dall'estero. Testo B (già in INTy 160-61).
1 Cfr il precedente §81.
§ 102. Passato e presente. Chiarezza del mandato e mandato impe­rativo.
Testo B (già in PP, 21).
§ 103. Nozioni enciclopediche. Opinione pubblica. Testo B (già in PPy 158-59).
1 Con il termine «Confederazione dei tre oppressi» Gramsci allu­de con ogni probabilità al tipo di ordinamento sociale previsto dalla dottrina anarchica. La fonte di questo termine deriva forse da una reminiscenza dell'opuscolo citato di Bukharin, Il pro­gramma dei comunisti (bolscevichi); cfr pp. 117-20 della tradu­zione italiana cit. (Soc. Editrice Avanti!, Milano 1920): «Gli anarchici credono che gli uomini vivrebbero meglio se l'intera produzione fosse ripartita tra piccole confederazioni di lavora­tori (Comunità). Si formerebbero cioè, in seguito ad accordo spon­taneo, varie piccole associazioni, le quali inizierebbero il lavoro a proprio rischio e pericolo; in seguito, tali piccole confederazio­ni comincerebbero ad entrare tra di loro in trattative che a poco a poco condurrebbero ad accordi ed alla conclusione di liberi con­tratti [...]. Ora è chiaro perché la dottrina anarchica invece di condurre ad una regolare organizzazione sociale, condurrebbe alla divisione; per il semplice fatto che le piccole comunità anarchiche non sono certamente le grandi corporazioni di lavoratori compo­ste di molte persone, ma dei piccoli raggruppamenti che talvolta possono persino constare di soli due individui. A Pietrogrado esi­steva uno di tali gruppi: "Il gruppo dei cinque oppressi", ma secondo la teoria anarchica potrebbe anche esserci una "lega dei due oppressi". Immaginiamoci cosa risulterebbe se ogni cinque persone od ogni gruppo di due persone cominciasse a requisire, a confiscare ed a lavorare per proprio conto». Questo passo è an­che riprodotto nella traduzione della parte dell'opuscolo di Bu­kharin pubblicata da «L'Ordine Nuovo», del 20 dicembre 1919 (anno 1, n. 30), p. 239.
§104. Storia degli intellettuali. Lotta tra Stato e Chiesa. Testo B (già in INT, 40).
§ 105.1 nipotini di padre Bresciani. Ardengo Soffici. Testo B (già in LVN, 178).
1 Su Ardengo Soffici cfr il giudizio di Gramsci nel Quaderno 1 (XVI), § 9. Per Romain Rolland, di cui Gramsci era stato duran-

QUADERNO 7 (Vii) §§ IOI-8 2777
te tutto il periodo torinese attento lettore e ammiratore, cfr so­prattutto la «cronaca» delT«Ordine Nuovo» del 30 agosto 1919 (ora in ON, 453-54); cfr anche un giudizio sul Jean-Christophe in Scritti 1915-21 cit., p. 115.
§106. Nozioni enciclopediche. Bibliografia. Testo B (già in PP, 170).
1 L'indicazione è ripresa dal 'Bollettino Bibliografico' del «Leonar­do», novembre 1931 (anno 11, n. 11), p. 520.
§107. Cattolici integrali, gesuiti, modernisti. Testo B (già in MACH, 266).
1 Cfr Quaderno 5 (IX), § n e nota 1.
§108. Risorgimento. Iniziative popolari. Testo B (già in R, 164).
1 Cfr «Il Marzocco», 26 luglio 1931 (anno xxxvi, n. 30): Crona­
che irpine del 1848-49, nella rubrica 'Marginalia'.
2 Cfr ibid.: «Non passava giorno festivo senza che qualche disor­
dine non accadesse; e, in una domenica dell'aprile 1848, un arci­
prete non esitò a predicare in Chiesa che egli sarebbesi posto alla
testa del popolo e che w con bandoliera di pietre, zappe e taglienti
scuri, si sarebbe promosso un tumulto, poiché tutto era comu­
nismo, tutti erano fratelli! "».
[floating image: 'image']QUADERNO 8 (XXVIII)
Note sparse e appunti per una storia degli intellettuali italiani. Testo B (già nella prefazione a MS, xviii-xix).
1 Un'avvertenza simile è anche nel Quaderno 4 (XIII), § 16, p. 55 (testo A) e nel corrispondente testo C del Quaderno 11 (xviii), p. ibis.
§# 1. Risorgimento.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un altro testo A del Quaderno 9 (xiv), § 101: Origini del Risorgimento, cfr in particolare pp. 75 - 75 bis (Q, 1163); e successivamente ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 3: Le origini del Risorgimento, cfr in particolare p. 16 (Q, 1965; già in JR, 48).
§ 2. Lo Stato e la concezione del diritto. Testo B (già in MACH, 129-30).
§ 3. Formazione e diffusione della nuova borghesia in Italia. Testo B (già in INT, 40-41).
1 Cfr Quaderno 5 (IX), § 55, in particolare pp. 29bis - 30.
2 Cfr nota 5 al Quaderno 5 (IX), § 55.
3 Cfr Carlo Franelli, Il Manzoni e Videa dello scrittore, in «Critica
fascista», 15 dicembre 1931 (anno IX, n. 24), pp. 478-79; le cita­
zioni sono ap. 478.
§ 4. Funzione cosmopolita degli intellettuali italiani. In Ungheria. Testo B (già in INT, 64).
1 Cfr la rubrica 'Marginalia' (Pippo Spano e le vicende di un ora­torio), in «Il Marzocco», 4 ottobre 1931 (anno xxxvi, n. 40).
§ 5. Risorgimento. Il Partito d'Azione. Testo B (già in R, 156-57).
1 Cfr la rubrica 'Marginalia' (Una lettera politica inedita di Fran­cesco De Sanctis), in «Il Marzocco», 4 ottobre 1931 cit.

QUADERNO 8 ( XXVIII ) §§ I-IO 2779
§ 6. Giacobinismo. Testo B (già in R, 180).
1 II corsivo spaziato è di Gramsci; il corsivo semplice è invece nel passo citato. Per il volume di Andryane cfr nota 37 al Quader­no 1 (XVI), § 44.
§ 7. Giornalismo.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 24 (xxvn), § 2 (Q,
2260-62; già in INT, 152-54).
1 Cfr Stampa Nostra, in «Annali dell'Italia cattolica», a cura della
Giunta Centrale dell'Azione Cattolica Italiana, Soc. Ed. «Vita e
Pensiero», Milano 1926 [G. Ghilarza, C. care], pp. 435-90; la ci­
tazione a p. 435.
2 Cfr Silvio Benco, «Il Piccolo» di Trieste. Mezzo secolo di giorna­
lismo, Treves-Treccani-Tumminelli, Milano-Roma 1931 [FG, C.
carc., Turi III]; cfr anche LC, 563 e 618.
§ 8. Azione Cattolica. Pubblicazioni periodiche cattoliche. Testo B (già in MACH, 242).
1 Queste cifre sulla stampa cattolica sono state calcolate da Gram­
sci sulla base dei dati contenuti nell'articolo, citato nel paragrafo
precedente degli «Annali dell'Italia cattolica», per il 1926. Le
stesse cifre erano già state appuntate da Gramsci alla fine (p.
67 bis) delle traduzioni raccolte in un Quaderno successivamente
utilizzato per note originali e come tale numerato Quaderno 9
(xiv): cfr DQ. Nei calcoli di Gramsci, però, le cifre non sono
sempre esatte.
2 II numero delle diocesi e delle Giunte diocesane di azione catto­
lica è stato calcolato da Gramsci sulla base di due articoli conte­
nuti nello stesso numero dell'articolo citato degli «Annali del­
l'Italia cattolica»: Le Diocesi d'Italia, pp. 367-95, e Le Giunte
Diocesane d'Italia, pp. 401-27.
1
§ 9. Assenza di un carattere nazionale-popolare nella letteratura ita­liana.
Testo B (già in LVN, 89-90).
1 Cfr Paolo Milano, «Luce fredda», in «L'Italia letteraria», 27 di­cembre 1931 (anno ni, n. 52): si tratta di una recensione al ro­manzo di Umberto Barbaro, Luce fredda (Carabba, Lanciano). Il corsivo e lo spaziato sono di Gramsci.
§ 10. Risorgimento. Il realismo di Cavour. Testo B (già in R, 152).
1 Si allude ad un episodio raccontato nel volume di Martini, Con-
2780
NOTE
QUADERNO 8 (XXVIII) SS 11-22
2781

fessioni e ricordi cit., e del quale Gramsci si era già occupato in un'altra nota: cfr Quaderno 6 (VIII), § 89.
Sii. Risorgimento. 48-49. Testo B (già in R, 107-8).
§ 12. Letteratura popolare. Bibliografia. Testo B (inedito).
1 Tutte le indicazioni di questo paragrafo sono ricavate da una ras­segna bibliografica ('L'Esprit des Livres') di Edmond Jaloux, in «Les Nouvelles Littéraires», 25 luglio 1931 (anno x, n. 458).
§ 13. Passato e presente. Manzoni dialettico. Testo B (già in PP, 132).
1 È possibile che questa citazione dai Promessi sposi sia indiretta, ma non è escluso che in questo periodo Gramsci abbia avuto oc­casione di rivedere il testo manzoniano, posseduto forse da altri detenuti. L'osservazione vale anche per il successivo § 19.
§ 14. Argomenti di cultura. Testo B (già in PP, 194-95).
1 Queste informazioni sulle direttive per i predicatori della Con­troriforma contenute nel De Predicatore verbi Dei sono ricavate dalla prima puntata dell'articolo di Federico Chabod, Giovanni Boterò, in «Nuovi studi di diritto, economia e politica», settem­bre-ottobre 1931 (vol. IV, fase. 5), pp. 251-84: cfr p. 268 nota 1.
§ 15. Testimonianze cattoliche. Testo B (già in MACH, 288).
1 Cfr II regno di Dio secondo alcuni filosofi moderni, in «La Ci­
viltà Cattolica», 2 gennaio 1932 (anno lxxxiii, vol. I), pp. 30-40;
la citazione è a p. 40.
2 Cfr, su questo argomento, la segnalazione polemica del Quader­
no 5 (IX), § 120, e nota 1.
§16. Passato e presente. La filosofia di Gentile. Testo B (già in PP, 112).
1 Di questo attacco di Giuseppe Attilio Fanelli a Gentile, in un ar­ticolo del settimanale «Roma fascista» del 18 ottobre 1931, e delle polemiche che aveva suscitato, Gramsci aveva avuto notizia attraverso le seguenti riviste: «La Nuova Italia», 20 novembre 1931 (anno 11, n. 11), p. 458; «Critica fascista», i° novem­bre 1931 (anno IX,n. 21)^.404-5, e 15 dicembre 1931 (annoix,
1


n. 24), p. 479; «Educazione fascista», 20 ottobre 1931 (an­no IX, n. io), pp. 961-64.
2 Cfr Quaderno 6 (VIII), § 82, pp. 35 - 35bis e nota 2.
§17. Passato e presente. Testo B (già in PP, 102-3).
1 La prima parte del Manifesto del partito comunista, in cui è esal­tata la funzione rivoluzionaria esercitata dalla borghesia nella sua fase progressiva (cfr Marx-Engels, Opere scelte cit., pp. 292-304) è tra i testi tradotti da Gramsci nel Quaderno 7 (VII), pp. 4-iobis(cfrDQ).
§18. Passato e presente. Gli avvocati in Italia. Testo B (già in PP, 137).
1 Cfr^Piero Calamandrei, Troppi avvocati! («Quaderni della Vo­ce», raccolti da Giuseppe Prezzolini, Quaderno n. 46, serie IV), Soc. an. ed. «La Voce», Firenze 1921. Questo libro era cono­sciuto da Gramsci; ad esso infatti si allude soltanto, ma senza menzionarlo direttamente, nell'articolo di Mariano D'Amelio da cui sono ricavati tutti gli altri dati di questo paragrafo.
§19. Senso comune.

Buon
[Buon
]Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 11 (xvin), § 56: senso e senso comune (Q, 1483; già in PP, 216).
1 Cfr nota 1 al precedente § 13.
§20. Risorgimento. I moderati toscani. Testo B (già in R, 147-49).
1 Cfr la rubrica 'Marginalia* (Uomini del Risorgimento in Tosca­na), in «Il Marzocco», 15 novembre 1931 (anno xxxvi, n. 46). Nella citazione l'aggiunta tra parentesi (oltre i segni di interpun­zione sempre tra parentesi) e il corsivo sono di Gramsci.
§ 21.I/ moderno Principe.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 1 (Q, 1555-1561; già in MACH, 3-8).
?
§ 22. Storia degli intellettuali. Spunti di ricerca. Testo B (già in INT, 31 e 13).
1 Questa citazione di Svetonio e alcuni spunti di questo paragrafo sono ricavati da un articolo di Cornelio De Marzio, Note sulla tredicesima confederazione (Professioni ed arti), in «Gerarchia», dicembre 1931 (anno xi, n. 12), pp. 970-76, cfr in particolare
pp. 970-71-
2782 NOTE
§ 23. Federico Confalonieri. Testo B (già in R, 139-41).
1 Sul libro di Alessandro F. Andryane, Memorie di un prigioniero
di Stato allo Spielberg, cfr nota 37 al Quaderno 1 (XVI), § 44. Le
indicazioni bibliografiche riprodotte da Gramsci sono ricavate
dalle note alla prefazione di Rosolino Guastalla (pp. v-xn).
2 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 44, p. 40bis.
3 Cfr Croce, Storia della storiografia italiana nel secolo decimonono
cit., vol. I, pp. 204-14,
4 Cfr Gaetano Trombadori, // giudizio del De Sanctis sul Guic­
ciardini, in «La Nuova Italia», 20 novembre 1931 (anno n,
n. n), pp. 453-56; il passo citato da Gramsci è a p. 455.
5 In realtà neanche nel saggio Intorno alle condizioni presenti del­
la storiografia in Italia, pubblicato a puntate nei primi quattro
fascicoli della «Critica» del 1929 (anno xxvn) e ristampato in
appendice alla seconda edizione (1930) della Storia della storio­
grafia italiana, Croce si occupa di Alessandro Luzio.
§ 24. Storia degli intellettuali. Testo B (già in INT, 4).
1 Cfr Gaetano Mosca, Elementi di scienza politica, 2* ed. con una seconda parte inedita, Bocca, Torino 1923. Pur non essendo con­servato tra i libri del carcere, risulta da altre note di questo stesso Quaderno (cfr in particolare il successivo § 36) che Gramsci non solo conosceva direttamente questo volume ma aveva potuto con­sultarlo, almeno per qualche tempo, anche a Turi.
§ 25. Risorgimento.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno io (xxxm), parte II, § 41.XIV, cfr in parti­colare p. 28a (Q, 1324-25; già in MS, 219).
1 Cfr Daniele Mattalia, Gioberti in Carducci (Per una maggiore de­terminazione delle fonti storiche della cultura carducciana), in «La Nuova Italia», 20 novembre 1931 cit., pp. 445-49, cfr in particolare p. 448. L'articolo continua nei fascicoli successivi del­la rivista: 20 dicembre 1931 (anno 11, n. 12), pp. 478-83; 20 gen­naio 1932 (anno in, n. 1), pp. 22-27.
§ 26. Passato e presente. La politica di Luigi Cadorna. Testo B (già in PP, 44).

«Gerarchia», di-la citazione è a
[«Gerarchia», di-la citazione è a
]1 Cfr Fermi, La Spagna cattolica ieri e oggi, in cembre 1931 (anno xi, n. 12), pp. 1027-33; p. 1031.
)


2783
[2783
]QUADERNO 8 (XXVIIl) §§ 23-35
§27. Conservazione e innovazione.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno io (xxxm), parte II, § 41.XIV, cfr in particolare pp. 28a- 29 (Q, 1325-26; già in MS, 219-20).
1 Le osservazioni di questo paragrafo sviluppano gli spunti già ac­cennati nel precedente § 25, e tengono conto in particolare della seconda puntata delTarticolo citato di Mattalia.
§28. Nomenclatura politica. Teorici, dottrinari, astrattisti ecc. Testo B (già in PP, 167).
§ 29. Buon senso e senso comune. Testo B (già in PP, 216).
§ 30. Storia degli intellettuali italiani. Gioberti. Testo B (già in INT, 42).
1 Cfr il precedente § 27.
2 Cfr Antonio Anzillotti, Gioberti, Vallecchi, Firenze 1922 (2a ed.
1931).
§ 31. Risorgimento. La Carboneria* e la Massoneria. Testo B (già in R, 132-33).
1 Tutti i dati e le pubblicazioni ricordati in questo paragrafo sono ricavati dall'articolo del Luzio citato nel testo, Le origini della massoneria, in «Corriere della Sera», 7 febbraio 1932.
§ 32. Risorgimento. Origini.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un altro testo A già citato del Quaderno 9 (xiv), § 101, cfr in particolare p. 75 (Q, 1162-63); e successivamente ripreso nel citato testo C del Quaderno 19 (x), § 3, cfr in particolare p. 15 (£), 1964-65; già in
§ 33. Nesso storico 1848-49. Il federalismo di Terrari-Cattaneo. Testo B (già in R, 108).
§ 34. Passato e presente. Bibliografia. Testo B (già in PP, 137).
1 L'indicazione bibliografica è ricavata dalla rubrica 'Libri ricevuti* del «Corriere della Sera» del 9 febbraio 1932.
?
§ 35. Risorgimento. Giuseppe Ferrari. Testo B (già in R, 155-56).
2784
NOTE
?
1 Si allude probabilmente in modo particolare all'opera di Eugenio Rignano, Per una ridorma socialista del diritto successorio, Zani­chelli, Bologna 1920.
§ 36. Risorgimento. Il trasformismo. Testo B (già in R, 157-58).
1 Cfr Mosca, Elementi di scienza politica cit., p. 316 nota.
2 Con Decreto reale del 24 novembre 1913 erano stati nominati
membri del Senato tre socialisti del gruppo bissolatiano: Fran­
cesco Lorenzo Pullé, Gerolamo Gatti e Luigi Della Torre. Al mo­
mento della nomina Pullé aveva rilasciato al corrispondente ro­
mano del «Mattino» di Napoli una dichiarazione in cui tra l'al­
tro diceva: «Io entro in Senato con la mia bandiera" socialista
spiegata, senza ripiegarne un lembo». Sui giornali del 25 novem­
bre questa dichiarazione di Pullé era stata ripresa e commentata,
in genere con ironia.
§ 3y.Il moderno Principe.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 2 (Q, 1561-1563; già in MACH, 40-41).
1 Cfr nota 1 al precedente § 24.
2 Cfr il successivo § 102.
§ 38. Passato e presente. La paura del kerenskismo. Testo B (già in PP, 39).
§ 39. Lo «storicismo» di Croce.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento nel citato testo C del Quaderno io (xxxiii), parte II, § 41.XIV, cfr in particolare pp. 29-293 (Q, 1326; già in MS, 220-21).
1 Cfr in particolare i precedenti §§ 25 e 27.
§ 40. Rinascimento. Le statue viventi di Cuneo. Testo B (già in PP, 199).
§ 41. Intellettuali. Testo B (inedito).
1 II libro di Valeria Benetti Brunelli, uscito nel 1927, fu recensito da Felice Battaglia, in «Leonardo», 20 maggio-20 giugno 1928 (anno IV, nn. 5-6), pp. 175-76. È possibile tuttavia che Gramsci lo ricordi qui utilizzando una fonte diversa.
§ 42. Francia-Italia. Testo B (già in PPt 37)*

l
\
\
\


2785
[2785
]QUADERNO 8 (xxyill) §§ 36-49
§ 43. Machiavelli.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 3 (Q,
1563; già in MACH, 6 nota).
1 La citazione è probabilmente ripresa da Luigi Russo, Prolego­meni a Machiavelli, Le Monnier, Firenze 1931 [FG, C. carc., Tu­ri III], p. 44. (Questo scritto di Russo era stato richiesto da Gram­sci nel novembre 1931: cfr LC, 529).
§ 44. Massimario machiavellico.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 4 (Q, 1563;
già in MACH, 160).
§ 45. Nozioni enciclopediche. Comandare e obbedire. Testo B (già in PP, 147-48).
1 L'esempio del comando del direttore d'orchestra, come di funzio­ne direttiva necessaria ad ogni organizzazione sociale, è già nel Capitale di Marx: «Ogni lavoro sociale in senso immediato, os­sia ogni lavoro in comune, quando sia compiuto su scala conside­revole, abbisogna, più o meno, d'una direzione che procuri l'ar­monia delle attività individuali e compia le funzioni generali che derivano dal movimento del corpo produttivo, complessivo, in quanto differente dal movimento degli organi autonomi di esso. Un singolo violinista si dirige da solo, un'orchestra ha bisogno di un direttore» (Marx, Il Capitale, libro I cit., p. 372).
§ 46. Nozioni enciclopediche. La concezione melodrammatica della
vita.
Testo B (già in PP, 148).
§ 47. J negri d'America. Testo B (già in PP, 211).
1 La citazione dell'articolo di Stephen Leacok sul «New York He­rald Tribune» è ricavata dalla corrispondenza di Beniamino De Ritis citata nel testo.
§ 48. Machiavelli. Il moderno Principe.
?
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 5 {Q, 1563-64; già in MACH, 141).
1 Cfr Russo, Prolegomeni a Machiavelli cit., pp. 44-48.
§ 49. Passato e presente. Testo B (già in PP, 97).
1 Cfr Quaderno 2 (XXIV), § 42.
2 Queste citazioni di Giuseppe Ferrari sono ricavate da un articolo
!
2786
NOTE
QUADERNO 8 ( XXVIII ) §§ 50-^8
2787

di Alessandro Levi (citato nel successivo § 218), II pensiero poli-tico di Giuseppe Ferrari, in «Nuova Rivista Storica», maggio-agosto 1931 (anno xv, fase. III-IV), p. 234.
3 L'episodio era già stato ricordato da Gramsci nel citato § 42 del
Quaderno 2 (XXIV).
4 A p. 4 della Storia d'Italia di Croce, cit., è ricordato il colloquio
di Theodor Mommsen con Quintino Sella, e nella nota corrispon­
dente (a p. 305) si cita come fonte l'opera di A. Guiccioli, Quin­
tino Sella, Rovigo 1887-88, I, p. 353.
s Questa citazione - trascritta da Gramsci di seconda mano - è tratta da un articolo, non firmato, pubblicato su «L'Italia» di Napoli del 22 dicembre 1864 (anno il, n. 351) con il titolo Torino Vunificatrice. L'articolo è stato attribuito al De Sanctis e ristam­pato da Giuseppe Ferrarelli, e successivamente da Benedetto Cro­ce: si può leggere ora nelle Opere di Francesco De Sanctis, vol. XV: II Mezzogiorno e lo Stato unitario, a cura di Franco Ferri, Einaudi, Torino i960, pp. 407-9. Gramsci aveva trovato la cita­zione di questo passo in un articolo di Paolo Orano, De Sanctis giornalista, in «Corriere della Sera» del 28 marzo 1934, ed ave­va su questa base inserito un'aggiunta nel testo del paragrafo redatto precedentemente. (L'articolo di Orano è conservato tra i ritagli del FG).
§ 50. Nozioni enciclopediche. Epigoni e Diadocbi. Testo B (già in PP, 150).
§ 51. Risorgimento. Testo B (già in R, 136-37).
1 Anche questa citazione di Giuseppe Ferrari è ricavata dall'arti­colo di Alessandro Levi, Il pensiero politico di Giuseppe Ferrari, in «Nuova Rivista Storica», maggio-agosto 1931 cit., p. 253.
§ 52. Machiavelli. Il moderno Principe.
Testo A: ripreso in due testi C del Quaderno 13 (xxx), §§ 6-7 (Q, 1565-67; già in MACH, 140, 83-85).
1 Cfr nota 1 al precedente § 24.
2 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 44, p. 41 e nota 42.
3 Cfr nota 5 al Quaderno 4 (XIII), § 15.
4 Questo argomento, a proposito di una osservazione di Croce su
Sorel, era già stato svolto da Gramsci nel Quaderno 7 (VII), § 39.
§ 53. Passato e presente.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 11 (xvin), § 5 (Q, 1370; già in INT, 116 nota).


1 La citazione di Bertrando Spaventa e tutto lo spunto del paragra­fo sono ripresi da un articolo di Felice Alderisio, La politica del Machiavelli nella rivalutazione dello Hegel e del Fichte, in «Nuo­va Rivista Storica», maggio-agosto 1931 cit., pp. 273-98; cfr in particolare pp. 287-88 nota 5: «Anche per Machiavelli la "mano regia", il "principato nuovo" e la connessa servitù, "è giustificata solo come educazione e disciplina dell'uomo non ancora libero". Se H[egel] giustamente ha detto che la servitù è la culla della li­bertà, lo ha ben interpretato lo Spaventa aggiungendo: "Ma la culla non è la vita. Alcuni ci vorrebbero sempre in culla" (Prin­cipi di etica, Appendice, Napoli 1904)».
§ 54. Passato e presente. La Sardegna. Testo B (già in PP, 138).
1 I tre articoli di Francesco Coletti erano apparsi in quest'ordine
sul «Corriere della Sera»: io gennaio 1932, Un'isola che risorge.
La potenzialità della razza sarda-, 12 febbraio 1932, La Sardegna
che risorge. Redenzione agraria e sviluppo demografico-, 20 feb­
braio 1932, La Sardegna risorge. La grande opera che si compie.
2 Di uno scritto di Francesco Coletti [Le zone del progresso e le
zone della stazionarietà, 1911) Gramsci si era occupato in un arti­
colo del 1916 II Mezzogiorno e la guerra (cfr SG, 30-32). Un vo­
lume dello stesso autore è stato conservato tra i libri del carcere:
cfr Francesco Coletti, Studi sulla popolazione italiana in pace e in
guerra, Laterza, Bari 1923 [FG, C. carc., Turi I].
§ ^. Nozioni enciclopediche. Self-government e burocrazia. Testo B'(già in PP, 163-64).
§ ^6. Machiavelli. Il moderno Principe.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 8 (Q, 1567-68; già in MACH, 12-13).
1 Cfr Quaderno 7 (VII), § 39.
2 Non è stata ritrovata la fonte da cui Gramsci ha ricavato questa
affermazione di Moltke, che qui pare citata a memoria.
§ 3j. Riviste-tipo.
Testo B (già in INT, 146).
§ 58. Machiavelli.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 9 (Q, 1568; già in MACH, 160).
1 La fonte di questa annotazione è in Croce, Conversazioni criti­che, serie II cit., p. 79: «Non senza giusto motivo lo Scho­penhauer ravvicinava l'educazione politica, somministrata dal Ma-


2789
[2789
]
QUADERNO 8 (XXVIIl) §§ 59'66
[QUADERNO 8 (XXVIIl) §§ 59'66
]
2 Nonostante il riferimento specifico alla Sacra famiglia, sono qui intrecciate reminiscenze di diversi scritti di Marx e di Engels.
[2 Nonostante il riferimento specifico alla Sacra famiglia, sono qui intrecciate reminiscenze di diversi scritti di Marx e di Engels.
]2788 NOTE
chiavelli, a quella che fornisce il maestro di scherma, il quale insegna bensì l'arte di ammazzare, ma non però insegna a diven­tare sicari ed assassini».
§ 59, Letteratura popolare. Testo B (già in LVN, 141).
1 A proposito del libro di Giambattista Marchesi, citato nel testo, B. Croce aveva svolto alcune considerazioni di carattere generale, su cui si era fermata probabilmente l'attenzione di Gramsci: «Giova studiare codesta produzione inferiore, che i posteri so-. gliono quasi totalmente obliare? Si, certamente. Se l'esclusione di un materiale di tanto volume dalla storia letteraria ha le sue buone ragioni, è anche vero che l'esclusione è spesso fatta alquan­to sommariamente, per giudizio militare, seguendo la voce pub­blica o lasciandosi condurre da un certo fiuto più o meno sagace; onde sorge il desiderio che il processo venga riveduto, che si ri­pari a qualche possibile ingiustizia, che l'esclusione ad ogni modo riesca convenientemente giustificata. E poi quella produzione roz­za e incoerente è pure un documento di storia, mostrandoci ten­denze, predilezioni, condizioni di spirito delle generazioni pas­sate ed informandoci su fatti e costumanze; e serve a lumeggiare la storia della civiltà, anzi per questo tramite offre altresì indica­zioni, che concorrono a spiegare i precedenti delle grandi opere letterarie» (Conversazioni critiche, serie II cit., p. 238).
§ 60. Riviste-tipo. Le recensioni.
Testo B (parzialmente già in INT, 148).
1 Cfr il precedente § 57.
§61. Machiavelli.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § io {Q, 1568-70; già in MACH, n-12).
1 Gramsci si riferisce qui a un passo delle Tesi su Feuerbach di Marx da lui tradotte nel Quaderno 7 (VII). Cfr Marx-Engels, Opere scelte cit., pp. 187-88: «Egli [Feuerbach], perciò, nell'Es-senza del Cristianesimo, considera come veramente umano soltan­to l'atteggiamento teoretico, mentre la prassi è concepita e fissata solo nel sup modo di apparire sordidamente giudaico [in ihrer schmutzig-judischen Ersckeinungsform]»; cfr anche Q, 2355. Nella lettera alla moglie del 28 marzo 1932, dove aveva usato in un altro contesto questo stesso termine marxiano, Gramsci ag­giungeva: «Spero che non farai equivoco sull'espressione "sordi­damente giudaico" che ho impiegato qui sopra. Osservo questo perché ho avuto recentemente con Tania una discussione episto­lare sul sionismo e non vorrei essere creduto "antisemita" per queste parole. Ma l'autore di esse non era ebreo?» (LC, 298-99).
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del Quaderno 13 (xxx), § 11 (Q,
[del Quaderno 13 (xxx), § 11 (Q,
]§ 62. Machiavelli.
Testo A: ripreso in un testo C 1570-71; già in MACH, 88-89).
1 Cfr Quaderno 3 (XX), § 52.
§ 63. Azione Cattolica. Testo B (già in MACH, 304).
1 Cfr la recensione firmata P. C. in «L'Italia che scrive», febbraio 1932 (anno xv, n. 2), pp. 52-53.
§ 64. Passato e presente. Il patto di Londra. Testo B (già in PP, 41-42).
1 II testo del patto di Londra è riportato integralmente da Salan-
dra, nel suo volume L'intervento cit., pp. 156-60. È probabile
quindi che Gramsci lo avesse presente nel richiamarsi all'arti­
colo 13, tanto più che alle memorie del Salandra si fa riferimento
in questo stesso paragrafo. Gramsci però può aver tratto spunto
per queste considerazioni anche, da un articolo di Carlo Calisse,
Mandati intemazionali, in «Gerarchia», giugno 1932 (anno xu,
n. 6), pp. 457-61, dove è un richiamo all'articolo 13 del patto di
Londra.
2 Un accenno a questo episodio, ricavato dalle memorie di Salan­
dra, è già nel Quaderno 1 (XVI), § 116, p. j6.
3 Su questo argomento Gramsci ritorna nei successivi §§ 83 e 96,
e nel Quaderno 9 (xiv), § 103, Cfr nota 3 al successivo § 96.
S 6^. Nozioni enciclopediche. Bibliografia. Testo B (già in PP, 170).
1 L'indicazione di questo volume di Fausto Squillace è certamente ricavata da un catalogo Sandron, utilizzato anche nei paragrafi successivi.
?
§ 66. Storia delle classi subalterne. Bibliografia. Testo B (già in R, 223).
1 Si veda l'avvertenza della nota 1 al paragrafo precedente.
2 II ricordo di Gramsci su questo punto non è del tutto preciso.
L'editore Sandron di Palermo aveva pubblicato nel 1894 (e ri­
stampato nel 1895) una traduzione italiana degli estratti del Ca­
pitale curati da Paul Lafargue (con introduzione di Vilfredo Pa­
reto e replica di Lafargue); la Soc. Ed. «Avanti!» aveva pub-

NOTE
[NOTE
]2790
blicato invece, nel 1915, una traduzione integrale del I libro del Capitale («Prima versione italiana dall'originale tedesco di Ettore Marchioli»), come volume VII delle Opere di Marx-Engels-Las-salle a cura di E. decotti. La prima traduzione italiana del Ca­pitale > sulla base della traduzione francese rivista da Marx, era stata però pubblicata a Torino nel 1886, nella «Biblioteca del­l'economista» diretta da Gerolamo Boccardo.
?
§ 67. La Scuola. Testo B (inedito).
1 Vale anche qui l'avvertenza della nota 1 al precedente § 65.
§ 68. Riforma e Rinascimento. Testo B (già in R, 30).
1 Cfr Giulio Augusto Levi, San Filippo Neri e la società del suo tempo (i^iyi^^), in «La Nuova Italia», 20 gennaio 1932 (an­no in, n. 1), pp. 3,5-36.1 corsivi sono di Gramsci.
$ 69. Machiavelli.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 12 (Q, 1^71; già in MACH, 160).
1 Questa definizione di Bacone è ripresa da un articolo di M. R. Buccella, // mercantilismo come fase della vita storica europea, in . «La Nuova Italia», 20 febbraio 1932 (anno in, n. 2), pp. 43-51, cfr in particolare p. 45.
§ 70. Storia delle classi subalterne. Bibliografia. Testo B (già in R, 223).
1 Cfr Filippo Lo Vetere, Il movimento agricolo siciliano, Sandron,
Palermo 1903.
2 Le notizie bibliografiche su Lo Vetere sono ricavate da una breve
necrologia apparsa sulla rivista di Rinaldo Rigola, «I problemi
del lavoro», i° febbraio 1932 (anno vi, n. 2), p. 13.
§71. Passato e presente. Quistioni e polemiche personali. Testo B (già in PP, 117).
S 72. Passato e presente. Uerrore degli antiprotezionisti di sinistra. Testo B (già in PP, 22).
1 Cfr Gaetano Salvemini, Tendenze vecchie e necessità nuove del movimento operaio italiano, Cappelli, Bologna 1922; sebbene non sia conservato tra i libri del carcere, risulta che Gramsci aveva avuto per qualche tempo a Turi questo volume perché il titolo

f
QUADERNO 8 (XXVIII) §§ 67-78 2791
è compreso in un elenco di libri affidati in deposito ai familiari tra il 1929 e il 1930: cfr Quaderno 1 (XVI), p. 94bis (DQ).
§ 73. Nozioni enciclopediche. Dottrinari ecc. Testo B (già in PP, 150).
§ 74. Lorianismo. E. Ferri. Testo B (già in INT, 175).

1 Su questo episodio Gramsci ritorna (xiv), § 12.
§75.1 nipotini del padre Bresciani. Giulio Bechi.
Testo B (già in LVN, 179).
1 Del libro di Giulio Bechi, Caccia grossa, Gramsci si era già occu­pato più volte; cfr Quaderno 1 (XVI), § ^o e nota 6, e Quader­no 6 (VIII), § 2.
§ 76. Lorianesimo.
Testo B (già in INT, 193).
1 È possibile che Gramsci avesse visto una segnalazione del libro di Angelo Oliviero Olivetti, Storia critica dell'utopia comunistica, vol. I: Psicologia, logica, etica del comunismo; il comunismo nel mondo antico, Libreria del Littorio, Roma 1930; di Olivetti, già noto come direttore della rivista «Pagine libere» (1907-22), Gramsci aveva avuto probabilmente occasione di vedere a suo tempo altre pubblicazioni: ad esempio 11 sindacalismo come filo­sofia e come politica. Lineamenti di sintesi universale, Alpes, Mi­lano 1924.
§ 77. Lorianesimo. G. A. Borgese. Testo B (già in INT, 191).
1 Cfr Giuseppe Antonio Borgese, Psicologia della proibizione, in
«Corriere della Sera», 8 marzo 1932.
2 Gramsci allude qui al libro di Giuseppe Antonio Borgese, Escur­
sioni in terre nuove, Casa Ed. Ceschina, Milano 1931 [FG, C.
carc., Turi III], ricordato anche più avanti, nel successivo § 170,
e nel Quaderno 9 (xiv), § 58; il riferimento al materialismo sto­
rico è a p. 73.
§ 78. Machiavelli.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 13 (xxx), § 13, cfr in particolare pp. 6a -7 (Q> 1575-76% già in MACH, 16-17).
2792 NOTE
1 Cfr nota i al Quaderno 6 (VIII), § 66.
2 Cfr su questo argomento anche la lettera a Tania del 14 marzo
1932 {LC, 589).
§ 79. Machiavelli. Grande potenza.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 15 (Q, 1577\ già in MACH, 167).
§ 80. Le colonie.
Testo B (già in PP, 210-n).
§81. Nozioni enciclopediche. Lo spirito di corpo. Testo B (già in PP, 165).
§ 82.1 nipotini del padre Bresciani. Testo B (già in LVN, 194).
1 La ilustre fregona (in italiano: La sguattera illustre) è il titolo originale di una delle Novelle esemplari di Cervantes : è possibile che questo racconto fosse compreso in un'antologia scolastica di testi del Cervantes in lingua spagnola che Gramsci probabilmen­te aveva a disposizione in carcere: cfr nota 3 al Quaderno 9 (xiv), § 14.
§ 83. Passato e presente. Avvenimenti del 1917. Testo B (già in PPt 45-47).
1 Cfr su questo argomento, Quaderno 1 (XVI), § 116, p. jj e no­
ta 11.
2 Cfr nota io al Quaderno 1 (XVI), § 116.
3 In realtà il voto di sfiducia della Camera al governo Boselli è
del 25 ottobre 1917; cfr nota 13 al Quaderno 1 (XVI), § 116.
4 Cfr Giacomo Devoto, Le profezie di Cassandra, in «Leonardo»,
febbraio 1932 (anno ni, n. 2), pp. 86-87. Di Giulio Douhet
Gramsci conosceva il libro Probabili aspetti della guerra futura,
Sandron, Palermo 1928 [FG, C. carc., Turi II],
• 5 Al metodo del «provando e riprovando» l'onorevole Giuseppe Canepa, commissario generale per gli approvvigionamenti e i con­sumi alimentari, si era in realtà richiamato prima dei fatti di To­rino (agosto 1917), in una intervista pubblicata dal «Messag­gero» di Roma del 4 luglio 1917; in questa occasione, illustrando il suo progetto di una Federazione degli Enti di consumo, Canepa aveva dichiarato: «In una materia nuova senza precedenti, diffi­cilissima, non è ammissibile altra guida che quella che sgorga dai fatti né altro metodo che quello classico: provando e riprovan­do». Già in un commento a questa intervista, apparsa su «l'Uni­tà» del 17 luglio 1917 (anno vi, n. 28) sotto il titolo Approvvi-
ì
\
QUADERNO 8 (XXVIII) §§ 79-87 2793
gionamenti e consumi, si osservava che «durante la guerra non è prudente né lecito di provare e riprovare, come dice l'onorevole Canepa» (cfr anche Gaetano Salvemini, Il Ministro della mala-vita e altri scritti sullJ Italia giolittiana, Feltrinelli, Milano 19662, p. 413). Questa espressione di Canepa era stata ricordata polemi­camente dalla stampa di opposizione anche dopo la rivolta tori­nese dell'agosto 1917.
6 L'aneddoto napoletano su monsignor Perrelli che voleva guarire
i suoi cavalli dalla «malattia» della fame è ricordato più volte da
Gramsci anche nelle lettere (cfr LC, 360 e 462).
7 Cfr l'articolo di Gramsci La difesa dello Schultzf sull'«Avanti!»
del 27 novembre 1917, dove Paolo Boselli è definito «la cicala
della tradizione italica» (SG, 135).
8 Cfr nota 3 al successivo § 96.
9 Cfr Luigi Ambrosini, Fra Galdino alla cerca. Per la coscienza po­
litica dei popolari, Casa ed. Vitagliano, Milano 1920 [FG, C. carc.,
Turi III].
§84. Machiavelli. Essere e dover essere.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 16 (Q,
1577-78; già in MACH, 39-40).
1 Cfr Quaderno 6 (VIII), § 86 e fiota 1.
2 Cfr Russo, Prolegomeni a Machiavelli cit., pp. 9-15 (cap. 1: Sa­
vonarola e Machiavelli).
§ 85. Passato e presente. Questioni agràrie. Testo B (già in PP, 100).
1 L'articolo di Antonio Marozzi, La razionalizzazione della produ­zione, era apparso nella «Nuova Antologia» del 16 febbraio 1932 (anno lxvii, fase. 1438), pp. 524-32, nella sesta puntata di una inchiesta con il seguente titolo generale: Le condizioni presenti dell economia agricola italiana.
§ 86. Machiavelli.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 14 (Q, 1576;
già in MACH, 37-38).
1 Gramsci allude qui al capitolo, più volte citato {Stato e Chiesa in senso ideale e loro perpetua lotta nella storia), del volume di Cro­ce Etica e politica, pp. 339-44.
§ 87. Noterelle di cultura giapponese. Testo B (già in INT, 94).
1 Cfr Quaderno 5 (IX), § 50.

NOTE
[NOTE
]2794
§ 88. Nozioni enciclopediche. Vette di comando-leve di comando. Testo B (già in PP, 168-69).
§ 89. Noterelle di cultura americana. Testo B (già in INT} 78).
1 II paragrafo è fin qui un riassunto, con citazioni, dell'articolo di Giuseppe Antonio Borgese, Strano interludio, in «Corriere della Sera», 1^ marzo 1932.
§ 90. Nozioni enciclopediche. La macchina. Testo B (già in PP, 154-55).
1 II paragrafo è fin qui un riassunto, con citazioni, dell'articolo di Metron, La diffusione della macchina, in «Corriere della Sera», 15 marzo 1932 cit.
§ 91. Gonfalonieri. Testo B (già in R, 139).
1 Cfr Silvio D'Amico, Sulle orme d'un martirio. Visita alla prigione
di Silvio Pellico, in «Il Resto del Carlino», 16 marzo 1932.
2 L'interesse di Gramsci per questi documenti di Federico Confa­
lonieri traspare anche in una lettera a Tania del 23 maggio 1932:
«Se ti capita di scrivere a Piero [Sraffa] riferiscigli che in un bra­
no di un capitolo del recente libro di Silvio D'Amico Certezze,
capitolo dedicato allo Spielberg si parla di una domanda di grazia
inviata da Federico Confalonieri all'Imperatore d'Austria che sa­
rebbe appunto conservata nel Museo italiano dello Spielberg
stesso. Il D'Amico non ristampa questa supplica, ma ne dà ac­
cenni esteriori come dello scritto di un uomo ridotto al massimo
grado di avvilimento e di abbiezione. Piero forse sa se questo
scritto del Confalonieri è stato già stampato in qualche pubblica­
zione sul Confalonieri. A me pare di non averne mai inteso ac­
cennare» (LC, 626-27). In realtà il testo integrale delle suppliche
del Confalonieri all'imperatore d'Austria fu pubblicato solo dieci
anni dopo: cfr Tre suppliche inedite di Federico Confalonieri, a
cura di Renzo U. Montini, in «Rassegna storica del Risorgimen­
to», gennaio-febbraio 1942 (anno xxix, fase. I), pp. 83-90. Nel
libro di Silvio D'Amico, Certezze (Treves-Treccani-Tumminelli,
Milano-Roma 1932) il brano citato da Gramsci è a p. 212.
§ 92. Passato e presente. Nazionalizzazioni. Testo B (già in PP, 96).
1 Cfr Alberto De Stefani, La copertura delle perdite, in «Corriere della Sera», 16 marzo 1932.
1
QUADERNO 8 (XXVIII) §§ 88-96 2795
§ 93. Risorgimento italiano. Nesso 1848-49. Testo B (già in R, 185).
1 Cfr Pietro Silva, Carlo Alberto, I: La preparazione al Regno-, II: I caratteri del Regno, in «La Cultura», agosto 1931 (anno x, fase. Vili), pp. 601-7; settembre 1931 (fase. IX), pp. 692-712.
§ 94. Nozioni enciclopediche. Homo homini lupus. Testo B (già in PP, 152-53)-
1 La formula «homo homini lupus, foemina foeminae lupior, sa-cerdos sacerdoti lupissimus» è ripresa dalla recensione di Albert Thibaudet ai Mémoires di Alfred Loisy, utilizzata anche nel suc­cessivo § 95.
§ 95. Cattolici integrali - gesuiti - modernisti. Testo B (già in MACH, 307).
1 L'indicazione, con una inesattezza nel titolo: ecclésiastique (in­vece di religieuse) è ripresa da una recensione di Albert Thibau­det, Les mémoires d Alfred Loisy, in «Les Nouvelles Littéraires», 16 maggio 1931 (anno x, n. 448). Il titolo esatto del libro di Loisy è citato da Gramsci nel Quaderno io (xxxiii), parte II, S 41.1v, sulla base di una recensione di Adolfo Omodeo su «La Critica».
§ 96. Passato e presente. Giolitti. Testo B (già in PP, 24-25).
1 Questo brano di un articolo di Maurice Pernot sul «Journal des
Débats» è ripreso da una rassegna di articoli commemorativi per
la morte di Giolitti pubblicata sulla «Rassegna settimanale della
stampa estera», 24 luglio 1928 (anno ni, fase. 31), pp. 2069-73
(cfr in particolare p. 2070).
2 Cfr Giovanni Giolitti, Memorie della mia vita, con uno studio di
Olindo Malagodi, 2 voli., Treves, Milano 1922 [FG, C. carc.,
Turi II].
3 In realtà il riferimento all'art. 5 dello Statuto è nel discorso pro­
nunciato da Giolitti a Dronero il 12 ottobre 1919 nel corso della
campagna elettorale di quell'anno (del resto in un primo tempo
nel ms Gramsci aveva dato l'esatta indicazione di Dronero, come
già nel precedente § 83 di questo stesso Quaderno). In questa oc­
casione Giolitti aveva detto: «Nei nostri ordinamenti politici in­
terni esiste la più strana delle contraddizioni. Mentre il potere
esecutivo non può spendere una lira, non può modificare in alcun
modo gli ordinamenti amministrativi, non può né creare né abo­
lire una pretura, un impiego d'ordine, senza la preventiva appro­
vazione del Parlamento, può invece per mezzo di trattati interna­
zionali assumere, a nome del Paese, i più terribili impegni che
portino inevitabilmente alla guerra; e ciò non solo senza le ap-


NOTE
[NOTE
]2796
provazioni del Parlamento, ma senza che né Parlamento né Paese ne siano, o ne possano essere in alcun modo informati. {Approva-zioni). Questo stato di cose va radicalmente mutato, dando al Parlamento, riguardo alla politica estera, gli stessi poteri che esso ha riguardo alla politica finanziaria ed interna, prescrivendo cioè che nessuna convenzione internazionale possa stipularsi, nessun impegno si possa assumere senza l'approvazione del Parlamento. Cosi esclusa la possibilità di trattati segreti, il Paese sarà tenuto al corrente della politica estera, e potrà in tempo far sentire la sua voce e far prevalere la sua volontà; e i trattati approvati dal­la rappresentanza nazionale presenteranno maggiore sicurezza di essere osservati, poiché alla loro violazione si ribellerebbe la co­scienza del Paese. Nel 1848, quando fu sancito l'articolo 5 dello Statuto, il segreto diplomatico era la norma di tutti gli Stati d'Eu­ropa e le guerre erano fatte da eserciti professionali; ora invece gli ordinamenti politici degli Stati civili sono profondamente mu­tati, e le guerre sono diventate conflitti di popoli, che si gettano l'uno sull'altro con tutta la massa della popolazione atta alle armi, con tutti i mezzi di distruzione dei quali possono disporre, e il conflitto cessa soltanto quando una delle parti è in completa ro­vina. È quindi vera necessità storica che i rapporti internazionali siano ora regolati dai rappresentanti dei popoli, sui quali è giusto che cadano queste terribili responsabilità. (Applausi)» (Giovanni Giolitti, Discorsi extraparlamentari, Einaudi, Torino 1952, pp. 312-13). La questione all'art. 5 dello Statuto era stata poi di nuo­vo sollevata da Giolitti nell'intervista alla «Tribuna», del 27 mag­gio 1920, in occasione della crisi del primo governo Nitti: «Il prestigio del Parlamento è profondamente scosso nella pubblica opinione per l'assenza assoluta di qualsiasi attività legislativa, avendo il Parlamento abdicato ai suoi poteri che da molto tempo vengono esercitati dal Governo sotto forma di decreti-legge. A questo sistema incostituzionale e che tolse ogni serietà ai lavori legislativi, si deve rinunziare, e non solamente si deve ridare al Parlamento il pieno esercizio del potere legislativo, il controllo effettivo tlelle pubbliche spese e sull'ordinamento dei pubblici ser­vizi, ma gli si devono dare, anche nella politica estera, poteri eguali a quelli che gli spettano nella politica interna e finanziaria, modificando l'art. 5 dello Statuto e istituendo nei due rami del Parlamento commissioni permanenti di controllo sulla politica estera» (ibid., pp. 328-29).
§97. Passato e presente. Testo B (già in PP, 120-21).
§ 98.1 nipotini del padre Bresciani. G. Papini. Testo B (già in LVN, 161-62).
1 Dell'articolo di Giovanni Papini contro Croce sulla «Nuova An­tologia» Gramsci si occupa nel successivo § 105. Il secondo arti-
QUADERNO 8 (xXVIIl) §§ 97-IO3 2797
colo di Papini qui ricordato era apparso, con il titolo L'Edipo di Gide, nel «Corriere della Sera» del io marzo 1932.
§ 99. Passato e presente. Testo B (già in PP, 116-17).
1 Non è stata ritrovata la fonte su cui Gramsci aveva letto, sembra casualmente, la citazione del brano del «Tevere» riguardante il professor Francesco Orestano.
§ 100. Passato e presente. Il rutto del pievano e altre strapaesanerie. Testo B (già in PP, 114-15).
1 Cfr Cesare De Lollis, Reisebilder e altri scritti, Laterza, Bari 1929
[FG, C. carc., Turi II], pp. 9-10.
2 Cfr Corrado Ricci, I nomi delle strade, in «Nuova Antologia»,
i° marzo 1932 (anno lxvii, fase. 1439), pp. 22-30. L'episodio del­
l'intervento del Ricci al Senato è riferito in apertura di articolo.
§101. Passato e presente. Parlamento italiano. Testo B (già in PP, 20-21).
1 II noto articolo di Sidney Sonnino Torniamo allo Statuto è già ri­cordato da Gramsci in un articolo del 1921 (cfr II manifesto dei socialisti, in «L'Ordine Nuovo», 13 aprile 1921; ora in SF, 135-138). La data e il luogo di pubblicazione sono qui forse ricavati dall'opera di Croce, Storia d'Italia dal 18ji al 1915 cit., p. 333. Cfr anche Quaderno 9 (xiv), § 89, p. 69bis.
§102. Passato e presente. Testo B (già in PP, 136).
1 Cfr Gioacchino Volpe, 25 marzo 1919 - 27 ottobre 1922, in «Cor­riere della Sera», 22 marzo 1932; Id., Fascismo al Governo: 1922-1932, in «Corriere della Sera», 23 marzo 1932. Il volume ricor­dato da Gramsci è: Gioacchino Volpe, Guerra, dopoguerra, fa­scismo, La Nuova Italia, Firenze 1928 (si tratta di una raccolta di scritti dal 1913 al 1927).
§ 103. Sulla Cina. Testo B (già in PP, 226).
1 Le notizie di questo paragrafo sono ricavate da una rassegna di Dario Sabatello, Tre libri sulla Cina, in «L'Italia letteraria», 27 settembre 1931 (anno in, n. 39).
2798 NOTE
§ 104.1 nipotini del padre Bresciani. A. Luzio. Testo B (già in LVN, 187-88).
1 Cfr Alessandro Luzio, La morte di Ugo Bassi e di Anita Garibaldi, in «Corriere della Sera», 25 marzo 1932; nelle citazioni il cor­sivo spaziato è di Gramsci.
?
§ 105.1 nipotini di padre Bresciani. Papini come apprendista gesuita. Testo B (già in LVN, 162-63).
1 Cfr Giovanni Papini, Il Croce e la Croce, in «Nuova Antologia», i° marzo 1932 cit., pp. 4-21.
§ 106. Passato e presente. La lingua italiana a Malta. Testo B (già in PP, 127).
1 Si tratta dell'articolo di fondo non firmato, Malta: per concludere, in «Corriere della Sera», 25 marzo 1932.
§ 107. Nozioni enciclopediche. Reich. Testo B (già in PP, 161).
1 Cfr, ad esempio, l'articolo di Werner von der Schulenburg, Brii-ning, Hitler, Hugenberg, in «Gerarchia», gennaio 1932 (anno xn, n. i), pp. 55-60.
§ 108. La burocrazia. Testo B (già in PP, 198).
§ 109. Gli intellettuali. Latino ecclesiastico e volgare nel Medio Evo. Testo B (già in INT, 22).
1 Cfr Gustave Lanson, Histoire de la littérature francaise, i9a ed. Hachette, Paris s. d., pp. 160-61; sebbene questo volume non sia stato conservato tra i libri del carcere, è certo che Gramsci ha po­tuto consultarlo in questo periodo. I libri citati sono in nota a p. 160. La traduzione del passo citato e lo spaziato sono di Gramsci.
§ no. Giornalismo. La rassegna della stampa. Testo B (già in INT, 162).
1 Gramsci allude qui al volume di Mario Missiroli, Opinioni, Soc. An. Ed. «La Voce», Firenze 1921 [FG], dove sono raccolti, scelti da Prezzolini, poco meno di duecento brevi «pezzi» già pubbli­cati nella rubrica omonima del «Resto del Carlino». Successiva­mente la rubrica fu ripresa da Missiroli sulle colonne della «Stam­pa» di Torino:

QUADERNO 8 (XXVIII) §§ IO4-14 2799
§111. Religione.
Testo B (già in MAQH, 300).
1 Cfr Croce, Pagine sulla guerra cit., p. 188, dove si definisce il
Disciple del Bourget un «capolavoro a rovescio», «pasticcio sten-
dhaliano [...] reso sciocco per infusione di sciocca tragicità filoso­
fico-morale».
§ 112. La storia come storia della libertà e il liberalismo.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno io (xxxiii), par­te I, § io, cfr in particolare p. 47 a (Q, 1229; già in MS, 195).

Gramsci aveva qui presente in particolare i primi capitoli della Storia d'Europa di Croce, pubblicati con il titolo Capitoli intro­duttivi di una Storia dell'Europa nel secolo decimonono, Memoria letta all'Accademia di scienze morali e politiche della Società Reale di Napoli, Napoli 1931 [FG, C. carc., Turi III].
2 Dei sette volumi degli Annali d'Italia del Vigo (1908-15), Gram­
sci possedeva già prima dell'arresto i primi sei volumi, che poi
aveva avuto anche in carcere (cfr LC, 27): Pietro Vigo, Annali
d'Italia: Storia degli ultimi trentanni del secolo xix, 6 voli., Tre-
ves, Milano 1908-13 [FG, C. carc., Turi I]. Per l'accezione del ter­
mine «liberale» cfr in particolare il vol. I di quest'opera del Vigo,
p. 22: «Quelli che propugnavanq idee del tutto opposte ai cleri­
cali furono detti liberali, la qual denominazione venne poi assu­
mendo significato più largo, nello svolgimento che ne portò il mu­
tar del tempo e delle vicende, per il quale fu chiamato liberale
chi vuole eliminare dalla vita pubblica e privata ogni azione o in­
flusso della Chiesa».
3 II riferimento riguarda una scelta di brevi scritti di Croce rac­
colta nella collana «Quaderni critici» diretta da Domenico Pe­
ttini: cfr Benedetto Croce, Eternità e storicità della filosofia, Bi-
bliotheca editrice, Rieti 1930 [FG, C. carc., Turi III]; a p. 51 ha
inizio l'articolo Interpretazione storica delle proposizioni filoso­
fiche, ricordato da Gramsci anche nel Quaderno io (xxxiii),
parte II, § 41.IX, p. 25 a. Per la richiesta di questo volumetto
crociano cfr la lettera del i° dicembre 1930 (LC, 385).
§ 113. Storia degli intellettuali. L'Umanesimo. Testo B (già in INT, 118).
1 Cfr Quaderno 1 (XVI), §§ 122 e 153; sull'argomento Gramsci ri­torna anche in questo stesso Quaderno, nel successivo § 229.
§ 114. Machiavelli.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 13, cfr in particolare pp. 6-6a (Q> 1573-75; éià in MACH, 15-16).
2800
NOTE
1 Questi dati bio-bibliografici su Jean Bodin sono ricavati dall'ope­
ra citata del Lanson (Histoire de la Ut tirature frangaise cit., p.
316). Nella stesura di questo paragrafo tuttavia Gramsci aveva
forse presente anche il saggio di Federico Chabod, Giovanni Bo­
terò, in «Nuovi Studi ecc.», settembre-ottobre 1931 (vol. IV,
fase. V), pp. 251-84; novembre-dicembre 1931 (vol. IV, fase. VI),
pp. 341-69; gennaio-febbraio 1932 (vol. V, fase. I), pp. 29-57
(cfr in particolare la prima puntata).
2 Si tratta in realtà di otto articoli (Antonio Panella, Gli antima-
chiavellici) pubblicati nel «Marzocco» del 21 novembre, 5 di­
cembre, 19 dicembre 1926 (anno xxxi, nn. 47, 49, 51), 16 gen­
naio, 6 febbraio, 20 febbraio, 6 marzo, 13 marzo 1927 (anno
xxxii, nn. 3, 6, 8, io, n).
§ 115. I nipotini di padre Bresciani. Testo B (già in LVN, 183).
1 Cfr Luigi Tonelli, Profili: Pietro Mignosi, in «L'Italia che scri­ve», marzo 1932 (anno xv, n. 3), p. 65.
§ 116. Passato e presente. Phlipot. Testo B (già in PP, 132).
1 I dati bibliografici e la citazione dalla farsa Trois Galanis et Phli­pot sono ricavati dall'opera di Lanson, Histoire de la littérature francaise cit., pp. 218 e 212 nota.
§ 117. Americanismo. La delinquenza. Testo B (già in MACH, 360).
§ 118. Risorgimento italiano. Testo B (già in R, 179).
1 Tutti i dati e le notizie concernenti questo volume del Lucarelli sono ricavati da una recensione di Giuseppe A. Andriulli, in «L'Italia che scrive», marzo 1932 (anno xv, n. 3), p. 81.
§119. Passato e presente. Avvenimenti del giugno 1914. Testo B (già in PP, 39-40).
1 Cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 143.
2 Cfr Adolfo Omodeo, Momenti della vita di guerra. Dai diari e
dalle lettere dei caduti (IX), in «La Critica», 20 gennaio 1932
(anno xxx, fase. I), pp. 27-42; la citazione è alle pp. 29-30. Su
quest'opera di Omodeo cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 43.
3 Per la campagna di stampa condotta dall'«Avanti!» intorno ai
fatti di Roccagorga (6 gennaio 1913), furono incriminati Musso-
QUADERNO 8 (XXVIII) §§ U5-24 28or
lini, come direttore del giornale, e altri redattori o collaboratori dell'«Avanti!» (Eugenio Guarino, Giuseppe Scalarmi, Francesco Ciccotti, Silvano Fasulo e Aurelio Galassi). Al processo, che si tenne a Milano dal 26 marzo al i° aprile 1914, furono chiamati a testimoniare, dalla difesa degli imputati, alcuni scampati all'ec­cidio; le loro deposizioni, di cui l'«Avanti!» aveva già dato ampie notizie nei resoconti del processo, furono poi riprodotte nell'opu­scolo - che Gramsci certamente aveva conosciuto a suo tempo -L'eccidio di Roccagorga, Soc. Ed. Avanti!, Milano 1914.
4 Cfr Adolfo Omodeo, L'età del Risorgimento Italiano, nuova edi­zione riveduta ed ampliata, Principato, Messina 1931 [FG, C. carc., Turi III].
§120. Passato e presente. 1915. Testo B (già in PP, 40-41).
1 Cfr Antonio Salandra, Uintervento (1915). Ricordi e pensieri,
Mondadori, Milano 1930 [FG, C. carc., Turi III]; in particolare
pp. 184-86 e 322-28.
2 Tutti i dati concernenti le Memorie del conte Ottokar Czernin
sono ripresi da una nota del «Corriere della Sera», 6 aprile 1932,
in occasione della morte del conte Czernin (avvenuta il 4 apri­
le 1932),
§ 121. Bibliografie. La «Rivista Militare Italiana». Testo B (già in PP, 225-26).
1 Questi dati sulla «Rivista Militare Italiana» sono ricavati da una nota di Varo Varanini in «L'Italia letteraria», 6 marzo 1932 (anno VIII, n. io).
§122. Letteratura popolare. Testo B (già in LVN, 128).
§123. Passato e presente. Bilancio della guerra. Testo B (già in PP, 127-28).
1 Cfr Camillo Pellizzi, Libri inglesi sull'Italia: «The war on the Italian Front», in «Corriere della Sera», 7 aprile 1932.
§124. Fase economico-corporativa nella storia italiana. L'impresa di Lepanto.
Testo B (già in R, 124-25).
1 Tutti i dati sul libro di A. Salimei e sulla battaglia di Lepanto so­no ripresi da una nota (Gli italiani a Lepanto) della rubrica 'Bi­blioteca di cultura', in «Il Marzocco», 6 dicembre 1931 (anno xxxvi, n. 49).

15
***
2802
NOTE
QUADERNO 8 (XXVIII) §§ 125-38
2803

2 L'indicazione di questo libro di A. Dragonetti de Torres è rica­vata con ogni probabilità da una recensione pubblicata nella ru­brica 'Biblioteca di cultura', in «Il Marzocco», 28 giugno 1931 (anno xxxvi, n. 26).
S 125. Nozioni enciclopediche e argomenti di cultura. Testo B (già in PP, 142,144-45,168).
1 Cfr Ugo Ojetti, Dopo la Fiera Nazionale di Firenze. Arti ed ar­tigiani d'Italia, in «Corriere della Sera», io aprile 1932.
§ 126. Nozioni enciclopediche e argomenti di cultura. Il Medio Evo. Testo B (già in PP, 155-56).
1 I dati concernenti il libro e la persona del Sorrento sono ricavati
da una recensione di Oreste Trebbi in «L'Italia che scrive», mar­
zo 1932 cit., p. 81.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 46.
§ 127. Storia delle classi subalterne. La Bohème. Carlo Baudelaire. Testo B (già in R, 216).
1 Questo volume, dal quale come appare evidente Gramsci cita di­rettamente, non è stato conservato tra i libri del carcere.
§ 128. Scienza economica.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 237, in un testo C del Qua­derno 11 (xvin), § 52: Regolarità e necessità, cfr in particolare pp. 62 - 63bis (Q, 1477-79; già in MS, 98-100).
1 Per questi riferimenti a David Ricardo Gramsci poteva aver pre­sente, tra l'altro, l'esposizione delle teorie ricardiane contenute nel manuale di storia delle dottrine economiche di Gide e Rist, citato più avanti, nel successivo § 166.
?
§ 129. Azione Cattolica. Testo B (già in MACH, 245).
§ 130. Nozioni enciclopediche e argomenti di cultura. Statolatria. Testo B (già in PP, i6y66).
1 Cfr il successivo § 142.
§131. Nozioni enciclopediche e argomenti di cultura. Testo B (già in PP, 147,161-62),
1 La traduzione del motto della «Civiltà Cattolica» di cui parla Gramsci si trova nel numero della rivista del 2 aprile 1932 (anno lxxxiii, vol. II), Ai nostri lettori ed amici (pp. 3-5).
j
I
2 Della traduzione della Bibbia di Giovanni Luzzi, La Bibbia tra­dotta dai testi originali annotata, voli. I-XII, Firenze 1921-30, Gramsci può aver avuto notizia dalla rubrica 'Note e rassegne', a cura di Giuseppe Ricciotti, in «La Nuova Antologia», 16 gen­naio 1932 (anno lxvii, fase. 1436), p. 281.
§132. Machiavelli. La passione. Testo B (già in MACH, 13).

Cfr Quaderno 7 (VII), § 39.
§133. Lorianismo. Giuseppe De Lorenzo. Testo B (già in INT, 193).
1 Giuseppe De Lorenzo, professore di geografia fisica e di geologia all'Università di Napoli, senatore del Regno dal 1913, si era occu­pato anche di indologia e di buddismo.
§ 134. Passato e presente. Un giudizio su Paolo Boselli. Testo B (già in PP, 19).
1 Cfr Filippo Caparelli, Paolo Boselli, in «Gerarchia», marzo 1932 (anno xn, n. 3), pp. 244-46.
§ 135. Letteratura popolare. Testo B (già in LVN, 129-31).
1 Cfr la recensione di E. Santamaria-Formiggini al libro di Erne-
stina Brenna in «L'Italia che scrive», marzo 1932 cit., pp. 84-85.
2 Le osservazioni contenute in questa parentesi e in quella prece­
dente sono di Gramsci.
§ 136. Caratteri della letteratura italiana. Testo B (già in LVN, 87-88).
1 Cfr Piero Rébora, Libri italiani ed editori inglesi, in «L'Italia che scrive», marzo 1932 cit., pp. 69-70.
§ 137. Letteratura popolare. Testo B (già in LVN, 142).
1 L'indicazione è ricavata dalle Segnalazioni della 'Rassegna della Stampa', in «L'Italia letteraria», 13 marzo 1932 (anno iv, n. 11).
§ 138. Nozioni enciclopediche e argomenti di cultura. Testo B (già in PP, 151-52).


2804
[2804
]NOTE
§ 139. Risorgimento, Garibaldi e la frase del «metro cubo di letame». Testo B (già in R, 165-66).
1 Cfr Alessandro Luzio, Garibaldi e Pio IX, in «Corriere della Sera», 15 aprile 1932.
§ 140. Passato e presente. Malta. Testo B (già in PP, 127).
1 Non risulta che Enrico Mizzi sia stato tra i fondatori del partito nazionalista italiano. Gli accenni in questo senso fatti dalla stam­pa inglese potevano essere stati conosciuti da Gramsci attraverso la «Rassegna settimanale della stampa estera» o attraverso il «Manchester Guardian Weekly» che in questo periodo egli ri­ceveva in carcere.
§ 141. Machiavelli.
Testo B (già in MACH, 133).
§ 142. Nozioni enciclopediche e argomenti di coltura. Viniziativa in­dividuale.
Testo B (già in PP, 153-54).
1 Cfr il precedente § 130.
2 Gramsci aveva avuto nel carcere di Milano un volume di Richard
Lewinsohn, Histoire de Vinflation. Le déplacement de la richesse
en Europe (1914-1925), traduit de l'allemand par H. Simondet,
Payot, Paris 1926 [FG, C. carc., Milano], sul quale cfr anche LC,
32, 93. Sul verso del secondo risguardo del Quaderno 6 (VIII),
Gramsci aveva in seguito annotato il titolo di un altro libro del
Lewinsohn, L'Argent dans la Politique (Nouvelie Revue Fran-
caise, Paris s. d.).
§ 143. Giornalismo. I titoli. Testo B (già in INT, 159). .
§144. Nozioni enciclopediche. Bibliografia. Testo B (già in PP, 170).
1 I dati bibliografici concernenti il Dizionario di Giulio Rezasco sono ricavati dall'articolo di Federico Chabod, Giovanni Boterò, in «Nuovi Studi di diritto, economia e politica», gennaio-feb­braio 1932 cit., pp. 29-57 (cfr *n particolare p. 41, nota 5). Per l'apprezzamento positivo dell'Einaudi cfr l'articolo del medesimo (in particolare p. 208) citato nella nota 1 al successivo § 148. Di questo Dizionario del Rezasco Gramsci parla anche in una lettera a Tania del 5 settembre e del 17 ottobre 1932 (cfr LC, 668 e 687).


2805
[2805
]quaderno 8 (xxviii ) §§ I39-51
§145. Carattere non popolare-nazionale della letteratura italiana. Testo B (già in LVN, 66-67).
§146. Nozioni enciclopediche. Università. Testo B (già in PP, 168).
§147. Giornalismo. La cronaca giudiziaria. Testo B (già in INI, 163).
§ 148. Nozioni enciclopediche. Testo B (già in PP, 170).
1 Queste indicazioni bibliografiche sono ricavate da un articolo di Luigi Einaudi, Del modo di scrivere la storia del dogma econo­mico, in «La Riforma Sociale», marzo-aprile 1932 (anno xxxix, vol. XLIII, fase. II), pp. 207-19 (cfr in particolare pp. 207-8), nella quale è recensita Vlntroduzione alla storia delle dottrine eco­nomiche e politiche di Roberto Michels. Non vi è però in questo articolo l'indicazione bibliografica completa del dizionario del Guillaumin, che Gramsci ha aggiunto in un secondo momento.
§ 149. Argomenti di coltura. Testo B (già in PP, 223).
1 Le notizie su queste collane (salvo i dati aggiunti tra parentesi quadre in un secondo momento) sono ricavate con ogni probabi­lità dall'introduzione di Giuseppe Bottai alla «Nuova Collana di Economisti» dell'Utet, pubblicata in «Nuovi Studi ecc.», maggio-agosto 1931 (vol. IV, fase. III-IV), pp. 238-40, e dall'articolo di Luigi Einaudi, Per una nuova collana di economisti, in «La Ri­forma Sociale», luglio-agosto 1931 (anno xxxviii, nn. 7-8), pp. 394-99.
§ 150. Nozioni enciclopediche. Demiurgo. Testo B (già in PP, 149).
1 Gramsci pensava probabilmente al libro di Filippo Burzio, Di-scorso sul demiurgo, al quale aveva già alluso nel Quaderno 1 (XVI), §§ 28 e 29.
§ 151. Argomenti di coltura. Contro natura, naturale ecc.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 16 (xxn), § 12, cfr in particolare pp. 2obis-2ibis (Q, 1874-75; già in PP, 200-1).
1 Vi è qui probabilmente una reminiscenza di un pensiero di Pascal, citato nella Histoire de la Ut tarature frangaise del Lanson (cfr ed. cit., p. 469): «Quelle est donc cette nature sujette à étre effacée?
2806
NOTE
QUADERNO 8 (XXVIII) §§ 152-62
2807

La coutume est une seconde nature qui détruit la première. Pour-quoi la coutume n'est-elle pas naturelle? J'ai bien peur que cette nature ne soit elle-mème qu'une première coutume, comme la coutume est une seconde nature».
2 Cfr il successivo §153.
§ 152. Passato e presente. Testo B (già in PP, 133).
1 Nel gergo della malavita torinese «gargagnan» significa sfrutta­tore di donne.
§ 153. Argomenti di coltura. Contro natura, naturale, ecc.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 16 (xxn), § 12, cfr in particolare pp, 21 bis-22 (Q, 1875-76; già in PP, 201-2).
1 Cfr il successivo § 156.
§ 154, Passato e presente. Testo B (già in PP, 115).
1
1 Una raccolta di articoli di Franz Weiss, Nuovo Revisionismo
(Saggi di revisionismo socialista nella dottrina e nella prassi). Edi­
zioni della A. N. S. Problemi del Lavoro, Milano 1932, era stata
recensita nella rivista «Problemi del lavoro», i° luglio 1932 (an­
no vi, n. 7), p. 13.
2 Cfr Quaderno 9 (xiv), § n.
3 Cfr Quaderno 9 (xiv), § 14.
4 Su Corso Bovio cfr il Quaderno 4 (xin), § 73.
§ 155. Passato e presente. Apologhi. Spunti sulla religione. Testo B (già in PP, 121),
1 Vi è qui un'allusione alla posizione di Croce ricordata da Gramsci nel Quaderno 7 (VII), § 1 (cfr nota 6).
§ 156. Argomenti di coltura. Contro natura, naturale, ecc. Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 16 (xxn), § 12, cfr in particolare pp. 22 -23 bis {Q, 1876-78; già in PP, 202-3).
1 Cfr i precedenti §§ 151 e 153.
2 Cfr il successivo § 159.
§ 157. Argomenti di coltura. Testo B (già in PP, 195).
1 La frase del generale Pietro Gazzera è ripresa testualmente dal resoconto della seduta parlamentare del «Corriere della Sera», 23 aprile 1932.
§158. Argomenti di coltura. La tendenza a diminuire Vavversario.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, insieme ad altra nota sullo stes­so argomento, in un testo C del Quaderno 16 (xxn), § 17 (Q, 1885-1886; già in PP, 6-7).
§ 159. Argomenti di coltura. Naturale, contro natura, ecc.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testoC del Quaderno 16 (xxn), § 12, cfr in particolare p. 23DÌS (Q, 1878-79; già in PP, 203-4).
1 Cfr i precedenti §§ 151,153 e 156.
§ 160.1 nipotini di padre Bresciani. Papini. Testo B (già in LVN, 163).
1 Cfr Giovanni Papini, Il Faust svelato, in «Corriere della Sera», 26 aprile 1932.
§ 161. Quistione degli intellettuali. Sicilia e Sardegna. Testo B (già in INT, 51).
1 Tutti i dati riportati da Gramsci in questo paragrafo sono ricavati da un articolo di Emanuele De Cillis, L'agricoltura nella Sicilia e nella Sardegna,in «Nuova Antologia», i°aprile 1932 (anno lxvii, fase. 1441), pp. 375-87; cfr, in particolare, per la Sardegna p. 386 e per la Sicilia p, 379. L'articolo fa parte di una inchiesta pro­mossa dalla rivista e intitolata Le condizioni presenti dell'econo­mia italiana.
§162. Machiavelli.
Testo B (già in MACH, 211).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 6 (VIII), § 66.
2 Dello studio di Vincenzo Tangorra, Il pensiero economico di Nic­
colò Machiavelli (in Saggi critici di economia politica, Bocca, To­
rino 1900), Gramsci ha avuto notizia dal citato articolo di Gino
Arias (nota 2 a p. 2).
3 Cfr Luigi Einaudi, Di un quesito intorno alla nascita della scienza
economica, in «La Riforma Sociale», marzo-aprile 1932 (anno
xxxix, vol. XLIII, fase. II), pp. 219-25; sono qui recensite le se­
guenti pubblicazioni di Mario De Bernardi: Giovanni Boterò
economista (intorno ai libri Delle cause della grandezza delle cit­
tà) , con una postilla bibliografica. Memoria X della serie II delle
«Memorie dell'Istituto giuridico della Università di Torino»,
2808
NOTE
QUADERNO 8 (XXVIIl) §§ 163-70
2809

1931; Appunti bibliografici intorno a Giovanni Boterò, nota estratta dagli «Atti della reale Accademia delle scienze di Tori­no» (vol. LXV, 1930); II concetto di «ragion di Stato» in Gio­vanni Boterò e la filosofia della politica, nota estratta dagli «Atti della reale Accademia delle scienze di Torino» (vol. LXIV, 1929); insieme a Giovanni Boterò, Delle cause della grandezza delle cit­tà, ristampa dell'edizione principe del 1588 a cura di Mario De Bernardi, vol. I dei Testi inediti e rari, pubblicati sotto la direzio­ne delTIstituto giuridico della R. Università di Torino, 1930.
4 Le stesse osservazioni su Machiavelli «economista» sono riprese
da Gramsci nella citata lettera a Tania del 14 marzo 1932 (cfr
LCy 589).
5 Cfr il brano della lettera di Tatiana a Gramsci, del 27 aprile 1932,
riprodotto in LC, 616-17, nota 2: «Piero [Sraffa] scrive che sul
pensiero economico di Machiavelli non sa proprio nulla: quel
poco che ha imparato leggendo l'articolo di Arias da te indicato
pare secondo lui che conferma ciò che dicesti. Sembra a Piero che
ci sia una grande analogia con un economista inglese del 1600,
William Petty, che Marx chiama "il fondatore dell'economia clas­
sica". Le sue opere sono introvabili, ma, se tu lo desideri, forse
si può ancora trovare in libreria la traduzione francese delle sue
opere complete».
6 Gramsci aveva a Roma gli otto volumi della traduzione francese
delle Tbeorien uber den Mehrwert: cfr Karl Marx, Histoire des
doctrines économiques, publiée par Karl Kautsky, traduit par
J. Molitor, 8 voli., Costes, Paris 1924-25 [FG]. È una delle opere
che Gramsci aveva chiesto di avere in carcere (cfr LC, 264), ma
poiché i volumi sono privi del contrassegno carcerario non devo­
no essergli stati recapitati.
§163. Machiavelli. Rapporti di forze, ecc.
Testo A: ripreso, insieme ad altra nota sullo stesso argomento, nel ci­tato testo C del Quaderno 13 (xxx), § 17, cfr in particolare pp. 10-ioa (Q, 1588-89; già in MACH, 49-50).
§164. Nozioni enciclopediche. Bibliografia. Testo B (già in PP, 171).
1 Non è stata rintracciata la fonte da cui sono state ricavate queste due indicazioni bibliografiche: può anche trattarsi di un catalogo Utet, poiché Gramsci riceveva spesso dalla libreria, insieme ai libri ordinati, materiale vario di pubblicità editoriale.
§ 165. A. Oriani.
Testo B (già in LVN, 17-18).
1 Cfr Quaderno 9 (xiv), S 55 e nota 1.
Appunti di filosofia. Materialismo e idealismo. Terza serie.
§166. Graziadei. Testo B (inedito).
1 Gramsci allude qui alle questioni sollevate dal Graziadei a pro­
posito della teoria del valore, e già discusse in altri quaderni: cfr
Quaderno 1 (XVI), § 63, Quaderno 7 (VII), §§ 23 e 42.
2 Cfr Charles Gide - Charles Rist, Histoire des doctrines economi-
ques depuis les physiocrates jusqu'à nos jours, 5* ed., ristampa,
Librairie du «Recueil Sirey», Paris 1929.
§ 167. Il libro di De Man.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 11 (xviii), § 66, cfr in particolare pp. j^ -75bis (Q, 1501; già in MS, 111-12).
1 Lo spunto di queste osservazioni di Gramsci sull'opera più volte
citata del De Man, Il superamento del marxismo, è tratto dalla
recensione di Guido De Ruggiero all'altro libro del De Man, La
gioia del lavoro, in «La Critica», 20 maggio 1931 (anno xxix,
fase. 3), pp. 213-16. Si legge in,questa recensione: «A poca di­
stanza dal libro su II superamento del marxismo, segue, nella tra­
duzione italiana, questo nuovo volume del De Man, che del pre­
cedente è una particolare esemplificazione e conferma. Se l'altro
seguiva un indirizzo prevalentemente teoretico, perché confutava
le dottrine del materialismo storico e poneva in evidenza i valori
psicologici ed etici del movimento proletario, questo invece...»
2 Cfr nota 6 al Quaderno 4 (xin), § 15.
§ 168. Antonio Labriola e lo hegelismo.
Testo A: non risulta però ripreso nei testi C (inedito).
§ 169. Unità della teoria e della pratica.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 11 (xvm), § 12, cfr in particolare pp. 16-17DÌS (Q, 1385-87; già in MS, 11-13).
1 Cfr Quaderno 4 (XIII), § 38, in particolare pp. 74 - 74bis; ed an­che Quaderno 7 (VII), § 33.
§ 170. Ideologie scientifiche.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 176, in un testo C del Qua­derno n (xviii), § 36, cfr in particolare pp. 49 - 49DÌS (Q, 1451-52; già in MS, 50-51).
28lO
NOTE
1
Cfr Arthur Stanley Eddington, La nature du monde physique, Payot, Paris 1929 [FG, C. carc., Turi III]: «Si dans le corps d'un homme nous éliminions tout Tespace dépourvu de matière et que nous réunissions ses protons et électrons en une seule masse, rhomme serait réduit à un corpuscule à peine visible à la loupe» (p. 20). Nel testo la traduzione è di Gramsci.
Cfr Borgese, Escursione in terre nuove cit., p. 41 (dove però la citazione del passo di Eddington è in una traduzione diversa). Commentando l'affermazione di Eddington, Borgese scrive: «è poi certo che in ultima analisi quel tale minuzzolo resista ed esi­sta? non è supponibile che un ulteriore esame, un più penetrante mezzo di indagine, disperda nel vuoto anche questo estremo ri­masuglio di elemento positivo? "La materia abbandona l'uni­verso"».
§ 171. Sul «Saggio popolare». La questione di nomenclatura e di contenuto.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 11 (xvm), § 16: Questioni di nomenclatura e di contenuto, cfr pp. 27DÌS - 28bis (Q, 1406-408; già in MS, 148-50).
§ 172. Bibliografie.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 11 (xvni), § 3: Ales­sandro Chiappelli (Q, 1369; già in MS, 289).
1 Le premesse filosofiche del socialismo è il titolo di una memoria di Alessandro Chiappelli pubblicata negli «Atti della R. Accade­mia di scienze morali e politiche di Napoli», nel 1896.
$ 173. Sul «Saggio popolare».
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 11 (xvm), § 13, cfr in particolare pp. 22 - 23bis (Q, 1396-98; già in MS, 119-21).
1 Dalla recensione di Henri Gouhier a Leon Brunschvicg, De la connaissance de soi, in «Les Nouvelles Littéraires», 17 ottobre 1931 (anno x, n. 470).
§174. Sul «Saggio popolare».
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 186, in un testo C del Qua­derno 11 (xvm), § 14: Sulla metafisica (Q, 1401-402; già in MS, 133-34)-
s
1 La stessa osservazione era già nel Quaderno 4 (xin), § 13, pp. 52 bis - 53; per il riferimento a Bukharin cfr la nota 3 a tale pa­ragrafo.
QUADERNO 8 (XXVIII) §§ 171-80 28ll
§175. Gentile.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel ci­tato testo C del Quaderno 11 (xvm), § 13, cfr in particolare pp. 23HS - 24DÌS (Q, 1399-400; già in MS, 121-23).
1 Cfr Giovanni Gentile, La concezione umanistica del mondo, in
«Nuova Antologia», i° giugno 1931 (anno lxvi, fase. 1421),
pp. 307-17*
2 Cfr nota 1 al Quaderno 7 (VII), § 21.
§ 176. La «nuova» scienza.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 170, nel citato testo C del Quaderno 11 (xvm), § 36, cfr in particolare pp. 49DÌS-51DÌS (Q, 1452-55; già in MS, 51-53).
1 Dalla rubrica 'Note e Rassegne*, in «Nuova Antologia», i° no­
vembre 1931.
2 II corsivo è di Gramsci.
3 Cfr il precedente § 170.
§ 177. La realtà «oggettiva».
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel ci­tato testo C del Quaderno 11 (xviii),,§ 17, cfr in particolare pp. 32 -32bis (Q, 1415-16; già in MS, 142-43).
§ 178. Gentile.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 221, in un testo C del Qua­derno 11 (xvm), § 6: Giovanni Gentile (Q, 1370; già in MS, 289).
1 Cfr Cultura e filosofia dell'ignoto, in «La Civiltà Cattolica», 16 agosto 1930 (anno lxxxi, vol. Ili), pp. 289-98. L'articolo, non firmato, rinvia a un altro articolo precedente (presumibilmente dello stesso autore), Coltura e religione in un discorso di G. Gen­tile a Bologna, in «La Civiltà Cattolica», 3 maggio 1930 (anno lxxxi, vol. II), pp. 223 sgg.; la polemica è poi conclusa in un successivo articolo, L'ignoto e la Religione naturale secondo il Senatore Gentile, in «La Civiltà Cattolica», 6 dicembre 1930 (anno lxxxi, vol. IV).
§ 179. Stato etico o di cultura. Testo B (già in MACH, 128).
§ 180. Tassato e presente. Le grandi idee. Testo B (già in PP, 4-5).


NOTE
[NOTE
]
11 (xvni), § 4: Lu-
[11 (xvni), § 4: Lu-
]28l2
§ 181. Lo Hegelismo in Francia.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno ciano Herr (Q, 1369; già in MS, 287-88).
1 Queste informazioni sulla relazione di Alexandre Koyré al Con­
gresso hegeliano del 1930 sono ricavate dalla recensione degli
Atti del Congresso, di Guido De Ruggiero, apparsa in «La Criti­
ca», 20 novembre 1931 (anno xxix, fase. 6), pp. 445-52.
2 Le notizie e la citazione di questo scritto di Charles Andler su
Lucien Herr sono tratte dalla 'Revue des revues', in «Les Nou-
velles Littéraires», 31 ottobre 1931 (anno x, n. 472).
§ 182. Struttura e super strutture. Testo B (già in MS, 39-40).
§ 183. Dialettica.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 11 (xvm), § 41: La dialettica come parte della logica {ormale e della retorica (Q, 1461; già in MS, 59).
1 L'indicazione bibliografica di questo volume è ripresa dall'elenco di 'Opere pervenute' in «La Civiltà Cattolica», 15 novembre 1930 (anno lxxxi, vol. IV), p. 384.
§ 184. Logica formale.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 11 (xvm), § 40 (Q, 1459-60; già in MS, 58-59).
1 Su Russell efr Quaderno 4 (xni), § 41, e Quaderno 7 (VII), § 25.
2 Cfr Metodologia 0 agnosticismo?, in «La Civiltà Cattolica», 15
novembre 1930 (anno lxxxi, voi IV), pp. 331-43. L'indicazione
bibliografica del libro di Govi non è ricavata però da questo arti­
colo; dello stesso libro Gramsci si era già occupato nel Quader­
no 7 (VII), §§ 3 e 86.
§ 185. Fase economìca-corporativa dello Stato. Testo B (già in MACH, 132-33).
§ 186. Sul «Saggio popolare».
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 174 nel citato testo C del Quaderno 11 (xvm), § 14, cfr in particolare p. 25DÌS (Q, 1402-403; già in MS, 134).
§ 187. Intellettuali. Testo B (già in INT, 46),
QUADERNO 8 (xXVIIl) §§ 181-93 2813
§188. Gli intellettuali. Organizzazione della vita culturale. Testo B (già in INT, 126-27).
?
1 Cfr Quaderno 4 (XIII), § 50.
§ 189. Logica formale e metodologia.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno n (xvm), § 42: Valore puramente strumentale della logica e della metodologia formali (Q, 1461; già in Af5, 59).
§ 190. Concetto di Stato. Testo B (già in MACH, 130).
1 Cfr Curzio Malaparte, Technique du coup d'État, Granet, Paris
1931, p. 9: i fascisti «sont les idolàtres de l'État, les partisans
d'un Ètat absolu [...]. "Tout dans l'État, rien en dehors de
l'État, rien contre l'État", affirme Mussolini. Les catilinaires de
gauche visent à la conquète de l'État pour instaurer la dictature
des ouvriers et des paysans. wLà où il y a liberté, il n'y a point
d'État", affirme Lénine». Fascisti e comunisti sono qui chiamati
«catilinari di destra» e «catilinari di sinistra»: «L'exemple de
Mussolini et celui de Lénine influent considérablement sur les
aspeets et le développement de la lutte entre les catilinaires de
droite et de gauche, et les défenseurs de l'État liberal et demo-
era tique». Il richiamo di Gramsci a questo libro di Malaparte
sembra essere indiretto.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 40.
§ 191. Egemonia e democrazia. Testo B (già in MACH, 160).
§ 192. Originalità e ordine intellettuale.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 11 (xvm), § ^ [Q, 1482-83; già in PP, 215).
1 Non è stata ritrovata la fonte da cui Gramsci ha ripreso questa massima di Vauvenargues.
*
§ 193. Rapporti tra città e campagna. Testo B (già in MACH, 218).
1 II libro di Mihail Manoilesco (La teoria del protezionismo e dello scambio internazionale, Treves, Milano 1931) era stato recensito in molte delle riviste che Gramsci leggeva in questo periodo. La frase citata nel testo è ricavata però dall'articolo di Gino Arias, La difesa doganale: problemi economici e politici, in «Gerar­chia», dicembre 1931 (anno xi, n. 12), pp. 987-94, cfr in parti-
2814
NOTE
QUADERNO 8 (XXVIII) §§ 194-200
2815

colare p. 989; in questo articolo Arias cita ampiamente e com­menta il libro di Manoilesco.
§ 194. Logica formale.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno n (xviii), § 43: Bi­bliografia (Q, 1462; già in MS, 294).
1 Probabilmente Gramsci ha avuto notizia del libro di Tobias Dant-zig da un articolo di Emilio Radius, Sua Esattezza il Numero, in «Corriere della Sera», 4 febbraio 1932.
§ 195. La proposizione che «la società non si pone problemi per la cui soluzione non esistano già le premesse materiali».
Testo B (già in MACH, 82-83). 1 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 38.
§196. «Saggio popolare».
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno n (xviii), § 15: Il concetto di «scienza», cfr in particolare pp. 26bis - 27 (Q, 1405-406; già in MS, 136-37).
§ 197. «Saggio popolare».

sullo stesso argomento, nel § 15, cfr in particolare pp.
[sullo stesso argomento, nel § 15, cfr in particolare pp.
]Testo A: ripreso, insieme ad altre note citato testo C del Quaderno n (xvin), 25bis - 26 (Q, 1404; già in MS, 135-36).
§ 198. Filosofia della Praxis.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 231, in un testo C del Qua­derno io (xxxiii), parte II, § 31: Punti di riferimento per un saggio sul Croce, cfr in particolare pp. io - n a (Q, 1270; già in MS, 231-35).
1 Si tratta del noto scritto di Marx citato di solito da Gramsci con
il titolo Tesi su Feuerbach.
2 Cfr Croce, Conversazioni critiche, serie I cit., pp. 296-306.
3 Cfr Id., Materialismo storico ed economia marxistica cit., p. 109
nota 1 : «Sotto questo aspetto (ossia restringendo la affermazione
alla dottrina della conoscenza) si potrebbe parlare con Labriola
di un materialismo storico in quanto filosofia della praxis, ossia
come di un modo particolare di concepire e di risolvere, anzi di
superare il problema del pensiero e dell'essere».
S 199. Unità della teoria e della pratica.
Testo A: ripreso con lo stesso titolo in un testo C del Quaderno 11 (xviii), § 54 (Q, 1482; già in MS, 38).
1 L'aforisma di Leibnitz «quo magis speculativa, magis practica» («tanto ripetuto dagli idealisti italiani», aggiunge Gramsci nel te-
sto C) ricorre frequentemente negli scritti di Croce: cfr, ad esem­pio, in Materialismo storico ed economia marxistica cit., p. 226, e in Cultura e vita morale cit., p. 19; ma anche in altri luoghi: Ca­stellano scrive che questo del Leibnitz era il «motto prediletto» di Croce (cfr Giovanni Castellano, Introduzione allo studio delle opere di Benedetto Croce, Laterza, Bari 1920 [FG, C. carc., Tu­ri II], p. 235). L'altro aforisma «intellectus speculativus exten­sione fit practicus» si ritrova invece in alcuni scritti della «Civiltà Cattolica», che con ogni probabilità Gramsci aveva avuto pre­sente: cfr in particolare l'articolo, non firmato, Dopo un decen­nio (1922-1932), in «La Civiltà Cattolica», 6 febbraio 1932 (an­no lxxxiii, vol. I), pp. 193-200, dove a p. 198 si legge il se­guente inciso: «... se è vero l'assioma dei filosofi che ci vien da ricordare sovente a diverso proposito, dell' " intelletto speculati­vo che per estensione si fa pratico", della connessione cioè neces­saria tra l'ordine delle idee e quello dei fatti: intellectus specula­tivus ex tensione fit practicus» (nel testo di Gramsci era omesso originariamente, come in questo articolo, il nome di san Tom­maso, aggiunto poi in un secondo momento: in realtà l'aforisma deriva dalla traduzione latina di un passo del De Anima di Ari­stotele, citato e discusso da san Tommaso in Summa Theologiae, I.79. ne).
Cfr Benedetto Croce, La filosofia di Giambattista Vico, Laterza, Bari 1911 (2a ed. 1922). Questo'libro, che con ogni probabilità Gramsci conosceva, non è però conservato tra i libri del carce­re. Gramsci aveva presente invece certamente gli scritti su Vico compresi nel volume di Croce, Saggio sullo Hegel, seguito da al­tri scritti di storia della filosofia cit., e in particolare lo scritto Fonti della gnoseologia vichiana, pp. 235-61, dove si polemizza con le critiche mosse al libro crociano su Vico.
§200. Antonio Labriola.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quaderno 11 (xviii), § 1 (Q, 1366-68; già in INI, 116-18).
1 Cfr Benedetto Croce, Conversazioni critiche, serie II, Laterza,
Bari 1918 [FG, C. carc., Turi I], pp. 60-61. L'interpretazione di
Gramsci tiene probabilmente anche conto del commento che Cro­
ce fa seguire alla citata battuta di Labriola: «Il problema è qui.
Non già rifiutare il concetto di cultura, ma definirlo esattamente
per trovare il modo adatto e concreto per diffondere la cultura.
E questo modo può essere talvolta anche YOdi profanum vulgus,
e il respingere violentemente le genti dalle soglie del tempio della
scienza, costringendole a restarne fuori finché non se ne facciano
degni».
2 Cfr Antonio Labriola, Scritti varii editi e inediti di filosofia e po­
litica, Laterza, Bari 1906, pp. 432-41; l'intervista sulla questione
coloniale, citata a memoria da Gramsci, è del 1902.
28i6
NOTE
QUADERNO 8 (XXVIII) §§ 2OI-7
2817

3 Cfr nota i al precedente § 53.
4 Reminiscenza di un noto passo di Marx in Per la critica della filo­
sofia del diritto di Hegel. Introduzione : cfr Marx-Engels-Lassalle,
Opere, vol. I, 2a ristampa Soc. Ed. Avanti!, Milano 1922 [FG],
p. 25: «Una scuola (la scuola storica del diritto) che legittima
l'abbiezione di oggi con l'abbiezione di ieri; una scuola che di­
chiara ribelle ogni grido del servo contro lo Knut dal momento
che lo Knut è uno Knut antico, uno Knut avito, uno Knut sto­
rico». (Cfr anche Marx-Engels, Opere scelte cit., p. 59).
5 Allusione agli esperimenti di «Esercito del lavoro» realizzati nei
primi anni della Russia sovietica, verso la fine della guerra civile
e del periodo del «comunismo di guerra».
§ 201. «Saggio popolare». Sull'arte.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 214, in un testo C del Qua­derno 11 (xvin), § 19: Sull'arte, cfr in particolare p. 33 (£>, 1417-18; già in MS, 165).
1 Cfr Boukharine, La théorie du matérialisme historique cit., pp. 197-214; si tratta in realtà non di un capitolo, ma di una parte del § 38 (cap. vi), dedicato a La superstructure et ses formes: un accenno al problema delTidentità di forma e contenuto nell'arte è alle pp. 203-4.
§ 202. «Saggio popolare».
Testo A : ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel ci­tato testo C del Quaderno 11 (xvm), § 15, cfr in particolare pp. 26 -26bis (Q, 1404-405; già in MS, 136).
§ 203. Storia e antistoria.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno io (xxxm), parte II, § 28: Introduzione allo studio della filosofia, cfr in particolare p. 9 (Q, 1266; già in MS, 41).
1 Si allude alle discussioni sollevate dall'opuscolo di Adriano Til-gher Storia e Antistoria, di cui Gramsci si è occupato nel Qua­derno 1 (XVI), § 28, e nel Quaderno 3 (XX), § 135, e alla relazione di Croce, già citata, al Congresso filosofico di Oxford: cfr Qua­derno 6 (VIII), § io, pp. 3 bis - 4 e nota 2.
§ 204. Un'introduzione allo studio della filosofia.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno n (xvm), § 12, cfr in particolare pp. 11 -11 bis e i2bis - 13HS (Q, 1375-76, 1378-79; già in MS, 3-4 e 5-6).
1 Cfr Quaderno io (xxxm), parte I, § 17. Questo rinvio è stato ag­giunto evidentemente in epoca posteriore. Si ricordi che i Qua-

derni 8 (xxvm), 9 (xiv) e io (xxxm) erano stati contrassegnati da Gramsci rispettivamente con i numeri I, II e III.
§ 205. Determinismo meccanico e attività-volontà. Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 11 (xvm), § 12, cfr in particolare pp. 17DÌS - i8bis (Q, 1387-89; già in MS, 13-14).
1 Si tratta dell'articolo di Dmitrij Petrovic Mirskij, Bourgeois Histo­ry and Historical Materialism, pubblicato in «The Labour Month-ly», luglio 1931, pp. 453-59. Di questo articolo Gramsci parla anche nella lettera a Tania del 3 agosto 1931: «Ho dato una pri­ma scorsa all'articolo del principe Mirschi sulla teoria della storia e della storiografia e mi pare che si tratti di un saggio molto inte­ressante e pregevole. Del Mirschi avevo letto qualche mese fa un saggio sul Dostoievschi pubblicato in un numero unico della "Cultura" dedicato al Dostoievschi stesso. Anche questo saggio era molto acuto ed è sorprendente che il Mirschi si sia con tanta intelligenza e penetrazione impadronito di una parte almeno del nucleo centrale del materialismo storico. Mi pare che la sua posi­zione scientifica sia tanto più degna di nota e di studio, in quanto egli si dimostra libero da certi pregiudizi e incrostazioni culturali che si erano venuti parassitariamente infiltrando nel campo degli studi di teoria della storia in conseguenza della grande popolarità goduta dal positivismo alla fine del secolo scorso e agli inizi del­l'attuale» (LC, 459). Sul Mirskij cfr la nota redazionale (n. 2) a p. 461 di LC.
§ 206. La storia del materialismo del Lange.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 11 (xvm), § 16, cfr in particolare pp. 29-30 (Q, 1410-11; già in MS, i5i-52)-
1 Cfr Friedrich Albert Lange, Storia critica del materialismo, ia ed. it., trad. di Angelo Treves, 2 voli., Monanni, Milano 1932; evi­dentemente Gramsci aveva visto, dopo la stesura di questo para­grafo una segnalazione di questa traduzione del Lange. Di una precedente traduzione italiana, annunciata, come ricorda Gram­sci, dalla casa editrice Athena di Milano, e mai pubblicata, non si hanno altre notizie.
§ 207. Questioni di terminologia.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 234, in un testo C del Qua­derno 11 (xvm), § 50: Storia della terminologia e delle metafore, cfr, in particolare pp. 6obis - 61 (Q, 1473-75; && m ^^> 68).
1 Allusione alla nota affermazione di Marx nella prefazione a Per la critica dell'economia politica che «l'anatomia della società ci­vile è da cercare nell'economia politica» (trad. it. cit., p. io).
2818
NOTE
QUADERNO 8 (XXVIIl) §§ 208-12
2819

2 Questo spunto, poi sviluppato nel testo C, era già nel Quaderno i (XVI), § 113. Cfr anche Quaderno io (xxxni), parte II, § 41.XII.
§ 208. Traducibilità [reciproca] delle culture nazionali.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 11 (xviii), § 49 (Q, I47i-73J già in MS, 65-67).
1 Cfr nota 31 al Quaderno 1 (XVI), § 44; per il titolo Santa Fami-
. glia cfr nota 9 al Quaderno 4 (XIII), § 38.
2 Salvo l'osservazione finale e l'inciso tra parentesi, in cui si richia­
mano la Sacra Famiglia e le Tesi su Feuerbach di Marx, il resto
del paragrafo, con i relativi riferimenti bibliografici, è ripreso dal
testo citato di Croce {Conversazioni critiche, serie II cit., pp. 292-
294). Gli stessi temi sono accennati da Gramsci anche nella lettera
a Tania del 30 maggio 1932 (cfr LC, 629).
3 II corsivo è di Gramsci.
4 Si tratta dello stesso riferimento al passo della Sacra Famiglia ri­
cordato all'inizio del paragrafo sull'equivalenza tra politica fran­
cese e filosofia tedesca.
5 È la XI tesi su Feuerbach; nella traduzione di Gramsci del Qua­
derno 7 (VII), p. 3: «I filosofi hanno solo interpretato il mondo
in modi diversi; si tratta ora di mutarlo» [Q, 2357),
§ 209. La religione, il lotto e Voppio del popolo. Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 16 (xxii), § 1: La religione, il lotto e l'oppio della miseria, cfr in particolare pp. 2-2bis (Q> 1837-38; già in MACH, 288-89).
1 Cfr Croce, Conversazioni critiche, serie II cit., pp. 300-1.
2 Cfr Riazanov, K. Marx homme, penseur et révolutionnaire cit.,
p. 114; nella traduzione italiana già citata {Carlo Marx, uomo,
pensatore, rivoluzionario) il passo di Lafargue sull'ammirazione
di Marx per Balzac è alle pp. 125-26.
3 Cfr il successivo § 228,
S 210. Storia e antistoria.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 10 (xxxiii), parte II, § 28, cfr in parti­colare pp. 9 - 9a (Q, 1266-67; già in MS, 41-42).
1 Con ogni probabilità Gramsci si riferisce qui allo scritto di Ple-khanov Des «bonds» dans la nature et dans Vhistoire, compreso in Plekhanov, Les questions fondamentales du marxisme cit., pp. 87-96; Plekhanov cita tra l'altro il seguente passo di Hegel (dalla Wissenschaft der Logik, Niirnberg 1812, tomo I, pp. 313-14): «Quand on veut concevoir Yavènement ou la disparitìon de quel-
f;


que chose, dit-il, on s'imagine ordinairement comprendre la que-stion en se représentant cet avènement et cette disparition comme se produisant graduellement. Il est pourtant avere que les trans­format ions de Tètre s'accomplissent non seulement par le passa-ge d'une quanti té à une autre, mais aussi par la transformation des différences quantitatives en différences qualità ti ves et inverse-ment, transformation qui est une interruption du "devenir gra-duel" et une manière d'ètre qualitativement differente de la pré­cédente. Et chaque fois qu'il y a interruption du "devenir gra-duel", il se produit dans le cours de revolution un bond, à la sui­te duquel la place d'un phénomène est occupée par un autre. A la base de la doctrine de la gradualité se trouve l'idée que ce qui est en devenir existe déjà en fait, mais reste encore imperceptibie à cause de ses petites dimensions. De méme, lors de la disparition graduelle d'un phénomène, on se représente l'inexistence de ce-lui-ci ou l'existence de celui qui prend sa place comme des faits qui ne sont pas encore perceptibies. Mais, de cette manière, on supprime tout avènement et toute disparition. Expliquer l'avène-ment ou la disparition de quelque chose par la gradualité du changement, c'est tout ramener à une tautologie fastidieuse, car c'est considérer comme prét d'avance (c'est-à-dire comme déjà advenu ou bien comme déjà disparu) ce qui est en train d'advenir ou de disparaitre» (pp. 93-94). 2 Cfr L'Ebreo di Verona del padre Bresciani, in De Sanctis, Saggi critici cit., vol. I, pp. 91-115.
§ 211. Il termine di «materialismo»...
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 11 (xviii), § 16, cfr in particolare pp. 28bis - 29 (Q, 1408-10; già in MS, 150-51).
§212. Gli studi di storia economica. Testo B (già in MS, 277-78).
1 Cfr nota 4 al Quaderno 1 (XVI), § 29.
2 Allusione al libro di Edwin A. Seligman, The economie interpre-
tation of history, pubblicato per la prima volta a New York nel
1902 ; di questo libro Gramsci conosceva forse la traduzione fran­
cese: Uinterprétation économique de Vhistoire, préface de Geor­
ges Sorel, Rivière, Paris s. d. (1907). Di quest'opera di Seligman
si occupa anche Plekhanov in Les questions fondamentales du
marxisme cit., pp. 75-76, e in un articolo su Marx scritto nel 1903
e compreso nella raccolta citata K. Marx homme, penseur et ré­
volutionnaire, a cura di Rjazanov (cfr Riazanov, Carlo Marx, uo­
mo, pensatore, rivoluzionario cit., pp. 60-61).
3 Di Henri Pirenne Gramsci aveva in carcere Les villes du Moyen
Age cit.; e di Henri Sée, Matérialisme historique et interprSta­
tion économique de Vhistoire, Giard, Paris 1927 [FG, C. carc.,

2820
[2820
]NOTE
Turi I] (cfr anche LC, 166 e 175). Gramsci conosceva anche il li­bro di Henri Hauser (scritto in collaborazione con Henri Busson e Joseph Fèvre), Les Principales Puissances d'aujourd bui, ? ed. Alcan, Paris 1924 [FG], che possedeva prima dell'arresto e che aveva poi chiesto di avere a Ustica (cfr LC, 23).
§ 213. Un'introduzione allo studio della filosofia.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno n (xvm), § 12, cfr, per la prima parte, pp. 14-15, per la seconda parte p. i8bis, per la terza parte p. 15 (Q, 1380-1382,1389,1392; già in MS, 7-9,14-15, 9 nota).
1 Cfr Individualismo pagano e individualismo cristiano, in «La Ci­
viltà Cattolica», 5 marzo 1932 (anno lxxxiii, vol. I), pp. 409-
423; la citazione è a p. 422,
2 Cfr Croce, Etica e politica cit., pp. 23-25. Cfr nota 8 al Quaderno
7 (vn), Si.
§ 214. «Saggio popolare». Spunti di estetica e di critica letteraria.
Nella prima parte testo A: ripreso, insieme al precedente § 201, nel citato testo C del Quaderno 11 (xvm), § 19 (Q, 1418; già in MS, 165-66). Nella seconda parte testo B (già in MS, 166-68).

Cfr Boukharine, La théorie du matérialisme historique cit., pp. 124-25: «Nous trouvons l'expression poétique de la domination croissant de l'homme sur la nature, de sa force active, dans le Prométhée de Goethe». Seguono una citazione dall'ode di Goethe e un breve commento: «Ainsi, il est clair que les différences dans les conditions naturelles peuvent expliquer les différences exi-stant dans revolution de divers peuples, mais elles ne peuvent pas expliquer revolution de la mème socie té».
Si tratta della lettera di Engels a Joseph Bloch del 21 settembre 1890; cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 26. Questo richiamo a Engels ritorna anche, in termini simili, in una lettera al figlio De­lio del luglio 1936: «... la quistione, cosi come tu la ponevi, era la formulazione di un dogma sociologico, di poca importanza, di quelli che Engels diceva avevano piene le tasche certuni che cre­devano cosi di esimersi dallo studiare la storia in concreto» (LC, 860).
Gramsci si riferisce qui a un brano da lui stesso tradotto nel Qua­derno 7 (VII), pp. 32 bis - 33 (cfr DQ), dall'antologia Reclam cita­ta, a cura di E. Drahn, di scritti di Marx (Xìber Goethe, pp. 58-60). Tale brano è in questa antologia attribuito a Marx, ma è in realtà estratto da un articolo di Engels apparso nella «Deutsche-Brùs-seler-Zeitung» del 18 novembre 1847 (cfr Karl Marx - Friedrich Engels, Werke, Bd. 4, Dietz, Berlin 1859, pp. 232-33). Nella tra-duzione di Gramsci si legge: «Goethe nella sua opera è legato in un duplice modo alla società tedesca del suo tempo. Ora le è osti-

)
)
QUADERNO 8 (XXVIIl) §§ 213-16 2821
le; egli cerca fuggire alla ripugnanza per lei, come nell'Ifigenia e specialmente durante il suo viaggio in Italia, si ribella contro es­sa come Gotz, Prometeo e Faust, egli versa come Mefistofele il suo scherno più amaro su di lei. Ora invece egli le è legato d'a­micizia, "si adatta" ad essa, come nella maggioranza delle Xenien addomesticate e in molti scritti in prosa, la celebra, come nelle Mascherate, e perfino la difende contro il movimento storico che la serra da presso, come specialmente in tutti gli scritti in cui egli viene a parlare della Rivoluzione francese. Non si tratta solo di singole parti della vita tedesca, cui Goethe rende giustizia, contro altre,, che lo disgustano. Si tratta più spesso di diversi stati d'ani­mo, in cui egli si trova; si tratta di una lotta continua in lui tra il poeta geniale, che è nauseato dalla meschinità del suo ambiente e il figlio del prudente consigliere di Francoforte, rispettivamente consigliere segreto di Weimar, che si vede costretto a concludere con esso una tregua ed abituarvisi. Cosi Goethe è ora gigantesco, ora minuscolo, ora genio fiero, altero, schernitore, sprezzatore del mondo, ora un filisteo riguardoso, moderato, angusto, etc».
4 Cfr Croce, Goethe cit., p. 63.
5 Oltre i riferimenti segnalati nelle note precedenti, Gramsci tiene
presente e utilizza ampiamente in questo paragrafo l'articolo di
Leonello Vincenti, Prometeo, in «Leonardo», marzo 1932 (anno
ili, n. 3), pp. 97-101. Nelle citazioni da questo articolo tutti i cor­
sivi sono di Gramsci. D'altra parte l'ode a Prometeo è tra i testi
poetici di Goethe tradotti da Gramsci nel Quaderno C (xxvi), pp.
148-50, sulla base del volume citato Goethes Gedichte im Rahmen
seines Lebens, pp. 42-43 (cfr DQ).
§ 215. «Saggio popolare». La realtà del mondo esterno.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 11 (xvm), § 17, cfr in particolare pp. 30-31 (Q, 1411-12; già in MS, 138-39).
1 Cfr Bukharin, Tbeory and practice from the standpoint of dia-lectical Materialism cit.; cfr nota 1 al Quaderno 7 (VII), § 47.
§ 216. Noterelle di economia. Ugo Spirito e C. Testo B (già in MS, 273-75).
1 Cfr nota 5 al Quaderno 6 (VIII), § 82.
2 Si tratta dei seguenti articoli di Luigi Einaudi: Costo di produ­
zione, leghe operaie e produzione di nuovi beni per eliminare la
disoccupazione tecnica (A proposito di una nuova collana di ri­
stampe di economisti)*, La crisi è finita?-, Della non novità della
crisi presente*, in «Riforma sociale», gennaio-febbraio 1932 (an­
no xxxix, vol. XLIII, n. 1), pp. 61-73, 73_79> 79'83-
2822 NOTE
§ 217. Realtà del mondo esterno.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno n (xvm), § 17, cfr in particolare pp. 31 -31 bis (Q, 1414-15; già in MS, 140-41).
1 La citazione di Bernardino Varisco è ricavata dall'articolo di P.
Dezza, L'afférmazione di Dio nella moderna filosofia italiana, in
«La Civiltà Cattolica», 19 marzo 1932 (anno lxxxiii. vol. I), pp.
497-^13 (cfr p. 507).
2 II testo del brano di Tolstoj è riprodotto da Gramsci nel Quader­
no n (xvm), § 57.
3 Gramsci si riferisce qui all'articolo di Missiroli, Religione e filo­
sofia, già citato ampiamente nel Quaderno 7 (VII), § 1 (cfr no­
ta io).
4 Cfr Ardigò, Scritti vari cit., pp. 85-135 (La psicologia positiva e i
problemi della filosofia). In particolare per la «polemica sulla zuc­
ca» cfr p. 98; per il successivo episodio riferito da Gramsci a me­
moria con qualche particolare impreciso, cfr pp. 108-17. Su que­
sto libro di Ardigò cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 6.
5 Si tratta della recensione di Guido De Ruggiero a Benjamin Con­
stant, Journal intime et Lettres à sa famille, Michel, Paris 1928,
in «La Critica», 20 gennaio 1929 (anno xxvn, fase. I), pp. 59-62.
§ 218. Alessandro Levi.
Testo A: ripreso con lo stesso titolo in un testo C del Quaderno 11 (xvm), § 2 (Q, 1368-69; già in MS, 288).
1 Cfr Alessandro Levi, Il pensiero politico di Giuseppe Ferrari, in «Nuova Rivista Storica», maggio-agosto 1931 cit., pp. 217-58; settembre-dicembre 1931 (anno xv, fase. V-VI), pp. 365-97.
$ 219. «Saggio popolare». Residui di metafisica.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 232, in un testo C del Qua­derno n (xvm), § 18: Giudizio sulle filosofie passate (Q, 1416-17; già in MS, 145).
1 Nella prima parte dello scritto Ludovico Feuerbach e il punto di
approdo della filosofia classica tedesca (cfr Marx-Engels, Opere
scelte cit., pp. 1105-108).
2 Cfr nota 1 al precedente § 17.
§220. Un'introduzione allo studio della filosofia.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 11 (xvm), $ 12, cfr in particolare pp. 15-16 (Q, 1383-84; già in MS, 9-11).
1 Questa lista dei nuovi ordini religiosi (ad esempio «Société de Saints Cceurs de Jesus et de Marie», Oblati di Maria Immacolata,
y


2823
[2823
]QUADERNO 8 (XXVIII) §§ 217-25
Maristi, Dame del Sacro Cuore, Salesiani, ecc.) è nell'articolo ci­tato di Papini, Il Croce e la Croce, in «Nuova Antologia», i° marzo 1932 cit., pp. 12-13.
2 A questo aneddoto ricavato dalle memorie dello Steed Gramsci aveva già accennato in una nota precedente: cfr nota 4 al Qua­derno 1 (XVI), § 93-
§ 221. Gentile...
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 178, nel citato testo C del Quaderno 11 (xvm), § 6, cfr in particolare p. 5 (Q, 1370-71; già in MS, 289).
§ 222. Introduzione allo studio della filosofia. Sul concetto di rego­larità e di legge nei fatti storici.
Testo A:.utilizzato, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 11 (xvm), § 52: Regolarità e necessità (Q, 1477; già in MS, 98-102).
1 Cfr, in questo stesso Quaderno, § 128.
§ 223. Croce e Loria.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno io (xxxni), parte I, § 13, cfr in particolare p. 50 (Q, 1236; già in MS, 203).
§ 224. Teologia - metafisica - speculazione.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno io (xxxm), parte I, § 8 (Q, 1225-26; già in MS, 190-91).
§ 225. Punti per un saggio su B. Croce.
Testo A : ripreso e ampiamente sviluppato, insieme ad altre note sul­lo stesso argomento, in un testo C del Quaderno io (xxxm), parte I: Punti di riferimento per un saggio su B. Croce, Sommario e §§ 1-6 (Q, 1207-22; già in MS, 171-86).
1 Gramsci allude qui, come chiarisce nel testo C, a un giudizio di
Benjamin Crémieux; cfr Crémieux, Panorama de la littérature
italienne contemporaine cit., p. 190: «depuis Manzoni, Benedetto
Croce est le plus grand prosateur de la littérature italienne».
2 Cfr Aldo Ferrabino, L'Europa in utopia, in «Nuova Antologia»,
i° aprile 1932 (anno lxvii, fase. 1441), pp. 341-52 (in polemica
con la Storia d'Europa di Croce); dell'articolo di Papini sulla
«Nuova Antologia» contro Croce (Il Croce e la Croce) Gramsci
si è già occupato estesamente nel precedente § 105.
3 Cfr Marx, Miseria della filosofia cit., pp. 84-103 (cap. 11 : La me­
tafisica dell'economia politica, 1: 1/ metodo).
4 Per le osservazioni su Papini confronta il precedente § 105 (per la
2824 NOTE
questione dei nuovi ordini religiosi confronta il precedente § 220 e nota 1). Per i versi di Strapaese, cfr Quaderno 1 (XVI), § 141.
§ 226. Più grassa Minerva.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento nel citato testo C del Quaderno io (xxxiii), parte I, § 13, cfr in parti­colare p. 50 (Q, 1236; già in MS, 203).
1 Questo passo di Leon Battista Alberti è nel I libro del trattato Della pittura (cfr Leon Battista Alberti, Il trattato della pittura e I cinque ordini architettonici, a cura di Giovanni Papini, Carab-ba, Lanciano 1913, p. 15; cfr anche la più recente edizione cri­tica, a cura di Luigi Malie, Sansoni, Firenze 1950, p. 55, dove il passo citato appare con qualche variante); ma la citazione di Gramsci risale con ogni probabilità a una fonte indiretta, che tut­tavia non è stata identificata.
§ 227. Punti per un saggio su Croce.
Testo A: ripreso, e ampiamente sviluppato, insieme ad altre note sul­lo stesso argomento, in due testi C del Quaderno io (xxxnr), par­te I, §§ 7 e 13, cfr in particolare p. ^o (Q, 1222, 1236-37; già in MS, 187-89, 203).
§ 228. La religione, il lotto e l'oppio del popolo.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 16 (xxn), § 1, cfr in particolare pp. 2bis -3 bis (Q, 1838-39; già in MACH, 289-91).
1 Cfr il precedente § 209.
2 Per il «pari» di Pascal cfr il successivo § 230.
3 II passo di Heine che Gramsci ricorda qui a memoria (probabil­
mente da una fonte indiretta) si trova nella raccolta di aforismi
e frammenti pubblicati postumi per la prima volta nel 1869. Cfr
Heinrich Heine, Gedanken und Ein falle, in Gesammelte Werke,
a cura drW. Harich, Berlin 1951, Bd. VI, p. 419: «Dio non ha
rivelato nulla che faccia pensare ad una sopravvivenza dopo la
morte, e nemmeno Mosè ne parla. Forse a Dio non va affatto che
i devoti siano cosi fermamente convinti della sopravvivenza. Nel­
la sua paterna bontà egli vuol forse farci con essa una sorpresa».
4 Cfr Pietro Paolo Trompeo, Rilegature gianseniste. Saggi di storia
letteraria, Soc. ed. «La Cultura», Milano-Roma 1930; cfr, in par­
ticolare, il primo saggio: // «Pari», del Manzoni, pp. 1-62. Il
volume non è però conservato tra i libri del carcere ed è possi­
bile che Gramsci ne abbia avuto solo una conoscenza indiretta.
/
5 Cfr Francesco Ruffini, La vita religiosa di A. Manzoni, con docu­
menti inediti, ritratti, vedute e facsimili, 2 voli., Laterza, Bari
1931; è probabile che anche di quest'opera Gramsci abbia avuto
solo una conoscenza indiretta.
QUADERNO 8 (xXVIIl) §§ 226-31 282^
§ 229. «Saggio popolare».
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 11 (xvm), § 15, cfr in particolare pp. 27 - 27DÌS (Q, 1406; già in MS, 137-38).
1 Cfr Boukharine, La tbéorie du matérialisme historique cit., p. 8 (Avant-propos): «Ce livre est né des discussions engagées dans ìes conférences de travaux pratiques que Tauteur dirigeait avec J. Deniké».
§ 230. La religione, il lotto e l'oppio del popolo.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 16 (xxn), § 1, cfr in particolare pp. 2bis -3bis (Q, 1838-40; già in MACH, 289-91).
1 Si tratta della lettera di Engels a Margaret Harkness (inizio apri­
le 1888), pubblicata postuma secondo la minuta scritta in inglese:
cfr Karl Marx - Friedrich Engels, Scritti sull'arte, a cura di Carlo
Salinari, Laterza, Bari 1967, pp. 159-63 (testo originale in Karl
Marx - Friedrich Engels, Ausgewàhlte Briefe, Dietz, Berlin 1953,
pp. 480-82). Non è stata ritrovata la fonte utilizzata da Gramsci.
2 Cfr Lanson, Histoire de la Ut tirature franqaise cit., p. 464. Il pas­
so che segue la citazione in francese è una libera traduzione dal
testo del Lanson.
3 Cfr Arturo Marescalchi, Durare! Anche nella bachicoltura^ in
«Corriere della Sera», 24 aprile 1932. Dello stesso autore Gram­
sci aveva in carcere una raccolta di articoli del «Corriere della
Sera»; cfr Id., Agricoltura italica (1926-27), Treves, Milano 1928
[FG, C. care. Turi I].
§231. Introduzione allo studio della filosofia. Rapporto tra struttura e super struttura.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 198, nel citato testo C del Quaderno io (xxxiii), parte II, § 31, cfr in particolare pp. uà-12 (Q, 1273-75; già in MS, 235).
1 Cfr «La Critica», 20 marzo 1932 (anno xxx, fase. II, pp. 131-38),
cfr in particolare p. 133; i corsivi sono di Gramsci. Si tratta di
una recensione al libro di Arthur Feiler, Vexpérience du Bolsche-
visme, nrf, Paris 1931.
2 Una traduzione italiana dell'opera di Max Weber, Uetica prote­
stante e lo spirito del capitalismo, era stata pubblicata a puntate
nella rivista «Nuovi Studi di diritto, economia e politica», nei
fascicoli di maggio-agosto, settembre-ottobre, novembre-dicembre
1931, gennaio-febbraio, giugno-ottobre 1932 (vol. IV, fase. III-
IV, V, VI; vol. V, fase. I, III-IV-V).
3 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 51 e nota 1.
2826
NOTE
QUADERNO 8 (XXVIIl) §§ 232-38
2827

§ 232. «Saggio popolare». Giudizio sulle filosofie passate. Testo A: ripreso, insieme al precedente § 219, nel citato testo C del Quaderno 11 (xviii), § 18, cfr in particolare p. 33 (Q, 1417; già in MS, 145-46).
§ 233. Punti per un saggio su Croce.
Testo A: ripreso e ampiamente sviluppato, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno io (xxxiii), par­te I, § 5, cfr in particolare p. 44, e nel citato testo C dello stesso Quaderno, parte I, § 7, cfr in particolare p. 45a (Q, 1217, 1223; già in MS, 183 e 188).
1 Questa citazione di Croce è ripresa con ogni probabilità da un
articolo di Mariano D'Amelio, nella rubrica 'Note e Rassegne'
della «Nuova Antologia», i° aprile 1932 (anno lxvii, fase. 1441),
pp. 404-7 {Società delle Nazioni. Unificazione internazionale del
diritto penale) ; cfr, in particolare, p. 406 : «Innanzi tutto, ricor­
diamoci di una semplice e profonda riflessione di B. Croce, che,
cioè, dopo Cristo siamo tutti cristiani». L'affermazione di Croce
è nel discorso tenuto alla Camera dei Deputati, come Ministro
dell'istruzione, il 7 luglio 1920: «affermare, come io ho affermato,
che il Cristianesimo ha creato la vita morale della quale ancora
viviamo, e che in questo senso tutti siamo cristiani, è cosa tanto
indubitabile quanto il dire che Roma ha creato il diritto e la Gre­
cia l'arte letteraria, e tutti noi italiani, francesi o tedeschi, siamo
in questo senso, romani ed ellenici» (cfr Benedetto Croce, Pagine
sparse, vol. II, Ricciardi, Napoli 1943, p. 268).
2 Cfr Quaderno 7 (VII), § 9 e nota 1.
§ 234. «Apparenze» e super strutture.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 207, nel citato testo C del Quaderno 11 (xviii), § 50, cfr in particolare pp. 61-62 (Q, 1476; già in MS, 68-70).
§ 235. Introduzione allo studio della filosofia.

11 (xviii), S 51 (Q>
[11 (xviii), S 51 (Q>
]Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno ^l^-77\ già in MS, 44).
§ 236. Punti per un saggio su Croce.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno io (xxxiii), parte I, § 9 (Q, 1226-29; già in MS, 192-94).
?
1 Cfr Benedetto Croce, Storia d'Europa nel secolo decimonono, 2* ed. Laterza, Bari 1932 [FG, C. carc., Turi III]. Sembra tuttavia che nel periodo in cui Gramsci scriveva questo paragrafo (mag­gio 1932) questo libro di Croce non gli fosse stato ancora conse­gnato: in una bozza d'istanza al capo del governo, dell'agosto



1932, nel Quaderno 9 (xiv), p. 99, Gramsci chiedeva che il libro gli fosse concesso in lettura. Nello stesso periodo però Gramsci co­nosceva già i primi capitoli del libro: cfr Croce, Capitola intro­duttivi di una storia dell'Europa nel secolo decimonono cit.: cfr LC, 607 e 609. Un altro estratto dell'Accademia di Napoli conte­nente altri capitoli della stessa opera (Le rivoluzioni del 1848, il compimento del moto liberale nazionale e la crisi del i8jo, Napo­li 1931) era stato richiesto da Gramsci, ma non si sa se lo abbia ricevuto: cfr LC, 565.
2 Cfr LC, 619: «Legata a questo punto è un'altra osservazione che
più da vicino riguarda la concezione e la composizione della Sto­
ria d'Europa. Può pensarsi una storia unitaria dell'Europa che si
inizi dal 1815, cioè dalla Restaurazione? Se una storia d'Europa
può essere scritta come formazione di un blocco storico, essa non
può escludere la Rivoluzione francese e le guerre napoleoniche,
che del blocco storico europeo sono la premessa "economico-
. giuridica", il momento della forza e della lotta».
3 II riferimento riguarda forse il precedente § 36.
§237. Introduzione allo studio della filosofia.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 128, nel citato testo C del Quaderno 11 (xviii), § 52, cfr in particolare pp. 63 bis - 64 (Q, 1479-1481; già in MS, 100-2).
1 Cfr Niccolò Machiavelli, Il Principe, prolegomeni e note critiche
di Luigi Russo, Le Monnier, Firenze 1931. Il volume non è con­
servato tra i libri del carcere, ma è stato ricevuto da Gramsci a
Turi ai primi di maggio del 1932: cfr LC, 618. Per il libro di
Croce sul Vico, cfr la nota 2 al precedente §199.
2 Tutto il capoverso tra parentesi è una trascrizione quasi letterale
di un passo di Luigi Russo nella nota a p. 23 dell'edizione citata
del Principe.
3 Dalla nota già citata di Luigi Russo, che qui continua a p. 24 del­
l'edizione citata del Principe. I corsivi spaziati sono di Gramsci.
I corsivi semplici sono di Russo.
4 I volumi di Giovanni Gentile (Giordano Bruno e il pensiero del
Rinascimento, Vallecchi, Firenze 1920) e di Francesco Ercole (La
politica di Machiavelli, Are, Roma 1926) sono menzionati nella
citata nota di Russo. Gramsci possedeva a Roma, prima dell'ar­
resto, questo volume di Francesco Ercole che però non aveva fat­
to in tempo a leggere; aveva poi chiesto che gli fosse inviato in
carcere ma non risulta che gli sia mai pervenuto: cfr LC, 27 e 603.
§238. Introduzione allo studio della filosofia. Filosofia speculativa.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 11 (xviii), § $y. Filo­sofia speculativa (Q, 1481-82; già in MS, 42-43).
2828
NOTE

§ 239. Saggio popolare. Teleologia.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 11 (xviii), § 35, cfr in particolare p. 49 (Q, 1450; già in MS, 165 nota).
1 Cfr Quaderno 4 (XIII), § 27.
2 La citazione di Goethe è ripresa da un articolo di G. M. Ferrari,
Goethe naturalista, in «Nuova Antologia», 16 aprile 1932 (anno
lxvii, fase. 1442), pp. 478-90 (cfr nota 1 a p. 43^).
§ 240. Punti per un saggio su Croce. Storia etico-politica o storia spe­culativa?
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno io (xxxiii), parte I, § 13, cfr in partico­lare p. joa (Q, 1237-78; già in MS, 204).
1 Cfr il precedente § 112 (il richiamo a p, 36 corrisponde qui in
realtà a p. 35 bis).
2 La quarta serie dei Mes Cahiers di Maurice Barrès era stata pub­
blicata a puntate in «Les Nouvelles Littéraires», a cominciare
dalTottobre 1931. La citazione di Rodin ricordata da Gramsci è
nella puntata del 21 novembre 1931 (anno x, n. 474).
§ 241. Le Pensées di Pascal...
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 16 (xxn), § 1, cfr in particolare p. 2bis (Q, 1838; già in MACH, 289).
1 Queste notizie sulle Pensées di Pascal sono ricavate dal manuale già citato di Lanson, Histoire de la Ut tarature francaise, pp. 463 e 455 nota.
§ 242. i° Origini popolaresche del «superuomo».
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, insieme ad altre note sullo stes­so argomento,-in un testo C del Quaderno 16 (xxn), § 13, cfr in par­ticolare p. 24 (Q, 1879; già in LVN, 122).
§ 243. 20 Risorgimento Italiano.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 14 (1), § 16 (Q, 1674-75; già in R, 68-69).
§ 244. 30 Machiavelli. Contro il «volontarismo» o garibaldinismo.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 14 (1), § 18: Machia­velli. Volontarismo e garibaldinismo {Q, i6yyy6; già in R, 198).
§ 245. 40 Letteratura popolare.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 14 (1), § 17 (Q, 1675; già in LVN, 131-32).

QUADERNO 9 (XIV)
§ 1. Nozioni enciclopediche. Il galletto rosso.
Testo B (già in PP, 151).
1 Michele Bianchi e Umberto Pasella, poi capi del sindacalismo fa­scista, avevano diretto come anarco-sindacalisti le lotte agrarie nel ferrarese, soprattutto dure tra il 1905 e il 1907. Furono attribuiti in quel periodo agli anarco-sindacalisti (favorevoli alla tattica dei boicottaggi) i numerosi incendi avvenuti in quel periodo nelle campagne, ai danni dei raccolti e degli impianti di coltivatori di­retti e grandi proprietari ostili al movimento bracciantile ed alle leghe. Da ciò la definizione di «tattica del fiammifero». Vi accen­na anche un editoriale, non firmato, deir«Unità» del 21 febbraio 1924 {Niente di nuovo): «Gli operai ed i contadini irretiti e co­stretti nelle Corporazioni Sindacali non possono certo trovare i loro interpreti nei commendatori che d'un balzo son saltati al col­laborazionismo dalla predicazione del sabotaggio delle macchine e dei raccolti ; per quanto facciano non potranno mai cancellare il ricordo, Michelino Bianchi della politica dello zolfanello per ri­durre alla ragione proletaria con Pincendio delle messi, dei fienili e dei granai gli agrari riluttanti; e Edmondo Rossoni dei discorsi vibranti che ancora nel 1913 lo hanno portato a Milano sul banco degli imputati a rispondere dell'incitamento dell'odio di classe in compagnia dell'anarchico Armando Borghi».
§ 2. J nipotini di padre Bresciani. Una sfinge senza enigmi. Testo B (già in LVN, 179-80).

è ripresa dalla rubrica 'Rassegna della Stampa' (La mone), in «L'Italia letteraria», 27 marzo 1932 (an­no iv, n. 13). 2 Cfr «L'Italia letteraria», io aprile 1932 (anno iv, n. 15); la let­tera di Ungaretti è nella rubrica Tatti personali'.
§ 3. Nozioni enciclopediche. Angherie.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 16 (xxn), § 28: An­gherie (Q, 1900-901; già in PP, 192-93).
1 La citazione dell'articolo di Francesco Guicciardini nella «Nuova

NOTE
[NOTE
]2830
Antologia» del 1907 è ricavata dal volume di Filippo Virgilii, L'Italia agricola odierna, Hoepli, Milano 1930 [FG, C. carc., Tu­ri III], pp, 261-62.
§ 4. Storia delle classi subalterne. De Amicis. Testo B (già in R, 204).
1 Non è conservato tra i libri di Gramsci il primo dei due volumi qui citati (Edmondo De Amicis, Speranze e Glorie, Giannotta, Catania 1900), mentre il secondo è tra i libri del carcere: efr Id., Lotte civili, Nerbini, Firenze 190,5 [G. Ghilarza, C. care.].
§ 5. Risorgimento italiano. Sommossa di Palermo del 1866.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 126, in un testo C del Qua­derno 19 (x), § 23: E. De Amicis e G. C. Abba, efr in particolare pp. 65-66 (Q, 2009-10; già in R, 187).
1 Le notizie, come l'indicazione bibliografica del libro di Antonio Monti su Luigi Tonelli, sono ricavate da una recensione di Luigi Candida in «Nuova Rivista Storica», settembre-dicembre 1931 (anno xv, fase. V-VI), pp. 579-80.
§ 6. Argomenti di cultura. Il movimento e il fine.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 16 (xxn), § 26 (Q, 1898-99; già in PP, 190-91).
§ 7. Argomenti di cultura. Il male minore.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 45, in un testo C del Qua­derno 16 (xxn), § 25: Il male minore 0 il meno peggio (Q, 1898; già in PP, 191).
1 Gramsci si richiama qui (estendendone la portata) a una nota af­fermazione di Marx, nella prefazione alla prima edizione del Ca­pitale: «irpaese industrialmente più sviluppato non fa che mo­strare a quello meno sviluppato l'immagine del suo avvenire» (efr Marx, Il Capitale, libro I cit, p. 32).
§ 8. Passato e presente. Azioni e obbligazioni.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 22 (v), § 14: Azioni, obbligazioni, titoli di Stato (Q, 2175-78; già in MACH, 340-42).
§ 9. Passato e presente. Le prigioni dello Stato pontificio. Testo B (già in PP, 124).
1 Dalla rubrica 'Marginalia' (Una prosa autobiografica inedita del Risorgimento), in «Il Marzocco», 25 ottobre 1931 (anno xxxvi, n. 43).
1
QUADERNO 9 (XIV) §§ 4-14 2831
§ 10. I nipotini di padre Bresciani. C. Malaparte.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 22: Curzio Malaparte (Q, 2210; già in LVN, 170-71).
1 Curzio Malaparte, Analisi cinica dell'Europa, in «L'Italia lette­raria», 3 gennaio 1932 (anno iv, n. 1).
5 11.1 nipotini di padre Bresciani. Giovanni Ansaldo.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (XVI), § 23: Gio­vanni Ansaldo (Q, 2210-n; già in LVN, 168-69).
1 Numerosi sono gli Almanacchi letterari conservati tra i libri del carcere, ma tra essi non è l'Almanacco delle Muse del 1931, seb­bene risulti dal testo che Gramsci lo abbia avuto per le mani.
§12. Lorianesimo. Enrico ferri. Testo B (già in INT, 175 nota 2).
1 Questo paragrafo si collega alla precedente nota su Enrico Ferri del Quaderno 8 (xxvin), § 74, dove sono chiarite le allusioni del testo. Lo scritto Emilio Zola, artista e cittadino, contenuto nel vo­lume qui citato da Gramsci (efr Enrico Ferri, I delinquenti nel­l'arte ed altre conferenze e saggi di scienza ed arte, 2* ed. Unione Tipografica Editrice Torinese, Torino 1926, pp. 229-47) è il testo di una conferenza tenuta a Buenos Aires il 29 agosto 1908 e a Roma il 6 febbraio 19io; non si tratta però della stessa conferen­za ricordata da Gramsci all'inizio del paragrafo secondo una ci­tazione di Croce che risale a un periodo precedente. I Ricordi di giornalismo e La scienza e la vita nel secolo xix sono titoli di altri due scritti del Ferri contenuti nel volume citato, di cui probabil­mente Gramsci aveva avuto notizia attraverso un catalogo del-l'Utet.
§13. Argomenti di coltura. Max Nordau.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 16 (xxu), § 27: Max Nordau (Q, 1899-1900; già in PP, 218).
1 Cfr Max Nordau, Le menzogne convenzionali della nostra civiltà, Bocca, Torino 19218 (prima dell'edizione Bocca questo volume era stato pubblicato in traduzione italiana dall'editore milanese Dumolard nel 1883); Id., Degenerazione, Bocca, Torino 19235 (un'edizione precedente, in due volumi, era apparsa nel 1893-94 presso il Dumolard). È probabile che i dati delle edizioni Bocca di questi due volumi siano ricavati da un catalogo. Tra i libri del carcere non sono conservate opere di Max Nordau.
§14. Passato e presente. Franz Weiss e i suoi proverbi. Testo B (già in PP, 115-16),
1 Cfr Quaderno 8 (xxvm), § 154.
2832 NOTE
2 Corsivo di Gramsci.
3 Queste cita2Ìoni dal Don Chisciotte, e quelle dei successivi §§ 18
e 95, sono ricavate dalla seconda parte, ma il testo di cui si è ser­
vito Gramsci non è stato conservato tra i libri del carcere; potreb­
be anche trattarsi di un'antologia scolastica di passi scelti del Don
Chisciotte e di altre opere di Cervantes. Le citazioni sono state
controllate sulla seguente edizione: Miguel de Cervantes, El in-
genioso hidalgo Don Qui jote de la Mancha (edición conforme a
la ultima corregida por la Academia Espanola), Garnier, Paris
1893.
§15. Folclore.
Testo B (già in LVN, 220).
1 Questa definizione di Raffaele Corso è ripresa con ogni probabi­lità da un articolo di Massimo Scaligero, Folklore calabrese, in «L'Italia letteraria», 27 marzo 1932 cit.
S 16, Grande potenza. Politica estera.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 88, in un testo C del Qua­derno 13 (xxx), § 32: Sul concetto di grande potenza (Q, 1629; già in MACH, 168).
1 Cfr Aldo Valori, I diritti dell'Italia, in «Corriere della Sera», 12 maggio 1932 cit.
§17. Passato e presente. Bibliografia. Testo B (già in PP, 139).
1 Cfr Arturo Marescalchi, Come vivono i rurali, in «Corriere della
Sera», 12 maggio 1932 cit.
2 Queste indicazioni aggiunte al paragrafo sono probabilmente ri­
cavate dall'elenco delle pubblicazioni dell'Istituto nazionale di
economia agraria, contenuto in una delle pubblicazioni dello stes­
so Isti tuta ricevuto da Gramsci in carcere: Aldo Pagani, I brac­
cianti della Valle Padana, Treves-Treccani-Tumminelli, Milano-
Roma 1932 [FG, C. carc., Turi III].
S 18. Passato e presente. Santi Sparacio. Testo B (già in PP, 117-18).
1 Cfr nota 3 al precedente § 14.
§ 19. Machiavelli. Politica ed arte militare.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 35: Arte politica e arte militare (Q, 1631-32; già in MACH, 138).
1 La citazione di Carlo De Cristoforis è ricavata da una nota (La guerra nel passato, nel presente, nell'avvenire) della 'Rassegna di


2833
[2833
]QUADERNO 9 (XIV) §§ 15-26
storia militare' di Piero Pieri, in «Nuova Rivista Storica», set­tembre-dicembre 1931 (anno xv, fase. V-VI), p. ^33.
§ 20.1 nipotini di padre Bresciani.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 24: Giuseppe Prezzolini (Q, 2211-12; già in LVN, 166).
1 Cfr Giuseppe Prezzolini, Monti, Pellico, Manzoni, Foscolo veduti da viaggiatori americani, in «Pègaso», maggio 1932 (anno iv, n. ^), pp. ^26-38; la citazione è a p. 531.1 corsivi sono di Gramsci.
§ 21. Machiavelli. Storia della burocrazia.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 68, in un testo C del Qua­derno 13 (xxx), § 36: Sulla burocrazia, cfr in particolare pp. 23 a-24 (Q, 1632; già in MACH, 74-75).
§ 22. Passato e presente.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 13 (xxx), § 23* cfr, in particolare, p. 17 {Q, 1610-n; già in MACH, 57-^8).
1 Cfr «Corriere della Sera», 20 maggio 1932; il passo del discor­so del generale Gazzera è ricavato dalla cronaca della discus­sione sul bilancio della guerra svòltasi al Senato (sotto il titolo Il saldo spirito dell'Esercito esaltato dal Ministro Gazzera).
§ 23. Argomenti di coltura. Testo B (già in PP, 187).
§24. Passato e presente. Testo B (già in PP, 132).
1 VOlanda di De Amicis non è conservato tra i libri del carcere; è anche possibile che l'aneddoto ricordato sia stato ricavato da una fonte di seconda mano.
§ 25. Argomenti di coltura. Il Machiavellismo di Stenterello. Testo B (già in PP, 188-89).
1 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 48.
2 Cfr Quaderno 8 (xxvm), § 1^8.
§ 26. Passato e presente. Economismo, sindacalismo, svalutazione di ogni movimento culturale ecc.
Testo B (già in PP, 73-74).
1 Sulla polemica Tasca-Bordiga (Amadeo) intorno ai rapporti tra cultura e classe operaia (iniziata al Congresso giovanile socialista
16***
2834
NOTE
QUADERNO 9 (XIV) §§ 27-33
2835

del settembre 1912) Gramsci aveva preso posizione nell'articolo Socialismo e cultura («Il Grido del popolo», 29 gennaio 1916, ora in SG, 22-26). Per i riflessi della polemica su «l'Unità» di Sal­vemini, a cui accenna Gramsci, cfr l'artìcolo di Pietro Silva, J gio­vani socialisti, nel numero del 12 ottobre 1912 (anno 1, n. 44); e ancora: Angelo Tasca-Amadeo Bordiga-«l'Unità», I proble­mi della cultura e i giovani socialisti, nel numero del 26 ottobre 1912 (anno i, n. 46); Amadeo Bordiga-«l'Unità», Ancora i gio­vani socialisti, nel numero del 9 novembre 1912 (anno 1, n. 48); un successivo commento anche nell'articolo di Rodolfo Mondolfo, Socialismo e filosofia, I: La crisi e la necessità di un orientamento filosofico, nel numero del 3 gennaio 1913 (anno 11, n. 1). Un re­soconto analitico di questa polemica è ora in Paolo Spriano, Sto­ria di Torino operaia e socialista, Einaudi, Torino 1972, pp. 252-2^6.
§ 27. Argomenti di cultura. Il Machiavellismo di Stenterello, Testo B (già in PP, 189).
§ 28. Lorianismo. Il signor Nettuno. Testo B (già in INT, 173-74).
1 Questo aneddoto del Don Chisciotte è ricordato anche da Croce in Cultura e vita morale cit., pp. 68-69; non sembra però che esso sia ripreso da questa fonte indiretta, anche perché risulta da altri paragrafi che Gramsci leggeva in questo periodo l'opera di Cer­vantes.
§ 29. Azione Cattolica. Francia. Testo B (già in MACH, 306).
1 Queste indicazioni sono ricavate da una recensione della «Civiltà Cattolica», 7 maggio 1932 (anno lxxxiii, vol. II), pp. 274-75.
§ 30. Cattolici integrali, gesuiti, modernisti. Testo B (inedito).
1 La notizia della messa all'indice del libro di Felix Sartiaux è rica­vata dal numero citato della «Civiltà Cattolica» del 7 maggio 1932 cit., p, 299.
§31. Azione Cattolica. Lotta intorno alla filosofia neo-scolastica. Testo B (già in MACH, 282-83).
1 L'ipotesi di Gramsci che Gorgerino e Siro Contri fossero la stessa persona era basata sulla lettura di un articolo dello stesso Siro Contri, che costituisce la fonte principale di questo paragrafo. Cfr

Siro Contri, Filosofia e cattolicesimo: neoscolastici e «archeosco-[astici», in «L'Italia letteraria», 24 aprile 1932 (anno iv, n. 17). All'inizio di questo articolo si accenna ad una polemica contro l'Università cattolica condotta sull'«Ambrosiano» di Milano da Giuseppe Gorgerino sotto lo pseudonimo di Asmodeo (che era stato pure uno pseudonimo usato da Siro Contri).
2 L'indicazione bibliografica è ricavata con ogni probabilità da «La
Civiltà Cattolica», 7 maggio 1932 cit., p. 311 (elenco delle 'Ope­
re pervenute').
3 Cfr Letteratura cattolica giovanile, in «La Civiltà Cattolica»,
2 aprile 1932 (anno lxxxvii, vol. II); vi si trova (p. 71 nota)
una difesa di padre Agostino Gemelli dagli attacchi di «certo
Gorgerino, genio di giovane incompreso».
4 L'indicazione è ricavata dal citato articolo di Siro Contri.
5 Con ogni probabilità l'indicazione bibliografica relativa alla Pic­
cola Enciclopedia filosofica del Contri è ricavata da «L'Italia let­
teraria», 22 maggio 1932 (anno IV, n. 21), o da uno dei numeri
successivi (cfr gli «annunci economici»). La rivista «Criterion»
è annunciata invece nei numeri precedenti (per la prima volta nel
numero citato del 12 aprile).
?
§32. Economia nazionale. Testo B (già in MACH, 185).
§33. Passato e presente. Élite e decimo sommerso. Testo B (già in PP, 70).
1 Da un intervento di Gramsci al Congresso socialista di Biella del dicembre 1920 sembra che la metafora del «decimo sommerso» derivi da un proverbio inglese. Cfr Gramsci, Per la verità cit., p. 357: «Un proverbio inglese dice che ogni folla ha un decimo sommerso. E questo decimo impedisce ai nove decimi di agire. Noi abbiamo il nostro decimo di riformisti». E già in un articolo del 1917: «Teofilo Rossi era il cliché di 3 milioni e mezzo di ita­liani: di quella parte di italiani che nell'aggregato sociale "Italia" costituiscono il decimo sommerso, la palla al piede, la zavorra in­gombrante [...]. Il giolittismo è la marca politica del decimo som­merso italiano: l'insincerità, l'affarismo, il liberalismo clericale, il liberalismo protezionistico, il liberalismo burocratico e regiona­lista» (SM, 321); in un articolo su Loria del 1918: «Una grande quantità delle affermazioni pseudoscientifiche [...], che costituisco­no il nostro decimo sommerso, a liberarci dal quale dobbiamo du­rare tanta fatica, sono uscite dalla zecca loriana» (SG, 162); e in un articolo dell'«Unità» del 1926: «I quadri della democrazia le­galitaria e dei popolari, oggi ridotti al misero decimo sommerso delle redazioni di due quotidiani e di un settimanale, ecc.» {CPC,
355)-
2836 NOTE
§ 34. Giornalismo. Riviste tipo. Testo B (già in 7NT, 152).
§ 35. Passato e presente. Testo B (già in PP, 129).
1 Cfr 7/ nuovo regolamento per l'esercito. Le norme di impiego del­le truppe in servizio di P. S., in «Corriere della Sera», i° giu­gno 1932.
§ 36. Passato e presente. SulVapoliticìsmo del popolo italiano. Testo B (già in PP, 12).
§ 37. Letteratura popolare. Testo B (già in LVN, 141).
1 Questa indicazione è ricavata dal 'Bollettino bibliografico' del «Leonardo», maggio 1932 (anno in, n. 5), p. 234.
§ 38. Funzione cosmopolita degli intellettuali italiani. SulVAlgarotti. Testo B (già in 7NT, 39).
1 Dalla rubrica 'Commenti e frammenti' («Nicolino» e V Algarotti), in «Il Marzocco», 29 maggio 1932 (anno xxxvn, n. 22),
§ 39. Argomenti di coltura. Elementi di vita politica francese. Testo B (già in PP, 212-13).
§ 40. Machiavelli. Rapporti di forza ecc.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 13 (xxx), § 23, cfr in particolare p. 17 per la prima parte e pp. 17-173 per la seconda (Q, 1610, 1611-13; già in MACH,-56 e 36-37).
1 Cfr Quaderno 4 (xin), § 66.
§ 41. Nozioni enciclopediche. «Paritario».
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 16 (xxn), § 18: «Pa­ritario e paritetico» (Q, 1887; già in PP, 160).
?
§ 42. 7 nipotini di padre Bresciani.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 8: Ricerca delle tendenze e degli interessi morali e intellettuali prevalenti tra i letterati (Q, 2195-98; già in LVN, 14-17).
1 Cfr Luigi Russo, Giovanni Verga, Ricciardi, Napoli 1919; e L'o­pera di Abba e la letteratura garibaldina, saggio premesso all'edi-


2837
[2837
]QUADERNO 9 (XIV) §§ 34-44
zione del volume dell'Abba, Da Quarto al Volturno, Vallecchi, Firenze 1925 (il saggio fu poi ristampato in volume separato col titolo Abba e la letteratura garibaldina dal Carducci al D'Annun­zio, Libr. Ciuni, Palermo 1933).
2 Su questo libro di Giuseppe Cesare Abba, cfr anche le annota­
zioni di Gramsci nel Quaderno 6 (VIII), § 166.
3 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 143.
4 Sulle simpatie di Jahier per Proudhon cfr Quaderno 1 (XVI), § 94,
e Quaderno 3 (XX), § 10.
5 Si tratta probabilmente del libretto Vade-mecum del perfetto fa­
scista, seguito da dieci assiomi per il milite ovvero avvisi ideali di
Leo Longanesi, Vallecchi, Firenze 1926, da Gramsci forse cono­
sciuto solo attraverso citazioni indirette (non si tratta propria­
mente di un libriccino per le reclute).
6 Cfr Luigi Russo, 7 Narratori, Fondazione Leonardo, Roma 1926.
7 Cfr nota 3 al Quaderno 7 (VII), § 31.
8 Cfr nota 1 al Quaderno 7 (VII), § 31.
9 Cfr Giulio Marzot, L'opera critica di L. Russo, in «La Nuova
Italia», 20 maggio 1932 (anno ni, n. 5), pp. 176-82; la citazione
è a p. 181.
§ 43. 7 nipotini di padre Bresciani. Libri di guerra.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 25: Lettera­tura di guerra (Q, 2212-13; già in LVN, 148-50).
1 L'opera di Adolfo Omodeo, Momenti della vita di guerra. Dai
diari e dalle lettere dei caduti, usci originariamente in dodici pun­
tate in «La Critica» dal 20 gennaio 1929 (anno xxvii, fase. I),
PP- 36-46, al 20 novembre 1933 (anno xxxi, fase. VI), pp. 431-54,
2 Cfr nota 3 al Quaderno 6 (VIII), § 38.
3 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 42.
4 Cfr Giani Stuparich, Guerra del '15 (Dal taccuino d'un volonta­
rio), Treves, Milano 1931; le informazioni di Gramsci su questo
libro risalgono probabilmente alle recensioni pubblicate tra la
fine del 1931 e l'inizio del 1932 (cfr ad esempio su «Pègaso» del
dicembre 1931, pp. 758-61; e in «Leonardo» del febbraio 1932,
PP- 73-74).
5 Cfr Ardengo Soffici, Kobilek. Giornale di battaglia, Libreria della
Voce, Firenze 1918.
§ 44. Argomenti di coltura. Discussioni, spaccare il pelo in quat­tro ecc.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 16 (xxn), § 29: Di­scussioni prolisse, spaccare il pelo in quattro ecc. (Q, 1901-902; già in PP, 191-92).


NOTE
[NOTE
]2838
§ 45. Passato e presente.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 7, nel citato testo C del Quaderno 16 (xxn), § 2,5 (Q, 1898; già in PP, 191).
§ 46. Rìcciotti Garibaldi. Testo B (già in PP, 224).
1 II «Secolo Illustrato» era fra le riviste che Gramsci riceveva re­golarmente in carcere (cfr LC, 379). La richiesta risale al 1928 (cfr LC, 225) ma non si sa a partire da quale momento Gramsci cominciò a riceverlo. Sugli articoli utilizzati nei Quaderni non so­no stati compiuti i consueti controlli, per l'impossibilità di repe­rire una collezione completa del settimanale.
§ 47. Nozioni enciclopediche. Tempo.

Tempo
[Tempo
]Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 16 (xxn), § 30: (Q, 1902-903; già in PP, 21^).
§ 48. I nipotini di padre Bresciani. Leonida Répaci.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 26: Leonida Repaci (Q, 2214-1^; inedito).
1 È probabile che di questo romanzo di Leonida Répaci, I fratelli
Rupe, Gramsci avesse avuto notizia attraverso una recensione di
Giovanni Titta Rosa, Il primo dei Rupe, in «L'Italia letteraria»,
12 giugno 1932 (anno iv, n. 24). È possibile, ma non è accertato,
che Gramsci abbia poi visto anche il romanzo, che non è stato co­
munque conservato tra i libri del carcere. Per la severità dei giu­
dizi su Répaci cfr nota 2 al Quaderno 23 (VI), § 13.
2 Cfr nota 17 al Quaderno 1 (XVI), § 24.
§ 49. Apologhi.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 16 (xxn), § 24 (Q, 1898; già in PP, 226).
1 Si tratta con ogni probabilità della novella intitolata Storia di Harùn Ar-Rashid con Ali il persiano, cui segue il racconto del sacco e del curdo: cfr Le mille e una notte, prima versione inte­grale dall'arabo diretta da Francesco Gabrieli, Einaudi, Torino 1972, vol. II, pp. 208-11.
§ 50.1 nipotini di padre Bresciani.

Arnaldo
[Arnaldo
]Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 27: F rateili (Q, 2215; inedito).
1 Per questa annotazione satirica, Gramsci ha preso lo spunto, con ogni probabilità, da una recensione di Giovanni Titta Rosa al ro-


2839
[2839
]QUADERNO 9 (XIV) §§ 45-56
manzo Capogiro di Arnaldo Frateili, in «L'Italia letteraria», 8 maggio 1932 (anno iv, n. 18), dove appare anche la caricatura-ritratto di cui si parla nel testo.
§ ^ 1. Passato e presente. Testo B (già in PP, 130).
1 Cfr Mario Bonfantini, Varie di Carlo Bini, in «L'Italia lettera­ria», 22 maggio 1932 (anno IV, n. 21).
§ 52. Passato e presente. Testo B (già in PP, 74-75)-
1 Cfr Henry Wickam Steed, Mes souvenirs, vol. II, Plon, Paris 1927 [FG, C. carc., Turi II], p. 234.
§ ^3. Passato e presente. Testo B (già in PP, 83-84).
§ 54. Nozioni enciclopediche. Bibliografia. Testo B (già in PP, 170).
1 L'indicazione è ricavata con ogni probabilità dal ^Bollettino bi­bliografico' del «Leonardo», giugno 1932 (anno in, n. 6), p. 283.
§ J5. Rinascimento e Riforma. Testo B (già in R, 33-34).
1 L'edizione milanese della Lotta politica in Italia, da cui è tratta questa citazione, è quella curata nel 1895 dall'editore Galli, Non risulta che Gramsci avesse in carcere questo libro; tuttavia è pos­sibile che egli lo abbia avuto per le mani, magari attraverso un prestito. Cfr anche il giudizio su Alfredo Oriani e su La lotta po­litica in Italia contenuto nel Quaderno 8 (xxvin), § 165, para­grafo scritto all'inarca in questo stesso periodo.
§ 56. Passato e presente. Testo B (già in PP, 113).
1 La citazione di Emilio Bodrero è ricavata dall'articolo di Luigi De
Gregori, La Biblioteca Nazionale, in «Nuova Antologia», i° giu­
gno 1932 (anno lxvii, fase. 1447), pp. 88-96, cfr in particolare
p. 89.
2 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 141.
3 L'aneddoto è ripreso da un articolo di Lorenzo Viani, Dieci ton­
nellate d'intelligenza a Torcello (La Biennale di venticinque an­
ni fa), in «Corriere della Sera», 29 aprile 1932.
2840 NOTE
§ 57, La cultura come espressione della società. Testo B (già in PP, 215).
1 L'affermazione di Fernand Baldensperger è ripresa da un articolo di Carlo Franelli, Biografia: sincerità e maturità, in «Critica fa­scista», 15 luglio 1932 (anno x, n. 14), pp. 279-80, cfr in parti­colare p. 280.
?
§ 58. La «nuova» scienza. Borgese e Michel Ardan.
i
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quaderno n (xvin), § 68 (Q, 1506; già in PP, 220).
1 Cfr Quaderno 8 (xxviii), § 170 e nota 2.
2 Questo libro di Jules Verne non è conservato tra i libri del car­
cere; è anche possibile che Gramsci lo abbia avuto in prestito
dalla biblioteca del carcere, non si sa in quale edizione.
§ 59. Nozioni enciclopediche. Empirismo. Testo B (già in PP, 150).
§ 60. Passato e presente. Del sognare a occhi aperti e del fantasticare. Testo B (già in PP, 6).
1 Cfr nota 8 al Quaderno 1 (XVI), § 63.
§ 61. Passato e presente. Inghilterra e Germania. Testo B (già in PP, 125-26).
1 Sul teorema delle «proporzioni definite» - che Gramsci riprende da Maffeo Pantaleoni - cfr il successivo § 62.
§ 62. Machiavelli.
m
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 31: Il teo­rema delle proporzioni definite (Q, 1626-28; già in MACH, 77-79).
1 Cfr Maffeo Pantaleoni, Principii di Economia Pura, Treves, Mila­
no 1931, p. 112. Sebbene questo volume non sia stato conservato
tra i libri del carcere, risulta da altre annotazioni - cfr in parti­
colare Quaderno io (xxxni), parte II, § 30 - che Gramsci aveva
visto a Turi questa nuova edizione del 1931 (ma è anche proba­
bile che Gramsci avesse letto a suo tempo, a Torino, durante gli
anni universitari, una edizione precedente: la prima edizione è
del 1889).
2 Gramsci aveva presente a questo proposito i dati delle elezioni
prussiane, annotati a p. 7 di questo stesso Quaderno (cfr DQ) e
ricavati da una nota della rassegna di politica internazionale di
«Educazione fascista», 20 maggio 1932 (anno x, n. 5), pp. 391-95.
QUADERNO 9 (XIV) §§ 57-67 2841
§ 63. Passato e presente. Contro il bizantinismo. Testo B (già in PP, 62-63).
1 Tesi di Roma furono chiamate le «tesi sulla tattica», scritte da Bordiga e presentate da Bordiga e Terracini al II Congresso nazio­nale del partito comunista d'Italia (Roma, 20-24 marzo 1922). Erano state discusse e approvate dal comitato centrale del PCdl nella sessione del 19-20 dicembre 1921; sottoposte a critica dal comitato esecutivo dell'Internazionale comunista ne fu decisa la presentazione al Congresso a titolo consultivo come contributo alla preparazione del IV Congresso mondiale internazionale (cfr Paolo Spriano, Storia del Partito Comunista Italiano, vol. I: Da Bordiga a Gramsci, Einaudi, Torino 1967, pp. 177-91). Per il giudizio di Gramsci sulle Tesi di Roma sono da vedere il suo arti­colo Necessità di una preparazione ideologica di massa, in «l'Uni­tà» del 3 maggio 1925 (ora in CPC, 50-57), e prima ancora la sua lettera a Togliatti, Terracini ecc. del 9 febbraio 1924 (cfr Palmiro Togliatti, La formazione del gruppo dirigente del partito comu­nista italiano, Editori Riuniti, Roma 1962, pp. 192-93).
§ 64. Machiavelli (storia delle classi subalterne). Importanza e signi­ficato dei partiti.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 33: Sul concetto di partito politico (Q, 1629-30; già in MACH, 22-23).
§ 6^. Passato e presente. Testo B (già in PP, 107-8).
1 Non è stato possibile accertare se la citazione sia diretta (in ogni caso l'opera del Cellini non è conservata tra i libri del carcere) o ripresa da una fonte indiretta.
§ 66. Letteratura popolare. Testo B (già in LVN, 69-70).
1 Cfr Quaderno 6 (vni), § 147; ma anche Quaderno 8 (xxviii), §
46.
§ 67. Passato e presente. Testo B (già in PP, 78-79).
1 Si allude qui evidentemente al movimento dei consigli di fabbri­
ca, promosso da Gramsci a Torino nel 1919-20 attraverso «L'Or­
dine Nuovo».
2 Gramsci ha qui presente il dodicesimo capitolo del I libro del
Capitale (Divisione del lavoro e manifattura); per il concetto «di
lavoratore collettivo» (o «lavoratore complessivo») cfr in par­
ticolare Marx, Il Capitale, libro I cit., pp. 382, 392 sgg.


NOTE
[NOTE
]2842
§ 68. Machiavelli. Centralismo organico e centralismo democratico.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 21, nel citato testo C del Quaderno 13 (xxx), § 36, cfr in particolare pp. 24-25 (Q, 1632-35; già in MACH, 75-77).
1 II riferimento riguarda in particolare la socialdemocrazia tedesca.
2 Vi è qui una probabile allusione alle concezioni di Bordiga: nei
dibattiti interni del PCdl era stato Bordiga a proporre di sostitui­
re la formula del «centralismo organico» a quella del «centrali­
smo democratico» (cfr Verbale della Commissione politica per il
congresso di Lione, in «Critica marxista», settembre-dicembre
1963, anno 1, nn. 5-6, pp. 302-26, cfr in particolare p. 326).
§ 69. Machiavelli.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 30: Il nu­mero e la qualità nei regimi rappresentativi (Q, 1624-26; già in MACH, 80-82).
1 Cfr Mario da Silva, Sipario su Weimar, in «Critica fascista», 15 agosto 1932 (anno x, n. 16), pp. 303-4. La citazione di Gramsci è leggermente modificata; nel testo di «Critica fascista» si legge: «l'opinione di un qualsiasi imbelle che sappia leggere e scrivere» ecc.; l'inciso che segue tra parentesi è di Gramsci.
§ 70. Machiavelli.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 34: Sul­l'origine delle guerre (Q, 1631; già in MACH, 169).
S 71. Passato e presente. Testo B (già in PP, 86).
1 Cfr il successivo § 73.
2 Le indicazioni intorno a questo volume di Renato Spaventa sono
ricavate dall'articolo di Salvatore Alessi, Intorno all'ordinamento
burocratico, in «Critica fascista», 15 agosto 1932 cit., pp. 308-9.
3 Ibid., p. 308.
§ 72. Argomenti di cultura. Americanismo e fordismo.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento nel citato testo C del Quaderno 22 (v), § 13, cfr in particolare pp. 44-45 (Q, 2172-73; già in MACH, 338-39).
1 Cfr il successivo § 74.
2 È probabile che a queste nuove considerazioni sul fordismo
Gramsci sia stato stimolato polemicamente da un articolo di Lui­
gi Bondini, Videa Ford, in «La Nuova Italia», 20 luglio 1932
(anno in, n. 7), pp. 256-63.
QUADERNO 9 (XIV) §§ 68-78 2843
§ 73. Passato e presente. Testo B (già in PP, 137).
1 Cfr il precedente § 71.
2 Cfr Francesco Antonio Répaci, Il costo della burocrazia dello
Stato, in «Riforma sociale», maggio-giugno 1932 (anno xxxix,
n. 3)> PP- 259-90.
§ 74. Argomenti di coltura. Americanismo e Fordismo.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 22 (v), § 13, cfr in particolare pp. 45-47 (Q, 2174; già in MACH, 339"4o)-
1 Cfr il precedente § 72.
$75. Bibliografie. Testo B (inedito).
1 Queste indicazioni sul XII Congresso internazionale di scienze storiche sono ricavate da un notiziario della «Nuova Rivista Sto­rica», marzo-giugno 1932 (anno XVI, fase. II-III), pp. 306-7. Al­tre informazioni dello stesso notiziario sono utilizzate nel suc­cessivo § 109.
§ 76. Passato e presente. Testo B (già in PP, 131).
1 Questa citazione dalle Satire dell'Alfieri è ricavata da un articolo di Luigi Bartolini, Alfieri, in «Critica fascista», i° settembre 1932 (anno x, n. 17), pp. 326-28, cfr in particolare p. 326.
§ 77. Loria.
Testo B (già in INT, 191).
1 Anticipazioni dello scritto di Mussolini per la voce «fascismo» dell'Enciclopedia Italiana erano state pubblicate su giornali e ri­viste del luglio-agosto 1932. È probabile che la citazione di Gram­sci sia stata ripresa da una 'Rassegna della stampa' (Blondel e Mussolini) di Corrado Pavolini, in «L'Italia letteraria», 17 lu­glio 1932 (anno iv, n. 29).
§ 78. Bibliografie. Testo B (già in PP, 136).
1 Queste indicazioni bibliografiche dei volumi di Michael Mitzakis (Les Grands Problèmes italiens, Alcan, Paris 1931) e di Gustave Le Bon (Bases scientifiques d'une philosophie de Vhistoire, Flam-marion, Paris 1931) sono ricavate probabilmente da segnalazioni


NOTE
[NOTE
]2844
bibliografiche di «Les Nouvelles Littéraires»; il libro di Mitzakis era stato però recensito anche da Lello Gangemi in «Educazione fascista», 20 luglio 1931 (anno IX, n. 7), pp. 653-55, ed è proba­bile che Gramsci avesse visto anche questa recensione.
Cfr Frédéric Lefèvre, Une heure avec le Dr. Gustave Le Bon (La philosophie scientifique), in «Les Nouvelles Littéraires», 27 set­tembre 1930 (anno IX, n. 415), Sui rapporti di Le Bon con Mus­solini si veda il seguente passo dell'intervista: «Avez-vous connu aussì Mussolini? - Je ne l'ai jamais rencontré, mais je suis en cor-respondance avec lui, sa dernière lettre date du 22 mai 1929, elle est assez curieuse, la voici: "Mon cher maitre, je réponds à votre lettre, Démocratie, c'est le gouvernement qui donne ou cherche à donner au peuple Yillusion d'ètre souverain. Les instruments de cette illusion ont été divers pour les époques et les peuples, mais le fond et les buts n'ont jamais changé. Voilà mon opinion nette. Cela me donne l'agréable opportuni té de vous envoyer mes cor-diales salutations "».
§ 79. I nipotini di padre Bresciani. Letteratura di guerra.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 28: Lettera­tura di guerra (Q, 2215-16; già in LVN, 150 nota 1).
1 Per il titolo esatto di questo volume di Benjamin Crémieux cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 73.
§ 80. Passato e presente. Testo B (già in PP, 129).
1 Cfr ^Rubrica delle rubriche' (La quadratura del circolo), in «Ita­lia che scrive», dicembre 1928 (anno XI, n. 12), p. 326.
§ 81. Storia delle classi subalterne. David Lazzaretti.
Testo A: ripreso, insieme a un'altra nota sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 25 (xxm), § 1, cfr in particolare pp. 14-16 (Q, 2282-83, già in R, 202-3).
1 Tutto il paragrafo è ripreso, spesso letteralmente, dalla rubrica 'Marginalia' (// profeta dell'Amiata), in «Il Marzocco», 31 gen­naio 1932 (anno xxx vii, n. 5).
§82, Passato e presente. Testo B (già in PP, 138).
1 Le indicazioni sul libro di Luigi Orsini sono ricavate dalla ru­brica 'Bibliografia' (Ricordi dell'adolescenza di Luigi Orsini), in «Il Marzocco», 31 gennaio 1932 cit.
QUADERNO 9 (xiv) §§ 79-89 2845
§ 83. Bibliografie. Testo B (inedito).
1 L'indicazione di questi due libri di Alfred Zimmern e Fabio Mann sono ricavate da un articolo di Guido Ferrando, Studi e rifles­sioni sull'Impero Britannico, in «Il Marzocco», 31 gennaio 1932 (anno xxxvii, n. 5).
§ 84. Carattere cosmopolita degli intellettuali italiani. Testo B (già in INT, 61-63).
1 Cfr Quaderno 7 (VII), § 66.
2 Cfr la rubrica fMarginalia' (Uopera del Genio italiano alVestero),
in «Il Marzocco», 6 marzo 1932 (anno xxxvii, n. io).
§ 85. Passato e presente. Testo B (già in PP, 69).
1 Gramsci aveva probabilmente presente una nota della rubrica 'Marginalia' (La museruola per le donne bisbetiche), in «Il Mar­zocco», 25 ottobre 1931 (anno xxxvi, n. 43), dove sono riportate alcune notizie storiche sull'uso della «briglia delle comari» in vari paesi europei.
§ 86. Letteratura di funzionari. Testo B (già in LVN, 98-99).
1 Cfr Alberto Lumbroso, Sono ancora possibili le «storie univer­sali»?, in «Il Marzocco», 17 aprile 1932 (anno xxvn, n. 16).
§ 87. Intellettuali. Noterelle di cultura inglese. Testo B (già in INT, yy).
1 Cfr Guido Ferrando, Educazione e colonie (Impressioni di un congresso e di una esposizione), in «Il Marzocco», 4 ottobre 1931 (anno xxx vi, n. 40).
§ 88. [Machiavelli], Grandi potenze.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 16, nel citato testo C del Quaderno 13 (xxx), § 32, cfr in particolare p. 22a (Q, 1628-29; già in MACH, 168).
Note sul Risorgimento italiano.
§ 89. Due lavori...
Testo A: ripreso, per la premessa (p. 68), in un testo C del Quader­no 19 (x), § 1; per la prima parte (pp. 68-69), insieme al succes
2846 NOTE
sivo § 99, in un testo C del Quaderno 19 (x), § 2: L'Età del Risor-gimentOy cfr in particolare pp. 11-13, e, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel testo C dello stesso Quaderno, § 4: Biblio­grafia, cfr in particolare p. 26; per la seconda parte (pp. 69-71), in­sieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Qua­derno 19 (x), § 5: Interpretazioni del Risorgimento, cfr in partico­lare pp. 27-33 (Q> i939-6o, 1960-62, i973-74> I974-79J già in R, 3-4, 41-42, 178, 55-59).
1 Cfr Cipolla, Intorno alla costituzione etnografica della nazione italiana cit. Sulla questione cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 46.
I numeri 1 e 2, aggiunti da Gramsci in questo paragrafo e in al­cuni dei §§ successivi, avevano lo scopo di distribuire la materia secondo i due tipi di lavori sul Risorgimento di cui si parla aH'ini-210 del paragrafo.
3 Cfr Adolfo Omodeo, L'età del Risorgimento italiano, 2* ed. rive­
duta ed ampliata, Principato, Messina 1931 [FG, C. carc., Tu­
ri III].
4 Gramsci si riferisce qui evidentemente al libro di Croce Storia
d'Europa nel secolo decimonono cit., riprendendo alcune critiche
già formulate nel Quaderno 8 (xxvin), § 236.
5 La citazione e i dati bibliografici dello studio di R. Ciasca sono
ricavati dalla recensione di G. L. (Gino Luzzato), in «Nuova Ri­
vista Storica», settembre-dicembre 1931 cit., p. 577.
6 Su Orfani e La lotta politica in Italia cfr il giudizio di Gramsci
nel Quaderno 8 (xxvin), § 165.
7 Cfr il successivo Sui.
?
8 In un'altra nota dei Quaderni - cfr Quaderno 15 (n), § 52 -
Gramsci sottolinea il distacco di Gobetti e di Dorso dalToriane-
simo e da Missiroli.
9 Cfr nota 1 al Quaderno 6 (VIII), § 35.
10 Non risulta che Gramsci abbia visto direttamente questo libro di
Carlo Curcio: le indicazioni bibliografiche sono ricavate con ogni
probabilità dalla recensione di G. L. (Gino Luzzatto), in «Nuova
Rivista Storica», settembre-dicembre 1931 cit.,pp. 581-82,dove è
indicata anche la collocazione del libro nella corrente storiografica
del «revisionismo» risorgimentale.
11 Cfr Benedetto Croce, La Letteratura della nuova Italia, 2* ed.,
vol. Ili, Laterza, Bari 1922, pp. 355-66.
12 Degli scritti di Aldo Ferrari nella «Nuova Rivista Storica» Gram­
sci aveva visto direttamente: Fatti e figure della terza Italia. Il
trasformismo. 1881-1892, in «Nuova Rivista Storica», luglio-set­
tembre 1928 (anno xn, fase. IV), pp. 357-83; Il trionfo di Cavour
(recensione al libro di Paul Matter, Cavour et l'unite italienne, Al­
cali, Paris 1927), nel citato numero della «Nuova Rivista Storica»



2847
[2847
]QUADERNO 9 (XIV) § 89
del luglio-settembre 1928; Il pensiero socialista europeo, antico e moderno, in «Nuova Rivista Storica», settembre-ottobre 1929 (anno XIII, fase. V), pp. 420-52 (nel fascicolo avuto in carcere questo articolo è sottolineato e postillato da Gramsci). Altri arti­coli di Aldo Ferrari sul Risorgimento, apparsi negli anni prece­denti nella «Nuova Rivista Storica», sono segnalati e citati larga­mente da Alessandro Levi, Il pensiero politico di Giuseppe Fer­rari, in «Nuova Rivista Storica», maggio-agosto 1931 (anno xv, fase. III-IV), pp. 217-58, e settembre-dicembre 1931 cit., pp. 375-397. Inoltre dei volumi e volumetti di Aldo Ferrari Gramsci ave­va in carcere: Aldo Ferrari, Principi e forme della lotta politica nella terza Italia (1871-1926), Schizzo storico, Casa ed. P. Ma­glione, Roma s. d. (ma 1927) [FG, C. carc., luti I].
13 Sebbene questo libro del Mosca (Teorica dei governi e governo
parlamentare) non sia conservato tra i libri del carcere, dai giu­
dizi che più avanti sono espressi in questo stesso paragrafo ed
anche dal modo con cui sono utilizzate le indicazioni bibliografi­
che contenute nel volume risulta che Gramsci ne ha avuto una
conoscenza diretta. La data del 1883, indicata da Gramsci per la
prima edizione, è quella della prefazione; ma il libro fu pubbli­
cato per la prima volta nel 1884.
14 Queste indicazioni bibliografiche sono riprese dal libro citato di
Gaetano Mosca, p. 259 nota (ma per il libro di Auguste Brachet
cfr p. 243 nota). I titoli sono riprodotti spesso in modo incom­
pleto o inesatto, cosi come sono citati nel testo del Mosca. Cfr
Pasquale Turiello, Governo e governati in Italia, Zanichelli, Bo­
logna 1882; Leone Carpi, L'Italia vivente. (Aristocrazia di na­
scita e del denaro. Borghesia, clero, burocrazia. Studi sociali),
Vallardi, Milano 1878; Luigi Zini, Dei criteri e dei modi di go­
verno nel regno d'Italia, Zanichelli, Bologna 1876 (una continua­
zione di questo studio è in Luigi Zini, Dei criteri e dei modi di
governo della Sinistra nel regno d'Italia, Zanichelli, Bologna
1880); Giorgio Arcoleo, Il gabinetto nei governi parlamentari,
Jovene, Napoli 1881; Marco Minghetti, I partiti politici e l'inge­
renza loro nella giustizia e nella amministrazione, Zanichelli, Bo­
logna 1881; E. L. V. de Laveleye, Lettres d'Italie, 1878-1879, Du-
molard, Milano 1880 (ma anche Germer Baillière, Paris 1880);
Auguste Brachet, L'Italie qu'on voitet l'Italie qu'on ne voit pas,
Marpon et Flammarion, Paris 1882. Per l'articolo di Sidney Don­
nino, Torniamo allo Statuto, cfr Quaderno 8 (xxvn), § 101 e
nota 1.
15 Cfr Luigi Anelli, I sedici anni del governo dei moderati (1860-
1876), a cura del Museo degli esuli italiani, Como 1929 [FG, C
carc., Turi II].
16 La numerazione iniziata in questo punto non è più ripresa.
17 Cfr Quaderno 3 (XX), § 40 e nota 4, e Quaderno 7 (VII), § 44 e
nota 2.
2848
NOTE
QUADERNO 9 (XIV) §§ 9O-96
2849

1R Cfr, ad esempio, l'articolo di Alberto Caroncini, // libro di Pa­squale Turiello, in «La Voce», 21 marzo 1912 (anno iv, n. 12).
19 Le notizie sul libro del maresciallo Louis-Hubert Lyautey e la ci­tazione sono ricavate dalla recensione già citata di Edmond Ta-loux in «Les Nouvelles Littéraires», 8 agosto 1931 cit.
§ 90. Le sètte nel Risorgimento,

un testo C del Quader-
[un testo C del Quader-
]Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in
no 19 (x), § 8 (Q, 1996-97; già in R, 132).
1 La recensione del libro di Pellegrino Nicolli è nella rubrica 'Bi­blioteca di cultura', a firma Z., del «Marzocco», 25 ottobre 1931 cit.
§ 91. Interpretazioni del Risorgimento.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 19 (x), § j, cfr in particolare p. 28 (Q, 1975; già ini?, 56).
1 II titolo, con cui questo libro di Vincenzo Cardarelli è qui men­zionato da Gramsci, è inesatto. Si tratta certamente del volume Parliamo dell'Italia, Vallecchi, Firenze 1931. L'indicazione di Gramsci è probabilmente ricavata da una recensione di Giovanni Battista Angioletti, Tre libri di Cardarelli, in «L'Italia lettera­ria», 15 febbraio 1931 (anno vii, n. 7): il titolo di uno degli altri due libri qui recensiti, Parole all'orecchio, è forse all'origine della menzione inesatta.
§ 92. Correnti popolari nel Risorgimento (storia delle classi subal­terne). Carlo Bini.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 9: Correnti popolari nel Risorgimento. Carlo Bini (Q, 1997; già in R, 164).
1 Le piti belle pagine di Carlo Bini, scelte da Dino Provenzal, Tre-
ves, Milano 1931. Uno spunto per questo paragrafo è tratto da
una recensione di Arturo Pompeati, Il ritorno di Carlo Bini, in
«Il Marzocco», io gennaio 1932 (annoxxxvn, n. 2). Un'altra re­
censione a questo volume, apparsa nell'«Italia letteraria», era già
stata utilizzata da Gramsci in questo stesso Quaderno: cfr nota 1
al precedente § 51.
2 La collezione «L'Italia negli scrittori stranieri» - ricordata qui da
Gramsci - era una collana di testi tradotti, curata da Giovanni Ra-
bizzani per l'editore Rocco Carabba negli anni 1911-12. Il Rabiz-
zani aveva pubblicato due studi su Sterne: Lorenzo Sterne, For-
miggini, Genova 1914; Sterne in Italia. Riflessi nostrani del­
l'umorismo sentimentale, Formiggini, Roma 1920; questo secon­
do studio è probabilmente quello di cui parla Pompeati nell'arti­
colo citato del «Marzocco».

3 Questi giudizi del Rabizzani sono ricordati nel citato articolo di
Arturo Pompeati.
4 Gramsci si riferisce alle Memorie inedite di Giuseppe Giusti
(1845-49), pubblicate da Ferdinando Martini nel 1890 e più volte
ristampate; una nuova edizione, che riprende il titolo del mano­
scritto, Cronaca dei fatti di Toscana (1845-1849), è stata curata
da Pietro Pancrazi (Le Monnier, Firenze 1943).
§ 93. Risorgimento e quistione orientale.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 19 (x), § 20 (Q, 2006-8; già in R, 110-12).
1 Tra gli scritti che Gramsci poteva avere presente su questa qui­
stione cfr, ad esempio: Sergio Camerani, La politica orientale del
conte di Cavour, in «II Marzocco», 18 ottobre 1931 (anno xxxvi,
n. 42); e dello stesso autore, Il programma del Balbo nella poli­
tica italiana dal 1854 al 1914, ivi, 3 gennaio 1932 (anno xxxvii,
n. 1).
2 Cfr Francesco Saverio Nitti, Il capitale straniero in Italia, Later­
za, Bari 1915, pp. 52-^3.1 dati sulle obbligazioni russe sono ricor­
dati da Gramsci a memoria in modo approssimativo. Nitti affer­
ma che nell'Italia meridionale, nel periodo 1912-13, erano prefe­
riti i titoli di rendita russi e che a Napoli in particolare circola­
vano circa 100 milioni in titoli di Stato esteri,
§ 94. Bibliografia.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § io: Gli scritti del padre Carlo Maria Curci (Q, 1998; già in R, 188).
1 Con ogni verosimiglianza le indicazioni bibliografiche dei volumi citati del padre Curci sono ricavate dal catalogo delTUtet qui menzionato.
§ 95. Argomenti di coltura. La tendenza a diminuir l'avversario.
Testo A: ripreso, insieme ad altra nota sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 16 (xxn), § 17, cfr in particolare p. 28 (Q, 1886; già in PP, 7-8).
1 Cfr Quaderno 8 (xxvm), § 158.
2 Cfr nota 3 al precedente § 14.
?
§ 96. Caratteri popolareschi del Risorgimento. Volontari e intervento popolare.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 19 (x), § 11 (Q, 1998-99; già in R, 165).
1 Cfr La data del 24 maggio nel pensiero dei Quadrumviri, in «Cor­riere della Sera», 21 maggio 1932.
2850 NOTE
§ 97. Marx-Engels e l'Italia.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 16 (xxn), § 16: I fon­datori della filosofia della prassi dell'Italia (Q, 1884-85; già in MS, 103-4).
1 Gramsci aveva avuto in carcere alcuni volumi della corrispon­
denza Marx-Engels nella traduzione francese di Molitor e il volu­
me, ugualmente in traduzione francese, delle lettere di Marx a
Kugelmann: cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 1.
2 Cfr Quaderno 6 (VIII), § 199.
3 II significato di questo riferimento è da mettere in relazione con
l'osservazione del Quaderno 8 (xxviii), § 225, p. 74bis («la po­
sizione del Croce è come quella di Proudhon criticata nella Mi­
seria della filosofia: hegelismo addomesticato»). Cfr nota 3 a tale
paragrafo,
4 Si tratta dello scritto di Engels J bakunisti al lavoro, pubblicato
per la prima volta in traduzione italiana nell'opuscolo Cose inter­
nazionali estratte dal Volksstaat, Mongini, Roma 1901, poi com­
preso in Marx-Engels-Lassalle, Opere, a cura di E. Ciccotti, vol.
IV, 2a ed. Soc. Ed. Avanti!, Milano 1922 [FG]. Per una più re­
cente traduzione italiana cfr Karl Marx e Friedrich Engels, Cri­
tica dell'anarchismo, Einaudi, Torino 1972, pp. 253-73.
§ 98. Mazzini e Garibaldi.
Testo A: non risulta però ripreso nei testi C (già in R, 187).
§ 99. L'età del Risorgimento dell'Omodeo e le origini delVItalia mo­derna.
Testo A: ripreso, insieme a parte del precedente § 89, nel citato te­sto C del Quaderno 19 (x), § 2, cfr in particolare pp. 13-14 (Q, 1962-1964; già in R, 42-44).
1 Cfr nota 3 al precedente § 89.
§ 100. Bibliografia.
Testo A: ripreso con lo stesso titolo, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 19 (x), § 4, cfr in parti­colare p. 26 (Q, 1974; già in R, 178).
1 Questa bibliografia sulle origini del Risorgimento riunisce titoli già annotati da Gramsci per memoria in un elenco di libri del Quaderno di traduzioni del 1929, A (xix), p. ioobis: cfr DQ. I dati, riportati peraltro in modo incompleto da Gramsci, sono ri­cavati da fonti diverse. Ad esempio quelli relativi al libro del Mo-randi sono ripresi con ogni probabilità da una recensione pubbli­cata in «Il Marzocco», 18 dicembre 1927 (anno xxxn, n. 51) (il foglio della rivista contenente la recensione, firmata da Antonio Panella, fu conservato da Gramsci). Il libro di Massimo Lelj, l'u-
1
*,



2851
[2851
]QUADERNO 9 (XIV) §§ 97-IO3
nico annotato con dati bibliografici completi, era poi stato messo in evidenza da Gramsci nel Quaderno 3 (XX), cfr § 65 e nota 1. -I dati completi relativi alle altre opere qui ricordati sono i seguen­ti: Francesco Lemmi, Le origini del Risorgimento Italiano (1789-1815), Hoepli, Milano 1906; 2a ed. (1748-1815), Hoepli, Milano 1924; Id., Il Risorgimento, Editr. la «Fondazione Leonardo per la cultura italiana» (Soc. An. Romana), Roma 1926 (nella collana Guide bibliografiche della «Leonardo»); Carlo Morandi, Idee e formazioni politiche in Lombardia dal 1748 al 1814, Bocca, To­rino 1927.
§101. Origini del Risorgimento.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 108, in un testo C del Qua­derno 19 (x), § 3: Le origini del Risorgimento, cfr in particolare pp. 15-19 (Q> 1964-68; già in R, 47-50). In questo testo A sono però ripresi anche due paragrafi del Quaderno 8 (xxviii), § 32: Risorgi­mento. Origini, e § 1: Risorgimento (Q, 936-37, 960). I passi corri­spondenti sono qui indicati tra due asterischi.
1 Cfr su questo argomento il Quaderno 1 (XVI), § 44, p. 38 e no­
ta 29.
2 Cfr il precedente § 89, pp. 69-71.
§ 102. Il 1849 a Firenze.

18 (Q,
[18 (Q,
]Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, nel Quaderno 19 (x), § 2003-4; già in R, 153-54).
1 L'articolo di Aldo Romano è riassunto con ampie citazioni nella
rubrica 'Marginalia' (Vita politica fiorentina durante il 1849) del
«Marzocco», 21 febbraio 1932 (anno xxxvn, n. 8).
2 Cfr Aldo Romano, Vita politica fiorentina durante il 1849 (let­
tere inedite del Bonghi e del Monzani a Silvio Spaventa e Mariano
D'Ajala), in «Rassegna nazionale», gennaio 1932 (anno liv, se­
rie III, vol. XVI), pp. 22-31.
§ 103. Momenti di vita intensamente collettiva e unitaria nella vita del popolo italiano.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 19: Momenti di vita intensamente collettiva e unitaria nello sviluppo nazionale del popolo italiano (Q, 2004-6; già in R, 112-14).
1 Cfr sullo stesso argomento il Quaderno 8 (xxviii), §§ 64, 83, 96 e nota 3 a quest'ultimo paragrafo. Gli articoli di Luigi Ambro-sini sulla «Stampa», poi raccolti parzialmente in volume {Fra Galdino alla cerca. Per la coscienza politica dei popolari) erano già stati ricordati da Gramsci nel § 83 del Quaderno 8 (xxviii), cfr nota 9.
2852 NOTE
§ 104. Tutto il lavorio di interpretazione...
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 19 (x), § 5, cfr in particolare pp. 33-34 (Q> i979-8o; già in R, 59-60).
§ 105. La quistione italiana.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 19 (x), § 6 (Q, 1989-91; già in MACH, 195-96).
1 Gramsci si riferisce ai discorsi tenuti dal ministro degli esteri Di­no Grandi alla Camera, il 4 maggio, e al Senato il 3 giugno 1932; per le discussioni sollevate da tali discorsi dalla stampa italiana ed estera Gramsci aveva presente probabilmente un fascicolo della rivista «Educazione fascista», giugno 1932 (anno x): cfr in par­ticolare Carlo Schanzer, Spirito e ideali del fascismo nella politica internazionale (pp. 432-33), e la rassegna di Umberto Nani, L'Ita­lia e il mondo (Rassegna di politica internazionale), pp. 486-89.
§ 106. Storia feticistica.
?
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 19 (x), § 5, cfr in particolare pp. 34-36 (Q> 1980-82; già in R, 60-61).
1 I riferimenti alle opere di Antonio Labriola, con la relativa indica­
zione delle pagine, sono qui ricavati dal libro di Croce, Storia
della storiografia italiana del secolo decimonono cit., vol. II, p.
228.
2 Cfr ibid., p. 227: «altrove [Labriola] scoteva rannosa utopia di
una Storia generale d'Italia, - di cui in questa nostra trattazione
abbiamo narrato l'origine sentimentale e poetica, e dimostrata la
critica impossibilità - disegnando a contrasto quel che dovrebb'es­
sere una storia dell'Italia che ora esiste, dell'Italia formatasi col
Risorgimento».
3 Anche questo riferimento a Labriola è in ibid., p. 227,
4 Per questo riferimento alle opere di Salvemini cfr ibid., p. 242.
§ 107. Adolfo Omodeo.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 19 (x), § 5, cfr in particolare pp. 36-39 (Q, 1982-85; già in R, 62-64).
1 II riferimento alla pubblicazione di Piero Marconi e la citazione
sono in: Adolfo Omodeo, Momenti della vita di guerra. Dai diari
e dalle lettere dei caduti, in «La Critica», 20 luglio 1932 (anno
xxx, fase. IV), pp. 279-80.
2 Cfr nota 3 al precedente § 89.
3 Su Pippo Naldi cfr Quaderno 1 (XVI), § 116, p. j6.

\


2853
[2853
]QUADERNO 9 (XIV) §§ IO4-II
§ 108. Origini del Risorgimento.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 101, nel citato testo C del Quaderno 19 (x), § 3, cfr in particolare pp. 19-25 (Q, 1968-73; già in R, 50-55).
1 Cfr Baldo Peroni, Studi napoleonici, in «Nuova Antologia», 16
agosto 1932 (anno lxvii, fase. 1450), pp. 569-74; la citazione è a
P- 574-
2 Cfr Gioacchino Volpe, Storici del Risorgimento a Congresso, in
«Educazione fascista», luglio 1932 (anno x), pp. 526-35.
3 Cfr ibid., pp. 526-27; il corsivo e il maiuscolo sono di Gramsci.
4 Sulle opere di storia sarda di Giuseppe Manno cfr la lettera di
Gramsci alla madre del 3 ottobre 1927 (LC, 131-32).
5 Cfr nota 2 al Quaderno 6 (vin), § 46.
6 Cfr Volpe, Storici del Risorgimento a Congresso cit., p. 529.
7 Ibid.
8 Cfr ibid., pp. 529-30.
9 Cfr ibid., p. 531.
§109. Bibliografia.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 19 (x), § 4 (Q, 1974; già in R, 178).
1 Da una notizia della «Nuova Rivista Storica», marzo-giugno 1932 cit.; cfr nota 1 al precedente § j^.
§110. Rodolfo Morandi, Storia della grande industria in Italia.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 112, in un testo C del Qua­derno 19 (x), § 7: Sulla struttura economica nazionale, cfr in parti­colare pp. 46-50 (Q, 1991-94; già in MACH, 185-87).
1 Cfr «La Riforma Sociale», maggio-giugno 1932 cit., pp. 318-21 (Intorno alla storia recente della grande industria italiana). Tut­to il paragrafo, comprese le citazioni dal libro di Morandi, è ba­sato su questa recensione; le osservazioni di Gramsci sono svolte tra parentesi. Tuttavia Gramsci, che aveva chiesto nel gennaio 1932 questo libro di Morandi (cfr LC, 563) conosceva direttamen­te l'opera recensita: cfr Rodolfo Morandi, Storia della grande in­dustria in Italia, Laterza, Bari 1931 [FG, C. carc., Turi III].
§111, Missiroli e la storia italiana moderna.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 19 (x), § 5, cfr in particolare pp. 39-42 (Q, 1985-87; già in R, 64-66).
1 Dei libri di Mario Missiroli qui citati Gramsci non conosceva di­rettamente, ma solo attraverso recensioni, il volume U Italia d'og-
i
d
2854
NOTE
QUADERNO 9 (XIV) §§ II2-17
2855

git Zanichelli, Bologna 1932. Il libro sul papa (che è del 1915, e non del 1917: 17 Papa in guerra, prefazione di Giorgio Sorel, Zanichelli, Bologna) era stato recensito da Gramsci nel «Grido del popolo» del 15 gennaio 1916 (cfr SG, 14-17); sono ricordate a memoria anche: La Monarchia socialista, Laterza, Bari 1914; Polemica liberale, Zanichelli, Bologna 1919; Opinioni cit; Il col­po di Stato, P. Gobetti ed., Torino 1924; La Repubblica degli accattoni, Zanichelli, Bologna s. d. (1917); Una battaglia perduta, Corbaccio, Milano 1924. Gramsci aveva invece in carcere: Amore e fame, La Voce An. Editrice, Roma 1928 [FG, C. carc., Turi I]; Date a Cesare (La polemica religiosa di Mussolini con documenti inediti) cit.
2 Questa citazione (dal volume citato di Missiroli, L}Italia d}oggì)
è ricavata da un articolo di Alberto Spaini, Il mito e l'eroe, Dal
Risorgimento a Mussolini, in «L'Italia letteraria», 5 giugno 1932
(anno iv, n. 23).
3 Cfr Quaderno 3 (XX), § 40 e nota 4, e Quaderno 7 (VII), § 44 e
nota 2.
4 Si allude all'articolo di Antonio Labriola, A proposito della crisi
del marxismo, pubblicato per la prima volta nel 1899 sulla «Ri­
vista italiana di sociologia» e ristampato in Appendice alla 2a ed.
(1902) del saggio Del materialismo storico. Dilucidazione preli­
minare: si tratta, come è noto, di una recensione polemica del vo­
lume di Thomas Masaryk, Die philosophischen und sociologischen
Grundlagen des Marxismus. Studien zur socialen Frage (cfr An­
tonio Labriola, Saggi sul materialismo storico, ed. cit., pp. 303-
319).
5 Anche questa citazione come quelle successive (dal volume di
Missiroli, Ultalia d'oggi) sono ricavate dall'articolo citato di Al­
berto Spaini.
§ 112. Vindustria italiana.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § no, nel citato testo C del Quaderno 19 {x), § 7, cfr in particolare pp. 50-52 (Q, 1995-96; già in MACH, 187-88).
1 Cfr Attilio Cabiati, // problema dei cantieri navali. Il problema attuale, in «Riforma Sociale», luglio-agosto 1932 (anno xxxix, n. 4), pp. 459-66; il passo citato è a p. 464.
§ 113. Pubblicazione di libri e memorie...
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 13: Pubblica­zione ed esame dei libri e delle memorie degli antiliberali e an Sfran­cesi nel periodo della Rivoluzione francese e di Napoleone e reazio­nari nel periodo del Risorgimento (Q, 2000; già in R, 130-31).
1 Si allude all'opera, conosciuta da Gramsci attraverso recensioni (cfr, ad esempio, quella di Adolfo Omodeo, in «La Critica», 20
\
settembre 1932, pp. 364-74) di Carlo Lovera e padre Ilario Rinie-ri s. J., Clemente Solaro della Margarita, 3 voli., Bocca, Torino 1931.
2 Sul Memorandum di Clemente Solaro della Margarita e sul Papa
di Joseph De Maistre cfr Quaderno 2 (XXIV), § 62, e Quaderno 6
(VIII), § 176.
3 La seconda parte di questo paragrafo trae spunto con ogni pro­
babilità da una rassegna bibliografica (a firma Z.) del «Marzoc­
co», 21 febbraio 1932 cit., nella rubrica 'Biblioteca di cultura';
questa rassegna si occupa, tra l'altro, del libro di Ranuccio Ra­
nieri ricordato da Gramsci.
§ 114. Merimée e il 48.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 16: Prospero
Merimée e il '48 italiano (Q, 2001-2; già in R, 169).
1 Di questa lettera di Merimée pubblicata nella «Revue des Deux Mondes» del 15 maggio 1932, Gramsci aveva avuto conoscenza attraverso la rubrica 'Marginalia' (Merimée e le giornate del giu­gno 1848) del «Marzocco», 29 maggio 1932 cit.
§ 115. La rivoluzione del 1831.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 19 (x), § 15 (Q, 2001; già in R, 182).
?
1 Le notizie di questo paragrafo sono ricavate dalla rubrica 'Mar­ginalia' (Un prezioso cimelio del Risorgimento tornato alla luce) del «Marzocco», 27 marzo 1932 (anno xxxvn, n. 13). Il volume di Arrigo Solmi a cui si allude è Ciro Menotti e Videa unitaria nelVinsurrezione del 1831, Società tipografica modenese, Mode­na 1931.
§116. Carlo Felice.

in un testo C del Quader-
[in un testo C del Quader-
]Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, no 19 (x), § 14 (Q, 2001; già in R, 182).
1 Tutte le notizie di questo paragrafo sono ricavate da una recen­sione (a firma Z.) al libro di Francesco Lemmi (Carlo Felice, Pa­ravia, Torino 1931), nel «Marzocco», 13 settembre 1931 (anno xxxvi, n. 37), cfr la rubrica 'Biblioteca di cultura1.
§ 117. Martino Beltrani Scalia, Giornali di Palermo nel 1848-1849.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 17 (Q, 2002; già in R, 169-70).
1 Tutte le notizie sono ricavate da una recensione apparsa nella stessa rubrica 'Biblioteca di cultura' (del numero citato del «Mar-
2856
NOTE
QUADERNO 9 (XIV) §§ 118-27
2857

zocco» del 13 settembre 1931) utilizzata anche per il prece­dente § 116.
§ 118, La posizione geopolitica dell'Italia. La possibilità dei blocchi.
Testo A: ripreso, con lo stesso titolo, in un testo C del Quader­no 19 (x), § 12 (Q, 1999-2000; inedito).
1 La citazione è tratta da un articolo di Virginio Gayda, U Italia nel Mediterraneo, in «Gerarchia», settembre 1932 (anno xn, n. 9), pp. j6i-66, cfr in particolare p. 764.
Termina con questo paragrafo il blocco di note sul Risorgimento italiano iniziato a p. 2845 (§ 89).
§ 119. Questioni scolastiche. Testo B (già in INT, 121-23).
1 Cfr Guido Ferrando, Nuove scuole nel vecchio mondo, in «Il
Marzocco», 13 settembre 1931 cit. Tutte le informazioni conte­
nute nel paragrafo sono riassunte e spesso riprese quasi alla let­
tera da questo articolo del Ferrando; i commenti di Gramsci sono
compresi tra parentesi.
2 Un richiamo al sistema Dalton è nella lettera di Gramsci alla mo­
glie del i° agosto 1932 (cfr LC, 654).
§ 120. Letteratura popolare.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 21 (xvn), § 2 (Q, 2110-12; già in LVN, 108-10).
1 Cfr Quaderno 7 (VII), § 49.
2 Cfr Aldo Sorani, Romanzieri popolari contemporanei, in «Il Mar­
zocco», 13 settembre 1931 cit.; nella prima citazione il corsivo
spaziato è di Gramsci.
§121. Argomenti di cultura. I grandi geni nazionali. Testo B (già in PP, 152).
1 Cfr Quaderno 8 (xxvm), § 138.
2 L'affermazione è ripresa dall'articolo di Adolfo Faggi, Il Goethe
e la vita del genio, in «Il Marzocco», 24 aprile 1932 (anno
xxxvii, n. 17): «[Dante] è stato per noi Italiani non meno di
quello che è stato il Goethe per i Tedeschi: anch'egli ci ha inse­
gnato come filosofo quello che noi dobbiamo credere, come poeta
quello che noi dobbiamo intuire, come uomo quello che noi dob­
biamo fare». Anche lo spunto generale di questo paragrafo è pro­
babilmente suggerito da quest'articolo, dove è citato tra l'altro
anche il libro di Emerson ricordato più avanti da Gramsci (cfr
Ralph Waldo Emerson, Uomini rappresentativi, Bocca, Torino
19293). Non è invece menzionato in questo articolo il libro di Carlyle, probabilmente citato da Gramsci a memoria: cfr Tho­mas Carlyle, Gli eroi, con prefazione di Enrico Nencioni, Barbera, Firenze 1897.
§122. Carattere cosmopolita della letteratura italiana. La poesia prò-venzale in Italia.
Testo B (già in INT, 35 nota 2).
1 Tutto il paragrafo è riassunto dall'articolo di Mario Pelaez, Storia Italiana in poesie provenzali, in «Il Marzocco», 7 febbraio 1932 (anno xxxvn, n. 6).
§ 123. Risorgimento.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 21: Il «mutuo insegnamento» (Q, 2009; già in R, 186).
1 Le notizie di questo paragrafo sono ricavate da un necrologio di Arturo Linacher nella rubrica 'Marginalia' del «Marzocco», io aprile 1932 (anno xxxvn, n. 15). Un altro accenno al principio del mutuo insegnamento è nel Quaderno 1 (XVI), § 46.
?
§124. Critica letteraria.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 23 (VI), § 6: Arte e cui-tura (Q, 2192-93; già in LVN, 9-10).
r
h
§125. Passato e presente. Testo B (già in PP, 128-29).
1 Cfr nota 1 al precedente § 46.
§ 126. Risorgimento.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 5, nel citato testo C del Quaderno 19 (x), § 23 (Q, 2009; già in LVN, 133).
1 Cfr Edmondo De Amicis, La vita militare. Bozzetti, Le Monnier, Firenze 1869 (probabilmente però Gramsci conosceva una edi­zione successiva). Sebbene il volume non sia conservato tra i libri del carcere è possibile che Gramsci lo abbia avuto per le mani scrivendo questo Quaderno.
§ 127. Risorgimento.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 19 (x), § 5, cfr in particolare pp. 42-44 (Q, 1987-89; già in R, 66-67).

QUADERNO 9 (XIV) §§ 128-41
[QUADERNO 9 (XIV) §§ 128-41
]2858 NOTE
§ 128. Catolicismo.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 16 (xxn), § 19: Il me­dico cattolico e Vammalato (moribondo) acattolico (Q, 1887-88; già in MACH, 299-300).
1 La recensione (anonima) al libro citato di Luigi Scremin è nella «Civiltà Cattolica», 19 novembre 1932 (anno lxxxiii, vol. IV), pp. 381-83. Il corsivo è del recensore, lo spaziato è di Gramsci.
§ 129. Risorgimento. Il nodo storico 1848-49.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 19 (x), § 22: Correnti popolaresche (Q, 2009; già in R, 185).
1 L'interesse di Gramsci per questo libro di Nicola Valdimiro Testa è probabilmente giustificato da alcuni spunti contenuti in una re­censione della «Civiltà Cattolica», 19 novembre 1932 cit., pp. 374-75, da cui è anche ricavata l'indicazione bibliografica. Un al­tro studio dello stesso autore sullo stesso argomento era stato se­gnalato da Gramsci nel Quaderno 7 (VII), § 108.
§ 130. Passato e presente. Testo B (già in PP, 8).
§ 131. Passato e presente. Testo B (già in PP, 103).
§ 132. Argomenti di cultura.
Testo A: ripreso, per la prima parte, in un testo C del Quader­no 13 (xxx), § 26: Egemonia politico-culturale (Q, 1618; già in MACH, 168); per la seconda parte in un testo C del Quader­no 23 (VI), § 7: Neolalismo (Q, 2193-95; già in LVN, 24-26).
§ 133. Machiavelli. Il cesarismo.
Testo A: ripreso, insieme al successivo § 136, in un testo C del Qua­derno 13 (xxx), § 27: Il Cesarismo, cfr in particolare pp. 193-20 (<2,1619-21; già in MACH, 58-59).
1 Per questa analogia cfr Quaderno 1 (XVI), § 44, ultima parte (p.42).
§ 134, Letteratura italiana. Pirandello. Testo B (già in LVN, 52-53).
1 Cfr Quaderno 6 (VIII), § 26.
§135. Letteratura nazionale-popolare. Gli «umili».

§ 3: Gli
[§ 3: Gli
]Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 21 (xvn), «umili» (Q, 2112; già in LVN, 72).

2859
§136. Machiavelli. Il cesarismo.
Testo A: ripreso, insieme al precedente § 133, nel citato testo C del Quaderno 13 (xxx), § 27, cfr in particolare pp. 20 - 20a (Q, 1621-22; già in MACH, 59-61).
§ 137. Argomenti di cultura. Sullo sviluppo della tecnica militare. Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 28: Sullo sviluppo della tecnica militare (Q, 1622-23; già in MACH, 152-53).
§ 138. Passato e presente. Testo B (già in PP, 131).

1
[1
]Athos Lisa, compagno di carcere di Gramsci a Turi. Nell'aneddoto su Giustino Fortunato qui riferito, lo stesso Gramsci, insieme a Guido Miglioli, sarebbe stato uno dei due uomini «veramente pericolosi» in Italia, Il Lisa, liberato per amnistia agli inizi del 1933, stese un rapporto per il centro del PCI, reso noto nel 1964 con il titolo Discussione politica con Gramsci in carcere, in «Ri­nascita», 12 dicembre 1964 (anno xxi, n. 49), prefazione di Franco Ferri.
2 In realtà in questo volume già citato di Prezzolini non è riportata
nessuna lettera di Giustino Fortunato; forse Gramsci intendeva
qui riferirsi all'episodio già ricordato nel Quaderno 1 (XVI), § 43,
p. 26 (cfr nota 8).
3 Cfr nota 6 al Quaderno 7 (VII), § 13.
§ 139. Gli intellettuali. Testo B (già in INT, 71-72).
1 Uno spunto per questo paragrafo, insieme alla indicazione biblio­grafica dell'opera di Salvador De Madariaga, è ricavata probabil­mente dalla recensione di Guido De Ruggiero, in «La Critica», 20 novembre 1932 (anno xxx, fase. VI), pp. 441-45.
§ 140. Sulla civiltà inglese. Testo B (già in INT, 76-77).
1 Queste notizie sono ricavate da un articolo di Diego Angeli, /.-/. Jusserand e la sua opera, in «Il Marzocco», 9 ottobre 1932 (anno xxxvn, n. 41).
§ 141. Passato e presente. Caratteri del popolo italiano. Testo B (già in PP, 12-13).
1 Cfr Daniele, D'Annunzio politico cit.: cfr Quaderno 1 (XVI), § 81
e nota 1.
2 Sul culto provinciale dell'intelligenza cfr anche il precedente § ^6.
286o
NOTE

§ 142. Machiavelli. Volontarismo e «massa sociale».
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 13 (xxx), § 29: Volon­tarismo e masse sociali (Q, 1623-24; già in R, 197-98).
1 Cfr Roberto Michels, Il proletariato e la borghesia nel movimento
socialista italiano, Bocca, Torino 1908. Il volume, che Gramsci
certamente conosceva ma che non aveva in carcere, è qui ricordato
a memoria.
2 Amadeo Bordiga (Gottlieb = Amadeo).
QUADERNO IO (XXXIIl)

i
Parte I. Punti di riferimento per un saggio su B. Croce.
Sommario.
Testo C (già in MS, 171, 176, 177, 179, 181,184, 187, 190,192, 195, 198, 201): ripreso, in forma schematica, da alcuni testi A del Qua­derno 8 (xxvin), §§ 225, 227, 233, 236, 240, che sono anche utiliz­zati e sviluppati nei paragrafi successivi di questo Quaderno. I passi tra parentesi quadre sono integrazioni aggiunte a margine in un pe­riodo successivo (probabilmente nel 1935). Le note che seguono si ri­feriscono a tali aggiunte, mentre per il resto si rinvia alle note relative ai paragrafi successivi, dove i punti di questo sommario sono svilup­pati.

Cfr il paragrafo introduttivo (Alcuni criteri generali metodici per la critica della filosofia del Croce) della parte II di questo stesso Quaderno.
Cfr la parte II di questo stesso Quaderno, § 59.1.
Si tratta del passo (nel nostro testo tra parentesi quadre) aggiun­to alla fine del punto n di questo Sommario.
Il saggio di De Sanctis La Nerina di Giacomo Leopardi non è compreso nei tre volumi, posseduti da Gramsci, dell'edizione ci­tata dei Saggi critici, a cura di P. Arcari; è possibile che questo saggio sia qui citato sulla base di una citazione indiretta.
In realtà i quattro articoli (non firmati) della «Civiltà Cattolica» sulla Storia d'Europa di Croce erano apparsi tutti nel 1932, e precisamente nei numeri del 7 maggio, 18 giugno, 16 luglio, 6 ago­sto 1932 (anno lxxxiii, vol. II, pp. 209-23, 521-34; vol. Ili, pp. 103-19, 209-24), rispettivamente con i seguenti titoli: «Il feno­meno» antifilosofico e antireligioso di Benedetto Croce7 Filosofia e «Religione della libertà» di Benedetto Croce (per il secondo e terzo articolo), «Le fedi religiose opposte» al liberalismo di Be­nedetto Croce. La notizia che il libro di Croce era stato messo al­l'Indice era data nello stesso numero della «Civiltà Cattolica» in cui era pubblicato il quarto articolo (6 agosto 1932, p. 289).
Cfr Benedetto Croce, La grazia e il libero arbitrio, in «La Criti­ca», 20 marzo 1930 (anno xxviii, fase. II), pp. 157-60; Id., Un
2862
NOTE
?
QUADERNO IO (XXXIII) I, §§ 1-2
2863

calvinista italiano: Il Marchese di Vico Galeazzo Caracciolo, in «La Critica», 20 marzo, 20 maggio, 20 luglio, 20 settembre 1933 (anno xxxi, fase. II-III-IV-V), pp. 81-104, 161-78, 251-65, 321-339-
7 Cfr Enzo Tagliacozzo, In memoria di Antonio Labriola (nel tren­
tennio della morte), in «La Nuova Italia», 20 dicembre 1934 (an­
no v, n. 12), pp. 402-6; 20 gennaio 1935 (anno vi, n. 1), pp. 16-20,
8 Cfr Edmondo Cione, La logica dello storicismo, Memoria letta
all'Accademia di scienze morali e politiche della Società Reale
di Napoli, Napoli 1933. Dalla recensione (di A. Corsano) del­
la «Nuova Rivista Storica», gennaio-febbraio 1935 (anno xix,
fase. I), pp. 132-34, qui ricordata da Gramsci, non risulta trattarsi
di un estratto dell'Accademia di Scienze morali e politiche di Na­
poli; l'indicazione si trova invece in una recensione di Benedetto
Croce in «La Critica», 20 settembre 1933 cit., pp. 375-76, che
Gramsci probabilmente aveva vista pur non avendola qui pre­
sente.
9 Cfr «La Critica», 20 maggio 1935 (anno xxxin, fase. III), pp.
221-22.
§ 1. Atteggiamento del Croce durante la guerra mondiale.
Testo C (già in MS, 173-74): è utilizzato il citato testo A del Qua­derno 8 (xxvin), § 225: Punti per un saggio su B. Croce, cfr in par­ticolare p. 74 (Q, 1082).
1 Dalla lettera a Tania del 18 aprile 1932 (LC, 607-9) - dove sono
svolti in termini assai simili gli argomenti di questo paragrafo e
dei due successivi - risulta che Gramsci non aveva in carcere que­
sto volume di Croce (Pagine sulla guerra, 2* ed. cit.), ma aveva
letto a suo tempo gli scritti ivi raccolti a mano a mano che erano
stati pubblicati nei vari periodici (cfr anche LC, 610 nota 2).
2 II significato di questa citazione, annotata da Gramsci, in forma
monca e allusiva, è chiarito dal seguente contesto: «... nel campo
che ora consideriamo, accanto agli uomini di azione, ai politici, ai
guerrieri, ai capitani delle industrie e dei commerci, e anche ai fac­
cendieri, ai maneggioni, alla gente di pochi scrupoli e pronta a
rendere i corrispondenti servigi, accanto, insomma, alla gente va­
riamente mondana dalla più alta alla più bassa, dai dominatori ai
servi, dall'aristocrazia al canagliume, si trovano gli uomini di
Chiesa, che sorreggono i deboli, rimbrottano e condannano e ana-
temizzano gli oppressori, richiamano le anime all'eterno e a Dio,
mitigano i feroci contrasti, li indirizzano al bene, adorano e pre­
gano e annunziano e preparano le vie del Signore. Uomini di Chie­
sa, che qui bisogna intendere, come la Chiesa stessa, in senso
ideale, e che nella società moderna e laica sono rappresentati dai
cultori del vero, dagli educatori di sé e di altrui, dai custodi degli
ideali, da quanti, al pari dei sacerdoti delle religioni, hanno cura
di anime» (Croce, Etica e politica cit., p. 343).
3 La citazione non è testuale; si tratta di una reminiscenza di Croce
in Materialismo storico ed economia marxistica cit., p. 141: «Se
il pericolo, dal timore del quale sembra compreso e agitato il La­
briola, che una qualsiasi crisi del marxismo, o l'annunzio di essa,
possa essere adoprato da coloro che hanno interesse a sviare e a
far disperdere il moto proletario, esiste davvero, provideant con-
sules».
4 Cfr Quaderno 6 (VIII), § 107 e nota 1.
5 Durante la guerra Jacques Mesnil aveva pubblicato estratti di ar­
ticoli di Croce sul «Mercure de France». Un articolo del Mesnil
su Croce è citato nel volume di Giovanni Castellano, Introduzio­
ne allo studio delle opere di Benedetto Croce, Laterza, Bari 1920
[FG, C. carc., Turi II], pp. 238-39. Qui però il riferimento di
Gramsci è da mettere in relazione con una corrispondenza di
Jacques Mesnil pubblicata sull'«Humanité» del 14 marzo 1922
(Les thèses originales du P.C. italien), in cui si sosteneva che nelle
Tesi di Roma (scritte da Bordiga) si sentiva l'influenza della filo­
sofia di Croce. Sulle Tesi di Roma cfr nota 1 al Quaderno 9
(xiv), § 63.
6 Cfr Quaderno 6 (VIII), § 141.
§ 2. Croce come leader intellettuale...
Testo C (già in MS, 176): è utilizzato il citato testo A del Quader­no 8 (xxvm), § 225, cfr in particolare p. 74 (Q, 1082).
1 Cfr Lettere di Georges Sorel a B. Croce, in «La Critica», 20 set­
tembre 1927 (anno xxv, fase. V), p. 311. Cfr, sullo stesso argo­
mento, la lettera di Gramsci a Tania del 18 aprile 1932: «Il
Bernstein ha scritto egli stesso di essere stato indotto a rielabo­
rare il suo pensiero filosofico ed economico dopo aver letto i saggi
del Croce» [LC, 609).
2 La pubblicazione delle citate Lettere di Georges Sorel a B. Croce,
iniziata nella «Critica» del 20 gennaio 1927 (anno xxv, fase. I),
fu proseguita, con qualche interruzione, nei fascicoli successivi,
e fu conclusa nel fascicolo del 20 maggio 1930 (anno xxvm,
fase. III).
3 Cfr Croce, Materialismo storico ed economia marxistica cit.; Con­
versazioni critiche, serie I cit., pp. 279-326.
4 Si tratta forse dell'intervista raccolta da Giovanni Castellano e
pubblicata, con il titolo Massoneria e socialismo, in «La Voce»,
24 novembre 1910 (anno 11, n. 50), ristampata in Croce, Cultura
e vita morale cit., pp. 143-50. È probabile però che Gramsci in­
tendesse alludere all'altra intervista di Croce, pubblicata in «La
Voce», 9 febbraio 1911 (anno ni, n, 6), con il titolo La morte del
socialismo, a firma Falea di Calcedonia, e ristampata nello stesso
volume cit. Cultura e vita morale, pp, 150-59.
5 All'influenza di Croce sulla storiografia economico-giuridica
2864 NOTE
Gramsci accenna anche nella lettera a Tania del 2 maggio 1932 (cfr LC, 615).
§ 3. Elaborazione della teoria della storia etico-politica. .Testo C (già in MS, 177-78): è utilizzato uno spunto del citato te­sto A del Quaderno 8 (xxvm), § 22^, cfr in particolare p. 74 (Q, 1082).

Cfr Benedetto Croce, Teoria e storia della storiografia, 3* ed. ac­cresciuta Laterza, Bari 1927 [FG, C. Care, Turi I]. Le prime due edizioni di questo libro sono del 1916 e del 1919. Da un giudizio che Gramsci dava di quest'opera richiedendo la 3a ed. (cfr LC, 157), risulta che egli conosceva già una delle edizioni precedenti. Il volume è in una lista di libri consegnati a Carlo l'u novem­bre 1929, secondo un appunto del Quaderno 1 (XVI), p. 93 (cfr anche LC, 283).
2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 132.
3 Con il titolo di Storia e Antistoria, come risulta dal § 41.IX della
parte II di questo stesso Quaderno, Gramsci allude alla comu­
nicazione presentata da Croce al VII Congresso internazionale di
filosofia di Oxford, raccolta nell'opuscolo: Punti di orientamento
della filosofia moderna. Antistoricismo, Due letture ai Congressi
internazionali di filosofia di Cambridge (Mass.) 1926 e di Oxford
1930, Laterza, Bari 1931 [FG, C. carc., Turi III]. Su questo opu­
scolo cfr LC, 563.
4 Cfr nota 3 al Quaderno 4 (XIII), § 15.
5 Cfr Luigi Einaudi, Dei concetti di liberismo economico e di bor­
ghesia e sulle origini materialistiche della guerra, in «La Riforma
Sociale», settembre-ottobre 1928 (anno xxxv, fase. 9-10), pp.
^01-16; Dei diversi significati del concetto di liberismo economico
e dei suoi rapporti con quelli di liberalismo, ivi, marzo-aprile 1931
(anno xxxviii, n. 2), pp. 186-94. Il primo articolo è una rassegna
di diverse pubblicazioni del Croce, mentre il secondo si occupa
dei capitoli introduttivi della Storia d'Europa; i due articoli sono
stati poi raccolti, con diverso titolo, in Luigi Einaudi, Il buongo­
verno, Laterza, Bari 1954, pp. 187-218.
5 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 157.
' Cfr Ivanoe Bonomi, Le vie nuove del socialismo, Sandron, Paler­mo 1907; con ogni probabilità Gramsci aveva letto a suo tempo questo libro del Bonomi, ma non aveva avuto modo di rivederlo in carcere. Non vi sono nel libro riferimenti a Croce.
Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 157. 9 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 157.
§ 4. Elementi della relativa popolarità del pensiero del Croce... Testo C (già in MS, 179-80): è utilizzato il citato testo A del Qua­derno 8 (xxvm), § 22^, cfr in particolare p. 74 (Q, 1082).


2865
[2865
]QUADERNO IO (xXXIIl) I, §§ 3-7
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvm), § 225.
2 Cfr Croce, Eternità e storicità della filosofia cit., pp. 81-86.
3 Gli stessi argomenti di questo paragrafo sono svolti nella lettera
a Tania del 25 aprile 1932 (cfr LC, 612-13).
§ 5. Croce e la religione.
Testo C (già in MS, 181-83): sono utilizzati due testi A del Qua­derno 8 (xxvm), § 225 cit., e § 233 (Q, 1082-83, 1087).
1 Cfr nota 7 al Quaderno 7 (VII), § 1.
2 Per il libro dell'Olgiati su Marx - che con ogni probabilità era
stato letto da Gramsci prima dell'arresto - cfr nota 4 al Qua­
derno 7 (VII), § 33; l'altro volume - conservato invece tra i libri
del carcere è: Emilio Chiocchetti, La filosofia di Benedetto Cro­
ce, 3a ed. riveduta e ampliata, Soc. ed. «Vita e pensiero», Mila­
no 1924 [FG, C. carc., Turi III].
3 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvm), § 233.
4 Cfr Quaderno 8 (xxvm), § 105.
5 Cfr nota 2 al Quaderno 8 (xxvm), § 225.
6 Cfr Quaderno 8 (xxvm), § 220 e nota 1.
7 Cfr Aldo Ferrabino, L'Europa in utopia, in «Nuova Antologia»,
i° aprile 1932 cit., p. 348: «Impero senza genio e senza promesse,
la Germania non ebbe profeta di palingenesi che il Marx (israe­
lita): ma la profezia, attraverso assai giravolte, concludeva in una
totale erosione dello Stato, e dunque era nel suo fondo un'accusa
che allo Stato germanico muovevano le forze da esso non com­
prese, e una prova dell'autorità e del credito di cui era privo».
§ 6. Croce e la tradizione storiografica italiana.
Testo C (già in MS, 184-86): è utilizzato il citato testo A del Qua­derno 8 (xxvm), § 225, cfr in particolare p, 74bis (Q, 1083).
1 Cfr nota 3 al Quaderno 8 (xxvm), § 225, e Quaderno 9
(xiv), §97,pp. 73HS-74.
2 Di questa formula del Quinet Gramsci si era già occupato nel
Quaderno 8 (xxvm), § 25.
3 Cfr Quaderno 8 (xxvm), § 53.
§ 7. Definizione del concetto di storia etico-politica.
Testo C (già in MS, 187-89): sono utilizzati spunti di due testi A del Quaderno 8 (xxvm), §§ 227 e 233 (Q, 1084, 1087).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 7 (VII), § 9.
2 Cfr Numa-Denis Fustel de Coulanges, La città antica, 2 voli., La­
terza, Bari 1925. Gramsci conosceva però la precedente tradu-

17
itick


NOTE
[NOTE
]2866
zione italiana di quest'opera, che è conservata tra i suoi libri sprovvisti di timbro carcerario: cfr Id., La città antica. Studio sul culto, il diritto, le istituzioni della Grecia e di Roma, Vallecchi, Firenze 1924 [FG].
3 Cfr Benedetto Croce, Contributo alla critica di me stesso, Laterza, Bari 1926 [FG, C. carc., Turi II], p. 75. Questo saggio autobio­grafico di Croce era stato poi ristampato in Etica e politica cit., pp. 363-4ii-
§ 8. Trascendenza - teologia - speculazione.
Testo C (già in MS, 190-91): è utilizzato un testo A del Quader­no 8 (xxviii), § 224 (Q, 1081-82).
1 Gramsci si riferisce qui in particolare al seguente passo della let­tera pubblicata da «La Nuova Italia» sulla polemica di Croce con Lunacarskij, ricordata nel Quaderno 7 (VII), § 1: «Debbo poi osservare al Signor Lunatcharsky, che contrariamente alla sua credenza che il materialismo storico sia una concezione antimeta­fisica e sommamente realistica, quella dottrina è, peggio che me­tafisica, addirittura teologica, dividendo l'unico processo del reale in struttura e soprastruttura, noumeno e fenomeno, e ponendo sulla base come noumeno un Dio ascoso, l'Economia, che tira tutti i fili e che è la sola realtà nelle apparenze della morale, della religione, della filosofia, dell'arte, e via dicendo».
?
S 9. Paradigmi di storia etico-politica.
Testo C (già in MS, 192-94): è utilizzato un testo C del Quaderno 8 (xxviii), § 236 (Q, 1088-89).
1 Due di questi libri di Benedetto Croce, La Storia del Regno di
Napoli, e La rivoluzione napoletana del 1799, non sono conser­
vati tra i libri del carcere, ma è probabile che Gramsci li abbia
avuti a Turi almeno per qualche tempo e che in seguito siano an­
dati smarriti.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 8 (xxviii), § 236.
§ 10. La libertà come identità di storia (e di spirito) e la libertà co­me religione-superstizione...
Testo C (già in MS, 195-97): è utilizzato un testo A del Quaderno 8 (xxviii), § 112 (Q, 1007).
1 Cfr nota 2 al Quaderno 8 (xxviii), § 112.
2 Per i motivi sviluppati in questo paragrafo cfr anche la lettera a
Tania del 9 maggio 1932 (LC, 618-21).
3 L'osservazione è da ricondurre a quanto è detto sullo stesso ca­
pitolo di Etica e politica nel Quaderno 6 (VIII), §§ 81 e 139.
QUADERNO IO (XXXIIl) I, §§ 8-11 2867
§ 11. Si può dire, tuttavia, che nella concezione del Croce... Testo B (già in MS, 198-200).
1 Cfr Croce, Storia della storiografia italiana nel secolo decimonono
cit., vol. II, pp. 217-52 (cap. xvn: Il materialismo storico e il ri­
sveglio della storiografia filosofica-, cap. xvm: La storiografia eco-
nomico-giuridica come derivazione del materialismo storico).
2 Cfr nota 8 al Quaderno 7 (VII), § 1.
3 Nel corsivo qui ricordato da Gramsci, apparso come premessa re­
dazionale al testo citato di Croce e a un altro brano di Armando
Carlini (Due inviti alla meditazione, in «La città futura», Nu­
mero unico pubblicato dalla Federazione Giovanile Socialista Pie­
montese, Torino, 11 febbraio 1917), si legge: «Occorre spesso ai
giovani nella discussione, di dover rispondere a delle obbiezioni
che si riferiscono ai problemi ultimi dell'esistenza. Gli avversari
sanno che questi problemi sono di quelli che fanno tremare le ve­
ne e i polsi anche al logico più consumato. Appunto perciò li pro­
pongono, per tentare di confondere e di far tacere anche laddove
nella polemica essi rimarrebbero immancabilmente schiacciati. Ri­
produciamo due brani in proposito. Il primo è di Benedetto Cro­
ce, il più grande pensatore d'Europa in questo momento, ed è
stato pubblicato l'anno scorso nella rivista "La Critica" diretta
dal Croce stesso. Il secondo è di Armando Carlini, ed è un fram­
mento del libretto Avviamento allo studio della filosofia, che si
consiglia vivamente di leggere e di meditare (fa parte della colle­
zione "Scuola e vita", editore Battiato, e costa una lira). La diffi­
coltà delle risposte che si possono dare a certe domande, non au­
torizza nessuno a porle per creare il turbamento negli spiriti;
[una riga e mezza incomprensibile). Ai giovani consigliamo la
meditazione. Ogni domanda può avere la sua risposta. Basta per­
ciò riflettere. Nella discussione ci si deve trincerare in questi casi
dietro la difficoltà che a rispondere a certe domande hanno sentito
anche i grandi pensatori. Se si volesse far supporre di poter ri­
spondere vittoriosamente a ogni obbiezione, si sarebbe semplice­
mente dei vanitosi vuoti e insulsi».
Non pare quindi che in questo corsivo sia stato affrontato di­rettamente il problema accennato in questo passo dei Quaderni, sul significato che la filosofia crociana poteva avere in rapporto a una ripresa del marxismo. L'impostazione di tale problema poteva tuttavia essere implicita nel «tendenziale crocianesimo» di Gram­sci in quel periodo. Inoltre, per valutare le importanti conseguen­ze che Gramsci aveva tratto a suo tempo dalla lettura dello scritto di Croce, Religione e serenità, è da ricordare la testimonianza di un breve brano non firmato, ma quasi certamente di Gramsci, pubblicato nel «Grido del popolo» del 5 gennaio 1918, in calce al noto articolo La rivoluzione contro il «Capitale»: «Nessuna cosa può essere sostituita se i novatori non hanno a loro disposi­zione qualche cosa di sostituibile. La religione è una necessità.
2868
NOTE
QUADERNO IO (xXXIIl) I, §§ I2-I3-II, §§ I-4
2869

Non è un errore. Rappresenta la forma primordiale e istintiva dei bisogni metafisici dell'uomo. I socialisti devono sostituire la reli­gione con la filosofia. Quindi devono avere una filosofia».
h
4 Si tratta di un argomento su cui Gramsci torna più volte. Un pri­mo accenno all'atteggiamento di Croce verso De Man è già nel Quaderno i (XVI), § 132.
§ 12. Da tutto ciò che è detto precedentemente... Testo B (già in MS, 201-2).
1 Cfr la lettera a Tania del 2 maggio 1932: «In verità non si capi­sce perché il Croce creda alla capacità di questa sua impostazio­ne della teoria della storia di liquidare definitivamente ogni filoso­fia della praxis. - È avvenuto proprio che nello stesso periodo in cui il Croce elaborava questa sua sedicente clava, la filosofia della praxis, nei suoi più grandi teorici moderni, veniva elaborata nel­lo stesso senso e il momento dell'"egemonia" o della direzione culturale era appunto sistematicamente rivalutato in opposizione alle concezioni meccanicistiche e fatalistiche dell'economismo. È stato anzi possibile affermare che il tratto essenziale della più moderna filosofia della praxis consiste appunto nel concetto sto­rico-politico di "egemonia"» (LC, 616). Altri accenni alla teoria leniniana dell'egemonia sono nel Quaderno 4 (XIII), § 38 (cfr in particolare pp. 74 - 74DÌS), e nel Quaderno 7 (VII), §§ 33 e 35.
§13. Note.
Testo C (già in MS, 203-4): sono utilizzati i testi A del Quaderno 8 (xxvni), SS 223, 226, 227, 240 (Q, 1081,1083-84,1091).
1 Gramsci rinvia qui a una nota critica del Croce, Il Prof. Loria e
il marxismo (in Conversazioni critiche, serie I cit., pp. 291-94),
scritta originariamente come recensione del libro di Achille Loria,
Marx e la sua dottrina (Sandron, Palermo 1902).
2 Cfr nota ral Quaderno 8 (xxvin), S 226.
3 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 89.
4 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvni), S 207.
5 Cfr nota 2 al Quaderno 8 (xxvm), S 240.
6 Cfr Giolitti, Memorie della mia vita cit.; a p. 615 del secondo
volume è riprodotta una lettera di saluto a Giolitti scritta da Cro­
ce e firmata da tutti i ministri dell'ultimo ministero Giolitti in oc­
casione delle dimissioni del ministero; per le memorie di Salan-
dra, cfr Antonio Salandra, L'intervento (1915). Ricordi e pen­
sieri,.Mondadori, Milano 1930 [FG, C. carc., Turi II]; a pp. 320-
321 è riportata una lettera scritta da Benedetto Croce a Giustino
Fortunato il 9 giugno 1915 per congratularsi per il discorso te­
nuto al Campidoglio da Salandra in occasione dell'intervento del­
l'Italia in guerra.
Parte II. La filosofia di Benedetto Croce.
Alcuni criteri generali metodici per la critica della filosofia del Croce. Testo B (già in MS, 171-72).
1 Cfr Francesco Flora, Croce, Edizioni Athena, Milano 1927 [FG, C. carc., Turi II] (la richiesta di questo volumetto è in una lettera del 3 giugno 1929: cfr LC, 279); Castellano, Introduzione allo studio delle opere di Benedetto Croce cit. Per il Contributo alla critica di me stesso cfr la nota 3 al S 7 della parte I di questo stesso Quaderno.
S 1. Come si può impostare per la filosofia del Croce... Testo B (già in MS, 215-17).
1 Cfr Quaderno 1 (XVI), S 152 e nota 1.
2 Cfr nota 4 al Quaderno 4 (XIII), S 15.
3 Cfr nota 2 al Quaderno 7 (VII), § 1.
4 Si allude qui alla recensione di Benedetto Croce al primo volume
della Historiscb-kritiscbe Gesamtausgabe di Karl Marx e Fried­
rich Engels, in «La Critica», 20 novembre 1930 (anno xxvm,
fase. VI), pp. 455-56.
5 Cfr Croce, Capitoli introduttivi di una storia dell'Europa nel se­
colo decimonono cit., pp. 32-35.
6 Cfr nota 3 al Quaderno 4 (XIII), S 15.
7 Cfr «La Critica», 20 settembre 1926 (anno XXIV, fase. V), pp.
289-91 (recensione di Benedetto Croce a René Fulòp-Miller, Geist
und Gesicht des Bolschevismus. Darstellung und Kritik des kul-
turellen Lebens in Sowiet-Russland, Amalthea Veri., Wien 1926).
Per la traduzione italiana di questo libro di Fùlop-Miller cfr no­
ta 2 al Quaderno 6 (VIII), S 133.
S 2. Identità di storia e filosofia. Testo B (già in MS, 217-18).
1 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), S 56.
2 Cfr nota 5 al Quaderno 8 (xxvm), § 208.
S 3. Croce e Bernstein. Testo B (inedito).
1 La stessa citazione di questa lettera di Sorel a Croce è nella par­te I, S 2 di questo stesso Quaderno.
S 4. Croce e Hegel. Testo B (inedito).


QUADERNO IO (XXXIII) II, §§ 5-II
§ 9. Introduzione allo studio della filosofia. e immanenza storicistica o realistica.
Testo B (già in MS, 90-91).
[QUADERNO IO (XXXIII) II, §§ 5-II
§ 9. Introduzione allo studio della filosofia. e immanenza storicistica o realistica.
Testo B (già in MS, 90-91).
]
NOTE
[NOTE
]2870
1 L'articolo di Guido Calogero, da cui è tratta questa citazione, era già stato segnalato da Gramsci nel Quaderno 6 (VIII), § 143. Il passo citato è alle pp. 412-13 del fascicolo cit. della «Nuova An­tologia».
§ 5. Scienza della politica. Testo B (già in MS, 25^).
1 Cfr Croce, Etica e politica cit., p. 341: «Vi sono tempi nei quali par che tutto sia forza e politica, tutto sia utilità e travaglio, tem­pi di povertà e stenti o di frenetico mammonismo, di tirannia e di servitù nei quali certamente lo spirito morale e religioso, al pari di quello poetico e speculativo, respira male. Ma, pure respirando male, quello spirito non è mai assente e inoperoso; e la stessa em­pirica prevalenza dell'elemento politico, dello "Stato" sulla "Chie­sa", è da interpretare come la formazione di qualcosa che la Chiesa, sempre trionfante, si assoggetterà e volgerà ai suoi fini. E per questo, com'è noto, gli storici piagnoni hanno sempre torto, cioè hanno il torto di non essere storici» (il passo è tratto dal ca­pitolo, più volte ricordato da Gramsci, Stato e Chiesa in senso ideale e loro perpetua lotta nella storia).
§ 6. Introduzione allo studio della filosofia. Testo B (parzialmente in MS, 40 e 140).
1 Cfr Quaderno 4 (XIII), § 38 e nota 1.
2 Cfr Quaderno 8 (xxviii), § 217, e Quaderno 11 (xviii), § 57.
3 La postilla di Croce II «Filosofo» è compresa nel volumetto cit.
Eternità e storicità della filosofia, pp. 81-84; ^a battuta del giorna­
lista ricordata da Gramsci è alle pp. 8^-86.
§ 7. Identificazione di individuo e Stato. Testo B (già iti MS, 276-77).
1 Gramsci aveva qui presente probabilmente gli scritti di Ugo Spi­
rito e Arnaldo Volpicelli apparsi nel corso del 1932 nella rivista
«Nuovi Studi di Diritto, Economia e Politica»; cfr in particolare
l'articolo citato più avanti, Individuo e Stato nella concezione
corporativa, in rivista cit., marzo-maggio 1932 (vol. V, fase. 2),
pp. 84-93 (e iltesto della relazione presentata al II Convegno di
studi sindacali e corporativi, Ferrara, maggio 1932).
2 Cfr Quaderno 8 (xxvm), § 61 e nota 1.
§ 8. Libertà e «automatismo» [o razionalità]. Testo B (già in MS, 277).
2871
Immanenza speculativa

Cfr Lenin, Tre fonti e tre parti integranti del marxismo, in Opere complete, vol. XIX, trad. it. Editori Riuniti, Roma 1967, pp. 9-14. Questo scritto di Lenin (che è del 1913) era già stato pubblicato in una prima traduzione italiana, nota a Gramsci, in «l'Unità» del 24 ottobre 192^, con il titolo Le tre sorgenti e le tre fonti co­stitutive del marxismo: un preannuncio di questa pubblicazione è già su «L'Ordine Nuovo» del i° aprile 1924 (anno 1, serie III, n. 3-4).
2 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 44, p. 39 (e nota 32), § 151, p. 97;
Quaderno 3 (XX), § 48, p. 29DÌS; Quaderno 4 (XIII), § 3, p.
44bis, § 42, p. 76; Quaderno 8 (xxvni), § 208, p. 65.
3 Gli argomenti di questo paragrafo sono svolti anche nella lettera
a Tania del 30 maggio 1932 {LC, 628-30).
§10, Introduzione allo studio della filosofia. Testo B (già parzialmente in MS, 91).
1 Cfr, in questo stesso Quaderno, parte I, § 11.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 56.
§11. Punti di riferimento per un saggio su B. Croce. Testo B (già in MS, 255).
1 Cfr «Critica Fascista», 15 maggio 1932 (anno x, n. io), p. 191, nella rubrica 'Dogana* (Positivismo di ritorno?). L'inchiesta a cui accenna Gramsci era stata pubblicata con il titolo Inchiesta sulla nuova generazione dalla rivista «Il Saggiatore» nei fascicoli di marzo-dicembre 1932 (anno in, nn. 1-10). La risposta di Mario Missiroli, ripresa nel numero citato di «Critica Fascista», era ap­parsa nel fascicolo di aprile (n. 2). Le altre risposte all'inchiesta sono di Francesco Orestano, Paolo Orano, Julius Evola, Pietro De Francisci, Margherita Sarfatti, Erminio Troilo, Carlo Formichi, Adriano Tilgher, Sante De Sanctis, Ugo D'Andrea, Ettore Mar­roni, Giacomo Tauro, Ernesto Codignola, Corrado Alvaro, Anto­nio Ànile, Giuseppe Antonio Borgese, Giuseppe Bottai, Agostino Gemelli, Giulio Bertoni, Filippo Tommaso Marinetti, Massimo Bontempelli, Filippo Burzio, Bonaventura Tecchi, Ugo Betti, Pie­tro Maria Bardi. Le conclusioni redazionali dell'inchiesta furono pubblicate da «Il Saggiatore» nel fascicolo di gennaio 1933 (an­noili, n. 11).

1
Sullo stesso argomento cfr Quaderno 8 (xxvm), §§ 128 e 216
2&72 NOTE
§ 12. Introduzione allo studio della filosofia.
Testo C (già in MS, 39): è utilizzata una parte del testo A del Qua­derno 4 (xin), § 38, cfr in particolare pp. 74 - 74HS (Q, 464-65).
1 Cfr nota 6 al Quaderno 4 (XIII), § 15.
§ 13. Introduzione allo studio della filosofia. Testo B (già in MS, 43-44).
1 Cfr Marx, (Euvres philosophiques cit., tomo II, p. 224 (Engels-Marx, La sacra famiglia cit., a cura di Aldo Zanardo, p. 165).
*
§ 14. Punti di riferimento per un saggio su B. Croce. Testo B (già in MS, 250-52).
1 Cfr ad esempio, Arnaldo Volpicela, L'enciclica pontificia e il
problema dello Stato moderno, in «Nuovi Studi di Diritto, Eco­
nomia e Politica», maggio-agosto 1931 (vol. IV, fase. III-IV),
pp. I45-51; Cfr anche una precedente nota polemica dello stesso
Volpicela" in risposta all'articolo deir«Osservatore Romano», nel
fascicolo di maggio-agosto 1930 (vol. III, fase. III-IV), pp. 270-
271.
2 II discorso tenuto da Croce al Senato (24 maggio 1929) nella di­
scussione sul Concordato è stato poi raccolto, con il titolo La Con­
ciliazione e la politica scolastica, in Benedetto Croce, Pagine spar­
se, vol. II, Ricciardi, Napoli 1943. Gramsci probabilmente aveva
presente il riassunto del discorso pubblicato nel volume di Mis-
siroli, Date a Cesare cit., pp. 302-7.
3 Cfr il precedente Sii.
4 Cfr «L'Italia letteraria», 29 maggio 1932 (anno VIII, n. 22): dalla
rubrica 'Rassegna della stampa' (Credere in poche cose). La let­
tera aperta di Camillo Pellizzi a Mino Maccari qui citata, era stata
pubblicata con il titolo Postilla alla lettera: il Fascismo come li­
bertà, in «Il Selvaggio», i° maggio 1932 (anno IX, n, 3). Le pre­
cedenti lettere aperte del Pellizzi erano apparse nei seguenti nu­
meri dello stesso periodico: 30 ottobre 1931 (anno VIII, n. 17):
Lettera con varii ragionamenti-, 31 dicembre 1931 (anno VIII,
n. 21): Seconda lettera sopra gli stessi argomenti della prima-,
31 marzo 1932 (anno IX, n. 1): Terza lettera. Questi numeri del
«Selvaggio» sono conservati nel Fondo Gramsci, ma sono privi
del timbro carcerario: Gramsci aveva infatti chiesto che questi
fascicoli con le lettere aperte del Pellizzi venissero acquistati e
conservati perché il «Selvaggio» non era tra le riviste di cui gli
era consentita la lettura (cfr LC, 635 e 679).
5 Si allude alla relazione presentata da Ugo Spirito al II Convegno
di studi sindacali e corporativi, tenuto a Ferrara nel maggio 1932;
la relazione era stata pubblicata nella rivista «Nuovi Studi»:
cfr nota 1 al precedente § 7 (parte II).
QUADERNO IO (XXXIIl) II, §§ 12-20 2873
§15. Noterelle di economia. Testo B (già in MS, 266-67).
1 Uno spunto polemico per le osservazioni di questo paragrafo è probabilmente nell'articolo di Ugo Spirito, Politica ed economia corporativa, in «Nuovi Studi di Diritto, Economia e Politica», gennaio-febbraio 1932 (vol. V, fase. I), pp. 1-11.
§ 16. Punti di riferimento per un saggio su B. Croce. Testo B (già in MS, 207-8).
1 Cfr, in questo stesso Quaderno, parte I, § 3 e nota 5.
§ 17. Introduzione allo studio della filosofia. Principi e preliminari. Testo B (già in MS, 21-22).

1
[1
]Il riferimento corrisponde al Quaderno 8 (xxviii), § 204.
§ 18. Punti di riferimento per un saggio su B. Croce.
Testo C (già in MS, 207): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), § 11 (Q, 9).
1 Cfr il precedente § 16,
2 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 11.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 7 (VII), § 13.
§ 19. Bizantinismo francese. Testo B (già in PP, 213-14).
§ 20. Punti per lo studio dell'economia. Testo B (già in MS, 275-76).
1 Si tratta in realtà della polemica Einaudi-Benini-Spirito, già ricor­
data da Gramsci precedentemente: cfr nota 2 al Quaderno 4
(XIII), § 42.
2 Cfr Rodolfo Benini, Su l'incidenza dell'interesse del capitale, in
«La Riforma Sociale», settembre-ottobre 1931 (anno xxxviii,
vol. XLII, fase. 5), pp. 449-57; segue nello stesso fascicolo della
rivista (pp. 458-64) la risposta di Luigi Einaudi, Contro osserva­
zioni in margine.
3 Cfr Benini, Su l'incidenza dell'interesse del capitale cit., pp. 449-
450: «A rigor di termini, fra l'attesa del lavoratore che teme il
digiuno e l'attesa del capitalista che guarda i frutti futuri e intan­
to si sazia dei presenti, il divario non è trascurabile [..,]. Colui,
adunque, che versa in condizioni di minori capacità di resistenza,
cede la merce o il proprio lavoro per un prezzo inferiore a quello
che avrebbe potuto ripromettersi, se si fosse trovato in condizioni
2874
NOTE
QUADERNO IO (XXXIII) II, §§ 21-24
2875

tali di fronte all'avversario in contratto. Allora le cose avvengono come se una certa porzione della merce o dell'opera da lui offerta fosse ceduta gratuitamente all'altro, al dominante. La deficienza di patrimonio riassume in sé tutte le sfavorevoli condizioni dei lavoratori, come quella del loro trovarsi, quanto a numero fuor delle proporzioni definite coi mezzi tecnici del momento, o quel­la dell'aver a carico molti figli, i quali costituiscono l'offerta di braccia del domani. Inoltre, col diminuire del patrimonio scema l'istruzione, si restringe l'ambito delle relazioni sociali etc, tutte cause di inferiorità che si scontano nel prezzo umile del lavoro».
4 Una citazione testuale di questo passo della lettera di Einaudi è
nel Quaderno 4 (XIII), § 42.
5 Cfr nota 5 al precedente § 14 e nota 1 al precedente § 7,
6 L'affermazione di Engels è nella prefazione al III volume del Ca­
pitale; cfr Karl Marx, II Capitale, Libro III, Editori Riuniti, Ro­
ma 19634, p. 17: «Non occorre un eccessivo sforzo per vedere che
tale spiegazione del profitto del capitale svolta in termini di "eco­
nomia volgare" sfocia praticamente negli stessi risultati della teo­
ria del plusvalore di Marx : che secondo la tesi di Lexis gli operai
si trovano esattamente nella stessa "sfavorevole situazione" po­
stulata da Marx; che essi sono altrettanto defraudati, giacché non
è dato loro ciò che è concesso al non lavoratore, di vendere al di
sopra del prezzo; e che sulla base di siffatta teoria si può costruire
un socialismo volgare per lo meno altrettanto plausibile di quello
edificato qui in Inghilterra sulla base della teoria del valore d'uso
e dell'utilità marginale di Jevons e Menger. Giungo perfino a
supporre che se il signor George Bernard Shaw venisse a cono­
scenza di simile teoria del profitto, sarebbe capace di ghermirla
a due mani e, congedando Jevons e Karl Menger, riedificare su
quella pietra la chiesa fabiana dell'avvenire. - In realtà la teoria
di Lexis non è che una trascrizione di quella marxistica».
§21. Introduzione allo studio della filosofia.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno n (xvin), § 12, cfr in particolare pp. 13a-14 (Q, 1380; già in MS, 7).
§22. Punti di riferimento per un saggio su Croce. Testo B (già in MS, 252-53).
1 Cfr in questo stesso Quaderno, parte I, § 1.
2 Allusione al titolo del libro di Auguste Brachet, L'Italie qu'on
voit et l'Italie qu'on ne voit pas. «Questo titolo - scriveva Gram­
sci in una lettera a Tania del 19 ottobre 1931 - potrebbe darsi a
ogni libro sui caratteri nazionali, e ciò che si vede di solito sono
gli intellettuali e ciò che non si vede sono specialmente i conta­
dini che pure, come la maggioranza della popolazione, sono essi
proprio la "nazione", anche se contano poco nella direzione dello Stato e se sono trascurati dagli intellettuali (a parte gli interessi che desta qualche tratto pittoresco). Cosi avvengono poi i feno­meni delle "grandi paure" come quella del 1789-90 in Francia, quando i contadini si sollevano: essi operano come forze miste­riose, sconosciute, come forze elementari della natura e destano il panico dei terremoti o dei cicloni» (LC, 512). Il libro del Bra­chet è citato anche (attraverso una fonte indiretta) nel Quader­no 9 (xiv), § 89, p. 69bis.
3 La recensione di Croce al libro di Ernesto Masi, Asti e gli Alfieri
nei ricordi della villa di S. Martino (Barbera, Firenze 1903), è ri­
stampata in Conversazioni critiche, serie II cit., pp. 174-77.
4 Cfr Ugo D'Andrea, La storia e la libertà,'in «Critica fascista»,
i° maggio 1932 (anno x, n. 9), pp. 166-69; a proposito di un passo
della Storia d'Europa di Croce sul carattere dissacrante del regi­
cidio di Carlo Stuart e di Luigi Capeto in rapporto alla teoria del­
l'origine divina del potere monarchico (cfr Croce, Storia d'Europa
cit., pp. 34-35), il D'Andrea commentava: «Non sente il Croce il
danno di simili affermazioni lanciate dall'alto della sua cattedra
di filosofo e di scrittore?» (p. 166). Questo articolo-recensione di
Ugo D'Andrea in «Critica fascista» è ricordato da Gramsci an­
che in una lettera a Tania del 9 maggio 1932 (LC, 620).
5 Cfr «La Critica», 20 marzo 1903 (anno 1, fase. II), pp. 123-26.
6 Si tratta del libro di Guido Miglioli, Una storia e un'idea cit.; l'at­
teggiamento degli ambienti cattolici ufficiali verso questo libro è
ricordato da Gramsci anche nel Quaderno 5 (IX), § 6.
§ 23. Punti di meditazione per lo studio dell'economia. Testo B (inedito).

1
[1
]In genere Gramsci usa nei Quaderni il termine «economia clas­sica» in senso assai lato, comprendendovi tutte le teorie economi­che premarxiste e postmarxiste, in contrapposizione all'economia marxista definita come «economia critica».
Si tratta del volume, ricordato da Gramsci anche in altre note suc­cessive, di I. Lapidus e K. Ostrovitianov, Précis d'economie poli-tique (L'economie pólitique et la théorìe de l'economie soviéti-que), traduit du russe par Victor Serge, Editions Sociales Inter-nationales, Paris 1929. Dai riferimenti a quest'opera, contenuti nei Quaderni, risulta che Gramsci la conosceva direttamente an­che se non è stata conservata tra i libri del carcere.

§ 24. Introduzione allo studio della filosofia. Testo B (già in MS, 21).
[§ 24. Introduzione allo studio della filosofia. Testo B (già in MS, 21).
]Allusione alle gare di emulazione socialista tra i lavoratori so­vietici.
2876 NOTE
§ 25. Punti di meditazione per lo studio dell'economia. Testo B (già in MS, 264).
1 Le citazioni e le indicazioni delle opere di William Petty e di Gio­
vanni Boterò sono ricavate dall'articolo di Luigi Einaudi, Di un
quesito intorno alla nascita della scienza economica, in «La Ri­
forma Sociale», marzo-aprile 1932, già citato nel Quaderno 8
(xxviii), § 162.
2 Si tratta dell'opera postuma di Marx pubblicata da Kautsky con
il titolo Theorien uber den Mehrwert, conosciuta da Gramsci nel­
la traduzione francese cit., Histoire des doctrines économiques:
cfr nota 6 al Quaderno 8 (xxviii), § 162.
3 II libro di Edwin Cannan, A Re vieto of economie Tbeory (King,
London 1929), è menzionato senza le indicazioni bibliografiche
nell'articolo citato di Einaudi, Di un quesito intomo alla nascita
della scienza economica.
§ 26. Punti di riferimento per un saggio sul Croce. Testo B (già in MS, 207 nota).
1 Per il rapporto tra Henri De Man e Sigmund Freud cfr il Qua­
derno 4 (XIII), § 35; sul giudizio favorevole di Croce, ricordato
più volte da Gramsci, intorno al libro del De Man, Il superamen­
to del marxismo cit., cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 132.
2 Per la recensione del De Ruggiero al libro del De Man, Il supe­
ramento del marxismo cit., cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 2;
la recensione dello stesso De Ruggiero all'altro libro del De Man,
La gioia del lavoro cit., è in «La Critica», 20 maggio 1931 (an­
no xxix, fase. Ili), pp. 213-16. In quanto al riferimento alla
stroncatura di Freud e della psicoanalisi da parte di De Ruggiero,
Gramsci aveva certamente presente il cap. xin delle sue Note
sulla piti recente filosofia europea e americana, pubblicato in «La
Critica», 20 gennaio 1932 (anno xxx, fase. I), pp. 17-26, e forse
anche l'articolo di De Ruggiero Freudiana, in «La Critica», 20
maggio 1932 (anno xxx, fase. III), pp. 194-98, in risposta ad al­
cune polemiche suscitate dal primo scritto.
§ 27. Punti di meditazione per lo studio dell'economia. Testo B (già in MS, 267).
1 Su Maffeo Pantaleoni cfr il successivo § 30.
§28. Introduzione allo studio della filosofia.
Testo C (già in MS, 290 e 41-42): sono utilizzati due testi A del Qua­derno 8 (xxviii), §§ 203 e aio (Q, 1062-63, 1068).
1 Questa segnalazione del libro del Lippert e le indicazioni sul suo


2877
[2877
]QUADERNO IO (xXXIIl) II, §§ 25-32
contenuto sono ricavate da una recensione di Giuseppe Tarozzi in «L'Italia che scrive», giugno 1932 (anno xv, n, 6), pp. 174-75-
2 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxviii), § 203.
3 I riferimenti a Cuvier e a Hegel sono probabilmente ricavati dallo
scritto di Plekhanov, Des «bonds» dans la nature et dans Vhis­
toire, citato nella nota 1 al Quaderno 8 (xxviii), § 210.
§ 29. Punti di riferimento per un saggio sul Croce. Testo B (parzialmente in MS, 246).
1 Per il giudizio di Gramsci su La lotta politica in Italia di Alfredo Oriani, cfr il Quaderno 8 (xxviii), § 165.
§ 30. Punti di meditazione per lo studio dell'economia. Testo B (già in MS, 268-69).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 62.
S 31. Punti di riferimento per un saggio sul Croce.
Testo C (già in MS, 231-35 e 206-7): sono utilizzati due testi A del Quaderno 8 (xxvm), §§ 198 e 231 (Q, 1060, 1086-87).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxviii), § 198.
2 Cfr Croce, Conversazioni critiche, serie I cit., p. 298.
3 Ibid., p. 299.
4 Cfr nota 3 al Quaderno 8 (xxviii), § 198.
5 Cfr Croce, Conversazioni critiche cit., p. 300.
6 Si tratta dello scritto di Engels, Ludovico Feuerbach e il punto
d'approdo della filosofia classica tedesca cit.
7 Cfr Croce, Conversazioni critiche cit., p. 300.
8 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxviii), § 231. Rispetto al testo A, nel­
la nuova stesura le citazioni della recensione di De Ruggiero sono
state riviste e integrate.
9 Cfr Quaderno 7 (VII), § 44 e nota 4. Questo passo aggiunto in
margine, utilizza una parte del testo B del citato § 44 del Qua­
derno 7 (VII).
10 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 51 e nota 1.
11 Gramsci allude qui evidentemente al volume di Croce, Materia-
lismo storico ed economia marxistica cit.
12 Cfr ibid., pp. 149-61 (vi: Una obiezione alla legge marxistica
della caduta del saggio di profitto).
§ 32. Punti di meditazione per lo studio dell'economia. Testo B (già in MS, 269-71).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xivì, § 62.
2878
NOTE
QUADERNO IO (xXXIIl) II, §§ 33-38
2879

2 Cfr Roberto Michels - Luigi Einaudi, Ancora intorno al modo di
scrivere la storia del dogma economico, in «La Riforma Sociale»,
maggio-giugno 1932 cit., pp. 303-13; il passo di Einaudi citato da
Gramsci è a p. 310.
3 Questo passo di Croce è nella «Postilla» - già citata nel Quader­
no 6 (VIII), § 82 (cfr nota 6) - L'Economia filosofata e attualiz­
zata, in «La Critica», 20 gennaio 1931 cit., p. 78.
4 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 42.
§ 33. Punti di riferimento per un saggio su Croce. Testo B (già in MS, 211-12).
1 Cfr nota 12 al precedente § 31.
2 Gramsci si riferisce qui alla Quarta Sezione (La produzione del
plusvalore relativo) del I libro del Capitale (citato sempre nei
Quaderni con l'indicazione del sottotitolo Critica dell'Economia
politica).
3 Si tratta del libro di Fritz Sternberg, Der Imperialismus, Malik-
Verlag, Berlin 1926, di cui si era occupato Enrico De' Negri nella
seconda parte della rassegna Recenti studi tedeschi sul marxismo,
in «Nuovi Studi di Diritto, Economia e Politica», gennaio 1928
(vol. I, fase. II), pp. 132-44.
4 La recensione della rivista «Economia» all'opera di Henryk
Grossmann, Das Akkumulations und Zusammenbruchsgesetz des
kapitalischen Systems, era già stata ricordata da Gramsci nel Qua­
derno 7 (VII), § 41. Della stessa opera si era occupato, insieme ad
altre pubblicazioni sullo stesso argomento, Lucien Laurat nell'ar­
ticolo Le mouvement cyclique de la production moderne, in «La
Critique Sociale», marzo 1931 cit., pp. ,5-8. È a questo articolo
probabilmente che qui Gramsci si riferisce.
§ 34. Punti di riferimento per un saggio sul Croce. Testo B (inedito).
1 Cfr Croce, Materialismo storico ed economia marxistica cit., pp.
115-30. Il passo citato è a p. 118; lo spaziato è di Gramsci.
2 Cfr nota 1 al § 11 della parte I di questo stesso Quaderno,
§ 35. Introduzione allo studio della filosofia. Testo B (già in MS, 37).
1 Cfr Quaderno 4 (XIII), § 45, p. 79HS; Quaderno 6 (VIII), § 82, p. 36bis; Quaderno 7 (VII), § 38.
§ 36. Punti di riferimento per un saggio su Croce. Testo B (già in MS, 212-14).
1 Cfr il precedente § 33.
2 Cfr Croce, Materialismo storico ed economia marxistica cit., pa­gina XIII.
§ 37. Punti di meditazione per lo studio dell'economia. Testo B (già in MS, 265 e 281-83).
1 Con la sigla MSEM Gramsci indica qui, e più avanti, il volume
di Croce, Materialismo storico ed economia marxistica cit.; la ci­
tazione è ricavata dal sesto saggio raccolto nel volume, Una obie­
zione alla legge marxistica della caduta del saggio di profitto.
2 Sono qui ricordati a memoria alcuni dei più noti compendi del Ca­
pitale di Marx. Il compendio più diffuso in Italia è quello del
Cafiero, la cui prima edizione è del 1879 (cfr Karl Marx, Il Ca­
pitale, brevemente compendiato da Carlo Cafiero, libro I: Svi­
luppo della produzione capitalistica, Bignami, Milano 1879); una
edizione del 1913 è stata conservata tra i libri di Gramsci: Carlo
Cafiero, «Il Capitale» di Carlo Marx brevemente compendiato,
con cenni biografici ed appendice di James Guillaume, «La Con­
trocorrente», Firenze 1913 [FG], La prima edizione del compen­
dio del Deville è del 1883: cfr Gabriel Deville, Le Capital de Karl
Marx résumé et accompagné d'un a per cu sur le socialisme scien­
ti fique, Marpon et E. Flammarion, Paris s. d.; per la traduzione
italiana cfr Karl Marx, // Capitale. Riassunto da Gabriele Deville
e preceduto da brevi cenni sul socialismo scientifico ed appendice.
Prima traduzione italiana di Ettore Guindani autorizzata dall'au­
tore, «L'eco del popolo», Cremona 1893. Il compendio di Kaut-
sky (Karl Marx Oekonomische Lehren} Gemeinverstàndlich dar-
gestellt und erlàutert, ia ed. 1886) era stato pubblicato in tradu­
zione italiana nel 1898: Karl Kautsky, Le dottrine economiche di
K. Marx esposte e spiegate popolarmente, traduzione dal tedesco
di Romeo Lovera, Bocca, Torino 1898. Per il compendio del Fa-
bietti, cfr Karl Marx, Il Capitale, volgarizzato da Ettore Fabietti,
Nerbini, Firenze 1902. Per il compendio del Borchardt cfr Id.,
Das Kapital. Kritik der politischen Oekonomie, Gemeinverstand-
liche Ausgabe besorgt von Julian Borchardt, Berlin 1919. Meno
noto invece il compendio dell'Aveling (citato tuttavia in una nota,
che Gramsci probabilmente aveva presente scrivendo questo para­
grafo, del volume di Croce, Materialismo storico ed economia
marxistica cit., p. 69): cfr Edward B. Aveling, The students'
Marx. An Introduction to the study of Karl Marx' «Capital»,
Sonnenschein und C, London 1892.
3 Cfr nota 2 al precedente § 23.
4 Cfr nota 6 al Quaderno 8 (xxviii), § 162.
§38. Punti di riferimento per un saggio su Croce.
Testo C (già in MS, 208-9 e 292): è utilizzato un testo A del Qua­derno 7 (VII), § 42 (Q, 890-91).
288o
NOTE
1 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 10.
2 Cfr Croce, Materialismo storico ed economia marxistica cit., pp.
55-69.
3 Cfr nota 2 al Quaderno 7 (VII), § 42.
4 II saggio di Croce Per la interpretazione e la critica di alcuni con­
cetti del marxismo era stato pubblicato per la prima volta nel
1897; l'opera postuma di Marx, qui ricordata da Gramsci, era sta­
ta pubblicata da Kautsky in tre volumi, con il titolo Tbeorien
uber den Mehrwert, tra il 1905 e il 19io,
5 Cfr Croce, Materialismo storico ed economia marxistica cit., pp.
163-76 (vii: Marxismo ed economia pura).
6 Cfr nota 3 al Quaderno 7 (VII), § 31.
7 Cfr Ardengo Soffici, Giornale di Bordo, Vallecchi, Firenze 19213,
pp. 76-78. Prima che in volume, il Giornale di Bordo di Soffici
era stato pubblicato a puntate sulla rivista «Lacerba» nel 1913:
cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 65.
S 39. Punti di riferimento per un saggio sul Croce. Nota su Luigi Einaudi.
Testo C (già in MS, 255-56): è utilizzato un testo A del Quaderno 7 (VII), § 13 (Q, 863-64).
1 Cfr il precedente § 18, ed anche Quaderno 1 (XVI), § 11.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 7 (VII), § 13, e nota 6 al Quaderno 1
(XVI), § 25.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 7 (VII), § 13.
4 Cfr nota 4 al Quaderno 7 (VII), § 13.
5 Cfr nota 5 al Quaderno 7 (VII), § 13.
6 Per l'articolo di Einaudi su Gobetti e il brano su Giuseppe Prato
cfr nota 6 al Quaderno 7 (VII), § 13.
§ 40. Introduzione allo studio della filosofia. Testo B (già in MS, 40-41).
?
1 Questo riferimento alla Sacra famiglia di Marx ed Engels, ripreso anche più avanti nel successivo § 46, è in realtà poco chiaro, e difficilmente identificabile. Può trattarsi forse di una personale in­terpretazione del secondo paragrafo ( i7 mistero della costruzione speculativa) del cap. v.
§41.1. Punti di riferimento per un saggio sul Croce.
Testo C (già in MS, 222-31): è utilizzato un testo A del Quaderno 7 (VII), § 1 (Q, 851-54).
1 Cfr nota 2 al Quaderno 7 (VII), § 1.
2 Cfr nota 1 al § 11 della parte I di questo stesso Quaderno.
M

*
1 >.
QUADERNO IO (XXXIII) II, §§ 39-41 2881
3 Cfr Quaderno 4 (XIII), § 44.
4 II titolo completo di quest'opera di De Ruggiero è Rinascimento,
Riforma, Controriforma: cfr nota 7 al Quaderno 4 (XIII), § 3.
5 Cfr nota 5 al Quaderno 7 (VII), § 1.
6 Per l'analogia Croce-Erasmo cfr anche il brano della lettera a Ta­
nia citato nella nota 2 al Quaderno 7 (VII), § 1.
7 Cfr nota 2 alla parte I di questo stesso Quaderno, § 2. Nella let­
tera del 14 novembre 1914 Sorel scrive: «Le grand problème
actuel est bien probablement celui que vous indiquez dans votre
lettre: *vivre sans religion'; Thistoire parait montrer que cela est
possible, car beaucoup des personnes pensent que la Chine a si
peu de religion qu'elle peut étre regardée comme athée; mais l'art
et la philosophie ne sont-ils pas gravement compromis par la ruine
des religions populaires?» Cfr «La Critica», 20 marzo 1929 (an­
no xxvii, fase. II), p. 114.
8 Cfr nota 6 al Quaderno 7 (VII), § 1.
9 Con ogni probabilità Gramsci aveva in mente, a questo proposito,
la relazione parlamentare di Croce, come ministro della pubblica
istruzione nel governo Giolitti, pubblicata a suo tempo in opu­
scolo - cfr Benedetto Croce, Le riforme degli esami e la sistema­
zione delle scuole medie (Relazione in Parlamento), Società Edi­
trice «La Voce», Firenze 1923 -, insieme al discorso parlamen­
tare dello stesso Croce del 6 luglio 1920 (ora in Discorsi parla­
mentari, Bardi, Roma 1966, pp. 26-44). Nell'edizione di questo
discorso inclusa nelle Pagine sparse, Laterza, Bari i9602, vol. II,
p. 336, è dato in nota uno stralcio caratteristico di una intervista
a «L'Idea nazionale» (8 aprile 1920), ove si legge, tra l'altro, la
frase: «aderisco pienamente alla tesi sostenuta dal Gentile». Del­
lo stesso sapore l'articolo 17 Crocefisso nelle scuole, uscito nel
«Giornale d'Italia» del 19 agosto 1925 (Pagine sparse, vol. II
cit., pp. 457-58), dove però si precisa: «tutti coloro che cono­
scono quanto ho scritto in proposito, sanno che sono stato aperta­
mente favorevole all'insegnamento religioso nelle scuole elemen­
tari, da dare agli alunni delle famiglie che ne facciano richiesta...»
Poco prima, in un articolo del 24 marzo 1925 {Pagine sparse,
vol. II cit., p. 456), Croce aveva ribadito la sua generale simpatia
per la «riforma Gentile».
Cfr nota 8 al Quaderno 7 (VII), § 1.

Cfr nota 9 al Quaderno 7 (VII), § 1.
Cfr nota io al Quaderno 7 (VII), § 1.
Cfr Missiroli, Date a Cesare cit., cap. xv, in particolare pp. 391-98.
Cfr il precedente § 11 e nota 1.
Cfr, in questo stesso Quaderno, parte I, § 5, pp. 43 a - 44 e nota 2.
Cfr nota 2 al Quaderno 7 (VII), § 1.
Cfr Croce, Materialismo storico ed economia marxistica cit., p. 6.
2882
NOTE
QUADERNO IO (xXXIIl) II, § 41
2883

18 Si tratta dell'articolo II marxismo di Benedetto Croce, già pubbli­
cato nel «Resto del Carlino» del 14 maggio 1918, e poi compreso
in Giovanni Gentile, Saggi critici, serie II, Vallecchi, Firenze
1927 [FG, C. carc., Turi IV], pp. 37-41 ; questo volume di Gentile
era stato richiesto da Gramsci nella lettera a Tania del 17 apri­
le 1933 (efr LC, 773-74), ma è probabile che scrivendo questo pa­
ragrafo Gramsci ne avesse una notizia ancora solo indiretta.
19 Cfr nota 15 al Quaderno 7 (VII), § 1.

Cfr nota 16 al Quaderno 7 (VII), § 1.
21 Cfr nota 17 al Quaderno 7 (VII), § 1.
22 Cfr nota 8 al Quaderno 4 (XIII), § 15.
§ 41.11. È da ricordare il giudizio del Croce...
Testo C (già in MS, 223 nota): è utilizzato un testo A del Quader­no 7 (VII), § 8: Benedetto Croce e il materialismo storico (Q, 858),
1 Cfr Croce, Storia dell'età barocca in Italia cit., p. 89.
2 Cfr Quaderno 4 (XIII), § 3 (e nota 3) e § 44.
§ 41.ni. L'avvicinamento dei due termini...
Testo C (parzialmente già in MS, 188 nota): è utilizzato un testo A del Quaderno 7 (VII), § 9: B. Croce e la storia etico-politica (Q, 858).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 7 (VII), § 9.
§ 41.1v. Si potrebbe dire che il Croce...
Testo C (già in MS, 246-50): è utilizzato un testo A del Quaderno 7 (VII), § 17: Croce (Q, 867-68).
1 Cfr Quaderno 3 (XX), § 2 e note 2 e 3; e in questo stesso Qua­
derno io (xxxin), il successivo § 47.
2 Cfr Quaderno 6 (VIII), § 124 e nota 1.
3 Cfr Benedetto Croce, Breviario di estetica, Laterza, Bari 1913
[FG, C. carc., Turi II]. Il volume è tra quelli che Gramsci aveva
a Roma prima dell'arresto (cfr LC, 263). Nell'Avvertenza lo stes­
so Croce ricorda che il libro era stato scritto per invito di una
Università americana.
4 II titolo esatto dell'articolo di Prezzolini è La paura dei preti:
cfr Prezzolini, Mi pare.., cit., pp. 95-100.
5 II libro di Missiroli contiene alcuni sparsi accenni al modernismo,
ma nessuno si trova nel contesto qui ricordato da Gramsci.
6 Cfr «La Critica», 20 luglio 1932 cit., pp. 285-96.
7 Vi è infatti nella Storia d'Italia solo un breve accenno incidentale
al movimento modernista, in un passo in cui si allude alle pole­
miche del Gentile contro i modernisti «i quali avevano preteso
di fare della loro piccola eresia nel seno della Chiesa cattolica un

grande rinnovamento di pensiero». Cfr Croce, Storia d'Italia dal i8jx al 1915 cit., p. 256.
8 Per il discorso di Paolo Orano cfr nota 2 al Quaderno 6
(VIII), § 82; per l'attacco di G. A. Fanelli a Gentile sul settima­
nale «Roma fascista» cfr Quaderno 8 (xxvni), § 16 e nota 1.
9 Cfr nota 1 al Quaderno 7 (VII), § 17.

io
[io
]Questa affermazione del D'Amelio è in un articolo della «Nuo­va Antologia» del i° aprile 1932: cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxviii), § 233.
§ 41.V. Deve essere criticata l'impostazione...
Testo C (già in MS, 242-44): è utilizzato un testo A del Quaderno 7 (VII), § 39: Croce (Q, 888-89).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 7 (VII), § 39.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 7 (VII), § 39.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 7 (VII), § 39.
§ 41.vi. La teoria del valore come paragone ellittico.
Testo C (già in MS, 209-11): è utilizzato un testo A del Quaderno 7 (VII), § 42: "Paragone ellìttico? {Q, 890-91).
1 Cfr nota 3 al Quaderno 7 (VII), $ 42.
2 II riferimento di Gramsci riguarda una recensione del Croce al
libro di Ludovico Limentani, La previsione dei fatti sociali (Boc­
ca, Torino 1907), in Croce, Conversazioni critiche, serie I cit.,
pp, 150-52. Sullo stesso argomento cfr Quaderno 13 (xxx), § 1,
p. ia.
§ 41.vii. Sulla caduta tendenziale del saggio del profitto.
Testo C (già in MS, 214-15): è utilizzato un testo A del Quaderno 7 (VII), § 34: Caduta tendenziale del saggio del profitto (Q, 882-83).
1 Sui libri di Ford letti da Gramsci, cfr nota 6 al Quaderno 1 (XVI), § 61.
§ 41.VIII. Il punto più importante... Testo B (già in MS, 205-6).
1 Cfr Croce, Storia d'Italia dal 1871 al 1913 cit., cap. vi: Ripresa
e trasformazione di ideali, pp. 153-71 (cfr in particolare pp. 169-
170).
2 Cfr Croce, Materialismo storico ed economia marxistica cit., pp.
xn-xiv.
3 I quattro punti sono ripresi alla lettera dal testo del Croce (cfr
Materialismo storico ed economia marxistica cit., p. 111), con al-
2884
NOTE
QUADERNO IO (xXXIIl) II, § 41
2885

cune varianti di carattere criptografico riguardanti il termine «marxismo».
§ 41.IX. Per comprendere meglio la teoria crociana... Testo B (già in MS, 206 nota).
1 Cfr il precedente § 28.
2 Cfr Croce, Eternità e storicità della filosofia cit., pp. 51-59.
§ 41.x. L'importanza che hanno avuto...
Testo C (già in MS, 240-42): è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (XIII), § 56: Machiavelli e ['«autonomia» del fatto polìtico (Q, 503-504).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 56.
2 Cfr il precedente § 41.11 e nota 1.
3 Cfr nota 8 al Quaderno 4 (XIII), § 15.
4 Cfr Croce, Etica e politica cit., pp. 273-83 (Storia economico-poli­
tica e storia etico-politica).
5 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 56.
§ 41.xi. La biografia politico-intellettuale del Croce...
Testo C (già in MS, 175): è utilizzata la prima parte di un testo A del Quaderno 4 (XIII), § 15: Croce e Marx, cfr in particolare p. 53bis
<Q,436).
1 Cfr, in questo stesso Quaderno, nota 3 al § 7 della parte I.
2 Un accenno alle simpatie di Croce per Sorel è nella intervista
La morte del socialismo, in Cultura e vita morale cit., p. 157;
è possibile però che Gramsci pensasse anche alle pagine dedicate
da Croce al Sorel in Conversazioni critiche, serie I cit., pp. 282-
289, 306-22 (cfr in particolare p. 306-7).
3 Per l'intervista del De Ruggiero al Croce cfr nota 2 al Quaderno 1
(XVI), § 132; per il riferimento all'atteggiamento del Croce nella
prefazione del 1917 a Materialismo storico ed economia marxistica
cfr la nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 29.
§ 41.xii. Uno dei punti che più interessa di esaminare...
Testo C (già in MS, 236-39): sono utilizzati la seconda parte del ci­tato testo A del Quaderno 4 (XIII), § 15 (cfr in particolare pp. 54-54bis) e altri due testi A dello stesso Quaderno 4 (XIII), §§ 20 e 22
(Q, 43<$-37> 441-42).
1 Cfr nota 5 al Quaderno 4 (XIII), § 15.
2 Cfr il precedente § 41.1, p. 20 e nota 17.
3 Cfr Renato D'Ambrosio, La dialettica nella natura nel pensiero
di Engels e Marx, in «Nuova Rivista Storica», marzo-giugno 1932 (anno XVI, fase. II-III), pp. 223-52.
4 Cfr il precedente § 34, dove questo passo del Croce è citato più
estesamente, e senza la sostituzione del termine «materialismo
storico» con quello di «filosofia della praxis».
5 Cfr Croce, Materialismo storico ed economia marxistica cit., p.
118: «La critica della storia si fa con la storia; e il materialismo
storico è a nostro avviso storia fatta o in fieri».
6 Cfr nota 7 al Quaderno 4 (XIII), § 15.
7 Cfr Croce, Cultura e vita morale cit., pp. 295-300: «Per la filo­
sofia dello spiritualismo assoluto (e forse per ogni, filosofia, se
ogni filosofia voglia o non voglia è sempre idealismo), non pos­
sono sussistere forze materiali».
8 Cfr nota 8 al Quaderno 4 (XIII), § 15.
9 Cfr, sullo stesso argomento, Quaderno 1 (XVI), § 113, Quader­
no 8 (xxvm), § 207, e Quaderno 11 (xvm), § 50.
10 Cfr Croce, Materialismo storico ed economia marxistica cit., p. 93.
11 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 22.
§ 41.XIII. In un articolo su Clemenceau...
Testo C (inedito); è utilizzata la prima parte di un testo A del Qua­derno 4 (XIII), § 44: Sorel (Q, 469-70).
1 Cfr note 1 e 2 al Quaderno 4 (XIII), § 44.
§ 41.xiv. Le origini «nazionali» dello storicismo crociano.
Testo C (già in MS, 219-21): sono utilizzati tre testi A del Qua­derno 8 (xxvm), § 25: Risorgimento, § 27: Conservazione e innova­zione, § 39: Lo «storicismo» di Croce (Q, 957-58, 966).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvm), § 25.
2 Cfr nella Parte prima di questo Quaderno, il § 6, a p. 44 a.
§ 41.xv. Esaminare, ancora, il principio crociano... Testo B (inedito).
1 II capitolo, qui citato, del volume di Croce, Cultura e vita morale cit. (pp. 95-102), era originariamente una recensione al libro di Luigi Luzzatti, La libertà di coscienza e di scienza, Treves, Mi­lano 1909.
§ 41.XVI. È da vedere se, a suo modo... Testo B (già in MS, 221-22),


NOTE
[NOTE
]2886
§ 42. Appendice. La conoscenza filosofica come atto pratico, di vo­lontà.
Testo B (già in MS, 253-54).
1 Cfr Croce, Le due scienze mondane: l'Estetica e l'Economica cit.; questo scritto è stato poi raccolto in Benedetto Croce, Ultimi sag­gi, Laterza, Bari 1935 [FG], pp. 43-58.
§ 43. Introduzione allo studio della filosofia. Testo B (già in MS, 287).
1 L'indicazione di quest'opera di Gioberti è data con ogni proba­bilità di seconda mano, sulla base di una fonte che tuttavia non è stata individuata.
?
§ 44. Introduzione allo studio della filosofia. Testo B (già in MS, 25-27).
1 Lo scritto di Giovanni Vailati qui ricordato da Gramsci, Il lin­guaggio come ostacolo alla eliminazione di contrasti illusori, era stato pubblicato per la prima volta nel 1908 nella rivista «Rinno­vamento»; poi raccolto nel volume postumo Scritti di G. Vailati (1863-1909), Barth, Leipzig, e succ. B. Seeber, Firenze 1911 (cfr pp. 895.99).
§ 45. Punti per un saggio sul Croce. Testo B (già in MS, 256-57).
1 Cfr Arrigo Cajumi, Dall'Ottocento ad oggi, in «La Cultura»,
aprile-giugno 1932 (anno xi, fase. II), pp. 323-50. Oltre la Storia
d'Europa di Croce, questo articolo di Cajumi passa in rassegna le
seguenti pubblicazioni: Harold J. Laski, La libertà nello Stato
moderno (Laterza, Bari 1932); Joseph Barthélemy, La crise de la
démocratie contemporaine (Libr. du Recueil Sirey, Paris 1931);
Daniel Halévy, Décadence de la liberti (Grasset, Paris 1931);
Curzio Malaparte, Technique du coup d'État (Grasset, Paris
I931); Giorgio Sorel, L'Europa sotto la tormenta (Corpaccio, Mi­
lano 1931); Victor Margueritte, Aristide Briand (Flammarion,
Paris 1932).
2 Cfr Quaderno 6 (VIII), § 42, dove sono rievocate anche le circo­
stanze che avevano indotto Gramsci a identificare erroneamente
Arrigo Cajumi con Enrico Cajumi.
3 Cfr «La Cultura», gennaio-marzo 1932 (anno xi, fase. I), pp. 193-
195: la nota Confessioni di un figlio del secolo è firmata «a. cj.».
Gramsci aveva avuto in carcere il libro di Guatino: cfr Riccardo
Gualino, Frammenti di vita, Mondadori, Milano 1931 [FG, C.
carc., Turi III].
4 Cfr la precedente nota 2.


2887
[2887
]QUADERNO IO (xXXIIl) II, §§ 42-48
§ 46. Introduzione allo studio della filosofia. Testo B (parzialmente già in MS, 40).
1 Cfr nota 1 al precedente § 40.
§ 47. Punti per un saggio su B. Croce. Croce e J. Benda. Testo B (già in MS, 257-58).
1 Cfr note 1 e 2 al Quaderno 3 (XX), § 2; un confronto tra Croce
e Benda è anche nel testo del paragrafo citato, e nel prece­
dente § 41.iv di questo stesso Quaderno.
2 Cfr Croce, Cultura e vita morale cit., pp. 143-50; cfr in partico­
lare pp. 148-49: «- Eppure a proposito di cattolici, Ella non ha
avuto un atteggiamento benevolo verso il modernismo religioso.
Ha forse temperato, ora, le sue opinioni in proposito? - No, anzi
le ho rese sempre più precise. Credo che il modernismo sia in po­
chissimi casi una condizione di dolorosa e rispettabilissima per­
plessità di alcuni animi di nobile tempra, in cui lottano la fede
ed il pensiero. In altri casi più numerosi, è un dilettantismo tra
filosofico e religioso (epperò, non vera filosofia né vera religione),
esercitato da perditempo, che chiacchierano di questi argomenti
per moda e celebrano i loro riti in quei templi che sono i caffè.
E, nei restanti casi, è un tentativo poco scrupoloso di pretacci e
fratacci miscredenti e disonesti per' restare dentro la Chiesa e go­
derne i vantaggi economici o volgerne ai loro scopi il potere. Di
questi tre elementi del modernismo, solo il primo caso merita
simpatia, e nessuno dei tre ha importanza speculativa. - Ma crede
Ella che si possa considerare il modernismo dal solo aspetto spe­
culativo? Non è esso altresì un movimento praticamente efficace?
La Chiesa cattolica, con l'escludere da sé la parte più intelligente
e più modernamente educata del clero e dei cattolici, non si de­
paupera sempre più? - Cotesto depauperamento non è tanto ef­
fetto del modernismo quanto del mondo moderno, che corrode da
ogni parte la Chiesa cattolica, la quale a questo modo forse si av­
via a diventare, a poco per volta, una superstizione popolare, co­
me il paganesimo nei suoi ultimi tempi. Ma per ora la Chiesa, col
liberarsi dei modernisti, si è liberata di gente infida, e ciò non in­
debolisce ma rafforza le istituzioni».
3 Cfr il precedente § 41.iv, p. 22 e nota 6.
4 L'inciso della parentesi in corsivo è di Gramsci.
§ 48. Introduzione allo studio della filosofia. Testo B (già in MS, 25 e 32-35).
1 Cfr «L'Italia letteraria», 4 dicembre 1932 (anno iv, n. 49), nella rubrica 'Libri d'oggi'; lo scritto citato di Aldo Capasso è una re­censione al libro di Jean Rostand, Le journal d'un caractère, Pasquelle, Paris.

QUADERNO IO (XXXIII) II, SS 49'59
§ ^6. Punti per un saggio su B. Croce. Passione e politica. Testo B (già in MS, 244-45).
[QUADERNO IO (XXXIII) II, SS 49'59
§ ^6. Punti per un saggio su B. Croce. Passione e politica. Testo B (già in MS, 244-45).
]2888 NOTE
§ 49. Punti per un saggio sul Croce, Testo B (già in MS, 2.58).
1 Dalla rubrica 'Rassegna della stampa* (Sul Croce), in «L'Italia letteraria», 20 marzo 1932 (anno iv, n. 12).
§ 50. Introduzione allo studio della filosofia. Testo B (già in MS, 293 e 37-38).
1 Cfr Giorgio Granata, La filosofia contro la vita, con postilla di
ag. n. (Agostino Nasti), in «Critica fascista», i° febbraio 1933
(anno xi, n. 3), pp. 45-47. Del libro di Nizan, Les chiens de garde,
esiste una recente traduzione italiana: cfr Paul Nizan, I cani da
guardia, La Nuova Italia, Firenze 1968.
2 Cfr Quaderno 3 (XX), § 68 e nota 1,
§ 51. Punti per un saggio sul Croce. Testo B (già in MS, 240).
§ 52. Introduzione allo studio della filosofia. Testo B (già in MS, 24).
§ 53. Punti di meditazione sull'economia. Testo B (già in MS, 267-68).
§ 54. Introduzione allo studio della filosofia. Che cosa è l'uomo? Testo B (già in MS, 27-30).
§ 55. Punti di meditazione sull'economia. Le idee di Agnelli. Testo B (già in MS, 271-73).
1 Cfr La crisi e le ore di lavoro, in «La Riforma Sociale», gennaio-
febbraio 1933 (anno xl, n, 1), pp. 1-20: si tratta di uno scambio
di lettere tra Giovanni Agnelli, Presidente della Fiat, e Luigi Ei­
naudi, a proposito della proposta (sostenuta da Agnelli in una in­
tervista rilasciata alla «United Press») di ridurre l'orario di la­
voro per evitare le crisi economiche derivanti dalla disoccupazio­
ne provocata dal progresso tecnico.
2 L'indicazione bibliografica del volume di Arthur Salter è ricavata
con ogni probabilità da una recensione di Emanuele Flora in
«Leonardo», gennaio 1933 (anno iv, n. 1), pp. 23-25. Dello stesso
libro si era anche occupato un articolo (che Gramsci probabil­
mente aveva letto) di Edoardo Giretti, Il protezionismo e la crisi,
in «La Riforma Sociale», novembre-dicembre 1932 (anno xxxix,
n. 6), pp. 608-51.

2889

Cfr Quaderno 7 (VII), § 39.
§ ^j. Punti di meditazione sull'economia. Testo B (già in MS, 261-62).
§ 58. Punti per un saggio su B. Croce. Passione e politica. Testo B (già in MS, 245-46).
§ 59.1. Note per un saggio su B. Croce. Testo B (già in MS, 172-73).
1 Cfr Croce, Il partito come giudizio e come pregiudizio, in Cul­
tura e vita morale cit, pp. 191-98. Questo articolo di Croce era
stato pubblicato per la prima volta in «l'Unità», 6 aprile 1912
(anno 1, n. 17).
2 Cfr nota 1 al Quaderno 6 (VIII), § 107.
3 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 44, in particolare pp. 36 - 36bis (cfr an­
che Alcuni temi della quistione meridionale, in CPC, 155).
4 Cfr Alcuni temi della quistione, meridionale, in CPC, 157: «i
principi del liberalismo vengono in essa (nella concezione di Go­
betti) proiettati dall'ordine dei fenomeni individuali a quelli dei
fenomeni di massa. Le qualità di eccellenza e di prestigio nella
vita degli individui vengono trasportate nelle classi, concepite
quasi come individualità collettive».
§ 59.11. Come occorre intendere l'espressione... Testo B (già in MS, 222).
1 L'espressione: «condizioni materiali» e T«insieme» di queste condizioni è ricordata a memoria sulla scorta del noto passo della prefazione di Marx a Per la critica dell'economia politica: «Nella produzione sociale della loro vita gli uomini entrano a far parte di rapporti determinati, necessari, indipendenti dalla loro volon­tà, rapporti di produzione che corrispondono ad un determinato grado di sviluppo delle loro forze materiali di produzione. L'in­sieme di questi rapporti di produzione forma la struttura econo­mica della società, la base reale, sulla quale si innalza una super-struttura giuridica e politica e alla quale corrispondono determi­nate forme sociali di coscienza. Il modo di produzione della vita materiale condiziona generalmente il processo della vita sociale, politica e spirituale». Il passo è qui citato secondo la traduzione di Gramsci nel Quaderno 7 (VII), pp. 3 - 3bis.
2890 NOTE
§ 59.rn. Vedere se il principio di «distinzione»... Testo B (già in MS, 216 nota).
1 Cfr nota 4 al Quaderno 7 (VII), § 42.
§ 59.iv. I/idealismo attuale fa coincidere...
Testo C (già in MS, 218-19): sono utilizzati due testi A del Qua­derno 1 (XVI), § 132: L'idealismo attuale e il nesso ideologia-filosofia, e § 157: Croce e gli intellettuali (Q, 119-20,137-38).
1 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 132.
2 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 132.
3 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 157.
4 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 157.
5 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 157.
§ 60. La proposizione che occorre rimettere «l'uomo sui suoi piedi». Testo C (inedito): sono utilizzati due testi A del Quaderno 1 (XVI), § 152: Marx ed Hegel, e § 155: Marx ed Hegel (Q, 134-35, 137). In MS, 70-71, sono pubblicati questi due testi A, invece del cor­rispondente testo C.
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 152.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 155.
3 II rinvio riguarda il Quaderno n (xvm), § 49, dove sono preci­
sate le fonti di questo riferimento a Hegel.
§ 61. Punti per un saggio critico sulle due Storie del Croce: d'Italia e d'Europa.
Testo C (inedito): sono utilizzati due testi A del Quaderno 1 (XVI), § 151: Rapporto storico tra lo Stato moderno francese nato dalla Rivoluzione e gli altri Stati moderni europei, e § 150: La con­cezione dello Stato secondo la produttività delle classi sociali (Q, 132-33, i34)«
Cfr l'ultimo capoverso del precedente § 60 2 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 150.
QUADERNO II (xVIIl)
Avvertenza.
Testo C (inedito): è utilizzata l'ultima parte di un testo A del Qua derno 4 (XIII), § 16: La teleologia nel «Saggio popolare», cfr in par­ticolare p. 55 (Q, 438)-
1 Cfr nota 3 al Quaderno 4 (XIII), § 16.
Appunti e riferimenti di carattere storico-critico.
§ 1. Antonio Labriola.
Testo C (già in INT, 116-18): è utilizzato un testo A, con lo stesso titolo, del Quaderno 8 (xxvm), § 200 (Q, 1060-61).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvm), § 200.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 8 (xxvm), § 200.
3 Cfr il successivo § 5.
4 Cfr nota 4 al Quaderno 8 (xxvm), § 200.
5 Cfr nota 5 al Quaderno 8 (xxvm), § 200.
§ 2. Alessandro Levi.
Testo C (già in MS, 288): è utilizzato un testo A, con lo stesso titolo, del Quaderno 8 (xxvm), § 218 (Q, 1079).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvm), § 218.
§ 3. Alessandro Chiappelli.
Testo C (già in MS, 289): è utilizzato un testo A del Quaderno 8 (xxvm), § 172: Bibliografie (Q, 1044).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvm), § 172.
§ 4. Luciano Herr.
Testo C (già in MS, 287-88): è utilizzato un testo A del Quaderno 8 (xxvm), § 181: Lo hegelismo in Francia (Q, 1051).
2892 NOTE
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxviii), § 181.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 8 (xxviii), § 181.
§ 5. Antonio Labriola.
Testo C (già in INT, 116 nota): è utilizzato un testo A del Quaderno 8 (xxviii), § 53: Passato e presente (Q, 973).
1 II riferimento riguarda il precedente § 1.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxviii), § 53.
§ 6. Giovanni Gentile.
Testo C (già in MS, 289): sono utilizzati due testi A del Quaderno 8 (xxviii), § 178: Gentile, e § 221: Ge/7/#e (£>, 1049, 1081).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxviii), § 178.
2 Cfr Emilio Chiocchetti, La filosofia di Giovanni Gentile, Soc. Ed.
«Vita e pensiero», Milano 1922.
§ 7. A. Rosmini.
Testo C (già in R, 224): è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (XIII), § 59: Storia delle classi subalterne {Q, 503).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 59.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 59.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 4 (XIII), § 59.
§ 8. Antonino Lo vecchio, Filosofia della prassi...
Testo C (già in MS, 188-289): è utilizzato un testo A, con lo stesso titolo, del Quaderno 4 (XIII), § 28 (Q, 443).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 28.
§ 9. Ettore decotti.
Testo C (già in MACH, 213-14): è utilizzato un testo A, con lo stesso titolo, del Quaderno 3 (XX), § 1 j (Q, 300).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 15.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § ij.
§10. Giuseppe Rensi.
Testo C (inedito): è utilizzato un testo A, con lo stesso titolo, del Quaderno 3 (XX), § 35 (Q, 312).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 3^5.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 35.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 3 (XX), § 34.


2893
[2893
]QUADERNO II (xVIIl) §§ 5-12
4 Cfr nota 4 al Quaderno 3 (XX), § 35.
5 In effetti il Rensi firmò il Manifesto crociano.
5 11. Corrado Barbagallo.
Testo C (già in MACH, 214): è utilizzato un testo A del Quaderno
3 (XX), § 112: Corrado Barbagallo (Q, 382).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 112.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 112.
Appunti per una introduzione ed un avviamento allo studio della filosofia e della storia della cultura.
I. Alcuni punti preliminari di riferimento.
§ 12. Occorre distruggere il pregiudizio...
Testo C (già in MS, 3-20): sono utilizzati e sviluppati alcuni testi A del Quaderno 8 (xxvni): § 204: Un'introduzione allo studio della filosofia-, § 213: Un'introduzione allo studio della filosofia. Il proble­ma dei «semplici»-, § 220: Un'introduzione allo studio della filoso­fia-, § 169: Unità della teoria e della pratica; § 205: Determinismo meccanico e attività-volontà; e un testo A del Quaderno io (xxxin), parte II, § 21: Introduzione allo studio della filosofia (Q, 1063-64, 1070-71, 1080-81, 1041-42, 1064, 1259).
1 Cfr nota 4 al Quaderno 1 (XVI), § 93.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxviii), § 205.
3 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxviii), § 213.
4 La prima traduzione del noto saggio del Weber, a cura di Piero
Burresi, apparve a puntate in «Nuovi Studi di Diritto, Economia
e Politica», dal fascicolo di maggio-agosto 1931 (vol. IV, fase. III-
IV) a quello di giugno-ottobre 1932 (vol. V, fase. III-IV-V), con
l'eccezione del fascicolo di marzo-maggio 1932 dedicato intera­
mente al II Convegno di studi sindacali e corporativi.
5 Cfr Groethuysen, Origines de l'esprit bourgeois en France, I:
UE gli se et la Bourgeoisie cit.
6 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxviii), § 205.
7 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 42.
8 Probabilmente il professor Enrico Presutti, giurista e uomo poli­
tico. Deputato al Parlamento, Presutti si era schierato dopo il de­
litto Matteotti con l'opposizione aventiniana. L'incontro e la di­
scussione con Gramsci, qui ricordati, risalgono forse al primo pe­
riodo della secessione dell'Aventino, a cui Gramsci partecipò con
gli altri parlamentari comunisti. Su questo episodio però non so­
no noti altri particolari.
2894
NOTE
QUADERNO II (XVIII) §§ 13-17
2895

9 Nell'ottobre del 1920 - ma anche in altre occasioni - Serrati ave­va pubblicamente polemizzato, attraverso la rubrica 'Scampoli' dell'* Avanti!», con il gruppo deir«Ordine Nuovo»: si veda una risposta di Gramsci in ON, 423-26. Non è stato però ritrovato, in queste polemiche giornalistiche, il paragone tra Gramsci e Giu-lietti, riferito nel testo. Potrebbe anche trattarsi del ricordo di una discussione verbale.

Cfr nota 3 al Quaderno 3 (XX), § 42.
11. Osservazioni e note critiche su un tentativo di «saggio popo­lare di sociologia».
§ 13. Un lavoro come il Saggio popolare...
Testo C (già in MS, 119-23); sono utilizzati due testi A del Qua­derno 8 (xxvni), § 173: Sul «Saggio popolare», e § 175: Gentile (Q, 1045-46, 1047).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvm), § 173.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvm), § 175.
3 Cfr nota 2 al Quaderno 8 (xxvm), § 175.
4 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 99.
§ 14. Sulla metafisica.
Testo C (già in MS, 133-34): sono utilizzati due testi A del Quader­no 8 (xxvm), §§ 174 e 186, entrambi dal titolo Sul «Saggio popo­lare»(Q, 1046,1054).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvm), § 174.
§ 15. // concetto di «scienza».
Testo C (già in MS, 135-38): sono utilizzati alcuni testi A del Qua­derno 8 (xxvm), §§ 197, 202,196, 229, tutti dal titolo «Saggio popo­lare» (Q, 1059-60, 1062,1059,1085).
1 Cfr il precedente § 12, pp. 17DÌS-18bis.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvm), § 229.
3 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 122 e nota 1.
4 Cfr Boukharine, La théorie du matérialisme historique cit.,
cap. 1, § io, pp. 25-28.
§ 16. Quistioni di nomenclatura e di contenuto.
Testo C (già in MS, 148-52): sono utilizzati alcuni testi A del Quader­no 8 (xxvm), S 171- Sul «Saggio popolare». La quistione di nomen­clatura e di contenuto, § 211: II termine di «materialismo», § 206: La storia del materialismo del Lange (Q, 1043-44, 1069, 1064-65).

1 Per le critiche di Plekhanov al Lange cfr Plekhanov, Les questions
jondamentales du marxisme cit., pp. 14-16 e nota 8 a p. 16.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvm), § 206.
§ 17. La cosi detta «realtà del mondo esterno». Testo C (già in MS, 138-43): sono utilizzati alcuni testi A del Qua­derno 8 (xxvm), § 215: Saggio popolare. «La realtà del mondo esterno», § 217: Realtà del mondo esterno, § 177: La realtà «ogget­tiva», e un testo A del Quaderno 7 (VII), § 47 (Q, 1075-76, 1078-79, 1048-49, 894).

1
[1
]Gramsci si riferisce allo scritto di Bukharin, Theory and practice from the standpoint of dialectical Materialismus, compreso nel volume Science at the Cross Roads: cfr nota 1 al Quaderno 7
(vii), § 47.
Cfr ibìd., pp. 1-2: «Nearly ali the schools of philosophy, from theologising metaphysics to the Avenarian-Machist philosophy of "pure description" and renovated "pragmatism", with the excep-tion of dialectical materialism (Marxism), start from the thesis, considered irrefutable, that "I" have been "given" only "my" own "sensations". This statement, the most brilliant exponent of which was Bishop Berkeley, is quite unnecessarily exalted into a new gospel of epistemology [...]. In point of fact, it is only in the case of the first-created Adam, just manufactured out of day and for the first time seeing, again with eyes opened for the first time, the landscape of paradise with ali its attributes, that such a sta­tement could be made».
Questo brano di Tolstoj è riportato integralmente da Gramsci più avanti nel successivo § ^j. Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvm), § 217. Cfr nota 3 al Quaderno 8 (xxvm), § 217. Cfr nota 1 al Quaderno io (xxxni), parte II, § ir. Cfr nota 4 al Quaderno 8 (xxvm), § 217. Cfr nota 5 al Quaderno 8 (xxvm), § 217.

10
[10
]Cfr Bukharin, Theory and practice from the standpoint of dialecti­cal materialism, in Science at the Cross Roads cit., pp. 22, nota-36: «Quite otherwise has been the philosophic evolution of W. Sombart, who in his last book writes that Marxism owes its "monstrous" power * ausschlusslich den in Mystik auslaufenden geschichts-philosophischen Konstruktionen dieser Heilslehre" (Werner Sombart, Die drei Nationalòkonomien, p. 32). This char-ge of mysticism levelled against Marxism is just as stupid as the previously mentioned "essence" and "sense" of the latest "socio-logy of sense". And bourgeois science is patently beginning to wander in its accusations against the theory of the revolutionary proletariati» Questa citazione di Engels è ricavata dal quarto capitolo della
2896 NOTE
parte I àeNAntidiibring (cfr trad. it. cit., p. 49: «-L'unità reale del mondo consiste nella sua materialità, e questa è dimostrata non da alcune frasi cabalistiche, ma da uno sviluppo lungo e laborioso della filosofia e dalle scienze naturali»). Poiché non risulta che Gramsci abbia avuto in carcere VAntiduhring, è da presumere che la citazione sia indiretta, anche se la fonte non è stata indi­viduata.
§ 18. Giudizio sulle filosofie passate.
Testo C (già in MS, 145-46): sono utilizzati due testi A del Qua­derno 8 (xxviii), § 219: «Saggio popolare». Residui di metafisi­ca, e § 232: Saggio popolare. Giudizio sulle filosofie passate (Q, 1079-80, 1087).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxviii), § 219.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxviii), § 17.
§ 19. Sull'arte.
Testo C (già in MS, 165-66): sono utilizzati due testi A del Qua­derno 8 (xxviii), § 201: Saggio popolare. Sull'arte, e § 214 (Q, 1062, 1071-72).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxviii), § 201.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxviii), § 214.
3 Cfr nota 2 al Quaderno 8 (xxviii), § 214, e nota 2 al Quaderno 4
(XIII), § 26.
§ 20. Oggettività e realtà del mondo esterno.
Testo C (già in MS, 143-45): sono utilizzati due testi A del Qua­derno 7 (VII), § 47: Sul «Saggio popolare», e § 25: Oggettività del reale (Q, 894, 874-75).
1 Cfr nota 2 al Quaderno 7 (VII), § 47.
2 Cfr nota 3 al Quaderno 7 (VII), § 47.
3 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 41; il rinvio è già nella nota 1
al Quaderno 7 (VII), § 25.
4 Cfr, per questo riferimento, il passo della polemica di Croce con
Lunacarskij citato nella nota 1 al Quaderno io (xxxiii), par­
te I, § 8; il rinvio è già nella nota 2 al Quaderno 7 (VII), § 25.
§ 21. La scienza e gli strumenti scientifici.
Testo C (già in MS, 152-53): è utilizzato un testo A del Quaderno 7 (VII), § 5: Il «Saggio popolare», la scienza e gli strumenti della scienza (Q, 856).
1 Cfr Boukharine, La théorie du matérialisme historique cit., in particolare a p. 176: «son [della scienza] développement a eté determiné entre autres par les instruments scientifiques».
QUADERNO II (xVIIl) §§ 18-24 2897
2 Cfr, per questo riferimento a Engels, il Quaderno 4 (XIII), § 18
e nota 1; il rinvio è già nella nota 1 al Quaderno 7 (VII), § 5.
3 Cfr nota 2 al Quaderno 7 (VII), § 5.
?
§ 22. Quistioni generali.
Testo C (già in MS, 129-33): sono utilizzati alcuni testi A del Qua­derno 7 (VII), § 20: Il «Saggio popolare», § 26: Sul «Saggio popò-lare», § 29: Sul «Saggio popolare» (Q, 869, %yyj6t $j6-jj).
1 Si tratta dell'opera di Plekhanov che Gramsci possedeva nella
traduzione francese, Les questions fondamentales du marxisme
cit.
2 II capitolo v del libro citato di Bukharin, La théorie du matéria­
lisme historique (pp. 105-33), na appunto per titolo Uéquilibre
entre la société et la nature.
3 Cfr Quaderno 4 (XIII), § 38 e nota 1; il rinvio è già nella nota 1
al Quaderno 7 (VII), § 20.
4 Si tratta del saggio citato di Bukharin, Theory and practice from
the standpoint of dialectical materialism, compreso nel volume
Science at the Cross Roads cit.
5 Cfr nota 17 al Quaderno 7 (VII), § 1.
6 L'impressione che Bukharin avesse ripudiato il suo libro sul ma­
terialismo storico può essere derivata a Gramsci dal fatto che
manca qualsiasi riferimento ad esso nella comunicazione presen­
tata dallo stesso Bukharin al Congresso di Londra nel 1931 (dopo
il suo allontanamento dal gruppo dirigente del PC dell'Urss), Theo­
ry and practice cit.; la terza ed ultima parte di questa comunica­
zione (sotto il titolo Theory and Practice of the Urss and the Em­
pir ical Test of Historical Materialism) è un'esaltazione dell'unità
di teoria e pratica (scienza e politica) nella pianificazione sovietica.
§ 23. La teleologia.
Testo C (già in MS, 165 nota): è utilizzato un testo A del Quader­no 7 (VII), § 46: Sul «Saggio popolare» (Q, 894).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 7 (VII), § 46.
2 Sulla concezione kantiana della teleologia cfr il Quaderno 4
(XIII), §§ 16 e 27.
§ 24. Il linguaggio e le metafore.
Testo C (già in MS, 147-48): è utilizzato un testo A del Quaderno 7 (VII), § 36: «Saggio popolare». La metafora e il linguaggio (Q, 886-87).
1 Cfr Quaderno 4 (XIII), § 17 (il rinvio è già nella nota 1 al corri­
spondente testo A).
2 Cfr nota 2 al Quaderno 7 (VII), § 36.
18**


NOTE
[NOTE
]2898
3 Cfr nota 3 al Quaderno 7 (VII), § 36.
4 Cfr nota 4 al Quaderno 7 (VII), § 36.
5 II riferimento riguarda il libretto di Prezzoline Il linguaggio come
causa di errore, già più volte ricordato da Gramsci : cfr nota 6 al
Quaderno 4 (XIII), § 18.
§ 25. Riduzione della filosofia della praxis a una sociologia.
Testo C (già in MS, 126-28): è utilizzato un testo A del Quaderno 7 (VII), § 6: il «Saggio popolare» e la sociologia (Q, 856-5-7).
1 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 26, e nota 2 al Quaderno 8
(xxvni), § 214.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 7 (VII), § 6.
3 Sul concetto di «capo carismatico» in Roberto Michels, cfr Qua­
derno 2 (XXIV), S 75.
4 Cfr nota 2 al Quaderno 7 (VII), § 6.
§ 26. Quistioni generali.
Testo C (già in MS, 124-26 e 128): sono utilizzati due testi A del Quaderno 4 (XIII), § 13: Note e osservazioni critiche sul «Saggio popolare», e § 23: Il «Saggio popolare» e le leggi sociologiche
(Q> 434-35> 442).
1 II riferimento riguarda evidentemente non il sottotitolo abbre­
viato di «Saggio popolare» usato comunemente da Gramsci per
indicare il libro di Bukharin, ma il titolo originale La teoria del
materialismo storico.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 13.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 4 (XIII), § 13.
4 Cfr il già citato § 75 del Quaderno 2 (xxrv).
§ 27. Concetto di «ortodossia».
Testo C (già in MS, 157-59): sono utilizzati alcuni testi A del Qua­derno 4 (XIII), § 14: Il concetto di «ortodossia», § 11 : Problemi fon-damentali del marxismo, e § 34: A proposito del nome di «materia-lismo storico» {Q, 435-36, 432-33, 452-53).
1 Cfr Bauer, Le socialisme, la religion et VEglise cit., in partico­
lare il capitolo intitolato La socialdémocratie et les prole taire s
croyants, pp. 85-96.
2 I due episodi di «plagio» sono qui ricordati indubbiamente sulla
base di antiche reminiscenze di Gramsci; è possibile tuttavia che
esse fossero state rinfrescate da una rilettura dei Problemi di est e-
tica di Croce cit., che si occupa a pp. 133-37 del sonetto di Gior­
dano Bruno (negli Eroici furori) ricavato dai versi del Tansillo,
e a pp. 495-97 dei versi di D'Annunzio per i morti di Dogali.
QUADERNO II (XVIIl) §§ 25-29 2899
3 Cfr il successivo § 28.
4 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 34.
§ 28. L'immanenza e la filosofia della praxis.
Testo C (già in MS, 146-47): è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (XIII), § 17: L'immanenza e il «Saggio popolare» (Q, 438).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 17.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 17. Gramsci risponde qui af­
fermativamente all'interrogativo avanzato nel testo A circa l'even­
tuale conoscenza diretta che Marx ed Engels potevano avere del­
l'opera di Bruno. Non è chiaro a quale fonte Gramsci abbia at­
tinto tale conferma, insieme alla notizia dell'esistenza di opere di
Bruno postillate da Marx. Entrambe le affermazioni non sono,
del resto, comprovate alla luce dell'attuale stato degli studi mar­
xiani.
§ 29. Lo «strumento tecnico».
Testo C (già in MS, 154-56): sono utilizzati due testi A del Qua­derno 4 (XIII), § 19: Lo «strumento tecnico» nel «Saggio popola­re», e § 12: Struttura e superstruttura (Q, 440-41, 433-34).
1 Cfr nota 3 al Quaderno 4 (XIII), § 19.
2 Cfr nota 4 al Quaderno 4 (XIII), § 19.
3 Questa citazione della prefazione a Per la critica dell'economia
politica di Marx, nella traduzione di Labriola, è ripresa dal sag­
gio di Croce sul Loria (in Materialismo storico ed economia mar­
xistica cit., pp. 39-40).
4 Anche questa citazione del Loria è ricavata dal libro di Croce,
Materialismo storico ed economia marxistica cit., p. 40.
5 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 25.
6 Cfr nota 7 al Quaderno 4 (XIII), § 19.
7 In realtà questa annotazione di Gramsci non è esatta. Il brano
della prefazione di Marx a Per la critica dell'economia politica,
citato da Gramsci in questo paragrafo in modo parziale, è ripro­
dotto integralmente, ma suddiviso in tre parti, nel libro di Bukha­
rin: cfr Boukharine, La théorie du matérialisme historique cit.,
pp. 219, 262-63, 273.
8 Cfr Adriano Tilgher, Perché l'artista scrive o dipinge o scolpisce,
ecc.?, in «L'Italia che scrive», febbraio 1929 già citato da Gram­
sci nel § 103 del Quaderno 2 (xxrv). Si veda in particolare a
p. 32: «... chi crederà mai che la costruzione di edifici imponenti
e costosi non abbia altro scopo che di riparare alle deficienze del­
la nostra memoria?»
2900
NOTE
QUADERNO II (xVIIl) §§ 30-39
2901

§ 30. La «materia».
Testo C (già in MS, 160-62): è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (XIII), § 25: Note sul «Saggio popolare» (Q, 443-45).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 25.
§ 31. La causa ultima.
Testo C (già in MS, 135): è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (XIII), § 26: Il «Saggio popolare» e la «causa ultima» (Q, 445).
1 Cfr il precedente § 29, p. 44 bis.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 26.
§ 32. Quantità e qualità.
Testo C (già in MS, 163-64): è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (XIII), § 32: J7 «Saggio popolare» (Q, 451).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 32.
2 Cfr Quaderno 9 (xiv), § 67, p. 50, e nota 2.
3 Cfr Giovanni Gentile, Individuo e Stato o la corporazione pro­
prietaria, in «Educazione fascista», agosto 1932 (anno x), pp.
63£;38. In quest'articolo, ripreso dal fascicolo di agosto del
«Giornale critico della filosofia italiana», si avanzano riserve sul­
la tesi di Ugo Spirito intorno alla «corporazione proprietaria».
4 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 32.
§ 33- Quistioni generali.
Testo C (già in MS, 128-29): è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (XIII), § 39: Sul «Saggio popolare» (Q, 465).
1 Vi è qui - più chiaramente che nel testo A - una reminiscenza dello scritto di Lenin Tre fonti e tre parti integranti del marxi­smo, che Gramsci certamente conosceva: cfr sullo stesso argo­mento Quaderno io (xxxin), parte II, § 9 e nota 1.
§ 34. La oggettività del mondo esterno.
Testo C (parzialmente già in MS, 143): sono utilizzati due testi A del Quaderno 4 (XIII), § 47: La oggettività del reale e Engels, e § 43: U«obbiettività del reale» e il prof. Lukàcz (Q, 473-74» 469).
1 Cfr nota io al precedente § 17.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 43.

§ 35. La teleologia.
Testo C (già in MS, derno 4 (XIII), § 16:
[§ 35. La teleologia.
Testo C (già in MS, derno 4 (XIII), § 16:
]164-65): sono utilizzati due testi A del Qua-La teleologia nel «Saggio popolare», e § 27:

Teleologia, e un testo A del Quaderno 8 (xxvm), § 239 (Q, 437-38, 445, 1090-91).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 16.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 16.
3 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 27.
4 Cfr nota 2 al Quaderno 8 (xxvm), § 239.
in. La scienza e le ideologie «scientifiche».
§36. L'affermazione di Eddington...
Testo C (già in MS, 50-53): sono utilizzati due testi A del Quader­no 8 (xxvm), § 170: Ideologie scientifiche, e § 176: La «nuova» scienza {Q, 1043, 1047-48).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvm), § 170.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 8 (xxvm), § 170.
3 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvm), § 176.
4 II corsivo è di Gramsci.
5 Cfr Ford, Aujourd'kui et demain cit., pp. 108-10; il tecnico scan­
dinavo è lo svedese Cari E. Johanssen.
6 Gli esperimenti di Rutherford intorno alla struttura dell'atomo
( 1911 ), sono descritti in un libro di James Jeans, che Gramsci ave­
va voluto leggere per la segnalazione che ne era stata fatta nel­
l'articolo citato di Mirskij, Bourgeois bis tory and historical mate-
rialism (cfr LC, 454): James Jeans, Uuniverso intorno a noi, trad.
it. Laterza, Bari 1931 [FG, C. carc., Turi III], pp. 116-19.
§ 37. Raccogliere le principali definizioni...
Testo C (già in MS, 54-56): è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (XIII), § 41: La scienza (Q, 466-6-/).

dato da una Quaderno 7
[dato da una Quaderno 7
]1 Nel testo A lo spunto per queste considerazioni è affermazione di Bertrand Russell, ripresa poi nel (vii), § 25.
§ 38. Porre la scienza a base della vita...
Testo C (già in MS, 56): è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (XIII), § 7: Le superstrutture e la scienza (Q, 430).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 7.
§ 39. È da notare...
Testo C (già in MS, 56-57): è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (XIII), § 71: La scienza (Q, 513-14).
2902
NOTE
QUADERNO II (xVIIl) §§ 40-49
2903

IV, Gli strumenti logici del pensiero.
§ 40. Cfr Mario Govi, Fondazione della Metodologia.
Testo C (già in MS, 58-59): è utilizzato un testo A del Quaderno 8 (xxvm), § 184: Logica formale (Q, 1052-53).
1 Cfr nota 2 al Quaderno 8 (xxvm), § 184.
2 Su Russell cfr Quaderno 4 (XIII), § 41, e Quaderno 7 (VII), § 25.
7 Cfr nota 7 al Quaderno 4 (XIII), § 18, e nota 4 al Quaderno 7
(vii), § 36.
8 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 21.
9 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 21.
10 Cfr nota 3 al Quaderno 4 (XIII), § 21.
§ 45. Esperanto filosofico e scientifico.
Testo C (già in MS, 61-62): è utilizzato un testo A del Quaderno 7
(vii), § 3 (Q> 855).

§ 41. La dialettica come parte della logica formale e della retorica.
Testo C (già in MS, 59): è utilizzato un testo A del Quaderno (xxvm), § i%v. Dialettica (O. 10S2V
8
v. Traducibilità dei linguaggi scientifici e filosofici,

1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvm), § 183.
2 Non è stata individuata la fonte da cui Gramsci ha ricavato l'in­
dicazione di quest'opera di Baldassarre Labanca (pubblicata a Fi­
renze nel 1874).
3 Cfr Plakhanov, Les questions fondamentales du marxisme cit.,
pp. 97-107.
§ 42. Valore puramente strumentale della logica e della metodologia formali.
Testo C (già in MS, 59): è utilizzato un testo A del Quaderno 8 (xxvm), § 189: Logica formale e metodologia (Q, 1055-56).
§ 43. Bibliografia.

è utilizzato un testo A del Quaderno 8
[è utilizzato un testo A del Quaderno 8
]Testo C (già in MS, 294): (xxvm), § 194 (Q, 1057).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvm), § 194.
§ 44. La tecnica del pensare.
Testo C (già in MS, 59-61 e 293): sono utilizzati due testi A, con lo stesso titolo, del Quaderno 4 (XIII), §§ 18 e 21 (Q, 439-40, 441-42).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 18.
2 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 153; in particolare pp. 98 - 98 bis.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 4 (XIII), § 18.
4 Cfr la recensione di Adolfo Omodeo a Alfred Loisy, Mémoires
pour servir à Vhistoire religeuse de no tre temps, Ém. Nourry,
Paris 1931, in «La Critica», 26 luglio 1932 (anno xxx, fase. IV),
pp. 285-96.
s Cfr Quaderno 1 (XVI), § 122 e nota 1. 6 Cfr nota 6 al Quaderno 4 (XIII), § 18.

§ 46. Nel 1921 trattando...

è utilizzato un testo A del Quaderno 7
[è utilizzato un testo A del Quaderno 7
]Testo C (già in MS, 63): (vii), § 2 (Q, 854).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 7 (VII), § 2.
?
§ 47. È da risolvere il problema... Testo B (già in MS, 63).
r
§ 48. Giovanni Vailati e la traducibilità dei linguaggi scientifici.
Testo C (già in MS, 63-65): è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (XIII), § 42: Giovanni Vailati e il linguaggio scientifico (Q, 467-69).

1 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 44 e nota 31; Quaderno 1 (XVI), §
Quaderno 3 (XX), § 48; Quaderno 4 (XIII), § 3.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 42.
3 Cfr nota 4 al Quaderno 4 (XIII), § 42.
§ 49. L'osservazione contenuta nella Sacra Famiglia...
Testo C (già in MS, 65-67): è utilizzato un testo A del Quaderno 8 (xxvm), § 208: Traducibilità reciproca delle culture nazionali (Q, 1066-67).
1 Si vedano i rinvìi contenuti nella nota 1 al precedente paragrafo.
2 II corsivo è di Gramsci.
3 Cfr nota 4 al Quaderno 8 (xxvm), § 208.
4 Cfr nota 5 al Quaderno 8 (xxvm), § 208.
5 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 56.
6 Vale fino a questo punto l'avvertenza della nota 2 al Quaderno 8
(xxvm), § 208.
7 Per il discorso desanctisiano La scienza e la vita cfr Quaderno 7
(vii), § 31, e Quaderno 9 (xiv), § 42.
2904
NOTE
QUADERNO II (XVIII) §§ 50-62
2905

Vi. Appunti miscellanei.
§ 50. Storia della terminologia e delle metafore.
Testo C (già in MS, 68-70): sono utilizzati due testi A del Quader­no 8 (xxviii), § 207: Quistioni di terminologia, e § 234: «Appa­renze» e superstrutture (Q, 106^, 1087-88).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxviii), § 207.
2 Cfr, sullo stesso argomento, Quaderno 1 (XVI), § 113 e Quader­
no io (xxxin),parte II, § 41.XII.
§ 51. Serie di concetti e di posizioni filosofiche...
Testo C (già in MS, 44): è utilizzato un testo A del Quaderno 8 (xxviii), § 235: Introduzione allo studio della filosofia (Q, 1088).
§ 52. Regolarità e necessità.
Testo C (già in MS, 98-102): sono utilizzati due testi A del Qua­derno 8 (xxviii), § 128: Scienza economica, e § 237: Introduzione allo studio della filosofia (Q, io 18-19,1089-90).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxviii), § 128.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxviii), § 237.
3 Cfr nota 2 al Quaderno 8 (xxviii), § 237.
4 Quasi tutto il capoverso è una citazione testuale del commen­
to di Luigi Russo, anche se nel testo C, a differenza del te­
sto A, sono state abolite le virgolette. Cfr nota 3 al Quaderno 8
(xxviii), § 237.
5 Cfr nota 4 al Quaderno 8 (xxviii), § 237.
§ 53. Filosofia speculativa.
Testo C (già in MS, 42-43): è utilizzato un testo A del Quaderno 8 (xxviii), § 238: Introduzione allo studio della filosofia. Filosofia spe­culativa (Q, 1090).
§ 54. Unità della teoria e della pratica.
Testo C (già in MS, 38): è utilizzato un testo A del Quaderno 8 (xxviii), § 199: Unità della teoria e della pratica {Q, 1060).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxviii), § 199.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 8 (xxviii), § 199.
r
§ 55. Originalità e ordine intellettuale.
Testo C (già in PP, 215): è utilizzato un testo A del Quaderno 8 (xxviii), § 192: Originalità e ordine intellettuale (Q, 10^56).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxviii), § 192.

§ 56. Buon senso e senso comune.
Testo C (già in PP, 216): è utilizzato un testo A del Quaderno 8 (xxviii), § 19: Senso comune (Q, 949).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxviii), § 13.
?
r
§ 57. La realtà del mondo esterno. Testo B (già in MS, 140 nota).
1 Gramsci aveva chiesto a Tatiana di inviargli i due volumi dei Rac­conti autobiografici del Tolstoj pubblicati dalla casa editrice Sla-via di Torino (vol. I: Infanzia, adolescenza, vol. II: Giovinezza. Ricordi d'infanzia), in una lettera del 22 settembre 1930 (cfr LC, 369). I due volumi non sono conservati tra i libri del carcere ma dalla citazione riprodotta in questo paragrafo risulta confermato che Gramsci li aveva ricevuti.
§ ^8. Etica.
Testo B (già in MS, 46).
1 La stessa massima kantiana è commentata da Gramsci nel Qua­derno 8 (xxviii), § 156, ripreso poi nel Quaderno 16 (xxn), § 12.
§ 59. Cosa è la filosofia?... Testo B (già in MS, 22-23).
§ 60. Realtà del mondo esterno. Testo B (inedito).
1 Per i riferimenti allo scritto di Bukharin, Theory and practice cit.,
cfr il precedente § 17 e note 1 e 2. Le annotazioni di Bukharin su
Berkeley, nel volume La théorie du matérialisme historique cit.,
si trovano alle pp. .56-^7.
2 Una citazione di alcuni versi di La vida es sueho di Calderon de
la Barca è nel saggio cit. di Bukharin, compreso nel volume Scien­
ce at the Cross Roads, alle pp. 6-j.
§61. Filosofi-letterati e filosofi-scienziati. Testo B (già in PP, 216).
§ 62. Storicità della filosofia della prassi.
Testo C (già in MS, 93-96): sono utilizzati due testi A del Quader no 4 (XIII), § 45: Struttura e super struttura, e § 40: Filosofia e ideo­logia (Q, 471-72, 46^-66).

Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 40.
2906 NOTE
2 Per le allusioni implicite in queste espressioni cfr note 1 e 2 al
Quaderno 7 (VII), § 21.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 4 (XIII), § 45.
4 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 40.
§ 63. Concetto di «ideologia».
Testo C (già in MS, 47-48): è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (XIII), § 35: Sull'origine del concetto di ideologia (Q, 453-54).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 35. Anche l'ultima annotazione tra parentesi che mancava nel testo A è ricavata dall'articolo ci­tato del «Marzocco».
§ 64. «Obbiettività» della conoscenza.
Testo C (già in MS, 44-45): è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (XIII), § 37: Idealismo-positivismo (Q, 454-55).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 37.
2 Cfr nota 6 al Quaderno 4 (XIII), § 15; il rinvio è già nella nota 2
al § 37 dello stesso Quaderno.
§ 65. Filosofia-politica-economia.
Testo C (già in MS, 92-93): è utilizzato un testo A, con lo stesso ti­tolo, del Quaderno 4 (XIII), § 46 (Q, 472-73).
1 Cfr la V sezione di questo Quaderno (§§ 46-49).
2 Cfr nota 4 al Quaderno 3 (XX), § 31; il rinvio è già nella nota 2
al Quaderno 4 (XIII), § 46.
§ 66. Sorel, Proudhon, De Man.
Testo C (già in MS, 105-13): sono utilizzati alcuni testi A del Qua­derno 4 (XIII), § 31: Di Giorgio Sorel; § 70: Sorel, i giacobini, la vio­lenza; § 44: Sorel; § 63: Epistolario Sorel-Croce; §2:1/ libro del De Man; § 3P: Il libro del De Man; § 48: II libro di Henri De Man; e un testo A del Quaderno 8 (xxvm), § 167: Il libro di De Man (Q,
447-5*> Ji3> 4^9"7i> 5°%> io4*> 421, 44<>47> 474)-
1 Cfr il successivo § 69, che è una continuazione di questo § 66.
2 Cfr nota 2 del Quaderno 4 (XIII), § 31.
3 Scrivendo, nel settembre 1930, la prima stesura di questo testo
Gramsci dubitava che questa raccolta di articoli di Sorel, già an­
nunciata nel 1929, sarebbe stata mai pubblicata. Nella redazione
di questo testo C Gramsci tiene conto dell'avvenuta pubblicazio­
ne del volume (Sorel, L'Europa sotto la tormenta cit.), ma, pur
non avendolo ancora ricevuto, riteneva di poter anticipare una ri­
serva sui criteri seguiti nella scelta degli articoli. Tale riserva sarà
precisata e confermata da Gramsci dopo aver visto il libro: cfr il
successivo § 69.


2907
[2907
]QUADERNO II (xVIIl) §§ 63-66
4 Cfr nota 5 al Quaderno 4 (XIII), § 31.
5 In questa nuova stesura a) e b) corrispondono ai punti i° e 20 del
testo A. Cfr nota 6 al Quaderno 4 (XIII), § 31.
6 Cfr nota 7 al Quaderno 4 (XIII), § 31.
7 Cfr nota 8 al Quaderno 4 (XIII), § 31.
8 II capoverso e) corrisponde al punto 30 del testo A. Cfr nota 9 al
Quaderno 4 (XIII), § 31. Per l'accenno alla pubblicazione di Mi-
chels cfr Roberto Michels, La teoria di K. Marx sulla miseria cre­
scente e le sue origini. Contributo alla storia delle dottrine eco­
nomiche. Bocca, Torino 1922.
9 Cfr nota io al Quaderno 4 (XIII), § 31.
10 Cfr nota 11 al Quaderno 4 (XIII), § 31.
11 Cfr nota 12 al Quaderno 4 (XIII), § 31.
12 Cfr nota 13 al Quaderno 4 (XIII), § 31.
13 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 70.
14 Cfr nota 3 al Quaderno 4 (XIII), § 44 e nota 2 al Quaderno 2
(XXIV), § 74.
15 Cfr nota 4 al Quaderno 4 (XIII), § 44.
16 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 63.
17 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 63.
18 Cfr nota 14 al Quaderno 4 (xnr), § 31.
19 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvm), § 167.
20 Cfr nota 6 al Quaderno 4 (XIII), § 15.
21 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 132; per il libro del De Man
cfr nota 13 al § 61 dello stesso Quaderno.
22 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 2.
23 Cfr nota 3 al Quaderno 4 (XIII), § 2.
24 Cfr nota 4 al Quaderno 4 (XIII), § 2.
25 Cfr nota 5 al Quaderno 4 (XIII), § 2.
26 Cfr nota 7 al Quaderno 4 (XIII), § 2.
27 Cfr nota 6 al Quaderno 4 (XIII), § 2.
28 Cfr nota 8 al Quaderno 4 (XIII), § 2,
29 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 30.
30 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 30.
31 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 48.
32 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 48.
33 Cfr nota 3 al Quaderno 4 (XIII), § 2.
34 Cfr nota 4 al Quaderno 4 (XIII), § 48.
35 Cfr nota 5 al Quaderno 4 (XIII), § 48.
2908 NOTE
§ 6j. Passaggio dal sapere al comprendere...
Testo C (già in MS, 114-15): è ripreso un testo A del Quaderno 4 (XIII), § 33 (Q, 451-52).
§ 68. La «nuova» Scienza. G. A. Borgese e Michele Ardan.
Testo C (già in PP, 220): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 58: La «nuova» scienza. Borgese e Michel Ardan (Q, 1130-1131).
1 Cfr Quaderno 8 (xxvm), § 170 e nota 2; il richiamo è già nella
nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 58.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 9 (xiv), § 58.
§ 69. Sorel, Proudhon, De Man.
Testo B (già in MS, 105-6 nota, con l'interpolazione di un passo trat­to dal precedente § 66, p. 71).
1 Cfr il precedente § 66.
§ 70. Antonio Labriola.
Testo C (già in MS, 79-81): è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § 31: Riviste tipo {Q, 308-10).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 31
2 Cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 31.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 3 (XX), § 31
4 Cfr nota 4 al Quaderno 3 (XX), § 31
QUADERNO 12 (XXIX)
Appunti e note sparse per un gruppo di saggi sulla storia degli intellettuali e della cultura in Italia.
§ 1. Gli intellettuali sono un gruppo sociale...
Testo C (già in INT, 3-19, 97-103, dove però sono interpolati alcuni brani di altri paragrafi; tre brani invece sono stati stralciati da que­sto testo C e riprodotti nella prefazione dello stesso volume, pp. XIII, xiv, xiv-xv): sono utilizzati due testi A del Quaderno 4 (XIII), § 49: Gli intellettuali, e § 50: La scuola unitaria (Q, 474-88).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 49.
2 Cfr sullo stesso argomento Alcuni temi della quistione meridio­
nale (in CPC, 150 sgg.).
3 Cfr Quaderno 3 (XX), § 119, p. 63 e nota 1.
4 Cfr Quaderno 3 (XX), § 28. Il rinvio è già nella nota 8 al Qua­
derno 4 (XIII), § 49.
5 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 153.
6 Sul metodo Dalton cfr Quaderno 9 (xiv), § 119, e LC, 654.
§ 2. Osservazioni sulla scuola: per la ricerca del principio educativo.
Testo C (già in INT, 106-14): è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (XIII), §55: Il principio educativo nella scuola elementare e media (Q, 498-503).
1 Per un giudizio di Gramsci sulla legge Casati cfr anche l'articolo
Uomini o macchine?, pubblicato sull'«Avanti!» del 24 dicem­
bre 1916 (SG, 57-59).
2 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § ^^.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 4 (XIII), § ^^.
$ 3. Quando si distingue tra intellettuali e non-intellettuali...
Testo C (già in INT, 6-j): sono utilizzati due testi A del Quaderno 4 (XIII), § 51: Braccio e cervello, e § 72: Il nuovo intellettuale (Qf 488-89,514).
QUADERNO 13 (XXX)
Noterelle sulla politica del Machiavelli.
$ 1. Il carattere fondamentale del Principe...
Testo C (già in MACH, 3-8): è utilizzato un testo A del Quaderno 8 (xxvin), § 21: Il moderno Principe (Q, 951-53).
1 Cfr Luigi Russo, Prolegomeni a Machiavelli cit., pp. 19-31 (cap.
in: Il Machiavelli artista-eroe della tecnica politica). A p. 29 il
Russo scrive che il Valentino era stato «assunto dal nostro autore
a principe-mito della sua dottrina».
2 Un riferimento a questo scritto di Croce sulla previsione dei fatti
sociali è anche nel Quaderno io (xxxiii), parte II, § 41.vi, p. 24a.
3 Cfr Croce, Cultura e vita morale cit., pp. 191-98.
4 Cfr, a questo proposito, Quaderno 6 (VIII), § 30.
§ 2. Le note scritte a proposito dello studio delle situazioni...
Testo C (già in MACH, 40-41): è utilizzato un testo A del Quader­no 8 (xxvin), § 37: Il moderno Principe (Q, 964-65).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvin), § 24.
2 Si tratta del discorso pronunciato da Nitti alla Camera il 9 lu­
glio 1919 già ricordato da Gramsci nel Quaderno 1 (XVI), S 116,
p. 75 bis (cfr nota 5).
3 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvin), § 102.
S 3. Oltre che dal modello esemplare delle grandi monarchie asso­lute di Francia e Spagna...
Testo C (già in MACH, 11-12): è utilizzato un testo A del Quader­no 8 (xxvin), § 43: Machiavelli (Q, 968).
1 Cfr nota 1 del Quaderno 8 (xxvin), § 43.
§ 4. Prendendo le mosse dall'affermazione del Foscolo...
Testo C (già in MACH, 160): è utilizzato un testo A del Quader­no 8 (xxvin), § 44: Massimario machiavellico (Q, 968).


2911
[2911
]QUADERNO 13 (XXX) §§ I-II
§ 5. Grande politica (alta politica) - piccola politica...
Testo C (già in MACH, 141): è utilizzato un testo A del Quaderno 8 (xxvin), § 48: Machiavelli. Il moderno Principe (Qt 970).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvin), S 48.
§ 6. La quistione della classe politica...
Testo C (già in MACH, 140): è utilizzata la prima parte di un testo A del Quaderno 8 (xxvin), § 52: Machiavelli. Il moderno Principe (Q,
972). 1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvin), § 24.
§ 7. Quistione deir«uomo collettivo»...
Testo C (già in MACH, 83-85): è utilizzata la seconda parte del ci­tato testo A del Quaderno 8 (xxvin), § 52, cfr in particolare p. 20
(Q, 972-73).
1 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 44, p. 41 e nota 42.
2 Cfr nota 5 al Quaderno 4 (XIII), § 15.
3 Cfr Quaderno 7 (VII), § 39.
? ?
§ 8. La concezione del Croce, della politica-passione...
Testo C (già in MACH, 12-13): è utilizzato un testo A del Quader­no 8 (xxvin), § ^6: Machiavelli. Il moderno Principe (Q, 974-75).
1 Cfr Quaderno 7 (VII), S 39.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 8 (xxvin), § ^6.
§ 9. Lo Schopenhauer avvicina l'insegnamento di scienza politica del Machiavelli...
Testo C (già in MACH, 160): è utilizzato un testo A del Quader­no 8 (xxvin), S 58: Machiavelli (Q, 976).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvin), § 58.
S 10. La quistione iniziale da porre e da risolvere in una trattazione sul Machiavelli...
Testo C (già in MACH, 11-12) è utilizzato un testo A del Quader­no 8 (xxvin), § 61: Machiavelli (Q, 977-78).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvin), § 61.
2 Le parole tra virgolette sono una parafrasi di un'affermazione di
Marx, ricordata da Gramsci più volte; cfr ad esempio Quader­
no 4 (XIII), § 15, p. 54 e nota 6.
Sii. Una concezione del diritto che deve essere essenzialmente rin-novatrice.
Testo C (già in MACH, 88-89): è utilizzato un testo A del Quader­no 8 (xxvin), S 62: Machiavelli (Q, 978-79).

NOTE
[NOTE
]2912
§ 12. Bacone ha chiamato «Re Magi»...
Testo C (già in MACH, 160): è utilizzato un testo A del Quader­no 8 (xxvm), § 69: Machiavelli (Q, 982).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvm), § 69.
2 I dati su Filippo di Commynes e le notizie sulla mercantessa di
Tours sono ricavati dall'opera del Lanson, Histoire de la Littira­
ture frangaise cit., rispettivamente p. 178 nota 1 e p. 179.
§13. Accanto ai meriti della moderna «machiavellistica».,.
Testo C (già in MACH, 13-17): sono utilizzati un testo A del Qua­derno 1 (XVI), § io: Su Machiavelli, e due testi A del Quaderno 8
(xxvm), § 114: Machiavelli, e § 78: Machiavelli (Q, 8-9, 1008-9, 985).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 10.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 10.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 10.
4 Cfr Russo, Prolegomeni a Machiavelli cit., pp. 40-44 (cap. v:
U«Arte della Guerra» come corollario del «Principe»).
5 L'aneddoto del Bandello è anche ricordato dal Russo nei Prolego­
meni cit., p. 15: «l'ingegnosissimo Messer Niccolò tenne al sole
più di due ore a bada gli amici, per ordinare tremila fanti, secon­
do quell'ordine che aveva scritto nell'Arte della Guerra e mai non
gli venne fatto di poterli ordinare. Subentrò, per cavarlo d'im­
paccio, Giovanni delle Bande Nere, e in un batter d'occhio con
trombe e con tamburi e cenni ordinò quella gente in varii modi e
forme, con ammirazione grandissima di chi vi si ritrovò» (Matteo
Bandello, Novelle, Proemio alla novella xl della parte I: Ingan­
no usato da una scaltrita donna al marito, con una subita astuzia).
6 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvm), § 114.
7 Cfr Quaderno 8 (xxvm), § 53 e nota 1.
8 Cfr nota 2 al Quaderno 8 (xxvm), § 114.
9 Cfr nota 1 al Quaderno 6 (VIII), § 66.
10 Cfr Quaderno 8 (xxvm), § 162 e nota 4.
§ 14. Altro punto da fissare e da svolgere...
Testo C (già in MACH, 37-38): è utilizzato un testo A del Quader­no 8 (xxvm), § 86: Machiavelli (Q, 991).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvm), § 86.
§ 15. Nella nozione di grande potenza è da considerare...
Testo C (già in MACH, 167): è utilizzato un testo A del Quaderno 8 (xxvm), § 79: Machiavelli. Grande potenza (Q, 985).



1
QUADERNO 13 (XXX) §§ I2-l8 2913
§ 16. Il «troppo» (e quindi superficiale e meccanico) realismo po­litico...
Testo C (già in MACH, 39-40): è utilizzato un testo A del Quader­no 8 (xxvm), § 84: Machiavelli. Essere e dover essere (Q, 990-91).
1 Cfr Quaderno 6 (VIII), § 86 e nota 1; il rinvio è già nella nota 1
al Quaderno 8 (xxvm), § 84.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 8 (xxvm), § 84.
§ 17. Analisi delle situazioni: rapporti di forza.
Testo C (già in MACH, 41-50): sono utilizzati una parte del citato te­sto A del Quaderno 4 (XIII), § 38, cfr in particolare pp. 67-jobis, e un testo A del Quaderno 8 (xxvm), § 163: Machiavelli. Rapporti di forze (Q, ^ybo, 1039).
1 Questa citazione dalla prefazione di Marx a Per la critica dell'eco-
nomia politica - aggiunta a margine nel ms - è ripresa dai testi di
Marx tradotti dallo stesso Gramsci nel Quaderno 7 (VII) a pp.
3bis - 4 (cfr Q, 2359). Cfr anche nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 38.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 38.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 4 (XIII), § 38.
4 Cfr nota 4 al Quaderno 4 (XIII), § 38.
5 Cfr nota 6 al Quaderno 4 (XIII), § 38.
?
§ 18. Alcuni aspetti teorici e pratici delV«economismo».
Testo C (già in MACH, 29-36): è utilizzata una parte del citato te­sto A del Quaderno 4 (XIII), § 38, cfr in particolare pp. 70bis - 74 (Q, 460-64).
1 Cfr nota 4 al Quaderno 1 (XVI), § 29.
2 Cfr nota 8 al Quaderno 4 (XIII), § 38.
3 Cfr Quaderno 9 (xiv), § 97 e Quaderno io (xxxm), parte II,
§ 41,xiv, p. 29 a.
4 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 26.
5 Cfr nota 6 al Quaderno 4 (XIII), § 15.
6 Cfr, in particolare, Quaderno 4 (XIII), § 3.
7 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvm), § 61.
* Cfr nota 13 al Quaderno 4 (XIII), § 38, e nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 25.
9 Cfr nota 14 al Quaderno 4 (XIII), § 38.
10 Cfr nota 15 al Quaderno 4 (XIII), § 38. Alcune parole saltate nel
ricopiare la citazione in questo testo C, sono state reintegrate tra
parentesi angolari.
11 Cfr nota 16 al Quaderno 4 (XIII), § 38.
12 Cfr nota 1 al Quaderno 7 (VII), § 21.
2914
NOTE
QUADERNO 13 (XXX) §§ 19-24
2915

13 Per questa allusione alla lotta contro la teoria di Trockij della «ri*
voluzione permanente» cfr Quaderno 1 (XVI), $ 44 (p. 42) e
nota 45.
14 Allusione all'opera di Marx, // 18 Brumaio di Luigi Bonaparte cit.
§ 19. Elementi per calcolare la gerarchia di potenza...
Testo C (già in MACH, 167): è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (XIII), § 6j: Grandezza relativa delle potenze (Q, 512).
§ 20. Charles Benoist..
Testo C (già in MACH, 158 e 8-10): è utilizzato un testo A del Qua­derno 4 (XIII), § 8: Machiavelli e Marx (Q, 430-31).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (xni), § 8.
2 Cfr Quaderno 4 (XIII), § 4 e nota 1, § 8, e Quaderno 8
(xxvin), § 58 e nota 1.
3 Cfr, in questo stesso Quaderno, il precedente § 1.
§ 21. Continua del «Nuovo Principe».
Testo C (già in MACH, 20): è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (XIII), § io: Marx e Machiavelli (Q, 432).
1 Cfr il precedente § 1.
§ 22. Bibliografia.
Testo C (già in MACH, 213): è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (XIII), $ 29: Machiavelli (Q, 446).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 29.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 29.
§ 23. Osservazioni su alcuni aspetti della struttura dei partiti politici nei periodi di crisi organica.
Testo C (già in MACH, 50-58 e 36-37): sono utilizzati testi A del Quaderno 4 (XIII), § 69: Sui partiti; del Quaderno 7 (VII), § -ji\ Gli intellettuali. I partiti politici; del Quaderno 4 (XIII), § 66: Velemen­to militare in politica; del Quaderno 9 (xiv), § 40: Machiavelli. Rap­porti di forza ecc., cfr in particolare p. 30; § 22: Passato e presente; e il resto del citato § 40 (Q, 513, 910, 509-11, n 19-20, 1109-10).
1 Cfr il precedente § 17.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 51. Gramsci, probabilmente,
aveva presente in particolare il seguente passo del 18 Brumaio:
«La Francia sembra dunque sia sfuggita al dispotismo di una clas­
se soltanto per ricadere sotto il dispotismo di un individuo, e pre­
cisamente sotto l'autorità di un individuo privo di autorità. La
lotta sembra dunque essersi calmata perché tutte le classi, egual-
\
mente impotenti e mute, si inginocchiano davanti ai calci dei fu­cili» (Marx-Engels, Opere scelte cit., p. ^7^).
3 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 43, in particolare pp, 24DÌS - 25DÌS.
4 Cfr nota 13 al Quaderno 9 (xiv), § 89.
5 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 22.
6 Cfr il successivo § 38.
7 Cfr, a questo proposito, il precedente § 1, p. ia, e Quaderno 6
(VIII), § 30.

Questa digressione sui ricordi di Tommaso Tittoni è ricavata da un precedente testo B del Quaderno 5 (IX), § 44, cfr in partico­lare p. 23.
§ 24. A proposito dei confronti...
Testo C (parzialmente in MACH, 6y6j): è utilizzato un testo A del Quaderno 7 (VII), § io: Struttura e superstruttura (Q, 858-60).
1 Cfr nota 2 al Quaderno 7 (VII), § 10.
2 Cfr nota 3 al Quaderno 7 (VII), § 10.
3 Gramsci qui ricorda il discorso tenuto da Trockij il 14 novem­
bre 1922 al IV Congresso dell'Internazionale comunista. Cfr il
seguente passo riprodotto nel supplemento n. 35 a «La Cor-
respondance Internationale» (21 dicembre 1922): «Pourquoi la
guerre civile ne commen^a-t-elle chez nous dans toute son ardeur
qu'après le 7 novembre, pourquoi avons-nous dù ensuite, pendant
presque cinq années sans interruption, mener la guerre civile au
Nord, au Sud, à l'Ouest et à l'Est? C'est la conséquence du fait
que nous avons conquis le pouvoir trop facilement. On a souvent
répété que nous avons culbuté nos classes possédantes. C'est
exact en un certain sens. Politiquement le pays venait à peine de
sortir de la barbarie tsariste. Les paysans n'avaient presque aucu-
ne expérience politique, les petits paysans en avaient bien peu, la
bourgeoisie moyenne en avait une plus grande, gràce aux Dou-
mas, etc, l'aristocratie avait une certaine organisation sous la
forme des Semstvo, etc. Donc les grandes réserves de la contre-
révolution: les paysans riches, dans certaines périodes, aussi les
paysans moyens, la bourgeoisie moyenne, les intellectuels et toute
la petite-bourgeoisie, toutes ces réserves étaient pour ainsi dire
encore intactes, presque inutilisées, et ce ne fut que lorsque la
bourgeoisie commenda de comprendre ce qu'elle perdait en per-
dant le pouvoir qu'elle chercha par tous les moyens, en cédant
naturellement la première place à l'aristocratie, aux officiers aristo-
crates, etc, à mettre en mouvement les réserves potentielles de
la contre-révolution. Ainsi cette guerre civile prolongée a été la
revanche de l'histoire pour la facilité avec laquelle nous avions
obtenu le pouvoir. Mais tout est bien qui finit bien! Au cours de
ces cinq années nous avons maintenu notre pouvoir. Pour les
2916
NOTE
QUADERNO 13 (XXX) §§ 25-33
2917

partis Occidentaux au contraire et en general pour le mouvement ouvrier du monde entier, on peut affirmer maintenant avec certi-tude que chez vous la tàche sera beaucoup plus difficile avant la conquète du pouvoir et beaucoup plus facile après. En Allemagne tout ce qui peut ètre mobilisé contre le prolétariat le sera, sans mème parler de l'Italie où la contre-révolution est achevée aujour-d'hui avant mème la victoire de la revolution. Mussolini et ses fascistes ont dù, après avoir conquis l'influence dans tout le pays, gràce à l'échec de la revolution de 1920 à laquelle n'avait manqué qu'un parti révolutionnaire, prendre à présent le pouvoir et la bourgeoisie leur a cède ce pouvoir. Mais Mussolini représente Torganisation et l'union de toutes les forces adversaires de la re­volution, plus certaines forces qu'on peut encore gagner à la revo­lution. Mais je ne veux pas approfondir davantage ce thème, qui fera l'objet d'un autre rapport. En France, en Angleterre, partout, nous voyons la bourgeoisie, instruite par l'exemple russe et armée de toute l'expérience historique des pays démocratiques capita-listes, organiser et mobiliser tout ce qui peut ètre mis en oeuvre. Cela prouve que toutes ces forces se trouvent dès à présent sur la voie du prolétariat et que, pour conquérir le pouvoir, le proléta­riat devra neutraliser, paralyser, combattre et vaincre toutes ces forces par ses procédés révolutionnaires. Mais dès l'instant où le prolétariat se sera emparé du pouvoir, il ne resterà à la contre-révolution presque plus de réserves, et le prolétariat aura donc après la conquète du pouvoir en Europe Occidentale et dans le reste du monde les coudées beaucoup plus franches pour son tra-vail créateur que nous les avions en Russie».
§ 25. «Doppiezza» e «ingenuità» del Machiavelli. Testo B (già in MACH, 117-18).
1 Le notizie che precedono - salvo l'accenno ai libri del Villari e
del Tommasini - sono ricavate dall'articolo di Adolfo Oxilia ci­
tato nel testo, Machiavelli nel teatro, in «La Cultura», ottobre-
dicembre 1933 (anno xn, fase. IV), pp. 912-22, cfr in particolare
p. 914. Sono di Gramsci, invece, i riferimenti alle note opere di
Pasquale Villari {Niccolò Machiavelli e i suoi tempi, 3 voli., 1877-
1882), e di Oreste Tommasini (La vita e gli scritti di Niccolò Ma­
chiavelli nella loro relazione col machiavellismo, 2 voli., 1883-
1911).
2 Cfr le citazioni di Traiano Boccalini nel Quaderno 14 (1), § 33.
3 Cfr Quaderno 4 (XIII), § 4 e nota 1, e § 8.
4 Cfr Oxilia, Machiavelli nel teatro, in «La Cultura» cit., p. 914.
§ 26. Egemonia politico-culturale.
Testo C (già in MACH, 168): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 132: Argomenti di cultura, cfr in particolare p. 94 (Q, 1192-1193).
§ 27. Il cesarismo.
Testo C (già in MACH, 58-61): sono utilizzati due testi A del Qua­derno 9 (xiv), § 133: Machiavelli. Il cesarismo, e § 136, con lo stesso
titolo (Q, 1194-95» ii97-98)' 1 Cfr Quaderno 1 (XVI), S 44> P- 4*, e nota 45.

un testo A del Qua-Sullo sviluppo della
[un testo A del Qua-Sullo sviluppo della
]§ 28. Sullo sviluppo della tecnica militare.
Testo C (già in MACH, 152-53): è utilizzato derno 9 (xiv), § 137: Argomenti di cultura, tecnica militare (Q, 1198-99).
§ 29. Volontarismo e masse sociali.
Testo C (già in R, 197-98): è utilizzato un testo A del Quaderno 9
(xrv), § 142: Machiavelli. Volontarismo e «massa sociale» (Q, 1202-
1203).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 142.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 9 (xrv), § 142.
§ 30. Il numero e la qualità nei regimi rappresentativi. Testo C (già in MACH, 80-82): è utilizzato un testo A del Quader­no 9 (xiv), § 69: Machiavelli (Q, 1149-41).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 69.
§ 31. Il teorema delle proporzioni definite.
Testo C (già in MACH, 77-79): è utilizzato un testo A del Quader­no 9 (xrv), § 62: Machiavelli (Q, 1132-33).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 62.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 9 (xiv), § 62.
§ 32. Sul concetto di grande potenza.
Testo C (già in MACH, 168): sono utilizzati due testi A del Quader­no 9 (xrv), S 88: Machiavelli. Grandi potenze, e § 16: Grande po­tenza. Politica estera (Q, 1151-52,1106).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 16.
§ 33. Sul concetto di partito politico.
Testo C (già in MACH, 22-23): è utilizzato un testo A del Quader­no 9 (xiv), § 64: Machiavelli. Importanza e significato dei partiti
(Q> 1134-35)-
1 Cfr nota 3 al Quaderno 2 (XXIV), § 73.
2918 NOTE
§ 34. Sull'origine delle guerre.
Testo C (già in MACH, 169): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 70: Machiavelli (Q, 1141).
§ 35. ^4f/e politica e arte militare.
Testo C (già in MACH, 138): è utilizzato un testo À del Quaderno 9 (xiv), § 19: Machiavelli. Politica ed arte militare (Q, 1108).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xrv), § 19.
§ 36. Sulla burocrazia.
Testo C (già in MACH, 74-77): sono utilizzati due testi A del Qua­derno 9 (xiv), § 21: Machiavelli. Storia della burocrazia, e § 68: Machiavelli. Centralismo organico e centralismo democratico (Q, 1109,1138-40).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 68.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 9 (xrv), § 68.
§ 37. Note sulla vita nazionale francese.
Testo C (già in MACH, 101-13): sono utilizzati testi A del Quader­no 1 (XVI), § 18: L'errore di Maurras. Note sul partito monarchico francese-, § 48: Il giacobinismo a rovescio di Carlo Maurras-, § 53: Maurrasianismo e sindacalismo; § 131: Bainville e il suffragio uni-versale in Francia; § 106: La concezione religiosa di Maurras (Q, 14-ij, ^8-64, 67, 118-19, 97-98).
1 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 47.
2 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 48.
3 Cfr nota 4 al Quaderno 1 (XVI), § 48.
4 Cfr nota 5 al Quaderno 1 (XVI), § 48.
5 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 130.
6 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 106.
7 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 106.
§ 38. Maurras e il «centralismo organico».
Testo C (già in MACH, 113, 220): sono utilizzati due testi A del Quaderno 1 (XVI), § 49: 1/ «centralismo organico» e le dottrine di Maurras, e § ^4: La battaglia dello Jutland (Q, 64 e 67).
?
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 54.
2 Cfr Epicarmo Corbino, La battaglia dello Jutland, vista da un
economista, Giuffré, Milano 1933; con ogni probabilità Gramsci
aveva letto una recensione di questo libro in «Nuova Rivista Sto­
rica», ottobre-dicembre 1933 (anno xvn, fase. V-VI), pp. 57I-72*
QUADERNO 13 (XXX) §§ 34-4° 29*9
§ 39. Italo Chittaro, La capacità di comando.
Testo C (già in MACH, 217-18): è utilizzato un testo A del Quader­no i(XVI), § 79(P, 86). 1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 79-
§ 40. G. Gentile e la filosofia della politica.
Testo C (già in MACH, 216): è utilizzato un testo A del Quaderno 1
(XVI), § 87: Gentile e la filosofia della politica italiana (U> 00).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 87.
QUADERNO 14 (i)
§ 1. Letteratura popolare. Testo B (già in LVN, 29-30).
1 Da questo rinvio risulta che il § 2 è stato scritto prima del § 1.
Si tenga presente inoltre che i primi tre paragrafi sono stati scritti
a quaderno già iniziato, nelle prime due facciate che inizialmente
non erano state utilizzate (cfr DQ).
2 Gramsci prende lo spunto certamente, in questo e in altri para­
grafi di questo quaderno, dai dibattiti sull'architettura frequenti
in questo periodo (1933) sulla stampa. Non è chiaro tuttavia se
l'espressione tra virgolette sia una citazione testuale (che non è
stata ritrovata) o una libera parafrasi.
§ 2. Letteratura popolare. Testo B (già in LVN, 29).
1 Cfr Adriano Tilgher, Perché l'artista scrive, o dipinge, o scolpisce, ecc.?, in «L'Italia che scrive», febbraio 1929 cit., p. 32: «...se passiamo finalmente all'architettura, questa pietra di paragone di tutte le estetiche, secondo la felicissima frase di Giuseppe Rensi -la teoria crociana ci sembra decisamente fare fallimento: chi cre­derà mai che la costruzione di edifici imponenti e costosi non ab­bia altro scopo che di riparare alle deficienze della nostra memo­ria?» Di questo articolo di Tilgher Gramsci si era già occupato nel Quaderno 2 (XXIV), § 103, e nel Quaderno 3 (XX), $ 155; un altro accenno è nel successivo § 28 di questo stesso Quader­no 14 (1).
§ 3. Machiavelli. Centro. Testo B (già in MACH, 146-47).
§ 4. Letteratura popolare.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 16 (xxn), § 13: Origine popolaresca del «su-

QUADERNO 14 (i) §§ 1-6 2921
peruomo», cfr in particolare pp. 23HS - 25 {Q, 1879-81, già in LVN, 122-24).
1 Rastignac era anche pseudonimo di Vincenzo Morello : la sua esal­
tazione del personaggio dannunziano Corrado Brando era già stata
segnalata da Gramsci, in un articolo del «Grido del popolo» del
16 febbraio 1918 (cfr SG, 179).
2 Gramsci allude qui a Mario Gioda. Cfr l'articolo citato dell'«Uni­
tà» del 28 febbraio 1924, Caratteri italiani. Gioda o del roman­
ticismo: «Mario Gioda era l'tt amico di Vautrin", della "Folla"
di Paolo Valera, era il discepolo più geniale e promettente di
Paolo Valera» (CPC, 368). Per altre allusioni di Gramsci a Ma­
rio Gioda cfr Quaderno 3 (XX), § 53, e nota 1.
3 Cfr Quaderno 6 (VIII), § 108 e nota 2.
4 La definizione della letteratura religiosa come «un'immensa ma­
nomorta spiritale, che noi dobbiamo rivendicare con piena co­
scienza al nostro pensiero moderno» è in un articolo di Adolfo
Omodeo (Il valore umano della storia cristiana) pubblicato dal
«Giornale critico della filosofia italiana» e citato da Benedetto
Croce nello scritto Intorno alle condizioni presenti della storio­
grafia in Italia, III: La storiografia della filosofia e della religione,
in «La Critica», 20 maggio 1929 cit., p. 173 (ora in Benedetto
Croce, Storia della storiografia italiana nel secolo decimonono,
vol. II, 4a ed. 1964, p. 227). Il richiamo di Gramsci deriva certa­
mente da questo scritto di Croce.
§ 5. Criteri metodologici. Testo B (già in LVN, 33).
?
§ 6. Passato e presente. Vraiate. Testo B (già in PP, 133).
1 Questa citazione del Pulci è ricavata da un articolo di Domenico
Bulferetti, Il centenario di Luigi Pulci, in «Pègaso», dicembre
1932 (anno iv, n. 12), pp. 732"37> cfr in particolare p. 735.
2 Questa espressione pascaliana era già stata utilizzata da Gramsci
nell'articolo I monaci di Pascal sull'«Avanti !» del 26 febbraio
1917 (cfr Scritti 1915-21 cit., pp. 31-33)* Si veda anche un'altra
utilizzazione fattane da Gramsci, nel memoriale indirizzato il
3 aprile 1928 al presidente del Tribunale Speciale: «In una pole­
mica con i gesuiti il filosofo francese Pascal scrisse che era più fa­
cile trovare dei frati che trovare delle buone ragioni. Si può dire,
per questo processo, che è più facile trovare dei poliziotti che tro­
vare delle prove o dei testimoni e che è ancora più facile trovare
degli agenti provocatori che dei poliziotti...» (cfr Una lettera di


NOTE
[NOTE
]2922
Gramsci al Presidente del Tribunale Speciale, in Trentanni di vita e lotte del PCI, «Quaderni di Rinascita», n. 2, 1951, pa­gina 84).
t
§ 7. Passato e presente. Testo B (già in PP, 8-9).
1 Cfr il precedente § 4.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 89.
§ 8. Risorgimento. Testo B (già in R, 69).
§ 9. Machiavelli. Chi è il legislatore? Testo B (già in MACH, 136-37).
1 Cfr Mauro Fasi ani, Schemi teorici ed «exponibilia» finanziari, in
«La Riforma Sociale», settembre-ottobre 1932 (anno xxxix, n. 5),
pp. 481-^14. La citazione è a p. 500.
2 Ibid., p. 504.
3 Questa citazione dal Trattato di Sociologia Generale di Vilfredo
Pareto è nell'articolo citato del Fasiani a p. 497, nota 7.
§ 10. Passato e presente. Testo B (già in PP, n).
1 Cfr Quaderno 6 (vnr), § 162, e Quaderno 9 (xiv), § 36.
Sii. Argomenti di coltura. Le grandi potenze mondiali. Testo B (già in PP, 206-8).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 6 (VIII), S 199. Un altro accenno all'ana­
lisi marxiana della Costituzione spagnola del 1812 è nel Quader­
no 9 (xiv), S 97. Nell'edizione italiana citata da Gramsci (La que­
stione orientale, lettere di Carlo Marx, 1853-56, Mongini, Roma
1903; poi in Marx-Engels-Lassalle, Opere, vol. II, a cura di Et­
tore Ciccotti, Milano 1914), non è invece compreso questo arti­
colo di Marx sulla Costituzione spagnola.
2 L'art. 48 della Costituzione di Weimar permetteva la sospensione
delle garanzie costituzionali e dei diritti fondamentali dei citta­
dini in caso di turbamento dell'«ordine e della sicurezza pub­
blica».
3 Cfr James Bryce, Democrazie moderne, ia ed. it. a cura di L. De­
gli Occhi, 2 voli., Hoepli, Milano 1930-31.
QUADERNO 14 (i) §§ 7-12 2923
4 Gramsci allude qui al clamoroso processo, intentato a Dayton nel
Tennessee nel 1925, contro un giovane insegnante, John Thomas
Scopes, arrestato sotto l'imputazione di avere insegnato la teoria
evoluzionista nella scuola superiore di Dayton.
5 Riaffiora qui il ricordo di una esperienza giovanile di Gramsci che
era già stata rievocata in un articolo del febbraio 1916, La buona
stampa, nella rubrica 'Sotto la Mole'; cfr SM, 39-40: «In realtà
noi non ci curiamo troppo di questo lento lavorio di impaludi-
mento intellettuale dovuto ai clericali. È qualcosa di impalpabile,
che scivola come l'anguilla, molliccio, che non pare consistente e
invece è come il materasso che resiste alle cannonate più delle
mura di Liegi. È incredibile la quantità di opuscoli, riviste, fo­
glietti, corrieri parrocchiali che circolano dappertutto, che cer­
cano infiltrarsi anche nelle famiglie più refrattarie, e che si occu­
pano di tante altre cose oltre la religione. Ricordo, per esempio,
questo fatto: ho visto due o tre anni fa, quando persino il **Cor­
riere della Sera" attaccava gli zuccherieri per l'esosa speculazione
che esercitavano, e ancora più che mai esercitano, un foglietto non
più ampio di una cartolina illustrata, uno di quei misteri non so
se settimanali o mensili che una beghina si incarica nei paesi di
distribuire mediante il versamento di un abbonamento annuo di
dieci centesimi. Ebbene, in quel mistero da una parte c'era effi­
giato Gesù Cristo in croce che subisce l'estremo oltraggio, e dal­
l'altra stampato il consiglio di pregare in quella settimana (o in
quel mese) per i poveri zuccherieri cosi ingiustamente persegui­
tati dai nemici della religione, quali i socialisti e l'immancabile
massoneria». L'episodio risale con ogni probabilità alla campagna
elettorale del 1913, che Gramsci aveva seguito in Sardegna sim­
patizzando con la propaganda della Lega antiprotezionistica, grup­
po di giovani meridionalisti raccolti attorno ad Attilio Deffenu e
Nicolò Fancello. A un documento di questo gruppo pubblicato
su «La Voce» del 28 agosto 1913 (anno v, n. 35), Gramsci aveva
aderito ufficialmente; la sua firma di adesione è infatti registrata
su «La Voce» del 9 ottobre 1913 (anno v, n, 41). Cfr a questo
proposito il libro di Giuseppe Fiori, Vita di Antonio Gramsci,
Laterza, Bari 1966, pp. 97 sgg.
§ 12. Argomenti di coltura.
Testo B (già in PP, 197).

Cfr il precedente $ 7 e nota 2 al Quaderno 1 (XVI), S 89.
Cfr Quaderno 8 (xxvin), S 112 e nota 2,
Felice Cavallotti polemizzò in varie occasioni con Costanzo Chau-
vet, che fu dal 1875 al 1918 (anno della sua morte) direttore del
quotidiano filogovernativo «Il Popolo Romano». Al tempo dello
scandalo della Banca Romana Cavallotti presentò contro lo Chau-
vet denuncia alla magistratura.
Cfr Quaderno 4 (XIII), S 68 e nota 1.
2924 NOTE
§ 13. Machiavelli. Chi è legislatore? Testo B (già in MACH, 135-36).
§ 14. Carattere non nazionale-popolare della letteratura italiana.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 21 (xvn), § 1: Nesso di problemi, cfr in particolare pp. 4-6 (Q, 2107-109; già in LVN, 58-60).
1 Cfr nota 3 (XX), § 63.
2 Cfr nota 5 al Quaderno 3 (XX), § 63.
3 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 73 e nota 2.
§ 15. Ì7 teatro di Pirandello. Testo B (già in LVN, 47-51).
1 Cfr Quaderno 6 (VIII), § 26 e nota 3.
2 Cfr Quaderno 6 (VIII), § 26 e Quaderno 9 (xiv), § 134.
3 In realtà nel racconto Lontano (cfr Novelle per un anno, vol. II,
i5a ed. Mondadori, Milano 1949, pp. 93-137). Gramsci aveva in
carcere un'edizione di questo racconto pubblicato nello stes­
so volume insieme a 17 turno: cfr Luigi Pirandello, Il turno, ro­
manzo, Lontano, novella, Treves, Milano 1915 [G, Ghilarza, C.
care.].
4 Su questuerà di Silvio D'Amico (Il teatro italiano, Treves, Mila­
no 1932) Gramsci aveva visto con ogni probabilità diverse recen­
sioni tra cui un articolo di Antonio Valenti (D'Amico e la storia
del teatro italiano, in «L'Italia letteraria», i° gennaio 1933, an­
no IX, n. 1).
5 Gramsci probabilmente aveva presente l'articolo, Il teatro mo­
derno e la sua crisi - in «La Civiltà Cattolica», 17 dicembre 1932
(anno lxxxiii, vol. IV), pp. 563-74 -, che si occupa di Pirandello
(pp. 570-71) a proposito di II teatro italiano e di altre opere di
Silvio D'Amico; nello stesso articolo si rinvia al precedente sag­
gio, L'originalità e Luigi Pirandello, della «Civiltà Cattolica», 15
maggio 1923 (anno lxxiv, vol. II), pp. 330-37; 7 luglio 1923 (an­
no lxxiv, vol. III), pp. 15-31, 4 agosto 1923 (anno lxxiv, vol.
Ili), pp. 219-23.
6 Cfr Silvio D'Amico, Poesia di Pirandello, in «L'Italia letteraria»,
30 ottobre 1932 (anno iv, n. 44). In una nota introduttiva si pre­
cisa che l'articolo è un estratto dal libro // teatro italiano, citato
precedentemente da Gramsci.
7 Cfr, in «L'Italia letteraria» del 4 dicembre 1932 cit., nella ru­
brica 'Discussioni', la noterella polemica di Italo Siciliano sotto il
titolo Ha detto male di Pirandello? Segue la risposta di Silvio
D'Amico.
t
QUADERNO 14 (i) §§ 13-20 2925

8
[8
]Le posizioni del Siciliano sono ricavate dall'articolo citato nella nota precedente; nelle citazioni tra virgolette sono introdotte lie­vi modifiche formali per adattarle alla costruzione sintattica di Gramsci. 9 La citazione di D'Amico è tratta dall'articolo cit. Poesia di Piran­dello.
§16. Risorgimento italiano.
Testo C (già in R, 68-69): è utilizzato un testo A del Quaderno 8
(xxvm), § 243 (Q, 1092).
§ 17. Letteratura popolare.
Testo C (già in LVN, 131-32): è utilizzato un testo A del Quader­no 8 (xxvm), § 245 (Q, 1092-93).
1 Non sembra che Gramsci avesse una conoscenza diretta dei libri di Mario Mazzucchelli; cfr Quaderno 3 (XX), § 78, p. 46.
§ 18. Machiavelli. Volontarismo e garìbaldinismo. Testo C (già in R, 198): è utilizzato un testo A del Quaderno 8 (xxvm), § 244: Machiavelli. Contro il «volontarismo» o garibaldi-nismo (Q, 1092).
§ 19. Letteratura popolare. Il gusto melodrammatico. Testo B (già in LVN, 68-69).
1 Cfr nota 2 al Quaderno 6 (VIII), § 172.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 6 (VIII), § 105.
3 Per le traduzioni di poesie di Walt Whitman e Marcel Martinet,
cfr i numeri dell'«Ordine Nuovo» del 7 giugno, 12 luglio, 6-13
dicembre, 27 dicembre 1919, 24-31 gennaio, 21 febbraio, 28 feb­
braio-6 marzo, 13 marzo, 3-10 aprile, 15 maggio, io luglio 1920
(anno 1, nn. 5, 9, 29, 31, 38, 39, 40, 43; anno 11, nn. 2,9).
§ 20. Cattolici integrali, gesuiti, modernisti. Testo B (già in MACH, 280).
1 Molti dati annotati in questo paragrafo sono citati a memoria; cosi per quanto riguarda l'enciclica Pascendi per la quale in un primo tempo Gramsci aveva indicato la data inesatta del 1908 (poi corretta, ma non in tutti i casi, in 1907). È possibile però che Gramsci avesse presente l'articolo Le lotte e i trionfi della Chiesa fra gli errori di un secolo (1832-1932), in «La Civiltà Cattolica»,
2926
NOTE
QUADERNO 14 (i) §§ 2I-2Ó
2927

i° ottobre 1932 (anno lxxxiii, vol. IV), pp. 3-14 (in questo articolo è ricordata anche la Pascendi, ma senza indicazione di
data).
2 A questo criterio Gramsci si è ispirato durante l'elaborazione dei testi C, riunendo queste due rubriche nel Quaderno 20 (xxv), in­titolato appunto Azione cattolica. Cattolici integrali, gesuiti, mo­dernisti.

cini ecc. del 9 febbraio 1924: «Nel 1921-22 il partito aveva que­sta concezione ufficiale: che fosse impossibile l'avvento di una dittatura fascista o militare; a grande stento io riuscii a far to­gliere dalle tesi che questa concezione avesse a diventar scritta, facendo modificare fondamentalmente le tesi 51 e 52 sulla tat­tica» (Togliatti, La formazione del gruppo dirigente del partito comunista italiano cit., p. 199).

§21.7/ teatro di Pirandello. Testo B (già in LVN, 51-52).
1 Le notizie su Evrejnov, scrittore russo, emigrato a Parigi dopo la
rivoluzione, sono ricavate da una recensione di Antonio Valenti
al libro di Nicola Evrejnov, Il teatro della guerra eterna, dramma
in tre atti e quattro quadri, casa ed. Nemi, Firenze 1932, in
«L'Italia letteraria», 24 luglio 1932 (anno iv, n. 31), nella rubrica
*I libri della settimana'.
2 Cfr il precedente § 15 e nota 2.
3 Dell'i4rà del Continente di Nino Martoglio Gramsci si era occu­
pato in una cronaca teatrale dell'«Avanti!» del 12 aprile 1916
(cfr LVN, 236-37).
§22. Argomenti di cultura. Personalità del mondo economico nazio­nale.
Testo B (già in PPy 198-99). 1 Sull'ingegner Angelo Omodeo cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 43.
§23. Machiavelli. Cesarismo ed equilibrio «catastrofico» delle forze politico-sociali.
Testo B (già in MACH, 61-62).
§ 24. Elementi di cultura italiana. Uideologia «romana». Testo B (già in INT, 48).
1
Cfr la recensione di Adolfo Omodeo al III volume dei Denk wurdigkeiten del Bùlow, in «La Critica», 20 settembre 1931 (an no xxix, fase. V), pp. 384-88. La citazione è ricavata da p. 384.
§ 25. Passato e presente. La logica di don Penante. Testo B (già in PPt 69).
1 Sulle tesi di Roma cfr la nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 63. Per la discussione sul colpo di Stato fascista avutasi durante la prepa­razione di queste tesi, cfr la lettera di Gramsci a Togliatti, Terra-

§ 26. Note di cultura italiana, A proposito del protestantesimo in Italia, ecc.
Testo B (già in INT, 43-46).
1 Cfr Germanesimo e storicismo di Ernesto Renan. Saggio inedito
di Giorgio Sorel, in «La Critica», 20 marzo 1931 (anno xxix,
fase. II), pp. 110-14; 20 maggio 1931, pp. 199-207; 20 luglio 1931,
pp. 358-67; 20 settembre 1931, pp. 430-40. Tutti i dati su questo
scritto e sulle circostanze della sua mancata pubblicazione sono
ricavati da due note di Benedetto Croce: la prima, all'inizio della
prima puntata, a p. no; la seconda a chiusura della pubblicazio­
ne (p. 444).
2 Cfr nota 4 al Quaderno 9 (xiv), §111.
r
3 Su questo saggio, che è di Trockij, cfr il Quaderno 7 (VII), § 44 e
nota 3.
4 II saggio di Trockij in polemica con Masaryk è infatti citato da
Gobetti in un articolo su Trockij apparso su «Il Resto del Car­
lino» del 5 aprile 1921 (ora in Gobetti, Scritti politici cit., a cura
di Paolo Spriano, pp. 206-10, cfr in particolare p. 208). Un'allu­
sione allo stesso saggio è anche nello scritto Storia della rivolu­
zione russa, pubblicato in «La Rivoluzione Liberale», 4 mag­
gio 1922 (anno I, n. n-12) e poi utilizzato, con qualche varian­
te, come prima parte del Paradosso dello spirito russo (ora in
Piero Gobetti, Scritti storici, letterari e filosofici, a. cura di Paolo
Spriano, Einaudi, Torino 1969, pp, 293-309, cfr in particolare
p. 29^).
5 Questo riferimento al libro di Proudhon è ricavato dalla nota 2
a p. 434 dell'ultima puntata del citato saggio di Sorel («La Cri­
tica», 20 settembre 1931 cit.). Sui principi educativi del Renan
e sul rapporto Renan-Proudhon, si veda nello stesso scritto, pp.
432-34; a p. 434 è la lunga citazione del volume di Proudhon cui
fa riferimento la nota ripresa da Gramsci e contenente il punto
di vista di Proudhon sulla «riproduzione» in Francia della ri­
forma protestante, di cui Gramsci parla più avanti.
6 Un altro accenno a questa posizione dei moderati della «Perseve­
ranza» è già nel Quaderno 6 (VIII), § 158, p. 63.
2928 NOTE
§ 27. Letteratura popolare. Origini popolaresche del «superuomo».
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 16 (xxn), § 13, cfr in particolare pp. 25 -2.5 bis (Q, 1881-82; già in LVN, 124).
1 Cfr il precedente § 4.
2 Cfr Quaderno 6 (VIII), § 108 e nota 1.
?
§28. Letteratura popolare. Testo B (già in LVN, 64-65).
1 Cfr l'articolo di Luigi Volpicelli, Arte e Religione, in «L'Italia
letteraria», i° gennaio 1933 (anno IX, n. 1).
2 Si tratta dell'articolo di Tilgher già più volte citato Perché l'ar­
tista scrive o dipinge, o scolpisce, ecc.?, in «L'Italia che scrive»,
febbraio 1929 cit.
§ 29. Argomenti di coltura. L'ossicino di Cuvier. Testo B (già in PP, 214).
1 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 26 e nota 2.
2 A una conclusione diversa, che accentua i rischi, anche pratici,
dell'applicazione di questo principio alla «sociologia», Gramsci
arriva nel Quaderno 28 (in), § 3.
%
§ 30. Letteratura popolare. Origini popolaresche del superuomo.
Testo A: ripreso, insieme ad altre note sullo stesso argomento, nel citato testo C del Quaderno 16 (xxn), § 13, cfr in particolare p. 25DÌS (Q, 1882; già in LVN, 124).
1 Quest'articolo di Louis Gillet, scritto in occasione del decennale dell'avvento del fascismo al potere, era stato tradotto quasi inte­gralmente, sotto il titolo La nuova Roma, nella «Rassegna setti­manale della stampa estera», 27 dicembre 1932 (anno vii, fase. 51), pp. 2791-2803. È questa certamente la fonte di Gramsci, come è certa l'allusione al fascismo nel riferimento generico ad «alcuni aspetti della vita moderna». In particolare l'attenzione di Gram­sci era stata probabilmente attirata dall'ultima parte dell'articolo in cui il Gillet descrive un suo incontro con Mussolini in toni re­torici da basso romanticismo, come appare dal seguente passo: «Lentamente Egli si volge verso di me, getta il suo giornale e m'invita con un gesto a sedermi. I ritratti di Mussolini sono cono­sciuti. Essi esprimono insufficientemente ciò che colpisce subito: la massa, il peso, la muscolatura, la potenza dell'uomo. Deve es­serci in questo corpo una energia epica degli uragani irresistibili. Attenti alle sue collere s'egli, il figlio del fabbro, chiude il pugno.
QUADERNO 14 (i) §§ 27-33 2929
Provo sorpresa nell'aver dinnanzi a me, inoffensiva e in riposo, questa forza di Ercole popolare dall'aspetto veramente formida­bile. La maschera celebre, dalla fronte immensa a forma di torre, appare meno dura soprattutto assai più fine che nelle fotografie. La tinta è pallida, il volto popolare ma pieno di modellature de­licate. L'occhio è molto bello, di un bruno dorato capace di pas­sare dalla tenerezza alla tempesta...» (p. 2801).
§ 31.1 nipotini dell'abate Bresciani. Testo B (già in LVN, 150).
1 La citazione del verso del Lasca è ripresa probabilmente dall'ope­ra scolastica di Enrico Carrara, citata da Gramsci nel succes­sivo § 33. Cfr Enrico Carrara, Storia ed esempi della letteratura italiana, ad uso delle scuole normali, degli istituti tecnici e delle scuole affini, vol. IV: Il Cinquecento, 2* ed. Signorelli, Milano 1913, p. 158: «Non ti bastava, pedantuzzo stracco, | delle Muse e di Febo mariuolo, | aver mandato mezzo Dante a sacco; | che lui ancor, che nelle prose è solo, | hai tristamente si deserto e fiacco, | che d'una lancia è fatto un punteruolo».
§32. Machiavelli. Teoria e pratica. Testo B (già in MACH, 122-23).
1 L'aneddoto del Bandello era già stato ricordato nello scritto del Russo, Prolegomeni a Machiavelli, più volte citato da Gramsci: cfr nota 5 al Quaderno 13 (xxx), § 13; ma questa «rilettura» di Gramsci deve riferirsi ad un'altra fonte: con ogni probabilità al IV volume cit. dell'opera del Carrara, dove la Dedica del Ban­dello è riprodotta alle pp. 147-49, in un testo che corrisponde alla citazione di Gramsci.
§33. Machiavelli.
Testo B (già in MACH, 11^-17).
1 Cfr Quaderno 13 (xxx), § 1, p. 1, e § 20, p. 14.
2 Cfr Enrico Carrara, Storia ed esempi della letteratura italiana ad
uso delle scuole normali, degli istituti tecnici e delle scuole affini,
vol. VII: L'Ottocento, 2* ed. Signorelli, Milano 1913, p. 59,
nota 2, dove si parla di Machiavelli «quale autore del Principe
che fu interpretato avesse un intento satirico e rivoluzionario co­
me il Giorno».
3 La citazione del Croce riportata da Gramsci, non è testuale. Gram­
sci riprende un giudizio di Croce già ricordato nel Quaderno 4
(XIII), § 4: Machiavellismo e marxismo, p. 45 bis, e ricavato dalla
Storia dell'età barocca in Italia cit., p. 82.
* La frase tra virgolette non è una citazione testuale del Boccalini, ma un breve riassunto interpretativo di un passo dei Ragguagli di

19
***
293°
NOTE
QUADERNO 14(1) §§ 34*40
2931

Parnaso, al quale lo stesso Carrara rinvia nel luogo citato alla pre­cedente nota 2 secondo il testo riprodotto nel V volume della sua opera. Cfr Carrara, Storia ed esempì della letteratura italiana cit., vol. V: Il Seicento, pp. 58-61; cfr in particolare pp. 59-60: «... l'Avvocato fiscale fece saper loro che il Machiavelli per gli ab­bonirne voli ed esecrandi precetti, che si leggevano negli scritti suoi, così meritatamente era stato condannato, come di nuovo se­veramente doveva essere punito, per essere di notte stato trovato in una mandria di pecore, alle quali si ingegnava di accomodare in bocca i denti posticci di cane con evidente pericolo che si diser­tasse la razza dei pecorai, persone tanto necessarie in questo mondo».
§ 34. Machiavelli. Partiti politici e funzioni di polizia. Testo B (già in MACH, 26).
§ 35.1 nipotini di padre Bresciani. Testo B (già in LVN, 84-85).
1 Cfr l'articolo di Giovanni Papini, Lo scrittore come Maestro, in
«Nuova Antologia», i° gennaio 1933 (anno lxviii, fase. 1459),
pp. 30-42.
2 Cfr l'articolo di Luigi Chiarini, Arte e vita, in «Educazione fasci­
sta», dicembre 1932 (anno x), pp. 1013-20.
3 Un articolo contro Papini (firmato «Il polemista di turno») è in
«L'Italia letteraria», 4 dicembre 1932 cit., sotto il titolo «Farfa­
nicchi» e «filistei». Bizze di Papini.
4 Cfr gli articoli di Gherardo Casini, Morte delVintellettuale, e di
Bruno Spampanato, Antifascismo della cultura, in «Critica fasci­
sta», i° gennaio 1933 (anno XI, n. 1), pp. 3-4 e 8-9.
§ 36. Criteri metodologici. Testo B (già ih PP, 173).
§ 37. Letteratura popolare. Italia e Francia. Testo B (già in LVN, 63-64).
§38. Note di cultura italiana. Testo B (già in INT, 46-47).
1 Cfr L'Italia e la scienza, a cura di Gino Bargagli-Petrucci, Le Mon-
nier, Firenze 1932. Su questo volume Gramsci aveva visto le re­
censioni più avanti citate.
2 Cfr nella rubrica 'Libri' di «Educazione fascista», luglio 1932
(anno x), pp. 601-3, ^a recensione di G. M. Boccabianca al volume
del Bargagli-Petrucci, in polemica col padre Gemelli.

3 Cfr l'articolo di Sebastiano Timpanaro, L'attualità scientifica. L'Italia e la scienza. 7, in «L'Italia letteraria», 11 settembre 1932 (anno iv, n. 37). La seconda puntata dell'articolo è pubblicata in «L'Italia letteraria» del 16 ottobre 1932 cit.
§ 39. Letteratura popolare. Manzoni e gli «umili». Testo B (già in LVN, 72-73).
LJ
1 Sul rapporto tra le concezioni del Manzoni e le dottrine del Thier­
ry cfr Quaderno 7 (VII), §§ 50 e 51.
2 Cfr Quaderno 3 (XX), § 148, Quaderno 6 (VIII), § 9, Quaderno 7
(vii), § 50, Quaderno 8 (xxvm), § 9.
3 Questo libro dello Zottoli è già citato da Gramsci nel Quader­
no 7 (VII), § 50.
4 Alcune note riguardanti questo argomento saranno poi raccolte
da Gramsci nel Quaderno 25 (xxni) sotto il titolo Ai margini
della storia (storia dei gruppi sociali subalterni).
5 Con ogni probabilità Gramsci aveva qui presente direttamente o
indirettamente alcune indicazioni di Engels nello scritto L. Feuer­
bach e il punto d'approdo della filosofia classica tedesca (cfr Marx-
Engels, Òpere scelte cit., p. 1139): «Dopo l'affermarsi della gran­
de industria, cioè per lo meno a partire dai trattati di pace del
1815, non era più un segreto per nessuno in Inghilterra che tutta
la lotta politica in questo paese si aggirava attorno alle pretese
di predominio di due classi, l'aristocrazia fondiaria (landed ari-
stocracy) e la borghesia {middle class). In Francia, col ritorno dei
Borboni, si prese coscienza dello stesso fatto. Gli storici del pe­
riodo della Restaurazione, da Thierry a Guizot, Mignet e Thiers,
indicano dappertutto che questa è la chiave che permette di ca­
pire la storia della Francia a partire dal Medioevo». Cfr anche la
lettera di Engels a Starkenburg del 25 gennaio 1894 (ibid., p.
1253): «Se è vero che Marx ha scoperto la concezione materiali­
stica della storia, è vero pure che Thierry, Mignet, Guizot e tutti
gli storici inglesi fino al 1850 dimostrano che ci si sforzava di arri­
vare a questa concezione». Un giudizio di Marx su Thierry {«le
pére della "lotta di classe" nella storiografia francese») è nella let­
tera a Engels del 27 luglio 1854 (& Carteggio Marx-Engels, trad.
it., vol. II, Editori Riuniti, Roma 1950, pp. 315 sgg.). Cfr anche
la lettera di Marx a Weidemeyer del 5 marzo 1852 (Marx-Engels,
Werke, XXVIII, Dietz, Berlin 1963, pp. 503-9).
§ 40. Passato e presente. Testo B (già in PP, 21).
1 Cfr l'articolo di Gino Doria, Carlo Alberto, in «La Nuova Ita­lia», 20 marzo 1931 (anno 11, n. 3), pp. 85-90, in particolare p. 85.
I
2932 NOTE
§ ^i.Balzac.
Testo B (già in LVN, 125-26).
1 Cfr Quaderno 8 (xxvin), § 209 e nota 2, § 230 e nota 1.
2 Paul Bourget, Les idées politiques et sociales de Balzac, in «Les
Nouvelles Littéraires», 8 agosto 1931 (anno x, n. 460).
3 Anche questa citazione è ripresa dall'articolo citato di Paul Bour­
get.
§ 42. Cultura italiana. Testo B (già in INT, 127).
1 Non è stata ritrovata la fonte da cui Gramsci ha attinto questi dati.
§ 43. Nozioni enciclopediche. Riscossa. Testo B (già in PP, 162).
§ 44. Concordati.
Testo A: ripreso, insieme ad un'altra nota sullo stesso argomento, in un testo C del Quaderno 16 (xxn), § 14: Rapporti tra Stato e Chiesa, cfr in particolare pp. 26 - 26bis (Q, 1883-84; già in MACH, 257-58),
1 Cfr l'articolo a firma Novus, Una polemica sulla Conciliazione, in «Critica fascista», i° febbraio 1933 (anno xi, n. 3), pp. 54-56. I dati bibliografici riguardanti Vincenzo Morello e Egilberto Mar­tire sono contenuti in questo articolo.
§ 45. Letteratura popolare. Manzoni. Testo B (già in LVN, 74-75).
1 Cfr l'articolo di Adolfo Faggi, Vox populi vox Dei, in «Il Mar­zocco», i° novembre 1931 (anno xxxvi, n. 44).
§ 46.1 nipotini di padre Bresciani. Testo B (già in LVN, 150).
1 Cfr Guido Mazzoni, Storia letteraria d'Italia. L'Ottocento, par­te I, Vallardi, Milano 1913, p. 650. La citazione di Gramsci può anche essere indiretta.
?
§ 47. Caratteri della cultura italiana. Testo B (inedito).
1 Della Storia della storiografia italiana del Croce, Gramsci aveva la prima edizione, del 1921: cfr nota 13 al Quaderno 7 (VII), § 1; nella seconda edizione (1930) era stato aggiunto in appendice il saggio Intorno alle condizioni presenti della storiografia italia-


2933
[2933
]QUADERNO 14 (i) §§ 41-51
na, che Gramsci aveva letto sulla «Critica»: cfr Quaderno 8 (xxvin), § 23, p. 12 e nota 5.
2 Dell'Italia in cammino del Volpe Gramsci aveva la prima edizio­
ne del 1927: cfr nota 3 al Quaderno 3 (XX), § 82. Della prefa­
zione del Volpe alla terza edizione (Treves, Milano 1931), Gram­
sci aveva avuto probabilmente notizie indirette.
3 Sulla Histoire de la Gaule di Camille Jullian cfr Quaderno 5
(IX), § 42, p. 21 e nota 4.
4 Un accenno alle posizioni del Montefredini, anche in relazione
ad un noto saggio di Benedetto Croce, è già nel Quaderno 9
(xiv), § 89, p. 69bis (cfr nota 11).
5 Sul rapporto Fortunato-Salvernini nell'impostazione della que­
stione meridionale cfr l'osservazione di Gramsci nel Quaderno 1
(XVI), § 43, p. 26 e nota 8.
6 Cfr Quaderno 5 (IX), § 88.
7 In una lettera alla madre del 3 ottobre 1927 (cfr LC, 131-32)
Gramsci ricorda di aver comperato a Torino, nel 1913, uno stock
di libri usati sulla Sardegna, tra cui un volume in cui erano riu­
nite le «Carte di Arborea»: si tratta di una raccolta di documenti
- di discussa autenticità - di letteratura e storia sarda, editi nel
1863 da Pietro Martini, ma già in circolazione anche prima, a par­
tire dal 1845, e utilizzati nella propaganda per le rivendicazioni
sardiste.
8 I dati del libro di Nello Quilici {Origine, sviluppo e insufficienza
della borghesia italiana, Ediz. dei «Nuovi problemi», Ferrara
1932) sono ricavati con ogni probabilità da un articolo di Mario
Diana, Un processo alla borghesia, in «L'Italia letteraria», 29
gennaio 1933 (anno IX, n. 5).
$ 48. Passato e presente. Centralismo organico e centralismo demo­cratico. Disciplina.
Testo B (già in PPy 65-66).
§ 49. Machiavelli. Lo Stato. Testo B (già in MACH, 125-26).

Cfr «Rassegna settimanale della stampa estera», 3-10 gennaio 1933 (anno VIII, fase. 1-2), pp. 77-82; la citazione è a p. 80. Il re­soconto dell'articolo di G. Miskolczy è nella rubrica 'Riviste', sot­to il titolo L'opera del regime per il rinnovamento spirituale, cul­turale ed economico del paese.
§ 50. Passato e presente. Testo B (già in PP, 73).
§51. Machiavelli. Morale e politica. Testo B (già in MACH, 142-43).
2934 NOTE
?
§ 52. Cattolici integrali, gesuiti, modernisti. Testo B (già in MACH, 278-79).
1 Cfr «La Cultura», ottobre-dicembre 1932 (anno xi, fase, 4), pp.
846-49.
2 Probabilmente qui Gramsci si riferisce al «Centro Nazionale Ita­
liano», fondato nel 1924, dopo il delitto Matteotti, da un gruppo
di dissidenti di destra del partito popolare, ostili alla ventilata col­
laborazione tra cattolici e socialisti, come movimento cattolico di
fiancheggiamento del fascismo. Cfr Gabriele De Rosa, Storia del
movimento cattolico, vol. II: ]7 Partito Popolare Italiano, Later­
za, Bari 1966, pp. 501 sgg.; e Renzo De Felice, Mussolini il fa-
scistay I, Einaudi, Torino 1966, pp. 657-58.
3 Cfr Quaderno 5 (IX), § 1 e nota 3.
4 Cfr Quaderno 8 (xxvm), § 95.
§53. Machiavelli. La forza dei partiti agrari. Testo B (già in MACH, 147).
§ 54. Passato e presente. Testo B (già in PP, 94-95).
§55. Azione Cattolica.
Testo B (già in MACH, 236-37).
1 Cfr la recensione al libro del Vercesi nella rubrica 'Rivista della stampa' (Il papato nel secolo xix) della «Civiltà Cattolica», 7 gen­naio 1933 (anno lxxxiv, vol. I), pp. 173-75; la citazione è a p. 174.
S 56. Cultura, italiana. Testo B (già in INT, 124),


2935
[2935
]QUADERNO 14 (i) §§ 52-63
a Gramsci dalla lettura di un corsivo ( Uillusione deWazione) del­la rubrica 'Dogana* di «Critica fascista», 15 febbraio 1933 (an­no xi, n. 4), p. 70, dove si cita tra l'altro il seguente brano dal Monde sans àme di Daniel Rops: «Io conosco l'argomento: "Voi siete inquieti perché non agite. La vostra inquietudine non è che il gioco dello spirito troppo lontano dalla volontà materiale, e che vaga senz'ancora, alla deriva". O più ancora brutalmente: "L'in­quietudine? Guardate sulla tolda del Pacific, davanti alla bocca ar­dente degli alti forni, al timone della scialuppa nella tempesta, guardate dunque se vi sono uomini inquieti?" - Non mi sembra che abbia senso opporre l'inquietudine all'azione. Essi sono due dati talmente differenti che non hanno contatto. Ogni giorno ve­diamo uomini che sembrano agire, che agiscono anche con fre­nesia, ma per i quali l'azione non è che una manifestazione tutta esteriore in cui niente di essenziale è impegnato, e che può anche essere in contrasto con la coscienza profonda».
§ 59. Giustificazione delle autobiografie, Testo B (già in PP, 174).
§ 60. Giornalismo. Almanacchi. Testo B (già in INT, 164).
1 Cfr sullo stesso argomento Quaderno 3 (XX), § 28 e nota 1
§61. Critica letteraria. Sincerità (0 spontaneità) e disciplina. Testo B (già in LVN, 26-28).
1 Queste idee del Berrini sul teatro sono probabilmente un ri­cordo dì conversazioni private. Su Nino Berrini cfr Quaderno 6 (VIII), § 26 e nota 2.

§ ^j. Passato e presente. Testo B (già in PP, 92-93).
1 Queste indicazioni sono ricavate da una pagina pubblicitaria de­dicata a «La Riforma Sociale» e inserita fuori testo nell'Alma nacco letterario 1933, Bompiani, Milano 1933.
§ 58. Passato e presente. Testo B (già in PP, 5-6).
1 È possibile che uno degli spunti per questo paragrafo sia venuto
J
§ 62. Giornalismo. I lettori. Testo B (già in INT, 132-33).
§ 63. Argomenti di cultura. Come studiare la storia? Testo B (già in PP, 173-74).
1 II giudizio ricordato con una certa approssimazione da Gramsci è nell'opera dello storico inglese Robert Seeley (1834-95) L'espan­sione dell'Inghilterra (due corsi di lezioni), Laterza, Bari 1928 (traduzione e introduzione di G. Falco). Nel capitolo intitolato Lo scisma dell'Impero Britannico il Seeley, parlando della sotto-

NOTE
[NOTE
]2936
valutazione della Rivoluzione americana da parte della storiogra­fia inglese, sostiene la tesi secondo cui «non è compito dello sto­rico ricondurre il lettore al passato, o fargli vedere gli avveni­menti come apparvero ai contemporanei... Anziché farci parteci­pare alle passioni di altri tempi, egli deve farci notare che un av­venimento, il quale attrasse tutta l'attenzione dei contemporanei fu in realtà di scarsa importanza, mentre un altro dai contem­poranei quasi inavvertito, ebbe grandi conseguenze» (p. 124). Il passo a cui si riferisce Gramsci è probabilmente questo: «Senza dubbio è molto più commovente leggere del Nilo, di Trafalgar, della Spagna e di Waterloo che di Bunkera Hill, di Brandy Wine, di Saratoga e di Yorktown, ciò non soltanto perché noi amiamo meglio pensare ad una vittoria che ad una sconfitta, ma anche perché dal punto di vista militare la lotta con la Francia fu più interessante che quella con l'America e Napoleone, Nelson e Wellington furono superiori ai comandanti apparsi durante la Ri­voluzione americana. Ma gli avvenimenti trovano posto nella sto­ria non in quanto commuovono o esaltano, tanto meno perché sono soddisfacenti per noi, ma in quanto sono fecondi di conse­guenze».
Non risulta tuttavia che Gramsci abbia avuto in carcere il libro di Seeley. L'osservazione riportata in questo paragrafo può quindi essere stata ricavata da una fonte indiretta, che però non è stato possibile rintracciare.
Cfr nota 3 al Quaderno 5 (IX), § 42.
§ 64. Giustificazione dell autobiografia. Testo B (già in PP, 174-75).
1 Cfr Quaderno 8 (xxvni), § 180.
§ 65. Letteratura popolare. Testo B (già in LVN, 28-29).
1 Cfr i precedenti §§ 1 e 2.
§ 66. Giornalismo. Integralismo.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 24 (xxvn), § 1 (Q, 22.59-60; già in INT, 131-32).
§ 67. Argomenti di cultura. Testo B (già in PP, 17.5-77).

QUADERNO 14 (i) §§ 64-7O 2937
§ 68. Machiavelli.
Testo B*(già in MACH, 114-15).
1 Lo scritto di Stalin a cui qui Gramsci si riferisce, è la Intervista con la prima delegazione operaia americana (9 settembre 1927), pubblicata per la prima volta nella «Pravda» del 15 settembre 1927 (ora in Stalin, Opere complete, vol. X, Edizioni Rinascita, Roma 1956, pp. 104-60). Di questo testo di Stalin Gramsci aveva preso conoscenza attraverso una traduzione (un po' ridotta) pub­blicata in «Rassegna settimanale della stampa estera», 4 otto­bre 1927 (anno 11, fase. 40), pp. 2754-58. Con ogni probabilità Gramsci aveva rivisto questo testo nel 1932 o nel 1933 prima di inviare al deposito i fascicoli del 1927 e del 1928 della «Rasse­gna settimanale della stampa estera», secondo la registrazione an­notata in terza pagina di copertina di questo Quaderno (cfr DQ). Il commento di Gramsci, che va al di là delle indicazioni conte­nute nelle risposte di Stalin (dove l'accento cade su altri temi), si riferisce in particolare alla prima domanda della delegazione americana sui rapporti tra il pensiero di Marx e quello di Lenin. Tra i libri del carcere è conservato un solo volume di Stalin contenente due discorsi in traduzione francese: cfr Joseph Sta-
* line, Discours sur le Pian Quinquennal, deuxième édition conte-nant les discours du 28 mai 1930 et du 23 juin 1931, avec deux préfaces de Georges Valois, Librairie Valois, Paris 1931 [FG, C. carc., Turi]. Poiché in questo volume manca accanto al timbro carcerario la firma o sigla del direttore, è da presumere che esso sia stato bloccato dalla censura carceraria e consegnato a Gramsci solo dopo la sua partenza da Turi. Evidentemente l'avallo di Georges Valois, ex dirigente dell'Action francese, ma con ogni probabilità sconosciuto ai censori, non era stato sufficiente ad al­largare le maglie della vigilanza carceraria. È assente d'altra parte nei Quaderni ogni riferimento a questo volume o al suo conte­nuto.
§ 69. Argomento di cultura. L'autodidatta. Testo B (già in PP, 177-78).
§ 70. Machiavelli. Quando si può dire che un partito sia formato e non possa essere distrutto con mezzi normali.
Testo B (già in MACH, 23-26).
1 Su questo argomento si vedano alcune osservazioni di Gramsci nella relazione tenuta a una riunione del Comitato direttivo del PCI (2-3 agosto 1926): «in ogni partito, ma specialmente nei par­titi democratici e socialdemocratici nei quali l'apparato organiz­zativo è molto rilassato, esistono tre strati. Lo strato superiore molto ristretto, che di solito è costituito di parlamentari e di in-

NOTE
[NOTE
]293»
tellettuali strettamente legati spesso alla classe dominante. Lo strato inferiore costituito di operai e contadini, di piccoli borghesi urbani, come massa di partito o come massa di popolazione in­fluenzata dal partito. Uno strato intermedio che, nella situazione attuale, ha una importanza ancora superiore all'importanza che aveva nei periodi normali in quanto rappresenta spesso il solo strato attivo e politicamente vivace di questi partiti. È questo stra­to intermedio che mantiene il legame tra il superiore gruppo di­rigente e le masse del partito e della popolazione influenzata dal partito» (CPC, 114-15).
2 Ricordando «i fatti del giugno 1914» Gramsci allude agli avve­nimenti della «settimana rossa»; per la tesi di una responsabi­lità dello stato maggiore austriaco in questi avvenimenti cfr Qua­derno 1 (XVI), § 44, p. 35 bis e nota 15.
§71. Giornalismo, Movimenti e centri intellettuali. Testo B (già in INT, 133-34).
1
Cfr la rassegna Trogrammi dei giovani' nel citato Almanacco let­terario 1933 dell'editore Bompiani, pp. 360-61.
§ 72. Letteratura popolare. Contenuto e forma. Testo B (già in LVN, 60-63).
1 Cfr il precedente § 14.
2 Cfr il precedente § 35 e Quaderno 7 (VII), §§ 50 e 51.
§ 73. Giornalismo. Riviste tipo. Testo B (già in INT, 145-46).
1 II primo numero della rivista «Leonardo» («Rassegna bibliogra­fica diretta da Federico Gentile»), pubblicata dai Fratelli Treves, Bestetti e Tumminelli (poi Treves-Treccani-Tumminelli) è del gennaio 1930. Con il numero del gennaio 1933 (anno iv, n. 1), la rivista passa alla casa editrice Sansoni di Firenze.
§ 74. Passato e presente. L'autocritica e l'ipocrisia dell'autocritica. Testo B (inedito).
1 È possibile che uno spunto per questo paragrafo sia venuto a Gramsci da una nota della rubrica 'Dogana' (Necessità dell'auto­critica), in «Critica fascista», i° marzo 1935 (anno XIII, n. 9), p. 201. È da ricordare anche che nello stesso periodo «Critica fa­scista» si era impegnata in una intensa campagna sul tema «Fine del Parlamento»: sotto questo titolo ricorrente erano stati pub­blicati per più di un anno, quasi in ogni numero, numerosi arti­coli di giuristi e di dirigenti fascisti.
1
1
QUADERNO 14 (l) §§ 71-80 2939
§ 75. Passato e presente. Testo B (già in PPt 69-70).
§ y6. Passato e presente. Testo B (inedito).
1 Questo riferimento alle «opinioni di Cesarino Rossi» riguarda con ogni probabilità la lettera con la quale, nell'agosto del 1921, Cesare Rossi, che era stato, insieme con Mussolini, firmatario del «patto di pacificazione» tra socialisti e fascisti - si era dimesso dalla carica di vicesegretario generale dei fasci dopo la sconfes­sione che di quel «patto» era stata fatta dalla maggioranza dei dirigenti fascisti. La lettera di dimissioni di Cesare Rossi, pub­blicata dal «Popolo d'Italia» del 21 agosto 1921 (si può leggere ora anche in appendice al volume di Cesare Rossi, II delitto Mat­teotti, Ceschina, Milano 1965, pp. 571-77) era stata commentata da Gramsci in un articolo apparso su «L'Ordine Nuovo» del 26 agosto 1921 (Tra realtà e arbitrio, ora in SF> 300-2). In questa lettera Rossi aveva osservato - in un passo citato nel commento di Gramsci - che il fascismo «laddove appare come dominatore è diventato un puro, autentico ed esclusivo movimento di conserva­zione e di reazione». «Il vice segretario dei fasci - aggiungeva Gramsci - conferma le nostre osservazioni sulla critica del fasci­smo che è essenzialmente dissidio fra nuclei urbani e nuclei ru­rali, e non di oggi, ma congenito allo sviluppo stesso del movi­mento fascista». Ne derivava la previsione di una prossima scis­sione e di una dissoluzione del fascismo. Ricordando queste vec­chie polemiche ora Gramsci sembra ricavarne la conclusione che solo la debolezza dei suoi avversari aveva permesso al fascismo di sopravvivere e di superare le sue crisi.
§ jj. Passato e presente. Testo B (già in PP> 72-73).
§ 78. Passato e presente. Testo B (inedito).
1 II contenuto di questo paragrafo è ripreso e sviluppato in un altro testo B del Quaderno 15 (11), § 19.
§ 79. Passato e presente. Testo B (già in PP, 18).
§ 80. Giornalismo. Riviste tipo. Testo B (già in INT, 144).
1 «L'Educazione politica» di Gentile usci nel 1925 e 1926 come
2940
NOTE

continuazione di «La Nuova Politica Liberale» che aveva iniziato le pubblicazioni nel 1923. Nel 1927 il titolo della rivista «L'Edu­cazione politica» fu trasformato in «Educazione fascista». La stessa rivista poi cambiò ancora titolo nel 1933, divenendo «Ci­viltà fascista».
2 La rivista quindicinale «L'Educazione politica» fu fondata da Arcangelo Ghisleri nel 1898 e da lui diretta fino al 1901; cessò le pubblicazioni nel 1902.
QUADERNO 15 (il)


§ 1. Passato e presente. Studi sulla struttura economica nazionale. Testo B (già in PP, 95-96).
1 Tra le possibili fonti di informazioni sull'argomento di questo pa­ragrafo Gramsci aveva forse presente l'articolo di Attilio Cabiati, La crisi e i nuovi provvedimenti del governo, in «La Riforma So­ciale», gennaio-febbraio 1933 cit., pp. 21-33, e l'editoriale Stata­lismo corporativo, in «Critica fascista», i° febbraio 1933 (an­no xi, n. 3), pp. 41-42. Intorno a queste iniziative Gramsci pro­babilmente aveva anche seguito i commenti della stampa stra­niera attraverso la «Rassegna settimanale della stampa estera» (che in questo periodo risulta particolarmente consultata).
§ 2. Machiavelli.
Testo B (già in MACH, 27-28).
§ 3. Passato e presente. Testo B (già in PP, 18-19).
§ 4. Machiavelli. Elementi di politica. Testo B (già in MACH, 17-20).
§ 5. Passato e presente. La crisi. Testo B (già in PP, 88-91).
1 Cfr il volume della Società delle Nazioni citato nella nota 1 al
Quaderno 6 (VIII), § 96.
2 Gramsci aveva presente in particolare una pubblicazione del Par­
lamento inglese: Committee on Finance and Industry, Report
presented to Parliament by the Financial Secretary to the Trea-
sure by Command of His Majesty, June 1931, London 1931 [FG,
C. carc., Turi III].
§ 6. Machiavelli. Concezioni del mondo e atteggiamenti pratici tota-litari e parziali.
Testo B (già in MACH, 28-29).
^942 NOTE
§ 7. Machiavelli. Elezioni. Testo B (già in M ACH, 159).
1 Questa citazione della «Gazeta Polska» (in una nota di commen­to alla notizia della nomina di Hitler a cancelliere) è ricavata dalla «Rassegna settimanale della stampa estera», 14 febbraio 1933 (anno VIII, fase. 7), p. 346.
§ 8. Machiavelli. Diritto naturale. Testo B (già in MACH, 159).
1 Gramsci ha qui presente un articolo di A. Messineo, Il concetto di nazione nella filosofia dello Stato, in «La Civiltà Cattolica», 18 febbraio 1933 (anno lxxxiv, vol. I), pp. 324-36, dove è citato e commentato tra l'altro uno scritto di Maurizio Maraviglia apparso in «Scuola e Cultura: Annali della istruzione media», settembre-ottobre 1932, p. 223 sgg. Si legge nell'articolo della «Civiltà Cat­tolica»: «Ogni nuova concezione filosofica comincia sempre dal criticare quelle che l'hanno preceduta per metterne a nudo i lati deboli. Il tallone d'Achille, scrive M. Maraviglia, delle filosofie precedenti, fondate sul diritto naturale e sopra esigenze razionali, consiste nel l'aver voluto cercare la composizione del contrasto ri­chiamandosi a esigenze naturali o alla pura ragione. Bisognava in­vece rivolgersi alla storia; e alla storia egli infatti si rivolge».
§ 9. Note autobiografiche.
Testo B (inedito nella precedente edizione dei Quaderni, ma edito in «L'Europa letteraria», febbraio-aprile 1962, n. 13-14, pp. 8-10).
1 Nella lettera a Tania del 6 marzo 1933 sono ripresi gran parte dei motivi svolti in queste Note autobiografiche: «ho ancora vivo il ricordo (ciò non sempre mi capita più in questi ultimi tempi) di un paragone che ti ho fatto nel colloquio di domenica per spiegar­ti ciò che avviene in me. Voglio riprenderlo per trarne alcune con­clusioni pratiche che mi interessano. Ti ho detto su per giù cosi: - immagina un naufragio e che un certo numero di persone si ri­fugino in una scialuppa per salvarsi senza sapere dove, quando e dopo quali peripezie effettivamente si salveranno. Prima del nau­fragio, come è naturale, nessuno dei futuri naufraghi pensava di diventare... naufrago e quindi tanto meno pensava di essere con­dotto a commettere gli atti che dei naufraghi, in certe condizioni, possono commettere, per esempio, l'atto di diventare... antropofa­ghi. Ognuno di costoro, se interrogato a freddo cosa avrebbe fatto nell'alternativa di morire o di diventare cannibale, avrebbe rispo­sto, con la massima buona fede, che, data l'alternativa, avrebbe scelto certamente di morire. Avviene il naufragio, il rifugio nella scialuppa ecc. Dopo qualche giorno, essendo mancati i viveri, l'idea del cannibalismo si presenta in una luce diversa, finché a un certo punto, di quelle persone date, un certo numero diviene davvero
1


2943
[2943
]QUADERNO 15 (il) §§7-10
cannibale. Ma in realtà si tratta delle stesse persone? Tra i due momenti, quello in cui l'alternativa si presentava come una pura ipotesi teorica e quello in cui l'alternativa si presenta in tutta la forza dell'immediata necessità, è avvenuto un processo di trasfor­mazione "molecolare" per quanto rapido, nel quale le persone di prima non sono più le persone di poi e non si può dire, altro che dal punto di vista dello stato civile e della legge (che sono, d'al­tronde, punti di vista rispettabili e che hanno la loro importanza) che si tratti delle stesse persone. Ebbene, come ti ho detto, un si­mile mutamento sta avvenendo in me (cannibalismo a parte). Il più grave è che in questi casi la personalità si sdoppia: una parte osserva il processo, l'altra parte lo subisce, ma la parte osserva­trice (finché questa parte esiste significa che c'è un autocontrollo e la possibilità di riprendersi) sente la precarietà della propria po­sizione, cioè prevede che giungerà un punto in cui la sua funzione sparirà, cioè non ci sarà più autocontrollo ma l'intera personalità sarà inghiottita da un nuovo "individuo" con impulsi, iniziative, modi di pensare diversi da quelli precedenti. Ebbene, io mi trovo in questa situazione. Non so cosa potrà rimanere di me dopo la fine del processo di mutazione che sento in via di sviluppo. La conclusione pratica è questa: occorre che per un certo tempo io non scriva a nessuno, neppure a te, oltre le nude e crude notizie sui fatti dell'esistenza. Questo tempo lo si può fissare all'ingrosso nel periodo che è necessario perché si svolga la pratica dall'avvo­cato di cui abbiamo tanto parlato. Se la pratica si svolge favore­volmente, tanto meglio; ci sarà, entro certi limiti, un passato da dimenticare (dato che certe cose possano essere dimenticate, cioè non lascino tracce permanenti). Se la pratica si svolgerà sfavore­volmente, si vedrà ciò che c'è da fare. Nel frattempo, nessuna parola che in qualche modo turbi o complichi la difficile successio­ne delle ore» (LC, 757-5%).
§10. Machiavelli. Sociologia e scienza politica. Testo B (già in MACH, 79-80).

Cfr Quaderno 4 (xni), §§ 13 e 23, e Quaderno 7 (VII), § 6, ripre­si nel Quaderno n (xviii), §§ 25 e 26.
Come «appendice» del «Saggio popolare» di Bukharin (cioè del volume cit. La théorie du matérialisme historique) Gramsci con­siderava con ogni probabilità la memoria presentata al Congresso internazionale di storia della scienza e della tecnologia (Londra 1931), Theory and practice from standpoint of dìalectical Mate-rialism, pubblicata nel volume cit. Science at the Cross Roads.
La rassegna bibliografica di Armando Carlini, qui ricordata, è in «Nuova Antologia», 16 marzo 1933 (anno lxviii, fase. 1464), pp. 301-7; cfr in particolare p. 306 dove è discussa l'opera di Th. Whittaker, Prolegomena to a new Metaphysic, University Press, Cambridge 1932.
^944 NOTE
§ ii. Machiavelli.
Testo B (già in MACH, 69-72).
1 Cfr Quaderno 4 (xni), § 57.
2 Cfr Quaderno 8 (xxviii), § 225, p. 74DÌS e nota 3.
3 Per questo giudizio di Mazzini su Pisacane cfr Quaderno 7 (VII),
§ 92 e nota 1.
§ 12. Passato e presente. Testo B (già in PP, 133).
1 Questo detto zulù è ricordato in un articolo delT«Economist» (8 aprile 1933) ripreso dalla «Rassegna settimanale della stampa estera» del 25 aprile 1933 (anno VIII, fase. 7), p. 932.
§ 13. Problemi di cultura. Feticismo. Testo B (già in MACH, 157-58).
1 Cfr Quaderno io (xxxm), parte II, § 7 e nota 1.
§ 14. Caratteri non popolar i-nazionali della letteratura italiana. Testo B (già in LVN, 90-91).
1 Cfr Gli italiani e il romanzo in una conferenza di Angelo Gatti, in «L'Italia letteraria», 9 aprile 1933 (anno IX, n. 15).
§ 15. Machiavelli.
Testo B (già in MACH, 72-73).
1 Cfr za esempio Quaderno 6 (VIII), § 69.
§ 16. Nozioni enciclopediche. Aporia. Testo B (già in PP, 143, 148-49).
1 Un'altra nòta sul termine «congiuntura» è nel Quaderno 6 (VIII), S 130.
S 17. Machiavelli.
Testo B (già in MACH, 69).
1 Si tratta dei due principi ricavati dal passo più volte richiamato da Gramsci della prefazione di Marx a Per la critica dell'economia politica: cfr in particolare Quaderno 4 (XIII), § 38, p. 6j, e Qua­derno 13 (xxx), § 17, p. 7a.
§18. Passato e presente. Testo B (già in PP, 19).
1 Cfr il precedente §3.
*
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1
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2945
[2945
]QUADERNO 15 (il) §§ II-23
§19. Passato e presente. Testo B (già in PP, 3).
§ 20. Caratteri non nazionali-popolari della letteratura italiana. Testo B (già in LVN, 79-81).
1 Cfr l'articolo di Gherardo Casini, Elementi politici di una lettera­
tura, in «Critica fascista», i° maggio 1933 (anno xi, n. 9), pp. 161-
162. Altri interventi del Casini nella polemica tra «contenutisti e
calligrafi» erano apparsi in «Critica fascista», 15 marzo 1933 (an­
no xi, n. 6), pp. 101-3 (Necessità dell'umano), e i° aprile 1933
(anno xi, n. 7), p. 140 (commento a un articolo di Eurialo De Mi-
chelis). Oltre che su «Critica fascista», Gramsci aveva seguito
questa polemica, prolungatasi per circa un anno, attraverso «L'I­
talia letteraria».
2 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 76.
?
§21. Passato e presente. Testo B (già in PP, 74).
§22. Introduzione allo studio della filosofia. Testo B (già in MS, 38-39).
§ 23. Nozioni enciclopediche. Testo B (già in PP, 169).

Nella traduzione di Gramsci del passo del Manifesto del Partito Comunista in cui ricorrono questi termini - nel Quaderno 7 (VII), p. 4 bis: cfr DQ - Zunftburger è reso con «Artigiani privilegiati» (nella traduzione Togliatti: «maestri d'arte», cfr Marx-Engels, Opere scelte cit., p. 292; nella traduzione Cantimori Mezzomonti: «membri delle corporazioni», cfr Karl Marx - Friedrich Engels, Manifesto del Partito Comunista, 2a ed. Einaudi, Torino 1949, p. 94). Per i termini Pfahlburger e Pfahlburgerschaft Gramsci si era limitato a dare una traduzione provvisoria: «Borghesi», ma con un segno di parentesi, per il primo termine, e «Pfahlborghe-sia» per il secondo (nella traduzione Togliatti i due termini sono resi con «borghigiani», cfr Opere scelte cit., p. 293; nella tradu­zione Cantimori Mezzomonti con «popolo minuto»; cfr Manife­sto cit., p. 94). Sulle quistioni controverse sollevate dalla tradu­zione dei termini Zunftburger, Pfahlburger, e Pfahlburgerschaft, si veda il commento di Emma Cantimori Mezzomonti all'edizione citata del Manifesto del Partito Comunista, pp. 53-56.
La recensione di Piero Pieri al libro di Arrigo Solmi, Vammini­strazione finanziaria del Regno Italico nell'alto Medio Evo, è in «La Nuova Italia», 20 gennaio 1933 (anno iv, n. 7), pp. 26-30; per le citazioni di Gramsci cfr in particolare p. 28.
)

NOTE
[NOTE
]2946
§ 24. Letteratura italiana. Testo B (già in LVN, 99).
1
Cfr la recensione di Augusto Vicinelli in «L'Italia letteraria», 22 gennaio 1933 (anno IX, n. 4), nella rubrica 'Libri d'oggi'. Altre notizie sull'opera dello Zonta possono essere state ricavate dai cataloghi Utet che Gramsci riceveva regolarmente.
Il libro di Giuseppe Zonta, L'anima dell'Ottocento (Paravia, To­rino 1924) è citato in un saggio di E. Li Gotti, La poetica del «Conciliatore», in «La Nuova Italia», 20 marzo 1933 (anno iv, n. 3), p. 82.
§ 25. Machiavelli.
Testo B (già in MACH, 74).
1
Per gli studi di Gobetti su Luigi Ornato sono da vedere: il pro­filo tracciato nell'articolo La crisi rivoluzionaria dell'Ottocento in Italia, pubblicato in «L'Arduo», 31 maggio 1921 (anno 1, n. 5), pp. 177-84 (ripubblicato in Risorgimento senza eroi, Ed. del Ba­reni, Torino 1926, pp. 129-40; ora in Opere complete di Piero Gobetti, vol. II: Scritti storici, letterari e filosofici, Einaudi, To­rino 1969, pp. 165-72); i saggi: La filosofia di Luigi Ornato e la cultura politica dell'Ottocento, pubblicato in «Rivista d'Italia», 15 giugno 1921 (anno XXIV, fase. VI), pp. 194-206 (ripubblicato in Risorgimento senza eroi cit., pp. 247-70, ora in Opere com­plete, II cit., pp. 172-87), e II misticismo di Luigi Ornato, in «Conscientia», 14 giugno 1924 (anno in, n. 24) (ripubblicato in Risorgimento senza eroi cit., pp. 114-49, ora in Opere comple­te, II cit., pp. 243-47). Ampi riferimenti all'Ornato sono pure nei due saggi dedicati a Giovan Maria Bertini (cfr II pensiero e Vope­ra di Giovan Maria Bertini, in Opere complete, II cit., pp. 201-31, e G. M. Bertini e la filosofia del Risorgimento, ibid., pp. 709-54).
Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 44.
§26. Noterelle di economia politica. Testo B (già in MS, 273).
1 Cfr Luigi Einaudi, Saggi, ed. «La Riforma Sociale», Torino 1933 : di questo volume che raccoglie scritti pubblicati nella rivista «La Riforma Sociale» tra il 1927 e il 1932, Gramsci aveva avuto pro­babilmente notizia attraverso un annuncio pubblicitario, ma co­nosceva già i saggi che vi erano raccolti, avendoli seguiti a mano a mano che erano usciti sulla rivista.
§27. Passato e presente. Testo B (già in PP, 136-37).
1 Cfr «Leonardo», marzo 1933 (anno iv, n. 3), pp. 125-27,
I
QUADERNO 15 (il) §§ 24-32 2947
§ 28. Storia delle classi subalterne. Testo B (già in MS, 288).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 40.
2 La recensione di Croce agli scritti di Lucien Herr è in «La Cri­
tica», 20 gennaio 1933 (anno xxxi, fase. I), p. 39.
3 Le lettere di Sorel a Lagardelle erano state pubblicate in «Edu­
cazione fascista», marzo .1933 (anno xi, fase. Ili), pp. 229-43;
aprile 1933 (fase, IV), pp. 320-34; giugno 1933 (fase. VI), pp.
506-18; agosto-settembre 1933 (fase. VIII-IX), pp. 760-83; no­
vembre 1933 (fase. XI), pp. 956-73. Gli accenni a Lucien Herr so­
no nella lettera del 28 novembre 1902 nel fascicolo citato del­
l'aprile 1933 (p. 332).
§ 29. Introduzione allo studio della filosofia. Testo B (già in MS, 35-36).
1 Di questo libro di Daniel Rops si occupa Aldo Capasso in un ar­ticolo pubblicato nella rubrica fNoterelle e schermaglie' (Un libro di Daniel Rops) in «La Nuova Italia», 20 febbraio 1933 (anno iv, n. 2), pp. 68-72. All'edizione italiana fa riferimento un articolo di Ugo D'Andrea, L'uomo, la macchina e la ricerca di Dio, in «Cri­tica fascista», 15 aprile 1933 (anno xi, n. 8), p. 160.
§ 30. Americanismo.
Testo B (già in MACH, 354).
1 Cfr il citato articolo di Capasso, Un libro di Daniel Rops, in «La
Nuova Italia», 20 febbraio 1933 cit., p. 68. Il Capasso accenna
alle critiche rivolte dal Rops «alla scuola di intellettuali americani
che nega quasi in blocco la civiltà del suo paese: Hemingway,
Mencken ecc.; ai "nuovi umanisti": Waldo Franck; e alla pro­
fondissima idea del Duhamel che un paese di alta civiltà debba
fiorire anche artisticamente».
2 Cfr il successivo § 53 e nota 1.
§31. Introduzione allo studio della filosofia. Testo B (inedito).
§32. Storia del Risorgimento. Testo B (già in R, 154-55).
1 La prefazione al volume di Bertrando Spaventa, La politica dei
gesuiti nel secolo XVI e nel xix, è ristampata nella raccolta di
Giovanni Gentile, Saggi critici cit., serie II, pp. 173-96.
2 Cfr l'articolo a firma Novus, Pensiero religioso contemporaneo, in
«Critica fascista», i° maggio 1933 cit., pp. 168-69; cfr in parti-
,4 1

NOTE
[NOTE
]2948
colare p. 168: «Nel "Saggiatore" del febbraio scorso l'opposizio­ne tra religione e Stato è posta molto rudemente: la prima si ri­solve in una rilevante subiettività, di fronte alla massiccia, visi­bile e potente oggettività del secondo. Si torna in sostanza alla definizione, già derivata dal materialismo storico della religione privatsache, affare privato». Sulla formula della religione come «affare privato» Gramsci poteva avere presente quanto aveva scritto Lenin a questo proposito in Stato e rivoluzione (cfr Lenin, Opere complete, vol. XXV, Editori Riuniti, Roma 1967, pp. 423-424).
§ 33. Introduzione allo studio della filosofia. Testo B (già in MS, 290).
1 Si tratta dell'articolo di Novus, Pensiero religioso contemporaneo
cit., su cui si veda il precedente § 32 e nota 2.
2 Di questo volume che raccoglie la polemica Carlini-Olgiati Gram­
sci si occupa nel Quaderno 17 (iv), § 18.
3 La rassegna di Armando Carlini, in «Leonardo», marzo 1933 cit.,
pp. 110-12, si occupa in particolare di pubblicazioni di Regis Yoli-
vet, Mariano Maresca, Enrico Castelli.
§ 34. Passato e presente. Stella Nera. Testo B (già in PP, 116).
1 Cfr Corriere genovese, in «L'Italia letteraria», 19 febbraio 1933
(anno IX, n. 8).
2 Cfr Edoardo Scarfoglio, Il libro di Don Chisciotte cit., pp. 232
sgg.
§ 35. Passato e presente. Storia dei 45 cavalieri ungheresi. Testo B (già in PP, 85-86).
§ 36. Passato e presente. Testo B (già in PP, 27-29).
1 Cfr «La Critica», 20 marzo 1933 (anno xxxi, fase. II), pp. 159-60.
2 Charles-Augustin Sainte-Beuve, Pierre-Joseph Proudhon, sa vie et
sa correspondance, Paris 1872. Non risulta che Gramsci abbia vi­
sto in carcere questo libro.
3 Cfr «L'Italia letteraria», 13 novembre 1932 (anno iv, n. 46).
4 Cfr Quaderno 8 (xxvm), § 225, p. 74DÌS e nota 3.
5 Cfr l'articolo di Ugo Spirito, Dentro e fuori, in «Critica fascista»,
i° luglio 1932 (anno x, n. 13), pp. 243-44; Per lfl tesi de^a <<cor-
porazione proprietaria» cfr l'articolo già citato di Ugo Spirito, In­
dividuo e Stato nella concezione corporativa, che riproduce la
relazione al Convegno corporativo di Ferrara del maggio 1932.
1
QUADERNO 1^ (lì) §§ 33"43 2949
§ 37. Letteratura italiana. Testo B (già in LVN, 78).
1 Cfr Tullia Franzi, Il «barbaro che non era privo d'ingegno» (nel­la rubrica 'Commenti e frammenti'), in «Il Marzocco», 18 settem­bre 1932 (anno xxxvn, n. 30-38).
§ 38. Criteri di critica letteraria. Testo B (già in LVN, 11-12).
§ 39. Passato e presente. Sindacato e corporazione. Testo B (già in PP, 75-78).
1 Cfr gli articoli di Ugo Spirito, Il Fascismo nella fase corporativa, in «Leonardo», marzo 1933 cit., pp. 92-94, e Origine e avvenire della Corporazione fascista, in «L'Italia letteraria», 26 marzo 1933 (anno IX, n. 13).
§ 40. Azione Cattolica.
Testo B (già in MACH, 243-44).
1 Cfr l'articolo di Angelo Brucculeri, Problemi internazionali. Ras-segna, in «La Civiltà Cattolica», 6 maggio 1933 (anno lxxxiv, vol. II), pp. 255-64, in particolare pp. 2^6-^j.
§ 41. Risorgimento italiano. Testo B (già in R, 166-68).
1 La recensione di Arnaldo Momigliano al libro di Cecil Roth, Gli
ebrei in Venezia, è in «La Nuova Italia», 20 aprile 1933 (an­
no iv, n. 4), pp. 142-43; per la citazione di Gramsci cfr in parti­
colare p. 142.
2 II libro di Giacomo Lumbroso, I moti popolari contro i francesi
alla fine del secolo xviu, è recensito da Benedetto Croce in «La
Critica», 20 marzo 1933 (anno xxxi, fase. II), pp. 140-42.
3 Cfr «La Nuova Italia», 20 aprile 1933 cit., p. 143.
§ 42. Carattere non nazionale-popolare della letteratura italiana. Testo B (già in LVN, 60).
1 I saggi di Croce raccolti nel volume Poesia popolare e poesia d'arte (Laterza, Bari 1933) erano stati pubblicati precedentemente nei fascicoli de «La Critica» tra il 1929 e il 1932.
§ 43. Noterelle di economia. Testo B (già in MS, 262-63).
1 La recensione, firmata tre stelle, al libro di Lionel Robbins, An

NOTE
[NOTE
]29JO
essay on the nature and significance of economie science, è pubbli­cata sotto il titolo Che cosa è la scienza economica?', in «La Ri­forma Sociale», marzo-aprile 1933 (anno xl, vol. XLIV, n. 2), pp. 218-26.
2 Gramsci allude qui alla prefazione e al poscritto di Marx alla pri­ma (1867) e alla seconda edizione (1873) del primo volume del Capitale, e alla prefazione dello stesso Marx a Per la critica del­l'economia politica (1859).
§ 44. Risorgimento italiano. Testo B (già in R, 175-76).
1 Cfr Salvatore Valitutti, La grande industria in Italia, in «Educa­
zione fascista», febbraio 1933 (anno xi, fase. II), pp. 134-48, cfr
in particolare p. 135.
2 Gramsci allude qui alla lettera di Engels a Turati del 26 gen­
naio 1894, pubblicata con il titolo La futura rivoluzione italiana
e il Partito socialista, in «Critica Sociale», i° febbraio 1894 (an~
no rv, n. 3), pp. 35-36; ristampata più volte, in diverse occasioni
(ora anche in appendice a Lenin, Sul movimento operaio italiano,
Editori Riuniti, Roma 1962, pp. 249-52).
3 Cfr l'articolo citato di Valitutti, p. 139: «È stato osservato che il
sindacalismo fu, per molti aspetti, una filiazione del meridiona­
lismo e che i suoi capi furono quasi tutti meridionali. Certamente
esso attecchì di più nelle zone economicamente più arretrate».
Gramsci pensava che quest'accenno potesse riferirsi a ciò che egli
stesso aveva scritto sul sindacalismo nel saggio sulla questione
meridionale: «Nasce il sindacalismo, che è l'espressione istintiva,
elementare, primitiva, ma sana della reazione operaia contro il
blocco con la borghesia e per un blocco con i contadini, e in primo
luogo con i contadini meridionali. Proprio cosi: anzi, in un certo
senso, il sindacalismo è un debole tentativo dei contadini meri­
dionali, rappresentati dai loro intellettuali più avanzati, di diri­
gere il proletariato. Da chi è costituito il nucleo dirigente del sin­
dacalismo italiano, quale è l'essenza ideologica del sindacalismo
italiano? Il nucleo dirigente del sindacalismo è costituito di me­
ridionali quasi esclusivamente: Labriola, Leone, Longobardi,
Orano» (cfr CPC, 146).
Il saggio gramsciano sulla questione meridionale, scritto nel 1926, era stato pubblicato per la prima volta, come è noto, nel gennaio 1930 sulla rivista teorica del PCI, edita a Parigi, «Lo Sta­to operaio». Un certo numero di copie della rivista, in edizione speciale in carta riso, era diffuso clandestinamente tra i gruppi co­munisti operanti in Italia e tra alcuni intellettuali di orientamento antifascista che con questi gruppi erano in contatto. Risulta, sulla base di testimonianze orali, che con uno di tali gruppi aveva avuto rapporti per alcuni anni anche Salvatore Valitutti. In particolare Pietro Grifone, appartenente allora a un gruppo comunista roma-

QUADERNO 15 (il) §§ AA'51- 295z
no, ci ha dichiarato di aver dato in lettura al Valitutti una copia di «Stato operaio» con il saggio di Gramsci. 4 Cfr nota 7 al Quaderno io (xxxiii), parte I, § 3.
§ 45. Noterelle di economia. Testo B (già in MS, 265-66).
1 Cfr il precedente § 43.
2 Cfr nota 2 al Quaderno io (xxxiii), parte II, § 23.
§ 46. Ordine intellettuale e morale. Testo B (già in INI, 118-19).
1 I brani riassunti o citati del libro del cardinale John Henry New-man, Lectures and Essays on University subjects, sono ricavati da un articolo di Fermi, lì Cardinale di Oxford, pubblicato in due puntate in «Gerarchia», marzo 1933 (anno XIII, n. 3), pp. 245-50, e aprile 1933 (n. 4), pp. 335-45; cfr in particolare il fascicolo di aprile, pp. 339-40.
§ 47. Machiavelli.
Testo B (già in MACH, 138-39).
1 Cfr l'articolo di Sergio Panunzio, La fine del parlamentarismo e l'accentramento delle responsabilità, in «Gerarchia», aprile 1933 (anno XIII, n. 4), pp. 298-305, cfr in particolare p. 303.
§ 48. Machiavelli.
Testo B (già in MACH, 146 e 139-40).
1 Cfr Quaderno 13 (xxx), Noterelle sulla politica del Machiavelli.
2 Cfr il precedente § 47 e nota 1.
3 Cfr Quaderno 3 (XX), § 119 p. 63, e nota 1.
§ 49. Passato e presente. Testo B (già in PP, 108-9).
1 Cfr Manlio Pompei, La famiglia e il fascismo: un'inchiesta da fa­re, in «Critica fascista», i° maggio 1933 cit., pp. 163-66, cfr in particolare p. 163.
§ 50. Machiavelli.
Testo B (già in MACH, 38-39).
§51. Passato e presente. Testo B (già in PP, 105-7).
1 Cfr recensione non firmata nella rubrica 'Bibliografia', in «La


NOTE
[NOTE
]2952
Lavata cattolica», 20 maggio 1933 (anno lxxxiv, vol. II), p. 382. Altri riferimenti di Gramsci alTinchiesta del «Saggiatore» sono nel Quaderno io (xxxiii), parte II, §§ n e 41.
2 L'articolo di Giorgio Granata è parzialmente riportato nella ru­
brica 'Dogana' (Il baluardo dell'Ottocento) nel citato numero di
«Critica fascista» del i° maggio 1933, p. 170.
3 Cfr nota 1 al Quaderno io (xxxiii), parte II, § 59.1.
4 Cfr Quaderno 8 (xxviii), § 83, p. 27 e nota 5.
§ 52. Risorgimento italiano. Testo B (già in R, 114-15).
1
Nello Rosselli, Carlo Pisacane nel Risorgimento italiano, Bocca, Torino 1932. Conservato tra i libri del carcere [FG, C. carc., Tu­ri IV]. Il libro è richiesto in una lettera a Tania dell'8 maggio 1933 (cfr LC, 777).
2 L'accostamento di Pisacane al Sorel è a p. 287 del citato volume
del Rosselli.
3 Cfr Leone Ginzburg, Garibaldi e Herzen, in «La Cultura», otto­
bre-dicembre 1932 (anno xi, fase. IV), pp. 726-49.
4 Gramsci incorre in una inesattezza: la lettera è riportata da Gia­
como Emilio Curatulo, Il dramma d'amore di Carlo Pisacane (con
documenti inediti), in «Nuova Antologia», 16 febbraio 1933 (an­
no lxviii, fase. 1462), pp. 559-74 (in particolare pp. 561-63).
S 53. Storia letteraria o della cultura. Testo B (già in INT, 51-52).
1 Cfr Quaderno 3 (XX), § 41 e nota 1. La teoria americana come è
riferita dal Cambon, suona così: «Le travail le plus en honneur
à chaque epoque a toujours attiré les plus hautes intelligences de
cette epoque. Lorsque sous le Médicis, c'étaient la peinture et la
sculpture, les cerveaux les plus vastes s'y adonnaient. Léonard de
Vinci, Michel Ange embrassaient toutes les connaissances, mème
techniques, de leur temps, mais ils étaient avant tout peintres et
sculpteurs. Les grands navigateurs du règne d'Elisabeth, les har-
dis pionniers comme le Francais Lassalle seraient aujourd'hui des
hommes de chemins de fer» (Victor Cambon, Préface a Henry
Ford, Ma vie et mon oeuvre cit., pp. vii-viii).
2 Questo riferimento a Carlyle è probabilmente suggerito da un ar­
ticolo di Enrico Rocca, // Duce e l'arte del nostro tempo, in «Cri­
tica fascista», 15 maggio 1933 (anno xi, n. io), p. 86. Il libro di
Thomas Carlyle, On heroes, hero worship and the heroic in histo-
ry, doveva comunque essere conosciuto da Gramsci, come risul­
ta da altri accenni nei Quaderni. Cfr ad esempio Quaderno 9
(xiv), § 121.
QUADERNO IJ (il) §§ 52-58 2953
§54. Ugo Bernasconi.
Testo B (già in LVN, 180-81).
1 Per il settimanale «Il Viandante», pili volte citato da Gramsci
nei Quaderni, cfr nota 6 al Quaderno 2 (XXIV), § 89.
2 Ugo Bernasconi, Parole alla buona gente, in «Pègaso», giugno
1933 (anno v, n. 6), pp. 677-82.
§55. Passato e presente. Testo B (già in PP, 70-71).
§ ^6. Risorgimento italiano. Testo B (già in R, 136).
§ ^7. Passato e presente. Testo B (già in PP, 54-55).
1 Cfr Lettere di Giorgio Sorel a Uberto Lagardelle cit., in «Educa­
zione fascista», marzo 1933 cit., p. 243.
2 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 126 e nota 1.
3 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 81 e nota 1.
4 Cfr Luigi Aldovrandi, La settimana di passione adriatica a Parigi
(17-27 aprile 1919), in «Nuova Antologia», 16 maggio 1933 (an­
no lxviii, fase. 1468), pp. i6r-86, e i° giugno 1933 (fase. 1469),
pp. 354-82. Per riferimenti diretti e indiretti ai fatti di Milano
dell'aprile 1919 cfr in particolare il primo articolo, pp. 164 e 165.
5 Giacinto Menotti Serrati. Un'altra allusione polemica alla posizio­
ne di Serrati durante i fatti di Milano, culminati nell'incendio del­
la redazione dell'«Avanti !» nell'aprile 1919, si ritrova già in un
articolo di Gramsci sull'«Ordine Nuovo» del 4 novembre 1921,
Combinazioni curiosissime... (ora in SF, 386-87).
§58. Critica letteraria. Testo B (già in LVN, 12-14).
1 Cfr l'articolo firmato Argo, Idee d'oltre confine («Concezione di
una letteratura rivoluzionaria»), in «Educazione fascista», marzo
1933 cit., pp. 264-68. Non si precisa in questo articolo quale sia
lo scritto di Paul Nizan commentato dal collaboratore di «Educa­
zione fascista» che firma con lo pseudonimo Argo. Nel Quader­
no io (xxxiii), parte II, § 50, Gramsci segnala il commento di
un'altra rivista francese al libro di Paul Nizan, Les chiens de
garde.
2 II «Monde» era una rivista di letteratura militante fondata nel
1928 da Henri Barbusse. Le osservazioni di Gramsci si riferisco­
no al seguente passo dell'articolo citato di Argo: «E vediamo,


NOTE
[NOTE
]2954
adesso, l'analisi dei "mali" di cui Nizan si lamenta in materia di letteratura. "Il proletariato - a quanto egli dice - non legge. È colpa dei suoi padroni - che gli prodigano storie di polizia, o ero­ti co-sentimen tali, e sport (Fatala, Fantomas, Trou frou', 'Le Mi-roir des Sports', 'Detective', Tolice Magazine*, 'Petit Parisien'). Uno dei compiti immediati della letteratura rivoluzionaria è di creare il suo pubblico, di giungere al suo pubblico". E veniamo finalmente al sodo. Chi arriverà a compiere questa missione rivo­luzionaria? Si va per esclusioni. Bisogna eliminare il populismo, vale a dire il "popolare pittoresco" (via i signori Thérive, Pallu, Prévost, Bort). Via, la letteratura piccolo-borghese (Thibaudet, Chamson, Duhamel), via, quelli "che son tentati dalla rivoluzione, ma non osano fare l'ultimo passo" (Bloch, Beri, Malraux), via, infine, i collaboratori di "Monde" divenuto un organo socialde­mocratico e radico-socialista» (pp. 267-68),
S 59. Risorgimento italiano. Testo B (già in R, 105-7).
1 Questa analisi della situazione politico-sociale nel regno di Jugo­
slavia utilizza probabilmente notizie ricavate da una rassegna di
politica estera di Umberto Nani in «Educazione fascista», feb­
braio 1933 cit., pp. 165-66 (La crisi dell'Europa centro-orientale).
2 Lo spunto per questa seconda parte del paragrafo è probabilmen­
te ricavato da una recensione di Giorgio Candeloro al libro di Car­
lo Capasso, La Unione Europea e la Grande Alleanza del 1814-15
(La Nuova Italia, Firenze 1932), in «Educazione fascista», aprile
1933 (anno xi, fase. IV), pp. 373-75*
?
S 60. Risorgimento italiano. Cavour. Testo B (già in Ry 151-52).
1 Alberto Cappa, Cavour, Laterza, Bari 1932 [FG, C. carc., Turi IV]. Il libro, letto da Gramsci in carcere, è richiesto nella citata lettera a Tania dell'8 maggio 1933 (cfr LCt 777)*
§61. Introduzione allo studio della filosofia. Testo B (già in MS, 104-5).
1 Cfr Quaderno io (xxxiii), parte II, § 9, p. 3, e i passi richiamati nella nota 2 a questo paragrafo.
§ 62. Passato e presente. Epilogo primo. Testo B (già in PP, 53).
1 Cfr, in questo stesso Quaderno, il precedente § 17 e nota 1.
QUADERNO 15 (il) §§ 59-69 2955
§ 63. Risorgimento italiano. Testo B (già in R, 142).
1 I dati bibliografici e le notizie sul contenuto di questo libro di Attilio Monaco sono ricavati da una recensione di Ersilio Michel nelT«Italia letteraria» del 21 maggio 1933 (anno IX, n. 21).
§ 64. Traducibilità delle diverse culture nazionali. Testo B (inedito).
1 Cfr Augusto Rostagni, Autonomia della letteratura latina, in
«L'Italia letteraria», 21 maggio 1933 cit. Le puntate successive
sono nei numeri del 28 maggio, 4 giugno e 11 giugno (anno IX,
nn. 22, 23, 24). Per altre note di Gramsci dedicate a questi arti­
coli del Rostagni cfr Quaderno 17 (iv), §§ 32-33.
2 Cfr su questo argomento Quaderno 8 (xxvin), § 208.
§ 65. Introduzione allo studio della filosofia. Testo B (già in MS, 294).
1 Santino Caramella, Senso comune. Teoria e pratica, Laterza, Bari 1933 [FG, C. carc., Turi IV]. Questo libro è richiesto da Gramsci in una lettera a Tania del 23 agosto 1933 (cfr LC, 812). A questo stesso periodo risale con ogni probabilità l'annotazione del Qua­derno basata presumibilmente su un annuncio editoriale.
S 66. Passato e presente. Testo B (già in PP, 103-4).
?
§ 67. Quistione agraria. Testo B (già in PP, 100).
1 Arrigo Serpieri, Il momento attuale della bonifica, in «Gerar­chia», luglio 1933 (anno XIII, n. 7), pp. 531-37. La citazione di Gramsci è a p. 535.
§ 68. Argomenti di cultura.
Testo A: ripreso in un testo C del Quaderno 16 (xxu), § 15: Origine
popolaresca del superuomo (Q, 1884; già in LVN, 142).
1 Cfr Arturo Farinelli, Il romanticismo nel mondo latino, 3 voli., Bocca, Torino 1927; lo spunto per la segnalazione di Gramsci è forse ricavato dal sommario dell'opera riprodotto in una pubbli­cità editoriale.
§69. Passato e presente. Testo B (già in PP, 132).


NOTE
[NOTE
]2956
1 Cfr Alessandro Levi, La politica di Daniele Manin, in «Nuova Rivista Storica», maggio-agosto 1933 (anno xvn, fase. III-IV), pp. 229-76, cfr in particolare p. 239.
§ 70, Rinascimento. Testo B (già in R, 35).
1 Spunti per questo paragrafo sono probabilmente ricavati da una recensione di Edmondo Rho all'edizione di scritti di Lorenzo dei Medici curata dal Palmarocchi e ricordata da Gramsci nel testo (Le piti belle pagine di Lorenzo de* Medici, scelte da Roberto Pal­marocchi, Treves-Treccani-Tumminelli, Milano 1932). In questa recensione il Rho accenna ai propri studi sul Magnifico. Per quan­to riguarda altri studi del Palmarocchi sull'argomento, è probabile che Gramsci avesse presente l'annuncio di un libro uscito nel 1933: Roberto Palmarocchi, La politica italiana di Lorenzo il Ma­gnifico. Firenze nella guerra contro Innocenzo Vili (Biblioteca storica toscana, per cura della R. Deputazione toscana di storia patria), Olschki, Firenze 1933.
§71. Passato e presente. Testo B (già in PP, 139).
1 Crispolto Crispolti, Leone XIII e l'Italia, in «Gerarchia», luglio 1933 cit., pp. 578-88. Per il richiamo al volume del Salata {Per la storia diplomatica della Questione Romana cit.) e all'archivio Ga­limberti cfr in particolare p. 584.
§ 72. Machiavelli.
Testo B (già in MACH, 141-42).

1
[1
]Si tratta del Quaderno 13 (xxx), Noterelle sulla politica del Ma­chiavelli. L'indicazione «Nuovo Machiavelli», che accompagna questo paragrafo, anticipa probabilmente l'intenzione di racco­gliere nuove note su questo argomento: ciò che avverrà in parte con il Quaderno 18 (xxxn), Niccolò Machiavelli. IL
Cfr il precedente § 70.
QUADERNO 15 (il) §§ 7O-76 2957
§ 74. Freud e l'uomo collettivo. Testo B (già in PP, 216-17).
1 Cfr Quaderno 7 (VII), § 50, p. 35.
2 Uno spunto per questo paragrafo può essere venuto a Gramsci
dalla lettura di un articolo di E. Giménez Caballero, Analisi della
Repubblica spagnola, in «Critica fascista», iG agosto 1933 (an­
no xi, n. 13), pp. 294-98, in cui la psicoanalisi è utilizzata per
spiegare gli sviluppi della situazione spagnola dopo la caduta della
monarchia.
§ 75. Argomenti di cultura. Testo B (inedito).
1 Cfr Quaderno 8 (xxvin), § 144 e nota 1. Cfr anche il Quader­
no 17 (iv), § 17.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 17 (iv), § 17.
3 Cfr Felice Bernabei, Memorie inedite di un archeologo (I), con
una introduzione di G. Q. Giglioli, in «Nuova Antologia», 16 lu­
glio 1933 (anno lxviii, fase. 1472), pp. 267-86. Per i riferimenti
al Rezasco cfr pp. 271-72. Le altre puntate delle Memorie del Ber­
nabei sono nei fascicoli del i° agosto, 16 agosto, i° settembre e
16 settembre.
§ j6. Risorgimento italiano. Testo B (già in R, 119).
r
1 Cfr F. Pr., Pisacane, in «Nuova Rivista Storica», gennaio-apri­le 1933 (anno xvn, fase. I-II), pp. 156-74.
§ 73. Risorgimento italiano. Testo B (già in R, 181).
1 Titolo e dati bibliografici del libro di Agostino Rossi, Le cause storico-politiche della tardiva unificazione e indipendenza d'Italia, possono essere stati ricavati dal Bollettino bibliografico della «Nuova Italia», 20 maggio - giugno 1933 (anno iv, n. $-6), p. 198. Il libro è comunque recensito da Carlo Morandi in «Leonardo», agosto-settembre 1933 (anno iv, n. 8-9), pp. 389-91.
QUADERNO l6 (xxil)
§ i. La religione, il lotto e l'oppio della miseria.
Testo C (già in MACH, 228-91): sono utilizzati testi A del Quader* no 8 (xxviii), §§ 209, 228, 230, tutti con il titolo La religione, il lotto e Voppio del popolo (Q, 1067-68, 1084-85, 1085-86).


xxviii) xxviii) xxviii) xxviii) xxviii) xxviii) xxviii) xxviii)
[xxviii) xxviii) xxviii) xxviii) xxviii) xxviii) xxviii) xxviii)
]§ 209. § 209. § 230. § 230.
§228. §228. § 228.
§ 230,
[§ 209. § 209. § 230. § 230.
§228. §228. § 228.
§ 230,
]
8
[8
]Cfr nota 1 al Quaderno 8 Cfr nota 2 al Quaderno 8 Cfr nota 1 al Quaderno 8 Cfr nota 2 al Quaderno 8 Cfr nota 3 al Quaderno 8 Cfr nota 4 al Quaderno 8 Cfr nota 5 al Quaderno 8 Cfr nota 3 al Quaderno 8
Gramsci allude qui con ogni probabilità al «Manchester Guar­dian Weekly», che era una delle due pubblicazioni inglesi, insie­me al «Labour Monthly», seguite a Turi: cfr nota 1 al Quader­no 7 (VII), § 69.
§ 2. Questioni di metodo.

Testo C (già in MS, 76-79): (XIII), § 1 (Q, 417-21).
Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 1
2 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 1
3 Cfr nota 3 al Quaderno 4 (XIII), § 1
§ 3. Un repertorio della filosofia della praxis.
Testo C (già in MS, 102-3): sono utilizzati due testi A del Quaderno 4 (XIII), § 9: Un repertorio del marxismo, e § 5: Materialismo storico e criteri o canoni pratici di interpretazione della storia e della politica
(Q> 432,425-27)-
1 Si tratta del volumetto delle edizioni Reklam di Lipsia, conte­nente una scelta antologica di testi di Marx tradotti quasi integral­mente da Gramsci nel Quaderno 7 (VII): Marx, Lohnarbeit und
QUADERNO 16 (xXIl) §§ 1-7 2959
Kapital, Zur Judenfrage und andere Schriften aus der Vrubzeit cit. (cfr DQ). L'introduzione di Ernst Drahn, qui ricordata da Gramsci, è alle pp. 3-14 di questo volume: a p. 14 è citato il la­voro bibliografico dello stesso Drahn, Marx-Bibliograpbiey Ber­lin 1923.
2 Cfr su quest'opera del Bernheim la nota 2 al Quaderno 4
(XIII), § 5.
3 II titolo «Dizionario Critico» è qui con ogni probabilità una va­
riante del titolo di rubrica «Nozioni enciclopediche» usato di so­
lito nei Quaderni.
§ 4. J giornali delle grandi capitali.
Testo C (già in INT, 157-58): è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (XIII), § 89: Argomenti di cultura (Q, 530).
§ 5. Vinflusso della cultura araba nella civiltà occidentale.
Testo C (già in INT, 82): è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (XIII), § 92: Argomenti di cultura {Q, 533).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 92.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 92.
§
§ 6. Il capitalismo antico e una disputa tra moderni.
Testo C (già in INT, 187-88): è utilizzato, in parte, un testo A del Quaderno 4 (XIII), § 60: Argomenti di cultura (Q, 505).
1 Cfr nota 2 al Quaderno 2 (XXIV), § 99.
2 Di questo libro del Barbagallo Gramsci si è occupato più am­
piamente nel Quaderno 3 (XX), § 112,
3 Cfr Corrado Barbagallo, Storia Universale, 5 voli., Utet, Torino
1931-38.
4 Cfr nota 17 al Quaderno 1 (XVI), § 25.
5 Cfr nota 3 al Quaderno 4 (XIII), § 60.
6 Cfr nota 4 al Quaderno 4 (XIII), § 60.
7 Cfr nota 5 al Quaderno 4 (XIII), § 60.
8 Cfr Corrado Barbagallo, Il materialismo storico, Federazione Ita­
liana delle Biblioteche Popolari, Milano 1917.
$ 7. La funzione mondiale di Londra.
Testo C (già in PP, 208-9): è utilizzata la seconda parte del citato te­sto A del Quaderno 4 (XIII), § 60 (Q, 505-6).
1 Cfr nota 6 al Quaderno 4 (XIII), § 60.
2 L'allusione riguarda, con ogni probabilità, il libro di Guido De
Ruggiero, Ulmpero britannico dopo la guerra, Vallecchi, Firenze
2960
NOTE
QUADERNO l6 (XXIl) §§ 8-11
2961

1921; un'ampia recensione di questo volume, a firma Mario Sar­mati (pseudonimo di Umberto Calosso), era stata pubblicata su «L'Ordine Nuovo» quotidiano del 20 dicembre 1921 (anno 1, n. 352).
3 Cfr nota 7 al Quaderno 4 (XIII), § 60.
S 8. Roberto Ardigò e la filosofia della praxis.
Testo C (già in INT, 177-80): è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (XIII), § 6 (Q, 427-30).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), S 6.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 6.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 4 (XIII), § 6.
4 Cfr nota 4 al Quaderno 4 (XIII), § 6.
5 Cfr nota 5 al Quaderno 4 (XIII), § 6.
6 Cfr nota 6 al Quaderno 4 (XIII), § 6.
7 Cfr nota 7 al Quaderno 4 (XIII), § 6,
8 Cfr nota 8 al Quaderno 4 (XIII), § 6.
9 Cfr nota 9 al Quaderno 4 (XIII), § 6,
§ 9. Alcuni problemi per lo studio dello svolgimento della filosofia della praxis.
Testo C (già in MS, 81-89): sono utilizzati due testi A del Quader­no 4 (XIII), § 3: Due aspetti del marxismo, e § 24: La restaurazione e lo storicismo (Q, 421-25, 442-43).
1 Cfr Plekhanov, Les questions fondamentales du marxisme cit., p. 109, nota 1: «Mon ami Victor Adler a remarqué très juste-ment, dans l'article qu'il a écrit le jour des funérailles d'Engels, que le socialisme, tei que Marx et Engels le comprenaient, est une doctrine non seulement économique, mais aussi universelle. (Je ci te d'après l'édition italienne: F. Engels, Economie politique. Introduction et notes biographiques et bibliographiques, par Fi­lippo Turati, Victor Adler et Karl Kautsky, Milan 1895). Mais plus est vraie cette caractéristique du socialisme tei que le com­prenaient Marx et Engels, plus est étrange l'impression que l'on ressent en voyant Victor Adler admettre la possibili té de rempla-cer la base matérialiste de cette "doctrine universelle" par une base kantienne. Que penser d'une doctrine universelle dont la ba­se philosophique n'a aucune liaison avec tout son édifice?» È probabile che Gramsci avesse presente tale passo in questo suo riferimento (aggiunto al testo C) all'accenno di Plekhanov attorno al problema, da lui impostato, sul rapporto tra marxismo e altri orientamenti filosofici.
-
2 Cfr Sandro Diambrini Palazzi, J7 pensiero filosofico di Antonio Labriola, con prefazione di Rodolfo Mondolfo, Zanichelli, Bolo-
gna 1922 [FG, C. carc., Turi II]; è un libro che Gramsci aveva a Roma prima dell'arresto (cfr LC, 263).
Per il libro di monsignor Francesco Olgiati su Marx, pili volte ricordato da Gramsci, cfr nota 4 al Quaderno 7 (VII), § 33.
Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 3.
Cfr nota 4 al Quaderno 3 (XX), § 31.
Cfr nota 4 al Quaderno 4 (XIII), § 3.
Cfr sullo stesso argomento Quaderno 8 (xxvin), § 208.

8
[8
]Cfr, a questo proposito, Quaderno 14 (1), § 26.
9 Per l'accenno alla affermazione di Sorel in una lettera a Missiroli, cfr Quaderno 4 (XIII), § 44, e Quaderno io (xxxiii), parte II, S 41.XIII. Sulla base di questi riferimenti si è ritenuto di dover modificare il senso di questo passo con una integrazione redazio­nale, segnalata nel testo con le consuete parentesi angolari.
0 Cfr nota 7 al Quaderno 4 (XIII), § 3.
§ 10. La religione, il lotto e l'oppio della miseria. Testo B (già in MACH, 291-92).
1 Queste indicazioni sono ricavate dalla prefazione di Guido De
Ruggiero al libro di Giulio Lachelier, Psicologia e metafisica, trad.
it. di Guido De Ruggiero, Laterza, Bari 1915, cfr in particolare
p. IX. Con ogni probabilità Gramsci aveva avuto occasione di ve­
dere nel periodo di Formia questo volume di Lachelier, che tut­
tavia non è conservato tra i libri del carcere.
2 In realtà altri riferimenti al pari di Pascal, già contenuti nel Qua­
derno 8 (xxvm), SS 228 e 230, sono ripresi nel § 1 di questo stes­
so Quaderno 16 (xxii), dedicato anch'esso al tema La religione,
il lotto e l'oppio della miseria.
Su. Rapporti tra Stato e Chiesa.
Testo C (già in MACH, 249-57): sono utilizzati due testi A, con lo stesso titolo, del Quaderno 1 (XVI), SS 3 e 5, e due testi A del Qua­derno 4 (XIII), S 54: 1918, e S 53: Concordati e trattati internazionali (Q> 7> *> 498, 493-98)-

XVI), S 3-XVI), S 5. XIII), S 54-XIII), S 53. XIII), S 53. XIII), S 53. XIII), S 53-XIII), S 53.
[XVI), S 3-XVI), S 5. XIII), S 54-XIII), S 53. XIII), S 53. XIII), S 53. XIII), S 53-XIII), S 53.
]1 Cfr nota 1 al Quaderno 1
2 Cfr nota 1 al Quaderno 1
3 Cfr nota 1 al Quaderno 4
4 Cfr nota 1 al Quaderno 4
5 Cfr nota 2 al Quaderno 4
6 Cfr nota 3 al Quaderno 4
7 Cfr nota 4 al Quaderno 4
8 Cfr nota 5 al Quaderno 4

20
***

NOTE
[NOTE
]2962
9 Cfr nota 6 al Quaderno 4 (XIII), § 53.
10 Per effetto del rdl 3 febbraio 1934 con il quale si decideva remis­
sione di un prestito redimibile 3,50% per sostituire la rendita del
debito consolidato 5% e del Littorio 5%, si stabiliva anche che
la riduzione dell'interesse avrebbe avuto inizio a partire dal 1937.
La cifra di 15 milioni di riduzione delle rendite annue del Vati­
cano, indicata da Gramsci, è il corrispettivo di riduzione rispetto
a 1 miliardo di lire in titoli di Stato, che in luogo dei 50 milioni
all'anno avrebbero infatti fruttato, per effetto della conversione,
35 milioni. Sui particolari di questa operazione finanziaria, cfr
il volume di Pietro Grifone, II capitale finanziario in Italia, Ei­
naudi, Torino 1945, pp. 128-29.
11 Cfr Salata, Per la storia diplomatica della Questione Romana, I :
Da Cavour alla Triplice Alleanza cit., pp, 244-45. H corsivo spa­
ziato è di Gramsci.
§ 12. Naturale, contro natura, artificiale, ecc.
Testo C (già in PP, 200-4): sono utilizzati testi A del Quaderno 8 (xxviii), § 151: Argomenti dì coltura. Contro natura, naturale ecc., § 153: Argomenti di coltura. Contro natura, naturale ecc., § 156: Argomenti di coltura. Contro natura, naturale ecc., § 159: Argomenti di coltura. Naturale, contro natura ecc. (Q, 1032, 1032-33, 1034-35, 1037).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxviii), § 151.
§13. Origine popolaresca del «superuomo».
Testo C (già in LVN, 122-24): sono utilizzati alcuni testi A del Qua­derno 14 (1), § 4: Letteratura popolare, § 27: Letteratura popola­re. Origini popolaresche del «superuomo»-, $ 30: Letteratura popò-lare. Origini popolaresche del superuomo, e un testo A del Qua­derno 8 (xxviii), § 242: Origini popolaresche del «superuomo» (Q, 1657-59, J685, 1688, 1092).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 14 (1), § 4.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 14 (1), § 4.
3 Cfr Quaderno 6 (VIII), § 108 e nota 2; il rinvio è già nella nota 3
al Quaderno 14 (1), § 4.
4 Cfr nota 4 al Quaderno 14 (1), § 4.
5 Cfr nota 2 al Quaderno 14 (1), § 27.
6 Cfr nota 1 al Quaderno 14 (1), § 30.
7 Di alcuni lavori di Henry Bernstein, come del repertorio «clas­
sico» di Ruggero Ruggeri, Gramsci si era occupato nelle «Crona­
che teatrali» del 1916-20 (cfr LVN, 229, 303-5, 305-6, 357). An­
che YArtiglio menzionato da Gramsci nel repertorio del Ruggeri è
un lavoro di Henry Bernstein; Il marchese di Priola è invece di
Henri Lavedan.


QUADERNO 16 (XXIl) §§ 12-19 2963
§14. Rapporti tra Stato e Chiesa.
Testo C (già in MACH, 257-58): è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (XIII), § 94: Concordato, e un testo A del Quaderno 14 (1), § 44: Concordati (Q, 536, 1700-701).
1 Cfr il precedente §11.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (xin), § 94.
3 Cfr nota 1 al Quaderno 14 (1), § 44. Il titolo esatto del libro di
Vincenzo Morello - quale del resto risulta dal testo A - è II con­
flitto dopo la Conciliazione,
§15. Orìgine popolaresca del superuomo.
Testo C (già in LVN, 142): è utilizzato un testo A del Quader­no 15 (n), § 68: Argomenti di cultura (Q, 1830).
1 Cfr il precedente § 13.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 15 (11), § 68.
§ 16. I fondatori della filosofia della praxis e l'Italia.
Testo C (già in MS, 103-4): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 97: Marx-Engels e l'Italia (Q, 1160-61).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 97.
2 Cfr Quaderno 6 (VIII), § 199; il rinvio è già nella nota 2 al Qua­
derno 9 (xiv), § 97.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 9 (xiv), § 97.
4 Cfr nota 4 al Quaderno 9 (xiv), § 97.
§ 17. La tendenza a diminuire Vavversario.
Testo C (già in PP, 6-8): è utilizzato un testo A del Quaderno 8 (xxviii), § 158: Argomenti di coltura. La tendenza a diminuire l'av­versario, e un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 95: Argomenti di col­tura. La tendenza a diminuire Vavversario (Q, 1036-37, 1159-60).
1 Cfr nota 3 al Quaderno 9 (xiv), § 14; il rinvio è già nella nota 2 al § 95 dello stesso Quaderno.
§ 18. «Paritario e paritetico».

Testo C (già in PP, 160): è utilizzato un testo A del Quaderno (xiv), § 41: Nozioni enciclopediche. «Paritario» (Q, 1120).
§ 19.1/ medico cattolico e l'ammalato (moribondo) acattolico.
Testo C (già in MACH, 299-300): è utilizzato un testo A del Qua derno 9 (xiv), § 128: Cattólicismo (Q, 1191).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 128.
2964 NOTE
§ 20. Le innovazioni nel diritto processuale e la filosofia della prassi.
Testo C (già in PPy 184-85): è utilizzato un testo A del Quader­no 1 (XVI), § 113: Rivoluzione nel diritto penale e nella procedura penale e materialismo storico (Q, 100-1).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 113.
§21. Oratoria, conversazione, cultura.
Testo C (già in PP, 179-82): sono utilizzati due testi A del Quader­no 1 (XVI), § 122: Spunti e stimoli, e § 153: Conversazione e cultura (Q, 113, 135-37).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 122.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 122.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 153.
4 Cfr, a questo proposito, Quaderno 8 (xxvin), § 229.
5 Si allude qui a un passo di Engels sull'Antiduhring; cfr nota 5 al
Quaderno 1 (XVI), § 153, e Quaderno 4 (XIII), § 18.
6 Cfr nota 6 al Quaderno 1 (XVI), § 153.
7 Si tratta delle note raccolte nei testi C del Quaderno 12 (xxix),
Appunti e note sparse per un gruppo di saggi sulla storia degli in-
tellettuali e della cultura in Italia.
QUADERNO 16 (XXIl) §§ 20-30 2965
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 2.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 2.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 2.
4 Cfr nota 4 al Quaderno 1 (XVI), § 2.
§ 24. Apologo del Cadi...
Testo C (già in PP, 226): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 49: Apologhi (Q, 1126).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xrv), § 49.
§ 25. Il male minore o il meno peggio.
Testo C (già in PPy 191): sono utilizzati due testi A del Quader­no 9 (xiv), § 7: Argomenti di cultura. Il male minore, e § 45: Pas­sato e presente (Q, 1100,1124).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 7.
§ 26.1/ movimento e il fine.
Testo C (già in PPy 190-91): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 6: Argomenti di cultura. Il movimento e il fine (Q, 1099-1100).

§22. Sentimento religioso e intellettuali del secolo xix (fino alla guer­ra mondiale).
Testo C (parzialmente già in LVN, 192-93): sono utilizzati alcuni te­sti A del Quaderno 1 (XVI), §§ 19 (in parte), 21, 22 e 23 (Q, 15, 16-17, 17)-
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 19.
2 Vi è qualche imprecisione in questo ricordo di Gramsci. Si tratta
non di elezioni parziali, ma delle elezioni generali per la Camera
dei deputati dell'ottobre 1913: in quell'occasione «Il Corriere
della Sera» aveva combattuto la candidatura, nel IV Collegio di
Milano, del cattolico marchese Carlo Ottavio Cornaggia, sostenu­
ta dalle associazioni costituzionali milanesi in base al patto Gen-
tiloni. Contro Cornaggia «Il Corriere della Sera» aveva appog­
giato la candidatura del liberale Irò Bonzi; risultò poi eletto, non
un socialista, ma il radicale Luigi Gasparotto (cfr Luigi Albertini,
Venti anni di vita politica, parte I, vol. II, Zanichelli, Bologna,
pp. 244-51).
S 23. Cavalieri azzurri (o principi azzurri), calabroni e scarafaggi ster­corari.
Testo C (già in PPy 63-64): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), § 2: Faccia a faccia col nemico (Qy 6-7).
I
1 t
i
§27. Max Nordau.

Testo C (già in PPy 218): è utilizzato un testo A del Quaderno (xiv), § 13: Argomenti di coltura. Max Nordau (Q, 1104).

Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 13.
S 28. Angherie.
Testo C (già in PPy 192-93): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 3: Nozioni enciclopediche. Angherie (Q, 1098-99).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 3.
§ 29. Discussioni prolisse, spaccare il pelo in quattro, ecc.
Testo C (già in PP, 191-92): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 44: Argomenti di coltura. Discussioni, spaccare il pelo in quattro, ecc. (Q, 1123-24).
1 Cfr il precedente §21.
§ 30. Tempo.
Testo C (già in PP, 215): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 47: Nozioni enciclopediche. Tempo (Q, 1125).
QUADERNO 17 (iv)
§ 1. Umanesimo e Rinascimento. Testo B (già in Ry 11).
§ 2. Passato e presente. Testo B (già in PP, 132).
1 Questa definizione della civiltà è ricavata da un editoriale del
«Daily Mail» parzialmente tradotto in «Rassegna settimanale
della stampa estera» del i° agosto 1933 (anno VIII, fase. 31),
p. 1643. Si tratta di un articolo apologetico nei confronti del fa­
scismo; tra l'altro il passo citato da Gramsci è seguito dal seguen­
te commento: «Mussolini ha dimostrato al mondo come questa
forma di controllo può essere esercitata con il maggior successo
dal Regime Fascista».
§ 3. Umanesimo e Rinascimento. Testo B (già in R, 13-15).

Cfr Arminio Janner, Problemi del Rinascimento, nella rubrica 'Note e Rassegne' della «Nuova Antologia», i° agosto 1933 (an­no Lxvin, fase. 1473), pp. 458-63. Tutto il paragrafo è un rias­sunto di questo articolo-recensione dello Janner; i commenti di Gramsci sono fra parentesi. L'analisi dell'articolo continua nel successivo § 8.
2 Cfr Janner, Problemi del Rinascimento cit., p. 459 (l'inciso fra
parentesi è di Gramsci).
3 Cfr ibid.y p. 460. Gramsci conosceva direttamente il libro di Giu­
seppe Toffanin, che è conservato fra i libri del carcere; cfr nota 7
al Quaderno 5 (IX), § 123.
§ 4. Passato e presente. Testo B (già in PP, 21-22).
1 Cfr Quaderno 14 (1), § 40 e nota r.
2 Cfr Quaderno 6 (VIII), § 176 e nota 2.
1
1
QUADERNO 1J (iv) §§ I-9 2967
§ 5. Argomenti di cultura. Testo B (già in R, 146).
1 Per questo riferimento al Gioberti cfr il successivo § 6 e nota 1.
§ 6. Introduzione allo studio della filosofia. Testo B (già in MS, 287).
1 Vincenzo Gioberti, II rinnovamento civile d'Italia, edizione ri­dotta, con prefazione, note e riassunti di P. A. Menzio, Vallecchi, Firenze 1925. Sebbene il libro non sia conservato fra le opere del Fondo Gramsci è da ritenere che Gramsci ne avesse in questo pe­riodo una copia in carcere, come risulta da questa e da altre cita­zioni dirette, nonché da numerosi riferimenti al Gioberti in pa­ragrafi successivi di questo stesso Quaderno. Cfr in particolare, oltre al precedente § 5, i §§ 7, 9, 18, 28.
§ 7. Machiavelli. La funzione degli intellettuali. Testo B (già in MACH, 216).

1
[1
]Gramsci si riferisce qui alle considerazioni svolte dal Gioberti nel capitolo sesto del Rinnovamento {Della democrazia e della dema­gogia), riassunto nella citata edizione del Menzio alle pagine 318-319. Cfr il precedente § 6 e nota 1.
/
§ 8. Umanesimo e Rinascimento. Testo B (già in R, 11-13).
1 Cfr il precedente § 3.
2 Questo inciso fra parentesi di Gramsci commenta il seguente pas­
so dell'articolo di Arminio Janner citato: «Il Walser aggiunge
che quanto d'anticuriale ci poteva pure essere in quegli umanisti
si trovava già nella letteratura satirica medievale contro il clero.
Egli non vede qui un taglio netto fra Medioevo e Rinascimento;
come nel Medioevo accanto a certe tendenze critiche coesistevano
numerose le tendenze sinceramente ortodosse, cosi una fede pro­
fonda animava anche gli umanisti autori di "facetiae" contro il
clero» (Janner, Problemi del Rinascimento cit., p. 460).
3 II libro di Domenico Guerri, La corrente popolare nel Rinasci­
mento. Berte, burle e baie nella Firenze del Brunellesco e del Bur­
chiello, Sansoni, Firenze 1931, è già menzionato da Gramsci nel
Quaderno 8 (xxvm), § 68.
4 Questa citazione dal libro del Walser è in Janner, Problemi del
Rinascimento cit., p. 461.
§ 9. Argomenti di cultura. Gioberti e il giacobinismo. Testo B (già in R, 144-46).
1 Gramsci ha qui presente molto probabilmente il seguente passo del Rinnovamento (ed. cit., p. 252): «L'esempio della Francia ci
;i
2968
NOTE
QUADERNO 17 (iv) §§ IO-16
2969

ammaestri. Avrebbe ella potuto nell'età addietro difendersi con­tro tutta Europa e mantenere intatto il suo essere di nazione, se non avesse avuto unità politica e incen trazione d'indirizzo e di co­mando nella metropoli? Il consesso nazionale di allora, guidato da un mirabile istinto di progresso e di conservazione, conobbe che la setta dei federali [Girondini] era più formidabile della guerra esterna; attalché, si annoverasser fra loro uomini segnalati, esso mise a combatterli quell'energia feroce che tutti sanno; e se i mezzi furono talvolta degni di biasimo, lo scopo fu bello e glo­rioso».
2 Cfr Gioberti, Il rinnovamento civile d'Italia, ed. cit., pp. 336-5 j.
Per questa citazione diretta e per gli altri riferimenti al Gioberti
in questo paragrafo cfr nota 1 al precedente § 6.
3 Cfr Quaderno 3 (XX), §§ 158 e 162; Quaderno 8 (xxviii), §§ 33
e 93; Quaderno 9 (xiv), § 129.
§ 10. Argomenti di cultura. Testo B (già in PP, 195-96).
1 Questo volume di Rocco Morretta è recensito da Ersilio Michel in «L'Italia letteraria», io settembre 1933 (anno IX, n. 37).
Sii. Risorgimento italiano. Testo B (già in jR, 184).

1
[1
]Gioacchino Volpe, Italia ed Europa durante il Risorgimento, in «Nuova Antologia», 16 agosto 1933 (anno lxviii, fase. 1474), pp. 481-508.
A Costanzo Rinaudo, assessore alle finanze a Torino durante la guerra, professore di storia generale alla Scuola di Guerra e diret­tore della «Rivista storica italiana», Gramsci aveva dedicato una serie di corsivi polemici nell'«Avanti!» piemontese del gennaio-febbraio 1917. Cfr SM, Figlio di poveri..., pp. 2j6-?$, e Fra me e me, pp. 287-88; cfr anche SG, 45,10 (1), pp. 64-65; Per un omag­gio al prof. Costanzo Rinaudo, pp. 67-68; 45,10 (11), p. 89; e 22,25, pp. 114-16. Cfr in particolare, nel primo di questi trafiletti, il giudizio dato da Gramsci sul tipo di storia coltivata dal Rinaudo e sui suoi «meriti» scientifici: «La storia per lui non è altro che un susseguirsi di guerre, di battaglie, di nascite e morti di re­gnanti. Il suo cervello è una cartapecora disegnata a fiches costel­late di date e di nomi. Le sue infinite relazioni, le cariche che co­pre nei vari uffici e commissioni scolastiche, hanno servito al prof. Rinaudo a fare imporre i suoi libri di testo nelle scuole. Chi ha dovuto studiare su essi, odia il loro autore, per il tempo che gli ha fatto perdere, per gli spropositi coi quali ha tentato di impa­ludargli il cervello. Le persone intelligenti hanno dovuto fare una bella fatica per dimenticare le corbellerie che l'autore dei fami­gerati testi di storia aveva fatto depositare nei loro cervelli» (SM, 277). Fra i libri di Gramsci è conservato un manuale scola-

*
r il
stico del Rinaudo: Costanzo Rinaudo, Corso di storia generale per i ginnasi, vol. IV, Barbera, Firenze 1899 [FG].
3 Cfr nota 4 al Quaderno 8 (xxviii), § 119.
4 Un analogo giudizio sulla Storia d'Europa nel secolo decimonono
del Croce, proprio in rapporto all'opera delTOmodeo, è in Qua­
derno 9 (xiv), § 89, p. 68bis.
§ 12. Argomenti di cultura. Testo B (già in PP, 183-84).
§13.1 nipotini del padre Bresciani. G. Papini. Testo B (già in LVNy 164).
1 Luigi Volpicelli, Problemi della letteratura d'oggi. Sentimento e Stile, in «L'Italia letteraria», 27 agosto 1933 (anno IX, n. 35). Le altre puntate del saggio di Volpicelli sono in «L'Italia lette­raria» del 20 agosto (n. 34) e del 3 settembre (n. 36).
§ 14. Argomenti di cultura. Discussioni sulla guerra futura. Testo B (già in PP, 196).
1 Cfr il precedente § 10.
2 Orlando Freri, L'agguerrimento delle nuove generazioni, in «Ge­
rarchia», agosto 1933 (anno xiu, n. 8), pp. 670-81.
3 Notizie sulle dimissioni del generale Cazzerà e sulla sua sostitu­
zione con Mussolini avvenuta il 22 luglio 1933, e sulla crociera di
Italo Balbo sono evidentemente riportate dalle riviste e dai gior­
nali letti da Gramsci in carcere in questo periodo. Cfr ad esem­
pio, la 'Cronaca politica' della «Nuova Antologia», i° agosto cit.,
pp. 17-25.
§ 15. Umanesimo e Rinascimento, Testo B (già in R, 36).
1 Per questo paragrafo Gramsci utilizza notizie ricavate da un arti­colo di Antonio Bruers, Il centenario della abiura di Galilei («Cronache del pensiero filosofico»), in «Gerarchia», agosto 1933 cit., pp. 700-4. La citazione dalla Storia dei Papi del Pastor è a p. 702.
?
§ 16.1 nipotini di padre Bresciani. G. Papini. Testo B (già in LVN, 162).
1 Cfr Giovanni Papini, Carducci «alma sdegnosa», in «Nuova An­
tologia», i° settembre 1933 (anno lxviii, fase. 1475), pp. 3-16.
2 Con questo titolo inesatto Gramsci ricorda qui II discorso di Ro­
ma, pubblicato in «Lacerba», i° marzo 1913 (anno 1, n. 5), pp.
2970
NOTE
QUADERNO 1J (iv) §§17-23
297I

37-41. Ristampato in La cultura italiana del '900 attraverso le ri­viste, vol. IV: «Lacerba» «La Voce» (1914-1916) cit., pp. 139-148.
3 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxviii), § 105.
§ 17. Argomenti di cultura. Testo B (inedito).
1 Cfr Quaderno 8 (xxviii), § 144, e Quaderno 15 (11), § 75. L'oc­casione per tornare sull'opera del Rezasco e per annotarne i dati bibliografici completi è offerta a Gramsci da una nota a pie' di pagina alla terza puntata dello scritto già ricordato di Felice Ber-nabei, Memorie di un archeologo, III, in «Nuova Antologia», 16 agosto 1933 cit., pp. 556-82; cfr in particolare p. 582. La nota dice: «A proposito del vocabolario della burocrazia del comm. G. Rezasco, del quale il Bernabei ignorava se qualche parte fosse stata mai pubblicata (v. "Nuova Antologia" del 16 luglio, p. 272) il senatore Tito Poggi ci avverte cortesemente che esso fu com­piuto e pubblicato. Il grosso volume di ben 1287 pagine fu edito a Firenze nel 1881 dai successori di Le Monnier col titolo Dizio­nario del linguaggio italiano storico ed amministrativo di Giulio Rezasco. Fu anzi Ulisse Poggi, padre del senatore, a fare la cor­rezione delle bozze della poderosa pubblicazione».
§18, Introduzione allo studio della filosofia. Senso comune. Testo B (già in MS, 291-92).

Cfr C. Beraldo s. J., Intorno alla conoscibilità di Dio, in «La Ci­viltà Cattolica», 2 settembre 1933 (anno lxxxiv, vol. III), pp. 480-85; cfr in particolare p. 482.
La recensione, non firmata, del libro dello Jodl è nella rubrica bibliografia' de «La Civiltà Cattolica», 2 settembre 1933 cit., pp. 498-99; cfr in particolare la citazione di Gramsci a p. 499.
Cfr Giovanni Busnelli s. J., «Brancolando in cerca di una fede», in «La Civiltà Cattolica», 2 settembre 1933 cit., pp. 417-28. In questo articolo sono citati e discussi il volume di Armando Car­lini e Francesco Olgiati, Neo-scolastica, idealismo, spiritualismo, e l'articolo di Guido De Ruggiero sull'«Educazione nazionale» del marzo 1933 cui accenna Gramsci nel testo. Un altro rife­rimento indiretto alla polemica Carlini-Olgiati è nel Quader­no 15 (11), § 33.
Gli articoli de «La Civiltà Cattolica» cui accenna Gramsci, fir­mati, come il primo, dal padre Busnelli, sono: Dall'idealismo alla fede secondo il prof. A. Carlini, in «La Civiltà Cattolica», 16 set­tembre 1933 (anno lxxxiv, vol. Ili), pp. 559-68; Il pensiero ari­stotelico e il ripensamento moderno della fede e della ragione se­condo il prof. A. Carlini, in «La Civiltà Cattolica», 18 novembre 1933 (anno lxxxiv, vol. IV), pp. 378-93.

i
s Cfr Gioberti, Il rinnovamento civile d'Italia, ed. cit., pp. 395-96 (i corsivi sono di Gramsci). Nelle indicazioni iniziali Gramsci in­corre in una inesattezza poiché il brano è tratto in realtà dal capi­tolo decimo dell'opera del Gioberti. Nell'edizione che Gramsci ha presente (cfr nota 1 al precedente § 6) il capitolo 11, l'ultimo dell'opera, è riassunto.
6 Cfr Quaderno io (xxxni), parte II, § 13 e nota 1.
7 Non risulta che in Marx si trovi la formula qui ricordata da
Gramsci. Nella prefazione alla Sacra famiglia è usata l'espressione
«reale Humanismus» (umanesimo reale) e nei Manoscritti econo­
mico-filosofici del 1844 Marx definisce il comunismo «positive
Humanismus» (umanesimo positivo).
§19. Argomenti di cultura. Testo B (già in PP, 199).
1 Dati bibliografici e informazioni su questo libro sono ricavati pro­
babilmente da una recensione di Giuseppe A. Andriulli in «L'Ita­
lia che scrive», settembre 1933 (anno XVI, n. 9), p. 266.
2 Cfr Quaderno 3 (XX), § 80.
§ 20. Giorgio Sorel.
Testo B (già in PP, 186-87).
1 Cfr Gustavo Glaesser, Attualità di Sorel, in «Critica fascista»,
15 settembre 1933 (anno xi, n. 18), pp. 346-49.
2 Per un analogo giudizio su Sorel cfr Quaderno 11 (xvin), § 66,
pp. 73-73 bis.
§21. Argomenti di cultura. Cesare e il cesarismo. Testo B (già in PP, 189-90).
1 Emilio Bodrero, Umanità di Giulio Cesare (discorso pronunciato a Rimini il io settembre in occasione dello scoprimento della sta­tua di Giulio Cesare donata dal capo del governo alla città), in «Nuova Antologia», 16 settembre 1933 (anno lxviii, fase. 1476), pp. 161-75.
§22. Introduzione allo studio della filosofia. Pragmatismo e politica. Testo B (già in MS, 45).
1 È possibile che questa citazione di James sia indiretta. Non è stata però rintracciata la fonte di cui Gramsci si è servito.
§ 23. Saggio popolare di sociologia. Testo B (già in MS, 156).
1 Cfr Quaderno 4 (xin), § 23, e corrispondente testo C nel Qua­derno 11 (xvin), § 26.
2972 NOTE
§ 24.1 nipotini di padre Bresciani. G. Papini. Testo B (già in LVN, 161).
1 Annibale Pastore era docente di filosofia teoretica a Torino du­rante gli anni universitari di Gramsci. Sui suoi rapporti con Gramsci, lo stesso Pastore ha rilasciato due testimonianze: Gram­sci tra i miei discepoli, nelT«Avanti!» del 25 febbraio 1951, e Ec­cezionale studente, neir«Avanti !» del 3 gennaio 1952. Una di­chiarazione di Pastore è raccolta da Domenico Zucàro {Antonio Gramsci all'Università di Torino 1911-1915, in «Società», dicem­bre 1957, anno xin, n. 6, pp. 1091-1111). Cfr anche Giuseppe Fiori, Vita di Antonio Gramsci, Laterza, Bari 1966, pp. 108-9.
§ 25. Argomenti di cultura. Opere di consultazione. Testo B (già in PP, 225).
1 Dati bibliografici e notizie su quest'opera sono ricavati da una re­
censione di G. Caraci in «Leonardo», agosto-settembre 1933 (an­
no IV, nn. 8-9), p. 370.
2 I dati dell'opera bibliografica del Krisztics sono con ogni proba­
bilità ricavati dal 'Bollettino bibliografico' del «Leonardo», ago­
sto-settembre 1933 cit., p. 401.
§ 26. L'Azione Cattolica. Testo B (già in MACH, 239).
1 Non è da escludere che a Gramsci sia capitato casualmente tra le mani questo fascicolo del gennaio 1903 della «Rivista interna­zionale di scienze sociali e discipline ausiliarie» ; ma è anche pos­sibile invece che notizie e citazione siano state ricavate da una fonte indiretta (che non è stata però individuata).
§ 27. Machiavelli.
Testo B (già in MACH, 119-20).
1 Questa citazione dall'Alfieri è nella prima parte di uno studio di
M. Cerini, Machiavelli e Alfieri, in «La Nuova Italia», 20 luglio
1933 (anno iv, n. 7), pp. 217-18 (cfr in particolare p. 217).
2 Cfr Felice Alderisio, Intorno all'arte dello Stato del Machiavelli.
(Discussione ulteriore dell'interpretazione di essa come «pura po­
litica»), in «Nuovi Studi di Diritto, Economia e Politica», giu­
gno-ottobre 1932 (vol. V, fase. III-IV-V), pp. 232-62.
§ 28. Risorgimento italiano. Testo B (già in R, 115-19).
1 Cfr «La Critica», 20 luglio 1933 (anno xxxi, fase. IV), pp. 281-
286.
2 Cfr Quaderno 15 (11), § 52 e nota 2.




QUADERNO 1J (iv) §§ 24-31
3 Cfr Quaderno 15 (11), § 52 e nota 3.
4 II riferimento probabilmente è ad alcune considerazioni svolte
dal Gioberti nel capitolo primo della seconda parte dell'opera
(Del rinnovamento italiano ed europeo). Cfr 11 rinnovamento ci­
vile d'Italia, ed. cit., pp. 215-62.
5 Cfr n. 1 al Quaderno io (xxxiii), parte II, § 59.
6 Cfr Quaderno 7 (VII), § 92 e nota 1.
7 Per la conoscenza che Gramsci aveva del Mazzini di Gaetano Sal­
vemini cfr nota 3 al Quaderno 4 (XIII), § 59.
§ 29. Letteratura popolare. Testo B (già in LVN, 120-21).
1 Di questo articolo di Andrea Moufflet Gramsci si era già occupato
nel Quaderno 6 (VIII), §111. Qui utilizza, riproducendone anche
qualche passo, una nota della rubrica 'Marginalia' (Stile e fortuna
del romanzo d'appendice), in «Il Marzocco», 8 febbraio 1931 cit.
2 Cfr Quaderno 9 (xiv), § 66, dove però non si accenna ai grandi
romanzieri russi.
3 Cfr J. H. Rosny, Le mercantilisme littéraire, in «Les Nouvelles
Littéraires», 4 ottobre 1930 (anno IX, n. 416).
§ 30. Giornalismo.
Testo B (già in INT, 164).
1 Non è stata ritrovata la fonte da cui Gramsci ha attinto la notizia di questo episodio intorno a Mark Twain.
§ 31. Passato e presente. Testo B (già in PP, 113).
1 Per questo paragrafo è probabile che Gramsci abbia tenuto pre­sente un articolo di Guido Calogero, Del Congresso hegeliano, in «L'Italia letteraria», 18 giugno 1933 (anno IX, n. 25), dove fra l'altro si polemizzava contro una interpretazione del Congresso se­condo cui «esso sarebbe stato opera esclusiva degli idealisti ita­liani, anzi degli attualisti che celebrando Hegel avrebbero voluto celebrare.se stessi; e lo avrebbero fatto proprio nel bel mezzo dell'anno santo per disturbare col loro idealismo ed hegelismo la pacifica universalità del cattolicesimo». Per quanto riguarda le critiche di epigoni del positivismo o neocriticismo è probabile che Gramsci abbia presente una polemica fra Giovanni Gentile e Francesco Orestano legata allo svolgimento del III Congresso hegeliano. Cfr Giovanni Gentile, Hegel, Orestano e il fascismo, in «Educazione fascista», giugno 1933 (anno xi, fase. VI), pp. 494-498. Cfr anche altri interventi del Gentile nel numero del «Leo­nardo» del luglio 1933 (anno IV, n. 7), sotto il titolo Documenti. Hegel, Orestano e il fascismo, pp. 326-28.
2974
NOTE
QUADERNO IJ (iv) §§ 32-38
2975

§ 32. Funzione cosmopolita della letteratura italiana. Testo B (già in INT, 28-29).
1 Cfr Quaderno 15 (11), § 64 e nota 1.
2 Cfr Augusto Rostagni, Autonomia della letteratura latina (III),
in «L'Italia letteraria», 4 giugno 1933 cit.
§ 33. Umanesimo. Rinascimento. Testo B (già in R, 16).

1
[1
]Gramsci continua in questo paragrafo l'analisi critica del citato saggio di Augusto Rostagni, Autonomia della letteratura latina, per il quale cfr anche Quaderno 15 (11), § 64 e, in questo stesso Quaderno, il precedente § 32. In particolare Gramsci si occupa qui della prima puntata del saggio apparsa in «L'Italia lettera­ria», 21 maggio 1933 cit.
2 Toffanin, Che cosa fu l'umanesimo cit. Per la conoscenza di que­st'opera da parte di Gramsci cfr nota 7 al Quaderno 5 (IX), § 123.
§ 34. Letteratura popolare. Testo B (già in LVN, 136).
1 Questo romanzo non è conservato nel Fondo Gramsci; è tuttavia probabile che Gramsci lo abbia letto in questo periodo attingendo alla biblioteca del carcere di Turi o del carcere di Civitavecchia, dove era stato tradotto il 19 novembre 1933 e dove rimase fino al 7 dicembre, data del suo trasferimento alla clinica Cusumano di Formia.
§ 35. Passato e presente. Testo B (già in PP, 113).
1
Pseudonimo di Luigi Federzoni.
Bonaventura Zumbini, studioso di letteratura italiana, morto nel 1916. Nel 1878 successe a Luigi Settembrini nella cattedra del­l'Università di Napoli. Sul giudizio di Gramsci possono avere avuto influenza le critiche di Croce (cfr in particolare Conversa­zioni critiche, serie II cit., pp. 181-84).
Per quanto riguarda Arturo Farinelli, professore di letteratura tedesca presso l'Università di Torino negli anni in cui Gramsci era studente, è da ricordare l'interesse con cui la sua opera era se­guita nell'ambiente ordinovista. Cfr un articolo-recensione di To­gliatti nell'«Ordine Nuovo», serie I, 15 maggio 1919 (anno r, n. 2), «Franche parole alla mia nazione» di A. Farinelli, ora in Palmiro Togliatti, Opere, I, Editori Riuniti, Roma 1967, pp. 30-33 ;} cfr anche un profilo scritto da Gobetti, Arturo Farinelli, in «L'Ordine Nuovo», 17 febbraio 1921. Parole di ammirazione per Farinelli (in contrasto con il giudizio negativo espresso nei Qua-
derni) sono anche in un articolo del 1913 sul «Corriere univer­sitario» attribuibile al giovane Gramsci: cfr Per la verità cit.,
PP- 3-5-3 Da questa citazione diretta - ma vedi anche un accenno nel Qua­derno 15 (11), § 52 - risulta che Gramsci aveva il romanzo di Turgenev, anche se esso non è conservato fra i libri del carcere. È stato conservato invece un altro romanzo di Turgenev, Le me­morie di un cacciatore, Slavia, Torino 1929 [G. Ghilarza, C. care.].
§ 36. Passato e presente. Testo B (già in PP, 20).
1 La voce Guerra è nel XVIII volume dell'Enciclopedia Italiana, pubblicata nel 1933, e vi occupa le pp. 53-94. La citazione può essere stata ricavata da una fonte indiretta o da un estratto.
§ 37. Machiavelli.
Testo B (già in MACH, 20-22).
1 Un accenno alla funzione di partito del «Corriere della Sera» è già nel discorso pronunciato da Gramsci alla Camera dei Depu­tati il 16 maggio 1925 (ora in CPC, 75-85).
§38. Letteratura popolare.
Testo A: la prima parte è ripresa in un testo C del Quaderno 21 (xvn), § 1: Nesso dei problemi (Q, 2107-108; già in LVN, 57-58); la seconda e terza parte sono riprese in due testi C del Quaderno 23 (VI), § 1: Ritorno al De Sanctis, e § 2: Una nota giovanile di Luigi Pirandello (Q, 2185-86, 2186; già in LVN, 5-6 e 46).
1 Gramsci allude ad un articolo di Giovanni Gentile, Torniamo a
De Sanctis, in «Quadrivio», 6 agosto 1933 (anno 1, n. 1), esplici­
tamente ricordato nel testo C del Quaderno 23 (VI), § 1.
2 Per altri accenni di Gramsci a questo saggio di De Sanctis, cfr
Quaderno 7 (VII), § 31, e Quaderno 9 (xiv), § 42.
3 Questo pensiero del De Sanctis e gli accenni successivi al Circolo
filologico e ai suoi fini, sono ricavati da un articolo di F. Torraca,
Nel cinquantesimo anniversario della morte di Francesco De
Sanctis. L'uomo, in «Nuova Antologia», 16 dicembre 1933 cit.,
pp. 590-603, in particolare p. 602. In questo articolo è anche un
accenno all'interesse del De Sanctis, nell'ultima parte della sua
vita, per il romanzo naturalista.
4 Luigi Pirandello, Nascita di personaggi (Carte inedite: 1889-
1933), in «Nuova Antologia», i° gennaio 1934 (anno lxix, fase.
1483), pp. 3-25, in particolare p. 5.
5 Cfr Quaderno 6 (VIII), § 26, e Quaderno 9 (xiv), § 134.
297<5 NOTE
§ 39. Machiavelli. Il potere indiretto. Testo B (già in MACH, 160).
§ 40. Freudismo.
Testo B (già in PP, 217). '
§ 41. Machiavelli.
Testo B (già in MACH, 218).
1 Cfr Luigi Bongiovanni, «La Marna»: giudizi in contrasto, in «Nuova Antologia», 16 gennaio 1934 (anno lxix, fase, 1484), pp. 270-80, in particolare p. 276.
§ 42. Passato e presente. Testo B (già in PP, 128).
1 Cfr Giuseppe Sirianni, Appunti sulla costituzione degli organi di
comando in guerra, in «Nuova Antologia», 16 dicembre 1933 (an"
no lxviii, fase. 1482), pp. 526-33.
2 Cfr Quaderno 6 (VIII), § 166 e nota 1.
3 Cfr Emilio Canevari, Clausewitz e la guerra odierna, F. Campi­
teli^ Roma 1936 [FG]. Evidentemente però al momento di sten­
dere questa nota Gramsci non aveva ancora una conoscenza di­
retta del libro del Canevari. I dati indicati da Gramsci si riferi­
scono ad una edizione precedente di questo volume e sono basati
su una recensione di Ernesto Brunetta, Clausewitz, in «L'Italia
letteraria», 4 febbraio 1934 (anno x, n. 5). Nel Fondo Gramsci è
conservato anche un opuscolo di Croce sull'opera del Clausewitz:
Benedetto Croce, Azione, Successo e Giudizio. Note in margine al
«Vom Kriege» del Clausewitz, Memoria letta all'Accademia di
Scienze morali e politiche della Società reale di Napoli (Estratto),
Tipografia Torella, Napoli 1934 [FG],
§43. Problemi di cultura. Il razzismo, Gobineau e le origini storiche della filosofia della prassi.
Testo B (già in PP, 185-86).
1 Cfr Lorenzo Gigli, Vita di Gobineau, Bompiani, Milano 1933. H libro è recensito fra il 1933 e U *934 *n varie riviste che Gramsci aveva a disposizione. Cfr ad esempio, una recensione di Enzo Bor-relli, in «Leonardo», dicembre 1933 (anno iv, n. 12), pp. 528-29. È probabile tuttavia che per questi riferimenti al libro del Gigli e alle teorie di Gobineau Gramsci avesse presente un articolo di Aldo Romano, Gobineau, in «L'Italia letteraria», 11 febbraio 1934 (anno x, n. 6). Le considerazioni svolte da Gramsci nel corso del paragrafo sono comunque indipendenti da questo articolo, e ri­prendono e svolgono accenni sullo stesso argomento che sono già

1
QUADERNO 1J (iv) §§ 39"49 2977
nel Quaderno 7 (VII), § 51 e Quaderno 16 (xxn), § 13, p. 25 bis. Del Gobineau si conserva nel Fondo Gramsci un volume dell'ope­ra sul Rinascimento: cfr Joseph-Arthur Gobineau, La Renais­sance, Vienne-Manz s. d., vol. I [FG].
2 Gramsci aveva letto nel carcere di Milano, nei primi mesi del
1928, alcuni vecchi numeri della «Revue des deux mondes», pos­
seduti dalla biblioteca del carcere: cfr LC, 198.
3 Jullian, Histoire de la Gaule cit. Cfr Quaderno 5 (IX), § 42, pp.
2obis - 21.
§ 44. Letteratura popolare. Testo B (già in LVN, 96).
1 II brano di Aldo Capasso qui citato da Gramsci è in un articolo
di A. Bici, Poeti d*oggi, II: Ungaretti o dell'analogismo, in «Leo­
nardo», marzo 1934 (anno v, n. 3), pp. 111-17, in particolare
p. 115 (il corsivo è nel testo).
2 Cfr Quaderno 9 (xiv), § 2.
§ 45. Passato e presente. Testo B (già in PP, 136).
1 Questa informazione è ricavata da un articolo di Renzo Segala, Siciliani, in «Corriere della Sera», 23 luglio 1934.
§ 46. Passato e presente. La neutralità della Svizzera nel 1934. Testo B (già in PP, 124).
1 II brano del discorso del consigliere Giuseppe Motta citato da Gramsci è ripreso da una cronaca contenuta nel numero citato del «Corriere della Sera» del 23 luglio 1934 (Le manifestazioni di Friburgo. Significative dichiarazioni del consigliere Motta).
§ 47. Passato e presente. Testo B (già in PP, 138).
1 La notizia è ricavata da una breve cronaca dedicata al Congresso geografico di Varsavia in «Corriere della Sera», 30 agosto 1934 (Il contributo degli italiani al Congresso Geografico di Varsavia).
§ 48. Distinzioni.
Testo B (già in MACH, 162).
§ 49. Principi di metodo. Testo B (già in MACH, 163).


[
]2978 NOTE
§ 50. Machiavelli.
Testo B (già in MACH, 1^3).
1 Cfr Enrico Caviglia, Le tre battaglie del Piave, Mondadori, Mila­
no 1934, p. 244 [FG]. Di Enrico Caviglia Gramsci aveva in questo
periodo a disposizione altri due volumi conservati nel Fondo
Gramsci e che non recano timbro carcerario: La battaglia della
Bainsizza, Mondadori, Milano 1930 [FG]; La dodicesima batta­
glia. Caporetto, Mondadori, Milano 1934 [FG].
2 Cfr Canevari, Clausewitz e la guerra odierna cit., p. 64: «se la
offensiva oltrepassa il punto culminante dell'attacco senza aver
raggiunto il suo obbiettivo, il rovesciamento delle forze che si ve­
rifica genera una reazione che è molto più efficace dell'attacco».
Questo principio del Clausewitz è ricordato anche nella citata re­
censione di Brunetta (cfr nota 3 al precedente § 42), che è, con
ogni probabilità, la fonte diretta di Gramsci.
§51. Machiavelli.
Testo B (già in MACH, 147-48).
1 Questa citazione dal Mein Kampf di Hitler è ripresa con ogni probabilità da una fonte indiretta, che però non è stata ritrovata.
§ 52. Argomenti di cultura. Logica formale e mentalità scientifica. Testo B (già in PP, 182-83).
1 «L'economia politica è la scienza che ha la sua origine da questi punti di vista, ma poi deve mostrare il rapporto e il movimento delle masse, nella loro determinatezza qualitativa e quantitativa e nelle loro complicazioni. - È'questa una delle scienze che è sorta nel tempo moderno, come in suo proprio terreno. Il suo sviluppo mostra lo spettacolo interessante del modo in cui il pensiero (v. Smith, Say, Ricardo) dalla quantità infinita di fatti singoli, che si trovano dapprima dinanzi ad esso, rintraccia i principi semplici della cosa, l'intelletto attivo in essa e che la governa» (Georg Friedrich Wilhelm Hegel, Lineamenti di filosofia del diritto, par­te III, sezione II, § 189, Laterza, Bari 1965, p. 172). Gramsci ha probabilmente attinto ad una fonte indiretta, che non è stata tut­tavia individuata.
§ 53. Problemi di cultura. Disraeli. Testo B (già in PP, 209).
1 Con ogni probabilità Gramsci aveva presente a questo proposito il libro di Maurois, La vie de Disraeli cit., cfr in particolare pp. 273 sgg.
ìi
.1
1
1
QUADERNO l8 (XXXII - ivbis)
Niccolò Machiavelli II.
§ i. La «Rivista d'Italia»...
Testo C (già in MACH, 211-12): è utilizzato un testo A del Quader­no 2 (XXIV), S 31: Niccolò Machiavelli (Q, 189).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 2 (XXIV), § 31.
§ 2. Pasquale Villari, Niccolò Machiavelli e i suoi tempi. Testo C (già in MACH, 212): è utilizzato un testo A del Quader­no 2 (XXIV), § 36: Machiavelli (Q, 192).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 2 (XXIV),' § 36.
§ 3. Articolo di Luigi Cavina...
Testo C (già in ÀL4CH, 120-21): è utilizzato un testo A del Quader­no 2 (XXIV), § 41: Niccolò Machiavelli (Q, 196-97).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 2 (XXIV), § 41.


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]QUADERNO 19 (x)
§ 1. Una doppia serie di ricerche...
Testo C (già in R, 3-4): è utilizzata la premessa di un testo A del Qua­derno 9 (xiv), § 89, cfr in particolare p. 68 (Q, 11^2).
1 Cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 46, e nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 89.
§ 2. L'Età del Risorgimento...
Testo C (già in R, 41-44): sono utilizzati una parte del citato testo A del Quaderno 9 (xiv), § 89, cfr in particolare pp. 68 - 68bis, e un al­tro testo A dello stesso Quaderno, § 99: L'età del Risorgimento del-VOmodeo e le origini dell'Italia moderna (Q, 1152-^3, 1161-62).
1 Cfr nota 3 al Quaderno 9 (xiv), § 89.
2 Cfr nota 4 al Quaderno 9 (xiv), § 89.
§ 3. Le origini del Risorgimento.
Testo C (già in R, 47-55): sono utilizzati due testi A del Quaderno 9 (xiv), §§ 101 e 108, con lo stesso titolo: Origini del Risorgimento (Q, 1162-65, Ii7*-7J)«
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 101.
2 Questo rinvio è ripreso alla lettera dal testo A, dove il riferimen­
to di Gramsci era al § 89 (2) del Quaderno 9 (xiv).
3 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 108.
4 Cfr nota 2 al Quaderno 9 (xiv), § 108.
5 Cfr nota 3 al Quaderno 9 (xiv), § 108.
6 Cfr nota 4 al Quaderno 9 (xiv), § 108.
7 Cfr nota 2 al Quaderno 6 (VIII), § 46; il rinvio è già nella nota 5
al Quaderno 9 (xiv), § 108..
8 Per le polemiche clericali nei confronti della Storia d'Europa cfr
Quaderno io (xxxin), parte I, § 4, p. 44, e note 4 e 5.
9 Per questo volume del Salata cfr nota 6 al Quaderno 5 (IX), § 141.

Cfr nota 6 al Quaderno 9 (xiv), § 108.

QUADERNO 19 (x) §§ I-^ 2981
11 Cfr nota 7 al Quaderno 9 (xiv), § 108.
12 Cfr nota 8 al Quaderno 9 (xiv), § 108.
13 Cfr nota 9 al Quaderno 9 (xrv), § 108.
§ 4. Bibliografia.
Testo C (già in R, 178): è utilizzata una parte del citato testo A del Quaderno 9 (xiv), § 89, in particolare pp. 68bis - 69, insieme ad altri due testi A dello stesso Quaderno, § 100: Bibliografia, e § 109: Bi­bliografia (Q, 1153, 1162, 1175).
1 Cfr nota 5 al Quaderno 9 (xrv), § 89.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 100.
3 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 109.
§ 5. Interpretazioni del Risorgimento.
Testo C (già in R, 55-67): è utilizzata una parte del citato testo A del Quaderno 9 (xiv), § 89, in particolare pp, 69-71, insieme ad al­tri testi A dello stesso Quaderno, § 91: Interpretazioni del Ri­sorgimento, § 104, § 106: Storia feticistica, § 107: Adolfo Omodeo, §111: Missiroli e la storia italiana moderna, § 127: Risorgimento (Q, 1153-56, 1157, 1167-68, 1169-70, 1170-72, 1178-79» 1190-91).
1 Cfr nota 6 al Quaderno 9 (xiv), § 89.
2 Cfr nota 8 al Quaderno 9 (xrv), § 89.
3 Nel Fondo Gramsci sono conservati i seguenti volumi del Solmi e
del Salvatorelli: Solmi, Discorsi sulla storia d'Italia cit.; Luigi
Salvatorelli, Il pensiero politico italiano dal 1700 al 1870, Einau­
di, Torino 1935 [FG].
4 Cfr nota 1 al Quaderno 6 (VIII), § 35; il rinvio è già nella nota 9
al Quaderno 9 (xrv), § 89.
5 Cfr nota io al Quaderno 9 (xiv), § 89.
6 Cfr nota 11 al Quaderno 9 (xiv), § 89.
7 Cfr nota 12 al Quaderno 9 (xiv), § 89.
8 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 91.
9 Cfr nota 13 al Quaderno 9 (xrv), § 89.

Cfr nota 14 al Quaderno 9 (xiv), § 89.

Cfr nota 15 al Quaderno 9 (xiv), § 89.
Cfr nota 16 al Quaderno 9 (xrv), § 89.
Cfr Quaderno 3 (XX), § 40 e nota 4, e Quaderno 7 (VII), § 44 e nota 2; il rinvio è nella nota 17 al Quaderno 9 (xiv), § 89.
Cfr nota 18 al Quaderno 9 (xiv), § 89.
Cfr nota 19 al Quaderno 9 (xrv), § 89.
Un altro accenno di Gramsci alla teoria giobertiana della deriva­zione pelasgica degli italiani è nel Quaderno 14 (1), § 72.
2982 NOTE
17 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xrv), § 106.

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[20
]
18 Cfr nota 2 al Quaderno 9 (xiv), § 106.
Cfr nota 3 al Quaderno 9 (xrv), § 106.
Cfr nota 4 al Quaderno 9 (xiv), § 106.
Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 107.

Cfr nota 3 al Quaderno 9 (xiv), § 89; il rinvio è già nella nota 2 al Quaderno 9 (xiv), § 107.

Probabilmente questa osservazione sul giudizio del Salvatorelli intorno alla Storia d'Europa del Croce e alVEtà del Risorgimento deirOmodeo deriva da un ricordo basato su una erronea interpre­tazione data da Gramsci a un passo dell'articolo di Luigi Salvato­relli, Il pensiero di Bismarck, in «La Cultura», aprile-giugno 1932 (anno xi, fase. II), pp. 295-316, Qui il Salvatorelli, occupan­dosi dell'opera di Johannes Ziekursch, Politiscbe Geschichte des neuen deutschen Kaiserreiches (3 voli., Frankfurt am Main 1925-1930), scrive che «lo Ziekursch s'incontra con le tendenze della storiografia contemporanea, quali fra noi si possono vedere nella Storia d'Europa del Croce o anche ne L'età del Risorgimento ita­liano dell'Omodeo. Ambedue questi autori guardano all'opera bismarckiana da un punto di vista analogo a quello dello Zie­kursch (si potrà notare che in quelli prevale l'orientamento libe­rale, in questo il democratico)». La differenziazione tra l'orienta­mento liberale e quello democratico riguarda quindi non Croce e Omodeo, ma Croce e Omodeo da una parte e lo Ziekursch dal­l'altra.

Si tratta dell'opera di Adolfo Omodeo, Momenti della vita di guerra. Dai diari e dalle lettere dei caduti, pubblicata a pun­tate in «La Critica», dal 20 giugno 1929 al 20 novembre 1933. Per riferimenti di Gramsci a singole puntate, cfr Quaderno 8 (xxvin), § 119, e nota 2, e Quaderno 9 (xiv), § 43 e nota 1. L'opera fu successivamente raccolta in volume: Adolfo Omodeo, Momenti della vita di guerra, Laterza, Bari 1934.

Su Naldi cfr Quaderno 1 (XVI), § 116, p. j6; il rinvio è già nella nota 3 al Quaderno 9 (xrv), § 107.
26 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § ni.
27 Cfr nota 2 al Quaderno 9 (xiv), §111.

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[29
]
Cfr Quaderno 3 (XX), § 40, e nota 4, e Quaderno 7 (VII), § 44, e nota 2; il rinvio è già nella nota 3 al Quaderno 9 (xiv), § in. Cfr nota 4 al Quaderno 9 (xiv), §111. Cfr nota 5 al Quaderno 9 (xiv), §111.
31 Cfr nota 17 al Quaderno 1 (XVI), § 43.
32 Allusione all'onera di Piero Gobetti RirnrotmofTfn c^nt/i *>mi *~;*
QUADERNO 19 (x) §§ 6-12 2983
§ 6. La quistione italiana.
Testo C (già in MACH, 195-96): è utilizzato un testo A del Quader­no 9 (xiv), § 105: La quistione italiana {Q, 1168-69).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 105.
§ 7. Sulla struttura economica nazionale.
Testo C (già in MACH, 185-88): sono utilizzati due testi A del Qua­derno 9 (xiv), § no: Rodolfo Morandi, Storia della grande industria in Italia, e § 112: L'industria italiana (Q, 1176-77, 1179-80).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), §110.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 112.
§ &. Le sètte nel Risorgimento.
Testo C (già in R, 132): è utilizzato un testo A del Quaderno 9
(xiv), § 90: Le sètte nel Risorgimento (Q, 1156-57).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 90.
§ 9. Correnti popolari nel Risorgimento. Carlo Bini. Testo C (già in R, 164): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 92: Correnti popolari nel Risorgimento (storia delle classi subalterne). Carlo Bini (Q, 1157).
t
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 92.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 9 (xiv), § 92.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 9 (xiv), § 92.
4 Cfr nota 4 al Quaderno 9 (xiv), § 92.
§ 10. Gli scritti del padre Carlo Maria Curci.
Testo C (già in R, 188): è utilizzato un testo A del Quaderno 9
(xiv), § 94: Bibliografia (Q, 1159).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 94.
§ 11. Caratteri popolareschi del Risorgimento. Volontari e intervento popolare.
Testo C (già in R, 165): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 96: Caratteri popolareschi del Risorgimento. Volontari e in­tervento popolare (Q, 1160).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 96.
?
§ 12. La posizione geopolitica dell'Italia. La possibilità dei blocchi.
Testo C (inedito): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 118: La posizione geopolitica dell'Italia. La possibilità dei blocchi (Q, 1182).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 118.


[
]
NOTE
[NOTE
]2984
§13. 'Pubblicazione ed esame dei libri e delle memorie degli antilibe­rali e antifrancesi nel periodo della Rivoluzione francese e di Napo­leone e reazionari nel periodo del Risorgimento.
Testo C (già in R, 130-31): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 113 (Q, 1180).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xrv), § 113
2 Cfr nota 2 al Quaderno 9 (xiv), § 113
3 Cfr nota 3 al Quaderno 9 (xiv), § 113
QUADERNO 19 (x) §§ 14-24 2985
§ 20. Risorgimento e quistione orientale.
Testo C (già in R, 110-12): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 93: Risorgimento e quistione orientale (Q, 1157-59).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 93.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 9 (xrv), § 93.
3 Cfr Quaderno 2 (XXIV), § 144.
4 Pietro Silva, Il Mediterraneo dall'unità di Roma all'unità d'Italia,
Mondadori, Milano 1927 [FG].

§ 14. Carlo Felice.
Testo C (già in R, 182): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 116: Carlo Felice (Q, 1181).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 116.
§ 15. La Rivoluzione del 1831.
Testo C (già in R, 182): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xrv), § 115: La Rivoluzione del 1831 (Q, 1181).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 115.
? ,
§16. Prospero Merimée e il '48 italiano.
Testo C (già in R, 169): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 114: Merimée e il '48 (Q, 1180-81).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 114.
§17. Martino Beltrani Scalia: Giornali di Palermo nel 1848-1849, con brevi accenni a quelli delle altre principali città d'Italia nel me­desimo periodo.
Testo C (già in R, 169-70): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 117(2,1181-82).
1 Cfr nota i al Quaderno 9 (xiv), § 117.
§ 18. Il 1849 a Firenze.
Testo C (già in R, 153-54): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 102: Il 1849 a Firenze (Q, 1165-66).
1 Cfr note 1 e 2 al Quaderno 9 (xiv), § 102.
§19. Momenti di vita intensamente collettiva e unitaria nello svilup­po nazionale del popolo italiano.
Testo C (già in R, 112-14); è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 103: Momenti di vita intensamente collettiva e unitaria nella vita del popolo italiano (Q, 1166-67).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 103.
>-
§ 21. Il «mutuo insegnamento».

Testo C (già in R, 186): è utilizzato (xiv), § 123: Risorgimento (Q, 1188).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 123.
§ 22. Correnti popolaresche.
Testo C (già in R, 185): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 129: Risorgimento. Il nodo storico 1848-49 (Q, 1191).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 129.
§ 23. E. De Amicis e G. C. Abba.
Testo C (già in LV7V, 133, e in R, 187): sono utilizzati due testi A del Quaderno 9 (xiv), § 126: Risorgimento, e § 5: Risorgimento ita­liano. Sommossa di Palermo del 1866 (Q, 1189-90, 1099).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 126.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 5.
§ 24. Il problema della direzione politica nella formazione e nello svi­luppo della nazione e dello Stato moderno in Italia.
Testo C (già in R, 69-89): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), § 44: Direzione politica di classe prima e dopo l'andata al go­verno (Q, 40-54)-
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 44.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 44; e nota 1 al Quaderno 4
(xni), § ^,
3 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 44.
4 Cfr nota 4 al Quaderno 1 (XVI), § 44.
5 Cfr Quaderno 1 (XVI), § io; il rinvio è già nella nota 5 al Qua­
derno 1 (XVI), § 44.
6 Cfr nota 6 al Quaderno 1 (XVI), $ 44.
7 Cfr nota 7 al Quaderno 1 (XVI), § 44.
8 Cfr nota 8 al Quaderno 1 (XVI), § 44.


QUADERNO 19 (x) §§ 25-26
41 Cfr nota 39 al Quaderno 1 (XVI), § 44,
A~ì S~S /* 1 S^\ 1 / \ rf*
[QUADERNO 19 (x) §§ 25-26
41 Cfr nota 39 al Quaderno 1 (XVI), § 44,
A~ì S~S /* 1 S^\ 1 / \ rf*
]
NOTE
[NOTE
]2986

9 Cfr nota io al Quaderno 1 (XVI), § 43; il rinvio è già nella nota 9
al Quaderno 1 (XVI), § 44.
10 Cfr nota io a
11 Cfr nota n a
12 Cfr nota 12 a
13 Cfr nota 13 a

15
[15
]14 Cfr nota 14 a
Cfr nota 15 a
16 Cfr nota 16 a
2987
k^it noia 39 ai vuaaerno 1 vavi;, ^ 44.
42 Cfr nota 40 al Quaderno 1 (XVI), § 44; per una trattazione più estesa di questo argomento cfr Quaderno 9 (xiv), §§ 89 e ni.


43 Cfr nota 41 a
44 Cfr nota 42 a
45 Cfr nota 43 a
46 Cfr nota 44 a
47 Cfr nota 45 a
[43 Cfr nota 41 a
44 Cfr nota 42 a
45 Cfr nota 43 a
46 Cfr nota 44 a
47 Cfr nota 45 a
]Quaderno 1 (XVI), § 44. Quaderno 1 (XVI), § 44. Quaderno 1 (XVI), § 44. Quaderno 1 (XVI), § 44. Quaderno 1 (XVI), § 44.
[Quaderno 1 (XVI), § 44. Quaderno 1 (XVI), § 44. Quaderno 1 (XVI), § 44. Quaderno 1 (XVI), § 44. Quaderno 1 (XVI), § 44.
]43 Pfr nni-a at c\ OnaHprnn t (wi\ ^ A A



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In realtà per quanto riguarda le affermazioni di Croce, Malatesta rispose in un articolo del «Risveglio» di Ginevra: cfr l'ultima parte della nota 16 al Quaderno 1 (XVI), § 44.

Cfr nota 17 al Quaderno 1 (XVI), § 44

Cfr nota 18 al Quaderno 1 (XVI), § 44

Cfr nota 19 al Quaderno 1 (XVI), § 44
21 Cfr nota 20 al Quaderno 1 (XVI), § 44
22 Cfr nota 21 al Quaderno 1 (XVI), § 44

Cfr nota 22 al Quaderno 1 (XVI), § 44

Cfr nota 23 al Quaderno 1 (XVI), § 44. Per il contributo di Fran­cesco Ciccotti alla polemica di Ansaldo contro Dorso è da vedere l'articolo, a firma Calcante, Discussioni. La Rivoluzione Meridio­nale, in «Il Lavoro» del 13 ottobre 1925. In questo articolo è anche un accenno a Gramsci.

25 Cfr nota 24 al Quaderno 1 (XVI Cfr nota 25 al Quaderno 1 (XVI
Cfr nota 26 al Quaderno 1 (XVI), § 44; e nota 3 al Quaderno 2 (XXIV), § 66.
Cfr nota 27 al Quaderno 1 (XVI 29 Cfr nota 28-al Quaderno 1 (XVI
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[25 Cfr nota 24 al Quaderno 1 (XVI Cfr nota 25 al Quaderno 1 (XVI
Cfr nota 26 al Quaderno 1 (XVI), § 44; e nota 3 al Quaderno 2 (XXIV), § 66.
Cfr nota 27 al Quaderno 1 (XVI 29 Cfr nota 28-al Quaderno 1 (XVI
30
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>§44<
[>§44<
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§44.
§44*
§44-
§44-(xxvni), § 208. §44-§44. §44-§44-§44. §44-§44' [§44- §44. §44* §44- §44-(xxvni), § 208. §44-§44. §44-§44-§44. §44-§44' ]>§44- 31 [31 ] 32 [32 ] 33 [33 ] Cfr nota 29 al Quaderno 1 (XVI Cfr nota 30 al Quaderno 1 (XVI Cfr nota 31 al Quaderno 1 (XVI Su questo tema cfr Quaderno 8 Cfr nota 32 al Quaderno 1 (XVI Cfr nota 33 al Quaderno 1 (XVI Cfr nota 34 al Quaderno 1 (XVI Cfr nota 35 al Quaderno 1 (XVI Cfr nota 36 al Quaderno 1 (XVI Cfr nota 37 al Quaderno 1 (XVI Cfr nota 38 al Quaderno 1 (XVI §25, Antisemitismo nel Risorgimento. Testo C (già in R, 168): è utilizzata una parte del citato testo A del Quaderno 1 (XVI), § 19: Notizie sui rapporti tra ebrei e cristiani nel Risorgimento (Q, 15-16). 1 Cfr note 1 e 3 al Quaderno 1 (XVI), § 19. 2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 19. 3 Cfr nota 4 al Quaderno 1 (XVI), § 19. § 26. Il rapporto città-campagna nel Risorgimento e nella struttura nazionale italiana. Testo C (già in R, 95-104): è utilizzata una parte del testo A del Qua­derno 1 (XVI), § 43: Riviste tipo, in particolare pp. 24DÌS - 29WS (Q, 34-40). 1 Cfr nota 4 al Quaderno 1 (XVI), § 43. 2 Cfr nota 5 al Quaderno 1 (XVI), § 43. 3 Cfr nota 6 al Quaderno 1 (XVI), § 43. 4 Cfr nota 7 al Quaderno 1 (XVI), § 43. 5 Cfr nota 8 al Quaderno 1 (XVI), § 43. 6 Cfr nota 9 al Quaderno 1 (XVI), § 43. 7 Cfr nota io al Quaderno 1 (XVI), § 43. 8 Cfr nota 11 al Quaderno 1 (XVI), § 43. 9 Cfr nota 12 al Quaderno 1 (XVI), § 43. 0 Cfr nota 13 al Quaderno 1 (XVI), § 43. 1 Cfr nota 14 al Quaderno 1 (XVI), § 43. 2 Cfr nota 15 al Quaderno 1 (XVI), § 43. Un altro accenno al giorna­ le «Sicilia Nuova» è nel Quaderno 5 (IX), § 157. 3 Cfr nota 16 al Quaderno 1 (XVI), § 43. 4 Cfr nota 17 al Quaderno 1 (XVI), § 43. 5 Cfr nota 18 al Quaderno 1 (XVI), § 43. 6 Cfr nota 19 al Quaderno 1 (XVI), § 43. 7 Cfr nota 20 al Quaderno 1 (XVI), § 43. 2988 NOTE § 27.1 moderati e gli intellettuali. Testo C (già in R, 104-5): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), § 46: Moderati e gli intellettuali (Q, 55-56). 1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 46. 2 Sul movimento di Ferrante Aporti cfr anche il Quaderno 5 (IX), § 3; il rinvio è già nella nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 46. § 28. Direzione politico-militare del moto nazionale italiano. Testo C (già in R, 90-95): sono utilizzati alcuni testi A del Quader­no 1 (XVI), § 114: Risorgimento, Direzione politica e militare, § 117: Direzione politica e militare nel Risorgimento, § 118: Il problema dei volontari nel Risorgimento, § 119: La demagogia, § 129: // più dif­fuso luogo comune (Q, 101-2, 110-11, 111-12, 117), 1 Per altri riferimenti di Gramsci a Clausewitz cfr Quaderno 17 (iv), § 42 e nota 3, e § 50 e nota 2. 2 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 117. 3 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 118. 4 Gramsci si riferisce probabilmente al precedente §11 dove il vo­ lontariato è visto come «surrogato dell'intervento popolare». Al­ tre note di Gramsci sul volontarismo sono in Quaderno 13 (xxx), § 29, e Quaderno 14 (1), § 18. § 29. Il nesso 1848-49. Novara. Testo C (già in R, 109-10): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), § i2i: Novara 1849 (Q, 112-13). 1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 121. 2 Cfr Quaderno 6 (VIII), § 119, e Quaderno 5 (IX), § 12. 3 Cfr Antonio Monti, Onoranze americane a Filippo Caronti, in «Corriere della Sera», 14 maggio 1934. § 30. A proposito della minaccia continua che il governo austriaco faceva ai nobili del Lombardo-Veneto. Testo C (già in R, 137-38): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), § 115 (Q, 102-3). 1 Cfr il precedente § 26, p. 106 (testo C), e il Quaderno 1 (XVI), § 43, p. 29 (testo A). 2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 115. 3 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 115. §31. Italia reale e Italia legale. Testo C (già in R, ij6-jj): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), § 130: Italia reale e Italia legate (Q, 117-18). QUADERNO 19 (x) §§ 27-38 2989 1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 130. 2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 130. §32. Piero Pieri, Il Regno di Napoli dal luglio 1799 al marzo 1806. Testo C (inedito): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), § 83 «2, 87). 1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 83; sullo stesso libro del Pieri cfr il successivo § 48 che riprende un testo A del Quaderno 3 (XX), § 134.
§ 33. Giovanni Maioli, Il fondatore della Società Nazionale.
Testo C (già in R, 186): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), §84(2,87).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 84.
§ 34. Giuseppe Solitro, Due famigerati gazzettieri dell'Austria.
Testo C (già in R, 182-83): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), § 85 (Q, 88).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 85.
§35. Gioberti e il cattolicismo liberale.'

Testo C (già in R, 147): è utilizzato un (XVI), § 88: Gioberti (Q, 88-89).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 88.
§ 36. Augusto Sandonà.
Testo C (già in R, 182): sono utilizzati due testi A del Quaderno 1 (XVI), § 108: Sul Risorgimento, e § 111: Di Augusto Sandonà (Q, 99, 100).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 108.
r
§ 37. Confidenti e agenti provocatori dell Austria.
Testo C (già in R, 141-42): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), § 109 (Q, 99).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 108; il rinvio è già nella nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 109.
§ 38. 7/ nesso 1848-49.
Testo C (già in R, 108-9): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), §110: Contraddizioni dei moderati prima del 48 (Q, 99-100).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 108; il rinvio è già nella nota 1 al Quaderno 1 (XVI), §110.
1


NOTE
[NOTE
]2990
§ 39. La costituzione spagnola del 1812.
Testo C (già in R, 131); è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), § 14°: La costituzione spagnola del 12 nel Risorgimento (Q, 127).
§ 40. La Sicilia.
Testo C (già in R, 135-36); è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § 24: Motivi del Risorgimento. Il separatismo siciliano (Q, 305I
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 24.
§ 41. Interpretazioni del Risorgimento.
Testo C (inedito): è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § 6s (Q, 346).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 65. Il libro del Lelj è ricordato da Gramsci anche nel precedente § 4 di questo stesso Quaderno.
§ 42. Federico Confalonieri.
Testo C (già in R, 138-39); è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § 81 (Q, 360-61).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 81.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 81.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 3 (XX), § 81.
§ 43. La morte di Vittorio Emanuele IL
Testo C (già in R, 187): è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § 84 (Q, 364).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 84.
2 Cfr nota 2.al Quaderno 3 (XX), § 84.
§ 44. Federico Confalonieri.
Testo C (già in R, 141): è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § 92 (Q, 374).
1 Cfr Alessandro D'Ancona, Federico Confalonieri^ Milano 1898.
Questo volume è più volte citato dal Luzio nel suo studio, ricor­
dato da Gramsci, sul Salvotti.
2 L'informazione sul dramma dell'AIessi è probabilmente ricavata
da una cronaca del «Corriere della Sera», 24 agosto 1934, in cui
si dà notizia di un film tratto da questo dramma {Corriere Tea­
trale: Un bel successo italiano con «Teresa Confalonieri»),
QUADERNO 19 (x) §§ 39"JI 2991
§ 45. La Repubblica Partenopea e le classi rivoluzionarie nel Risor­gimento.
Testo C (già in R, 129): è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § 103: Il Risorgimento e le classi rivoluzionarie (Q, 378).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 103.
§ 46. Il popolo nel Risorgimento.
Testo C (già in R, 162-63): è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § 107: Le classi sociali nel Risorgimento (Q, 380).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 107.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 107.
§ 47. UItalia e il carciofo.

Testo C (già in R, 165): è utilizzato un (XX), § 127: Il Risorgimento (Q, 392).
1 Si allude qui all'aneddoto su Vittorio Emanuele attribuito a Quin­
tino Sella e riportato nelle memorie di Ferdinando Martini, ri­
cordate più volte da Gramsci: cfr in particolare il Quaderno 3
(XX), § 38, p. 19 e nota 2, e il Quaderno 6 (VIII), § 114, p. ;>obis.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 127.
§ 48. Piero Pieri, Il Regno di Napoli dal luglio 1799 al marzo 1806.
Testo C (già in R, 180): è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § 134 (Q, 39j).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 134.
§ 49. Il nodo storico 1848-49.

Testo C (già in R, 108): è utilizzato (XX), § 158 (Q, 411).
§ 50. Criteri introduttivi.
Testo C (già in R, 67-68): è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § 159: Risorgimento (Q, 411-12).
§ 51. Il nodo storico 1848-49.

Testo C (già in R, 184-8^5): è utilizzato un testo A del Quaderno (XX), § 162 (Q, 412-13).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 162.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 162.
2992 NOTE
§ 52.1 volontari.
Testo B (già in jR, 185-86).
1 Cfr Leonetto Cipriani, Avventure della mia vita, Zanichelli, Bolo­gna 1934. Gramsci aveva con ogni probabilità presente l'ampio estratto di quest'opera pubblicato a puntate, con lo stesso titolo, dalla «Nuova Antologia»: I, i° dicembre 1933 (anno lxviii, fase, 1481), pp. 321-53; II, 16 dicembre 1933 (fase. 1482), pp. 495-525; III, i° gennaio 1934 (anno lxix, fase. 1483), pp. 80-106; IV, 16 gennaio 1934 (fase. 1484), pp. 244-69); V, i° febbraio 1934 (fase. 1485), pp. 357-87; VI, 16 febbraio 1934 (fase, i486), pp. 600-27. Sull'argomento a cui accenna Gramsci cfr in particolare la terza puntata.
§53. Luzio e la storiografia tendenziosa e faziosa dei moderati.
Testo C (già in R, 119-23): sono utilizzati due testi A del Quaderno 3 (XX), § 163: La «storia del Risorgimento» di Alessandro Luzio, e § 125: Luigi Castellazzo, il processo di Mantova e gli altri processi sotto VAustria (Q, 413, 391-92).
1
Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 163.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 163,
3 Cfr nota 3 al Quaderno 3 (XX), § 163.
4 Sul carattere tendenzioso della storiografia del Luzio, e in partico­
lare sulla «riabilitazione» del Salviotti, cfr Quaderno 1 (XVI), § 44
e nota 38.
5 Cfr Mariano D'Amelio, II successo e il diritto, in «Corriere della
Sera», 3 settembre 1934. L'articolo in questione prende lo spunto
dal processo svoltosi a Vienna nel 1934 contro gli organizzatori
di un putsch ispirato dai nazisti. Il D'Amelio svolge una serie di
imbarazzate considerazioni di dottrina giuridica a proposito della
tesi sostenuta al processo dal procuratore generale di Vienna se­
condo la quale «il delitto di alto tradimento è tale solo se la rela­
tiva azione fallisce; se questa riesce il delitto non esiste».
6 Cfr un altro accenno di Gramsci alla polemica Luzio-Andryane
in Quaderno 8 (xxvin), § 23.
7 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 125.
8 Cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 125.

10
[10
]
9 Cfr nota 3 al Quaderno 3 (XX), § 125.
Cfr nota 4 al Quaderno 3 (XX), § 125.
Cfr a questo proposito Quaderno 6 (VIII), § 114.
t
I
QUADERNO 19 (x) §§ 52-58 2993
2 Sulla domanda di grazia rivolta dal Confalonieri all'imperatore e
riportata da Silvio D'Amico in un capitolo del suo libro Certezze,
Gramsci riferisce più ampiamente nel Quaderno 8 (xxvin), § 91.
3 Le indicazioni sul romanzo di Riccarda Huch sono probabilmente
ricavate dalla rubrica 'Libri Ricevuti' del «Corriere della Sera»,
28 settembre 1934.
§ ^. Gli avvenimenti del febbraio 1853 a Milano e i moderati. Testo C (già in R, 152-53): è utilizzato un testo A del Quaderno 6 (VIII), § 1: Risorgimento. Avvenimenti del febbraio 1853 e moderati milanesi (Q, 685).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 6 (VIII), § 1.
§56. U Italia nel Settecento.
Testo C (già in R, 127-28): è utilizzato un testo A del Quaderno 6
(VIII), § 6: Risorgimento. L'Italia nel Settecento (Q, 686-87).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 6 (vin), § 6.
2 Per la critica di Jacques Bainville alla politica dei due Napoleoni
a cui Gramsci accenna pili volte, cfr in particolare Quaderno 1
(XVI), § 44 e nota 29.
t
§ 57. La Repubblica partenopea.
Testo C (già in R, 130): è utilizzato un testo A del Quaderno 6
(VIII), § 8: Risorgimento italiano. La repubblica partenopea (Q, 687).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 6 (VIII), § 8.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 6 (VIII), § 8.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 6 (VIII), § 8.
§ 58. Un'opinione di Stendhal. Testo B (già in R, 181).
1 Cfr Pietro Paolo Trompeo, Stendhal tra un Cardinale ed un Nun­zio, in «Nuova Antologia», i° febbraio 1935 (anno lxx, fase. I5°9)> PP- 439"5°> cfr in particolare p. 445.
§ 54. Confalonieri.
Testo B (già in R, 181-82).
1 Cfr Panfilo, Moglie prima che donna, in «Corriere della Sera», 26 settembre 1934.
21
***
QUADERNO 20 (XXV) §§1-4
2995

QUADERNO 20 (XXV)
Azione Cattolica. Cattolici integrali, gesuiti, modernisti.
S i. L'Azione Cattolica.
Testo C (già in MACH, 225-29): sono utilizzati due testi A del Qua­derno 1 (XVI), § 38; Riviste tipo, cfr in particolare pp. i8bis-2o, e § 43: Riviste tipo, cfr in particolare pp. 2obis - 21 (Q, 27-29, 31).
1 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 38.
2 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 38.
3 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 1 e nota 4 al medesimo Qua­
derno, § 38.
§ 2. L'Azione Cattolica e i terziari francescani.
Testo C (già in MACH, 229-30): è utilizzato un testo A del Qua­derno 1 (XVI), § 139: Azione Cattolica (Q, 127).
§ 3. Sulla povertà, il catolicismo e la gerarchia ecclesiastica.
Testo C (già in MACH, 230): è utilizzato un testo A del Quader­no 1 (XVI), § 1: Sulla povertà, il catolicismo e il papato (Q, 6).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 1.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 1.
§ 4. Cattolici integrali, gesuiti, modernisti.
Testo C (già in MACH, 263-72, 276, 273-75): sono utilizzati alcuni testi A del Quaderno 5 (IX), tutti con lo stesso titolo: Cattolici inte­grali, gesuiti, modernisti, §§ 1, 11, 14, 16, 137, 141 (Q, 535-37, 545» 546-49, 549, 663-64, 667-69).

ì

]Cfr Fontaine, Saint-Siège, «Action Vranqaise» et «Catholiques intégraux» cit., p. 140.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 5 (IX), § 1. Monsignor Arturo Benigni era
morto il 26 febbraio 1934.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 5 (IX), § 1.
4 Nelle polemiche giornalistiche sul razzismo, nella stampa del
1934, è possibile rintracciare riferimenti alla «dottrina» di Luden-dorff sulT«internazionale massonico-giudeo-gesuitica». Si veda ad esempio l'articolo di padre Enrico Rosa, La questione giudaica e Vantisemitismo nazionalsocialista, in «La Civiltà Cattolica», 20 ottobre 1934 (anno lxxxv, vol. IV), pp. 126-36 (in particolare p. 127). Nel Fondo Gramsci è conservato un libro di Ludendorff, nella traduzione francese, La guerre totale, Flammarion, Paris [FG], che però, stampato nel 1936, non è probabile che sia stato qui tenuto presente da Gramsci.
5 Cfr nota 4 al Quaderno 5 (IX), § 1.
6 Cfr nota 1 al Quaderno 5 (IX), Su.
7 Cfr nota 1 al Quaderno 5 (IX), § 14.
8 Cfr Fontaine, Saint-Siège, «Action Francasse» et «Catholiques in­
tégraux» cit., pp. 141-42.

9 Cfr nota 2 al Quaderno 5 (IX), § 14.
Cfr nota 3 al Quaderno 5 (IX), § 14.
Cfr nota 4 al Quaderno 5 (IX), § 14.
2 Cfr nota 5 al Quaderno 5 (IX), § 14.
3 Cfr nota 6 al Quaderno 5 (IX), § 14.
4 Cfr nota 7 al Quaderno 5 (IX), § 14.
5 Cfr nota 8 al Quaderno 5 (IX), § 14.
6 Cfr nota 9 al Quaderno 5 (IX), § 14.
7 Cfr nota io al Quaderno 5 (IX), § 14.
8 Cfr nota 11 al Quaderno 5 (IX), § 14.

20
[20
]
9 Cfr nota 12 al Quaderno 5 (IX), § 14.
Cfr nota 1 al Quaderno 5 (IX), § 16.
Cfr nota 1 al Quaderno 5 (IX), § 137,
22 Cfr nota 2 al Quaderno 5 (IX), § 137.
23 Gramsci si era proposto probabilmente di riprendere successiva­
mente l'altra nota su Turmel del Quaderno 6 (VIII), § 195. Que­
sto proposito però non ebbe seguito e il § 195 del Quaderno 6
(VIII), è rimasto un testo B.

24
[24
]Un accenno alla questione dell'anonimato, in polemica con Galla-rati-Scotti, è nel libro di Buonaiuti Le modernisme catholique cit., pp. 109-10.

25
[25
]Non è stata rintracciata la fonte di questo riferimento di Gram­sci, per il quale comunque non si è trovato un riscontro diretto nella collezione del settimanale fiorentino.
26 Cfr nota 1 al Quaderno 5 (IX), § 141.

27 Cfr nota 2 al Quaderno 5 (IX), § 141.
Cfr nota 3 al Quaderno 5 (IX), § 141.
29 Cfr nota 4 al Quaderno 5 (IX), § 141.
2996
NOTE

30
31
32
33
34
35
36
Cfr Quaderno 5 (IX), § 14, in particolare p. 7bis e nota 5. Cfr nota 6 al Quaderno 5 (IX), § 141. Cfr nota 7 al Quaderno 5 (IX), § 141.
La prima edizione del libro di Alfred Rosenberg, Der Mythus des 20, Jahrbunderts, era stata pubblicata nel 1930. Una reazione cat­tolica, di carattere ufficioso, contro questo libro si ha soltanto nel 1934, con un articolo di padre Mario Barbera, Mito razzista anti­cristiano, in «La Civiltà Cattolica», 3 febbraio 1934 (anno lxxxv, vol. I), pp. 238-49; dove tuttavia si insiste nel sottolineare il ca­rattere personale delle posizioni di Rosenberg, contrapponendo ad esse una dichiarazione di Hitler di voler fondare il Terzo Reich su «basi cristiane». «Allora, - conclude quest'articolo, - i Catto­lici, anzi tutti i Cristiani credenti nel Vangelo, hanno il diritto di aspettarsi che il Governo del Reich, il quale ha fatto tanto per ispazzar via la stampa atea e sovversiva dei comunisti, dimostri chiaramente di separare la sua responsabilità e prenda i necessari provvedimenti contro questo libro, sovvertitore dei fondamenti stessi della Religione e dello Stato cristiano, ingiurioso alla mag­gioranza della nazione, perniciosissimo alla gioventù» (p. 249). Pochi giorni dopo il 7 febbraio 1934, il libro di Rosenberg veniva messo all'Indice dalla Congregazione del Santo Offizio. Successi­vamente, nel corso del 1934, la stampa cattolica e il Vaticano am­pliarono e accentuarono la polemica contro tutta la politica anti­cattolica del regime hitleriano.
Cfr nota 8 al Quaderno 5 (IX), § 141.
Sul movimento di Henri Massis cfr Quaderno 6 (VIII), § 195.
Cfr Quaderno 5 (IX), $ 66, e nota 7 al Quaderno 1 (XVI), § 24.

!
1
I
QUADERNO 21 (XVIl)
Problemi della cultura nazionale italiana. i° Letteratura popolare.
§ 1. Nesso di problemi.
Testo C (già in LVN, 57-60): sono utilizzati due testi A, del Qua­derno 17 (iv), § 38: Letteratura popolare, e del Quaderno 14 (1), § 14: Carattere non nazionale-popolare della letteratura italiana (Q, i94°-4i> 1669-70).
?
1 Cfr nota 3 al Quaderno 3 (XX), § 63; il rinvio è già nella nota 1
al Quaderno 14 (1), § 14.
2 Cfr nota 5 al Quaderno 3 (XX), § 63; il rinvio è già nella nota 2
al Quaderno 14 (1), § 14.
3 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 73 e nota 2; il rinvio è già nella nota 3
al Quaderno 14 (1), § 14.
§ 2. Nel «Marzocco» del 13 settembre 1931...
Testo C (già in LVN, 108-10): è utilizzato un testo A del Quader­no 9 (xiv), § 120: Letteratura popolare (Q, 1185-87).
1 Gramsci intendeva probabilmente riprendere in seguito la breve
nota su Charensol del Quaderno 7 (VII), § 49. Questa nota però
non è stata poi ripresa ed è rimasta un testo B.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 9 (xiv), § 120.
§ 3. Gli «umili».
Testo C (già in LVN, 72): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 135: Letteratura nazionale-popolare. Gli «umili» (Q, 1197).
S4.Il pubblico e la letteratura italiana.
Testo C (già in LVN, 81): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), § 80 (Q, 86-87).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 80.
§ 5. Concetto di «nazionale-popolare».
Testo C (già in LVN, 103-8): è utilizzato, con lo stesso titolo, un
t

NOTE
[NOTE
]2998
testo A del Quaderno 3 (XX), § 63: J nipotini di padre Bresciani (Q, 342-45).
Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 63.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 63.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 3 (XX), § 63.
4 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 73; il rinvio è già nella nota 4
al Quaderno 3 (XX), § 63.
5 Cfr nota 5 al Quaderno 3 (XX), § 63.
6 Cfr nota 6 al Quaderno 3 (XX), § 63.
7 Cfr nota 7 al Quaderno 3 (XX), § 63.
§ 6. Diversi tipi di romanzo popolare.
Testo C (già in LVN, 110-13): è utilizzato un testo A del Quader­no 3 (XX), § 78: I nipotini di padre Bresciani. I romanzi d'appendice (Q> 357"59)-
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 78.
2 Cfr Quaderno 3 (XX), § 133; il rinvio è già nella nota 2 al Qua­
derno 3 (XX), § 78.
3 Cfr Quaderno 3 (XX), § 149; il rinvio è già nella nota 3 al Qua­
derno 3 (XX), § 78.
4 Cfr nota 5 al Quaderno 3 (XX), § 78.
§ 7. Romanzo e teatro popolare.
Testo C (già in LVN, 113): è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § 95: I nipotini di padre Bresciani (Q, 374-75).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 95.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 95.
§ 8. Rilievi statistici.
Testo C (già in LVN, 126-28): è utilizzato un testo A del Quader­no 3 (XX), § 96: I nipotini di padre Bresciani. Romanzi popolari (Q, 375-7^).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 96.
§ 9. Ugo Mioni.
Testo C (già in LVN, 140): è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § 100: J nipotini di padre Bresciani. Letteratura popolare (Q,
377)-
1 Su Ugo Mioni cfr anche Quaderno 4 (XIII), § 90, e Quaderno 7 (VII), § 52; il rinvio è già nella nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 100.
?
\
\
?t
QUADERNO 21 (xVIl) §§ 6-I4 2999
§ 10. Ver ne e il romanzo geo grafico-scientifico.
Testo C (già in LVN, 114-15): è utilizzato un testo A del Quader­no 3 (XX), § 149: Letteratura popolare. Ver ne e letteratura di avven­ture meravigliose (Q, 403-4).
1 Sul confronto tra Verne e Wells cfr anche Quaderno 5 (IX), § 84;
il rinvio è già nella nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 149,
2 Cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 149.
§n. Emilio De Marchi.
Testo C (già in LVN, 139): è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § 150: Letteratura popolare. Emilio De Marchi (Q, 404).
1 Cfr Arturo Pompeati, Emilio De Marchi romanziere d'appendice, in «La Cultura», ottobre-dicembre 1932 cit., pp. 809-18.
§12. Sul romanzo poliziesco.
Testo C (già in LVN, 115-16); è utilizzato un testo A del Quader­no 3 (XX), § 153: Letteratura popolare. Note sul romanzo poliziesco (Q, 405-6).
§13. Romanzi polizieschi.
Testo C (già in LVN, 116-19): sono utilizzati alcuni testi A del Qua­derno 6 (VIII), § y. Letteratura popolare. Romanzi d'appendice, § 17: Letteratura popolare. Il romanzo poliziesco, § 28 : Letteratura popo­lare (Q, 680, 691-93, 700).

Cfr nota 1 al Quaderno 6 (VIII), § 5.
Cfr nota 1 al Quaderno 6 (VIII), § 17.
L'innocenza di padre Brown è il titolo della prima serie dei rac­conti di Chesterton: cfr nota 2 al Quaderno 7 (VII), § 38.
Cfr nota 2 al Quaderno 6 (VIII), § 17.
Cfr nota 3 al Quaderno 6 (VIII), § 17.
Cfr nota 1 al Quaderno 6 (VIII), § 28.
Gli incisi tra parentesi, all'interno di questa citazione di Burzio, sono di Gramsci.

Cfr Quaderno 16 (xxn), §§ 1 e 10.
Cfr Quaderno 16 (xxn), §§ 13 e 15.


Cfr Quaderno 5 (IX), § 54, e Quaderno 6 (VIII), § 134; il rinvio è già nella nota 2 al Quaderno 6 (VIII), § 28.
3000
NOTE

1 Cfr nota i al Quaderno 6 (VIII), § 108.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 6 (VIII), § 108.
3 Cfr nota 2 al Quaderno 6 (VIII), Sin.
4 Cfr nota 1 al Quaderno 6 (VIII), § 108, e nota 2 al § in dello
stesso Quaderno.
5 Cfr nota 3 al Quaderno 6 (VIII), Sin.
S 15. Bibliografia.
Testo C (inedito); è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (xni), § 38: Letteratura popolare (Q, 305).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), S 58.
I
QUADERNO 22 (v)
Americanismo e fordismo.
S 1. Serie di problemi che devono essere esaminati... Testo B (già in MACH, 311-12).
S 2. Razionalizzazione della composizione demografica europea.
Testo C (già in MACH, 312-18): è utilizzato un testo A del derno 1 (XVI), S 61: Americanismo (Q, 70-72).
Qua-


Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), $61.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI)/§ 61.
3 Gramsci può aver ricavato questa informazione da una delle pub­
blicazioni statistiche di cui aveva potuto disporre in carcere, e poi
successivamente a Formia. Ad esempio da una delle seguenti pub­
blicazioni uscite a cura dell'Istituto Centrale di Statistica: Annua­
rio statistico italiano. Anno 1929, vol. Ili cit.; Compendio stati­
stico italiano. 1934, vol. Vili, Istituto Poligrafico dello Stato, Ro­
ma 1934 [FG]; Compendio statistico italiano. 1935, vol. IX, Isti­
tuto Poligrafico dello Stato, Roma 1935 [FG].
4 Con ogni probabilità Gramsci ha qui presente un articolo di
Niccolò Rodolico, // ritorno alla terra nella storia d'Italia, in
«Nuova Antologia», 16 febbraio 1934 cit., pp. 543-^.
5 Sono qui ripresi in modo alquanto approssimativo alcuni dati ri­
portati in un libro di Renato Spaventa a cui Gramsci aveva fatto
cenno in un altro Quaderno: cfr Quaderno 9 (xrv), $ 71 e note
2 e 3.
6 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), S 61.
7 Cfr nota 4 al Quaderno 1 (XVI), S 61.
8 Cfr nota 5 al Quaderno 1 (XVI), S 61. Integrando a questo punto
il testo A, Gramsci qui ricorda il discorso del senatore Ugo An­
cona (cfr Atti Parlamentari. Senato cit., pp. 1136-48; si veda in
particolare a p. 1144: «Troppa voglia di spendere, dovunque,
dappertutto, sempre ed in tutto»), contro cui aveva polemizzato
in particolare il senatore Mayer nel discorso già citato.

NOTE
[NOTE
]3002
Sulla «legge delle proporzioni definite» cfr Quaderno 9 (xiv), § 62.

io
[io
]
Cfr nota 6 al Quaderno 1 (XVI), § 61. Cfr nota 7 al Quaderno 1 (XVI), § 61.

Non è stato possibile precisare i termini delTepisodio qui ricor­dato da Gramsci e che verosimilmente risale al periodo ordino-vista. A partire dagli anni immediatamente successivi alla guerra la gerarchia cattolica iniziò una campagna contro le infiltrazioni delTYMCA in Italia. Ne danno testimonianza, tra l'altro, numerosi articoli apparsi ne «La Civiltà Cattolica». Cfr, ad esempio, gli ar­ticoli non firmati: Il lavoro protestante in Italia, in «La Civiltà Cattolica», 3 maggio 1919 (anno lxx, vol. II), pp. 230-44; An­cora sull'opera protestante in Italia, ivi, 4 settembre 1920 (an­no lxxi, vol. Ili), pp. 427-37.

13
[13
]
14
[14
]
Cfr nota 9 al Quaderno 1 (XVI), § 61. Cfr nota io al Quaderno 1 (XVI), § 61. Cfr nota 11 al Quaderno 1 (XVI), § 61.

Si tratta della Scuola di Scienze Corporative della R. Università di Pisa, fondata nel 1928. Nel 1933 aveva iniziato la pubblicazio­ne di una collana di studi presso l'editore Sansoni, i cui primi vo­lumi Gramsci ricevette a Formia. Cfr La crisi del capitalismo, con scritti di G. Pirou, W. Sombart, E. F. M. Durbin, E. M. Patterson, U. Spirito, Sansoni, Firenze 1933 [FG]; L'economia programma­tica, con studi di L. Brocard, C. Landauer, J. A. Hobson, L. L. Lorwin, G. Dobbert, U. Spirito, Sansoni, Firenze 1933 [FG]; Ugo Spirito, Capitalismo e Corporativismo. Sansoni, Firenze i<m [FG].

Cfr nota 13 al Quaderno 1 (XVI), § 61.
§ 3. Alcuni aspetti della quistione sessuale.
Testo C (già in MACH, 323-26): è utilizzato un testo A del Quader­no 1 (XVI), § 62: Quistione sessuale (Q, 72-74).
1
Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 62.
2 Cfr Serpieri, La guerra e le classi rurali italiane cit.; il dato è rica­
vato probabilmente dalla tabella a p. 277, relativa al numero e
alle percentuali di scioperanti per regioni nel 1919-20.
3 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 62.
\
\*


3003
[3003
]QUADERNO 22 (v) §§ 3-7
2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 74.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 74.
4 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 91.
§ 5. Eugenio Giov annetti...
Testo C (già in MACH, 334-35): è utilizzato un testo A del Quader­no 1 (XVI), § 92: SulVamericanismo (Q, 91-92).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 92.
2 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 87 e nota 1; il rinvio è già nella nota 2
al Quaderno 1 (XVI), § 92.
§ 6. Autarchia finanziaria delVindustria.
Testo C (già in MACH, 319-23): è utilizzato un testo A del Quader­no 1 (XVI), § 135: Americanismo (Q, 123-26).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 135.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 135.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 135.
4 Cfr nota 4 al Quaderno 1 (XVI), § 135.
5 Cfr nota 5 al Quaderno 1 (XVI), § 135.
6 Cfr nota 6 al Quaderno 1 (XVI), % 135.
7 Gramsci allude ai rappresentanti di fabbrica dei sindacati fasci­
sti, per il cui riconoscimento giuridico si batterono invano alcuni
settori del sindacalismo fascista. La questione si era posta già al­
l'indomani del patto di Palazzo Vidoni (ottobre 1925) quando,
per ottenere il monopolio rappresentativo e contrattuale dei lavo­
ratori industriali, i sindacalisti fascisti concessero alla Confindu-
stria la soppressione delle commissioni interne, rinunciando con­
temporaneamente a chiarire la questione delle funzioni dei propri
rappresentanti di fabbrica. Pili tardi, alla vigilia della compilazio­
ne della Carta del Lavoro (1927), Rossoni prospettò invano il ri­
conoscimento dei fiduciari sindacali di fabbrica. Polemiche su
questa questione si ebbero sulla stampa fascista anche negli anni
successivi. Cfr in proposito Alberto Aquarone, L'organizzazione
dello Stato totalitario, Einaudi, Torino 1965, pp. 122 sgg.

Cfr nota 9 al Quaderno 1 (XVI), § 61; il rinvio è già nella nota 7 al Quaderno 1 (XVI), § 135.
Cfr il precedente § 2 e nota 2.

§ 4. Alcune affermazioni sulla quistione di «Stracittà e Strapaese».
Testo C (già in MACH, 318-19): sono utilizzati due testi A del Qua­derno 1 (XVI), § 74: Stracittà e strapaese, e § 91: Strapaese (Q, 82-
*
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 74.
§ 7. Mino Maccari e Vamericanismo.
Testo C (già in MACH, 359): è utilizzato un testo A del Quader­no 1 (XVI), § 141: Americanismo (Q, 127-28).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 141.
3°°4 NOTE
§ 8. Quantità e qualità.
Testo C (già in MACH, 335); è utilizzato un testo A del Quader­no 1 (XVI), § 143: Qualità e quantità (Q, 129).
1 Cfr in questo stesso Quaderno il successivo §16.


3OO5
[3OO5
]QUADERNO 22 (v) §§ 8-I5
aux ÉtatsUnis cit. Fra i libri del carcere è conservata un'altra ope­ra del Ford: Henry Ford e Samuel Crowther, Perché questa crisi mondiale?, Bompiani, Milano 1931 [FG, C. carc., Turi III].


è utilizzato un testo A del Quader-
[è utilizzato un testo A del Quader-
]§ 9. Dalla recensione...
Testo C (già in MACH, 326): no 1 (XVI), § 146 (Q, 130).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 146.
§10. «Animalità» e industrialismo.
Testo C (già in MACH, 326-29): è utilizzato un testo A del Qua­derno 1 (XVI), § 158 (Q, 138-39)-
Sii. Razionalizzazione della produzione e del lavoro.
Testo C (già in MACH, 329-34): è utilizzata la prima parte di un te­sto A del Quaderno 4 (XIII), § 52: Americanismo e fordismo, cfr in particolare pp. 22-24 (Q> 489-92).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 52.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 4 (XIII), § 52.
3 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 49; il rinvio è già nella nota 3
al Quaderno 4 (XIII), § 52.
4 Cfr la lettera a Tania del 20 ottobre 1930 a cui già si rinvia nella
nota 4 al Quaderno 4 (XIII), § 52. Per la fonte comune sulla que­
stione degli «ispettori di Ford» e del loro intervento nella vita fa­
miliare degli operai, cfr Philip, Le problème ouvrier aux États-
Unis cit., pp. 156-57.
5 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 61; il rinvio è già nella nota 5 al Qua­
derno 4 (XIII), § 52.
6 Cfr in questo stesso Quaderno il precedente § 8.
7 L'episodio qui ricordato aveva dato spunto a una polemica tra
«l'Unità» e il giornale fascista «Il Tevere» che aveva patrocinato
il concorso cinematografico della «Fox-Film». Cfr il trafiletto re­
dazionale Il giornale della «Fox-Film», in «l'Unità», 21 ago­
sto 1926.
§13. Gli alti salari.
Testo C (già in MACH, 337-40): sono utilizzati l'ultima parte del ci­tato testo A del Quaderno 4 (XIII), § 52, cfr in particolare pp. 25 -25bis, e due testi A del Quaderno 9 (xiv), §§ 72 e 74, con lo stesso titolo: Argomenti di cultura. Americanismo e fordismo (Q, 493, 1143-44,1144).

1
[1
]Cfr nota 6 al Quaderno 4 (xin), § 52.
Per questo riferimento ai bassi prezzi delle merci giapponesi, co­me per il precedente accenno al Giappone, all'inizio del paragra­fo, Gramsci ha probabilmente presente un articolo di Giovanni Cesare Majoni, I problemi del Giappone, in «Nuova Antologia», 16 marzo 1934 (anno lxix, fase. 1488), pp. 268-78.
§ 14. Azioni, obbligazioni, titoli di Stato.
Testo C (già in MACH, 340-42): è utilizzato un testo A del Quader­no 9 (xiv), § 8: Passato e presente. Azioni e obbligazioni (Q, 1100-1102).
1 Cfr Quaderno 15 (il), § 1.
2 Si tratta, con ogni probabilità, di una espressione citata a memoria.
Gramsci ha forse qui presente un passo di uno scritto di Ugo Spi­
rito: «Il dualismo di privato e pubblico si esaspera col crescere
della collettività interessata alla vita sociale. Il che è tanto vero
che lo Stato deve sempre più spesso intervenire nei casi di tra­
collo e salvare gli interessi della collettività nazionalizzando le
perdite di aziende private i cui proprietari (azionisti) non solo non
sono direttamente responsabili della cattiva amministrazione ma
spesso ignorano, fino al momento del salvataggio, il pericolo che
corre la loro proprietà. In tal guisa lo Stato interviene nella cosi
detta economia privata soltanto per renderne pubbliche le per­
dite» (cfr Spirito, Capitalismo e Corporativismo cit., pp. 8-9. Lo
scritto in questione è la più volte ricordata relazione tenuta al
II Convegno di studi sindacali e corporativi di Ferrara: cfr Indi­
viduo e Stato nell'Economia corporativa, in «Nuovi Studi di Di­
ritto, Economia e Politica», marzo-maggio 1932 cit.).

§12. Taylorismo e meccanizzazione del lavoratore.
Testo C (già in MACH, 336-37): è utilizzata la seconda parte del ci­tato testo A del Quaderno 4 (XIII), § 52, e cfr in particolare pp. 24-25 (Q> 492-93).
1 Si tratta dei seguenti libri già citati: Ford, Ma vie et mon oeuvre cit.; Id., Aujourd'hui et demain cit.; Philip, Le problème ouvrier
§15. Civiltà americana ed europea.
Testo C (già in MACH, 342-44): è utilizzato un testo A del Qua­derno 3 (XX), § 11: Americanismo (Q, 296-97).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 11. All'interno della citazione il commento di Gramsci è tra parentesi.
3006
NOTE

2 Allusione alle proposte contenute nello scritto di Ugo Spirito,
Ruralizzazione o industrializzazione?\ raccolto nel volume Capita-
listno e Corporativismo cit., pp. 137-56.
3 Questo accenno alTimpresa francese Creusot è da collegare con
quanto è detto nel Quaderno 6 (VIII), § 127.
§16. Varie.
Testo C (già in MACH, 357-58): è utilizzato un testo A del Qua­derno 3 (XX), § 68: Americanismo (Q, 347).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 68.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 68.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 3 (XX), § 68.
4 Cfr nota 4 al Quaderno 3 (XX), § 68.
5 Cfr nota 5 al Quaderno 3 (XX), § 68.
6 Cfr nota 6 al Quaderno 3 (XX), § 68.
QUADERNO 23 (Vi)
Critica letteraria.
$ 1. Ritomo al De Sanctis.
Testo C (già in LVN, y6): è utilizzata la seconda parte di un testo A del Quaderno 17 (iv), § 38: Letteratura popolare, cfr in particolare pp. i6bis -17 (Q, 1940-41).
1 Cfr Giovanni Gentile, Torniamo a De Sanctis, in «Quadrivio»,
6 agosto 1933 cit.; cfr nota 1 al Quaderno 17 (iv), § 38.
2 Cfr nota 3 al Quaderno 17 (iv), § 38.
t
§ 2. Una nota giovanile di Luigi Pirandello.
Testo C (già in LVN, 46): è utilizzata la terza parte del citato testo A del Quaderno 17 (iv), § 38, cfr in particolare p. 17 (Q, 1941).
1 Cfr nota 4 al Quaderno 17 (iv), § 38.
§ 3. Arte e lotta per una nuova civiltà.
Testo C (già in LVN, 6-9); è utilizzata la seconda parte del citato te­sto A del Quaderno 4 (XIII), § 5: Materialismo storico e criteri o ca­noni pratici di interpretazione della storia e della politica, cfr in par­ticolare pp. 46-47 (Q, 425-27)-
1 La citazione è ricavata dalla recensione di Raffaello Ramat al libro
di Carlo Stuparich, Cose e ombre di uno, Treves-Treccani-Tumuli­
nelli, Milano 1933, in «L'Italia letteraria», 4 febbraio 1934 cit.
2 Cfr nota 4 al Quaderno 4 (XIII), § 5.
3 Cfr nota 5 al Quaderno 4 (XIII), § 5. In questo testo C lo spaziato
è di Gramsci.
§ 4. Una massima di Rivarol.
Testo C (già in PP, 135): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), § 6 (Q, 8).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 6.

QUADERNO 23 (Vi) §§ 5-12
[QUADERNO 23 (Vi) §§ 5-12
]3008 NOTE
§ 5. Alcuni criteri di giudizio «letterario».
Testo C (già in LVN, 31-33): è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (xni), § 36: Criteri di giudizio «letterario» (Q, 454).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (XIII), § 36,
§ 6. Arte e cultura.
Testo C (già in LVN, 9-10): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xrv), § 124: Critica letteraria (Q, 1188-89).
§ 7. Neolalismo.
Testo C (già in LVN, 24-26): è utilizzata la seconda parte del citato testo A del Quaderno 9 (xiv), § 132: Argomenti di cultura (Q, 1193: 1194).
§ 8. Ricerca delle tendenze e degli interessi morali e intellettuali pre­valenti tra i letterati.
Testo C (già in LVN, 14-17): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 42: I nipotini di padre Bresciani (Q, 1120-22).
1 Oronzo E. Marginati, il «cittadino che protesta»: personaggio
creato dall'umorista Luigi Lucatelli per la rivista «Il Travaso del­
le idee». Altri accenni di Gramsci negli articoli di 'Sotto la Mole*
(cfr ad esempio SM, 116-17).
2 Cfr Quaderno ^ (IX), § 1^7 e nota 1.
3 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 42.
4 Cfr su questo libro dell'Abba un altro riferimento di Gramsci in
Quaderno 6 (VIII), § 166; il rinvio è già nella nota 2 al Quader­
no 9 (xiv), § 42.
5 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 143; il rinvio è già nella nota 3
al Quaderno 9 (xrv), § 42.
6 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 94 e Quaderno 3 (XX), § io; il rinvio è
già nella nota 4 al Quaderno 9 (xiv), § 42.
7 Cfr nota 5 al Quaderno 9 (xiv), § 42.
8 Cfr nota 6 al Quaderno 9 (xiv), § 42.
9 Cfr nota 3 al Quaderno 7 (VII), § 31; il rinvio è già nella nota 7
al Quaderno 9 (xiv), § 42.
10 Cfr nota 1 al Quaderno 7 (VII), § 31; il rinvio è già nella nota 8
al Quaderno 9 (xiv), § 42.
11 Cfr nota 9 al Quaderno 9 (xiv), § 42.
?
§ 9.1 nipotini di padre Bresciani.
Testo C (parzialmente già in LVN, 145-48): sono utilizzati testi A del Quaderno 1 (XVI), § 24: I nipotini del padre Bresciani, § 20: Salvator Gotta, e § 7: Margherita Sarfatti e le «giostre» (Q, 18-20, 16, 8).
i
1
1
3009
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 24.
2 Su Luca Bel trami cfr Quaderno 3 (XX), § 94; il rinvio è già nella
nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 24.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 24.
4 Cfr nota 4 al Quaderno 1 (x;vi), § 24.
5 Cfr nota 5 al Quaderno 1 (XVI), § 24.
6 Cfr nota 6 al Quaderno 1 (XVI), § 24.
7 Cfr nota 7 al Quaderno 1 (XVI), § 24.
8 Per il discorso di Mussolini alla Camera sul Concordato, cfr no­
ta 2 al Quaderno 2 (XXIV), § 42.

10
[10
]
9 Cfr nota 8 al Quaderno 1 (XVI), § 24.
Cfr nota io al Quaderno 1 (XVI), § 24.
Cfr nota 11 al Quaderno 1 (XVI), § 24.
12 Cfr Rapisardiana, in Giosuè Carducci, Opere, IV: Confessioni e
battaglie, Zanichelli, Bologna 1890, p. 381: «...finisce il Kyrie
dell'aitar maggiore con le flatulenze in coro». Cfr anche nota 1
al Quaderno 1 (XVI), § 20.
13 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 7.
14 Per l'episodio su Dante e la prostituta e per l'opera citata di Gil­
bert Keith Chesterton, cfr nota 13 al Quaderno 1 (XVI), § 24.

Cfr nota 14 al Quaderno 1 (XVI), § 24.

Cfr nota 15 al Quaderno 1 (XVI), § 24.

Si allude ad un articolo del Perri pubblicato in «La Fiera lette­raria», che è esplicitamente ricordato nel testo A. Cfr nota 16 al Quaderno 1 (XVI), § 24.

Cfr nota 17 al Quaderno 1 (XVI), § 24.

19
[19
]Su questo romanzo di Leonida Répaci cfr Quaderno 9 (xrv), § 48 e nota 1.

Cfr nota 18 al Quaderno 1 (XVI), § 24.
§10. Due generazioni.
Testo C (già in LVN, 150); è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), § 8: Generazione vecchia e nuova (Q, 8).
§ 11. G. Papini.
Testo C (già in LVN, 161): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), § 12: Giovanni Papini (Q, io).
§ 12. A. Fanzini.
Testo C (già in LVN, 153 nota): è utilizzato un testo A del Quader no 1 (XVI), § 13: Alfredo Panzini (Q, io).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 13.
3010 NOTE
§13. Leonida Ré paci.
Testo C (inedito): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), § 39: Répaci (Q, 29).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 39.
2 Sulla severità di questo giudizio di Gramsci ha influito certa­
mente il ricordo di un episodio che risale al maggio del 1926. Leo­
nida Répaci, già militante del pci e collaboratore letterario del-
T«Unità», era stato arrestato, insieme ad altri venti comunisti di
Palmi, per una montatura poliziesca. Rilasciato dopo alcuni mesi,
Répaci aveva scritto una lettera alla direzione del PCI in cui di­
chiarava di abbandonare le file del partito «per le necessità della
vita che bisogna purtroppo vivere tutti i giorni, per quel minimo
di pace che io debbo al mio spirito turbato e soprattutto per una
promessa resa a mia madre davanti al suo letto di dolore». La let­
tera era stata pubblicata dall'«Unità» del 6 maggio 1926, insieme
ad un aspro commento redazionale.
§14. Curzio Malaparte.
Testo C (già in LVNy 169-70): è utilizzato un testo A del Quader­no 1 (XVI), § 42: I nipotini di padre Bresciani. - Curzio Malaparte. -Kurt Erich Suckert (Q, 30).
1 In una breve notizia apparsa su «l'Unità» del 9 luglio 1924, sotto
il titolo Eroismo e cavalleria fascista!', così era annunciata l'uscita
della rivista di Malaparte: «È uscito il primo numero della rivista
"La conquista dello Stato", diretta da Curzio Suckert. La rivi­
sta riporta i seguenti versi del Berni:
S'io posso un di porti le mani addosso puttana libertà, s'io non ti lego stretta con mille nodi e poi ti frego cosi, ritta a un muro coi panni indosso, poss'io mal capitar».
2 Cfr nota 1 ài Quaderno 1 (XVI), § 42.
3 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 42.
4 Cfr nota 1 al Quaderno 6 (VIII), § 35.

5 Sulla «esteromania» di Graziadei cfr anche Quaderno 7
§ 30; il rinvio è già alla nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 42.
6 Cfr nota 4 al Quaderno 1 (XVI), § 42.
S 15. Ugo Ojetti.
Testo C (già in LVN, 150 nota): è utilizzato un testo A del Quader no 1 (XVI), § 59: Ugo Ojetti (Q, 69).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 59.
1
QUADERNO 23 (vi) §§ 13-21 3OII
§ 16. G. Tapini.
Testo C (già in LVN, 163): è utilizzato un testo A del Quaderno 1
(XVI), § 60: Papini, Cristo, Giulio Cesare (Q, 69).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 60.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 60.
§ 17. Filippo Crispolti.
Testo C (già in LVN, 189): è utilizzato un testo A del Quaderno 1
(XVI), § 69: Il premio Nobel (Q, 79).
1 Cfr 'Rassegna della stampa', in «La Fiera letteraria», 27 giugno 1928 (anno iv, n. 25).
§ 18. «Arte Cattolica».
Testo C (già in LVN, 183-85): è utilizzato un testo A del Quader­no 1 (XVI), § 72: I nipotini di padre Bresciani. Arte cattolica (Q, 80-81).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 72. Tutto ciò che nella cita­zione è tra parentesi è commento di Gramsci.
§ 19. Tommaso Galiarati Scotti.
Testo C (già in LVNy 181-82); è utilizzato un testo A del Quader­no 1 (XVI), § 93: I nipotini di padre Bresciani (Q, 92).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 93.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 93.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 93.
4 Cfr nota 4 al Quaderno 1 (XVI), § 93.
5 Cfr nota 5 al Quaderno 1 (XVI), § 93.
§ 20. Adelchi Bar atono.
Testo C (già in LVNt 172-73): è utilizzato un testo A del Quader­no 1 (XVI), § 96: Adelchi Baratono (Q, 93).
1 La «Glossa perenne» (Giornale critico della Letteratura italiana
a cura di Raffa Garzia), iniziò le pubblicazioni nel 1929.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 96.
§ 21. Maddalena Santoro: L'amore ai forti.
Testo C (già in LVNy 194): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), § 82: I nipotini di padre Bresciani (Q, 87).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 96.


[
]3012 NOTE
§ 22. Curzio Malaparte.
Testo C (già in LVN, 170-71): è utilizzato un testo A del Quader­no 9 (xiv), § io: I nipotini di padre Bresciani. C. Malaparte [Q, 1102-103).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 10.
§ 23. Giovanni Ansaldo.
Testo C (già in LVN, 168-69): è utilizzato un testo A del Quader­no 9 (xiv), § 11: I nipotini di padre Bresciani. Giovanni Ansaldo (Q, 1103).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), §11.
§ 24. Giuseppe Prezzoli ni.
Testo C (già in LVN, 166): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 20: I nipotini di padre Bresciani (Q, 1109).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 20.
§ 25. Letteratura di guerra.
Testo C (già in LVN, 148-50): è utilizzato un testo A del Quader­no 9 (xrv), § 43: I nipotini di padre Bresciani. Libri di guerra (Q, 1122-23).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 43, e nota 24 al Quader­
no 19 (x), § 5.
2 Cfr Benito Mussolini, Il mio diario di guerra (1915-1917), in
Opera Omnia cit., vol. XXXIV, La Fenice, Firenze 1961. Il diario
di Mussolini fu pubblicato in origine nel «Popolo d'Italia», in
quindici corrispondenze, non consecutive, fra il 30 dicembre 1915
e il 13 febbraio 1917. La prima edizione in volume è del 1923,
poi seguita da numerose altre, che recano tutte tagli e correzioni.
Non è improbabile che Gramsci abbia qui presente il testo com­
preso nel I volume degli Scritti e Discorsi di Benito Mussolini,
Edizione definitiva (Dall'intervento al fascismo), Hoepli, Milano
x934> PP- 67-237. Questo volume non è comunque conservato tra
i libri del Fondo Gramsci.
3 Un altro accenno di Gramsci al processo per l'eccidio di Rocca-
gorga è nel Quaderno 8 (xxvin), § 119 (cfr anche nota 3). Sugli
avvenimenti del giugno 1914 («settimana rossa») Gramsci è tor­
nato ripetutamente in vari passi dei Quaderni.
4 Per il libro di Erich Maria Remarque, Im Western nicht Neues,
cfr nota 3 al Quaderno 6 (VIII), § 38; il rinvio è già nella nota 2
al Quaderno 9 (xiv), § 43.
5 Cfr in questo stesso Quaderno il precedente § 14.
6 Nel testo A Gramsci accenna in oarticolare ner Stimarirfi *1 Aia.
}
QUADERNO 23 (Vi) §§ 22-31 3OI3
rio Guerra del '15 (Dal taccuino d'un volontario), e per Soffici all'opera Kobilek. Giornale di battaglia) cfr note 4 e 5 al Qua­derno 9 (xiv), § 43.
§ 26. Leonida Ré paci.
Testo C (inedito): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 48:
I nipotini di padre Bresciani. Leonida Ré paci (Q, 1125).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § 48, e nota 2 al precedente § 13.
2 Cfr nota 17 al Quaderno 1 (XVI), § 24; il rinvio è già nella nota 2
al Quaderno 9 (xiv), § 48.
§ 27. Arnaldo Frateili.
Testo C (inedito): è utilizzato un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 50: I nipotini di padre Bresciani. Arnaldo Frateili (Q, 1126),
1 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xiv), § jo.
§ 28. Letteratura di guerra.
Testo C (già in LVN, 150 nota): è utilizzato un testo A del Quader­no 9 (xiv), S 79' I nipotini di padre Bresciani. Letteratura di guerra
(Q, "46).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 73, dove è riportato il titolo esatto del volume del Crémieux.
§ 29. Novecentismo di Bontempelli.
Testo C (inedito): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), § 136 (Q, 126).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), S 136.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 136.
§ 30. Novecentisti e strapaesani.
Testo C (già in LVN, 173): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), § 137 (Q, 126).
§31. Prezzolini.
Testo C (già in LVN, 164-65); è utilizzato un testo A del Quader­no 1 (XVI), § 142: Giuseppe Prezzolini e gli intellettuali (Q, 128).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 142.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 142.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 142.
3OI4 NOTE
§32. Alfredo Fanzini.
Testo C (già in LVN, 154-61): sono utilizzati due testi A del Qua­derno 3 (XX), § 13: I nipotini di padre Bresciani. Alfredo Fanzini: La vita di Cavour, e § 38: I nipotini di padre Bresciani. A. Fanzi­ni: La vita di Cavour (Q, 299, 313-17),

XX), § 13. XX), § 13. XX), § 13. XX), § 38. XX), § 38, XX), § 38.
[XX), § 13. XX), § 13. XX), § 13. XX), § 38. XX), § 38, XX), § 38.
]1 Cfr nota 1 al Quaderno 3
2 Cfr nota 2 al Quaderno 3
3 Cfr nota 3 al Quaderno 3
4 Cfr nota 1 al Quaderno 3
5 Cfr nota 2 al Quaderno 3
6 Cfr nota 3 al Quaderno 3
Cfr Quaderno 2 (XXIV), § 29; il rinvio è già nella nota 4 al Qua­derno 3 (XX), § 38.

Maurice Paléologue, Un grand réaliste. Cavour, 4* ed. Librairie Plon, Paris 1926 [FG, C. carc., Ustica - Turi II]. Per i riferimenti del Paléologue alla vita sentimentale di Cavour e di Vittorio Ema­nuele II, cfr pp. 31-42, 63-65, 111-13 e 292.
Cfr il rinvio contenuto nella precedente nota 2 di questo para­grafo.

10
[10
]Nel volume di Panzini, 7/ conte di Cavour cit., il passo in que­stione risulta in effetti cosi modificato: «Fu detto che il suo rea­lismo era una dittatura larvata: ma né dittatura né giusto mezzo sarebbero bastati a farlo dominatore senza quel che di inafferra­bile che è il genio» (cfr ibid., p. 48).

Cfr nota 6 al Quaderno 3 (XX), § 38.

Cfr Quaderno 1 (XVI), § 24, nota 8; il rinvio è già nella nota 7 al Quaderno 3 (XX), § 38.

13
[13
]Un accenno a questo giudizio del Panzini su padre Bresciani è già nel precedente § 9 di questo stesso Quaderno.
§ 33. Riccardo Bacchelli.
Testo C (già in LVN, 173-75): è utilizzato un testo A del Quader­no 3 (XX), §8:1 nipotini di padre Bresciani (Q, 293-94).

Quaderno 3 Quaderno 3 Quaderno 3 Quaderno 3 Quaderno 3 Quaderno 3
[Quaderno 3 Quaderno 3 Quaderno 3 Quaderno 3 Quaderno 3 Quaderno 3
]
XX), § 8. XX), § 8. XX), § 8. XX), § 8. XX), § 8. XX), § 8.
[XX), § 8. XX), § 8. XX), § 8. XX), § 8. XX), § 8. XX), § 8.
]1 Cfr nota 1 a
2 Cfr nota 2 a
3 Cfr nota 3 a
4 Cfr nota 4 a
5 Cfr nota 5 a
6 Cfr nota 6 a
7 La polemica, che segnò anche la rottura dei rapporti tra Bakunin
e Cafiero, è legata all'acquisto da parte di quest'ultimo di una
villa nei pressi di Locamo (la «Baronata»), La villa doveva ser-


3015
[3015
]QUADERNO 23 (Vi) §§ 32-35
vite da casa di rifugio per gli internazionalisti proscritti dai go­verni europei e come base per future azioni rivoluzionarie. Baku­nin fu accusato di averne fatto un uso personale e di aver abusato della generosità del Cafiero fino a rovinarlo. La storia dettagliata della «Baronata» è nel volume III dell'opera di James Guillau­me, UInternationale. Documents et souvenir s, Stock, Paris 1909. Un accenno è anche nella nota biografica su Cafiero scritta da Ja­mes Guillaume e premessa al compendio del Capitale di Marx, in un'edizione conservata tra i libri di Gramsci. Cfr Cafiero, Il «Ca­pitale» di Carlo Marx cit., p. 14.

Cfr nota 7 al Quaderno 3 (XX), § 8.
Per il romanzo del Sobrero cfr nota 14 al Quaderno 1 (XVI), § 24, e in questo Quaderno, l'accenno contenuto nel precedente § 9, p. 20.
§ 34. Jahier, Raimondi e Froudhon.
Testo C (già in LVN, 175-76): sono utilizzati un testo A del Qua­derno 3 (XX), § io: Froudhon e i letterati italiani (Raimondi, Jahier), e un altro testo A del Quaderno 1 (XVI), § 94: Froudhon, Jahier e Raimondi (Q, 295-96, 92).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 10.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 94.
§ 35. Scrittori «tecnicamente» cattolici.
Testo C (già in LVN, 185): è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § 37: I nipotini di padre Bresciani (Q, 313).
1 Cfr, in questo Quaderno, il precedente § 19.
2 Paolo Arcari (1879-1955), autore di studi su Vico, Metastasio,
Pascal, Manzoni, ecc. Tra i romanzi si possono ricordare: Il cielo
senza Dio, Treves, Milano 1922; Altrove, Treves, Milano 1926;
Palanche, Treves, Milano 1930. Il titolo della rivista milanese da
lui diretta (insieme ad Alberto Caroncini) è in realtà «L'azione»,
per la quale cfr anche nota 21 al Quaderno 1 (XVI), § 44.
3 Cfr nota 4 al Quaderno 3 (XX), § 37.
4 Cfr nota 5 al Quaderno 3 (XX), § 37.
5 Cfr nota 6 al Quaderno 3 (XX), § 37.
6 L'episodio a cui qui si allude (e sul quale non sono stati trovati
altri elementi di informazione) è legato probabilmente all'espe­
rienza torinese di Gramsci. Su Maria di Borio cfr anche nota 7
al Quaderno 3 (XX), § 37.
7 La rivista fiorentina «Frontespizio» si pubblicò dal 1929 al 1940.
Ebbe per direttore Enrico Lucatello fino al 1931, Piero Bargel-
lini dal 1931 al 1938. Vi collaborarono Giovanni Papini, Arden-
go Soffici, Domenico Giuliotti, Guido Manacorda, ecc. Per le pò-
3016
NOTE
QUADERNO 23 (VI) §§ 36-46
3017


sizioni assunte dal «gruppo» e per la vicenda culturale e ideolo­gica della rivista cfr Giorgio Luti, Cronache letterarie tra le due guerre. 1920-1940, Laterza, Bari 1966, pp. 171-80.
§ 36. Criteri metodici.
Testo C (già in LVN, 19-21): è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § 41: I nipotini di padre Bresciani (Q, 318-19).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 41, e Quaderno 15 (11), § 53 e nota 1.
§ 37. Papini.
Testo C (già in LVN, 163): è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § ^7: I" nipotini di padre Bresciani. Papini (Q, 337-38).
1 Cfr note 1 e 2 al Quaderno 3 (XX), § 57.
§ 38. Mario Puccini.
Testo C (già in LVN, 177): è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § 64: I nipotini di padre Bresciani (Q, 345-46).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 64.
§ 39. Luigi Capuana.
Testo C (già in LVN, 136-38): è utilizzato un testo A del Quader­no 3 (XX), S 73: I nipotini di padre Bresciani. Luigi Capuana (Q, 349-50).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 73.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 73.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 3 (XX), § 73.
4 Una lettera di Luigi Capuana all'amante, scritta in dialetto, era
stata pubblicata da Gino Raya nel settimanale letterario seguito
da Gramsci: cfr G. Raya, Una lettera d'amore inedita di Luigi
Capuana a Beppa, in «LTtalia letteraria», 28 luglio 1929 (an­
no 1, n. 17).
5 Cfr nota 4 al Quaderno 3 (XX), § 73.
§ 40. Bellona e Crémieux.
Testo C (già in LVN, 167-68): è utilizzato un testo A del Quader­no 1 (XVI), § 73: La letteratura italiana moderna del Crémieux (Q, 81-82).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 73,
2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § j^.
/
-1
fi
<i
§ 41. La Fiera del Libro.
Testo C (già in LVN, 99): è utilizzato un testo A del Quaderno 3
(XX), § 91: I nipotini di padre Bresciani. La fiera del libro (Q, 373-
374).
§ 42. Luca Beltrami (Polifilo).
Testo C (già in LVN, 166-67): è utilizzato un testo A del Quader­no 3 (XX), § 94: I nipotini di padre Bresciani. Polifilo (Q, 374).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 94.
§ 43. Giovanni Cena.
Testo C (già in LVN, 94 nota 2): è utilizzato un testo A del Quader­no 3 (XX), § 93: Giovanni Cena (Q, 374).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 93.
§ 44. Gino Saviotti.
Testo C (già in LVN, 94-95); è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § 101: I nipotini di padre Bresciani. Carattere antipopolare 0 a popolar e-nazionale della letteratura italiana (Q, 377).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 101.
2 A Gino Saviotti fu assegnato a Viareggio il 30 premio ex aequo
per il romanzo Mezzo matto. Le informazioni di Gramsci sono
probabilmente ricavate dal «Corriere della Sera» del 13 ago­
sto 1934.
§ 45. La «scoperta» di Italo Svevo.
Testo C (già in LVN, 95-96): è utilizzato un testo A del Quader­no 3 (XX), § 109: I nipotini di padre Bresciani. Italo Svevo e i lette­rati italiani (Q, 380-81).
1 In realtà la collaborazione di Svevo alla «Critica Sociale» fu limi­
tata ad un racconto. Cfr Italo Svevo, La Tribù, in «Critica So­
ciale», i° novembre 1897 (anno vii, n. 21), pp. 334-36.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 109.
3 Cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 109.
4 Cfr nota 3 al Quaderno 3 (XX), § 109.
5 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 102; il rinvio è già nella nota 4 al Qua­
derno 3 (XX), § 109.
§ 46. Occorre ricordare...
Testo C (inedito): è utilizzato l'ultimo periodo del Quaderno 3 (XX), § 109 (Q, 381).
1 Cfr nota 5 al Quaderno 3 (XX), § 109.


[
]


[

]


[

]

NOTE
[NOTE
]
3
[3
]3018
§47. Criteri. Essere un1 e poca.

Testo C (già in LVN, 22): è utilizzato un testo A del (XX), § 121: I nipotini di padre Bresciani (Q, 388-89).
1 Cfr note 1 e 2 al Quaderno 3 (XX), § 121.
§ 48. Antonio Fradeletto.
Testo C (già in LVN, 177): è utilizzato con lo stesso titolo un testo A del Quaderno 3 (XX), § 120 (Q, 388).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 120.
§ 49. Scrittori tecnicamente brescianeschi.
Testo C (già parzialmente in LVN, 187): è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § 136: I nipotini di padre Bresciani. Alfredo Pan-Zini (Q, 396).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 136.
$ 50. Fanzini.
Testo C (già in LVN, 153): è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § 138: I nipotini di padre Bresciani (Q, 397).
1 Cfr, in questo quaderno, il precedente § 12.
2 Cfr, in questo quaderno, il precedente § 32, p. 42.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 3 (XX), § 138.
§ 51. «Popolarità» del Tolstoi e del Manzoni.
Testo C (già in LVN, 76-jj): sono utilizzati due testi A del Quader­no 3 (XX), §§ 148 e 151, con lo stesso titolo: Carattere popolare-na-zionale negativo della letteratura italiana (Q, 402-3, 404-5).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 148.
2 Cfr l'articolo-rassegna di padre Enrico Rosa s. J., Intorno al «Set­
tecento milanese», in «La Civiltà Cattolica», 4 agosto 1934 (an­
no lxxxv, vol. Ili), pp. 264-73, cfr in particolare pp. 271-72.
3 Cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 151.
§ 52. Bruno Cicognani e Vautentica fondamentale umanità. Testo C (già in LVN, 192): è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § 154: Aspetto nazionale-popolare negativo della letteratura ita-liana (Q, 406).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 154.
2 Un altro accenno allo studio di Alfredo Gargiulo, lyoo-iyio, è
nel Quaderno 4 (xni), § y, il rinvio è già nella nota 2 al Quader­
no 3 (XX), § 154.


3019
[3019
]QUADERNO 23 (vi) §§ 47"57
§53. Direttive e deviazioni.

3
[3
]Testo C (già in LVN, 142): è Utilizzato un testo A del Quaderno
(XX), § 104: Letteratura popolare (Q, 378-79).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 104.
2 II «Lavoro fascista», diretto da Enrico Rocca, bandi nel 1929 un
libero concorso «per trovare gli artisti fra i lavoratori». Cfr l'an­
nuncio in «L'Italia letteraria», 22 settembre 1929 (anno 1, n. 25).
Un commento a questa iniziativa è nel numero successivo de
«L'Italia letteraria», 29 settembre 1929 (anno 1, n. 26), nella ru­
brica * Rassegna della stampa' (Un macchinista poeta) curata da
Enrico Falqui.
§ 54. Giulio Bechi.
Testo C (già in LVN, 178-79): è utilizzato un testo A del Quader­no 6 (VIII), §2:1 nipotini di padre Bresciani. Giulio Bechi (Q, 685).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 6 (VIII), § 2.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 6 (VIII), § 2.
§35. Oscar Maria Graf.
Testo C (già in LVN, 141): è utilizzato un testo A del Quaderno 6
(VIII), § 4: Letteratura popolare (Q, 086).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 6 (VIII), § 4.
§56. Lina Pie travalle.
Testo C (già in LVN, 179): è utilizzato un testo A del Quaderno 6
(VIII), § 9: I nipotini di padre Bresciani. Lina Pietravalle (Q, 687-
688).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 6 (VIII), § 9.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 6 (VIII), § 9.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 6 (VIII), § 9.
4 Nel Fondo Gramsci è conservata, senza timbro carcerario, un'edi­
zione delle memorie del D'Azeglio. Cfr Massimo d'Azeglio, I miei
ricordi, Casa Editrice Madella, Sesto San Giovanni 1914 [FG].
Per questo accenno di Gramsci sono da vedere in particolare i ca­
pitoli XXIV e xxv del libro, in cui il D'Azeglio rievoca il suo sog­
giorno a Marino.
§ 57. La cultura nazionale italiana.
Testo C (già in LVN, 81-84); sono utilizzati due testi A del Qua­derno 6 (VIII), § 16: I nipotini di padre Bresciani. La cultura nazio­nale italiana, e § 38: I nipotini di padre Bresciani (Q, 697, 712-13).
1 Per questo articolo di Ugo Ojetti cfr nota 1 al Quaderno 6
3020
NOTE

(VIII), § 16. Per Finterà polemica su cui si basa questo paragrafo, originata dalla «lettera aperta» di Umberto Fracchia a Gioacchi­no Volpe ricordata più avanti, cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 63.
2 Per questa citazione cfr nota 2 al Quaderno 6 (VIII), § 16; indica­
zioni più precise sul discorso di Gioacchino Volpe sono nel Qua­
derno 7 (VII), § 66.
3 Cfr nota 2 al Quaderno 6 (VIII), § 38.
4 Cfr nota 3 al Quaderno 6 (VIII), § 38.
S 58. // sentimento «attivo» nazionale degli scrittori.
Testo C (già in LVN, 91-92): è utilizzato un testo A del Quaderno 6 (VIII), S 18: I nipotini di padre Bresciani. Il sentimento nazionale degli scrittori (Q, 699).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 6 (VIII), § 18.
§ 59. Leon ida Ré paci. Testo B (inedito).
1 La lettera del Répaci è nella rubrica Tatti personali* {Autori e re-censori)^ ed è seguita da una risposta di Corrado Pavolini. Cfr «L'Italia letteraria», 7 luglio 1934 (anno x, n. 27).
QUADERNO 24 (XXVII)
5 1. Il tipo di giornalismo,..
Testo C (già in JNT, 131-32): è utilizzato un testo A del Quader­no 14 (1), § 66: Giornalismo (Q, 1725-26).
§ 2. Ecco come...

testo A del Quader-
[testo A del Quader-
]Testo C (già in JNT, 152-54): è utilizzato un no 8 (xxvin), § 7: Giornalismo (Q, 940-41).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 8 (xxvm), § 7.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 8 (xxvm), § 7.
-
§ 3. Riviste tipiche.
Testo C (già in JNT, 137-43): sono utilizzati alcuni testi A del Qua­derno 1 (XVI), §§ 35, parte del § 38 e parte del § 43, con lo stesso titolo: Riviste tipo (Q, 26, 27, 31-34).
1 Gramsci aveva seguito in carcere per qualche tempo il supplemen­to settimanale del «Times» («Times Weekly»), ma lo aveva poi sostituito col supplemento del «Manchester Guardian» («Man­chester Guardian Weekly»); cfr lettera a Tania del 26 giugno 1931 (LC} 400-1).
§ 4. Una rivista tipica...
Testo C (già in INTt 143-44): sono utilizzati due testi A del Qua­derno 1 (XVI), §§ 55 e 65, con lo stesso titolo: Riviste tipo (Q, 67-68,
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 55.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 55.
3 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 65.
4 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 65.

§ 5. Annuari e almanacchi.
Testo C (già in JNT, 143): è utilizzato un testo A del Quaderno
(XX), § 28: Riviste tipo (Q, 308).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 28.
3
3022 NOTE
§ 6. Per una esposizione generale...
Testo C (già in INT, 137 nota): è utilizzata la prima parte del citato testo A del Quaderno 3 (XX), § 31 (Q, 308-9).
§ 7- Saggi originali e traduzioni.
Testo C (già in INT, 146-47): è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § 58: Riviste tipo. Tipo «Voce» - «Leonardo» (Q, 338).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § ^8.
§ 8. Rubriche scientifiche.
Testo C (già in INT, 163-64): è utilizzato un testo A, con lo stesso ti­tolo, del Quaderno 3 (XX), § 72 (Q, 348-49).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 72.
§ 9. Scuole di giornalismo.
Testo C (già in INT, 156-57): sono utilizzati due testi A del Qua­derno 3 (XX), § 83: Passato e presente, e § 102: Passato e presente
(Q, 363,377-78).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 83.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 3 (XX), § 102.
QUADERNO 2^ (xXIIl)
Ai margini della storia (storia dei gruppi sociali subalterni).
§ 1. Davide Lazzaretti.
Testo C (già in R, 199-203): sono utilizzati un testo A del Quader­no 3 (XX), § 12: David Lazzaretti e un testo A del Quaderno 9 (xiv), § 81: Storia delle classi subalterne. David Lazzaretti (Q, 297-299, 1146-47).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 12.
2 Si tratta molto probabilmente di un ricordo. Cfr Francesco Sa­
verio Nitti, Il socialismo cattolito, 2* ed. Roux e C, Torino-Ro­
ma 1891; il riferimento alle bande di Benevento e a David Laz­
zaretti si trova a pp. 342-44.
3 Cfr nota 1 al Quaderno 9 (xrv), § 81.
r
§ 2. Criteri metodologici.
Testo C (già in R, 193); è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § 14: Storia della classe dominante e storia delle classi subal­terne (Q, 299-300).
§ 3. Adriano Tilgher, Homo faber.

Testo C (già in R, 225): è utilizzato (XVI), § 95 (Q, 92).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 95.
§ 4. Alcune note generali sullo sviluppo storico dei gruppi sociali su­balterni nel Medio Evo e a Roma.
Testo C (già in R, 193-96): sono utilizzati due testi A del Quader­no 3 (XX), § 16: Sviluppo politico della classe popolare nel Comune medioevale, e § 18: Storia delle classi subalterne (Q, 301-2, 302-3).
1 Cfr Quaderno 3 (XX), § ij e nota 2.
3024 NOTE
§ 5. Criteri metodici.
Testo C (già in R, 191-93): è utilizzato un testo A del Quaderno 3 (XX), § 90: Storia delle classi subalterne (Q, 372-73).
§ 6. Gli schiavi a Roma.
Testo C (già in R, 196): sono utilizzati due testi A del Quaderno 3 (XX), § 98: Spartaco, e § 99: La legge del numero (Q, 376-77).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 98.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 99.
§ 7. Fonti indirette. Le «Utopie» e i cosi detti «romanzi filosofici».
Testo C (già in R, 217-20): sono utilizzati alcuni testi A del Qua­derno 3 (XX), §§ 69, 71 e 75, con lo stesso titolo: Utopie e romanzi filosofici, e § 113: Utopie (Q, 347-48, 348, 352-^3, 382)-
1 Cfr Vittorio Imbriani, Naufragazia (frammento di romanzo ine­
dito), in «Nuova Antologia», i° agosto 1934 (anno lxix, fase,
1497), pp. 369-81.1 brani incompiuti di De Roberto cui Gramsci
fa riferimento erano stati pubblicati postumi, nel 1928, su «La
Fiera letteraria» : cfr in particolare L'arcipelago della fortuna, ca­
pitolo di un romanzo incompiuto allegorico, in «La Fiera lettera­
ria», i° luglio 1928 (anno IV, n. 27); altri due brani di una no­
vella postuma L'Ebrezza erano stati pubblicati dallo stesso setti­
manale nei numeri del 15 e 22 gennaio del 1928 (anno IV, nn.
• 3^4).
2 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 71.
3 Sul carattere utopistico del Principe, cfr in particolare Quader­
no 8 (xxvin), § 21.
4 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 75,
5 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 113.
§ 8. Scientismo e postumi del basso romanticismo.
Testo C (già in LVN, 129): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), § 27: Postumi del basso romanticismo? (Q, 22).
QUADERNO 26 (xil)
Argomenti di cultura, 20.
§ 1. Indicazioni bibliografiche.
Testo C (già in PP, 225): sono utilizzati due testi A del Quaderno 3 (XX), § 29: II Catalogo dei cataloghi del libro italiano, e § 30: Altra pubblicazione bibliografica (Q, 308).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 29.
2 Cfr nota 1 al Quaderno 3 (XX), § 30.
§ 2. U«equazione personale».
Testo C (già in PP, 220-21): è utilizzato un testo A del Quader­no 3 (XX), § 108: L'equazione personale (Q, 308).
§3.// naso di Cleopatra.
Testo C (già in PP, 157): è utilizzato un testo A del Quaderno 6 (VIII), § 3: Nozioni enciclopediche. Il naso di Cleopatra (Q, 685-86).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 6 (VIII), § 3.
§ 4. Del ragionare per medie statistiche. Testo B (già in PP, 218).
§ 5. «Contraddizioni» dello storicismo ed espressioni letterarie di esse (ironia, sarcasmo).

Testo C (già in MACH, 154-56): sono utilizzati due testi A del Qua­derno 1 (XVI), § 28: Diritto naturale (seconda parte), e § 29: 1/ sar­casmo come espressione di transizione negli storicisti (Q, 23-24).
22***
3026
NOTE

6 Cfr Quaderno 1 (XVI), § 25, p. 14 e nota 11.
7 Gramsci doveva conoscere questo saggio di Mehring del 1903 dal­
la citata traduzione francese della raccolta K. Marx, homme, pen-
seur et révolutionnaire, a. cura di D. Rjazanov. Cfr la traduzione
dello scritto di Franz Mehring, Carlo Marx e la metafora, nella
traduzione italiana citata di detta raccolta, pp. 63-68. I riferi­
menti a Marx e al marxismo, che compaiono in forma allusiva in
questo paragrafo, sono invece espliciti nel corrispondente testo A.
§ 6. Lo Stato «veilleur de nuit».
Testo C (già in PP, 145): è utilizzato un testo A del Quaderno 5 derno 5 (IX), § 69: Nozioni enciclopediche (Q, 603-4).
1 Cfr Quaderno 6 (VIII), § 88 e nota 1; il rinvio è già nella nota 1 al Quaderno 5 (IX), § 69.
§ 7. Postulato.
Testo C (già in PP, 160): è utilizzato un testo A del Quaderno 5 (IX), § 114: Enciclopedia di concetti politici, filosofici, ecc. Postulato
(Q, 637).
§ 8. Classe media.
Testo C (già in MACH, 148-49): è utilizzato un testo A del Quader­no 5 (IX), § 119: Enciclopedia di concetti politici, filosofici ecc. (Q, 638-39).
§ 9. Ufficiale.
Testo C (già in PP, 167): è utilizzato un testo A del Quaderno 5 (IX), § 130: Nozioni enciclopediche (Q, 663).
§ 10. Ascari, krumiri, moretti, ecc.
Testo C (già in PP, 145): è utilizzato un testo A del Quaderno 5 (IX), § 161: Nozioni enciclopediche (Q, 682).
Su. Rinascimento, Risorgimento, Riscossa, ecc.
Testo C (già in R, 36-37): sono utilizzati due testi A del Quader­no 5 (IX), §§ 136 e 139, con lo stesso titolo: Nozioni enciclopediche (Q> 667> 669).
QUADERNO 27 (Xl)
Osservazioni sul «Folclore».
§ 1. Giovanni Crocioni...
Testo C (già in LVN, 215-18): sono utilizzati due testi A del Qua­derno 1 (XVI), § 86: Giovanni Crocioni, Problemi fondamentali del Folklore, e § 89: Folklore (Q, 88, 89-90).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 89.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 89.
§ 2. «Diritto naturale» e folclore.
Testo C (già in LVN, 218-20); sono utilizzati due testi A del Qua­derno 1 (XVI), § 28: Diritto naturale (in parte), e § 4: Diritto natu­rale e cattolicismo (Q, 22-23, 7)-
1 Cfr Quaderno 15 (11), § 8 e nota 1.
2 Probabilmente Gramsci si riferisce al capitolo Rousseau. Il di­
ritto naturale di Elementi di politica-, cfr Croce, Etica e politica
cit., pp. 256-59.


3029
[3029
]QUADERNO 28 (ili)
Lorianismo
Di alcuni aspetti deteriori e bizzarri... Testo B (già in JNT, 169).
§ 1. Registro dei principali «documenti»...
Testo C (già in INT, 169-73): è utilizzato un testo A del Quader­no 1 (XVI), § 25: Achille Loria (Q, 20-22).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 25.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 25. Come risulta dai dati ripor­
tati in questa nota, che confermano il ricordo di Gramsci, il sot­
totitolo Verità e Fantasia non compare nella pubblicazione dello
scritto loriano nella «Rassegna contemporanea» ed è invece ag­
giunto nella pubblicazione in volume. Per questo articolo del Lo­
ria vedi anche il n. 291 della Bibliografia dell'Einaudi cit.
3 Si tratta effettivamente dello scritto ricordato da Gramsci, ma nel­
la bibliografia curata da Einaudi il titolo è dato in modo inesatto:
La pietà della scienza invece che La scienza della pietà, che è ap­
punto il titolo dello scritto in questione. Cfr anche nota 3 al Qua­
derno 1 (XVI), § 25.
4 Cfr nota 4 "al Quaderno 1 (XVI), § 2j.
5 Cfr nota 5 al Quaderno 1 (XVI), § 25.
6 Cfr nota 6 al Quaderno 1 (XVI), § 25.
7 Cfr nota 7 al Quaderno 1 (XVI), § 25.
8 Cfr nota 8 al Quaderno 1 (XVI), § 25.
9 Ad Euperanzo Ballerini Gramsci aveva dedicato uno dei trafiletti
di 'Sotto la Mole* nell'«Avanti!» dell'8 dicembre 1918. Cfr Latin
sangue gentile, in SM> 460-62.
10 Cfr nota 9 al Quaderno 1 (XVI), § 2^.
11 Cfr nota 11 al Quaderno 1 (XVI), § 25.
12 Cfr nota 12 al Quaderno 1 (XVI), § 25, dove è rettificata una ine­
sattezza contenuta nella Bibliografia di Einaudi e ripresa da
Gramsci in questo testo C.

I
I '
QUADERNO 28 (ili) §§ 1-5
13 Cfr nota 13 al Quaderno 1 (XVI), § 25.
14 Cfr nota 14 al Quaderno 1 (XVI), § 25.
§ 2. Col Loria occorre esaminare...
Testo C (già in 1NT, 175): è utilizzata l'ultima parte del citato te­sto A del Quaderno 1 (XVI), § 25, cfr in particolare p. 14DÌS (Q, 22).
1 Cfr nota 15 al Quaderno 1 (XVI), § 25.
2 Sul «lorianesimo» di G. Ferrerò cfr il successivo § 12.
3 Cfr nota 17 al Quaderno 1 (XVI), § 25.
§ 3. U ossicino di Cuvier.
Testo C (già in JNT, 193): è utilizzato con lo stesso titolo un te­sto A del Quaderno 1 (XVI), § 26 (Q, 22).
1 Cfr, su questo argomento, la lettera a Giulia del 30 dicembre
1929 (LC, 314), e il Quaderno 14 (1), § 29. Questi rinvìi sono già
nella nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 26.
§ 4. Paolo Orano.
Testo C (già in JNT, 190-91): è utilizzato un testo A del Quader­no 1 (XVI), § 30: Orano e Loria (Q, 24).
t

Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 30.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 30.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 30.
4 Su Paolo Orano cfr anche Quaderno 3 (XX), §§ 66 e 132; il rinvio
è già nella nota 4 al Quaderno 1 (XVI), § 30.
5 Si tratta del discorso tenuto da Paolo Orano alla Camera dei De­
putati il 3 maggio 1925, nella discussione sull'Indirizzo di rispo­
sta al discorso della Corona. Gramsci aveva seguito questo dibat­
tito anche sugli Atti parlamentari (cfr LC, 290 e 304). Cfr Atti
parlamentari. Camera dei Deputati, vol. I: Discussioni (dal 20
aprile al 20 giugno 1929), pp, 33-36. In questo discorso Orano
disse tra l'altro: «Non ho abdicato alla concezione che il Fasci­
smo nasca dal conflitto tragico e magnifico delle classi, e cioè da
un antagonismo che è post-giobertiano e post-mazziniano che ha
spinte europee. Fascismo è per me il vittorioso tentativo di svel­
lere, di scardinare l'anima sinistra di tale conflitto e di accordare
nella Patria i contrari. Soluzione arbitraria e violenta: creazione,
non evoluzione. E qui Mussolini è solo e autoctono» (ibid., p. 3^).
§ 5. Nelle lettere di G. Sorel...
Testo C (già in INT, 191): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), § 31: Lettere del Sorel al Croce (Q, 2^).

Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 31.
3030 NOTE
§ 6. Alberto Lumbroso.
Testo C (già in INT, 176-77): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), § 32: Loria e Lumbroso (Q, 25),
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 32.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 32.
3 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), § 32.
4 Questo riferimento a Kropotkin veniva da un ricordo piuttosto
vago ed approssimativo. Anche il titolo del libro è ricordato in
modo approssimativo: si tratta certamente dell'opera di Pètr Kro­
potkin La conquista del pane diffusa in Italia in numerose edizio­
ni a partire dalla prima del 1892 (cfr Pétr Kropotkin, La conqui­
sta del pane, prefazione di Eliseo Réclus, traduzione di Giuseppe
Ciancabilla, Tip. dell'Università Popolare, Milano 1892). In un
capitolo di quest'opera si discutono i benefici che la rivoluzione
apporterebbe alla popolazione agricola e si accenna genericamente
alla possibilità di utilizzare la tecnica moderna per bonificare e
conquistare alla coltivazione terreni accidentati e sassosi; non vi è
però il progetto di «macinare i sassi» che è probabilmente una
forzatura polemica del ricordo di Gramsci.
5 Su Giacomo Lumbroso cfr Quaderno 3 (XX), § 22; il rinvio è già
nella nota 4 al Quaderno 1 (XVI), § 32.
6 Cfr nota 5 al Quaderno 1 (XVI), § 32.

7 Su Luzzatti cfr anche il § 41 del Quaderno 1 (XVI); il rinvio è già
nella nota 6 al Quaderno 1 (XVI), § 32.

Cfr nota 7 al Quaderno 1 (XVI), § 32. Cfr nota 8 al Quaderno 1 (XVI), § 32.
S 7. Lorianismo nella scienza geografica.
Testo C (già in 7NT, 193): è utilizzata una parte del testo A del Qua derno 1 (XVI)^§ 36: Lorianismo (Q, 26-27).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 36.
§ 8. Ricordare il volume...
Testo C (inedito): è utilizzata un'altra parte del citato testo A del Quaderno 1 (XVI), § 36.
1 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), § 36.
§ 9. Turati.
Testo C (già in INT, 176): è utilizzato un testo A del Quaderno (XVI), § 37: Turati e il lorianismo (Q, 27).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 37.






3031
[3031
]QUADERNO 28 (ili) §§ 6-14
2 Nel testo A Gramsci riporta un esempio del «gusto» poetico di Turati. Cfr per questo nota 2 al Quaderno 1 (XVI), $37.
§ 10. Credaro-Luzzatti.
Testo C (già in INT, 176): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), § 41: Lorianismo. Luzzatti (Q, 30).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), § 41.
Sii. Graziadei e il paese di Cuccagna.
Testo C (già in INT, 180-82): è utilizzato un testo A del Quader­no 1 (XVI), S 63: Lorianismo e Graziadei (Q, 74-75).
1 Cfr note 1 e 2 al Quaderno 1 (XVI), S 63.
2 Cfr nota 3 al Quaderno 1 (XVI), S 63.
3 Cfr nota 4 al Quaderno 1 (XVI), S 63.
4 Cfr nota 5 al Quaderno 1 (XVI), $ 63.
5 Cfr nota 6 al Quaderno 1 (XVI), S 63.
6 Cfr Quaderno 23 (VI), S 33 e nota 7.
7 Cfr nota 7 al Quaderno 1 (XVI), S 63.
8 Cfr nota 8 al Quaderno 1 (XVI), S 63.
t
S 12. Guglielmo Ferrerò.
Testo C (già in INT, 176): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), S 64: Lorianesimo e G. Ferrerò (Q, 75).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), S 64.
2 In realtà questo libro era stato pubblicato in Francia nel 1931:
cfr Guglielmo Ferrerò, La fin des aventures. Guerre et paix, Rie-
der, Paris 1931. Gramsci poteva aver presente una recensione di
Pierre Dominique pubblicata su «Les Nouvelles Littéraires» del
13 febbraio 1932 (anno xi, n. 487).
S 13. Luigi Valli.
Testo C (già in INT, 193): è utilizzato un testo A del Quader­no 1 (XVI), S 97: Salvadori, Valli e il lorianismo (Q, 93).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), S 97.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 1 (XVI), S 97.
S 14. Loria e Valtimetria.
Testo C (già in INT, 174): è utilizzato un testo A del Quaderno 1 (XVI), S 148: Lorianismo (Q, 130-31),
1 Cfr nota 1 al Quaderno 1 (XVI), S 148.
3°32 NOTE
§ 15. Corso Bovio.
Testo C (già in INT, 194): è utilizzato un testo A del Quaderno 4 (XIII), § 73: Lorianismo (Q, 514).
1 Cfr nota 1 al Quaderno 4 (xin), § 73.
§16. Domenico Giuliotti.
Testo C (già in JNT, 193-94): è utilizzato un testo A del Quaderno 5 (IX), § 128: Lorianismo. Domenico Giuliotti (Q, 662).
1 Cfr il precedente § 1, p. 4, e cfr anche nota 5 al Quaderno 1
(XVI), § 25.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 5 (IX), § 128.
§ 17. G. A Fanelli.
Testo C (già in JNT, 188-90): è utilizzato un testo A del Quader­no 5 (IX), § 140: Americanismo (Q, 669-71).
1 Si tratta con ogni probabilità del «Secolo fascista» di cui il Fa­
nelli era in quegli anni il direttore.
2 Si tratta, come risulta del resto dal testo A di un articolo-rassegna
dal titolo Problemi sociali, che qui Gramsci dà invece come titolo
di rubrica. L'articolo non è firmato e l'identificazione del suo au­
tore col padre Brucculeri è solo congetturale. Cfr nota 1 al Qua­
derno 5 (IX), § 140.
3 Cfr nota 2 al Quaderno 5 (IX), § 140.
4 Cfr nota 3 al Quaderno 5 (IX), § 140.
§ 18. Ualtimetria, i buoni costumi e Vintelligenza.
Testo C (già in INTy 174): è utilizzato un testo A del Quaderno 5 (IX), § 158: Lorianismo. L'altimetria, i buoni costumi e l'intelligenza
«2,681).
1 Cfr il precedente § 1, p. 4.
2 Cfr nota 2 al Quaderno 5 (IX), § 158.
QUADERNO 29 (xxi)
Note per una introduzione allo studio della grammatica.
§ 1. Saggio del Croce: Questa tavola rotonda è quadrata. Testo B (già in LVN, 197-98).
1 Un accenno a questo scritto del Croce (compreso nel volume Pro­blemi di estetica e contributi alla storia dell'Estetica italiana cit., pp. 169-73) è già nel Quaderno 3 (XX), § 74. Nella lettera a Tania del 12 dicembre 1927 Gramsci dichiarava di avere già allora pensato (anche se il progetto era stato per il momento accanto­nato per difficoltà materiali) a scrivere «una dissertazione sul te­ma e dal titolo "Questa tavola rotonda è quadrata"» (cfr LC, 157-58). Il tema poi ricompare nello schema di programma {Note e appunti. Argomenti principali) con cui si apre il Quaderno 1
(XVI).
§ 2. Quante forme di grammatica possono esistere? Testo B (già in LVN, 198-200).
1 Cfr Alfredo Panzini, Guida alla Grammatica italiana con un Pron­tuario delle incertezze. Libretto utile per ogni persona, 180 mi­gliaio, Bemporad, Firenze 1934 [FG], p. y. «Noi avvertiamo il caldo e il freddo anche senza termometro; però è bene averlo in casa; e cosi noi possiamo scrivere e parlare anche senza gramma­tica; però è bene che essa vi sia»,
§ 3. Focolai di irradiazione di innovazioni linguistiche nella tradizio­ne e di un conformismo nazionale linguistico nelle grandi masse na­zionali.
Testo B (già in LVN, 200-1).
1 Per il Panzini cfr il precedente § 2 e il Quaderno 5 (IX), § 131. Per il volume di Ciro Trabalza ed Ettore Allodoli cfr invece il suc­cessivo § 5.
§ 4. Diversi tipi di grammatica normativa. Testo B (già in LVN, 201-2).
3034
NOTE

§ 5. Grammatica storica e grammatica normativa. Testo B (già in LVN, 202-3).
1 Cfr Ciro Trabalza e Ettore Allodoli, La grammatica degl'Italiani,
4a ed. Le Monnier, Firenze 1935 [FG].
2 Cfr l'articolo di Alfredo Schiaffine La grammatica degl'Italia­
ni?) in «Nuova Antologia», 16 settembre 1934 (anno lxix, fase.
1500), pp, 288-94. Nel Fondo Gramsci è conservato anche il rita­
glio di un articolo di Giovanni Papini, La grammatica degli Ita­
liani, in «Corriere della Sera», 15 giugno 1934, recensione apolo­
getica del citato libro di Trabalza-Allodoli.
3 Sulle dottrine linguistiche di Matteo Bartoli, in rapporto agli
scritti di Giulio Bertoni, cfr il Quaderno 3 (XX), § 74 e note 1,
4 Si tratta del volume di Ciro Trabalza, Storia della grammatica ita­
liana, Hoepli, Milano 1908; ricordato nella prefazione al volume
citato di Trabalza-Allodoli, ed anche nelle recensioni citate allo
stesso libro.
Indice delle opere citate nei Quaderni
§ 6. Grammatica e tecnica. Testo B (già in LVN, 203-4).
1 Cfr Quaderno 4 (XIII), § 55.
2 Cfr il precedente § 2.
§ 7. La cosi detta «quisttone della lingua». Testo B (già in LVN, 204-5).
1 Un accenno al volgare illustre di Dante letto in questa chiave è già nel Quaderno 6 (VIII), § 78.
§ 8. Del Bartoli, Quistioni linguistiche e diritti nazionali... Testo B (già in LVN, 211).
1 Tutti i dati di questo paragrafo sono ricavati da una informazio­ne, firmata u. e, sotto il titolo Lingua e nazione, nella rubrica 'Note', in «La Cultura», aprile 1935 (anno xiv, n. 4), p. ji.
§ 9. Il titolo... Testo B (inedito).
I I
I.
LIBRI E OPUSCOLI DI AUTORI CONOSCIUTI
L'indice è suddiviso in quattro sezioni: i: Libri e opuscoli di au­tori conosciuti; li: Articoli, recensioni e note di autori conosciuti; ni: Opere anonime o di autori vari, antologie, documenti, atti, arti­coli siglati o firmati con pseudonimi non identificati; iv: Dizionari, enciclopedie, repertori. Le opere poetiche sono incluse nella prima sezione, anche se non pubblicate in volume a sé. Quando l'autore di scritti pubblicati anonimi è stato identificato, il nome è aggiunto tra parentesi quadre, e lo scritto incluso nella sezione I o li. Sono indi­cate con l'asterisco (*) le opere citate da una fonte indiretta; con lo stesso asterisco sono contrassegnati i numeri di pagina in cui l'opera, pur conosciuta direttamente da Gramsci, risulta citata di seconda ma­no. Sono in corsivo i numeri delle pagine corrispondenti a testi A. Per le opere non citate nel testo, ma annotate in altre parti dei Qua­derni, il rinvio è alla «Descrizione dei Quaderni» (DQ).
ABBA GIUSEPPE CESARE, Da Quatto
al Volturno. Noterelle di uno dei Mille, 3B ed. Zanichelli, Bologna 1891: 40, 2045.
- Uomini e soldati. Letture per l'e­
sercito e pel popolo, Zanichelli,
Bologna 1890: 818, 1121.
ALBATRELLI PAOLO, vedi FRANCESCO PERRI.
Aleramo sibilla, Amo, dunque so­no (romanzo), Mondadori, Milano 1927 [FG, C. carc., Turi I]: DQ, 1 (XVI).
*alfieri Vittorio, Del principe e delle lettere: 1927-28.
*- Satire: 1145.
alighieri dante, De Vulgari Eh-quentìa: 2350.
-Divina Commedia: 381, 516, 522, 526, 720, 734, 759, 906.
-Vita Nova: 844. :
ALLODOLI ETTORE, vedi TRABALZA-AL-LODOLI.
* Alvaro Corrado, Gente in Aspro­monte , Le Monnier, Firenze 1930: DQ, 2 (XXIV).
*amari michele, Le più belle pagi­ne, scelte da V. E. Orlando, Tre-ves, Milano 1928: 618-20, 170^.
*amatucci Aurelio Giuseppe, Sto­ria della letteratura latina cristia­na, Laterza, Bari 1929: 607.
ambrosini luigi, Fra Caldino alla cerca. Per la coscienza politica dei popolari, Casa ed. Vitagliano, Mi­lano 1920 [FG, C. carc., Turi III]: 990, 1167, 2006.
*- Cronache del Risorgimento e scritti letterari, «La Cultura» edi­trice, Milano 1931: DQ, 2 (XXIV).
Andler Charles, Le Manifeste Com­muniste de Karl Marx et F. En­gels, Introduction historique et
commentaire, 2 voli., Rieder, Pa­ris s. d. [FG]: 58, 1495, 1496. Andrea da Barberino, Guerin Me­schino: 344, 844-45, 1802, 2118,
2238.
- I Reali di Francia: 344, 844, 2118.
andryane Alessandro f., Memorie di un prigioniero di Stato allo Spielberg, capitoli scelti e anno­tati con prefazione di Rosolino Guastalla, Barbèra, Firenze 1916: 52, 940, 955, 2031.
*- Mémoires, 4 voli., trad. it. di F. Regonati, Milano 1861: 955.
anelli luigi, I sedici anni del go­verno dei moderati (1860-1876), a cura del Museo degli esuli italia­ni, Como 1929 [FG, C. carc., Tu­ri II]: 1154, 1976.
anzi lotti Antonio, Gioberti. Val­lecchi, Firenze 1922 (2a ed. 1931):
959-*arcoleo Giorgio, Il gabinetto nei
governi parlamentari, Jovene, Na­poli 1881: 1154, 1976.
ardigò Roberto, Scritti vari, raccolti e ordinati da Giovanni Marchesi­ni, Le Monnier, Firenze 1922 [G. Ghilarza, C. care.]: 427-30, 572, 1078, 1414, i8$o-.J4; DQ, 1 (XVI).
Ariosto Ludovico, Orlando Furio­so: 627, 642, 706, 812.
*aristotele, Organon: 563.
*atkinson nora, Eugène Sue et le roman-feuilleton, Nizet et Bastard, Paris 1930: 505, 2135.
AULARD FRANgOIS ALPHONSE, HistOt-
re politique de la Revolution fran-caise, 6a ed. Colin, Paris 1926:
58. aveling Edward B., The studenti' Marx. An Introduction tothestu-dy of Karl Marx* «Capital», Son-
3038
INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
(TI
I
LIBRI E OPUSCOLI DI AUTORI CONOSCIUTI
3039

nenschein und C, London 1892: 128.5.
BACCHELLI RICCARDO, Il diavolo al
Pontelungo, 2 voli., Ceschina, Mi­lano 1927 [G. Ghilarza, C. care.]: 293-94, 2226-27, 2331; DQ, 1 (XVI). - Lo sa il tonno, ossia gli esemplari marini (favola mondana e filosofi­ca), Bottega di poesia, Milano
1923: 2$, 293, 294, 2226, 2329.
*bachi Riccardo, Valimentazione e la politica annonaria in Italia («Pubblicazioni della Fondazione Carnegie»), Laterza, Bari 1926: 302.
bacon Francis, New Atlantis (1624): 348, 2291.
bainville Jacques, Heur et Mal-heur des Francais, Nouvelie Li­brarne Nationale, Paris 1924 [FG, C. carc., Turi I]: $0, 118, 361, 1647, 1964, 2026, 2057, 2077.
balbo cesare, Speranze d'Italia, Pa­rigi 1844: 99, 1158, 2061.
*- Le Speranze d'Italia, introduzio­ne e note di Ach. Corbelli, Utet,. Torino 1925: DQ, 8 (xxvm).
*BALDASSERONI FRANCESCO, Il Rin-
novamento civile in Toscana, Ol-schki, Firenze 1931: 822.
*baldini Alberto, Diaz, Barbèra, Firenze 1929: 740.
Baldini Antonio, Carducci, Pascoli, D'Annunzio, in L'Italia e gli ita­liani del secolo xix (vedi Sezio­ne III), pp. 231-54: 6.53.
*balsamo-crivelli Riccardo, Cam­mina... cammina... (Itinerari), Ce­schina, Milano 1926: 14.
balzac, honoré de, Le pére G or tot, Paris 1834: 1637, 1683, 1879, 1881.
*- La Rabouilleuse (Un ménage de garcon), Paris 1842: 1067, 1837.
*banfi Antonio, Vita di Galileo Ga­lilei, Soc. Ed. La Cultura, Milano-Roma 1930: 809.
*barbadoro bernardino, Le Finanze della repubblica fiorentina, Ol-schki, Firenze 1929: 694-92.
barbagallo Corrado, Il materiali-smo storico, Federazione Italiana delle Biblioteche Popolari, Mila­no 1917: 1849.
- L'oro e il fuoco (Capitale e lavoro
attraverso i secoli), Corbaccio,
Milano 1927 [FG, C. carc., Mila­
no]: 382, 505, 865, 1373,1848.
*— Storia Universale, 5 voli., Utet, Torino 1931 sgg.: 1848, 1849.
barbusse henri, Le Feu (1916): 288, 1123, 2213.
bartoli matteo, vedi anche BERTO-
NI-BARTOLI.
*bàrtoli matteo, Questioni lingui­stiche e diritti nazionali. (Discor­so per la inaugurazione dell'Anno Accademico della Regia Universi­tà di Torino il 6 novembre 1934). Estratto dall'Annuario della R. Università di Torino 1933-34, Tip. Villarboito e Figli, Torino 1934: 235001.
*barzellotti Giacomo, David Laz­zaretti, Zanichelli, Bologna 1885. Nuova ed.: Monte Amiata e il suo Profeta, Treves, Milano 1909: 297-98, 2279-81.
BAUDELAIRE CHARLES-PIERRE, LeS
Paradis artificiels: opium et ha-schiseb, Paris 1860: 1840.
- Les Fleurs du Mal et autres poè-
mes, Texte integrai précède d'une
étude inèdite d'Henri de Régnier,
«La Renaissance du Livre», Paris
s. d.: 1017-18.
bauer otto, Le socialisme, la reli-gion et VÉglise, L'Églantine, Bru­xelles 1928 [FG, C. carc., Turi I]: 309, 1435, 1^08.
*bechi Giulio, I seminatori, Treves, Milano 1914: 984.
- Caccia grossa. Scene e figure del
banditismo sardo, Milano 1919:
65, 685, 9§4> 2248-49. *bédarida henri, Parme dans la po-
litique francaise au xvni* siede,
Alcan, Paris 1930: 686, 2077. *bellonci Goffredo, Pagine e idee,
Edizione Sapientia, Roma 1929:
94-beltramelli Antonio, Il cavalier
Mostardo, Mondadori, Milano 1921: 18, 2198.
- Gli uomini rossi (Il carnevale del­
le democrazie) (romanzo), Treves,
Milano 1910: 18, 2198.
beltrami luca [polifilo], Casate Olona. 1859-1909, Tip. Allegret-
ti
ti, Milano 1909: 18, 374, 2199, 2238.
*beltrani scalia martino, Giorna­li di Palermo nel 1848-1849, con brevi accenni a quelli delle altre principali città d'Italia nel mede­simo periodo, a cura del figlio Vi­to Beltrani, Sandron, Palermo 1931: 1181-82, 2002.
benco Silvio, «Il Piccolo» di Trie­ste. Mezzo secolo di giornalismo, Treves-Treccani-Tumminelli, Mi­lano-Roma 1931 [FG, C. carc., Turi III]: 940, 2261.
benda julien, La trahison des clercs, Grasset, Paris 1927 [FG, C. carc., Turi II]: 284, 1303,
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et de revolution (1914-1918), Le-
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beraud henri, Le bois du templier pendu, Les Éditions de France, Paris 1926 [G. Ghilarza, C. care.]: DQ, 1 (XVI).
- Mon ami Robespierre, Plon, Paris 1927 [FG, C. carc., Turi I]: DQ, 2 (XXIV),
*bergson henri, L'energie spiri-tuelle, Paris 1920: 567.
*berl Emmanuel, Mori de la Pen­sée bourgeoise, Grasset, Paris 1929: 284, 288.
*bernardy amy a., Forme e colori di vita regionale italiana. Piemon­te, vol. I, Zanichelli, Bologna 1927: 165.
bernheim Ernest, Lehrbuch der
historischen Methode, 6a ed. Dun-cker und Humblot, Leipzig 1908; trad. it. La storiografia e la filo­sofia della storia, Sandron, Mila­no-Palermo-Napoli 1907: 425, 872, 1845.
bernstein eduard, Die Vorausset-zungen des Sozialismus und die Aufgaben der Sozialdemocratie, Verlag von I. h. W. Dietz Nachf, Stuttgart 1899: 448, 449.
*- Socialisme théorique et socialdé-mocratie pratique, traduction de Alexandre Cohen, Stock, Paris
1900: 1495, 1496. bernstein henry, La griffe (1906):
1882. berth édouard, Les méfaits des in-
tellectuels, Rivière, Paris 1914:
470, 1499. bertieri Raffaello, Editori e stam­patori italiani del Quattrocento, Libreria Antiquaria HoepH, Mila­no 1929 [FG, C. carc., Turi II]: DQ, 1 (XVI). ^bertoni Giulio, Linguaggio e poe-, sia («Quaderni critici raccolti da D. Petrini»), Bibliotheca editrice, Rieti 1930: 351, 700-1, 887,
1427. *- I Trovatori d'Italia, Modena
1915: 1188.
BERTONI GIULIO - BARTOLI MATTEO,
Breviario di neolinguistica, Tip. ed. modenese, Modena 1925: 350-351.
*biggini Carlo Alberto, Il fonda­mento dei limiti all'attività dello Stato, Casa Ed. «Il Solco», Città di Castello 1929: 399-400.
*bini Carlo, Le più belle pagine, raccolte da Dino Provenzal, Tre­ves, Milano 1931: J157, 1997.
boccaccio Giovanni, Decameron: 92, 1919, 2208.
*boccalini Traiano, Ragguagli di Parnaso (1612-13): 1617, 1689-90.
*bodin jean, Heptaplomeres (1593): 1008, 1574.
*- Methodus ad facilem historiarum cognitionem (1566): 1008, 1573•
*- Six livres de la République (1576): 1008, 1573.
*boffito Giuseppe, Gli strumenti della scienza e la scienza degli strumenti^ 2 voli., Libreria Inter-
3°4°
INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
LIBRI E OPUSCOLI DI AUTORI CONOSCIUTI
3041

nazionale Seeber, Firenze 1929-1930: 856, 1422. bojer johan, Il prigioniero che can­ta, trad. it. di L. Gray e G. Dau-li, Casa Editrice Bietti, Milano 1930: 1937.
BOLLEA LUIGI CESARE, Una «silloge»
di lettere del Risorgimento (di particolare attinenza all'alleanza franco-italiana, alla guerra del 1859 e alla spedizione dei Mille, 1839-1873), Bocca, Torino 1919: 314, 722, 1970, 2220.
BONTADINI ROMUALDO, Me ZZO seCO-
lo di patriottismo, 2a ed. Treves, Milano 1866: 52, 391, 2030-31,
2073. bonghi Ruggero, Perché la letteratu­ra italiana non sia popolare, Mila­no 18,59: 344, 720, 1669, 2108, 2117-18.
bonomi ivanoe, Leonida Bis solati e il movimento socialista in Italia, Cogliati, Milano 1928 [FG, C. carc., Turi II]: 138, 253, 121^5, 13^6.
- Le vie nuove del socialismo, San-dron, Palermo 1907: *98o, 1215, 1805.
bontempelli massimo, Nostra dea, Mondadori, Milano 192.5: 126, 2216.
*bordet luigi,.vedi ponnelle-bor-det.
borgese Giuseppe Antonio, Escur­sione in terre nuove, Casa Ed. Ce-schina, Milano 1931 [FG, C. carc., Turi II]: 985, 1043, 1130, 1451, 1506.
*borsa mario, Londra, Ed. G. Agnelli, Milano 1929: 506, 1849.
*botero Giovanni, Delle càuse della grandezza delle città. Ristampa a cura di Mario De Bernardi nei Te­sti inediti e rari pubblicati sotto la direzione dell'Istituto giuridico della R. Università di Torino, To­rino 1930: 1263-64.
*- Della Ragion di Stato (1.589): 660.
*bottai Giuseppe, Il Consiglio na­zionale delle Corporazioni, Mon­dadori, Milano 1932: 179^.
boucard Robert, Les dessous des ar­chi ve s secrètes. (D'un espionnage à l'autre), Les Èditions de Fran-
ce, Paris 1929 [FG, C. carc., Tu­ri II]: DQ, 1 (XVI), a (xix).
BOUKHARINE NICOLAI IVANOVICH, La
théorie du matérialisme histori-que, Manuel populaire de sociolo­gie marxiste, traduction de la 4ème édition, suivie d'une note sur La position du problème du matéria­lisme historique, Èditions Socia-les Internationales, Paris 1927: 136, 423, 434-35, 437-38, 442, 443-45, 431, 453, 4&5, 4^6, 4^9, 855, 836, 869, S75-7<>> 876-77, 886, 894, 1043-44, J045, 1046, 1054, 1039-60. 1062, 1071-72, 1075-76, 1079-80, 1083, 1087, 1396-97, 1401-403, 1404-406, 1412, 1415, 1416, 1417-18, 1420, 1421, 1422, 1422-26, 1429, 1431-1433, 1435, 1437, 1438, 1439, 1441, 1442-45, 1446-47, I448> 1449, 1467, i486, 1489, 1491, 176.5-66, 1786, 1892.
boullier auguste, Vile de Sardai-gne. Description, Histoire, Stati-stique, Mceurs, État social, E. Dentu, Paris 186,5 [FG, C. carc., Milano]: 129; DQ, 1 (XVI).
*- Le Dialecte et les Chants Popu-laires de la Sardai gne, E. Dentu, Paris 1864; 2e ed. refondue et corrigée (L'ile de Sardai gne. Dia­lecte et chants populaires), ivi 1865: 129.
*bourgain L., La Chaire francaise au xue siede, Paris 1879: 100^.
*bourget paul, Le disciple (1889): 1007.
*brachet auguste, Ultalie qu'on voit et l'Italie qu'on ne voit pas, Marpon et Flammarion, Paris 1882: 1154, 1976.
bréal Michel, Essai de sémantique (science des significations), Ha-chette, Paris 1897: 886, 1427.
*brenna ernestina, La letteratura educativa popolare italiana nel se­colo xix, filp, Milano 1931: 1023-24.
bresciani borsa Antonio, L'Ebreo di Verona (ia ed. in «La Civiltà Cattolica», 18^0-51): 315, 1002, 1068, 2223, 2232.
*brindisi Giuseppe, Giuseppe Sai-violi, Casella, Napoli 1928: 2.51-
11
. *
brofferio angelo, Storia del Pie­monte dal 1814 ai giorni nostri, 3 voli., Torino 1849-52: 15, 2035.
brousson jean-jacques, Itinéraire de Paris à Buenos Aires, G. Cres et C.ie, Paris 1927 [FG, C. carc., Milano]: DQ, 1 (XVI).
*brucculeri angelo, Salariato e compartecipazione, Ed. «La Ci­viltà Cattolica», Roma 1920: 595>
*- Il problema della terra, 2* ed. «La Civiltà Cattolica», Roma
1921: 595-*- Lo sciopero nella storia, nella morale, nell'economia, 2a ed. «La Civiltà Cattolica», Roma 1922:
*- La limitazione della giornata di-lavoro e il principio delle otto ore, Ed. «La Civiltà Cattolica», Roma 1923: 395.
*- Sul problema di Malthus, (Ri­lievi) , Ed. «La Civiltà Cattoli­ca», Roma 1928: 595.
*- Problemi odierni del lavoro, Ed. «La Civiltà Cattolica», Roma
1929: 595-*bruni Enrico, Socialismo e diritto
privato, Sandron, Palermo 1907: 980. bruno giordano, Cena de le Ceneri
(1584): 1436.
- De gli eroici furori (1585): 1436.
*brunschvicg léon, Introduction à la vie de l'esprit, Paris 1897: 1046, 1398.
*- Les étapes de la philosophie ma-thématique, Paris 1912: 1046, 1398.
*- L'expérience humaine et la cau­salge physique, Paris 1922: 1046, 1398.
*- Le progrès de la conscience dans la philosophie occidentale, Paris 1927: 1046, 1398.
*- De la connaissance de soi, Paris 1931: 1046, 1398.
*bryce james, Democrazie moder­ne, ia ed. it. a cura di L. Degli Occhi, 2 voli., Hoepli, Milano 1930-31: 1666.
bukharin nikolaj ivanovic, Theory and practice from the standpoint 0} dialectical Materialism, in Science at the Cross Roads (Pa-pers presented to the Internatio-
nal Congress of the History of Science and Technology held in London from June 29th to July 3rd 1931 by the Delegates of the ussr), Kniga, London 1931: 894, 1075, 1411, 1412, 1415, 142^, 1426, i486, 1766.
*bulferetti Domenico, Giuseppe Cesare Abba («Scrittori italiani con notizie storiche ed analisi estetiche»), Paravia, Torino 1925: DQ, 8 (xxviii).
*_ Vincenzo Cuoco («Scrittori ita­liani con notizie storiche ed ana­lisi estetiche»), Paravia, Torino 1925: DQ, 8 (xxviii).
*bulow Bernhard von, Imperiai Germany. {Deutsche Politik], translated by Mary A. Lewenz, Cassel and Co., London 1914: 268.
bunin IVAN, Il villaggio, Delta, Mi­lano 1928 [G. Ghilarza, C. care.]: DQ, 1 (XVI).
buonaiuti Ernesto, Gesù il Cristo. Profilo, Formiggini, Roma 1926: PQ, 2 (XXIV).
- Le modernisme catholique, tra-duit de l'italien par René Mon-not, Rieder, Paris 1927 [FG]: 540, 2091, 2099-100.
*burckhardt jakob, Die Kultur der Renaissance in It alien (1860), ia trad. it. La civiltà del secolo del Rinascimento in Italia (Saggio di Jacopo Burckhardt, tradotto sulla seconda edizione tedesca dal prof. D. Valbusa con aggiunte e corre­zioni inedite fornite dall'Autore), Sansoni, Firenze 1876: 1908-909,
1913. *butler Samuele, Erewhon, tra­dotto da G. Titta Rosa, Casa Ed. Alberto Corticelli, Milano 1928: 678.
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grande guerra, Mondadori, Mila­no 1925 [FG, C. carc., Turi I]: 261. cafiero Carlo, «Il Capitale» di Carlo Marx brevemente compen-
3042
INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
LIBRI E OPUSCOLI DI AUTORI CONOSCIUTI
3043

diato. Con cenni biografici ed ap­pendice di James Guillaume, «La Controcorrente», Firenze 1913 [FG]: 1285. caillaux Joseph, Où va la Trance? Où va l'Europe, Aux Édkions de la Sirène, Paris 1922: 336.
*CALDERÓN DE LA BARCA, Vida es SUe-
no (1635): i486,
cambon jules, Le diplomate, Ha-chette, Paris 1926 [G. Ghilarza, C. care.]: DQ, 1 (XVI), A (xix).
campanella Tommaso, Città del so­le (1602): *72, ^348, 812, *2i47,
*229I.
*campello della spina paolo, Ri­cordi di più che cinquantanni, Loescher, Roma 19io: ^76.
cane vari emilio, Clausewitz e la guerra odierna, F. Campitelli, Ro­ma 1933; 2Q ed. 1936 [FG]:
*I943-
*cannan edwin, A Re vieto of eco­nomie Theory, King, London 1929: 1264.
cappa Alberto, Cavour, Laterza, Bari 1932 [FG, C. carc., Turi IV]: 1824-25.
capuana luigi, Giacinta (romanzo),
Milano 1879: 350, 2234. *- Re Bracalone (romanzo), Firenze
1905: 349, 2233-34.
-Il Cavalier Pedagna: 350, 2234.
-Malia: 350, 2234.
^Caracciolo mario, Le truppe ita­liane in Francia, Mondadori, Mi­lano 1929: 616.
caramella santino, Senso comune. Teoria e pratica, Laterza, Bari 1933 [FG, C carc., Turi IV]: 1829.
*carapelle Aristide, II Centro Na­zionale italiano, Stab. tip. Cor­riere d'Italia, Roma 1928: DQ, A (xix).
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1318.
Cultura e vita morale. Intermezzi polemici, 2a ed. raddoppiata, La­terza, Bari 1926 [FG, C. carc., Turi I]: 436, 472, 653, 732-33,
756, 782-83, 852, 888, 889, 1214, 1294, 1307, 1309, 1318, 1327,
1334, 1557, 1814.
-La rivoluzione napoletana del 1799. Biografie, racconti, ricerche. 4a ed. riveduta, Laterza, Bari 1926: 1227.
-Saggio sullo Hegel (seguito da altri scritti di storia della filoso­fia), 3a ed. riveduta, Laterza, Ba­ri 1927 [FG, C carc., Turi II]: 439, 1314, 1462; DQ, 1 (XVI), A (xix).
-Teoria e storia della storiografia, 3a ed. accresciuta, Laterza, Bari 1927 [FG, C. carc., Turi I]: 1214; DQ, 1 (XVI).
-Uomini e cose della vecchia Ita­lia, 2a serie, Laterza, Bari 1927:
47, 927, 2021.
-Aesthetica in nuce (1928, voce Aesthetics della Encyclopaedia Britannica), poi in Ultimi saggi, Laterza, Bari 193,5 [FG]: *794, *I303.
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-Storia dell'età barocca in Italia, Laterza, Bari 1929 [FG, C. carc., Turi II]: 399, 423, 701, 858,1227\ 1301, 1689, 1858-.59.

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- Il filosofo, in Eternità e storicità
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- Interpretazione storica delle pro­
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storicità della filosofia (vedi), pp.
51-59: 1315.
- Capitoli introduttivi di una Storia
dell'Europa nel secolo decimono­no, Memoria letta all'Accademia
3046
INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
LIBRI E OPUSCOLI DI AUTORI CONOSCIUTI
3047

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[
]
LIBRI E OPUSCOLI DI AUTORI CONOSCIUTI
[LIBRI E OPUSCOLI DI AUTORI CONOSCIUTI
]
INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
[INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
]30^o
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INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
[INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
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*
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3062
INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
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3063

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1282, 1285, 1287, 1440, 1446, 1804, 2327.
-Il Capitale. Riassunto da G. De­ville con un riassunto di P. La-fargue sulla vita e l'opera di Car­lo Marx. Casa Ed. Sociale, Milano s. d. [FG]: 1285.
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-J7 Capitale, volgarizzato da Ettore Fabietti, Nerbini, Firenze 1902: 128.5.
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-CEuvres philosophiques, traduit par J. Molitor, 3 voli. («CEuvres complètes»), cit., DQ, a (xix).
-Contrihution à la critique de la Philosophie du Droit de Hegel [Per la critica della filosofia del di­ritto di Hegel. Introduzione], in CEuvres philosophiques, traduit par J. Molitor, tomo I («CEuvres complètes»), cit.: 334, 1067, 1472, 1838.
-Correspondance\ traduit par J. Molitor, voli. II e III («CEuvres complètes»), cit.: 419, 1842; DQ, 7 (VII).
-CEuvres Politiques, traduit par J. Molitor, tome VIII («CEuvres complètes»), cit. («L'armée an-glaise»; «La chute de Kars»; «La revolution espagnole»): 788, 839, 1160, 1165.
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der Friìhzeit, zweite Auflage, Ver-
lag von Ph. Reclam, Leipzig s. d.
[FG, C. carc., Turi II]: 1845;
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1422, 1439-40, 1441, 1473-74, 1492, 1579, 1592, 1804, 1827,
1888.
- Lettres à Kugelmann (1862-1874).
Préface de Lenin, Éditions Socia-
les Internationales, Paris 1930
[FG, C. carc., Turi III]: DQ, 2
(XXIV), 7 (VII).
-Miseria della filosofia, in marx-engels-lassalle, Opere (vedi), vol. I [FG]: 461, 462,1083,1160, 1208, 1326, 1333, 1592, 1768, 1791, 1884-85.
-La questione orientale, lettere (1853-56), in marx-engels-las­salle, Opere (vedi), vol. II: 871, 1665.
-[ma di Engels], Rivoluzione e con­trorivoluzione in Germania \Ger-
many: Revolution and Counter-Revolution, Swan Sonnenschein, London 1896]: 871.
- Il diciotto Brumaio di Luigi Bo-
naparte, in marx-engels-lassal­
le, Opere (vedi), vol. I; altra ed.
Le 18 Bruma ir e de Louis Bona-
parte, in CEuvres complètes de
Karl Marx, tomo III, cit.: 333-
334, 871, 1596, 1604. g .
- La guerra civile in Francia, in
marx-engels-lassalle, Opere
(vedi), vol. II: 871.
- Per la critica del programma della
democrazia socialista [Crìtica del
Programma di Gotha], in marx-
engels-lassalle, Opere (vedi),
vol. II; altra ed., Critique du prò-
gramme de Gotha, Librairie de
THumanité, Paris 1922 [FG]:
4i9y 448, 1495, 1842-*- Il Capitale. Estratto di Paolo La-
fargue con introduzione di Vil­fredo Pareto e replica di Paolo Lafargue, Sandron, Palermo 1894: 980.
MARX KARL - ENGELS FRIEDRICH, La
sacra famiglia, ossia critica della critica critica, L. Mongini, Roma 1909 [FG]. Altra ed.: La Sainte Famille, in CEuvres philosophi­ques, traduit par J, Molitor, to­mo II e III («CEuvres complè­tes»), cit.: 24, 51, I34> 331, 334, 335, 423, 462, 467, 978, 1066, 1081, 1250, 1290, 1333, 1370, 1468, 1470-72, 1592, 1922, 2028,
2300.
-Il Manifesto del Partito Comuni­sta, in marx-engels-lassalle, Opere (vedi), vol. I: 58, 448-49', 303, 948, 1080, 1371, 1417, 149^, 1496, 1780.
-Carteggio: 40.
*- Historisch-Kritische Gesamtaus-gabe, Erste Abteilung, Band 1,1, Marx-Engels-Archi v, Verlagsge-sellschaft M.B.H., Frankfurt am Main 1927: 1240.
MARX KARL - ENGELS FRIEDRICH -LA SS ALLE FERDINAND, Opere, 8
voli., a cura di Ettore Ci eco t ti, 2a ristampa riveduta e corretta, Soc. Ed. «Avanti!», Milano 1922 [FG]: 980.
!
3064
INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
LIBRI E OPUSCOLI DI AUTORI CONOSCIUTI
3065

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*- Russland und Europa. Studien uber die geistegen Strómungen in Russland, Erste Folge. Zur rus-sischen Gescbichts- und Reli-gionsphilosophie. Soziologische Skizzen, 2a Bd., E, Diederichs Verlag, Jena 1913: 893, 1155, 1178.
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3068
INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
LIBRI E OPUSCOLI DI AUTORI CONOSCIUTI
3069

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-Resurrezione, romanzo in tre par­ti. Versione integrale e conforme al testo russo con note di Valen­tina Dolghin-Badoglio, 2 voli., Slavia, Torino 1928: DQ, 1 (XVI).
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-Anna Karenina, 4 voli., Slavia, Torino 1929 [G. Ghilarza, C. care.]: DQ, 1 (XVI).
-I due usseri e altri racconti, Sla­via, Torino 1929: DQ, 1 (XVI).
-Racconti autobiografici, Slavia, Torino 1930, vol. I: Infanzia, adolescenza; vol. II: Giovinezza. Ricordi d'infanzia: 1078, 1413-1414, 1484.
*tolstoj LEO n., Shakespeare, eine Kritische Studie (con un articolo di Ernest Crosby su L'atteggia-


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]3078
INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
LIBRI E OPUSCOLI DI AUTORI CONOSCIUTI
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tommasini Oreste, La vita e gli scritti di Niccolò Machiavelli nel­la loro relazione col machiavelli­smo, 2 voli., 1883-1911: 1617.
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3080
INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI


II.
[II.
]
ARTICOLI, RECENSIONI E NOTE DI AUTORI CONOSCIUTI
[ARTICOLI, RECENSIONI E NOTE DI AUTORI CONOSCIUTI
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*- Wirtscbaft und Gesellschaft. Grundriss der Sozialòkonomik, 2* ed., Tùbingen 1925: 230, 231.
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3082
INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
ARTICOLI, RECENSIONI E NOTE
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3086
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3-4), pp. 133-41: 76. ciccotti Ettore, Elementi di «ve­rità» e di «certezza» nella tradi­zione storica romana, in «Rivista d'Italia», 15 luglio 1927 (anno xxx, fase. VII), pp. 414-51 e 15 agosto 1927 (anno xxx, fase. VIII), pp. 585-616. Ristampato in Confronti storici (vedi): 300, 301-2, 302-3, 1372, 2284-86.
CICCOTTI FRANCESCO [«CALCANTE»],
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5i9. claps Domenico, Gustavo Balsamo-
Crivelli, in «L'Italia che scrive»,
giugno 1929 (anno xn, n. 6): pp. 173-74: 14. coletti Francesco, La Sardegna ri­sorge. La grande opera che si com­pie, in «Corriere della Sera», 20 febbraio 1932: 973.
-La Sardegna che risorge. Reden­zione agraria e sviluppo demogra­fico, in «Corriere della Sera», 12 febbraio 1932: 973.
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consiglio Alberto, Populismo e nuove tendenze della letteratura francese, in «Nuova Antologia», i° aprile 1931 (anno lxvi, fase.
1417), PP- 380-89: 820.
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1931: 927.
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pp. 504-15: 270. corsano a., Recensione a La logica dello storicismo di Edmondo cio-ne, in «Nuova Rivista Storica»,


INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
[INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
]3088
gennaio-febbraio 1935 (anno xix, fase. I), pp. 132-34: 1210.
cortesi decio, Roma centotrent*an­ni fa, in «Nuova Antologia», 16 luglio 1928 (anno lxih, fase. 1352), pp. 223-37: 225.
crispolti crispolto, Leone XIII e l'Italiay in «Gerarchia», luglio 1933 (anno XIII, n. 7), pp. .578-588: 1832.
crispolti Filippo, La madre di Leo­pardi, in «Nuova Antologia», 16 settembre 1929 (anno lxiv, fase. 1380), pp. 137-48: 630, 725.
-Ombre di romanzi manzoniani, in «Nuova Antologia», 16 febbraio 1930 (anno lxv, fase. 1390), pp. 433-50: 725.
-Nuove indagini sul Manzoni, in «Pègaso», agosto 1931 (anno ni, n. 8), pp. 129-44: 895-97.
croce benedetto, Antistoricismo, in «La Critica», 20 novembre
1930 (anno xxvin, fase. VI), pp.
401-9; poi in Punti di orientamen­
to della filosofia moderna. Anti­
storicismo (vedi): 690, 1215,
1315.
-Il Boccaccio e Franco Sacchetti, in «La Critica», 20 marzo 1931 (an­no xxix, fase. II), pp. 81-99: 775.
-Ueconomia filosofata e attualiz­zata, in «La Critica», 20 gennaio
1931 (anno xxix, fase. I), pp. 76-
80: 754, 1277.
-Intorno alla commedia italiana del Rinascimento, in «La Criti­ca», 20 marzo 1930 (anno xxvin, fase. II), pp. 97-99: 632.
-Intorno alle condizioni presenti della storiografia in Italia, in «La Critica», 1929 (anno xxvn); poi in Storia della Storiografia italiana del secolo decimonono, 2* ed. (vedi): 956.
-Le due scienze mondane: l'Este­tica e l'Economica, in «La Criti­ca», 20 novembre 1931 (anno xxix, fase. VI): 1328.
-La lirica del Cinquecento [II], in «La Critica», 20 novembre 1930 (anno xxvin, fase. VI), pp. 410-429: 695-96.
-J7 mondo va verso.., (Postilla), in «La Critica», 20 marzo 1933 (anno xxxi, fase. II), pp. 159-60: 1790.
- Il partito come giudizio e come
pregiudizio, in «l'Unità», 6 apri­
le 1912 (anno 1, n. 17); poi in
Cultura e vita morale (vedi), pp.
191-9$:, 1352, 1557, 1814, 1931.
-Recensione a Le ideologie politi­che di g. f. malagodi, in «La Cri­tica», 20 settembre 1928 (anno xxvi, fase. V), pp. 360-62: 4361 973> 1318, 1567.
-Recensione al Breviario di neo-linguistica di G. BERTONI e M. BAR-
toli, in «La Critica», 20 maggio 1926 (anno XXIV, fase. III), pp. 181-82: 352.
-Recensione-annuncio di Au de là du marxisme di henri de man, in «La Critica», 20 novembre 1928 (anno xxvi, fase. VI), pp. 459-60: 421, 1502.
-Recensione a Rivendicazioni at­traverso le rivoluzioni siciliane del 1848-60 di l. natoli, in «La Critica», 20 luglio 1928 (anno xxvi, fase. IV), pp. 287-88: 56, 2039.
-Recensione a Choix d'écrits di lucien herr, in «La Critica», 20 gennaio 1933 (anno xxxi, fase. I), p. 39: 1783-84.
-Recensione al Dizionario Moder­no di ALFREDO panzini, in «La Critica», 20 novembre 1925 (an­no xxiii, fase. IV), p. 375: 18', 2200.
-Recensione ad Azione e diffusio­ne della letteratura italiana in Eu­ropa (sec. xv-xvn) di antero meozzi, in «La Critica», 20 mag­gio 1932 (anno xxx, fase. Ili), pp. 217-18: 532.
-Recensione ai Fé inde Bismarcks di otto westphal, in «La Criti­ca», 20 novembre 1930 (anno
xxvin, fase. VI), pp. 453-54: 688.
-Recensione a Geist und Gesicht des Bolschevismus. Darstellung und Kritik des Kulturellen Le-bens in Sowiet-Russland di R. fu-lop-miller, in «La Critica», 20 settembre 1926 (anno XXIV, fase. V), pp. 289-91: 1240.
-Recensione a Historisch - krìtische Gesamtausgabe ài k. marx - f. En­gels, vol. I, in «La Critica», 20
ARTICOLI, RECENSIONI E NOTE
novembre 1930 (anno xxvin,fasc. IV), pp. 455-56: 1240.
- Recensione ad alcune pubblicazio­
ni di GUIDO CALOGERO: Pkiloso-
phie der Philosophie im heuti-gen italianischen Denken (dalle «Kantstudien», XXXIX); ]ungste italianische Philosophie (Kòln 1935); Storia ed eternità della lo­gica classica (dal «Giorn. critico della filosofia italiana», XVI), in «La Critica», 20 maggio 1935 (anno xxxiii, fase. Ili), pp. 221-222: 1210.
- Un calvinista italiano: il Marche­
se di Vico Galeazzo Caracciolo, in
«La Critica», 20 marzo, 20 mag­
gio, 20 luglio, 20 settembre 1933
(anno xxxi, fase. II, III, IV, V),
pp. 81-104, 161-78, 251-65, 321-
339: 1208.
CROCE BENEDETTO - BARBAGALLO COR­RADO, Intorno alla storia etico-po­litica, in «Nuova Rivista Sto­rica», settembre-dicembre 1928 (anno xn, fase. V-VI), pp. 626-629: 436, 505, 1215, 1240, 1849.
- Intorno alla storia etico-politica:
discussione seconda, in «Nuova
Rivista Storica», gennaio-febbraio
1929 (anno XIII, fase. I), pp. 130-
133: 436, 505, 1215, 1240, 1849.
CURATULO GIACOMO EMILIO, Il
dramma d'amore di Carlo Pisaca-ne (con documenti inediti), in «Nuova Antologia», 6 febbraio 1933 (anno lxviii, fase. 1462), PP- 559-74: 1816.
da comò ugo, Lettera inedita di Giuseppe Mazzini, in «Nuova Antologia», 16 giugno 1928 (an­no lxih, fase. 1350), pp. 425-33: 360-61, 2064-65.
DALL'OGLio g., Il Congresso di Stoc­colma della Camera di Commercio internazionale, in «Nuova Anto­logia», 16 settembre 1927 (anno lxii, fase. 1332), pp. 244-56: 200.
D'Ambrosio renato, La dialettica nella natura nel pensiero di En­gels e Marx, in «Nuova Rivista Storica», maggio-giugno 1932 (an­no XVI, fase. II-III), pp. 223-52:
1318. d'amelio mariano, La classe foren-
3089
se in cifre, in «Corriere della Se­ra», 26 gennaio 1932: 948-49.
- // successo e il diritto, in «Cor­
riere della Sera», 3 settembre
1934: 2072.
D'amico Silvio, Sulle orme d'un martirio. Visita alla prigione di Silvio Pellico, in «Il Resto del Carlino», 16 marzo 1932: 995-96.
- Poesia di Pirandello, in «L/Italia
letteraria», 30 ottobre 1932 (anno
iv, n. 44): 1672, 1673-74.
D'Andrea ugo, La storia e la libertà, in «Critica fascista», i° maggio 1932 (anno x, n. 9), pp, 166-69:
1260. da Silva mario, Sipario su Weimar, in «Critica fascista», 15 agosto 1932 (anno x, n. 16), pp. 303-4: 1140, 1624.
DAZZI MANLIO TORQUATO, Nel VI
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fase. 1376), pp. 154-75: 614.
de Bernardi mario, Recensione a Confronti storici di Ettore de­corri, in «La Riforma sociale», novembre-dicembre 1929 (anno xxxvi, fase, n-12), pp. 589-92: 300, 1371.
de bono emilio, Diario di campa­gna, in «Gioventù fascista», 25 ottobre 1931 (anno 1, n. 32): 808.
DE BOSDARI ALESSANDRO, I documen­ti ufficiali britannici sull'origine della guerra (1898-1914), in «Nuova Antologia», i° luglio
1927 (anno lxii, fase. 1327), pp.
115-24: 190-91.
- Lo scoppio della guerra balcanica visto da Sofia, in «Nuova Antolo­gia», i° settembre 1927 (anno lxii, fase. 1331), pp. 90-98: 303-
304, 393-de cillis Emanuele, Gli aspetti e
le soluzioni del problema della co­lonizzazione agraria in Tripolita-niay in «Nuova Antologia», i° lu­glio 1928 (anno lxih, fase. 1351), pp. 105-15: 224.
DE FRANCESCHI CAMILLO, I primordi
del movimento unitario a Trieste, in «Nuova Antologia», i° ottobre
1928 (anno lxih, fase. 1357), pp.
365-79: 245-46.

24
***
3090
INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
ARTICOLI, RECENSIONI E NOTE
309I




egidi Pietro, Emanuele Filiberto di Savoia (Nel IV Centenario della nascita di Emanuele Filiberto), in «Nuova Antologia», 16 aprile 1928 (anno lxiii, fase. 1346), pp. 409-31: 215-16.
Einaudi luigi, vedi anche AA. vv., Piero Gobetti nelle memorie e nelle impressioni dei suoi maestri.
-Vedi anche agnelli-Einaudi.
-Vedi anche michels-einaudi.
-Bibliografia di Achille Loria, sup­plemento a «La Riforma socia­le», settembre-ottobre 1932 (an­no xxxix, n. 5), pp. 1-55: 2321, 2322, 2323, 2324.
-Goethe, la leggenda del lazzarone napoletano ed il valore del lavoro, in «La Riforma sociale», marzo-aprile 1918 (anno xxv, nn, 3-4), pp. 192-202: 70, 2142.
-Il mito dello strumento tecnico ed i fattori umani del movimento operaio, in «La Riforma sociale»,
[egidi Pietro, Emanuele Filiberto di Savoia (Nel IV Centenario della nascita di Emanuele Filiberto), in «Nuova Antologia», 16 aprile 1928 (anno lxiii, fase. 1346), pp. 409-31: 215-16.
Einaudi luigi, vedi anche AA. vv., Piero Gobetti nelle memorie e nelle impressioni dei suoi maestri.
-Vedi anche agnelli-Einaudi.
-Vedi anche michels-einaudi.
-Bibliografia di Achille Loria, sup­plemento a «La Riforma socia­le», settembre-ottobre 1932 (an­no xxxix, n. 5), pp. 1-55: 2321, 2322, 2323, 2324.
-Goethe, la leggenda del lazzarone napoletano ed il valore del lavoro, in «La Riforma sociale», marzo-aprile 1918 (anno xxv, nn, 3-4), pp. 192-202: 70, 2142.
-Il mito dello strumento tecnico ed i fattori umani del movimento operaio, in «La Riforma sociale»,
]di giamberardino oscar, Linee ge­nerali della politica marittima del­l'Impero britannico, in «Nuova Antologia», 16 settembre 1928 -(anno lxiii, fase. 1356), pp. 230-
237: 244. - La politica marittima degli Stati Uniti d'America, in «Nuova An­tologia», 16 dicembre 1928 (anno lxiii, fase. 1362), pp. 495-5051 251.
DI PALMA CASTIGLIONE G. E., L'orga-
nizzazione internazionale del lavo­ro e la XI sessione della Confe­renza internazionale del lavoro, in «Nuova Antologia», 16 agosto
1928 (anno lxiii, fase. 1354), PP- -
504-7: 243. doria gino, Carlo Alberto, in «La
Nuova Italia», 20 marzo 1931
(anno 11, n, 3), pp. 85-90: 1697,
1910.
ducati bruno, I santi nell'Islam, in
«Nuova Antologia», i° agosto -
1929 (anno lxiv, fase. 1377), PP-
360-74: 621-23.
ducati Pericle, Il primo Congresso Internazionale Etrusco, in «Nuo­va Antologia», 16 luglio 1928 (anno lxiii, fase. 1352), pp. 196-205: 365-67, 407-8.
[di giamberardino oscar, Linee ge­nerali della politica marittima del­l'Impero britannico, in «Nuova Antologia», 16 settembre 1928 -(anno lxiii, fase. 1356), pp. 230-
237: 244. - La politica marittima degli Stati Uniti d'America, in «Nuova An­tologia», 16 dicembre 1928 (anno lxiii, fase. 1362), pp. 495-5051 251.
DI PALMA CASTIGLIONE G. E., L'orga-
nizzazione internazionale del lavo­ro e la XI sessione della Confe­renza internazionale del lavoro, in «Nuova Antologia», 16 agosto
1928 (anno lxiii, fase. 1354), PP- -
504-7: 243. doria gino, Carlo Alberto, in «La
Nuova Italia», 20 marzo 1931
(anno 11, n, 3), pp. 85-90: 1697,
1910.
ducati bruno, I santi nell'Islam, in
«Nuova Antologia», i° agosto -
1929 (anno lxiv, fase. 1377), PP-
360-74: 621-23.
ducati Pericle, Il primo Congresso Internazionale Etrusco, in «Nuo­va Antologia», 16 luglio 1928 (anno lxiii, fase. 1352), pp. 196-205: 365-67, 407-8.
]del secolo Floriano, Contributo alla biografia di Oriani, Con lette­re inedite, in «Pègaso», ottobre 1930 (anno 11, n. 10), pp. 385-
405: 735-
de michelis Giuseppe, Fremesse e contributo allo studio dell'esodo rurale, in «Nuova Antologia», 16 gennaio 1930 (anno lxv, fase. 1388), pp. 226-33: 272-74.
de Pietri - tonelli alfonso, 'Ras­segna di pubblicazioni economi­che', in «Rivista di Politica Eco­nomica», 28 febbraio 1930 (anno XX, fase. II), pp. 226-27: 130, 2160.
-'Rassegna di pubblicazioni eco­nomiche', in «Rivista di Politica Economica», 31 marzo 1930 (an­no XX, fase. III): 507.
-Recensione a La critica dell'eco-nomia liberale di ugo spirito, in «Rivista di Politica Economica», 31 dicembre 1930 (anno XX, fase. XII), pp. 1014-15: 753.
-Wall Street, in «Nuova Antolo­gia», i° dicembre 1929 (anno lxiv, fase. 1385), PP. 3.52-64: 268.
de pol bruno, Formazione e orga­nizzazione della moda, in «Nuova Antologia», 16 marzo 1928 (anno lxiii, fase. 1344), pp. 238-56: 214.
de ritis beniamino, Colonie a con­tanti?, in «Corriere della Sera», 18 febbraio 1932: 969-70.
de Roberto federico, L'arcipelago della fortuna (capitolo di un ro­manzo incompiuto allegorico), in «La Fiera letteraria», i° luglio 1928 (anno iv, n. 27): 2291.
*de Ruggiero guido, La pensée ita-licnne et la guerre, in «Revue de métaphysique et de morale», to­mo XXIII, 1916, n. 5: 1318.
-Erasmo e la Riforma, in «La Nuo­va Italia», 20 gennaio 1930 (an­no 1, n. 1), pp. 12-17: 424, 6.53.
-Recensione a Journal intime et Lettres à sa famille di b. Cons­tant, in «La Critica», 20 gen­naio 1929 (anno xxvn, fase. I), pp. 59-62: 1079, 1415.
-Freudiana, in «La Critica», 20 maggio 1932 (anno xxx, fase. III), pp. 194-98: 1265.

-Note sulla piti recente filosofia eu­ropea e americana, cap. xin, in «La Critica», 20 gennaio 1932 (anno xxx, fase. I), pp. 17-26: 1265.
-Recensione a La gioia del lavoro di h. de man, in «La Critica», 20 maggio 1931 (anno xxix, fase. Ili), pp. 213-16: 1265.
-Recensione a Confronti storici di Ettore accorri, in «La Critica», 20 gennaio 1930 (anno xxvin, fase. I), pp. 57-59: 300, 1371, 1372.
-Recensione a 27 superamento del marxismo di henri de man, in «La Critica», 20 novembre 1929 (anno xxvn, fase. VI), pp. 459-463: 421, 1265, 1502.
-Recensione a Vita di Galileo Ga­lilei di ANTONIO BANFI, in «La
Critica», 20 gennaio 1931 (anno xxix, fase. I), pp. 52-54: 809.
- Recensione a L'expérience du
Bolchevisme di A. feiler, in «La
Critica», 20 marzo 1932 (anno
xxx, fase.II), pp. 131-38: 1086,
1273-74.
*DE SANCTIS FRANCESCO, Torino l'u-
nificatrice, in «L'Italia», 22 di­cembre 1864 (anno 11, n. 351): 971.
*- La Nerina di Giacomo Leopardi, in «Nuova Antologia», gennaio 1877: 1207.
de Stefani Alberto, Problemi finan­ziari, in «Nuova Antologia», 16 giugno 1927 (anno lxii, fase. 1326), pp. 507-8: 159-60.
-Quintino Sella (1827-1884), in «Nuova Antologia», 16 settembre 1927 (anno lxii, fase. 1332), pp. 156-61: 198.
-La copertura delle perdite, in «Corriere della Sera», 16 marzo 1932: 996.
devoto Giacomo, Recensione a Le . profezie di Cassandra di Giulio douhet, in «Leonardo», febbraio 1932 (anno ni, n. 2), pp. 86-87: 988. Diderot Denis, Lettres à Grimm et à Mme d'Épinay, pubbliées par M. André Babelon, in «Revue des deux mondes», 15 febbraio 1931 (anno ci), pp. 851-87: 814.
novembre-dicembre 1930 (anno xxxviii, vol. XLI), pp. 579-89: 864, 1256, 1289.
Recensione a p. jannaccone, La bilancia del dare e dell'avere in­ternazionale con particolare ri­guardo all'Italia, in «La Riforma sociale», maggio-giugno 1929 (an­no xxxvi, nn. 5-6), pp. 276-77:
£,.1256.
Recensione a b. croce, Materiali­smo storico ed economia marxi­stica, 4a edizione, in «La Rifor­ma sociale», luglio-agosto 1918 (anno xxv, vol. XXIX), p. 415: 24, 863, 1069-70, 1589. Recensione a Les sociétés de la nation. Étude sur les éléments constitutifs de la nation francaise
di ETIENNE MARTIN-SAINT-LÉON,
in «La Riforma sociale», maggio-giugno 1931 (anno xxxvm, n. 3), pp. 318-20: 800-1. Se esista, storicamente, la pretesa ripugnanza degli economisti verso il concetto dello Stato produttore (Lettera aperta a R. Benini), in «Nuovi Studi di diritto, econo­mia e politica», settembre-ottobre 1930 (vol. Ili, fase. V), pp. 302-314: 468, 469, 692, 1257-58, 1278, 1469-70.
-Contro osservazioni in margine (risposta ad un articolo di Rodol­fo Benini), in «La Riforma socia­le», settembre-ottobre 1931 (anno xxxvm, vol. XLII, n. 5), pp. 458-64: 1257.
-Di un quesito intorno alla nascita della scienza economica, in «La Riforma sociale», marzo-aprile 1932 (anno xxxix, vol. XLIII, n. 2), pp. 219-25: 1038, 1263-1264.
-Della non novità della crisi pre­sente, in «La Riformar socia­le», gennaio-febbraio 1932 (anno xxxix, vol. XLIII, n. 1), pp. 79-83: 1077.
-La crisi è finita?, in «La Riforma sociale», gennaio-febbraio 1932 (anno xxxix, vol. XLIII, n. 1),
PP. 73-79: 1077.
- Costo di produzione, leghe ope-^
raie e produzione di nuovi beni per eliminare la disoccupazione
3092
INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
ARTICOLI, RECENSIONI E NOTE
3093

tecnica (A proposito di una nuo­va collana di ristampe di econo­misti), in «La Riforma socia­le», gennaio-febbraio 1932 (anno xxxix, vol. XLIII, n. 1), pp. 61-73: 1077.
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in «Pègaso», ottobre 1930 (anno
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lumbroso Alberto, Sono ancora
I
1
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*- Le classi dirigenti e gli operai in Inghilterra. A proposito della lot­ta di classe, in «Nuova Antolo­gia», novembre 1892: 160.
*- La pace sociale all'Esposizione di Parigi, in «Nuova Antologia», dicembre 1889 - gennaio 1890: 160.
*- Il Risorgimento dell'internazio­nale, in «Nuova Antologia», di­cembre 1888: 160.
*- La partecipazione degli operai ai profitti dell'azienda industriale, in «Nuova Antologia», 16 maggio 1899: 160.
*- Le riforme sociali, in «Nuova Antologia», i° novembre 1908: 160.
*- La cooperazione russa, in «Nuo-
3097
va Antologia», i° luglio I9i9: 160. *- Gli ordinamenti tecnici delle in­dustrie in relazione all'obbligo in­ternazionale delle 8 ore di lavoro, in «Nuova Antologia», i° marzo 1922: 160.
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3098
INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
ARTICOLI, RECENSIONI E NOTE
3099

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-Abbasso l'estetica, in «L'Italia letteraria», 17 novembre 1929 (anno 1, n. 33): 677.
-Sorel e Clemenceau, in «L'Italia letteraria», 15 dicembre 1929 (anno 1, n. 37): 469-70, 655,
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menceau, in «Nuova Antologia», 16 dicembre 1929 (anno lxiv, fase. 1386), pp. 478-99: 469-70* 654-56, 1323. missiroli mario, Filosofia della Ri-
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mortara Giorgio, Natalità e urbane­simo in Italia, in «Nuova Antolo­gia», 16 giugno 1929 (anno lxiv, fase. 1374), pp. 485-96; i° luglio 1929 (anno lxiv, fase. i375)> PP-102-15: 263-66, 611.
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mussolini Benito, Preludio al Ma-
3ioo
INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
ARTICOLI, RECENSIONI E NOTE
31OI

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-Discorso inaugurale dell'Accade­mia d'Italia, in «Nuova Antolo­gia», i° novembre 1929 (anno lxiv, fase. 1383), pp. y6\ 636.
NASALLI ROCCA SAVERIO, La politica
tedesca dell'impotenza nella guer­ra mondiale, in «Nuova Antolo­gia», 16 ottobre 1930 (anno lxv, fase. 1406), pp. 481-97; i° novem­bre 1930 (anno lxv, fase. 1407), pp. 101-18: 277-78.
NASTI AGOSTINO, vedi GIORGIO GRA­NATA, La filosofia contro la vita.
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Nelson gay H., Mazzini e Antonio Gallenga apostoli dell'Indipen­denza italiana in Inghilterra (con nove lettere inedite di Mazzini), in «Nuova Antologia», 16 luglio
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NUNZIANTE FERDINANDO, Gli italiani
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co Rosa s. ]., in «Pègaso», marzo
1929 (anno 1, n. 3), pp. 344-47:
18, 599-602, 2199-200.
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-Lettera a Piero Parini sugli scrit­tori sedentari, in «Pègaso», set­tembre 1930 (anno 11, n. 9), pp. 340-42: 699, 2253-54.
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in «La Nuova Italia», 20 luglio
1930 (anno 1, n. 7), pp. 274-77:
736.
-Recensione ai Mémoires pour ser­vir à Vhistoire religieuse de notre temps di Alfred loisy, in «La Critica», 20 luglio 1932 (anno xxx, fase. IV), pp. 285-96: 1305, 1334, 1463-64.
-Recensione al III volume dei Denkwurdigkeiten di Bernhard von bulow, in «La Critica», 20 settembre 1931 (anno xxix, fase. V), pp. 384-88: 1681.
-Recensione a Carlo Pisacane nel Risorgimento italiano di nello Rosselli, in «La Critica», 20 lu­glio 1933 (anno xxxi, fase. IV), pp. 281-86: 1929-33.
orano paolo, Ibsen, in «Nuova An­tologia», i° aprile 1928 (anno lxiii, fase. 1345), pp. 289-97: 346.
orestano Francesco, La Chiesa Cat­tolica nello Stato italiano e nel mondo, in «Nuova Antologia», 16 luglio 1927 (anno lxii, fase. 1328), pp. 137-49: 192.
)
I
!?'
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panella Antonio, vedi anche puc-
CIONI-PANELLA e VALORI PANELLA,
Le rivelazioni di una appendice al carteggio Ricasoli, in «Il Marzoc­co», 4 dicembre 1927 (anno xxxii, n. 49): 784.
-Le anticipazioni di un centenario, in «Il Marzocco», 22 settembre 1929 (anno xxxiv, n. 38): 724.
-Machiavelli storico, in «Rivista d'Italia», 15 giugno 1927 (anno
xxx, fase. VI), pp. 324-40: 189,
1953.
- Recensione a Le Finanze della re­
pubblica fiorentina di bernardino
barbadoro, in «Pègaso», luglio
1930 (anno n, n. 7), pp. 110-12:
694-95-
-Recensione a Ottobre 1917. Dal­l'Isonzo al Piave di Gioacchino volpe, in «Pègaso», ottobre 1930 (anno 11, n. io), pp. 495-97: 736.
-Gli antimachiavellici, in «Il Mar­zocco», 21 novembre, 5 dicembre, 19 dicembre 1926 (anno xxxi, nn.
47> 49, 5i), 16 gennaio, 6 feb­braio, 20 febbraio, 6 marzo, 13 marzo 1927 (anno xxxii, nn. 3, 6, 8, io, 11): 1008, 1575.
panunzio Sergio, La fine del parla­mentarismo e l'accentramento del­le responsabilità, in «Gerarchia», aprile 1933 (anno XIII, n. 4), pp. 298-305: 1807, 1809.
panzini Alfredo, Biancofiore, in «Corriere della Sera», 2 dicem­bre 1931: 907.
•*- Chiarimento (lettere al direttore de «Il Resto del Carlino»), in «L'Italia letteraria», 30 giugno 1929 (anno 1, n. 13): 299, 2218.
papini Giovanni, Gesù peccatore, in «Lacerba», i° giugno 1913 (anno 1, n. 11), pp. 110-12: 69, 75, 2205, 2270.
-Viva il maiale, in «Lacerba», 15 maggio 1914 (anno 11, n. io): 75, 2270.
-I fatti di giugno, in «Lacerba», 15 giugno 1914 (anno 11, n. 12), pp. 177-84: 401, 1121, 2196.
*- Su questa letteratura, in «Pèga­so», gennaio 1929 (anno 1, n. 1): 90.
-Lo scrittore come Maestro, in «Nuova Antologia», i° gennaio 1933 (anno lxviii, fase. 1459), pp. 30-42: 1692.
-Il Croce e la Croce, in «Nuova Antologia», i° marzo 1932 (anno lxvii, fase. 1439), pp. 4-21: 999, 1002-1003, 1080, 1083, 1208, 1219,1920.
-L'Edipo di Gide, in «Corriere della Sera», io marzo 1932: 999.
-Il Faust svelato, in «Corriere del­la Sera», 26 aprile 1932: 1037.
<
3102
INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
ARTICOLI, RECENSIONI E NOTE
3IO3

-Carducci «alma sdegnosa», in «Nuova Antologia», i° settembre 1933 (anno lxviii, fase. 1475), pp. 3-16: 1920.
-Il discorso di Roma, in «Lacer-ba», i° marzo 1913 (anno 1, n, 5), pp. 37-41: 1920.
paratore Giuseppe, La economia, la finanza, il denaro d'Italia alla fine del 1928, in «Nuova Antologia», i° marzo 1929 (anno lxiv, fase.
1367), PP- 74-87: 262-63, 412. pareti luigi, Alla vigilia del i° Congresso Internazionale etrusco, in «Il Marzocco», 29 aprile 1928 (anno xxxiii, n. 18): 711-12.
-Dopo il Congresso etrusco, in «Il Marzocco», 13 maggio 1928 (anno xxxiii, n. 20): 711-12.
-Consensi e dissensi storici archeo­logici al Congresso etrusco, in «Il Marzocco», 20 maggio 1928 (an­no xxxiii, n. 21): 711-12.
pascoli Giovanni, La grande prole-taria si è mossa, in «La Tribuna», 27 novembre 1911: 68, 205, 1989.
-Lettere inedite a Luigi Mercatelli, pubblicate da G. Zuppone-Strani, in «Nuova Antologia», 16 otto­bre 1927 (anno lxii, fase. 1334), pp. 427-41: 205-7, 209, 210.
-Allecto (Una pagina inedita del 1897), in «Nuova Antologia», i° dicembre 1927 (anno lxii, fase. 1337), PP- 273-76: 207-9.
Pasolini ponti maria, Intorno al­l'arte industriale, in «Nuova An­tologia», i° luglio 1930 (anno lxv, fase. 1399), pp. 109-20: 276.
pedrazzi Orazio, Le tradizioni anti­letterarie della burocrazia italiana, in «L'Italia letteraria», 4 agosto 1929 (anno 1, n. 18): 571.
pelaez mario, Storia italiana in poesie provenzali, in «Il Mar­zocco», 7 febbraio 1932 (anno xxxvii, n. 6): 1187-88.
*pellizzi Camillo, Lettera con va-rii ragionamenti, in «Il Selvag­gio», 30 ottobre 1931 (anno VIII, n. 17): 1251, 1252.
*- Seconda lettera sopra gli stessi argomenti della prima, in «Il Sel­vaggio», 31 dicembre 1931 (anno VIII, n. 21): 1251, 1252.
*- Terza lettera, in «Il Selvaggio»,
31 marzo 1932 (anno IX, n. 1): 1251, 1252. *- Postilla alla lettera: il Fascismo come libertà, in «Il Selvaggio», i° maggio 1932 (anno IX, n. 3): 1251 1252.
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1'.
\
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*i
3104
INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
ARTICOLI, RECENSIONI E NOTE
3105

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1
i

*
I ?»
onestà e senza legge», in «La Ci­viltà Cattolica», 21 luglio 1928 (anno lxxlx, vol. Ili), pp. 158-167: 540, 2090-91.
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r

INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
[INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
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sto -15 settembre 1907: 513,
1498.
3107
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- Lettere a Lagardelle, in «Educa­
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speziale g. c. , Delle navi di Nemi e
1
T
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ARTICOLI, RECENSIONI E NOTE
3109

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OPERE ANONIME O DI AUTORI VARI
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IV), pp. 385-96: 554-55-Azione Cattolica e Associazioni reli­giose, in «La Civiltà Cattolica», 19 aprile 1930 (anno lxxxi, vol. II), pp. 167-72: 823.
Bibliografie, in «Il Marzocco», 11 maggio 1930 (anno xxxv, n. 19): 374, 2238.
Biblioteca di cultura, in «Il Marzoc­co», 25 ottobre 1931 (anno xxxvi, n. 43): 1156, 1996.
*«Caffè» (Da II), introduzione e note di L. Collino, Utet, Torino 1930: DQ, 8 (xxvm).
Campagna (La) elettorale degli Sta­ti Uniti e le sue elezioni, in «La Civiltà Cattolica», 5 gennaio 1929 (anno Lxxx, vol. I), pp. 86-93: 591.
Catastrofe (La) del caso Tur mei e i
metodi del modernismo critico, in «La Civiltà Cattolica», 6 dicem­bre 1930 (anno lxxxi, vol. IV),
pp. 434-45: 836-37.
Cesare D'Azeglio e gli albori della stampa cattolica in Italia, in «La Civiltà Cattolica», 2 agosto 1930 (anno lxxxi, vol. Ili), pp. 193-212: 828-29, 832, 925.
Che cosa è la scienza economica? (Recensione a An essay on the na­ture and significarne of economie science di l, robbins), in «La Ri­forma Sociale», marzo-aprile 1933 (anno xl, vol. XLIV, n. 2), pp. 218-26: 1802.
Codice sociale (schema di una sin­tesi sociale cattolica), a cura della Unione Internazionale di Studi Sociali, fondata a Malines nel 1920 sotto la presidenza del card. Mercier, Istituto Veneto di Arti Grafiche, Rovigo 1927 [FG, C. carc., Turi I]: 6, 29, 269, 414,
554, 584, 590, 911, 2083, 2088.
*Come il popolo ritorna a Dio, 1909-
. 1929. L'Opera dei Ritiri e le Le­ghe di Perseveranza in Roma in 20 anni di vita, Roma 1929: 665,
Come si va smembrando una indu­stria meridionale. Il Concordato Preziosi, in «Il Mattino», 6-7 settembre 1923: 46, 2020.
«Commenti e schermaglie». Il Con­gresso di Oxford, in «La Nuova Italia», 20 ottobre 1930 (anno I, n. io): 851, 1240, 1291.
Commissione d'indagine per la spe­dizione Polare dell'aeronave «Ita­lia», Relazione, in «Rivista Ma­rittima», Roma 1930: DQ, 2 (XXIV).
*«Conciliatore» (Dal), Introduzio­ne e commento di Pier Angelo Menzio, Utet, Torino 1929: DQ, 8 (xxvin).
Conciliazione (La) fra lo Stato ita­liano e la Chiesa (Cenni cronisti-ci), in «La Civiltà Cattolica», 2 marzo 1929 (anno lxxx, vol. I),
pp. 451-67: 597-98. ^Conclusioni all'inchiesta sulla nuo­va generazione (Estratto del fasci­colo 28 del «Saggiatore»), Arti grafiche Zamperini, Roma 1933: 1811-12.
3"4
INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
OPERE ANONIME O DI AUTORI VARI
3115

*C0NFEDERAZlONE GENERALE FASCI­STA DELL'INDUSTRIA ITALIANA, Lo
sviluppo dell'Industria Italiana, Litografìa del Genio Civile, Roma 1929: 96. Confessioni e professioni di fede di letterati, filosofi, uomini politici ecc., voli. 3, Bocca, Torino 1921 (con pref. di D. Parodi): 75, 16-
17, 1894-96, 2034-3^.
I Congresso dell'Unione Nazionale, Roma, giugno 192.5. Per una nuo­va democrazia. Relazioni e discor­si al I Congresso dell'Unione Na­zionale, Soc. Italiana di Edizioni, Roma 1925 [FG]: DQ, a (xix).
Consulta (La) dei Mercanti genove­si, in «La Civiltà Cattolica», 17 agosto 1929 (anno lxxx, vol. III), pp. 320-27: 269.
Corriera genovese, in «L'Italia let­teraria», 19 febbraio 1933 (anno IX, n. 8): 1788.
Costituti (I) del Conte Confalonie-ri, in «La Civiltà Cattolica», 18 ottobre 1902 (anno lui, vol. VIII), pp. 144-57: .52, 2031.
«Cronaca contemporanea». Cose ro­mane, in «La Civiltà Cattolica», 20 luglio 1929 (anno Lxxx, vol. III): 664-65.
Cultura e filosofia dell'ignoto, in «La Civiltà Cattolica», 16 agosto 1930 (anno lxxxi, vol. Ili), pp. 289-98: 1049, 1370.
Dallo Stato alla Chiesa, in «Critica fascista», 15 luglio 1931 (anno IX, n. 14), pp. 261-62: 803.
Data (La) del 24 maggio nel pen­siero dei Quadrumviri, in «Cor­riere della Sera», 21 maggio 1932: 1160, 1998.
*Découvertes (Les) du Jésuite Ro­sa, successeur de Von Gerlach, Linotypie G. Bosne, Paris 1928: $40, 2090.
*De Predicatore verbi Dei, Paris 1585: 945-46.
«Dogana». Fallimento del romanzo, in «Critica fascista», i° agosto 1930 (anno VIII, n. 15): 542, 343, 2113-14, 2116.
«Dogana», Positivismo di ritorno?, in «Critica fascista», 15 maggio 1932 (anno x, n. io): 1249.
«Dogana». Il baluardo dell'Ottocen-to,*ìx\ «Critica fascista», i° mag­gio 1933 (anno xi, n. 9): 1814.
^Emanuele Filiberto, Lattes, Torino 1928: 392-93.
Emanuele Filiberto di Savoia nel IV Centenario della nascita, in «La Civiltà Cattolica», 15 dicembre 1928 (anno lxxix, vol. IV): 555-55f.
^Emigrazione agricola al Brasile, Re­lazione della Commissione di in­chiesta sulle condizioni economi­co-sociali, Bologna 1912: 390.
*Équivoque (U) du làicisme et les élections de 1928, par un Poly-technicien, Librairie du Petit Dé-mocrate: 228.
^Esercitazioni di filosofia del diritto, in «Rivista internazionale di filo­sofia del diritto», novembre 1929: 292-93.
Etiopia (U) d'oggi, in «Rivista d'Italia», 15 marzo 1927 (anno xxx, fase. Ili), pp. 343-52: 175-
179. Europa (V) politica nel secolo xix, Camera di Commercio, Brescia 1926: DQ, a (xix).
«Fedi (Le) religiose opposte» al li­beralismo di Benedetto Croce, in «La Civiltà Cattolica», 6 agosto 1932 (anno lxxxiii, vol. Ili), pp. 209-24: 1208.
«Fenomeno (II)» antifilosofico e antireligioso di Benedetto Croce, in «La Civiltà Cattolica», 7 mag­gio 1932 (anno lxxxiii, vol. II), pp. 209-23: 1208.
fermi, La Spagna cattolica ieri e oggi, in «Gerarchia», dicembre 1931 (anno xi, n. 12), pp. 1027-1033: 957.
Filosofia e «Religione della libertà» di Benedetto Croce, in «La Civil­tà Cattolica», 18 giugno 1932 (anno lxxxiii, vol. II), pp. 521-534; 16 luglio 1932 (anno lxxxiii, vol. Ili), pp. 105-19: 1208.
Fioretti (I) di San Francesco (per la gioventù e per il popolo), a cura di Zeffirino Lazzeri, prefazione di Luigi Luzzatti, Giannini, Firenze 1925: 25, 2329.
Fioretti (I) di San Francesco, da un codice della Biblioteca reale di Torino, a cura di Fr. Sarri, Vallec­chi, Firenze 1926: DQ, 1 (XVI).
Fortuna (La) del La Mennais e le prime manifestazioni d'Azione Cattolica in Italia, in «La Civiltà Cattolica», 4 ottobre 1930 (anno lxxxi, vol. IV), pp. 3-19: 832-33, 925.
f. pr., Pisacane (Recensione del li­bro di N. Rosselli), in «Nuova Rivista Storica», gennaio-aprile 1933 (anno xvn, fase. I-II), pp. 156-74: 1834.
«Fra i libri e la vita». Concorsi let­terari, in «Nuova Antologia», 16 ottobre 1928 (anno lxiii, fase. 1358): 388-89, 2241-42.
G. B.j La Banca dei regolamenti in­ternazionali, in «Nuova Antolo­gia», 16 novembre 1929 (anno lxiv, fase. 1384), pp. 231-42: 638.
Giovani pazzi e vecchi imbecilli, in «Critica fascista», 15 febbraio 1930 (anno VIII, n. 4): 725.
Goffredo Mameli e i suoi tempi (scritti di E. Broccardi, A. Co­lombo, A. Custodero, R. V. Foà ed altri), a cura del Comitato na­zionale per le onoranze di Gof­fredo Mameli nel i° centenario della sua nascita, La Nuova Ita­lia, Firenze 1927 [FG, C. carc., Milano]: DQ, 1 (XVI).
*Grandes (Les) activités de la So­cietà des Nations devant la pensée chrétienne. Conférences de la troi-sième semaine catholique interna-tionale 14-20 septembre 1931, Édi-tions Spes, Paris 1932: 1798-
1799.
Grave (Una) questione di educazio­ne cristiana: A proposito del Pri­mo Congresso Internazionale del­l'insegnamento medio libero di Bruxelles (28-31 luglio 1930), in «La Civiltà Cattolica», 20 settem­bre 1930 (anno lxxxi, vol. Ili), pp. 481-90: 911.
g. s., BeneS l'immemore, in «Nuova Antologia», 16 giugno 1929 (an­no lxiv, fase. 1374), pp. 526-27: 606-7.
Ignoto (U) e la religione naturale secondo il senator Gentile, in «La Civiltà Cattolica», 6 dicembre 1930 (anno lxxxi, vol. IV), pp. 422-33: 835-36.
ignotus, Stato fascista, Chiesa e Scuola, Libreria del Littorio, Ro­ma 1929: 335, 604-5.
^Inchiesta sulla nuova generazione (rispósta di M. Missiroli ed altri), in «Il Saggiatore», marzo-dicem­bre 1932 (anno in, nn. 1-10): 1249, 1297, 1414.
Individualismo pagano e individua­lismo cristiano, in «La Civiltà Cattolica», 5 marzo 1932 (anno lxxxiii, vol. I), pp. 409-23: 107I,
1389.
Induismo (U), in «La Civiltà Cat­tolica», 5 luglio 1930 (anno lxxxi, vol. Ili), 824-25, 908.
Induismo e Cristianesimo, in «La Civiltà Cattolica», 2 agosto 1930 (anno lxxxi, vol. Ili), pp. 213-222: 908.
Intorno alla questione romana, , estratto da «La Civiltà Cattoli­ca», quad. 1857 del 5 novembre 1927, La Civiltà Cattolica, Roma 1927 [FG, C. carc., Turi I]: 192.
Intorno alla storia recente della grande industria italiana (Recen­sione a Storia della grande indu­stria in Italia di r. morandi), in «La Riforma sociale», maggio-giugno 1932 (anno xxxix, n. 3), pp. 318-21: 1176-77, 1991-94.
Intorno alla vita e agli scritti di S. Agostino (recensione al Sant'Ago­stino di G. papini), in «La Civil­tà Cattolica», 19 luglio 1930 (an­no LXXXI, VOI. Ili), pp. 152-58:
827-28.
ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA,
Annuario statistico italiano. Anno 1929, vol. Ili, Tip. Failli, Roma 1929 [FG, C. carc., Turi II]: DQ,
A (XIX).
Italia (U) e gli italiani del secolo xix, a cura di Jolanda De Blasi, Le Monnìer, Firenze 1930 [FG, C. carc., Turi II]: 653.
"t'Italia (U) e la scienza, a cura di Gino Bargagli-Petrucci, Le Mon-nier, Firenze 1932: 1696.
Italia e Yemen nella nuova politica
3ii6
INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
OPERE ANONIME O DI AUTORI VARI
3117

arabica, in «Rivista d'Italia», 15 luglio 1927 (anno xxx, fase. VII), pp. .530-40: 186-88.
junius, Le prospettive dell'Impero Britannico dopo Vultima confe­renza imperiale, in «Nuova Anto­logia», 16 settembre 1927 (anno lxii, fase. 1332), pp. 223-34: 200-3.
Karl Marx homme, penseur et ré-volutionnaire (Recueil d'articles, discours et souvenirs collection-nés par D. Riazanov), Éditions Sociales Internationales, Paris 1928: io68y 1838.
Lab or. Fiorita di canti sociali, a cu­ra di Alessandro Schiavi, ristampa accresciuta, «Avanti!», Milano 1924: 823, 1677.
Lega (La) di pace dei cattolici tede­schi, in «La Civiltà Cattolica», 19 gennaio 1929 (anno lxxx, vol. I): 592.
Leggenda (La) di Dante, Motti, Fa­cezie e Tradizioni dei sec. xiv-xix, con introduzioni di G. Papini, Carabba, Lanciano 1911: 19, 2200.
Lettera (La) di Garibaldi donata dal Duce al Museo del Risorgi­mento, in «Corriere della Sera», 8 gennaio 1932: 845.
Lettere inedite di F. D. Guerrazzi, in «Il Marzocco», 24 novembre 1929 (anno xxxiv, n. 47): 50, 2027.
Libri da fare, in «L'Italia che scri­ve», febbraio 1928 (anno xi, n. 2): 392, 2068.
«Libri da fare». Una storia degli italiani fuori d'Italia, in «L'Italia che scrive», ottobre 1929 (anno xii, n. io): 399.
Lunga (La) crisi dell'«Action Fran-caise» e sue cause, in «La Civiltà Cattolica», 7 settembre 1929 (an­no lxxx, vol. Ili), pp. 423-30: 671-73, 2100-103.
Malta: per concludere, in «Corriere
della Sera», 25 marzo 1932: 1003.
*Manifeste du parti de l'Intelligen-
ce, in «Figaro», 19 luglio 1919:
284. _
«Marginalia». La Serenissima meri­tava di morire?, in «Il Marzoc­co», 30 settembre 1928 (anno xxxiii, n. 40): 255-56.
«Marginalia». Sicilia e Italia sotto Federico II, in «Il Marzocco», 16 dicembre 1928 (anno xxxiii, n. 51): 568.
«Marginalia». Gli almògavari d'Ita­lia, in «Il Marzocco», io marzo 1929 (anno xxxiv, n. io): 256-
«Marginalia». «Danton», il melo­dramma e il «romanzo della vi­ta», in «Il Marzocco», 17 novem­bre 1929 (anno xxxiv, n. 46): 375, 2123.
«Marginalia». Lo spirito militare polacco, in «Il Marzocco», i° di­cembre 1929 (anno xxxiv, n. 48): 102, 2055-56.
«Marginalia». I monumenti d'Ifige­nia in Aulide, in «Il Marzocco», 13 luglio 1930 (anno xxxv, n. 28): 520.
«Marginalia». Cronache ir pine del 1848-49, in «Il Marzocco», 26 lu­glio 1931 (anno xxxvi, n. 30):
931-32.
«Marginalia». Pippo Spano e le vi­cende di un oratorio, in «Il Mar­zocco», 4 ottobre 1931 (anno xxxvi, n. 40): 939.
«Marginalia». Una lettera politica inedita di Francesco De Sanctis, in «Il Marzocco», 4 ottobre 1931 (anno xxxvi, n. 40): 939-40.
«Marginalia». Una prosa autobio­grafica inedita del Risorgimento, in «Il Marzocco», 2^ ottobre
1931 (anno xxxvi, n. 43): 1102.
«Marginalia». Uomini del Risorgi­
mento in Toscana, in «Il Mar­
zocco», 15 novembre 1931 (anno
xxxvi, n. 46): 949.
«Marginalia». Il profeta dell'Amia-ta, in «Il Marzocco», 31 gennaio
1932 (anno xxxvn, n. 5): 1146-
1147, 2282-83.
«Marginalia». Vita politica fiorenti­na durante il 1849, in «Il Mar­zocco», 21 febbraio 1932 (anno xxxvii, n. 8): 1165-66, 2002-2004.
«Marginalia». L'opera del Genio italiano all'estero, in «Il Marzoc­co», 6 marzo 1932 (anno xxxvii, n. 10): 1149.
Massoneria (La) americana e la rior­ganizzazione della massoneria in Europa, in «La Civiltà Cattoli­ca», i° novembre 1930 (anno lxxxi, vol. IV), pp. 193-208 e 3 gennaio 1931 (anno lxxxii, vol. I), pp. 21-36: 834-35.
Metodologia o agnosticismo, in «La Civiltà Cattolica», 15 novembre 1930 (anno lxxxi, vol. IV), pp. 331-43: 1033, 1460.
metron, Argomenti di cultura. Il facile e il difficile, in «Corriere della Sera», 7 gennaio 1932: 843-844.
- La diffusione della macchina, in «Corriere della Sera», 15 marzo
1932: 994-95.
*I migliori libri italiani consigliati da cento illustri contemporanei, Hoepli, Milano 1893: 628.
Mille e una notte. 810, 1126, 1898.
*Miscellanea di studi in onore di Attilio Hortis, 2 voli., Trieste 1909: 2323.
*Morale (La) Chrétienne et les Af­fair es (Atti della XXIII sessione delle Settimane sociali, tenuta a Mulhouse nel 1931), J. Gabalda, Lyon 1931: 1114.
Nel decimo anno della diarchia mal­tese, in «La Civiltà Cattolica», 20 dicembre 1930 (anno lxxxi, vol. IV), pp. 489-505: 837.
«Notiziario». Italia all'estero, in «Leonardo», 20 febbraio 1927 (anno ili, n. 2): 769.
«Notizie e commenti». Indagini in­ternazionali sul fascismo, in «Nuova Antologia», 16 gennaio 1928 (anno lxiii, fase. 1340):
379-«Notizie e commenti». Divagazioni
etrusche, in «Nuova Antologia»,
i° marzo 1929 (anno lxiv, fase.
1367): 407-8.
«Notizie e commenti». Una rettifi­ca, in «Nuova Antologia», i° lu­glio 1930 (anno lxv, fase. 1399): 902.
*Nouvelles (Les) conditions de la
vie industr ielle, Semaines Sociales de France, XXPme Session, 1929, Paris 1930: 824. Novelli (I) B.B. Martiri Inglesi di­fensori del primato romano, in «La Civiltà Cattolica», 21 dicem­bre 1929 (anno lxxx, vol. IV),
pp. 483-94: 674.
Novellino: 1447. Ed. a cura di Let­terio di Francia, Utet, Torino 1930: 808.
novus, Una polemica sulla concilia­zione, in «Critica fascista», i° febbraio 1933 (anno xi, n. 3), pp. 54-56: 1700, 1883.
- Pensiero religioso contemporaneo, in «Critica fascista», i° maggio 1933 (anno xi, n. 9), pp. 168-69: 1786-88.
Nuovo (II) regolamento per l'eser­cito. Le norme di impiego delle truppe in servizio di P. S., in «Corriere della Sera», i° giugno 1932: 1117.
Opera (U) della grazia in una re-t cente conversione dall' anglicane­simo, in «La Civiltà Cattolica», 4 gennaio 1930 (anno lxxxi, vol. I), PP- 33-49: 701-2.
«Pagina (La) delle riviste». La pressione italiana, in «Rivista d'Italia», 15 luglio 1927 (anno xxx, fase. VII): 183-86.
«Pagina (La) delle riviste». La scuola di Maurras, in «Rivista d'Italia», 15 gennaio 1927 (anno xxx, fase. I), pp. 139-40: 97, 1649.
*Patrons et ouvriers, vedi Arthur
ROGUENANT.
Pensiero (II) sociale cristiano. La decima sessione dell'«Unione di Malines», in «La Civiltà Catto­lica», 21 dicembre 1929 (anno lxxx, vol. IV), pp. 495-503: 271.
Per una unione letteraria europea, in «La Fiera letteraria», 9 settem­bre 1928 (anno iv, n. 37): 679.
Piero Gobetti nelle memorie e nelle impressioni dei suoi maestri (arti­coli di G. Fortunato, F. Ruffini, L. Einaudi), in «Il Baretti», 16 marzo 1926 (anno in, n. 3): 864, 1199-1200, 1290.


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INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI
OPERE ANONIME O DI AUTORI VARI
3119

Pirandello parla della Germania, del cinema sonoro e di altre cose, in «L'Italia letteraria», 14 aprile 1929 (anno 1, n. 5): 296, 2178.
*Poèmes d'ouvriers américains, tra-duits par N. Guterman e P. Mor-hange, ed. «Les Revues», Paris 1930: 378-79, 2248.
*Poesie provenzali storiche relati­ve all'Italia, nella serie delle Fon­ti dell'Istituto Storico Italiano, a cura di Vincenzo De Bartholo-maeis, Roma 1931: 1187-88.
Politica (La) religiosa di Costantino Magno, in «La Civiltà Cattolica», 7 settembre 1929 (anno lxxx, vol. III), pp. 412-22: 673-74.
^Politici e moralisti del Seicento (Strada, Zuccolo, Settala, Accet­to, Brignote, Sale, Malvezzi), a cura di B. Croce e S. Caramella, Laterza, Bari 1930: 701.
Politique (La) du Vatican, avec un préface de Leon Daudet et un épi-logue de Charles Maurras, Ver­sailles 1928: DQ, a (xix).
*Pression (La) italienne, in «Cor-respondant», 25 luglio 1927: 183-184.
Prima (La) seduta pubblica dell'Ac­cademia d'Italia, in «L'Italia let­teraria», 15 giugno 1930 (anno n, n. 24): .570.
Primate and Labour Party, in «The Manchester Guardian Weekly», 30 ottobre 1931 (vol. 25, n. 18):
923. Procès (Le) du parti industriel de
Moscou, Espionnage, sabotage, complot; résumé sténographique des débats devant le tribunal su­prème de l'U.R.S.S. 25 novem­bre - 8 décembre 1930. Préface de Pierre Dominique, Imprimerle centrale, Paris 1931: DQ, 2 (XXIV), 7 (VII).
Processo politico e condanna del­l'Abate Gioberti nell'anno 1833, III, in «La Civiltà Cattolica», 4 agosto 1928 (anno lxxix, vol. Ili), pp. 206-19: 413, 2071.
* Profili di Santi (a cura e con prefa­zione di D. Giuliotti), Casa Ed. «Rinascimento del Libro», Firen­ze 1930: 662, 2333.
P. Roothan (II) e il La Mennais, in
«La Civiltà Cattolica», 3 agosto
1929 (anno lxxx, vol. Ili), pp.
221-28: 667.
Protestantesimo (II) degli Stati Uni­ti e l'Evangelizzazione protestante nell'America latina, in «La Civil­tà Cattolica», 18 ottobre 1930 (anno lxxxi, vol. IV), pp. 136-
143: 834. Protestantesimo (II) negli Stati
Uniti e nell'America latina, in
«La Civiltà Cattolica», i° marzo
1930 (anno lxxxi, vol. I), pp.
401-14; 15 marzo 1930 (anno
lxxxi, vol. I), pp. 493-501; 5
aprile 1930 (anno lxxxi, vol. II),
pp. 32-42: 271.
P. Saverio (II) Bettinelli e l'abbate Vincenzo Gioberti, in «La Civil­tà Cattolica», 2 marzo 1929 (an­no lxxx, vol. I), pp. 408-21 e 16 marzo 1929 (anno lxxx, vol. I), pp. 504-12: 598-99.
Questione (La) delle scuole infanti­li e dell'abate Aporti secondo nuovi documenti, in «La Civiltà Cattolica», 4 agosto 1928 (anno lxxix, vol. Ili), pp. 219-32: 544.
radius, I classici del popolo. Gue-rino detto il Meschino, in «Cor­riere della Sera», 7 gennaio 1932: 844.
*Ragguaglio (II) dell'attività cultu­rale e letteraria dei cattolici in Italia. 1932, Edizione del «Rag­guaglio», Firenze 1932: 979.
«Rassegna della stampa». Rapini e la città e Fuoco sotto la cenere, in «La Fiera letteraria», 15 gennaio 1928 (anno iv, n. 3): 82-83, 2150-2151.
«Rassegna della stampa». Cr ernie ux e Bellona, in «La Fiera lettera­ria», 15 gennaio 1928 (anno iv, n, 3): 81, 2236.
«Rassegna della stampa». Arte cat­tolica, in «La Fiera letteraria», 15 gennaio 1928 (anno iv, n, 3): 80, 2206.
«Rassegna della stampa». L'occi­dente e il demiurgo, in «La Fie­ra letteraria», 29 luglio 1928 (an­no iv, n. 31): 83.
«Rassegna della stampa». Gli sciti*
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«Rassegna della stampa». Verità sull'americanismo, in «L'Italia letteraria», 19 maggio 1929 (an­no 1, n. 7): 91.
«Rassegna della stampa». Pensieri male indorati, in «L'Italia lette­raria», 23 giugno 1929 (anno 1, n. 12): 508, 1499.
«Rassegna della stampa». Ferrago­sto, in «L'Italia letteraria», 24 agosto 1930 (anno 11, n. 34): 377, 2239.
«Rassegna della stampa». I tre Mo­schettieri, in «L'Italia lettera­ria», 9 novembre 1930 (anno 11, n. 45): 706, 2132.
«Rassegna della stampa». Sul Cro­ce, in «L'Italia letteraria», 20 marzo 1932 (anno iv, n. 12): 1338.
«Rassegna della stampa». Credere in poche cose, in «L'Italia lette­raria», 29 maggio 1932 (anno via, n. 22): 1251-52.
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Recensione a Cola 0 Ritratto del­l'Italiano di MARIO PUCCINI, in
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Saggio (Un) di Giuseppe Bottai su Verga politico, in «L'Italia lette­raria», 13 ottobre 1929 (anno 1, n. 28): 680.
7
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3I20
INDICE DELLE OPERE CITATE NEI QUADERNI



IV.
[IV.
]
DIZIONARI, ENCICLOPEDIE, REPERTORI
[DIZIONARI, ENCICLOPEDIE, REPERTORI
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Teatro (II) moderno e la sua crisi, in «La Civiltà Cattolica», 17 di­cembre 1932 (anno lxxxiii, vol. IV), pp. 563-74: 1672.
Tramonto (II) del marxismo, in «La Civiltà Cattolica», 5 ottobre 1929 (anno lxxx, vol. IV), pp. 36-45 e 16 novembre 1929 (anno lxxx, vol. IV), pp. 320-29: 421, 474, 1502, 1504-505.
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2., Recensione a La Carboneria in Italia di pellegrino nicolli, in «Il Marzocco», 25 ottobre 1931 (anno xxxvi, n. 43): 1996-97.
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T
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«Ambrosiano», Milano: 716, 717,
.1333-
-*I5 agosto 1930: 377, 2239,
-*8 marzo 1932: 1097.
*«America», Washington: 842.
«Amico (L') delle famiglie», Geno­va: 414, 727, 728.
«Amore (L') illustrato»: 2231,
*«Annali della Facoltà di Lettere e filosofia della R. Università di Ca­gliari», Cagliari 1930-31: 1153 >
1973.
*«Annali dell'Istruzione media»,
Roma 1930: 529. «Annali dell'Italia cattolica», a cu­ra della giunta centrale dell'Azio­ne Cattolica Italiana, Soc. Ed. «Vita e Pensiero», Milano 1926: 940, 941, 2260.
- *ed. «Pro Familia». Milano
1930: 909.
*«Annali ài Economia», Milano, Università Bocconi, vol. IV, 1928: 735, 985, 1038, 1575.
*«Annuario italiano del Rotary», 1927-28: 543.
*«Annuario Pontificio»: 602,
909. «Antologia», Firenze: 821-22, 913,
1188, 2009. *«Archiginnasio (L')»f Bologna
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*«Archivio storico italiano», Firen­ze, vol. XLIII, pp. 257-331: 391,
2074. *«Archivio storico per le province
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*«Archivio storico siciliano», Paler­mo: 50, 2027.
«Archivio Triennale delle cose d'I­talia», Capolago, poi Chieri: 309,
-- *(vol. I, Tip. Elvetica, Capolago
1850): 99, 2061. «Arduo», Bologna: 349, 2273. *«Arte e Vita», giugno 1920: 93,
2332.
«Asino (L')», Roma: 68, 315, 2270.
*«Assalto (L')», Bologna: 83, 2151.
*«Atti della R. Accademia di Scien­ze morali e politiche di Napoli», Napoli, vol. XLVIII: 498.
«Augustea», Roma: 721.
«Avanti! (L')», Milano-Torino-Ro­ma: 108, 109, 124, 246, }66,
2153, 2154-*«Avenir (L')», Paris, io ottobre
1930: 462-63, 1593-95. *«Avvenire (L*) d'Italia», Bologna,
gennaio 1928: 80, 2206. *«Az Est», Praha: 182. «Azione (L*)», Cesena (organo della
Lega democratica cristiana): 69. «Azione (L')», Milano («Rassegna
liberale e nazionale»): 48, 1353,
2023, 2229.
3144
INDICE DEI PERIODICI CITATI NEI QUADERNI
INDICE DEI PERIODICI CITATI NEI QUADERNI
3145

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*«Berlin Bòrsen Zeitung», Berlin: 183.
*«Berliner Allgemeine Zeitung», Berlin: 182.
*«Berliner Borsen-Courier», Berlin: 183.
*«Berliner Illustrierte Nachtausga-
be», Berlin: 182. *«Berliner Lokal-Anzeiger», Berlin:
182, 183. *«Berliner Morgenzeitung», Berlin:
182.
*«Berliner Tageblatt», Berlin: 182, 183.
*«Berliner Volkszeitung», Berlin:
182. *«Berliner Zeitung am Mittag»,
Berlin: 182. *«Bollettino dell'Istituto nazionale
del dramma antico», Siracusa
1930: ^20.
*«Bollettino storico lucchese», Luc­ca: ^67.
«Bollettino storico subalpino», To­rino: 314, 2220.
*«Bollettino ufficiale del Comitato nazionale industriali e commer­cianti per le Missioni Cattoliche», Roma: 909.
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*«Bullettino Storico Pistoiese», Pi­stoia 1931: 939-40.
*«Bund (Der)», Berna: 394.
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«Charivari (Le)», Paris: 7.5, 164^, 2270.
*«Chinese (The) Social and Politi­cai Review»: 1001.
*«Chronique Sociale de France», Paris, dicembre 1926: 97, 1649-1650.
«Civiltà (La) Cattolica», Roma: io, jj/f 165, 337, 4*3, 4I4-I5, 4i6, $41, 546, 553> 639-40, 667, 1021,
1114, 1159, 1180, 1218, 1297,
1461, 1678, 1711, 1786, 1998,
2000, 20,57, 2071, 2088, 2091,
2092, 2098, 2101, 2203, 2208,
-18 ottobre 1902 (anno lui, vol. Vili): ^2, 2031.
-7 luglio 1928 (anno lxxix, vol. II): 41J5.
-21 luglio 1928 (anno lxxix, vol. II): 415, 540> 541» 543, 2090.
-4 agosto 1928 (anno lxxix, vol. Ili): 413, 544, .545, 2071.
-i° settembre 1928 (anno lxxix, vol. Ili): ,547.
-1^ settembre 1928 (anno lxxix, vol. Ili): 549, 931.
-6 ottobre 1928 (anno lxxix, vol. IV): J72.
-3 novembre 1928 (anno lxxix, vol. V): 5$ot 2092, 2094.
-i° dicembre 1928 (anno lxxix, vol. VI): j554, 155>
-1.5 dicembre 1928 (anno lxxix, vol. IV): 555.
-.5 gennaio 1929 (anno lxxx, vol. I): 590, 59i.
-19 gennaio 1929 (anno lxxx, vol. I): 592.
-2 febbraio 1929 (anno lxxx, vol. I): 592.
-16 febbraio 1929 (anno lxxx, vol. I): 263, 593.
-2 marzo 1929 (anno lxxx, vol. I):
596-97, 598.
-16 marzo 1929 (anno lxxx, vol. I): 263, 398.
-6 aprile 1929 (anno lxxx, vol. II): 18, 599, 606, 2199.
-4 maggio e 18 maggio 1929 (anno lxxx, vol. II): 282, 640.
-18 maggio 1929 (anno lxxx, vol. II): 604.
-i° giugno 1929 (anno lxxx} vol. II): 454, 6oj, 1492.
-6 luglio 1929 (anno lxxx, vol. Ili): 268.
-20 luglio 1929 (anno lxxx, vol. Ili): 268-69, 663, 664-65, 663-66.
-3 agosto 1929 (anno lxxx, vol. Ili): 663, 667.
-17 agosto 1929 (anno lxxx, vol. Ili): 668f 66$} 2333-34.
-7 settembre 1929 (anno lxxx, vol. Ili): 269-70, 474, 671, 673, 1504, 2100.
21 settembre 1929 (anno lxxx, vol. Ili): 270, 668. 5 ottobre 1929 (anno lxxx, vol. IV) e 16 novembre 1929 (anno lxxx, vol. IV): 421, 474t 1502,
1504.
7 dicembre 1929 (anno lxxx, vol.
IV): 270.
21 dicembre 1929 (anno lxxx,
vol. IV): 271, 674.
4 gennaio 1930 (anno lxxxi, vol.
I): 701, 702.
18 gennaio 1930 (anno lxxxi,
vol. I): 702.
i° febbraio 1930 (anno lxxxi, vol. I): 703, 704. i° marzo 1930 (anno lxxxi, vol. I): 271.
15 marzo 1930 (anno lxxxi, vol.
I): 271-72.
3 aprile 1930 (anno lxxxi, vol.
II): 271, 705.
19 aprile 1930 (anno lxxxi, vol.
II): 823.
7 giugno 1930 (anno lxxxi, vol.
II): 823.
3 luglio 1930 (anno lxxxi, vol.
Ili): 824.
19 luglio 1930 (anno lxxxi, vol.
Ili): 827.
luglio-agosto 1930: 908.
2 agosto 1930 (anno lxxxi, vol.
Ili): 828-29, 925.
16 agosto 1930 (anno lxxxi, vol.
Ili): 1049* 1370.
20 settembre 1930 (anno lxxxi,
vol. Ili): 831-32, 911.
4 ottobre 1930 (anno lxxxi, vol.
IV): 832-33, 925.
18 ottobre 1930 (anno lxxxi, vol.
IV): 834.
i° novembre 1930 (anno lxxxi,
vol. IV): 834.
ij novembre 1930 (anno lxxxi,
vol. IV): J055, 1460.
6 dicembre 1930 (anno lxxxi,
vol. IV): 832, 836.
20 dicembre 1930 (anno lxxxi,
vol. IV): 837.
3 gennaio 1931 (anno lxxxii, vol.
I): 834.
7 novembre 1931 (anno lxxxii,
vol. IV): 918, 919.
19 dicembre 1931 (anno lxxxii,
vol. IV): 842.

-2 gennaio 1932 (anno lxxxiii, vol. I): 946.
-3 marzo 1932 (anno lxxxiii, vol. I): 1071, 1389.
-7 maggio, 18 giugno, 16 luglio, 6 agosto 1932 (anno lxxxiii, voli. II e III): 1208.
-20 agosto 1932 (anno lxxxiii,
vol. III): 531. -19 novembre 1932 (anno lxxxiii,
vol. IV): 1191, 1887. -17 dicembre 1932 (anno lxxxiii, vol. IV): 1672.
-6 maggio 1933 (anno lxxxiv, vol. II): 1798.
-20 maggio 1933 (anno lxxxiv, vol. II): 1811, 1812.
-2 settembre 1933 (anno lxxxiv, vol. Ili): 1920, 1921, 1922.
-16 settembre 1933 (anno lxxxiv, vol. Ili): 1922.
-18 novembre 1933 (anno lxxxiv, vol. IV): 1922.
-4 agosto 1934 (anno lxxxv, vol. Ili): 2246.
-*i863 (anno xiv): y]6.
-,*i9o8 (anno lix, vol. IV): 663.
-*i9i4 (anno lxv, vol. Ili): 823.
- *5 dicembre 1934 (anno lxv, vol.
IV): 531.
- *i927 (anno Lxxvin, vol. IV):
553, 2098.
*«Civiltà Moderna», Firenze, anno in, n. y. 909.
«Coenobium», Lugano: 14, 1894.
«Conferenze e Prolusioni», Roma, i° gennaio 1916 (anno IX, n. 1): 2322.
«Conquista (La) dello Stato», Ro­ma: 2203.
«Conscientia», Roma: 318.
«Correspondant», Paris: 184.
-*io gennaio 1927: 174.
-*2^ luglio 1927: 183-84. «Corriere (II)», Torino, 6, 8 e 13
luglio 1926: 343. «Corriere (II) dei Piccoli», Milano:
113. «Corriere della Sera», Milano: 25,
37, 48, 104, 105, 109, 182, 223,
363, 707, 753, 940, 941, 1031, 1124, 1896, 1939, 2023, 2040, 212^, 2203, 2261-62, 2273, 2274, 2328.
3146
INDICE DEI PERIODICI CITATI NEI QUADERNI
INDICE DEI PERIODICI CITATI NEI QUADERNI
3147




«««
«
[«««
«


]-6 aprile 191.5: 25, 2328.
-15 aprile 1926: 52,
-24 luglio 1927: 173.
-15 ottobre 1931: 276.
-16 ottobre 1931: 277.
-17 novembre 1931: 818.
-2 dicembre 1931: 827, 907.
-6 dicembre 1931: 909.
-24 dicembre 1931: 927.
-7 gennaio 1932: 843, 844.
-8 gennaio 1932: 845.
-9 gennaio 1932: 936, ^163, 196,5.
-io gennaio 1932: 973.
-26 gennaio 1932: 948.
-7 febbraio 1932: 959.
-12 febbraio 1932: 973. -18 febbraio 1932: 969.
-20 febbraio 1932: 973.
-8 marzo 1932; 985.
-io marzo 1932: 999.
-15 marzo 1932: 993, 994.
-16 marzo 1932: 996.
-22 marzo 1932: 964-65, 1001,
1.563.
-23 marzo 1932: 964-65, 1001, 1563.
-25 marzo 1932: 1002, 1003.
-7 aprile 1932: 1013.
-io aprile 1932: 1016.
-15 aprile 1932: 1026.
-24 aprile 1932: 1085, 1839.
-26 aprile 1932: 1037.
-12 maggio 1932: 1106, 1629.

-20 maggio 1932: 1109-10,1610-11. -21 maggio 1932: 1160, 1998.
-i° giugno 1932: 1117.
-14 maggio 1934: 2054-55.
-3 settembre 1934: 2072.
-26 settembre 1934: 2076.
-*28 novembre 1926: 159.
-*22 giugno 1928: 543.

«

]Corriere (II) d'Italia», Roma: 322, 415.
n e 14 luglio 1926: 545.
*8 luglio 1926: 828. Corriere (II) Padano», Ferrara:
124, 2154.
Crepuscolo», Milano: 784. Cri de Paris», Paris: 75. Criterion», Ivrea: 1115. Critica (La)», Napoli: 22, 25, 26,
33> 308, 780, 984, 1208, 1211,
I2i5> 1233, 1239, 1318, 1352, 1802, 2263, 2271, 2326. 20 novembre 1925 (anno xxni, fase. VI): i8t 2200.
- 20 settembre 1926 (anno XXIV,
fase. V): 1241.
- 20 gennaio 1927 (anno xxv, fase.
I) - 20 maggio 1930 (anno xxvin,
fase. Ili): 1214, 1242, 1294.
- 20 luglio 1928 (armo xxvi, fase.
IV): 36, 2039.
-20 settembre 1928 (anno xxvi, fase. V): 436,
-20 novembre 1928 (anno xxvi, fase. VI): 42i> 1502.
-20 gennaio 1929 (anno xxvn, fase. I): 1079, 1415.
-20 gennaio 1929 (anno xxvn, fase. I) - 20 novembre 1933 (anno xxxi, fase. VI): 1123, 2212.
-20 maggio 1929 (anno xxvn, fase. Ili): 508, 1499.
-20 luglio 1929 (anno xxvn, fase. IV): 43, 2015,
-20 settembre 1929 (anno xxvn, fase. V): 238.
-20 novembre 1929 (anno xxvn, fase. VI): 421, 1502.
-20 gennaio 1930 (anno xxvin, fase. I): 300, 1371.
-20 marzo 1930 (anno xxvin, fase. II): 632.
-20 novembre 1930 (anno xxvin, fase. VI): 688, 695, 1240.
-20 gennaio 1931 (anno xxix, fase. I): 754> 809, 1277.
-20 marzo 1931 (anno xxix, fase.
II): 775-
-20 marzo 1931 - 20 settembre 1931 (anno xxix, fase. II-V): 1682.
-20 settembre 1931 (anno xxix, fase. V): 1681.
-20 gennaio 1932 (anno xxx, fase. I): 1010.
-20 marzo 1932 (anno xxx, fase. II): 1086, 1274.
-20 maggio 1932 (anno xxx, fase. HI): 532.
-20 luglio 1932 (anno xxx, fase. IV): 1170, 1305, 1463, 1982.
-20 gennaio 1933 (anno xxxi, fase.
I): 1783.
-20 marzo 1933 (anno xxxi, fase. II): 1790, 1800.
-20 luglio 1933 (anno xxxi, fase. IV): 1929, 1931.
-20 maggio 1935 (anno xxxiii, fase. Ili): 1210.
- *20 marzo 1903 (anno 1, fase. Il):
1260.
- *i922 (anno XX): .529.
«Critica fascista», Roma: 379,
1006, 1253, 1777, 1791, 2147.
- 15 gennaio 1930 (anno VIII, n. 2):
724.
- 15 febbraio 1930 (anno VIII, n.
4): 725.
- i° agosto 1930 (anno VIII, n. 1.5):
241, 342, 343> 2113-14, 2116.
-15 luglio 1931 (anno IX, n. 14): 803.
-15 dicembre 1931 (anno IX, n. 24): 938.
-i° maggio 1932 (anno x, n. 9): 1260.
-15 maggio 1932 (anno x, n. io):
1249.
-15 agosto 1932 (anno x, n. 16): 1140, 1624.
-i° gennaio 1933 (anno xi, n. 1): 1692.
-i° febbraio 1933 (anno xi, n. 3): 1340, 1700, 1883.
-i° maggio 1933 (anno xi, n. 9): 1777, 1786, 1787, 1810, 1814.
-15 settembre 1933 (anno xi, n. 18): 1923.
«Critica (La) politica», Roma: 124,
2*5}. «Critica Sociale», Milano: 312, 321,
827, 871, 1373, 1927, 2240.
- i° febbraio 1894 (armo iv, n. 3):
1805.
-16 novembre 1899 (anno VIII, n. 19); i° dicembre 1899 (anno Vili, n. 20): 52, 2030.
- *i6 novembre 1894 (anno iv, n.
22): 870.
«Critique (La) Sociale», ed. Riviè­re, Paris, marzo 1931 (anno 1, n. 1): 891, 1279.
*«Croix (La)», Paris, 15-16 agosto
1929: 672, 2102. «Cultura (La)», Roma-Milano: 717,
1332, 1387.
-febbraio 1931 (anno x, fase. II): 780, 1685, 1882, 2133.
-agosto e settembre 1931 (anno x, fase. Vili e IX): 996.
-gennaio-marzo 1932 (anno xi, fase. I): 1333.
-aprile-giugno 1932 (anno xi, fase. II): 1332, 1983.

-ottobre-dicembre 1932 (anno xi, fase. IV), 1711, 1816, 2128.
-ottobre-dicembre 1933 (anno xn, fase. IV), 1617.
-aprile 1935 (anno xiv, fase. IV): 2350.
«Davide (II)», Torino (Rassegna
d'arte e di filosofia): 90, 545. «Débats», Paris: 104.
- *3 gennaio 1913: 449, 1497.
«19», Milano 1927: 768.
*«Deutsche Allgemeine Zeitung»,
Berlin: 183. *«Deutsche Tageszeitung», Berlin:
183. *«Deutsche Zeitung», Berlin: 183. «Diritto (II) ecclesiastico e Rassegna
di diritto matrimoniale», Milano,
marzo-aprile 1929 (anno xl, nn.
3-4): 76-77.
«Domenica (La) del Corriere», Mi­lano: 13-14, 113, 182, 375, 376, 727, 2124-25.
«Domenica dell'Agricoltore»: 727.
*«Ecclesiastical Review», Philadel-
phia: 831. «Economia», Roma, febbraio 1931
(anno IX, vol. VII, n. 2): 880.
- marzo 1931 (anno IX, vol. VII,
n. 3): 792, 890, 1279.
«Economist», London, i° novem­bre 1930 (supplemento dedicato al primo piano quinquennale so­vietico): 893.
*«Economista (L') d'Italia», 1910: 230.
«Educazione fascista», Roma, lu­glio 1932 (anno x): 1173, 1696, 1969.
-agosto 1932 (anno x): 1447.
-dicembre 1932 (anno x): 1692.
-febbraio 1933 (anno xi, fase. II): 1804.
-marzo 1933 (anno xi, fase. Ili): 1819, 1820.
-marzo 1933 - novembre 1933 (an­no xi, fase. III-XI): 1784.
-*novembre 1928: 88, 1651,
*«Educazione nazionale», Firenze, marzo 1933: 1921.
«Educazione (La) Politica», Mila­no (1898-1902: direttore Arcan­gelo Ghisleri): 1746.


[
]3i48
INDICE DEI PERIODICI CITATI NEI QUADERNI
INDICE DEI PERIODICI CITATI NEI QUADERNI
3149

«Educazione (L') politica», Roma
(192^-26): 1746. «Epoca (L')», Roma, 1922: 115,
1819. *«Esame (L')», Milano: 380, 381,
2240, 2241. *«Espero» (rivista di giovani:
1933): 1736-37; *«Europe», Paris 1928 (numero
unico su Tolstoj): 621.
- *i^ ottobre 1931 sgg.: 1031,
1369.
«Fanfulla della Domenica», Roma: 727.
«Fantasio», Paris: 75, 2270,
*«Farfalla (La)» (fondata da Ange­lo Sommaruga), Cagliari, poi Mi­lano: 822, 823.
*«Fede e Ragione», Firenze: 340
549, 673, 931, 2091, 2092.
«Fiera (La) letteraria», Milano (poi «L'Italia letteraria»): 9.5-96, 373 381, 664, 679, 2238.
-15 gennaio 1928 (anno iv, n. 3 80, 81, 82-83, 2i^o-,5i, 2206 2236.
-29 gennaio 1928 (anno IV, n. 3 722, 864.
-i° aprile 1928 (anno iv, n. 14
79. #
- 3 giugno 1928 (anno IV, n. 23
294.
-17 giugno 1928 (anno IV, n. 25 293, 2206, 2228.
-i° luglio 1928 (anno IV, n. 27 67^.
-22 luglio 1928 (anno iv, n. 30
19.
- 29 luglio 1928 (anno iv, n. 31
83.
- 26 agosto 1928 (anno iv, n. 32
297, 2279.
- 9 settembre 1928 (anno iv, n.
37): 679.
- 23 settembre 1928 (anno iv, n.
39: numero commemorativo per la morte di I. Svevo): 380-81, 2240.
-28 ottobre 1928 (anno iv, n. 44): 86, 2113.
-4 novembre 1928 (anno iv, n. 45): 86, 1631.
-22 novembre 1928 (anno iv, n. 48): 86.

-2 dicembre 1928 -17 febbraio 1929: 675-77.
-9 dicembre 1928 (anno iv, n. 50): 676.
-16 dicembre 1928 (anno iv, n. 51): 88, 20^9.
-30 dicembre 1928 (anno iv, n. 52): 89y 2311.
-27 gennaio 1929 (anno v, n. 4): 293, 2226.
-24 febbraio 1929 (anno v, n. 8): 90.
-3 marzo 1929 (anno v, n. 9): 29, 2203.
«Figaro», Paris: 553, 1897.
- *I9 luglio 1919: 284.
*«Financial Statements», London:
«Folla (La)», Milano: 1658, 1659, 1880, 1881.
«Foro (II) Italiano», Roma: 791.
*«Frankfurter Zeitung», Frank­furt am Main: 183.
«Frontespizio», Firenze: 2230.
«Frusta letteraria», Venezia 1763-176^: 73, 2270.
*«Gaceta (La) literarìa», Madrid:
679-*«Gartenlaube (Die)», Berlin: 183.
*«Gazeta Pofska», Warszawa, feb­braio 1933: 1761.
«Gazzetta del Popolo», Torino: 104, 108, 124, 718, 722, 727, 987,
2154.
-16 maggio 1917: 21, 2325.
-i° gennaio 1918: 21, 2325.
*«Gazzetta dell'Emilia», Bologna: 428, 1852.
«Gazzetta (La) dello sport», Mila­no: 113.
*«Gazzetta di Mantova», Mantova, 29 novembre 1883: 427, 18.51.
- *io dicembre 1883: 428, 18^2.
«Gazzetta (La) di Torino», Torino:
124, 2154.
*«Gazzetta Ufficiale del Regno d'I­talia», Roma: 227.
«Gente nostra», Roma, 13 dicembre 1931 (anno in, n. ^o): 915>
«Gerarchia», Milano: 898, 1004.
- ottobre 1927 (anno vii, n. io):
899.
- ottobre 1928 (anno VIII, n. io):
899.
- febbraio 1929 (anno IX, n. 2):
899-
-giugno 1930 (anno x, n, 6): 335.
-ottobre 1931 (anno xi, n. io) 908.
-dicembre 1931 (anno xi, n. 12)
957-
- marzo 1932 (anno xn, n. 3)
1022.
-aprile 1933 (anno xni, n. 4) 1807.
-luglio 1933 (anno xin, n. 7) 1830, 1832.
-agosto 1933 (anno XIII, n. 8) 1918.
*«Germania», Berlin: 183.
«Giornale critico della filosofia ita­liana», Firenze: 1370.
«Giornale degli economisti e An­nali di economia», Milano, gen­naio 1931 (anno xlv, n. 1): 779.
«Giornale d'Italia», Roma: 104, 508, 540, 725, 1207, 1352, 2091.
- *gennaio 1915 (numero unico a
beneficio della Croce Rossa): 429,
1853.
- *gennaio 1928: 81-82, 2236-37.
«Giornale d'Italia agricolo», Ro­ma: 727.
«Giornale di Politica e di letteratu­ra», Livorno: 804.
«Giornalino (II) della Domenica»; Firenze: 381, 2241.
«Gioventù fascista», Roma, 25 ot­tobre 1931 (anno I, n. 32): 808.
- *24 maggio 1932: 1160, 1998.
«Giustizia (La)», Reggio Emilia:
108. *«Glossa Perenne», Bologna 1929: 824.
-*I929 (anno I, fase. II): 93, 2209.
-^febbraio 1929: 823.
-*marzo 1929: 256-^7.
«Grido (II) del popolo», Torino: 106.
- 19 ottobre 1918: 1683.
*«Guida dell'educatore», Firenze, n. 2, febbraio 1836: .544, 822,
*«Hanno versene j Kurier», Hanno­ver: 183.
*«Hibbert (The) Journal», London, ottobre 1917: 820.
«Idea (L') Nazionale», Roma: 90, 124, 708, 21^4.
«Illustrazione del popolo», Torino:
727, 2125. *«Illustrazione Toscana», Firenze,
settembre 1931: 939-
- *gennaio 1932: 1146-47, 2282-83.
*«Irpinia», Avellino, luglio 1931:
931-32. «Israel», Firenze, poi Roma: 393-*«Italia (L')», Napoli, 22 dicembre
1864 (anno li, n. 351): 97*• «Italia (L')», Milano: 2199. «Italia (L'j che scrive», Roma: 26,
416, 1146.
-febbraio 1928 (anno xi, n. 2): 392, 2068.
-aprile 1928 (anno xi, n. 4): 393.
-maggio 1928 (anno xi, n. ,5):
394-
- giugno 1928 (anno xi, n. 6): 445,
1371.
-agosto 1928 (anno XI, n. 8): 1602.
-settembre 1928 (anno xi, n. 9) 251-^2.
-gennaio 1929 (anno xn, n. 1)
395.
- febbraio 1929 (anno xn, n. 2)
2^2, 1686.
- maggio 1929 (anno xn, n. .5)
253.
- giugno 1929 (anno xn, n. 6): io,
14, 397, 2203, 2244.
-settembre 1929 (anno xn, n. 9): 446, 1^02.
-ottobre 1929 (anno xn, n. io):
399, 400.
- marzo 1932 (anno xv, n. 3): 1009,
1023, 1025.
«Italia (L') letteraria», Roma (già «La Fiera letteraria»): 95-96, 405, 427, 677, 717, 1006, 1669, 1737, 1777, 2189.
-1929: 677, 712.
-14 aprile 1929 (anno 1, n. 5)'. 296, 2178.

-19 maggio 1929 (anno 1, n. 7): 9*>
-2 giugno 1929 (anno 1, n. 9): 316,
9 giugno 1929 -13 ottobre 1929 (anno 1, nn. 10-28): 229, 314,
313, 2218.
16 giugno 1929 (anno 1, n. 11):
314, 2221.
23 giugno 1929 (anno 1, n. 12): 8, 315, 508, 1499, 2200, 2223. 30 giugno 1929 (anno I, n. 13): 299, 2218.


[
]3i^o
INDICE DEI PERIODICI CITATI NEI QUADERNI
INDICE DEI PERIODICI CITATI NEI QUADERNI
3151

2i luglio 1929 (anno 1, n. 16):
92, 2229.
4 agosto 1929 (anno 1, n. 18):
11 agosto 1929 (anno 1, n. 19): 421, 1502.
18 agosto 1929 (anno 1, n. 20):
93-
13 ottobre 1929 (anno I, n. 28):
680.
20 ottobre 1929 (anno 1, n. 29):
23, 2298.
24 novembre 1929 (anno 1, n.
34): 7x6.
15 dicembre 1929 (anno 1, n. 37):
469, 470, 633, 662, 1323, 2333,
dicembre 1929 (anno 1, n. 38): 291, 292.
febbraio 1930 (anno 11, n. 8):
677.
16 marzo 1930 (anno n, n. 11):
.515-16.
23 marzo 1930 (anno n, n. 12):
833, 1078, 1296, 1414.
6 aprile 1930 (anno 11, n. 14): 426, 2189.
18 maggio 1930 (anno n, n. 20): .514.
15 giugno 1930 (anno 11, n. 24):
570.
22 giugno 1930 (anno 11, n. 2^): 712, 2231.
22 giugno e io agosto 1930 (anno
11, nn. 2.5, 32): 343, 2116.
24 agosto 1930 (anno 11, n. 34):
377-78> 406, 2239, 2247, 2275.
9 novembre 1930 (anno 11, n. 45): 706, 2132.
16 novembre. 1930 (anno 11, n.
46): 705.
23 novembre 1930 (anno n, n.
47): 860.
9 agosto 1931 (anno ili, n. 32): 804.
27 dicembre 1931 (anno in, n,
32): 942.
3 gennaio 1932 (anno iv, n. 1):
1102, 2210.
20 marzo 1932 (anno iv, n. 12):
1338.
io aprile 1932 (anno IV, n. 15):
1097, 1098.
8 maggio 1932 (anno iv, n. 19):
1126, 2215.
22 maggio 1932 (anno iv, n. 21):
1126.

-29 maggio 1932 (anno iv, n, 22): 12.51-^2.
-11 settembre 1932 (anno iv, n. 37): 1696.
-16 ottobre 1932 (anno iv, n. 42): 1696.
-30 ottobre 1932 (anno iv, n. 44): 1672.
-13 novembre 1932 (anno iv, n. 46): 1791.
-4 dicembre 1932 (anno IV, n. 49): 1672-73, 1692.
-i° gennaio 1933 (anno IX, n. 1: la testata del settimanale riprende la numerazione delle annate della «Fiera letteraria»): 168.5.
-22 gennaio 1933 (anno IX, n. 4) 17.81.
-19 febbraio 1933 (anno IX, n. 8) 1788.
-26 marzo 1933 (anno IX, n. 13)
1/95.
- 9 oprile 1933 (anno IX, n. 1^)
1771. -21 maggio - 28 maggio - 4 giu­gno - 11 giugno 1933 (anno IX, nn. 2i, 22, 23, 24): 1828, 1935.
-27 agosto 1933 (anno IX, n. 35) 1917.
-4 febbraio 1934 (anno x, n. 3) 2189.
-7 luglio 1934 (anno x, n. 27)
22^4, 2233.
«Italia Nostra», Roma: 716, 780, 782.
«Italia (L*) reale», Torino: 1x7,
2057. *«Italia (L*) vivente» (rivista di
giovani: 1933): 1736. «Italiano (L')», Roma: 705, 2229,
*«Jahrbuch des freien deutschen Hochstifts», Frankfurt am Main 1928: 1073.
*«Journal des Débats», Paris: 610,
- *luglio 1928: 997.
*«Journée (La) industrielle», Paris:
^3-
«Kampf (Der)», Wien («Sozialde-mokratische Monatsschrift»), di­cembre 1914 (nn. n-12): 893,
1683. *«Kòlnische Volkszeitung», Kòln: 183.
*«Kòlnische Zeitung», Kòln: 183. *«Koralle (Die)», Berlin: 182.
«Lacerba», Firenze: 75> J26, 570, 790, 1670, 2109, 2216, 2270.
-i° giugno 1913 (anno 1, n. 11): 69, 2205.
-15 giugno 1914 (anno n, n. 12): 401, 1121, 2196.
*«Lachen Links», Berlin: 183. «Lavoratore (II)», Trieste: 124,
2154. «Lavoro (II)», Genova: 1033,
1103, 2114-15, 2211.
-i° ottobre 1925: 318.
-*ottobre 1928: 86, 2113.
-*8 settembre 1929: 95.
*«Lavoro (II) d'Italia», Roma:
294-*«Lavoro (II) fascista», Roma:
1777, 2248.
-* 19 febbraio 1929: 90.
-*23 agosto 1929: 94.
- *i9 febbraio 1932: 1026.
*«Leipziger Neueste Nachrichten»,
Leipzig: 183. «Leonardo», Firenze, direttore Gio­vanni Papini (Gian Falco): 309,
338, 570, 1509. «Leonardo» (Rassegna mensile del­la coltura italiana pubblicata sot­to gli auspici della fondazione Leonardo), Firenze-Roma, diret­tore Luigi Russo: 26, 2263.
- 20 febbraio 1926 (anno 11, n. 2):
35i. ,
- 20 gennaio 1927 (anno in, n. 1):
788.
- 20 febbraio 1927 (anno in, n. 2):
769, 787.
- 20 marzo 1927 (anno ni, n. 3):
788.
- 20 maggio 1927 (anno in, n. 5):
776.
- 20 agosto 1927 (anno in, n. 8):
526, 776.
- 20 gennaio 1928 (anno IV, n. 1):
880.
- 20 novembre - dicembre 1929 (an­
no v, nn. 11-12): 421, 1502.
«Leonardo» (Rassegna bibliografi­ca diretta da Federico Gentile), Treves, Milano-Roma (poi Sanso­ni, Firenze): 1740-41.
- agosto 1930 (anno I, n. 8):
401.

-marzo 1931 (anno il, n. 3): 780, 2134.
-febbraio 1932 (anno ni, n. 2): 988.
-marzo 1932 (anno in, n. 3): 1072.
-marzo 1933 (anno IV, n. 3): 1783,
1788, 179^.
-marzo 1934 (anno v, n. 3): 1944. *«Lettura (La)», Milano: 182, 374.
-aprile 1910: 213.
«Libri (I) del giorno», Milano, ot­tobre 1928 (anno xi, n. io): 735.
- gennaio 1929 (anno xn, n. 1):
739.
- febbraio 1929 (anno xn, n. 2):
739*
- giugno 1929 (anno xn, n. 6):
11. *«Liguria del Popolo», Genova:
340, 2091. *«Literarische (Die) Welt», Berlin:
679-
*«Magdeburgische Zeitung», Mag-deburg: 183.
*«Magyar Szemle», Budapest, di­cembre 1932: 1707.
«Manchester (The) Guardian Week-ly»: 1840, 2263.
- 30 ottobre 1931 (vol. xxv, n. 18):
923. *«Marzocco (II)», 1917: 685, 2248. «Marzocco (II)», Firenze: 2272.
- 21 novembre, 3 dicembre, 19
dicembre 1926 (anno xxxi, nn.
47, 49, 5i), 16 gennaio, 6 febbra­
io, 20 febbraio, 6 marzo, 13 marzo
1927 (anno xxxn, nn. 3, 6, 8, io,
11): 1008, 1575-
- 3 aprile 1927 (amu) xxxn, n. 14):
2^7.
- 15 maggio 1927 (anno xxxn, n.
20): 364.
- 12 giugno 1927 (anno xxxn, n.
24): 564.
- 2 ottobre 1927 (anno xxxn, n.
40): 45*> 1437.
- 23 ottobre 1927 (anno xxxn, n.
43): 562.
-dicembre 1927: 784.
-19 febbraio 1928 (anno xxxni, n. 8): 404, 2127.
-29 aprile 1928 (anno xxxin, n. 18): 711.
-13 maggio 1928 (anno xxxin, n. 20): 711.
1
3152
INDICE DEI PERIODICI CITATI NEI QUADERNI
i
INDICE DEI PERIODICI CITATI NEI QUADERNI
3153

? 20 maggio 1928 (anno xxxm, n. 21): 711.
-9 settembre 1928 (anno xxxm, n. 37): 404, 2246.
-30 settembre 1928 (anno xxxm, n. 40): 255, 633.
11 novembre 1928 (anno xxxm, n. 46): 402, 2244. • 16 dicembre 1928 (anno xxxm, n. 51): 568. * febbraio 1929 (anno xxxiv, n.
5): 564, 565.
24 febbraio 1929 (anno xxxiv, n.
8): 561.
3 marzo 1929 (anno xxxiv, n. 9):
678.
io marzo 1929 (anno xxxiv, n.
io): 256.
14 aprile 1929 (anno xxxiv, n.
15): .520, 678.
luglio 1929 (anno xxxiv, n. 29): 255.
settembre, 13 ottobre, 20 ot­tobre 1929 (anno xxxiv, nn. 38, 41, 42): 724.
3 novembre 1929 (anno xxxiv,
n. 44): 402.
17 novembre 1929 (anno xxxiv,
n. 46): 575, 2123.
24 novembre 1929 (anno xxxiv,
n. 47): 50, 2027.
i° dicembre 1929 (anno xxxiv,
n. 48): 102, 2055-56.
2 febbraio 1930 (anno xxxv, n.
5): 681, 2337.
2 marzo 1930 (anno xxxv, n. 9):
130.
6 aprile 1930 (anno xxxv, n. 14):
683,2076. -
11 maggio 1930 (anno xxxv, n.
19): 374* 2238.
6 luglio 1930 (anno xxxv, n. 27):
35*-
13 luglio 1930 (anno xxxv, n.
38): 520, 683, 2248.
26 luglio 1931 (anno xxxvi, n.
30): 931.
13 settembre 1931 (anno xxxvi,
n. 37): 1183, 1185, 2110.
4 ottobre 1931 (anno xxxvi, n.
40): 939, 940.
25 ottobre 1931 (anno xxxvi, n.
43): 1102, 1156, 1996.
i° novembre 1931 (anno xxxvi, n.
44): 230, 1701.

-15 novembre 1931 (anno xxxvi, n. 46): 949.
-31 gennaio 1932 (anno xxxvn, n. 5): 1146, 2282.
-7 febbraio 1932 (anno xxxvn, n. 6): 1187.
-21 febbraio 1932 (anno xxxvn, n. 8): 1165, 2002.
-6 marzo 1932 (anno xxxvir, n. io): 532, 1149.
-17 aprile 1932 (anno xxxvir, n. 16): 533, ii^o.
-29 maggio 1932 (anno xxxvn, n. 22): 333, 1118, 1847.
-18 settembre 1932 (anno xxxvn, nn. 30-38): 1792,
-*I9I7 (anno xxn): 685, 2248.
-*i926 (anno xxxi, n. 11): 687, 2078.
-*z6 settembre 1926 (anno xxxi, n. 39): 568.
«Mattino (II)», Napoli: 46-47, 104, 2020-21.
-6-7 settembre 1923: 46, 2020.
-21-22 gennaio 1925: 46, 2020.
-7 marzo 1930: 515.
*«Mattino (II) illustrato», Milano:
373* 376t 2124, 2125.
*«Mente et Malleo», Organo uffi­ciale dell'istituto «M. Fossati» pubblicato a cura dell'Associazio­ne Nazionale Esperti nell'Ordi­namento della Produzione, Tori­no, anno 1, n. 1, io aprile 1929: 253.
«Mercure de France», Paris, i° maggio 1928 (anno xxxix, n. 717), tome CCIII: 227, 230.
- *i° febbraio 1931: 782, 1933,
2135.
«Messaggero (II)», Roma: 104.
«Minerva», Torino: 2273.
*«Miscellanea di storia ecclesiasti­ca», Roma: 540, 541, 2091.
*«Miscellanea storica della Valdel-sa», Castelfiorentino 1931: 949.
«Misteri (I)» (settimanale popolare cattolico): 1667.
«Momento (II)», Torino: 1670.
- *giugno 1928: 79, 2206.
«Monarchia (La)», Milano: 824,
1911. *«Monde», Paris: 1820. «Mondo (II)», Roma: 104, 705,
819. *«Morgenpost», Berlin: 182.
*«Moto (II)», Imola: 428, 1852.
*«Mouvement (Le)», Paris, aprile 1924: 2092.
*«Mouvement Socialiste», 16 ago­sto e 15 settembre 1907: 5*3* 1498.
- *aprile 1908: 394.
*«Munchner Neueste Nachrichten»,
Munchen: 183.
*«Nakanune»: 180. «Nazione (La)», Firenze: 104. *«Neue freie Presse», Wien: 182. *«Neue Preussische Zeitung», Ber­lin: 183. «Neue Zeit», Stuttgart: 310, 1509.
- *i899 (n. 46): 1213, 1242.
*«New York Herald Tribune»,
New York, (1932): 970.
*«Nineteenth Century», London, novembre 1930: 714-15,
*«Notes critiques de science socia­le», Paris, marzo 1900 (anno 1, n.
5): 1314. «Nouvelle Revue Francaise», Pa­ris: 1820.
-*782t 2134.
-*marzo 1928: 79. «Nouvelles (Les) Littéraires», Paris:
663, 679, 709-10, 1333.
-12 ottobre 1929 (anno VIII, n. 365): 283.
-2 novembre 1929 (anno VIII, n. 368): 284.
-19 luglio 1930 (anno IX, n. 405):
57i.
-luglio - agosto 1930: 820.
-27 settembre 1930 (anno IX, n. 415): 1146.
-4 ottobre 1930 (anno IX, n. 416):
1934.
- i° novembre 1930 (anno IX, n.
420): 709.
- giugno - agosto 1931 (anno x, nn.
454-63): 895, Ji8s, 2110.
-i° agosto 1931 (anno x, n. 459) 801.
-8 agosto 1931 (anno x, n. 460) 1697.
-17 ottobre 1931 (anno x, n. 470) 1046, 1398.
-31 ottobre 1931 (anno x, n. 472) 838.
-14 novembre 1931 (anno x, n. 474): 910.
«'900», Roma: 126, 2216.
«Nuova Antologia», Roma: 103, 189-90, 210, 214, 218, 349, 403* 635, 660, 725, "54, 1208, 1976,
2273. -16 novembre 1909 (anno xliv,
fase. 910): 21, 2324.
-16 marzo 1914 (anno il, fase. 1014): 21.
-16 aprile 1927 (anno lxii, fase. 1322): 145, 160, 161.
-i° maggio 1927 (anno lxii, fase. 1323): 165, 166.
-16 maggio 1927 (anno lxii, fase. 1324): 166, 173, 960.
-i° giugno 1927 (anno lxii, fase. 1325): 145, 173, 960.
-16 giugno 1927 (anno lxii, fase.
1326): 159, 173, 960.
- i° luglio 1927 (anno lxii, fase
1327): 190, 191.
- 16 luglio 1927 (anno lxii, fase.
1328): 192.
- i° agosto 1927 (anno lxii, fase.
1329): 194. -16 agosto 1927 (anno lxii, fase.
1330): ip6, 1954. -, i° settembre 1927 (anno lxii,
fase. 1331): 304.
-16 settembre 1927 (anno lxii, fase. 1332): 198, 200, 305.
-i° ottobre 1927 (anno lxii, fase. 1333): 203, 204.
-i° novembre 1927 (anno lxii,
fase. 133^): 305, 577-
- i° dicembre 1927 (anno lxii,
fase. 1337): 207.
-16 dicembre 1927 (anno lxii, fase. 1338): 210.
-i° gennaio 1928 (anno lxiii, fase. 1339): 210, 379.
-16 gennaio 1928 (anno lxiii, fase.
1340): 379-
- i° febbraio 1928 (anno lxiii, fase.
1341): 381, 2240, 2241.
-16 febbraio 1928 (anno lxiii, fase. 1342): 242, 382.
-i° marzo 1928 (anno lxiii, fase.
1343): 213.
- 16 marzo 1928 (anno lxiii, fase.
1344): 214, 346> 44i> 1465, 2233.
-i° aprile 1928 (anno lxiii, fase. 1345): 214, 346, 347y 2181.
-16 aprile 1928 (anno lxiii, fase. 1346): 215, 216, 218.
-i° maggio 1928 (anno lxiii, fase.

26
*+*
3J54
INDICE DEI PERIODICI CITATI NEI QUADERNI
INDICE DEI PERIODICI CITATI NEI QUADERNI
3*55

1347): 220, 349, 352, .578, 655,
16 maggio 1928 (anno lxiii, fase. 1348): 220, 353.
i° giugno 1928 (anno lxiii, fase. 1349): 221.
16 giugno 1928 (anno lxiii, fase. 13,50): 224, 359, 360, 364, 2064, 2065.
i° luglio 1928 (anno lxiii, fase. 1351): 224, 363, 2274. 16 luglio 1928 (anno lxiii, fase. 1352): 224, 225, 364, 365, 368.
i° agosto 1928 (anno lxiii, fase. 1353): 36, 243, 382, 2038, 2293. i° agosto -16 settembre 1928 (an­no lxiii, fase. 13.53-56): 96, 381. 16 agosto 1928 (anno lxiii, fase.
1354): 243» 383.
i° settembre 1928 (anno lxiii,
fase. 1355): 243.
16 settembre 1928 (anno lxiii,
fase. 1356): 244.
i° ottobre 1928 (anno lxiii, fase.
1357): 244, 245, 246.
16 ottobre 1928 (anno lxiii, fase.
1358): 244, 388, 2241.
i° novembre 1928 (anno lxiii,
fase. 1359): 248, 249, 250.
16 novembre 1928 (anno lxiii,
fase. 1360): 250, 251, 389.
i° dicembre 1928 (anno lxiii,
fase. 1361): 447, M94, 1507.
16 dicembre 1928 (anno lxiii,
fase. 1362): 251, 391, 2074.
i° gennaio 1929 (anno lxiv, fase.
1363): 258.
16 febbraio 1929 (anno lxiv, fase.
1366): 259.
i° marzo 1929 (anno lxiv, fase.
1367): 44, 259, 262, 407, 412,
2016, 2070.
16 marzo 1929 (anno lxiv, fase.
1368): 574.
i° aprile 1929 (anno lxiv, fase.
1369): 575, 576, 578, 1613.
16 aprile 1929 (anno lxiv, fase.
1370): 576, 578, 1613.
i° maggio 1929 (anno lxiv, fase.
1371): 578.
16 maggio 1929 (anno lxiv, fase.
1372): 462, 579> 1593»
i° giugno 1929 (anno lxiv, fase.
1373): 579-
16 giugno 1929 (anno lxiv, fase.
1374): 13, 263, 584, 585, 587, 606.
-i° luglio 1929 (anno lxiv, fase. 1375): 263, 608, 610, 611.
-16 luglio 1929 (anno lxiv, fase. 1376): 612, 613, 614, 616.
-i° agosto 1929 (anno lxiv, fase. 1377): 618, 620, 621, 623.
-16 agosto 1929 (anno lxiv, fase. 1378): 266, 625, 626, 627.
-i° settembre 1929 (anno lxiv, fase. 1379): 627, 628.
-16 settembre 1929 (anno lxiv, fase. 1380): 628, 629, 630, 631.
-i° ottobre 1929 (anno lxiv, fase. 1381): 629, 631, 632.
-16 ottobre 1929 (anno lxiv, fase. 1382): 628, 629, 633, 635.
-i° novembre 1929 (anno lxiv, fase. 1383): 636, 637, 638.
-16 novembre 1929 (anno lxiv, fase. 1384): 636, 638, 640.
-i° dicembre 1929 (anno lxiv, fase. 1385): 268, 654.
-16 dicembre 1929 (anno lxiv, fase. 1386): 469, 470, 654, 656, 1323.
-i° gennaio 1930 (anno lxv, fase. 1387): 719.
-16 gennaio 1930 (anno lxv, fase. 1388): 272, 721, 724.
-i° febbraio 1930 (anno lxv, fase.
1389): 725.
-16 febbraio 1930 (anno lxv, fase. 1390): 274, 725, 726.
-16 marzo 1930 (anno lxv, fase.
1392): 275, 729.
-i° aprile 1930 (anno lxv, fase. 1393): 900, 901.
-i° maggio 1930 (anno lxv, fase.
1395): 901.
-16 maggio 1930 (anno lxv, fase. 1396): 902.
-i° giugno 1930 (anno lxv, fase. 1397): 902.
-16 giugno 1930 (anno lxv, fase. 1398): 276, 903.
-i° luglio 1930 (anno lxv, fase. 1399): 276, 902, 903, 904.
-16 luglio 1930 (anno lxv, fase. 1400): 276.
-i° agosto 1930 (anno lxv, fase. 1401): 348, 2291.
-16 agosto 1930 (anno lxv, fase. 1402): 805, 1242.
- i° settembre 1930 (anno lxv,
fase. 1403): 276, 805, 806.

i° ottobre 1930 (anno lxv, fase.
1405): 276, 806.
16 ottobre 1930 (anno lxv, fase.
1406): 277.
i° novembre 1930 (anno lxv, fase.
1407): 277, 811.
16 novembre 1930 (anno lxv,
fase. 1408): 812.
16 dicembre 1930 (anno lxv, fase.
1410): 813.
16 febbraio 1931 (anno lxvi, fase.
1414): 814.
i° aprile 1931 (anno lxvi, fase.
1417): 819, 820.
i° maggio 1931 (anno lxvi, fase.
1419): 821.
i° giugno 1931 (anno lxvi, fase.
1421): i<>47> 1399.
16 giugno 1931 (anno lxvi, fase.
1422): 822.
i° novembre 1931 (anno lxvi,
fase. 1431): 1048, 1452.
16 febbraio 1932 (anno lxvii,
fase. 1438): 991.
i° marzo 1932 (anno lxvii, fase.
1439): 999, 1000, 1002, 1083,
1219.
i° aprile 1932 (anno lxvii, fase.
1441): 1083, 1219.
16 agosto 1932 (anno lxvii, fase.
1450): 1172, 1968.
i° gennaio 1933 (anno lxviii,
fase. 1459): 1692.
16 febbraio 1933 (anno lxviii,
fase. 1462): 1816.
16 marzo 1933 (anno lxviii, fase.
1464Ì: 1766.
16 maggio 1933 (anno lxviii,
fase. 1468): 1819.
i° giugno 1933 (anno lxviii, fase.
1469): 1819.
16 luglio 1933 (anno lxviii, fase.
1472): 1834.
i° agosto 1933 (anno lxviii, fase.
1473): 1908.
16 agosto 1933 (anno lxviii, fase.
1474): 1916.
i° settembre 1933 (anno lxviii,
fase. 1475): 1920.
16 settembre 1933 (anno lxviii,
fase. 1476): 1924.
16 dicembre 1933 (anno lxviii,
fase. 1482): 1942.
i° gennaio 1934 (anno lxix, fase.
1483): 1941, 2186.

-16 gennaio 1934 (anno lxix, fase. 1484): 1942.
-i° agosto 1934 (anno lxix, fase. 1497): 2291.
-16 settembre 1934 (anno lxix, fase. 1500): 2347.
-i° febbraio 1935 (anno lxx, fase. 1509): 2078.
-*i867: 243.
-* febbraio 1876: 160.
-*gennaìo 1877: 1207.
-^gennaio 1882 - aprile 1926: 608.
-*gennaio 1883: 160.
-^febbraio 1883: 160.
-*maggio 1883: 160.
-*aprile 1886: 160.
-*ottobre 1888: 160.
-*dicembre 1888: 160.
-^'dicembre 1889 - gennaio 1890: 160.
-*novembre 1892: 160.
-*i° gennaio 1897: 1000, 1154, 1976.
-*i6 agosto 1897: 609.
-*i° febbraio 1898: 609.

-*i6 aprile 1898: 609. t *i6 maggio 1898: 609.
-*i6 maggio 1899: 160.
-*i6 aprile 1907: 1098, 1900.
-*i° novembre 1908: 160.
-*i° gennaio 1912: 609.
-*i6 giugno 1918: 413, 2071.
-*i° luglio 1919: 160.
-*i° marzo 1922: 160.
-*i6 maggio 1925: 145. «Nuova (La) Italia», Firenze, 20
gennaio 1930 (anno 1, n. 1): 299, 424, 653, 2219.
- 20 giugno 1930 (anno 1, n. 6)
519.
- 20 agosto 1930 (anno 1, n. 8)
3^.
- 20 ottobre 1930 (anno I, n. io)
. 679, S15, 1240,1291.
- 20 gennaio 1931 (anno 11, n. 1):
749.
- 20 marzo 1931 (anno 11, n. 3)
1697.
- 20 novembre 1931 (anno 11, n. 11
955, 957,t 1324.
- 20 gennaio 1932 (anno in, n. 1)
981.
-20 maggio 1932 (anno in, n. 5) 1122, 2198.
-20 gennaio 1933 (anno iv, n. 7) 1780.


[
]


[

]


[

]31^6
INDICE DEI PERIODICI CITATI NEI QUADERNI
INDICE DEI PERIODICI CITATI NEI QUADERNI
3157

-20 aprile 1933 (anno iv, n. 4): 1800.
-20 dicembre 1934 (anno v, n. 12): 1210.
-20 gennaio 1935 (anno vi, n. 1): 1210.
«Nuova Rivista Storica», Milano: 1154, 197.5, 2263.
-gennaio-febbraio 1928 (anno xn, fase. I): iny 20.52.
-settembre-dicembre 1928 (anno xii, fase, V-VI) e gennaio-febbra­io 1929 (anno xni, fase. I): 436, 505, 1215, 1240, 1849.
-settembre-dicembre 1928 (anno xn, fase. V); gennaio-febbraio
1929 (anno XIII, fase. I); maggio-
agosto 1929 (anno XIII, fase. III-
IV); settembre-ottobre 1929 (an­
no XIII, fase. V); novembre-di­
cembre 1929 (anno XIII, fase. VI);
gennaio-aprile 1930 (anno xiv,
fase. I-II): 22, 811, 1848, 2326.
- maggio-agosto 1929 (anno XIII,
fase. III-IV) e gennaio-aprile
1930 (anno xiv, fase, I-II): 512,
1373.
-novembre-dicembre 1930 (anno xiv, fase. VI): 760.
-maggio-agosto 1931 (anno xv, fase. III-IV); settembre-dicem­bre 1931 (anno xv, fase. V-VI): 1079, 1133, 1368, 1973.
-maggio-giugno 1932 (anno XVI, fase. II-III): 1318.
-gennaio-aprile 1933 (anno xvn, fase. I-II): 1834.
-maggio-agosto 1933 (anno xvn, fase. III-IV);. 1831.
-gennaio-febbraio 1935 (anno xix, fase. I): 1210.
*«Nuovi Problemi di politica, sto­ria ed economia», Ferrara:
2155;
«Nuovi Studi di diritto, economia e politica», Roma: 119, 494, 495,
693, 754, 755, 1251, 1355, 1371, 1867, 1868, 2147, 2155.
- gennaio 1928 (vol. I, fase. II):
1279.
-marzo 1928 (vol. I, fase. III): 72.
-settembre-ottobre 1929 (vol. II, fase. V): 199, 238, 339.
-novembre 1927, gennaio 1928, settembre 1928, gennaio-febbraio
1929 (vol. I, fase. I, II e VI; vol. II, fase. I): 446, 1602.
-settembre-ottobre 1929 (vol. II, fase. V): 7^4.
-gennaio-febbraio 1930 (vol. Ili, fase. I): 498, 1865.
-settembre-ottobre 1930 (vol. II, fase. V): 468, 692, 693, 12.58, 1278, 1469.
-novembre-dicembre 1931 (vol. IV, fase. IV): 1086.
~ maggio-agosto, settembre-ottobre, novembre-dicembre 1931 (vol. IV, fase. III-IV, V, VI); genna­io-febbraio, giugno-ottobre 1932 (vol. V, fase. I, III-V): 1086,
1389.
- giugno-ottobre 1932 (vol. V, fase.
IIMV-V): 1928.
«Observer», London : 777. «Ordine (L') Nuovo», Torino
(1919-20): 124, 310, $14, 727,
1509, 1551, 2154.
- 19 luglio 1919 (anno 1, n. io):
1296.
*«Oriente Moderno», Roma, agosto 1928: 247.
*«Orto (L/)» (rivista di giovani:
1933): 1736. «Osservatore», Venezia (1761-62):
67, 75, 2270. «Osservatore (L') romano», Roma:
$42, $96.
-settembre-ottobre 1927: 192.
-*i7 novembre 1928: 555.
-*n-i2 marzo 1929: 606.
*«Ottobre» (rivista di giovani: 1933): 1736, 1737.
«Paese (II)», Torino: 124, 21^4.
«Paese (II)», Roma: 104, 105.
«Paese (II)» (quotidiano del mo­vimento autonomistico sardo): 2022.
«Palvese (II)», Trieste, 20-21, 2323.
«Patria (La)», Bologna: 48, 13.53, 2023.
«Pègaso», Firenze, marzo 1929 (an­no 1, n. 3): 18, 599, 2199.
-luglio 1930 (anno n, n. 7): 694.
-agosto 1930 (anno n, n. 8): 343,
696, 697> 701, 713, 2116, 2130, 22,50.
- settembre 1930 (anno il, n. 9):
699> 700, 1504, 22JJ3.

- ottobre 1930 (anno n, n. io):
. 735, 736.
- ottobre e dicembre 1930 (anno n,
nn. io e 12): 811.
- novembre 1930 (anno n, n. 11):
737.
-marzo 1931 (anno ni, n. 3): 899.
-giugno-dicembre 1931 (anno in, nn. 6-12): 840.
-agosto 1931 (anno ni, n. 8): 895.
-settembre 1931 (anno ni, n. 9):
897.
- ottobre 1931 (anno ni, n. io):
807.
- maggio 1932 (anno iv, n. 5):
1109, 2211.
-giugno 1933 (anno v, n. 6): 1818.
-*gennaio 1929 (anno I, n. 1): 90.
-*maggio 1929 (anno 1, n. 5): 91, 2152.
*«Peking (The) Leader», Pechino:
1001. «Perseveranza (La)», Milano: 2$,
223, 813, 1684, 2328.
- 13 aprile, 6 maggio, 8 maggio
1917: 49, 223, 2025.
«Picconiere (II)»: 2021. «Politecnico», Milano (1839-44 e
1859*68: direttore C. Cattaneo):
309, 2272. «Politica», Roma: 26, 33, 218,
308, 780, 782, 1207, 1213, 1353,
2263, 2271. *«Pologne littéraire», Warszawa:
102, 2055-56. «Popolo (II) d'Italia», Milano: 91,
312, 1006, 1373.
- 14 aprile e 16 aprile 1926: 312,
1373.
- settembre-ottobre 1927: 192.
- 17 febbraio 1929: ^98.
«Popolo (II) romano», Roma: 37,
2041. *«Preussische Jahrbucher», Berlin,
gennaio 1927: 769. «Problemi (I) del Lavoro», Milano:
1033, 1103, 2155, 2211.
-i° giugno 1929 (anno in, n. 6): 421, i^o2.
-i° novembre 1930, i° dicembre 1930 (anno iv, nn. 11-12); i° gen­naio 1931, i° febbraio 1931, i° marzo 1931, i° aprile 1931 (an­no v, nn. 1, 2, 3, 4): 873.
-i° febbraio 1932 (anno IV, n. 2): 982.
*«Problemi Siciliani», Palermo:
982. «Propaganda» : 215, 577.
«Quadrivio», Roma, 6 agosto 1933
(anno 1, n. 1): 2185. *«Quarta (La) Roma», Roma, 30
aprile 1930: 515. *«Querschnitt (Der)», Berlin: 182. «Quindicinale (II)», Milano: 380,
2240.
*«Raccoglitore Ligure», Genova: 1788.
«Rassegna contemporanea», Roma, gennaio 1910 (anno ni, fase. I): 20, 462, 1440, i5?3, 2322.
«Rassegna Internazionale», Roma:
30, 2204.
*«Rassegna Nazionale», Roma, gen­naio 1932 (anno liv, serie III, vol. XVI): 116$, 2002.
«Rassegna Settimanale», Roma: 1154, 1976.
«Rassegna settimanale della stampa estera», Roma: 338, 2273.
r 21 ottobre 1930 (anno v, fase.
42): 463, 1593.
- 9 dicembre 1930 (anno v, fase.
49): 714.
- 3-10 gennaio 1933 (anno VIII,
fase. 1-2): 1707. *«Rassegna storica del Risorgimen­to», Roma, 1927, fase. 1: 576.
- * apri le-settembre 1931: 1102.
«Realtà», Roma: 542.
«Resto (II) del Carlino», Bologna:
31, 69, 104, 107, 223, 405, 1006,
130,5, 2085.
- 4 dicembre 1916: 344, 2118.
-22 aprile, 4 maggio e 7 maggio 1917: 49, 221, 223, 2025.
-*27 giugno 1929: 299, 314, 2218, 2221.
-*23 ottobre 1929: 293.
- *i6 marzo 1932: 995.
*«Revue d'histoire des religions»,
Paris: 837.
*«Revue de métaphysique et de mo­rale», Paris, tomo XXIII, 1916, n. y. 1318.
«Revue des deux mondes», Paris: 103, 1943.
-15 novembre 1930: 796.
-15 febbraio 1931: 814.
-*i6i.
3158
INDICE DEI PERIODICI CITATI NEI QUADERNI
INDICE DEI PERIODICI CITATI NEI QUADERNI
3*59

-*i° gennaio 1893: 1005.
-*i$ maggio e i° giugno 1927: 229.
-*ottobre 1929: 283.
-*i° dicembre 1929 (anno ic): 256.
-*i5 maggio 1932: 1x80-8j, 2001.
- *I5 dicembre 1932: 1688, 1882.
*«Revue Hebdomadaire», Paris,
marzo 1927: 175.
«Revue internationale des sociétés secrètes», Paris: 331, 671, 2095, 2101.
«Revue Universelle», Paris: 63,
1645. *«Ricerche religiose», Roma: 341, 2091.
- luglio 1928: 340, 2091.
«Riforma (La) Sociale», Torino:
25, 69, 863, 1289, 1715, 1716, 1717» 1803, 2328.
-marzo-aprile 1918 (anno xxv, fase, 3-4); 70, 2142.
-luglio-agosto 1918 (anno xxv, fase. 7-8): 24,1069.
-gennaio-febbraio 1926 (anno xxxin, fase. 1-2): 7J, 743, 2144.
-maggio-giugno 1929 (anno xxxvi, fase. 5-6): 9, 1256.
-maggio-giugno 1929, luglio-ago­sto 1929 (anno xxxvi, fase. 3-6, 7-8): 72, 2147.
-settembre-ottobre 1929 (anno xxxvi, fase. 9-10): 21, 123, 863, 1289, 2153, 2324.
-novembre-dicembre 1929 (anno xxxvi, fase. 11-12): 300, 1371.
-novembre-dicembre 1930 (anno xxxvn, n. 6): 754, 864, 1076, 1256, 1289.
-gennaio-febbraio 1931, (anno xxxvin, n. 1): 871.
-maggio-giugno 1931 (anno xxxvin, n. 3): 800.
-settembre-ottobre 1931 (anno xxxvin, n. 5): 1257.
-gennaio-febbraio 1932 (anno xxxix, n. 1): 1077.
-marzo-aprile 1932 (anno xxxix, n. 2): 1038, 1263.
-maggio-giugno 1932 (anno xxxix, n. 3): 1144, 1176, 1277, 1991.
-luglio-agosto 1932 (anno xxxix, n. 4): 1179, 199.5.
-settembre-ottobre 1932 (anno xxxix. n. 5): 1662. 2*2i.

-gennaio-febbraio 1933 (anno xl, n. 1): 1347.
-marzo-aprile 1933 (anno xl, n. 2): 1802.
- *i894 (anno 1, nn. XI-XII): 327.
*«Rinnovamento (II)», Milano:
364.
*«Risorgimento italiano», Roma, gennaio-marzo 1928: 960.
*«Rivista bolognese», Bologna, maggio 1868: 1067,1472.
*«Rivista delle Colonie italiane», Roma, maggio 1929 (anno in, n. 5): 76.
«Rivista delle Nazioni Latine», Fi­renze: 106.
*«Rivista di diritto pubblico e del­la Pubblica Amministrazione in Italia», Roma, febbraio 1928 (se­rie II, anno XX, fase. II) e feb­braio 1929 (serie II, anno xxi, fase. II): 76.
«Rivista d'Italia», Roma, poi Mila­no: 349, 2273.
-15 gennaio 1927 (anno xxx, fase. I): 97, 99, 100, 1649, 2061.
- 15 marzo 1927 (anno xxx, fase.
Ili): 175, 178.
-15 giugno 1927 (anno xxx, fase. VI): 189, 1953.
-15 luglio 1927 (anno xxx, fase. VII): 183, 184, 186.
-15 luglio e 15 agosto 1927 (an­no xxx, fase. VII-VIII): 300, 1372.
-*giugno 19r4: 100, 2060.
- *ip novembre 1924: 526.
*«Rivista di letture», Milano:
595-«Rivista di politica economica», Roma, 28 febbraio 1930 (anno XX, fase. II): 130, 2160.
-28 febbraio 1930 (anno XX, fase. III): 507.
-29 febbraio, 31 marzo, 31 maggio, 31 luglio-31 agosto 1930 (anno XX, fase. II-III, V, VII-VIII):
274.. -31 dicembre 1930 (anno XX, fase.
XII): 753.
- gennaio 1931 (anno xxi, fase. I):
*«Rivista internazionale di filosofia del diritto», Roma, novembre 1929: 292.
*«Rivista internazionale di scienze

sociali e discipline ausiliarie», Roma (anno 1, 1893): 1927.
- ^gennaio 1903: (anno xi): 1927.
*«Rivista militare italiana», Torino
(anno 1, 18,56): 1012-13. «Rivista popolare di Politica, Lette­re e Scienze Sociali», Roma: 47, 2022.
- *i5 novembre 1909 (anno xv):
2324.
*«Rivista storica italiana», Roma, nuova serie, VII, 1928: 6,54,
«Rivoluzione (La) liberale», Tori­no: 812, 1207, 1353.
«Roma», Napoli: 104.
*«Roma fascista», Roma, 18 otto­bre 1931: 947, 1306.
«Romanzo (II) mensile», Milano:
374, 375, 2124-25. *«Rome», settimanale di lingua
francese, Roma: 553, 2098-99. «Ronda (La)», Roma: 679, 2228,
- *febbraio 1922: 332, 2097.
*«Rotary (II)», Milano: 542,594.
*«Rotary (The) Wheel», London:
594 *
«Sabaudo (II)», Torino: 1911.
- *(anno 1, 1924): 824.
*«Saggiatore (II)», Tivoli: 1736, 1812-13, 1814.
-*marzo-dicembre 1932 (anno ni, nn. i-io): 1249, 1297, 1414.
-*febbraio 1933: 1786, 1787.
- *aprile 1933: 1814.
«Schlesische Zeitung», Breslau:
183. «Scientia», Bologna: 509,2272.
- *maggio 1916: 238.
«Scienza (La) per tutti», Milano:
*«Scure (La)», Piacenza: 515. «Secolo (II)», Milano: 104, 343, 941, 967, 2115, 2125, 2261-

«Secolo Illustrato», Milano, n giu­gno 1932: 1124. - i° ottobre 1932: 1189. «Selvaggio (II)», Firenze: 1251,
- *i° maggio 1932 (anno IX, n. 3): 1252.
«Seme (II)» («Propaganda sociali­sta quindicinale per i contadini»), Terni, poi Roma 1901-14: 68, 2270.
*«Sicilia (La)», Catania, i° novem­bre 1907: 680.
«Sole (II)», Milano: 113, 1890.
«Soziaiistische Akademiker», Ber­lin 1895: 1072, 1418, 1428,
1445. «Spectator (The)» (fondato da R.
Steele e J. Addison nel 17n),
London: 2270.
*«Spectator», London, 3 novembre 1928: 88, 1651.
*«Spettacolo (Lo) Italiano», Mila­no, settembre 1930: 1795.
«Stampa (La)», Torino: 31, 48, 104, 107, 109, 115, 182, 261, 716, 717, 718, 722, 990, 1006, 1167, 1207, 1352, 1353, 2006, 2023, 2085, 2115, 2158.
-10-11 settembre 1925: 422, 1857.
-*luglio 1928: 83.
-*22 ottobre 1930: 706, 2132.
-*4 maggio 1929: pi, 2151-52. *«Stirpe (La)», Roma, agosto 1928:
599. *«Studi Danteschi», Firenze, vol.
Vili: 529.
-*vol. XII: 527.
-*vol. XV: 529.
-*vol. XVI: 529.
*«Studi Verghiani», Palermo: 680. *«Sunday Times», London: 777.
*«Tag», Berlin: 183.
*«Taglierie Rundschau», Berlin:
183. *«Telegraaf», Amsterdam: 182. «Telegrafo (II)», Livorno (edizione
per la Corsica): 804. «Tempo (II)», Roma: 31, 107, 727,
2085.
- io marzo 1918: 21, 2325.
«Temps», Paris: 104, 663.
*«Tevere (II)», Roma: 999, 1777. «Times», London: 104, 1939.
- (supplemento letterario): 728.
«Times Weekly», London: 2263.
«Travaso delle Idee (II)», Roma:
597, 2193. *«31-47», Livorno: 804.
«Tribuna (La)», Roma: 104, 209,
1126, 2215, 2242.
-*i6 febbraio 1928: 542.
-*i929: 90.
-*2i marzo 1929: 605. «Tribuna (La) Illustrata», Roma:
375, 727, 2124.
T
3l60
INDICE DEI PERIODICI CITATI NEI QUADERNI

«Uhu», Berlin: 182.
«Unità (1')», Firenze (direttore G. Salvemini): 22, 25, 26, 36, 48, 106, .570, 790, 982, 1112, 1207, 1353, 1814, 2022, 2023, 2039, 2263, 2326.
-30 dicembre 1911 (anno 1, n. 3): 64.
-6 aprile 1912 (anno 1, n. 17): 1352.
-26 settembre 1913 (anno 11, n.
39): 339-
-1915: 246.
-29 novembre 1917 (anno vi, n.
48): 47> 927, 2021.
*«Unità Cattolica», Torino, poi Fi­renze: 596.
«Under dem Banner des Marxi-smus», Berlin, gennaio 1926 (an­no 1, n. 3): 74, 870, 2330.
«Vela latina», Napoli: 785.
*«Ventuno (II)» (rivista di giova­ni, 1933): 1736.
«Vessillo Israelitico», Casale Mon­ferrato, poi Cuneo: 393.
«Via Vittorio Veneto», Roma: ^97*
«Viandante (II)», Milano: 246, 1817.
- 7 novembre 1909 (anno 1, n. 23):
375, 2123.
-novembre 1909 - febbraio 19io: 878.
-2 gennaio 1910 (anno 11, n. 1):
927.
*«Vie (La) Catholique», 6 novem­bre 1926 -13 agosto 1927: 228.
«Vie Ouvnère», Paris (serie I, 1909-14): 867.
*«Vieille France», Paris: $$2, 2097.
«Vita e pensiero», Milano: 1788, 2199.
- Muglio 1928 (numero commemo­
rativo per il 2^° anniversario del­
la morte di Leone XIII): 84.
«Voce (La)», Firenze: 22, 25, 26,
48, 90, 294, Ì09, 338, 426, ,570, 626, 790, 982, 1155, 1214, 1303, 1353, 1509, 1670, 1978, 2022, 2023, 2100, 2109, 2188-89, 2190, 2226, 2263, 2326.
-7 luglio 1910 (anno 11, n. 30): 210.
-8 dicembre e 15 dicembre 19io (anno 11, n. 52 e 53): 246,
-16 marzo 1911 (anno in, n. 11): 48, 66, 2022.
«Voce (La) Repubblicana», Roma:
124, 2154. *«Vòlkischer Beobachter», Miin-
chen: 183.
«Volontà», Roma: 37, 2041. *«Vorwàrts», Berlin, 14 giugno
1929: 7, 1865. *«Vossische Zeitung», Berlin: 182,
183. - *i8 giugno 1929: 8, 1865.
*«Woche (Die)», Berlin: 183.
*«Zeitschrift der Deutschen Mor-genlandischen Gesellschaf t», Leip­zig, lxxvi: 408.
*«Zeitschrift fùr Geopolitik», Ber­lin: 194.
Indice per argomenti


[
]


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]


[

]I numeri tra parentesi indicano testi A e sono seguiti di solito dal corrispondente testo C,
>

Accademie:
- come cimiteri della cultura,
(488) -1539.
- e Università, (135-36) -1891,
(487) -1538.
confronto tra Accademia della Cru­sca e Accademia degli Immorta­li, 401-2.
funzione delle - nello sviluppo della cultura italiana, 847, (487-488) -1538-40.
Orestano e l'Accademia d'Italia,
999. sezioni scientifiche dellAccademia
d'Italia, 1694-95. sull'inizio di attività dell'Accade­mia d'Italia, 570, 636, (697) -
2251,903.
Indicazioni bibliografiche-, sulle -
italiane, 628. Action francai se: -, Azione cattolica e potere indi­retto, 1942.
-e cattolici integrali, 837, (539) -2088-89, (^0-51) - 2094-95, 1710-11.
-e crisi parlamentare del 1925, (63-64) -1646-47.
-e Vaticano, (62-63) -1644-46, (550) - 2092-93, (671)-2100-2101, 2098-99.
attività dell'-, (14-15) -1635-36.
caratteristiche politiche e organiz­zative dell'-, (61-63) - 1642-48.
L. Daudet e lo «stupido secolo xix», 340-41.
rapporti della concezione di Maur-ras con l'economismo ed il sin­dacalismo, 1647.
rapporti tra cattolici integrali e -in un libro di N. Fontaine, (550,552) - 2092-93, 2098.
rassegna della stampa dell'-, 1006.
Indicazioni bibliografiche: sull'- e sul Vaticano, 227-29, 270.
Africa :
Eritrea, 204-5.
Etiopia, 175-79,205.
Marocco, 623.
Tripolitania, 224. agnosticismo, 917:
tesi di O. Bauer sul!'- della social­democrazia, (309) - 1508, 1435. agrari :
- e industriali, 774-75, 1712,
1750-51. offensive degli - contro i contadini
» a proposito dell'enfiteusi, 212. Stefano Jacini, rappresentante de­gli - settentrionali, 179-80. agricoltura:
«angherie» e altri patti accessori in Sicilia e in Toscana, (1098-1099) -1900-901. differenza tra impresa e azienda agricola, 1830. Albania, 76:
albanesi d'Italia a Scutari, 165. leggenda albanese delle «Zane», 270._ . alimentazione:
- del popolo italiano, (71) - 2144,
899. consumo del sale, 275-76.
problema del grano in Italia, 191-
192. Indicazioni bibliografiche: sulla crisi del 1898, 609. almògavari, vedi arditismo e compa­gnie di ventura, ambizione:
grande - e piccole ambizioni, 771-772. America centrale:
-e Stati Uniti d'America, 170-71.
-questione degli intellettuali nel-
r


[
]


[

]


[

]3l64
l'America del Sud e nell'-, (481-482) -1528-29.
latinità e influenza degli Stati Uni­ti nell'- e meridionale, 290. America del Sud:
- e Spagna, 291-92.
Chiesa positivistica come religione laica della piccola borghesia ur­bana, 98.
contrasto tra grandi città costiere e primitivismo dell'interno, 98.
gesuitismo come mezzo di gover­no, 98.
governo di gesuiti nel Paraguay, 673,920,1252,2x77.
latinità e influenza degli Stati Uni­ti nell'America centrale e meri­dionale, 290.
massoneria come ideologia della piccola borghesia urbana, 98.
protestantesimo e pancristianesi-mo, 271.
questione degli intellettuali nell*-e nell'America centrale, (481-482) - 1528-29.
risveglio delle masse aborigene al­la vita politica e nazionale, 98.
sindacalismo anarchico e scienti­smo anticlericale, 98. americanismo (e fordismo), 5, 936:
- e alti salari, (71) - 2145-46, 274-
275> (490) -2166, (493)-*i7i-2172, 799, (883)-i3i2, 2140,
(1143)-2172-73.
-e corporativismo secondo M. Fo-vel, (123-25) - 2153-56.
-e crisi economica, iy^^-^6.
-e il libro del De Man, (72) -2147.
-e legge tendenziale della caduta del saggio di profitto, (882-83) -1312-13,1281-82, 2140.
-e questione sessuale, (72-74) -2147-50, 2140.
-e razionalizzazione della produ­zione e del lavoro, (71-72) -2145-46.
-e retorica dell'azione in una for­mula di Gentile, (91) - 2152.
- e «rivoluzione passiva», 2140.
-, Rotary Club e Massoneria, 543,
2140,2180.
-e trasformazione delle basi ma­teriali della civiltà europea, (296-97) - 2178-80.
-e vita universitaria, 250.
INDICE PER ARGOMENTI
-, industrialismo e rottura del vec­chio nesso psico-fisico del lavoro professionale qualificato, (489-490) - 2164-65.
Babbitt in America e in Europa, 633-35,723.
Babbitt sulle organizzazioni sinda­cali, (441-42) - 1466.
cause della delinquenza organiz­zata in grande stile, 1009-10.
«composizione demografica razio­nale» come assenza di classi as­solutamente parassitarie, (70) -2140-41.
distacco di moralità tra le masse lavoratrici e gli altri strati della popolazione, (490-92) - 2166-69.
fase economico-corporativa degli Stati Uniti, 692,1665.
funzione delle donne nei fenomeni di passività sociale, (492) - 2169.
G. A. Fanelli e la reazione degli intellettuali di provincia all'-, (669-71)-2333-36.
incomprensioni sul capitalismo americano, 274-75.
intervista di Papini a Ford, 876.
introduzione del fordismo in Eu­ropa attraverso la coercizione, 2140-41.
l'America come esempio di omo­geneità sociale nell'uso propa­gandistico dell'-, (347) - 2180-2181.
la civiltà tecnica dell'- in un arti­colo di E. Giovannetti, (91-92) -
2152-53.
M. Maccari e 1'-, (127-28) - 2158.
meccanizzazione del lavoro e ini­ziative educative degli industria­li americani, (492-93) - 2170-71.
nuovo meccanismo di accumula­zione del capitale finanziario e produzione industriale, 2139.
Pirandello e 1-, (296-97) - 2178-2180.
proibizionismo e fordismo, 2139.
proprietà del mestiere e carattere corporativo del sindacato ope­raio americano, (72) - 2146.
razionalizzazione del lavoro e proi­bizionismo in America, (489-491) - 2164-66.
razionalizzazione della composizio­ne demografica europea, (70-72) - 2140-47, 2140.
INDICE PER ARGOMENTI
reazione europea all'-, (70) - 2141,
(296-97) -2178-79.
resistenze all'- in Europa, (347) -2181, 2168.
resistenze in Italia allo sviluppo del fordismo, (72) - 2146-47, (669-71)-2333-36.
sulla forma di - sostenuta dal­l'* Ordine Nuovo», (72) - 2146.
sulla razionalità del metodo Ford,
(1143)- 2172-74. sulle cause dell'-, 2139-40.
tipo di Stato liberale richiesto dal­l'-, (125) - 2157.
«tradizione» dei pionieri e «voca­zione laboriosa» degli america­ni, (491) - 2168.
Trockij e 1'-, (489) - 2164. Amma:
circolare che bloccava le assunzio­ni di meridionali, 64. amnistia:
articolo del sen. Garofalo contro
1'-, 220,653.
analfabetismo:
- e scolarizzazione, 2260.
giustificazioni dell'-, 531.
non esistenza di una lingua comu­ne e incremento della lotta con­tro 1'-, 2343-45. partito politico e lotta contro 1'-, 790-91. anarchia:
- e tradizioni popolari, 777-78.
1*«azione diretta» secondo gli
anarchici, 843.
attentati anarchici come conse­guenza dello sconcerto morale e intellettuale della società fran­cese del '71 fino al dreyfusismo, (7) - 1897.
Confederazione dei tre oppressi e oscillazione tra dispotismo cen­trale e -, 930.
dichiarazione di Etievant, (6) -
1897.
funzione politica indiretta e man­canza di autonomia del movi­mento libertario, 1939-40.
movimenti anarchici e capi cari­smatici, 233-34.
raccolta dei processi dei cosi detti libertari individualisti, (6-7) -1896-97.
sindacalismo anarchico nell'Ame­rica del Sud, 98.
3165
Anschluss, 258. anticlericalismo:
-dei romanzi popolari in Italia, (1669) - 2109.
-di Croce, 1303-5.
anticurialismo degli intellettuali laici, facezie anticlericali e spi­rito religioso nel Rinascimento, 1912.
carattere dell'- massonico, (851-852) - 1292,1295.
contenuto anticlericale della cul­tura liberale democratica nel Ri­sorgimento, 1667-68.
lotta anticlericale dei gesuiti in Spagna, 816-17.
lotta anticlericale e sindacalismo rivoluzionario in Francia,
(119) -1648. ondata anticlericale del 1907, 578. patriottismo, nazionalismo ed -,
1896, 2094. ripresa dell'- in una previsione di
M. Missiroli, 1249, 1414. scientismo anticlericale nell'Ame­rica del Sud, 98. antimachiavellismo, vedi machiavel­lismo, antisemitismo:
- e anticomunismo in uno scritto
di A. Mariani, 203-4.
perché 1'- non esiste in Italia, i8or. antistoricismo:
- secondo Croce, 689, 1315, 1462-
1463.
resistenza all'ondata della nuova «religiosità» antistoricistica, 83-84.
Vedi anche storicismo e storia («Storia e antistoria»), apoliticità:
-dei sindacalisti francesi e del movimento catalano, 329-30.
-del popolo italiano, 1201-2, (1202)-1633, 1663-65, (1670)-2108-10,1754-55, 1940.
«apoliticismo», settarismo e indi­vidualismo, 1755. aporia, 1774. arabi :
Italia e Yemen, 186-88. sull'influsso della cultura araba in Occidente, (533) - 1847. arbitrio:
- e libertà, 1245-46,1720.
T
IH
3l66
coercizione sociale, razionalismo e - individuale, 1724-25. arcadia:
- e strapaese, (126) - 2216.
convenzionale barocco e conven­
zionale arcadico, 1738.
architettura:
- romanica, 644.
caratteri dell- nuova, 406-7.
elemento decorativo ed elemento
funzionale, 1655-56. funzionalismo, «razionalismo» e «razionale» in-, 1655-56,1724-1725.
razionalismo, arte industriale e de­corativismo in -, 1724-25. arditismo:
- e guerra partigiana, 123.
-e volontarismo, (60) - 1640, (1092) -1675-76, (1160) -1998-1999, 1772.
-nella guerra di movimento e nel­la guerra di posizione, 120-21.
Almògavari, compagnie di ventura e -, 256-57.
Apologo del ceppo e delle frasche secche, 68.
arditi e intellettuali, (1092) -1676.
funzione tecnica e funzione politi­co-militare dell'-, 121-22.
impiego degli arditi nelle forme di lotta miste, 123.
impossibilità di combattere 1 - con
1-, 121.
paragone tra arte militare e arte politica, 120-22,122-23.
segno di passività dell'esercito, 120.
Argentina, 291-92, (482) -1529. aristotelismo: autorità di Aristotele, della Bibbia e progresso della scienza, 1421. cattolicesimo e - sull'oggettività ^ del reale, 1419.
rinascita libresca dell'- e del tomi­smo, (98) -1650. armamento: armamenti terrestri e navali, 728. disarmo navale, sottomarini, aero­plani, 638. arte:
-e cattolicesimo, (80-81) - 2206-2208.
- e lotta per una nuova cultura, 798, (1669) - 2109, (426) - 2187-
INDICE PER ARGOMENTI
2188, (1188-89)-2192-93, 1793-
I794\ .
-e politica, (503)-i3i6, 1793-94.
-e popolo, 168587.
-e storia del «nuovo uomo»,
733-34-.
- industriale e - disinteressata,
1725.
«- educatrice» e materialismo sto­rico, 732-33.
articoli della «Civiltà Cattolica» sull'-, 595.
contenuto e forma nell'opera d'-, (426)-2188, 1737-40, 1777-79, 1793-94.
differenze tra 1'- letteraria e le al­tre forme di espressione artisti­ca, (1193-94) - 2193-95.
«fioriture artistiche» e sviluppo economico, 1785.
identità di contenuto e forma in Bukharin e nell'estetica ideali­stica, (1062) - 1417-18.
l'«interessante» nell'-, 586-87.
rispetto del patrimonio artistico nazionale, 564.
sulla macchietta del «sacerdote dell'-», (427). 2190.
Indicazioni bibliografiche: sull'­industriale, 276. arte militare:
- e arte politica, (67) -1650-51,
120-22, 507-8, 810-11, (1108)-
1631-32, (1198*99) -1622-23,
1613-16, 1946-47.
combinazione di arte politica e -nei commentari di Cesare, (in) - 2052.
incapacità militare dei capi poli­tici italiani, 259-62.
problemi militari del Risorgimen­to e loro implicazioni politiche, (101-2, iio-ii, in, 112) - 2048-
2049. arte politica:
- e intuizione politica, 660-61.
massime di-, 743.
sul dire la verità in politica, 699-700.
Vedi anche arte militare, artigianato:
-, piccola, media e grande indu­stria, 923-24, (670-71) - 2334-36.
artigiani, «arti minori» e «arti maggiori», 1105.
1
1 <
INDICE PER ARGOMENTI
definizione del termine «artigia­no», 1016. utopia «artigianesca», 273. artiglieria:
Apologo del ceppo e delle frasche secche, 68. ascari:
-, crumiri e moretti, (682) - 2305-2306. Asia Minore:
Italia e-, 174-75. assicurazioni:
lo Stato e le -, 1712-13. associazioni:
-politiche in Francia dalla Ri­voluzione Francese al '48, 56-
-politico-sindacali di tipo «cor­porativo» in Hegel, 56-58.
dovere morale nelle - volontarie e obbligo legale nelle - di tipo statale, 1708-709. moltiplicazione artificiosa di - e di giornali, 1638. assolutismo:
origine dell'- in Francia, 647. astensionismo:
-clericale e sovversivismo conta­dino, (298) - 2280.
-e movimento cattolico, 85, (67)
-1646-47, (461)-1591-astrazione:
- arbitraria e - determinata, 1276-
1277,1287.
vari tipi di - e particolare - degli scienziati, 1948-49. ateismo:
- e intellettuali, 1007.
equivoco dell'- e del deismo in
molti idealisti moderni, 1827. attesismo:
ideologia delle «ghiande», 1192. attivismo: -, irrequietezza e «immobilità», 1717-18. attrezzamento nazionale, 381. attualismo, vedi Gentile, austromarxismo:
- e questione nazionale, 245-46.
autobiografia:
autobiografie ed «esperienze» ci­VIII e morali, 1776. giustificazione dell-, 1718, 1723-
1724. Ve di anche ricordi e note autobio­grafiche.
3167
« «
autocritica : -, autoinganno e tendenza a dimi­nuire l'avversario, (1036-37) -1885-86.
-e Chiesa Cattolica, 833.
-e ipocrisia dell'-, 1742. assenza ài -, sintomo di grave de­bolezza politica, 742.
autodidattismo: carattere arretrato e retrivo dell'-, 1730-32. autogoverno:
- e burocrazia, 974, 1020-21,
1632.
Austria:
indebolimento dell'Austria-Fran­cia nell'equilibrio europeo del Settecento e formazione della Prussia come grande potenza, (1161) -1963.
automatismo:
- del sistema economico come pre­
messa della scienza economica,
(1018-19) -1477-79,1350.
- e libertà, 1245-46.
potenziamento dell'- nei partiti
politici, (1133) -1627-28. Vedi anche regolarità, autorità:
-e disciplina, 1706-7.
-e libertà secondo Spaventa, i22r.
- papale e - statale, 1305-6.
«crisi del principio d'-», (59)-
1638-39, 311-12, (442) -1323, 1603.
educazione alla libertà e -, (973) -1370, (1061) -1366-68.
esame personale contro il princi­pio d'- nella letteratura tedesca, 286-88.
1 — politica secondo la «Civiltà
Cattolica», 554-55.
autoritarismo: movimenti antiautoritari e loro or­ganizzazione, 234.
Azione Cattolica:
-e astensionismo, 85.
-e fascismo, 823.
-e Leone XIII, 84-85, 549, 1927.

-e neoguelfismo italiano nel '48, 925-26, (1164) -1966.
-e problema della stampa, (31)-2084-86.
-e sindacalismo cattolico in un ar­ticolo di padre Brucculeri, 268.
3i68
- e terziari francescani, (127) -
2086-87.
-, Confederazione bianca del La­voro e Partito Popolare, (28) -2083.
- in Francia e in Italia, (63) -
1645-46,1798.
-in Germania, 556-57 y 592.
-in Italia e in Europa, 5.
-prima e dopo il '48, (27-28) -2081-82.
Action francaise, - e potere indi­retto, 1942.
articolo della «Civiltà Cattolica»
sui ritiri operai, 665-66. articolo di padre Brucculeri sulla
durata del lavoro, 272. articolo di padre Brucculeri sulla
pace industriale, .590. Congresso Cattolico Italiano di
Genova del 1892,1927. dati sull'- in Belgio, 548. enciclica del 29 giugno 1931 sul-
> r-, 803.
1'- come reazione all'apostasia di intere masse e come espressione della crisi di egemonia nella Chiesa Cattolica, (127) - 2086.
libro di F. Meda, utile per la rico­struzione dello sviluppo storico dell-, 98.
Luci e n Romier e - francese, 547-
548, 55},.
organizzazione nazionale dell'— e intervento del Vaticano, 1019.
partecipazione dei cattolici alle elezioni del 1904, 305-7, 578-
579-
problemi di storia dell- nei Ri­cordi di T. Tittoni, 576.
provvedimenti del 1931 contro l'­italiana, 911.
pubblicazioni periodiche cattoli­che, 941-42.
storia dell'-, 935.
sui Congressi Nazionali dell'-, (28-29)- 2083-84.
sulla santificazione di Roberto Bel­larmino, 809.
sulle origini dell'- in Italia, 828-829, 832-33, 839-40.
Indicazioni bibliografiche: sull'­in Spagna, 830-31, 835; sull'- e Leone XIII, 549; sulla storia dell'- italiana, 555, 602; sull'-
INDICE PER ARGOMENTI
in Francia, 824, 909; sui lette­rati cattolici, 979; atti delle Set­timane Sociali in Francia, 1113-1114.
Vedi anche cattolicesimo, gesuiti, modernismo, azione diretta:
diversi significati del termine,
843. azioni :
-, obbligazioni e titoli di Stato,
(1100-2) - 2175-78. azionisti, aziende sane e aziende
malsane, 1348-49.
Bakunin:
-e G. Ferrari sulla «riforma agra­ria», 962.
-e l'insurrezione meridionale, 921,1816.
-e Pisacane, 921,1929.
rapporti con Cafiero, (294) - 2227. Balfour:
- sulla posizione geopolitica del­
l'Italia, (1182) -1999.
nota - del 1922, 898. Baltico:
problema scandinavo e baltico, 194-96. barocco:
- e novecento, (126) - 2216.
convenzionale - e convenzionale
arcadico, 1738. bergsonismo:
accuse di - e di spontaneismo nei confronti di Gramsci, 319, 330,
1395. Bergson e il positivismo, 85-86. Bergson e l'intuizione, 66r. conferenza di Bergson su spirito e
materia, 567. Vedi anche positivismo e pragma­tismo. Bibbia: autorità di Aristotele, della - e
progresso della scienza, 1421. Genesi, 77-78. bibliografia generale:
carattere delle edizioni Sandron,
980. Catalogo degli scritti contenuti
nelle Pubblicazioni periodiche
italiane e straniere, (308) - 2297. dizionari geografici e enciclopedie
legali, 1039.
INDICE PER ARGOMENTI
dizionario di Rezasco, 1030, 1834, 1920.
due pubblicazioni dell'Istituto Na­zionale di Economia Agraria, 1106.
due studi sull'Impero Britannico,
H47;
grandi imprese editoriali di cultu­ra, 1031-32.
Il Catalogo dei cataloghi del libro italiano, (308) - 2297.
problemi italiani e filosofia della storia, 1145-46.
relazioni al XII Congresso Inter­nazionale di Scienze Storiche,
1144-45. statistica geografica e bibliografia
di scienze sociali, 1927. studi sulle dottrine economiche e
politiche, 1031. un libro sulla storia del numero,
(1057) -1462. un volume del Provveditorato Ge­nerale dello Stato, 961. biblioteche popolari:
- e teatri in Italia, 1714-15.
informazioni sul movimento delle
- milanesi, 245. Indicazioni bibliografiche: 901.
bizantinismo:
- e scolasticismo, 1133-34,
- nella tradizione culturale fran­
cese, 1256-57.
blocco intellettuale:
«- tradizionale» e «tirocinio del­la logica», (136) -1892. influenza di B. Croce e G. Fortu­nato sul «- panitaiiano» forma­tosi alla fine del secolo, (48) -2022-23. blocco storico:
-e ideologie, 869.
-e rapporto tra struttura e sovra­struttura, 1051-52, (1091) -1237-
i238,(854)-i300-i,(977)-1569.
- tra intellettuali - popolo nazio­
ne, dirigenti-diretti, governan­
ti-governati (nesso tra sapere,
comprendere e sentire), (451-
452) -1505-6.
concetto di - in G. Sorel, 1300,
I3i6,(437)-i32i. egemonia e consenso come forma
necessaria del -, 1211, 1235. funzione dei compromessi nella
formazione di un nuovo - eco-
3169
nomico-politico, (1120) -1611-1612. bog:
- e bogati, 819-20.
boicottaggio:
- come guerra di posizione, 122-
123.
Bolivia, (482) -1529. Bologna:
-e la scuola poetica siciliana, 649-50.
-in un giudizio di Bacchelli,
(294]I-2227. centro intellettuale dei movimenti ideologici legati alla popolazio­ne rurale, 69. bonapartismo, vedi cesarismo, borbonici:
Maria Sofia e campagna di esalta­zione dei Borboni da parte del «Mattino», (46-47) - 2020-21. rapporti con il banditismo meri­dionale, 927. borghesia:
- comunale e carattere cosmopoli­
ta degli intellettuali italiani,
568-69,687. ' - comunale e sviluppo nazionale
in Italia, 589-90.
-moderna e fine del latino, 651-652.
-rurale e contadini coltivatori,
(509-10) - 1605-6.
-rurale e frazionamento della ter­ra, 898.
-rurale italiana e formazione di volontari, (1202-3) -1623-24.
carattere parassitario della - rura­le in Italia, 908-9, (952) -1560.
carriera burocratica e partecipazio­ne al potere della - rurale picco­la e media, (509) -1605-6.
corporativismo e universalismo nella - italiana del Risorgimen­to, 677-78.
cultura aulica e decadenza della -dei Comuni, 326.
decadimento della - italiana fino al Settecento, 644.
differenze nella conquista del po­tere da parte della - in Francia, Germania, Italia, Inghilterra,
(53)-2031-32. dissoluzione della - comunale e
formazione di una fase econo-
»
3170
mico-corporativa, (952) -1559-1560.
due correnti nello sviluppo dello spirito borghese in Italia, 614-615.
formazione e sviluppo della nuo­va - in Italia, 937-38.
funzione di partito dirigente dei giacobini e - francese, (50-51) -2027-29.
incapacità della - di creare una lingua nazionale, 788-89.
lotta tra - e nobiltà terriera e fun­zione direttiva della città nell'e­poca comunale, (43) - 2014-15.
media e piccola proprietà terriera e piccola e media - di «pensio­nati» e «redditieri», (71) -
2143.
piccola e media - rurale e cittadi­na e produzione di intellettuali, (1202)- 1623-24, 1518-19, 1693.
sulle fasi dello sviluppo della -italiana da gruppo subalterno a gruppo dirigente, (373) - 2289.
sul significato di «borghese» in molti linguaggi, 1655.
sviluppo della - italiana fino al 1870, 5.
un motto sulla - francese, 1032.
Indicazioni bibliografiche: sulla formazione dello spirito borghe­se in Italia, 775. boulangismo, (464) -1596-97. bracciantato:
-e aumento dei braccianti nel decennio 1900-1910, 69, 1304.
-padano nel Risorgimento, (49) -2026.
alimentazione dèi braccianti meri­dionali, 899.
problema del - e sue difficoltà,
(48-49) - 2025-26. sul - agricolo in Francia, (60) -1641. Brasile, (482) -1529. brescianesimo, 5, 935:
- come «individualismo» antista­
tale e opposizione ad ogni for­
ma di movimento nazionale-po­
polare^ (1 122) - 2197-98.
Accademia dei Dieci, 294-95.
G. Ansaldo, (18) -2199, (1103)-
2210-11,1788. R. Bacchelli, (293-94) - 2226-28. A. Baratono, (93) - 2209.
INDICE PER ARGOMENTI
G. Bechi, 6^t (685) - 2248-49, 984. Bellonci, (19) - 2201, 94-95.
A. Beltramelli, (18) - 2198.
L. Beltrami, (374) - 2238-39.
Bontempelli e Prezzolini, (126)-2216.
M. Bontempelli e G. B. Angiolet­ti, 705-6.
carattere repressivo di ogni restau­razione e letteratura bresciane-sca, (318-19) - 2231-32.
Cardarelli e la Ronda, 679.
B. Cicognani, (406) - 2247-48, 840-
841.
Enrico Corradini, ^66, 914.
F. Crispolti, (79) - 2206, (313) -
2230, 630, 725-26.
U. Fracchia, (20) - 2202.
A. Fratelli, (1126) - 2215.
T. Gallami Scotti, (92) - 2208-
2209, (313)-2229-30. Gargiulo e Angioletti, (426-27) -
2189-90. A. Gatti, 786. S. Gotta, (16,19) - 2200. letteratura di guerra e -, (1122-
1123) - 2212-13.
letteratura popolare-nazionale di tipo «oppiaceo», 586-87.
C. Linati su 11'«interesse» per i li­
bri, 739-40.
A. Luzio e la riabilitazione ài pa­dre Bresciani, 1002.
C. Malaparte, (30) - 2203-5, (1102-1103) - 22io, (1123) - 2213.
G. Mazzoni, 1703.
G. Molteni, (18) - 2199.
Ugo Ojetti, (18) - 2199-200, (69) -2205, 599-602, (673)-2103, (699) - 2253-54, 707, 841, 1692, 1703.
Alfredo Panzini, (io)-2203, (18) - 2220, (299, 313-17) - 2218-26, (397) - 2243-44, .565-66, 1692.
Papini, (io) - 2203, (69) - 2205, 2230, (337-38) - 2233, 827-28, 999> 1002-3, 1037, 1692, 1917-1918, 1920, 1926, 1938, 2199,
F. Perri, (19) - 2201.
L. Pietra valle, (687-88) - 2249-50. poesia e mariuoleria, 1688. polemiche inconcludenti sul di­stacco tra arte e vita, 1692-93.
G. Prezzolini, (1109) - 2211-12.
M. Puccini, (345-46) - 2233.
L. Répaci, (19-20) - 2202, (29)-

ì
INDICE PER ARGOMENTI
2203, 7.51» (1125)-2214-15,
2254-55.
M. Santoro, (87) - 2209.
M. Sarfatti, (8, 19) - 2200. A. Soffici, 930-31. L. Tonelli e P. Mignosi, 1009. un dizionario sugli scrittori «tec­nicamente» brescìaneschi, (396)
- 2243, 595'97-G. Ungaretti, (427) - 2190, 1097-
1098, 1944-45.
un manifesto per un'unione lette­raria europea, 679. brigantaggio, 64:
politica agraria nella Repubblica Romana e -, (40) - 2046, (297) -2280. buddismo:
- e cristianesimo, 580-82.
simpatie per l'islamismo e per il -negli ambienti ecclesiastici tori­nesi di prima della guerra, 2090, Bucharin :
aristotelismo positivistico e ideali­smo alla rovescia nel saggio di
-,(1054)-1402-3. assenza di una trattazione della dialettica in -, (876-77) -1424-
1425. Berkeley, - e la realtà del mondo
esterno, i486.
concetto di scienza in -, (1059-60) -1404.
confusione di teoria e ideologia in -, (435) -1433.
confusione tra materialismo stori­co, materialismo volgare e meta­fisica della materia nel saggio di -, (466) - 1489.
critica superficiale del soggettivi­smo nel saggio di -, 1411-16, 1416-17.
identità di contenuto e forma in -e nell'estetica idealistica, (1062) -1417-18.
la questione della teleologia nel
saggio di -, (437-38) -1450.
la «sociologia» del marxismo se­condo -, (434-35) -1431-32, (856) - 1428-29, (877) -1425, (1046) -1402, 1765.
scienza e strumenti scientifici se­condo -, (856) -1420-22.
scissione del marxismo in materia­lismo storico e materialismo dia­lettico in-, 1425.
3171
sociologia e metafisica nel saggio
di -, (1046) -1401-3,1426. sul titolo del saggio di -, (434) -
1431-32. buona fede :
uno spunto dell'abate Galiani e i cattivi politici in -, 112. buon senso, vedi senso comune.
burocrazia:
-civile e militare e crisi organica dei partiti politici, (509) -1605.
-come partito di tipo statale-bo-napartistico, 388.
-e autogoverno, 974,1632.
-e intellettuali, (1109) -1632.
-e letteratura, 571,1150.
-e «passività» sociale, 1004.
-e struttura economica, 1142-43.
-fonte di debolezza del liberali­smo, 752.
-italiana e politica nazionale,
I7°5* . .1
- tradizionale e nuovi strati bu­
rocratici, 1695-96.
burocratizzazione delle imprese
editoriali, 1721-22. carattere di casta della - italiana,
' -571- . . .
carriera burocratica e partecipazio­ne al potere della borghesia ru­rale piccola e media, (509-10) -1605-6.
«centralismo organico», «centra­lismo democratico» e «centrali­smo burocratico», (1138-40)-1632-35.
De Man come esempio della - la­burista belga, (450-51) -1500.
minuzie e burocratizzazione, (113) - 1889-90.
nuove strutture burocratiche per la preparazione del materiale tecnico da sottoporre ai corpi
deliberanti, (483-84) - * 531-33-parlamentarismo, regime rappre­sentativo e regime burocratico,
1707-8. pericoli della - di partito, (910) -
1604. tradizione e omogeneità della -
francese, (60) -1640. Indicazioni bibliografiche: uno
studio sul costo della -, 1144.
cadornismo:
- dei dirigenti, 1753.
3172
Cadorna e Caporetto, 740-42.
Cadorna e l'esercito italiano, 259-262.
strategia del -, (860) -1616. calligrafismo, 1777-79, 1918. calvinismo:
- come religione del Rotary Club,
65-66.
dottrina della grazia nel -, 1389.
predestinazione calvinistica e ini­ziativa pratica, (1064) -1389, 1267,1274-75,1706.
riforma luterana, - e razionalismo
settecentesco, (423) - 1859, 515.
camera di commercio internazionale,
2QO.
camere di commercio, 269. campagna, vedi città e campagna, campanilismo:
- e apoliticismo nella vita italia­
na, 1117.
capitalismo:
-e industrialismo, 83.
-e industrialismo antico secondo un articolo di G. C. Speziale, 811.
C. Barbagallo e il «- antico», (22) - 2326, (505) - 1848-49, 865, (382)-1373-74.
il libro del Salvioli sul «- anti­co», 251*52, (50^) -1848.
lo sviluppo del - come «continua crisi», 1756-57.
modo di produzione capitalistico e caduta tendenziale del saggio di profitto, 1282-84.
saggio di capitalizzazione e paras­sitismo, (1177) -1994.
sviluppo del j- italiano, disoccu­pazione ed emigrazione, (1176) -1992. capitalismo di Stato:
- e Controriforma, 920.
capo:
«- carismatico», 233-34, 772, 862, 1302,1430,1434, 1604.
capi, classi dirigenti e passione delle masse, 1309-10, 1390-92.
carattere ambizioso di ogni - po­litico, 771-72.
confusione tra masse e capi, (1036)
-1885. il - politico e le passioni, 2298-99. Caporetto, 260-62, 362, 736-37, 819, (102)-2049.
INDICE PER ARGOMENTI
carboneria:
- e Compagnia della Teppa, 339-340.
studi sulla -, 959-60. carcere:
«cristiani e coatti», «borghesi e detenuti», (28) - 2082.
esperienze della vita in -, 5.
il «concio» della storia, 1128.
il pianto in -, 79.
«Impressioni di prigionia», di Jacques Rivière, 79-80.
la prigione e la lima, 1126.
le prigioni dello Stato Pontificio nell'autobiografia di B. Talen­toni, 1102.
segregazione cellulare, 653. Vedi anche ricordi e note autobio­grafiche, caso:
* •
-e iniziativa, 1135-36.
-e «legge», (1018-19) -1479. castoro:
favola del -, 319. catarsi:
- come passaggio dalP«oggettivo
al soggettivo», dalla «necessità
alla libertà», 1244.
cattolicesimo:
-e aristotelismo sull'oggettività del reale, 1419.
-e arte, (80-81) - 2205-8.
-e fanatismo, 622.
-e idealismo gentiliano, 1400-1401.
-e liberalismo, (27)-2081, (1164-1165) -1967-68,1293.
-e nazionalismo culturale, 639-640.
-e «papismo», 803.
-e pensiero laico secondo E. Cio-ne, 398-99.
-italiano come surrogato dello spirito di nazionalità, 1912.
-liberale e modernismo, (42) -2013,1304-5.
-negli Usa, 591.
-r popolare e paganesimo, (851)-1291-92.
apologetica gesuitica e meschinità della letteratura popolare catto­lica, (345) - 2118-20.
atteggiamento del - e della filoso­fia della praxis verso i semplici, {424) -1861-62,1383-85.
INDICE PER ARGOMENTI
cattolici e problema demografico,
270-71. cattolici e protestanti americani,
271. cattolici e protestanti nell'Ameri­ca del sud, 834. cattolici integrali, gesuiti e moder­nisti, 935-36; cattolici integra­li e gesuiti in Spagna, 816-17; cattolici integrali contro G. Pa-pini, 827-28; il settimanale «Fe­de e ragione», 931, (549) - 2092; Action francaise e cattolicesimo integrale, (539) - 2088-89, (550-551) - 2094-95, 837, 1711; catto­lici integrali in Belgio, (539) -2088; cattolici integrali in Fran­cia, (539) - 2088, 837; cattolici integrali e «Sodalitium Pia-num», (539,551-52) - 2088,2096-2097; attività di Monsignor Be­nigni, (539-4i) - 2087-91; gesui­ti e modernismo, 1305; centri pubblici e centri clandestini dei cattolici integrali, dei gesuiti e dei modernisti, (539) - 2089-90; accuse reciproche e polemiche tra cattolici integrali, gesuiti e modernisti, (539-41) - 2088-91, (550-53) - 2091-98; rapporti tra cattolici integrali, Action fran­caise in un libro di N. Fontaine, (550, 552-53) - 2092-93, 2098; cattolici integrali, Action fran­caise, modernisti, gesuiti e Va­ticano in un articolo della Ci­viltà Cattolica, (550-53) - 2092-2098; il settimanale «Rome» come centro di raccolta a Roma degli integrali e dell'Action francaise, (553) - 2098-99.
cattolici negli Usa, (497) -1872, 831-32.
cattolici nelle elezioni del 1913 e del 1919, (1166-67) - 2005-6.
cattolici «ultra» in Francia e in Germania come «partito dello straniero», 1015-16.
cristianesimo primitivo e - secon­do Maurras, (97-98) -1649-50.
«diritto naturale», - e rivoluzione francese, (7) - 2314-16.
Gioberti e il - liberale secondo Carducci, (88-89) - 2059-60.
grosse enciclopedie specializzate pubblicate dai cattolici, 1845.
3*73
H. De Man ed i cattolici, (474) -1504-5.
i cattolici dopo il Concordato, 702-3, 803, 1250-51.
i cattolici e il premio Nobel a Car­ducci, (79) - 2206.
i cattolici e la proprietà, (6) -2087-88, 1784-85,1887.
i cattolici e le «confutazioni pe­rentorie» degli avversari, (497) -1871-72.
i cattolici e lo Stato, (604) - 2303.
il - e il concetto di uomo, 1344-
1345;
il medico cattolico e l'ammalato acattolico, (1191) -1887-88.
intellettuali cattolici e difficoltà di un'arte cattolica, (81)-2207-
2208.
la neoscolastica e l'alleanza tra -e positivismo, 85, 424, 1218.
nuove iniziative organizzative de­gli scrittori cattolici, 2243.
opposizione dei cattolici a Croce, (1083) -1218-19.
«pensiero sociale» dei cattolici,
546-47, 554-53-polemica di Burzio con i cattolici,
83-84.
polemiche sugli articoli di C. Lo-vera di Castiglione, 545-46.
possibilità dell'insurrezione arma­ta da parte dei cattolici, 911.
realtà del mondo esterno secondo i cattolici e secondo la filosofia della praxis, (455-56) -1491-92.
scrittori tecnicamente cattolici e sostanziale indifferenza degli in­tellettuali per la religione, (313) - 2229-30.
significato del termine materiali­smo per i cattolici, (1069) -1409.
storicismo e scetticismo secondo i cattolici, 1489.
sugli uffici internazionali per l'or­ganizzazione politica e sindaca­le dei cattolici, (28-29) - 2083-2084.
sulla sterilità della cultura cattoli­ca italiana, (313) - 2229-30.
tendenza austriacante e tendenza sanfedista del - italiano durante la Restaurazione, 925-26.
trasformazioni molecolari nel -, 1685.

3174
un'osservazione di M. Missiroli sul - e le scienze naturali, (1078) - 1414.
Indicazioni bibliografiche: sulla struttura mondiale del -, 602, 823; su cattolici integrali, ge­suiti, modernisti, 997; un li­bro di F. Sartiaux su J. Tunnel, 1114.
Vedi anche Azione Cattolica, ge­suiti, modernismo, causa ultima:
Bucharin e il problema della -,
(440-41) -1440-41, (445) -144;?. cavalleria:
- e Rinascimento, 642.
Cavour :
-e Crispi, termidoriani preven­tivi, 76^-66.
-e d'Azeglio, 213.
-e Garibaldi, 814,1772.
-e Guicciardini, (957) -132.5.
-e la questione meridionale, 766-
767, (45)/ 2017.
- e Mazzini, 1767-68.
-, Vittorio Emanuele, Garibaldi, Mazzini e Gioberti, 765.
-, Vittorio Emanuele II e Napo­leone 111 nella guerra del 1859, (314-15)-2221-22.
deformazione professionale del di­plomatico in -, (54) - 2034.
discorso di - sull'assenza di fab­briche di armi in Piemonte, 789.
i liberali di - e l'unità nazionale italiana, 746-47.
politica e diplomazia in - e in Cri­spi, 764-67, 943-44-
politica finanziaria di - e politica «produttivistica» di Crispi,
(ii77)-i993.
realismo di -, 943-44.
sul connubio Cavour-Rattazzi, (411) - 2068-69.
sul cosiddetto «giusto mezzo», 1824-25.
sulla Vita di Cavour di A. Panzi-ni, (299, 313-17) - 2218-26.
un aneddoto su Crispi e - nei ri­cordi di F. Martini, 764-65.
un giudizio di - sulla funzione dello zarismo in Europa, 721-
una polemica sulla «dittatura» di
-, (314-15) - 2221-22.
INDICE PER ARGOMENTI
vittoria della politica di - duran­te la Spedizione dei Mille, 813-814.
Cecoslovacchia:
difficoltà d'intesa tra i patrioti ce­coslovacchi, 1126-28.
riforma agraria in -, 263. censura :
- ecclesiastica, 1919.
centralismo:
-nazionale e burocratico in Fran­cia e in Italia, 1695-96.
-organico, - democratico e disci­plina, 1706-7.
-organico, democratico e buro­cratico, (1138-40) -1632-35.
-organico e comando caporalesco, 796.
-organico e direzione castale-sa-cerdotale, 337, (452) -1505.
-organico e dottrine di Maurras, (63-64) -1650.
-organico e rapporto tra governa­ti e governanti, 1770-71.
conseguenze del - organico nella battaglia dello Jutland, (67) -1650-51. centro : funzione dei partiti di - nella sto­ria contemporanea, 1656-57. Centro internazionale di studi sul
fascismo, 379. centro tedesco, (15) -1635:
- e Azione Cattolica in Germania,
556-57, 1019.
- e Vaticano, 175,1019.
Cercle Proudhon :
adesione di G. Sorel, 229. storia del - e dei suoi «Cahiers», 229. cesarismo:
-carattere poliziesco del - mo­derno, (1 198) -1622.
-come risultato di una situazione di equilibrio statico a prospet­tiva catastrofica, (513) -1604,
(1194-95, 1197-98) -1619-22, 1680-81.
- progressivo e - regressivo,
(1194) -1619,1680-81.
carattere bonapartistico-cesareo delle dittature di Depretis, Cri­spi e Giolitti e del fenomeno del trasformismo, 386-88.
esempi tipici di - in Spagna ed in Grecia, (510-n) -1608.
INDICE PER ARGOMENTI
diverse forme e gradazioni di -,
(1194-95) -1619-22. teoria del - e figura di Cesare, 1924-25. cesaropapismo, 768-69.
Chiesa:
-come elemento popolare-nazio-nale ed elemento di disgregazio­ne, 769.
-e Federico II, 729.
la - come organismo democratico in senso paternalistico, (495) -1869.
movimenti di riforma della - do­po il Mille, 641-42.
rottura della continuità nel rap­porto chiesa-fedeli nella Rivolu­zione francese, 1392.
Vedi anche Stato e Chiesa. Chiesa Cattolica:
- e movimento pancristiano, 666-
667.
-e questione sessuale, 77-78.
-e Restaurazione, 1863.
-e snazionalizzazione degli intel­lettuali italiani, 809.
-e Stato fascista, 604-5, 662-63.
- e Stato in Italia prima della
Conciliazione, 597-98.
-, Rinascimento e riforma, (1070)
-1381. a proposito del motto della Civiltà
Cattolica, 1021.
aristocrazia cattolica e carriera ec­clesiastica, (495-96) -1869-70.
carattere degli ordini religiosi pri­ma e dopo il Concilio di Tren­to, (1083) -1219.
carattere ereticale delle innovazio­ni che non partono dal centro,
833.
censura ecclesiastica e fine del Ri­nascimento in Italia, 1919.
diffidenza della - verso il mistici­smo, 915-16.
l'Azione Cattolica come reazione all'apostasia di intere masse e come espressione della crisi di egemonia nella -, (127)-2086-
2087.
lotte ideologiche della - legate a necessità organizzative, 872-73.
modernismo e riforma intellettua­le della-, 1711.
nazionalizzazione italiana della -, 839-40.
3175
obbligo della prima comunione a sette anni, 591-92.
perdita di prestigio della - in cam­po filosofico e in campo sociale,
1714. posizione della - nel medioevo,
116-17.
posizione della - nella società mo­derna, 546.
potere indiretto della -, (496-97) -1871, 809, (1162) -1963, (1164) - 1966.
rapporti tra hitlerismo e -, 2094,
2103.
rottura tra democrazia e - nella Controriforma, 117.
santi e beati in un catalogo della Congregazione dei Riti, 827.
scisma tra oriente e occidente, ri­forma e controriforma, rivolu­zione francese come momenti cruciali nella vita della -, 2093-2094.
scissione culturale tra oriente e oc­cidente, tra - e ortodossismo bi­zantino, 1937.
significato degli ordini religiosi,
(127)-2086. tentativo della - per impedire il distacco delle due religioni (de­gli «intellettuali» e dei «sem­plici»), (1070-71) -1380-81, 1383,1397, (424) -1861-62. Vedi anche Azione Cattolica e Va­ticano. Cile, 1529. Cina, 171:
cultura cinese e forma statale ci­nese, 557-64. diario di un diplomatico italiano
in -, 244. intellettuali cinesi, (482) - 1529,
559-nazionalismo cinese e cattolici,
584. rapporto Atlantico-Pacifico, 242.
resistenza della - all'introduzione della civiltà occidentale, 901.
triplice demismo di Suen Uen, 582-84, 640.
Indicazioni bibliografiche: opera
documentaria sulla -, 1001. cinema, (1194) - 2195, 1677,1821: romanzo popolare, teatro e -, (358) - 2122.
1
J
3176
città e campagna:
-in Francia, (60-61) -1641, (119) -1648-49.
-in Machiavelli, (9) -1.573, (43* 44) - 2015, (985) -1575.1039.
-nei programmi politici prima dell'avvento del fascismo, (36-37) - 2038-40.
-nella letteratura francese, (43)-2014-15.
-nell'episodio della Repubblica Partenopea del 1799, (35) -2036.
- secondo C. Cattaneo, 784.
«città del silenzio» e unità ideo­logica urbana contro la campa­gna, (35) - 2036.
conseguenze economiche del rap­porto tra bassa natalità urbana e campagna prolifica, (73) -2149.
debolezza delle forze urbane me­ridionali e conseguente sogge­zione della città alla campagna nel mezzogiorno, (39) - 2043.
diverse interpretazioni del rurali-smo, 2179-80.
fortuna degli intellettuali sindaca­listi nelle città industriali e nel­le regioni agricole, 68-69.
funzione dell'esercito nel rapporto -, (.510-11) -1608-10.
funzione delle grandi città e pro­blema delle «cento città», (34-35) - 2035-36, (70-71) - 2142-43,
317, 774, (9^2) - 1^0. p il legame - secondo i giacobini,
(43)-2014.
il rapporto Nord-Sud nel Risorgi­mento come'rapporto tra una grande città e una grande cam­pagna, (35) - 2037.
per una ricerca sui contadini e la vita della campagna, 775-76.
rapporti tra - e classi subalterne, (510)-1607.
rapporto - e indirizzo del partito d'azione nel Risorgimento, (37-40) - 2042-46.
«sfruttamento invisibile» secondo M. Manoilesco, 1057.
tendenze contro le città, (35) -2036, 213.
uno studio sull'esodo rurale e sul ritorno dell'operaio alla campa­gna, 272-74.
INDICE PER ARGOMENTI
civiltà:
- americana ed europea, (296-97)-
2178-80.
fragilità della - moderna di fronte
all'hitlerismo, 2326. nuovi tipi di - e coercizione, (138)
- 2160-61.
una definizione inglese della -, 1907-8. classe:
- e casta, 937.
carattere di - della lotta politica e uso dell'illegalità, 121.
concezione dello Stato secondo la funzione produttiva delle clas­si sociali, (132-33, 134)-1358-1362.
distacco tra - «colta» e «popolo nazione» in Italia, (344)-2117.
i moderati come intellettuali orga­nici della loro - sociale, (41-42)
- 2011-12.
l'espressione «classe media» in Inghilterra, in Francia e in Ita­lia, (638-39) - 2303-5. classe dirigente (classe dominante):
«apoliticismo» delle classi subal­terne e «consorteria» delle clas­si dominanti, 1663-64.
atteggiamento della - verso i sem­plici, 1599-
capi, classi dirigenti e passione delle masse, 1309-10,1390-91.
carattere anacronistico del tipo tra­dizionale del «dirigente» poli­tico, 1532.
classe dirigente e classe dominan­te, direzione e dominio, (40-42)
- 2011-13.
concezione biologica della «barba­rie» meridionale nella politica della - italiana, 879.
crisi di egemonia della - e crisi dello Stato, 1603.
debolezza della classe dirigente ita­liana, (112, 117) -2053-54, 385, 386-88, 816.
disgregazione degli intellettuali italiani e scarsa omogeneità della -, 1704,
fondazione di una - e creazione di una Weltanschauung, 881-82.
il Piemonte come «-» nel Risor­gimento, 1822-23.
nuova - e problema della burocra­zia, (1109) -1632.

INDICE PER ARGOMENTI
reazioni spontanee delle masse po­polari e politica delle classi di­rigenti, (1175) -1972-73.
unificazione delle classi dirigenti come risultato dei rapporti or­ganici tra Stato o società poli­tica e «società civile», (372-73) - 2287-89.
classe operaia:
gli operai e l'antiproibizionismo,
2162.
«missione storica» della - e con­cetto di teleologia, (894) -1426.
movimento operaio italiano e l'en­ciclica Rerum Novarum, 85. classi subalterne:
- e filosofia della praxis, 1320,
(1064)-1387-88.
- nel «romanzo storico», 1696.
«apoliticismo» delle - e «consor­teria» delle classi dominanti, 1663-64.
l'elemento della spontaneità nella storia delle -, 328-32.
politica e passione per le -, 1349.
rapporti tra città e campagna e -, (510) - 1607.
sfumatura nazionalistica dei movi­menti delle - in Francia, 897.
sull'autonomia delle -, (302-3) -2286-87.
sulla storia delle -: criteri me­todologici, (299-300) - 2283-84, (372-73) - 2287-89; D. Lazzaret­ti e il movimento lazzarettista, (297;99, 1146-47)-2279-83; nei medioevo e a Roma, (301-2, 302-3) - 2284-87; come funzione disgregata della storia della so­cietà civile, (372) - 2288; com­plessità della storia dei partiti dei gruppi subalterni, (373)-2290; gli schiavi a Roma, (376-377)-2290; «utopie» e «ro­manzi filosofici», (347-48, 352-353, 382) - 2290-93; come le -subiscono sempre l'iniziativa dei gruppi dominanti, (299-300) -2283-84, (302-3) - 2286-87.
Indicazioni bibliografiche: 536, 798, 812-13. clericalismo:
- in Austria, 1019. attacchi clericali alla storia d'Eu­ropa di Croce, (1174)- 1970. distacco tra Stato e società civile
3X77
secondo il punto di vista del -, (117-18) - 2057-58. influenza clericale e conservatori­smo nei ricordi di T. Tittoni,
576-78. socialismo e - nella reazione del
'98, (118)-2058.
Stefano Jacini precursore del mo­vimento clericale, 179-80.
sull'atteggiamento dei clericali e sull'esercito italiano nel 1883,
(ii56)-i979-sull'infiltrazione clericale nella
compagine dello Stato, (496-
497)-1870-71. clero:
- come classe-casta feudale, 116-
117.
- e intellettuali, 6^-66, 80, 84-85,
137, (475)-i5i4, (479)-1524, (482) -1528-30.
articolo della «Voce» sul - meri­dionale, 66.
crisi delle vocazioni e situazione del -, (496-97) -1870-71.
origine sociale del -, 66-67.
stratificazione sociale del - e com­posizione delle classi dirigenti e possidenti, 357. codice sociale, (6)-2088, (29)-2083, 269,414,911.
coercizione:
-diretta e indiretta e militarizza­zione del lavoro secondo Tro-ckij, (489) - 2164.
-e autodisciplina nella questione sessuale, (138-39) - 2162-64.
- e fordismo, 2141.
-, persuasione e consenso nella po­litica degli alti salari, (493)-
2171-74.
- sociale, razionalismo e arbitrio
individuale, 1724-25.
funzione degli intellettuali nel­l'organizzazione dell'egemonia e della -, (476-77) -1516-17.
nuovi tipi di civiltà e -, (138-39) -2161-64.
pressione coercitiva, ideologie pu­ritane e crisi di libertinismo, (138) - 2161-62.
pressione coercitiva per le neces­sità di guerra e crisi dei costumi nel dopoguerra, (138-39) - 2162-2163.

3178
colera: letteratura sul - nel mezzogiorno, (1189-90) - 2009. colonia di San Leucio, 673. colonie:
- italiane e S, Sede, 76.
colonialismo, pressione demogra­
fica e ricchezza di capitali, 986.
R. Michels e le - italiane, 902. comando:
comandare e obbedire, 968-69.
sulla capacità di -, (86) - 1651.
vette di -, leve di -, 992-93. combustibili:
sfruttamento industriale delle fo­reste per la produzione di -, 220,378. comitagi (balcanici), 123. compagnia della teppa:
- e carboneria, 339-40.
compagnie di ventura:
gli Almògavari come iniziatori delle -, 2.56-57.
la borghesia dei comuni e l'origine delle -, 383-84.
le «-» ideologiche e gruppi plu­tocratici, (1172) -1984-85. compromesso:
funzione dei compromessi nella formazione di un nuovo blocco storico economico-politico, (1120) - i6ri-i2. Comune (La):
- come conclusione della Rivolu­
zione Francese, (456) -1581-82.
clubs rossi durante l'assedio di Pa­rigi, 610.
sue ripercussioni su intellettuali come Sorel, (447-48) -1498. comuni:
- e Federico II, 729.
antitesi tra cultura ed economia nel periodo dei -, 1053-54.
comune medievale, fase economi-co-corporativa dello Stato, 935.
età dei - e costituzione di nuovi gruppi sociali cittadini, (1152) -i960.
fase economico-corporativa nello sviluppo dei - italiani, 641,673, 687, 694-9^ 719, 758'6o, 787-788,1053-54.
fiorire dei - e nascita del volgare illustre, 354-55, 808, 2350.
funzione storica dei - e della pri­ma borghesia italiana, 568-69.
INDICE PER ARGOMENTI
lotta tra borghesia e nobiltà ter­riera e funzione direttiva della città nell'epoca comunale, (43) -2015.
motivi della caduta dello spirito d'iniziativa dei mercanti italiani nel '40P, 719.
nascita dei - e movimenti eretica­li, 1384.
origini e funzioni militari e poli­tiche del «Capitano del popo­lo», (301-2) - 2285-86.
retorica degli storici sul comune medievale, 723-24.
statuti e funzioni delle «Società d'armi» nello sviluppo storico dei - italiani, (301) - 2284-85.
struttura del governo comunale, 614-15. comuni e province:
funzione dei consigli comunali e provinciali, 930. concio :
aratori e «~» della storia, 1128. concordato:
-e Croce, 1250-51.
-e difficoltà dell'espansione della cultura italiana, 1003-4.
-e Gentile, 753,1251,1786.
- e legge delle Guarentigie, 376.
articolo I del - sul potere spiri­tuale della Chiesa cattolica, 662-663.
capitolazione dello Stato e ricono­scimento della doppia sovranità nel -, (493-94) -1866-68.
concordati e trattati internaziona­le (493-98) - 1866-74.
enciclica di Pio XI sui rapporti fra Trattato e -, 702-3.
«Ignotus» e l'articolo 36 del -, 604-5 ?
lotta per il monopolio cattolico sull'alta cultura ufficiale, n 14.
Pio XI e le due sovranità nel -, 605-6.
polemica Morello-Martire sul -, (1700-1) - 1883-84.
polemiche sulle trattative per il -, 192, 841-42.
problemi della cultura e dell'edu­cazione dopo il -, (494-97) -1867-72.
sul - tra il Vaticano e la Prussia, (7, 8, 493) -1865-66.

INDICE PER ARGOMENTI
sulla cosi detta indissolubilità fra
trattato e -, (497-98) -1872-73.
una definizione del padre L. Tapa-
relli, 333. Confederazione generale del lavoro:
patto di alleanza tra - e Partito
socialista italiano, 320-21.
Confédération des syndacats ouvriers chrétiens de Belgique, 548.
Confederazione generale fascista in­dustria italiana: pubblicazione della -, 96,
Conferenza internazionale del lavo­ro, 243,275,545.
conformismo:
-dal basso, 863.
-«dinamico» e scuola attiva,
1537.
-imposto e - proposto, iiio-n.
-«gesuitico» e - «razionale»,
1719-20.
combinazione di diversi conformi­smi e lotte per nuovi conformi­smi, 1821.
falso - (falsa socialità) in lettera­tura, 1720-21.
«grammatiche normative» e - lin­guistico nazionale, 2343.
individualismo, - e «socialità», 1719-21.
lotta tra «due conformismi» come lotta di egemonia, 862-63.
tendenza al - nel mondo contem­poraneo, 862-63, 1376.
«uomo collettivo» e - «sociale»,
(972) -1565-66,1833-34. vecchie retoriche e - culturale,
1464. confucianesimo, 561-63. congiuntura: fenomeni di - e fenomeni organi­ci nello studio della struttura, (455-56) - 1579-80, 462. fluttuazione di - nei rapporti di
forza, {457-60) -1582-88. «situazione» e «-», 797, (1119) -
1610, 1774. sul concetto di - «strategica», (1119-20) - 1610. Congo, 276.
consenso:
-ed egemonia in Marx, 1315.
-ed elezioni in sistemi rappresen­tativi non parlamentaristici,
(1140-41) - 1624-26.
3*79
-, forza e corruzione-frode, (59) -
1638.
- passivo e indiretto e - attivo e
diretto, (443)' X77i.
- «spontaneo» delle masse e ca­
pacità del legislatore, 1669.
coercizione, persuasione e - nella politica degli alti salari, (493) -2171-72, 2173.
discussione su forza e -, 912-13.
sua organizzazione in Hegel, ^6f (58)-1636. conservatorismo :
- clericale, preistoria del moder­
no popolarismo cattolico, 98.
consigli di fabbrica:
movimento dei - e analisi del ca­pitale, 1137-38.
Vedi anche «Ordine Nuovo». Consiglio di stato:
- e Gran Consiglio del fascismo,
922.
doppio significato del termine,
830. Consiglio nazionale delle ricerche,
1695. console :
' il termine «-» nelle prime orga­nizzazioni operaie, 830.
contadini:
-e bracciantato, 69.
-e intellettuali nella rottura del blocco rurale meridionale, con il sardismo, il partito riformi­sta siciliano e il movimento de­gli ex combattenti, (37) - 2040-
2041.
- e questione degli intellettuali,
1514.
- e suffragio universale, (37) -
2040-41, 67.
- meridionali e clero, 66-67.
astensionismo clericale e sovversi­
vismo contadino, (298) - 2280.
borghesia rurale e - coltivatori, (509-10) -1606.
diffidenza dei - verso gli intellet­tuali comizianti, (113) -1889-
1890.
E. Faina e scuole rurali in Um­bria, 220.
forme e difficoltà dei partiti con­tadini, (48-49) - 2024-25.
G. Cena e scuole per -, 210, (374) - 2239.
governi militari e passività delle
1
3180
masse contadine in Spagna ed in Grecia, (510-11) -1608-9.
i - come «folklore» nella lettera­tura italiana, (1121) - 2195.
i - e il risparmio «generico»,
99i. idealizzazione del «contadino»
nei movimenti populisti, 812.
il contadino italiano secondo lo spirito delle novelle popolari, 722.
insurrezione del contadino, op­pressione di N. Bixio e creazio­ne della Guardia Nazionale an­ticontadina, (40) - 2045.
«la terra ai -», polemica Tanari-Bassini, (49) - 2025, 220-23.
masse contadine e intellettuali di tipo rurale, (477) -1520-21.
Partito d'Azione, - e velleità maz­ziniane di una riforma religio­sa, (40) - 2046.
per una ricerca sui - e la vita della campagna, 775-76.
polverizzazione della terra dei -coltivatori, 898.
posizione dei - lombardi e veneti per l'assenza di una politica po­polare nel Risorgimento, (102) -2049.
possibili convergenze tra rivendi­cazioni dei - ed aspirazioni de­gli intellettuali, (48) - 2024.
problemi contadini nel Risorgi­mento Italiano, 242.
risveglio politico dei - in Serbia nel dopoguerra, 1823. controriforma :
-e accentuazione del carattere co­smopolitico degli intellettuali italiani, 399.
-e conformismo cattolico, ino.
-e distacco tra papato e masse popolari, (1162) - 1963, 2292.
-e gesuiti, (1080) -1384.
-e Rinascimento, 401, 625, 652-653,981-82.
-e Rivoluzione francese, 117.
-e utopie, 811-12, (348) - 2291-
efficacia della - per impedire lo sviluppo scientifico in Italia, 809.
Emanuele Filiberto generale della -, 215-16, 216.
movimento cattolico economico
INDICE PER ARGOMENTI
della - e Stato gesuitico del Pa­raguay, 920. significato del Concilio di Trento
per i gesuiti, (669) - 2307. tipo di predicatore nella -, 945-946. cooperativismo: episodio del '21 a Reggio Emilia,
68. proposta Agnelli nel '20 e rifiuto dell'Ordine Nuovo, 68. coraggio:
differenza tra ardimento e -, 508. corporativismo:
-dei partiti urbani come causa del sopravvento «parlamenta­re» dei partiti agrari, 1712.
-e americanismo secondo M. Fo-vel, (123-25) - 2153-56.
-e sindacalismo in una polemica Spirito-Bottai, 1794-98.
-e universalismo nella borghesia italiana del Risorgimento, 677-678.
«Compagnia della Caravana» e «Casa Matha», reliquie di or­ganizzazioni corporative medie­vali a Genova e a Ravenna, 829-830.
concezione della corporazione co­me blocco industriale produtti­vo autonomo, (124) - 2155.
concezione della corporazione pro­prietaria secondo U. Spirito, 2155.
indirizzo corporativo, disoccupa­zione e occupazioni di tipo non produttivo, (126) - 2157-58.
origine dell'indirizzo corporativo in Italia dalle esigenze di una polizia economica, (125) - 2155-2156.
«parlamentarismo nero», egemo­nia e-, 1743.
sulla possibilità che l'organizzazio­ne corporativa diventi molla di propulsione economica e preva­lenza degli elementi di conser­vazione, (125-26) - 2156-58.
tendenze corporative ed esaltazio­ne dello Stato come un assolu­to, (noi) - 2177. corporativismo fascista:
Convegno di studi corporativi (Ferrara 1932), 1252, 1258,
1791.
INDICE PER ARGOMENTI
Corsica:
caratteri dell'irredentismo corso, 804-5. coscienza:
comprensione dello Stato e - di classe, 326.
condizioni per la formazione di una - collettiva, 1771, (33-34) -2267-69.
il richiamo alla natura umana co­me aspetto della lotta per la for­mazione di una - storica auto­noma, (1032-33) - 1875.
l'odio «generico» del contadino per il «signore» come primo barlume di - di classe, 323.
logica formale e dialettica nell'ela­borazione di una - critica, (33-34) - 2268.
movimento reale storico e - col­lettiva dell'organismo di classe,
337:
sdoppiamento della - teorica e lot­ta di egemonie politiche, (1041-1042) -1385.
spirito di scissione e progressivo acquisto di - della classe inno­vatrice, 333. cosmopolitismo:
-cattolico e uso del latino, 353,
-come manifestazione egemonica degli intellettuali francesi nel Settecento, 795.
-degli intellettuali francesi e de­gli intellettuali italiani, 255.
-delle classi dominanti e delle classi subalterne, 795.
-e internazionalismo, 325-26, (1190) -1988.
-e Machiavelli, (133) - 1362.
-e politica del «piede di casa», 1832-33.
-e sciovinismo italiano, 181, 326.
-intellettuale e morale kantiana, 1484-85.
la cultura «italiana» come conti­nuazione del - medievale, (133) - 1361.
superamento del particolarismo municipale e del - cattolico nel­la formazione di una coscienza nazionale italiana, 1801.
tradizioni cosmopolitiche e sboc­chi nazionalistici, (1190) - 1987-1988.
Vedi anche intellettuali italiani.
3181
costituente:
-e giolittiani, 989, (1167) - 2005-2006.
-e statuto, 1000-1.
carattere di - delle elezioni del 1919 (e del 1913), (1167) - 2005-2006. costituzionalismo:
-in Hegel, 56.
-e rinascita del diritto romano, 732.
costituzione:
-e passaggio legale del regime co-stituzionale-parlamentare a quel­lo dittatoriale, 1665.
-ed esercito, 1605.
-, leggi e regolamenti, 1051, 1723. feticismo costituzionalistico, 337. funzione della - nelle grandi po­tenze mondiali, 1665-66. costrizione:
- e spontaneità, (42) - 2012.
crisi economiche:
articoli di Einaudi sulla crisi,
1077-78, 1782-83. caratteri della crisi economica del
, '29, 792-93,1348-49,1755-59-
crisi cicliche ricorrenti in econo­mia, 1313.
crisi storiche e -, (459) -1586-87.
debolezza degli economisti liberali di fronte alla crisi, 1715-17.
elementi della crisi economica, 1715-16.
esigenze di una politica economica aggravate dalla crisi del 1929,
2155-56. Crispi :
- e Giolitti, (46) - 2019.
-e il fanatismo unitario degli in­tellettuali siciliani, (36) - 2039, (46) - 2019.
-e il mezzogiorno, 766, (45-46) -2017-19.
-e il suffragio allargato del 1882, (118) - 2057-58.
-e la condotta politica dei gari­baldini in Sicilia nel 1860, (40) - 2045.
-e A. Oriani, 736.
-, i fasci siciliani ed il pseudo-trat­tato di Bisacquino, (36) - 2039,
(45) -2017.
Cavour e -, termidoriani preven­tivi, 765-66.
istruzioni di Mazzini a - dopo l'in-
fi
3182
surrezione milanese del 1853,
(380) - 2067. libro di - sulla Spedizione dei
Mille, 814. politica coloniale ed ossessione
unitaria di -, (45) - 2018. politica e diplomazia in Cavour e
in-, 764-65, 944. politica finanziaria di Cavour e
politica «produttivistica» di -,
(1177) -1993. rafforzamento dell'industrialismo
settentrionale e protezionismo
doganale di -, (35) - 2037,
(45) - 2018. temperamento giacobino di -, 765-
766, (45) - 2017-19. cristianesimo:
-e buddismo, 580-82.
-e gesuitismo, (338) - 2233.
-e il culto dell'imperatore, 668-669.
-e spirito di scissione, (43.5) -
1434. .
-primitivo e cattolicesimo secon­do Maurras, (97-98) - 1649-50.
-primitivo e non primitivo in Inghilterra, 674.
-popolare e - degli intellettuali,
1359.
- secondo Croce, (1087) -1218-19,
1307.
cristianesimo-paolinismo; analo­gia con il marxismo-leninismo, 882.
cristiani ed ebrei secondo Disraeli,
.(497) -1872.
diffusione del - e guerre di reli­gione, 998.
ebrei e cristiani nel Risorgimento, (15-16)-2034-35.
il - primitivo come religione di subalterni, (1071) -1389.
inconsistenza di una storia genera­le del - secondo Labriola, (1170)-1981.
passaggi storico-semantici della pa­rola «cristiano», (28) - 2082-83.
studi del Duchesne e dell'Harnack sul - primitivo, 603.
sullo sviluppo del - in seno al­l'Impero Romano, 1775. Croce:
- come continuatore della storio­
grafia della Restaurazione, 1219-
1220,1326.
INDICE PER ARGOMENTI
-come leader intellettuale del re­visionismo, 1207,(1082)-1214, 1213-14.
-come uomo del «Rinascimen­to», 399, (852) -1293-94, (867-868) -1302-7,
-, De Sanctis e la critica letteraria, (426)-2188-89.
-e Benda sulla questione degli in­tellettuali, 285,1303,1333.
-e C. Pellizzi, 1251-52.
-ed Erasmo, (852) -1293-94,
1304.
-e G. Bertoni, 700-1.
-e G. Fortunato, (35-36) - 2037, 1353, 2039.
-e Gentile, 691, 782-83, (852)-1295, 1234, 1240, 1260, 1306, 2348-50.
-e Gioberti, 1326.
-e Giolitti, (48) - 2023, 779-80, 1238,
-e H. De Man, (120, 138) -1356,
(453) - i49i, (450) -1500, (421) -1502,881,1210,1234,1264.
-e Hegel in un articolo di G. Calogero, 1242-43.
-e i concetti di «provvidenza» e di «fortuna», (1089-90) - 1480.
-e il carattere idealistico di ogni filosofia, 1274,1320-21.
-e il «carattere volitivo dell'af­férmazione teoretica», 1327, 1328-29.
-e il concetto di scienza, 1131.
-e il Concordato, 1250-51.
-e il cristianesimo, (1087) -1218-1219,1307.
-e il fascismo, (1089) -1228.
-e il Manifesto degli Intellettua­li, 1373.
-e il modernismo, (1083), 1213,
1304-5,. 1333-34-
-e il nazionalismo, 1237.
-e il senso comune, 331, (1045-1046) -1398-99, (1082) -1217.
-e il trasformismo, 1261.
-e l'antistoricismo, 84,689,1315, 1462-63.
-e l'economia marxista come eco­nomia sociologica comparativa,
1314.
- e l'insegnamento della religione
nelle scuole elementari, 1231-32.
- e la «dialettica dei distinti»,
(854) - 1300, (503-4) - 1316,
INDICE PER ARGOMENTI
(977) -15^8-69, 1240-41, I3M-1355, 1462-63.
-e la dialettica hegeliana» 1326.
-e la linguistica dì G. Bertoni,
351-52.
- e la moderna «machiavellisti-
ca», (425, 43i) -1600, 1572, 1617.
-e la monarchia, 1260.
-e la nozione di plusvalore, 1288.
-e la paura del giacobinismo, (953) - 1560.
-e la polemica scientifica sul «di­ritto naturale», 2315-16.
-e la previdibilità storica, 1311,
-e la propaganda revisionistica,
1353.
- e la religione, (851-53) -1291-
1296, 1007, (1082-83, 1087) -1217-19, 1251, 1255-56, 1267, 1269-70, 1303-5, 1308, 1560.
-e la religione della libertà, 1230-1232,1320,1592,1790.
-e la storia etico-politica, 763, (1082) -1214, (1084) -1222-25, (1089) - 1226-29, 1234-35, 1267-1268,1302.
-e la tradizione intellettuale del mezzogiorno, 1288.
-e la tradizione moderata del Ri­sorgimento, 1326.
-e Labriola, (1060) - 1270, (1060-1061) -1366, 1213,1241.
-e le ideologie politiche come strumenti pratici d'azione, (436-
437, 44i, 442) -1318-23, 1299.
-e le superstrutture come appa­renze, (854) -1298, (977) -1569-1570,1319.
-e Loria, (21-22) - 2324-25, (440)
-1439-40, (863-64) -1289, 1236, 1256.
-e Papini, 999, 1002-3, (1083) -1219,1920.
-e Proudhon, (1083) -1220.
-e Salandra, 1238.
-, Gentile e De Sanctis, 1288. -, Solmi, Salvatorelli e l'interpre­tazione del Risorgimento, 1975.
- teorico dell'estetica, 1303,1328,
(1669) - 2109,1778-79, 2231.
accuse di dualismo teologico alla filosofia della praxis, (854) -1300.
3183
attacchi clericali alla Storia d'Eu­ropa di -, (1174) - 1970. atteggiamenti neomalthusiani di -,
1261.
atteggiamento di - durante il fa­scismo in previsione di una ri­presa della filosofia della praxis, 1249.
atteggiamento di - durante la guer­ra mondiale, (436) -1082, 1318, 1207,1211-13.
carattere reazionario della «rifor­ma» di Hegel in - e Gentile, (504)- 1316-17.
carattere speculativo della filosofia crociana e sua lotta contro la trascendenza e la teologia, 1225-1226.
carattere speculativo della filoso­fia crociana in opposizione alla filosofia della praxis, 1224,1240-1241.
carattere «utopistico» dell'attività di -, 782-83, 885-86.
collaborazione alla «Politica» di F. Coppola, 780, 782, 1213,
' 13.53-commento ad una definizione di
Engels sulla logica formale, (439) -1462-64.
commento alle Tesi su Feuerbach, (1060) -1270-72.
commento di - all'interpretazio­ne foscoliana di Machiavelli, 1689.
confronto tra - e Bordiga, 1213.
contrasto tra etica e politica come contrasto tra società civile e Stato-governo, (858) -1302.
corrispondenza Sorel-Croce, (19) -2208, (25)-2327, 229, (420)-1844, (470, 508) -1499, 1214, 1242,1294.
criteri per lo studio della filosofia crociana, 1239.
critica del paese di Cuccagna di A. Graziadei, (74) - 2330-31, 870.
critiche di - ai sostenitori di «ri­forme protestanti», 1683.
dal revisionismo al tentativo di li­quidare il materialismo storico,
(119-20) -135^6, (853-54) -1298-301, 1214-15, 1254, 1280,
1314-17.
3184
?
dialettica addomesticata di conser­
vazione-innovazione nel riformi­
smo e in-, 1327-28. '
dilatazione filosofica della nozione di economia, 1268-69.
discorso al congresso di filosofia di Oxford, 690, (851) - 1291, 1240,1298.
distinzione tra società civile e so­cietà politica, 691.
due concetti di libertà in - (come identità di storia e spirito e co­me strumento pratico di gover­no), 1209,1229-32.
effetti dell'individualismo e del­l'antistoricismo dell'estetica cro­ciana, 1686-87.
effetti reazionari del revisionismo di-, 1213.
elementi della relativa popolarità del pensiero di -, (1082-83)-1215-17.
fortuna della diade Croce-Gentile nella vita intellettuale naziona­le,^.
funzione di - nella vita italiana, 1238,1303,1326.
giudizio di - su Boterò e i morali­sti del '600, (8.58) - 1301-2.
identità di arte e lingua, 737-38.
identità di storia e filosofia in - e nel materialismo storico, 1241-1242.
il fenomeno Ludwig e la bellettri-stica storica, 688-89.
il gruppo Croce-Omodeo e la san­tificazione untuosa del periodo liberale, 1983.
il papa, - e Gentile, (867-68) -
1306,1515. implicita critica di - alle ideologie
piccolo-borghesi, 1293.
incomprensione ed ossessione del materialismo storico in -, 1240, 1243-44.
influenza del revisionismo crocia­no sull'indirizzo economico-giu-ridico della storiografia italia­na, (1082), 1214, 1856.
influenza di - e G. Fortunato sul «blocco intellettuale» panitalia-no formatosi alla fine del seco­lo, (48) - 2022-23.
la filosofia crociana matrice del-r«attualismo» gentiliano, 1223.
la guerra '14-18 come guerra del
INDICE PER ARGOMENTI
materialismo storico secondo -,
(119) -1356, (436) -1318, 1214. la «passione» di - e il «mito» di
Sorel, (888-89) - 1307-9, (973)-
1567. la Storia d'Europa come trattato
di rivoluzioni passive, (1088) -
1227.
la storiografia crociana storia di
mosche cocchiere, 1241. la struttura come un «dio ascoso»
secondo -, (875) - 1420, (977) -
1569,1225,1300. . la teoria del valore come paragone
ellittico, (890-91) - 1287-88,
1275, 1310-n, 1313. liberalismo moderato e fascismo,
1228. libro di Castellano su -, 1215. libro di Chiocchetti sulla filosofia
di-, 1218, 1297. Machiavelli e Boterò secondo -,
1315-Machiavelli e l'autonomia della
politica secondo -, (503) -1315,
(977)-1568.
Machiavelli e Marx secondo -, (503)-1315.
materialismo e materialismo stori­co secondo -, 1298.
morfinismo politico dello storici­smo crociano, 1827.
negazione dei «partiti politici», (889) - 1309, (974-7.5) -1567-68, 1223,1352-53,1557,1814,1931.
origine libresca ed erudita del con­cetto crociano di storia, 1242.
osservazioni sul «Prometeo» di Goethe, 1071-72.
paradigma politico di restaurazio­ne-rivoluzione implicito nella storiografia crociana, 1226-29,
1325. passione e politica in -, (888-89) -
1307-10, (974-75) -1567-68, (977) -1569-70, 1022, 1222-23,
1349,1351-52, 2299.
perduranti tracce del materialismo storico nella filosofia crociana in quanto ritraduzione speculativa della filosofia della prassi, 1209-1210,1232-34,1268,1271.
perpetuo conflitto tra Stato e Chiesa, 751-56, 801, 991,1232,
poesia popolare e poesia d'arte se­condo-, 1801-2.
;
INDICE PER ARGOMENTI
polemica anticrociana dei cattoli­ci, (1083)- 1218-19.
polemica con Gentile sulla «filo­sofia del manganello», 653, 783.
polemica Croce-Einaudi sul ma­terialismo storico, (9) - 1256, 1069-70,1215,1254,1257,1589.
polemica Croce-Malagodi sul valo­re delle ideologie, 436-37, (973)
-1567.
polemica di - con Barbagallo sul materialismo storico, 1215, 1240.
posizione di - verso il cattolice­simo dopo il 1925,1297.
programma scolastico del - e rifor­ma Gentile, (852) -1295.
propositi ed effetti dell'opera edu­cativa di -, 1259-61.
qualità dello storicismo crociano, 1240,1325-27,1327-28.
quattro tesi del revisionismo di -,
1313-14.
«questa tavola rotonda è quadra­ta», 352, 2341-42.
rapporto tra filosofia e ideologia, 690,1231.
reazione di - alla previsione di una ripresa della filosofia della praxis, (119-20) -1355-56.
recensione delle opere complete di Marx-Engels, 1240.
riconoscimento implicito della priorità del fatto economico,
(503)-i3i6. riduzione del materialismo storico a «canone empirico» di ricerca, (422)-1856, 1214, 1235, 1236, 1275,1313-14.
sociologismo «idealistico» di -, 1241.
Stato giuridico e vero Stato secon­do-, (858) -1302.
storicismo idealistico crociano e storicismo della filosofia della praxis, 1224, 1298-99.
su Marx e la mitologia democra­tica, (436-37) -1319-20.
su Marx e lo «strumento tecnico», (440-41)- 1439-41.
sui rapporti tra hegelismo e filoso­fia della praxis, (875) -1420,
1314. sui rapporti tra Maria Sofia e Ma-
latesta, (46-47) - 2020-21, 927.
3185
sul concetto di natura e le leggi naturali, 1322.
sul concetto di Stato, (1087) -1223.
sul «Galateo» di Monsignor della Casa, 695.
sul paragone carducciano Kant-Robespierre, (1066-67) -1471-
I473-.
sull'origine «sentimentale e poe­tica» e «la critica impossibili­tà» di una storia generale d'Ita­lia, (1170) - 1981.
sulla caduta tendenziale del sag­gio di profitto, 1275-76, 1278-1279,1281-84,1313.
sulla formula «il mondo va ver­so...», 1790-91,
tentativo di - di riassorbire la filo­sofia della praxis nella cultura tradizionale, 1435.
teoria dell'origine pratica dell'er­rore, (977) - 1569-70,1218, 1297-99.
teorie storiografiche di Fustel de Coulange e storia etico-politica di -, 1224.
un Anti-Croce (e un Anti-Genti-le) come un nuovo Anti-Dùh-ring, (1088)-1477,1234.
un riconoscimento di Bernstein, 1213-14,1242.
valore strumentale del pensiero storiografico di - (reazione all'e­conomismo e al meccanicismo fatalista, attenzione al momen­to dell'egemonia), 1211, 1234-1236. crollo:
la teoria del - del capitalismo se­condo H. Grossmann, 890. crumiri, vedi ascari, cultura:
-aulica e decadenza della borghe­sia dei comuni, 326,
-cinese e - europea, 559-60.
-della classe rivoluzionaria e del­la classe conservatrice,,249.
-e scienza, 1694-96.
-e storia della -, 1376-78.
-europea e - mondiale, 1825-1826.
-giapponese, 579-82.
-indiana, 709.
-islamitica, 621-23.
-popolare come premessa per lo

27
***
3i86
sviluppo di una nuova lettera­tura, 1821-22.
- sud-americana, 834.
aderenza della religione alla vita culturale nei paesi anglosasso­ni, 1925.
alta - e - popolare, (422-24) -1858-60,821.
apporto delle diverse culture euro­pee nellamerica centrale e me­ridionale, 290-92.
arte della stampa e sviluppo tecni­co dell'organizzazione culturale nelle comunicazioni di massa, (135)-1891.
autonomia della filosofia della pra-xis e incubazione di una nuova -,(425)-1862-63.
«combinazioni successive» nella sfera della - («ferravecchio» in città, «utensile» in provincia), (34) - 2268-69.
«creazione» culturale e «politica culturale», (1193-94) - 2193-95.
creazione di una nuova - e socia­lizzazione di verità già scoperte, 1377-78.
De Sanctis, la «Voce» e la lotta per una nuova -, (426) -2x88-2189.
decomposizione dell'hegelismo e nuovo processo culturale, 1826-1827.
diffusione della - attraverso l'ora­toria, 1008, (135) -1890-91.
filosofìa della praxis come momen­to della - moderna, (421-23) -1854-56.
forme di organizzazione della -,
(483)-1530, 1393-94, 1537-38, 2230-31.
la filosofia della praxis per la crea­zione di una nuova - integrale che unifichi i caratteri della Ri­forma e dell'Illuminismo, della
- greca e del Rinascimento,
1233.
lotta per una nuova- ed arte, (426)
- 2187-88, 798, (1188-89) - 2192-
2193» (1669) - 2109, 1793-94.
morte delle vecchie ideologie e formazione di una nuova -, 311-312.
problemi di - cinese, 582-84.
programma di unificazione dei va-
INDICE PER ARGOMENTI
ri tipi di organizzazione cultu­rale, (487-88) -1537-40.
rapporto tra - della classe colta e lingua letteraria, 1105.
scuola specializzata e circoli di -, 483-84)-1530-32.
specializzazione tecnico-culturale e diffusione dell'istruzione prima­ria, 1517-18.
storia nazionale e storia della -, 385-86.
sull'assenza di una fioritura cultu­rale umanistica negli Stati Uni­ti, (318) - 2231.
sulla traducibilità reciproca delle culture nazionali, (468-69) -1470,1828-29.
sull'opposizione tra - scientifica dei toscani e - speculativa dei napoletani, 1288-89.
unificazione in Hegel e nella filo­sofia classica tedesca della - eu­ropea, 1826. cultura italiana:
- e cultura francese, 401, (479) -
1524,1693-94.
caratteri della-, (697)-2251,1703-1706.
«catalogo» dei principali proble­mi di vita culturale italiana, (1669-70) - 2107-10.
concetto libresco della cultura in Italia, 706-8.
diffusione della cultura in Italia, 1699-1700.
diversi aspetti della - nell'Umane­simo e nel Rinascimento, 1828-1829.
elementi della -, 769.
la - come continuazione del co­smopolitismo medievale, (133) -1361-62.
mutamenti nella situazione del pa­pato nel '700 e trasformazione della tradizione culturale italia­na, (1163-65) -1965-68.
per la diffusione della - nel mon­do, 721. cultura popolare:
- e materialismo, (423-24) -1861.
alta cultura e cultura nazionale-popolare, (422-24) -1858-60, 821.
rappresentazioni teatrali popolari in Sicilia, 255.

INDICE PER ARGOMENTI
sul distacco tra cultura moderna e - (o folklore), (89-90) - 2313-14.
Cuneo : statue viventi di - e villaggi di Potiomkin, 966-67.
D'Annunzio: i versi per i morti di Dogali, 1436. la politica di -, (448) - i495> 796-
797, 1200-2. motivi della popolarità dì -, 1200-
1202. sulla messa all'indice di -, 1298. Indicazioni bibliografiche: su -
politico, 1819. Dante:
- e Machiavelli: la dottrina poli­
tica di -, 758-60.
-, Machiavelli e la corrente ghibel­lina, 614-15. il De Vulgati Eloquio e la «que­stione della lingua», 2350. Vita Nova, 844. darwinismo: processo di Dayton contro il -, i1666. debito pubblico: funzione del - secondo il Capitale
di Marx, 695. il - nella repubblica fiorentina e il libro di B. Barbadoro, 694-
,695. decimo sommerso:
- e formazione di una élite alla
rovescia, n 16.
deismo: equivoco dell'ateismo e del - in molti idealisti moderni, 1827. demagogia : diverse forme dì -, (112) - 2053-2054, 771-72. demiurgo:
significato del termine, 1032. democrazia:
-ed egemonia, 1056.
-e filosofia, (436) -1318, 755-56, 887, 1280-81.
-moderna, materialismo metafi­sico e idealismo, 1280-81.
«centralismo organico», «centra­lismo democratico» e «centrali­smo burocratico», (1138-40)-1632-35.
diversi significati del termine,
1740. governo col consenso dei governa-
3187
ti nella - politica, (501) -1547-
1548. massoneria e - nel Risorgimento,
(392)-2075.
democrazia cristiana:
-e modernismo, (1081) - 1384.
-e passaggio di contadini al brac­ciantato, 6^f 1304-5.
-e sindacalismo, 68-69.
lotta di Missiroli e del «Resto del Carlino» contro il modernismo e la-, 1305. demografia:
cattolici e problema demografico, 270-71.
composizione demografica e leg­ge delle proporzioni definite, 2145.
questione demografica in Italia, (1168-69) ? 1989-91.
razionalizzazione della composizio­ne demografica europea, (70-72)
- 2140-47, 2140.
demopolitica, 193-94.
De Sanctis:
-, Croce e Gentile, 1288.
-e il modello di critica letteraria, 80, (425-26) - 2187-89, (1122)-2198.
-e il romanzo naturalista, (1122)
- 2198, (1941) - 2185.
-e la fondazione del «Circolo fi­lologico», (1941) - 2186.
-e la lettura dei testi, 729-30.
-, la «Voce» e la lotta per una nuova cultura, (426) - 2188-89.
- e suo passaggio alla «Sinistra»,
1473,(1941) -2185. critiche di Borgese a -, 720. Gentile e la formula del ritorno
a-,(1941)-2185.
giudizio sul Guicciardini, 761, 956,1815.
il saggio La Scienza e la Vita e il contrasto «Riforma-Rinascimen­to», (1122) - 2198.
interpretazione del Rinascimento secondo Burckhardt e secondo -, 1908-9, 1913.
libro di L. Russo su - e l'Univer­sità napoletana, (ii22)-2i98, 1288.
partito d'azione e trasformismo in una lettera di - a G. Civinini,
939-40. preoccupazione nazionale-popolare
3188
in L. Russo e «ritorno» al -,
(1121-22) - 2197. su Roma capitale, 971. sugli «anziani di S. Zita», (135-
136)-1891, 1535. determinismo:
- meccanico e fatalismo come sti­
molante ideologico e religione
di subalterni per la filosofia del­
la praxis, ( 1064) -1387-88,1394-
1395. causaiismo meccanico e prevedibi­lità dei fatti storici, (1059-60)-
1403-4.. residui di meccanicismo nei più
recenti sviluppi della filosofia
della praxis, corrispondenti a
una fase ancora economico-cor-
porativa, (1041-42) -1385-87.
dialettica:
-addomesticata, (1083)-1221, 1321, 1768.
-come legge cosmica nell'opera di Engels, 1449.
-come parte della logica formale e della retorica, 1461.
-degli opposti e - dei distinti in Croce, (503-4) -1316-17.
-e logica formale come tecnica del pensiero, (439, 441-42) -1462-66.
-e senso comune, (877) -1425.
-ed intellettuali, (1083) -1221-1222,1791.
arbitraria intrusione dell'elemento passionale nel processo dialetti­co, 1220-22.
assenza di una trattazione della -nel saggio di Bucharin, (876-77) -1424-26.
deformazione della - hegeliana in Proudhon e nei moderati italia­ni, (1160) - 1884-85, 1220-21, 1326,1592,1825.
logica formale e - nell'elaborazio­ne di una coscienza critica, (33) - 2268.
quantità-qualità, necessità-libertà, 1247-48. difensiva:
- e offensiva, 1135-36.
dilettantismo:
- e disciplina, 749-51, 756-58.
lotta al -, 1532-34.
manifestazioni di - intellettuale,
1693.
INDICE PER ARGOMENTI
Dio:
- e la concezione della proprietà,
819-20.
diocesi :
uno studio sulle - d'Italia dalle origini all'inizio del secolo vn, 602-3. diplomazia:
- e politica, (4^7-^8) -1583-85,
760-62,1309-10, 1577.
- secondo Clemenceau, 781-82.
caratteri della - italiana, 903-4.
Costantino Nigra e il trattato di
Uccialli, 389-90. documenti diplomatici tedeschi e
inglesi, 190-91. Lumbroso e Tittoni sull'incidente
del Carthage e del Manouba,
214-15. memorie di diplomatici italiani e
di statisti, 393. ragioni del successo della - italia­na, 766. un documento sulla - italiana pri­ma del 1914, 303-4. direzione intellettuale e morale, vedi
egemonia, diritto:
-canonico e Tribunale della Sa­cra Rota, 76-77.
-come espressione della classe di­rigente, 773.
-e costume, 773-74,1570.
-penale e rinnovamento della concezione del -, (978-79) -
1570-71.
-romano dopo il Mille, 643.
-romano e codificazione bizanti­na, 732.
-romano e - canonico in un sag­gio di Francesco Brandileone, 368-71.
assorbimento del - e dello Stato
nella società civile, 937. essenza del matrimonio cattolico
secondo il - canonico, 77-78. eticità del - e dello Stato, 937,
(978-79)-1570-71, funzione del - nella formazione
delle classi intellettuali italiane
nell'alto medioevo, 367-71. funzione del - per l'educazione
delle masse, 757, 773-74, (972) -
1566. funzione dell'opinione pubblica
}
INDICE PER ARGOMENTI
nella nuova concezione del -,
1571. materialismo storico e riforma del
- penale, (100-1)-1888-89, (1065)
- I474-7J, 1321.
ripristino della tortura e attenua­zioni del rinnovamento del -processuale moderno, 1888-89. storia e - naturale secondo i na­zionalisti, 1761-62. diritto naturale:
-come espressione di correnti lai­che, politico-giuridiche e pub­blicistiche, 2315-17.
-e folklore, 2314-17.
-e storicismo, 2316.
-nella tradizione cattolica, (7) -2314-16.
correnti popolari del -, 2316. disciplina:
- interiore e pensiero collettivo,
751.
- intesa come studio del passato,
1721. -, libertà e responsabilità, 692,
1706-7. -, spontaneità, sincerità, 1720-21.
- universitaria e formazione intel­
lettuale secondo Newman, 1806-
1807. autorità e-, 1707.
centralismo organico, centralismo democratico e -, 1706-7.
coercizione e autodisciplina nella questione sessuale, (138-39)-2162-64.
contro la tendenza a rallentare la
- nello studio, (502-3) -1549-
wo.
libertà, - e personalità, 1706-7.
passaggio dalla - di pace a quella di guerra e rafforzamento dell'e­gemonia borghese in Francia, (60) -1639-40. disoccupazione:
-come armata di riserva e forma­zione di aristocrazie privilegia­te, 2174.
-in Inghilterra e in Germania, 1131-32.
-«produttiva» e «inflazione» di servizi, 1004.
-«tecnica» e - generale, 1347.
il problema della - e una massima
inglese, 724. indirizzo corporativo, - e occupa-
3189
zioni di tipo non produttivo, (125-26) - 2157-58. politica del debito pubblico, - e parassitismo assoluto e relativo, (1169) - 1991. sviluppo del capitalismo italiano, - ed emigrazione, (1176-77) -1992. dispotismo:
secondo la Chiesa, 546, distruzione:
distruggere e creare, 708, 1726. dittatura:
-democratico-rivoluzionaria e teoria della rivoluzione per­manente, 1596.
-ed egemonia in Croce e Gentile, 691.
abolizione di ogni forma di auto­nomia delle classi subalterne nelle dittature contemporanee e totalitarismo della classe domi­nante, (303) - 2287. Divina Commedia (la):
canto del cigno medievale, 734.
canto X òeWInferno, 5, 516-30.
«questo libro d'oro della nobiltà italiana», 11. dogmatismo:
misticismo del vecchio metodo storico e della vecchia filologia, (425) -1845-46.
nuova pedagogia e - nella scuola, (502) - 1548.
ristrettezze e meschinità delle po­sizioni dogmatiche nell'econo­mia marxista, 1805-6. donna :
partecipazione della - alla vita pubblica secondo la sociologia cristiana, 531.
partecipazione delle donne, segno di maturità di un movimento storico, 902-3.
questione sessuale e formazione di una nuova personalità fem­minile, (73) - 2149-50. dottrinarismo:
- e dottrinario, 916, 958-59.
due significati del termine «dottri­nario», 983. dumping, 799, 873, 2176.
ebrei :
- e cristiani nel Risorgimento,
(15-16) - 2034-35.
?i
3190
- e cristiani secondo Disraeli,
(497) -1872.
attività culturali degli - in Italia,
393\
esaltazione del Dio nazionale ebrai­co nel motto della Civiltà Cat­tolica, 1021.
funzione internazionale e caratte­re nazionale degli -, 384, (458) -
1585.
sulla leggenda degli attributi ani­maleschi degli -, (28) - 2083.
sulla storia degli - in Italia, 806, 1800-1. economia:
-ed ideologia, sovrastruttura e struttura, 871-73, (457-58) -1584-85, 1595-96, (1120) -1612.
-e metafora dell'anatomia, (437) -1321,(1065)-1473-74.
-e teologia, 1277.
-, passione e personalità umana, 1351-52.
- «pura» ed - marxista sul con­
cetto di mercato determinato,
i276-77> (1018) -1477-78.
carattere storicistico dell- marxi­sta, 1286.
caratteri dell'- politica secondo Robbins, 1802-4.
circolo filosofia-politica-economia,
(472-73)/ X492-93. concetto di «homo oeconomicus»,
1253-54, 1284-85, 1355, 1948.
deduzione e induzione nell'- mar­xista, 1284.
discussione sul concetto di - pura,
I277;78.
forze di consumo e forze di produ­zione, 1343.
«homo oeconomicus» come astra­zione determinata, 1265, 1276, 1310-11.
«homo oeconomicus» e «mercato determinato», 1247-48.
identità di politica ed -, 1022,
(465) - 1448, (472-73) - 1492-
1493. insieme delle forze materiali di
produzione e sviluppo storico,
(444)-1443-44,
1 - marxista come - sociologica
comparativa secondo Croce,
1314. la teoria del valore centro unitario
dell'- marxista, 868, 1261-62.
INDICE PER ARGOMENTI
per un manuale moderno di -marxista, 1285-87.
polemica Agnelli-Einaudi sulla ri­duzione dell'orario di lavoro, 1346-47.
polemica Einaudi-Benini, 1257-59.
«postulato edonistico» dell'- pu­ra e «mercato determinato» del­l'- marxista, 1269.
rapporto tra - marginalista e -marxista secondo Engels, 1258-
1259. Ricardo e il metodo dei «posto
che», 1245-46, (1019) -1479.
scienza e metodo scientifico nel-l'-pura, 1277-78,1803-4.
sui difetti dei manuali di - marxi­sta, 1805-6.
sul concetto di «parassitario»,
1343,1348. sul concetto di «scienza economi­ca», 1350-51, (1018)-1477-79, 1802-4.
sull'inizio della scienza economi­ca, 1263-64.
sulla caduta tendenziale del saggio di profitto, 1278-79.
teoria dei costi comparati e decre­scenti e teoria marxista del va­lore, 870,1262.
tipo di ipotesi scientifica propria dell'- marxista, 1287.
U. Spirito e P-, 752-56, 1076-
1077. valore d'uso e valore di scambio
nell'- marxista, 1276.
valore delle «leggi di tendenza», 1247, 1278-79, 1282-84. economia italiana:
attrezzamento nazionale, 381.
bilanci dello Stato, 225-27.
classificazione delle personalità del mondo economico nazionale, 1680.
economia nazionale e mercato in­ternazionale, 1115-16,
sui «meriti» della politica econo­mica fascista, 1751.
sulla politica annonaria, 191-92.
sulla situazione economica italiana nel '26, 262-63.
sulla struttura economica naziona­le, 1749-50. economico-corporati vo :
dissoluzione della borghesia comu­nale e formazione di una fase
ì
i
INDICE PER ARGOMENTI
economico-corporativa, (952) -1559-60.
fase economico-corporativa come fase etica in Gentile, 691.
fase economico-corporativa degli Usa, 692,1665.
fase economico-corporativa dello Stato, 1053-54, 1316, 1665.
fase economico-corporativa nei rag­gruppamenti sociali regressivi e progressivi, 690-91.
formazione di una volontà collet­tiva nazionale popolare e supe­ramento della fase economico-corporativa, (953) - 1560.
passaggio dello Stato dalla fase
economico-corporativa alla fase
egemonica, 1481-82, (457-58) -
1584,1785. # .
residui di meccanicismo nei più
recenti sviluppi della filosofia
della praxis, corrispondenti a
una fase ancora economico-cor-
^ porativa, (1042) -1386.
sindacalismo teorico e fase econo­mico-corporativa del gruppo su­balterno, (461) -1590.
sindacato professionale e attività economico-corporativa, (478) -1523. economismo:
-e astensionismo elettorale, (461) -1591, (67) -1647,(119) ? 1648.
-e marxismo nell'interpretazione di Einaudi, (863-64) -1289-90,
1589.
- ed egemonia, (464) -1596.
-, fatalismo e paura dei compro­messi, (1120) -161 i-i3.
-, libero scambio e sindacalismo teorico, (461) -1589-91.
-puro di Sorel, 1923-24.
-puro di U. Spirito, 691-92.
-storico e materialismo storico,
(461-64) - *59i~97> 1917. aspetti teorici e pratici dell'-,
(461-64) -1589-97. educazione:
-alla libertà e autorità, (973) -1370,(1061)-1367-68.
-delle masse e funzione del dirit­to, 757, (972) -1566.
-religiosa nella scuola, 604-5, 1381.
-«sintetica» e istruzione «anali­tica», 1251,1546.
3191
- tecnica come base del nuovo
tipo di intellettuale, 1551.
distinzione tra - ed istruzione se­condo la pedagogia idealistica,
1541. enciclica di Pio XI sull'-, 703-
704. m l'autodidatta, 1730-32.
rapporti tra le generazioni, 114,
115-16, 1331-32, 1730, 1829-30,
(73)-2149..
rapporto ambiente-educazione se­condo Marx, (877) - 1426.
scuola e vita, istruzione ed - nel lavoro del docente, (499) -1542-
1543. sulla ricerca del principio educati­vo nella scuola, (498-503)-1540-1550,516. Vedi anche pedagogia e scuola, egemonia:
-borghese e concentrazione degli intellettuali francesi, (60)-1639-1640.
-come combinazione di forza e consenso nel regime parlamen­tare, (58-59) -1636-38.
-come direzione intellettuale e morale: rapporti tra «direzio­ne» e «dominio», (40-41)-2010-11.
-e crisi della «coscienza critica»,
84.
-e democrazia, 1056.
-e dittatura in Croce e Gentile, 691.
-e divisione dei poteri, 751-52.
-e storia etico-politica, (1084) -1222-24,1235-37.
-etico-politica ed - economica,
(461)- I59I-.
-, internazionalismo e caratteri na­zionali, 1729.
carattere permanente dell'- del Nord sul Sud, 131.
concetto di - in Lenin, (465) -1235, 882,1249-50.
contenuto dell'- politica della clas­se operaia al potere e primitivi­smo economico-corporativo, 1053^4.
crisi di - della classe dirigente e crisi dello Stato, 1603.
dal dominio diretto al carattere egemonico del dominio stranie­ro in Italia, (1161) -1962.

t
[t
]i
3192
filosofia speculativa, ideologia po­litica ed -, (1090) - 1481-82.
forme e mezzi dell- esercitata dai moderati, (40-42) - 2011-13.
funzione degli intellettuali nell'or­ganizzazione dell*- e della coer­cizione, (476-77) - 1518-19.
funzione egemonica e «tranquilli­tà interna», (985) -1.577.
il rapporto di - come rapporto pe­dagogico, 1331-32.
lotta di egemonie, (436) - 143.5,
(473) : I493> 1236.
nazionalismo ed - politico-cultu­rale, (713)-2253, (1192-93)-1618.
«parlamentarismo nero», - e cor­porativismo, 1742-43.
passaggio dalla disciplina di pace a quella di guerra e rafforzamen­to dell- borghese in Francia, (60) -1639-40.
paternalismo ed - nei servizi intel­lettuali, 1714-15.
questione della lingua e riorganiz­zazione dell'— culturale, 2345-2346.
realtà dei rapporti di conoscenza come elemento di «-» politica, 1245.
sdoppiamento della coscienza teo­rica e lotta di egemonie politi­che, (1041-42) -1385.
sfacelo della funzione egemonica nel dopoguerra, (59-60) -1638-1639.
superamento della formula di «ri­voluzione permanente» nel con­cetto di - civile, (972-73)-1566.
sviluppo del concetto di - e lotta all'economismo, (464)-1595-96.
teoria dell'- in Marx, 1315.
valore gnoseologico del principio di -, (464-65) -1249-50. Egitto:
Italia ed -, 218-19. eguaglianza:
- politica ed economica, 693.
concetto di - nel materialismo
francese del secolo xvm, 1280-1281. elezioni:
— e fucilate, 1761.
assenza di chiarezza del mandato
nelle - politiche, 928-29. carattere di Costituente delle - del
INDICE PER ARGOMENTI
1919 (e del 1913), (1166-67)-2005.
cattolici nelle - del 1913 e del 1919, (1166-67) - 2006.
consenso ed - in sistemi rappre­sentativi non parlamentaristici, (1141) -1625-26. eloquenza :
-, organizzazione e persuasione,
1551.
emigrazione:
-e movimenti intellettuali, 68-69, 629.
-e nazione proletaria di Enrico Corradini, 390-91.
-e sua funzione, 5.
-italiana, 242-43, 986, (699) -
2253-54.
-italiana nel Congo Belga, 276.
-meridionale e mito dell'Ameri­ca, (19) - 2201-2.
caratteri dell'- italiana prima del­la Rivoluzione francese e dopo l'avvento del capitalismo, 385.
differenze tra - italiana ed - tede­sca, 131-32.
fallimento dell'-, 64.
leggi dell-, 986, (1169) -1991.
perché i letterati italiani non si oc­cupano degli italiani all'estero, (699) - 2253-54.
relazione di Enrico Ferri sull'-,
390-91. sviluppo del capitalismo italiano,
disoccupazione ed -, (1176-77) -
1992. Emilia, vedi Romagna, empirismo:
- e pragmatismo, 97.
obiezione all'-, 1926.
opportunismo ed - nella filosofia
politica di Gentile, (88) -1651-1652.
rapporto tra -, realismo storici­stico e speculazione filosofica, 1248.
significato equivoco del termine, 1131. encicliche:
- papali emanate prima del '48 e
il saggio sul comunismo di A.
Rosmini, (505) -1371.
cinque - organiche contro il pen­siero moderno, 1677-78.
enciclica antimodernista, (540) -2091,1305,1677, 2095.
INDICE PER ARGOMENTI
esame critico-letterario delle - pa­pali, 816.
l'enciclica Quadragesimo anno e i rapporti tra cattolicesimo e so­cialdemocrazia, 907.
la Rerum Novarum e il movimen­to operaio italiano, 85. enciclopedie :
grosse - specializzate pubblicate dai cattolici, 1845.
Indicazioni bibliografiche', 910, 916-17. energia elettrica:
rapporto di G. Motta all'assem­blea ordinaria della Edison, 143-
144. enfiteusi, (71) - 2143, 212, 653.
Engels :
-e gli «strumenti intellettuali» della scienza, (856) -1420-21.
-e la tesi hegeliana reale-raziona­le, (1079-80) - 1417.
-, Marx e l'Italia, 40, ( 1160-61 ) -
1884-85.
contrapposizione di «scientifico» ad «utopistico», 827.
due lettere di - sul materialismo storico, (445) -1445, (462) -1592, (i072)-i4i8, 1428.
giudizi di Marx ed - su Balzac, 1697-99.
libro di R. Mondolfo su -, (420-421) - 1844.
opere complete di Marx-Engels re­censite da Croce, 1240.
possibili spunti nélVAnti-Dubring dei saggio di Bucharin> 1449, 1786.
rapporto tra economia marxista ed economia marginalista secondo -, 1258-59.
scritto sui moti libertari spagnoli del 1873,(1160-61)-1885.
sull'abuso del materialismo stori­co, (463-64) - 1595.
sulla storia sperimentale della lo­gica formale e della dialettica (tecnica del pensiero), (136)-1892, (439-40) -1462-64.
sul problema del rapporto tra Marx
ed-, (420)- 1844,1449. tesi sul passaggio dal regno della necessità al regno della libertà,
(465) -1490, (471) -1487, 1506, 1783-84. unità e materialità del mondo in
3193
una formulazione di -, (473-74)
-1448-49,1415. epigono:
epigoni e diadochi, 971-72. epistemologia:
- e classificazione delle scienze,
(1052-53)- 1459-60.
- secondo un libro di M. Govi,
(1052-53)- i459-6o. equazione personale:
sulla nozione di -, (380) - 2297. eresie:
- medievali e francescanesimo,
(748-49-1080) -1384.
carattere ereticale delle innovazio­ni che non partono dal centro,
832-33.. movimenti ereticali e tentativi di
avvicinare la chiesa al popolo, (424) -1862. nascita dei comuni e movimenti
ereticali, 1384. sullo studio delle - medievali, 788. Eritrea, vedi Africa, errore :
, - immediato, - filosofico e i di­versi gradi di passione, (977)-1569-70. alcune cause d'-, 310-11. sul linguaggio come causa di erro­re, (439-40) -1465, (468) -1469-1470, (887) - 1427-28, 1330. teoria di Croce sull'origine pratica dell'-, (977) -1569-70, 1218, 1297, 1299. esercito :
- e fascismo, 1610-n.
apoliticità dell'- ed aspirazioni del
Risorgimento, 818-19.
caratteri dell'- italiano, 259-62.
discussione al Senato sui bilanci militari, 241-42.
funzione degli eserciti nella poli­tica dei grandi Stati, 1589.
funzione dell'- nel rapporto città-campagna, (510-11) -1607-9.
impossibilità di un - nazionale per il distacco tra popolo e classi alte, 143.
libri di E. De Amicis e G. C. Ab-ba, (1121) - 2196, (1189-90) -2009.
organizzazione, - e teorema delle proporzioni definite, (1132-33) -1626-27.
3194
INDICE PER ARGOMENTI
INDICE PER ARGOMENTI
3195

«piccolo esercito» di pace e mili­zia fascista, 1919.
rapporti inversamente proporzio­nali tra forze dell*- e forze della polizia, (985) - 1577.
sull'atteggiamento dei clericali e sull- nel 1883, (1156) -1979.
sulla cosiddetta neutralità dell'-, (509, 511) - 160.5,1609.
trasformazione di qualità persona­li in qualità collettive nell'orga­nizzazione dell'-, 1036.
ufficiali in congedo, 240-41, 1607-1608. esercito della salvezza, 271. esperanto:
- filosofico e scientifico, (855) -
1466-67,
resistenza allo sviluppo di una lin­gua comune nazionale da parte dei fanatici delle lingue interna­zionali, 2344. esperimento:
- scientifico ed esperienza politi­
ca, 1813.
espiazione:
discorso di Treves sull'-, 319, 322,
1395.
estetica:
- ed architettura, 1655-56.
compito dell'- secondo Croce, 794.
Croce, teorico dell'-, 1303, 1328,
(1669)-2109, i778-79> 2231.
discussione sull'- del materialismo storico al Congresso di Oxford, 690, 1240, (851) -1291, 1298.
effetti dell'individualismo e del­l'antistoricismo dell'- crociana, 1686-87. *
identità di contenuto e forma in Bucharin e nelP- idealistica, (1062) -1417-18.
polemica di Tilgher sulla teoria crociana della memoria, 252-53, 407,1442, 1656,1686. estremismo:
- «economista» e opportunismo
culturalista, n 12.
estremo oriente, 171-72. Etiopia, vedi Africa, etruscologia, 365-67, 711-12. eurasiatismo, 180-81. Europa: America ed -, (7o)-2i4i, 198-200, (296-97) - 2178-80, (347) -2180-
2181, (480) - 1525-26, 1785-86, 2168-69.
egemonia politica dell'-, 166-72.
funzione europea dell'Italia dal '400 alla Rivoluzione francese, 359-60.
i pilastri dell'- conservatrice se­condo P. Bourget, 713-14.
modello storico Francia-Europa,
(134) - I358;59.
politica mondiale e politica euro­pea, 166-72, 181.
spinta in - al rinnovamento rivo­luzionario come riflesso di uno sviluppo internazionale, (132-133) -1360-61.
spirito giacobino ed egemonia del­la Francia in -, (54) - 2033. evoluzione:
- storica di comodo secondo il
punto di vista dei reazionari,
249. § evoluzionismo, vedi positivismo.
fabbrica disseminata:
concetto di -, 924. famiglia:
crisi della - e fascismo, 18io.
crisi della - e lotta di generazioni, 340. fanteria:
Apologo del ceppo e delle frasche secche, 68.
sulla - francese, (60) -1641. fascismo:
-come guerra di posizione, (1089) -1228-29.
-e Azione Cattolica, 823.
- ed esercito, 1610-n, 1919.
articoli di De Bono e Balbo intor.
no alla marcia su Roma, 808-9. articoli di G. Volpe, 1001. attacco alla filosofia di Gentile nel
'3i>947. centro internazionale di studi sul
"379-
confronto con il liberalismo mo­derato, come rivoluzione passi­va, (1088-89) -1227-28.
crisi della famiglia e -, 18 10.
De Vecchi e la marcia su Roma, 899.
discussioni sulla «razionalità» e sul significato del -, 1703-4.
falsi meriti del -, 1751.
i
? 1
funzione del Gran Consiglio del -,
il - come «comunismo libero» se­condo C, Pellizzi, 1252.
non neutralità dello Stato di fron­te al movimento fascista, 808.
prolusione di A. Mussolini per il terzo anno della scuola di mi­stica fascista, 915-16.
simpatie della grande finanza in­ternazionale per il - e per il laburismo, 336.
Indicazioni bibliografiche: sulle istituzioni create dal regime fa­scista, 898. fatalismo, vedi determinismo, fazione:
- e partito, 926.
federalismo:
- e unità nazionale, 961.
programma federalista e separati­
smo siciliano, (305) - 2062-63.
federazione delle unioni intellettua­li, 307. feticismo: manifestazioni di -, 1769-71. Oriani e gli schemi mitologici del­la «storia feticistica», (1169)-1980. feudalesimo:
- e monachesimo, 607-8, 609-10.
intellettuali nel mondo feudale,
(475) -1514. Fiat:
- e alti salari, 1312-13.
Agnelli e l'«Ordine Nuovo» nel 1920, 68, (72)-2146, (125)-2156. la «Fiera letteraria»: caratteristiche della - divenuta «L'Italia letteraria», 95-96. filologia:
- e materialismo storico, (856-57)
-1428-29.
-, logica formale e metodologia astratta, (1055-56) -1461.
-, materialismo storico, e sociolo­gia, (425) -1845-46, (856-57)-1428-31.
del «sollecitare i testi», 838. filosofia:
-classica tedesca e materialismo francese secondo Gioberti, 1922.
-classica tedesca e movimenti li­berali nazionali dal '48 al '70,
(134)-1359-

-classica tedesca, filosofia della praxis e «creatività» del pensie­ro, 1485-86.
-della praxis e - classica tedesca,
(422-23) - 1858.
-e democrazia, (436) -1318, 756, 887,1280-81.
-e folklore, (76) - 2271, (1045) -
1306,1375.
-e ideologia, (471) -1487, 506-7, 690, (1064) -1380, 1212, 1231, 1241,1269.
-e linguaggio, (1063) -1375, 1329-30,1468.
-e masse popolari, (1064) - 1388-1391, (1070) -1381-82, 1292,
1396-97.
-e pedagogia, (502) -1548.
-e politica secondo il pragmati­smo, 1925-26.
-e realtà storico-sociale, 1273.
-e religione, (465-66) - 1490.
-e senso comune, (75-76) - 2270-
2271, (1045)-1396, (1071)-1383.
- e storia della -, (1064, 1080)-
i376:79, 1383. m -, religione e scienza, (852-53)-
1295-96, 1694-95.
- speculativa, ideologia politica
ed egemonia, (1090)-1481-82.
-«spontanea» e pensiero critico, (1063)-1375-77,1400-1.
-tedesca e moderatismo liberale nel Risorgimento, 1473.
accezione popolare del termine -, (1259)-1380.
atteggiamento della - della pra­xis verso i sistemi filosofici sor­passati, (1079-80, 1087) -1416-1417.
Berkeley, Bucharin e la realtà del mondo esterno, i486.
carattere idealistico di ogni - se­condo Croce, 1274.
circolo filosofia-politica-economia,
(472-73)- 1492-93.
concezioni del mondo e atteggia­menti pratici, 1759-61.
Congresso italiano di - del 1926, (312)-1373.
Congresso italiano di - del 1929,
(497)-1871. decomposizione dell'hegelismo e
nuovo processo culturale, 1825-1827.


[
]


[

]1 !
3196
filosofi letterati e filosofi scienzia­ti, i486.
filosofo individuale e pensatore collettivo, 1392.
funzione politica dell'attività filo­sofica, 1271.
identità di - e ideologia in Croce, 690.
identità di - e politica, (471-72) -1488, (473) -1493, 886, 1241, 1295, 1378-79-
identità verbale di ideologia e -nell'idealismo gentiliano, (119-120) - 1355-56.
ideologia di massa e grandi sintesi filosofiche, (875-76) -1423-24.
immanenza speculativa e imma­nenza storicistica, 1246-48.
influenza di G. Bruno sulla - clas­sica tedesca, (438) -1439.
la - tedesca e l'uomo della Rifor­ma, (851-52) -1293.
la prassi come centro unitario del­la - marxista, 868.
misticismo e realtà del mondo esterno, (1048-49) -1415-16.
nesso -, senso comune e religione, (1045) -1396-97, (1063) -1375, (1069)-1410,1378, 1401.
polemiche contro la - moderna e la filosofia della praxis in un li­bro di Paul Nizan, 1340.
problema della realtà del mondo esterno, (454-55) -1491-92, (466-467) - 1455-57, (469, 473-74) -1448-49, (1048-49, 894, 1075, 1078) -1411-16, 1244-45, 1290-1291,1329,1333,1418-19,1483, i486,1921. -
«proletariato tedesco erede della -classica tedesca», (504) -1317, 881-82, 1241, 1248, 1271, 1472.
riduzione della - a metodologia della storia, 1462-64.
riforma filosofica e riforma intel­lettuale e morale, 1249-50.
sociologia, - e materialismo stori­co, (434-35) -1431-33, 1765-66.
spiegazione e trasformazione del mondo, (1066) -1472, 1241.
«storicità» della - secondo la filo­sofia della praxis, (465)-1489, (471)-1487,(1046)-1399, 1271-72, 1426.
sul filosofo specialista, 1342-43.
INDICE PER ARGOMENTI
sulla coesistenza di due concezio­ni del mondo, 1378-80.
sulla formazione del «filosofo de­mocratico», 1331-32.
sul processo di diffusione delle nuove concezioni del mondo,
1389-95.
sul significato di «ricettivo», «or­dinatore» e «creativo» in -, 1485-86.
sul valore storico dei sistemi filo­sofici, 893-94, 1569-70.
Tolstoj, B. Varisco e realtà del mondo esterno, (1078) -1413-1414,1483-84.
unificazione in Hegel e nella -classica tedesca della cultura eu­ropea, 1826.
unità di - e storia, (504) -1317, 1255-56,1271, 1332,1426.
Indicazioni bibliografiche: dizio­nario di Lalande, 1129. filosofìa americana:
posizione di Josiah Royce, 97. filosofia della praxis:
-come «storicismo» assoluto, 1437,1826-27.
-come unità di politica e di filo­sofia, 886,1233.
-e distinzione tra struttura e so­vrastruttura e tra i diversi gradi della sovrastruttura, (977) -1568-69.
-e filosofia dell'atto, (455)-1492.
-e filosofia dello spirito in un li­bro di A. Lovecchio, (445) -
1371.
- e ideologie come espressioni
della struttura, 1413.
-e immanentismo hegeliano, 1826-27.
-e «materialisti conseguenti»,
1409.
-e traducibilità reciproca dei lin­guaggi filosofici e scientifici, 1468.
-e uso delle metafore, 1474.
-o neoumanesimo in Machiavelli,
657.
filosofia classica tedesca, - e «crea­tività» del pensiero, 1485-86.
il razzismo, Gobineau e le origini storiche della-, 1943-44.
immanenza, trascendenza, storici­smo speculativo e -, (1088) -1476-77.
\
INDICE PER ARGOMENTI
la - come concezione di massa, 1271.
la - contro il concetto romantico dell'innovatore, 1726.
polemiche contro la - e la filosofia moderna in un libro di Paul Ni­zan, 1340.
tentativo di Croce di riassorbire la - nella cultura tradizionale,
1435. Vedi anche marxismo e materia­lismo storico (sotto la voce «ma­terialismo storico» è stata inclu­sa l'espressione «filosofia della praxis», usata nei testi C, quan­do nel corrispondente testo A ricorre il termine «materialismo storico»).
finanza, vedi politica finanziaria.
Firenze :
- e la distinzione politica-diplo­
mazia, 760-62.
assedio del 1529-30, 723-24.
egemonia culturale di -, sviluppo linguistico unitario e sua inter­ruzione dopo il '500, (81-82) -
2237. il '48-49 a - visto dai moderati,
(1165-66) - 2002-4.
un libro sulle finanze nella repub­blica fiorentina, 694-95.
Indicazioni bibliografiche: sulla
• politica fiorentina ai tempi di Dante, 835. fisica:
Eddington, Borgese e il moderno idealismo fisico, (io43)-i45i-1452, (1130-31)-1506. fisiocrazia:
- e mercantilismo, (985) -1575-
1576.
giacobinismo francese e cultura fi-siocratica, (985) -1575. folklore :
-e cultura della classe dominan­te, 1105.
-e diritto naturale, 2314-17.
-e filosofìa, (76) - 2271, (1045) -1396,1375.
-e mitologia, 580.
-e religione, (89) - 2312.
-e romanzi francesi d'appendice, 1660.
-e scuola, (89-90) - 2313-14, (498) -1540.
3197
- e senso comune, (76) - 2271,
935, (1045)- 1396, 2311.
-e superstizione, (89) - 2313.
-in rapporto alla letteratura po­polare, 844,
attività educativa dello Stato e su­peramento del -, (90) - 2314.
classificazione dei canti popolari secondo E. Rubieri, 679-80.
combinazione della religione con il - pagano, (345) - 2120.
concetto di -, 5.
De Man e il -, (452) -1506.
folklorismo in Pirandello, 1671-1672.
i contadini come - nella letteratu­ra italiana, (1121) - 2195.
il - come «pittoresco» e come concezione frammentaria del mondo e della vita, (89) - 23n-2312.
provincialismo folkloristico e ca­ratteri nazionali, 1660-61, (1670) - 2110.
scienza moderna e «- moderno», (89)-2312.
sul distacco tra cultura moderna e cultura popolare, (90) - 2314.
Indicazioni bibliografiche: sul -in Piemonte, 165, fordismo, vedi americanismo, fortuna:
concetto di «provvidenza» e «-» in Croce, di «-» e «virtù» in Machiavelli, (1089-90) -1480-1481. francescanesimo:
- e rapporti con Federico II, 259.
azione cattolica e terziari france­
scani, (127) - 2086-87.
Francia:
-come il Piemonte dell'Europa dopo il 1789, 1822-24.
-come mito per la democrazia ita­liana, 967, 1693-94.
affare Dreyfus, (60) -1639-40, 1681.
Clemenceau nella storia politica francese, (447) -1498, 6^4-^6.
crisi morale e politica della - pic­colo-borghese, 283-84.
critica dei nazionalisti monarchici francesi ai due Napoleoni, (50) -2026, (1162)-1964.
differenze nella conquista del po­tere da parte della borghesia in
3i98
INDICE PER ARGOMENTI
INDICE PER ARGOMENTI
3199

-, Germania, Italia, Inghilterra,
(.53) -2032. differenze storiche tra - e Italia
dopo il Mille, 645-47. dominio del capitale finanziario e
base politica piccolo-borghese
in-, (1101-2) - 2177. «dottrina» francese sulle origini
del Risorgimento, (1162) -1964, egemonia culturale francese, 2.5,5,
(479)-1524,913. elemento celtico nella formazione
della civiltà francese, 574, 1704,
1943., farsa dei trois galants et Phlipot,
1009.
forma dì lotta mista (politico e militare) nel conflitto franco-te­desco, 123.
funzione dell'Italia nella politica francese nel Settecento, (686-687 ) - 2077 •
funzione di partito dirigente dei giacobini e borghesia francese, (50-51) - 2026-30.
indebolimento dell'Austria-Fran­cia nell'equilibrio europeo del Settecento e formazione della Prussia come grande potenza, (1161) -1963.
influsso intellettuale della - in Ita­lia, 338-39, 340-42, (686) - 2077,
1693-94.
invasioni della - secondo monar­chici e secondo repubblicani, 1118-19.
letteratura di lingua d'oc e di lin­gua d'oil, 645.
modello storico Francia-Europa,
(134) -1358-59.
motivo antinglese nella politica estera francese, 1119.
note sulla vita nazionale francese, (14-15, 58-64, 67, 97-98, 118-119) -1635-50.
popolo-nazione, protagonista della storia francese, 361, 2070.
predicazione in volgare nel xn se­colo, 1005.
«religione della patria» e religio­ne «romana» in -, 2094.
religione e politica in -, 1021-1022.
scarsa natalità, rapporti tra le ge­nerazioni e divisione del lavoro in- (73) -2148.
spirito giacobino ed egemonia del­la - in Europa, (54) - 2033.
sull'opportunismo politico della -nell'Ottocento, 1814.
tendenze alle astrazioni giuridiche nella politica e nella cultura francese, 1256-57.
uno studio di L. Einaudi sulle or­ganizzazioni della società fran­cese, 800-1.
Indicazioni bibliografiche: sulla
politica francese, 229; sui partiti
politici in -, 640. francofilia:
limiti della - in Italia, 967-68. frati:
- in un'ottava del Pulci e in un'e­
spressione di Pascal, 1659-60.
Freud, vedi psicoanalisi, frivolità:
-in certi intellettuali, 696. fronte unico, 866. funzionari:
-e funzioni, 768.
problema dei - e problema degli intellettuali, (1109) -1632-33. futurismo, 115, 573:
-e assenza di una letteratura po-polare-nazionale in Italia, 935, (1669-70) - 2109.
-e culto popolare per gli intellet­tuali, 1944-45.
avversione contro Roma nel mo­vimento vociano e futurista, 1920.
futuristi antiaccademici e secenti­sti di conversione, 1739.
la «Voce», Lacerba e il -, (1669-1670) - 2109-10.
Marinetti accademico, 740.
Pirandello, Gentile e il - come forma di un romanticismo con­temporaneo, (35-36) - 2037-38.
Garibaldi:
-e Cavour, 814,1772.
-e il nazionalsocialismo in Italia,
797-
- e Pisacane, (43-44) - 2014, 2016.
-, Mazzini e Cattaneo, 1772-73. -, Pio IX e la frase del «metro
cubo di letame», 1026-27. -, Vittorio Emanuele, Mazzini e
Gioberti, 765-66, contatti personali con Vittorio
Emanuele, (41) - 2010.
!i
I
)
)
influenza dei moderati dopo il '48
su Mazzini e -, 2026. passaggio di - in Calabria nel
1860, 609. Genova, 269: «Compagnia della Caravan a», 829.
Gentile: -, Croce e De Sanctis, 1287-88.
-e Croce, 691, 783, (852-53) -1295-97, 1234, 1240, 1260-61, 2348-50.
-e gli Istituti di Cultura, 1251.
-e il Concordato, 753,1251.
-e il modernismo, 1304-5.
-e il senso comune, (1047)-1399-1401.
-e la fase economico-corporativa, 691, (867) -1306.
-e la filosofia della politica, (88) -1651-52.
-e la formula del ritorno a De Sanctis, (1941) - 2185.
americanismo e retorica dell'azio­ne in una formula di -, (91-92) -2152-53.
attacco di P. Orano e di G. A, Fa­nelli a-, 1306.
attualismo gentiliano e giustifica­zionismo storico, 860-61.
carattere reazionario della «rifor­ma» di Hegel in Croce e -,
(504)-1316-17. critica della «Civiltà Cattolica» a
-, 1218.
degradazione della filosofia tradi­zionale nei discepoli di -, (119-120) -1355.
discorso agli operai romani, 653.
discorso di Palermo del 1924 (sul­la «filosofia del manganello»),
653,755,783. fortuna della diade Croce-Gentile
nella vita intellettuale naziona­le, 13. il papa, Croce e -, (867-68) -1306,
1515. interpretazione di Gioberti, 911-12.
involuzione degli studi pedagogici nelle dottrine di - e di Lombar­do-Radice, 114.
la religione in -, (465-66) -1490, 1217-18,1366-67,1786.
necessità di un Anti-Gentile, 1234.
Pirandello, - e il futurismo come forma di un romanticismo con­temporaneo, (35) - 2037-38.
polemica Rensi-Gentile, (312)-
1373.
polemica tra Einaudi ed i discepo­li di-, 691-92.
posizione della filosofia di - nel regime fascista, 947.
riforma-, 1540.
riforma - e insegnamento della re­ligione nelle scuole, 835-36, (852) - 1295, (1061) - 1366-67.
scritti anticattolici dei discepoli di -, 1251.
«secentismo» letterario nella filo­sofia di -, (1081) - 1370.
sul «gergo» della filosofia genti-liana, (469) -1470. Gentiloni (patto), 67, (37) - 2040,
(118) - 2058, (1167) - 2006. geopolitica, 193-94, 1666.
gerarchia:
rapporti gerarchici e problemi della personalità umana, 1351-1352. Germania:
debiti di guerra della - e debiti
interalleati, 898.
, differenze nella conquista del po­
tere da parte della borghesia in
Francia, -, Italia, Inghilterra,
(53)-2032. _
disoccupazione e «crisi ciclica», 1131-32.
emigrazione di «quadri industria­li» e di massa lavoratrice, 131-
132.
forme di lotta miste nel conflitto franco-tedesco, 123.
intellettuali tedeschi, (480-81) -1526-27.
Indicazioni bibliografiche: sulla -imperiale, 268; sulla - del do­poguerra, 638. Gerrymandering, 346-47.
gesuiti:
-e Controriforma, (1080) -1384.
-e Lamennais, 667.
-e l'opera dei ritiri operai, 66y 666.
-e loro vittoria sul modernismo favorito da Croce e Gentile,
1305.
-e l'unità ideologica tra intellet­tuali e massa, 1380-81.
-e Machiavelli, (422) - 1857.
-e «potere indiretto» teorizzato dal Bellarmino, 1115.
3200
INDICE PER ARGOMENTI
INDICE PER ARGOMENTI
3201

-e Ugo Ojetti, 599-602.
-tedeschi e modernismo, 1265-1266.
A. Luzto e i - sul processo di Gio­berti, (413) - 2071-72.
atteggiamento dei - verso il Ro-tary Club, 593-94.
azione pacificatrice della Chiesa secondo i -, 1799-800.
Ciccotti e la campagna per Ì SS. Martiri, no.
gesuitismo e cristianesimo, (337-338)-2233.
governo dei - nei Paraguay, 673, 920,1252,2177.
i - e gli studi di psicologia speri­mentale, 1296-97.
i - e la valorizzazione paternalisti­ca del popolo, 2246.
i «-» laici, 2089-90.
presunto italianismo dei sanfedisti secondo i-, 1801.
principio pedagogico del mutuo in­segnamento e scuola «gesuiti­ca», (55-56) - 2047.
redazione della «Civiltà Cattoli­ca», 414-15, 595.
santificazione e beatificazione di Roberto Bellarmino, 917-18.
scioglimento della Compagnia di Gesù e rafforzamento dello Sta­to laico, (1173) -1970.
senso comune e dimostrazione ge­suitica dell'esistenza di Dio, 1920-21.
sulla conversione di padre Curci al cattolicesimo liberale, (1159)-1998.
Vedi anche Azione Cattolica, cat-tolicesimo, modernismo, giacobinismo:
-alla rovescia di C. Maurras, (61-64) - 1642-50.
-e dottrinarismo, 983.
-francese e cultura fisiocratica,
(985)-1575. .
-e parlamentarismo, (58) -1636.
-e Termidoro, 57, 1566.
-precoce di Machiavelli, (953)-1560,1929.
analisi del - e della volontà collet­tiva nella trattazione del mo­derno Prìncipe, (952) -1559.
aneddoto sul periodo giacobino nelle memorie di A. Andryane,
940.
C. Pisacane e l'assenza di un fer­mento «giacobino» nel Risorgi­mento, 1834.
crisi del - e sopravvento del Ter­midoro, (51) - 2030.
due significati del termine «giaco­bino», (44-45) - 2017.
elementi di degenerazione bizanti­na nel — francese, 1256-57,
funzione di partito dirigente dei giacobini e borghesia francese, (50-51) - 2027-30.
giacobini e Partito d'Azione, (43) -2014, (50) - 2027, (52) - 2030.
«giacobini» inglesi, (53) - 2027, 2032.
giudizio di Sorel e di Proudhon sui giacobini, (447-48, 513) -
1497-98, 610-n, (952) -1559.
i giacobini e i tentativi di Robes­pierre di una riforma religiosa, (39-40) - 2046.
i giacobini e la creazione dello Sta­to borghese, (51) - 2029.
il legame città e campagna secon­do i giacobini, (43) - 2014.
l'assenza di - nel Risorgimento italiano, 936.
paura del - in B. Croce, (953) -1560.
politica agraria dei giacobini ed egemonia di Parigi, (51) - 2029.
spirito giacobino ed egemonia del­la Francia in Europa, (54) -2033.
sulla questione del «-» italiano, (53)-2032, (133)- 1361-62, (952-53)-1559-60,1915.
sul - teorico di Gioberti, 1914-15.
tentativo giacobino di identificare Stato e società civile, 763. Giappone :
- e Cina, 563, 580-82.
culto del Mikado, 669, 992.
intellettuali giapponesi, (482) -
1529,580. religione e politica in -, 1666. religione nazionale in -, 579-82. riforma religiosa e sviluppo della democrazia, 992. Giobbe:
- e Prometeo, 1128.
Gioberti:
- e il cattolicesimo liberale secon­
do Carducci, (88-89) - 2059-60.
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1

-e il monarchismo settentrionale, 1911.
-e il nodo storico '48-49, 1915.
-e i «pelasgi», 1740, 1979.
-e l'alleanza tra borghesi-intellet­tuali e popolo, 1914-15.
-e Proudhon, ( 1160) -1884-85, 1220,1592,1766-68,1791,1863-
1864. -, Hegel e Tertulliano, 1911.
-, Mazzini e gli intellettuali, (55)-
2046-47.
-, Mazzini e Fichte, 1329.
-, Mazzini e Pisacane, 1932-33.
A. Luzio e i gesuiti sul processo
di -,(413); 2071-72. carattere politico della religiosità
degli italiani e il Primato del -,
1912.
«classicismo nazionale» del -,
(957, 958) -1324-25.
filosofia classica tedesca e materia­lismo francese secondo -, 1922.
formula del «Primato» giobertia-no e formula mazziniana di «Italia del popolo», 1808-9.
influenza del giobertismo, 1705.
«ingegno», democrazia e demago­gia secondo -, 1911-12.
mito verbale e retorico di una mis­sione universale dell'Italia nel pensiero di Mazzini e -, (1190-1191) - 1988.
Risorgimento e Rinnovamento se­condo-, 1911.
sul giacobinismo teorico di - e sul concetto del popolare-nazionale,
I9i4-i5: sulle possibilità tecniche della ri­voluzione nazionale in Italia durante il Risorgimento, 1930-
1931. Giolitti:
-e Crispi, (46) - 2019.
-e Croce, (48) - 2023, 779-80, 1238.
-e la grande politica, 1564.
-e la sostituzione del Patto Gen-tiloni al blocco urbano, (37) -2040.
-e la struttura contemporanea dello Stato italiano, 998.
-e le crisi extraparlamentari, 105,
997-98.
- e T. Tittoni, 577-78.
articolo di Missiroli su -, 243.
continuazione nel PSI della politi­ca giolittiana, 322-23.
creazione di un blocco «urbano» nel Nord e misure poliziesche-politiche nel mezzogiorno, (36)
- 2038-39.
discorso di Dronerò e articolo 5 dello Statuto, 989, 998, 2006.
giolittiani e Costituente, 989-90, (1167) - 2006.
giornali giolittiani, 104-5.
Memorie di -, 1238.
politica giolittiana nel dopoguer­ra, 989-90.
responsabilità dei giolittiani nei fatti di Torino dell'agosto 1917, 108-9.
sostegno del «Corriere della sera» a Salvemini contro - nelle ele­zioni di Molfetta del 1913, (37)
- 2040.
giornalismo:
- e Napoleone III, 734-35. almanacchi, (308) - 2271-72, 1718-
I7J9; arte dei titoli, 1029-30.
burocratizzazione delle imprese
editoriali, 1722.
capocronaca e capo-cronista, 778-
779. controllo di tutti i movimenti e
centri intellettuali nell'attività
giornalistica, 1735-37.
corrispondenti dall'estero, 927-28.
criteri per una serie di saggi sul -delle grandi capitali, (530) -1846-47.
cronaca giudiziaria, 1031.
dissensi interni di partito attraver­so la collaborazione a giornali di altra tendenza, (31) - 2085-86.
diversa presentazione dell'attività sindacale nei giornali di partito e nella stampa di opinione pub­blica, (30-31) - 2084-86.
diversi tipi di giornale cattolico, (940-41) - 2260-62.
due periodi nella storia del - ita­liano, (941) - 2261-62.
giornale, oratoria e conversazione, (113) - 1889-90.
giornali funzionanti da partito po­litico: giornali giolittiani, nit-tiani, ecc., 104-5, !939'
giornali tedeschi, 182-83, (363)-
2275.
3202
i corrispondenti locali, 2275.
i lettori, (113)-1890, (348-49)-
2273-74, 1721-22. il «Mattino» e la famiglia Scarfo-
glio, (46-47) - 2020-21.
moltiplicazione artificiosa di gior­nali e associazioni, 1638.
movimenti occasionali di opinione pubblica e «giornali indipen­denti», (1172)-1984.
rassegna della stampa, 1005-6.
«razionalizzazione» e impoveri­mento della prosa nei giornali italiani, 1738.
scuole di -, (363)-2274-75, 779-
settimanale provinciale in Italia,
776-77. successo finanziario dei giornali as­sicurato dai romanzi di appen­dice, (342-43) - 2113-15, (375-376) - 2124-25.
sui supplementi dei giornali italia­ni, 727-28.
sull'improvvisazione dei redattori di giornali, (113) -1890.
sull'informazione scientifica nei quotidiani italiani, (348-49) -2273-74.
sul numero dei giornalisti italiani,
(377-78)-2275.
sussidi tecnici per i lettori di rivi­ste, 1116-17.
tipo di - «integrale», (1725-26)-2259-60.
un libro di A. Rivai sul -, 791.
Indicazioni bibliografiche-, sul -britannico, 821.
Vedi anche riviste tipo, giovani :
inchiesta del «Saggiatore» sulla nuova generazione, 1811-14.
inchieste della «Fiera Letteraria» sulla nuova generazione, 675-677.
l'espressione «bastone della vec­chiaia» e il bisogno economico del rapporto tra - e vecchi, (73) - 2148-49.
Mussolini e la questione dei -,
303.
orientamento dei - in alcune eser­citazioni di filosofia del diritto, 292-93.
questione dei - e «crisi di autori­tà», 115-16, 311, 340, 396-97, 1717-18.
INDICE PER ARGOMENTI
giuramento di Strasburgo, 354, giurisdizionalismo, 839. gloria : le glorie secondo le necessità e non secondo i meriti, n30. glottologia, vedi linguistica. Gobetti :
-eG, Fortunato, 1199-200.
-e il termine «liberalismo»,
1353.
-e l'interpretazione del Risorgi­mento, (1154) -1975,1815, 1986-87.
-e Missiroli sulla necessità di una riforma religiosa in Italia, 515, 1293,1683.
-e Prezzolini (a proposito della «Società degli Apoti»), (128)-2217-18.
articoli di A. Cavalli nelle riviste di-, 812-13.
articolo di Einaudi per la morte di -,(864) - 1290.
iniziative culturali di - e crisi del precedente blocco intellettuale, (48)-2023.
relazioni con il «Ciclope» di Pa­lermo, 83. Goethe:
conversazioni di - con Eckermann,
79. epigramma contro il teleologismo,
(445,1090-91)-1450. giudizio di Bucharin sul Prometeo
di-, (1071)- 1418. giudizio di - sulla leggenda del
«lazzaronismo» dei napoletani
e opuscolo di G. Fortunato,
(70) - 2142. ode su Prometeo, 1072-75, (1071-
1072) -1418. osservazione sui sansimoniani,
810. riflessione e azione, 508, 887. sull'attualità di -, 1187. uno scritto su - attribuito a Marx,
1074. governo ;
- col consenso dei governati nella
democrazia politica. (501) -
1547-48. _
governi militari e passività delle masse contadine in Spagna ed in Grecia, (510-11) -1608-9.
lo Stato come federazione di grup­pi sociali e il fenomeno del
?
j

1
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)
INDICE PER ARGOMENTI
«doppio -» nello Stato antico e in quello medievale, (302-3) -2286-87.
lotta tra parlamento e - e decadi­mento dei regimi parlamentari, 1807-8.
Vedi anche Stato, grammatica:
- di un'epoca e - di ogni autore,
(500) -1545-46.
-e «tecnica», 2348-50.
-normativa e intervento organiz­zato nell'apprendimento della lingua, 2348-49.
-secondo Croce e secondo Gen­tile, 2348-50.
- storica e - «comparativa», 2343.
carattere politico della - normati­
va, 2347-48.
diverse forme di - («spontanee», «normative», «storiche»), 2342-
2345.
diversi tipi di - normativa e stu­dio della logica formale, 2346-
2347.
«grammatiche normative» e con­formismo linguistico nazionale, 2342-43.
lingua nazionale e -, 2351.
storia della - e interferenze tra -storica (o «storia del linguag­gio») e - normativa, 2347-2348.
sull'essenza della -, 2341-42. grazia:
confronto tra la teoria della - e della predestinazione e la inter­pretazione fatalistica della filo­sofia della praxis, 1394.
dottrina della - nel cattolicesimo e nel protestantesimo, 893, (1085-1086) -1840, ( 1086-87) -1274-75.
dottrina della - nel calvinismo, 1389. Grazi ade i:
- e il paese di Cuccagna, (74) -
2330-31, 870-71, 876.
dati sulla biografia politico-scien­tifica di -, 877-79. «esteromania» di -, (30) - 2204. rappocti con Loria e Rodbertus, 1040-41. Grecia :
esempi tipici di cesarismo in - e
in Spagna, (510-11) - 1608-9. governi militari e passività delle
3203
masse contadine in - ed in Spa­gna, (510-n) -1608-9.
guarantigie (legge delle), 192, 376, 703.
guardia regia:
- e Nitti, 105.
guelfismo:
- come sindacalismo teorico me­
dievale, 614.
autocritica dei moderati dopo il '48 e liquidazione del neoguel-fismo, 1769.
Croce come continuatore della sto­riografìa neoguelfa, 1220.
neoguelfismo italiano nel '48 e Azione Cattolica, 925-26, (1164) -1966-67.
neoguelfismo prima del '48 e mo­dernismo, 1305.
parallelo tra neoguelfl e Partito Popolare, 944.
sviluppo delle correnti neoguelfe del Risorgimento e nazionaliz­zazione della Chiesa, 839. guerra :
- come - di religione, 998.
, - come manifestazione della crisi economica, 1755-56.
-di movimento e - di posizione in Europa, (1088-89) -1228-29, 1768.
-di posizione e di movimento in politica, 801-2, 810, S6y66} (858-60) - 1613-16, (973) - 1566-1567,(1199)-1623.
-di posizione e rivoluzione passi­va, (1089) -1228-29, 1766-68.
-e concetto di grande potenza, (1151-52) -1628-29.
-partigiana e arditismo, 123.
-partigiana (o «- garibaldina») e particolarismo individuale, 810-n.
attacco, manovra e obiettivi par­ziali, 1946-47.
condizioni della vittoria, 1942.
di movimento, di posizione e sot­terranea nella lotta dell'India contro gli inglesi, 122.
discussioni sulla - futura, 1916, 1918-19.
«guerra di movimento-guerra d'as­sedio» nella lotta contro gli au­striaci, 1932.
lotta politica e - militare, 122-23,
\

!
3204
(875-76) - 1423, (973) - 1566-67, 1309.
Mussolini e la -, 184.
opera di Clausewitz sulla -, 1942-1943,1946, 2052.
partiti politici ed organizzazioni militari, (974-75) - 1567-68.
rapporto rivoluzione passiva-guer-ra di posizione nel Risorgimen­to, 1772-74.
rapporto tra pace e - secondo Cro­ce, (1082) - 1211-13.
sovrastrutture della società civile e sistemi di difesa nella - di po­sizione, (859-60) -1615-16.
sull'origine delle guerre, (1141-42) -1631. guerra 1914-18:
-come frattura storica e impor­tanza del fenomeno sindacale, 1824.
-come «guerra del materialismo storico» secondo Croce, (436)-1318,(119)-1356,1214.
-e psicologia delle masse militari in trincea, 13io.
armamento della Germania al mo­mento dell'armistizio, 628-29.
atteggiamento di Croce di fronte alla -, (1082) -1211-13, 1207, 1318.
bilancio della -, 1013-14.
V. Brocchi e la -, 1189.
bollettini di guerra del Comando Supremo italiano, 1945.
effetti catastrofici delle truppe d'assalto secondo il generale Krasnov, 675.
insufficienza dell'apparato indu­striale italiano, 616-18.
patto di Londra, 979,1011-12.
polemica sugli imboscati, 616-17.
pressione coercitiva per le necessi­tà di guerra e crisi dei costumi nel dopoguerra, (138-39) - 2161-2162.
questione della dissoluzione del­l'Impero Austro-Ungarico, IOII-1012.
rifiuto di Sonnino del principio di nazionalità, (102) - 2049-50.
sull'entrata in guerra dell'Italia, 1011-12. Gueux, 238. Guicciardini:
-e Machiavelli, (196-97) -1955-
INDICE PER ARGOMENTI
1956, 590, 760, 781-82, (990) -I577-
-grande scrittore di politica, 590.
-segna un passo indietro rispetto a Machiavelli, 760.
articolo di L. Cavina su Machia­velli e - in Romagna, (196-97) -1954-56-
fede e ostinazione secondo -, 304, 866.
funzione della religione in -, 762.
l'uomo del -, (294) - 2227, 677,
956, (9^7\-1325,1814, 1815-moderno guicciardinismo di molti intellettuali, 1261. gusto:
-artistico e - culturale, 739.
-individuale e - di grandi masse,
I739-P. Gori e il - popolare, 777-78. sul - puramente estetico, 731.
Hegel:
-come precursore teorico delle ri­voluzioni liberali dell'Ottocen­to, 1925-26.
-e la Rivoluzione francese, (135)
-1357.
-e la tradizione Vico-Spaventa-Gioberti, (504) -1317.
-e lo Stato parlamentare, ^6f (58) -1636.
-e Marx, (i34-35, 137) - 1356-57.
-e Marx sulla ripetizione dei fat­ti storici, 333-34.
-, la Rivoluzione francese e Napo­leone, (504) -1317.
-, Ricardo e Robespierre, 1248.
associazionismo e Rivoluzione francese, 56-58.
commento di Spaventa alla conce­zione hegeliana della schiavitù come culla della libertà, (973) -1370, 1574, (1061) - 1366-68.
concezione hegeliana dello Stato etico, (603-4) - 2302, 1049.
conversione della filosofia in storia della filosofia, 1271-72.
Croce e - in un articolo di G. Ca­logero, 1242-43.
da - a Croce-Gentile, (504) -1317-
da Lutero a -, (852) - 1294.
deformazione della dialettica he­geliana in Proudhon e nei mo­derati italiani, (1160) -1884-85, 1220-21,1326,1592, 1825.
1
INDICE PER ARGOMENTI
dialettica hegeliana e dialettica concettuale, 886.
dialettica hegeliana e Marx secon­do Bernstein e secondo Sorel,
(448) -1495-96.
filosofia della praxis e immanenti­smo hegeliano, 1826-27.
filosofia hegeliana e ideologia libe­rale, (1007) - 1229-30.
formula hegeliana della libertà co­me storia della libertà, (1007) -1229.
Gioberti, - e Tertulliano, 1911.
giudizio di - sui teorici dell'eco­nomia politica, 1949.
hegelismo e empirismo-pragmati­smo, 97.
hegelismo e filosofia della pra­xis, (134-35)- 1356-57, 1273, 1446.
hegelismo, materialismo e ideali­smo, (424) -1861, (432-33) -
1437. l'hegelismo e la storiografia della
corrente neoguelfa, 1220.
nozione hegeliana di società civile,
703-4. parallelo tra il pensiero politico
francese e la filosofia tedesca,
1357, 1359,1826, 2028.
rapporti tra hegelismo e filosofia
della praxis secondo Croce,
(875)- 1420,1314. reale e razionale secondo l'inter­pretazione di Engels, (1079-80)
-1417. reale-razionale nell'interpretazione
di Croce, 1315.
significato storiografico della con­cezione hegeliana dello «spirito del mondo», 1359.
studi di A. Koyré, (1051) -1369.
studi di L. Herr, (1051) -1369,
1783-84.
sul Congresso internazionale hege­liano del 1933,1935.
teoria hegeliana della religione, (852) -1295,1217-18.
unificazione in - e nella filosofia classica tedesca della cultura eu­ropea, 1826.
«valorizzazione» degli intellettua­li e polemica contro la concezio­ne «patrimoniale» dello Stato,
1054. Indicazioni bibliografiche: sul neo-
3205
hegelismo italiano, 805, 1242-
1243.
hitlerismo:
- e lorianismo, 2325.
espansione dell'- e crisi dei partiti
tedeschi, (910) - 1604. fragilità della civiltà moderna di
fronte all'-, 2326. rapporti tra - e Chiesa Cattolica,
2094, 2102-3. religione, Stato e partito secondo
Hitler, 1947-48. homestead: principio dell'-, 898.
idea: * grandi idee e formule vaghe, 1050-
1051. ideale: il concetto di -, residuo del maz-zinianismo popolare, 813. idealismo:
- come critica della trascendenza,
del senso comune e del materia­
lismo filosofico, (1078-79) -
1415.
- come tentativo di riforma intel-
' lettuale e morale e alternativa
alla religione, 1076.
-crociano come riforma intellet­tuale e morale e suoi limiti, 515, (852) -1294.
-di Croce e Gentile e isolamento degli scienziati dal mondo della cultura, 1694-95.
-e concetto di natura, 1131,
1443.
-e filosofia, 1280-81.
-e filosofia della praxis, (74-75) -1420, (421-22) - 1854, (424) -1861, (436) -1435, (46^-66) -
1490,(877) • 1425,(1076)-1413, 1244, 1862, 1856.
-e solipsismo, 1485.
-e teoria delle superstrutture, (74-75) -1420, (1076) -1413,
1299,1415.
- gentiliano e cattolicesimo, 1400-
1401.
- gentiliano ed identità verbale
di ideologia e filosofia, (119-20)
- 1355. -, materialismo e hegelismo, (432-
433)-1437,(424)-1861.
- platonico e leggi sociologiche,
1433-34.
1
)
3206
aristotelismo positivistico e - alla
rovescia nel saggio di Bucharin,
(1054)-1402-3. avversione dell- al movimento
delle Università popolari, 1381. concezione dello Stato in Spirito
e nell'-gentiliano, 7,52-56,1245,
1447, 1770-71.
critiche dei neoscolastici ali - gen-tiliano, (497) - 1871-72, (1049) -1370.
democrazia moderna, materialismo metafisico e -, 1280-81.
distinzione tra educazione ed istru­zione secondo la pedagogia idea­listica, 1541.
materialismo ed - nelle Tesi su Feuerbach, 1248.
neoscolastici tra tomismo ed -, 1218.
polemica Carlini-Olgiati su neo­scolastica, - e spiritualismo, 1788, 1921-22.
radici sociali dell'- moderno, 1054.
religione e concezione idealistica intorno alla realtà del mondo esterno secondo Bucharin, (894, 1075-76) - 1411-12.
teologismo intrinseco dell*-, 1250.
tomismo, materialismo volgare e -, 1921-22. ideologia:
- come fase intermedia tra filoso­
fia e pratica quotidiana, (435) -
1433.
-di massa e grandi sintesi filoso­fiche, (875) -1423.
-e «culto della tradizione», 1754.
-e filosofia, (471)-1487, 506-7, 690, (1064)-1380, 1212, 1231, 1241,1269.
-e religione, (458) -1585, (466) -1455, (1063-64) - 1378, 1269, 1380.
-in Croce e - nella filosofia della
praxis, (436-37, 44i) -1318-22, 1299.
- in senso deteriore e filosofia del­
la praxis, (466) -1489.
-, sensismo e materialismo france­se del Settecento, (453) -1490-
1491 • analisi teorica del concetto di -,
868-69. come liberarsi dalla prigione del
fanatismo ideologico, 1263.
INDICE PER ARGOMENTI
condizioni per l'adesione di massa ad un-, 1393.
costruzione artificiosa dell'- nel­l'illusione del centralismo orga­nico, 337.
decomposizione del parlamentari­smo e valore concreto delle ideologie, (442) - 1322-23.
differenze tra lotta politico-milita­re e lotta ideologica, (875-76) -
1423..
economia e -, sovrastruttura e
struttura, (457-58) -1584, 871-873, (ri2o)-i6i2, 1595-96.
filosofia speculativa, - politica ed egemonia, (1090) - 1481-82.
funzione delle utopie e delle ideo­logie agli inizi della formazione di una volontà collettiva, 1057-1058.
identità verbale di - e filosofia nel­l'idealismo gentiliano, (119-20)
-1355-5<$.
ideologie come aspetto di massa di ogni concezione filosofica, 1241-42,1380.
ideologie come espressioni della struttura secondo la filosofia del­la praxis, 1413.
ideologie dominanti e questioni dei giovani, 311-12.
ideologie piccolo-borghesi e assen­za di una riforma religiosa in Italia, 1293.
ideologismo, storicismo e storia a disegno, 1327-28.
il politico realista e l'ideologo cu­culo, 1789.
il termine «-» secondo Marx,
(453-54)- 1491.
l'espressione «stellone d'Italia» nell-patriottica, 254.
le ideologie politiche come stru­menti pratici d'azione secondo
Croce, (436-37, 441-42) -1318-1323,1299.
mancanza di prospettiva storica nei programmi di partito e fio­ritura di romanzi ideologici, (1171-72) -1984.
polemica Croce-Mal agodi sul va­lore delle ideologie, 436-37,
(973)-1567. # pressione coercitiva, ideologie pu­ritane e crisi di libertinismo, (138-39) - 2160-62.
1
J
INDICE PER ARGOMENTI
psicologismo e positivismo, 566.
scienza e ideologie scientifiche, (430) -1457-58, (466-67) -1455-1457, (513-14) -1458-59, (1043,
1047-48)- I45I-55. storicismo della Restaurazione,
ideologie utopistiche e filosofia della praxis come storicismo «popolare», (442-43) -1863-1864. struttura ideologica dì una classe
dominante, 332-33. sul terreno delle ideologie si ac­quista coscienza dei conflitti so­ciali, (436-37)-1321, (454-55)-1492, (457) -1583, (462-63) -1592,(1041) -1501, 1570, 1595-
ierocrazia, 768-69, 924-25.
ignoranza:
- e presunzione, 1779.
illegalità:
uso dell'- da parte delle classi do­minanti, 121. illuminismo:
la filosofia della praxis per la crea­zione di una nuova cultura inte­grale che unifichi i caratteri del­la Riforma e dell'-, della cultu­ra greca e del Rinascimento, 1233.
miti popolari dell'— e mito del passato monarchico francese, (61) -1642-43. IMI, 1749. immanenza :
-, trascendenza, storicismo specu­lativo e filosofia della praxis, (1088) - 1477.
individualismo e immanentismo,
1784. spiritismo e magia come forma di
- primitiva e rozza, 1909. sul termine di «-», (433) -1437, (438) -1438-39, (886-87) - 1426-1428,1479. immigrazione, vedi emigrazione, imperatore :
culto dell'- e posizione del Papa come vicario di Dio in terra, 668-69. imperialismo:
«passionalità» dell'- italiano, (45-46) - 2019. imprenditore:
- capitalista come intellettuale or­
ganico, (475-76) -1513-16.
3207
India: articolo di G. Gabbrielli sull'-,
620-21. cattolicesimo in -, 415, 908. critica dei luoghi comuni sull'-,
244\ Gandhismo e impero inglese, 748.
guerra di movimento, di posizione
e sotterranea nella lotta dell'—
contro gli inglesi, 122. intellettuali indiani, (482) -1529. intervista di A. Huxley sulF-,
709. rapporto Atlantico-Pacifico, 242. resistenza dell- all'introduzione
della civiltà occidentale, 901. individualismo: -, conformismo e «socialità»,
1719-21.
-delle folle casuali, 861-63.
-e parlamentarismo, 1742.
-, nuova teoria atomica e filosofia
della praxis, (444) -1444-45-
- pagano e - cristiano in un brano
della «Civiltà Cattolica», ( 1071 )
- 1389-«apoliticismo», settarismo e -,
1755. aspetti negativi e positivi dell'-,
IIIO-II.
brescianesimo come - antistatale e opposizione ad ogni forma di movimento nazionale-popolare, (1122) - 2197.
caratteri dell'- italiano, 814-16.
forme storiche dell'-, 1784-85.
«spirito statale», - e spirito di partito, 1754-55.
industria:
-ed esportazione, 775.
-e intellettuali di tipo urbano, (477) -1520.
-Trockij e la supremazia all'in­dustria e ai metodi industriali, (489) - 2164.
articoli di padre Brucculeri su questioni economiche e indu­striali, ^9^.
artigianato, piccola, media e gran­de -, 923-24, (670-71)-2335-2336.
il contrasto Nord-Sud come condi­zione dell'esistenza dell'- set­tentrionale, 131-32.
industriali e agrari, 774-75, 1712, 1750-51.
3208
industriali italiani e missioni cat­toliche, 909.
libro di R. Morandi sulla storia della grande - in Italia, (1176-
1177)-1991-95. protezionismo interno, bassi salari
e mercato estero, 799-800.
rapporto tra operai e padroni in
una memoria di E. Schneider,
risparmio parassitario, proprietà terriera parassitaria e obbliga­zioni industriali, ( 1101-2 ) - 2177-2178.
scopi delle iniziative «puritane» degli industriali americani, (489-91) - 2164-67.
speculazioni degli industriali ita­liani e arretratezza tecnica, 1994-
squilibrio tra industrie progressi­ve e industrie stazionarie, 1757.
sui costi dell'introduzione di una nuova -, (1176-77) - 1991-92.
sulla distribuzione dell'- in Italia al Congresso geografico di Var­savia, 1945.
sul vizio fondamentale della vita economica italiana, (1179-80)-1995-96.
Indicazioni bibliografiche: sull'­italiana, 268-69. industrialismo:
-e capitalismo, 83.
-e saggio di aumento della popo­lazione, 1313.
animalità e -, (138-39) - 2160-64. caratteri dell'- italiano, (670-71) -
2335.
nuovo - e monogamia, (491) -
2167-68. rafforzamento dell'- settentrionale e protezionismo doganale di Crispi, (45)-2018, (35) -2037. Vedi anche americanismo. Inghilterra:
- e problema del Baltico, 194.
- e Stati Uniti, 168-69, 251.
anglofilia in articoli di politica
estera di Argus e Manfredi Gra­vina, I73-74-
articolo della «Civiltà Cattolica» sugli inglesi e la religione, 701-702.
costituzione del Commonwealth, 169, 200-3.
INDICE PER ARGOMENTI
crisi industriale in -, 615-16, 1131-32.
cultura inglese in un articolo di G. Ferrando, 533-36.
differenze nella conquista del po­tere da parte della borghesia in Francia, Germania, Italia, -, (53) -2032.
disoccupazione e «crisi organica», 1131-32.
Disraeli e i problemi dell'impero britannico, 1949.
educazione e colonie, 1150-51.
intellettuali organici ed intellet­tuali tradizionali in -, (480) -1526.
invasioni inglesi della Francia, 1119.
le «teste rotonde» di Cromwell,
(53)-2027, 2033.
partito conservatore e partito libe­rale in -, 1750, (638-39) - 2304.
problemi del Commonwealth, 724-
rapporti tra - e Russia, 189-90. significato dell'autogoverno in - e nei paesi non anglosassoni, 974. sui caratteri del regime politico in
-, 714-15. Indicazioni bibliografiche: sull'a­gricoltura inglese, 276; pubbli­cazioni di J. J. Jusserand sulla letteratura inglese, 1200. inquisizione:
- diffusa: «rendere la vita impos­
sibile», 310.
sull'attività della Congregazione dell'Indice, 1297-98. intellettuali:
- americani e - europei, (480) -
1525-26, 633-34.
-cattolici e difficoltà di un'arte cattolica, (80-81) - 2207-8.
-cinesi, (482) - 1529, 559.
-come funzionari delle sovra­strutture, 1518-19.
-cristallizzati e riforma intellet­tuale e morale, ( 1044) -1407-1408.
-di tipo nuovo e masse popolari, 1391-94.
-di tipo urbano e - di tipo rura­le, (477) - 1520-21.
-e arditi, (1092) - 1676.
-e concordato, (494-95) -1867-1868.
INDICE PER ARGOMENTI
- e dialettica, (1083) -1221-22,
1791.
-e masse secondo Croce, 1212.
-e Riforma, (424-25) -1862, 641-642.
-giapponesi, (482) -1529, 580.
-indiani, (482) -1529.
-inglesi, (480) -1526.
-negri negli Usa, (481) - 1527.
-nell'America del Sud e nell'A­merica centrale, (481-82) -1528-1529.
-nell'Impero Romano, (478-79) -
1523-24, 954.
-nel mondo feudale, (475) -1513-
-«organici» e - «tradizionali»,
(478-79) -1513-24,1550-51.
- «puri» e filosofia della praxis,
1855.
-russi, (479-80) -1525.
-spagnoli, 1200,
-tedeschi, 286-88, (480-81)-
1526-27.
- tradizionali e disintegrazione
dello Stato moderno, 690-91.
anticurialismo degli - laici, face­zie anticlericali e spirito religio­so nel Rinascimento, 1912-14,
«aristocrazia» dello Stato, secon­do Hegel, 1054.
«blocco intellettuale tradizionale» e «tirocinio della logica», (136) - 1892.
blocco storico tra intellettuali-po­polo nazione, dirigenti-diretti, governanti-governati, (nesso tra sapere, comprendere e sentire), (451-52) -1505:6.
carattere non-sociologico della ri­cerca sulla storia degli -, 1515-1516.
categoria dei medici, 846, 1394.
«classe politica» di Mosca ed élite di Pareto, 9^6.
continuità dei gruppi - e fioriture artistiche, 1785-86,1817.
contraddizione degli - atei mode­rati, 1007.
creazione di «nuovi» - per una nuova superstruttura, (1044) -
1407. diffusione dei libri di M. Nordaux
in Italia, (1104) -1899-900. disgregazione degli - in combric­cole e sette, 1030.
3209
disoccupazione degli -, 116, 1518. distacco dal popolo di gruppi -
marxisti, (425) -1862-63. distanza tra - e popolo nel campo
religioso, (482) -1529-30. e clero, 6^-66, 80, 84-85, 137,
(475) - I5I4> (479) - 1524, (482) - 1528-30. educazione tecnica come base del nuovo tipo di intellettuale,
1551. .
fenomeni di acculturazione e for­mazione di nuovi -, 901.
formazione di massa e standardiz­zazione degli -, (477) - 1520.
funzione degli - nell'organizzazio­ne dell'egemonia e della coerci­zione, (476-77) - 1518-19.
funzione degli - secondo Giober­ti, 1911-12.
funzione dei grandi - nella società civile e nello Stato, 121i, 1235.
funzione internazionale degli -,
(458) -1585. funzione politico-sociale degli - e
loro atteggiamento verso le clas­si fondamentali, (37) - 2041.
gli - e la concezione dello Stato come un assoluto razionale, (i33)-i36i.
gli - e la Restaurazione, (134)-
1358,442-43. i moderati come - organici della
loro classe sociale, (41-42) -
2011-12.
importanza della conquista degli -come dirigenti naturali delle grandi masse, 908.
influenza dei proprietari terrieri e della borghesia sugli -, 317.
la questione degli - secondo Ben­da e secondo Croce, 285-86,
1303,1333-34;
la religione degli «-» e la religio­ne dei «semplici», (81)-2207, (424)-1862,(482)-1530,(1070) -1380-81, 1383-84, 1397, 2312.
«Leone XIII e il movimento in­tellettuale», articolo di A. Ge­melli, 84-85.
l'intellettuale come «professioni­sta» specializzato e un errore illuministico, (33-34) - 2267-68.
lotta e divisione del lavoro tra -laici e casta religiosa, (494-95) -1867-68.
;
3210
nuove difficoltà per la funzione dei grandi -, 689.
nuovo intellettuale come speciali­sta politico, 1551.
nuovo tipo di intellettuale e «Or­dine Nuovo» (settimanale), 1551.
nuovo tipo di intellettuale urbano e sviluppo della scuola profes­sionale, (483-84) -1530-32.
piccola e media borghesia rurale e cittadina e produzione di -, (1202)- 1623-24, 1518-19, 1693.
possibili convergenze tra rivendi­cazioni dei contadini ed aspira­zioni degli -, (48) - 2024-25.
problema degli - e problema dei funzionari, (1109) - 1632.
questione degli - in Sicilia e in Sardegna, 1037-38.
radicale distacco tra - e popolo dopo il Cinquecento, 1802.
rapporti tra - professionali e non professionali, (1123-24) -1901-1902.
repubblica di Platone, 953-54.
ricerca di un nesso tra - e popolo attraverso le utopie, 2292.
scuola come strumento di elabo­razione di - di vario grado,
«spirito di corpo» e pretese di au­tonomia degli - tradizionali, (475)-i5i5.
sui diversi gradi dell'attività intel­lettuale, (476-77) - 1519-20.
sui limiti massimi dell'accezione di «intellettuale», (475-76)-1516.
sulla formazione degli - tradizio­nali, (478-79) -1523-24.
sulla selezione degli - nelle varie epoche, 1817.
sull'unità organica tra - e masse, tra teoria e pratica, (1041-42)-1382, (ii4o)-i635, 1386-87,
1394. sul processo di formazione delle
diverse categorie di -, (474-75) -
1513-34-tutti gli uomini sono - ma non
tutti esercitano la funzione so­ciale di-, 1516. unione di homo faber e homo sa­piens in ogni attività intellet­tuale, (488-89) -1550-51.
INDICE PER ARGOMENTI
intellettuali francesi :
- e nazionalismo integrale, 1007.
collegamento tra - e popolo-nazio­
ne, 361-62, (1045) -1398.
crisi degli -, 283-84.
distacco degli - dal popolo, secon­do E. Beri, 288-90.
egemonia borghese e concentrazio­ne degli -, (60) - 1640. intellettuali italiani:
- e Accademie, 847, 903.
- e Partito socialista negli anni
novanta, 962-64.
L. B. Alberti, 756, 808, 967, 1236.
assenza di spìrito nazionale-popo­lare ed «esteromania» degli -moralizzatori, (30) - 2203-5.
U. Bernasconi, 1817-18.
G. B. Boterò, 805-6.
A. Cajumi e gli scrittori della «Cultura», 1332-33.
carattere cosmopolita degli -, (133)
-1361-62, 257-58, 360, 383-85,
385, 399, (479) - 1524, 532, 567> 36S-69, 570-71, 607-8, 612-13,
613, 629, 651, 673-74, 675, 677-678, 687, 695-96, 701, (867)-1302-3, 935, 939, 1118, 1130, 1147-49, 1910.
confronto tra cultura e stampa francese e cultura e stampa ita­liana, 103-4.
contadini e intellettuali nella rot­tura del blocco rurale meridio­nale, con il sardismo, il partito riformista siciliano e il movi­mento degli ex combattenti, (37)-2040-41.
continuazione dialettica della tra­dizione italiana nel popolo la­voratore e nei suoi intellettuali, (1190-91)-1988-89.
diplomatici italiani al servizio di altri Stati, 903-4.
diffusione della letteratura popo­lare francese e incapacità degli - a elaborare una cultura laica moderna, (344-45) - 2119.
disgregazione degli - e scarsa omo­geneità della classe dirigente,
1704. disoccupazione degli -, 132.
distacco degli - dalla realtà popo­lare nazionale, (344)-2117, 707-708,(1168)-1980.
diversità di origine e di struttura
j

1
INDICE PER ARGOMENTI
dei ceti intellettuali nel Nord e nel Sud, (35-36) - 2037-38.
due generazioni di -, (8) - 2202.
e Chiesa cattolica, 809.
egemonia dei moderati sugli - nel Risorgimento, (33-36) - 2046-48.
formazione dei gruppi intellettua­li italiani, 5.
funzione degli - e sviluppo della
lingua, 353-57-, funzione del diritto nella forma­zione delle classi intellettuali italiane nell'alto medioevo, 367-
37 x.
funzione di Gioberti e Foscolo
nella formazione degli -, 959.
funzione europea degli - attraver­so la musica, 1136-37.
Giosuè Carducci, 402.
gli «umili» in Dostojevskij e nel­l'intellettuale italiano, (ri97)-2112.
gruppi intellettuali e movimento socialista, 396-97.
il movimento della «Ronda» co­me manifestazione di gesuiti­smo artistico, 2228.
insufficienza degli intellettuali cat­tolici, rottura tra religione e po­polo e impotenza degli intellet­tuali laici, (345) - 2119-20.
intellettuali meridionali nel Risor­gimento e concezione dello Sta­to «puro», (133) - 1362.
origine nell'Impero romano della formazione cosmopolita degli -,
37i. osservazione di Prezzolini sugli -,
707-8. ^
G. Pascoli e D. Lazzaretti, 805.
A. Panzìni sull'orientamento dei giovani, 907.
perché sono stati trascurati per tre secoli gli studi di filologia clas­sica in Italia, 900-1.
polemica degli - nel periodo dei
Comuni contro il mandarinismo
latineggiante, 2350.
processo di Galileo e di G. Bruno, 809.
questioni che ossessionano gli -dopo la Rivoluzione francese, 1940-41.
scrittori tecnicamente cattolici e sostanziale indifferenza degli -per la religione, (313) - 2229-30.
3211
sentimento religioso ed - del se­colo xix in una raccolta dell'ed. Bocca, (15-17) -1894-96.
spirito di casta negli -, 362, 769.
sul supposto architetto del Taj, 901.
sviluppo degli - e nazionalizzazio­ne della Chiesa, 839-40.
sviluppo degli - fino al 1870 (di­versi periodi), 935.
tipo da farsa intellettuale, 1339.
tramonto della funzione cosmopo­lita degli-, 383. intellettuali siciliani:
Crispi e il fanatismo unitario degli
-,(36) -2039, (46) -2019. gruppo «Ciclope» di Palermo, 83. rivalità fra Palermo e Catania, 33. intellettualismo: pregiudizio intellettualistico nella valutazione dei movimenti sto­rici, (858) - 1301. intelligenza, 696: culto provinciale dell'-, 1130,
1202. sciocco e briccone, sciocco e intel­ligente, 1746. internazionale comunista:
articoli di G. Gabrielli, 620-21. discorso di Trockij al IV congres­so dell'- sulla diversità di stra­tegia rivoluzionaria in oriente ed in occidente, 1616. internazionalismo :
-e combinazione di forze nazio­nali, 1728-30.
-e cosmopolitismo, 325-26, (1190) -1988.
-nella vita economica e naziona­lismo nella vita statale, 1756.
intuizione:
- politica ed - estetica, 661.
Iri, 1749.
Irlanda:
- e le lotterie nei paesi anglosas­
soni, 1840.
bande irlandesi, 123. irredentismo:
-e autonomismo corso, 804.
-e nazionalismo italiano, 182, 246.
irreligiosità:
Prezzolini sull- moderna, 708-9. Islam, 246-48:
islamismo e codici occidentali, 1307.
é
3212
organizzazione ecclesiastica e fana­tismo nell-, 621-23.
simpatie per l'islamismo e per il buddismo negli ambienti eccle­siastici torinesi di prima della guerra, 2090. istinto:
1«- creatore» di De Man e l'­ideile api di Marx, 80-81. Italia:
- e Egitto, 218-19.
differenze nella conquista del po­tere da parte della borghesia in Francia, Germania, -, Inghilter­ra, (^3) - 2032.
differenze storiche tra Francia ed - dopo il Mille, 645-47.
formula del contrasto tra - legale ed - reale, (117-18) - 2057-58, 180, 1591.
significato del termine «-» in uno studio di Cipolla, 325,
1017,(1152)- 1959-Italia :
documento sulla spedizione polare dell'aeronave-, 303. italiano meschino, 390, 623, 699-700, 1922-23.
jacquerie:
«il galletto rosso», 1097.
Kant:
- e il «noumeno», 1290-91, 1333,
1442.
-e il senso comune, 331.
-e la religione, 1007.
concezione kantiana della teleolo­gia, (438, 445, 1090-91)-1450, (894) -1426.
critica dell'imperativo categorico
di-, (1035) -1876. morale kantiana ed etica socratica,
1484-85.
paragone carducciano tra - e Ro­bespierre, e sue fonti, (1066-67) -1471-73,1860.
scuola neokantiana, materialismo volgare e positivismo, (309) -
1508, (422)-1855, 1333. kerenskismo:
paura del -, 965-66. kulturkampf, (8) - 1865:
- primitivo nell'ex-America spa­
gnola e portoghese, 98.
INDICE PER ARGOMENTI
fase del - nell'America centrale e meridionale, 290, (482) -1529.
Labriola:
-e Croce, (1060) -1270, (1060-io6i)-i366, 1213, 1241.
-e il termine materialismo, 1411.
-e la filosofia della praxis, (309) -1507-9, (1060)-1270, 1241.
-e l'episodio del papuano, (1061) -1366-70.
-e lo hegelismo, 1041.
a proposito di una storia generale del cristianesimo, (1170) -1981.
articolo di - su Masaryk, 1683.
indipendenza ed originalità della filosofia della praxis secondo -, (421-22)-1855.
intervista sulla questione colonia­le, (1060-61) -1366.
per un riassunto sistematico dei saggi di - sul materialismo sto­rico, (309) -1507-8.
sulla necessità di rimettere in cir­colazione il pensiero di -, (308-310) -1507-9, (421-22) -1854:
sulla permanenza al potere in Ger­mania degli junker e del kaise-rismo, (53-54) - 2033.
sul significato del nuovo calenda­rio instaurato dalla Rivoluzione francese, (505) -1848. laburismo:
discorso del cardinale Bourne sul partito laburista, 907.
partiti di tipo «laburista» e par­titi per adesione individuale, (1042) -1387.
rapporti tra - e Chiesa anglicana, 922-23.
simpatie della grande finanza in­ternazionale per il fascismo e per il -, 336. laicismo:
prevalenza dell'elemento laico nel­l'apparato statale francese, (60) -1640.
religione e pensiero laico, 398-99.
Lao-tse, 353, 563, 790,1778. latifondisti :
unitarismo dei - siciliani durante la spedizione dei Mille, 813-14. latino:
- ecclesiastico e volgare nel me­ dioevo, 1005. . ! INDICE PER ARGOMENTI - letterario, volgare e mediolati­ no, 353-57- . autonomia della letteratura latina e funzione cosmopolita della let­teratura italiana, 1935-36. cultura latina della Francia del xn secolo, 643. decadenza dello studio del -, (499- 501) -1543-46,677. interferenza e influenza «moleco­lare» del -, 739. la battaglia prò e contro lo studio del - nel Settecento, 824. paragone tra - e italiano, (500) - 1546. parallelo tra la civiltà greca e la civiltà latina, 1828-29,1935- soppressione del - ad opera della borghesia moderna, 651, 2350. uso del - e cosmopolitismo catto­lico, 353. utilità dello studio del - come analisi di lingua morta, (499- 500)-1544-45. valore formativo dello studio del - e del greco nella scuola tra­dizionale e difficoltà di trova­re equivalenti adatti in una nuo­va didattica, (499-501) - 1543- 1547. lavoratore collettivo: -come presupposto del movimen­to dei consigli di fabbrica, 1137-1138. -e alti salari, (490) - 2166. -secondo il «Capitale», 1446. lavoro : -«ossessionante» e depravazione alcoolica e sessuale, (490-91)-2166-67. -«socialmente necessario» e va­lore, 1261-62, 1281. attività «poetico-creativa» e -strutturale, (318) - 2231-32. coercizione diretta e indiretta e militarizzazione del - secondo Trockij, (489) - 2164. concetto di - come principio edu­cativo della scuola elementare, (498-99) - 1541. divisione del - e divisione di go­vernati e governanti, 1752. «esercito del -»: suo valore peda­gogico, (1061) - 1368. organizzazione scientifica del -, 253, (487)-1539- 3213 orientamento professionale e ra­zionalizzazione del -, 572-73-problema della durata del -, 93- 94, 272. punto di riferimento per il nuovo mondo in gestazione, 863. rapporto tra - manuale e - intel­lettuale, (483) -1531, (492-93) -2169-71, (1109)-1632, 1183-85, razionalizzazione del - e proibi­zionismo in America, (489-91) -2164-67. legge: - e «caso», (1019) - 1479- avvocati in Italia, 948-49. costituzione, leggi e regolamenti, 1051, 1723. # . , dovere morale nelle associazioni volontarie e obbligo legale nelle associazioni di tipo statale, 1708- I7°9' r , figura dell'avvocato fiscale, 1889. la - e il legislatore, 1662-63. leggi naturali e concetto di natura secondo Croce, 1322. leggi naturali e leggi statali, (498) -1540-41. le leggi e lo Stato, (494-95) -1868, 842. «regolarità» o «-» o «automati­smo» nei fatti storici, (1018-19) -1478-79. legislatore: «chi è il -?», 278, 1662-63, 1668-1669. Lenin: - e il concetto di egemonia, 465, 882, 886,1235, 1249-50. - e la questione nazionale, 201. carattere nazionale ed europeo di -, 866. necessità del passaggio dalla guer­ra manovrata alla guerra di po­sizione per TOccidente, 866. necessità di trasformare la psicolo­gia popolare, 329. parallelo con Marx (scienza e azio­ne), 881-82. sulla traducibilità dei linguaggi politici e delle esperienze orga­nizzative, (854) -1468. Leone XIII: -e Centro tedesco, 175. -e l'Azione Cattolica, 85, 549, 1927. 3214 l'enciclica Rerum Novarum, 85, 1927. lettera di - a Francesco Giuseppe, 1873.. . sua politica del Ralliement e na­scita dell'integralismo in Fran­cia, (671) - 2101,837. Indicazioni bibliografiche: su -, 412, 1832. Lepanto : italiani a -, 1014-15. letteratura: -di guerra e brescianesimo ,(1122-1123) - 2212-13. -e materialismo storico in un li­bro di M. Iskowicz, 569, -e politica, 1777, 1820-22. -«funzionale» e razionalismo ar­chitettonico, 1724-25. articoli della «Civiltà Cattolica» sulla -, 595. criteri di giudizio «letterario», (454) - 2191-92. cultura popolare come premessa per lo sviluppo di una nuova -, 1821-22. falso conformismo (falsa socialità) in-, 1720-21. l'emozione estetica nella - artisti­ca e nel teatro, (698-99) - 2131. perché la - d'appendice è preferita alla- d'arte, (86-87) - 2113. polemiche su forma e contenuto, 1737-40^ pubblico italiano e - straniera, (343-44) -2116-17, (713)-2252- spunti letterari: Don Chisciotte e il cavaliere degli specchi, (1159-1160)- 1886." letteratura francese: - e popolo dopo Zola, secondo E. Beri, 288-90. - e senso comune, (1045) -1398.
H. De Balzac, (406) - 2129, (1067-
1068, 1085) - 1837-38, 1697-99. C. Baudelaire, (1086) - 1840. città e campagna nella -, (43) -
2014-15. Anatole France, 717. popolo e scrittori fino a Zola, 717. letteratura italiana:
- di guerra secondo B. Cremieux,
(1146)- 2215-16.
assenza in Italia di una letteratura per l'infanzia, 1669, 2109.
INDICE PER ARGOMENTI
autonomia della letteratura latina e funzione cosmopolita della -,
193^*36.
carattere folkloristico della - re­gionale, (1670) - 2 no.
carattere non-popolare nazionale della-: -e burocrazia, 571,1150; caratteri della - secondo E. Tho-vez, 626; un referendum del 1892 dell'editore Hoepli, 628; conflitto C. Goldoni - C. Gozzi, 810; in Manzoni, 895-97, 943; G. Verga e il verismo, 943, (ii2i)-2i96; iato storico tra Riforma e Rinascimento, 1030; poesia provenzale in Italia, 1187-88; saggio del Bonghi, (344) - 2117-18, (1669) - 2108; polemiche sul carattere non-po­polare nazionale della -, (1669-
1670) - 2108-9, 1703-4, 1739; moralisti e romanzieri in Fran­cia e in Italia, 1771-72; po­lemiche tra contenutisti e calli­grafi, 1777-79; - e passione del popolo italiano per il romanzo storico popolare francese, (1122) - 2197-98; assenza in Italia di una letteratura popolare e po­polarità dei romanzi popolari tradotti, (342-43) - 2113-14, 2109; G. Saviotti e l'esaltazione della casta letteraria, (377) -2239-40; scarsa popolarità dei classici e carattere «cosmopoli­tico» della -, (697) - 2251.
carattere «teologico» della - se­condo G. A. Borgese, 719-21.
caratteri della - secondo P. Rébo-ra, 1024-25.
filone nazionale-popolare e filone cortigiano nella letteratura del Cinquecento, 632-33.
U. Foscolo nella formazione della retorica nazionale, 569, 935,
938. «Il Giornalino della Domenica» e
la letteratura per ragazzi, (381)-
2241. il pubblico e la -, (86-87) - 2113. interessi prevalenti tra i letterati
italiani, (1120-24) - 2195-98, l'opera di G. Zonta, 1781. nascita della poesia in volgare,
649-50.
INDICE PER ARGOMENTI
novecentismo di Bontempelli, (126) - 2216.
Ojetti, Fracchia e Volpe sulla cri­tica e sulla -, (697, 712-13) -2250-53.
perché i letterati italiani non si occupano degli italiani all'este­ro, (699) - 2253-J4.
Petrarca, poeta della borghesia e della reazione antiborghese, 649.
Rapisardi e la poesia «sociale» italiana, 726-27.
risveglio nazionalistico e carattere non nazionale della -, 740.
M. Serao, (1067-68) -1837.
studi di E. Levi e S. Battaglia sul Duecento letterario italiano, 787-88.
sulla fortuna della - in Europa, 806-7.
sulla «scoperta» di I, Svevo, (380-381) - 2240-41. letteratura popolare:
-anglo-francese e melodramma italiano, 1136-37.
-e folklore, 1660.
-e romanzi d'appendice, 5, (357-359) - 2120-23, (782) - 2134-35, 799, 895, 935, (1185-87)- 2110-2112, (1657-.59) - 1879-82, 1675,
1933-34.
- tipo E. Sue come degenerazione
della - nazionale, 1137. G. C. Abba, (1121) - 2196. antologie di scrittori operai, (378-
379)-2248. apologetica gesuitica e meschinità
della - cattolica, (345) - 2119-
2120. attività editoriale di E. Perino,
254.
«bellezza» e contenuto intellet­tuale e morale nella -, (86-87) -2113,(405)-2247.
biografia romanzata e piccola bor-_ ghesia, 1675.
biografie romanzate, (358) - 2121.
carattere «oppiaceo» dei romanzi popolari, 587, 799, 1880, 2133.
case editrici cattoliche e pubblica­zioni popolari, 2125.
Giovanni Cena, 210, 364, 716-19.
Chesterton e il romanzo poliziesco inglese, (698) - 2130.
E. Demarchi, (404) - 2127-28.
diffusione della - francese e inca-
3215
pacità degli intellettuali italia­ni a elaborare una cultura laica moderna, (344-45) - 2118-19.
diffusione dell'Ebreo errante in Italia durante il Risorgimento, 899-900.
diffusione orale della -, 1023-24.
diversi tipi di romanzo popolare,
(3.57-59) - 2120-21. Dostoevskij e il romanzo francese
d'appendice, (780) - 2133-34,
(1685)-1882. O. M. Graf, (686) - 2249. Guerin Meschino, (344) - 2118,
844-45, 1802, 2238. Guerrazzi, Invernizio e Mastriani,
(344-45)-2118-19. gusto melodrammatico, 1676-77. Victor Hugo, 256, (357-58) - 2120,
(405-6) - 2129, (1658) -1881,
1934.
il protagonista del romanzo popo­lare come «personaggio stori­co», 1013.
i romanzi di E. Sue e Paolina Leo­pardi, 909-10.
«La Farfalla» e i versi giovanili di Turati, 822-23.
la letteratura commerciale come sezione della - nazionale, 587,
1934. la Scoperta dell'* America di Pasca-
rella come documento della reli­gione popolare della patria, (89)
-2312,1237, 1667. letteratura per gli «umili», (1197)
-2112.
lo Spartaco di R. Giovagnoli, 845-846.
Maggi, (344)- 2118.
U. Mioni, (377) - 2126, 531, 897-898.
Ada Negri, 200.
Reali di Francia, (344) - 2118.
ritorno a Zola in un discorso di E. Beri, 288-90.
romanzi francesi d'appendice e ro­manzo «giallo», (1657).
romanzo «frenetico» o romanzo «nero», (357-58) - 2120, 945.
romanzo «giallo» e romanzo d'av­ventura, (403-4) - 2126-27, (405-406) - 2128-29,(1092-93) -1675.
romanzo poliziesco, letteratura sul­le «Cause Celebri» e romanzo «giudiziario», (405-6) - 2128-29.
3216
INDICE PER ARGOMENTI
INDICE PER ARGOMENTI
3217

romanzo popolare, teatro e cine­matografo, (358) - 2122.
Ferdinando Russo, 679.
sentimento antinglese nella - fran­cese, (358)-2i2i, (404) - 2127.
studio del Gioberti per il concetto di letteratura nazionale-popola­re, 1915.
successo finanziario dei giornali, assicurato dai romanzi d'appen­dice, (342-43) - 2113-16.
Eugenio Sue e il sansimonismo,
334- . sugli editori dei romanzi popolari,
(375-76)-2124-25.
sulla fortuna della letteratura d'ap­pendice, 1821-22.
sul romanzo popolare anticlerica­le, 2109.
taylorismo, i Tre Moschettieri e il mito dell'avventura secondo Burzio, (706) - 2132-33.
tendenza democratico-gallicistica dei romanzi popolari di Sue e «gallicismo» operaio di Prou-dhon, 897,1881-82.
tendenze populiste nella letteratu­ra francese, 820-21,1820-21.
tendenziosità insipida della -«educativa», 1024.
tentativi in Italia per sollecitare una collaborazione letteraria di operai, 2248.
Vidocq e il romanzo poliziesco, (686) - 2129-30.
vite dei briganti, (358) - 2121.
Wells e Verne, (403-4) - 2126, 613.
Indicazioni bibliografiche: E. Bru­netto, 102^; libro di P. Ginisty su E. Sue, 1118. letteratura siciliana, 64-65. liberalismo:
-conservatore e fascismo, (1088-1089) -1227-28.
-e burocrazia, 751-52.
-e cattolicesimo, (27) - 2081, (42-43) - 2013, (1164) -1967,1293.
-e Rivoluzione francese, (1153)-1962.
-nazionale e nuove stratificazioni sociali del clero, 357.
-volgare, sindacalismo e analisi dei rapporti di forza, 1581.
articolazione del - italiano dopo il 1876, 1352-53.
carattere ristretto della riforma operata dal -, 1292.
debolezza degli economisti liberali di fronte alla crisi, 1715-17.
ideologia liberale e divisione dei poteri, 752.
il termine «liberale» in Italia nel secolo xix, (1007) -1229.
interpretazione di Gobetti del ter­mine -,1353.
istituzioni operaie di mutuo soc­corso fondate da liberali conser­vatori, (1178) -1986.
radicale «-» di Sorel, 1923.
vecchio - e nuova situazione eco­nomica, 780-81. Liberia, 175, (481) -1528. liberismo:
- e protezionismo, (460) -1590,
982-83.
-, sindacalismo teorico e filosofia della praxis, (461-62) -1590.
libero scambio, economismo e sin­dacalismo teorico, (461) -1589-
1591. libero scambio e distinzione tra società politica e società civile, (460) -1589-90. libertà:
-come coscienza della necessità secondo la filosofìa classica te­desca, 1394.
-come metodo per superare l'in­dividualismo italiano, 815-16.
-, disciplina e personalità, 1706-1707.
-e arbitrio, 1245-46,1720.
-e «automatismo» (o razionali­tà), 1245-46.
-e storia della -, (1007)-1229-1232,1236.
-individuale e autodisciplina,
863, 1393;
-, oggettività e necessità storica, (1033)- i875x-7<5.
-, responsabilità e disciplina, 692, 1706-7.
educazione alla - e autorità, (973) -1370, (1061) -1366-68.
la schiavitù come culla della - se­condo Hegel e secondo B. Spa­venta, (973) -1366-68, (1061)-
1370,1574. misura della - e concetto di uomo,
1337-38. significato del termine «-» per
diverse tendenze europee del se­colo xix, 1230. sull'importanza della filosofia del­la-, 1341. libertarismo, vedi anarchia.
libro:
iniziative per la diffusione popola­re del -, (373-74) - 2238. lingua:
-e intellettuali, 353-57-
-e linguaggio letterario, 730, (1193)-2193-94.
- nazionale e grammatica, 2351,
carattere antipopolare dei primi
documenti in volgare in Italia, 646.
centri e focolai di irradiazione del­le innovazioni linguistiche, 2344-46.
dialetto e -, (81-82) - 2236-37, (349-50) - 2233-36, 359, 788-89,
1377,1892.
egemonia culturale di Firenze, svi­luppo linguistico unitario e sua interruzione dopo il Cinquecen­to, (82) - 2237.
grammatica normativa e intervento organizzato nell'apprendimento della-, 2348-49.
il giuramento di Strasburgo in vol­gare, 354,646.
incapacità della borghesia di crea­re una - nazionale, 788-89.
Italia dialettale secondo Bartoli, 2350-51.
lingua-storia e lingua-arbitrio, 737-
739- n manzoniani e «classicisti», 2346.
minore mobilità della - letteraria rispetto alla cultura della classe colta, 1105.
nascita del volgare ed elaborazione del «volgare illustre», 788-89.
non esistenza di una - comune na­zionale e incremento della lotta contro l'analfabetismo, 2344.
origine della «-franca», 392.
questione della - e riorganizzazio­ne dell'egemonia culturale, 2346.
questione della - in Italia, 5, (81-82) - 2236-37, (344) - 2118, 769, (1669) - 2108, 1703, 1739, 1940-1941,2350.
questione della - letteraria e dei dialetti, 935.
resistenza allo sviluppo di una —
comune nazionale da parte dei fanatici delle lingue internazio­nali, 2344.
scrittura ideografica e questione della - in Cina, ^57-61.
teatro dialettale e - nazionale in
Capuana, (349-50) - 2233-35. variazioni «semantiche» nella sto­ria di una-, (136-37) - 1893. linguaggio:
-e filosofia, (1063)-1375, 1329-1330,1468.
-e metafora, (438) - 1438-39, (886-87) -1426-28, (1065) -1474.
-letterario e lingua delle classi popolari e colte, 730-31.
carattere cosmopolitico e sostanza nazionale-popolare del - musi­cale, pittorico, architettonico,
ecc., (1193-94) -2193-95.
interferenze tra grammatica stori­ca (o «storia del -») e gramma­tica normativa, 2347-48.
la concezione del - nei pragmati­sti, (439-40) -1465, (468) -1469-t 1470, (887) -1427-28,1330.
l'apprendimento del - nel bambi­no, 114.
modificazioni formali e di conte­nuto nel -, (887)-1427-28,
(1043-44)-1406-8. sul - nell'opera d'arte, 729-32,
(1193)-2193-95. # sul problema dell'origine del -,
737-38.
traducibilità reciproca dei linguag­gi scientifici, (467-69) -1468-70, (472-73) -1492-93, (854) -1468, (1066-67)- I47I-73» 1245, 1258-1259,1468.
utopia delle lingue fisse e univer­sali, (887) -1427.
G. Vailati, Einaudi e la reciproca traducibilità dei diversi linguag­gi scientifici, (467-69) - 1468-
1470. linguistica:
- di G. Bertoni, 700-1.
Bertoni e Bartoli, 351-52, 2347-48.
crocianesimo di Vossler, 352.
lo studio dell'etrusco, 711-12.
polemiche sulla decifrazione del­l'etrusco, 364-67, 409-10.
sommario di — arioeuropea di A. Pagliaro, 737-38.

28
***
3218
uno studio di E. Sicardi sulla lin gua italiana in Dante, 678. logica:
-formale e dialettica come tecni­ca del pensiero, (439, 441-42) -1462-66.
-formale e dialettica nell'elabo­razione di una coscienza critica, (33)-2268.
-formale e latino, 1545.
-formale e mentalità scientifica, 1948-49.
-formale, metodologia astratta e filologia, (1055-56) -1461.
-matematica e - formale, (136) -1893, 826-27, (1054)-1402-3,
{1055-56) -1461,1277.
azioni logiche e non logiche secon­do V. Pareto, 1663.
«blocco intellettuale tradizionale» e «tirocinio della -», (136)-1892.
diversi tipi di grammatica norma­tiva e studio della - formale,
2346-47. filosofìa, - formale e dialettica se­condo Engels, (136) -1892,
(439-40) -1462-64.
il principio di Cuvier nella tradi­zione della - francese e sue ap­plicazioni nella sociologia, (22)-2327,1687.
la dialettica come parte della -formale, 1461.
metodologia, - formale ed episte­mologia in un libro neopositivi­sta, (1052-53) -1459-60.
rigore logico e ragionamenti sem­plicistici, (441-42) -1465-66.
scolastica e studio della - formale, (i35)-i89i.
strumenti logici del pensiero, (439-440, 441-42) -1462-66, 1461.
sulla necessità dello studio della -formale, (136) -1892, (502)-
1549-50. Lombardia :
i rapporti Piemonte-Lombardia
nel Risorgimento, 961. volgare scritto in -, 789. Londra: sulla funzione economica mondia­le di -, (505-6) -1849-50. Loria:
- come rappresentante degli intel­
lettuali positivisti, (22) - 2325.
INDICE PER ARGOMENTI
- e Croce, (21-22) - 2324-25, (440)
-1439-40, (863-64) -1289, 1236, 1256.
- e Einaudi, (863-64) -1289-90,
-e Graziadei, 1040.
-e l'economismo storico, (21) -2324, (462)-1592-93.
-, la filosofia della praxis e lo «strumento tecnico», (440)-1439-40, (462)-1592-93, (863-864) -1289-90, 1420-21.
articolo di - su Shakespeare, (382) - 2293.
conferenza sul «dolore universa­le», (20) - 2322-23.
elenco dei principali «documenti» loriani, (20-22) - 2321-26.
«grande opportunismo» e «picco­lo opportunismo» di -, ^in-
influenza sociale dell'aeroplano,
(20) - 2321-22, (428) -1852,
(462)-1593.
influsso di - su Mussolini, 1145. interrogazione al Senato sugli spet­tacoli di equilibrismo, 833-34. rapporto tra misticismo e sifilide,
(21) -2324, (662)- 2333.
ricordi di -, 305.
teoria dell'«altimetria», (21)-2323, (130-31) -2332, (681)-2336.
teoria sugli intellettuali disoccu­pati, (21-22) - 2325, 709, 1520. loriani:
C. Barbagallo, (22) - 2326.
G. Belluzzo, (25) - 2328.
E. Bodrero, 335-36.
G. A. Borgese, 985.
C, Bovio, (514) - 2333.
Arturo Calza, 725.
F. Carli, (25) - 2328.
G. De Lorenzo, 1022.
G. Einaudi, 2322.
G. A, Fanelli, (669-71) - 2333-34. G. Ferrerò, (22) - 2326, (75) -
2332. E. Ferri, (22) - 2326, 983-84,1103.
D. Giuliotti, (662) - 2333.
Arturo Labriola, (22) - 2326.
A. Lumbroso, (22) - 2326, 25, 304-
305. L. Luzzatti, (22) - 2326, (25) -
2328,(30) - 2329.
A. Ó. Olivetti, 984.
INDICE PER ARGOMENTI
P. Orano, (24) - 2327, 346, 394. G. Salvadori, (93) - 2332. T. Sillani, (25) - 2328. A. Trombetti, 364-67, 407-10, 711. F. Turati, (22) - 2326, (27) - 2329. Luigi Valli, (93) - 2332, 381. L. Zuccolo, (681) - 2336-37. lorianismo:
-e apologo del signor Nettuno, 1113.
-e fantasticherie di paesi di Cuc­cagna, (74) - 2330-31.
-e hitlerismo, 2325.
-nella produzione letteraria dei sindacalisti italiani, (25) - 2327.
-nella scienza geografica, (26-27) - 2329.
applicazioni bizzarre del principio dell'ossicino di Cuvier, (22) -
caratteristiche del -, 2321-26.
documenti di - nella «Critica», nella «Voce» e nell'«Unità» fiorentina, (22) - 2326.
episodio parlamentare Credaro-Luzzatti per la cattedra dì «filo­sofia della storia» a G. Ferrerò,
(30)-2329. il - come uno dei caratteri degli
intellettuali italiani, 936.
«le noccioline americane e il pe­trolio», 379.
F. Ribezzo e il falso ritrovamento dei libri perduti di T. Livio, 371-72.
volume di Papini e Prezzolini sul­la «cultura italiana», (27)-2329.
lotto:
- come oppio della miseria, (1067-
1068, 1084-85, 1085-86) - 1837-
1840, 2132-33.
luteranesimo:
- e Controriforma, 117.
da Lutero a Hegel, (852) -1294. Erasmo e Lutero, (852) - 1293.
macchina:
-come espressione di rapporti so­ciali, (443-44) -1443.
-e grande industria, (883) -1312, 923-24.
la - moderna e la «-» nel mondo classico, 811.
macchine motrici e macchine uten­sili, 994-9J.
3219
Machiavelli, 590, 935:
- come politico in atto, (990-91) -
1577-78.
- come tecnico della politica e co­
me politico integrale o in atto,
936.
-e Boterò, 1038,1315.
-e Dante, 758-60.
-ed Emanuele Filiberto, 555-56.
-ed i gesuiti, (422) - 1857.
-e Guicciardini, (196-97) -1955-
i9>6, (990)-1577, 760, 781-782.
-e il cosmopolitismo, (133)-1362.
-ed il Valentino, (9) -1572, (197) -1955, (43i)-i6oo-i, 588, 1618.
-e la formazione delle monarchie assolute, (8-9) -1572, 723, (982) -1571,1618,1691,1913-14.
-e la religione, 1300.
-e l'autonomia della politica,
(431)-I599-.
-e l'autonomia della politica se­condo Croce, (503) -1315, (977) -1568.
-e l'educazione politica della classe rivoluzionaria del suo tempo, (431) - 1600-1.
-e lo sviluppo dello spirito bor­ghese in Italia, 614-15.
-e Manzoni in un articolo di G. S. Gargano, 564-65.
-e Marx, 425, (430-31) -1598-1601, 432.
-e Marx secondo Croce, (503) -
1315.
-e W. Petty, 1039.
-e Pisacane, (44) - 2015-16.
-e Savonarola, (990) -1578.
-e Schopenhauer, (976) -1568.
-esponente più espressivo dell'U­manesimo e del Rinascimento,
1936.
-figura di transizione tra lo Stato corporativo repubblicano e lo Stato monarchico assoluto, 724.
-uomo del suo tempo, (9) -1572,
1599. # V. Alfieri su -, 1927-28.
articolo di L. Cavina su - e Guic­ciardini in Romagna, (196-97)-
I954-55-. carattere di «manifesto politico»
del Principe di -, 1555-56,
1599, 1928-29.
3220
carattere europeo del pensiero po­litico di -, 760.
carattere rivoluzionario del — e conseguente antimachiavellismo, 1601.
città e campagna in -, (9) -1573,
(43-44) - 2015, (985)-1575,1039.
concetto di «fortuna» e di «vir­tù» in -, (1089-90) -1480-81.
Croce e la moderna «machiavelli-stica», (425, 431)-1600, 1572,
- JfI7.*
distinzione tra politica ed etica in
- 749-^o.
«doppiezza» ed «ingenuità» di -, 1617-18.
esempio di schematismo scientifico nell'interpretazione di -, 656-662.
filosofia della praxis o neoumanesi­mo in -, 657.
giacobinismo precoce di -, (953) -1560.
il pensiero politico di - come rea­zione al Rinascimento, 648.
Il prìncipe di - come esemplifica­zione storica del mito sorellia-no, (951)-1555-56.
il Principe di - come simbolo del­la «volontà collettiva», (951)-
interpretazione cinica di G. Rensi,
1373. interpretazione democratica di -,
1617, 1690, 1928. interpretazione di - nei Sepolcri
di Foscolo, (431) - 1599-600,
(968) - 1563, 1617,1689. machiavellismo ~di Stenterello,
(60) -1639, (1111-13) -1212. machiavellismo e antimachiavelli­smo, (1008-9)-1573-75, 1617»
1689-90. machiavellismo secondo C. Be-
noist, (430) -1598. origine «democratica» e carattere
«individualistico» delle opere
di -, 1928-29. parlamentarismo e separazione dei
poteri in -, (9) -1572. politica e arte militare in -, (9) -
1572-73. rapporti tra Stato e religione, 657-
658,1947. reazione di - alla dominazione
INDICE PER ARGOMENTI
straniera in Italia, (1161)-
. I963* riforma della milizia, (43-44) -
2015, (197) - 1955, (953) - 1560,
(1168)-1980. L. Russo su -, (970) -1564, (990) -
1578, 1480-81, 1555, 1573. significato del richiamo al passato
e del ricordo di Roma, (968) -
1563 •
studi di G. Arias su - «economi­sta», (985) -1575,1038.
sul carattere utopistico del Princi­pe\ 951,2292.
sull'interpretazione della Mandra-20/0,(189) -1953-54.
superamento del mercantilismo e accenni di carattere «fisiocrati-co» in -, (985) - 1575, 1038-39.
teoria e pratica in - e aneddoto delBandello, 1688-89.
un'edizione delle Lettere di -,
637-38. Indicazioni bibliografiche', sul pen­siero economico di -, 735; li­bro del Vorlander, rassegna di «Nuovi Studi» su -, (446)-1602; numero speciale della «Rivista d'Italia» per il quarto centenario della morte di -, (189) -1953-54; lo studio di P. Villari, (192) -1954. macinato:
tassa sul -, 198. mafia: elogio della - in un discorso di V. E. Orlando, 618. maggioranza:
il concetto «tirannia della -»,
674.
magia:
spiritismo e - come reazione al trascendente cattolico nel Rina­scimento, 1909. magistratura:
sull'indipendenza della -, 115. Malines: «Unione di -», 271. Vedi anche codice sociale. Malta:
- e la politica vaticana, 837.
lingua italiana a -, 1003-4.
E. Mizzi e il partito nazionalista maltese, 1027. Manzoni:
- dialettico, 945,
1 1

I
INDICE PER ARGOMENTI
-e il proverbio «vox populi vox Dei», 1701-3.
-e il sensismo, (453) -1490.
-e la formazione della nuova bor­ghesia in Italia, 937-38.
-e la questione della lingua, 5, (82) - 2237, (344) - 2118, (1669) -2108.
-e Machiavelli in un articolo di G. S. Gargano, 564-65.
-e Thierry, 897,1696,1740.
-e Tolstoj, (402-3)- 2244-46, (404-405) - 2246-47» 895-96,1703.
atteggiamento di - verso il popo­lo, (402-3)-2244-46, (688)-2250, 895-97, 943, 1696, 1701-
1703.
difficoltà delle traduzioni dei Pro­messi Sposi, 1792-93.
episodio del gondoliere veneziano, 161,509.
giudizio di - su V. Hugo, 160-61.
scritti di - sui rapporti tra romani e longobardi, 368.
sul senso comune e il buon senso, (949)-1483. marabutismo, 622-23.
Vedi anche Islam, marina:
- da guerra e il concetto di grande
potenza, 774. dati sulla - mercantile italiana in un articolo di L. Fontana Rus­so, 161-66.
Marocco, vedi Africa.
Marx:
-come creatore di una nuova Weltanschauung, 881-82.
-ed Hegel, (134-35, 137) -1356-
•1357.
- e il «sarcasmo appassionato»,
(23-24) - 2300.
-e il senso comune, (1047)-1400.
-e il termine materialismo, 1411.
-e la dialettica hegeliana secondo Bernstein e secondo Sorel, (448)
-1495-96.
-e la mitologia democratica se­condo Croce, (436-37) -1319-20.
-e la parola d'ordine «rivoluzio­ne in permanenza», (53-54) -2032,2034.
-e la storicità del concetto di na­tura, (441) - 1322.
-e la teoria dell'egemonia, 1315.
-e Lenin, 881-82.
322I
- e l'espressione «oppio del po­
polo», (706)-2132, (1067)-
1838.
-e lo «strumento tecnico» secon­do Croce, (440-41) -1439-41.
-e l'unità tra teoria e pratica,
1270.
-e Machiavelli, 425, (430-31) -1598-601, 432,
-e Machiavelli secondo Croce,
(503)-i3i*. -, Engels e l'Italia, 40, (1160-61) -
1884-85.
- eRodbertus, 1040-41.
-, Hegel e l'associazionismo, 36-
58.
affermazione di - sulla solidità del­le credenze popolari, 869, 1595;
a proposito di un'osservazione di A. Ferrabino su -, 1219.
articoli sulla Costituzione Spagno­la, 839, (1160) -1884.
concezione della «natura umana» prima di -, 756.
criteri di classificazione per l'inter­pretazione delle opere di -, (419-421) - 1842-43. ' cultura filosofica di - e parti co­stitutive del materialismo stori­co, (309) -1508, (424) -1861,
(432-33)-1435-37. giudizi di - ed Engels su Balzac,
1697-99. b
interpretazione di una tesi di - e processi molecolari di formazio­ne di una volontà collettiva, 1057-58.
Ì termini «umano» e «umanismo» in -, (24) - 2300,1922.
libro dell'Olgiati su -, (422)-1856,1218,1297.
metodologia storica in un testo classico di -, (455-56) -1578-79, 1774,1827. m
opere complete di Marx-Engels recensite da Croce, 1240.
rapporto ambiente-educazione se­condo -, (877) - 1426.
Eugenio Sue e «le pilori de la ver­ni», 334.
sul materialismo francese nel seco­lo xvni, 1250.
sul problema del rapporto Marx-Engels, (420) -1844,1449.
sul rapporto della politica france­se con la filosofia tedesca, (51) -


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]3222
2028, (134)-1359, 331, (467-468) - 1468, (1066) - 1470, 1247, 1357,1826. uno scrìtto su Goethe attribuito a 7,1074. marxismo :
-come umanesimo, 1437.
-e la teoria della miseria crescen­te, (449) -1496.
-e machiavellismo, 42.5, (430-31) -1598-601.
-e scienza moderna in De Man, 328-29, (446-47) -1502-4, 880-881.
apporto ricardi ano alla filosofia della praxis, 1247-48.
articoli della «Civiltà Cattolica» sul -, 416.
autonomia della filosofia della pra­xis, (309) -1507-8, (430) -1457, (43^-36) -1434-38.
autonomia della filosofia della pra­xis e incubazione di una nuova cultura, (425) -1862-63.
concezione dello Stato per il - e per Lassalle, 764.
De Man ed il «superamento del
-», (421, 446-47, 474, 1041)-1500-5.
distacco dal popolo di gruppi in­tellettuali marxisti, (425)-1862-1863.
doppia revisione della filosofia del­la praxis in combinazione con l'idealismo e con il materiali­smo tradizionale, (421-22) -1854-
1855. due compiti della filosofia della
praxis, (422-23) - 1858.
filosofia della praxis come momen­to della cultura moderna, (421-423) -1854-56.
filosofia della praxis e filosofia classica tedesca, (422-23) -1858.
filosofia della praxis e nuovo con­cetto di «ortodossia», (435-36) -1434-35.
indipendenza ed originalità della filosofia della praxis secondo La­briola, (422) -1855.
influenza del - su T. Veblen, 881.
intellettuali «puri» e filosofia del­la praxis, 1855.
la filosofia della praxis come inter­pretazione dei fatti storici e co-
INDICE PER ARGOMENTI
me attività creatrice di nuova storia, (435) -1433.
la «sociologia» del - secondo Bu-charin, (434-3.5) ? 1431-32, (856) -1428-29, (877) -1425, (1046) -1402,1765.
per un inventario critico-biblio­grafico della filosofia della pra­xis, (425, 432) • 1844-46.
progresso e ristagno del - secondo R. Luxemburg, (309) - 1508,
(422) -1857, (473); 1493, 892.
rapporto tra - e sentimenti spon­tanei delle masse, 330.
scissione del - in materialismo sto­rico e materialismo dialettico in Bucharin, 1425.
storicismo della Restaurazione, ideologie utopistiche e filosofia della praxis come storicismo «popolare», (442-43) -1863-64.
superficialità della nozione di - in B. Souvarine, 891-92.
teoria marxista del valore e teoria dei costi comparati e decrescen­ti, 870.
tre fonti della filosofia della pra­xis, 1246-47, 1448.
unità degli elementi costitutivi del -, 868-69.
utilizzazione di elementi della filo­sofia della praxis da parte degli avversari del -, (421-22) -1857,
Indicazioni bibliografiche: compi­lazioni di Ernst Drahn, 1845. masse:
-militari in trincea nella guerra '14-18, 1310.
-popolari e filosofia, ( 1064) -1388-1391, (1070) -1381-82, 1292, 1396-97.
capi, classi dirigenti e passione delle -, 1309-10, 1390-91.
consenso «spontaneo» delle - e capacità del legislatore, 1669,
controriforma e distacco tra papa­to e - popolari, (1162) -1963, 2292.
intellettuali di tipo nuovo e - po­polari, 1391-94.
passività delle - e uso della legge statistica in politica, (856-57) -1429-30.
passività delle - popolari italiane e reclutamento di volontari,
\
L'
'!

INDICE PER ARGOMENTI
(1160) -1998-99, (n68)-i98o, (1202-3) -1623-24.
reazioni spontanee delle - popola­ri e politica delle classi dirigen­ti, (1175) -1972-73.
rottura tra - popolari e ideologie dominanti, 311-12.
sulla polverizzazione delle - non organizzate stabilmente, 1789.
sull'unità organica tra intellettuali e -, tra teoria e pratica, (1041-1042) -1382, 1386-87, 1394, (114CO-1635. massoneria :
-e democrazia nel Risorgimento, (392) - 2075-76.
-e rivoluzione milanese dell'apri­le 1814,579.
-e Rotary Club, (72) - 2146, (458)
- 1585, 541-43, 593-94, 1633, 2140.
-e teismo, 65, (138) -1356.
-in America e in Europa, 834-
835.. -, sansimonismo e Rotary Club,
545- m ideologia della piccola borghesia
urbana in America del Sud, 98.
studi sulla -, 959-60.
materia:
- e spirito in una conferenza di
H. Bergson, 567.
concetto di -, (443-45) -1442-45.
confusione tra materialismo stori­co, materialismo volgare e meta­fisica della - nel saggio di Bu­charin, (466) -1489.
negazione dell'oggettività della -nelle ideologie scientifiche mo­derne, (1043, 1047-48) -1451-
1,455. materialismo:
-e idealismo nelle Tesi su Feuer­bach, 1248.
-e materialismo storico, (422) -
1855, (424) -1861, (436) -1435, (874) -1420.
-e materialismo storico, discus­sione dell'affermazione di Feuer­bach: «L'uomo è quello che mangia», 882-83.
-e materialismo storico nella sto­ria del - di Lange, 1410-n.
-e materialismo storico secondo Croce e secondo Lange, 1298, 1318.
3223
-e senso comune, (1069)-1409, 1855,1861.
-francese del secolo xviii e con­cetto di eguaglianza, 1280.
-francese del Settecento, sensi­smo e ideologia, (453) - 1490-1491.
-, hegelismo e idealismo, (424) -
1861,(432-33)-I437-
-, materialismo storico, - dialetti­co e filosofia della praxis, (877) -1425.
-, spiritismo e magia, 1909.
-volgare e metodo positivistico in Plechanov, (309) -1508.
-volgare, positivismo e scuola neokantiana, (309) -1508, (421-422) -1854-55,1333.
concetto di «oggettivo» nel - me­tafisico, (1048-49) -1416.
confusione tra materialismo stori­co, - volgare e metafisica della materia nel saggio di Bucharin, (466) -1489.
crisi moderna e «ondata di -»,
311. cultura popolare e -, (424) -1861.
' democrazia moderna, - metafisico
e idealismo, 1280-81.
filosofìa classica tedesca e - fran­cese secondo Gioberti, 1922.
il termine - e Marx, 1411.
scetticismo, positivismo e - vol-
gare, 571-72.
significato del termine nella prima metà del secolo xix, 1408-9.
significato del termine per i catto­lici, (1069) -1409.
sulle teorie materialistiche di Ca-banìs, 248-49.
tomismo, - volgare e idealismo, 1921-22. materialismo storico:
-e «arte educatrice», 732-34.
-e A. Chiappelli, (1044) -1369.
-e dottrina crociana dell'origine pratica dell'errore, 1234, 1299.
-e filosofia della storia di G. Fer­rari, (1079) -1368-69.
-e ideologia in senso deteriore,
(466)-1489.
-e monismo, (455) -1492.
-e problema nazionale, 245-46.
-e riforma del diritto penale, (100-1) - 1888-89, (1065) -1474-1475,1321.


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]3224
- e scienza morale, 855.
-, «filologia» e sociologia, (425) -1485, (856-57) -1428-30.
accusa crociana di dualismo teolo­gico, (854) -1300.
a proposito del nome di - (452-53) -1437-38.
Ardigò e la filosofia della praxis, (427-30) - 1850-54.
arte e cultura secondo la filosofia della praxis, (425-26) - 2187.
atteggiamento della filosofia della praxis verso i sistemi filosofici sorpassati, (1079-80, 1087) -1416-17.
atteggiamento verso i semplici del­la filosofia della praxis e del cat­tolicesimo, (424) -1861-62,
1383-85.
Barbagallo e il cosiddetto «-» italiano, 505.
carattere polemico della filosofia della praxis come critica del «senso comune» e della filoso­fìa degli intellettuali, (1080) -1382-83,1397-98.
carattere positivistico del - di E. Ciccotti, (300) -1371-73.
concetto di materia nella filosofia della praxis, (443-44) -1442-
1443. concezione storicistica della filo­sofia nella filosofia della praxis,
(465) -1489, (47i ) -1487, (1046) - 1399,1271-72,1426.
confronto tra la teoria della grazia e della predestinazione e la con­cezione fatalistica della filosofia della praxisj 1394.
confusione tra -, materialismo vol­gare e metafìsica della materia nel saggio di Bucharin, (466) -1489.
contro la riduzione della filosofia della praxis a sociologia, (856-857)-1428-31.
contro ogni sistemazione manuali­stica del -, (876) -1424.
corrente deteriore della filosofia della praxis e sua traduzione in termini «teologici», (851-52) 1291-92.
«crisi di autorità» ed espansione del-, 311-12.
critica delle interpretazioni mecca­nicistiche del -, 872.
INDICE PER ARGOMENTI
cultura filosofica di Marx e par­ti costitutive della filosofia del­la praxis, (309)-1508, (424)-
1861,(432-33) -1435-37. dal revisionismo al tentativo di
Croce di liquidare il -, (119-120) -1355-56, (853-54) -1298-1301,1214-15,1254,1280,1314-
1317. degenerazioni del -, 749.
De Sanctis e il tipo di critica let­teraria della filosofia della pra­xis, (426)- 2188.
determinismo meccanico e fatali­smo come stimolante ideologico e religione di subalterni per la filosofia della praxis, (1064)-1387-88, 1394-95.
documenti sullinfluenza del - nel­l'orientamento dei giovani, 292-293.
Eddington e il - secondo Borgese,
985. filosofia della praxis come aspetto
popolare e superamento dello storicismo moderno, (424) -1861. filosofia della praxis come corona­mento e sviluppo del metodo sperimentale delle scienze, (473)
-1448-49.
filosofia della praxis come identità di politica e filosofia, (424) -1860.
filosofia della praxis come supera­mento dell'ideologia, (453-54) -1491.
filosofia della praxis e classi subal­terne, (1064)- 1387-88, 1320,
filosofia della praxis e «filologia»,
(S^7) -1428-30.
filosofìa della praxis e idealismo, (74-75) -1420, (421-22) -1854, (424) -1861, (436) - 1435, (465-466) -1490, (877) -1425, (1076) -1413,1244, 1856,1862.
filosofia della praxis e lotta di ege­monie, (435-36) -1434-35.
filosofia della praxis e momento «catartico», 1244.
filosofia della praxis e nesso pen­siero-essere, uomo-natura, atti­vità-materia, soggetto-oggetto,
(467)-1457-filosofia della praxis e nuova teo­ria atomica, (444-45) -1444-45«
INDICE PER ARGOMENTI
filosofia della praxis e regno della «necessità», (46^-66) -1489, (471) -1487-88.
filosofia della praxis e scienze na­turali, (1076) - 1413.
filosofia della praxis e storia etico-politica, 1224.
filosofia della praxis e tesi hegelia­na della storicità della filosofia, 1271-72.
filosofia della praxis e unità di sto­ria, politica ed economica, (465)
-1447-48.
filosofia della praxis, filosofia clas­sica tedesca e filosofia idealistica italiana (Croce e Gentile), 1248.
filosofia della praxis, senso comu­ne e problema dell'oggettività del reale, (466-67) -1455-57.
filosofia della praxis, sindacalismo teorico e liberismo, (461-62) -1590.
filosofia della praxis, storicismo e idealismo crociano, 1224, 1298-
1299.
funzione della dottrina della «gra­zia» nella Riforma e parallelo con il-, 892-93.
identità di storia e filosofia nel -, 1241-42.
ideologia per la filosofia della pra­xis e in senso crociano, (436-37, 441) -1318-22,1299.
il - secondo L. Volpicelli, 864-65.
influenza del - in un giudizio di B. Revel su Gentile, 860-61,
influenza del - sugli studi di sto­ria economica, 1069-70.
A. Labriola e la filosofia della pra­xis, (309)-1507-9, (1060)-1270, 1241.
la discussione su storia e antisto­ria al centro della filosofia della praxis, (1068) -1266.
la filosofia della praxis come «an­tropologia», 1917.
la filosofia della praxis come con­tinuazione ,e capovolgimento dell'hegelismo, (471) -1487, (504)-i3i7, 1273.
la filosofia della praxis come «ere­sia» della religione della libertà, 1238.
la filosofia della praxis come «me­todologia storica», (1046) -1401-1402, 1466-67.
3225
la filosofia della praxis come rifor­ma intellettuale e morale, (424) -1860,515,(852) -1292,(1178)-
1984-85,1474.
la filosofia della praxis come su-perstruttura, (436-37) - 1319-20.
la guerra '14-18 come guerra del - secondo Croce, (119)-1356, (436)-1318,1214.
l'indirizzo della storia etico-politi­ca come «canone empirico» per la filosofia della praxis, 1234-1235.
Loria e la filosofia della praxis, (863)-1289.
Lukacs e la filosofia della praxis,
(469) -1449. materialismo filosofico, -, dialetti­ca e filosofia della praxis, (877) -
1425. «missione storica» della classe
operaia, -, concetto kantiano di
teleologia, (894) -1426.
G. Mosca e il -, 1565.
nel campo dell'egemonia il contri­buto maggiore di Lenin alla filo­sofia della praxis, (464-65) -1249-50.
nesso Riforma protestante - Rivo­luzione francese nella filosofia della praxis, (424) -1860.
nuovi intellettuali formati dal -, 901.
nuovi interessi storiografici con la filosofia della praxis, 1723.
opposizione tra filosofia crociana e filosofia della praxis, 1224,1240-1241.
opposte conversioni del - nel ma­terialismo volgare o nell'ideali­smo, (469) - 1449.
previsione di una ripresa della fi­losofìa della praxis, (119-20)-
1355-56.
problema dell'unità tra società e natura come punto cruciale del­la filosofia della praxis, (869) -1422.
ragioni della riduzione del - al materialismo metafisico, (1069)-1409-10.
rapporti tra filosofia speculativa e filosofia della praxis, 1244-45.
rapporti tra hegelismo e filosofia della praxis secondo Croce, (875)-1420, 1314.
'!?


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]3226
realtà del mondo esterno secondo la filosofia della praxis e secon­do i cattolici, (455-56) -1491-
1492.
resa dei conti con la filosofia cro­ciana come premessa ad una ri­presa della filosofia della pra­xis, 1232-34,1248.
residui di meccanicismo nei più recenti sviluppi della filosofia della praxis, corrispondenti a una fase ancora economico-cor-porativa, (1042) -1386.
riduzione crociana del - a «cano­ne empirico» di ricerca, (422) -1856, 1214, 1235, 1236, 1275,
1313-14-
significato metaforico dei riferi­menti alle scienze naturali, (1065) -1474, 1238.
sociologia, filosofia e -, (434-35) -
i43i-33> 1765. sua ritraduzione speculativa nella
filosofia crociana, 1232-33.
sulla diffusione della filosofia della praxis come economismo stori­co, (461-64) -1592-97,1917.
sulla genesi della filosofia della praxis in un brano della Sacra Famiglia, 1250,1922.
sul titolo del saggio di Bucharin, (434) -1431-32.
un dibattito sul - in un articolo di S. Mirschij, (1064) -1387,
1395. Indicazioni bibliografiche: sul - e la letteratura, 569. matrimonio :
- e proprietà, 78.
annullamento "del - religioso, 76-
77. essenza del - cattolico, 77-78.
Mazzini :
-e Cavour, 1767-68.
-e Proudhon, 1768.
-, Garibaldi e Cattaneo, 1772-73.
-, Pisacane e l'assenza di un pro­gramma concreto, 1930-33.
-, Pisacane e l'equilibrio politico-militare, 1774-75.
Cavour, Vittorio Emanuele, Gari­baldi, - e Gioberti, 76^.
formula della rivoluzione passiva e strategia mazziniana, 1768-69.
Gioberti, - e gli intellettuali, {^5)- 2046-47.
INDICE PER ARGOMENTI
Gioberti, - e Pisacane, 1932-33.
giudizio di - su F. Confalonieri, (360-61)-2064-65.
influenza dei moderati dopo il '48 su - e Garibaldi, 2026.
istruzioni di - a Crispi dopo l'in­surrezione milanese del 1853, (380) - 2067.
l'insurrezione meridionale in - e in Pisacane, 920-21, 1767-69, 1815-16.
mito verbale e retorico di una mis­sione universale dell'Italia nel pensiero di Mazzini-Gioberti, (1190-91) -1988.
Partito d'Azione, contadini e vel­leità mazziniane di una riforma religiosa, (40) - 2046.
sulla formula mazziniana di «Ita­lia del popolo», 1808-9. meccanicismo, vedi determinismo, medioevo:
confusione tra ancien regime e -, 1017.
differenze tra schiavi antichi e proletari medievali, (303) -2287.
eresie medievali e francescanesi­mo, 748-49, (1080) -1383-84.
origine religiosa di alcune città medievali, 603.
posizione della chiesa nel -, 116-
117.
studio di L. Sorrento sul termine e il concetto di -, 1016-17.
sullo studio delle eresie medieva­li, 788.
sviluppo storico dei gruppi socia­li subalterni nel - e a Roma in un saggio di E. Ciccotti, (301-302, 302-3) - 2284-87. mediolatino, 353-57, 367, 643, 649-
650. melodramma :
-come romanzo popolare musica­to, 2109.
-italiano e romanzo popolare an­glo-francese, 1136-37.
concezione melodrammatica della vita, 969.
gusto melodrammatico nelle ma­nifestazioni collettive, 1676-77.
gusto nazionale del -, 1739.
sulle ragioni del successo interna­zionale del - italiano, (1193-94) - 2194-95.
1

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INDICE PER ARGOMENTI
mercantilismo:
- e fisiocrazia, (985) - 1575-76.
età del - e sue manifestazioni in
Italia e nelle grandi nazioni eu­ropee, (1152) -1960, natura del -, 1038-39. mercato: concetto di «- deteiminato»,
(1018-19) -1477-78, 1038-39, 1076-77, 1247-48, 1258, 1269,
1276-77. merce:
merci e servizi, 1004, 1758.
trasformazione della - in Croce da fatto economico a concetto filo­sofico, 1311. messianismo:
- e passività delle masse rurali,
813.
Messico, 98, (482) -1529: lotta del - contro il clericalismo, 291. metafisica:
- e metodo sperimentale, (473-74)
-1448-49..
- e sociologia nel saggio di Bucha­
rin, (1046) -1401-3,1426.
confusione tra materialismo stori­co, materialismo volgare e - del­la materia nel saggio di Bucha­rin, (466) -1489. metafora:
- dell'«anatomia» e dell'econo­
mia, (437) -1321, (1065) -1473-
1474.
-e filosofia della praxis, 1474.
-e linguaggio, (438) -1438-39, (886-87) -1426-28, (1065) -
1474. metodologia:
- astratta, logica formale e filolo­
gia, (1055-56) -1461.
-, logica formale ed epistemologia in un libro neopositivista, ( 1052-1053) - i459-6o.
- storica in un testo classico di
Marx, (455-5<S) ? 1578-79, 1774, 1827.
criteri metodici per la crìtica let­teraria, (318-19) - 2230-32.
criteri metodologici nell'analisi critica, (697, 712-13)-2250-2253,1659.
la «ripetizione» come metodo del­la diffusione culturale, (33) -2268.
3227
libro di E. Bernheim sul metodo storico e la filosofia dello stori­cismo, (425) -1845.
pericoli del metodo dell'«analo­gia» storica, (302) - 2286.
principi di metodo: giudicare, co­noscere e sapere, 1946.
questioni di metodo nell'interpre­tazione dei testi, (419-21)-1840-44. Mezzogiorno:
aneddoto sui paglietta meridiona­li, 728.
assenza di una borghesia e caratte­re ristretto dei parlamenti in Si­cilia e nel -, (1008) -1575-
campagna meridionalista del «Mattino», (46) - 2020.
contadini e intellettuali nella rot­tura del blocco rurale meridio­nale, con il sardismo, il partito riformista siciliano e il movi­mento degli ex combattenti, (37)
- 2039-40.
creazione di un blocco «urbano» nel Nord e misure poliziesche-politiche del -, (36) - 2038-2039.
Croce e la tradizione intellettuale del-, 1288.
debolezza delle forze urbane meri­dionali e conseguente soggezio­ne della città alla campagna nel
-, (39) - 2043. difesa delle industrie cotoniere
meridionali ed esaltazione dei Borboni da parte del «Matti­no», (46-47) - 2020-21.
discorsi parlamentari di G. Fer­rari sui fatti del -, 767.
letteratura sul colera nel -, (1190)
- 2009.
mito del - «polveriera d'Italia», 1816.
questione sessuale neirinchiesta parlamentare sul - del 1911, (73)-2148.
tentativi di invasione delle terre signorili e combattentismo me­ridionale, (19)- 2201.
teoria della «palla di piombo», (47) - 2022.
Indicazioni bibliografiche: sul Ri­sorgimento Italiano e sul -, 257, 276-77.
Vedi anche questione meridionale.


[
]


[

]


[

]3228
Milano:
sugli avvenimenti deiraprile 1919, 1819-20. miracoli:
il miracolo di San Gennaro e la doppia religione, (92)-2208-2209, (1081) - 1384. mistica:
significato del termine in italiano e in francese, 915-16. mito:
- dell'avventura e precarietà della
vita quotidiana, 2132-33.
emigrazione meridionale e - del­l'America, (19) - 2201.
funzione e danno dei miti energe­tici, 1283-84.
miti popolari dell'illuminismo e -del passato monarchico francese, (61)-1642-43.
teoria del - soreliano, (888-89) -
1307-9, (95i) - 1555-57, 1.5.59. mitologia:
-e religione, .579-80. moda:
-e razionalità, 1727-28.
-e sviluppo economico, 214. modernismo:
-e Croce, 1213,1304,1334.
-e democrazia cristiana, (1081)-
1384. ..
-e Gentile, 1304.
-e gesuiti tedeschi, 1265-66.

-e neoguelfismo prima del '48, 1305.
-e passaggio di contadini al brac­ciantato, 691 1304.
-e riforma intellettuale della Chiesa, 1711.
- e sindacalismo; 69.
caratteri del - italiano, 1304-5.
cattolicesimo liberale e -, (42-43) -
2013-14,1305.
cattolici integrali, gesuiti e moder-nisti, 935, 936.
diverse accezioni e manifestazioni del-, 1711.
Arturo Graf e il -, 364.
il caso Turmel, (667-6$) - 2099, 836-37,1711-12.
lotta di Mìssiroli e del Resto del Carlino contro il - e la democra­zia cristiana, 1305.
l'uso dell'anonimato secondo il li­bro di Buonaiuti sul «- cattoli­co», 2099-100.
INDICE PER ARGOMENTI
papato, - e popolarismo, (42-43) -
2013-14. Vedi anche Azione Cattolica, cat­tolicesimo e gesuiti, moderno principe, vedi prìncipe, monachesimo:
- e feudalesimo, 607-8, 609-10.
monarchia, 769:
- e comunismo nella propaganda
del «Sabaudo», 824.
Bacone e la fondazione delle mo­narchie assolute, (982) -1571.
carattere burocratico della - ita­liana, 1705.
carattere monarchico della borghe* sia moderna italiana, 569.
caratteri del partito monarchico in Francia, (14-15, 58-64) -1636-
1644. «Centro di Studi monarchici» di
Torino e «Associazione monar­chica» di G. Brunati, 824.
concezioni monarchiche dell'Italia meridionale e dell'Italia setten­trionale, 1910-11.
funzione del Piemonte e della -nel Risorgimento, 1822.
influenze della - e del Vaticano come remora scientifica alla sto­riografia del Risorgimento, (ii73)-i970.
miti popolari dell'illuminismo e mito del passato monarchico francese, (61) -1642-43.
moralità e interessi dinastici, 1697. moneta:
base aurea della - e commercio in­ternazionale, 1757-58. monismo:
- e materialismo storico, (455) -
1492.
monopolio:
- e alti salari, (493) - 2172, (883) -
1312.
- e protezionismo, (460) -1590.
interpellanze di A. Finzi sulle con­
dizioni di -, 144.
Monroe (dottrina di), 579. morale:
- del materialismo storico, 855.
«- del popolo» e - degli strati di­rigenti, 2313.
-di Kipling, 402.
-e politica, 750, 797-98, 1709-10.
-kantiana e cosmopolitismo in­tellettuale, 1484-85.
INDICE PER ARGOMENTI
conformità della condotta mora­le allo stadio di sviluppo delle forze produttive, ( 1037)-1878-
1879.
Diderot e la posterità in un giudi­zio di A. Babelon, 814.
distacco di moralità tra le masse lavoratrici e gli altri strati della popolazione, (490-92) - 2164-69.
dovere morale nelle associazioni volontarie e obbligo legale nel­le associazioni di tipo statale, 1708-9.
moralità e interessi dinastici, 1697-
periodi di libertinaggio e di dis­solvimento morale, (1035) -
1877. sui mutamenti molecolari nella
trasformazione del carattere mo­rale, 1762-64.
moretti, vedi ascari.
movimento operaio:
- e gruppi intellettuali, 396-97.
articoli di Luzzatti sul -, 160.
De Man ed i «valori psicologici ed etici» del-, (1041) -1051.
gli operai italiani come portatori delle più moderne esigenze in­dustriali, (125) - 2156.
Indicazioni bibliografiche: sulla storia del - italiano, ^6. municipalismo, 747:
- e «strapaesanismo», 2151.
musica:
popolarità della - italiana, (713) -
2253, 807, 969, 1136-37, («93-
1194)-2194-95. Mussolini:
-ammiratore di Le Bon, 1145-1146.
-e Badoglio, 1146.
-e gli intransigenti nel partito so­cialista, meridionalismo e bloc­co urbano settentrionale, (36-
37) - 2039-40.
- e la questione dei giovani, 303.
discussione in Senato sul tenore
di vita del popolo italiano, (71)
-2144-45. discussione in Senato tra - e Rur-
fini a proposito dello Statuto, 217.
influsso di A. Loria su -, 1145.
processo di Milano contro - e Sca­lar ini per l'eccidio di Roccagor-ga, 1011, 2213.
3229
Napoleone III:
-e il cesarismo regressivo, (1194-1195) -1619-22.
-e il suffragio universale del 1848, (118)-2057, (118-19)-1648.
-e la concezione del giornale di
Stato, 734-35-
- e Felice Orsini, (316-17) - 2225-
2226.
Cavour, Vittorio Emanuele II e -, (314-15) - 2221-22.
giudizi di A. Manzoni e A. Rosmi­ni su-, 161.
politica interna e politica estera del suo governo, 1028.
Napoli:
articolo di S. di Giacomo sulle
strade popolari di -, 508. città e campagna nell'episodio del­la Repubblica Partenopea del
1799, (35) -2036-37.
cultura scientifica dei toscani e cultura speculativa dei napole­tani, 1288-89.
fatti del '93-94 nelle Puglie, pre­parazione della rivoluzione na­poletana del 1799,1010.
industriosità non produttiva dei napoletani e struttura economi­co-sociale di -, (70) - 2142.
la crisi della poesia dialettale e di Piedigrotta, 95.
C. Pisacane e l'esperienza militare napoletana, (44) - 2015-16.
rapporti tra - e Russia prima del 1860, (1158) - 2006-7.
sui condannati politici napoletani dopo il '48,1827-28.
sui rapporti tra nobiltà, clero e popolo nella repubblica parte­nopea, (687) - 2078.
tradizione scientifico-tecnico-mili-tare di - e struttura dell'eserci­to moderno nazionale, 1012.
un giudizio dell'Alfieri sui napo­letani, 1145.
Università di - e De Sanctis in un libro di L. Russo, (1122) - 2198, 1288.
Indicazioni bibliografiche: sull'e­sercito napoletano, 251; sul re­gno di - dal 1799 al 1806, (87) -2058, (395) - 2068; scuole pub­bliche e private nel napoletano, (395) - 2068.
1
3230
natura: attività sperimentale dello scien­ziato come mediazione dialetti­ca tra uomo e -, (473-74) -1448-
1449-concetto di - e idealismo, 1131,
1443. problema dell'unità tra società
e - come punto cruciale della filosofia della praxis, (869) -1422.
rapporto uomo-natura, (467) -
1457,1343-46. natura umana:
- come insieme di rapporti socia­
li, (1032) -1874-75,1598-99.
- ed economia pura, 1278.
«-» e «homo oeconomicus»,
concetto di - e origine del senti­mento di «uguaglianza», 887-888.
equivalenza della concezione idea­listica di «spirito» e del con­cetto di «-» proprio della tra­scendenza teologica e del mate­rialismo volgare, 1250.
il cosiddetto problema della «-» e ricerca di una scienza dell'uo­mo, 884-85,1337-38.
storicità della - (contro natura, naturale e artificiale), (1032, 1032-33, 1034-35, 1037) - 1874.
, 1879. nazionale-popolare:
carattere - e storicità o socialità
dello scrittore, (406) - 2247-48. concetto del popolare-nazionale
giacobino in Gioberti, 1914-15. concetto di -, (342-45) - 2113-20. filone - e filone cortigianesco nella
letteratura del Cinquecento,
632-33.
Vedi anche letteratura italiana (ca­rattere non nazionale-popolare m della -). nazionalismo: -, carattere nazionale e spirito eu­ropeo, 284-86.
-culturale degli italiani e C. Pa-scareJla, 1201-2, 1661.
-culturale della «Civiltà Cattoli­ca», 639-40.
-di marca francese escrescenza anacronistica nella storia italia­na, (1190)- 1988-89.
INDICE PER ARGOMENTI
-ed egemonia politico-culturale, (713) - 2253, (1192-93) -1618.
-e irredentismo, 181-82, 246.
-e sindacalismo, 68, 246.
-e «socialismo» di G. Pascoli,
205-10, 797,1099, (l670)-2IIO.
-integrale degli intellettuali fran­cesi, 1007.
-integrale del Lyautey, 803.
-integrale e Romanticismo, 10.
-italiano copiato dal - francese,
339. critica dei nazionalisti monarchici
francesi ai due Napoleoni, (50) -
2026, (1162) -1964.
D'Annunzio e il nazionalsociali­smo in Italia, 796-97.
differenza tra nazionalisti e scrit­tori di argomenti «patriottici»,
(388) - 2242-43. disgregazione dell'unità scientifi­ca e mito del «—» scientifico,
1695-,
internazionalismo nella vita eco­nomica e - nella vita statale, 1756.
lotta di Croce e del Papa contro il -, 1237..
lotta tra nazionalisti e democratici nel 1922,105.
mito nazionalistico francese del pericolo prussiano, 1118-19.
orgoglio militare, tradimento e -, (103) - 2056.
origine e caratteri del movimento nazionalista italiano, 181-82.
partiti nazionalisti e - culturale in Francia, 361-62.
patriottismo, - ed anticlericalismo, 1896,2094.
sciovinismo italiano nelle riven­dicazioni delle scoperte scienti­fiche, 359-60,1923.
socialnazionalismo nel De Amicis, 1099.
storia e diritto naturale secondo i nazionalisti, 1761-62.
tendenza nazionalistica nella scien­za, 366-67.
tradizioni cosmopolitiche e sboc­chi nazionalistici, (1190) -1987-1988.^ nazionalità:
il cosiddetto principio di - e in­terventi stranieri a favore dei partiti nazionali, 1735.

n
INDICE PER ARGOMENTI
politica delle - e Rivoluzione
d'Ottobre, 606-7. politica delle - e uso del nome
Pantheon, 635-36. rifiuto di Sonnino del principio di
- nella prima guerra mondiale,
(102) - 2049-50. nazionalizzazione :
-e arretratezza, 1749-50.
-e statizzazione, 889.
-delle perdite, 996. nazionalsocialismo:
- e il socialnazionalismo del De
Amicis, 1099.
D'Annunzio, Pascoli, Garibaldi, e
il - in Italia, 797. socialismo e nazionalismo in G.
Cena, embrione di -, 718-19. Indicazioni bibliografiche: sulla
storia del - tedesco, 1783.
nazione:
boria di partito e «boria delle na­zioni», 1732,1734-35-
carattere nazionale delle scoperte individuali, 744*45 ;
concetto di - proletaria, 68, (1190-1191) -1989.
elemento territoriale della -, 1935-1936.
figure rappresentative della gloria intellettuale di una -, 1026,
la «boria» delle nazioni come ostacolo ad una storiografia ge­nerale, 1359.
l'espressione «-», «nazionale», «nazionale-popolare», (343)-2116, 640.
momenti di vita intensamente col­lettiva e unitaria nello svilup­po nazionale italiano, (1166-67) - 2004-6.
sentimento nazionale, ma non po­polare-nazionale della cultura italiana, 769.
superamento del particolarismo municipale e del cosmopoliti­smo cattolico nella formazione di una coscienza nazionale ita­liana, 1801. necessità:
libertà, oggettività e - storica,
(1033)- 1875-76.
obbedienza, sacrificio, - e raziona­lità, 1753.
regolarità, necessità storica e razio­nalità, (1089) -1479.
3231
• *
neo-grammatici:
- e neo-linguistici, 5.
neolalismo, (1193) - 2193,1427,
1483, 1686, 1720.
neo-linguistici, vedi neo-gramma­tici.
nipotini di padre Bresciani, vedi bre­scianesimo.
Nitti:
-e la Guardia Regia, 105-6.
-e l'articolo 5 dello Statuto, 989.
aspetti e caratteristiche del nit-
tismo, 104-6.
discorso sull'impossibilità tecnica di una rivoluzione in Italia, 106, 1562.
giornali nittiani, 104.
politica di - come ministro del Tesoro, 105-6. Nord-Sud :
circolare dell'Anima, 64.
creazione di un blocco «urbano» nel Nord e misure poliziesche-politiche nel mezzogiorno, (36) -2038-39.
r differente origine sociale del cle­ro, 66-67.
egemonia del Nord sul Sud, (47) -2021, 131-32.
episodio Brigata Sassari, 68.
funzione direttiva del Nord sulle forze del Centro e del Sud nel Risorgimento, (38-39) - 2042-
2044. il rapporto - nel Risorgimento co­me rapporto tra una grande città e una grande campagna, (35) -
2037. opposizioni nel Sud all'unità e
problema di una coesione tra
tutte le forze urbane nazionali,
(38-39) -2044. polemica sulla superiorità razziale
del Nord, (47) - 2022.
proposta di candidatura a Salve­mini, 68.
rapporti - e Settimana Rossa,
IOIO-II.
rapporti - e sviluppo della grande industria in un articolo di Vali-
tutti, 1804-5-
Vedi anche questione meridiona­le, noumeno:
- e fenomeno, 1290-91.

-» nei
(1140-
[-» nei
(1140-
]3232
numero:
sulla cosiddetta «legge del regimi rappresentativi, 1141) - 1624-26.
obbligati-schiavandari, 69, 1304. Occidente:
civiltà occidentale e cultura araba, (533) -1847.
concetto di - e Oriente e proble­ma della realtà del mondo ester­no, (874-75) -1418-20.
crisi dell'- secondo Burzio, 83-84.
difesa dell- di H. Massis, 620, 673, 837, 2103.
scissione culturale tra Oriente e -, tra Chiesa cattolica e ortodossi-smo bizantino, 1936-37. oggettività:
il concetto di «oggettivo» e lotta per 1'-, (466-67) -1456, (1048-1049) - 1415-16.
libertà, - e necessità storica,
(1033) -1875-76. open shop, 541, 799.
operai, vedi classe operaia, opinione pubblica:
funzione dell — nella nuova conce­zione del diritto, 1571.
lotta per il monopolio degli organi dell'-, 915.
moltiplicazione artificiosa degli organi di -, (59) -1638.
movimenti occasionali di - e «gior­nali indipendenti», (1172) -1984.
punto di contatto tra «società ci­vile» e «società politica», 914-
915. stampa gialla e radio, nel governo dell-, 929-30. oppio:
«- del popolo» e «- della mise­ria», (706) - 2132, (1067, 1084-1085,1085-86) -1837-40. opportunismo:
- e boicottaggio parlamentare,
(118)-2057.
- ed empirismo nella filosofia po­
litica di Gentile, (88) - 1651-52.
- e servilismo politico, 1814.
antidialettica dell'- empirico,
1825.
estremismo «economista» e - cul-turalista, 1112.
INDICE PER ARGOMENTI
«grande -» e «piccolo -» di Lo­ria, (21) - 2325. oratoria: -, discussioni orali e superficialità logiche, (113, 135-37) -1889-93, (420) -1843, (1085) -1406, (1123-24)- 1901-2,1533.
- e patriottismo, (388) - 2242.
elemento musicale nell'-, (1194)-
2194-95. giornale, - e conversazione, (113)-
1890. manifestazioni oratorie e gusto
melodrammatico, 1676-77. sulla labilità dell'apprendimento
per via «oratoria», 1893. ordine:
-artistico e - morale intellettua­le, (388-89 - 2241-42.
-intellettuale e originalità, (1056) -1482-83.
mancanza di - intellettuale e di­sordine morale, (74) - 2331. «Ordine Nuovo»:
- (settimanale) e il nuovo tipo di
intellettuale, (514) -1551.
accuse all'- di spontaneismo, volontarismo e bergsonismo, 33o.
tentativi di Agnelli verso 1'-, 68, (72) -2146, (125) -2156. t
Vedi anche consigli di fabbrica, organizzazione:
-, eloquenza e persuasione, 1551.
-, esercito e teorema delle propor­zioni definite, (1132-33) -1626-1627.
concetto di - politica dopo la Ri­voluzione francese, 57.
dirigere e organizzare, 1743.
il «bisogno dell'-» secondo Mi-chels, 235. Oriani:
-e gli schemi mitologici della «storia feticistica», (1169) -1980.
-e le classi della Romagna, 69.
-e Sorel, 735.
giudizio di Scarfoglio su -, 512-
letteratura del gruppo Oriani-Mis-siroli sul Risorgimento, (1154-1155)-1975.
motivi della fortuna e della sfor­tuna di -, 1040, 1267.
<
)
INDICE PER ARGOMENTI
per una biografia di -, 735-36. retorica dell'intelligenza in -,
1130. Rinascimento e Riforma secondo
«titanismo» di genio incompreso
dell'-, (1121) - 2196. Indicazioni bibliografiche: su -,
251. originalità:
- e attività critica, (454) - 2191-
2192.
- e «luoghi comuni a rovescio»,
1938.
- e ordine intellettuale, (1056)-
1482-83. ortodossia:
filosofia della praxis e nuovo con­cetto di -, (435-36) -1434-35. ostetrica:
metafora dell'- e di Michelangelo,

* «
[* «
]857. ottimismo:
- e pigrizia, 1191-92.
crisi dell'-, 83-84.
Vedi anche pessimismo.
owenismo;
-, sansimonismo e le scuole infan­tili di F. Aporti, 544-45.
pace:
rapporto tra - e guerra secondo Croce, (1082) -1211-13. Palestina:
Italia e-, 276, 635. pancristianesimo: movimento pancristiano, 271, 415, 553-54, 666-67.
panteismo:
- e teopanismo, 824-25.
Pantheon:
uso moderno del nome, 635-36.
papato: -, modernismo e popolarismo,
(42-43)-2013-14.
carattere duplice del regno papa­le e unità territoriale-politica dell'Italia, 589.
Controriforma e distacco tra - e masse popolari, (1162) - 1963,
2292. il papa, Croce e Gentile, (867-68)
- 1305-6,1515.
il papa, Machiavelli e Guicciardi­ni, (196-97) -1955-56.
indebolimento del - come potenza
3233
europea e potenza italiana e ini­zio del Risorgimento, (1161-62)
-1963.
l'autorità papale come riflesso del­l'autorità statale, 1306,
lotta del papa contro il nazionali­smo, 1237.
mutamenti nella situazione del -nel Settecento e trasformazione culturale italiana, (1163-65)-
1965-68. organizzazione del - come Stato assoluto e formazione di Stati nazionali nel resto d'Europa,
1913. sull'influenza del - nel secolo xix,
1713-14. Vedi anche Chiesa.
Paraguay, vedi America del Sud.
parassitismo:
diversa incidenza delle classi pa­rassitarie in America e in Eu­ropa, (70-72) - 2140-47.
l'amministrazione dello Stato co­me fonte di - assoluto, (71)-
2143-44. peso della popolazione parassitaria
nell'economia italiana, (1180)-
1996. politica del debito pubblico, di­soccupazione e - assoluto e re­lativo, (125-26) - 2157-58, (1169)
-1991. profitto, progresso tecnico e -,
1347-49. risparmio parassitario, proprietà terriera parassitaria e obbliga­zioni industriali, (1101-2) -
2177-78. saggio di capitalizzazione e -,
(ii77)-i994. sul concetto di «parassitario»,
1343,1348.
pari:
il - di Pascal, (1084-85, 1085) -
1838-39,1864. Parigi: crisi dell'egemonia di - sul terri­torio francese dopo il '71, (119) -1648. politica agraria dei giacobini ed egemonia di -, (51) - 2029.
paritario:
- e paritetico, (1120) -1887.
parlamentarismo :
- e giacobinismo, (58) -1636.
ì
T
3234
-e individualismo, 1742.
-e Parlamento, 997-98.
-e separazione dei poteri in Ma­chiavelli, (9) -1572.
-«nero», egemonia e corporativi­smo, 1743.
-«nero» e - tradizionale, 1742-
1743»I744-
-, regime rappresentativo e regime burocratico, 1707-8.
assenza di - in Spagna ed in Gre­cia, (511) -1609.
carattere non radicale della crisi endemica del - francese, (61) -1641-42.
decomposizione del - e valore con­creto delle ideologie, (442) -1322-23.
egemonia come combinazione di forza e consenso nel regime par­lamentare, (58-39) -1636-38.
Nitti e il - di tipo francese, 105.
questione del - secondo i pubbli­cisti inglesi, 830.
sull'identificazione di - e regime rappresentativo e sulla possibi­lità di un nuovo tipo di regime rappresentativo, 1708,
Vedi anche parlamento, parlamento, 769:
- e Stato, 1707-8.
- italiano e statuto, 1000-1.
assenza di una borghesia e caratte­re ristretto dei parlamenti in Si­cilia e nel Mezzogiorno, (1008) -
diverse versioni dei discorsi parla­mentari, (31) -208,5.
Gioiitti e il -, 105, 997-98.
importazione delle istituzioni par­lamentari e arretratezza della storia italiana dal Cinquecento al Settecento, (1008) -1574-
1.575.
lotta tra - e governo e decadimen­to dei regimi parlamentari, 1807-1808.
spese del governo senza controllo parlamentare, 1713.
Vedi anche parlamentarismo, «particulare», 677, 690, 750, 772,
1261,1325. partito:
- come crogiolo dell'unificazione
di teoria e pratica, (1042) -1387.
INDICE PER ARGOMENTI
-come scuola di vita statale, 919-920.
-e clero, 66.
-e «fazione»,<926.
-e politica totalitaria, 800.
-«nazionalistico» come «- dello straniero», (964-63) -1562.
-politico come moderno Princi­pe, (432) -1601-2, 661-62, (931-952) -1558.
-politico e grandi industriali,
iTJp-Ji.
apoliticismo dei partiti politici italiani, 1663-64.
assenza di partiti organizzati e cen­tralizzati e funzione dei giorna­li, in Italia, 104.
boria di - e «boria delle nazioni»,
1732, I735-carattere «monolitico», 1760. caratteristiche dei partiti politici
francesi, (60) -1639-40. condizioni di esistenza di un -,
1732-35.
corporativismo dei partiti urbani come causa del sopravvento par­lamentare dei partiti agrari, 1712.
costituzione e sviluppo di un - e nascita di una volontà colletti­va, 1037-58,1429-30-
debolezza dei partiti italiani, 386-
.388,769.
dissensi interni di - attraverso la collaborazione a giornali di al­tra tendenza, (31) - 2083-86.
formazione di un - unico e solu­zione del capo carismatico, (513) -1603-4.
forme di - (di élite o di massa) che prescindono dall'azione po­litica immediata, 1940,
forme e difficoltà dei partiti con­tadini, (48-49) - 2024-23.
funzioni del - unico totalitario,
1939.
giornali funzionanti da «- politi­co», 1939.
il - politico come avanguardia di ogni movimento storico progres­sivo, 1233-36.
intellettuali organici ed intellet­tuali tradizionali nel - politico, (477-78) -1521-23.
la dottrina di Hegel sui partiti,
56-57.
. i
INDICE PER ARGOMENTI
legge delle proporzioni definite nello sviluppo dei partiti, ( 1132-
1133)-1627,I734-mancanza di prospettiva storica
nei programmi di - e fioritura
dei romanzi ideologici, (1171-
ii72)-i984.
mediazione tra - di massa e picco­lo - di élite, 1827.
moltiplicazione e crisi interne dei partiti parlamentari, (59) -1639, 1807-8.
negazione dei «partiti» in Croce, (889) -1309, (974-75) -1567-68, 1223, 1352-53, 1557, 1814,
r93i-
partiti come organismi della socie­tà civile e fenomeno della di­sgregazione parlamentare, 1809.
partiti di centro, 1636-37.
partiti di tipo «laburista» e par­titi per adesione individuale, (1042) - 1387.
partiti di tipo «totalitario» e teo­ria della sovranità, 922, 1601-1602.
partiti e classi, 387, 1732, 1760,
1775-76.
partiti ed elaborazione dei diri­genti, 1753-54.
partiti ed organizzazioni militari,
(974-75)- 1567-68.
partiti politici come organismi di polizia politica, (1195) -1620-1621, 1691-92.
partiti politici italiani e volonta­riato, (1202-3) - 1624.
partito politico e funzione di «ca­po dello Stato», 662-63, 1602.
pericoli della burocrazia di -, (910) -1604.
periodi di crisi organica nei parti­ti, (509-n, 5*3> 9io, 1119-20) -1602-13.
problema del rapporto tra sindaca­to e-, 321.
riproduzione del rapporto fetici­stico nei partiti e nei sindacati,
1770. _
riviste di -, «politica culturale» e
«istituzioni» culturali, 790-91. «spirito statale», individualismo e
spirito di-, 1754-55. sul concetto di -, 1352-53. sulla funzione intellettuale del -
politico, (477-78) -1523.
3235
sulla storia e sul concetto di - po­litico, (1134-35) -1629-30, 1818.
sull'indissolubilità di religione-stato-partito, 1947-48.
sullo spirito di «consuetudine» dei partiti, (910) -1604.
sviluppo dell'automatismo nei par­titi politici, (1133) - 1627-28.
teoria dei partiti in Michels, 230-239,1629.
trasformazione di un - in una fe­derazione di partiti, (14-15)-
1635. . . .
tre elementi costitutivi del - po­litico, (910) -1604,1733-34-
Indicazioni bibliografiche: sui par­titi in Polonia, 229; sui partiti in Francia, 640. Partito comunista italiano:
tesi di Roma e logica di don Fer­rante nella discussione sul «col­po di Stato», 1682.
tesi di Roma (II Congresso), come esempio di bizantinismo, 1133-
1134. partito d'azione: r> contadini e velleità mazziniane di una riforma religiosa, (40) -2046.
-e Bordiga, (1203) -1624.
-e il legame tra l'Austria e l'ari­stocrazia lombarda, (52) - 2030.
-e Massimo D'Azeglio, 213.
-e Risorgimento, 935.
-e trasformismo, (38) - 2042, (41) -2011,962,1767.
-e trasformismo in una lettera di F. De Sanctis a G. Civinini,
939-40.
- e unità nazionale italiana, 747.
assenza di una direzione politico-militare nel - e nel partito mo­derato, (459) -1586.
atteggiamento «paternalistico» del — verso le classi fondamentali,
(37-38) • 2041-42. dissidi e conflitti interni nel -,
(43)(-2014. fallimento del -, questione agraria
e politica dei moderati, (39) -
2044-45. fallimento del - nell'educazione
«costituzionale» del popolo,
819. G. Ferrari e le questioni agrarie
nel-, (49) -2023.
i
3236
giacobini e -, (43) - 2014, (50) -2027, (,52) - 2030.
il - come organismo di agitazione, di propaganda al servizio dei moderati, (43) - 2014.
influenza della propaganda dei mo­derati nella storiografia del Ri­sorgimento e sterilità della prò-paganda del -, (391-92) - 2074-2075.
letteratura degli epigoni del - sul Risorgimento, (1154) -1976.
mancato legame del - con le mas­se rurali, (48) - 2024.
parallelo tra il fallimento del - e il fallimento del sovversivismo del 1919-20, 944,
rapporto città-campagna e indiriz­zo del - nel Risorgimento, (38) - 2042.
subordinazione del - ai moderati, (40-42) - 2010-13.
Vittorio Emanuele e il - «in ta­sca», (41) - 2010,1782. partito nazionalista, vedi nazionali­smo, partito popolare:
-e attività sociale del clero, 66.
-e T. Tittoni, 578. fondazione del -, (28) - 2083, (67),
(118) - 20.58, (941) - 2262.
il - nuova forma di cattolicismo liberale, (11.59) -1998, 1293.
parallelo tra neoguelfi e -, 944.
ultramontanismo del -, 1706. Partito socialista italiano:
Congresso di Genova, 85, 1664.
continuazione nel - della politica giolittiana, 322.
convegno socialista clandestino di Firenze del 1917, 319.
deficienze storiche del - (favola del castoro), 319-21.
discorso di Abbo al Congresso di Livorno, (6) -1896, 323.
Italo Toscani, 322, 415-16.
Mussolini e gli intransigenti nel -, meridionalismo e blocco ur­bano settentrionale, (36-37) -2039-40.
patto di alleanza tra cgl e -, 320-321.
rapporti dei riformisti con la plu­tocrazia, 321.
uso demagogico dell'antinterventi-smodel-, 322.
INDICE PER ARGOMENTI
passato:
- e contemporaneità, (1087) -
1417. atteggiamento verso il -, 341-42,
947-48,1754. che cosa dev'essere accolto e che
cosa respinto dell'eredità del -,
(1044) -1408, complessità del - nella dialettica
di conservazione-innovazione,
(9.57-58) -1325-26, 1354.
sua continuazione critica nel pre­sente, 137,756-58,873.
Vedi anche presente, paternalismo:
- ed egemonia nei servizi intellet­
tuali, 1715.
la Chiesa come organismo demo­cratico in senso paternalistico, (495) -1869. patria:
-, libertà e Stato, 1230-31.
cattolicesimo e religione del «pa­triottismo», 1237.
chi è «patriota», 1973.
il concetto di - e di nazione come nesso tra governanti e governa­ti, 1236-37,
il patriottismo come «specialità oratoria», (388) - 2242-43.
patriottismo, nazionalismo ed an­ticlericalismo, 1896,2094.
significato del termine «patriota» nella Rivoluzione francese, 1237. pedagogia :
-e filosofia, (502) -1548.
-idealistica e insegnamento della religione, 1381.
distinzione tra educazione e istru­zione secondo la - idealistica, 1541-42.
la - e Labriola, (1060-61)-1366-1367.
nuova - e dogmatismo nella scuo­la, (502)-1548.
per il principio pedagogico-didat-tico della «storia della scienza e della tecnica come base dell'e­ducazione formativa-storica nel­la nuova scuola», 516.
principi della - moderna, 114, (1061)-1366-68,1331.
rapporto pedagogico e rapporto di egemonia, 1331.
Vedi anche educazione e scuola.

INDICE PER ARGOMENTI
pellagra, 275-76. pensiero politico:
correnti del - italiano, 252.
volume di Ferrari su scrittori po­litici italiani, 252. Perù,(482) -1529.
pessimismo:
-dell'intelligenza e ottimismo del­la volontà, (75) - 2331,762,1131.
-e inettitudine organica degli in­tellettuali moralizzatori, (30) -
2204-5.
- e ottimismo, 1191-92.
petrolio, 210-12, 229, (462) -1593»
1917. pettegolezzo:
tendenza al - e «briglia della co­mare», 1149. Pfahlburger (Pfahlbùrgerschaft),
1780-81. Piemonte:
assenza di fabbriche di armi in -nel Risorgimento, 549, 789,
2055. assenza di un capo militare in -
nel '48, 143, (313) - 2220, 2050.
attività militare di Emanuele Fili­berto, 392-93.
conseguenze militari disastrose del­la politica ambigua dei partiti di destra, (101-2) - 2049.
egemonia del - dopo il '48, (56) -
2048, 747,1914.
Emanuele Filiberto e la pace di Cateau Cambrésis, 215-16.
esercito piemontese e polemica sulla «fatai Novara», (no) -2050-51.
fine strategico e direzione politica della lotta del - contro l'Au­stria, (101-2) - 2049-50.
funzione del - e della monarchia nel Risorgimento, 1822-23.
questione Piemonte-Lombardia nel Risorgimento, 961.
questione speciale Piemonte-Sici­lia, 64-65.
sulle tradizioni militari in -, (313)
- 2219-20,549,789,2055. Pirandello:
-e l'americanismo, (296-97) -2178-80.
-e i cattolici, 1670.
-e il pirandellismo, 1670-72.
-e Tilgher, 1674.
-, Gentile e il futurismo come for-
3237
ma di un romanticismo contem­poraneo, (35) - 2038,
folklorismo in -, 1671.
formazione filosofica di -, 1673-
1674. la dialettica in -, 705, 1195-96.
novella sui briganti che giocano alle bocce coi teschi, 64.
sulla fortuna del pirandellismo in Europa, 1937.
sull'ideologia pirandelliana, 1678-
1679-teatro di -, (350) - 2235, 1670-74.
valori culturali e valori estetici in -, 1195-97, 1670-72, (1941)-2186.
Indicazioni bibliografiche: t sulla concezione del mondo in -, 572; letteratura su -, 1672-73.
plagio :
- e originalità, 1435-36.
plusvalore : lotta per allargare la base sociale da cui prelevare -, (1141-42)-
1631.
progresso tecnico, produzione di - relativo e caduta tendenziale
' del saggio di profitto, 1278-79, 1281-82,
sulle critiche di Croce alla nozio­ne di -, 1288.
taglie sul - e «produttori di ri­sparmio», (124-25) - 2155. plutocrazia:
«compagnie di ventura» ideolo­giche e gruppi plutocratici, (1172) - 1984-85.
lo Stato come il più grande orga­nismo plutocratico, (noi) -
2177. rapporti dei riformisti con la -,
321. poesia:
accademie e «scuole» di -, 798. poesia dialettale e crisi di Piedi-grotta, 95. secentismo e - contemporanea, 1944-45. polemica: Papini «polemista cattolico» e po­lemista «puro», 1918. polemiche personali e interesse pubblico, 982* politica:
- e arte militare in Machiavelli,
(9) -1572-73.
3238
-come scienza autonoma, (977) -1568.
-ed arte, (503) -1316, 1793-1794.
-e diplomazia, (457-58) -1583-1585, 760-62, 1309-10, 1577.
-e diplomazia in Cavour e in Cri-spi, 764-67, 943-44-
-e letteratura, 1777,1820-22.
-e morale, 750, 797-98, 1709-10.
-e psicologia, 767-68.
-e religione, 1021-22,1666-67.
-e scienza, 1295,1766.
a proposito del «transfuga», 1745. autonomia dell'attività politica,
(430-31)-1599. circolo filosofia-politica-economia,
(472-73)-1492-93. comando militare, 277-78.
concetto di «politico» e concetto di «legislatore», 1668-69.
differenze tra lotta politico-milita­re e lotta ideologica, (875-76) -
,1423. distacco tra dirigenti e diretti,
410-11,1599,1752.
distinzioni e «momenti» delle si­tuazioni militari o politiche, 1945-46.
filosofia e - secondo il pragmati­smo, 1925-26.
governati e governanti, dirigenti e diretti, 1752-54.
grande - e piccola -, (970) -1563-1564,1832-33.
guerra di posizione e di movimen­to in -, 801-2,810, 865-66, (858-860) - 1613-16, (973) -1566-67, (ii99)-i633.
identità di - ed economia, (465) -1448, (472-73) -1492-93,1022.
identità di filosofia e -, (471-72) -1488, (473) -1493, 886, 1241, 1295,1378-79.
identità di storia e -, (465) -1448,
(977) -1569,1241.
il politico realista e l'ideologo cu­culo, 1789.
l'attività politica come primo mo­mento della sovrastruttura, (977)
-1569. la - e il rapporto tra filosofia «su­periore» e senso comune, (1080)
-1383. lotta politica e guerra militare: analogie e differenze, 122-23,
INDICE PER ARGOMENTI
(875-76) -1423, (973) - 1566-1567, 1309.
G. Mosca e la nozione di «classe politica», (972)-1565, (i555-1556) -1978-79. m
origine dell'espressione homo ho-mini lupus, 996.
rapporti organici tra - interna e -estera, 1028, (1106) -1628-29.
rapporto tra Stato e società civile come centro unitario della -marxista, 868.
scienza della - e - in atto, «dover essere» ed «essere», (990-91)-.1577-78.
scienza politica, analisi delle si­tuazioni e dei «rapporti di for­za», (964) -1561-63,1602-13.
scienza politica come scienza dello Stato, 1765.
sociologia e scienza politica, 1765-1766.
strategia e tattica in -, (964) -1561-62.
sulla - del male minore o del me­no peggio, (1100) -1898.
unità e diversità di storia e -, 310-311.
Indicazioni bibliografiche: sugli scrittori politici italiani, 252; sullo studio della scienza poli­tica, 394. politica estera:
- del movimento nazionalista, 181-82.
influenza di T. Tittoni sulla - ita­liana, 214-15. politica finanziaria:
articolo di G. Paratore sulla - ita­liana, 262-63,412.
articolo di Tittoni sui problemi di -, 145-60, 250.
bilanci dello Stato, 225-27.
Indicazioni bibliografiche: uno stu­dio di teoria finanziaria, 1662-1663. polizia:
«cos'è la -?», 278-79.
norme per l'impiego dell'esercito con funzioni di -, 1117.
partiti politici come organismi di - politica, (1195) -1620-21, 1691-92.
rapporti inversamente proporzio­nali tra forze dell'esercito e for­ze della -, (985) -1577.
INDICE PER ARGOMENTI
Polonia:
spirito militare, nobiltà e sparti­zione della - del 1792, (102-3) -2055-56.
popolare-nazionale, vedi nazionale-popolare.
popolazione italiana:
- e sua composizione, 5.
sul rapporto tra popolazione «po­tenzialmente» attiva e quella passiva, (71) - 2143-45.
uno studio di G. Mortara, (71) -2144, 263-66, 611. popolo :
-e arte, 1685-87.
-e pubblico, secondo i politici d'avventura e i letterati puri, 293.
blocco storico tra intellettuali - po­polo nazione, dirigenti-diretti, governanti-governati, (nesso tra sapere, comprendere e sentire),
(451-52) - 1505-6.
continuazione dialettica della tra­dizione italiana nel - lavoratore e nei suoi intellettuali, (1190-1191) -1988-89.
difficoltà dello studio per il -, (502-3) -1549-50.
distacco tra «classe colta» e «po­polo-nazione» in Italia, (344)-2117.
mito del - invincibile e situazione da «quarantacinque cavalieri un-gari», 1788-89.
«morale del -» e morale degli strati dirigenti, 2313.
popolo-nazione, protagonista della storia francese e assenza del po­polo-nazione nella storia italia­na, 361-63.
radicale distacco tra intellettuali e - dopo il Cinquecento, 1802. populismo:
-come fase di transizione, 820-821.
-nella letteratura francese, 820-821.
idealizzazione del contadino nei movimenti populisti, 812. positivismo:
-e conservatorismo, 576-77.
-ed esperantismo filosofico, 1467.
-e sansimonìsmo, 334, 545.
-evoluzionistico e sociologia,
1432.
3239
-, materialismo volgare e scuola neokantiana, (309) -1508, (421-
422)-1854-55,1333; R. Ardigò e la «polemica della
zucca», (1078) -1414-15.
aristotelismo positivistico e idea­lismo alla rovescia nel saggio di Bucharin, (1054) -1402-3.
Bergson, il materialismo positivi­stico e il pragmatismo, 85-86.
Chiesa positivista come religione laica della piccola borghesia ur­bana, 98.
Chiese positivistiche nell'America centrale e meridionale, 291, (482) -1529.
H. De Man come manifestazione del -, (450-51 ) -1501.
discredito del - e fortuna del neo­idealismo, 1218.
gli Scritti vari di Ardigò, (427-30) -1850-54.
ideologia, psicologismo e -, 566.
inferiorità biologica dei meridio­nali secondo alcuni sociologi positivisti, (47) - 2022.
la neoscolastica e l'alleanza del cattolicesimo col -, S5, 424, 1218.
materialismo volgare e metodo po­sitivistico in Plekhanov, (309) -1508.
origine positivistica di A. Levi e di R. Mondolfo, (1079) -1368-
1369. tendenza ad un «- assoluto» se­condo una previsione di M. Mis-siroli, 1249,1251,1414. tentativi neopositivisti in un libro di M. Govi e nella filosofia ma­tematica di B. Russell, (1052-53) - 1459-60. postulato :
significato del termine, (637) -2303. potere :
- diretto e - indiretto del Papato,
(1164) -1966.
teoria e pratica del - indiretto, 1942. povertà:
- e proprietà privata secondo l'i­
deologia cattolica, (6) - 2087-88.
pragmatismo:
-americano, 26, 1925-26.
-ed empirismo, 97.

3240
Bergson, il materialismo positivi­stico e il -, 8.5-86.
filosofia e politica secondo il -, 1925-26.
i pragmatisti e la concezione del
linguaggio, (439-4o) -1465, (468)-1469-70, (887) -1427-1428,1330. pratica, vedi teoria, praxis:
rovesciamento della -, 10,51-.52. Vedi anche filosofìa della praxis. predestinazione:
- calvinistica e iniziativa pratica,
(1064) -1389» 1267, 1274-7.5.
- e libertà, 1706-7.
prerogativa, vedi privilegio,
presente:
- come critica del passato, 137,
7.56-58, 873.
vuotezza del -, le ghiande e la
quercia, n92. Vedi anche passato, previsione:
- come atto pratico per la creazio­
ne di una volontà collettiva,
1403-4-
- come giudizio sul presente,
1790.
- e volontà, 1810-n.
scienze naturali e prevedibilità dei processi naturali, (1059-60)-
1503. sulla prevedibilità dei fatti storici, (1059-60) -1403-4. prigione, vedi carcere, principe:
il moderno - come nuova tratta­zione di scienza politica, (432) -1599-1600, (951, 953) -1558-61,
964-65,970,972-73. il partito politico come moderno
-, (432) -1599-1600, 661-62, (951-52) -1558; carattere di re­staurazione nelle incarnazioni individuali del moderno-, (951-952) -1558; il moderno - come promotore di una riforma intel­lettuale e morale, (431) - 1599, (953) -1560-61; il moderno -come espressione e organizzato­re di una volontà collettiva na­zionale-popolare, (953) - 1560-1561; il moderno - base del lai­cismo moderno, (953)-i56i; questione dell'* uomo colletti-
INDICE PER ARGOMENTI
vo» o «conformismo sociale» nel moderno —, 972; questione della politica come scienza au­tonoma, (977-78) - 1568-70; teo­ria della «doppia prospettiva» e doppia natura del centauro machiavellico, (991) -1576. privilegio:
concetto di - e di «prerogativa», 922. profitto:
-, progresso tecnico e parassitismo,
1348. m
americanismo e legge tendenziale della caduta del saggio di -, (882-83) -1313.
caduta tendenziale del saggio di -, (882-83)-1278-79, 1312-13.
Ford e la legge della caduta ten­denziale del saggio di -, ( 882-883) -1312,1281-82.
la caduta tendenziale del saggio di — secondo Croce, 1275-76, 1278-1279,1281-84,1313.
progresso tecnico e distribuzione del -, 1348.
progresso tecnico, produzione di plusvalore relativo a caduta ten­denziale del saggio di -, 1278-1279,1281. progresso:
-e divenire, 1335-38.
-scientifico e ideologia del -,
430.
-scientifico e - tecnico, 439, 1463.
-tecnico e caduta tendenziale del saggio di profitto, 1281-84.
-tecnico e distribuzione del pro­fitto, 1348.
-tecnico e riduzione dell'orario di lavoro, 1347-49.
idea di - e rapporto tra società e natura, 1335-36.
il - come dialettica di conservazio­ne e innovazione, (957-58) -1325-26.
profitto, - tecnico e parassitismo,
1348. storia e -, 794-95,1726-27. proibizionismo: gli operai e l'antiproibizionismo,
2162. i cattolici e il-, 591. razionalizzazione del lavoro e - in
America, (489-91) - 2164-67,
INDICE PER ARGOMENTI
Prometeo:
- e Giobbe, 1128.
giudizio di Bucharin sul - di Goe­the, (1071) - 1418.
sulla fortuna del mito di -, (1071-1072)-1418, 1072-75.
propaganda:
squilibrio tra agitazione e -, 386-
388. proporzioni definite:
teorema delle -, 1131-32, (1132-
1133) -1626-28, (1141) -1631,
1734, 2145. proprietà:
- e concezione di Dio, 819-20.
grande - in Sicilia e in Sardegna,
1037-38. i cattolici e la -, (6) - 2087-88,
1784-85,1887. media e piccola - terriera e picco­la e media borghesia di «pen­sionati» e «redditieri», (71)-
2I43- . .
risparmio parassitario, - terriera
parassitaria e obbligazioni indu­striali, (1101-2) - 2177-78. protestantesimo, 621-22:
a proposito del - in Italia, 1682-
1685. negli Usa e nell'America del Sud,
271.
pressioni della «Perseveranza» sul Papato con la minaccia di un'a­desione italiana al -, 813, 1684.
protestanti e cattolici nell'Ameri­ca del Sud, 834. protezionismo:
- agrario e industriale, (1176) -
1993,1750.
- e monopoli, (460) -159°*
antiprotezionisti di sinistra, 982-
983. . .
rafforzamento dell'industrialismo
settentrionale e - doganale di Crispi, (35)-2037, (45)-2018. sul - doganale come «culla» eter­na, (973) -1370. Proudhon:
- e Croce, (1083) -1220.
-e Gioberti, (1160) -1884-85, 1220, 1592, 1766-68, 179I7 1863-64.
-e i giacobini, 610-11,1497.
-e i romanzi popolari di E. Sue,
897.
- e la dialettica hegeliana, (1083) -
3241
1220-21, (ll6o) - 1884-85, 1326, 1592, I768.
-e l'unità italiana, (49-.50) - 2026.
-e Mazzini, 1768.
-e Sorel, (449-^o) -1497-1500. -, Raimondi e Jahier, (92, 295-96)
- 2228-29. -, Sorel e De Man, (450-51)-1500-
1501,1506-7.
«gallicismo» operaio di -, 897.
rapporto Renan-Proudhon secon­do Sorel, 1683-84.
tesi di - sulla riforma intellettuale e morale del popolo francese,
1683. proverbi (e aneddoti, apologhi, epi­grammi):
- di Franz Weis, 1033-34, 1104-5.
apologo del Cadi, (1126) - 1898.
apologo del ceppo e delle frasche
secche, 68. a proposito del verso del Lasca
«delle Muse e di Febo mariuo-
lo», 1688. carciofo toscano e carciofo napole­tano, 1288-89. «chi non ha di meglio, va a letto
con la moglie», (73) - 2148. «fratelli coltelli», 1708-9. «il prete è prete sull'altare, ma
fuori è un uomo come tutti gli
altri» («monaci e parrini...»),
(63)-1646. «l'amore del tarlo» e il proverbio
inglese delle cento lepri, 842. «l'uomo è cacciatore, la donna è
tentatrice», (73) - 2148. «matto per decreto», «bella per
decreto», 1831. «prima vivere deinde philosopha-
re», 1341. «quando un cavallo caca, cento passeri fanno il loro desinare»,
(71) -2143. saggezza degli zulù, 1769. «senatores boni viri, senatus mala
bestia», 861. sul male minore o meno peggio,
(1100) - 1898. M. Twain e la vignetta dell'asino
morto, 1934-
«una madre alleva cento figli, cen­to figli non sostengono una ma­dre», 2149.
una massima di Rivarol, (8)-2190-
2191.
1


[
]


[

]


[

]3242
«Viva Franza, viva Spagna purché se magna!», 2205. provincialismo, 696, 1660,1679. provvidenza :
concetto di «-» e «fortuna» in Croce, di «fortuna» e «virtù» in Machiavelli, (1089-90)-1479-1481.
psicoanalisi :
diffusione della - freudiana, 26. Freud come l'ultimo degli ideolo­gi, (453) -1491. Freud e l'uomo collettivo, 1833-
1834. Freud e Schopenhauer, 1942.
letteratura «freudiana», 26, 288.
nuovo mito del «selvaggio» su base sessuale nella letteratura psicoanalitica, 26, (73) - 2147-2148.
romanzi psicoanalitici e il roman­zo «Villa Beatrice» di B. Cico-gnani, 840.
stroncatura di De Ruggiero e rap­porti di De Man con la -, (421, 446-47) -1.502-4,1264-65.
sul sognare ad occhi aperti, 799, (1036-37) - 1885-86, 1131. psicologia:
- e politica, 767-68.
«- delle folle», 862.
psicologismo:
ideologia, - e positivismo, 566. pubblico:
-e popolo, secondo i politici d'av­ventura e i letterati puri, 293.
-italiano e letteratura straniera, (343-44) - 2116-17, (713) - 2253.
il - e la letteratura italiana, (86-
87)-2ii3. * manifestazioni della «critica del
-» in Italia, (713) - 2252-53. Puglie:
un libro sulle - nel Risorgimento, 1010. puritanesimo:
pressione coercitiva, ideologie pu­ritane e crisi di libertinismo, (138-39) - 2160-62.
scopi delle iniziative «puritane» degli industriali americani, (490) - 2164-65.

prez-
[prez-
]quantità-qualità: -, «buon mercato» e «alto zo», (129)- 2158-59.
INDICE PER ARGOMENTI
- e l'evoluzionismo volgare, 1432.
-, necessità-libertà, 1248.
sul nesso -, (129)-2158-59, (451)-
1446-47, 1340-41, 1^17. quarantotto:
assenza di un capo militare in Pie­monte nel-, 143.
autocritica dei moderati dopo il -e liquidazione del neoguelfismo, 1769.
Azione Cattolica prima e dopo il -, (27-28) - 2081.
correnti popolari nel '48-49 a Li­vorno e in Toscana, (1157)-
1997.
il '48-49 a Firenze visto dai mo­derati, (1165-66) - 2003-4.
incomprensione di Sorel del pro­blema del -, (448-49) -1496.
liberalismo e cattolkismo dopo il -,(27-28) - 2081.
lotta òsi contadini croati contro i liberali milanesi e dei contadi­ni lombardo-veneti contro i li­berali viennesi, 1236.
P. Merimée e il - italiano, (1180-1181) - 2001-2.
mutamento della tecnica politica dopo il -, {1195) - 1620-21.
nuovi documenti sul - dell'archi­vio Casati di Milano, (412-13) -2070-71.
partecipazione di C. Baudelaire ai fatti del -, 1017-18.
riflessi nel - delle teorie degli uto­pisti francesi, 798.
sui condannati politici napoletani dopo il -, 1827-28.
sulla stampa periodica siciliana nel '48-49, (1181-82) - 2002.
Indicazioni bibliografiche: sulla rivoluzione veneziana del -,
143.
questione agraria, vedi contadini.
questione italiana: la - come questione mondiale se­condo D. Grandi, (1168-69) -1989-91.
questione meridionale:
-e blocco intellettuale, (48) -2022.
-e cultura italiana, 1704-5.
-e questione delle isole, 5,
-e Risorgimento, 257, io 10.
-e unitarismo ossessionato di G. Ansaldo, (48) - 2023.
INDICE PER ARGOMENTI
articolo di Gramsci sulla -, 1805.
la - nei carteggi cavourriani, 767.
numero unico della «Voce» sulla -, (48) - 2022.
tentativi d'imporre la - come pro­blema nazionale, (47-48) - 2022-
2023.
Indicazioni bibliografiche: sulla -,

Vedi anche Mezzogiorno e Nord-Sud, questione nazionale:
aspetti della - secondo Lenin, 201. questione orientale:
la - nelle Speranze d'Italia di C. Balbo, (1158-59) - 2008. questione sessuale:
-come aspetto fondamentale del­la questione economica, (56) -2148-49.
-e americanismo, (72-74) - 2147-2150, 2140.
-e Chiesa cattolica, 77-78.
-e formazione di una nuova per­sonalità femminile, (73-74) -2149-50.
-nell'inchiesta parlamentare sui Mezzogiorno del 1911, (73)-2148.
- nelle «utopie», (72-73) - 2147.
coercizione e autodisciplina nella
- (139) -2162-64.
concezione sportiva della sessuali­tà e funzione economica della riproduzione, (73) - 2148-49.
differenze tra città e campagna, (73) -2148-49.
femminismo e antifemminismo, (130) - 2160.
lavoro «ossessionante» e deprava­zione alcolica e sessuale, (490-491) - 2166.
necessità dell'educazione sessuale,
nuove forme di utopia illuministi­ca nella -, (138-39) - 2162.
razionalizzazione della produzione e nuova etica sessuale, (73-74) -
2150. repressione sessuale e ossessione della -, (73) - 2147-48.
radio, 929. rapporti di forza:
- interni e rapporti internaziona­
li, (458) -1585.
3243
- militari e - politico-militari,
(458-59) -1585-86.
analisi dei - ed iniziativa di volon­tà, (1039) - 1588.
diversi momenti dei -, (457-64) -
1582-88,1774-75-, fluttuazioni di congiuntura nei -,
t (460) - 1588-89.
liberalismo volgare, sindacalismo ed analisi dei -, 1581.
struttura-sovrastruttura, analisi delle situazioni e dei -, (455-46s) - 1578-88, (1039) -1588-1589. rappresentanza politica:
consenso ed elezioni in sistemi rappresentativi non parlamenta-ristici, (1141) -1625-26.
parlamentarismo, regime rappre­sentativo e regime burocratico, 1708.
sulla cosiddetta «legge del nume­ro» nei regimi rappresentativi, (1140-41) -1624-26.
sull'identificazione di parlamenta­rismo e regime rappresentativo e sulla possibilità di un nuovo tipo di regime rappresentativo, 1708. Ravenna:
«Casa Matha», 829. razionale:
- e irrazionale nella storia, 689-
690,1726-28.
-e reale secondo Hegel e inter­pretazione di Croce, 1315.
-e reale secondo Hegel e presen­tazione di Engels, (1079-80) -1817.
razionalismo:
-, arte industriale e decorativismo in architettura, 1724-25.
coercizione sociale, - e arbitrio in­dividuale, 1724-25.
funzionalismo, «-» e «razionale» in architettura, 1655-56, 1724-
. 1725.
riforma luterana, calvinismo ingle­se e - settecentesco, (423)-1859,
razionalità, vedi regolarità e neces­sità. razza: il razzismo, Gobineau e le origini storiche della filosofia della prassi, 1943-44.
ì
3244
miscela e boria delle razze, 199.
polemica sulla superiorità razzia­le del Nord sul Sud, (47-48) -2022.
razzismo in Italia e in Germania, 710-11.
tendenze razziste e teorìe del su­peruomo, (1685) -1881-82.
teorie del Thierry, 897,1696, 1740,1943. realismo:
- politico di Gioberti, 1914.
«-» popolare e lotta contro il ge­
suitismo, 1691.
naturalismo francese e - provin­ciale italiano, (688) - 2249-2250. sul «-» di Balzac, 1698-99. referendum:
trasformazione organica del con­cetto di -, 774. regalismo, 839, (1162) -1963. regionalismo: scioglimento delle associazioni re­gionali nel 1932, 1695. Indicazioni bibliografiche: uno stu­dio sul - italiano, 769. regolarità :
-, necessità storica e razionalità,
(1089)-1479-80. «-» o «legge» o «automatismo» nei fatti storici, (1018-19) -Reich:
mito del terzo -, 1808. sul significato del termine, 923, 1004. religione:
-cristiana e monogamia, 78.
-e filosofia, (465-66) -1490.
-e folklore, (89) - 2312.

-e ideologia, (458) -1585, (466) -1455, (1063-64)-1378, 1380; 1269-70.
-e medicina, 846.
-e mitologia, 597-80.
-e politica, 1021-22,1666-67.
-e Stato in Machiavelli, 658.
-e utopia, (472) -1488.
-, scienza e filosofia, (852-53) -
1294-95,1694-95. -, scienza e senso comune, (466-
467) -1455, (1063-64) -1378. aderenze della - alla vita culturale
nei paesi anglosassoni, 1925. anticurialismo degli intellettuali
laici, facezie anticlericali e spi-
INDICE PER ARGOMENTI
rito religioso nel Rinascimento, 1912-13.
articolo della «Civiltà Cattolica»
sulla - nella scuola, 919. O. Bauer sulla -, (309) - 1508,
1435.
combinazione della - con il folklo­re pagano, (345) - 2120.
come strumento di azione politi­ca, 946-47.

governo per
[governo per
]come strumento di Pontano, 193.
concezione religiosa di Maurras, (97-98)-1649-50.
condizioni per uno studio sulla funzione della -, 137.
cosmopolitismo religioso in Italia, 1129-30.
definizioni del concetto di -, 715-716.
formula della - «affare privato»,
1787.
funzione della - nel pensiero poli­tico di Guicciardini, 762-63.
gli inglesi e la - in un articolo del­la «Civiltà Cattolica», 701-2.
idealismo come tentativo di rifor­ma intellettuale e morale e al­ternativa alla -, 1076.
il pensiero religioso di E. Ibsen, 637.
influsso della - sulle correnti po­polari del «diritto naturale», 2316.
insegnamento della - e pedagogia idealistica, 1381-82.
insufficienza degli intellettuali cat­tolici, rottura tra - e popolo e impotenza degli intellettuali lai­ci, (345) ; 2119-20.
intellettuali, ateismo e -, 1007,
1034.
la - degli «intellettuali» e la -dei «semplici», (81)-2207, (424)-1862,(482)-1530,(1070) -1380-81, 1383-84, 1397, 2312.
la - di Pascal, (1084-86) - 1838-39, 1864.
la -, il lotto e l'oppio della mise­ria, (706) - 2132, (1067-68,1084-1086) - 1837-40.
la - in Gentile, 1217, 1366-68.
la - secondo Croce, (851-53) -1291-1296, 1007, (1082-83, 1087)-
I2I7-I9> 1251» 1255-56, 1267, 1269-70, 1303-5, 1308, 1560.
INDICE PER ARGOMENTI
la - secondo Machiavelli, 1300.
nesso -, filosofia e senso comune, (1045) -1396-97, 1401; (1063)-1375,1378, (1069)-1410.
scrittori tecnicamente cattolici e sostanziale indifferenza degli in­tellettuali per la -, (313) - 2229-2230.
sentimento religioso ed intellet­tuali del secolo xix in una rac­colta delPeditore Bocca, (15-17) -1894-96.
sulPindissolubilità del rapporto religione-stato-partito, 1947-48.
superficialità e carattere politico della religiosità degli italiani,
1912. testamento di Jean Barois, 96. responsabilità:
- e libertà e disciplina, 692, 1706-
1707. restaurazione :
-e chiesa cattolica, 1863.
-e cospirazioni segrete, 57. caratteri della - in Europa, 832-33. due tendenze del cattolicesimo ita­liano durante la -, 925-26.
gli intellettuali e la -, (134)-1358,
442-43.
storicismo della -, ideologie uto­pistiche e filosofia della praxis come storicismo «popolare», (442-43) -1863-64.
storiografia della -, 1219-20, 1326.
sulla storia dei termini «rinasci­mento», «risorgi mento», «ri­scossa», «-» e «riforma», (667, 669) - 2306-7. retorica:
- e preparazione tecnica, 1938-39.
vecchie retoriche e «conformi­
smo» culturale, 1464.
revisionismo:
effetti reazionari del - di Croce, 1213.
il - come elemento della propa­ganda crociana, 1353.
«La Voce» come elemento di -, 90-91.
movimento e fine nel - di Bern-stein, (1099-100) -1898-99.
quattro tesi del - di Croce, 1313-1314. Ricardo:
- e il metodo del «posto che»,
(1019)- 1479,1245-46.
3245
apporto ricardi ano alla filosofìa della praxis, (1019)-1479, 1247-1248.
teoria di - sullo Stato come agen­te economico, (890) -13io.
teoria ricardiana del valore, (890) -1287, i275; 1310-n, 1479.
valore empirico-strumentale e im­portanza filosofica dei principi di-, 1247-48. ricordi e note autobiografiche:
colloquio con Prezzolini nel 1924, (30) - 2204.
confidenze di Serrati su Ciccotti,
109-10.
«cristiani» e «coatti», «borghesi e detenuti», (28) - 2082.
incontro con il sottosegretario Be-vione, e il problema della com­memorazione di Benedetto XV,
598. letture nel carcere di Milano,
(113) -1890. rapporti con M. Fovel, (124) -
2153-54. sugli orientamenti degli ambienti
ecclesiastici torinesi prima del­la guerra, (540) - 2090. sulle catastrofi del carattere, 1762-
1764.
sul professor F. Ribezzo conosciu­to nel 1910-11, 372.
sul provincialismo del «giovane sardo» del principio del seco­lo, 1776.
tentativo di Passigli di far trasfe­rire a Trieste Gramsci e l'Ordi­ne Nuovo, (124) - 2154.
un giudizio di G. Fortunato su Gramsci secondo un aneddoto riferito da A. Lisa, n99.
un giudizio su Croce del 1917, 1233.
Riforma :
-come crisi del pensiero filosofi­co e scientifico, n29.
-e guerre di religione, 83.
-e intellettuali, (424-25) -1862,
641-42.
-filosofica tedesca e rivoluzione francese, (423-24) -1860, (1066-1067)-1472-73.
-luterana, calvinismo inglese e razionalismo settecentesco, (423)
-1859,515. assenza di una religione in Russia,


[
]


[

]


[

]3246
3i8, 893, (ujj) - 1977, (1178) -1985.
la filosofia della praxis per la crea­zione di una nuova cultura inte­grale che unifichi i caratteri del­la - e dell'Illuminismo, della cultura greca e del Rinascimen­to, 1233.
nesso - protestante - Rivoluzione francese nella filosofia della pra­xis, (423-24) - 1860.
posizione di Erasmo nei confronti della - (424)-1862, (852)-1293 - 94, 1222.
riforma agraria e - protestante, (1178)-1986.
sulla mancata - religiosa in Italia, (423)-1860, (11^5)-1977, 1293, 1682-8,5, (1940-41) - 2108.
sulla storia dei termini «rinasci­mento», «risorgimento», «ri­scossa», «restaurazione» e «-», (667, 669) - 2306-7.
Vedi anche Rinascimento, riforma agraria:
-e comunismo, 931-32.
-e riforma protestante, (1178)-1986.
-in Cecoslovacchia e Romania, 263.
impostazione della - in G. Ferra­ri, Bakunin e C. Pisacane, 961-962.
speculazione dell'Austria sulla -per aizzare i contadini contro i patrioti, (39-40) - 2045, 1986. riforma intellettuale e morale, 318,
2108:
-come riforma filosofica, 1249-1250.
-del popolo francese nel Sette­cento, (423) -1859-60.
-e intellettuali cristallizzati, (1044) -1407-8.
-e riforma economica, (953) -1561.
- in Giappone e in Europa, 992.
assenza in Italia di una -, ,515,
(1941) - 2108.
idealismo come tentativo di - e alternativa alla religione, (1076).
il materialismo storico come -, (424) - 1860, 51.5, (852) -1292, (1178)-1984-85, 1474-
modernismo e riforma intellettua­le della Chiesa, 1711.
INDICE PER ARGOMENTI
non simultaneità del rinnovamen­to intellettuale e morale in tutti gli strati sociali, 1821.
problema religioso e - nelle varie epoche della storia italiana, 1684-85.
promossa dal moderno Principe, (431) -1599, (953) -1560.
sforzi nell'anteguerra per una -, 626.
Sorel, Renan e l'esigenza di una -, 1860.
tesi di Proudhon sulla - del popo­lo francese, 1683-84. riformismo:
dialettica addomesticata di conser­vazione-innovazione nel - e in Croce, 1327-28.
rapporti dei riformisti con la plu­tocrazia, 321. Rinascimento:
-e andata al popolo, 1030.
-e funzione internazionale degli intellettuali italiani, 401, 1129-1130,1910.
-, Riforma e chiesa cattolica, (i07o)-i38i,
- spontaneo e - in senso cultura­
le, 1936.
anticurialismo degli intellettuali laici, facezie anticlericali e spi­rito religioso nel -, 1912.
articolo di V. Rossi, 640-53, 682.
carattere del - italiano e psicolo­gia degli italiani moderni, 1912-
1914.
carattere reazionario del - italia­no, 1054,1910,1913, 2350.
censura ecclesiastica e fine del - in Italia, 1919.
diversi aspetti della cultura italia­na nell'Umanesimo e nel -, 1828-29.
fusione nell'intellettuale moder­no dell'uomo del Rinascimento e dell'uomo creato dallo svilup­po della Riforma, (852) -1293-1294.
interpretazione del - secondo Burckhardt e secondo De San-ctis, 1908-9,1913.
la Chiesa come società civile nel -, 763.
la filosofia della praxis per la crea­zione di una nuova cultura inte­grale che unifichi i caratteri del-
INDICE PER ARGOMENTI
la Riforma e dell'Illuminismo, della cultura greca e del -, 1233.
Uanima del Cinquecento e la liti­ca volgare, di F. Rizzi, 623-624.
Lorenzo il Magnifico, 1831, 1832.
l'uomo del - attraverso L. B. Al­berti, B. Castiglione e Machia­velli, 627-28.
l'uomo del - e la riforma prote­stante, (851-52) -1293.
Nicola Cusano, 584-85.
origine del -, 787-88, 788-89.
Riforma e - 317-18, 399, 891-93, 935,1129-30, 1784.
spiritismo e magia come reazione al trascendente cattolico nel -, 1909.
sulla pretesa scoperta dell'uomo nel -, 1907.
sulla storia dei termini «-», «ri­sorgimento», «riscossa», «re­staurazione» e «riforma», (667, 669) - 2306-7.
sull'influenza della civiltà greca e della civiltà latina nell'Umane­simo e nel -, 1828-29.
Umanesimo e - come espressione letteraria di un processo storico europeo e non solo italiano,
1913. riscossa : origine del termine, (667) - 2306,
1700. Risorgimento:
- e partito d'azione, 935.
Risorgimento (italiano):
-come conquista regia, (53) -2031-32, 747, (1178) -1985.
-come «rivoluzione passiva»,
(4l)-20II.
-e Mezzogiorno, 257,1010.
-e questione orientale, (1157-59) - 2006-8.
-e Rivoluzione francese, 225, (373)-2067, (378)-2289, (1152-1153)-1961,(1172)- 1968,
I97i.
- e situazione politica europea in
uno studio di G. Volpe, 1916-
1917.
- sul diario di Carlo Alberto,
277. affare Bollea, 251, (314)-2220,
722,(1173)-1970. M. Amari e il sicilianismo, 618-20.
3247
arresto dei fratelli La Gala nei ri­cordi di T. Tittoni, 575-76.
«bande di Benevento», (299) -2282,931.
P. Boselli, 1022-23.
bracciantato padano nel -, (49) -2026.
carattere giacobino del rapporto tra Pisacane e le masse plebee, 1929.
carattere reazionario e recrimina-torio dell'interpretazione del -del gruppo Mosca-Turiello, (1154-56)-1975-78.
Carlo Felice in una biografia di F. Lemmi, (1181) - 2001.
città e campagna secondo C. Catta­neo, 784.
classificazione delle interpretazio­ni del - di carattere ideologico e politico immediato, (1153-56, 1157, 1167-68, 1169-70, 1170-
1172, 1178-79, 1190-91)-1974-1989.
concetto di «terza Italia», 1808.
concezione militare di C. Pisaca­ne, (44) - 2015-16. ' F. Gonfalonieri, (360-61) - 2064-2065, (374) - 2065-66, 955-^6, 995^96, 2076.
confidenti e agenti provocatori del­l'Austria, (99) - 2060-61, (361) -2065.
conseguenze della parola d'ordine piemontese «L'Italia farà da sé», (100) - 2061-62, (101-2)-2049,(111) - 2052.
conseguenze militari disastrose della politica ambigua dei par­titi di destra piemontesi, (101-102) - 2049.
contrasto Cavour-Garibaldi in un libro di E. Librino, 814.
corrente laica e corrente cattolica nella rivendicazione di un pri­mato italiano, (1164) -1965-66.
correnti popolari nel -, (1157) -
1997.m Costituti Confalonieri, (52)-2031,
251, (391)-2073-74. criteri metodici per l'esame delle
pubblicazioni reazionarie nel pe­riodo della Rivoluzione francese e del-, (1180) - 2000. criteri metodologici per la valuta­zione storica delle diverse cor-
3248
renti italiane nel -, (133) -1361-1362.
M, D'Azeglio e la spedizione dei Mille, 213.
demagogia dei partiti di destra nel -,(112)-2054.
De Maistre e il rapporto Piemon­te-Papato, 216-18.
diario di un combattente delle cin­que giornate di Milano, 256.
diffidenza per i volontari nel -, (in) - 2052-53, 243, 2071.
diffidenza verso il popolo nel -, (380) - 2067.
diffusione della concezione mito-logico-fatalistica nello studio del -, 1833.
diffusione dell'Ebreo errante in Italia durante il -, 899-900.
direzione politica e direzione mili­tare nel -, (101-2, iio-ii, in, 112) - 2048 -54.
ebrei e cristiani nel -, (15-16) -
2034-35.
egemonia dei moderati sugli in­tellettuali, (55-56) - 2046-47.
episodi ed aspetti del - in un libro di F. Martini, 784-86.
«eredità» degli Stati regionali pre­cedenti nella formazione dello Stato unitario, 1661-62.
esercito piemontese e polemica sulla «fatai Novara», (110)-2050-51.
federalismo di Ferrari-Cattaneo, (49) -2026, 961, 1809.
G. Ferrari, (44)-2016, (49)-2025, 972.
filosofia tedesca e «moderatismo» liberale nel -, 1473,
fine strategico e direzione politica della lotta del Piemonte contro l'Austria, (101-2) - 2049-50.
forme e mezzi dell'egemonia eser­citata dai moderati, (42) - 2011-2014.
forze soggettive e forze oggettive nel-, 1781-82.
funzione del Piemonte e della mo­narchia nel -, 1822-23.
funzione direttiva del Nord sulle forze del Centro e del Sud nel
-, (38-39) - 2042-43. Garibaldi, Pio IX e la frase del «metro cubo di letame», 1026-1027.
INDICE PER ARGOMENTI
Melchiorre Gioia, 739.
«guerra di movimento - guerra
d'assedio» nella lotta contro
gli Austriaci, 1932. il rapporto Nord-Sud nel - come
rapporto tra una grande città e
una grande campagna, (35) -
2037. il - visto da Missiroli, (1178-79) -1985-87.
indebolimento del papato come potenza europea e come potenza italiana e inizio del -, (1161-62) -1963-64.
influenza della costituzione spa­gnola del 1812, (127)-2062, 838-39, 1665.
influenza della monarchia e del Vaticano come remora alla sto­riografia del -, (1173-74) -1970.
influsso del Lamennais, 667.
Inghilterra e spedizione dei fratel­li Bandiera, 224.
iniziativa del Sud nelle crisi poli­tiche, (35) - 2037.
intellettuali meridionali nel - e concezione dello Stato «puro»,
(133)-.1362.
i processi del - nella storiogra­fia tendenziosa dei moderati, (391-92)-2072-74, (413)-2070-2071.
S. Jacini in una biografia del nipo­te, 179-80.
la battaglia di Novara in un col­loquio di S. Spaventa con D'A­zeglio, (112-13) - 2054-55.
la morte di Vittorio Emanuele II,
(364) - 2065.
la sconfitta di Novara nelle «Me­morie» di F. Caronti, 2055.
lega doganale e confederazione po­litica nelle contraddizioni della destra prima e dopo il '48, (99-100) - 2061-62,
libro di A. Omodeo sul -, (1152-1153) -1960-62, (1170-71) -1982-83.
libro di N. Rosselli su Pisacane, 1815-16,1929.
l'insurrezione meridionale in Maz­zini e in Pisacane, 920-21, 1767-1769, 1815-16.
l'Italia e il carciofo, (392) - 2068.
massoneria e democrazia nel -, (392) - 2075-76.
INDICE PER ARGOMENTI
Mazzini, Pisacane e l'equilibrio politico militare, 1774-75.
memorialistica sulla caduta della Repubblica Veneta, 255-56.
Ciro Menotti e la rivoluzione del 1831, (1181) - 2001.
meschinità della storiografia del -in confronto a quella della Ri­voluzione francese, (1174) -
1970. moderati e forze cattoliche, (392) -
2076.
moderati toscani nel -, (391-92) -
2074-75, 949-50, (1157) -1997-motivi della superiorità organica
della destra storica sul Partito
d'Azione, (1202-3) -1633-34. G. Murat nelle memorie inedite
del generale Rossetti, 173. nella storiografia di A. Luzio, (52-
53) - 2031, (391, 413) - 2071-74,
955-56.
«neomaltusianismo politico-econo­mico» nel -, (459) -1586.
nodo storico 1848-49, (54) - 2034, (100) - 2061-62, (ni)-2053,
(ii2-i3)-2054-^, 218, (411)-2069, (412-13) - 2070-71, 598-599, 737, 944, 961, 99^, (1157) • 1997, (1165-66) - 2003-4, (1181-1182) - 2002, 1915.
non popolarità del -, 1940-41, 2108.
omaggio dei nobili milanesi a Francesco Giuseppe nel 1853, (39-40) - 2045, ($2-53) - 2031, (391) - 2073, (685) - 2076-77, 1986-87.
organizzazione del rapporto tra forza regolare e forza «carisma­tica» intorno a Cavour e Gari­baldi, 1772-74.
passaggio di Garibaldi in Calabria nel 1860, 609.
C. Pisacane e l'assenza di un fermento «giacobino» nel -,
1834. politica agraria della Repubblica
Romana e brigantaggio, (40) -2046. posizione dei contadini lombardi e veneti per l'assenza di una po­litica popolare del -, (102)-
2049. presupposti delle «interpretazioni
del-», 1815-16.
3249
prevalenza delle forze antiunitarie
fino al '48, (1175) -1972. primi giacobini in Italia, 681. problema della capitale e stragi di
settembre in un carteggio di M.
D'Azeglio, 570. problema del «personale» e della
«radunata rivoluzionaria» nel
-, 1772-74. problemi contadini nel -, (48-49) -
2024-26, 242.
problemi militari del - e loro im­plicazioni politiche, (101-2, no­ni, 112) -2048-54.
questione dell'origine del -, 745-
747, 776t 839, (1161-62)- 1962-
1964, (1162-65, 1172-75) -1964-
I973-questione Piemonte-Lombardia nel
-, 961.
rapporto città-campagna e indiriz­zo del partito d'azione nel -, (38) - 2042.
rapporto rivoluzione passiva-guer-ra di posizione nel -, 1772-74.
recensione di Omodeo al libro di N. Rosselli su Pisacane, 1929-
1933.
ricerche per raccogliere la docu­mentazione austriaca sul -, (99, 100) - 2060.
riesumazione di un carteggio di R. Lambruschini, 144-45.
scarse tradizioni dell'unità nazio­nale italiana, 325.
Q. Sella, 184-86,197-98,198.
Q. Sella e Vittorio Emanuele II, (314) - 2220, (392) - 2068, 786.
settarismo delle ideologie risorgi­mentali, 1674-75.
Solaro della Margarita, 549, 747, (1180) - 2000.
sparizione dei Ricordi diplomatici di Costantino Nigra, 251.
speculazione dell'Austria sulla ri­forma agraria per aizzare i con­tadini contro i patrioti, (39-40) -2045, (102) - 2055,1986.
«storia nazionale» e «storia inter­nazionale», (54)-2033, 126, (316)-2224,(687)-2077,(ii53) -1962, (1161) -1965.
studi sulla Carboneria e sulla Massoneria, 959-60.
sulla critica dei «programmi defi­niti», 1930-33.
29***
3250
sulla molteplicità delle sette nel -,
(1156-57)-1996-97.
sulla «pretesa» di far risalire l'u­nità nazionale a Roma e all'Ita­lia pelasgica, (1167) -1979-80.
sulla prima giovinezza di Carlo Alberto, 737.
sulla Repubblica Partenopea e le classi rivoluzionarie nel -, (378)
- 2066-67,
sulla storia dei termini «rinasci­mento», «-», «riscossa», «re­staurazione» e «riforma», (667, 669) - 2306-7.
sulle critiche di Omodeo alla con­cezione salveminiana del -, (1170-71) -1982-83.
sul movimento del Vieusseux, 821-822.
sul principio del «mutuo insegna­mento» nel -, (1188) - 2009.
sul XX Congresso della Società Nazionale per la Storia del -,
(1173-72); 1969-73. tendenza a riabilitare i nemici del
- nella pubblicazione di un car­
teggio di Taparelli D'Azeglio,
165.
tendenza della borghesia italiana al corporativismo durante il -, 677-78.
un documento inedito sulla spedi­zione dei Mille, 813-14.
un'opinione di Stendhal secondo P. P. Trompeo, 2078.
uno studio sui giacobini italiani,
253-54. Indicazioni bibliografiche', sul -,
i43> (346)-2063; sul - e sul Mezzogiorno^ 257, 276-77; sui primi giacobini in Italia, 681; opere di R. Ciasca, C. Morandi, F. Lemmi e M. Lelj, (1153, 1162) -1973-74; relazioni sulla storia del - al XII Congresso di Scienze Storiche, (1175)-1974; sugli Irpini nel '48-49, (1191)-2009; G. Pallavicino e la So­cietà Nazionale, (87) - 2058-2059. Vedi anche partito d'azione, Ca-». vour, quarantotto, risparmio: - parassitario, proprietà terriera parassitaria e obbligazioni indu­striali, (1101-2) - 2177-78.
INDICE PER ARGOMENTI

sulla figura del cosiddetto «pro­duttore di -», (71) - 2143, (124-125) - 2155. riviste tipo, 5:
-e l'attività giornalistica di C. Cattaneo, (308-9) - 2272.
-e riviste di partito, 790-91.
due tipi di recensione, (33) - 2266-2267,976.
funzionamento di riviste come cir­coli di cultura, (484) -1533.
importanza della veste esteriore di una rivista, 1740-42.
lavoro di Sisifo delle piccole rivi­ste, 790-91,
livello del direttore di riviste, 1746.
manualetti o guide per il lettore di giornali, 795.
necessità di una rubrica sulle cor­renti scientifiche, 516.
organizzazione della collaborazio­ne straniera, 913-14.
per una rassegna critico bibliogra­fica sulle origini del cristianesi­mo, 654.
per una rassegna di studi econo­mici italiani, 770-71.
per una rubrica grammaticale lin­guistica in Italia, 663-64.
rassegne su argomenti di giurispru­denza, 791-92.
redattori specializzati, annuari e ^ almanacchi, (308) - 2271-72.
riviste dei giovani, 1736-37.
riviste di divulgazione scientifica, (348-49) - 2273-74.
servizio d'informazione critica, 975-7^.
sulla collaborazione originale e sulla traduzione di scrittori stra­nieri, (338)- 2272-73.
sulla rivista moraleggiante sette­centesca, (67-68, 75) -2270-71.
sulle rubriche delle riviste di tipo critico-storico-bibliografico, (27, 30-33) - 2264-67.
tre tipi di -, (26) - 2263-64. rivoluzionario:
abuso dei termini rivoluzione e -, (1102-3) - 2210, (1941) - 2108.
il concetto di - (e di internaziona­lista) in rapporto ai concetti di Stato e di classe, 326.
la «Civiltà Cattolica» sul termi­ne «-», 606.

INDICE PER ARGOMENTI
Nitti e l'impossibilità di una rivo­luzione in Italia, 106. Rivoluzione francese:
-, Chiesa, Riforma e Controrifor­ma, 116-17.
-e cultura italiana, 1693-94.
-e liberalismo, (1153) -1961-62.
-e riforma filosofica tedesca, (423-424) -1860, (1066-67) -1472-73.
-e Risorgimento Italiano, 225, (373) - 2289, (378) - 2066-67,
(1152-53) -1960-62, (1172,1174) -1968,1971.
- e sue organizzazioni, 37.
criteri metodici per l'esame delle
pubblicazioni reazionarie nel periodo della - e del Risorgi­mento, (1180) - 2000. ' «diritto naturale», cattolicesimo
e r, (7) -2315.
formula della rivoluzione perma­nente nella-, 1636.
i filosofi e la-, 161.
meschinità nella storiografia del Risorgimento in confronto a quella della -, (1174) -1970.
nesso Riforma protestante - Rivo­luzione francese nella filosofia della praxis, (423-24) -1860.
rottura della continuità nel rap­porto chiesa-fedeli nella -,
1392.
significato del termine «patriota»
nella-, 1237. sulla periodizzazione della-,(456)
-1581-82. Taine storico della -, 248-49. rivoluzione industriale:
le macchine nella -, 811. rivoluzione passiva:
- e americanismo, 2140.
-e guerra di posizione, (1089) -1228-29,1766-68.
-e modificazioni molecolari,
1767.
- e rivoluzione-restaurazione,
(957) -1324-25, (1160) -1885, 1220,1781.
-e trasformismo, 962-63,1238.
-e un'affermazione di G. Ferrari,
972.
- in campo politico e guerra di
posizione in campo economico, (1088-89) -1228-29.
- secondo V. Cuoco, (41) - 2011,
(504), 1766.
3251
concetto di - e funzione del Pie­monte, 1822-24.
concetto di - in rapporto ad un passo di Marx, 1774,1827.
formazione degli Stati moderni nell'Europa continentale come reazione - superamento naziona­le della Rivoluzione francese, (i33)-i36i.
formula della - e strategia mazzi­niana, 1767-69.
gandhismo e tolstoismo come teo­rizzazioni ingenue della -, 177-5.
il fascismo come -, (1088-89) -1227-29.
il Risorgimento come -, (41) -2011.
i protagonisti della -, 1818-19.
la Storia d'Europa di Croce come trattato di rivoluzioni passive,
(1088) -1227.
rapporto rivoluzione passiva - guer­ra di posizione nel Risorgimen­to, 1772-73-
teoria della - come programma o come criterio d'interpretazione storica, 1827.
trasformazione della formula di V. Cuoco, 1220,1774-7:5.
Vedi anche rivoluzione-restaura­zione, rivoluzione permanente:
- secondo Trockij, 865-67.
concetto di -, (456-57) -1582,
(972-73) -1^)66, (1195) -1620,
1596. dottrina leniniana dell egemonia
come forma attuale della dottri­na marxiana della -, 1235.
formula della - e strategia mazzi­niana, 1582.
formula della - nella Rivoluzione francese, 1636.
sul significato generico del termi­ne, 1693.
teoria generale della - come ma­scheramento del vecchio mecca­nicismo, 1730. rivoluzione-restaurazione :
- nella storiografia di Croce, 1227,
1325,1328.
differenza tra cesarismo progressi­vo e regressivo nella dialettica
-,(ii94-95)-1619. u ,
formazione degli Stati moderni
nell'Europa continentale come
32^2
reazione - superamento naziona­le della Rivoluzione francese, (i33)-i36i.
la formula del Qui net come tra­duzione francese del concetto di «rivoluzione passiva», (957)-1324-25,1220.
sulle possibilità di riproduzione di una «Restaurazione» secondo il modello Francia-Europa, (134)-
1358-59. Rivoluzione russa:
- e crisi degli intellettuali, 283-84.
Roccagorga :
eccidio di -, 1010-11. Roma:
- e la nozione di grande potenza,
1577.
- e l'idea della scienza, 197, 971,
- nella concezione politica di Ma­
chiavelli, (968) -1563.
avversione contro - nel movimen­to vociano e futurista, 1920. eredità di - e gallofobia, 1674-
1675. t la Francia erede di - secondo
un'espressione di V. Hugo, 636.
passaggio dalla Repubblica all'Im­pero e «snazionalizzazione» di - e della penisola, 1959-60.
poesia dell'urbe e ideologia roma­na, 1681-82.
problema della capitale, 317.
reazioni alla tradizione di -, 573-
sulla caduta dell'Impero romano,
}759> sviluppo storico dei gruppi sociali
subalterni nel medioevo e a -
in un saggio di E. Ciccotti, (301-
302, 302-3) - 2284-87.
tesi di V. Macchioro sulla religio­ne romana, 515-16.
Indicazioni bibliografiche: lettera­tura cronistica sugli avvenimen­ti romani nel periodo '70-80, 1668. Romagna (e Emilia):
articolo sulla funzione della Ro­magna nella storia italiana, 587-
589. democrazia cristiana nell'Emilia e
Romagna, 1305,
Romagna e Bologna, 69.
tattica del fiammifero nelle campa­gne emiliane, 1097.
INDICE PER ARGOMENTI
vita romagnola di villaggio in un libro di L. Orsini, 1147. Romania: riforma agraria in -, 263. tendenze ultraprotezioniste della borghesia rumena, 1057. romanticismo:
-ed intellettuali francesi, 283.
-e nazionalismo integrale, 10. aspetto puramente letterario del -
italiano, 1739.
come aspetto sentimentale del mo­vimento nato dalla Rivoluzione francese, 1740.
influsso del - francese d'appendi­ce, 334-35, (1657-59, 1685)-1879-80.
sull'esistenza di un - italiano, (1669)-2108,1703,1739.
Indicazioni bibliografiche: sui rap­porti tra basso - e alcuni aspetti del costume fascista, (1688)-1882. romanzi filosofici, vedi utopia. Rotary Club :
-e americanismo, 543, 2140, 2180.
-e calvinismo, 65-66.
-e gesuiti, 541-43.
-e massoneria, (72) - 2146, (458)
-1585, 541-43, 593-94, 1633, 2140.
-e personalità del mondo econo­mico, 1680,
-e pragmatismo, 1926.
-, massoneria e sansimonismo,
545.
esigenza di uno studio sulla orga­nizzazione e sullo sviluppo del
-, 1540. Rousseau :
-, Voltaire e l'«apostasia» del po­polo francese in un articolo del­la «Civiltà Cattolica», (672)-2101.
le idee di - come reazione alla scuola gesuitica, 114. Russia:
assenza di una riforma religiosa in -,318, 893, (1155)-1977,(1178)
-1985. funzione della - nella storia eu­ropea prima e dopo il 1917,
714. funzione dello zarismo in Europa,
721-22, 744.

J
I
INDICE PER ARGOMENTI
1
inerzia storica della - e recente ri­sveglio nazionale-popolare per impulso di avanguardie intellet­tuali, (479-80) -1525.
questione georgiana, (494) -1867.
rapporti tra Napoli e - prima del 1860, (1158) - 2007.
religione e politica nella - zarista, 1021,1666.
tolstoismo, 748.
sansimonismo: -, massoneria e Rotary Club, 545: -, owenismo e le scuole infantili
di F. Aporti, 544-45: diffusione del - in Italia, 900. ^ sull'espansività dei sansimoniani,
810. Salandra:
le «memorie» di - e il «Memo­randum» di Cadorna, 106.
memorie di -, 393, 394, 1238.
sull'entrata in guerra dell'Italia, ion.
salario : alti salari e durata del monopolio,
(493) -2172, (883) -1312.
alti salari e fordismo, (72) - 2145, 274-75, (490) - 2166, (493) -2171-72, 799, (883)-l3i2, (1143)-2172-73, 2140.
coercizione, persuasione e consen­so nella politica degli alti sala­ri, (493) - 2171, 2173-74.
elasticità del-, 1347-
lavoratore collettivo e alti salari,
2166. maestranza di fabbrica, ruoli chiu­si e alti salari, (1144) - 2174-
salari, redditi nazionali e ceti pa­rassitari, 792-93. Salvemini:
- e la polemica antiprotezionisti­ca, 982-83.
-, Fortunato e la concezione fetici­stica dell'«unità», (36) - 2039.
-, Fortunato e la questione meri­dionale, (36) - 2039,1704.
articolo sulla settimana rossa, 401, 1010.
libro su Mazzini, (505) - 137X1
1933. proposta di candidatura a -, 68. sostegno del «Corriere della Sera»
a - contro Gioiitti nelle elezioni
3253
di Molfetta del 1913, (37)-
2040. sulla metodologia storica di -,
(1170) - 1981-82. sulla Rivoluzione francese, (456) -
1582,(1170)-1981. trafiletto contro E. Malatesta, (47)
- 2021.
utilizzazione politica della mala­vita e incidente di Terlizzi, 339.
sanfedismo: -, fase retriva del neoguelfismo,
839,925,(1164)- *966: presunto italianismo dei sanfedi­sti secondo i gesuiti, 1801.
sarcasmo: - appassionato e ironia, (23-24) -
2298-302.
il - come espressione delle con­traddizioni di un periodo di transizione, 2301. Sardegna:
articoli di F. Coletti sulla -, 973.
campagna antiprotezionistica con­tro gli zuccherieri, 1667.
carte d'Arborea, 1705-
contadini e intellettuali nella rot­tura del blocco rurale meridio­nale, con il sardismo, il partito riformista siciliano e il movi­mento degli ex combattenti, (37)
- 2041.
differenziazione dal Mezzogiorno,
(37)-2041.
disboscamento della - meridiona­le, 220.
episodio Giovane —, 68.
francofobia dei piccoli intellettua­li sardi, 804-5.
grandi proprietari e intellettuali,
(37) - 2041,1037-38. inchiesta Pais-Serra sulla -, (36) -
2039. la - nei libri di Augusto Boullier,
129-30.
letteratura «amena» sulla -, 65.
le «Zane» sarde e la leggenda al­banese, 270.
matrimonio e proprietà, 78.
progetto di alcuni intellettuali sar­di di uno stato federale medi­terraneo, 768.
sullo sfruttamento della - da parte del continente nel primo cin­quantennio di Stato unitario, (47-48) - 2022.
3*54
scapigliatura:
-milanese e teppismo, 339-40. scetticismo, 571-72:
-e «calligrafismo», 1778.
- e storicismo secondo i cattolici,
1489. t
- individuale e - filosofico, 1475.
- politico del Guicciardini, 761-
762.
-, «superominismo» e «ironia»,
(15) -2300. «cattiva volontà», - e relativismo,
(io34-35)n-1876-77. superficialità delle manifestazioni
di - e di paganesimo nel Rina­scimento, 1912-13. schiavitù:
- e l'educazione dei popoli arre­
trati, (1061) -1366-68.
articolo di padre Brucculeri sulla - del lavoro indigeno, 592-93.
differenze tra schiavi antichi e proletari medievali, (303) -2287.
giustificazione della - in G. Ren-si, 1373.
la - come culla della libertà secon­do Hegel e secondo B. Spaven­ta, (973) -1370, (1061) -1366-1368,1574. scientismo:
-anticlericale e sindacalismo anar­chico neirAmerica del Sud, 98.
-dei reazionari, 249.
-e postumi del basso romantici­smo, (22) - 2293-94.
scienza:
-come categoria storica e non de­finitività delle verità scientifi­che, 1456-57. -
-come sovrastruttura ideologica e come nozione oggettiva, (430) -1457-58.
-e bisogni umani, (467) -1457.
-e cultura, 1694-96.
-e dottrina secondo G. Pirou, 506-7.
-e ideologie scientifiche, (430) -
1457-58, (466-67) - 1455-57, (513-514) -14^8-59, (1043,1047-48) -
1451-52.
-e metodo scientifico nell'econo­mia pura, 1276-78.
-e politica, 1295, 1766.
-e problema dell'oggettività del reale, (466-67) -1455-57.
INDICE PER ARGOMENTI
?
-e strumenti scientifici secondo Bucharin, (856) -1420-22.
-matematica e logica formale, (136) -1893, 826-27, (1054) -1402-3, (1055-56) -1461, 1277.
-moderna e «folklore moderno», (89) - 2312.
-, religione e filosofia, (852-53) -
I294;95, 1694-95.
-, religione e senso comune, (466-467!- 1455, (1063-64) -1378.
- sperimentale e universalità del­
lo spirito, (1048-49) -1416.
articoli della «Civiltà Cattolica» sulla - naturale, 595.
aspetti del lavoro scientifico, (466) -1455-56.
autorità di Aristotele, della Bibbia e progresso della -, 1421.
classificazione delle scienze ed epi­stemologia, (1052-53)-1459-1460.
concetto di - in Bucharin, (1059-1060) -1404.
criteri generali di metodo e meto­do specifico di ogni -, (1062)-1404-5.
danno provocato dalla forzatura politica delle tesi scientifiche, 1283-84.
diritti e limiti della ricerca scien­tifica, 1393.
discussione scientifica, processo giudiziario, ricerca della verità, (1059) -1404-6,1263.
disgregazione dell'unità scientifica e mito del «nazionalismo» scien­tifico, 1695.
divulgazione scientifica, 268-69.
filosofi letterati e filosofi scienzia­ti, 1486-87.
infatuazione per la - e ignoranza scientifica, (513-14) -1458-59.
l'idea di Roma come città della -,
197-
logica formale e mentalità scienti­fica, 1948-49.
nuova «sofistica» come fase tran­sitoria di una nuova epoca scien­tifica, (1048) -1455.
progresso scientifico e ideologia del progresso, 430.
progresso scientifico e progresso tecnico, (439); 1463-
progresso scientifico e strumenti intellettuali, (856) -1420-22.

?
it
L

INDICE PER ARGOMENTI
scienze matematiche come stru­menti delle scienze naturali, 1422.
scienze matematiche e scienze sto­riche, 1948-49.
scienze naturali e filosofia della praxis, (1076)-1413.
scienze naturali e prevedibilità dei processi naturali, (1059-60)-
1403-4.
scienze naturali e scienze dello spi­rito, 567.
scienze strumentali e scienze natu­rali, 1277.
significato dell'aggettivo «scienti­fico», 817, 826-27.
soggettività ed oggettività dell'e­sperimento scientifico secondo la «nuova» fisica, (1043, 1047-
1048) -1451-55. Sorel e Missiroli sulla -, (430) -
1458. storia delle scienze e storia della
tecnologia, 1421.
sulla formazione e l'attività della «Società italiana per il progres­so della-», 1054-55.
sulle definizioni della -, (466) -
1455,1766. sull'uso della parola -, 1350. «tecnica» e «pensiero in atto»,
«strumenti materiali» e -, (439-
440) -1465.
un'osservazione di M. Missiroli sul cattolicesimo e le scienze na­turali, (1078) -1414.
Indicazioni bibliografiche; sulla -sociale inglese, 931; discorsi di scienziati italiani all'Esposizio­ne di storia delle scienze del 1929,1696. sciopero:
teoria dello - generale, Trockij e Rosa Luxemburg, 867. sciovinismo, vedi nazionalismo. scolastica:
- e studio della logica formale,
(i35)-i89L atteggiamento dei neoscolastici nei
confronti della filosofia di Cro­ce, (1083) -1218. critiche dei neoscolastici alla filo­sofia gentiliana, (497)-i87i,
(1049) -1370,1695. i francescani rappresentanti della neoscolastica in Italia, 1297.
3255
influenza di Croce e Gentile sulla filosofia neoscolastica ,1218.
neoscolastica ed alleanza del cat­tolicesimo col positivismo, 85, 424,1218.
neoscolastica e scienze naturali,
1694-95. polemica Carlini-Olgiati su neo­scolastica, idealismo e spiritua­lismo, 1788,1921-22. polemiche cattoliche intorno alla filosofia neoscolastica, 1114-15. scrittura, vedi lingua, scuola, 769:
-attiva, 114, (486-87) -1537.
-attiva e - creativa, (486-87) -1536-38.
-classica e - tecnico-professiona­le, (136) -1892, (483) -1530-31.
-come strumento di elaborazione di intellettuali di vario grado,
1516-17.
-e educazione nazionale, 935.
-e folklore, (89-90) - 2313-14, (498) -1540.
-e tendenza a rallentare la disci­plina dello studio, (502-3) -
1549-50.
- e vita, istruzione ed educazione
nel lavoro del docente, (498-99)
-1542-43.
- professionale e - formativa,
(501-2) -1547-4?.
- specializzata e circoli di cultura,
(483-84) -1531-32.
-umanistica e sua crisi, (483) -1530-31.
-unica, 114, (485-88) -1534-40,
1054-55.
- unica del lavoro e orientamento
professionale, (483) -1530-31,
572-73.
- unica e cosa essa significa per
tutta l'organizzazione della cul­tura nazionale, 935-36.
-unica nel programma del parti­to bolscevico del 1917, (472) -1488-89.
-unitaria e accostamento mecca­nico tra lavoro manuale e intel­lettuale, (483) -1531, 1183-85,
- unitaria e asili d'infanzia, (486)
- 1535-36. analfabetismo e scolarizzazione,
2260.
1?
3256
articolo della «Civiltà Cattolica»
sulla religione nella -, 919. decadenza dello studio del latino,
677,712. degenerazione della - media dopo la riforma Gentile, (499) -1542-
discussioni sulle scuole professio­nali, 825-26.
esempi di sperimentazione scola­stica in un lavoro di C. Wash-burne, 1183-85.
frattura tra - elementare-media e
- superiore dopo la riforma Gen­
tile, (498) - 1540.
frazione dell'attività formativa, 114.
organizzazione della - media se­condo la legge Casati, (499-500)
- 1543-44.
Owen, Saint-Simon e le scuole in­fantili di F. Aporti, (^y^6) -
2046-47,544-45.
per il principio pedagogico-didat-tico della «storia della scienza e della tecnica come fase dell'e­ducazione format ivo-storica nel­la nuova -», 516.
principio pedagogico del mutuo insegnamento e - «gesuitica», (55) - 2047.
ricerca del principio educativo nel­la-, (498-503) -1540-50.
scuole rurali istituite in Umbria da E. Faina, 220.
sistema scolastico delle lezioni-con­ferenze senza «seminario» e pro­blema degli esami, (499) -1543,
843-44. squilibrio tra scuole pubbliche e
scuole private nel napoletano
dopo il 1821, (395)-2068.
stratificazioni interne e apparente carattere democratico nella -professionale, (501-2) -1547-48.
sull'organizzazione della - unita­ria, (485-88) -1534-40.
università cattoliche, università statali e - elementare e media, (495) -1868-69.
valore formativo dello studio del latino e del greco nella - tradi­zionale e difficoltà di trovare equivalenti adatti in una nuo­va didattica, (499-501) -1543-1546.
INDICE PER ARGOMENTI
Indicazioni bibliografiche: sulla -, 980-81. secolo xix: «culto della scienza», «religione del progresso» e ottimismo del -, (74) - 2330. sulla formula dello «stupido -», (61) -1642, 340-42. senato: caratteri del - italiano, 830. ingresso di Croce in -, 1304. sensismo:
-, materialismo francese del Sette­cento e ideologia, (453)-1490-
Leopardi e il - settecentesco, 1778. senso comune, 5:
- e buon senso, (75-76) - 2270-71,
(949)-1483, 958-59, 959, (1047) -1399-400, (1063)-1375, 1334-
1335.
- e concetto di eguaglianza,
1280.
-e Croce, 331, (1045-46) -1398-1399,(1082)-1216-17.
-ed E. Kant, 331.
-e dialettica, (877) -1425.
-e dimostrazione gesuitica dell'e­sistenza di Dio, 1920-21.
-e filosofia, (75-76) - 2270-71,
(1045) -1396, (1071) -1383.
- e folklore, (76)- 2271, 935,
(1045); 1396, 1375.
-e Gentile, (1047) -1399-401.
-e il tipo della rivista moraleg­giante del Settecento, (75-76) -2270-71.
-e letteratura francese, (1045) -1398.
-e Marx, (1047) -1400.
-e materialismo, (1069) -1409, 1855,1861.
-e «scienza popolare», 328.
-, filosofìa della praxis e problema dell'oggettività del reale, (466-
467) -1456.
- in rapporto alla letteratura po­
polare, 844.
-, scienza e religione, (466-67) -
1455,(1063-64)- 1378. -, tecnica artistica e tecnica del
pensiero, (439-40) -1462-63. carattere antropomorfico del -,
(1045)-1397-cartoline del pubblico come docu-
1
;i
INDICE PER ARGOMENTI
menti tipici del - e «testo di lingua», 13-14.
epigramma del Giusti sul «buon senso», (1047) -1400.
influenza delle opere di M. Nor-daux sul -, (1104) - 1899-90.
natura e «seconda natura» secon­do il -, (1032) -1874-75.
nesso-, filosofia e religione, (1045) - 1396-97, (1063)-1357, (1069)-1410, 1378,1401.
origine religiosa della concezione del - sulla realtà del mondo esterno, (1075-76) -1411-12.
pregiudizio del - sulla unità na­zionale italiana, 745.
uso del termine «teorico» secon­do il -, 958-59.
Indicazioni bibliografiche: libro di S. Caramella, 1829. Serbia:
egemonia serba e riforma agraria, 1823. sesso, vedi questione sessuale, settarismo:
- delle ideologie risorgimentali,
(1092)-1674-75. t
- ideologico dell'universalismo
mazziniano, 678,1674-75.
- religioso nella Russia zarista,
1666.
«apoliticismo», - e individuali­smo, 1755. manifestazioni di -, 1818. Settecento:
- e decadimento della borghesia
italiana, 644.
carattere nazionale del - italiano,
1136-37. costumi italiani nel -, 626.
funzione dell'Italia nella politica francese nel -, (686) - 2077.
mutamenti nella situazione del pa­pato nel - e trasformazione del­la tradizione culturale italiana, (1163-65)-1965-67.
per Io studio della vita economica del Settecento italiano, (1153) -
.1973. settimana rossa, 401, 1010-11, (1121)
-2196,1613.
Settimana sociale:
-di Milano del 1913, 597.
-di Milano e il movimento pan-cristiano, 553-54.
-di Nancy, 547-48.

- di Venezia, 597.
argomenti delle Settimane Sociali
nei vari paesi, 824. Settimane Sociali in Francia, 1113-
1114,1798-99.
Shakespeare :
articolo di Loria su -, (382) - 2293.
carattere popolare dei personaggi di - e dei personaggi dei tragici greci, 1137, 1934.
citazione da-, 382.
significato del successo popolare nei drammi di -, 2123.
Tolstoj e Shaw su -, (404-5) -2246-47. Sicilia:
articolo di R. Vuoli su G. Carini, 636.
assenza di una borghesia e caratte­re ristretto dei parlamenti in -e nel Mezzogiorno, (1008) -
1575.
carattere delle rappresentazioni po­polari in -, 255.
contadini e intellettuali nella rot­tura del blocco rurale meridio-' naie, con il sardismo, il partito riformista siciliano e il movi­mento degli ex combattenti,
(37)-2041. costituzione siciliana del 1812 e
costituzione spagnola, 838-39.
Crispi e la condotta politica dei
garibaldini in - nel 1860, (40) -
Crispi, i fasci siciliani ed il pseu­do-trattato di Bisacquino, (36) -2039, (45) - 2017.
differenziazione del Mezzogiorno, (35, 37)-2038, 2041.
grandi proprietari e intellettuali,
1037-38.
guerra del 1866, sommossa di Pa­lermo, colera, (1099,1190) -2009-10.
il Pantheon di S. Domenico a Pa­lermo, 635-36.
libri dell'editore Sandron sulle questioni siciliane, 980, 982.
minacce separatiste dei latifondi­sti siciliani nel 1920, (46) - 2019-2020.
polemica Natoli-Croce sul separa­tismo siciliano, (305) - 2062-63.
questione speciale Piemonte-Sici­lia, 64-65.
3258
saggio dì G. Bottai su G. Verga politico, 680.
scuola poetica siciliana nell'epoca di Federico II, 650.
«sicilianismo» e unitarismo di Mi­chele Amari e V. E. Orlando, 618-20,1704-5.
sulla stampa periodica siciliana nel '48-49, (1181-82) - 2002.
sviluppo della borghesia mercan­tile sotto Federico II, 650.
Vespri siciliani, esempio di dire­zione consapevole di un moto spontaneo, 331,1057. signorie:
origine delle - in Italia, 647. sillabo, 6, 217, (w)-i37i, (551) -
209.5, (11,55)-1978, 1229-30,1238,
1677-78. sindacalismo: - anarchico e scientismo anticle­ ricale nell'America del Sud, 98. -, democrazia cristiana e moderni­smo, 69, -e corporativismo in una polemi­ca Spirito-Bottai, 1794-98. -e nazionalismo, 68, 246. -e partito nazionalista, 68, 181. -fascista e questione dei fiducia­ri d'azienda, 2156. -teorico, economismo e libero scambio, (461) -1589-91. -teorico e fase economico-corpo-rativa del gruppo subalterno, (461)-1590. -teorico, liberismo e filosofia del­la praxis, (461-62) -1590. apoliticismo dei sindacalisti fran­cesi dell'anteguerra, 329. conseguenza del - di Stato sulla formazione dei ceti intellettuali, (35-36); 2038. degenerazione del - sorelliano, 1808. influenza di R. Luxemburg sui sin­dacalisti francesi, 867. liberalismo volgare, - e analisi dei rapporti di forza, .581. lotta anticlericale e - rivoluziona­rio in Francia, (119) -1648. opuscolo di Graziadei sul -, 878. scopi del - americano, 307. sindacalisti e riformisti nella valle del Po, 69. sindacalisti-nazionalisti di origine meridionale, 68-69,180.5. INDICE PER ARGOMENTI sindacato, 769: -di categoria e organizzazione operaia di fabbrica, 1796-97. -professionale e attività economi-co-corporativa, (478) - 1523. diversa presentazione dell'attività sindacale nei giornali di partito t e nella stampa di opinione pub­blica, (30-31) - 2084-85. problema del rapporto tra — e par­tito, 321. proprietà del mestiere e carattere corporativo del - operaio ame­ricano, (72) - 2146-47. riproduzione del rapporto fetici­stico nei partiti e nei sindacati, . I770. sindacati liberi e controllo statale, 929-30. sindacato autori e scrittori: episodio Salgari, 295, 312. sionismo: - in un articolo di R. Tritoni, 635. influenza del movimento sionista in Italia dopo la dichiarazione Balfour, 393. socialdemocrazia : abbandono della teoria marxista dello Stato da parte della - te­desca, 1219. socialismo: -e clericalismo nella reazione del '98, (118)-2058. -e nazionalismo in G. Cena, em­brione di nazionalsocialismo, 718-19. la parola «socialisme» nel Dizio­nario politico di M. Block, 100. la parola «socialisti» conosciuta in un libello del 1761,100. Missiroli e il -, (1178-79)-1987. Indicazioni bibliografiche: sul -, 229-30. società: - civile e - politica: riassorbi­ mento della - politica nella - civile e fine dello Stato, 662; in Croce e in Gentile, 691-92; secondo Hegel e secondo i cat­ tolici, 703-4; «- regolata» co­ me superamento della - civile e politica, 734, 763-64; lotta tra - civile e - politica e divisione dei poteri, 751-52, 752-56, 763- 764; - civile come apparato ege- \ INDICE PER ARGOMENTI monico dello Stato, 800-1, 801; crisi della - civile e lotta di ege­monia, 862-63; Stato e - civile in Occidente e in Oriente, 865-867; rapporto tra Stato e - civi­le, come centro unitario della politica marxista, 868; distacco della - civile dalla - politica e nuovo problema di egemonia, 876; assorbimento dello Stato e del diritto nella - civile, 937; - civile e - politica, come «au­togoverno» e «governo dei fun­zionari», 1020-21; identità-di­stinzione tra - civile e - poli­tica e iniziativa individuale, 1028-29; la - civile tra struttu­ra economica e Stato, 1253-54; distinzione tra - politica e -civile e libero scambio, (460) -1589-90; sovrastrutture della -civile e sistemi di difesa nella guerra di posizione, (859-60) -1615-16; unificazione delle clas­si dirigenti come risultato dei rapporti organici tra Stato e -politica e - civile, (372) - 2287-2288. cambiamento dell'individuo e cam­biamento della -, (1035) -1878. confusione dello Stato con la «-regolata» in Spirito e Volpicel-li, 752-56. distacco tra Stato e - civile se­condo il punto di vista del cle­ricalismo, (117-18) - 2057. forma di - razionalizzata e feno­meno delle «masse», (72)-2146. organizzazioni sociali e Stato na­zionale, 800. partecipazione dell'individuo a molteplici «-», 1346. problema dell'unità tra - e natura come punto cruciale della filo­sofia della praxis, (869) - 1422. sparizione della - politica e avven­to della - regolata, 882. «Stato-classe» e «- regolata», 693. sul concetto di -, (451) -1446-47. Società delle nazioni, 636-37, 770,
1634-35, 1757, 1798-99, 1824. sociologia:
- della cultura in un corso di con­ferenze di Eugenio D'Ors, 838.
3259
-e metafisica nel saggio di Bucha-rin, (1046) -1401-3,1426.
-e scienza politica, ij6y66.
-, filologia e materialismo storico,
(425) -1845-46, (856-57) -1428-
1431. -, filosofia e materialismo storico,
(434-35) -1432,1765-66.
- positivistica e «psicologia delle
folle», 862.
carattere tautologico delle leggi sociologiche, (442) -1433-34,
(457) -1583, 1926. contro la riduzione della filosofia della praxis a -, (S^6-^7) -1428-
1431. H. De Man e T. Veblen, 880-81.
inferiorità biologica dei meridio­nali secondo alcuni sociologi po­sitivisti, (47) - 2022.
la - del marxismo secondo Bucha-
rin, (434-35) -1431-32, (856)-
1428-29, (877)-1425, (1046)-1402,1765.
matematica sociale e - astratta in
H. De Man, (857) -1431.
, positivismo evoluzionistico e -,
1432-33. problema della criminalità nella -
di sinistra in Italia, (22) - 2293-2294.
una polemica su un manuale di -
cristiana, 531. Indicazioni bibliografiche: sulla -, 980. soggettivismo : critica superficiale del - nel saggio di Bucharin, 1411-16, 1416-1417. Sonderbund, 549. sopraproduzione :
-e sottoconsumo, 272-73. Sorel :
-e Clemenceau, 422, (447)-1498,
(469-70) -1498, 6^y$6y 851, 1323-24, 858, 1301.
- e i giacobini, (447-48) -1498,
610-11,(952)-1559,1923.
- e il concetto di blocco storico,
(437)-1321,1300,1316.
- e l'eredità romana, 199-200,339.
-e l'Italia, (450) -1498, (508) -1500.
-e Missiroli, (422) -1860, (447) -
1494,469-70, (1178) -1985, 1506-7,1682-83.
3260
INDICE PER ARGOMENTI
INDICE PER ARGOMENTI
3261

-e Missiroli sulla scienza, (430) -1458.
-e A. Oriani, 73.5.
-e Proudhon, (449-50) - 1497-1500.
-, Proudhon e De Man, (4.50-51) -1500-1.
-, Renan e l'esigenza di una rifor­ma intellettuale e morale, 1860.
adesione di - al Cercle Proudhon, 229, (470) - 1499.
corrispondenza Sorel-Croce, (19)-2208, (25)-2327, 229, (420)-1844, (470, 508) -1499, 1214, 1242,1294.
dilettantismo di -, (470-71)-1499.
economismo puro di -, 1923.
feticismo sindacale di -, 1808.
giudizio su Engels, (420) - 1844.
il «mito» di - e la «passione» di Croce, (888-89) ? 1307-9, (973) -1567.
il Principe di Machiavelli come
esemplificazione storica del mi­to sorelliano, ( 951 ) -1555-56.
incomprensione di - del problema del '48, (448-49) -1496.
lettere a Lagardelle, 1784, 1819.
libro tedesco su -, 1923-24.
mito, critica del mito e teoria del­la «spontaneità», 1557.
partito politico, sindacato profes­sionale e sciopero generale, (951 ) -.1556.
radicale «liberalismo» di -, 1923.
rapporti tra - e Michels,. 238-39.
rapporto Renan-Proudhon secon­do-, 1683.
su Oberdan, (508) -1499.
Indicazioni bibliografiche: G. Pi-rou su -, 895. sottoconsumo:
- e sopraproduzione, 272-73.
soviet :
progetto di costituzione di un -urbano a Bologna nel 1920, 319. sovranità popolare:
carattere della -, 929. sovrastruttura (superstruttura e so­prastruttura):
-della società civile e sistemi di difesa nella guerra di posizione, (859-60) -1615-16.
-e non definitività della filosofia, 1291.
- e struttura, economia e ideolo­gia, (457-58) -1584, 871-73, (1120)-1612, 1595-96.
«blocco storico» e rapporto tra struttura e -, 1051-52, (854)-1300-1, (977)-1569, (1091)-1237-38.
connessione e reciprocità di strut­ture e -, (436-37) -1321, (854) -1300,(964)-1562, 1316.
creazione di «nuovi» intellettuali per una nuova -, (1044) -1407.
dominio immediato della «strut­tura» sulle soprastrutture «ra­zionalizzate», (72) - 2146.
due grandi piani sovrastrutturali: società civile e società politica, 1518-19.
equivalenza e traducibilità delle sovrastrutture, (1067) -1473.
filosofia della praxis e distinzione tra struttura e - e tra i diversi gradi della - (977) -1568-69.
ideologia, come sovrastruttura ne­cessaria di una determinata struttura, 868-69.
ideologie scientifiche come -, (444)
-1445.
l'attività politica come primo mo­mento della -, (977) - 1569.
la prassi come rapporto tra strut­tura e -, 868.
le superstrutture come realtà per la filosofia della praxis, (437) -1321-22.
modificazioni interne della -, ,312.
scienza come - ideologica e come nozione oggettiva, (430) -1457-1458.
struttura-sovrastruttura, analisi delle situazioni e dei rapporti di forza, (4^3-6^) -1578-88, (1039)-1588-89.
struttura, - e «strumento tecnico» secondo Bucharin, (433-34) -1440-41.
teoria della -, traduzione storici­stica della concezione soggettiva della realtà, (1078-79) - 1413, 1244,1300.
teoria delle superstrutture come apparenze, (854) -1298, (977) -1569-70, 1319, (1077-78) -1475-1476.
variabilità della - nella fase di
formazione della nuova struttu­ra, 1053-54,1322. sovversivismo:
- dall'alto, 326.
astensionismo clericale e - conta­dino, (298) - 2280.
concetto italiano di «sovversivo», 323-27,777,2108.
parallelo tra il fallimento del par­tito d'azione e il fallimento del - del 1919-20, 944. Spagna :
-e America del Sud, 291-92.
-e Grecia come esempi tipici di cesarismo, (510-11) -1608.
apporto di arabi e di ebrei spagno­li alle tendenze culturali dopo il Mille, 642,
costituzione spagnola del 1912,
838-39, 957. elemento arabo nella formazione
della civiltà spagnola, 574. funzione degli intellettuali nella
politica spagnola, 1200. gesuiti e crisi religiosa in -, 816-
817.
governi militari e passività delle masse contadine in - ed in Gre­cia, (510-11) - 1608-9.
separatismo catalano, 329-30. spiritismo:
- e magia come reazione al tra­
scendente cattolico nel rinasci­
mento, 1909.
spirito: materia e - in una conferenza di
H. Bergson, $67, scienza sperimentale e universalità
dello-, (1048-49) - 1416. «Spìrito santo» speculativizzato nella concezione idealistica di «-», 1250. spirito di corpo:
-e «boria» degli strati inferiori dell'attività intellettuale, (476-477)- 1520.
-e pretese di autonomia degli in­tellettuali tradizionali, (475) -
1515.. .
- e «spirito», 1490.
- e sua degenerazione, 986-87.
spiritualismo:
- in Bruers, 94,1401.
hegelismo, materialismo e -, (424)
-1861. polemica Carlini-Olgìati su neo-
scolastica, idealismo e -, 1787-1788,1921-22. spontaneità:
-del blocco ideologico, sua di­sgregazione e passaggio alla co­strizione diretta, (42) - 2012.
-e direzione consapevole, 328-32, 1430.
- e volontarismo, 319-20, 328,330.
disciplina, sincerità, -, 1719-21.
sport: -, tifo sportivo e campanilismo,
1117. Stalin: rapporti tra internazionalismo e
aspetti nazionali in uno scritto
di -, 1728-29. stampa:
- gialla, 929.
arte della - e sviluppo tecnico del­l'organizzazione culturale nelle comunicazioni di massa, (135)-1891.
azione cattolica e problema della -,(31)-2084-86.
parte più dinamica della struttura ideologica di una classe domi-' nante, 332-33. statistica:
-agraria del 1911, 69.
-libraria in Italia, 1699-1700. del ragionare per medie statistiche,
2298. passività delle masse e uso della legge statistica in politica, (856-857) -1429-30. Stati Uniti d'America, 166-71:
- e impero inglese, 251.
America ed Europa, (70) - 2141,
198-200, (296-97) - 2178-80, (347) - 2180-81, (480) -1525-26, 1785, 1786, 2168-69.
America e Mediterraneo in un li­bro di G. Frisella, 547.
«americanismo» e fase economico-corporativa degli -, 692, 1665.
assenza di intellettuali tradizionali negli-, (481)-1527.
cattolici e organizzazioni cattoli­che negli -, (497)-1872, 831-32.
coscienza autocritica degli intel­lettuali americani, 633-34.
i cattolici e la candidatura Smith alla presidenza degli -, 591.
indagine della Uil sui rapporti tra padroni e operai negli -, 307.
3262
influenza degli - nell'America cen­trale e meridionale, 290, 579.
intellettuali americani, (480) -1.525-26.
intellettuali negri, (481) -1527.
opposizione alla razionalizzazione del lavoro e sostituzione dei sin­dacati liberi con un sistema di organizzazione operaia azienda­le, (125) - 2156.
politica doganale degli -, 266-68.
problema dei debiti di guerra e i negri d'America, 969-70.
protestantesimo e pancristianesi-mo, 271.
religione e politica negli -, 1021, 1666-67.
somiglianza tra fascismo e regime politico americano, 336.
stratificazione sociale negli - se­condo G. A. Borgese, 993.
sull'assenza di una fioritura uma­nistica culturale negli -, (318) -2231.
un articolo sul capitalismo ameri­cano, 274-75.
una tesi di V. Macchioro sugli -, .51.5-16.
Indicazioni bibliografiche: articoli della «Nuova Antologia», 259; sul libro negli -, 229; sull'orga­nizzazione finanziaria americana, 268; sui rapporti tra - e Ameri­ca Spagnola, 579. statizzazione:
- e nazionalizzazione, 889.
Stato:
-come mezzo per adeguare la so­cietà civile alla struttura econo­mica, 1253-54.
-come società politica - società civile, egemonia - coercizione, 763-64.
-e assicurazioni, 1712-13.
-e Chiesa Cattolica in Italia pri­ma della Conciliazione, 597-98.
-e individuo, 780-81, 1245,1258.
-e iniziativa privata nell'econo­mìa italiana, (noi) - 2175-76, 1749-50.
-e libertà (a proposito di C. Ma-laparte), 1056.
-, enti locali e servizi pubblici in­tellettuali, 1714-15.
-e Parlamento, 1707-8.
-e partiti, 919-20.
INDICE PER ARGOMENTI
-e partiti di tipo «totalitario», 1601-2.
-e religione in Machiavelli, 657-658.
-e società civile in Occidente e in Oriente, 8^6-^7.
-«etico» e - «intervenzionista», (603-4) - 2302.
-fascista e Chiesa Cattolica, 604-605.
-giuridico e vero - secondo Cro­ce, (858)- 1302.
-«guardiano notturno» e - «eti­co», (603-4) - 2302-3.
apparato egemonico e apparato coercitivo dello -, 800, 801, 810-n.
assorbimento dello - e del diritto nella società civile, 937.
attività educativa dello - e supe­ramento del folklore, (90) - 2314.
carattere corporativo dello - co­munale, 641.
concetto di grande potenza, (512)
-1597-98, 774, (985) -1577, 1028, (1151-52) -1628-29, 1588-1589, 1665-67. concezione dello - «educatore»,
(978-79) - 1570-71, 937, 1565-1566.
concezione dello - in Spinto e nel­l'idealismo gentiliano, 752-56, 1245,1447,1770-71.
concezione dello - secondo la fun­zione produttiva delle classi so­ciali, (132-33,134) -1358-62.
concezione «patrimoniale» dello -nella polemica di Hegel, 1054.
coscienza di classe e comprensione dello -, 326.
crisi di egemonia della classe diri­gente e crisi dello -, 1603.
disintegrazione dello - moderno, intellettuali tradizionali, distac­co tra «spirituale» e «tempora­le», 690-92.
distacco tra - e società civile se­condo il punto di vista del cle­ricalismo, (117-18) - 2057.
due forme dello -: società civile e società politica, «autogover­no» e «governo dei funziona­ri», 1020-21.
esigenza di elevare il livello di vi­ta del popolo per conservare la potenza dello -, 743.
1
:
.!
!

1
INDICE PER ARGOMENTI
espropriazioni statali del patrimo­nio dei poveri, 1713.
estinzione dello -, 662, 763-64, 1049-50.
eticità del diritto e dello -, 937, (978-79)-1570-71.
frattura tra masse intellettuali per l'assenza di una concezione uni­taria nello-, 1394.
i cattolici e lo -, (604) - 2303.
i giacobini e la creazione dello -borghese, (51) - 2029,
inesistenza di una «guerra civile» tra - e movimento fascista, 808-
809.
internazionalismo nella vita eco­nomica e nazionalismo nella vi­ta statale, 1756.
intervento dello - e mercato de­terminato, 1258.
l'amministrazione dello - come fonte di parassitismo assoluto, (71)-2143-44.
lo - come agente economico, 13io.
lo - come direzione consapevole delle grandi moltitudini nazio­nali, (1122) - 2197.
lo - come federazione di gruppi sociali e il fenomeno del «dop­pio governo» nello - antico e in quello medievale, ( 302-3 ) -2286-87.
lo - come il più grande organismo plutocratico, (noi) - 2177.
lo - come padre eterno, 750-51.
lo - come un assoluto razionale se­condo gli intellettuali, (133)-1361.
lo - e le leggi, (494-9.5) -1868, 842.
lo Stato-guardiano notturno e il superamento della fase econo-mico-corporativa, 763-64.
novella del Saladino e concezione dello - come ente a sé, (451)-
I447:
oscillazioni tra dispotismo centra­le e anarchia, 930.
passaggio dalla fase economico-corporativa alla fase egemonica,
Ì457~&) -1584, 1481-82, 1785.
polemica Einaudi-Benini-Spirito, (468-69) -1469-70,1257-58.
prestigio dello Stato-governo e del­la classe che rappresenta, 1775.
rapporto tra - e società civile 00-
3263
me centro unitario della politica marxista, 868.
scienza politica come scienza del­lo-, 1765.
scioglimento della Compagnia di Gesù e rafforzamento dello -
laico, (1173) - 197°'
«spirito statale», individualismo e spirito di partito, 1754-55.
spontaneità della vita statale, 1020-21.
statalismo di Lassalle in contrasto con il marxismo, 764.
«Stato-classe» e «società regola­ta», 693.
Stato-governo e cittadino «funzio­nario», 340, 842.
Stato-governo e partiti in Italia, 386-88.
sul concetto di - in Croce, (1087) -1223.
sulla concezione dello - etico, (603-4) - 2302-3,1049-50.
sull'indissolubilità del rapporto religione-Stato-partito, 1947-48,
sull'infiltrazione clericale nella compagine dello -, (496-97) -1870-71.
sulle cause dei colpi di -, 33I-32-
sulle funzioni dello -, 1807.
sull'inizio dittatoriale di ogni nuo­vo tipo di -, 1370.
superamento delia fase economico-corporativa e riorganizzazione della struttura nel nuovo tipo di
-, 1053-24,1316.
tendenze corporative ed esaltazio­ne dello - come un assoluto, (noi)-2177.
teorie marxiste dello - e impero tedesco, 1219.
tipo di - liberale richiesto dall'a­mericanismo, (125) - 2157.
un dibattito sui limiti dell'attivi­tà dello -, 399-400.
unificazione delle classi dirigenti come risultato dei rapporti or­ganici tra - o società politica e «società civile», (372)-2287-2288.
unità dello - e distinzione dei po­teri, 751-.52. Stato e Chiesa:
- nella polemica Spaventa-Tapa-relli, 1786.
assenza di un'autonomìa culturale
3264
INDICE PER ARGOMENTI
INDICE PER ARGOMENTI
3265

dello Stato e trionfo della Chie­sa, (496-97) - 1871-72.
capitolazione dello Stato e ricono­scimento della doppia sovranità nel concordato, (493-94) -1866-1868.
conflitto tra - come lotta tra con­servazione e rivoluzione, 802.
i sussidi al culto cattolico in un ar­ticolo di A. C. Jemolo, (498) -1865.
lotta tra - come lotta tra due ca­tegorie di intellettuali, 930.
lotte tra - e inizio del Risorgimen­to, 839-40.
perpetuo conflitto secondo Croce, 751, 991, 1232.
schema dantesco «della Croce e dell'Aquila», 7.58.
separazione della Chiesa dallo Sta­to e religione come questione privata, (63) -1645.
Vedi anche concordato, statolatria:
- e vita statale, 1020-21.
Statuto:
- e Parlamento italiano, 1000-1.
articolo di Sonnino sulla «Nuova
Antologia», 1000-1, (1154)-1976.
articolo 1 dello - e legge delle gua-rantigie, 192.
discorso di Gioì itti sulla soppres­sione dell'articolo 5 dello -, 989-
990,998. storia:
-e antistoria, 395-96, 508, 691, (1062-63) -1266, 1315, 1557.
-e arte nel «nuovo uomo», 733-
734;.
-e diritto naturale secondo i na­zionalisti, 1761-62.
-e «progresso», 794-95, 1726-27.
- mondiale e - europea, 1722-23.
come studiare la -, 1722-23.
concezione deterministica della -
e astrazione dell'organismo col­lettivo, 1770.
identità di - e politica, (465) -1448, (977)-1569, 1241.
il caso nella - e «il naso di Cleo­patra», (685-86) - 2298.
Oriani e gli schemi mitologici del­la - «feticistica», (1169) -1980.
sulla prevedibilità dei fatti stori­ci, (1059-60) -1403-4.
sulla - d'Italia come - popolare oleografica, (411-12) - 2069-70.
sulla - maestra della vita, 1135-1136.
teoria della - e della storiografia,
5-N. Tommaseo e il genio nella -, 807.
unità della - e unità dello spirito,
1134. unità di filosofia e -, (504) -1317,
1255-56,1271, 1332,1426. unità e diversità di - e politica,
310-11. storia regionale: sulla storia economica di Genova,
269. storicismo: «-» come «tempismo», 879.
-della Restaurazione, ideologie utopistiche e filosofia della pra-xis come - «popolare», (442-443) -1863-64.
-ed esperantismo, 1467.
-e scetticismo secondo i cattolici, 1489.
-, ideologismo e storia a disegno, 1327-28.
carattere dello - crociano, 1240, 1325-27,1327-28.
carattere dello - di Labriola e di Gentile, (1061) - 1367.
carattere «storicista» dell'econo­mia classica, 1077.
crisi dello-, 83-84.
filosofia della praxis come aspetto popolare e superamento dello -moderno, (424) -1861.
immanenza, trascendenza, - spe­culativo e filosofia della praxis, (1088)-1477.
la filosofia della praxis come - as­soluto, 1437,1826-27.
l'ironia e il sarcasmo come espres­sioni letterarie delle «contrad­dizioni» dello -, (23-24) - 2299-2301.
libro di E. Bernheim sul metodo storico e la filosofia dello -, (425)-1845.
morfinismo politico dello - crocia­no, 1827.
pubblicazioni di Tilgher contro lo -, (23) - 2298-99
U. Spirito e la polemica sullo -,
1791-92.
I
I
>
! ?
Vedi anche antistoricismo e storia («Storia e antistoria»). storiografìa:
- della restaurazione e - crocia­
na, 1208,1219-22,1326.
continuità nazionale nella storia italiana, 252.
il successivo svolgimento storico come documento parziale del precedente svolgimento, 1359.
influenza della monarchia e del va­ticano come remora scientifica alla - del Risorgimento, (1173-H74)-i970.
influenza di Croce sull'indirizzo economico-giuridico nella - ita­liana, (1082) -1214, 1856.
la «boria» delle nazioni come osta­colo ad una - generale, 1359.
la nuova - italiana secondo L, Vol­piceli i, 864-65.
la - crociana storia di mosche coc­chiere, 1241.
paradigma politico di restaurazio­ne-rivoluzione implicito nella -crociana, 1226-29, 1324-26.
«realismo politico» e program­ma piemontese dei moderati nella - del Risorgimento, (87) -
. 2°59'
significato storiografico della con­cezione hegeliana dello «spirito del mondo», 1359.
sull'attività storiografica di E. Cic-cotti, (300) - 1371-73.
sulla riabilitazione dei Borboni di Napoli, 276.
teoria della storia e della storio­grafia, 5.
teorie storiografiche di Fustel de Coulange, 1224. strapaese:
-e il carattere non nazionale-po­polare della letteratura italiana, (1121) - 2197, (1669-70) - 2109-2110.
-e stracittà, (82-83, 91) - 2150-52, 705-6, 1778.
la teorizzazione di - e la crisi di Piedigrotta, 95.
Maccari e il «rutto del pievano», (127-28) - 2158, 999, 1130.
nomi di strade, 1000.
novecento e -, barocco e arca­dia dei tempi moderni, (126) -2216.
strapaesanismo e cultura privile­gio di classe, 999-1000. «strapaesanismo» e municipali­smo, 2151. Strasburgo (giuramenti di), vedi ? lingua, suffragio universale:
- e contadini, (37) - 2040-41, (67).
introduzione del - e intervento
dei mazzieri, (36-37) - 2039-40. tipi di - e sue crisi in Francia, (118-19) ? 1647-49. sufismo, 621-23.
Vedi anche Islam, superstizione:
-e folklore, (89) - 2313.
-scientifica e - religiosa, (513-14)
-1458-59. superuomo :
origine popolaresca del -, (1092, 1657-59, 1685, 1688) - 1879-82, 1660-61, 1812, (1830) -1884, 2133.
scetticismo, superominismo e iro­nia, (23) - 2299-300. Svizzera:
- e la tradizione ginevrina di
Rousseau, 114.
sulla neutralità della - nel 1934,
1945.
talento, 696:
il - per Hofmannsthal, 130.
«talentismo», 749. taoismo, 562-64. taylorismo:
- e lavoro intellettuale, (484) -
1533.
-e meccanizzazione del lavorato­re, (491-93) - 2169-71.
-e questione sessuale, (139) -
2162-63. -, i Tre Moschettieri e il mito dell'avventura secondo Burzio,
(706)-2132-33. espressione di Taylor sull'operaio
come «gorilla ammaestrato»,
(476) -1516, (489) - 2165, (493)
- 2171. razionalizzazione dei movimenti e
aumento della produzione, (882-
883) -1312-13. Vedi anche americanismo, teatro:
- dialettale e lingua nazionale in
Capuana, (350) - 2234-35.
3266
-italiano, 935,
-pirandelliano e - shakespearia­no, 1196-97.
-, teatralità e istrionismo, 1678-79.
carattere popolaresco del superuo­mo nel-, (168.5) - 1882.
caricatura del provinciale nel -dialettale italiano, 1679.
Casa di Bambola di Ibsen e il — di idee, (358-59) - 2122-23.
«dramma lacrimoso» e censura na­poleonica, 631-32.
importanza del dialogo teatrale, (350) - 2235-36.
l'emozione estetica nella letteratu­ra artistica e nel -, (698-99) -2131.
polemica di F. Martini sul - ita­liano, (344)- 2118,(1669)- 2108.
polemica tra B. Shaw e Gordon Craig, 530.
principi teatrali di N. Berrini, 1720-21.
romanzo e - popolare, (374-75) -2123-24.
romanzo popolare, - e cinemato­grafo, (358-59) - 2122-23,
significato del successo popolare nei drammi di Shakespeare, 2123.
sull'elemento artistico nella rap­presentazione teatrale, 731.
sull'esistenza di un - italiano, (1669) - 2108, 1703, 1739.
teatri e biblioteche popolari in Italia, 1714-15.
teatri popolari e gusto melodram­matico, 1676-77. tecnica:
- e pensiero in atto; strumenti
materiali e scienza, (440) -
1465. t grammatica e - 2348-50.
il cosiddetto «strumento tecnico»,
(433-34,440-41)- 1439-42. retorica e preparazione tecnica,
1938-39.
senso comune, - artistica e - del pensiero, (439) -1462-65.
sull'apprendimento della «- indu­striale», 2349.
tendenze all'autonomia della - mi­litare, (1198-99) -1622-23. tecnici:
«La stampa» del 1919 contro i -d'officina, 115.
INDICE PER ARGOMENTI
tecnologia:
- come mediazione tra l'uomo e la
realtà del mondo esterno, 1457,
1787. teleologia:
epigramma di Goethe contro il
teleologismo, (445, 1090-91) -
1450. «missione storica» della classe
operaia e concetto di -, (894)
-1426. questione della - nel saggio dì
Bucharin, (437-38) -1450. tempo:
- e «velocità del ritmo», (1125) -
1902-3.
teocrazia, 248,768-69,924-25. teologia:
economia e-, 1277. teopanismo, 824-25. teoria : aspetti dell'unità di - e pratica, (473-74) - 1449, (1042) -1385-1386, 1050-51, 1270-71, 1780. confusione di - e ideologia in Bu­charin, (435) -1433. sull'equazione, -, pratica, mate­matica pura, matematica appli­cata, 1766. sull'unità di - e pratica nell'aristo­telismo, nella scolastica, in Leib-nitz, in Vico, in Hegel e nel materialismo storico, (1060) -1482.
sull'unità organica tra intellettua­li e masse, tra - e pratica, (1041-1042) -1382, 1386-87, 1394, (1140) -1635.
unità di - e pratica e partiti poli­tici, (1041-42) -1386-87.
universalità della - incorporata nella pratica, 1134. Termidoro:
- e cospirazioni segrete, 57.
crisi del giacobinismo e soprav­vento del -, (51) - 2029-30. tomismo:
- come filosofia italiana secondo
la «Civiltà Cattolica», 639-40.
-, materialismo volgare e ideali­smo, 1921-22,
influenza limitata del -, 1714.
la dialettica secondo i neotomisti, (1052)-1461.
neoscolastici tra - e idealismo, 1218.
i
INDICE PER ARGOMENTI
rinascita libresca del - e dell'ari­stotelismo, (98) -1650. Torino:
«Centro di Studi monarchici», 824.
i fatti dell'agosto 1917,108-9, 987-89,1814.
«Rivista militare italiana» fonda­ta da due esuli napoletani, 1012-1013.
un libretto sulla vita industriale torinese, 722.
Indicazioni bibliografiche-, sulla politica annonaria e le cause dei fatti del 1917, 302, tortura:
ripristino della - e attenuazioni del diritto processuale moderno,
1888-89. Toscana:
- e scuola poetica siciliana, 630.
correnti popolari nel '48-49 a Li­
vorno e in -, (1157) -1997.
cultura scientifica dei toscani e cultura speculativa dei napole­tani, 1288-89.
egemonia puramente letteraria del volgare toscano, 789.
moderati toscani nel Risorgimen­to, (391-92) - 2074-75, 949-50,
(1157)-1997. Touring Club, 1055.
trade-unions, 13 io, 1750.
trasformismo, 387, 396:
-come forma della rivoluzione passiva, 962-63,1238.
-della vita statale italiana dal '48 in poi, (41)- 2011.
-e Croce, 1261.
-e partito d'azione, (38) - 2042, (41) - 2011, 962,1767.
-e partito d'azione in una lettera di F. De Sanctis e G. Civinini, 939-40.
-e Quintino Sella, 185.
-molecolare e - di gruppi, 962-964.
trasporti:
strade e autostrade, 249-50. Tripolitania, vedi Africa. Trocki j :
-e il fenomeno del parlamentari­smo nero, 1744.
-e l'americanismo, (489) - 2164.
-e la supremazia all'industria e ai metodi industriali, (489) - 2164.
3267
coercizione diretta e indiretta e mi­litarizzazione del lavoro secondo -, (489) - 2164.
discorso di - al IV congresso del­l'Internazionale Comunista sul­la diversità di strategia rivolu­zionaria in Oriente ed in Occi­dente, 1616.
dissidio con Stalin, 1729.
rivoluzione permanente secondo -, (54) - 2034, S65-66.
saggio di - in polemica con Masa-ryk, 1683.
teoria dello sciopero generale, - e R. Luxemburg, 867. Turati, vedi riformismo, turnover, 275, 493,1797, 2172.
ufficiale: diversi usi del termine, (663) -
2305. umanesimo:
- e Rinascimento come espressio­ne letteraria di un processo sto­rico europeo e non solo italia­no, 1913.
carattere di restaurazione dell'-,
652-53.
diversi aspetti della cultura italia­na nell'- e nel Rinascimento, 1828-29.
filosofia della praxis o neoumane­simo in Machiavelli, 657.
humanista e -, 651.
il libro di Toffanin sull'-, 653, 681-82, 904-7,1910,1936.
i termini «umano» e «umanismo» in Marx, (24) - 2300,1922.
Vhumanista del Cervantes e un li­bro di Santi Sparacio, 1106-8.
1 - come fatto reazionario nella cultura italiana, 906, 1054, 1829,1910,1913, 2350.
ricerca delle basi di uno «Stato italiano» nell'-, 1936.
riforma pedagogica introdotta dal­l'-, 1008,1891.
sull'influenza della civiltà greca e della civiltà latina nell'- e nel Rinascimento, 1828-29. Ungheria:
storia dei quarantacinque cavalieri ungheresi, 1788-89. unione del lavoro, 69. unione internazionale dei soccorsi, 193.
3268
università:
-cattoliche, - statali e scuola ele­mentare e media, (495) -1868-69.
-del Sacro Cuore, (495, 497) -1868, 1871, 1297.
-e Accademie, (135-36) -1891, (487) - 1538.
-e lavoro di seminario, (135-36) -1891,(486)-1536.
avversione dell'idealismo al movi­mento delle - popolari, 1381.
carenza di funzione unificatrice delle-, 1394.
difficoltà del passaggio dal liceo
all'-, (486-87)-1536.
disciplina universitaria e formazio­ne intellettuale, secondo New-man, 1806-7.
formazione di quadri nazionali apolitici, 387-88.
questione del metodo nell'insegna­mento universitario, 843-44.
significato del termine, 1031.
struttura generale della vita uni­versitaria italiana, 12-13.
Indicazioni bibliografiche: sulle -del XIII secolo, 846. uomo :
- «collettivo» e «conformismo
sociale», 862-63, (972)-1565-
1566,1833-34.
«- capitale» e «- lavoro», (1190) -1988.
«che cosa è l'uomo», 1343-46, 1686.
formazione dell'- collettivo mo­derno, 862, iiio-ii, 1330-31, ^ 1376, 1430.
1'- come blocco storico di elemen­ti soggettivi e di elementi og­gettivi, 1338.
misura della libertà e concetto di -, 1337-38.
rapporto - natura, (467) -1457, 1345-46.
sulla pretesa scoperta dell'- nel Rinascimento, 1907.
Vedi anche natura umana. Urss:
rapporti tra Inghilterra e -, 189-190.
riconoscimento di Masaryk sul ca­rattere progressivo della rivolu­zione d'ottobre, 893.
supplemento dell'«Economist» sul primo piano quinquennale, 893.
INDICE PER ARGOMENTI
un libro del principe Carlo di Ro-han sull'-, 307-8. utopia :
-crociana, 782-83.
-democratica del secolo xix e di-v ritto moderno, 773.

-e Controriforma, (348) - 2291-2292, 811-12.
-e dottrina politica di Dante, 759-60.
- e religione, (471-72) -1488.
funzione delle utopie e delle ideo­logie agli inizi della formazione di una volontà collettiva, 1058.
il libro di S. Butler Erewbon, 678.
letteratura utopica come reazione alla letteratura «cavalleresca» in decadenza, 811-12.
F- di Platone precorre il feudali­smo medievale, 953-54.
G. Renard e la letteratura utopi­stica, 710.
ricerca di un nesso tra intellettuali e popolo attraverso le utopie,
sulle «utopie» e i romanzi cosi detti «filosofici», (347-48, 348, 352-53, 382) - 2290-93, 811-12.
valore:
- d'uso e - di scambio nell'econo­
mia marxista, 1276.
la teoria del - centro unitario del­l'economia marxista, 868, 1261-1262.
la teoria del - come paragone el­littico secondo Croce, (890-91) -1287-88,1275,1310-11,1313.
teoria dei costi comparati e decre­scenti e teoria marxista del -, 870,1262.
teoria ricardiana del -, (890) -1287,1275,1310-n, 1479. Vaticano:
-e Action francese, (62-63) -1644-46, (550) - 2092-93, (671) -2100-1, 2098-99.
-e Centro tedesco, 175,1019.
-e le cause di santificazione e beatizzazione, 827.
abbandono di fatto del «non ex­pedi t» dopo la reazione del '98, (118)I-2058.
il conflitto con Bismarck, 1873-74.
influenze della monarchia e del -come remora scientifica alla sto-



INDICE PER ARGOMENTI
»
riografia del Risorgimento,
(ii73)-*970. lodo sul conflitto di Lilla, 269-70. Pio X e l'abolizione del «non
expedit», (67), 305-7, 578-79-politica del - a Malta, 837. situazione finanziaria del - (497-
498)-1872-73.
sul concordato tra il - e la Prus­sia, (7, 8, 493-94) - 1865-67.
udienza di Pio XI all'ambasciatore De Vecchi, 664-65.
Indicazioni bibliografiche: sull'Ac­tion francaise e sul -, 227-29, 270.
Vedi anche Azione Cattolica e
Chiesa cattolica. Vedremo: «Frate Vedremo», 348.
verità:
efficacia della -, 1133-34, sul dire la - in politica, 699-700. volontà morale e teoria della dop­pia-, (1035) -1877. Versailles:
esecuzione del trattato di -, 628. Vittorio Emanuele II: - e il Partito d'Azione «in tasca»,
(41) - 2010,1782. Cavour, - e Napoleone III nella guerra del 1859, (314-15) - 2221-
episodio su - raccontato da Q. Sel­la, (314)-2220, (392)-2068, 786.
la morte di -, (364) - 2065. «Voce» (La):
-, Lacerba ed il futurismo, (1669-1670) - 2109-10.
apporto degli scrittori vociani alla letteratura di guerra, (1123)-2213.
articolo di Gennaro Avolio sul clero meridionale, 66.
articolo di Prezzolini in difesa della-, 90-91.
avversione contro Roma nel movi­mento vociano e futurista, 1920.
collaborazione di vociani al primo «Popolo d'Italia», 91.
De Sanctis, - e la lotta per una nuova cultura, (426) - 2188-89.
documenti di «lorianismo» nella «Critica», nella - e nell'«Uni­tà» fiorentina, (22) - 2326.
il programma della - e la sprovin-
3269
cializzazione della cultura italia­na, 1303.
influenza della - su elementi so­cialisti, elemento di revisioni­smo, 90-91.
intervista di Croce sulla «morte del socialismo», 1214.
libro di G. Stuparich su S. Slata-
per, 570. numero unico sulla «Questione
Meridionale», (48) - 2022. polemica antiprotezionistica, 982-
983.
rapporti con «Lacerba» e «l'Uni­tà», 790.
sul «protestantesimo» della -, 90.
suo lavoro caotico per una riforma intellettuale e morale, 626,
volontà:
-collettiva ed economia, 1351*
-collettiva nazionale-popolare or­ganizzata dal moderno Principe, (953) -1560-61.
-e previsione, 1810-11.
-morale e teoria della doppia ve­rità, (1035)- 1877.
-politica e - utopistica, 761-
762.
- razionale e necessità obiettiva e
storica, 1485.
analisi dei rapporti di forza ed ini­ziativa di -, (1039) -1588-89.
analisi del giacobinismo e della -
collettiva nel moderno Princi­
pe, (952) -1559. . .
«cattiva -», scetticismo e relativi­smo, (1034-35) -1876-77.
formazione della - collettiva sotto una direzione carismatica o in forme moderne, 862, (951-53) -1555-61.
formazione di una - collettiva na­zionale-popolare e superamento della fase economico-corporati-
va, (953) -1560. formazione e disgregazione della -
collettiva, 1789. la previsione come atto pratico per la creazione di una - collettiva,
1403-4. lo Stato come - centralizzata, 868.
sui processi molecolari di forma­zione di una - collettiva, 1057-1058. volontariato:
- come surrogato dell'intervento
3270
?
popolare, (in)-2052^53, (1160) -1998-99.
-e arditismo, (60) -1640, (1092) -1675-76, (1160)-1998-99,1772.
-e garibaldinismo, (1092) -1672-1676.
-soluzione intermedia ed equivo­ca, (1168) -1980.
borghesia rurale italiana e forma­zione di -, (1202-3) - 1623-24.
diffidenza per i volontari nel Ri­sorgimento, (ni)- 20.52-.53,243, 2071.
imprese di volontari e organizza­zione di blocchi sociali omoge­nei, (in) - 20.52-.53, (1202-3)-
partiti politici italiani e -, (1202-
1203) -1624. passività delle masse popolari ita­liane e reclutamento di volon­tari, (1160)-1998-99, (1168)-1980, (1202-3) -1623-24. volontarismo:
- e spontaneità, 319-20, 328, 330.
esaltazione del «—» morale e con­cezione di élites in A. Omodeo, 2212-13.
Yemen, vedi arabi.
Zunftbiirger, 1780.
INDICE PER ARGOMENTI
a
Tavola delle concordanze
j
<

IL MATERIALISMO STORICO
E LA FILOSOFIA DI BENEDETTO CROCE {MS).



11 (xvin), § 12
[11 (xvin), § 12
]xxxiii), II, § 24
vxxxm), II, § 17
li (XVIII), § 59 (VII), § 45
xxxiii), II, § 52 xxxiii), II, S 48.1 xxxiii), II, § 44 xxxiii), II, S 54
7 (VII), S 35
io (xxxiii), II, § 48.11
15 (n), § 29
7 (vii), § 38
io (xxxiii), II, § 35 io (xxxiii), II, § 50.11 11 (xvin), § 54 11), § 22
XXXIII), II, § 12
8 (xxvin), § 182
io (xxxiii), II, § 6
io (xxxiii), II, § 46
IO '
[xxxiii), II, § 24
vxxxm), II, § 17
li (XVIII), § 59 (VII), § 45
xxxiii), II, § 52 xxxiii), II, S 48.1 xxxiii), II, § 44 xxxiii), II, S 54
7 (VII), S 35
io (xxxiii), II, § 48.11
15 (n), § 29
7 (vii), § 38
io (xxxiii), II, § 35 io (xxxiii), II, § 50.11 11 (xvin), § 54 11), § 22
XXXIII), II, § 12
8 (xxvin), § 182
io (xxxiii), II, § 6
io (xxxiii), II, § 46
IO '
]

xxxiii), II, § 40 ^xxxiii), II, § 28.11 3 (XX), § 135
li (XVIII), § 53
io (xxxiii), II, § 13 11 (xvin), S 51 11 (xvin), § 64
17 (IV), § 22
11 (xvin), § 58
5 (IX), § 39
[xxxiii), II, § 40 ^xxxiii), II, § 28.11 3 (XX), § 135
li (XVIII), § 53
io (xxxiii), II, § 13 11 (xvin), S 51 11 (xvin), § 64
17 (IV), § 22
11 (xvin), § 58
5 (IX), § 39
]15 (il), § 22 IO
[15 (il), § 22 IO
]La Tavola delle concordanze permette di ritrovare nei sei volumi della prima edizione dei Quaderni i passi originali di Gramsci cosi co­me sono riprodotti nella presente edizione.
Il primo numero a sinistra indica la pagina di ogni volume del­l'edizione Einaudi; il numero che segue tra parentesi si riferisce inve­ce alla pagina della ristampa degli Editori Riuniti (1971). All'in­terno di ogni volume i titoli che risultano essere redazionali e non compaiono nei Quaderni originali sono indicati tra parentesi quadre. L'indicazione è rientrata rispetto al margine normale quando riguarda non un titolo di nota, ma un semplice capoverso: in questi casi si sono riprese le prime parole del relativo capoverso.
[1. Avviamento allo studio della filosofia e del materialismo storico']
3-20 (3-23) Alcuni punti preliminari di riferimento


21 (24) 21-22 (24-25) 22-23 (2.5-27) 23-24(27) 24 (27-28)
2J (28-29)
25-27(29-31) 27-30(31-34)
30-32 (34-38) 32-35 (38-41) 35-36 (41-42) 36 (42-43) 37(43) 37-38 (43-44) 38 (44-45)
38-39 (45-46)
39 (46)
39-40 (46)
40 (47)
40 (47)
40-41 (47-48) 41-42 (48-49) 42 (49-50)
42-43 (50-51) 43-44(51)
44 (51-52) 44-45(52-53)
(53-54)
(54-55) 46-47 {^)
[21 (24) 21-22 (24-25) 22-23 (2.5-27) 23-24(27) 24 (27-28)
2J (28-29)
25-27(29-31) 27-30(31-34)
30-32 (34-38) 32-35 (38-41) 35-36 (41-42) 36 (42-43) 37(43) 37-38 (43-44) 38 (44-45)
38-39 (45-46)
39 (46)
39-40 (46)
40 (47)
40 (47)
40-41 (47-48) 41-42 (48-49) 42 (49-50)
42-43 (50-51) 43-44(51)
44 (51-52) 44-45(52-53)
(53-54)
(54-55) 46-47 {^)
]io io
[io io
][Problemi di filosofia e di storia]
[La discussione scientifica]
[Filosofia e storia]
[Filosofia «creativa»]

io io io
IO
[io io io
IO
][Importanza storica di una filosofia]
[Il filosofo]
[Il linguaggio, le lingue, il senso comune]
Posta la filosofia come concezione Che cos'è l'uomo?
r
L'affermazione di Feuerbach Progresso e divenire [L'individualismo] Esame del concetto di natura umana [Filosofia e democrazia] Quantità e qualità [Teoria e pratica]
Poiché ogni azione [Struttura e super struttura]
La struttura e le superstrutture
Il termine di «catarsi» [Il «noumeno» kantiano]

IO
[IO
]Se la realtà è come noi la conosciamo Storia e antistoria
Dalla recensione di Mario Missiroli Filosofia speculativa
Nel brano sul «materialismo francese»
La «speculazione» (in senso idealistico) «Obbiettività» della conoscenza Pragmatismo e politica Etica Scetticismo



TAVOLA DELLE CONCORDANZE
[TAVOLA DELLE CONCORDANZE
]3274
47-48 ($y57) 48-49 (57) 49 (57-58)
50-53 (59-^3) 54-56 (63-66)
56 (66)
[3274
47-48 ($y57) 48-49 (57) 49 (57-58)
50-53 (59-^3) 54-56 (63-66)
56 (66)
]3275
11 (xviii), § 66 11 (xviii), § 69 7 (VII), § 32
[3275
11 (xviii), § 66 11 (xviii), § 69 7 (VII), § 32
]

11 (xviii), § 67
[11 (xviii), § 67
][La metodologia di Mario Govi]
La dialettica come parte della logica for­male e della retorica
Valore puramente strumentale della lo­gica e della metodologia formali
La tecnica del pensare
Esperanto filosofico e scientifico
[[La metodologia di Mario Govi]
La dialettica come parte della logica for­male e della retorica
Valore puramente strumentale della lo­gica e della metodologia formali
La tecnica del pensare
Esperanto filosofico e scientifico
]


§ 13
[§ 13
]§33
§ 22.1 § 22.11 § 22.Ili § 22.IV
§ 14 § 31 § 15 § 17
§57 e ), II, § 6.111
§34
[§33
§ 22.1 § 22.11 § 22.Ili § 22.IV
§ 14 § 31 § 15 § 17
§57 e ), II, § 6.111
§34
]11 (xviii), § 26
11 (xviii), § 25
11 (xviii), § 26 ultima parte
[11 (xviii), § 26
11 (xviii), § 25
11 (xviii), § 26 ultima parte
]


§ 20
§34
parte) §18 §28
§24 §16 § 21 §29 23 §27
§30 §32
§35
[§ 20
§34
parte) §18 §28
§24 §16 § 21 §29 23 §27
§30 §32
§35
]75-76 (87-88) 76-79 (82-92)
79-81 (92-94) 81-89 (94-104)
90-91 (104-6)
91 (106) 91-92 (106-7)
92-93(107-8) 93-96 (108-12) 96-98 (112-14)
98(114-15) 98-102 (115-19)
102-3 (119-20)
103-4(121)
104-5 (121-23)
[75-76 (87-88) 76-79 (82-92)
79-81 (92-94) 81-89 (94-104)
90-91 (104-6)
91 (106) 91-92 (106-7)
92-93(107-8) 93-96 (108-12) 96-98 (112-14)
98(114-15) 98-102 (115-19)
102-3 (119-20)
103-4(121)
104-5 (121-23)
][il. Alcuni problemi per lo studio della filosofia della prassi]
[[il. Alcuni problemi per lo studio della filosofia della prassi]
]Concetto di ideologia
Un elemento di errore
Ricordare la frequente affermazione La scienza e le ideologie «scientifiche»
Raccogliere le principali definizioni
Porre la scienza a base della vita

56-57 (67) Gli strumenti logici del pensiero
[56-57 (67) Gli strumenti logici del pensiero
]È da notare che
58-59 (68-69) 59 (69-70)
59 (70)
59-61 (70-73) 61-62 (73-74) Traducibilità dei linguaggi scientifici e filosofici

63 (75) 63-65 (75-78) 65-67 (78-80)
68-70 (81-84)
70-71 (84)
7i (84)
[63 (75) 63-65 (75-78) 65-67 (78-80)
68-70 (81-84)
70-71 (84)
7i (84)
]Nel 1921. Trattando di quistioni Il passo della Sacra Famiglia L'osservazione contenuta L'espressione tradizionale
Marx e Hegel Antonio Labriola
Posizione del problema
Quistioni di metodo
Antonio Labriola
[La filosofia della prassi e la cultura mo­derna]
Immanenza speculativa e immanenza sto­ricistica e realistica
Accanto alla ricerca accennata sopra
Unità degli elementi costitutivi del mar­xismo
Filosofia. Politica. Economia
Storicità della filosofia della prassi
[Economia e Ideologia]
Scienza morale e materialismo storico
Regolarità e necessità .
Un repertorio della filosofia della prassi
I fondatori della filosofia della prassi e Vltalia
Egemonia della cultura occidentale su tutta la cultura mondiale
11 (xviii), § 63 7 (VII), § 19

II II II II
[II II II II
]7 (VII), § 21

§36
§37
§38
S39
§40
§41 §42
§44 §45
[§36
§37
§38
S39
§40
§41 §42
§44 §45
]xviii)
xviii) xviii) xviii)

11
[11
]xviii)

11
[11
]xviii)

11 11 11
[11 11 11
]xviii) xviii) xviii)

§§ 46-47
§48
§49
§50
[§§ 46-47
§48
§49
§50
]II 1 xviii)
II IXVIIl)
II 1 xviii) II txvni) 1 (XVI), § 152 1 (XVI), § 155
7 (VII), § 33 16 (xxu), § 2
11 (xviii), § 70
16 (xxu), § 9
io (xxxiii), II, § 9
io (xxxiii), II, § IO
7 (VII), § 18 11 (xviii), § 65 11 (xviii), § 62
7 (VII), § 24 7 (VII), § 4
11 (xviii), § 52
16 (XXII), § 3
16 (xxu), § 16
15 (il), § 61
I
I]

t
TAVOLA DELLE CONCORDANZE

105-13 (123-34) 105-6 (123)
113-14 (134-35) 114-15(135-36)
[105-13 (123-34) 105-6 (123)
113-14 (134-35) 114-15(135-36)
]Sorel, Proudhon, De Man
(Nota: ) La raccolta è stata pubblicata
Da un articolo di Arturo Masoero
Passaggio dal sapere, al comprendere al sentire, e viceversa, dal sentire al com­prendere, al sapere
[ili. Note critiche su un tentativo di «Saggio popolare di sociologia»]

II (xviii
[II (xviii
]
)
[)
]119-23 (139-45) [Premessa]
124-26(146-48) Quistioni generali [Materialismo storico
e sociologia]
126-28 (148-51) La riduzione della filosofia
128(151) Notai

128-29 (151-52)
129-30 (152-53) 130-31 (153-54) 131 (154-55) 132-33 (155-57) 133-34 (157-59)
135 (159) 135-38(159-62)
138-43(163-68)
140 {165-66)
[128-29 (151-52)
129-30 (152-53) 130-31 (153-54) 131 (154-55) 132-33 (155-57) 133-34 (157-59)
135 (159) 135-38(159-62)
138-43(163-68)
140 {165-66)
]
[Le parti costitutive della filosofia della prassi] '
[Struttura e movimento storico]
[Gli intellettuali]
[Scienza e sistema]
[La dialettica]
Sulla metafisica
Una delle tracce più vistose
Il concetto di «scienza»
La cosi detta «realtà del mondo esterno»

11 (xviii io (xxxiii
11 (xviii) (in parte)
11 (xviii)
11 (xviii) (ultima
11 (xviii)
11 (xviii)
11 (xviii)
11 (xviii)
II (xviii)
11 (xviii)
17 (iv), § II (xviii) 11 (xviii) 11 (xviii) II (xviii)
[11 (xviii io (xxxiii
11 (xviii) (in parte)
11 (xviii)
11 (xviii) (ultima
11 (xviii)
11 (xviii)
11 (xviii)
11 (xviii)
II (xviii)
11 (xviii)
17 (iv), § II (xviii) 11 (xviii) 11 (xviii) II (xviii)
](Nota: ) Cfr Tolstoi, Racconti autobio­grafici

143 (169)
143-45 (169-71) 145 (171)
[143 (169)
143-45 (169-71) 145 (171)
]L'espressione di Engels
Il neoscolastico Casotti
Nota. È da studiare la posizione
145-46 (171-72) Giudizio sulle filosofie passate 146-47(172-73) Vimmanenza e la filosofia della prassi

*52-53 (180-82) 154-56(182-85) 156(185)
157-59(185-89) 160-62 (189-93)
163-64(193-95) 164-65 (195)
[*52-53 (180-82) 154-56(182-85) 156(185)
157-59(185-89) 160-62 (189-93)
163-64(193-95) 164-65 (195)
]147-48 (173-75) La quistione dei rapporti 148-52 (175-80) Quistioni di nomenclatura e di contenuto
La scienza e gli strumenti scientifici
Lo «strumento tecnico»
O bbiezion e ali 'empirismo Concetto di «ortodossia» La «materia» Quantità e qualità La teleologia

io (xxxiii
[io (xxxiii
]

io io io io io io io
[io io io io io io io
]io (xxxiii), I,
sommario
e introduzione 1
io (xxxiii), II, premessa
io (xxxiii), II, § 59.1
io (xxxm), I, § 1
io (xxxiii), II, § 41.X1
io (xxxiii), I, sommario 2 e § 2
io (xxxiii), I, sommario 3 e § 3
io (xxxiii), I, sommario 4 e § 4
io (xxxiii), I, sommario 5 g § 5
io (xxxiii), I, sommario 6 e § 6
io (xxxiii), I, sommario 7 e § 7
io (xxxiii), I, sommario 8 e § 8
io (xxxiii), I, sommario 9 e § 9
io (xxxiii), I, sommario io e § io
io (xxxiii), I, sommario 11 e § 11
io (xxxiii), I, sommario 12 e § 12
io (xxxiii), I, § 13
io (xxxiii), II, § 41. VIII e IX e S 31.11
?
io (xxxiii), II, § 16 io (xxxiii), II, § 18 io (xxxiii), II, § 26 io (xxxm), II, § 38.1
[io (xxxiii), I,
sommario
e introduzione 1
io (xxxiii), II, premessa
io (xxxiii), II, § 59.1
io (xxxm), I, § 1
io (xxxiii), II, § 41.X1
io (xxxiii), I, sommario 2 e § 2
io (xxxiii), I, sommario 3 e § 3
io (xxxiii), I, sommario 4 e § 4
io (xxxiii), I, sommario 5 g § 5
io (xxxiii), I, sommario 6 e § 6
io (xxxiii), I, sommario 7 e § 7
io (xxxiii), I, sommario 8 e § 8
io (xxxiii), I, sommario 9 e § 9
io (xxxiii), I, sommario io e § io
io (xxxiii), I, sommario 11 e § 11
io (xxxiii), I, sommario 12 e § 12
io (xxxiii), I, § 13
io (xxxiii), II, § 41. VIII e IX e S 31.11
?
io (xxxiii), II, § 16 io (xxxiii), II, § 18 io (xxxiii), II, § 26 io (xxxm), II, § 38.1
]
io
[io
]

io io io io io
IO IO IO IO IO IO
[io io io io io
IO IO IO IO IO IO
]io io io io
[io io io io
]
IO
[IO
]

IO IO IO IO IO IO IO
[IO IO IO IO IO IO IO
][v. Noterelle di economia]
261-62 (313-14) Punti di meditazione sull'economia 262-63 (314-16) Nella «Riforma sociale»
[[v. Noterelle di economia]
261-62 (313-14) Punti di meditazione sull'economia 262-63 (314-16) Nella «Riforma sociale»
]
3276
[3276
]TAVOLA DELLE CONCORDANZE
165 (196) (Ultima parte della nota:) Nella con-

11 (xvm), § 23
11 (xvm), § 19
8 (xxviu), § 214 (in parte)
[11 (xvm), § 23
11 (xvm), § 19
8 (xxviu), § 214 (in parte)
]cezione
16.5-66 {196-97) Sull'arte 166-68 (197-200) Si potrebbe fare una esposizione
[iv.] La filosofia di Benedetto Croce

171 (203)
[171 (203)
][Punti di riferimento] 1. Introduzione
171-72 (203-4) Alcuni criteri generali metodici

172-73 (204-6) 173-75 (206-8)
17.5 (208) 176(209)
177-78 (210-11 179-80 (212-13 181-83 (214-17 184-86 (218-20 187-89 (221-24 190-91 (225-27 192-94 (228-30 195-97 (231-34
[172-73 (204-6) 173-75 (206-8)
17.5 (208) 176(209)
177-78 (210-11 179-80 (212-13 181-83 (214-17 184-86 (218-20 187-89 (221-24 190-91 (225-27 192-94 (228-30 195-97 (231-34
]Il Croce come uomo di partito
Atteggiamento del Croce durante la guer­ra mondiale
La biografia politico-intellettuale
6
8
io
198-200 (235-38) 11 201-2 (239-40) 12
203-4 (241-44) Note
[Benedetto Croce e il materialismo storico]
205-7 (245-47) [Le critiche di Croce al marxismo]

207-8 (247-48)
207(247-48) 207(248) 208-9 (249-50)
[207-8 (247-48)
207(247-48) 207(248) 208-9 (249-50)
][L'elemento pratico nella posizione del Croce]
(Nota 1 : ) Si potrebbe osservare
(Nota 2: ) Anche i giudizi del Croce
[La teoria del valore]

TAVOLA DELLE CONCORDANZE
209-11 (250-51) Oltre airobbiezione
211-12 (252-53) [La caduta tendenziale del saggio del
profitto]
212-14 (253-56) Occorre notare ancora 214-15 (256-57) [Nota I] La legge 215-17 (257-59) [Lo «storicismo» di B. Croce]
216 (258) (Nota: ) Vedere se il principio
217-18 (259-60) Identità di storia e filosofia
218-19 (260-61) L'idealismo attuale fa coincidere
219-21 (261-64) Le origini «nazionali» dello storicismo
crociano


(265-66) 222-31 (266-76)
223(267) 231-35 (276-81)
236-39 (281-86) 240 (286-87) 240-42 (287-89) 242-44 (289-92)
244-45 (292-93)
[(265-66) 222-31 (266-76)
223(267) 231-35 (276-81)
236-39 (281-86) 240 (286-87) 240-42 (287-89) 242-44 (289-92)
244-45 (292-93)
]221-22 (264-65)
[221-22 (264-65)
]È da vedere se, a suo modo, lo stori­cismo
Come occorre intendere l'espressione
[Religione, filosofia, politica]
(Nota: ) A questo giudizio del Sorel
Nesso tra filosofia religione ideologia (nel senso crociano)
[La dottrina delle ideologie politiche]
[Nota II] Sul concetto di «libertà»
[Un passo indietro rispetto a Hegel]
[Politica e ideologie politiche]
Passione e politica
245-46 (293-94) Può nascere passione
246 (294) [Le storie d'Italia e d'Europa]
246-50 (294-99) [Il Croce uomo del Rinascimento]
250-52 (299-301) La posizione relativa del Croce
252-53 (301-3) [L'importanza culturale del Croce]

253*54 (303-4)
[253*54 (303-4)
]Appendice. La conoscenza filosofica come atto pratico, di volontà
[Note sparse]

255 (305)
255 (305-6) 255-56 (306-7)
256-57 (307-8) 257(307-8)
257-58 (308-9) 258 (309-10)
[255 (305)
255 (305-6) 255-56 (306-7)
256-57 (307-8) 257(307-8)
257-58 (308-9) 258 (309-10)
][L'atteggiamento del Croce nel periodo fascista]
Scienza della politica
Nota su Luigi Einaudi
[Un saggio di A. Cajumt]
Croce e J. Benda
Croce e il modernismo
[Croce e E or gè s D avanzati]
3277
, II, § 41.VX


XXXIII XXXIII XXXIII XXXIII XXXIII XXXIII XXXIII
[XXXIII XXXIII XXXIII XXXIII XXXIII XXXIII XXXIII
],11
,11
,11 ,11
,11 ,11
,11 ,11
,11
,11
,11 ,11
,11
,11
,11
II
,11 ,11 ,11
[,11
,11
,11 ,11
,11 ,11
,11 ,11
,11
,11
,11 ,11
,11
,11
,11
II
,11 ,11 ,11
]S33
S36
S 41. vii Sì
§ 59-ni
§2
§ 59.1v

S 41 .xiv

§ 41.xiv
§ 59.11 §41.1
§ 42.11

XXXIII
XXXIII
XXXIII
XXXIII
XXXIII
XXXIII
XXXIII
XXXIII
XXXIII
XXXIII
XXXIII
[XXXIII
XXXIII
XXXIII
XXXIII
XXXIII
XXXIII
XXXIII
XXXIII
XXXIII
XXXIII
XXXIII
]§31 S 41.xii
§51
§4i.x
§ 4I.V
S56
§58
§ 29.1
§41.IV
§ 14
§ 22

XXXIII
[XXXIII
], II, § 42

XXXIII XXXIII XXXIII XXXIII XXXIII XXXIII XXXIII
[XXXIII XXXIII XXXIII XXXIII XXXIII XXXIII XXXIII
], II, § li
,H,Sj
, II, S 39 , II, § 45 , II, S 47 , II, S 47 , II, S 49
io (xxxm), II, § 57 i> (II). S 43


[
]


[

]


[

]


293 (349-50)
[293 (349-50)
]xxxin), II, S 2.5 xxxiii), II, § 37.1
n), § 45 xxxiii), II, § 15
io (xxxiii), II, § 27
?
xxxiii), II, § ^3 [xxxiii), II, § 30 [xxxiii), II, § 32
XXXIII), II, § JJ
II), § 26
(xxvni), S 216 io (xxxiii), II, § 20 10 (xxxiii), II, § 7 10 (xxxiii), II, § 8
8 (XXVIIl), § 212
7 (VII), § 30
7 (VII), § 23
7 (VII), § 27
io (xxxiii), II, § 37.11
[xxxin), II, S 2.5 xxxiii), II, § 37.1
n), § 45 xxxiii), II, § 15
io (xxxiii), II, § 27
?
xxxiii), II, § ^3 [xxxiii), II, § 30 [xxxiii), II, § 32
XXXIII), II, § JJ
II), § 26
(xxvni), S 216 io (xxxiii), II, § 20 10 (xxxiii), II, § 7 10 (xxxiii), II, § 8
8 (XXVIIl), § 212
7 (VII), § 30
7 (VII), § 23
7 (VII), § 27
io (xxxiii), II, § 37.11
]

3278
264 (316-17)
[3278
264 (316-17)
]293-94 (350) 294(350-51) 294(35i) 294(35i)
[293-94 (350) 294(350-51) 294(35i) 294(35i)
]TAVOLA DELLE CONCORDANZE

io io
15 io
[io io
15 io
]Quando si può parlare di un inizio della scienza economica?
26.5(317-18) [Sul m et odo di ricerca economica]

267(320) 267-68 (320-21) 268-69 (321-22)
[267(320) 267-68 (320-21) 268-69 (321-22)
]i6y66 (318-19) Il rapporto tra l'economia politica 266-67 (319-20) [«Homo oeconomicus»]
A proposito del cosi detto homo oeco­nomicus

IO IO IO IO
15
8
[IO IO IO IO
15
8
]Distribuzione delle forze umane di la­voro e di consumo
[«Economia pura»]
269-71 (322-24) È da fissare con esattezza il punto
271-73 (324-27) Le idee di Agnelli

273(327)
273-75 (328-29) 27^-76(329-31)
276-77(331) 277 (331-32) 277-78 (332-33) 278-80 (333-35) 280-81 (335-36)
281 (336) 281-83 (336-38)
[273(327)
273-75 (328-29) 27^-76(329-31)
276-77(331) 277 (331-32) 277-78 (332-33) 278-80 (333-35) 280-81 (335-36)
281 (336) 281-83 (336-38)
]Luigi Einaudi ha raccolto Ugo Spirito e C. La polemica Einaudi-Spirito sullo Stato
Per mostrare il verbalismo Libertà e «automatismo» o razionalità Gli studi di storia economica Su Graziadei Il paese di Cuccagna di Graziadei
Vedere nel Gog di Papi ni [Per un compendio di economia critica]
TAVOLA DELLE CONCORDANZE
[Esempi di un ragionare semplicistica mente]
Lettere del Sorel al Croce [Senso comune] [Le nombre] Economia
3279
11 (xvm), S 44 (in parte)
1 (XVI), § 31
U5 (11), § 65
ii(xviii), §43 7 (VII), § 41
[vi. Appendice: Note sparse bibliografiche e varie]
287 (341) 287 (341-42) 287-88 (342) 288 (342)
288(343)
288-89(343) 289 (343-44) 289(344)
(344-45) 289(345)
(345-46) 290 (346) 291-92 (346-48)

(348-49)
(349) 293 (349-50)
Introduzione allo studio della filosofia
[In Tertulliano (De anima, 16)]
Lucien Herr
Di Lucien Herr sono stati pubblicati
Alessandro Levi
Antonino Lo vecchio
Giovanni Gentile
Un giudizio sull'idealismo attuale di Gentile
Ideologia, psicologismo, positivismo
Alessandro Chiappelli
[Il «Saggiatore»]
Visione cattolica del mondo
[Tomismo, materialismo, hegelismo]
[La tradizione intellettuale del Mezzo­giorno]
[Les chiens de garde]
«Gli strumenti mentali e morali»
io (xxxiii), II, § 43 17 (iv), § 6 11 (xviii), § 4
15 (II), § 28
II (XVIII), § 2
11 (xvm), § 8 n (xvm), § 6
7 (VII), §11
5 (IX), § 28 II(XVIII),§3
15 (il), § 33
io (xxxiii), II, § 28.1 17 (w), § 18
io (xxxiii), II, § 38.11
io (xxxiii), II, § .50
11 (xvm), § 44 (in parte)
:








47
47-48 (66-67)
48 (67) 48 (67-68)
49-50 (68-70)
51(70)
(70-71) 51-52 (71-72)
(72)
53-54 (73-74)
54 (74-75)
54(75) [Intellettuali
55-rf (76-77) 56 (77-78)
?
56 (78)
57(78)
57 (78-79)
57-58 (79) 58(80) 58-60 (80-82)
[47
47-48 (66-67)
48 (67) 48 (67-68)
49-50 (68-70)
51(70)
(70-71) 51-52 (71-72)
(72)
53-54 (73-74)
54 (74-75)
54(75) [Intellettuali
55-rf (76-77) 56 (77-78)
?
56 (78)
57(78)
57 (78-79)
57-58 (79) 58(80) 58-60 (80-82)
]12 (xxix), § 1.1
r
8 (xxvin), § 24
6 (VIII), § 209
12 (xxix), § 3
8 (xxvin), § 22 (in parte)
[12 (xxix), § 1.1
r
8 (xxvin), § 24
6 (VIII), § 209
12 (xxix), § 3
8 (xxvin), § 22 (in parte)
]31-32 (45-46) 32 (46-47) 32-33 (47-48)
33-35(49-5i) 34 (49-5o)
33-34 (49)
35 (50-51)
35(5i) 36-38 (52-54)
[31-32 (45-46) 32 (46-47) 32-33 (47-48)
33-35(49-5i) 34 (49-5o)
33-34 (49)
35 (50-51)
35(5i) 36-38 (52-54)
]TAVOLA DELLE CONCORDANZE
38 (54)
39 (54-55)
38-39 (55)
39 (55-56)
39(56)
39-40 (56-57)
40 {56) 40-41 (57-58)
41-42 (58-59)
42 (59)
(59-60)
(60-61) 43-46 (61-64) 46 (64) 46-47 (64-66)
[TAVOLA DELLE CONCORDANZE
38 (54)
39 (54-55)
38-39 (55)
39 (55-56)
39(56)
39-40 (56-57)
40 {56) 40-41 (57-58)
41-42 (58-59)
42 (59)
(59-60)
(60-61) 43-46 (61-64) 46 (64) 46-47 (64-66)
](34) 23-24 (36)
25-28 (38-42) 28-29 (42-43)
29 (43) 29 (43) 29-31 (44-45)
3i(45)
[(34) 23-24 (36)
25-28 (38-42) 28-29 (42-43)
29 (43) 29 (43) 29-31 (44-45)
3i(45)
]3 (XX), § 76
5 (IX), § 143
8 (xxvin), § 109 3 (XX), § 79
3 (XX), § 87
17 (iv), § 32 3 (XX), § 88
6 (VIII), § 6^
5 (IX), § 74
8 (xxvin), § 22
(in parte)
5 (IX), § 68
5 (IX), § 78 5 (IX), § 31
(IX), § 85
(VIII), § 14
6 (VIII), § 101 e § 149
2 (XXIV), § 116
9 (xiv), § 122
7 (vii), § 68
[3 (XX), § 76
5 (IX), § 143
8 (xxvin), § 109 3 (XX), § 79
3 (XX), § 87
17 (iv), § 32 3 (XX), § 88
6 (VIII), § 6^
5 (IX), § 74
8 (xxvin), § 22
(in parte)
5 (IX), § 68
5 (IX), § 78 5 (IX), § 31
(IX), § 85
(VIII), § 14
6 (VIII), § 101 e § 149
2 (XXIV), § 116
9 (xiv), § 122
7 (vii), § 68
]GLI INTELLETTUALI
E L'ORGANIZZAZIONE DELLA CULTURA (INT).
[i. Per una storia degli intellettuali]
[La formazione degli intellettuali]
3-19(13-32) Gli intellettuali sono un gruppo

4(14)
6-7(17-18) 13 (26)
[4(14)
6-7(17-18) 13 (26)
](Nota: ) Gli Elementi di scienza poli­tica del Mosca
(Nota 1:) Per una categoria
Quando si distingue
Nota. Il mutamento della condizione
[Note sparse]
[Funzione cosmopolita degli intellettuali italiani]
21-25 (33-38) La quistione della lingua

21 (33)
[21 (33)
](Nota 1:) Cfr l'art. La politica reli­giosa
Nota. La predicazione in lingua volgare
(Nota 1: ) Ettore Veo, in un articolo
Formazione delle classi intellettuali ita­liane nell'alto Medioevo
Carattere cosmopolita della letteratura italiana
La ricerca della formazione storica Diritto romano o diritto bizantino? [La cultura nelValto Medioevo]
Nota. Quando si dice che Platone
[Origine dei centri di cultura medioevale] Monachesimo e regime feudale Sulla tradizione nazionale italiana Sviluppo dello spirito borghese in Italia
Nota. Nella puntata del suo studio
(Nota 1: ) Per lo studio . (Nota 1 : ) Da un articolo
(Nota 2: ) È stata pubblicata Umanesimo e Rinascimento
328l


Rinascimento 3 (XX), § 144