Spostamento

(ingl. displacement, ted. Verschiebung, fr. déplacement)

Trasferimento dell'accentuazione e dell'intensità di una rappresentazione a un'altra, collegata alla prima da una catena associativa. Insieme alla condensazione, lo spostamento è uno dei caratteri principali del processo primario che regola il modo di funzionare dell'inconscio e del suo — contenuto latente. Alla base c'è, secondo S. Freud, quella relativa indipendenza dell'affetto dalla rappresentazione che consente al primo di spostarsi da una a un'altra: «Spostamento e condensazione sono i due artefici, alla cui attività possiamo principalmente attribuire la configurazione del sogno. [...] Il risultato di questo spostamento è che il contenuto onirico non somiglia più al nucleo dei pensieri del sogno e che il sogno riflette soltanto una deformazione del desiderio onirico esistente nell'inconscio» (1899a, p. 284).

Oltre che nel sogno (§ II), lo spostamento agisce nella nevrosi ossessiva dove l'angoscia risulta circoscritta a una serie di rituali insignificanti (-► ossessione, § 2), nella -► conversione dove l'energia cambia registro passando dal campo rappresentativo a quello somatico, nella -► raffigurazione che è facilitata quando, con lo spostamento, si effettua il passaggio da un'idea astratta a un equivalente capace di essere visualizzato, nell'-► elaborazione (§ 2) secondaria che tende a rendere coerenti sogni e sintomi in vista di determinate finalità che Freud individua nella figura della difesa: «La deformazione onirica ci è ormai nota; l'abbiamo ricondotta alla censura, esercitata, nella vita del pensiero, da un'istanza psichica nei confronti di un'altra. Lo spostamento onirico è uno dei mezzi capitali per raggiungere questa deformazione. Is fecit, cui profuit. Possiamo supporre che lo spostamento onirico si attui per influsso di quella censura, la difesa endopsichica» (1899a, p. 285). Sia nelle nevrosi ossessive sia nel sogno, la censura utilizza il meccanismo di spostamento privilegiando, a scopo difensivo, le rappresentazioni indifferenti capaci di inserirsi in contesti associativi molto lontani dal vero conflitto. Secondo R. Jakobson e J. Lacan, allo spostamento sono sottesi gli stessi processi che in ambito linguistico mettono capo alla metonimia (-► metafora).