Costruzione

(ingl. construction; ted. Konstruktion; fr. construction)

Termine introdotto da S. Freud per indicare il lavoro di ricostruzione di brani di storia del paziente da questi dimenticati a partire dal materiale che il paziente stesso mette a disposizione. La costruzione non va confusa con 1'-» interpretazione, poiché, mentre quest'ultima riguarda i singoli elementi del materiale inconscio che emergono alla coscienza del paziente stesso, la costruzione comprende vari elementi che l'analista propone al paziente in attesa di una verifica o di una confutazione. A questo proposito scrive Freud: «La via che parte dalla costruzione dell'analista dovrebbe terminare nel ricordo dell'analizzato; non sempre essa giunge tanto innanzi. Ci capita abbastanza frequentemente di non riuscire a suscitare nel paziente il ricordo del rimosso. In sua vece, se l'analisi è stata svolta correttamente, otteniamo in lui un sicuro convincimento circa l'esattezza della costruzione; ebbene, tale convincimento, sotto il profilo terapeutico, svolge la stessa funzione di un ricordo recuperato» (1937b, p. 549). In quanto attivata dall'analista, la costruzione va tenuta distinta dall'-► elaborazione (§ 3), compiuta dall'analizzato sul proprio materiale psichico.