Masochismo

(ingl. masochism: ted. Masochismus; fr. masochisme)

Termine che designa: 1) una perversione sessuale, in cui il soggetto trae godimento dalla sofferenza che riceve da altri; 2) un tratto del carattere proprio di persone che si procurano maltrattamenti, umiliazioni e sofferenze. Il termine fu introdotto da R. von Krafft-Ebing che lo derivò dal nome di Leopold von Sacher Ma- soch, un romanziere austriaco i cui personaggi traevano piacere erotico da maltrattamenti e umiliazioni. S. Freud, nell'evoluzione del suo pensiero, considera il masochismo in tre modi diversi: in un primo tempo ( 1905- 1919) come una semplice perversione da imputare a una trasformazione del sadismo che si rivolge contro il soggetto che lo esprime; in un secondo tempo (1919-1924) come un fenomeno regressivo causato dal bisogno inconscio di punizione, quindi non solo come perversione sessuale, ma anche come tratto del carattere; in un terzo periodo (1924- 1937) connette il masochismo alla pulsione di morte (-► morte, § 2), conferendogli, in termini genetici, quella priorità che prima aveva concesso al sadismo, distinguendo così un masochismo primario da un masochismo secondario, e, sotto altro profilo, un masochismo erogeno, femminile e morale.

1) Masochismo primario e secondario. Il «primario» è causato dalla fusione della pulsione di morte con la libido rivolta contro il soggetto che la esprime; il «secondario» è determinato dal rivolgersi verso il soggetto di un sadismo originariamente eterodiretto.

2) Masochismo erogeno, femminile e morale. «Erogeno» è il masochismo primario che ha basi biologiche e comporta il piacere nel dolore. È una modalità della pulsione di morte che non è stata trasferita su oggetti, all'esterno; «femminile» è il masochismo legato a componenti passive, presenti sia nell'uomo che nella donna, che richiamano la condizione infantile del bambino cattivo e indifeso, o quella femminile con fantasmi di evirazione e assoggettamento, purché a infliggere la sofferenza sia la persona amata: «morale» è quello causato da un senso di colpa che chiede punizione. Qui il nesso con la sessualità è sciolto, e sostituito da un Io masochista che inconsciamente chiede punizioni a un Su- per-io sadico, rappresentante interiore del padre con cui, per una deformazione regressiva, si desidera avere una relazione femminile passiva, con conseguente risessualizzazione della morale e risveglio del complesso edipico. Per quanto concerne le relazioni tra masochismo e sadismo, si veda la voce -» sadomasochismo.

Ulteriori caratterizzazioni del masochismo sono state fornite da Th. Reik che ha parlato di masochismo verbale per chi ama sentirsi dire parole offensive e umilianti, sociale per chi ama un atteggiamento di subordinazione e di sottomissione, di massa per la rinuncia alla propria individualità all'interno di masse entusiaste e devote a chi rappresenta una propria immagine idealizzata.