Psicologia del profondo |
(ingl. depth psychology; ted. Tiefenpsychologie; fr. psychologie en profondeur) Denominazione che si riferisce a tutte quelle psicologie che adottano un metodo di indagine che opera collegando l'Io a strati psichici non direttamente percepiti come pertinenti all'Io stesso, anche se non riconducibili a un'unica categoria chiamata inconscio. Rientrano in questo ambito, oltre alla -► psicoanalisi inaugurata da S. Freud, detta anche psicoanalisi classica, gli orientamenti che da questa si sono sviluppati in successione storica sotto il nome di neofreudismo e gli orientamenti che si sono costituiti in divergenza polemica dando origine a differenti scuole. 1. La psicoanalisi classica. È costituita dal corpus dottrinario di Freud (-► psicoanalisi) e dagli scritti di contemporanei di Freud che. sia pure con diverse accentuazioni, sono rimasti nel solco tracciato dal maestro. Le tappe del consolidamento istituzionale della psicoanalisi sono il Congresso internazionale di psicoanalisi svoltosi a Salisburgo nel 1908, in cui si stabilirono le proprietà specifiche della psicoanalisi per distinguerla da altre dottrine che ne utilizzavano il linguaggio e la pratica in modo non corretto e in forme che Freud definì di «psicoanalisi selvaggia» (-► analisi selvaggia). Subito dopo questo congresso Freud fondò la Società psicoanalitica di Vienna, mentre K. Abraham la Società psicoanalitica di Berlino. Nel 1911 E. Jones fondò l'Associazione psicoanalitica americana, nel 1913 S. Ferenczi la Società psicoanalitìca di Budapest. Nel 1920 fu fondata la «Internationale Zeitschrift für Psy-choanalyse», che fu la principale rivista del movimento psicoanalitico. Detto movimento in parte si sciolse per l'opposizione della cultura nazista, per risorgere dopo la guerra e ricostituirsi nel movimento psicoanalitico internazionale articolato nelle varie società nazionali. 2. Gli sviluppi ortodossi. Rientrano in questo gruppo gli indirizzi detti neofreudiani che, partendo dai fondamenti metodologici ed epistemologici inaugurati da Freud, hanno sviluppato e talora modificato in alcuni rilevanti aspetti la dottrina di Freud. Negli Stati Uniti i neofreudiani sono stati influenzati dalle tesi dell'-► antropologia culturale e dal -► comportamentismo americano; la loro sintesi pone l'accento sull'importanza dei valori ambientali nella genesi e nello sviluppo della personalità. I maggiori rappresentanti sono K. Horney che nega l'importanza primaria dei fattori sessuali per insistere sui fattori socioculturali, H.S. Sullivan che sposta l'analisi della personalità dai conflitti intrapsichici a quelli interpersonali, perché ritiene che la personalità sia un prodotto di interazione di campi di forza interpersonali dove un posto rilevante hanno le situazioni sociali in cui il soggetto s'è venuto a trovare nel corso della sua vita; E. Fromm che inaugurò una sorta di psicoanalisi sociale attingendo, oltre che a Freud, a Marx, e sviluppando una critica della società capitalistica, incapace di soddisfare i bisogni psichici fondamentali, quali l'amore e la libertà, che sono alla base della crescita dell'uomo (-► psicologia sociale, § 3, a). In Inghilterra si sono sviluppate tre correnti di pensiero: una promossa da Anna Freud, che pose l'accento sulla -► psicologia dell'Io, poi proseguita da H. Hartmann, E. Kris e R.M. Loewenstein; un'altra che ha sviluppato la teoria dell'-► oggetto (§ 6) e delle relazioni oggettuali e che ha trovato in D.W. Winnicott il suo maggior rappresentante; una terza, denominata «scuola inglese», che con M. Klein ha fornito notevoli contribuiti clinici e modelli teorici innovativi (-► kleiniana, teoria). In Francia sorse, ad opera di J. Lacan, la «scuola freudiana» che legge il modello psicoanalitico a partire dalle indicazioni offerte dalla linguistica già adottata dallo strutturalismo francese (-► lacaniana, teoria), mentre in Italia la psicoanalisi, introdotta da E. Weiss che fondò la «Rivista italiana di psicoanalisi», trovò i suoi maggiori esponenti in C. Musatti, in E. Servadio e in F. Fomari che formulò la teoria coinemica (-► coinema). 3. Gli sviluppi divergenti. Rispetto alla psicoanalisi classica si sono sviluppati indirizzi divergenti che hanno dato origine a scuole diverse di cui le principali sono: la -♦ psicologia analitica di C.G. Jung, la -►- psicologia individuale di A. Adler, la teoria di W. Reich poi proseguita da A. Lowen nella formula -► bioenergetica, l'-► analisi transazionale ideata negli Stati Uniti da E. Berne, la -► psicosomatica che ha avuto un significativo sviluppo con F. Alexander, l'analisi attiva (-+ tecnica attiva) di W. Stekel che si discosta da Freud non tanto per i principi teorici, quanto per la pratica terapeutica. Anche all'interno di ciascuna di queste scuole si sono aperti filoni divergenti caratterizzati dalla diversa contaminazione con altre correnti di pensiero e dall'accentuazione di determinati temi e problemi.
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